Guida al Torrita Blues Festival 2010 (italiano)

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Torrita Blues Festival 2010 www.torritablues.it – [email protected] XXII edizione 25 – 26 - giugno Torrita di Siena

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La guida informativa al Torrita Blues Festival 2010 in italiano con gli artisti della 22 edizione del Torrita Blues, Eric Sardinas, Eugene Hidaway Bridges, Peter Green, Fabulous Boogie Boys

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XXII edizione 25 – 26 - giugno Torrita di Siena

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PRESENTAZIONE

Torrita Blues è una importante rassegna musicale che si svolge da 22 anni a Torrita di Siena in una splendida cornice medievale nel cuore della ridente Toscana anche quest’anno sostenuta da Banca Monte dei Paschi di Siena da sempre vicina alle iniziative culturali del territorio. Tra le prestigiose colline senesi a pochi passi da Pienza, Montepulciano e Montalcino c’è un piccolo castello medievale, Torrita di Siena, dove ogni anno nell’ultimo fine settimana di giugno si svolge uno dei più importanti festival blues italiani: Torrita Blues Festival. Creato nel 1989 da un gruppo di amici appassionati di blues, il festival giunto alla 22° edizione è diventato un appuntamento atteso da migliaia di fans ogni anno. Tra centinaia artisti che hanno partecipato al Torrita Blues ne ricordiamo alcuni dei più significativi: Taj Mahal, John Mayall, Robben Ford, Roy Rogers, Bettye Lavette, Popa Chubby, Canned Heat, Luther Allison, Charlie Musselwhite, James Cotton, Tom Principato. Quella del 2010 si preannuncia come una delle edizioni fra le più grandi del Torrita Blues visto la qualità e l'importanza dei nomi in cartellone. Uno fra tutti il leggendario PETER GREEN, chitarrista e leader storico dei Fleetwood Mac autore della famosa "Black Magic Woman" portata al successo da Santana e dalla mitica“Oh Well”, che sarà in Italia proprio in occasione del Torrita Blues Festival. Programma del Torrita Blues 2010:

si inizia venerdì 25 giugno con due grandissimi musicisti: Eugene Hideaway Bridges considerato dalla critica musicale come l’erede di B.B. King, quindi sarà la volta di Eric Sardinas & Big Motors uno dei musicisti più aggressivi nel panorama blues contemporaneo che con il suo show energizzante promette fuoco e fiamme ai suoi fans. Sabato 26 giugno si parte con 19° Street Red musicista di New Orleans che con la sua voce graffiante ricorda moltissimo Howlin Wolf, per poi dar spazio al grandissimo Peter Green in una delle date estive in Italia. La serata si conclude con una frizzante band di boogie, The Faboulous Boogie Boys che farà ballare la piazza fino a tarda notte.

Il festival blues si terrà come sempre a Torrita di Siena nella splendida piazza Matteotti, circondata dalle mura medievali e dalla grande torre del comune che sovrasta il palco. Durante i giorni del Torrita Blues all’interno dell’area del festival sarà in funzione un piccolo stand gastronomico gestito dall’Associazione (bar, panini, salsicce), sarà ripetuta la tradizionale mostra blues di foto e manifesti del festival oltre al mercatino blues nei borghi del paese in collaborazione con l’Amministrazione Comunale del Comune di Torrita di Siena.

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Eugene Hideaway Bridges

Venerdì 25 giugno 2010

Eugene è un musicista nomade. La sua casa è ovunque lo porta la sua prossima esibizione,e questo accade in America,attraverso l’Europa e fino all’Australia. Nato nel 1963, Eugene è il quarto di cinque fratelli ed è figlio del chitarrista blues Hideaway Slim. Sua madre è una Bullock (la stessa famiglia di Anna MaeBullock, meglio conosciuta come Tina Turner). Eugene afferma di aver ereditato le abilità con la chitarra dal padre, mentre la voce dalla madre. A cinque anni stava già percorrendo la Louisiana suonando con il padre ed i suoi fratelli. Si esibì come “The Bridges Brothers” si esibì nelle varie chiese locali tra cui quella del pastore Edwards,considerata una chiesa ricca di talenti gospel. A tredici anni formò la sua prima band “The Five Stars”. Lascia il Texas a sedici anni per entrare nella Air Force. In seguito si inserisce nei gruppi gospel “The New Chosen Singers” e nella leggendaria formazione dei “Mighty Clouds Of Joy” . A Houston, Eugene offre il suo talento in studio a tre delle maggiori blues band locali. In Europa arriva grazie a Big Joe Turner che lo inserisce nella sua “Big Joe Turner Memphis Blues Caravan” come cantante chitarrista. Un anno dopo forma il proprio gruppo “Eugene Hideaway Bridges Band”. Registra per la Blueside “Born To Be Blue” prodotto da Mike Vernon. Le sue esibizioni dal vivo incontrano il favore della critica e del grande pubblico, tanto da essere premiato come cantante dell’anno dalla rivista inglese Blueprint e nel ’99 in Francia vince (France Blues ’99) il titolo di cantante dell’anno. Nel 2000 si unisce alla Armadillo Record per la quale pubblica ad oggi quattro CD, mentre altri due,un “Live” e uno tutto acustico,unitamente ad un DVD uscito nel 2007. Eugene Hideaway Bridges nel volgere di pochi anni si è costruito una solida reputazione che gli ha permesso di essere invitato a tutti maggiori festival in USA, Europa, Singapore, Nuova Zelanda e Australia. La critica internazionale lo ha incoronato come l’unico grande erede di B.B.King, e chi ha avuto la possibilità di assistere ad uno dei suoi concerti sa perché ! Nel dicembre del 2007 ha vinto 2 Grammy, il primo come miglior bluesman dell'anno, e il secondo in occasione dell'uscita del nuovo CD, come miglior disco dell'anno, decisamente una carriera continuamente in ascesa !

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Eric Sardinas & Big Motors

Venerdì 25 giugno 2010

Eric Sardinas nasce nel 1970 a Fort Lauderdale, Florida. A sei anni(!) imbraccia per la prima volta la chitarra; anche se è mancino impara a suonare da destrorso (i.e. "normale"...), ma questo non rappresenta un impedimento anzi, contribuisce a rendere il suo modo di suonare più incisivo e originale. La sua formazione musicale include tutto il filone della musica nera che deriva dal Blues, soprattutto quello del Delta del Mississippi: il Blues rurale suonato con chitarra acustica e slide (Charley Patton, Son House, Robert Johnson, Skip James, Bukka White, Fred Mcdowell), il sound di Chicago (John Lee Hooker, Elmore James, Howlin’ Wolf, Muddy Waters, Otis Rush and Albert King), il Gospel, l'R&B (Ray Charles), il Rock'n'roll degli anni cinquanta e sessanta (Elvis Presley, Bo Diddley, Chuck Berry); un'altra grande influenza, soprattutto sul sound della sua chitarra e sulla scelta dell'organico, è data dal filone dei grandi chitarristi Rock degli anni '60 e '70, Jimi Hendrix e Rory Gallagher in testa Dopo aver girato a lungo, nel 1990 si trasferisce in California, dove si esibisce come musicista di strada. Durante una jam-session in un piccolo club conosce il bassista Paul Loranger, a cui due anni più tardi si unisce il batterista Scott Palacios sostituito in seguito da Mike Dupke. Comincia una lunghissima e intensissima serie di concerti (fino 300 all'anno!) che li porta all'attenzione del grande pubblico e degli addetti ai lavori. Nel 1999 finalmente debutta con il suo primo album (Treat Me Right) terrorizzando il panorama musicale di fine millennio con la sua Dobro infuocata; probabilmente non è il primo ad aver utilizzato uno strumento del genere con suoni distorti, ma la potenza del sound e la convinzione con cui proietta la sua musica è impressionante. Il secondo album (Devil’s Train) riconferma le impressioni iniziali: grande rispetto per la tradizione

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e innovazione al tempo stesso, unito a una grandissima energia e vitalità. I suoi concerti sono un'esplosione di entusiasmo, lui e gli altri membri della band ci mettono l'anima e qualcosa in più, e la gente accorre numerosa ed entusiasta; chi assiste ai suoi concerti per la prima volta rimane scioccato e confuso dalla forza e intensità della performance. Durante lo show Eric sfoggia una confidenza con la gente ed un coraggio invidiabili: canta (e si fa sentire) senza microfono, va a suonare in mezzo al pubblico, addirittura in alcune situazioni si mette a suonare dopo aver dato fuoco alla sua chitarra! Ma non finisce qui: dopo lo spettacolo non si nasconde dietro a bodyguards o lussuose autovetture ma si ferma sempre a scambiare quattro chiacchiere con i suoi fan, dimostrando sempre una grande umiltà e disponibilità. Il terzo album (Black Pearls) è un altro capitolo dell'evoluzione musicale di Eric, sempre rispettosa della tradizione ma al tempo stesso alla ricerca di nuovi suoni e...energia! Il disco è stato registrato e mixato nientemeno che da Eddie Kramer, il fonico di Jimi Hendrix, Led Zeppelin, Beatles e una miriade di gruppi-simbolo del sound rock anni '70; registrazione in analogico, niente pro-tools e artifici vari ("nessun compromesso" recitano le note del CD), tutto praticamente in presa diretta, forse il modo migliore per catturare l'essenza di Eric. In Black Pearls assistiamo al primo cambio di batterista, Mike Dupke infatti va a sostituire Scott Palacios. Dopo interminabili tour per il mondo e un nuovo cambio di formazione, nel 2008 esce il quarto album, intitolato semplicemente "Eric Sardinas & Big Motor". Qui troviamo i compagni degli ultimi concerti, vale a dire Levell Price al basso e Patrick Caccia (da alcuni chiamato erroneamente "Caccianiga") alla batteria. Subito dopo il rilascio del nuovo album Eric cambia management, passando sotto l'ala protettiva del suo "padre artistico", ovvero Johhny Winter. E' in questo periodo che Patrick Caccia lascia il gruppo (alcune voci maligne sostengono sia stato addirittura licenziato) per lasciare il posto a Bernie Pershey, amico di vecchia data di Eric Sardinas e dei suoi compari.

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19th Street Red

Sabato 26 giugno 2010 Randy "19th street Red" Cohen da New Orleans, professione: blues performer nella tradizione della "vecchia scuola". Si potrebbe sintetizzare così la presentazione del "Rosso della diciannovesima strada", carriera trentennale, particolarissimo vocalist, chitarrista dal tocco intrigante, armonicista, compositore, che alterna la sua attività di "one man band street musician" a quella di girovago e frequentatore di tutti i blues festivals del "Deep South": tra Mississippi, Alabama, Texas e Louisiana, non ce n'è uno dove non abbia portato la sua voce "sporca" e la sua vecchia chitarra.

Parco nella sua produzione: tre CD all' attivo, perché preferisce la strada e il quotidiano agli studios.

Arriva ora in Europa con il suo quartetto per alcuni festivals tra Francia e Italia. Randy "19th street Red" Cohen, con la sua musica e come stile di vita, porta avanti il suo "down-home gutbucket blues" nello spirito del ..."come una volta"

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Peter Green & Friends

Sabato 26 giugno 2010 Peter Allen Greenbaum meglio conosciuto come Peter Green nasce a Londra in 29 ottobre 1946. Per i pochi che non lo conoscono basta citare "Black Magic Woman", la mitica canzone portata al successo da Carlos Santana nel 1970 e scritta proprio da Peter Green nel 1968 come singolo dei Fleetwood Mac. Dopo una breve esperienza nei Peter B's Looners nel 1966, ebbe l’occasione di sostituire (dapprima solo per tre concerti, poi stabilmente) Eric Clapton nei John Mayall & the Bluesbreakers, coi quali incise anche l’album A Hard Road. Nel 1967 decise di fondare una sua band, i Fleetwood Mac, con la quale cominciò a scrivere alcune delle pagine migliori del blues britannico di ogni tempo incidendo brani quali Albatross, The Green Manalishi, Oh Well e Black Magic Woman, quest’ultima portata all’immortalità grazie alla interpretazione di Carlos Santana nel 1970. Stimatissimo cantautore e chitarrista di enorme talento, Green si trovò impreparato a gestire il grande successo che gli piovve addosso: cominciò ben presto a fare uso di LSD, per di più in maniera sempre più massiccia e scriteriata, accusando seri problemi di tenuta psichica. Fu costretto ad abbandonare i Fleetwood Mac (che invece andranno avanti ancora per anni e coi quali in avvenire collaborerà solo occasionalmente) per dedicarsi a progetti minori, specie in qualità di session man nelle produzioni di altri artisti. Dopo una lunga fase di cura, tornò di nuovo protagonista del circuito musicale nei primi anni ottanta sia incidendo alcuni lavori da solista, sia in qualità di session man. Negli anni novanta fondò i Peter Green Splinter Group, coi quali incise ben nove album tra il 1997 ed il 2003 Autore e chitarrista di enorme talento, Green ha sviluppato uno stile originale con assolo personali (ben resi grazie ad una Gibson Les Paul del 1959) sorretti da un vibrato assai armonico, peculiare e distintivo. Geniale esecutore, ha influenzato generazioni di artisti rock ed è tuttora ritenuto uno tra i migliori blues men britannici di ogni tempo. Non a caso, mostri sacri del blues come B.B.King (col quale collaborò alla incisione di un album nel 1971) e John Mayall ne hanno sempre posto in rilievo le capacità di interprete e l’unicità dello stile.

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The Fabulous Boogie Boys

Sabato 26 giugno 2010 I pluripremiati inglesi (del Worcestershire) Fabulous Boogie Boys presentano una miscela esplosiva a base di rock'n'roll anni Cinquanta, standard blues, soul e jump jive in grado di dare vita alle situazioni più mosce. Qualità sviluppata sui palchi europei dando la giusta carica ad ascoltatori di ogni età. Il primo album dei magnifici sette ‘The Fabulous Boogie Boys featuring Ms Sarah Warren’ è uscito nel marzo del 2009, anno che li vedrà esibirsi nei maggiori festival del Regno Unito. Clifford Michael Stanley Dawe III è il creatore e il leader del gruppo. Nel suo ruolo di front man sprizza energia in quantità, e la particolarità del suo stile vocale contribuisce ad aumentare la temperatura dei già roventi concerti. A miss Sarah Warren (che ha alle spalle diverse prove soliste) spetta la seconda metà delle prime parti canore. Il suo canto delizioso, mai disgiunto da uno look ardente e passionale, obbliga chiunque a puntare lo sguardo su di lei. Il sassofonista Hughie Thomas è il grande vecchio della compagnia, avendo suonato per più di cinquant’anni in tutto il mondo, anche per radio e televisione. Basta ascoltare le sue ‘note lunghe’ da record per rendersi conto delle sue qualità. Oltre a suonare, Stuey Fields è costruttore di chitarre professionista e la musica è la sua vita. Il personalissimo stile (e la collezione di chitarre dei Fifties…) sono quel che ci vuole per la band, con un suono che attinge a piene mani dall’era del blues e del jive, sostenuto dalla pluriennale esperienza in sala d’incisione. Al contrabbasso Nick Lyndon, icona dell’immaginario anni Cinquanta che, dopo una carriera di successo come bassista rock negli anni Ottanta, si è innamorato del blues e del jive. Un vero personaggio! Ben Wilson suona piano e tastiere, apportando un contributo di skank e boogie. Di formazione classica, è poi passato alle oscurità del blues. Si occupa anche dei cori e nei ritagli di tempo suona pure chitarra e sax. Richie Shelton si occupa di tamburi e percussioni e suona sin dalla più tenera età. Batterista di grande esperienza, sia in studio che sul palco, dà il giusto ritmo alla performance, con le sue ormai leggendarie bizzarrie.

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Breve storia del Torrita Blues L’associazione Culturale Torrita Blues è nata a Torrita di Siena da un gruppo di amici che uniti dalla passione per la musica blues si sono ritrovati nell’estate del 1989 a realizzare una prima edizione grazie anche al contributo di Fabio Treves. Il successo della prima edizione ha convinto gli organizzatori a proseguire sulla strada del blues anche per gli anni successivi. Fra i grandi nomi del panorama blues mondiale che sono passati sul palco del Torrita Blues ricordiamo John Mayall, Roy Rogers, Robben Ford, Charlie Musselwhite, Luther Allison, James Cotton, Taj Mahal, John Mooney, Canned Heat, Magic Slim, Billy Branch, Shemekia Copeland, Jimi Dawkins solo per cintarne alcuni fra circa 200 artisti in 22 anni. Nel corso degli anni l’associazione culturale Torrita Blues si è particolarmente distinta per una serie di iniziative legate al blues e al territorio. Non ultima in ordine di tempo il gemellaggio con la città di New Orleans che ha caratterizzato l’edizione 2006 del Torrita Blues. Il gemellaggio, che ha coinvolto anche altri comuni della Valdichiana, è stata anche l’occasione per dimostrare solidarietà alla città americana colpita dall’uragano Katrina nell’agosto del 2005: grandi artisti dalla Lousiana, la ricreazione del clima del French Quarter di New Orleans nella piazza medievale di Torrita con una serata dedicata ai prodotti tipici cucinati da due cuochi provenienti direttamente da New Orleans. Oltre a questa iniziativa vogliamo ricordare l’affiliazione alla Blues Foundation avvenuta nel 2005 grazie alla quale il Torrita Blues è di diritto membro ufficiali della giuria per il W.C. Handy Blues Awards , gli oscar del blues che si svolgono ogni anno a Memphis. Nello stesso anno è stato realizzato Effetto Blues, il primo concorso per blues band italiane che ha coinvolto più di 40 band e 4 locali della nostra zona con una serata, il 30 giugno 2005, dedicata ai vincitori. Da ricordare il sito internet www.torritablues.it, attivo dal 1996, che con il suo prezioso archivio storico mette a disposizione oltre 2000 foto e moltissimi filmati degli artisti che hanno suonato negli anni passati, vanta oltre 1.000.000 di contatti ogni anno. Il sito web insieme al gruppo “Torrita Blues Festival” su Facebook e recentemente la presenza su Twitter sono senza dubbio le finestre più importanti per l’Associazione Culturale Torrita Blues come punto di connessione per tutta la comunità web.

L’impegno dell’associazione ha visto anche il coinvolgimento con gli alunni delle scuole di Torrita; sono state realizzate mostre fotografiche, di poster, di copertine di dischi. In più di un occasione durante il festival sono stati registrati dischi live che portano il nome di Torrita Blues. Annualmente viene realizzato un cd rom multimediale per presentare il festival. E’ stato pubblicato un libro del ventennale con tutte le foto degli artisti e le preziose testimonianze di quotati giornalisti del settore oltre ad una storia del Torrita Blues a fumetti. In più di un occasione i media sono venuti in nostra visita, da Rai 3 con uno special sul festival 2005 o Radio Capital con la trasmissione “Area Protetta” di Sergio Mancinelli che da qualche anno è diventato un grande amico i Torrita Blues. Fra gli altri collaboratori ricordiamo Ernesto de Pascale noto critico musicale nazionale e direttore del Popolo del Blues insieme al giornalista Michele Manzotti. Come non citare Simone Bargelli giornalista e conduttore radiofonico che scrive sulla rivista “Il Blues” unica rivista specializzata del settore dal 1982. Non ultimo Roberto Giuli che collabora con la rivista “Il Buscadero”. Dal 2008 sul sito www.torritablues.it è stato lanciato TBlues Channel la web TV del Torrita Blues dove è possibile rivivere molti momenti in video delle passate edizioni del Festival. Una delle ultime iniziative svolte di recente è stata la proiezione del film documentario Playing For Change, un progetto musicale che ha coinvolto artisti di ogni parte del mondo che hanno suonato e cantato musicali contemporaneamente gli stessi brani musicali pur rimanendo ciascuno nella propria nazione di origine, il tutto per promuovere la musica come simbolo di cambiamento e di pace. Lo scopo dell’associazione Culturale Torrita Blues rimane ed è pertanto la diffusione della musica blues. L’associazione non è a scopo di lucro e tutti i contributi ricevuti vengono reinvestiti nell’attività del festival al fine di accontentare un maggior numero di pubblico sempre più esigente e attento. Un plauso va a tutte quelle persone che, grazie alla loro passione e al contributo volontario contribuiscono alla riuscita del festival. Ma un particolare ringraziamento va a tutta la gente che nel corso degli anni ci continua a seguire …. senza di loro il festival non ci sarebbe.

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Info generali Torrita Blues Festival 2010: Venerdì 25 giugno: Eugene Hideaway Bridges Eric Sardinas & Big Motors Sabato 26 giugno 19th Street Red Peter Green & Friends The Fabulous Boogie Boys Location del festival: Torrita di Siena (SI) - Piazza Matteotti Inizio orario spettacoli 21.30 Prezzi biglietti: Venerdì 25 giugno 12,00 € Sabato 26 giugno 15,00 €

I concerti si svolgeranno anche in caso di pioggia in quanto il palco è dotato di copertura.

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Contatti

Associazione Culturale Torrita Blues Via O. Maestri, 32 53049 Torrita di Siena Si Tel. 0577 687572 P.iva. 01032500520 sito web: www.torritablues.it - www.torritablues.com email: [email protected]

Gruppo su Facebook: Torrita Blues Festival

Twitter Account: http://twitter.com/torritablues INFO TURISTICHE e ACCOGLIENZA per il festival

Ufficio Turistico / Proloco Torrita di Siena Via O. Maestri, 18 www.prolocotorritadisiena.it [email protected] Tel e fax 0577 686571

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Tutti gli artisti del Torrita Blues

Big Fat Mama 1989 Fabio Treves Blues Band 1989 Stefano Zabeo & Tv Mama 1989 Guido Toffoletti & BlueSociety 1989 James Thompson & the Soul Crousades 1990 Joe Hughes Texas Blues Band 1990 Model T-Boogie 1990 Cooper Terry & The Nite Life 1990 First Experience 1991 Rudy Blues Band 1991 Jay Owens 1991 Bad Band 1991 Tolo Marton 1991 Zydeco Slippers 1991 Freddy & The Screamers & Mary Ann Brandon 1992 Miss Ann Goodly & Zydeco Brothers 1992 Roberto Ciotti 1992 Frank Frost & Richard Ray Farrel Band 1992 Herbie Goins & The Soultimers 1993 Andy J. Forrest and All American Band 1993 Muppets Blues Band 1993 Stonehenge 1993 James Cotton Band 1993 Benjamin Theoval 1994 Morblus Band 1994 Aida Cooper & the Nite Life 1994 Chicago Band 1994 Dirty Hands 1994 Jimmy Dawkins 1994 Jelly Roll 1995/96 Corinne Malone 1995 Zora Young & Rudy Blues Band 1995 Blue Gang 1995 Angelo Leadbelly Rossi 1995 Billy Branch & The Son of Blues 1995 Gruppo Polifonico Foianese 1996 Robin Brown & The Triumphant Delegation 1996 Cynthia Bland & The Blue Frame 1996 Sandra Hall & Chicago Bob Nelson 1996 Luther Allison 1996 Parish Church Choir Torrita 1997 Tammy McCann & The Wonderbrass 1997 Tony Washington Singers 1997 Blue Messengers 1997 Kent Duchaine 1997 Michael Coleman & The Backbreakers 1997 Hotel LaSalle 1998 Luisiana Red 1998 Big Jack Johnson 1998 The Fly 1998 John Mayall & The Bluesbreakers 1998 Fabio Treves 1998 Paolo Bonfanti 1998 Tolo Marton 1998 Stefano Zabeo 1998 Blues Benzo Band 1999 Robben Ford 1999 Nick Becattini & The Serious Fun 1999 Guy Davis 1999 Lurrie Bell & Vampin’ Blues Band 1999 Blues Dog 2000 Rico Blues Combo 2000 Canned Heat 2000 Black Cat Bone Blues Band 2000 Hell’s Cobra Blues Band (Peppe O’Blues) 2000 Charlie Musselwhite 2000 Fa Re Soul 2000 Family Style 2000 Shemekia Copeland 2000 Chicago Blue Revue 2001

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Rio Grande 2001 Ana Popovich 2001 Scott Finch 2001 Guitar Crusher 2001 Dr Feelgood 2001 Lou & the Blues 2002 Phil Guy and Dario Lombardo Blues Gang (with Andrea Scagliarini) 2002 Popa Chubby 2002 Mama’s Pit 2002 Mike Onesko Blues Band 2002 Vic Vergeat 2002 Lousiana Mojo Queen 2003 Morblus Band 2003 Eddy Martin 2003 Nine Below Zero 2003 Cortez 2003 Mr Blues 2003 Roy Roberts 2003 Magic Slim & Teardrops 2003 Big Time Sarah 2003 Lil’Ed & The Blues Imperials 2004 Kenny Neal 2004 Billy Branch 2004 Anson Funderburgh 2004 Sam Myers 2004 Mighty Sam McClain 2004 Blue Devils 2005 Sturm Guitars & Ballantine Band 2005 Blue Drivers 2005 Still Nameless 2005 Lowdown Fellows 2005 Almost Blues Band 2005 Blues Hurricanes 2005 Bettye Lavette 2005 Otis Grand 2005 Jymmy Thomas 2005 Sonny Rhodes 2005 Bonus Track 2005 Taj Mahal 2005 Lil Brian & Zydeco Travelers 2005 Adrenalina Junkies (Effetto Blues 2005) Alex O’Relly (Effetto Blues 2005) Almost Blues Band (Effetto Blues 2005) Axis (Effetto Blues 2005) Baffo Band (Effetto Blues 2005) Baton Rouge Delta Blues Band (Effetto Blues 2005) Black Jack (Effetto Blues 2005) Blues Drivers (Effetto Blues 2005) Blue Times (Effetto Blues 2005) Blues B. Band (Effetto Blues 2005) Blues Hurricanes (Effetto Blues 2005) Bluezz (Effetto Blues 2005) Bolzano City Blues (Effetto Blues 2005) Bonus Track (Effetto Blues 2005) Cinque Quarti Blues Band (Effetto Blues 2005) Deville Blues Band (Effetto Blues 2005) Emiblues (Effetto Blues 2005) Freddy Matoro Blues Band (Effetto Blues 2005) Funky Rag (Effetto Blues 2005) Jumpin Eye (Effetto Blues 2005) Lowdown Fellows (Effetto Blues 2005) Malafruschi (Effetto Blues 2005) Mojo Blues Band (Effetto Blues 2005) Mr Gregor & The Terrible Friends (Effetto Blues 2005) Old Blue Station (Effetto Blues 2005) Red Wagons (Effetto Blues 2005) Roby Zonca (Effetto Blues 2005) Shark G. Naffis (Effetto Blues 2005) Soul Vaccination (Effetto Blues 2005) Steve Santoni & Le Forzature (Effetto Blues 2005) Still Nameless (Effetto Blues 2005) Sturm Guitar and Ballantine Band (Effetto Blues 2005) The Emblers (Effetto Blues 2005) The Genius Crazy Band (Effetto Blues 2005) Turn Around Blues (Effetto Blues 2005)

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Torrita Blues Band (Band aperture Effetto Blues 2005) Van Kery (Effetto Blues 2005) Vedogyppino (Effetto Blues 2005) Walkin Soul (Effetto Blues 2005) Torrita Blues Band (band di apertura alle serate) (Effetto Blues 2005) The Stomper Brass Band (2006) Max Prandi Cha Tu Kings (2006) Max De Bernardi & The Blues Machine (2006) Melody Makers (2006) Washboard Chaz (2006) Mick Abrahms Blues Band (2006) Sugar Blue (2006) New Stomper Brass Band (2006) John Mooney & Bluesiana (2006) Lil’l Malcolm & The House Zydeco Rockers (2006) Tolo Marton (2007) The Ford Blues Band (2007) Dirk Hamilton &t the Bluesmen (2007) Roy Rogers & Delta Rhythm’n Kings (2007) Keith B. Brown (2008) The British Blues Quintet (2008) Treves Blues Band (2008) Sherman Robertson & the Blues Move (2008) Lynn Drury Band (2009) E.C. Scott (2009) R.J. Mischo (2009) Texas Slim (2009) Gabriel Delta & The Hurricanes (2009) Blue Stuff / Dr Sunflower (2009) Tom Principato & Powerhouse (2009) Eugene Hideaway Bridges (2010) Eric Sardinas & Big Motors (2010) 19 th Street Red (2010) Peter Green & Friends (2010) The Fabulous Boogie Boys (2010) Paolo Ganz 1990 Cotton Club (Chianciano) Carey Bell & Cooper Terry 1991 Teatro degli Oscuri (Torrita) David Honeyboy Edwards 1991 Teatro degli Oscuri (Torrita) R.L. Burnside & J. Morris Blues Duo 1992 Teatro degli Oscuri (Torrita) Key Foster Jackson & Roberto Boccasavia 1999 Teatro degliOscuri (Torrita) Lou & the Blue's 2001 Ristorante La Cripta (Torrita) Conferenza Stampa Torrita Blues 2001 Blue Devils 2003 Teatro degli Oscuri (Torrita) Conferenza Stampa Torrita Blues 2003 The Emblers (Outlet Village) Anteprima Torrita Blues 2007 Blue Times (Outlet Village) Anteprima Torrita Blues 2007 Lynn Drury & Roberto Luti 2009 Teatro degli Oscuri (Torrita) In occasione della presentazione del film Playing For Change