Guardami più forte

20

description

Quattro protagonisti, ognuno con i propri assi nella manica, la propria esperienza di vita, l’incertezza del futuro, si affrontano due alla volta, senza incontrarsi mai tutti insieme, senza immaginare di disputare, ognuno di loro, la medesima partita col destino.

Transcript of Guardami più forte

Cristiano Silvi – Luca Russo

guardami più forte

Non, je n’ai rien oublié.

guardami_lavoro 20-10-2008 17:18 Pagina 3

Guardami più forteCollana «Prospero’s Books» n. 15I edizione: novembre 2008

Soggetto: Luca Russo e Cristiano SilviSceneggiatura: Cristiano SilviDisegni: Luca RussoLettering: TunuéProgetto grafico: Daniele InchingoliGrafica di copertina: Marco MarcucciCopertina e illustrazioni interne: Luca Russo

Testi e illustrazioni di Guardami più forteCopyright © 2008 Silvi/Russo/Tunué S.r.l.

Direzione editoriale: Massimiliano Clemente

Tunué S.r.l.Via Bramante 32 – 04100 Latina – Italytel. 0773 661760 | fax 0773 [email protected] | www.tunue.com

Diritti di traduzione, riproduzionee adattamento riservati per tutti i Paesi.

ISBN-13, GS1 978-88-89613-48-1

Finito di stampare nel mese di novembre 2008 presso:Tipografia Monti SrlVia Appia Km 56,14904012 Cisterna di Latina (LT) – Italy

Carta:Hello Silk + 300 g/m2 (copertina)GardaMatt Art 150 g/m2 (interni)

guardami_lavoro 20-10-2008 17:18 Pagina 4

Luca Russo (Roma, 10 febbraio 1974), dopo lamaturità artistica frequenta con successo laScuola internazionale di comics di Roma. È co-lorista e intercalatore presso la Cartoon School;realizza fumetti e illustrazioni per la Francia;collabora con l’Eura editoriale su John Doe,Lanciostory e Skorpio.Per la Tunué ha realizzato, in coppia conCristiano Silvi, (in)certe stanze, mentre illu-strazioni e fumetti sono stati pubblicati sullarivista Mono. Ha lavorato anche come pubbli-citario (Mondadori) e come illustratore per latelevisione (Rai). È insegnante di Illustrazionepresso la Scuola italiana di comix di Napoli.

Ai miei genitori

Ad Alessandra,presente in ogni segno del mio lavoro.

A Roma,i cui colori malinconici ho cercato di cattu-

rare nella mia tavolozza.

Al piccolo Felix.

Ringrazio Fabrizio Faina e la ditta di BelleArti G. Poggi di Roma per i consigli tecnicisulla pittura; Aldo Scalini e la sua Reflex;Radio Rock, in particolare DJ Vanessa; i

fumetti di Nicolas de Crecy; il cinema fran-cese, soprattutto quello di Patrice Leconte;la recitazione di Marcel Marceau, Jeanne

Moreau e Jean Rochefort.

Un sentito grazie va ai lettori di(in)certe stanze.

Cristiano Silvi (Roma) si diploma all’Istitutodi Stato per la cinematografia e televisione «R.Rossellini». La passione per i comics lo spin-ge a iscriversi alla Scuola romana del fumet-to. Svariate le esperienze da illustratore evignettista.Si avvicina alla scrittura sollecitato dall’amicoLuca Russo, prima con alcune storie perLanciostory e Skorpio (Eura) poi con il gra-phic novel edito dalla Tunué: (in)certe stanze.Dal 2007 svolge attività di docente pressoalcune Scuole medie statali della Capitale.È attualmente impegnato alla stesura dellasceneggiatura per un cortometraggio cinema-tografico, le cui riprese sono previste perl’estate prossima.

Ai piccoliJuan-Carlos, Luca e Raùl.

guardami_lavoro 20-10-2008 17:18 Pagina 5

intermezzi_ver01 20-10-2005 02:46 Pagina 16

L’ultima forma di libertà espressivadi Alessandro Capone *

Quando mi è arrivato l’invito per scrivere la prefazione di un libro afumetti, non nascondo che la cosa mi ha entusiasmato.

Nonostante avessi terminato le riprese, durate dieci mesi, di una notaserie televisiva e che la stanchezza si stava facendo sentire come un grandemantello che mi avvolgeva la mente e il corpo, non ho resistito.

Nella mia vita professionale sono passato attraverso tanti interessi;all’inizio speravo di potere occuparmi di tutto… salvo poi restare deluso!

In realtà non riesci a fare tante cose insieme quando diventi grande: suo-navo la batteria, la chitarra, il basso, il piano, facevo il fotografo, stampavodi notte i miei scatti sperimentando strani e fantasiosi bianchi e neri, dipin-gevo, disegnavo… già, disegnavo e nel disegno sono passato anche per ifumetti, in un piccolo spazio temporale del mio processo di «crescita». Poiarrivò la scrittura per il cinema (la TV trasmetteva solo qualche varietà e glisceneggiati di Anton Giulio Majano) e quindi la regia, prima per il cinema,il teatro e poi inevitabilmente la tivù!

Ed è lì, quando il lavoro ti assorbe del tutto, quando si diventa quello checomunemente chiamiamo un professionista, che scopri l’impossibilità dipoter continuare a fare tutto; allora i tuoi mondi paralleli pian piano ti abban-donano e ti trovi a percorrere un’unica strada, magari a bordo di un solo tipodi vettura. Intorno a te vedi tante traverse, indicazioni di altri mondi… maormai hai un appuntamento con la società, una società che ti impone diseguire quell’unico percorso lasciandoti dietro le spalle la tua infanzia, latua adolescenza, periodi durante i quali i mondi sembrano tutti possi-bili, anche perché la poliedricità che a una certa età non è assoluta-mente negativa, nella società degli adulti genera confusione.

Ed è durante questo percorso che è arrivata la richiesta dellaTunué.

* Alessandro Capone (Roma, 25 luglio 1955) è un regista, sceneggiatore tele-visivo e cinematografico. Dirige l’episodio «La Chandelle» per il film Les secretsprofessionels du Docteur Apfelgluck, campione d’incassi in Francia. Per la TVitaliana dirige Extralarge 2 con Bud Spencer, Il Commissario con MassimoDapporto, Distretto di Polizia 7 e 8. Per il teatro scrive e dirige Uomini sull’or-lo di una crisi di Nervi; la commedia musicale I Cavalieridella Tavola Rotonda e ancora La Bisbetica Domata diShakespeare; nel 2003, a Palazzo Venezia a Roma,L’Avvocato del Duce, con Massimo Venturiello. Torna alcinema nel 2006-2007 con L’amour caché con IsabelleHuppert e Greta Scacchi, presentato con successo alToronto Film Festival e al Festival Internazionale delFilm di Roma.

guardami_lavoro 20-10-2008 17:18 Pagina 7

Sono stato un grande divoratore di fumetti da sempre, talmente divoratore da svi-luppare, crescendo, quasi un complesso di inadeguatezza nei confronti dei coetaneiche li alternavano ai libri. I fumetti li continuo ad amare, come continuo a conser-vare tutte le mie collezioni che ogni tanto permetto a mio figlio tredicenne di anda-re a spiare nel garage sotto casa.

Ed è con grande gioia che mi sono letto la sceneggiatura di Silvi e studiato le tavo-le di Russo. Una sceneggiatura lontanissima da quelle che scrivo per il cinema, ilteatro o la fiction. Una sceneggiatura che disegna una realtà diversa, una sceneggia-tura che non deve spiegare e rappresentare quelle che poi saranno delle immaginirealistiche, o anche fantastiche con l’aiuto delle tecniche digitali di oggi, ma che ciporta in un mondo differente da tutti quelli rappresentati dalle varie forme di spet-tacolo, da qualsiasi mise en space, che ci porta in un mondo immaginario dove loscorrere del tempo è assolutamente personale. Leggi e viaggi attraverso una storiadove le dilatazioni temporali e lo spazio del pensiero si modificano attraverso lanostra percezione. Percezione che è in continua mutazione e puoi dunque rilegge-re la storia dieci volte e viverla dieci volte diversamente da una lettura all’altra, tro-vandoci stimoli e sensazioni diverse. È come se partecipassimo direttamente, comese fossimo spettatori ogni volta dei fatti, spettatori presenti in quelle strade, in quel-le case, in quell’ospedale, in quel caffé. Vieni trasportato, un po’come accadeva neLa mosca, da un luogo all’altro, materializzandoti vicino ai personaggi: puoi sentir-li respirare, sospirare, parlare sottovoce, pensare… le tavole e i dialoghi viaggianoinsieme alla tua mente, lasciando una libertà assoluta di fruizione.

Mi sono reso conto solo adesso di non aver accennato minimamente alla storia,ma questa la lascio ai lettori: niente di più noioso di quelli che cercano a parole dipresentare una storia, di interpretare la volontà e il pensiero degli autori, spessodando significati decisamente lontani da chi la storia l’ha concepita per i motivi piùdiversi.

E comunque avevo dimenticato quanto era affascinante e magico il mondo deifumetti, soprattutto quando ti trovi davanti a un lavoro così sentito come quello diSilvi e Russo, dove si percepisce nettamente la passione, la bellezza e il coinvolgi-mento emotivo attraverso una creatività assolutamente libera da schemi, dove gliautori non sembrano certo venire influenzati da pressioni o condizionamenti di nes-sun genere.

Forse il fumetto in qualche modo rimane, come nel caso di Guardami più forte,l’ultima forma di libertà espressiva in un mondo dove le arti visive sono fortementecondizionate da molte, troppe cose…

Grazie di averci regalato questa finestra di libertà permettendoci di viaggiare anco-ra nel mondo magico e, perché no, intimo, della nostra mente.

guardami_lavoro 20-10-2008 17:18 Pagina 8

Nota tecnicadi Alessandra Rullo *

L’autore, Luca Russo, ha scelto l’acquerello come medium pittorico per il suosegno sintetico e dinamico, espresso nel suo primo graphic novel (in)certe stanze equi reso ancor più vibrante dai balloon e dalle onomatopee eseguiti a mano libera.

La tecnica dell’acquerello, basata sullo scioglimento del pigmento in acqua, richie-de più di ogni altra freschezza e immediatezza di esecuzione e dunque ben si prestaalla resa di vite costruite su equilibri fragili e mutevoli.

Tale condizione esistenziale viene ulteriormente sottolineata dalla gamma di colo-ri scelta, che mira più a un effetto emozionale che realistico.

Nello specifico, la dominante è data dall’ossido di cromo (un tipo di verde), leombre dal seppia, la luce dall’ocra giallo e dalla terra di Siena naturale, mentre l’in-chiostrazione è a pennino con china color seppia.

In questo modo si ha la sensazione di essere immersi in un’atmosfera perenne-mente autunnale, anzi da autunno romano, caricato in tono espressionistico, dove ilrosso inglese (che si nota, per esempio, nel fogliame degli alberi) e l’ossido dicromo, tra loro complementari, si esaltano a vicenda e divengono più saturi neimomenti di maggior intensità emotiva.

Il risultato finale è una perfetta fusione tra storia e stile, dove il carattere forte-mente esistenzialista della vicenda trova puntuale riscontro nelle variazioni tonalidella resa pittorica.

* Nata a Napoli il 30 marzo 1976, si lau-rea nel 1999 in Lettere moderne indirizzostorico-artistico presso l’Università deglistudi di Napoli «Federico II». In seguito,presso lo stesso Ateneo, consegue la spe-cializzazione in Storia dell’arte (2003) e ilDottorato di ricerca in Scienze archeologi-che e storico-artistiche (2007). Dal 2000lavora, in qualità di dipendente del mini-stero per i Beni e le attività culturali, pres-so il Museo e Gallerie nazionali di Capo-dimonte (Napoli).

guardami_lavoro 20-10-2008 17:18 Pagina 9

intermezzi_ver01 20-10-2005 02:46 Pagina 16

guardami più forte | 15

roma

guardami_lavoro 20-10-2008 17:18 Pagina 15

16 | guardami più forte

c’est toujourformidable…

chaque foismagnifique,

n’est pas davide?

forteda morire!

no! forte ètroppo poco

mon amie…

guardami_lavoro 20-10-2008 17:18 Pagina 16

guardami più forte | 17

c’est geniale,questa èla verità!

è la terza voltache guardiamo

questa cassettadi marcel marceaue ci trovo sempre

qualcosa di nuovo…

quintavolta,prego!

e come semprefiniamo col sot-trarre tempo al

dovere…

hai ragione,dimenticavo

la cioccolatacalda!

guardami_lavoro 20-10-2008 17:18 Pagina 17

18 | guardami più forte

ee lleemmaaddeelleeiinnee!!??!!

ci sonoanche quelle…

appena sfornate!

chomp! chomp!gnam! gnam!

davide,è vero che oggi

abbiam fatto tardi,ma non t’ingozzare

a questo modo!

perché ancoranon esce?

guardami_lavoro 20-10-2008 17:19 Pagina 18

guardami più forte | 19

mais oui, biensûr! fac-ciamo questo collo-quio coi genitori, cosìconosco finalmente

la tua mamma!

uff! comevuoi tu,

mon amie…

hai visto quel geniodi marceau? nemmenouna sillaba, eppurequanta eloquenza…

alla prossima,monsieur

morteaux!

mmm…

ma nondimenti-carti chein principiofu il gesto,non il verbo!

glielo dice leia mia madre chedopo due mesi dilezioni sono anco-ra ai pronomi pos-sessivi?

invece, dalla prossima volta fac-ciamo direttamente un’ora emezza di lezione e quindiciminuti d’intervallo… anzi-ché il contrario!

guardami_lavoro 20-10-2008 17:19 Pagina 19

20 | guardami più forte

¯¯ qui m'aurait ditqu'un jour sans

l'avoir provoqué…

¯¯ le destin tout à coup nous met-trait face à face / je croyais que

tout meurt avec le temps qui passe…nnoonn jjee nn''aaii rriieenn oouubblliiéé!!*

* non, je n’ai rien oublié(charles aznavour / george garvarentz)

guardami_lavoro 20-10-2008 17:19 Pagina 20

guardami più forte | 21

¯¯je voudrais, si

tu veux, sans vou-loir te forcer terevoir à nouveau,

enfin… si tu n'as rriieennoouubblliiéé, comme moi

qui n'ai rriieennoouubblliiéé!

guardami_lavoro 20-10-2008 17:19 Pagina 21

22 | guardami più forte

¯¯ non credevo maipiù d’incontrarmi con

te, ma la fatalitàpredispone le cose…

¯¯ e si rifà con tedopo che ti ha deluso...

¯¯ no, non mi scorderòmai niente di te!*

questo è ilnostro

aznavour!

cos’è,la voce

della tuacoscienza?

no, laura, è sempli-cemente il refrain

della mia vita!

jean, anche perme è stato lo

stesso…

la sola ideache stavo per-

dendoti mi stavauccidendo…

non rinunciastineppure quan-do io conobbi

giovanni!

non passò unmese che già ti

sposavi con qquueellffaarraabbuuttttoo!

giovanni arrivòin quel momento

difficile…* non mi scorderò mai

(C. Aznavour / G. Garvarentz / g. Calabrese)

guardami_lavoro 20-10-2008 17:19 Pagina 22