GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DELLE ROSE

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Indicazioni e consigli pratici per prendersi cura delle piante di rose, in giardino o sul balcone GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DELLE ROSE

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Indicazioni e consigli pratici per prendersi cura delle piante di rose,

in giardino o sul balcone

GUIDA ALLA

COLTIVAZIONE DELLE ROSE

Indice

2 GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DELLE ROSE

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Introduzione

Classificazione delle rose

Coltivazione delle rose in piena terra

Coltivazione delle rose in vaso

Potatura e raccolta delle rose

Parassiti delle rose: come difendersi?

Introduzione

3 GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DELLE ROSE

Decantata da poeti e prosatori, ritratta dai più grandi pittori internazionali ed elogiata in tutto il mondo per la sua forza. La rosa è una delle piante che troviamo più spesso nei giardini, sui balconi e sui terrazzi.

 

Se ne contano oramai migliaia di varietà, diverse per colore, profumo, portamento.

 

Per questo abbiamo voluto aprire questa guida con una panoramica delle specie principali, riprendendo la classificazione della Federazione Mondiale della Rosa.

Troverai quindi le principali caratteristiche delle rose botaniche, delle rose antiche e delle rose moderne, le loro peculiarità e le attitudini per le quali sono più indicate.

 

Che c'è nel nome? Quella che chiamiamo rosa, anche con altro nome avrebbe il suo profumo.

(William Shakespeare, Romeo e Giulietta) 

Molti rinunciano a coltivare le rose perché intimoriti dalla loro delicatezza. In realtà, la pianta di rosa è assai rustica e resistente, si adatta a quasi tutti i tipi di terreno e con piccoli accorgimenti chiunque può veder fiorire il suo roseto.

 

Nella Guida abbiamo inserito due capitoli interamente dedicati alla coltivazione delle rose, a seconda che tu voglia trapiantarle in piena terra o coltivarle in vaso. I nostri esperti hanno raccolto qui i loro consigli per aiutarti a prenderti cura del tuo roseto partendo dal terreno, dalla concimazione e dalle annaffiature.

 

Troverai anche alcune indicazioni pratiche per l’impianto e il rinvaso e una tabella grazie alla quale individuare eventuali malattie della pianta e curarle nel modo migliore.

4 GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DELLE ROSE

Molte delle rose citate nella Guida le puoi trovare facilmente nel nostro vivaio.   Alla Floricoltura Quaiato coltiviamo più di 200 varietà di rose, tra rose antiche e rose moderne, rose dei pittori, rose paesaggistiche e grandi fiori, rampicanti e arbustive. Scegliamo per i nostri clienti sono le rose migliori, affidandoci ai principali ibridatori internazionali.  

Le rose coltivate alla Floricoltura Quaiato possono essere trapiantate tutto il tempo dell’anno, seguendo le semplici indicazioni che trovi in questa Guida.   Per conoscere tutte le varietà disponibili, annusarne il profumo e vederne i meravigliosi colori ti aspettiamo nel nostro vivaio a Castel d’Azzano (VR).   Buona lettura.

Classificazione delle rose La rosa ha origini molto antiche. Nell’America settentrionale sono stati rinvenuti dei fossili che ne provano l’esistenza già 25 milioni di anni fa. Le scoperte archeologiche hanno potuto datare la presenza di rose anche nel nostro continente più 5.000 anni fa, mentre in Cina la rosa veniva coltivata soprattutto a scopo ornamentale già nel 1.000 a. C. Ancora oggi la rosa è diffusa a tutte le latitudini e si contano, nel mondo, più di 150 specie e migliaia di varietà.

La Federazione Mondiale della Rosa distingue le rose in tre grandi gruppi:   1.  Rose botaniche 2.  Rose antiche

a)  Rifiorenti b) Non rifiorenti

3.  Rose moderne a) Grandi fiori b) Paesaggistiche

•  Arbustive •  Tappezzanti

La rosa è diffusa a tutte le latitudini e si contano, nel

mondo, più di 150 specie e migliaia di

varietà.

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Alla Floricoltura Quaiato trovi diversi tipi piante di rose, selezionate e innestate. Esistono varietà di rose con forma di cespuglio o coltivate a forma di alberello, e rose selezionate per produrre piante a forma rampicante. L’innesto presenta un prezzo maggiore, ma la resa è sicuramente superiore e la pianta è più resistente e robusta.

Nella foto: rosa Heidi Klum – Tantau®

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ROSA CANINA

Rosa particolarmente

rustica, che si adatta a

molti tipi di terreno e

resiste bene anche alle

basse temperature. Ha

un fiore semplice, a

cinque petali, di colore

bianco-rosato e un frutto

(cinorrodo) rosso

allungato, ricco di

vitamina C, ideale per

preparare bibite e

confetture.

1.  Rose botanicheRose che crescono spontanee, quasi sempre non rifiorenti. La più famosa, in Italia, è la rosa Canina ma ne esistono moltissime specie tra cui: •  Rosa Blanda •  Rosa Gallica •  Rosa Centifolia •  Rosa Foetida •  Rosa Sericea

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2. Rose anticheLe rose antiche sono quelle coltivate già prima della comparsa delle varietà ibride di Tea, cioè prima del 1867. Sono piante facili da coltivare, molto forti e robuste, che possono resistere sia a temperature molto fredde, sia a temperature molto calde.

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La classificazione delle rose antiche distingue tra rose che fioriscono una volta sola (non rifiorenti) e rose con più fioriture nella stagione (rifiorenti). Inoltre le diverse varietà si distinguono in base al portamento, a cespuglio o rampicante.

Nel 1867 Guillot creò “La France”, una rosa ottenuta dall’incrocio tra

un ibrido perenne e una

rosa Tea.

Rosa antica Clair Martin

a) Rose antiche non rifiorenti Queste rose sono particolarmente rustiche, cioè si adattano al clima e al terreno in cui sono coltivate. Richiedono pochi e leggeri interventi di potatura e regalano fiori dal profumo davvero intenso. Purtroppo, però, fioriscono solo una volta all’anno, in genere nel periodo estivo.

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Rose Gallica: è una delle varietà più antiche, utilizzata soprattutto per formare cespugli compatti, visto che l’altezza della pianta varia da 1 a 2 metri. È una delle poche rose senza spine, richiede minimi interventi di potatura e poche lavorazioni del terreno ed è in grado di resistere a calore, siccità, gelo e malattie. Generalmente le rose Galliche sono di colore rosso scuro, ma esistono anche varietà bianche o bicolori. Rosa Centifolia: caratterizzate da corolle con oltre cento petali (da qui il nome Centifolia), che si retroflettono quasi completamente una volta aperti, le rose Centifolia hanno un profumo molto gradevole e crescono in cespugli che possono superare i 2 metri di altezza, con rami ricadenti (che a volte hanno bisogno di sostegno) e molte spine. I colori dei fiori sono sulle tinte pastello del rosa e, talvolta, del bianco, e creano un bel contrasto visivo con il verde scuro delle foglie. Rosa Muscosa: varietà di rosa antica a grandi fiori, che comprende specie anche molto diverse tra loro. L’unico elemento che le accomuna è la formazione, sulla base dei fiori (sepali, calici e peduncoli), di un sottile strato muschioso e appiccicoso di colore verde scuro, che profuma di bosco. Queste rose hanno spine sottili e molto numerose e come le altre varietà richiedono grandi quantità di acqua, soprattutto nei periodi particolarmente caldi.

FOTO: Vase of Flowers - © Pierre Joseph Redouté

Rose Centifolia Le rose Centifolia, conosciute anche come Rose di Provenza, sono state spesso riprodotte nei quadri dei pittori del XVIII secolo. Il pittore e botanico francese Pierre Joseph Redouté (1759 – 1840), soprannominato “il Raffaello dei fiori”, divenne celebre per le sue pitture di fiori all’acquerello, in particolare di rose. Quelle riprodotte nel suo Vase of Flowers sono appunto rose Centifolia.

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  Rosa Damascena: pur rientrando nella categoria delle rose non rifiorenti, alcune specie di rose Damascene fioriscono una seconda volta, in autunno. Le rose Damascene sono le più profumate in assoluto e proprio per questo sono coltivate soprattutto per la produzione di essenze: l’olio essenziale di rosa Damascena è noto per le sue proprietà analgesiche e antistress.   Rosa Alba: i cespugli di rose Alba hanno un portamento slanciato, con foglie chiare e morbide. Sviluppano fiori semplici e profumati, simili a quelli della rosa Canina, con un colore che varia dal bianco al rosa. Si tratta di rose molto rustiche, che si adattano a qualsiasi condizione ambientale: per questo sono molto utilizzate dai vivaisti come portainnesto.

b) Rose antiche rifiorenti 

Le rose antiche che fioriscono più volte durante l’anno devono questa loro proprietà

all’incrocio tra le rose occidentali e la rosa cinese Rosa Chinensis portata in Europa

verso la fine del Settecento. Anche qui esistono diversi gruppi di rose:

Rosa China: le varietà appartenenti a questo gruppo provengono direttamente dalla

Rosa Chinensis, arrivata in Europa nel periodo dei grandi scambi commerciali (tra XVIII

e XIX secolo). Sono caratterizzate da arbusti con rami sottili e numerosi, poche spine e

un aspetto arioso. Sopportano bene la siccità e non necessitano di terreni con

caratteristiche particolari, richiedono una potatura leggera e regalano fiori dalle

tonalità vivaci e brillanti che con il tempo tendono a scurirsi. La rifiorescenza è

eccezionale: le rose China fioriscono dall’inizio della primavera fino alla fine

dell’autunno, nelle zone a clima temperato, quindi sono l’ideale per bordure e aiuole.

 

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Rosa Bourbon: sono le rose che hanno caratterizzato l’epoca Vittoriana e nascono dall’incrocio tra rose China (da cui prendono forme e colori) e rose Damascene (per il profumo speziato e inebriante che regalano). Si presentano come arbusti rampicanti, con poche spine, garantiscono almeno due fioriture nel corso della stagione e rifioriscono anche in autunno. Le rose Bourbon amano i climi caldi e non molto umidi e sono molto esigenti per quanto riguarda il terreno in cui vengono coltivate, che deve essere ricco di sostanze nutritive e profondo. I fiori a coppa possono variare dal bianco al rosa, dal rosso al porpora.   Rosa Portland: il nome è un omaggio alla duchessa di Portland Margaret Cavendish Bentinck, che aveva trovato questo tipo di rosa in Italia e l’aveva introdotta nel suo giardino, in Inghilterra. Le rose Portland derivano da un incrocio realizzato nel 1700 tra la rosa Damascena, di cui richiamano il profumo e la rifiorescenza mensile, e la rosa Gallica Officinalis, della quale hanno conservato il portamento ordinato e compatto. Ciò le rende particolarmente adatte per la coltivazione in vaso e nei giardini di piccole dimensioni. I colori delle rose Portland variano dal rosa al magenta al rosso al porpora. Rarissime, invece, le varietà di colore bianco.   Rosa Tea: questa varietà di rose era molto diffusa nel 1800, quando veniva utilizzata per abbellire giardini e parchi. Le rose Tea sono originarie delle regioni della Cina, dell’India e del Sud Asiatico e sono arrivate nel nostro continente a bordo delle navi della Compagnia delle Indie Orientali che trasportavano tè. Da qui hanno preso il loro nome, che richiama anche il profumo di alcune specie, molto simile a quello della bevanda. Sono note per essere molto delicate, poco resistenti al freddo e più fragili nello stelo. Tuttavia, se adeguatamente curate, danno risultati eccellenti anche nelle zone a clima mediterraneo.

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b) Rose Paesaggistiche Tra le rose moderne troviamo le rose paesaggistiche, caratterizzate da fiori piccoli e con pochi petali, tutte rifiorenti e nella maggior parte dei casi autopulenti. Ciò significa che, una volta caduto il fiore, la pianta riparte con una nuova fioritura, senza bisogno di interventi di potatura, assicurandoti così bellissimi fiori da maggio fino alle prime gelate. La scarsa manutenzione richiesta e la naturale resistenza a malattie e parassiti le rende ideali anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo delle rose.

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3. Rose moderne  Le rose moderne sono tantissime e tutte rifiorenti. Ne esistono varietà a grandi fiori o paesaggistiche (con fiori piccoli).  

a) Grandi fiori Se cerchi rose profumate, rifiorenti e con un grandissimo assortimento di colori, ti consigliamo di scegliere una varietà di rose grandi fiori.   Queste rose sono caratterizzate da fiori a doppi petali, che fioriscono da marzo a ottobre, e da un profumo molto intenso. Alla Floricoltura Quaiato trovi tantissimi esemplari di rose grandi fiori, tutti riprodotti da talea e disponibili in vasi di medie dimensioni. Questo tipo di coltivazione ne facilita la messa a dimora e l’attecchimento in qualsiasi periodo dell’anno.

Gli ibridatori di rose grandi fiori più conosciuti e rinomati sono: Meilland® che è il più comune, Nirp International® conosciuto per il profumo delle sue rose, l’italiana Barni, specializzata nella creazione di varietà molto resistenti. E poi Del Bard, David Austin per le rose inglesi, Poulsen ibridatore di rose dal portamento elegante, Tantau, Kordes e Marchese.

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Le rose paesaggistiche sono classificate in base al portamento della pianta, arbustivo o tappezzante.   Alcuni esempi di rose arbustive sono gli ibridi di Muschiata, gli ibridi di Rugosa e le Rose Inglesi. Le rose inglesi, in particolare, coniugano armoniosamente tra loro le caratteristiche delle rose antiche (rusticità e profumo) e quelle delle rose moderne (colore e rifiorescenza).

Penelope (Rosa Muschiata) Foxy (Rosa Rugosa)

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Gertrude (Rosa Inglese)

La varietà di rose paesaggistiche tappezzanti comprendono le rose cosiddette coprisuolo, ovvero quelle rose utilizzate per le aiuole e che rimangono basse.   Le rose tappezzanti vengono usate per creare macchie di colore che durano da maggio fino al gelo o per creare bordure di strade e giardini.

Alla Floricoltura Quaiato trovi oltre 34 varietà di rose paesaggistiche

Tantau® e Meilland®

Rosa Rody – Tantau® Rosa Ice – Meilland®

Coltivazione delle rose in piena terra

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Per un’ottimale coltivazione delle rose in piena terra è necessario prestare attenzione prima di tutto ad alcuni fattori pedo-climatici.

Clima ed esposizione ideali Le rose non richiedono particolari condizioni climatiche, possono cioè sopportare temperature molto alte o molto basse.  

•  Nei periodi caldi la rosa può sopportare temperature fino a 45°C •  Nei periodi invernali la rosa può resistere fino a -17°/-20° C se è in fase di riposo o -1°C se è in fase di crescita.

L’umidità dell’aria ha un ruolo importantissimo, soprattutto durante la fase di ripresa vegetativa, cioè all’inizio della primavera. Il valore ideale per quanto riguarda l’umidità relativa (U.R.) è pari all’80-85% (con valori inferiori si rischia la defogliazione basale).

CONSIGLI UTILI Soprattutto nei mesi estivi, quando fa particolarmente caldo, annaffia spesso le rose, per mantenere costante l’umidità del terreno   Per avere fioriture abbondanti e durature consigliamo l’esposizione a pieno sole, con almeno 4/5 ore di luce diretta solare. Alcune tipologie di rose preferiscono la mezz’ombra, ad esempio tutte le rose gialle e le rose inglesi.

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Rosa Degas – Delbard

Tipi di terreno   Le rose si adattano facilmente al terreno che trovano. Per creare le condizioni ideali per il loro sviluppo assicurati di avere: •  terreno neutro (pH7) o tendenzialmente basico (pH>7) •  terreno leggermente argilloso, ricco di sostanza organica ed elementi nutritivi

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Impianto: quando e come mettere a dimora le rose?   QUANDO: il periodo migliore per piantare le rose è la fine dell’inverno, dopo la caduta delle foglie. Indicativamente a fine febbraio/primi di marzo al Nord, quando il terreno non è più gelato. Per le altre regioni, invece, si può procedere con l’impianto già a fine gennaio.   Tutte le rose che trovi nel nostro vivaio sono state create da ibridatori attenti e scrupolosi e possono essere messe a dimora in qualsiasi periodo dell’anno.

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L’aspetto fondamentale riguarda la capacità drenante del terreno, perché le rose soffrono i ristagni d’acqua, che sono causa di asfissia radicale.   Per migliorare il drenaggio di un terreno troppo compatto puoi aggiungere nello scavo, prima dell’impianto, ghiaia, argilla espansa e sabbia, lavorando quindi il terreno per favorire il mescolamento delle frazioni minerali. Per semplificare si consiglia di usare il terriccio specifico per rose, presente nel nostro punto vendita. Se nel tuo giardino l’acqua ristagna a 50-60 cm di profondità, devi provvedere a far scorrere via l’acqua in eccesso con tubi drenanti, posizionati sul fondo sopra uno strato di ghiaia.

CONSIGLI UTILI Come capire se il tuo terreno drena abbastanza? Se dopo un temporale o un acquazzone le pozzanghere d’acqua che si sono formate permangono a lungo (oltre un giorno), vuol dire che il terreno non è particolarmente drenante. In questo caso segui i nostri consigli per evitare ristagni d’acqua dannosi per il roseto.

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COME: ci sono delle operazioni particolari da seguire, per l’impianto delle rose in piena terra. Eccole elencate in ordine cronologico, cioè nella sequenza esatta in cui vanno effettuate. 

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1.  Fai una buca (vedi il box qui sotto per le dimensioni consigliate per lo scavo)

Tipologia di rose Larghezza Profondità

Rose a cespuglio 45-50 cm 45-50 cm

Rose sarmentose 60 cm 60 cm

2.  Al centro della buca forma una cunetta di terra soffice e collocaci sopra l’apparato radicale ben allargato

3.  Ricopri tutto con terra soffice, lasciando fuori il punto di innesto (vedi foto sotto) 4.  Comprimi il terreno per favorire l’adesione delle radici 5.  Annaffia più volte, ponendo attenzione ad evitare la formazione di ristagni

d’acqua 6.  Se vivi in una zona geografica a rischio di gelate tardive (marzo/aprile) rincalza la

pianta coprendo i rami più vicini al terreno 7.  Controlla spesso l’impianto irriguo per evitare rotture od ostruzioni che possono

impedire la fuoriuscita dell’acqua dai tubicini

Concimazione

Si parla di concimazione organica quando vengono utilizzati composti organici (es. il letame) in grado di apportare al terreno tutti gli elementi nutrizionali necessari per la crescita e lo sviluppo delle rose. Questo tipo di concime si utilizza in inverno, quando la pianta è in fase di riposo vegetativo.   La mancanza di sostanza organica nel terreno può essere causa di gravi patologie della pianta, in alcuni casi anche della sua morte. QUANDO EFFETTUARE LA CONCIMAZIONE ORGANICA Ogni anno, durante il periodo di riposo vegetativo (autunno/inverno) aggiungere in superficie 4/5 kg di sostanza organica per ogni metro quadrato di terreno

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La concimazione è un’operazione molto importante per la corretta coltivazione delle rose.

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CONSIGLI UTILI La scelta del concime adatto dipende dalle caratteristiche del terreno. Spesso individuare l’elemento più carente non è così facile e te ne accorgi solo troppo tardi, quando la pianta si ammala. Ecco perché consigliamo di utilizzare fin da subito un concime apposito per roseti, già formulato con la giusta dose di elementi nutrizionali.

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La concimazione minerale, invece, prevede l’utilizzo di composti non organici costituiti da uno o più elementi chimici. Si distinguono in base al numero di elementi che contengono (es. i ternari contengono azoto (N), fosforo (P) e potassio (K)) e da essi prendono anche il nome, quindi se acquisti concimi azotati vorrà dire che stai apportando al terreno solo l’azoto).   Consigliamo di utilizzare concimi chimici a lenta sessione o, meglio ancora, specifici concimi per rose, che contengono già tutto il necessario per la crescita e lo sviluppo della pianta. QUANDO EFFETTUARE LA CONCIMAZIONE MINERALE   La concimazione minerale va effettuata in primavera, poco prima della ripresa vegetativa e a fine fioritura, in autunno. In entrambi i casi utilizzare concimi a lenta sessione.

Nel capitolo successivo trovi tutte le indicazioni e i consigli dei nostri giardinieri per concimare al meglio le rose in vaso.

19 GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DELLE ROSE

Elemento nutrizionale Sintomi di carenza sulla pianta

AZOTO - Foglie che diventano gialle (clorosi fogliare) - Ridotto sviluppo delle radici - Crescita stentata della pianta - Scarsa fioritura

FOSFORO - Colorazione bronzea delle foglie - Scarso sviluppo della pianta - Fiori poco sviluppati e poco colorati

POTASSIO - Foglie che diventano gialle (clorosi fogliare) - Arricciamento delle foglie - Scarsa fioritura

CALCIO - Scarso sviluppo delle foglie giovani - Limitato sviluppo dell’apparato

radicale

MAGNESIO - Foglie che diventano gialle (clorosi fogliare) - Caduta precoce delle foglie - Fiori poco sviluppati - Scarsa fotosintesi

FERRO - Fioritura limitata - Clorosi (ingiallimento) delle foglie

giovani

Carenze nutrizionali: come riconoscerle e curarle

Ovviamente queste sono solo indicazioni di massima. Per una diagnosi più accurata ti consigliamo di passare in vivaio e chiedere la consulenza del nostro esperto Stefano.   Vieni alla Floricoltura Quaiato, a Rizza di Castel d’Azzano (VR)

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AnnaffiatureLa frequenza delle annaffiature e la quantità di acqua dipendono dal clima, dalle precipitazioni e dalla stagione. Questo vale per le rose ma, in generale, per tutte le specie vegetali.

•  In primavera annaffiare ogni 10/15 giorni, apportando una quantità di acqua sufficiente per bagnare il terreno in profondità senza causare ristagni

•  In estate, quando fa molto caldo, annaffiare 3 o 4 volte alla settimana, a giorni alterni.

•  Attenzione a non bagnare le foglie, i fusti e i fiori, ma versare sempre l’acqua dal basso.

•  Evitare che si formino ristagni d’acqua perché potrebbero compromettere lo sviluppo dell’apparato radicale (asfissia radicale)

L’eccesso di umidità e la temperatura esterna troppo alta possono causare lo sviluppo di parassiti fungini. Se è il caso della tua pianta, leggi più avanti il capitolo dedicato alla difesa dai parassiti.

CONSIGLI UTILI Non esiste una regola universale sull’annaffiatura delle rose. Ti raccomandiamo comunque di annaffiare poco e spesso, seguendo le richieste della pianta. Se devi predisporre l’impianto di irrigazione nel giardino prevedi un sistema a goccia nelle zone in cui pianterai i roseti e controlla periodicamente il buon funzionamento degli ugelli, per evitare rotture od ostruzoni.

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Coltivazione delle rose in vaso Le varietà di rose che meglio si adattano alla coltivazione in vaso sono quelle più robuste, capaci di resistere anche agli agenti climatici più forti come il gelo, la pioggia battente e le alte temperature.   • Rose nane: Patio, Miniatura e Meillandine. Sono ibridi di rosa dallo sviluppo contenuto, che raggiungono al massimo 40 cm di altezza. Sono caratterizzate da un apparato radicale poco sviluppato e da una struttura molto compatta. Gli unici interventi di potatura richiesti riguardano l’eliminazione dei rami secchi o rotti e la potatura di quelli troppo lunghi o esili. Le rose nane sono particolarmente soggette ad attacchi di ragnetto rosso e afidi. Alla fine della Guida trovi un capitolo interamente dedicato ai parassiti delle rose, con i consigli per debellarli.   • Rose ad alberello: hanno fusto alto 50-60 cm, sono rifiorenti e molto profumate. Le trovi prevalentemente di colore bianco, giallo, rosso o arancione. Richiedono innaffiature costanti, ogni 15 gg tra aprile/settembre, e potature regolari per mantenere la forma desiderata.   • Rose rampicanti: devono essere messe a dimora in un vaso da 50-60 cm di diametro e altrettanto di profondità. Ti consigliamo di legare germogli e rami a una struttura di sostegno sufficientemente alta. Le varietà Climber sono le più adatte perché rifiorenti. Hanno fiori di colore bianco, rosso, giallo e rosa e rami flessibili, facili da orientare nella direzione voluta.

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A seconda della varietà di rose che si vuole coltivare in vaso è importante scegliere: 1)  Il tipo di vaso 2)  Il terriccio 3)  La posizione 1) Vasi per la coltivazione delle rose   Tutte le rose si possono coltivare in vaso. A seconda del loro vigore varia la dimensione e la profondità del contenitore.     Qual è il materiale migliore? Vanno bene vasi in cemento o terracotta, se non devi spostarle di frequente, o vasi in plastica se devi ritirarle in ambienti protetti durante l’inverno.

La scelta del materiale del vaso dipende da:   •  isolamento termico, per evitare che il terriccio si riscaldi eccessivamente nelle

giornate calde o si raffreddi in quelle invernali. Le escursioni termiche del substrato sono dannose, perché influenzano sia lo sviluppo delle piantine sia le qualità organolettiche dei frutti

•  drenaggio, l’importante è che sul fondo siano presenti fori per la fuoriuscita dell’acqua, sia piovana sia da annaffiatura

•  praticità, facilmente trasportabili da un punto all’altro

Tipologia di rose Profondità vaso

Rose a cespuglio 50 cm

Rose rampicanti 80 cm

Rose ad alberello Min. 65 cm

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Dimmi che vaso scegli e ti dirò come utilizzarlo al meglio • In commercio trovi vasi in cotto o graniglia, materiali che permettono un buon isolamento termico e favoriscono il drenaggio, la traspirazione e la freschezza del terriccio. Se collocati in zone umide, all’esterno posso assumere una colorazione verdastra che si può eliminare solo con appositi prodotti. • I vasi in legno hanno un alto valore estetico, un ottimo isolamento e si possono costruire in autonomia. • I vasi in plastica standard sono facili da spostare perché leggeri, ma qui il terriccio risente di più dell’escursione termica. • I vasi in plastica rotazionale (polietilene, PVC e poliammide) garantiscono un maggior isolamento, sono leggeri, belli da vedere e durano a lungo. L’unica nota negativa è che sono un po’ più costosi di quelli in plastica standard. I contenitori devono rispondere alle esigenze della rosa, cioè: •  favorire lo sviluppo dell’apparato radicale •  favorire lo sgrondo delle acque sia piovane sia da annaffiamento (ristagni d’acqua

determinano condizioni di asfissia a carico delle radici)

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CONSIGLI UTILI Usa sempre un sottovaso per raccogliere l’acqua in eccesso, non solo per evitare sgrondamenti ai piani sottostanti ma per disporre sempre di una piccola riserva d’acqua, soprattutto nelle stagioni più calde.

Rosa Benjamin Britten – David Austin

2) Terriccio e concime Per la coltivazione delle rose in vaso è necessario utilizzare un terriccio ricco di humus, facilmente drenabile e soffice, per favorire lo sviluppo delle radici. È preferibile acquistare un terriccio specifico per la coltivazione delle rose in vaso. La concimazione va effettuata ogni anno, quando si rinnova parte del terriccio. In quell’occasione si aggiungono al nuovo terriccio moderate dosi di concime organico.

24 GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DELLE ROSE

CONSIGLI UTILI Anche per la coltivazione delle rose in vaso prediligi terricci e concimi specifici per le rose, che facilitano la crescita della pianta e apportano alle radici tutti gli elementi nutrizionali di cui abbisognano. Alla Floricoltura Quaiato trovi miscele studiate appositamente per soddisfare il fabbisogno nutrizionale della pianta.

3) Posizione sul balcone   •  Luce – grazie all’energia solare la pianta compie le operazioni di fotosintesi, cioè trasforma l’acqua assorbita dal suolo in zuccheri e produce ossigeno. L’esposizione continua va bene solo per alcune varietà di rose, altre (le rose David Austin e quelle con fioriture sul giallo) preferiscono la mezz’ombra, perché un calore eccessivo soprattutto in estate può determinare scottature alle foglie o addirittura il loro disseccamento. •  Calore – un roseto esposto a sud è riscaldato tutto il giorno e c’è il rischio che si verifichi un surriscaldamento dei contenitori, soprattutto quelli in plastica. In questo caso, i vasi da preferire sono quelli in terracotta.

Annaffiature

Quale acqua utilizzare per annaffiare? Devo annaffiare ogni giorno? Devo dare acqua solo al terriccio o a tutta la pianta?   Sono molti i dubbi che ci colpiscono, quando è ora di annaffiare le nostre piante di rose. Se a una prima lettura queste possono sembrare domande banali, sono invece quesiti molto importanti. Per annaffiare le rose può andar bene anche l’acqua non potabile (piovana o di fosso) purché priva di metalli pesanti inquinanti come il piombo, e povera di sali e calcare.    

25 GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DELLE ROSE

CONSIGLI UTILI Versare l’acqua sul terriccio e non sull’apparato fogliare, quando il terriccio risulta asciutto anche a qualche centimetro di profondità. Ciò può significare tutti i giorni come una volta a settimana: dipende dal fabbisogno idrico della pianta e dalla posizione, perché calore e vento rubano acqua al terreno (per evaporazione e traspirazione).   ATTENZIONE: La torba tende a ingannare, perché trattiene molta acqua nei primissimi strati, mentre quelli sottostanti rimangono quasi asciutti. Per sfuggire al trabocchetto, verifica la condizione di umidità dello strato centrale del terreno, e non solo di quello superficiale.

Ridurre (e non sospendere) le annaffiature durante il periodo invernale, quando la pianta è in riposo vegetativo. La pianta è comunque viva, anche se consuma molto poco. Per questo fai attenzione a evitare i ristagni nei sottovasi. Eseguire annaffiature frequenti e abbondanti durante l’estate, se la pianta è esposta a pieno sole.

La quantità di acqua da apportare alla pianta dipende dalla capacità del terreno o del substrato di trattenerla. Non esiste una dose specifica. Nei terreni troppo sciolti l’acqua percola velocemente e non viene catturata dalle radici. Viceversa, in quelli troppo compatti ristagna e può causare la morte delle piante.

Rinvaso Da effettuare al bisogno, quando la pianta dà segni di sofferenza, indicativamente all’inizio della ripresa vegetativa (marzo), usando un vaso più grande del precedente.   Operazioni da eseguire:   1.  Non annaffiare la pianta per qualche giorno, così si staccherà più facilmente dalle

pareti del recipiente con le radici. 2.  Mescolare il nuovo terriccio con concime pellettato o concime specifico per rose,

facendo attenzione alle dosi riportate sulla confezione. 3.  Annaffiare costantemente e adeguatamente 4.  Estirpare manualmente eventuali erbe infestanti 5.  Pulire periodicamente il vaso per mantenerne la funzione estetica   Fare SEMPRE il rinvaso quando: •  Le radici fuoriescono dal contenitore •  Il substrato è esaurito o sterile

(te ne accorgi perché ha un colore grigio ed è facilmente permeabile all’acqua)

26 GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DELLE ROSE

CONSIGLI UTILI Evita di rinvasare quando la pianta è in fioritura, ma aspetta l’inizio dell’autunno o meglio ancora l’arrivo della primavera.

Potatura e raccolta delle rose La potatura è un’operazione semplice ma fondamentale per rendere ancora più bello e ricco il roseto, nel pieno rispetto della sua fisiologia. Prima di vedere quali sono i passaggi e capire come e quando agire, vediamo a cosa serve la potatura delle rose. •  Armonizzare crescita e riproduzione della pianta •  Conferire alla pianta la forma voluta •  Eliminare rami secchi, vecchi o deformi •  Stimolare la formazione e la crescita di nuovi germogli   A seconda della specie di rosa coltivata, esistono accorgimenti particolari da adottare, quando si eseguono le operazioni di potatura.   Ecco i consigli dei nostri esperti.  

Quando potare le rose Ci sono 3 momenti in cui potare le rose: all’impianto, durante il riposo vegetativo e durante lo sviluppo vegetativo.   La potatura invernale (durante il riposo vegetativo) va effettuata, indicativamente, alla fine dell’inverno (fine febbraio/inizio marzo) per le regioni del Nord, già a fine novembre/inizio dicembre per le regioni del Sud, dove il clima è caldo e temperato. MAI POTARE LE ROSE IN AUTUNNO. Rischi di esporre i nuovi germogli al rischio di gelate, bloccandone lo sviluppo e la crescita.   (Ovviamente si tratta di indicazioni di massima, che vanno adeguate alle condizioni climatiche del periodo)

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CONSIGLI UTILI Attenzione alle rose paesaggistiche: alcune varietà rifioriscono in automatico, quindi non hanno bisogno di alcuna potatura. Altre, però, devono essere spuntate in estate, quando il fiore è appassito, per poter rifiorire in autunno. In questo caso si parla di potatura da rifiorenza ed è un’operazione che va fatta, dopo la fioritura completa o dopo la raccolta, a metà del ramo, vicino alla foglia.

Come potare le rose Con potatura lunga, cioè tagliando buona parte del ramo, o con potatura corta, eliminando solo poche gemme.   È consigliato utilizzare strumenti ben affilati e disinfettati, per evitare il proliferare di parassiti fungini, batteri e virus tra le varie piante.

TAGLIO DI POTATURA a 0,5 -1 cm sopra la gemma rivolta verso l’esterno della pianta con un’inclinazione di 45° dalla parte opposta della gemma a raso, se si vogliono eliminare i getti ciechi e i rami morti.

Raccolta delle rose A seconda della specie di rosa messa a dimora puoi raccoglierne i fiori da fine maggio a fine settembre. Effettuare la raccolta delle rose oltre tale periodo è rischioso, perché i nuovi getti potrebbero subire i danni delle prime gelate. Maggiore è la temperatura, minore è il tempo di conservabilità del fiore. È importante collocare i germogli appena recisi in ambienti freschi e umidi. Ambienti secchi e con temperatura elevata accelerano il processo di avvizzimento.

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Difesa dai parassiti In quanto essere vivente, anche la rosa è soggetta all’attacco di parassiti fungini e animali e di virus.

PARASSITI FUNGINI

NOME DEL PARASSITA

COME SI MANIFESTA

COME SI CURA LA PIANTA

Oidio (mal bianco) Comparsa di una muffa bianca sulle foglie, sui germogli e sui boccioli

Usa prodotti fitosanitari specifici a base di zolfo Attenzione: rispetta le dosi riportate sull’etichetta, per evitare di bruciare le foglie

Ruggine

Macchie gialle con contorni netti sulle parte superiore delle foglie; piccole pustole rosso/giallastre sulla parte inferiore della foglia. In alcuni casi le maculature gialle si espandono anche agli steli, ai rami e agli aculei

Usa prodotti fitosanitari specifici a base di rame. Attenzione: rispetta le dosi riportate sull’etichetta, per evitare di intossicare la pianta

Ticchiolatura

Si presenta con macchie nerastre bordate di giallo sia sulle foglie che sugli steli. La ticchiolatura causa un rapido essiccamento delle foglie che si staccano dal picciolo. L’eccessiva defogliazione provoca una crescita stentata della pianta.

Usa prodotti fitosanitari specifici a base di rame. Attenzione: rispetta le dosi riportate sull’etichetta, troppo prodotto può essere nocivo per la pianta.

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PARASSITI ANIMALI

NOME DEL PARASSITA

COME SI MANIFESTA

COME SI CURA LA PIANTA

Afidi verdi Attaccano soprattutto i germogli, indebolendo e debilitando la pianta

Usa prodotti a basso impatto ambientale a base di propoli e piretro o, in alternativa, insetti ausiliari come le coccinelle

Ragnetto rosso e giallo

Succhia la linfa dalla parte inferiore delle foglie, limitando così la capacità fotosintetica della pianta che deperisce velocemente

Usa prodotti a basso impatto ambientale a base di olii e con prodotti contenenti azadiractina. Come ausiliari è consigliato l’utilizzo dell’acaro phytoseide

Argide della rosa

Questi bruchi mangiano le foglie del roseto, riducendo così la capacità di fotosintesi della pianta

Se sono pochi puoi eliminarli manualmente. Nel caso di un’infestazione numerosa puoi utilizzare prodotti a base di piretro e Bacillus Thuringiensis

Oziorrinco

Coleottero che si nutre dei tessuti verdi della pianta lasciando fori circolari sulle foglie. Le larve dell’oziorrinco rimangono fino a 3 anni nel terreno, cibandosi delle radici

Utilizza organismi terricoli come le nematodi che parassitano le larve

Metcalfa Pruinosa (o Farfalla salterina)

Succhia la linfa dalle parti verdi della pianta di rose

Usa prodotti antiparassitari specifici a base di piretro

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VIRUS

NOME DEL VIRUS

COME SI MANIFESTA

COME SI CURA LA PIANTA

Virus mosaico o virus delle rose

La presenza di questo virus si manifesta con la maculatura irregolare e lo scolorimento delle foglie in prossimità delle nervature. A volte si verifica anche il “mal della striscia”, cioè la comparsa di strisce giallastre sinuose sulla lamina fogliare. L’attacco del virus delle rose causa una stentata crescita della pianta e vistose alterazioni nei fiori

Per impedirne la propagazione l’unico rimedio è l’asportazione delle parti colpite e la loro bruciatura.

Non aspettare di trovare una di queste problematiche sul tuo roseto per prendertene cura. Previeni l’attacco dei parassiti effettuando trattamenti aficidi e fungicidi ed, eventualmente, utilizzando in estate anche un acadicida, in base alle necessità della pianta.   Effettua i trattamenti al mattino presto, in assenza di vento e prima che si alzino le temperature.

Alcuni prodotti antiparassitari sono pericolosi per la salute dell’uomo, in particolare per i bambini. Vanno evitati quando possibile. Maneggiali sempre con prudenza e custodiscili in luoghi sicuri e inaccessibili ai non addetti ai lavori e ai bambini. Non utilizzare gli imballaggi dei prodotti fitosanitari per altri scopi e, una volta terminati, conferiscili nei centri autorizzati.

Durante i trattamenti antiparassitari: •  Non bere •  Non mangiare •  Indossa una mascherina per proteggere le vie aeree •  Non fumare •  Non usare le mani per mescolare il prodotto ma utilizza un apposito agitatore •  Alla fine dei trattamenti getta la mascherina e i guanti

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Ebook: GUIDA ALLA COLTIVAZIONE DELLE ROSE a cura di Floricoltura Quaiato

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