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Gruppo Editoriale L’Espresso Società per azioni Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2014

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Gruppo Editoriale L’EspressoSocietà per azioni

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2014

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Gruppo Editoriale L’EspressoSocietà per azioni

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2014

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Indice

Financial Highlights 9

Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2014Risultati economico-finanziari del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2014 13Andamento del mercato 13Andamento della gestione del Gruppo Espresso nell’esercizio 2014 13Risultati per area di attività 15Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione 19Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2014 21Risultati della Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2014 29Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo e i dati del bilancio consolidato 32Principali rischi e incertezze cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e il Gruppo Espresso sono esposti 32Attestazione ai sensi dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/07 (Regolamento Mercati) 35Altre informazioni 35Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2014 37

Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 41

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 51

Bilancio consolidato del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2014Situazione Patrimoniale-Finanziaria 93Conto Economico e Conto Economico Complessivo 94Rendiconto Finanziario 95Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 96Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso 99Allegati 167Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 173Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato 177

Bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2014 Situazione Patrimoniale-Finanziaria 180Conto Economico e Conto Economico Complessivo 181Rendiconto Finanziario 182Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 183Note al bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA 187Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 243Relazione del Collegio Sindacale 247Relazione della Società di Revisione sul bilancio di esercizio 257

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Denominazione Sociale Gruppo Editoriale L’Espresso Società per Azioni

Capitale Sociale Euro 61.805.893,20

Codice fiscale e Iscrizione Registro Imprese di Roma n. 00488680588

Partita IVA n. 00906801006

Sede Sociale Roma, Via Cristoforo Colombo, 98Sede Secondaria Roma, Via Cristoforo Colombo, 90

Il Consiglio di Amministrazione:Presidente Carlo De Benedetti

Amministratore delegato e Direttore Generale Monica Mondardini

Consiglieri Agar Brugiavini Rodolfo De Benedetti Giorgio Di Giorgio Francesco Dini Maurizio Martinetti Silvia Merlo Elisabetta Oliveri Tiziano Onesti Luca Paravicini Crespi Michael Zaoui

Il Collegio Sindacale:Presidente Giovanni Barbara

Sindaci Effettivi Silvano Cipolla Marina Scandurra

I Revisori Contabili Deloitte & Touche SpA

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Financial Highlights

Principali dati economici

(milioni di euro) 2013* 2014 Ricavi 689 643Margine operativo lordo 55 60Risultato operativo 38 30Risultato ante imposte 24 28Risultato netto 4 9

Principali dati patrimoniali/finanziari

(milioni di euro) 31- dic - 2013 31 - dic - 2014Capitale investito netto 636 602Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 562 567

Patrimonio netto di Gruppo 560 565

Patrimonio netto di terzi 2 2

Posizione finanziaria netta (74) (34)Dividendi distribuiti - -

Personale

2013 2014Dipendenti alla fine del periodo (a perimetro omogeneo) 2.398 2.310Dipendenti medi (a perimetro omogeneo) 2.460 2.366

Principali indicatori

2013* 2014ROS (Risultato operativo/Fatturato) 5,5% 4,6%ROCE (Risultato operativo/Capitale Investito) 6,0% 5,0%ROE (Utile netto/Patrimonio netto) 0,7% 1,5%

* Ai sensi dell’IFRS5 i valori del 2013 sono stati riclassificati.

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Relazione del Consiglio di Amministrazione

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Risultati economico-finanziari del GruppoEspresso al 31 dicembre 2014

Risultati consolidati Anno(1) Anno Δ%(€mn) 2013 2014 2014/2013

Fatturato, di cui: 689,1 643,5 -6,6%• diffusione 248,0 232,9 -6,1%• opzionali 33,6 32,8 -2,4%• pubblicità 395,5 365,6 -7,6%• diversi 11,9 12,1 +1,7%Margine operativo lordo 55,1 59,8 +8,6%Risultato operativo 37,8 29,9 -21,0%Risultato ante imposte 24,0 28,0 +16,7%Risultato netto attività destinate a continuare 8,5 11,9 Risultato attività dismesse e destinate alla dismissione (1) (4,6) (3,3) Risultato netto 3,7 8,5

31 dicembre(1) 31 dicembre(€mn) 2013 2014

Posizione finanziaria netta (73,5) (34,2)Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 562,2 567,4• patrimonio netto di Gruppo 560,2 565,4• patrimonio netto di terzi 2,0 2,0Dipendenti (a perimetro omogeneo) 2.398 2.310

(1) Il 30 giugno 2014 si è perfezionata l’integrazione tra le attività di operatoredi rete di Rete A e Telecom Italia Media Broadcasting (TIMB), controllata daTelecom Italia Media. L’integrazione è stata realizzata mediante conferimento daparte del Gruppo Espresso del 100% delle azioni di Rete A in TIMB; ad esito delconferimento, TIMedia ed il Gruppo Espresso detengono rispettivamente il 70%e il 30% delle azioni di “Persidera”, nuovo nome di TIMB. Il 30 gennaio 2015 si è altresì perfezionato il passaggio di proprietà di AllMusic, società del Gruppo editrice della televisione nazionale generalistaDeejay TV, al nuovo editore Discovery Italia, operazione già ritenutaaltamente probabile alla data di chiusura dell’esercizio.Alla luce delle predette operazioni ed ai sensi dell’IFRS 5 – Attivitàdestinate alla vendita e Discontinued Operation, l’insieme delle duesocietà rappresentanti il business televisivo del Gruppo è stato qualificatocome “Discontinued Operation” e come tale è stato rappresentato nelpresente bilancio. Tale rappresentazione ha comportato che nel conto eco-nomico dell’esercizio 2014 e, a fini comparativi, dell’esercizio 2013, i costied i ricavi conseguiti dalle due società fino alla data di effettivacontribuzione siano stati classificati nella voce “Risultato attività dismessee destinate alla dismissione”.

Andamento del mercatoNel 2014, in un contesto economico generaleancora recessivo, il settore editoriale ha continuatoa registrare andamenti negativi, che hanno inte-ressato sia la raccolta pubblicitaria che le diffusionidi quotidiani e periodici.Secondo i dati Nielsen Media Research, gliinvestimenti pubblicitari complessivi hannoriportato un calo del 2,5% rispetto al 2013,con riduzioni ancora significative della spesapubblicitaria da parte dei settori delle teleco-municazioni, dei trasporti, della moda edella cosmetica.Per televisione e radio la raccolta è risultatasostanzialmente in linea con il 2013 (-0,5% e -1,8% rispettivamente), mentre sulla stampa laraccolta ha subito un’ulteriore riduzione signifi-cativa (-8,5%), che ha riguardato sia i quotidianiche i periodici (-9,7% e -6,5%) e sia la pubblicitànazionale che la locale (-8,2% e -9,3%). Internetha registrato una leggera crescita (+2,1%).Quanto alle diffusioni, i dati ADS (Accerta-mento Diffusione Stampa) indicano per il2014 un calo delle vendite dei quotidianidell’11,4%; va osservato che parallelamentesono in aumento gli abbonamenti digitali aiquotidiani, ma tale incremento non compensa,allo stato, la perdita di copie nel formato ecanale tradizionale.

Andamento della gestione del Gruppo Espresso nell’esercizio 2014Nonostante le evoluzioni negative del mercato,che incidono significativamente sui ricavi, ilGruppo ha chiuso il 2014 con un risultatopositivo ed in leggero miglioramento rispettoa quello dell’esercizio precedente.

I ricavi netti consolidati del Gruppo, pari a€643,5mn, hanno registrato un calo del 6,6%rispetto al 2013 (€689,1mn), come conseguenzadella crisi che interessa l’intero settore.

13Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Relazione del Consiglio di Amministrazione al 31 Dicembre 2014

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I ricavi diffusionali pari a €232,9mn, hannomostrato una flessione del 6,1% rispettoall’esercizio precedente (€248,0mn), in unmercato che, come sopra riportato, continuaa registrare una significativa riduzione dellecopie diffuse di quotidiani (-11,4%). La Repubblica, sulla base dei dati ADS, siconferma quale primo quotidiano d’informa-zione per copie vendute in edicola, abbona-menti e altri canali di legge, e, sulla base deidati Audipress, quale primo giornale nell’edi-zione tradizionale per numero di lettori.Prosegue inoltre lo sviluppo degli abbonamentiai prodotti digitali Repubblica+ e RepubblicaMobile: gli abbonati medi sono cresciuti del9% rispetto al 2013 e a fine 2014 ammonta-vano a circa 86 mila.Il network dei quotidiani locali, che secondole rilevazioni Audipress conta 3 milioni di let-tori medi giornalieri, ha registrato un anda-mento delle diffusioni migliore di quello set-toriale ed un progressivo incremento degliabbonati digitali, per quanto essi risultinomeno significativi di quelli del quotidianonazionale. Complessivamente, a fine 2014, il Gruppo hasuperato i 108 mila abbonati alle edizionidigitali delle sue testate giornalistiche.

I ricavi pubblicitari hanno registrato un calodel 7,6%, con internet al +4,9%, la radiosostanzialmente in linea con l’esercizio pre-cedente e la stampa al -10,0%.Quanto ad internet, si segnala l’ulterioresviluppo della posizione del Gruppo nel set-tore: Repubblica.it, la cui Total DigitalAudience media nel 2014, secondo la nuovarilevazione Audiweb, ammonta a 1,6 milionidi utenti unici giornalieri, si è confermataleader tra i siti d’informazione italiani ed ildistacco sul secondo sito è aumentato al33%; significativo anche lo sviluppo del-l’audience dei siti dei quotidiani locali(+14% sul solo PC), con una Total DigitalAudience media di 406 mila utenti unicigiornalieri.

I costi registrano una riduzione del 6,5%,sostanzialmente equivalente a quella dei ricavi;sono diminuiti in particolare i costi fissi indu-striali, grazie al proseguimento delle attivitàdi riorganizzazione della struttura produttivadel Gruppo, i costi di distribuzione, per larazionalizzazione operata sui trasporti, ed icosti di gestione e amministrazione principal-mente grazie alle misure adottate per il con-tenimento del costo del lavoro.

Il margine operativo lordo consolidato è pari a€59,8mn, in miglioramento rispetto ai€55,1mn del 2013.

Il risultato operativo consolidato è pari a€29,9mn ed include €14,4mn di svalutazionidi avviamenti di testate effettuate a seguitodelle verifiche di impairment test. Al netto ditale componente, il risultato operativo ammon-ta a €44,3mn in crescita rispetto ai €37,8mndell’esercizio precedente.

Il risultato netto consolidato è pari a €8,5mnrispetto ai €3,7mn dell’esercizio precedente. I risultati dell’esercizio 2014 recepisconoalcuni elementi significativi: sono state effet-tuate le già citate svalutazioni di avviamentidi testate e partecipazioni per complessivi€18,4mn a seguito delle verifiche di impair-ment test ed è stato registrato un proventofinanziario di €17,1mn legato alla valutazionea fair market value della componente diopzione call del prestito obbligazionario con-vertibile collocato nell’aprile 2014.

L’indebitamento finanziario netto consolidato,pari a €34,2mn al 31 dicembre 2014, mostraun’ulteriore riduzione di €39,3mn rispetto ai€73,5mn di fine 2013. L’avanzo finanziariodel periodo derivante dalla gestione correnteè stato di €25,2mn a cui si aggiungono glieffetti della valutazione a fair market valuedella componente di opzione call del prestitoobbligazionario.

14 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

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L’organico del Gruppo escludendo le attivitàcedute, ammontava al 31 dicembre 2014 a2.310 dipendenti inclusi i contratti a termine;l’organico medio del 2014 è inferiore del 3,7%rispetto a quello dell’esercizio precedente.

Risultati per area di attività

Divisione Repubblica

L’attivitàLa “Divisione Repubblica” comprende l’atti-vità di produzione, realizzazione e commer-cializzazione dei prodotti editoriali relativialla testata la Repubblica (quotidiano nazio-nale, 9 edizioni locali ed i supplementi setti-manali Affari&Finanza, Il Venerdì e D).La divisione non comprende l’attività digitalelegata al quotidiano che è riportata nelladivisione digitale. Sulla base dei dati ADS (Gennaio - Dicembre2014) la Repubblica, con 305,6 mila copiemedie cartacee diffuse in totale, di cui263,8 mila vendute in edicola, si confermacome primo quotidiano per vendite; inoltresulla base degli ultimi dati Audipress (Inda-gine 2014/I-II) mantiene il primato dellalettura tra i giornali d’informazione con2,4 milioni di lettori giornalieri dell’edizionetradizionale.

Il mercato dei quotidianiNel 2014 le vendite edicola dei quotidianisono scese dell’11,4%; i giornali nazionalihanno registrato una contrazione delle venditedel 15,4% (elaborazione interna basata sudati ADS).La raccolta pubblicitaria sui quotidiani èscesa del 9,7% e sui quotidiani nazionali del9,2%, con la pubblicità nazionale in calodell’8,6% e quella locale e le altre tipologiedel 10,5% (fonte FCP).

Principali dati economici della divisione*

Anno Anno Δ%(€mn) 2013 2014 2014/2013

Fatturato 233,3 214,5 -8,0%Costi operativi e per il personale (233,4) (209,4) -10,3%Margine operativo lordo (0,1) 5,2 n.s.Ammortamenti e svalutazioni (2,6) (2,2) -13,0%Risultato operativo (2,7) 2,9 n.s.* esclusi ricavi e margini dei prodotti opzionali

I ricavi complessivi della divisione sono paria €214,5mn, in flessione dell’8,0% rispettoai €233,3mn del 2013, principalmente acausa della raccolta pubblicitaria.

I costi sono diminuiti del 10,3% rispetto aquelli dell’esercizio precedente, grazie allariduzione dei costi industriali, di distribuzionee di gestione e amministrazione.

Il risultato operativo è in equilibrio, €2,9mn, a fronte di una perdita di €2,7mn nel 2013.Si segnala, infine, che i prodotti opzionalicommercializzati dalla divisione, non com-presi nei dati di cui sopra, hanno registratoun fatturato di €26,1mn rispetto ai €22,4mndel 2013.

Divisione Quotidiani Locali

L’attivitàLa divisione comprende le 18 testate localiedite dal Gruppo, che raggiungono quoti-dianamente 3 milioni di lettori (Audipress2014/I-II) in 10 diverse regioni italiane. Nel 2014 la diffusione complessiva si è atte-stata a 341,6 mila copie medie ad uscita conun calo del 6,3% rispetto al 2013, mostrandoun’evoluzione migliore di quella dell’interocomparto.

Il mercato dei quotidiani localiNel 2014 i quotidiani locali hanno registratoun calo delle vendite del 9,0% sull’anno

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precedente (elaborazione interna basata sudati ADS), più contenuto di quello dell’interocomparto dei quotidiani (-11,4%) e di quellodei quotidiani nazionali (-15,4%).La raccolta pubblicitaria è diminuita del 10,9%(fonte FCP), dato leggermente più negativo diquello dell’intero comparto (-9,7%) e di quellodei quotidiani nazionali (-9,2%).

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2013 2014 2014/2013

Fatturato * 183,7 170,4 -7,3%Costi operativi e per il personale (148,8) (141,5) -4,9%Margine operativo lordo 34,9 28,9 -17,4%Ammortamenti e svalutazioni (8,0) (22,0) n.s.Risultato operativo 26,9 6,9 -74,4%* al netto dei ricavi intragruppo

I ricavi complessivi dei quotidiani locali delGruppo ammontano a €170,4mn, in calodel 7,3% rispetto al 2013 principalmente acausa dell’andamento negativo della raccoltapubblicitaria (-10,3%).

I costi sono stati ridotti del 4,9% rispettoall’anno precedente, con importanti economienelle aree industriali, redazionali e di gestionee amministrazione.

Il margine operativo lordo ha registrato uncalo del 17,4% ma la redditività restacomunque pari al 16,9%.

Il risultato operativo ammonta a €6,9mn,dopo aver effettuato €14,4mn di svalutazionisui valori degli avviamenti delle testate aseguito delle verifiche di impairment test.

Divisione Periodici

L’attivitàLa “Divisione Periodici” include le testateL’Espresso, National Geographic, Limes,Micromega e le Guide de L’Espresso. In base alle ultime rilevazioni Audipress(Indagine 2014/I-II), L’Espresso si è confer-mato al primo posto tra i newsmagazines con1,5 milioni di lettori.

Il mercato dei periodiciNel 2014 il settore dei periodici ha registrato unacontrazione delle diffusioni del 6,1% per quantoriguarda i settimanali e del 21,3% per i mensili(elaborazione interna basata su dati ADS).La raccolta pubblicitaria ha registrato unaflessione del 6,5%, mostrando un’evoluzionelievemente meno negativa di quella dell’interocomparto stampa (-8,5%). Tra i periodici,l’andamento dei newsmagazines è risultatoparticolarmente critico, con una raccolta incalo del 16,0% (dati FCP).

Principali dati economici della divisione* Anno Anno Δ%(€mn) 2013 2014 2014/2013

Fatturato 31,8 26,1 -17,8%Costi operativi e per il personale (38,4) (31,7) -17,2%Margine operativo lordo (6,6) (5,6) +14,4%Ammortamenti e svalutazioni (0,2) (0,2) -19,9%Risultato operativo (6,8) (5,8) +14,5%* esclusi ricavi e margini dei prodotti opzionali I ricavi complessivi della divisione sono pari a€26,1mn, in flessione del 17,8% rispetto al2013; a parità di testate (tenuto conto dellachiusura del mensile XL) il calo è pari al 14,6%.

I costi sono diminuiti del 17,2% rispettoall’esercizio precedente (-11,4% a parità ditestate), grazie al contenimento di tutte leprincipali voci di spesa e alla riduzione del-l’organico giornalistico de L’Espresso, avve-nuta ad inizio del 2014.

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La divisione registra un risultato operativonegativo per €5,8mn; da notare comunquela riduzione del deficit rispetto all’esercizio2013 (-€6,8mn). Si segnala, infine, che i prodotti opzionali com-mercializzati dalla divisione, non compresi neidati di cui sopra, hanno registrato un fatturatodi €4,1mn rispetto ai €9,4mn del 2013.

Divisione Digitale

L’attivitàLa “Divisione Digitale” gestisce il businessdigitale del Gruppo Espresso; l’attività riguardatutti i brand del Gruppo e si sviluppa attraversotutte le piattaforme tecnologiche: siti web, appli-cazioni mobili per smartphone e tablet, smartTV.Nel 2014, grazie all’estensione della ricercaAudiweb ai dispositivi mobili, per la prima voltasono stati resi disponibili per il mercato italianoi cosiddetti dati di “Total Digital Audience”,ovvero i dati che misurano i comportamenti dinavigazione degli utenti non solo da PC maanche da dispositivi smartphone e tablet. Secondo tali dati, nel 2014 il Gruppo Espresso,con una media di 2,3 milioni di utenti unicial giorno e di 13,9 milioni di utenti unici almese registrati sull’insieme dei siti di cui èeditore, si afferma come il decimo operatoredell’intero mercato digitale italiano (compresii fornitori di servizi e piattaforme come Goo-gle, Facebook, Whatsapp, Amazon, ecc.) edil primo tra gli editori.Repubblica.it si conferma primo sito di infor-mazione italiano e fa registrare, in termini diTotal Digital Audience (dati AWDB), oltre 1,6milioni di utenti unici nel giorno medio, con undistacco sul secondo sito di informazione aumen-tato al 33%. Relativamente ai Quotidiani Locali, si confermala tendenza di forte espansione dell’audience giàmostrata negli anni precedenti: durante il 2014è stato completato il processo di rilascio deinuovi siti di tutte le 18 testate locali e, per lapiattaforma PC, l’incremento medio di utenti

unici rispetto all’anno precedente è stato del14%. In termini di Total Digital Audience, l’in-sieme dei siti ha raggiunto una media di 406mila utenti unici giornalieri (dati AWDB).Nel 2014 è proseguita l’attività di costruzionedi un polo di intrattenimento digitale diGruppo e, dopo l'acquisizione di Mymovies,che in termini di Total Digital Audience haconseguito nell’anno un risultato medio di212 mila utenti giornalieri, le attività si sonoconcentrate sul sito di Deejay che ha registratouna decisa crescita di audience. Anche le attività premium legate agli abbo-namenti alle edizioni digitali mostrano unacrescita e a fine 2014 fanno registrare oltre108 mila abbonati attivi all’insieme di tutti iservizi premium del Gruppo (+12,4% rispettoalla fine del 2013). Per quanto riguarda latestata Repubblica, il numero medio di abbo-namenti attivi nell’anno 2014 è cresciuto del9% rispetto all’anno precedente, attestandosia fine dicembre a circa 86 mila.Nel 2014 si è, inoltre, confermata la leadershipdel Gruppo sui social network: nel complesso letestate e le pagine tematiche afferenti al GruppoEspresso assommano oggi oltre 14 milioni difan su Facebook, numero che non ha paragoniin Italia e che ha pochi riscontri anche in ambitointernazionale. Di questi, oltre 7 milioni afferi-scono al mondo Repubblica, 1 milione ai Quo-tidiani Locali, 2,8 milioni all’ambito femminile,3 milioni ai marchi delle radio. Tali numeri siaccompagnano ad elevati tassi di interattivitàdegli utenti, metrica primaria per qualificare leattività in quest’ambito: la sola fanpage diRepubblica.it è passata da una percentuale difan “attivi” del 19% ad inizio anno al 30% difine anno. Anche su Twitter il Gruppo confermala sua leadership, con Repubblica che è diventatoil primo giornale italiano a superare il milione difollower e Radio Deejay che si attesta a 1,6milioni, stabilmente in testa nel panorama radio-fonico.Per quanto concerne l’offerta editoriale, la com-ponente video sta assumendo un ruolo semprepiù centrale e anche nel 2014 sono proseguite le

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attività del Gruppo per accrescere le propriecapacità di produrre e di aggregare contenuti diquesto tipo. In particolare, in ambito informazionesi è incrementata l’offerta delle dirette con unflusso quasi giornaliero di materiali “live” ed èstato dato impulso agli approfondimenti dallostudio posto nella redazione di Repubblica.it,con la presenza di esperti di questioni economiche,scientifiche e sociali di interesse generale. Paral-lelamente, una forte attenzione è stata dedicataai “long format” di intrattenimento per Repub-blica.it, volti a rispondere al bisogno di un pub-blico che sul sito non cerca solo informazione.In quest’ottica, nel 2014 è stato ulteriormentesviluppato il format di Webnotte che si èaffermato come un’importante novità nel settoredell’intrattenimento web/tv e che, nel corso dellaseconda parte dell’anno, ha ottenuto un buonriscontro da parte degli inserzionisti.In termini di sviluppo prodotti, la crescenteimportanza degli smartphone come dispositividi accesso ai nostri contenuti, ha determinatoun’attività di riprogettazione di tutti i siti e ditutte le applicazioni per smartphone del Gruppo:il nuovo sito di Repubblica.it per smartphone èstato completamente ripensato portando ad unincremento di utenti unici pari al 119% rispettoallo stesso periodo dell’anno precedente (daticensuari, fonte Webtrekk).In ambito Deejay, è stata sviluppata la nuovaapplicazione la cui uscita, a febbraio 2015, è ilprimo passo per affermare un modello di ‘radioon demand’ distribuito su tutte le piattaformedigitali: dagli smartphone, ai sistemi digitalidelle automobili, alle tv connesse, per arrivareinfine ai dispositivi indossabili (wearable).

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2013 2014 2014/2013

Fatturato 50,2 52,5 +4,7%Costi operativi e per il personale (40,4) (45,8) +13,4%Margine operativo lordo 9,8 6,8 -30,8%Ammortamenti e svalutazioni (0,8) (0,6) -15,8%Risultato operativo 9,0 6,1 -32,1%

I ricavi della divisione, pari a €52,5mn, sonoin crescita del 4,7% rispetto al 2013 grazieprincipalmente al positivo contributo fornitodai prodotti digitali a pagamento.

I costi, aumentati del 13,4%, riflettono l’im-pegno nello sviluppo e nella promozione deiprodotti.

Il risultato operativo è pari a €6,1mn, con unaredditività del’11,7%; la flessione del risultatorispetto al 2013 è imputabile alla debolezzadel mercato pubblicitario, a fronte della qualeil Gruppo ha comunque ritenuto di mantenerela propria strategia di investimento per lo svi-luppo dei prodotti digitali su tutte le piatta-forme.

Divisione Radio

L’attivitàIl “comparto Radio” del Gruppo comprendele tre emittenti nazionali Radio Deejay, RadioCapital e m2o. In base all’ultima indagine Radio Monitor(Anno 2014) le tre radio del Gruppo confer-mano buoni risultati di ascolto: nel giornomedio, Radio Deejay ha raggiunto i 4,6milioni di ascoltatori ed è la seconda emittenteper ascolti tra tutte le radio nazionali; RadioCapital e m2o hanno registrato entrambeun’audience di 1,7 milioni.

Il mercato delle radioSecondo la rilevazione Radio Monitor iltotale degli ascoltatori giornalieri oltre i 14anni d’età si attesta a 34,3 milioni rispetto ai34,9 milioni della precedente indagine (RadioMonitor Anno 2013). La raccolta pubblicitaria su radio ha mostratonel 2014 una leggera flessione (-1,8%).

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Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2013 2014 2014/2013

Fatturato 53,8 54,6 +1,5%Costi operativi e per il personale (41,2) (42,6) +3,6%Margine operativo lordo 12,7 12,0 -5,4%Ammortamenti e svalutazioni (2,9) (2,2) -23,6%Risultato operativo 9,7 9,7 +0,1%

Il fatturato delle radio del Gruppo ha registratocomplessivamente una lieve crescita, +1,5%.

I costi si sono mantenuti sostanzialmenteinvariati rispetto al 2013.

Il risultato operativo è stabile a €9,7mn, conuna redditività del 17,8%.

Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

Nel 2014 il settore editoriale ha mostrato nuo-vamente andamenti recessivi che hanno interes-sato sia le diffusioni che la pubblicità. Con riferimento alle diffusioni, prosegue ildeclino delle copie cartacee vendute in edicola;si osserva parallelamente un buon sviluppodegli abbonamenti digitali, i cui ricavi risultanotuttavia ancora insufficienti a contrastare ilcalo di fatturato del canale tradizionale. Per quanto attiene al mercato della pubblicità,la riduzione degli investimenti totali si è atte-nuata (dal -12,3% del 2013 al -2,5% del2014) a beneficio di tutti i mezzi; tuttavia,mentre la raccolta di televisione e radio si èsostanzialmente stabilizzata, il trend negativodella raccolta su stampa si è moderato, ma laflessione resta ancora significativa.In questo contesto, il Gruppo è riuscito a con-seguire un risultato netto positivo ed unleggero incremento della redditività, grazieall’ulteriore riduzione dei costi di struttura.Inoltre nel corso del 2014 il Gruppo ha

finalizzato con successo due operazioni divalenza strategica: • l’integrazione delle proprie attività di operatore

di rete con quelle di Telecom Italia Media,dando luogo al principale operatore di reteindipendente in Italia (Persidera);

• il rifinanziamento della Società medianteemissione di un Convertible Bond a cinqueanni per nominali €100mn e la conclusionedi programmi di smobilizzo crediti della A.Manzoni&C., sia attraverso operazioni difactoring (contratti già sottoscritti) che attra-verso operazioni di cartolarizzazione (in fasedi definizione), potendo contare, a partire dal2015, su oneri finanziari significativamenteridotti rispetto agli attuali. A seguito della delibera del Consiglio diAmministrazione del 21 gennaio 2015 e dellasuccessiva sottoscrizione di un atto formale(deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, laCapogruppo ha unilateralmente rinunciatoalla facoltà di rimborsare le obbligazioniconvertibili, in caso di esercizio del diritto diconversione, mediante pagamento in contantiinvece che in azioni ordinarie. Tale rinunciarisulta definitiva, irrevocabile ed incondizio-nata, la cui sostanza equivale, secondo la giu-risdizione inglese a cui è sottoposto il deedpoll, a un modifica del regolamento del pre-stito. Alla data del 28 gennaio 2015 il fairvalue dell’opzione (calcolato il medesimomodello applicato al 31 dicembre 2014) erapari ad Euro 4.290 mila. Ciò comporterà uneffetto negativo nel conto economico 2015 diEuro 390 mila. Inoltre, dal momento che lasottoscrizione del deed pool ha un effettoanalogo alla modifica del regolamento delprestito, la Capogruppo ha riconsiderato laclassificazione liability-equity effettuata alladata della prima iscrizione dell’opzione (essen-do venuto meno il diritto all’opzione call afavore della società in modo irrevocabile,definitivo e incondizionato). Pertanto in taledata la Capogruppo ha riclassificato l’importodell’opzione sopra descritto (Euro 4.290mila) nel Patrimonio Netto.

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Posteriormente alla chiusura dell’esercizio 2014,in data 30 gennaio 2015, il Gruppo Espresso eDiscovery Italia hanno perfezionato il passaggiodi proprietà di All Music, società editrice dellatelevisione nazionale generalista Deejay TV.L’operazione prevede che il nuovo editore Disco-very Italia produrrà il canale in partnership conElemedia (società editrice delle emittenti radio-televisive di Gruppo Espresso) sempre col brandDeejay TV. Deejay TV potrà così beneficiaredell'esperienza e della competenza di DiscoveryItalia che, mantenendo le caratteristiche delcanale, ne valorizzerà target e contenuti. Per quanto riguarda, infine, l’evoluzione dellagestione per il 2015 le evidenze ad oggidisponibili non indicano inversioni di tendenzarispetto ai trend che hanno caratterizzato il2014 ma solo un’attenuazione della flessione.

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Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2014

Come detto in precedenza, il Gruppo Espresso in data 30 giugno 2014 e 30 gennaio 2015 haperfezionato le seguenti operazioni: • l’integrazione tra le attività di operatore di rete di Rete A e Telecom Italia Media Broadcasting

(TIMB), mediante conferimento del 100% delle azioni di Rete A in TIMB; ad esito di taleconferimento, TIMedia ed il Gruppo Espresso detengono rispettivamente il 70% e il 30%delle azioni di “Persidera”, nuovo nome di TIMB;

• il passaggio di proprietà di All Music, società del Gruppo editrice della televisione nazionalegeneralista Deejay TV, al nuovo editore Discovery Italia Srl, operazione già ritenuta altamenteprobabile alla data di chiusura dell’esercizio.

Alla luce delle predette operazioni ed ai sensi dell’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita eDiscontinued Operation, l’insieme delle due società rappresentanti il business televisivo delGruppo è stato qualificato come “Discontinued Operation” e come tale è stato rappresentatonel presente bilancio. Tale rappresentazione ha comportato quanto segue:• per il 2014 e, a fini comparativi, per il 2013, le voci di conto economico relative alle

“Attività cessate e destinate alla dismissione” sono state classificate nell’unica voce “Risultatoattività cessate e destinate alla dismissione” del conto economico;

• le attività correnti e non correnti relative ad All Music sono state riclassificate, a dicembre2014, nella voce “Attività destinate a dismissione” della situazione patrimoniale-finanziaria,mentre Rete A è stata deconsolidata patrimonialmente dal 30 giugno 2014;

• le passività, correnti e non correnti, escluso il patrimonio netto, relative ad All Music sonostate riclassificate, a dicembre 2014, nella voce “Passività destinate a dismissione” dellasituazione patrimoniale-finanziaria, mentre Rete A è stata deconsolidata patrimonialmentedal 30 giugno 2014;

• nel rendiconto finanziario delle disponibilità liquide sono stati indicati i flussi finanziari delleattività destinate alla dismissione attribuibili alle attività operative, di investimento e difinanziamento dell’esercizio.

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Conto Economico

Di seguito viene esposto il Conto Economico Consolidato del Gruppo nel 2014, confrontatocon l’esercizio precedente.

Anno Anno€mn 2013 2014Ricavi 689,1 643,5 Variazione rimanenze prodotti 0,2 (0,1) Altri proventi operativi 7,4 14,6 Costi per acquisti (74,3) (67,9) Costi per servizi (300,7) (286,9) Altri oneri operativi (13,7) (13,0) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto 0,2 2,7 Costi per il personale (253,1) (233,1) Ammortamenti e svalutazioni (17,2) (29,9) Risultato operativo 37,8 29,9 Proventi/(Oneri) finanziari netti (13,8) (1,9) Risultato ante imposte 24,0 28,0 Imposte (15,5) (16,1) Risultato netto attività destinate a continuare 8,5 11,9 Risultato delle attività cessate e destinate alla dismissione (4,6) (3,3) Risultato netto 3,8 8,6 Quota dei terzi (0,2) (0,1) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 3,7 8,5

Dell’andamento dei ricavi e dei risultati della gestione si è già ampiamente trattato nella primaparte della relazione, cui si rimanda per maggiori approfondimenti.

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Viene di seguito presentata la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata del Gruppo.

ATTIVO 31-dic 31-dic€mn 2013 2014 Attività immateriali a vita indefinita 523,6 478,0 Altre immobilizzazioni immateriali 135,1 2,1 Immobilizzazioni immateriali 658,7 480,0 Immobilizzazioni materiali 136,9 101,7 Partecipazioni valutate al patrimonio netto 21,6 148,1 Altre partecipazioni 2,6 2,5 Crediti finanziari - 21,3 Altri crediti non correnti 2,0 2,9 Attività per imposte anticipate 25,7 23,3 ATTIVITA' NON CORRENTI 847,4 779,9 Attività destinate a dismissione - 4,7 Rimanenze 12,3 11,2 Crediti commerciali 202,8 182,1 Titoli e altre attività finanziarie 11,3 0,1 Crediti tributari 22,3 13,5 Altri crediti 22,9 24,7 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 164,8 78,9 ATTIVITA' CORRENTI 436,3 315,2 TOTALE ATTIVO 1.283,7 1.095,1

PASSIVO 31-dic 31-dic€mn 2013 2014Capitale sociale 61,6 61,8 Riserve 155,9 134,7 Utili (perdite) a nuovo 339,1 360,4 Utile (perdita) di esercizio 3,7 8,5 Patrimonio netto di Gruppo 560,2 565,4 Patrimonio netto di terzi 2,0 2,0 PATRIMONIO NETTO 562,2 567,4 Debiti finanziari 7,5 81,4 Fondi per rischi ed oneri 47,1 45,7 TFR e altri fondi per il personale 65,1 65,0 Passività per imposte differite 125,1 92,1 PASSIVITA' NON CORRENTI 244,8 284,2 Passività destinate a dismissione - 2,6 Debiti finanziari 242,1 31,8 Fondi per rischi ed oneri 43,6 34,9 Debiti commerciali 113,3 99,8 Debiti tributari 10,8 10,5 Altri debiti 66,9 63,8 PASSIVITA' CORRENTI 476,7 243,5 TOTALE PASSIVITA' 721,5 527,6 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.283,7 1.095,1

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Le immobilizzazioni immateriali, pari a €480,0mn, diminuiscono di €178,6mn rispetto al 31 dicembre2013 (€658,7mn) quale effetto del deconsolidamento di Rete A e della classificazione dei saldi di All Musictra le attività destinate a dismissione per €168,4mn, di ammortamenti di licenze e concessioni per €0,9mne di svalutazioni di testate per €14,4mn a seguito delle verifiche di impairment test. Gli investimenti nettidel periodo, relativi principalmente all’acquisto di frequenze radiofoniche, sono stati pari a €5,0mn.

Le immobilizzazioni materiali ammontano a €101,7mn, in diminuzione di €35,2mn rispetto allafine del 2013 (€136,9mn) quale effetto del deconsolidamento di Rete A e della classificazione deisaldi di All Music tra le attività destinate a dismissione per €27,7mn e di ammortamenti per€14,7mn. Gli investimenti netti del periodo sono stati pari a €7,1mn.

Le partecipazioni ammontano a complessivi €150,6mn, in aumento rispetto ai €24,2mn del 31dicembre 2013 a seguito dell’acquisizione del 30% di Persidera SpA per un importo di €127,7mnquale valore risultante dal conferimento di Rete A SpA nella stessa Persidera.

I crediti finanziari si riferiscono all’erogazione di un finanziamento-soci per complessivi €21,3mnconcesso a Persidera SpA.

Gli altri crediti non correnti, pari a €2,9mn, sono in aumento rispetto al 31 dicembre 2013 (€2,0mn)principalmente per effetto della componente non corrente del credito relativo alla cessione dellarotativa di stampa della Capogruppo sita nello stabilimento di Salerno.

Le attività per imposte anticipate ammontano a €23,3mn (€25,7mn al 31 dicembre 2013) ed includonole differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori rico-nosciuti ai fini fiscali.

Le rimanenze, pari a €11,2mn, sono relative al valore della carta, dei materiali di stampa, delle pub-blicazioni e dei prodotti collaterali presenti in magazzino. La riduzione di €1,1mn rispetto al 31 dicembre2013 è dovuta principalmente alle minori quantità di carta e materiali di stampa in giacenza.

I crediti commerciali sono pari a €182,1mn, con una diminuzione di €20,7mn rispetto al 31 dicembre2013 per effetto del deconsolidamento di Rete A e della classificazione dei saldi di All Music tra leattività destinate a dismissione (€12,8mn) nonché della flessione dei crediti pubblicitari.

I titoli e altre attività finanziarie ammontano a €0,1mn, in diminuzione di €11,3mn rispetto alla finedel 2013 a seguito della naturale scadenza dei titoli obbligazionari attivi detenuti in portafoglio.

I crediti tributari ammontano a €13,5mn, in diminuzione di €8,8mn rispetto ai €22,3mn del 31dicembre 2013 per effetto dell’integrale pagamento dei crediti da dichiarazione da parte della con-trollante Cir nell’ambito del “consolidato fiscale” e della contestuale rideterminazione dellecompetenze tributarie del periodo.

Gli altri crediti sono pari a €24,7mn ed includono, tra gli altri, gli anticipi a fornitori, agenti e col-laboratori, nonché i risconti attivi per i canoni di locazione e per i diritti dei prodotti opzionali edei programmi radiofonici che verranno realizzati nel primo trimestre del 2015. Si ricorda, inoltre,che la voce include €8,6mn relativi ad una cartella esattoriale riferita agli esercizi 1993 e 1994 perla quale il Gruppo ha in essere un procedimento di ricorso.

Le disponibilità liquide si attestano a €78,9mn registrando una diminuzione di €85,9mn rispettoal 31 dicembre 2013: il positivo flusso della gestione operativa, pari a €31,3mn, è stato più che

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assorbito dall’attività di finanziamento legata principalmente al rimborso del Prestito Obbligazionarioscaduto ad ottobre ed all’accensione di un nuovo Convertible Bond.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2014 ammonta a €567,4mn (€562,2mn al 31 dicembre 2013),di cui €565,4mn di competenza del Gruppo (€560,2mn a fine esercizio 2013) e €2,0mn di spettanzadei terzi (sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2013). Le azioni proprie detenute dallaCapogruppo al 31 dicembre 2014, la cui valorizzazione è portata in detrazione del patrimonionetto, erano n. 18.149.111 e rappresentavano il 4,405% del capitale sociale.

I debiti finanziari non correnti ammontano a €81,4mn (€7,5mn al 31 dicembre 2013) e sono quasiinteramente riconducibili al collocamento ad aprile 2014 di un Prestito Obbligazionario equity linkedper complessivi €100mn con scadenza 9 aprile 2019 e con una cedola semestrale a tasso fisso del2,625% annuo. Il prezzo di conversione iniziale delle Obbligazioni nelle azioni ordinarie della Societàè di €2,1523 ed è stato fissato mediante applicazione di un premio del 30% al di sopra del prezzomedio ponderato delle Azioni rilevato tra il momento del lancio ed il pricing dell’operazione. L’AssembleaStraordinaria della Società, tenutasi il 23 luglio 2014, ha deliberato di aumentare il capitale socialemediante emissione di massime n. 46.461.925 azioni ordinarie della Società, aventi le medesime carat-teristiche delle azioni ordinarie in circolazione, riservate irrevocabilmente ed esclusivamente al serviziodella conversione del prestito obbligazionario. La componente debito del Prestito Obbligazionario Con-vertibile viene valutata applicando il metodo del costo ammortizzato, contabilizzando direttamente suldebito i costi direttamente attribuibili mentre la componente opzione call viene valutata al fair value aconto economico. Complessivamente al 31 dicembre 2014 la componente debito ammonta a €79,8mn.

I fondi per rischi ed oneri correnti e non correnti ammontano nel complesso a €80,6mn, in diminuzionedi €10,1mn rispetto al 31 dicembre 2013 principalmente per effetto del deconsolidamento di ReteA e della classificazione dei saldi di All Music tra le attività destinate a dismissione (€2,8mn) e degliutilizzi effettuati nel periodo in relazione ai piani di riorganizzazione aziendale in corso.

Il fondo di Trattamento di fine rapporto e gli altri fondi per il personale ammontano globalmente a€65,0mn (€65,1mn al 31 dicembre 2013). Le quote di TFR e Indennità Fissa liquidate nel periodo(€5,8mn), sono state compensate dall’effetto finanziario della valutazione dei fondi (interest cost)e dal valore attualizzato degli accantonamenti (service cost) pari a complessivi €5,7mn.

Le passività per imposte differite sono pari a €92,1mn, in diminuzione rispetto ai €125,1mn di fine2013 a seguito del deconsolidamento di Rete A la cui iscrizione delle frequenze televisive avevaprodotto un effetto fiscale pari a €33,4mn.

I debiti finanziari correnti, pari a €31,8mn, includono, oltre alla quota a breve dei finanziamenti agevolatidecennali stipulati nell’ultimo trimestre del 2005, la quota a breve del prestito obbligazionario di€100mn collocato ad aprile 2014 ed i debiti verso il factor relativi allo smobilizzo crediti della conces-sionaria A. Manzoni&C..

I debiti commerciali ammontano a €99,8mn, con una diminuzione di €13,5mn legata al deconso-lidamento di Rete A e alla classificazione dei saldi di All Music tra le attività destinate a dismissione(€9,8mn), alla riduzione dei debiti per investimenti (€0,9mn) ed ai minori costi sostenuti nel quartotrimestre del 2014 rispetto a quelli degli ultimi mesi del 2013.

I debiti tributari, pari a €10,5mn risultano sostanzialmente invariati rispetto al 31 dicembre 2013 (€10,8mn).

Gli altri debiti sono pari a €63,8mn in diminuzione di €3,2mn rispetto ai €66,9mn del 31 dicembre2013 principalmente per effetto della riduzione dei debiti verso gli istituti di previdenza sociale e deiminori debiti maturati verso i dipendenti relativamente alle ferie.

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Variazione della Posizione Finanziaria Netta

Anno Anno€mn 2013 2014FONTI DI FINANZIAMENTORisultato di periodo, proprio e di terzi 8,5 11,9 Risultato delle attività cessate (4,6) (3,3) Ammortamenti e svalutazioni 17,2 29,9 Fair value di stock option 1,1 1,6 Variazione netta fondi del personale (6,9) 0,7 Variazione netta fondi rischi e oneri 3,4 (7,2) Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (1,5) (0,6) Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni - 0,9 Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 3,3 4,1 Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto 0,2 (2,6) Autofinanziamento 20,8 35,4 Decremento (Incremento) crediti non correnti (0,8) (1,0) Incremento passività/ Decremento attività imposte differite 6,4 5,6 Incremento debiti/ Decremento crediti tributari 2,4 7,4 Decremento (Incremento) rimanenze 3,0 1,1 Decremento (Incremento) crediti commerciali e altri 32,9 10,1 Incremento (Decremento) debiti commerciali e altri (16,7) (8,5) Variazione capitale circolante 27,3 14,6 FLUSSO DELLA GESTIONE CORRENTE 48,1 50,0 Versamenti ad aumento capitale e riserve 0,4 1,7 Altre variazioni 2,2 0,1 Flusso generato da cessione di attività - 8,3 TOTALE FONTI 50,7 60,2 IMPIEGHI Investimenti netti in immobilizzazioni (7,5) (12,4) Investimenti netti in partecipazioni (2,8) (1,2) Acquisto di azioni proprie (1,1) (2,0) Dividendi pagati - - Altre variazioni (2,0) (4,8) Flusso generato da cessione di attività (2,7) - TOTALE IMPIEGHI (16,1) (20,4) Avanzo (disavanzo) finanziario 34,6 39,7 Posizione finanziaria netta iniziale (108,1) (73,5) Posizione finanziaria netta finale (73,5) (33,8)Posizione finanziaria attività cessate - 0,4POSIZIONE FINANZIARIA ATTIVITÀ IN ESERCIZIO (73,5) (34,2)

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Flussi finanziari

I flussi finanziari tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2014, confrontati con quelli tragennaio e dicembre 2013, sono presentati nel seguente prospetto.

Anno Anno€mn 2013 2014

ATTIVITA’ OPERATIVA

Risultato di periodo, proprio e di terzi 8,5 11,9 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni 17,2 29,9 - Fair value stock option 1,1 1,6 - Variazione netta fondi del personale (6,9) 0,7 - Variazione netta fondi rischi e oneri 3,4 (7,2) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (1,5) (0,6) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli 0,2 2,1 - Rettifiche di valore di attività finanziarie 3,3 4,1 - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto 0,2 (2,6) - (Proventi) per dividendi - (0,0) - Perdita (utile) da attività cessate (4,6) (3,3)

Autofinanziamento 21,0 36,5 Variazione del circolante e altri flussi 29,6 (5,1) FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 50,6 31,3 di cui: Incassi (pagamenti) interessi tramite banca (7,5) (8,8) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (1,1) 0,8 ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (9,1) (15,1) Esborsi per acquisto partecipazioni (2,9) (1,2) Incassi da cessioni 1,6 2,7 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 10,0 9,9 Dividendi incassati - 0,0 Flusso generato da cessione di attività (2,7) 8,4 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (3,0) 4,7 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve 0,4 1,7 (Acquisto) vendita di azioni proprie (1,1) (2,0) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari - (129,8) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (10,8) 9,5 (Dividendi pagati) - - Altre variazioni (0,1) (0,9) FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (11,6) (121,5) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 36,0 (85,5) DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE INIZIALI 128,6 164,6 Disponibilita' liquide nette finali 164,6 79,2Disponibilita' liquide attività cessate - 0,4DISPONIBILITA' LIQUIDE ATTIVITÀ IN ESERCIZIO 164,6 78,7

27Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Il flusso dell’attività operativa del 2014, pari a €31,3mn, è risultato in diminuzione di €19,3mnrispetto a quello generato nell’esercizio precedente (€50,6mn): tale riduzione è dovuta principal-mente all’andamento del capitale circolante (variazione negativa di €5,1mn nel 2014 a fronte diuna variazione positiva di €29,6mn nel 2013) che nel 2014 presenta una sostanziale stabilizzazionedegli incassi e dei pagamenti di natura commerciale mentre nell’esercizio precedente si eraancora in una fase di forte decremento in particolare del fatturato pubblicitario.

I flussi dell’attività di investimento, positivi per €4,7mn, sono relativi principalmente ai pagamentiper investimenti in immobilizzazioni (€12,4mn, al netto delle cessioni), all’incasso di €9,9mndi titoli giunti a naturale scadenza e a €8,4mn di flussi generati dalle attività cedute.Per quanto riguarda i nuovi investimenti, nel corso del 2014 sono stati realizzati interventi perlo sviluppo tecnologico delle rotative e degli altri macchinari di stampa de la Repubblica e deiquotidiani locali (€2,6mn), sono state effettuate ristrutturazioni di uffici, redazioni e studi(€1,9mn), sono stati aggiornati i sistemi informativi ed editoriali e migliorate le infrastrutturedi rete (€2,9mn), sono stati potenziati gli impianti radiofonici in bassa ed alta frequenza (€2,2mn)e sono state acquisite nuove frequenze radiofoniche (€3,6mn). Nel corso dell’esercizio, inoltre,è stata saldata, per complessivi €0,9mn, una parte dei debiti per investimenti in essere al 31dicembre 2013.

Il flusso dell’attività di finanziamento è stato negativo per €121,5mn principalmente per effettodel rimborso del prestito obbligazionario collocato nel 2004 per complessivi €227,4mn giuntoa scadenza. Nel corso del 2014 è stato altresì collocato un nuovo prestito obbligazionario con-vertibile del valore nominale di €100mn (incasso netto pari a €98,5mn). Nel periodo sono state infine rimborsate quote capitali di finanziamenti in essere per €11,1mn,acquistate azioni proprie per €2,0mn, nonché incassati €20,6mn derivanti dallo smobilizzocrediti della concessionaria A. Manzoni&C. e €1,7mn a seguito dell’esercizio dei piani di stockoption.

Di seguito è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo.

31-dic 31-dic€mn 2013 2014Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 0,2 0,2 Debiti finanziari vs imprese del Gruppo - - Denaro e disponibilità di banca 164,6 78,8 Debiti per conti correnti bancari (0,2) (0,2) Disponibilità liquide nette 164,6 78,7 Titoli e altre attività finanziarie 11,3 0,1 Prestito obbligazionario (230,7) (80,4) Altri debiti verso le banche (16,6) (6,2) Altri debiti finanziari (2,2) (26,4) Altre attività (passività) finanziarie (238,2) (113,0) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (73,5) (34,2)

28 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

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Risultati della Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2014

Conto Economico

Anno Anno€mn 2013 2014Ricavi 342,7 313,6 Variazione rimanenze prodotti 0,2 (0,1) Altri proventi operativi 3,8 8,6 Costi per acquisti (44,7) (40,2) Costi per servizi (178,0) (168,6) Altri oneri operativi (3,9) (5,1) Costi per il personale (115,7) (94,6) Ammortamenti e svalutazioni (3,1) (2,7) Risultato operativo 1,2 11,0 Proventi/(Oneri) finanziari netti (8,3) (29,4) Dividendi 30,9 19,7 Risultato ante imposte 23,8 1,3 Imposte (2,3) (6,5) RISULTATO NETTO 21,5 (5,2)

29Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

ATTIVO 31-dic 31-dic€mn 2013 2014Attività immateriali a vita indefinita 220,7 220,7 Altre immobilizzazioni immateriali 1,1 1,1 Immobilizzazioni immateriali 221,7 221,7 Immobilizzazioni materiali 12,2 10,5 Partecipazioni 416,9 413,8 Crediti non correnti 1,3 23,4 Attività per imposte anticipate 11,9 11,2 ATTIVITA' NON CORRENTI 663,9 680,6Rimanenze 8,7 7,4 Crediti commerciali 85,2 86,7 Titoli e altre attività finanziarie 11,3 - Crediti tributari 18,6 10,1 Altri crediti 17,1 18,0 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 230,3 66,8 ATTIVITA' CORRENTI 371,2 189,0 TOTALE ATTIVO 1.035,1 869,7

PASSIVO 31-dic 31-dic€mn 2013 2014Capitale sociale 61,6 61,8 Riserve 81,0 80,4 Utili (perdite) a nuovo 339,1 360,4 Utile (perdita) di esercizio 21,5 (5,2) PATRIMONIO NETTO 503,2 497,4 Debiti finanziari 1,2 79,7 Fondi per rischi ed oneri 38,4 38,0 TFR e altri fondi per il personale 28,6 27,9 Passività per imposte differite 58,6 62,3 PASSIVITA' NON CORRENTI 126,9 207,9 Debiti finanziari 280,4 36,1 Fondi per rischi ed oneri 20,5 18,7 Debiti commerciali 65,1 73,4 Debiti tributari 5,5 5,9 Altri debiti 33,6 30,3 PASSIVITA' CORRENTI 405,0 164,4 TOTALE PASSIVITA' 531,9 372,3 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.035,1 869,7

30 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

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Flussi finanziari

I flussi finanziari tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2014, confrontati con quelli tragennaio e dicembre 2013, sono presentati nel seguente prospetto.

Anno Anno€mn 2013 2014

ATTIVITA' OPERATIVARisultato di periodo 21,5 (5,2) Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni 3,1 2,7 - Fair value stock option 1,1 1,6 - Variazione netta fondi del personale (2,5) (0,7) - Variazione netta fondi rischi e oneri 4,5 (2,2) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (1,4) 0,2 - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli 0,2 20,4 - Rettifiche di valore di attività finanziarie - 15,2 - (Proventi) per dividendi (30,9) (19,7)

Autofinanziamento (4,3) 12,2 Variazione del circolante e altri flussi 15,8 (22,0) FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 11,5 (9,9) di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (6,2) (8,9) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito 3,7 5,9 ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (1,8) (3,3) Esborsi per acquisto partecipazioni (3,5) (31,0) Incassi da cessioni 1,4 1,4 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 10,3 10,0 Dividendi incassati 30,9 19,7 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 37,3 (3,2) ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve 0,4 1,7 (Acquisto) vendita di azioni proprie (1,1) (2,0) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari - (129,8) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (2,4) (2,4) (Dividendi pagati) - - Altre variazioni (0,1) (0,9) FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (3,2) (133,4) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 45,6 (146,4) Disponibilità liquide nette iniziali 137,4 183,0 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 183,0 36,6

31Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Per l’analisi dei risultati operativi si rimanda al commento sulle singole divisioni; qui di seguitovengono esaminati i risultati della gestione finanziaria.

Gli investimenti sostenuti dalla Capogruppo nell’esercizio 2014 ammontano a €3,3mn e si rife-riscono principalmente agli interventi volti all’ottimizzazione del funzionamento delle rotativedi stampa e al loro sviluppo tecnologico, al potenziamento dei sistemi informativi e delle infra-strutture di rete nonché alla manutenzione degli uffici amministrativi e redazionali di Roma edelle altre sedi dislocate sull’intero territorio nazionale.

Al 31 dicembre 2014 l’indebitamento finanziario netto della Capogruppo era di €49,0mnrispetto ai €40,1mn del 31 dicembre 2013.

A fine dicembre 2014 gli organici inclusi i contratti a termini erano pari a 800 persone, in dimi-nuzione di 23 unità rispetto agli 823 dipendenti del 31 dicembre 2013.

Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo ed i dati del bilancio consolidato

Utile netto Patrimonio netto al(migliaia di euro) 2013 2014 31/12/2013 31/12/2014

Saldo da bilancio della controllante 21.546 (5.200) 503.208 497.377

Eliminazione dividendi controllate (30.702) (19.630) - -

Rilevazione del patrimonio netto e del risultato

di periodo delle partecipazioni controllate 18.102 12.404 303.548 283.622

Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate (154) 33.440 (475.077) (447.786)

Avviamenti, testate, marchi e frequenze (4.001) (13.037) 204.596 82.691

Effetto della valutazione delle collegate secondo il metodo

del patrimonio netto/svalut.ne partecipazioni (542) 2.263 24.559 151.718

Valutazione Put/Call Option nuove acquisizioni - - (1.700) (1.700)

Altre rettifiche di consolidamento (564) (1.697) 1.089 (496)

SALDO DA BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO 3.685 8.543 560.223 565.426

Principali rischi e incertezze cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e il Gruppo Espresso sono esposti

I principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto, dato il settore in cui opera, sonoclassificati nelle seguenti categorie:- rischi connessi alle condizioni generali dell’economia;- rischi operativi di gestione;- rischi finanziari.Per quanto riguarda più in particolare i rischi di natura tributaria connessi alla sentenza dellaCommissione Tributaria Regionale depositata nel maggio 2012 che ha interessato la Società,essi possono considerarsi confinati nell’area del meramente “possibile”.

32 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

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In particolare si ricorda che il 18 maggio 2012 è stata depositata dalla Commissione TributariaRegionale di Roma la sentenza 64/9/12 che ha dichiarato la parziale legittimità di dueaccertamenti fiscali riguardanti tra l’altro le complesse vicende societarie che hanno portatoalla suddivisione tra CIR e FININVEST del Gruppo Arnoldo Mondadori Editore e allasuccessiva quotazione in borsa de la Repubblica.In particolare la CTR ha dichiarato legittima la ripresa a tassazione di Lire 440.824.125.000per plusvalenze, ad avviso della Commissione, realizzate e non dichiarate e di Lire 13.972.000.000per il recupero di costi assunti come indeducibili afferenti a dividendi e credito di imposta, conapplicazione delle sanzioni ai minimi di legge e condanna alle spese di giudizio. Il Gruppo Espresso rileva che i propri ricorsi avverso i suddetti accertamenti erano stati accoltiin due precedenti gradi di giudizio e che i fatti contestati erano stati dichiarati a suo tempoinsussistenti in sede penale.La Capogruppo ha provveduto a depositare il ricorso presso la Corte di Cassazione in data 27giugno 2012 mentre il 28 giugno 2012 ha depositato, presso la CTR di Roma, istanza disospensione degli effetti della sentenza. L’istanza è stata accolta con ordinanza depositata il 19luglio 2012.Per un esame più approfondito di tale vicenda, si rimanda ai commenti nelle “Note al bilancioconsolidato del Gruppo Espresso”.

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Per quanto attiene al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, è attribuito al Consiglio diAmministrazione il compito di “definire la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivistrategici dell’emittente”. Nello specifico, il Consiglio di Amministrazione, previo parere del ComitatoControllo e Rischi, è chiamato a determinare il grado di compatibilità dei rischi identificati con unagestione dell’impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati e a valutare, con cadenza almenoannuale, l’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristichedell’impresa e al profilo di gestione del rischio assunto. Al fine di garantire agli organismi interni leinformazioni necessarie a poter esprimere una valutazione complessiva sul rischio compatibile con gliobiettivi aziendali, si è proceduto ad effettuare un processo di mappatura, analisi e valutazione globaledei rischi. Tale attività ha consentito di predisporre e rendere pienamente operativo un sistemastrutturato di Risk Management all’interno del Gruppo Espresso sottoposto a verifica ed aggiornamentocon cadenza annuale.

Rischi connessi alle condizioni generali dell’economiaL’esercizio 2014 ha riproposto per il settore editoriale andamenti negativi, con un calo, seppurlievemente attenuato, della raccolta pubblicitaria e dinamiche diffusionali che confermanol’erosione riscontrata nel corso degli ultimi anni. La situazione generale dell’economia e il perdurare dell’incertezza circa le prospettive macro-economiche portano a ritenere che il 2015 possa riproporre trend sostanzialmente analoghi aquelli registrati nel 2014.Le difficoltà del contesto macro-economico e, nello specifico, del mercato pubblicitario delcomparto stampa, hanno reso necessario per il Gruppo assumersi l’impegno di un ulteriore ecostante contenimento dei costi, trasversale a tutte le aree di business, e ciò anche al fine disempre meglio garantire la continuità e lo sviluppo dei propri mezzi.

33Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Rischi operativi di gestioneRischio di prezzo della cartaIl Gruppo, operando in maniera significativa nel settore della stampa, è un grande acquirentedi carta ed è pertanto esposto al rischio di oscillazione del prezzo della stessa. Al fine di ottenereuna più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto al fine di raf-forzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro la concorrenza tra lestesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppo vieneeffettuata in modo centralizzato. Il Gruppo nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” per una percentuale del propriofabbisogno annuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di noncontinuare nell’utilizzo di tali strumenti.

Rischio di creditoL’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile ai crediti commerciali e a quellifinanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito com-merciale di particolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni diesposizioni, il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di pubblicazioni,spazi pubblicitari e altri servizi a clienti senza un adeguato profilo di credito o garanziecollaterali. Nonostante tali procedure, non è possibile escludere che nelle attuali condizioni dimercato una quota di clienti possa ritardare o non onorare i pagamenti e pertanto il Gruppo haiscritto in bilancio un congruo fondo svalutazione crediti.Per quanto attiene ai crediti finanziari, le operazioni di investimento della liquidità e leeventuali transazioni in derivati sono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevatostanding creditizio.

Rischi legali, di compliance e di regolamentazione del settoreNon si può escludere che il Gruppo possa essere tenuto a far fronte a passività conseguenti avertenze legali e fiscali di varia natura. A fronte di tali rischi il Gruppo ha da sempre effettuatocongrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti tra le passività di bilancio (sivedano anche le relative note illustrative al bilancio). Il Gruppo si è dotato di un insieme di regole etico-comportamentali oggetto di continua divul-gazione a tutto il personale aziendale e continuamente sottoposte a verifica per garantirne lacorretta applicazione. Con riferimento al D. Lgs. 231/2001 sulla responsabilità amministrativadelle persone giuridiche, si evidenzia che tutte le Società del Gruppo si sono dotate di unModello di Organizzazione, Gestione e Controllo continuamente aggiornato alle più recentinovità normative introdotte in materia.Infine, il Gruppo è soggetto a potenziali rischi derivanti dall’evoluzione del contesto normativoe regolatorio di riferimento, specie per quanto riguarda il settore radiotelevisivo, che potrebberoinfluenzare gli adempimenti tecnico-operativi richiesti. Al riguardo il Gruppo è impegnato inuna continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni al fine di recepiretempestivamente i cambiamenti intervenuti.

Rischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delineaobiettivi, strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteri

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di prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento cheprevede, tra l’altro, l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se nonadeguatamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Capogruppo gestisce e coordina un conto corrente intragruppo centralizzato, cui partecipanotutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economico nei rapporti con le con-troparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permette infatti una più efficaceattività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisce una maggiore omogeneitàdelle varie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza il profilo di rischio del Gruppo nel suocomplesso, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattuale con il sistema bancario.Maggiori informazioni in merito ai rischi derivanti dagli strumenti finanziari, come richiestodai principi IFRS, sono fornite nell’apposita sezione delle note illustrative al bilancio.

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Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nella sua posizione di Capogruppo, è sostanzialmenteesposta ai medesimi rischi di Gruppo sopra descritti.

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Sulla base dei risultati economici e della generazione di cassa conseguiti nel corso degli ultimianni, oltreché delle disponibilità finanziarie risultanti al 31 dicembre 2014, la Società ritieneche non sussistano rilevanti incertezze tali da far sorgere dubbi significativi circa la capacità delGruppo di proseguire la propria attività in continuità aziendale.

Attestazione ai sensi dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/07 (Regolamento Mercati)

In relazione agli obblighi richiamati dall’art. 2.6.2, comma 11, del Regolamento di Borsa Italiana,tenuto conto del disposto dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/2007, si attesta che nonsussistono condizioni tali da inibire la quotazione delle azioni di Gruppo Editoriale L'EspressoSpA sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.A tale proposito si evidenzia che la società Gruppo Editoriale L'Espresso SpA ha adempiuto, rela-tivamente alla soggezione all’attività di direzione e coordinamento della controllante CIR SpA (diseguito anche CIR), agli obblighi di pubblicità previsti dall’articolo 2497-bis del codice civile, hauna autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori e non ha in essere conCIR un rapporto di tesoreria accentrata. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione della società ècomposto in maggioranza da amministratori indipendenti mentre il Comitato controllo e rischi edil Comitato per le nomine e la remunerazione sono composti da soli amministratori indipendenti.

Altre informazioni

Al 31 dicembre 2014 le azioni proprie detenute dalla Capogruppo erano n. 18.149.111(valore nominale 0,15 euro) e rappresentavano il 4,405 % del capitale sociale.

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Gruppo Editoriale L’Espresso SpA recepisce, nei processi interni, le misure previste dalGarante per la protezione dei dati personali e specificate nel decreto legislativo 30 giugno2003 n. 196, recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Il Gruppoinoltre si impegna ad adottare le misure tecniche ed organizzative idonee a proteggere leinformazioni attinenti ai dipendenti, ai collaboratori e ai soggetti terzi, acquisite all’internodello svolgimento della propria attività e ad evitare ogni uso improprio. A tal fine, Gruppo Editoriale L’Espresso SpA attesta che il trattamento dei dati personalisvolto all’interno delle proprie direzioni avviene nel rispetto dei diritti e delle libertà fonda-mentali, nonché della dignità delle persone coinvolte e si impegna ad adottare tutte lenecessarie misure tecniche, organizzative e di sicurezza per tutte le banche dati nelle qualisono raccolti e custoditi i dati personali, al fine di evitare rischi di distruzione e perditeoppure accessi non autorizzati o trattamenti non consentiti.

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Il Gruppo fa riferimento al Documento di Valutazione dei Rischi previsto dalla legislazionein materia di sicurezza sul lavoro, che comporta l’individuazione dei pericoli e la valutazionedei rischi residui presenti in azienda, nonché la successiva definizione delle misure e delletempistiche necessarie alla loro minimizzazione ed al mantenimento di un adeguato livellodi sicurezza. Le valutazioni condotte - aggiornate periodicamente ed in funzione di variazionie cambiamenti - non hanno evidenziato, per quanto attiene allo stress lavoro-correlato,situazioni di rischio specificamente riconducibili alle modalità di organizzazione dell’attivitàlavorativa, confermando i livelli di rischio bassi, senza particolari criticità.Nel corso dell’anno è stata inoltre effettuata dalla società la formazione/informazione suitemi della gestione dell’emergenza, dei videoterminali e degli altri rischi residui, con il coin-volgimento delle figure aziendali preposte, nonché la formazione dei rappresentanti deilavoratori della sicurezza. E’ stata altresì pianificata ed effettuata la sorveglianza sanitariaprevista dai protocolli in essere.Per quanto riguarda la tutela ambientale oltre alla consueta attività di valutazione e gestioneper il rispetto della normativa, la società ha svolto tutti gli adempimenti connessi all’introduzionedel sistema SISTRI per la gestione dei rifiuti, per una pronta adesione all’avvio.

Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20gennaio 2012La Società ha aderito al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis,del Regolamento Consob n. 11971/99 (e s.m.i.), avvalendosi pertanto della facoltà di derogareagli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall’Allegato 3B del predettoRegolamento Consob in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti dicapitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

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Rapporti infragruppo e con parti correlatePer quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioniinfragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come

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inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazionisono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e deiservizi prestati.Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla ComunicazioneConsob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 14.5 del Bilancioconsolidato e nella Nota 11.4 del Bilancio d’esercizio.L’elenco delle società incluse nell’area di consolidamento è riportato nell’Allegato 1 delle“Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso”.

Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2014

Signori azionisti,il bilancio di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA che sottoponiamo alla Vostra approvazionechiude con una perdita netta di €5.200.396,53.Data la presenza di riserve disponibili in bilancio per complessivi Euro 381.969.998,87, sipropone all’assemblea di coprire interamente la perdita d’esercizio, mediante l’utilizzo ditali riserve disponibili iscritte in bilancio al 31 dicembre 2014.

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Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

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Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso | 41

Informativa sui piani d’incentivazione basati su strumenti finanziari

Informazioni sui piani adottati

Il Gruppo riconosce benefici addizionali a dirigenti della società e di società controllate chericoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani di compensi basatisu strumenti finanziari.In particolare i piani adottati dal Gruppo prevedono l’attribuzione di diritti di partecipazioneal capitale (c.d. stock option e stock grant).

Nel passato sono stati adottati anche piani che prevedevano l’attribuzione di diritti che com-portavano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale corresponsione dicarattere straordinario, basata sull’andamento del titolo azionario di riferimento (c.d. phantomstock option); tuttavia alla luce delle modifiche intervenute nella normativa fiscale in termini diincentivazione a favore di dipendenti, l'assemblea dei soci di Gruppo Editoriale L’EspressoSpA, tenutasi il 22 aprile 2009, ha deliberato di cancellare gli esistenti Piani di Phantom StockOption 2007 e 2008 (Piani Phantom) e di sostituirli con un piano di stock option “straordinario”(i) riservato in via esclusiva agli stessi soggetti già beneficiari dei Piani Phantom e ancoradipendenti del Gruppo Espresso e (ii) disciplinato, mutatis mutandis, dai medesimi termini econdizioni contenuti nei regolamenti dei Piani Phantom.

Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo prevedono la facoltà per i beneficiari diesercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito, un'opzione, disottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite delibere. I relativiregolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzioni in casodi cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.

I Piani di Stock Grant 2011, 2012, 2013 e 2014 deliberati dall’assemblea dei soci di GruppoEditoriale L’Espresso SpA rispettivamente del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 18 aprile 2013e del 16 aprile 2014 prevedono l’attribuzione ai beneficiari di un determinato numero di diritti con-dizionati (Units) a ricevere azioni ordinarie già nel portafoglio della società (azioni proprie), ad undeterminato prezzo ed entro un arco temporale predefinito. Come per le stock option anche per lestock grant, il regolamento, tra le altre condizioni e termini, disciplina la sorte delle Units in casodi cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.

Piani di stock option in essere

Attualmente sono in essere i seguenti piani di stock option:

Piano di stock option “23 febbraio 2005”Il Consiglio di Amministrazione del 23 febbraio 2005, avvalendosi della delega concessa dall'Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441 ultimo comma,per complessive 1.485.000 azioni ad un prezzo di euro 4,75 di cui euro 0,15 di valore nominalee euro 4,60 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delleImposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica

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semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese, alservizio del piano di stock option “23 febbraio 2005”. Il regolamento prevede che le opzionipossano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) alla fine del sesto mesedi calendario dalla loro attribuzione, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine diciascuno dei quattordici trimestri successivi al primo semestre dalla loro attribuzione, quantoad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimotrimestre successivo al primo semestre dalla loro attribuzione, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2015.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 655.000, per cui ne residuano 830.000

Piano di stock option “27 luglio 2005”Il Consiglio di Amministrazione del 27 luglio 2005, avvalendosi della delega concessa dall'As-semblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441 ultimo comma, percomplessive 1.455.000 azioni ad un prezzo di euro 4,65 di cui euro 0,15 di valore nominale edeuro 4,50 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Impostedirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice deiprezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese, al servizio del pianodi stock option “27 luglio 2005”. Il regolamento prevede che le opzioni possano essereesercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) al 31 dicembre 2005, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31dicembre 2005, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) alloscadere del quindicesimo trimestre successivo al 31 dicembre 2005, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 dicembre 2015.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 600.000, per cui ne residuano 855.000.

Piano di stock option “2006” Il Consiglio di Amministrazione del 26 aprile 2006, avvalendosi della delega conferitagli dall’Assemblea degli azionisti tenutasi in pari data, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 2.900.00 azioni, di valore nominale pari a euro0,15, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolaridelle opzioni di sottoscrizione ai sensi del “regolamento del piano di stock option 2006” ilquale prevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 17 maggio 2006, al prezzo di euro 4,33, è stata assegnata la prima tranche di 1.450.000opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) al 31dicembre 2006, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordicitrimestri successivi al 31 dicembre 2006, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite perciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 31 dicembre 2006,quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 dicembre 2016.

42 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

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Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 600.000, per cui ne residuano 850.000.

2° TrancheIl 15 novembre 2006, al prezzo di euro 3,96, è stata assegnata, la seconda tranchedi 1.430.000 opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguentiperiodi: a) al 30 giugno 2007, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascunodei quattordici trimestri successivi al 30 giugno 2007, quanto ad un ulteriore 6% delleopzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivoal 30 giugno 2007, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del30 giugno 2017. Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di rego-lamento, ne sono decadute 580.000, per cui ne residuano 850.000.

Piano di Stock Option Straordinario 2009 Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dall’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441,ultimo comma, per complessive massime 6.790.000 azioni, di valore nominale pari a euro 0,15, dariservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni disottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option Straordinario 2009” il qualeprevede l’assegnazione delle opzioni in quattro tranche ad un prezzo di esercizio determinato incoerenza ai parametri di riferimento previsti dai già citati Piani Phantom: in particolare sono stateassegnate per la Prima Tranche n. 1.520.000 opzioni ad un prezzo di € 3,84, per la Seconda Tranchen. 1.520.000 opzioni ad un prezzo di €3,60, per la Terza Tranche n. 1.790.000 opzioni ad un prezzodi € 2,22 e per la Quarta Tranche n. 1.840.000 ad un prezzo di €1,37.Ai sensi del Regolamento le opzioni sono state attribuite a tutti gli effetti con decorrenza dalla datadella deliberazione del Consiglio di Amministrazione. Le Opzioni così attribuite maturano, divenendoesercitabili, nei medesimi termini già stabiliti nei regolamenti dei Piani Phantom e precisamente:

1° Tranche• quanto al 54% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009;• fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dalla fine

di ciascuno dei sette trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dal 30 giugno 2011.• Tutte le Opzioni di Prima Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30

settembre 2017.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 252.500, per cui ne residuano 1.267.500.

2° Tranche• quanto al 42% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; • fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dalla fine di

ciascun dei nove trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dal 30 dicembre 2011.Tutte le Opzioni di Seconda Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31marzo 2018.

43Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 252.500, per cui ne residuano 1.267.500.

3° Tranche• quanto al 30% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; • fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dalla fine di ciascuno

degli undici trimestri successivi al 30 giugno 2009: • il residuo 4% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dal 30 giugno 2012.Tutte le Opzioni di Terza Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30settembre 2018.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 275.500, per cui ne residuano 1.515.500.

4° Tranche• quanto al 18% delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009;• fino ad un massimo del 6% del totale delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dalla

fine di ciascuno dei tredici trimestri successivi al 30 giugno 2009:• il residuo 4% del totale delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dal 31 dicembre 2012.Tutte le Opzioni di Quarta Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31marzo 2019.Fino ad oggi risultano esercitate 717.750 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 301.300, per cui ne residuano 820.950.

Piano di Stock Option Ordinario 2009Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dall’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 5.000.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione all’Amministratore Delegato e Direttore Generale dellaSocietà e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni disottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option Ordinario 2009” il qualeprevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 14 maggio 2009, al prezzo di euro 1,00, è stata assegnata la Prima Tranche di 2.500.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2009, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30settembre 2009, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) alloscadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2009, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2019.Fino ad oggi risultano esercitate 1.760.350 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 254.500, per cui ne residuano 485.150.

44 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

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2° TrancheIl 14 ottobre 2009, al prezzo di euro 1,86, è stata assegnata la Seconda Tranche di 2.500.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2010, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scaderedel quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2010, quanto al residuo 4% delle opzioniattribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo 2020.Fino ad oggi risultano esercitate 6.300 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute341.500 per cui ne residuano 2.152.200.

Piano di Stock Option 2010II Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2010, avvalendosi della delega conferitagli dal l’Assembleadegli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441, ultimo comma,per complessive massime 6.000.000 azioni, di valore nominale pari a euro 0,15, da riservare in sotto-scrizione all’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti della Capogruppoe di sue controllate, titolari delle opzioni di sottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di StockOption 2010” il quale prevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 12 maggio 2010, al prezzo di euro 2,25, è stata assegnata la prima tranche di 2.795.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2010, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30settembre 2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) alloscadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2010, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2020.Fino ad oggi non risultano esercitate opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute377.500, per cui ne residuano 2.417.000.

2° TrancheIl 13 ottobre 2010, al prezzo di euro 1,58 è stata assegnata la seconda tranche di 2.795.000 opzioni lequali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2011, quanto al 12% delle opzioni attribuite;b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo 2011, quanto ad un ulteriore 6%delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 31marzo 2011, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo 2021.Fino ad oggi risultano esercitate 323.100 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 386.500 per cui ne residuano 2.085.400.

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Sulla base di quanto esposto, al 31 dicembre 2014, le opzioni di sottoscrizione di azioni dellasocietà ancora valide, ma non esercitate, ammontano a 15.396.200, pari al 3,736% sul totaledelle azioni attualmente componenti il capitale sociale.

45Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Piani di stock grant in essere

Piano di Stock Grant 2011Il Consiglio di Amministrazione del 20 aprile 2011, avvalendosi della delega conferitagli dall’Assemblea degli azionisti tenutasi nella medesima data, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2011, come da proposta del comitato di remunerazione, da riservareall’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti della Capogruppoe di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmeticasemplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese cheprecede la data di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.410.000 Units suddivise tra Time-based Units (n.705.000) e Performance Units (n.705.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2013. Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazionepreviste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target diperformance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2014 a termine di regolamento, sono in circolazione 304.686 Time-based Unitse 612.500 Performance Units; sono state esercitate 266.656 Time-based Units.

Piano di Stock Grant 2012Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012, avvalendosi della delega conferitagli dall’Assemblea degli azionisti tenutasi nella medesima data, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2012, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare all’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti dellaCapogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quantoprevisto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento allamedia aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevatinell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,9814, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.897.500 Units suddivise tra Time-based Units (n.948.750) e Performance Units (n.948.750).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 24 aprile 2014. Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazionepreviste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target diperformance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2014 a termine di regolamento, sono in circolazione 771.093 Time-based Unitse 775.624 Performance Units e sono state esercitate 97.657 Time-based Units e 93.126 Perfor-mance Units.

Piano di Stock Grant 2013Il Consiglio di Amministrazione del 27 giugno 2013, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 18 aprile 2013, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2013, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare all’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti della

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Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quantoprevisto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento allamedia aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevatinell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 27 giugno 2013, al prezzo di euro 0,83 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.395.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 697.500) e Performance Units (n.697.500).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 28 giugno 2015.Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale eazionaria.Al 31 dicembre 2014 a termine di regolamento, sono in circolazione 697.500 Time-based Unitse 697.500 Performance Units.

Piano di Stock Grant 2014Il Consiglio di Amministrazione del 16 aprile 2014, avvalendosi della delega conferitagli dall’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 16 aprile 2014, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2014, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare all’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti dellaCapogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quantoprevisto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento allamedia aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevatinell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 16 aprile 2014, al prezzo di euro 1,70 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.450.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 725.000) e Performance Units (n.725.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 17 aprile 2016.Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale eazionaria.Al 31 dicembre 2014 a termine di regolamento, sono in circolazione 725.000 Time-based Unitse 725.000 Performance Units.

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Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

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PREMESSACon la presente Relazione si intende illustrare il sistema di governo societario adottato da GruppoEditoriale L’Espresso SpA (la “Società”). Tale sistema è in linea con le raccomandazioni contenutenel Codice di Autodisciplina predisposto dal Comitato per la Corporate Governance delle SocietàQuotate e promosso da Borsa Italiana SpA (il “Codice”).

La Relazione, che nel rispetto degli obblighi normativi e regolamentari in materia contieneanche informazioni sugli assetti proprietari della Società, dopo essere stata approvata dal Con-siglio di Amministrazione nella sua riunione del 25 febbraio 2015, viene messa a disposizionedei Soci, unitamente alla documentazione prevista per la l’Assemblea convocata per l’approva-zione del Bilancio al 31 dicembre 2014, e contestualmente trasmessa alla Borsa Italiana, al finedi facilitarne la messa a disposizione del pubblico. La Relazione è inoltre consultabile sul sitointernet istituzionale della Società www.gruppoespresso.it, nella sezione “Governance”, insiemeagli altri documenti di interesse per il mercato.

1. PROFILO DELL’EMITTENTE1.1) Profilo sintetico del Gruppo EspressoGruppo Editoriale L’Espresso SpA, è una delle più importanti aziende italiane del settore media cheopera, direttamente ed attraverso le sue controllate, nelle aree della stampa quotidiana e periodica, dellaradiofonia, della raccolta pubblicitaria, di internet e della televisione. Il Gruppo Espresso è proprietarioed editore del quotidiano nazionale la Repubblica, del settimanale L’Espresso e di diciassette quotidianilocali (più un trisettimanale); è proprietario di tre radio nazionali, tra le quali Radio Deejay (leader, perascolti tra le prime emittenti private in Italia) e di alcune televisioni nazionali, tra le quali, fino al 30gennaio 2015, Deejay TV. Il Gruppo Espresso si qualifica come una branded content company ingrado di diffondere i propri contenuti originali di qualità ai propri lettori ed ascoltatori dovunque essisi trovino e in qualunque momento della giornata, grazie ad una strategia multipiattaforma.

1.2) Sistema di governo societario adottatoIl sistema di governo societario di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA si basa sui principi e suicriteri espressi nel Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA, ai quali il Consiglio diAmministrazione aderisce.Per una più puntuale analisi del sistema di Corporate Governance, si rinvia all’esame dei singolipunti della Relazione.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis, comma 1, TUF)a) Struttura del capitale sociale (ex art.123 bis, comma 1, lettera a), TUF)Il capitale sociale sottoscritto e interamente versato della Società è pari a Euro 61.805.893,20composto da n. 412.039.288 azioni ordinarie con diritto di voto.Il capitale sociale è così composto:

numero azioni % rispetto al c.s. Quotato Diritti e obblighi

Azioni ordinarie 412.039.288 100% MTA -

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Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietariGruppo Editoriale L’Espresso SpA

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La Società non ha emesso azioni con diritto di voto limitato o prive dello stesso, né warrant chediano il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione. In data 2 aprile 2014 la Società haemesso obbligazioni cosiddette equity linked, convertibili in azioni ordinarie della Società – dinuova emissione ovvero anche azioni proprie che ha in portafoglio – subordinatamente all’ap-provazione da parte dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di un aumento di capitale aservizio della conversione con esclusione del diritto di opzione dei Soci, per un importo nominalepari a Euro 100.000.000,00 con scadenza 2019. L’Assemblea Straordinaria della Società,tenutasi il 23 luglio 2014, ha deliberato di aumentare il capitale sociale mediante emissione dimassime n. 46.461.925 azioni ordinarie della Società, aventi le medesime caratteristiche delleazioni ordinarie in circolazione, riservate irrevocabilmente ed esclusivamente al servizio dellaconversione del prestito obbligazionario.La Società ha adottato piani di stock option che comportano aumenti di capitale e di stock grant lacui descrizione è riportata nel fascicolo di bilancio alla sezione “Informativa ai sensi del RegolamentoConsob n.11971”, disponibile sul sito istituzionale della Società (www.gruppoespresso.it) nella sezione“Investitori”, nonché nei documenti informativi predisposti ai sensi dell’art. 84-bis del RegolamentoEmittenti, anch’essi disponibili sul sito nella sezione “Governance”.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art.123 bis, comma 1, lettera b), TUF)Le azioni della Società sono liberamente trasferibili, salvo alcune restrizioni applicabili a deter-minate categorie di persone per limitati periodi di tempo sulla base del Codice di Comportamentoin materia di Internal Dealing pubblicato sul sito della Società, nella sezione “Governance”.I Piani di Stock Grant 2011, 2012, 2013 e 2014 prevedono un impegno di “minimum holding”delle azioni assegnate ai beneficiari, che hanno l’impegno irrevocabile a detenere continuativa-mente, sino al quinto anniversario dalla data di attribuzione, un numero di azioni almeno parial 10% di quelle assegnate. Durante tale periodo, le azioni saranno pertanto soggette a talevincolo di inalienabilità, salvo diversa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art.123 bis, comma 1, lettera c), TUF)Si riportano di seguito i nominativi degli Azionisti di ultima istanza che, come previsto dalladelibera Consob n.11971/99, direttamente e/o indirettamente detengono percentuali di possessosuperiori al 2% del capitale con diritto di voto, come risulta dal libro soci al 31 dicembre 2014,integrato delle successive comunicazioni effettuate ai sensi dell’art.120 TUF nonché delle altreinformazioni a disposizione della Società.

Azionisti di ultima istanza

Dichiarante Quota % su capitale Quota % su capitaleordinario votante

F.lli De Benedetti SapA 53,581% 56,050%Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck 6,269% 6,557%Carlo Edoardo Revelli 2,796% 2,925%Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste 2,635% 2,757%Margherita Revelli 2,587% 2,706%

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Azionisti che direttamente posseggono più del 2%

Azionista diretto Quota % su capitale Quota % su capitaleordinario votante

Cir SpA 53,581% 56,050%Sia Blu SpA 6,269% 6,557%Prosper SpA 2,796% 2,925%Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste 2,635% 2,757%Erga Omnes SpA 2,587% 2,706%

d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF)Non esistono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo. Non sono previsti poteri speciali.Non sono previste dallo statuto azioni a voto plurimo o maggiorato.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art.123 bis,comma 1, lettera e), TUF)

Non è previsto alcun meccanismo specifico di esercizio dei diritti di voto in caso di partecipazioneazionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto (ex art.123 bis, comma 1, lettera f), TUF)Non esistono restrizioni al diritto di voto.

g) Accordi tra gli azionisti (ex art.123 bis, comma 1, lettera g), TUF)È stato comunicato alla Società lo scioglimento per naturale scadenza al 31 marzo 2014 di un pattoparasociale al quale erano apportate complessivamente n. 48.009.720 azioni ordinarie di GruppoEditoriale L’Espresso SpA.

h) Clausole di change of control (ex art.123 bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni statutarie inmateria di OPA (ex art. 104, comma 1-ter, e 104-bis, comma 1)

La Società non ha stipulato accordi significativi che prevedano la cosiddetta clausola di “changeof control” ovvero clausole che acquistano efficacia in caso di cambiamento di controllo azionariodi Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.Lo statuto della Società non prevede deroghe alle disposizioni sulle passivity rule previste dall’art.104, commi 1 e 1-bis del TUF, né l’applicazione delle regole di neutralizzazione contemplatedall’art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (ex art.123 bis,comma 1, lettera m), TUF)

i.1) Deleghe ad aumentare il capitale L’Assemblea straordinaria degli Azionisti del 20 aprile 2011 ha conferito al Consiglio di Ammi-nistrazione per un periodo di cinque anni una delega ad aumentare il capitale sociale:(i) per un ammontare massimo di Euro 300 milioni di valore nominale, con emissione di azioni

con o senza sovrapprezzo, anche di categorie particolari, da offrire in sottoscrizione ed ancheal servizio di warrant o della conversione di prestiti obbligazionari anche emessi da terzi, siain Italia che all’estero, ovvero da assegnare gratuitamente agli aventi diritto, mediante im-putazione a capitale della parte disponibile delle riserve e dei fondi risultanti dall’ultimobilancio approvato;

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(ii) per un ammontare massimo di Euro 10.000.000 di valore nominale con emissione di azioni or-dinarie da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Società e di sue controllate e controllantiai sensi dell’articolo 2441 ottavo comma del codice civile, con facoltà per il Consiglio stesso distabilire il prezzo di emissione che non dovrà essere inferiore al valore nominale, i requisiti di sot-toscrizione e i limiti della disponibilità delle azioni stesse, nonché in generale, modalità e terminidi detta sottoscrizione.

i.2) Autorizzazioni all’acquisto di azioni proprieL’Assemblea ordinaria dei Soci del 16 aprile 2014, preso atto che il buy back, anche in conside-razione della struttura patrimoniale del Gruppo, potrebbe essere una leva utilizzabile per crearevalore per gli Azionisti, ha revocato per il periodo ancora mancante e per la parte non ancoraesercitata la precedente delega ad acquistare azioni proprie e, contestualmente, ne ha conferitauna nuova con le seguenti caratteristiche:a) durata: 18 mesi;b) numero massimo di azioni ordinarie acquistabili: 20.000.000 pari a circa il 4,87% del capitale

sociale allora esistente;c) il prezzo di ogni acquisto di azioni dovrà essere non superiore del 10% e non inferiore del

10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni ordinarie nella seduta del mercatoregolamentato precedente ogni singola operazione;

d) l’acquisto dovrà avvenire sul mercato, secondo modalità concordate con la società di gestionedel mercato in modo da assicurare parità di trattamento tra gli Azionisti, in conformità aquanto prescritto dall’art. 132 del D.Lgs. n. 58/1998 e dalle disposizioni di legge o di regola-mento vigenti al momento dell’operazione e precisamente:

- per il tramite di offerta pubblica di acquisto o di scambio;- sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione

e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di ne-goziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita;

Nel rispetto di tale delega nonché di quelle conferite negli anni precedenti, la Società al 31 dicembre2014 deteneva complessivamente n. 18.149.111 azioni proprie, pari al 4,405 % delle azioni com-ponenti il capitale sociale di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.

l) Attività di direzione e coordinamento (ex art.2497 e ss. c.c.)La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte della controllante CIRSpA. Le società controllate direttamente e indirettamente da Gruppo Editoriale L’Espresso SpAhanno indicato la stessa come soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento.

******Si precisa che:- le informazioni richieste dall’art. 123 bis, comma 1, lettera i), TUF (“gli accordi tra la società

e gli Amministratori che prevedono in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causao se il loro rapporto cessa a seguito di un’offerta pubblica di acquisto”) sono contenute nellarelazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell’art 123-ter TUF;

- le informazioni richieste dall’art. 123-bis, comma 1, lettera l) TUF (“le norme applicabili allanomina e alla sostituzione degli Amministratori nonché alla modifica dello statuto, se diverseda quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva”) sono illustrate nella sezionedella Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sez. 4.1).

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3. COMPLIANCE (ex art.123 bis, comma 2, lettera a), TUF)La Società aderisce al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA approvato dal Comitatoper la Corporate Governance (approvato nel luglio 2014) ed accessibile al pubblico sul sito webdi Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2014clean.pdf),secondo quanto specificato nelle diverse sezioni della presente Relazione.Né la Società, né le società controllate (di seguito anche “il Gruppo”) sono soggette a disposizionidi legge non italiane che influenzano la struttura di Corporate Governance della Società.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE4.1) Nomina e sostituzione degli amministratori (ex art.123 bis, comma 1, lettera l), TUF)Per le disposizioni di carattere generale relative alla nomina e sostituzione degli Amministratori, si rinviaa quanto riportato dall’art. 5 del Codice di Autodisciplina GELE, allegato alla presente Relazione.La quota di partecipazione minima richiesta per presentare le liste è stata confermata nel 2,5% condelibera Consob del 28 gennaio 2015 n. 19109, in linea con la previsione dello statuto.Il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, haadottato con delibera del 31 gennaio 2013 un piano per la successione degli Amministratoriesecutivi. Il piano prevede la procedura per regolamentare il processo da seguire per garantire la suc-cessione dell’Amministratori esecutivi in caso di improvvisa indisponibilità, cessazione o sospensionedalla carica al di fuori del caso di naturale scadenza.Il piano di successione è sottoposto a revisione periodica da parte del Comitato per le Nomine e laRemunerazione e comunque a ricognizione con cadenza almeno triennale.

4.2) Composizione (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF)Si rinvia a quanto illustrato agli artt. 2, 3 e 5 del Codice di Autodisciplina GELE, nonché aquanto riportato all’art. 1 del medesimo in ordine alle funzioni del Presidente.Lo statuto dispone che il Consiglio di Amministrazione sia composto da sette a diciannovemembri.L’Assemblea ordinaria del 23 aprile 2012 ha nominato per un triennio, fino all’approvazionedel bilancio dell’esercizio 2014, un Consiglio di Amministrazione composto da tredici com-ponenti. Per la composizione del Consiglio di Amministrazione in carica e le ulteriori infor-mazioni ad esso relative, si rinvia alla Tabella 2, riportata in allegato. Le principali caratteristicheprofessionali degli Amministratori sono reperibili nel sito internet della Società, nella sezione“Governance” – Consiglio di Amministrazione.Gli Amministratori indipendenti costituiscono la maggioranza del Consiglio di Amministrazionee sono per numero e autorevolezza tali da garantire che il loro giudizio possa avere un pesosignificativo nell’assunzione delle decisioni consiliari, contribuendo alla formazione di decisioniequilibrate in particolar modo nel caso sussistano potenziali conflitti di interesse.Si precisa che i criteri utilizzati per qualificare come indipendenti i consiglieri non sono statiintegrati o modificati rispetto a quelli previsti dal Codice.

4.2.1) Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre societàI Consiglieri, che agiscono con cognizione di causa e in autonomia, accettano la carica quando ritengonodi poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario, anche tenendo contodel numero di cariche di Amministratore o sindaco da essi ricoperte in altre società quotate in mercati

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regolamentati, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Sono inoltre tenutiad informare il Consiglio di eventuali attività in concorrenza con la Società e di ogni modifica rilevante. Il Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2013 ha approvato un orientamento in meritoal numero massimo di incarichi di Amministratore o sindaco, prevedendo alcuni limiti quantitativiagli incarichi che possono essere ricoperti dagli Amministratori esecutivi e non esecutivi di GruppoEditoriale L’Espresso SpA in altre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie,bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni (Società Rilevanti), così come riportato all’art. 1dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rimando.È in ogni caso prevista la possibilità di derogare a tali limiti con deliberazione motivata delConsiglio di Amministrazione, che tenga conto anche del livello di partecipazione dell’Ammini-stratore interessato ai lavori consiliari e dei comitati.L’attuale Consiglio di Amministrazione rispetta i criteri sopra illustrati.Si precisa, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione valuta l’indipendenza degli Amministratoricon periodicità almeno annuale, tenendo anche conto delle informazioni che i singoli interessatisono tenuti a fornire. Con riferimento al presente esercizio la verifica è stata positiva.La Società, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 147-ter, comma 4, del Testo Unico dellaFinanza, intende introdurre l’obbligo dell’Amministratore che abbia perduto la qualifica di in-dipendente ai sensi delle previsioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA (Criterio3.C.1) di rassegnare le proprie dimissioni, senza pregiudizio per la facoltà del Consiglio di Am-ministrazione di valutare ciascun caso specifico ammettendo eventuali deroghe.

4.2.2) Induction ProgrammeIl Presidente cura che gli Amministratori e i sindaci possano partecipare, successivamente allanomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un’adeguata conoscenza delsettore di attività in cui opera la Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonchédel quadro normativo di riferimento.Per quanto riguarda l’informativa sui settori di attività, l’Amministratore Delegato presenta pe-riodiche informative sull’andamento dei mercati e del business in occasione delle riunioni delConsiglio di Amministrazione.Nel corso del processo di autovalutazione del Consiglio, gli Amministratori vengono chiamatiad esprimere specifiche richieste di natura informativa, che vengono soddisfatte nel corso di unmassimo di n. 2 riunioni di induction da svolgere nel corso di ogni esercizio.Eventuali specifiche sessioni informative per i Consiglieri, con il supporto di esperti in formazione pro-fessionale, possono essere organizzate in occasione del rinnovo del Consiglio di Amministrazione e suc-cessivamente, ogni qualvolta l’evoluzione del quadro normativo richieda un aggiornamento in merito.In data 22 ottobre 2014 si è tenuta per gli Amministratori ed i sindaci una sessione di inductionrelativa a: “L’assetto societario e organizzativo del Gruppo Espresso”.In data 21 gennaio 2015 si è tenuta per gli Amministratori ed i sindaci una sessione di inductionrelativa a: “Il mercato internazionale dell’editoria”.

4.3) Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF)

4.3.1) Funzionamento del Consiglio di AmministrazionePer le disposizioni di carattere generale relative al ruolo del Consiglio di Amministrazione sirinvia a quanto riportato all’art. 1 del Codice di Autodisciplina GELE.

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Lo statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione si riunisca di norma trimestralmente suconvocazione del Presidente e comunque ogni volta che le esigenze societarie lo esigano. Leriunioni consiliari sono convocabili anche su richiesta di almeno due Amministratori, ovverodal Collegio sindacale o da almeno uno dei suoi componenti, previa comunicazione alPresidente del Consiglio di Amministrazione.Il Consiglio di Amministrazione viene convocato dal Presidente o da chi ne fa le veci conlettera, lettera raccomandata, telegramma, fax, posta elettronica o mezzo equivalente e dovràpervenire almeno cinque giorni prima di quello della riunione. In caso di urgenza i termini dellaconvocazione sono ridotti a un giorno.Il Consiglio di Amministrazione ha regolamentato i flussi informativi da parte del Presidente edell’Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione, prevedendo che gli stessiriferiscano circa l’esercizio delle proprie deleghe in relazione all’attività svolta e comunque conperiodicità non inferiore al trimestre.Lo statuto disciplina anche i flussi informativi per il Collegio sindacale. È, infatti, previsto chegli Amministratori riferiscano tempestivamente, con periodicità almeno trimestrale al Collegiosindacale sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patri-moniale, effettuate dalla Società, con particolare riferimento alle operazioni in potenzialeconflitto di interesse. È altresì previsto che l’informativa possa essere data anche in via diretta,in forma scritta o verbalmente e/o telefonicamente, qualora particolari esigenze di tempestivitàrendano preferibile tale modalità.

4.3.2) Attività svolta nel 2014 e prevista per il 2015Nel corso dell’esercizio 2014 il Consiglio di Amministrazione della Società si è riunito 10 volte,con le percentuali di partecipazione degli Amministratori riportate nella Tabella 2 in allegato.Le riunioni hanno avuto una durata media di un’ora e dieci minuti circa.Per il 2015 sono state programmate 6 riunioni del Consiglio di Amministrazione, di cui unatenutesi in data 21 gennaio ed una in data 25 febbraio.

4.3.3) Informativa preconsiliareIl Presidente si adopera affinché ai membri del Consiglio ed ai sindaci siano fornite la documentazionee le informazioni necessarie per permettere al Consiglio stesso di esprimersi con consapevolezza sullematerie sottoposte al suo esame ed approvazione, eventualmente integrata da un documento di sintesi,ove particolarmente voluminosa e complessa. A tal fine è stato fissato un termine è di 48 ore primarispetto alla data della riunione, termine che, salve sporadiche e motivate eccezioni legate essenzialmentead esigenze di riservatezza ed urgenza, è stato normalmente rispettato.

4.3.4) Modalità di svolgimento delle riunioni consiliariIl Presidente ha coordinato le attività del Consiglio di Amministrazione e guidato lo svolgimentodelle relative riunioni, curandosi che agli argomenti all’ordine del giorno fosse dedicato il temponecessario per consentire il dibattito e incoraggiando il contributo da parte dei Consiglieri.Il Presidente può chiedere all’Amministratore Delegato, anche su richiesta di uno o più Ammi-nistratori, che i dirigenti della Società e quelli delle società del Gruppo intervengano alle riunioniconsiliari per fornire gli opportuni approfondimenti. Tale partecipazione rappresenta una prassiconsolidata per la Società, confermata nelle riunioni dell’esercizio, a cui hanno partecipato divolta in volta i dirigenti responsabili delle funzioni aziendali competenti per fornire gli opportuniapprofondimenti sugli argomenti posti all’ordine del giorno.

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4.3.5) Ruolo del Consiglio di AmministrazioneSulla base del Codice di Autodisciplina e delle procedure interne adottate dal Consiglio di Am-ministrazione in data 31 gennaio 2013, il Consiglio:- ha positivamente valutato ed approvato i piani strategici, industriali e finanziari della Società

a livello consolidato, monitorandone periodicamente l’attuazione; - ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società; - ha valutato l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società nonché

quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllointerno e di gestione dei rischi, secondo quanto disposto dalle Linee di indirizzo in materia di sistemadi controllo interno e gestione dei rischi, riportate nel Codice di Autodisciplina GELE in allegato;

- ha ricevuto con periodicità almeno trimestrale dall’Amministratore Delegato l’informativadella attività svolta nell’esercizio delle deleghe conferite;

- ha valutato l’andamento della gestione tenendo in considerazione, in particolare, le informazioniricevute dall’Amministratore Delegato, nonché confrontando periodicamente i risultati conseguiticon quelli programmati;

- ha esaminato ed approvato preventivamente - salvo le previste eccezioni - le operazioni del-l’emittente ed esaminato quelle delle controllate aventi un significativo rilievo strategico, cosìcome definito in apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, e sentito il Collegiosindacale, ha determinato le remunerazioni del Presidente e dell’Amministratore Delegato sullabase delle linee guida stabilite nella politica della remunerazione, mentre la ripartizione del com-penso globale spettante ai membri del Consiglio viene effettuata direttamente dall’Assemblea.Durante tutte le riunioni del Consiglio il Presidente e l’Amministratore Delegato hanno fornitoun’ampia relazione sull’andamento della gestione ed ove possibile previsioni sull’andamento deimesi successivi.

4.3.6) AutovalutazioneIl Consiglio, almeno una volta l’anno, effettua una valutazione sulla dimensione, sulla composizione esul funzionamento proprio e dei suoi Comitati. Nel corso del 2014 l’annuale processo di valutazioneè stato svolto da un consulente esterno (Egon Zehnder) attraverso la somministrazione di un appositoquestionario e singole interviste a tutti i Consiglieri. I risultati sono stati decisamente positivi. In particolarmodo la totalità dei Consiglieri si è dichiarata soddisfatta del lavoro svolto sia singolarmente che dalConsiglio nel suo insieme ed i principali aspetti positivi evidenziati risultano essere: il clima interno alConsiglio, la trasparenza sulle performance aziendali, la concretezza e lo spirito di collaborazione co-struttiva; il carisma e le competenze del Presidente e dell’Amministratore Delegato; i sistemi e i processidi Internal Audit; la composizione del Consiglio in termini di mix di esperienze.Il consulente designato non fornisce altri servizi alla Società o a società in rapporto di controllocon la stessa.L’Assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenzaprevisto dall’art.2390 c.c..

4.4) Organi delegati

4.4.1) Amministratore DelegatoIl Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012 ha conferito all’Amministratore Delegato

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Monica Mondardini tutte le più ampie deleghe di rappresentanza e di ordinaria amministrazione,con l’eccezione della nomina di direttori di testata e di direttori generali, che rimane nella sferadi competenza del Consiglio di Amministrazione. Non sono stati previsti limiti di spesa ad ecce-zione: 1) degli acquisti di macchinari superiori a Euro 10 milioni; 2) della stipula di finanziamenti,contratti di leasing o apertura di crediti anche assistiti da garanzie reali superiori a Euro 5milioni; 3) della concessione di garanzie, pegni, ipoteche, privilegi e fidejussioni superiori aEuro 5 milioni; 4) dell’acquisto, vendita e permuta di partecipazioni e beni immobili superioria Euro 5 milioni.L’Amministratore Delegato Monica Mondardini è il principale responsabile della gestione del-l’impresa (chief executive officer).La Società aderisce al cosiddetto divieto di interlocking directorate, come specificato all’art. 2del Codice di Autodisciplina di GELE, ossia al principio per cui il chief executive officer di unaemittente non può assumere l’incarico di Amministratore di un’altra emittente non appartenenteallo stesso gruppo, di cui sia chief executive officer un Amministratore dell’emittente medesima.Tale situazione pertanto non ricorre.

4.4.2) Presidente del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012 ha conferito al Presidente del Consiglio di Am-ministrazione Carlo De Benedetti la legale rappresentanza della Società e, con essa, il potere di rap-presentare la Società nei confronti di terzi. Il Consiglio ha altresì attribuito al Presidente il ruoloproprio dell’editore di sovrintendere alla linea editoriale del Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, for-mulando proposte in merito alla nomina, revoca e/o trasferimento dei direttori di testata.

4.4.3) Informativa al ConsiglioIl Presidente e l’Amministratore Delegato, in occasione di tutte le riunioni e comunque almenotrimestralmente, hanno informato regolarmente il Consiglio in merito alle attività svolte nel-l’esercizio delle deleghe loro conferite ed hanno aggiornato altresì i Consiglieri sugli eventi societaridi maggior rilievo, sui provvedimenti adottati e sulle operazioni effettuate, incluse quelle conparti correlate o in potenziale conflitto d’interesse.

4.5) Altri consiglieri esecutiviOltre al Presidente e all’Amministratore Delegato non vi sono altri Amministratori esecutivi.

4.6) Amministratori indipendentiAll’art. 3 dell’allegato Codice di Autodisciplina di GELE, a cui si rinvia, sono riportati i principisulla base dei quali la Società, in adesione a quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplinae prescritto dall’art. 147 ter co. 4 del TUF, considera gli Amministratori indipendenti.Nel corso dell’esercizio il Consiglio ha verificato, applicando criteri condivisi, con esitopositivo, la sussistenza dei requisiti di indipendenza dei Consiglieri Brugiavini, Di Giorgio,Merlo, Oliveri, Onesti, Paravicini Crespi e Zaoui e ne ha dato notizia al mercato. Il Collegiosindacale ha preso atto dei criteri adottati senza formulare osservazioni.I Consiglieri indipendenti si sono riuniti nel corso dell’anno due volte in assenza degli altriAmministratori per discutere su organizzazione, evoluzione del mercato e strategie.

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4.7) Lead indipendent directorIn data 23 aprile 2012 (ricorrendo a quella data i presupposti del Codice, essendo il Presidentedel Consiglio Azionista di controllo dell’Emittente, condizione poi venuta meno), il prof. TizianoOnesti è stato nominato quale lead indipendent director, a cui fanno riferimento gli Amministratorinon esecutivi (ed in particolare gli indipendenti) per consentire un miglior contributo all’attivitàe al funzionamento del Consiglio stesso. Il lead indipendent director collabora con il Presidenteal fine di garantire che gli Amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tem-pestivi. Al lead independent director è attribuita, tra l’altro, la facoltà di convocare, autonomamente,o su richiesta di altri Consiglieri, apposite riunioni di soli Amministratori indipendenti per la di-scussione dei temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio o alla gestionesociale.Il lead independent director ha svolto la sua attività prevalentemente partecipando alle riunioniperiodiche del Comitato Controllo e Rischi (di cui è Presidente), organizzando nel corso del-l’esercizio incontri con il Collegio sindacale, l’Organismo di vigilanza ex D. Lgs. 231/2001 e lasocietà di revisione, nonché tra gli Amministratori indipendenti. La conoscenza della Società,del suo sistema organizzativo e di controllo, nonché informazioni sull’andamento dei risultatisono state acquisite attraverso numerosi incontri o conference call con la funzione di InternalAudit della Società e con il management.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE La Società ha adottato una procedura aggiornata per la gestione e la comunicazione al pubblico didocumenti e notizie riservate, con particolare riferimento alle informazioni c.d. privilegiate: tale pro-cedura è disponibile sul sito istituzionale www.gruppoespresso.it nella sezione “Governance”.La Società ha inoltre istituito e reso operativo il Registro delle persone che hanno accesso a informazioniprivilegiate (“Registro”), nel quale sono iscritte le persone che, in ragione dell’attività lavorativa oprofessionale, ovvero in ragione delle funzioni svolte, hanno accesso a informazioni privilegiate.Il Registro, tenuto con modalità che ne assicurano un’agevole consultazione ed estrazione di dati,contiene l’identità del soggetto (persone fisica o giuridica) che può avere accesso su base regolare ooccasionale a informazioni privilegiate, la ragione per cui il soggetto è iscritto e la data di ogni ag-giornamento delle informazioni riferite alla persona.La Società ha esplicitato i criteri adottati per la tenuta del Registro e le modalità di gestione e diricerca dei dati in esso contenuti. La Società ha altresì nominato il dott. Massimo Segre quale preposto alla tenuta del Registro e al ri-cevimento, gestione e diffusione al mercato delle informazioni.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF)Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012 ha nominato il Comitato Controllo eRischi, il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, il Comitato per le Operazioni con PartiCorrelate.I principi di istituzione e funzionamento dei comitati interni dal Consiglio sono riportati all’art.4 del Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.La Società, così come consentito dal Codice, ha riunito per ragioni organizzative e di economia,anche in relazione alla propria struttura ed alla proprie caratteristiche, le funzioni del ComitatoNomine e del Comitato per la Remunerazione, in un unico comitato, all’interno del qualefigurano adeguate competenze in materia finanziaria o di politica retributiva, denominato

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Comitato Nomine e Remunerazione, approvandone il relativo regolamento.Il Comitato Controllo e Rischi (già Comitato per il controllo interno), istituito dal Consiglio diAmministrazione, ha al suo interno almeno un componente che possiede adeguata esperienzain materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.Nel corso dello svolgimento della loro attività i comitati hanno la facoltà di accedere alle infor-mazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e possonoinvitare a partecipare alle riunioni soggetti che non ne siano membri.

7. COMITATO PER LE NOMIMELa Società non era dotata prima dell’ultimo rinnovo del Consiglio di Amministrazione di un auto-nomo Comitato per le nomine. Come riferito al punto precedente, ha riunito le funzioni delComitato Nomine e del Comitato per la Remunerazione. Si rinvia pertanto al seguente Punto 8per le informazioni sulla sua composizione e funzionamento.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 8.1) Composizione e funzionamento del comitato per le nomine e la remunerazione (ex art. 123-bis,

comma 2 lettera d), TUF)Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione è stato nominato dal Consiglio di Amministrazionedel 23 aprile 2012 ed è composto dagli Amministratori indipendenti Silvia Merlo (che è subentrataal dimissionario Mario Greco), Luca Paravicini Crespi e Michael Zaoui.Almeno un componente del Comitato possiede una conoscenza ed esperienza in materia contabilee finanziaria e di politiche retributive ritenuta adeguata dal Consiglio al momento della nomina.I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Michael Zaoui e le riunioni sono verbalizzate.Nel corso dell’esercizio il comitato si è riunito 2 volte con una durata media di 40 minuti. Alleriunioni tenutesi nel corso dell’esercizio non hanno partecipato soggetti che non ne sono membri(ad eccezione del segretario) in quanto non giudicato necessario per l’esame dei punti all’ordinedel giorno. La partecipazione dei componenti è riportata nella Tabella 2 in allegato. Le riunioniprogrammate per il 2015 sono 2 di cui due una si già tenuta il 25 febbraio 2015.

8.2) Funzioni del comitato per le nomine e la remunerazioneLe funzioni svolte dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione sono dettagliate agli artt. 5e 6 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.Nel corso dell’anno il Comitato per le Nomine e la Remunerazione si è riunito per discutere le proposteda sottoporre all’esame del Consiglio di Amministrazione in ordine a: la determinazione dell’emolumentoda corrispondere al Presidente ed all’Amministratore Delegato; la Relazione sulla Remunerazioneprevista dall’art. 84-quater del Regolamento Consob n. 11971/99 in attuazione dell’art. 123-ter delTUF.; la conferma della nomina di un consigliere cooptato ai senti dell’art 2386 C.C.; l’adozione diun piano di stock grant per l’anno 2014, con relativa relazione ex art.84 bis, finalizzato alla incentivazionee retribuzione dei dipendenti della Società o delle controllate.I dettagli del suddetto piano di stock grant sono esposti nel fascicolo di bilancio alla sezione “In-formativa ai sensi del Regolamento Consob n.11971”, disponibile sul sito istituzionale dellaSocietà nella sezione “Investitori”. Ai lavori del Comitato ha partecipato il Presidente del Collegio sindacale o altro sindaco dallostesso delegato.

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Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate.Nello svolgimento delle proprie funzioni il Comitato ha avuto la possibilità di accedere alle in-formazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti.Il Comitato non ha un budget di spesa assegnato, ma qualora ne ravvisasse la necessità può au-torizzare spese per consulenze, ricerche o quant’altro utile o opportuno per la sua attività neitermini stabiliti dal Consiglio.Il Comitato svolge le sue funzioni secondo il regolamento approvato dal Consiglio di Ammini-strazione.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORIPer le informazioni della presente Sezione si rinvia alle parti rilevanti della Relazione sullaRemunerazione pubblicata ai sensi dell’art. 84-quater del Regolamento Consob n. 11971/99 inattuazione dell’art. 123-ter del TUF e consultabile sul sito www.gruppoespresso.it nella sezione“Governance”.L’orientamento delle politiche retributive della Società è altresì descritto all’art. 6 del Codice diAutodisciplina GELE a cui si fa rinvio.

10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI10.1) Composizione e funzionamento del comitato controllo e rischi (ex art. 123-bis, comma 2

lettera d), TUF).Il Comitato Controllo e Rischi adottato dal Consiglio di Amministrazione è attualmentecomposto dagli Amministratori indipendenti Agar Brugiavini, Giorgio Di Giorgio, ElisabettaOliveri, Tiziano Onesti e Luca Paravicini Crespi. Tre dei suoi componenti possiedono una signi-ficativa esperienza in materia contabile e finanziaria, ritenuta adeguata dal Consiglio almomento della nomina.I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Tiziano Onesti e le riunioni sonoverbalizzate. Nel corso dell’esercizio il Comitato si è riunito 6 volte con una durata media di 2ore. La partecipazione dei componenti è riportata nella Tabella 2 in allegato. Le riunioni pro-grammate per il 2015 sono 7 di cui due si sono già tenute rispettivamente in data 12 febbraio2015 e 23 febbraio 2015.Alle riunioni del Comitato sono sempre invitati a partecipare il Presidente del Collegio sindacale,ovvero altro sindaco da questi designato, e con riferimento ai punti all’ordine del giorno, ilResponsabile della funzione di Internal Audit, il risk manager, il Dirigente preposto alla redazione deidocumenti contabili societari ed il Responsabile del servizio legale della Società.Inoltre vengono periodicamente invitati alle riunioni anche altri dirigenti della Società e disocietà controllate, per riferire al Comitato su specifiche tematiche.Il Comitato, attraverso incontri periodici con i responsabili delle varie funzioni aziendali, conil Collegio sindacale, l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 e con la società di revisione,ha verificato l’efficacia e l’efficienza nella conduzione delle operazioni aziendali, l’affidabilitàdell’informazione finanziaria e il rispetto della normativa applicabile.

10.2) Funzioni attribuite al Comitato controllo e rischi.Le funzioni del Comitato Controllo e Rischi sono riportate all’art. 7 del Codice diAutodisciplina GELE allegato alla presente ed al quale si fa rinvio.

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Le attività svolte dal Comitato hanno riguardato principalmente i seguenti temi: Relazionefinanziaria annuale; procedura di impairment test; monitoraggio dell’attuazione del piano dilavoro per il 2014 ed analisi del piano di lavoro per il 2015 della funzione di Internal Audit;Risk Management; incontri con il management; aggiornamenti in materia di D.Lgs. 231/200;valutazioni e pareri in ordine a: autonomia, adeguatezza, efficacia ed efficienza della funzione diInternal Audit; adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischirispetto alle caratteristiche dell’impresa e al profilo di rischio assunto; modo in cui i principalirischi afferenti all’emittente e alle sue controllate risultano identificati, misurati, gestiti emonitorati, e sul grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell’impresa coerente congli obiettivi strategici individuati; specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischiaziendali, formulato con riferimento alle informazioni ricevute dall’Amministratore Delegato,dal Responsabile Internal Audit, dall’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001, dal CollegioSindacale, dalla società di revisione, nonché dal Dirigente preposto alla redazione dei documenticontabili societari; risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti enella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale; corretto utilizzodei principi contabili e sulla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato.Al Comitato è stata data facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendalinecessarie per lo svolgimento dei suoi compiti; tutte le riunioni sono state regolarmente ver-balizzate e, nonostante non abbia assegnato un budget di spesa, qualora ne ravvisi lanecessità, può autorizzare spese per acquisizioni di informazioni, consulenze, collaborazioni,perizie o quant’altro.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHILinee di indirizzo in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischiIl Sistema Controllo e Rischi è l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture orga-nizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione,gestione e monitoraggio dei principali rischi della Società.Le finalità del Sistema di Controllo e Rischi, gli organi, le funzioni responsabili, sono detta-gliatamente illustrate all’art. 7 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.

11.1) Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischiIl Consiglio di Amministrazione, nel riconoscere estrema importanza alla funzionalità delsistema di controllo interno, ha individuato l’Amministratore Delegato Monica Mondardiniquale Amministratore Incaricato della istituzione e del mantenimento di un efficace sistemadi controllo interno e di gestione dei rischi.L’Amministratore Incaricato:- ha curato l’identificazione dei principali rischi aziendali tenendo conto delle attività e delle

caratteristiche delle attività svolte dalla Società;- ha dato esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione,

realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandonel’adeguatezza e l’efficacia;

- si è occupato dell’adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e delpanorama legislativo e regolamentare;

- ha riferito tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche ecriticità emerse nello svolgimento della propria attività.

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L’Amministratore Incaricato ha il potere di richiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimentodi verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell’esecuzionedi operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio, al Pre-sidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio sindacale.

11.2) Responsabile della funzione di internal auditIl Consiglio ha nominato Edoardo Biancardi quale Responsabile della funzione di InternalAudit (di seguito “Responsabile Internal Audit”) al fine di verificare che il sistema di controllointerno e gestione dei rischi sia funzionalmente adeguato. La nomina è avvenuta su propostadell’Amministratore Incaricato del sistema del controllo interno, previo parere favorevole delComitato Controllo e Rischi, del Comitato Nomine e Remunerazione e sentito il Collegio sin-dacale.Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha verificato la coerenza dei meccanismi diincentivazione del Responsabile Internal Audit con i compiti allo stesso assegnati.Il Responsabile Internal Audit non è responsabile di alcuna area operativa, non dipende gerar-chicamente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione né dall’Amministratore Delegato,ha avuto accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico edha riferito periodicamente al Comitato Controllo e Rischi, al Collegio sindacale e all’Ammini-stratore Incaricato.Il Responsabile Internal Audit non ha un budget assegnato, ma ha la facoltà di spesa se le cir-costanze lo richiedono.Nel corso dell’esercizio ha:- predisposto il piano di audit sottoponendolo al Comitato Controllo e Rischi, perché ne pro-

ponesse l’adozione al Consiglio di Amministrazione;- verificato, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità, l’operatività e

l’idoneità del Sistema Controllo e Rischi attraverso il piano di audit approvato dal Consigliodi Amministrazione;

- predisposto relazioni semestrali sulla propria attività, le modalità con cui viene condotta lagestione dei rischi, il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e l’idoneità delSistema Controllo e Rischi e ne ha trasmesso copia al Comitato Controllo e Rischi e alCollegio sindacale prima della riunione del Comitato Controllo e Rischi che precede ilConsiglio di Amministrazione della relazione annuale e semestrale;

- verificato nell’ambito del piano di audit l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemidi rilevazione contabile.

11.3) Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001La Società e le sue controllate hanno adottato il “Modello di Organizzazione, Gestione e Con-trollo” (anche il “Modello”) ex D.Lgs. 231/01 al fine soprattutto di prevenire la commissionedei reati legati ai rapporti con la pubblica amministrazione, quali corruzione, concussione efrode, ma anche la corruzione tra privati, i c.d. reati societari, ovvero, tra gli altri, le falsecomunicazioni sociali e il falso in bilancio, i reati connessi alla salute e alla sicurezza sui luoghidi lavoro, i c.d. reati informatici, le fattispecie di reato in materia di delitti di criminalità orga-nizzata, delitti contro l’industria ed il commercio, la violazione del diritto d’autore, l’induzionea non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria, nonchéquei reati attinenti alla attività di impresa della Società che di volta in volta sono stati insertinella disciplina del D.Lgs. 231/01 quali reati presupposti.

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Tale documento è costituito da una “Parte Generale” e da una “Parte Speciale”.Nella parte generale, dopo un richiamo ai principi del D.Lgs. 231/01 e alle linee guidaemanate dalla Confindustria, vengono illustrati i contenuti essenziali del Modello e le modalitàdi formazione del personale e diffusione dello stesso nel contesto aziendale.Nella parte speciale, vengono riportati: (i) la mappa delle aree sensibili; (ii) il Codice Etico;(iii) le linee guida di comportamento; (iv) i principi generali del sistema di controllo interno;(v) i protocolli di controllo elaborati per tutti i processi aziendali a rischio. In particolare, neiprotocolli vengono evidenziati i reati che possono essere commessi in relazione ai singoliprocessi, le indicazioni comportamentali e le specifiche attività di controllo per prevenireragionevolmente i relativi rischi di reato.Un estratto del Modello è consultabile sul sito istituzionale della Società www.gruppoespresso.itnella sezione “Governance”.Sulla applicazione e sulla adeguatezza del Modello è operante l’Organismo di Vigilanza che,dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo e di un proprio budget, ha il compito divigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello, verificandone periodicamente l’efficaciae proponendone l’aggiornamento agli organi competenti.L’Organismo di Vigilanza della Società, che è composto dal Presidente del Collegio sindacaleAvv. Giovanni Barbara, dall’Avv. Andrea Russo, esperto in materia e dal Dr. GiuseppeGianoglio, già preposto all’Internal Audit della controllante CIR SpA.L’Organismo ha informato periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprieattività. Dall’attività svolta non sono emerse fattispecie censurabili. Al fine di garantire il col-legamento tra i diversi organi di controllo, l’Organismo ha tenuto alcune delle riunioni inseduta congiunta con il Comitato Controllo e Rischi ed il Collegio Sindacale.

11.4) Società di revisioneL’Assemblea dei Soci del 18 aprile 2007 ha deliberato di conferire alla società Deloitte Touche SpAl’incarico per la revisione del bilancio di esercizio e consolidato per il periodo 2007 – 2015 nonché perla revisione contabile limitata della situazione semestrale ai sensi del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n.58.

11.5) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societariIl Consiglio di Amministrazione ha nominato il dottor Gabriele Acquistapace, Responsabile dellaDirezione Amministrazione e Bilancio della Società, quale dirigente preposto alla redazione deidocumenti contabili societari di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.Lo statuto prevede, quali requisiti professionali del dirigente preposto, una adeguata esperienza inmateria contabile e finanziaria e che lo stesso venga nominato dal Consiglio di Amministrazione suproposta dell’Amministratore Delegato e previo parere del Collegio sindacale.Il dottor Gabriele Acquistapace è stato dotato di poteri e mezzi idonei a svolgere tale incarico.In particolare egli può: a) accedere ad ogni informazione ritenuta rilevante ai fini dell’assolvimento dei propri compiti;b) dialogare con gli organi amministrativi e di controllo e coordinare con gli stessi le attività da

svolgere;c) valutare e monitorare l’adeguatezza delle procedure adottate all’interno della Società che

hanno impatto sul bilancio d’esercizio, sul bilancio consolidato, sulla relazione semestrale esui documenti soggetti ad attestazioni;

d) partecipare al disegno dei sistemi informativi che hanno impatto sulla situazione economica,patrimoniale e finanziaria;

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e) organizzare una adeguata struttura utilizzando risorse disponibili internamente, quali quellerelative ai sistemi informativi, al controllo di gestione e alla funzione di Internal Audit,ovvero, laddove necessario, in outsourcing;

f) coordinarsi con gli organi amministrativi e di controllo ovvero con il management dellesocietà controllate, individuando specifiche procedure ai fini del corretto svolgimento di tuttii compiti e le attività previste dalla legge.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, ha assegnato alla Dott.ssa Michela Marani,responsabile della Direzione del Controllo di Gestione di Gruppo, la funzione di risk manager,prevista dalle Linee di indirizzo in materia di sistema di controllo interno e di gestione rischi,nonché dal Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.

11.6) Coordinamento tra soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischiLa Società ha disciplinato il coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema di controllointerno e di gestione dei rischi approvando a tal fine apposito documento che definisce ilsistema di coordinamento attraverso:1. i procedimenti di approvazione iniziale del piano di lavoro della funzione di Internal Audit,

nonché di eventuale modifica successiva, di monitoraggio e di rendicontazione;2. i flussi informativi prodotti dal responsabile della funzione di Internal Audit;3. i flussi informativi prodotti dal Comitato Controllo e Rischi;4. il procedimento di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione;5. la valutazione consiliare dei risultati esposti dalla società di revisione;6. gli scambi di informazioni tra il Collegio Sindacale e il Comitato Controllo e Rischi.

12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE La Società ha adottato la procedura per le operazioni con parti correlate prevista dal RegolamentoConsob, emanato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i. Tale procedura è reperibilesul sito Internet: www.gruppoespresso.it, nella sezione “Governance”.La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta adadottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine: 1. determina i criteri e le modalità per l’identificazione delle parti correlate della Società; 2. detta i principi per l’individuazione delle operazioni con parti correlate; 3. disciplina le procedure per l’effettuazione delle operazioni con parti correlate;4. stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le operazioni con parti cor-relate composto dai consiglieri indipendenti Agar Brugiavini (Presidente), Giorgio Di Giorgio eTiziano Onesti.La procedura per le operazioni con parti correlate è stata inoltre resa operativa attraversol’adozione di un opportuno sistema informativo e la realizzazione del database delle parti correlatecondiviso con la controllante CIR SpA.

13. NOMINA DEI SINDACILa nomina del Collegio sindacale è regolata dall’art. 22 dello statuto sociale, riportato nell’art.8 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.

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La quota di partecipazione minima richiesta per presentare le liste è stata confermata nel 2,5%con delibera Consob del 28 gennaio 2015 n. 19109, in linea con la previsione dello statuto.

14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALELo statuto sociale prevede che il Collegio sindacale sia composto da tre sindaci effettivi e da tresindaci supplenti che durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili.Il Collegio sindacale della Società è stato nominato in data 23 aprile 2012 e rimarrà in caricafino all’approvazione del bilancio 2014. Per la composizione del Collegio sindacale e per leulteriori informazioni ad esso relative, si rinvia a quanto indicato nella Tabella 3 riportata in al-legato. Le caratteristiche personali e professionali di ciascun sindaco sono consultabili sul sitodella Società www.gruppoespresso.it, nella sezione Governance.Nel corso dell’esercizio 2014 il Collegio sindacale si è riunito 8 volte. La durata media delleriunioni è stata di circa 2 ore. Le riunioni programmate per l’anno 2015 sono 6 di cui una si ègià svolta in data 12 febbraio 2015.E’ stata verificata con esito positivo la sussistenza dei requisiti di indipendenza e onorabilità deisindaci, utilizzando i criteri previsti dal Codice.Il Collegio sindacale, inoltre, applicando tutti i criteri previsti dal Codice con riferimento all’in-dipendenza degli Amministratori, ha verificato l’indipendenza dei propri membri sia nella primaoccasione utile dopo la loro nomina, sia nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.I sindaci che hanno un interesse in una determinata operazione della Società devono informaretempestivamente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa la natura,i termini e la portata del proprio interesse.Il Collegio sindacale ha altresì vigilato sull’indipendenza della società di revisione verificando ilrispetto delle disposizioni normative in materia. Il Collegio sindacale ha svolto la propria attività in modo da affiancare alle tradizionali funzionidi vigilanza un ruolo propositivo e catalizzatore con riferimento alle tematiche del controllointerno e a quelle di propria competenza attribuite dalla legge e dai regolamenti. In tale ottica ilCollegio sindacale ha posto al centro della propria attività lo scambio di informazioni con gliorgani di amministrazione del Gruppo, con le figure apicali della struttura operativa, nonchécon gli altri organi di controllo. In particolare, il Collegio sindacale ha coordinato la propriaattività, attraverso la partecipazione alle riunioni e la richiesta di chiarimenti e/o di informazioni,con la funzione Internal Audit, con il Comitato Controllo e Rischi, con l’Organismo di Vigilanzae con la società di revisione.I sindaci sono stati invitati a partecipare alle due riunioni di induction per gli amministratori dicui al punto 4.2.2 che precede, a cui si fa rinvio.

15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTILa Società ha istituito un’ampia sezione del proprio sito istituzionale www.gruppoespresso.it,facilmente accessibile, nella quale sono riportate le informazioni rilevanti per gli azionisti.Responsabile della funzione “Investor Relations” è il Dott. Stefano Canu, che gestisce il flussodelle informazioni dirette ai soci, agli analisti finanziari e agli investitori istituzionali, nelrispetto delle regole stabilite per la comunicazione di informazioni e documenti della Società.La Società si è sempre attivamente adoperata per instaurare e mantenere un dialogo efficacecon i propri azionisti e con il mercato, utilizzando varie forme di comunicazione quali per

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esempio: presentazione dei risultati della Società e del Gruppo nel corso delle riunioni assem-bleari, incontri con analisti finanziari e investitori istituzionali in Italia ed all’estero, diffusioneal pubblico mediante la messa a disposizione sul sito web della Società dei comunicati stampae delle presentazioni.

16. ASSEMBLEE L’Assemblea è convocata, mediante pubblicazione di avviso sul sito internet della Società nonchésul quotidiano “la Repubblica” secondo i termini e le modalità previste dalla normativa vigente.Nello stesso avviso viene fissato il giorno per la seconda convocazione.Il diritto di intervento in Assemblea e di delega sono regolati dalla normativa applicabile.La delega può essere notificata alla Società a mezzo di posta elettronica certificata entro l’iniziodei lavori assembleari all’indirizzo indicato nell’avviso di convocazione.Per la regolarità della costituzione e per la validità delle deliberazioni dell’Assemblea, sia ordinariache straordinaria, sia in prima che nelle successive convocazioni, valgono le norme di legge.La Società si è dotata di un Regolamento che, pur non costituendo parte integrante dello statuto, di-sciplina l’ordinato e funzionale svolgimento dell’Assemblea ordinaria e straordinaria della Società.Tale Regolamento, consultabile sul sito della Società www.gruppoespresso.it, nella sezione Governance, garantisce a ciascun socio il diritto di prendere la parola sugli argomenti in discussione.Il Consiglio, che è intervenuto nella sua interezza all’Assemblea ad eccezione di un componente,si è adoperato per assicurare agli Azionisti un’adeguata informativa circa gli elementi necessariperché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare.Le variazioni nella capitalizzazione delle azioni della Società avvenute nel corso dell’anno sonostate generalmente in linea con quelle di mercato e del settore di riferimento.

17. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO DI RIFERIMENTO Non vi sono stati fino a oggi cambiamenti nella struttura di Corporate Governance dalla chiusuradell’esercizio 2014.

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CODICE DI AUTODISCIPLINA

PREMESSA

Il Codice di Autodisciplina di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito il “Codice”)contiene la descrizione dei principali compiti e delle funzioni degli organi sociali e dell’assettodi controllo interno e gestione dei rischi della Società.La rappresentazione di tali compiti e funzioni è effettuata in modo organico in un unico docu-mento nel quale è possibile reperire, oltre ai contenuti, riferimenti specifici al quadro delleregole applicabili: le disposizioni di legge e di regolamento, le norme statutarie, i principi delCodice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA a cui la Società aderisce.A questo proposito la Società nel Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2013, a seguitodelle nuove disposizioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA introdotte nel di-cembre 2011, ha aggiornato la propria Corporate Governance e approvato procedure internecome indicato nel Codice.

Art. 1 - Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito al ruolo del Consiglio di Amministrazione.

Art. 18 - Poteri del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione è investito dei poteri di ordinaria e di straordinaria ammini-strazione, con facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga necessari ed opportuni per l’attuazionee il raggiungimento dello scopo sociale, con esclusione degli atti che la legge o il presentestatuto, in modo tassativo, riservino all’assemblea dei soci.Il Consiglio di Amministrazione potrà pertanto deliberare la riduzione del capitale sociale incaso di recesso dei soci, l’adeguamento dello statuto a disposizioni normative inderogabili, iltrasferimento della sede legale nell’ambito del territorio nazionale nonché la fusione per incor-porazione di una società interamente controllata o partecipata in misura almeno pari al 90(novanta) per cento del suo capitale, il tutto nel rispetto delle previsioni di cui agli articoli2505 e 2505 bis del Codice Civile.

Art. 19 - Informazione degli amministratori al collegio sindacaleGli amministratori riferiscono tempestivamente agli altri amministratori e al collegio sindacalesull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo ai sensi di legge.La comunicazione viene effettuata con periodicità almeno trimestrale in occasione delle riunionidel Consiglio di Amministrazione o del comitato esecutivo ovvero con comunicazione scrittao verbale o telefonica al Presidente del collegio sindacale qualora particolari esigenze di tem-pestività lo rendano preferibile.Gli amministratori devono dare notizia agli altri amministratori ed al collegio sindacale diogni interesse che, per conto proprio o di terzi, abbiano in una determinata operazione, iltutto ai sensi di legge.

Art. 20 – Riunioni del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione si riunisce, nella sede sociale o altrove, su convocazione del

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Presidente o di chi ne fa le veci, di norma trimestralmente, e comunque ogni qual volta gli in-teressi della società lo esigano, anche su richiesta di almeno due consiglieri.Il consiglio si riunisce altresì secondo quanto previsto al successivo articolo 22. La convocazionesi farà per lettera o lettera raccomandata o telegramma o fax o posta elettronica o mezzo equi-valente e dovrà pervenire almeno cinque giorni prima di quello della riunione. In caso diurgenza i termini della convocazione sono ridotti a un giorno.Le adunanze del consiglio e le sue deliberazioni sono valide, anche senza convocazione formale,quando intervenga anche per videoconferenza e/o audioconferenza la maggioranza dei consiglieri incarica e dei sindaci effettivi, tutti gli aventi diritto ad intervenire siano stati preventivamente informatidella riunione ed i partecipanti siano sufficientemente informati sugli argomenti da trattare.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione, in applicazione di quanto previsto dall’art. 1 delCodice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA:

- sulla base di apposita procedura interna approvata dal Consiglio di Amministrazione,esamina e approva i piani strategici, industriali e finanziari dell’emittente a livello consolidato,monitorandone periodicamente l’attuazione;

- definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell’emittente,come illustrato al successivo Art. 7;

- valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’emittentenonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al si-stema di controllo interno e di gestione dei rischi;

- stabilisce la periodicità, di norma trimestrale, con la quale l’Amministratore Delegato deveriferire al Consiglio circa l’attività svolta nell’esercizio delle deleghe conferite;

- valuta l’andamento della gestione tenendo in considerazione, in particolare, le informazioniricevute dall’Amministratore Delegato, nonché confrontando periodicamente i risultati con-seguiti con quelli programmati;

- esamina ed approva preventivamente - salvo le previste eccezioni - le operazioni dell’emittenteed esamina quelle delle controllate aventi un significativo rilievo strategico, così comedefinito in apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione;

- effettua, almeno una volta all’anno, una valutazione sulla dimensione, sulla composizione esul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati, tenendo anche conto di elementiquali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoicomponenti, nonché della loro anzianità di carica;

- può esprimere agli Azionisti, prima della nomina del nuovo Consiglio, i propri orientamentisulle figure professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna, tenuto contoanche della valutazione di cui al precedente punto;

- al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie, la Società ha adottatouna procedura aggiornata per la gestione interna e la comunicazione all’esterno di documentie informazioni riguardanti l’emittente, con particolare riferimento alle informazioni privile-giate, resa disponibile sul sito internet della Società;

- fornisce informativa nella Relazione sul governo societario sulla propria composizione, suitempi e modalità di svolgimento delle sue riunioni e sul processo di autovalutazione.

Gli Amministratori agiscono e deliberano con cognizione di causa ed in autonomia ed accettanola carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il

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tempo necessario, anche tenendo conto dell’impegno connesso alle loro attività lavorative eprofessionali, del numero di cariche di Amministratore o sindaco da essi ricoperte in altresocietà quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicu-rative o di rilevanti dimensioni. Sono inoltre tenuti ad informare il Consiglio di Amministrazionedi eventuali attività svolte in concorrenza con l’emittente e di ogni significativa modifica inter-venuta nelle cariche da essi ricoperte in altre società.

Sempre in applicazione di quanto previsto dall’art. 1 del Codice di Autodisciplina di Borsa Ita-liana SpA il Consiglio di Amministrazione ha approvato il seguente:

ORIENTAMENTO IN MERITO AL NUMERO MASSIMO DI INCARICHI DI AMMINISTRATORE O SINDACOIN ALTRE SOCIETA’ QUOTATE IN MERCATI REGOLAMENTATI, ANCHE ESTERI, IN SOCIETA’ FINAN-ZIARIE, BANCARIE, ASSICURATIVE O SOCIETA’ DI RILEVANTI DIMENSIONI

Con riferimento al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco in altre società quotatein mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o società dirilevanti dimensioni (di seguito "Società Rilevanti") si riportano di seguito i criteri generali applicabiliper la valutazione degli incarichi e le ipotesi che possono portare ad una deroga degli stessi criteri.

a) Criteri generali per la valutazione1. Escludere che un Amministratore esecutivo di GELE possa assumere altri incarichi come

amministratore esecutivo o sindaco in Società Rilevanti non appartenenti al Gruppo CIR.2. Per gli Amministratori esecutivi di GELE, possibilità di svolgere incarichi ulteriori per un

massimo di cinque come Amministratore non esecutivo in Società Rilevanti non appartenential Gruppo CIR.

3. Per gli Amministratori non esecutivi di GELE, possibilità di svolgere incarichi ulteriori perun massimo di cinque come Amministratore non esecutivo e/o sindaco e due come ammini-stratore esecutivo in Società Rilevanti non appartenenti al Gruppo CIR o a quello della suacontrollante.

4. Gli incarichi ricoperti in Società Rilevanti appartenenti al medesimo gruppo conterannocome un unico incarico (e tale unico incarico sarà considerato come di Amministratore ese-cutivo ai fini del computo dei limiti, se almeno uno degli incarichi ricoperti nel medesimogruppo sia di Amministratore esecutivo).

5. Per “società di rilevanti dimensioni” si intendono società che superino almeno uno dei se-guenti requisiti: fatturato superiore a Euro 500 milioni, attivo patrimoniale superiore aEuro 1.000 milioni, numero di dipendenti superiore a 2.000.

6. Per “società finanziarie” si intendono solo quelle che esercitano le attività di prestazione diservizi finanziari nei confronti del pubblico, sottoposte a vigilanza.

b) Derogabilità dei criteri generaliResta inteso che i criteri generali sopra indicati potranno essere sempre derogabili con riferimentoad uno o più Amministratori con deliberazione motivata del Consiglio di Amministrazione. IlConsiglio di Amministrazione chiamato a deliberare in merito a tali deroghe potrà tener conto,

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ai fini della propria valutazione, anche dei dati relativi alla presenza e quindi alla garantitapartecipazione dell’Amministratore interessato alle riunioni consiliari e dei comitati di GELE.Si precisa, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione valuta l’indipendenza degli Ammini-stratori con periodicità almeno annuale, tenendo anche conto delle informazioni che i singoliinteressati sono tenuti a fornire. La Società, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 147-ter,comma 4, del Testo Unico della Finanza, fa obbligo all’Amministratore che abbia perduto laqualifica di indipendente ai sensi delle previsioni del Codice di Autodisciplina (Criterio 3.C.1)di rassegnare le proprie dimissioni, senza pregiudizio per la facoltà del Consiglio di Ammini-strazione di valutare ciascun caso specifico ammettendo eventuali deroghe.

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito al Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Art. 17 - Rappresentanza legaleIl Presidente ha la rappresentanza legale della società. La rappresentanza legale è inoltreaffidata separatamente ai Vice Presidenti, agli amministratori delegati, ai direttori generali ead eventuali procuratori, nei limiti dei poteri loro conferiti.

In applicazione di quanto previsto dall’art. 1 del Codice di Autodisciplina di Borsa ItalianaSpA il Presidente del Consiglio di Amministrazione:

- convoca le riunioni del Consiglio di Amministrazione e si adopera affinché ai membri delConsiglio ed ai sindaci siano fornite, almeno 48 ore prima rispetto alla data della riunione(salve motivate eccezioni), la documentazione e le informazioni necessarie per permettereal Consiglio stesso di esprimersi con consapevolezza sulle materie sottoposte al suo esameed approvazione, eventualmente integrata da un documento di sintesi, ove particolarmentevoluminosa e complessa;

- coordina le attività del Consiglio di Amministrazione e guida lo svolgimento delle relativeriunioni, curando che agli argomenti all’ordine del giorno sia dedicato il tempo necessarioper consentire il dibattito e incoraggiando il contributo da parte dei Consiglieri;

- può chiedere all’Amministratore Delegato, anche su richiesta di uno o più amministratori,che i dirigenti dell’Emittente e quelli delle società del gruppo intervengano alle riunioniconsiliari per fornire gli opportuni approfondimenti.

Art. 2 – Composizione del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è composto da Amministratori esecutivi e non esecutivi, dotatidi adeguata competenza e professionalità, consapevoli dei diritti e doveri della propria caricae che operano sempre con indipendenza di giudizio. Gli Amministratori non esecutivi apportano le loro specifiche competenze alle discussioni con-siliari, contribuendo all’assunzione di decisioni consapevoli e prestando particolare cura allearee in cui possono manifestarsi conflitti di interesse. La composizione del Consiglio di Amministrazione dell’emittente – anche sotto il profilodel numero, della competenza, dell’autorevolezza e della disponibilità di tempo degli ammi-nistratori non esecutivi, deve essere idonea a garantire adeguate condizioni di autonomiagestionale, orientate alla massimizzazione degli obiettivi economico-finanziari propri del-l’emittente.

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La composizione del Consiglio di Amministrazione rispetta altresì l’equilibrio fra i generi pre-scritto dalla normativa vigente.Gli Amministratori sono tenuti a conoscere i compiti e le responsabilità inerenti alla carica.

Il Presidente cura che gli Amministratori e i sindaci possano partecipare, successivamente allanomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un’adeguata conoscenzadel settore di attività in cui opera l’emittente, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione,nonché del quadro normativo di riferimento.Per quanto riguarda l’informativa sui settori di attività, l’Amministratore Delegato presentaperiodiche informative sull’andamento dei mercati e del business in occasione delle riunionidel Consiglio di Amministrazione.Nel corso del processo di autovalutazione del Consiglio, gli Amministratori vengono chiamatiad esprimere specifiche richieste di natura informativa, che vengono soddisfatte nel corso diun massimo di n. 2 riunioni di induction da svolgere nel corso di ogni esercizio.Eventuali specifiche sessioni informative per i Consiglieri, con il supporto di esperti in formazioneprofessionale, potranno essere organizzate in occasione del rinnovo del Consiglio di Ammini-strazione e successivamente, ogni qualvolta l’evoluzione del quadro normativo richieda un ag-giornamento in merito.

Il Consiglio di Amministrazione designa un lead independent director che:

a. rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degliAmministratori non esecutivi, ed in particolare degli indipendenti;

b. collabora con il Presidente al fine di garantire che gli Amministratori siano destinatari diflussi informativi completi e tempestivi.

Al lead independent director è attribuita, tra l’altro, la facoltà di convocare, autonomamenteo su richiesta di altri Consiglieri, apposite riunioni di soli Amministratori Indipendenti per ladiscussione dei temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Ammini-strazione o alla gestione sociale.

Con riferimento alla possibilità che gli emittenti adottino meccanismi che assicurino la scadenzadifferenziata di tutti o parte dei componenti dell’organo amministrativo (cd. staggered board),la Società non ha ritenuto opportuno adottare tale previsione, in quanto non adatta alparticolare assetto proprietario di GELE.

La Società aderisce al cosiddetto divieto di interlocking, previsto dall’art. 2 del Codice di Au-todisciplina di Borsa Italiana SpA, ossia il principio per cui il chief officer di una emittente nonpuò assumere l’incarico di Amministratore di un’altra emittente non appartenente allo stessogruppo, di cui sia chief officer un Amministratore dell’emittente medesima.

Art. 3 - Amministratori Indipendenti

In conformità a quanto previsto dal Regolamento recante norme di attuazione del D.Lgs.58/1998 in materia di mercati adottato da Consob con Delibera 16191/2007 gli Amministratori

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Indipendenti costituiscono la maggioranza dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

In adesione a quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA, sonoconsiderati “Amministratori Indipendenti” coloro che:

a) direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interpostapersona, non controllano l’Emittente o non sono in grado di esercitare su di esso un’influenzanotevole, o non partecipano a un patto parasociale attraverso il quale uno o più soggettipossono esercitare il controllo o un’influenza notevole dell’Emittente;

b) non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, esponenti di rilievo dell’Emittente, di unasua controllata avente rilevanza strategica o di una società sottoposta a comune controllo conl’Emittente, ovvero di una società o di un ente che, anche insieme con altri attraverso un pattoparasociale, controlla l’Emittente o è in grado di esercitare sullo stesso un’influenza notevole;

c) direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali siaesponente di rilievo, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una societàdi consulenza), non hanno, o non hanno avuto nell’esercizio precedente, una significativarelazione commerciale, finanziaria o professionale:- con l’Emittente, una sua controllata, o con alcuno dei relativi esponenti di rilievo;- con un soggetto che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controllal’emittente, ovvero – trattandosi di società o ente – con i relativi esponenti di rilievo;ovvero non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, lavoratori dipendenti di unodei predetti soggetti;

d) non ricevono, o non hanno ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall’Emittente o da unasocietà controllata o controllante una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto al-l’emolumento “fisso” di Amministratore non esecutivo dell’Emittente, ivi inclusa la parteci-pazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria;

e) non sono stati Amministratori dell’Emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni;f) non rivestono la carica di Amministratore esecutivo in un’altra società nella quale un Am-

ministratore esecutivo dell’emittente abbia un incarico di Amministratore;g) non sono soci o Amministratori di società o di un’entità appartenente alla rete della società

incaricata della revisione contabile dell’Emittente;h) non sono stretti familiari di una persona che si trova in una delle situazioni di cui ai

precedenti punti.

Qualora ricorressero alcune delle suddette ipotesi previste dal Codice di Autodisciplina diBorsa Italiana SpA, quali condizioni di non indipendenza degli Amministratori non esecutivi,il Consiglio di Amministrazione dovrà valutare, con riferimento al singolo caso, se sussistanoo meno i requisiti necessari per l’attribuzione della qualifica di Amministratore Indipendente.

Sulla base di quanto prescritto al comma 4, art. 147-ter del T.U.F., almeno uno dei componentidel Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione è compostoda più di sette componenti, devono possedere i requisiti di indipendenza stabiliti per i sindacie pertanto, ai sensi del comma 3, art. 148 del T.U.F., non vengono considerati indipendenti:

a) il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli Amministratori della Società, gliAmministratori, il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli Amministratori

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delle società da questa controllate, delle società che la controllano e di quelle sottoposte acomune controllo;

b) coloro che sono legati alla Società od alle società da questa controllate od alle società che lacontrollano od a quelle sottoposte a comune controllo ovvero agli Amministratori della So-cietà ed ai soggetti di cui al punto precedente da rapporti di lavoro autonomo o subordinatoovvero da altri rapporti di natura patrimoniale o professionale che ne compromettano l’in-dipendenza.

L’indipendenza degli amministratori è valutata dal Consiglio di Amministrazione dopo lanomina e, successivamente con cadenza annuale. Il Consiglio rende noto l’esito delle proprievalutazioni nella Relazione sul governo societario.

Art. 4 - Istituzione e funzionamento dei comitati interni al Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione istituisce al proprio interno uno o più comitati con funzionipropositive e consultive, definendone i compiti con le deliberazioni con cui sono istituiti.

I comitati sono composti da non meno di tre membri tutti indipendenti e sono coordinati daun presidente.Le riunioni di ciascun comitato sono verbalizzate. Il presidente, qualora ne ravvisi la necessità, può invitare di volta in volta altri soggetti la cuipresenza possa risultare opportuna allo svolgimento della riunione.

La Società ha istituito i seguenti comitati:

a. Il Comitato Controllo e Rischi, all’interno del quale almeno un componente deve possedereun’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi, oltre allefunzioni consultive e propositive, svolge funzioni di monitoraggio del Sistema Controllo eRischi;

b. Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, dotato di un proprio regolamento. Tale co-mitato, all’interno del quale figurano adeguate competenze in materia finanziaria o dipolitica retributiva, per motivi organizzativi riunisce le funzioni del Comitato Nomine e delComitato per la Remunerazione;

c. Il Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate, così come previsto dalla Procedura perle Operazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione in conformitàdella delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i..

I compiti assegnati ai singoli comitati sono illustrati negli articoli successivi.

Art. 5 – Nomina degli Amministratori

La nomina degli Amministratori avviene secondo quanto disposto dall’art. 15 dello Statutosociale di seguito riportato.

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Art. 15 - Consiglio di AmministrazioneLa società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione costituito da sette a diciannovecomponenti.L’assemblea, prima di procedere alla nomina degli amministratori, determina il numero dei com-ponenti del consiglio, numero che rimarrà fermo fino a sua diversa deliberazione.Agli azionisti di minoranza è riservata la nomina di un componente il Consiglio di Amministra-zione.I consiglieri durano in carica per il periodo di tempo stabilito dall’assemblea all’atto della nomina,comunque per un periodo non superiore a tre esercizi, e sono rieleggibili. Il Consiglio di Ammini-strazione è nominato dall’assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti, nelle quali icandidati devono essere elencati mediante un numero progressivo; le liste di candidati, sottoscrittedagli azionisti che le presentano, devono essere depositate nei termini e con le modalità previstedalla normativa applicabile. Hanno diritto di presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri azionisti,rappresentino almeno il 2,5% del capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria o quella di-versa percentuale che venisse determinata ai sensi di legge o di regolamento, con onere dicomprovare la titolarità del numero di azioni richiesto entro il termine e con le modalità previstedalla normativa applicabile; gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, rappresentino complessi-vamente meno del 20% del capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria, potrannopresentare liste contenenti non più di tre candidati. Le liste presentate senza l’osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come nonpresentate.Nessun azionista può presentare o concorrere a presentare, neppure per interposta persona osocietà fiduciaria, più di una lista; gli azionisti che siano assoggettati a comune controllo aisensi dell’art. 93 del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria oquelli che partecipino ad uno stesso sindacato di voto possono presentare o concorrere a pre-sentare una sola lista.Ogni azionista può votare una sola lista.Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.Unitamente a ciascuna lista, sono depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidatiaccettano la candidatura e attestano sotto la propria responsabilità l’inesistenza di cause di ineleg-gibilità e di incompatibilità previste dalla legge e l’esistenza dei requisiti eventualmente prescrittidalla legge e dai regolamenti vigenti per i componenti il Consiglio di Amministrazione nonché uncurriculum vitae riguardante le caratteristiche personali e professionali con l’indicazione degli in-carichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società e dell’idoneità a qualificarsi comeamministratore indipendente ai sensi di legge o di regolamento. Eventuali incompletezze o irrego-larità relative ai singoli candidati comporteranno l’eliminazione del nominativo del candidatodalla lista che verrà messa in votazione.Per poter conseguire la nomina dei candidati indicati, le liste presentate e messe in votazionedevono ottenere una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta ai sensi delpresente articolo per la presentazione delle liste stesse; in difetto, di tali liste non verrà tenutoconto.All’elezione dei componenti il Consiglio di Amministrazione si procederà come segue:a) dalla lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base all’ordine

progressivo con il quale sono elencati nella lista, tanti consiglieri che rappresentino la totalità diquelli da eleggere meno uno;

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b) dalla seconda lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti e che non siacollegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato lalista risultata prima per numero di voti, è tratto il restante consigliere, nella persona delcandidato elencato al primo posto di tale lista.

Tutti i consiglieri eletti dovranno essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità ri-chiesti dalla normativa vigente. Il difetto di tali requisiti determina decadenza dalla carica.Nel caso in cui sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i consiglieri sono trattida tale lista. Nel caso in cui non sia stata presentata o ammessa al voto alcuna lista oppure risulti eletto un nu-mero di amministratori inferiore al numero determinato dall’assemblea, l’assemblea stessa dovràessere riconvocata per la nomina dell’intero Consiglio di Amministrazione.Qualora per dimissioni o per altre cause vengano a mancare uno o più amministratori, si provvederàalla loro sostituzione ai sensi dell’art. 2386 c.c., assicurando il rispetto dei requisiti applicabili.Almeno uno dei componenti il Consiglio di Amministrazione, ovvero almeno due se il consiglio ècomposto da più di sette componenti, deve possedere il requisito di indipendenza previsto dallanormativa applicabile.L’amministratore indipendente che, successivamente alla nomina, perda i requisiti di indipendenzadeve darne immediata comunicazione al consiglio e, in ogni caso, decade dalla carica.Il consiglio valuta periodicamente l’indipendenza e l’onorabilità degli amministratori. Nel caso incui i predetti requisiti non sussistano o vengano meno e nel caso in cui venga meno il numerominimo di amministratori indipendenti stabilito nel presente statuto, il consiglio dichiara la deca-denza dell’amministratore privo di detto requisito dalla carica e provvede alla sua sostituzione.Qualora per dimissioni o per altra causa venisse a mancare la metà o più degli amministratori, siritiene dimissionario l’intero consiglio e si deve convocare l’assemblea per le nuove nomine aisensi di legge.Ai componenti il Consiglio di Amministrazione spetta il rimborso delle spese sostenute perragioni d’ufficio purché documentate. L’assemblea può determinare un compenso annuale afavore degli amministratori anche sotto forma di partecipazione agli utili. Il Consiglio di Am-ministrazione stabilisce, sentito il collegio sindacale, le remunerazioni per gli amministratori in-vestiti di particolari cariche.

In applicazione di quanto previsto dall’art. 5 del Codice di Autodisciplina di Borsa ItalianaSpA con riguardo alla nomina degli Amministratori, il Comitato Nomine e Remunerazionesvolge le seguenti funzioni:

- propone al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di Amministratore qualoraoccorra sostituire un Amministratore indipendente ai sensi dell’art. 2386, primo comma delCodice Civile;

- formula pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizionedello stesso, nonché, eventualmente, in merito alle figure professionali la cui presenza all’in-terno del Consiglio sia ritenuta opportuna;

- formula pareri al Consiglio di Amministrazione in merito al numero massimo di incarichi diamministratore o sindaco che gli Amministratori della società possono assumere, anche inderoga ai criteri generali, in società quotate nei mercati regolamentati (anche esteri), societàfinanziarie, assicurative e società di rilevanti dimensioni, tenendo conto della partecipazionedei consiglieri ai comitati costituiti all’interno del Consiglio.

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Il Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione,adotta un Piano per la successione degli Amministratori esecutivi. Tale Piano viene sottopostoa revisione periodica e comunque a ricognizione con cadenza almeno triennale da parte delComitato per le Nomine e la Remunerazione.

Art. 6 - Remunerazione degli Amministratori

Le politiche retributive sono orientate a garantire la competitività sul mercato del lavoro inlinea con gli obiettivi di crescita e fidelizzazione delle risorse umane, oltre che a differenziaregli strumenti retributivi sulla base delle singole professionalità e competenze.

La remunerazione degli Amministratori non esecutivi, commisurata all’impegno richiesto aciascuno di essi, è determinata dall’Assemblea.Il Consiglio di Amministrazione determina l’emolumento per la carica del Presidente ed i com-pensi agli Amministratori per incarichi speciali.Il Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Nomine e Remunerazione, definisce unapolitica per la remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con responsabilità strategiche.La remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche, in conformità dello sta-tuto, è stabilita dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Nomine e Remu-nerazione, sentito il parere del Collegio sindacale, sulla base delle linee guida stabilite nellapolitica della remunerazione.

Nel predisporre eventuali piani di remunerazione basati su azioni, il Consiglio di Amministrazioneassicura il rispetto dei criteri prescritti dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA.

In applicazione di quanto previsto dall’art. 6 del Codice di Autodisciplina di Borsa ItalianaSpA con riferimento alle remunerazioni il Comitato Nomine e Remunerazioni svolge le seguentifunzioni:

- formula proposte o esprime pareri per la remunerazione dell’Amministratore Delegato edegli Amministratori investiti di particolari cariche, che possono includere anche piani diremunerazione che prevedono l’assegnazione di stock option o l’erogazione di altri incentiviparametrati su azioni;

- formula proposte al Consiglio in merito a piani di pagamento a dipendenti basati su azioni(redigendo a tal fine lo specifico Regolamento), identificandone i beneficiari e l’entità delleopzioni di assegnazione a ciascuno di essi, e su indicazione dell’Amministratore Delegato,in merito ai criteri per la remunerazione del personale direttivo della Società;

- valuta periodicamente l’adeguatezza, la coerenza e la concreta applicazione della politicaper la remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategicheformulando al Consiglio proposte in materia;

- valuta periodicamente l’adeguatezza dei meccanismi di incentivazione del Responsabile del-l’Internal Audit e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societaririspetto ai compiti ad essi assegnati.

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Art. 7 - Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il Consiglio di Amministrazione approva i principi generali del sistema di controllo interno egestione dei rischi.In particolare il Consiglio di Amministrazione ha adottato le Linee di indirizzo in materia diSistema di controllo interno e di gestione dei rischi qui di seguito riportate.

LINEE DI INDIRIZZO IN MATERIA DI SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

PremessaIl Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (“GELE” o la “Società”)ha adottato le presenti Linee di Indirizzo che dettano i principi generali del sistema di controllointerno e gestione dei rischi di GELE (il “Sistema Controllo e Rischi”). GELE è una holding operante nel settore editoriale e dei media, con aree di business affidatealle società controllate facenti parti del Gruppo Espresso (il “Gruppo”). Le presenti Linee Guida sono così suddivise:A. Sistema Controllo e Rischi.B. Compiti degli organi e funzioni del Sistema Controllo e Rischi.C. La gestione dei rischi.

A. Sistema Controllo e RischiIl Sistema Controllo e Rischi è l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organiz-zative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, ge-stione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa sana, corretta ecoerente con gli obiettivi prefissati e favorire l’adozione di decisioni consapevoli. Il SistemaControllo e Rischi contribuisce a garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l’efficienzae l’efficacia dei processi aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria, il rispetto dileggi e regolamenti nonché dello statuto e delle procedure interne adottate dalla Società.

Il Sistema Controllo e Rischi contribuisce a ridurre e contenere, ma non può eliminare la pos-sibilità di decisioni sbagliate, errori, violazioni fraudolente di sistemi di controllo e accadimentiimprevedibili.

Il Sistema di Controllo e Rischi contribuisce a definire i compiti di ciascun organismo respon-sabile e i meccanismi di collaborazione e scambio di informazioni tra i diversi soggetti coinvoltinel processo di informativa finanziaria e gestione dei rischi.

Il Sistema Controllo e Rischi ricomprende, oltre i principi espressi nelle presenti linee guida,anche:i) le specifiche disposizioni statutarie e regolamentari interne in materia di ripartizione di com-petenze e deleghe di responsabilità;ii) il sistema delle deleghe, delle procedure e delle aree a rischio mappate dal Modello Organiz-zativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001;iii) gli obiettivi e le metodologie di valutazione dei rischi e le disposizioni in materia di sistemaamministrativo, contabile e finanziario.

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B. Compiti degli organi e funzioni del Sistema Controllo e RischiGli organi e le funzioni responsabili per il Sistema Controllo e Rischi sono i seguenti:a) il Consiglio di Amministrazione;b) l’Amministratore incaricato in materia di Sistema Controllo e Rischi (l’“Amministratore

Incaricato”);c) il Comitato Controllo e Rischi; d) il Responsabile della funzione di Internal Audit;e) il risk manager;f) il Collegio sindacale;g) l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001;h) gli altri organi e funzioni aziendali competenti in materia di controlli interni e gestione dei

rischi.

Resta inteso inoltre che tutti i dipendenti sono chiamati ad adoperarsi per garantire l’efficacefunzionamento del Sistema Controllo e Rischi, ciascuno nell’ambito dei propri compiti e per ilruolo ricoperto all’interno dell’organizzazione aziendale. Infatti, in base alle mansioni assegnate,le risorse umane dell’azienda hanno la formazione necessaria per adempiere alle proprie re-sponsabilità con la necessaria conoscenza e comprensione dell’attività, dell’organizzazione edelle modalità di funzionamento del mercato di riferimento e del settore specifico in cuioperano, non senza trascurare i rischi propri egli obiettivi gestionali della Società.Gli organi e funzioni sopra riportati operano ciascuno nel rispetto dei propri compiti e com-petenze e secondo le indicazioni previste nelle presenti Linee Guida e nelle disposizioni norma-tive, regolamentari e interne applicabili.

Il Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità finale del Sistema Controllo e Rischi e nedefinisce le linee di indirizzo, in coerenza con gli obiettivi strategici e il profilo di rischio dellaSocietà.Il Consiglio di Amministrazione nell’ambito del Sistema Controllo e Rischi:a) definisce le linee di indirizzo del Sistema Controllo e Rischi, provvedendo alle opportune

modifiche e aggiornamenti;b) individua la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della

Società, rivalutandoli ogni volta che le circostanze lo rendessero necessario;c) valuta con cadenza annuale l’adeguatezza, efficacia ed efficienza del Sistema Controllo e

Rischi rispetto all’attività di impresa e il profilo di rischio assunto, tenuto anche conto dellevalutazioni dell’Amministratore Incaricato e del Comitato Controllo e Rischi;

d) approva, su proposta del Comitato Controllo e Rischi, con cadenza annuale, in concomitanzacon l’approvazione del bilancio di esercizio, il piano di audit, sentito il Collegio sindacale el’Amministratore Incaricato;

e) valuta, sentito il Collegio sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventualelettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revi-sione legale;

f) nomina l’Amministratore Incaricato; g) nomina al suo interno un Comitato Controllo e Rischi e ne designa il presidente;h) approva il regolamento del Comitato Controllo e Rischi ed eventuali sue modifiche e ag-

giornamenti;

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81Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

i) nomina e revoca il Responsabile della funzione di Internal Audit, su proposta del ComitatoNomine e Remunerazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi esentito il Collegio sindacale, verificando periodicamente la coerenza dei meccanismi di in-centivazione con i compiti allo stesso assegnati.

j) assicura che il Responsabile della funzione di Internal Audit sia dotato delle risorse adeguateper l’espletamento delle proprie responsabilità.

Amministratore Incaricato L’Amministratore Incaricato ha la responsabilità di assicurare la funzionalità e l’adeguatezza delsistema di controllo interno. Nel sistema aziendale esistente e sulla base dell’articolazione delle deleghein essere presso la Società l’Amministratore Incaricato coincide con l’Amministratore Delegato.L’Amministratore Incaricato:a) cura l’identificazione dei principali rischi aziendali e li sottopone periodicamente all’esame

del Consiglio di Amministrazione;b) cura la progettazione, realizzazione e gestione del Sistema Controllo e Rischi, prevedendo

modalità di coordinamento tra gli organi e le funzioni interessate al fine di massimizzarnel’efficienza e ridurre duplicazioni;

c) verifica costantemente, anche sulla base delle relazioni predisposte dal Responsabile dell’ In-ternal Audit e delle indicazioni del Comitato Controllo e Rischi, l’adeguatezza, efficacia edefficienza del Sistema Controllo e Rischi, proponendo al Consiglio di Amministrazione leopportune modifiche e aggiornamenti;

d) può chiedere al Responsabile della funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche suspecifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell’esecuzione dioperazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Am-ministrazione, al Presidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio sindacale;

e) riferisce tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche ecriticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunquenotizia, affinché il Consiglio di Amministrazione possa prendere le opportune iniziative;

f) può avvalersi nello svolgimento delle proprie funzioni del supporto del Comitato Controlloe Rischi.

Il Comitato Controllo e RischiIl Comitato Controllo e Rischi svolge funzioni consultive, propositive e di monitoraggio sulSistema Controllo e Rischi. a) valuta, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e

sentiti la società incaricata della revisione legale e il Collegio sindacale, il corretto utilizzodei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio d’esercizio edel bilancio consolidato e presenta i risultati della propria valutazione al Consiglio di Am-ministrazione come previsto dalla successiva lettera f);

b) esprime pareri su specifici aspetti inerenti l’identificazione dei principali rischi aziendali, edin particolare sull’identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischiaziendali;

c) esamina le relazioni aventi per oggetto la valutazione del Sistema Controllo e Rischi predi-sposte dalla funzione di Internal Audit e riferisce al Consiglio di Amministrazione le proprievalutazioni in merito come previsto dalla successiva lettera f);

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d) monitora l’autonomia, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza della funzione di InternalAudit e propone al Consiglio di Amministrazione eventuali interventi correttivi;

e) può chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche areeoperative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio sindacale e delConsiglio di Amministrazione e all’Amministratore Incaricato;

f) riferisce al Consiglio almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione della relazionefinanziaria annuale e semestrale, sull’attività svolta nonché sull’adeguatezza del SistemaControllo Rischi;

g) esamina il piano di audit e ne propone l’adozione al Consiglio di Amministrazione;Il Comitato Controllo e Rischi è composto da almeno 3 amministratori indipendenti, dei qualialmeno uno è dotato di un’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestionedei rischi, e opera in conformità alle disposizioni del regolamento interno approvato dal Con-siglio di Amministrazione, che descrive le modalità di nomina, i compiti, la modalità di fun-zionamento, i poteri e il budget.Ai lavori del Comitato Controllo e Rischi partecipa il Presidente del Collegio sindacale o altrosindaco designato dal Presidente del Collegio (e possono comunque partecipare anche gli altrisindaci).

Il Responsabile della funzione di internal auditIl Responsabile della funzione di Internal Audit nell’ambito del Sistema Controllo e Rischi:a) predispone il piano di audit sottoponendolo al Comitato Controllo e Rischi, affinché ne

proponga l’adozione al Consiglio di Amministrazione;b) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità, l’operatività e l’idoneità

del Sistema Controllo e Rischi attraverso il piano di audit approvato dal Consiglio di Am-ministrazione;

c) predispone relazioni semestrali sulla propria attività, le modalità con cui viene condotta lagestione dei rischi, il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e l’idoneità delSistema Controllo e Rischi e ne trasmette copia al Comitato Controllo e Rischi e al Collegiosindacale e prima della riunione del Comitato Controllo e Rischi che precede i Consigli diAmministrazione della relazione annuale e semestrale;

d) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza, trasmettendonecopia ai Presidenti del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi e delCollegio sindacale e all’Amministratore Incaricato;

e) verifica nell’ambito del piano di audit l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemidi rilevazione contabile.

Il Responsabile della funzione di Internal Audit non dipende gerarchicamente dal Presidentedel Consiglio di Amministrazione né dall’Amministratore Delegato ed ha accesso diretto atutte le informazioni utili per lo svolgimento del suo incarico.E’ prevista una periodicità dei flussi.

Il Risk managerLa descrizione delle attività e funzioni del Risk manager sono indicate al successivo punto (D).

Il Collegio sindacaleIl Collegio sindacale vigila sull’efficacia del Sistema Controllo e Rischi. Nell’espletamento delleproprie funzioni il Collegio sindacale può chiedere al Responsabile della funzione di Internal Audit

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83Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative o operazioni aziendali dandone notizia alPresidente del Consiglio di Amministrazione. Il Collegio sindacale e il Comitato Controllo e Rischisi scambiano tempestivamente le informazioni rilevanti per l’espletamento dei propri compiti.

Organismo di VigilanzaL’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.L.gs 231/2001 svolge i compiti per essoprevisti dal Modello Organizzativo della Società e collabora e scambia informazioni regolar-mente con il Comitato Controllo e Rischi, il Collegio sindacale e l’Amministratore Incaricato.

Gli altri organi e funzioni competenti Gli altri organi e funzioni aziendali competenti in materia di controlli interni e gestione deirischi includono il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e l’insieme diprocedure e organi che compongono la struttura aziendale.

C. La gestione dei rischiIl Sistema di Gestione dei Rischi si articola sui seguenti tre livelli di controllo:a) le funzioni operative all’interno della Società rilevano i rischi e stabiliscono le azioni da in-

traprendere per la loro gestione;b) le funzioni preposte alla gestione dei rischi (risk management) svolgono costante attività di

analisi e monitoraggio;c) la funzione di Internal Audit controlla il funzionamento del Sistema e fornisce proprie va-

lutazioni indipendenti.

D. Definizione della natura e livello di rischi compatibili con gli obiettivi strategici di GELELa Società almeno una volta all’anno in fase di redazione del budget esegue una valutazione globaledei rischi con la relativa valutazione del loro possibile impatto sul raggiungimento dei risultati.L’analisi viene effettuata con il supporto metodologico del documento "Analisi e valutazione deirischi" riportato in allegato (all. A), che forma parte integrante del presente documento.L’output di tale attività è costituito da un documento che rappresenta in modo completo il livello dirischio per ogni area di business e definisce le azioni di mitigazione dei rischi previste.Il contenuto di massima dell’informazione elaborata è dato dal documento (all. B) e deve esserediscusso dal risk manager con la direzione aziendale e con Comitato Controllo e Rischi. Il ComitatoControllo e Rischi potrà richiedere delucidazioni e/o integrazioni al documento affinché possa rela-zionare in modo esaustivo al Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione dovràessere posto nelle condizioni di poter valutare agevolmente se il livello di rischio compatibile con gliobiettivi strategici della società è accettabile così come riportato nel documento predisposto dal ma-nagement e discusso con Comitato Controllo e Rischi.Il Consiglio di Amministrazione dovrà esprimere la sua opinione in merito alle azioni di mitigazioneproposte e sull’entità del rischio residuo.L’esame, la discussione e la definizione nel Consiglio di Amministrazione della natura e livello dirischio compatibile con gli obiettivi aziendali è attuata attraverso un’analisi critica della valutazionedi probabilità/impatto del Comitato Controllo e Rischi e tiene conto di parametri collegati al risultatodella gestione, al patrimonio netto e alla posizione finanziaria netta della Società.

Passi operativiL’attività di cui sopra deve essere sottoposta ad una revisione completa e ad un monitoraggio

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costante nel corso dell’esercizio da parte del risk manager in stretta collaborazione con i re-sponsabili di processo e con il Responsabile della funzione di Internal Audit. In concreto l’attività del risk manager in collaborazione con i responsabili di processo consistenello svolgimento delle seguenti operazioni:a) mappatura dei processi aziendali e relativo aggiornamento qualora necessario;b) rilevazione dei rischi sia interni che esterni con periodicità annuale, riferiti ai singoli pro-

cessi;c) misurazione dei rischi in termini di probabilità / impatto e valutazione dell’effetto sui

business plan e sul budget;d) analisi fattori di mitigazione del rischio;e) presentazione dei risultati dell’attività al Comitato Controllo e Rischi per esame e discussione

preliminare, al fine della presentazione degli stessi al Consiglio di Amministrazione.L’attività suindicata è svolta seguendo le linee guida metodologiche contenute nel documento“Analisi e valutazione dei rischi” allegato al presente documento, che sono ispirate al framework“ERM - enterprise risk management” elaborato dal “Committee of Sponsoring Organisationsof the Treadway Commission” (COSO report).

Monitoraggio continuoIl risk manager svolge un’attività di costante monitoraggio sulle possibili conseguenze derivantidai rischi strategici, operativi, di compliance e di reporting. Definisce una serie di flussi informativiprovenienti dalle funzioni operative per monitorare nel continuo il livello del rischio. Riportatrimestralmente al Comitato Controllo e Rischi e si coordina con i referenti delle aree di businessal fine di elaborare un documento di valutazione e monitoraggio dei rischi. Con riferimento allesocietà controllate l’analisi e la valutazione dei relativi rischi è gestita direttamente dal Risk ma-nager della Società.

Tempistiche per l’analisi e valutazione annuale dei rischiEntro il 31 ottobre di ogni anno il risk manager incontra il Comitato Controllo e Rischi per il-lustrare l’attività annuale di analisi e valutazione dei rischi della società; il Comitato Controlloe Rischi analizza il documento ed effettua gli opportuni approfondimenti nel corso dei successivimesi di novembre e dicembre per poi sottoporre il documento definitivo al Consiglio di Am-ministrazione in occasione dell’approvazione del budget nel corso del mese di gennaio.

Art. 8 - Sindaci

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito ai Sindaci.

Art. 22 – Collegio sindacaleIl collegio sindacale è composto da tre sindaci effettivi e da tre sindaci supplenti che durano incarica tre esercizi e sono rieleggibili. Alla minoranza è riservata l’elezione di un sindaco effettivoe di un supplente.La nomina del collegio sindacale avviene sulla base di liste presentate dagli azionisti nellequali i candidati sono elencati mediante un numero progressivo. La lista si compone di due se-zioni: una per i candidati alla carica di sindaco effettivo, l’altra per i candidati alla carica disindaco supplente.

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85Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Le liste di candidati, sottoscritte dagli azionisti che le presentano, devono essere depositate neitermini e con le modalità previste dalla normativa applicabile.Hanno diritto a presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, sianocomplessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno il 2,5% delcapitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria o quella diversa percentuale che venissedeterminata ai sensi di legge o di regolamento, con onere di comprovare la titolarità delnumero di azioni richiesto entro il termine e con le modalità di legge.Le liste presentate senza l’osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate comenon presentate. Nessun azionista può presentare o concorrere a presentare, neppure per inter-posta persona o società fiduciaria, più di una lista; gli azionisti che siano assoggettati a comunecontrollo ai sensi dell’art. 93 del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazionefinanziaria o quelli che partecipino ad uno stesso sindacato di voto possono presentare o con-correre a presentare una sola lista.Ogni azionista può votare una sola lista.Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.Non possono essere inseriti nelle liste candidati che ricoprano già incarichi di sindaco effettivoin altre cinque società od enti, i cui titoli siano ammessi alle negoziazioni in un mercato rego-lamentato iscritto nell’elenco previsto dagli articoli 63 e 67 del D. Lgs.58/1998, o candidatiche non siano in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità ed indipendenza stabilitidalla normativa applicabile o che non rispettino i limiti di cumulo degli incarichi stabiliti aisensi di legge o di regolamento.Unitamente a ciascuna lista, entro il termine sopra indicato, sono depositate le dichiarazionicon le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsa-bilità, l’inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l’esistenza dei requisitiprescritti dalla legge e dai regolamenti vigenti per tali cariche, nonché un curriculum vitae ri-guardante le caratteristiche personali e professionali dei candidati con l’indicazione degliincarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società. Eventuali incompletezze oirregolarità relative a singoli candidati comporteranno l’esclusione del nominativo del candidatodella lista messa in votazione.All’elezione dei sindaci si procede come segue:

a) alla lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base all’ordineprogressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, due componenti effettivi e duesupplenti;

b) dalla seconda lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, inbase all’ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, il restantecomponente effettivo e l’altro componente supplente, non collegati, neppure indirettamente,con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti.

Nel caso in cui sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i sindaci effettivi esupplenti sono tratti da tale lista.La presidenza del collegio sindacale spetta al candidato della lista di minoranza che ha ottenutoil maggior numero di voti. In caso di presentazione di una sola lista la presidenza del collegiosindacale spetta al primo candidato in elenco.Nel caso in cui non sia stata presentata o ammessa al voto alcuna lista, l’assemblea dovràessere riconvocata per la nomina del collegio sindacale.Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il sindacodecade dalla carica.

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In caso di sostituzione di un sindaco, subentra il supplente appartenente alla medesima lista diquello cessato.Le riunioni del collegio sindacale possono svolgersi anche per videoconferenza o audioconferenzanel rispetto delle seguenti condizioni:a) che sia consentito ai partecipanti di visionare, ricevere o trasmettere tutta la documentazione

necessaria;b) che sia consentita la partecipazione in tempo reale alla discussione nel rispetto del metodo

collegiale.Le riunioni si tengono nel luogo di convocazione in cui deve trovarsi il Presidente.Il collegio sindacale può, previa comunicazione al Presidente, convocare l’assemblea, il Consigliodi Amministrazione e il comitato esecutivo. Il potere di convocazione del Consiglio di Ammi-nistrazione e del comitato esecutivo può essere esercitato individualmente da ciascun componenteil collegio sindacale; quello di convocazione dell’assemblea da almeno due componenti ilcollegio sindacale.Inoltre i Sindaci sono scelti tra persone che possono essere qualificate come indipendenti anchein base ai criteri previsti per gli Amministratori.Il Collegio Sindacale verifica il rispetto di detti criteri dopo la nomina e successivamente concadenza annuale.I Sindaci accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente deiloro compiti il tempo necessario.L’attività di vigilanza sull’efficacia del Sistema di Controllo è descritta nel precedente articolo 7.

Art. 9 - Rapporti con gli Azionisti

La Società si adopera per instaurare e mantenere un dialogo efficace con i propri Azionisti econ il mercato, utilizzando varie forme di comunicazione quali: presentazione dei risultatidella Società e del Gruppo nel corso delle riunioni assembleari, incontri con analisti finanziarie investitori istituzionali in Italia ed all’estero, diffusione al pubblico mediante la messa a di-sposizione sul sito web della Società della documentazione societaria prevista dalla normativa,di comunicati stampa e di presentazioni.

La Società inoltre si attiene ai principi della Guida per l’Informazione al Mercato.La Società ha nominato un responsabile per la funzione “Investor Relations” per gestire ilflusso delle informazioni dirette ai Soci, agli analisti finanziari ed agli investitori istituzionali,nel rispetto delle regole stabilite per la comunicazione di informazioni e documenti della So-cietà.

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito alle modalità e termini di convocazionedelle assemblee.

Art. 10 - Convocazione delle assembleeL’assemblea è convocata, sia in sede ordinaria che straordinaria, nei casi previsti dalla legge eogni qual volta il Consiglio di Amministrazione lo ritenga opportuno ovvero secondo quantoprevisto al successivo articolo 22.L’assemblea è convocata presso la sede sociale o altrove in Italia, mediante pubblicazione diavviso sul sito internet della società nonché sul quotidiano “la Repubblica” secondo i termini

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e le modalità previste dalla normativa vigente. Nello stesso avviso può essere fissato il giornoper la seconda convocazione.L’assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l’anno, entro 120 (centoventi)giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale. Qualora ricorrano le condizioni di legge, il terminepotrà essere elevato a 180 (centottanta) giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale.L’Assemblea Ordinaria potrà assumere le delibere richieste dalla Disciplina per le Operazioni conParti Correlate adottata dalla Società nel rispetto delle norme di legge e regolamentari vigenti.

Il Consiglio di Amministrazione mette a disposizione degli Azionisti, nei termini previsti dallanormativa vigente, un fascicolo contenente le proposte all’ordine del giorno dell’Assemblea,consultabile sul sito internet della Società.

Il Regolamento Assembleare, reperibile sul sito Internet della Società, assicura un ordinato efunzionale svolgimento delle riunioni assembleari.

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88 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Tabella 1Elenco delle cariche ricoperte da amministratori di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA in altre società quotate in mercati regolamentati(anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni.

Consiglio di Amministrazione

Componenti Altri incarichi

Agar Brugiavini -Carlo De Benedetti Amministratore di Amber Capital Italia SGR.

Rodolfo De Benedetti Presidente di CIR SpA e di Cofide SpA (gruppo CIR), Presidente di Sogefi SpA (gruppo CIR).

Giorgio Di Giorgio Amministratore di Banca Profilo; Amministratore di Arepo BP SpA e di Ver Capital SGR (non quotate), membro delConsiglio di Sorveglainza di VUB AM.

Francesco Dini -

Sergio Erede Presidente di AON Italia Srl e di Bolton Group International Srl (non quotate); Amministratore di Foncière des RégionsSA (soc. estera quotata); Amministratore di Brioni SpA e di Space Holding Srl (società non quotate); Amministratore diDelfin S.à.r.l. e di Sintonia SA (società estera non quotata).

Silvia Merlo Amministratore Delegato di Merlo SpA Industria Metalmeccanica; Amministratore di Finmeccanica SpA e di BancaNazionale del Lavoro SpA.

Maurizio Martinetti Membro del Consiglio di Amministrazione della Sigma Tau Finanziaria SpA (non quotata); Membre du Conseil deAdministration de Refondation SA (società estera non quotata); Membre du Conseil de Surveillance de SAIP- SociétéAnonyme Investissements Presse (società estera non quotata); Membro del Consiglio di Amministrazione di SIA BluSpA (non quotata); Membro del Supervisory Board di Sofipa SGR SpA (non quotata); Presidente di Eurosanità SpA(non quotata).

Monica Mondardini Amministratore Delegato di CIR SpA (gruppo CIR), Vice presidente di Sogefi SpA (gruppo CIR), Amministratore diAtlantia SpA e Trevi-Finanziaria Industriale SpA; Amministratore di Crédit Agricole SA (soc. estera quotata).

Elisabetta Oliveri Amministratore Delegato di Gruppo Fabbri Vignola SpA (società non quotata); consigliere di Snam SpA, di Eutelsat SA; Amministratore di ATM – Azienda trasporti Milano SpA (società non quotata).

Tiziano Onesti Presidente del Consiglio di Amministrazione di Italtel SpA (non quotata); Sindaco Effettivo di Ferrovie dello Stato ItalianeSpA (non quotata); Sindaco Effettivo di Risanamento SpA; Presidente del Collegio Sindacale di F.lli De Cecco Di FilippoFara San Martino SpA (non quotata); Sindaco Effettivo di Ford Italia SpA (non quotata).

Luca Paravicini Crespi A mministratore di Piaggio & C. SpA; Amministratore di Consilium Sgr SpA, di Scala Group SpA, di Il Gallione SpA, diEcor Naturasì SpA, di Simplicissimus book farm Srl, di ALPA Srl e di ALCRE Srl (non quotate).

Michael Zaoui -

N.B. Dove non indicato la società deve intendersi “quotata”.

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89Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |Ta

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90 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Tabella 3Struttura del Collegio Sindacale

L’assemblea ordinaria del 23 aprile 2012 ha nominato per un triennio, fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2014, il collegio sindacalesopra descritto. Per la nomina del collegio sindacale sono state presentate le seguenti due liste: Lista presentata dalla società CIR SpA, sociodi maggioranza, e Lista presentata dalla Sia Blu SpA, socio di minoranza. In conformità alle disposizioni statutarie, il presidente del collegiosindacale è stato eletto dalla lista di minoranza, risultata seconda per numero di voti. Si precisa che la lista presentata dal socio CIR SpA e lalista presentata dal socio Sia Blu SpA hanno ottenuto rispettivamente una percentuale di voti favorevoli pari al 56,468% ed al 13,568% delcapitale sociale. Per ogni altra informazione inerente le liste presentate ovvero le caratteristiche personali e professionali dei sindaci, si rinviaalla documentazione disponibile sul sito www.gruppoespresso.it. Successivamente l’Assemblea ordinaria del 16 aprile 2014 ha nominatosindaco supplente la Dott.ssa Antonella Dellatorre, in carica fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2014.

NOTE* In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una mino-

ranza (m).** In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante

l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato).*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi del-

l’art.148 bis del TUF.

Collegio sindacale

Carica Componenti In carica dal In carica fino a Lista (M/m) *

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Presidente Giovanni Barbara 22 aprile 2009 approv.ne bil.esercizio 2014 m x 88% 14

Sindaco Effettivo Silvano Cipolla 07 maggio 2013 " M x 100% 8

Sindaco Effettivo Marina Scandurra 23 aprile 2012 " M x 75% 2

Sindaco Supplente Mauro Ianiro 22 aprile 2009 " m - - -

Sindaco Supplente Riccardo Zingales 16 dicembre 1998 " M - - -

Sindaco Supplente Antonella Dellatorre 16 aprile 2014 " M - - -

Numero riunioni svolte durante l’esercizio di riferimento: 8

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Bilancio consolidato del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2014

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

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Prospetti del bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 93

Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) Note 2013 2014Attività immateriali a vita indefinita 523.598 477.969 Altre immobilizzazioni immateriali 135.054 2.066 Immobilizzazioni immateriali (1) 658.652 480.035 Immobilizzazioni materiali (2) 136.946 101.699 Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3) 21.588 148.110 Altre partecipazioni (4) 2.573 2.538 Crediti finanziari (5) - 21.300 Crediti non correnti (5) 1.981 2.905 Attività per imposte anticipate (6) 25.672 23.311 ATTIVITA' NON CORRENTI 847.412 779.898Attività destinate a dismissione - 4.712 Rimanenze (7) 12.253 11.156 Crediti commerciali (8) 202.756 182.100 Titoli e altre attività finanziarie (9) 11.332 75 Crediti tributari (10) 22.261 13.479 Altri crediti (11) 22.924 24.720 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12) 164.793 78.916 ATTIVITA' CORRENTI 436.319 315.158 TOTALE ATTIVO 1.283.731 1.095.056

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) Note 2013 2014Capitale sociale (13) 61.583 61.806 Riserve (14) 155.859 134.677 Utili (perdite) a nuovo (14) 339.096 360.400 Utile (perdita) di esercizio 3.685 8.543 Patrimonio netto di Gruppo 560.223 565.426 Patrimonio netto di terzi (15) 1.994 2.007 PATRIMONIO NETTO 562.217 567.433 Debiti finanziari (16) 7.512 81.396 Fondi per rischi ed oneri (17) 47.122 45.693 TFR e altri fondi per il personale (18) 65.053 65.011 Passività per imposte differite (6) 125.132 92.053 PASSIVITA' NON CORRENTI 244.819 284.153 Passività destinate a dismissione - 2.638 Debiti finanziari (16) 242.129 31.832 Fondi per rischi ed oneri (17) 43.550 34.915 Debiti commerciali (19) 113.283 99.780 Debiti tributari (20) 10.792 10.540 Altri debiti (21) 66.941 63.765 PASSIVITA' CORRENTI 476.695 243.470 TOTALE PASSIVITA' 721.514 527.623TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.283.731 1.095.056

Le note da pagina 99 a pagina 164 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

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Conto Economico Consolidato Anno* Anno(migliaia di euro) Note 2013 2014Ricavi (22) 689.056 643.459 Variazione rimanenze prodotti (7) 169 (84) Altri proventi operativi (23) 7.447 14.592 Costi per acquisti (24) (74.306) (67.922) Costi per servizi (25) (300.704) (286.922) Altri oneri operativi (26) (13.737) (12.972) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto (3) 241 2.710 Costi per il personale (27) (253.077) (233.058) Ammortamenti e svalutazioni (28) (17.245) (29.909) Risultato operativo 37.844 29.894 Proventi/(Oneri) finanziari netti (29) (13.844) (1.884) Risultato ante imposte 24.000 28.010 Imposte (30) (15.520) (16.072) Risultato netto attività destinate a continuare 8.480 11.938 Risultato attività cessate e destinate alla dismissione (4.640) (3.322) Risultato netto 3.840 8.616 Quota dei terzi (31) (155) (73) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 3.685 8.543 Utile per azione, base (32) 0,009 0,022 Utile per azione, diluito (32) 0,009 0,019

Conto Economico Complessivo Consolidato Anno* Anno(migliaia di euro) 2013 2014

RISULTATO NETTO 3.840 8.616

Altre componenti del conto economico complessivo:Utili/(perdite) attuariali sui fondi del personale 3.074 (5.356) Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita (301) 196 Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) (755) 1.417 Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali 2.018 (3.743) TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 5.858 4.873 Totale conto economico complessivo attribuibile a: Soci della controllante 5.696 4.831 Interessenze di pertinenza dei terzi 162 42

* Ai sensi dell’IFRS5 i valori del 2013 sono stati riclassificati.

Le note da pagina 99 a pagina 164 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

La voce “Altre componenti del conto economico complessivo” dello schema Conto EconomicoConsolidato include esclusivamente componenti, con le relative imposte, che potranno esserericlassificate successivamente a conto economico.

94 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio consolidato

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Rendiconto Finanziario Consolidato Anno* Anno(migliaia di euro) Note 2013 2014

ATTIVITA' OPERATIVA Risultato di periodo, proprio e di terzi 8.480 11.938 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (28) 17.245 29.909 - Fair value stock option (27) 1.105 1.559 - Variazione netta fondi del personale (18) (6.867) 735 - Variazione netta fondi rischi e oneri (17) 3.441 (7.244) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (1.467) (621) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli 232 2.050 - Rettifiche di valore di attività finanziarie 3.295 4.086 - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto 216 (2.607) - (Proventi) per dividendi - (14) - Perdita (utile) da attività cessate (4.640) (3.322)

Autofinanziamento 21.040 36.469 Variazione del circolante e altri flussi 29.557 (5.136) FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 50.597 31.333 di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (7.529) (8.847) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (1.050) 830 ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (9.053) (15.052) Esborsi per acquisto partecipazioni (2.864) (1.246) Incassi da cessioni 1.641 2.660 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 10.011 9.925 Dividendi incassati - 14 Flusso generato da cessione di attività (2.712) 8.367 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (2.977) 4.668 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve 361 1.702 (Acquisto) vendita di azioni proprie (1.064) (2.043) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari - (129.755) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (10.789) 9.512 (Dividendi pagati) (33) - - Altre variazioni (111) (875) FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (11.603) (121.459) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 36.017 (85.458) Disponibilità liquide nette iniziali 128.618 164.635 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 164.635 79.177DISPONIBILITA' LIQUIDE ATTIVITÀ CESSATE - 442DISPONIBILITA' LIQUIDE ATTIVITÀ IN ESERCIZIO 164.635 78.735

* Ai sensi dell’IFRS5 i valori del 2013 sono stati riclassificati.

Le note da pagina 99 a pagina 164 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

95Prospetti del bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio consolidato96

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Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 99

Note al bilancio consolidato

1. Informazioni generali

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito anche la “Società” o la “Capogruppo”) e le societàda questa direttamente e indirettamente partecipate (di seguito congiuntamente il “Gruppo Espres-so” o semplicemente il “Gruppo”) ha per oggetto principale l’attività nel settore dell’editoria e piùspecificatamente nelle aree della stampa quotidiana e periodica, della radiofonia, della raccoltapubblicitaria, della editoria on-line. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n. 98, Roma, Italia. CIR Compagnie Industriali Riunite SpA detiene il controllo della Società e ne esercita il coordina-mento e la direzione ai sensi dell’art. 2497 del Codice Civile. Il titolo Gruppo Editoriale L'Espresso è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di BorsaItaliana SpA (cod. Reuters ESPI.MI, cod. Bloomberg ES IM). Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 25febbraio 2015.

2. Forma, contenuto e principi contabili

Il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali(International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS),integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC e InternationalFinancial Reporting Interpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’International AccountingStandards Boards (IASB) e omologati dall’Unione Europea.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte le atti-vità e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarie per lequali potrebbe essere applicato il principio del fair value.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio, così come i prin-cipi contabili adottati (ad eccezione di quanto indicato nel successivo paragrafo 8), non sono cam-biati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre 2013. La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo sia per il pas-sivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella per grado di liquidità,si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà del Gruppo. La forma del prospetto è a sezionidivise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto, passività a liquidità crescente (da noncorrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzare i medesimi schemi anche perle situazioni periodiche, si è prevista l’indicazione nel prospetto unicamente delle macrovoci: tuttele sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scadenze, ecc.) sono invece riportate nelle note.Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finanziaria adottato è quello minimo previsto dalloIAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giornalistiche, delle frequenze radiofoniche e dei marchi,classificati nella voce “Attività immateriali a vita indefinita”, non sono state individuate poste rile-vanti o particolari tali da richiedere indicazione separata. La classificazione adottata per il ContoEconomico è per natura poiché, considerata l’attività del Gruppo, non si ritiene che la classifica-zione per destinazione riesca a rappresentare meglio la situazione economica. Nella redazione delRendiconto Finanziario, predisposto secondo il “metodo indiretto”, è riportata la separata indica-zione dei flussi di cassa derivanti da attività operative, di investimento, di finanziamento e da atti-vità cessate. Il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta i proventi e oneri del periodo

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e le altre movimentazioni delle riserve.Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentati inmigliaia di euro, senza cifre decimali.Alla luce delle operazioni di conferimento del 100% delle azioni di Rete A in TIMB, avvenuto il30 giugno 2014, e del passaggio di proprietà di All Music a Discovery Italia s.r.l., ritenuto altamen-te probabile già al 31 dicembre 2014 e perfezionato il 30 gennaio 2015, l’insieme delle due societàrappresentanti il business televisivo del Gruppo è stato qualificato come “Discontinued Opera-tion” ai sensi dell’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation, e come tale èstato rappresentato nel presente bilancio. Tale rappresentazione ha comportato quanto segue:• per il 2014 e, a fini comparativi, per il 2013, le voci di conto economico relative alle Attività ces-

sate e destinate alla dismissione sono state classificate nell’unica voce “Risultato attività cessatee destinate alla dismissione” del conto economico;

• le attività correnti e non correnti relative ad All Music sono state riclassificate, a dicembre 2014,nella voce “Attività destinate a dismissione” della situazione patrimoniale-finanziaria, mentreRete A è stata deconsolidata patrimonialmente dal 30 giugno 2014;

• le passività, correnti e non correnti, escluso il patrimonio netto, relative ad All Music sono statericlassificate, a dicembre 2014, nella voce “Passività destinate a dismissione” della situazione patri-moniale-finanziaria, mentre Rete A è stata deconsolidata patrimonialmente dal 30 giugno 2014.

• nel rendiconto finanziario delle disponibilità liquide sono stati indicati i flussi finanziari delleAttività destinate alla dismissione attribuibili alle attività operative, di investimento e di finan-ziamento dell’esercizio.

In Nota 14.2 viene fornito il dettaglio analitico del contenuto delle voci relative alle “Attività ces-sate e destinate alla dismissione” così come presentate nel conto economico, nella situazione patri-moniale-finanziaria e nel rendiconto finanziario consolidati.

3. Principi di consolidamento

L’area di consolidamento include il bilancio della Capogruppo, delle sue controllate e delle sue col-legate. Per società controllate si intendono quelle nelle quali la Capogruppo detiene il potere deci-sionale sulle politiche finanziarie e operative. L’esistenza del controllo è presunta quando è detenuta,direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto effettivi o potenzialmente esercitabiliin assemblea alla data di rendicontazione. Per società collegate si intendono le società nelle quali laCapogruppo esercita un’influenza significativa. Tale influenza è presunta quando è detenuto più del20% dei diritti di voto effettivi o potenzialmente esercitabili alla data di rendicontazione.Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce il con-trollo e deconsolidate a partire dalla data in cui tale controllo viene meno. L’acquisizione delle società controllate e collegate è contabilizzata in base al metodo dell’acquisto.Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente delle attività acquisite, azioni emesse o passivitàassunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili. L’eccesso del costo di acquisizionerispetto alla quota di pertinenza del Gruppo del valore corrente delle attività nette della acquisita ècontabilizzato come avviamento per le società controllate mentre è incluso nel valore della partecipa-zione per le società collegate. Il trattamento contabile dell’avviamento è illustrato alla Nota 4.1. Ai fini del consolidamento delle società controllate è applicato il metodo dell’integrazione globale,assumendo cioè l’intero importo delle attività e passività patrimoniali e tutti i costi e ricavi a pre-scindere dalla percentuale effettiva di partecipazione. Il valore contabile delle partecipazioni con-solidate è quindi eliminato a fronte del relativo patrimonio netto. Le operazioni, i saldi nonché gliutili e le perdite non realizzati sulle transazioni infragruppo sono elisi. Le quote di patrimonio netto

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e di risultato di competenza dei soci di minoranza sono evidenziate rispettivamente in un’appositaposta del patrimonio netto ed in una linea separata del conto economico complessivo consolidato.Dopo l’acquisizione, le partecipazioni in società collegate sono rilevate con il metodo del patrimo-nio netto ossia rilevando la quota di pertinenza del Gruppo nel risultato e nei movimenti delle riser-ve rispettivamente a conto economico e a patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzati sulleoperazioni infragruppo sono elisi per la quota di interessenza. Quando la quota di pertinenza delGruppo nelle perdite di una società collegata risulta pari o superiore al valore della partecipazione,il Gruppo non riconosce ulteriori perdite a meno che non abbia obblighi di ripianamento perditeo abbia effettuato pagamenti per conto della società collegata. Non sono incluse nel bilancio consolidato le controllate inattive o in liquidazione. La loro influenzasul totale delle attività e delle passività, sulla posizione finanziaria e sul risultato netto attribuibileai soci della controllante non è rilevante.Ai fini del consolidamento, tutti i bilanci delle società del Gruppo sono predisposti alla stessa data,con i medesimi principi contabili e sono riferiti ad un esercizio di uguale durata.

3.1 IFRS 12 Con riferimento alle finalità informative dell’IFRS 12, si evidenzia che le società designate comecontrollate nell’Allegato Prospetto Riassuntivo delle società del Gruppo sono entità in cui il Grup-po Editoriale L’Espresso dispone della maggioranza dei voti esercitabili. In merito al riepilogo dei dati economico-finanziari delle entità controllate con partecipazioni diminoranza si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 11.8 delle note al Bilancio di esercizio dellaCapogruppo.Al fine dell’informativa relativa alle variazioni nella composizione del Gruppo si rimanda a quantoriportato nel paragrafo sull’ Area di consolidamento.Le società designate come collegate nell’Allegato Prospetto Riassuntivo delle società del Grupposono imprese nelle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ma non il controllo o il controllocongiunto, sulle politiche finanziarie e operative.Al fine dell’informativa relativa alla natura, misura ed effetti economico-finanziari delle quote delGruppo in società collegate e al riepilogo dei dati economico-finanziari delle entità collegate sirimanda a quanto riportato nel paragrafo 14.3 “Partecipazioni valutate al patrimonio netto”.Non risultano restrizioni alla capacità del Gruppo di accedere o utilizzare le attività e di estinguerepassività nè disposizioni che possono limitare la distribuzione di dividendi o altre distribuzioni dicapitale sia delle controllate che delle collegate.

4. Criteri di valutazione

4.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione.Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisirel’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Il costo di acquisi-zione è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamentodel prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all’equi-valente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione. Per le immobi-lizzazioni immateriali generate internamente, il processo di formazione dell’attività è distinto nelledue fasi della ricerca (non capitalizzata) e quella successiva dello sviluppo (capitalizzata). Qualorale due fasi non siano distinguibili l’intero progetto è considerato ricerca. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi è

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato102

evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almeno una voltaall’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero delvalore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 4.7.

Testate, marchi e frequenzeLe testate e i marchi sono considerati attività a vita utile indefinita. Sono altresì considerate attivitàa vita utile indefinita le frequenze radiofoniche in quanto il loro utilizzo viene effettuato sulla basedi concessioni per l’esercizio della radiodiffusione sonora la cui durata è a tempo indeterminato. Taliattività non sono ammortizzate ma sottoposte con cadenza almeno annuale, e ogni volta vi sia un’in-dicazione che l’attività possa avere subito una perdita di valore, ad impairment test. L’eventuale per-dita di valore viene contabilizzata a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni”.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delle attivi-tà e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamento originatosiall’acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L'avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato, concadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalla data diacquisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash generating unit -CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment test sono contabilizzate a contoeconomico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sono ripristinate nei periodi successivi.

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di utilizza-zione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili, dai software e dalle frequenze tele-visive digitali, sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base alcriterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.In particolare l’acquisizione di diritti pluriennali di produzioni televisive, iscritti tra i diritti di uti-lizzazione delle opere dell’ingegno, sono ammortizzati in quote costanti annuali nel periodo dellaloro disponibilità contrattuale, a partire dall’esercizio in cui sono disponibili e pronti per l’uso.Qualora i diritti abbiano esaurito i passaggi disponibili, indipendentemente dall’ammortamentogià contabilizzato, il valore residuo viene interamente spesato nel periodo in cui si è verificato l’ul-timo passaggio. I costi riferiti a produzioni televisive destinate ad una fruizione immediata afflui-scono a conto economico interamente nell’esercizio di utilizzazione.Si precisa altresì, che dal secondo semestre 2012, a seguito dell’assegnazione a titolo definito dellaconcessione dei diritti d’uso delle frequenze televisive digitali, si era provveduto a classificare taliattività tra le “immobilizzazioni immateriali a vita utile definita” e a sottoporre le stesse ad unammortamento di durata ventennale, pari alla durata della concessione.Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, adeccezione delle frequenze televisive e dei diritti pluriennali, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni.I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almenoalla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

4.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione. Nelcosto sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporre l’at-tività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento omiglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 103

nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attivitào parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degliammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valoreammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, avente dif-ferente vita utile, è ripartito in quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almenoalla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative. I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più breve tra ladurata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi siaevidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomi che fac-ciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairment test descrittoalla Nota 4.7. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base dellasvalutazione.

4.3 Aggregazioni di impreseL’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Il costodell’acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di scambio, delleattività acquisite, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppoin cambio del controllo dell’impresa acquisita, più i costi direttamente attribuibili all’aggregazione.Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita che rispettano lecondizioni per l’iscrizione secondo l’IFRS 3 sono iscritte ai loro valori correnti alla data di acqui-sizione, ad eccezione delle attività non correnti (o Gruppi in dismissione) che sono classificate comedetenute per la vendita in accordo con l’IFRS 5, le quali sono iscritte e valutate a valori correntimeno i costi di vendita.L’avviamento derivante dall’acquisizione è iscritto come attività e valutato inizialmente al costo,rappresentato dall’eccedenza del costo dell’acquisizione rispetto alla quota posseduta dal Grupponei valori correnti delle attività, passività e passività potenziali identificabili iscritti. Se, dopo la ride-terminazione di tali valori, la quota del Gruppo nei valori correnti delle attività, passività e passi-vità potenziali identificabili eccede il costo dell’acquisizione, l’eccedenza è iscritta immediatamentea Conto Economico.Le attività e passività destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificati come possedutiper la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato attraverso operazioni di vendita piuttostoche attraverso l’utilizzo continuativo. Tale condizione è considerata rispettata quando la vendita ola liquidazione del gruppo di attività in dismissione sono altamente probabili e le attività o il gruppoin dismissione sono immediatamente disponibili per la vendita nelle loro attuali condizioni.Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fairvalue al netto dei costi di vendita. Gli utili o le perdite, al netto dei relativi effetti fiscali, derivantidalla valutazione o dalla dismissione di tali attività e passività, sono contabilizzati in un’appositavoce del conto economico.

4.4 LeasingI contratti di leasing relativi ad attività in cui il Gruppo assume sostanzialmente tutti i rischi e ibenefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari. In presenza di leasingfinanziari l’attività viene rilevata al minore tra il valore corrente del bene oggetto del contratto dileasing e il valore attuale dei canoni minimi contrattualmente stabiliti. L’ammontare totale deicanoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo da ottenere un tasso

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato104

d’interesse costante sul debito residuo. I canoni di locazione residui, al netto dei costi finanziari,sono classificati come debiti finanziari. L’onere finanziario è imputato a conto economico lungo ladurata del contratto. Le attività acquisite con contratti di leasing finanziario sono ammortizzate inmodo coerente con la natura del bene. I contratti di leasing in cui il locatore mantiene una quota significativa dei rischi e benefici derivantidalla proprietà sono classificati come leasing operativi, i relativi canoni sono rilevati a conto eco-nomico a quote costanti lungo la durata del contratto.Nel caso di operazioni di vendita con patto di retrolocazione di leasing finanziari l’eventuale diffe-renza tra il prezzo di vendita dei beni e il valore contabile non è rilevata salvo il caso di minusva-lenze identificative di perdita di valore dei beni.

4.5 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale deliberadi concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste per la con-cessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscrivendo ilcontributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base alla vita utiledel bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificare in diminu-zione le quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare unimmediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso correlati èrilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

4.6 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente tra-scorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita sonocapitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri oneri finanziarisono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

4.7 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore al suovalore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenza di indi-catori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procedealla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizzazione dell’even-tuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attività rilevate nell’esercizioin corso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impairment test viene condottocon cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi di venditae il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola attività, a menoche la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivanti dall’uso continuativoampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività,nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità generatrice di flussi indipendenti che com-prende l’attività in oggetto (cash generating unit). Ripristini di valore sono effettuati qualora venga-no meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, ad eccezione di quelli relativi ad avviamenti.

4.8 Partecipazioni valutate al patrimonio nettoLe partecipazioni in società collegate, ovvero quelle nelle quali la Capogruppo esercita influenzasignificativa, sono rilevate secondo il metodo del patrimonio netto.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 105

Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimanda allaNota 4.13.

4.9 Altre partecipazioniLe partecipazioni dove la Capogruppo non esercita influenza significativa sono valutate al fairvalue ovvero al costo, ridotto di perdite di valore, nel caso in cui il valore corrente non possa esseredeterminato in modo affidabile.Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimanda allaNota 4.13.

4.10 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondoil metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rappresentato dalprezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valore di realizzo è il prezzodi vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completamento e delle spese di vendita.L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se ne vengono meno i motivi.

4.11 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventuali perditedi valore. Il Gruppo cede una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di facto-ring di tipo pro-solvendo. I crediti ceduti non rispettano i requisiti per l’eliminazione come definitidallo IAS 39 e quindi rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmenteceduti; nel bilancio consolidato è contabilizzata una passività finanziaria di pari importo comeDebiti Finanziari Correnti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati soloquando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.

4.12 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti a breve ter-mine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad un rischionon rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio di tesoreria accentrato. Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista oa termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenza originaria gene-ralmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazionedella Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.

4.13 Attività finanziarieLe attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; • attività finanziarie detenute sino a scadenza; • prestiti e altri crediti finanziari;• attività finanziarie disponibili per la cessione.Il Gruppo determina la classificazione delle attività finanziarie all’atto dell’acquisizione. Sono classificate come:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarie acqui-

site principalmente con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzo a breve ter-mine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall’origine;

• attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie a scadenzaprefissata con pagamenti fissi o determinabili che il Gruppo ha intenzione e capacità di mante-

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato106

nere fino alla scadenza;• prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili, non quo-

tate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall’origine come attività finanziarie alfair value con contropartita conto economico o attività finanziarie disponibili per la cessione;

• attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cui aiprecedenti comparti o quelle designate come tali sin dall’origine.

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento. La rileva-zione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi di transazione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto economicoe le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attività finanziarie detenute finoalla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutati al costo ammortizzato. Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività finan-ziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economico nell’eserci-zio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificate comeattività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e le perdite rea-lizzate sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui si verificano unitamente a quelli prece-dentemente contabilizzati a patrimonio netto.I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati omediante l’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono sti-mati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell’emittente.Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabilesono rilevate al costo ridotto per perdite di valore. A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore e lasvalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata èripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione,eccetto nel caso di attività valutate al costo.

4.14 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riserve dipatrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

4.15 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessunutile/(perdita) è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazione delleazioni proprie.

4.16 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, delle par-tite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

4.17 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica.

4.18 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per la partenon distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdi-

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 107

te). La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincoloal quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamenti di principi contabili edi errori rilevanti.

4.19 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cuiviene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoroDal 1° gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attuativihanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d. TFR),tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. Inparticolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFR a forme pensio-nistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia optato per il manteni-mento in azienda di tali flussi e l’azienda non abbia meno di 50 dipendenti, ad un conto di tesoreriaistituito presso l’INPS. Tali modifiche normative hanno comportato un nuovo inquadramento con-tabile del fondo TFR.Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collocava-no infatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende con più di 50dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani a beneficidefiniti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato come un “piano acontribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esauriscono conil versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a conto economico non vengonopiù accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsi effettuatialle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituitopresso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 cc.

Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuarioindipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effettiattuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definitaIl Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privata su baseobbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientrano gli accantona-menti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art. 2120 cc., vengonoversati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istitui-to presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazione del Gruppo nei confronti deipropri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi del periodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraverso pianidi compensi basati su strumenti finanziari.In particolare nel corso degli anni il Gruppo ha adottato piani che prevedono l’attribuzione di dirit-ti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”) oppure l’at-tribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale cor-

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responsione di carattere straordinario, basata sull’andamento del titolo azionario di riferimento(c.d. “phantom stock option”).

Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinatocon riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodo inter-corrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonio netto.Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottoposto ad aggior-namento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte dell’im-porto iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”; in caso dimancato esercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.In fase di passaggio agli IFRS, il Gruppo, avvalendosi di una specifica esenzione, non ha applicatoi suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

4.20 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incertaderivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantona-menti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, neiconfronti di terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possa essereeffettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accantonamentorappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazione alla datadi rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettifi-cati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali ter-mini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamento è rap-presentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informativa ariguardo.

4.21 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al netto deicosti di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato utilizzando il cri-terio dell’interesse effettivo.Le obbligazioni convertibili sono contabilizzate quali strumenti finanziari composti, formati da duecomponenti, che sono trattate separatamente solo se rilevanti: una passività ed un’opzione di con-versione. La passività corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, basato sul tasso d’in-teresse corrente alla data di emissione per un equivalente prestito obbligazionario non convertibile.Il valore dell’opzione è definito quale differenza fra l’importo netto ricevuto e l’ammontare dellapassività ed è iscritto nel patrimonio netto. Il valore dell’opzione di conversione non si modifica neiperiodi successivi.Le caratteristiche di conversione del prestito obbligazionario equity-linked emesso dalla società nelcorso del 2014 non consentono la classificazione a patrimonio netto perché contengono clausolecontrattuali in cui sia il numero delle azioni che la quantità di denaro convertite in azioni variano.All’esercizio del diritto di conversione la società ha la facoltà di consegnare azioni, corrisponderel’ammontare in denaro o offrire una combinazione di azioni e denaro. Pertanto, l’opzione è conta-bilizzata come una passività finanziaria per derivato incorporato, valutata al fair value rilevato aconto economico mentre la passività finanziaria principale (host) è iscritta al costo ammortizzato.

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4.22 Strumenti derivatiI contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rileva-zione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati(speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair value Hedge o Cash Flow Hedge).Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamen-te a conto economico. Nel caso di contratti designati come di copertura, il Gruppo documenta tale relazione alla data dicostituzione della copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento o opera-zione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l’efficacia dellostrumento di copertura, così come il rischio. L’efficacia della copertura è misurata ponendo a con-fronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento coperto con le variazioni difair value o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L’efficacia della copertura è testata siaall’inizio della copertura sia regolarmente durante tutta la durata della copertura stessa; in ognicaso, il test di efficacia “on going” è effettuato almeno ad ogni data di rendicontazione. Più in det-taglio, la copertura è considerata efficace quando la variazione del fair value o dei flussi finanziaridello strumento coperto è compensata “quasi completamente” dalla variazione del fair value o deiflussi finanziari dello strumento di copertura e i risultati a consuntivo rientrano in un intervallocompreso tra l’80 e il 125 per cento.La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair value dellostrumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazioneadottato per quest’ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumenti finanziaricoperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita contrattuale residuadell’elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell’interesse effettivo. La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazionedel fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, e rilevandoa conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nello stes-so esercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differentementenel caso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al Fair ValueHedge, l’elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalla data dichiusura del contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso vengono applicatele regole di valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particolare, nel caso di stru-menti finanziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valore adeguato al fair valuerelativo al rischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazione dell’hedge accounting èammortizzata lungo la vita residua dello strumento finanziario, in base alle regole previste per ilcalcolo dell’interesse effettivo. Relativamente al Cash Flow Hedge, l’utile o la perdita sospesi apatrimonio netto restano tali fino a quando la transazione futura non avrà luogo, quando la tran-sazione futura non è più altamente probabile ovvero non ne è più prevista l’effettuazione, o fino aquando i flussi originariamente coperti non si manifesteranno a conto economico.

4.23 Riconoscimento dei ricavi e dei costiI ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fair value)tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di completa-mento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento e valoretotale dei servizi previsti.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato110

In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti:• i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione, al

netto delle rese di competenza;• i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunquesecondo il principio della competenza temporale.Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenutoconto del tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

4.24 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in appli-cazione della normativa fiscale vigente. Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valoripatrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovodi perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estin-zione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati setale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali delle operazioni sono rile-vati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesime modalità delle opera-zioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla base delle aliquote fiscali stabilite daprovvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica delle predette aliquote, il valorecontabile delle attività e passività fiscali differite viene adeguato con imputazione a conto econo-mico o patrimonio netto in coerenza con la passata registrazione.

4.25 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario in cuiopera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio consolidato è redatto in euro, che coincide con lavaluta funzionale della Capogruppo. Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della data dell’ope-razione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dalla conver-sione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

4.26 Cambiamenti nelle stime contabiliUn cambiamento nella stima contabile deve essere rilevato rettificando il valore contabile di attivi-tà, passività, poste di patrimonio netto nell’esercizio in cui si è verificato il cambiamento nella misu-ra in cui un cambiamento dà origine a cambiamenti di valore delle attività e passività interessate,o si riferisce a una posta di patrimonio netto. La rilevazione prospettica dell’effetto di un cambiamento nella stima contabile significa che il cam-biamento è applicato alle operazioni, altri eventi e circostanze che si sono verificate a partire dalladata del cambiamento di stima. Un cambiamento nella stima contabile può influire solo sul risul-tato economico dell’esercizio corrente, o sul risultato economico sia dell’esercizio corrente sia degliesercizi futuri. Un cambiamento nella vita utile stimata o nelle modalità previste di utilizzo deibenefici economici riferibili a un’attività ammortizzabile influisce sulla quota di ammortamentodell’esercizio corrente e di ciascun esercizio futuro della vita utile residua dell’attività medesima.L’effetto del cambiamento relativo all’esercizio corrente è rilevato come provento o onere nell’eser-cizio stesso. L’impatto, laddove esista, sugli esercizi futuri è rilevato come provento o onere negliesercizi futuri.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 111

5. Informativa di settore

L’individuazione dei settori operativi del Gruppo e la presentazione delle relative informazioni èstata effettuata sulla base della reportistica periodica interna utilizzata dalla Direzione del Gruppoai fini dell’allocazione delle risorse e delle analisi dei risultati.La struttura della reportistica direzionale interna è basata sui diversi prodotti e servizi resi.Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base dell’Utile/(Perdita) operativa.

I ricavi dei settori presentati sono quelli direttamente conseguiti o attribuibili al settore e derivantidalla sua attività caratteristica; includono sia i ricavi derivanti da transazioni con i terzi, sia quelliderivanti da transazioni con altri settori, queste ultime effettuate a valori remunerativi ed in lineacon le condizioni di mercato.In particolare, nei settori di natura editoriale (quotidiani nazionali, periodici, opzionali e quotidianilocali) i fatturati includono principalmente i ricavi per la vendita delle testate e/o dei prodotti col-laterali (in edicola, in abbonamento e attraverso altri canali minori) ed i ricavi pubblicitari; nel set-tore radio i fatturati sono rappresentati dai passaggi pubblicitari sulle tre emittenti del Gruppo non-ché dalla vendita di programmi e servizi a terzi; nel settore digitale trovano iscrizione i ricavi pub-blicitari di tutti i siti internet del Gruppo nonché i ricavi da vendita di abbonamenti e servizi sullediverse piattaforme digitali (web, tablet e mobile); nel settore raccolta pubblicitaria si dà conto deiricavi realizzati dalla concessionaria A.Manzoni&C. sia sui mezzi del Gruppo che nei confronti diterzi editori; infine, nelle attività diverse vengono ricompresi sostanzialmente i ricavi intersettorialidelle attività di stampa, di gestione degli abbonamenti nonché delle attività di servizio svolte dallaCapogruppo a favore degli altri settori.Le informazioni riguardanti la sfera fiscale e la gestione finanziaria sono rappresentate indistinta-mente nella colonna dei risultati consolidati, in linea con la struttura della reportistica interna edanche perché non risulterebbe significativa un’eventuale allocazione.Per le attività non specificatamente attribuibili ai singoli settori, sono stati individuati specifici para-metri di attribuzione. Le attività dei settori “Quotidiani Nazionali-Periodici” e “Radio-Internet”sono tra loro accorpate in quanto le caratteristiche dei settori, soprattutto in riferimento alla com-mercializzazione dei prodotti editoriali, non permettono una oggettiva ripartizione di tali valori. Leattività non attribuibili attraverso parametri specifici sono indicate separatamente nello schema. Con riferimento al settore televisivo, a seguito dell’operazione di conferimento di Rete A e dellacessione di All Music come descritte al successivo paragrafo 10, a partire dal presente bilancio talesettore non è più presentato separatamente in linea con la struttura della reportistica direzionaleinterna; l’attivo di All Music al 31 dicembre 2014 è stato classificato nelle attività diverse, in con-siderazione della mancanza del business di riferimento. Si segnala che, a seguito della modifica nella composizione dei settori oggetto di informativa effet-tuata nell’esercizio 2014, sono stati riclassificati per coerenza con il 2014 i dati dell’esercizio 2013dei settori “Digitale” e “Raccolta Pubblicità”, includendo i ricavi pubblicitari dei siti internet diEditori Terzi tra la “Raccolta Pubblicitaria” anziché nel “Digitale”.I principi contabili con cui i dati di settore sono esposti nelle note sono coerenti con quelli adottatinella predisposizione del bilancio consolidato.

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112 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

CONSUNTIVO 2014 Quotidiani Quotidiani Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) nazionali Periodici Opzionali locali Radio Digitale Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALERicavi da pubblicazioni 99,6 19,1 29,6 107,6 0,1 10,1 - - - (0,4) 265,7

Ricavi da pubblicità 113,1 6,2 0,5 60,5 52,5 39,5 - 323,9 - (230,6) 365,6

Ricavi diversi 1,8 0,7 0,1 2,3 2,0 3,0 - 2,1 22,7 (22,5) 12,1

Totale Ricavi 214,5 26,1 30,2 170,4 54,6 52,5 - 326,0 22,7 (253,6) 643,5Ricavi da altri settori (112,8) (6,1) (0,5) (60,7) (51,0) - - (1,2) (21,3) 253,6 -

Ricavi netti 101,8 20,0 29,7 109,6 3,6 52,5 - 324,9 1,4 - 643,5

Risultato operativo 2,9 (5,8) 3,3 6,9 9,7 6,1 - (4,0) 10,3 0,4 29,9Proventi (oneri) finanziari (1,9)

Imposte e quota terzi (19,5)

Risultato del Gruppo 8,5

CONSUNTIVO 2013 Quotidiani Quotidiani Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) nazionali Periodici Opzionali locali Radio Digitale Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALERicavi da pubblicazioni 106,7 22,6 30,2 114,3 0,2 8,5 - - - (0,7) 281,6

Ricavi da pubblicità 124,8 8,5 1,3 67,5 52,0 38,5 - 351,9 2,6 (251,6) 395,5

Ricavi diversi 1,7 0,7 0,2 2,0 1,6 3,2 - 1,9 24,8 (24,3) 11,9

Totale Ricavi 233,3 31,8 31,7 183,7 53,8 50,2 - 353,8 27,4 (276,6) 689,1Ricavi da altri settori (124,2) (8,4) (0,7) (67,3) (51,0) - - (1,0) (24,0) 276,6 -

Ricavi netti 109,0 23,4 31,1 116,5 2,8 50,2 - 352,8 3,3 - 689,1

Risultato operativo (2,7) (6,8) 4,1 26,9 9,7 9,0 - (4,2) 2,6 (0,7) 37,8 Proventi (oneri) finanziari (13,8)

Imposte e quota terzi (20,3)

Risultato del Gruppo 3,7

Quotidiani CONSUNTIVO 2014 nazionali e Quotidiani Radio e Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) Periodici locali Internet Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALE Investimenti netti 1,0 2,6 7,2 - 0,0 1,2 - 12,1

Attività 848,3 310,1 142,8 - 172,3 39,7 (455,0) 1.058,3

Attività fiscali 36,8

Totale Attività 1.095,1

Quotidiani CONSUNTIVO 2013 nazionali e Quotidiani Radio e Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) Periodici locali Internet Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALE Investimenti netti 2,1 3,2 3,1 8,5 0,0 0,5 - 17,5

Attività 1.004,6 337,0 125,9 210,2 179,3 36,3 (657,5) 1.235,8

Attività fiscali 47,9

Totale Attività 1.283,7

Informativa di settore

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6. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamentoè richiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibilie rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultatoeconomico o sui flussi finanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazionedell’effetto a patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l’informazione compara-tiva è adattata conformemente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risultiimpraticabile ricostruire l’informazione comparativa. L’applicazione di un principio conta-bile nuovo o modificato è contabilizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principionon disciplina le modalità di transizione, il cambiamento è contabilizzato secondo il metodoretrospettivo, o se impraticabile, prospettico.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti neiprincipi contabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la con-tabilizzazione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizioin cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenutoil cambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

7. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento del bilancio sinoalla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui il bilancio è autorizzatoper la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte del Consiglio di Ammini-strazione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistentialla data di riferimento del bilancio (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi disituazioni sorte dopo la data di riferimento del bilancio (eventi successivi non rettificativi).Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativa fornita,per i secondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.

8. Nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2014A decorrere dal 1° gennaio 2014 sono applicabili le seguenti modifiche di principi e interpretazioni:

• IFRS 10 “Bilancio consolidato” che sostituisce lo IAS 27 “Bilancio consolidato e separato”per la parte relativa al bilancio consolidato, e il SIC-12 “Consolidamento – Società a destina-zione specifica (società veicolo)”: il nuovo principio muove dai principi esistenti, individuandoun unico modello di controllo applicabile a tutte le imprese, incluse le “entità strutturate”.Esso fornisce, inoltre, una guida per determinare l’esistenza del controllo laddove questo siadifficile da accertare.In accordo con le regole di transizione dell’IFRS 10, il Gruppo ha riesaminato le conclusionisul controllo delle proprie partecipate al 1° gennaio 2014 senza rilevare effetti significatividall’adozione del nuovo principio.

113Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato114

• IFRS 11 “Accordi di compartecipazione” che sostituisce lo IAS 31 “Partecipazioni in Joint Ven-ture” ed il SIC-13 “Imprese a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei parte-cipanti al controllo congiunto”: il nuovo principio, fermi restando i criteri per l’individuazionedella presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degliaccordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti da tali accordi piuttostoche sulla forma legale degli stessi, distinguendo tali accordi tra joint venture e joint operation.Secondo l’IFRS 11, l’esistenza di un veicolo separato non è una condizione sufficiente per classi-ficare un accordo di compartecipazione come una joint venture. Per le joint venture, dove le partihanno diritti solamente sul patrimonio netto dell’accordo, il principio stabilisce come unicometodo di contabilizzazione nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Per le jointoperation, dove le parti hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività dell’accordo, ilprincipio prevede la diretta iscrizione nel bilancio consolidato (e nel bilancio separato) del pro-quota delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi derivanti dalla joint operation. L’adozione di tale nuovo principio non ha comportato effetti sull’area di consolidamento del Gruppo.

• IFRS 12 “Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese”: è un nuovo e completoprincipio sulle informazioni addizionali da fornire su ogni tipologia di partecipazione, iviincluse quelle su imprese controllate, accordi a controllo congiunto, imprese collegate, societàa destinazione specifica ed altri veicoli non consolidati.Oltre alle modifiche delle informazioni riportate nel presente bilancio consolidato, l’adozionedel nuovo principio non ha comportato alcun effetto sul presente bilancio consolidato.

• Emendamenti allo IAS 32 “Compensazione di attività finanziarie e passività finanziarie”: gliemendamenti sono volti a chiarire l’applicazione dei criteri presenti nello IAS 32 necessari percompensare in bilancio attività e passività finanziarie. L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

• Emendamenti all’IFRS 10, all’IFRS 12 e allo IAS 27 “Entità di investimento”: gli emendamen-ti introducono un’eccezione al consolidamento di imprese controllate per le società di investi-mento, ad eccezione dei casi in cui le loro controllate forniscano servizi che si riferiscono alleattività di investimento di tali società. In applicazione di tali emendamenti, le società di inve-stimento devono valutare i propri investimenti in controllate a fair value. L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

• Emendamenti allo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività – Informazioni integrative sul valorerecuperabile delle attività non finanziarie: le modifiche mirano a chiarire che le informazioni inte-grative da fornire circa il valore recuperabile delle attività (incluso l’avviamento) o unità genera-trici di flussi finanziari, nel caso in cui il loro valore recuperabile si basi sul fair value al netto deicosti di dismissione, riguardano soltanto le attività o unità generatrici di flussi finanziari per lequali sia stata rilevata o ripristinata una perdita per riduzione di valore, durante l’esercizio. L’introduzione dei nuovi emendamenti non ha comportato effetti sull’informativa del bilancioconsolidato del Gruppo.

• Emendamenti allo IAS 39 “Strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione – Novazione diderivati e continuazione della contabilizzazione di copertura”: le modifiche riguardano l’intro-duzione di alcune esenzioni ai requisiti dell’hedge accounting definiti dallo IAS 39 nella circo-stanza in cui un derivato esistente debba essere sostituito con un nuovo derivato in una speci-fica fattispecie in cui questa sostituzione sia nei confronti di una controparte centrale (Central

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 115

Counterparty –CCP) a seguito dell’introduzione di una nuova legge o regolamento. L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

• IFRIC 21 - Levies: fornisce chiarimenti sul momento di rilevazione di una passività collegata atributi (diversi dalle imposte sul reddito) imposta da un ente governativo. L’introduzione della nuova interpretazione non ha comportato effetti sul bilancio consolidatodel Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in viaanticipata dal GruppoIl Gruppo sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione dei seguentiprincipi, per i quali, alla data di approvazione del presente bilancio, gli organi competenti dell’UEnon hanno ancora concluso il processo di omologazione.

Titolo del documentoData di entrata in vigore

del documento IASBStandards ed InterpretazioniIFRS 9 – Financial Instruments 1° gennaio 2018IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts 1° gennaio 2016IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers 1° gennaio 2017AmendmentsAmendments to IAS 16 and IAS 41: Agriculture: Bearer Plants 1° gennaio 2016 Amendments to IAS 16 and IAS 38: Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation 1° gennaio 2016Amendments to IFRS 11: Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations 1° gennaio 2016Amendments to IAS 19: Defined Benefit Plans: Employee Contributions 1° febbraio 2015Amendments to IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements 1° gennaio 2016Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture 1° gennaio 2016Amendments to IAS 1: Disclosure Initiative 1° gennaio 2016Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle 1° febbraio 2015Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle 1° gennaio 2015Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle 1° gennaio 2016Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28) 1° gennaio 2016

9. Principali cause di incertezze nelle stime

Le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del caso rilevare perdite di valoresu attività iscritte, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici ai dipendenti,imposte e altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riesaminate periodicamente e glieffetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. In particolare, l’attualesituazione d’incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, che sta determinando il negativoandamento del fatturato pubblicitario per il comparto stampa, ha reso più difficile la stima delleassunzioni riguardanti l’andamento futuro e le previsioni dei flussi di cassa utilizzati per ladeterminazione del valore d’uso delle cash generating units ai fini della verifica della recuperabilità deivalori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni. Pertanto, non sipuò escludere il concretizzarsi, nel prossimo futuro, di risultati diversi da quanto stimato. Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitoratiattentamente dalla Direzione del Gruppo, che provvederà alla costante verifica dell’esistenza diperdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato116

Per quanto riguarda la stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali,questa viene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base alpervenire dei primi dati consuntivi. La stima dei rischi legali tiene conto della natura del contenzioso (pendente civile e penale). Perrischi di tipo omogeneo, la previsione dell’esito finale è ponderata sulla base delle risultanze deltriennio precedente. L’esperienza storica mostra un trend sostanzialmente lineare.

10. Area di consolidamento

Il perimetro di consolidamento risulta variato rispetto allo scorso esercizio.In data 30 giugno 2014 si è perfezionata l’integrazione delle attività di operatore di rete digitaleterrestre facenti capo rispettivamente a Persidera SpA (già Telecom Italia Media Broadcasting Srl)e Rete A SpA alle condizioni definite nell’accordo del 9 aprile 2014. L’integrazione è statarealizzata mediante conferimento da parte della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA del 100% delleazioni di Rete A in Persidera. Ad esito del conferimento, Telecom Italia Media e il GruppoEditoriale L’Espresso detengono rispettivamente il 70% e il 30% delle azioni di Persidera in cui,in data 1 dicembre 2014, è stata fusa per incorporazione Rete A. Nell’operazione non è statacoinvolta la partecipazione in All Music SpA, originariamente detenuta da Rete A, rimasta di pro-prietà del Gruppo. Il deconsolidamento di Rete A, quale effetto della perdita di controllo, ha com-portato l’eliminazione delle attività e delle passività della società e la rilevazione di un proventodeterminato come differenza tra la valutazione del fair value del 30% della partecipazioneacquisita dalla Gruppo Editoriale L’Espresso SpA nella Persidera SpA (pari a 127,7 milioni dieuro), valore risultante da perizia rilasciata da perito esterno indipendente, ed il valore contabiledel business deconsolidato alla data del conferimento (pari a 126,2 milioni di euro, di cuifrequenze, al netto dell’effetto fiscale, per 72,0 milioni di euro, avviamenti per 34,8 milioni dieuro, altre attività e passività rispettivamente per 52,8 milioni di euro e 33,5 milioni di euro).Il 30 gennaio 2015 si è altresì perfezionato il passaggio di proprietà di All Music, società delGruppo editrice della televisione nazionale generalista Deejay TV, al nuovo editore DiscoveryItalia, operazione già ritenuta altamente probabile alla data di chiusura dell’esercizio.Alla luce delle predette operazioni ed ai sensi dell’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita eDiscontinued Operation, l’insieme delle due società rappresentanti il business televisivo del Gruppoè stato qualificato come “Discontinued Operation” e come tale è stato rappresentato nel presentebilancio. Per maggiori dettagli sui criteri di rappresentazione adottati e sul contributo delle duesocietà ai risultati consolidati si rinvia al paragrafo “Informazioni relative all’IFRS 5” (Nota 14.2).

11. Informazioni relative a strumenti finanziari

In data 8 aprile 2010 la Capogruppo aveva stipulato un contratto di IRS (per un valorenozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabile su quota parte delprestito obbligazionario.Tale operazione era stata classificata come fair value hedge (copertura del valore di mercato) e cometale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dello strumento derivatosia gli utili/(perdite) derivanti dalle variazioni del fair value dello strumento oggetto di copertura(prestito obbligazionario) attribuibili al rischio coperto, venivano imputati a conto economico.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 117

In data 27 ottobre 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato, la Capogruppo aveva prov-veduto a rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto, garantendosi pertanto il dif-ferenziale dei tassi (pari all’ 1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014)realizzando un provento complessivamente pari a 1.825 migliaia di euro. Nel corso del 2014sono stati incassati 912 migliaia di euro e la rinegoziazione del contratto ha comportato unarilevazione di un utile di 739 migliaia di euro, che, sommato a quello realizzato nei precedentiesercizi, ha permesso di generare un provento complessivo di 2.973 migliaia di euro.Il 27 ottobre 2014 la Capogruppo ha rimborsato il Prestito Obbligazionario collocato nel 2004per complessivi 185.369 migliaia di euro.Il prestito, originariamente di 300 milioni di euro si è progressivamente ridotto a causa diparziali riacquisti, l’ultimo dei quali realizzato nel corso dell’esercizio 2014, ha comportato unaminusvalenza di 684 migliaia di euro e un risparmio di interessi di 984 migliaia di euro.In data 1 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato l’emissionedi un Prestito Obbligazionario Convertibile equity linked per complessivi 100 milioni di euro. IlPrestito Obbligazionario Convertibile (convertible bond) conferisce al titolare la possibilità diconvertire l'obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente. Pertanto lostrumento può essere ricondotto ad un’obbligazione standard che incorpora la vendita di unaopzione di tipo call. La tecnica di valutazione richiede di scorporare lo strumento nelle sue duecomponenti: una componente di Opzione call ed una componente di debito. La componente debito del Prestito Obbligazionario Convertibile è stata valutata applicando ilmetodo del costo ammortizzato, mentre la componente Opzione call è stata valutata al fairvalue con classificazione tra i Debiti finanziari per strumenti derivati non correnti.

12. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

AttivoImmobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria. 31/12/2013 31/12/2014Testate e marchi 402.383 388.002Frequenze radiofoniche 83.643 87.234Avviamenti 37.572 2.733Diritti di brevetto ind. e utilizz. opere d’ingegno 5.610 10Concessioni e licenze 129.353 1.602Immobilizzazioni immateriali in corso 91 445Altre immobilizzazioni immateriali 9TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 658.652 480.035

di cui:Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 523.598 477.969Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 135.054 2.066

Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore.

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nellesuccessive tabelle.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato118

Attività immateriali a vita indefinita

Testate e marchi31/12/2014

Situazione iniziale

Costo originario 402.383

Svalutazioni -

Saldo iniziale 402.383MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi -

Decrementi (14.380)

Aggregazioni/(disaggregazioni) (1)

Situazione finaleCosto originario 388.002

Svalutazioni -

Saldo finale 388.002

Frequenze 31/12/2014Situazione iniziale Costo originario 83.643

Svalutazioni -

Saldo iniziale 83.643MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi 3.591

Decrementi -

Situazione finale Costo originario 87.234

Svalutazioni -

Saldo finale 87.234

Avviamenti 31/12/2014Situazione iniziale Costo originario 37.572

Svalutazioni -

Saldo iniziale 37.572MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi -

Decrementi -

Aggregazioni/Disaggregazioni (34.839)

Situazione finale Costo originario 2.733

Svalutazioni -

Saldo finale 2.733

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 119

L’elenco dettagliato delle CGU sottoposte a impairment test è riportato nella tabella sot-tostante.

Cash Generating Unit Valore contabile Valore contabile o Gruppi di CGU 31/12/2013 31/12/2014

1. La Repubblica 229.952 229.9522. Finegil Editoriale Nuova Sardegna 6.113 6.1133. Finegil Editoriale Livorno 18.397 18.3974. Finegil Editoriale Nord-Ovest 22.000 22.0005. Finegil Editoriale Nord-Est 114.121 105.3316. Finegil Editoriale Centro-Sud 8.490 2.9007. Frequenze radiofoniche (R.Deejay, R.Capital e m2o) 83.643 87.2348. Marchio Deejay 1.171 1.1719. Frequenze Rete A (incluso il relativo avviamento) 162.751 -10. Mo-Net 2.138 2.138Avviamento altre attività 2.733 2.733TOTALE 651.509 477.969

Al 31 dicembre 2014 si è proceduto a svalutare per 3.372 migliaia di euro l’intero valore delletestate “free-press”, incluse all’interno della CGU “Finegil Centro-Sud”, come conseguenzadella decisione di cessare le pubblicazioni a partire dal 19 dicembre 2014. Con riferimento alle frequenze televisive si segnala che il 30 giugno 2014 si è perfezionatal’operazione di integrazione tra le attività di operatore di rete digitale terrestre della controllataRete A e Telecom Italia Media Broadcasting (TIMB), controllata da Telecom Italia Media,attraverso un conferimento dal Gruppo Espresso del 100% delle azioni di Rete A in TIMB concontropartita il 30% delle azioni di “Persidera” (già Telecom Italia Media Broadcasting). Aseguito di tale operazione è stato deconsolidato il business facente capo a Rete A e lapartecipazione in Persidera è stata iscritta per un valore di €127,7 milioni, corrispondenti alfair value della partecipazione detenuta nella società come definito sulla base di periziarilasciata da perito indipendente.L’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2014 sulle testate, le frequenzeradiofoniche, l’internet company, i marchi e gli avviamenti, ha accertato le seguenti perdite divalore da iscrivere in bilancio:• 8.790 migliaia di euro relativamente alla CGU “Finegil Editoriale Nord-Est”;• 2.218 migliaia di euro relativamente alla CGU “Finegil Editoriale Centro-Sud”. Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fairvalue less costs to sell e il valore d’uso.Si riportano nella successiva tabella le principali informazioni utilizzate per la predisposizionedell’impairment test per ogni unità o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari il cui valoresia significativo.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato120

Cash Generating Unit Criterio Settore Impairmento Gruppi di CGU utilizzato loss

1. La Repubblica Valore d’uso Quotidiani nazionali -2. Testate Finegil Editoriale (Div. Nord-Ovest, Nord-Est,

Livorno, Centro-Sud, Nuova Sardegna) Valore d’uso Quotidiani locali (11.008)3. Radio: frequenze e marchio Deejay Fair value Radio -4. Mo-Net Fair value Digitale -

La determinazione del valore d’uso delle Cash Generating Unit Sulla determinazione del valore d’uso delle cash generating unit (CGU), si è proceduto all’at-tualizzazione – ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e inuscita, generati dall’unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. Inaltri termini, il value in use è stato stimato applicando il modello Discounted Cash Flow, nellavariante unlevered (o asset side), con la formula che comprende l’attualizzazione dei flussi ana-liticamente attesi nell’orizzonte di durata dei piani previsionali (2015-2019) e la determinazionedel terminal value.Per stimare correttamente il valore d’uso di una cash generating unit, è necessario valutarel’entità dei flussi di cassa attesi dall’unità, le attese riguardanti le possibili variazioni in ordineall’ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attualizzazione da impiegare edaltri eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell’investimentonella specifica unità.Sulle caratteristiche dei flussi da scontare, i principi contabili internazionali richiedono esplici-tamente che, ai fini della verifica del valore, non si tenga conto dei flussi, in entrata e in uscita,generati dalla gestione finanziaria e dei flussi monetari connessi alla gestione fiscale. I flussi dascontare, pertanto, sono flussi di cassa operativi, unlevered, differenziali (perché riferiti allasingola unità), lordi di imposte.Il tasso di attualizzazione è stato stimato in coerenza con le configurazioni dei flussi da scontaree pertanto risulta essere lordo di imposte. Nel caso di specie, è stato adottato il costo medio delcapitale investito (wacc pre-tax) del Gruppo Espresso pari all’8,78%.Per quanto concerne, infine, la determinazione dei flussi attesi oltre il periodo di previsioneanalitica, è stato assunto che il flusso terminale (o “a regime”), ovvero, il reddito normalizzatocome stimato dalla Società, sia uguale alla media dei margini operativi lordi positivi attesi nelperiodo di previsione analitica (2015-2019), da cui vengono dedotti gli esborsi per investimenti,che si assume essere pari agli ammortamenti dell’ultimo anno di piano, nonchè le variazioni deifondi TFR e delle altre attività/passività operative patrimoniali (al netto del capitale circolante)riferite all’anno 2019. La variazione del capitale circolante commerciale è stata assunta pari a zero. Si assume altresì che il tasso di crescita “g” sia nullo, ad eccezione della CGU “Mo-Net” chepresenta una dinamica in progressiva evoluzione del business sottostante.

La determinazione del fair value less costs to sell delle Cash Generating UnitLo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un’attività o di un gruppo di attività (adesempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo “fatto” in unaccordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismissionedel bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessione può esseredeterminato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scambio: il

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 121

prezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti transazionisimilari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall’azienda.Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato seguendo un approcciometodologico differenziato per le divisioni operative di natura editoriale, alle quali sonoallocate le testate, per le frequenze e per le internet company.Più esattamente:a) per le divisioni operative di natura editoriale, si è fatto riferimento a moltiplicatori diretti di

valutazione; questo approccio è reso necessario dalla carenza di un mercato attivo di trasfe-rimento di simili cash-generating unit, nonché dalla difficile comparabilità delle transazionirilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto di verifica;

b) per le frequenze radiofoniche, è stato utilizzato un multiplo empirico del tipo price/users,osservando i prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto di verifica inrapporto alla popolazione raggiunta dal relativo segnale;

c) per la società del Gruppo attiva nel settore digitale (“internet company”), ovvero Mo-Net, si èfatto riferimento a moltiplicatori diretti di valutazione desumibili da società quotate comparabili.

Allo scopo di determinare il possibile “prezzo” delle cash generating unit di natura editoriale,sono stati impiegati i seguenti multipli del tipo “entity side”, nella versione trailing (o multiplistorici/puntuali) e nella versione leading (o multipli attesi/medi): Enterprise Value/Sales,Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit. Per quanto attiene le grandezze aziendali diriferimento, per ciascuna cash-generating unit, vengono considerati, in coerenza con il tipo dimultiplo da applicare, il fatturato (Sales), il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultatooperativo (Ebit); in particolare, la grandezza aziendale di riferimento viene determinata qualemedia del periodo 2015-2019. Per determinare il fair value less cost to sell, si tiene quindi contodel valore medio risultante dall’applicazione dei tre moltiplicatori prima menzionati; il dato chescaturisce dall’applicazione del metodo dei multipli di mercato viene ritenuto “non significativo”nei casi in cui assuma valori di segno negativo.La stima del fair value less cost to sell delle frequenze radiofoniche è stata effettuata partendo dal-l’osservazione dei prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto di verifica inrapporto alla popolazione potenzialmente raggiungibile dal segnale. L’impiego di questo approcciovalutativo permette di stimare il fair value delle frequenze correlando il prezzo che il mercato èdisposto a pagare per l’acquisizione della frequenza al numero di abitanti raggiunti dal segnale.Per la "internet company" (Mo-Net), la stima del fair value less cost to sell si è fondata sumoltiplicatori diretti (Enterprise Value/Sales, Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit)desumibili da società quotate comparabili. I moltiplicatori basati sull'osservazione dei prezzi divendita di aziende similari risultano, infatti, di difficile applicazione, sia per la scarsità di transazioniinternet nel panorama italiano che per le differenze sostanziali dei modelli di business delle societàoggetto di transazione. Al contrario, le metriche finanziarie sembrano indicare una più chiara cor-relazione tra il consensus che il mercato esprime circa la potenziale crescita dei ricavi e l'evoluzionedella marginalità operativa del business ed i prezzi di borsa delle società internet.

Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali 2015-2019 I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2014 si basano sulla previsione dei flussi dicassa attesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2015 e dal PianoTriennale 2014-2016 approvati dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente in data 21gennaio 2015 e 26 febbraio 2014, con riferimento ai risultati e agli obiettivi di business. Poiché allo stato, non risultano scostamenti significativi a livello di risultato operativo e di utile

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netto tra quanto previsto nel primo biennio di Piano e quanto stimato nella II Prechiusura 2014e nel Budget 2015, si è ritenuto di non apportare adeguamenti al Piano Triennale, fermerestando alcune parziali rielaborazioni che si sono rese necessarie per tener conto dei diversiandamenti dei ricavi e dei costi. È, inoltre, opportuno ricordare che in linea con le raccomandazioniemanate dalla Consob congiuntamente alla Banca d’Italia e all’Isvap nei Documenti n.2 del 6febbraio 2009 e n.4 del 3 marzo 2010, il Gruppo Espresso ha adottato una procedura cheprevede l’esame e la valutazione del documento di Impairment Test in via preventiva da partedel Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, e successivamente la sua approvazioneda parte del Consiglio di Amministrazione in un punto precedente e separato all’ordine delgiorno della riunione consiliare in cui viene approvata la Relazione Finanziaria.Le previsioni del Budget 2015 e del Piano Triennale 2014-2016 sono state estese agli esercizi 2017,2018 e 2019 sulla base di ipotesi ragionevoli e coerenti con le evidenze passate. Le previsioni dellesingole CGU sono state elaborate tenendo conto della generale difficoltà nell’effettuare stime pro-spettiche, in particolare relativamente all’andamento del mercato pubblicitario, alla luce dell’incertezzache tutt’oggi caratterizza la situazione economica del Paese nonché della scarsa visibilitàsull’evoluzione della raccolta pubblicitaria anche in un orizzonte temporale di breve periodo.Qui di seguito vengono riepilogate le principali ipotesi sottostanti i piani previsionali delleCGU editoriali con riferimento all’andamento del fatturato pubblicitario e diffusionale, al con-tributo derivante dalle iniziative collaterali allegate ai quotidiani e all’evoluzione dei costi.

Fatturato pubblicitario Per il 2015 si è assunto che l’economia permanga in fase lievemente recessiva e, conseguen-temente, che il mercato pubblicitario nel suo complesso registri una flessione pressochéanaloga quella avutasi nel 2014 rispetto al 2013. Per i singoli mezzi si prevede un’evoluzionedella quota sul totale del mercato pubblicitario in linea con quanto osservato negli ultimiesercizi, il che comporterebbe: per la stampa, un’ulteriore contrazione del proprio peso per-centuale e conseguentemente un calo superiore al mercato, tenuto conto anche degli aspettidi difficoltà strutturali di tale mezzo; per la radio e la televisione un andamento lievementemigliore del mercato; per internet un incremento di quota e quindi una crescita.In questo contesto, il Budget 2015 del Gruppo assume andamenti simili a quelli ipotizzati pergli specifici segmenti di mercato, con un leggero incremento di quote per i propri quotidianie siti web grazie ad azioni di potenziamento e arricchimento dei prodotti.Per gli anni successivi di piano si ipotizza che il mercato pubblicitario si stabilizzi nel 2016sui livelli di investimenti del 2015, per poi tornare a crescere in misura contenuta nelsuccessivo triennio (2017-2019). I trend strutturali di mercato dei diversi mezzi, con la pro-gressiva riduzione della quota dei quotidiani e dei periodici e la crescita del peso di internet,sono attesi continuare in tutto l’arco di piano.Gli andamenti del mercato sono stati, quindi, riflessi nei piani previsionali per gli anni 2016-2019 delle CGU editoriali del Gruppo ipotizzando:• per la CGU Repubblica, un calo della pubblicità sulle testate cartacee ed una crescita della

raccolta su internet sostanzialmente in linea con l’evoluzione prevista per il mercato;• per le CGU dei Quotidiani Locali, una flessione del fatturato pubblicitario sulle testate

cartacee analoga a quella dei mezzi nazionali, mentre per internet si prevede una crescitasignificativa e superiore a quella del mercato tenuto conto sia dei livelli ancora esigui delfatturato di partenza sia del progetto in atto di rinnovamento e potenziamento deisiti web di tutte le testate locali del Gruppo.

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Fatturato diffusionaleLe ipotesi formulate per il Budget 2015 relativamente all’andamento delle vendite in edicola deiquotidiani del Gruppo si basano sull’osservazione dei dati del mercato dal 2005 al 2014. In taleperiodo, sulla base dei dati ADS, le vendite in edicola di quotidiani si sono ridotte del 38,6% (-5,3% medio annuale), passando da 4,4 a 2,7 milioni di copie medie giornaliere. Per segmento,i quotidiani nazionali di informazione e quelli sportivi hanno registrato un andamento piùnegativo, perdendo dal 2005 il 45,5% ed il 46,1% rispettivamente (-6,5% medio annuale),mentre i quotidiani locali hanno perso il 32,7% (-4,3% all’anno). Il trend negativo ha, tuttavia,subito una significativa accelerazione nel corso degli ultimi anni, anche per effetto della canni-balizzazione derivante dalle copie digitali fruibili su Ipad e altri dispositivi mobili. Gli ultimidati disponibili al momento dell’elaborazione del Budget 2015 (ADS a settembre) indicavanoper l’anno 2014 un calo complessivo delle vendite in edicola dell’11,5%. Tenuto conto di taliandamenti, il Budget prevede che l’evoluzione del mercato nel 2015 sia simile a quella del 2014. L’ipotesi per gli anni successivi di piano è che il calo strutturale delle vendite in edicola proseguain linea con il calo medio annuale registrato dal 2008 ad oggi, il che comporta per laRepubblica una flessione del 7,5% all’anno e per i quotidiani locali del 5%.Accanto al calo strutturale delle copie cartacee, il piano assume una crescita significativa degliabbonati all’edizione digitale dei quotidiani su tablet, pc e mobile che impatta positivamentesui ricavi sia della CGU “la Repubblica” che delle CGU dei Quotidiani Locali.I piani 2015-2019 prevedono, infine, un aumento progressivo del prezzo di copertina dei quotidianiche permette di bilanciare l’effetto sul fatturato derivante dal calo delle copie vendute.

Prodotti opzionali Il Budget 2015 ed i successivi anni di piano prevedono una progressiva riduzione dei marginidelle iniziative collaterali vendute in abbinamento con i quotidiani, riflettendo la sostanzialesaturazione del mercato.

CostiPer quanto concerne l’evoluzione dei costi, i piani previsionali 2015-2019 tengono conto diuna serie di interventi di savings avviati in tutte le realtà aziendali:• riduzione della tiratura e della foliazione su tutte le testate a seguito del prevedibile calo

della diffusione e della raccolta pubblicitaria;• prepensionamenti e applicazione del regime di “solidarietà” per l’organico poligrafico;• riduzione dei costi redazionali attraverso il contenimento delle spese per borderò, foto e

agenzie nonché mediante interventi sull’organico giornalistico;• piani di riorganizzazione dei centri stampa de la Repubblica e dei quotidiani locali;• efficienze nel processo distributivo;• riduzione di tutte le principali voci dei costi generali (affitti, consulenze, telefoniche,

viaggi, ecc.).Tali azioni di riduzione dei costi consentono nell’arco di piano di più che compensare gliincrementi inerziali previsti per il costo del lavoro e per i prezzi della carta e dei materiali distampa, nonché i maggiori costi necessari allo sviluppo del business digitale.Si segnala, altresì, che per la determinazione del terminal value è stato adottato prudenzialmenteun tasso di crescita pari a zero.Si assume altresì che il tasso di crescita “g” sia nullo, ad eccezione della CGU “Mo-Net” chepresenta una dinamica in progressiva evoluzione del business sottostante.

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Per quelle cash generating unit che presentano un valore delle testate e/o dell’avviamento rilevanteai fini del bilancio consolidato del Gruppo e per le quali le risultanze dell’impairment test indichinouna differenza positiva del fair value less cost to sell e/o del valore d’uso rispetto al valore contabileinferiore alla soglia del 50% si è altresì provveduto ad effettuare un’analisi di sensitività dei risultatirispetto alle variazioni degli assunti di base. In particolare per tutte le cash generating unit ilGruppo non ha provveduto ad effettuare un’analisi di sensitività dei risultati dell’impairment testrispetto alle variazioni degli assunti di base dal momento che le risultanze dell’impairment testindicano una differenza positiva del maggiore tra il fair value less cost to sell e il valore d’usorispetto al valore contabile ampiamente superiore alla soglia del 50% del valore contabile stesso,prevista dalle nostre procedure.Per la cash generating unit relativa alla “internet company” del Gruppo (Mo-Net) si segnalache, nella determinazione del fair value less cost to sell, all’equity value ottenuto applicandoi moltiplicatori di mercato è stata sottratta una percentuale complessiva (discount factor) del30% per tener conto del differente fattore dimensionale e della relativa “illiquidità” dellasocietà oggetto di valutazione rispetto al panel di internet company di riferimento.Infine, si è proceduto ad effettuare un test di impairment di secondo livello, che ha riguardatol’impresa nel suo insieme, teso quindi a verificare la recuperabilità del valore contabile del-l’insieme delle CGU e dei corporate cost/asset dell’impresa nel suo complesso non allocati alivello di singola CGU.L’impairment test di secondo livello è stato effettuato considerando la sommatoria dei flussi di cassadelle singole CGU già considerate in sede di impairment di primo livello, oltre alla valutazione deicosti non allocati. Ciò ha comportato la stima del valore attuale dei costi corporate (non allocati alleCGU); il valore attuale di tali costi è stato considerato a riduzione del valore complessivo dell’impresanel suo complesso ed è stato stimato in forma pre-tax (ovvero utilizzando flussi ante imposte ed untasso di attualizzazione ante imposte analogo a quello utilizzato per il test di I livello).Per la proiezione dei costi corporate e la determinazione dei flussi di cassa sono stati utilizzati criteriin linea con quelli applicati ai fini dell’impairment test di primo livello in termini di orizzonte diprevisione esplicita e in termini di crescita (oltre l’orizzonte di previsione esplicita). Per il calcolo delvalore d’uso sono stati presi a riferimento i flussi di cassa operativi al lordo delle imposte dell’interoGruppo, desumibili dai piani elaborati per gli anni 2015-2019; per la proiezione dei relativi flussidi cassa è stato utilizzato un tasso ante imposte, pari all’8,78% e un tasso di crescita assunto paria zero. In particolare, nell’arco di piano si è assunta una progressiva riduzione dei costi corporate,tra i quali anche i costi di gestione e amministrazione (consulenze, affitti, spese viaggi, ecc.), analo-gamente a quanto già realizzato dal Gruppo nel corso degli ultimi anni. Dalla procedura di impairment svolta a livello dell’entità nel suo insieme non sono emerseperdite di valore.

Altre immobilizzazioni immaterialiSi riporta nella successiva tabella l’evidenza della vita utile e della relativa aliquota d’ammorta-mento per le varie classi di immobilizzazioni immateriali a vita utile definita.

Vita utile AliquotaDiritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 2-3 anni 33,33%-50,00%Concessioni e licenze 3-5 anni 20,00%-33,33%Frequenze televisive digitali 20 anni 5%Altre immobilizzazioni immateriali 3-6 anni 16,67%-33,33%

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 125

La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 31/12/2014Situazione inizialeCosto originario 13.171Fondi ammortamento, svalutazioni (7.561)Saldo iniziale 5.610MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 6Decrementi -Aggregazioni/Disaggregazioni (11.052)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (4)Decrementi 1Aggregazioni/Disaggregazioni 5.449Situazione finale Costo originario 2.125Fondi ammortamento, svalutazioni (2.115)Saldo finale 10

Concessioni e licenze 31/12/2014Situazione inizialeCosto originario 183.529Fondi ammortamento, svalutazioni (54.176)Saldo iniziale 129.353MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 982Decrementi (349)Riclassifiche 83Aggregazioni/Disaggregazioni (138.525)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (864)Decrementi 317Riclassifiche (1)Aggregazioni/Disaggregazioni 10.606Situazione finale Costo originario 45.720Fondi ammortamento, svalutazioni (44.118)Saldo finale 1.602

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Immobilizzazioni immateriali in corso31/12/2014

Situazione inizialeCosto originario 91Saldo iniziale 91MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 438Decrementi (1)Riclassifiche (83)Situazione finaleCosto originario 445Saldo finale 445

Altre immobilizzazioni immateriali31/12/2014

Situazione inizialeCosto originario 3.742Fondi ammortamento, svalutazioni (3.742)Saldo iniziale -MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 10Decrementi -Riclassifiche -MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (2)Decrementi 1Riclassifiche -Situazione finaleCosto originario 3.752Fondi ammortamento, svalutazioni (3.743)Saldo finale 9

Immobilizzazioni materiali (2)

Si riporta il dettaglio della presente categoria.31/12/2013 31/12/2014

Terreni 6.977 6.978

Fabbricati ed edifici 34.161 31.847

Migliorie su beni di terzi 4.723 4.437

Impianti e macchinari 85.857 52.647

Attrezzature industriali e commerciali 187 116

Mobili, dotazioni, automezzi 4.153 4.366

Immobilizzazioni materiali in corso 786 1.171

Altri beni 102 137

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 136.946 101.699

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Al 31 dicembre 2014 le immobilizzazioni materiali ammontano a 101.699 migliaia di euro, indiminuzione di 35.247 migliaia di euro rispetto alla fine del 2013 quale effetto del deconsoli-damento di Rete A e della classificazione dei saldi di All Music tra le attività destinate adismissione per 27.672 migliaia di euro e di ammortamenti per 14.659 migliaia di euro. Gliinvestimenti netti del periodo sono stati pari a 7.084 migliaia di euro.

Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che levite utili per categoria di beni e le rispettive aliquote d’ammortamento siano le seguenti.

Vita utile AliquotaTerreni - -Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5/10 anni 20%/10%Rotative full color 20 anni 5%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà e dei beniin leasing sono esposte nei prospetti seguenti.

Terreni 31/12/2014

Situazione inizialeCosto originario 6.977Saldo iniziale 6.977MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -Riclassifiche 1

Situazione finaleCosto originario 6.978Saldo finale 6.978

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Fabbricati ed edifici31/12/2014

Situazione inizialeCosto originario 63.491Fondi ammortamento, svalutazioni (29.330)Saldo iniziale 34.161MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 567Decrementi (44)Riclassifiche 84Aggregazioni/disaggregazioni (3.192)MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (1.751)Decrementi 38Riclassifiche (1)Aggre aggregazioni 1.985Situazione finaleCosto originario 60.906Fondi ammortamento, svalutazioni (29.059)Saldo finale 31.847

Migliorie su beni di terzi 31/12//2014Situazione iniziale Costo originario 39.047Fondi ammortamento, svalutazioni (34.324)Saldo iniziale 4.723MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 454Decrementi (44)Riclassifiche 154Aggregazioni/disaggregazioni (499)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (1.443)Decrementi 592Riclassifiche 2Aggregazioni/disaggregazioni 498Situazione finale Costo originario 39.112Fondi ammortamento, svalutazioni (34.675)Saldo finale 4.437

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Impianti e macchinari 31/12/2014Situazione iniziale Costo originario 366.791Fondi ammortamento, svalutazioni (280.934)Saldo iniziale 85.857MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 4.122Decrementi (12.417)Riclassifiche 884Aggregazioni/disaggregazioni (60.418)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (9.336)Decrementi 9.970Riclassifiche 3Aggregazioni/disaggregazioni 33.982Situazione finale Costo originario 298.962Fondi ammortamento, svalutazioni (246.315)Saldo finale 52.647di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 162.531

I privilegi sulla categoria “Impianti e macchinari” si riferiscono alle garanzie reali poste afavore degli istituti bancari che hanno concesso nel 2005 il finanziamento agevolato sullerotative, impianti tipografici e simili.

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Attrezzature industriali e commerciali 31/12/2014Situazione iniziale

Costo originario 2.675Fondi ammortamento, svalutazioni (2.488)Saldo iniziale 187MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 40Decrementi (39)Riclassifiche 1MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (99)Decrementi 12Riclassifiche 14Situazione finale Costo originario 2.677Fondi ammortamento, svalutazioni (2.561)Saldo finale 116di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 183

Mobili, dotazioni, automezzi 31/12/2014Situazione iniziale Costo originario 84.845Fondi ammortamento, svalutazioni (80.692)Saldo iniziale 4.153MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 2.063Decrementi (187)Riclassifiche 174Aggregazioni/disaggregazioni (814)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (1.999)Decrementi 189Riclassifiche 1Aggregazioni/disaggregazioni 786Situazione finale Costo originario 86.081Fondi ammortamento, svalutazioni (81.715)Saldo finale 4.366

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 131

Immobilizzazioni materiali in corso 31/12/2014Situazione iniziale Costo originario 786Saldo iniziale 786MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.757Decrementi (74)Riclassifiche (1.298)Situazione finale Costo originario 1.171Saldo finale 1.171

Altri beni 31/12/2014Situazione iniziale Costo originario 4.041Fondi ammortamento, svalutazioni (3.939)Saldo iniziale 102MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 88Decrementi (20)Aggregazioni/disaggregazioni (98)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (31)Decrementi 16Riclassifiche (18)Aggregazioni/disaggregazioni 98Situazione finale Costo originario 4.011Fondi ammortamento, svalutazioni (3.874)Saldo finale 137

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Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3)Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni valutate al PatrimonioNetto, nonché l’evoluzione della percentuale di possesso.

Percentuale di possesso 31/12/2013 31/12/2014

Le Scienze SpA 50% 50%Editoriale Corriere Romagna Srl 49% 49%HuffingtonPost Italia Srl 49% 49%Editoriale Libertà SpA 35% 35%Altrimedia SpA 35% 35%Persidera SpA - 30%

Nelle tabelle successive vengono riportate le movimentazioni del valore delle partecipazionivalutate col metodo del Patrimonio Netto.

31/12/2013 Increm. Svalutaz. Dividendi Risultato 31/12/2014Le Scienze SpA 176 (5) - (103) 75 143Editoriale Corriere Romagna Srl 3.016 - - - 42 3.058HuffingtonPost Italia Srl 204 220 - - (219) 205Editoriale Libertà SpA 17.547 - (4.000) - 373 13.920Altrimedia SpA 645 - - - 36 681Persidera SpA - 128.645 (945) - 2.403 130.103TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO

21.588 128.860 (4.945) (103) 2.710 148.110

Il 30 giugno si è perfezionato il conferimento del 100% di Rete A SpA in Persidera SpAacquisendo nel contempo il 30% di quest’ultima. A seguito di tale operazione è statodeconsolidato il business facente capo a Rete A e la partecipazione in Persidera è stata iscrittaper un valore di 127.700 migliaia di euro, corrispondenti al fair value della partecipazionedetenuta nella società come definito sulla base di perizia rilasciata da perito esterno indipendente.Successivamente alla chiusura dell’operazione, la controllante GELE SpA ha provveduto adeffettuare un versamento conto socio di 945 migliaia di euro alla collegata a copertura di onericonnessi a Rete A e sostenuti da Persidera contrattualmente previsti nell’accordo di conferimento.Il versamento è stato integralmente svalutato.

Al 31 dicembre 2014 le partecipazioni detenute in Persidera, Editoriale Libertà e EditorialeCorriere di Romagna sono state sottoposte a impairment test, utilizzando nella determinazione siadel fair value che del valore d’uso metodologie e assunzioni analoghe a quelle adottate per le CGUidentificate per le testate editoriali e per le frequenze radiofoniche. Più precisamente, il valore recu-perabile delle partecipazioni – termine di raffronto per accertare la presenza di impairment loss – èstato determinato, secondo le indicazioni dello IAS 36, nel maggiore tra il fair value al netto deicosti di vendita ed il valore d’uso: il primo è stato stimato facendo riferimento ai multipli dimercato; il secondo è stato quantificato sulla base dei flussi attesi dall’impresa partecipata, sullabase dei piani previsionali 2015-2019. Le metodologie e le assunzioni alla base della determinazionedei flussi di cassa sono analoghe a quelle descritte nella nota 12.1, ivi incluse quelle relative al tassodi attualizzazione (wacc 8,78%) e all’andamento dei ricavi e dei costi.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 133

In particolare per la “CGU Persidera” il fair value è stato calcolato utilizzando moltiplicatori diprezzo applicati alla popolazione potenzialmente raggiungibile dal segnale. Nello specifico, sullabase dell’analisi delle transazioni relative a frequenze televisive nel mercato italiano si è giunti alladefinizione di un intervallo di “prezzo” delle frequenze che oscilla tra 3,5 e 3,8 volte il numero diabitanti potenzialmente raggiungibili dal segnale. Tuttavia, poiché le ultime transazioni di mercatorisalgono al periodo 2004-2005, ai moltiplicatori ottenuti è stata applicata una percentuale diriduzione complessiva (discount factor) del 40%, corrispondente alla contrazione che ha subito ilsettore televisivo tradizionale (esclusa la pay-tv) dal 2005 ad oggi in termini di raccolta pubblicitaria;la forbice di prezzo individuata si colloca pertanto in un intervallo compreso tra 2,1 e 2,3 volte ilnumero di abitanti coperti. Tali moltiplicatori sono stati applicati distintamente alla popolazioneraggiunta da ciascuno dei 5 multiplex digitali in possesso di Persidera, trattandosi di reti/impiantiseparati, sui quali sono stati effettuati investimenti distinti e la cui capacità di banda viene affittataa clienti esterni con contratti e modalità specifiche.Nella determinazione del valore d’uso della CGU in esame è stato, invece, utilizzato il pianoprevisionale 2015-2018 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Persidera SpA in data30 settembre 2014; tale piano è stato prolungato fino al 2032 commisurandolo alla durata ven-tennale della licenza d’uso delle frequenze. Il terminal value è stato assunto uguale all’ultimoanno di piano, ipotizzando il rinnovo della concessione alle medesime condizioni. Dall’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2014 sulle partecipazioni è emersala necessità di procedere ad una riduzione del valore contabile di Editoriale Libertà pari a 4.000migliaia di euro al fine di allineare il valore di tale partecipazione al suo valore recuperabile. Non si ravvisavano, invece, perdite di valore relativamente alle partecipazioni in Persidera e inEditoriale Corriere Romagna il cui valore recuperabile è risultato essere il valore d’uso inquanto maggiore del fair value.

Viene riportata infine la sintesi dei principali dati di bilancio delle suddette Partecipazioni.

Attività Passività 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014Le Scienze SpA 3.506 4.170 3.154 3.884Editoriale Corriere Romagna Srl 4.114 4.251 843 895HuffingtonPost Italia Srl 1.210 817 794 397Editoriale Libertà SpA 25.363 27.913 4.988 5.290Altrimedia SpA 3.744 3.847 2.173 2.200

Ricavi Utili/(perdite) 2013 2014 2013 2014Le Scienze SpA 3.575 3.322 219 150Editoriale Corriere Romagna Srl 176 181 100 111HuffingtonPost Italia Srl 796 1.128 (878) (477)Editoriale Libertà SpA 13.644 12.984 1.399 1.066Altrimedia SpA 7.190 6.663 118 103

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato134

Ai fini dell’IFRS 12 si riportano di seguito i dati economico-finanziari di Persidera SpA, colle-gata rilevante rispetto al totale delle attività consolidate a partire dall’esercizio in corso.

Persidera SpA 31/12/2014

Attività non correnti 168.209

Attività correnti 43.956

Totale attività 212.165

Passività non correnti 15.496

Passività correnti 100.851

Totale Passività 116.347

2014

Ricavi 82.602

Utile netto 10.020

Utile complessivo 9.777

Le attività correnti della Persidera SpA includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti per5,0 milioni di euro, mentre le passività correnti includono passività finanziarie correnti per80,1 milioni di euro. L’utile d’esercizio include ammortamenti per 18 milioni di euro, oneri finanziari per 3 milionidi euro e imposte sul reddito per 4,4 milioni di euro. Le altre componenti del conto economico complessivo di 0,2 milioni sono relative ad utili/perditeattuariali su piani a benefici definiti, al netto del relativo effetto fiscale. La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

Altre partecipazioni (4)

Valore di carico al 31 dicembre 2013 2.573

Acquisizioni e incrementi 81

Cessioni e decrementi (116)

Valore di carico al 31 dicembre 2014 2.538

Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria,l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.

Percentuale di possesso Valore di carico 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014ANSA Soc. Coop.a r.l. 19,49% 19,49% 2.209 2.209Telelibertà SpA 4,32% 4,32% 190 136Club Dab Italia Soc. Consortile p.A. 37,5% 37,50% 78 78Trento Press Service Srl 14,40% 14,40% 37 37Premium Publisher Network Consorzio 16,96% 16,96% 14 14Consorzio Edicola Italiana 16,67% 16,67% 10 10Gold 5 Srl - 20,00% - 50Altre partecipazioni - - 35 4TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI 2.573 2.538

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 135

La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

Crediti non correnti (5) 31/12/2013 31/12/2014Crediti finanziari oltre 1 anno - 21.300Depositi cauzionali oltre 1 anno 1.143 953Altri crediti non correnti 838 1.952TOTALE CREDITI NON CORRENTI 1.981 24.205

I crediti non correnti si incrementano soprattutto a causa del deconsolidamento e della successivarinegoziazione del credito che il Gruppo vantava nei confronti di Rete A SpA per nominali 21,3milioni di euro.Il credito, oggetto di specifici accordi regolati dal contratto di coinvestimento con TelecomItalia Media SpA, è di durata quinquennale e paga un tasso di interesse pari all’Euribor 6 mesicon un margine iniziale del 3,75% crescente per anno (al 31 dicembre 2014 pari a 4,055%).Gli altri crediti non correnti, pari a 1.952 migliaia di euro, sono in aumento rispetto al 31dicembre 2013 per effetto della componente non corrente del credito emerso a seguito dellacessione della rotativa di stampa sita nello stabilimento di Salerno.

Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite (6) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita.

Imposte Anticipate

Imponibili per imposte anticipate 31/12/2013 31/12/2014Da fondi del personale 16.338 12.148 Da fondi rischi 42.839 35.604 Da svalutazione delle attività correnti 21.653 21.722 Da svalutazione delle attività immobilizzate 7.819 12.272 Da svalutazione strumenti finanziari 1.633 - Da perdite fiscali di esercizi precedenti - - TOTALE 90.282 81.746

Attività per imposte anticipate 31/12/2013 31/12/2014Da fondi del personale 4.493 3.344 Da fondi rischi 12.417 10.301 Da svalutazione delle attività correnti 5.999 6.120 Da svalutazione delle attività immobilizzate 2.314 3.546 Da svalutazione strumenti finanziari 449 - Da perdite fiscali di esercizi precedenti - - TOTALE 25.672 23.311

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato136

Imposte DifferiteImponibili per imposte differite

31/12/2013 31/12/2014Da minore valutazione dei fondi del personale 6.595 4.939 Da minore valutazione dei fondi rischi - - Da maggiore valutazione delle attività correnti 28 3 Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 400.177 295.888 Da rivalutazione strumenti finanziari - - TOTALE 406.800 300.830

Passività per imposte differite 31/12/2013 31/12/2014Da minore valutazione dei fondi del personale 1.815 1.358 Da minore valutazione dei fondi rischi - - Da maggiore valutazione delle attività correnti 8 1 Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 123.309 90.694 Da rivalutazione strumenti finanziari - - TOTALE 125.132 92.053

31/12/2013 31/12/2014Imposte differite accreditate/addebitate (755) 1.417TOT. RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO (755) 1.417

Rimanenze (7)

31/12/2013 31/12/2014 Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 9.617 (392) 9.225 8.902 (255) 8.647Materiali di stampa (materie prime) 2.196 (31) 2.165 1.759 (31) 1.728Pubblicazioni testate(prodotti finiti) 406 - 406 396 - 396Pubblicazioni opzionali (prodotti finiti) 261 (7) 254 75 (7) 68Prodotti opzionali resi(prodotti finiti) 2.014 (1.811) 203 3.139 (2.822) 317Altre merci 63 (63) - 63 (63) -TOTALE RIMANENZE 14.557 (2.304) 12.253 14.334 (3.178) 11.156

Al 31 dicembre 2014 la variazione delle rimanenze iscritta a conto economico è negativa per1.098 migliaia di euro (al 31 dicembre 2013 era negativa per 3.044 migliaia di euro), di cui 84migliaia di euro relativi alla variazione negativa delle rimanenze di prodotti inclusa nella voce“Variazione rimanenze prodotti” (al 31 dicembre 2013 tale variazione era positiva per 169migliaia di euro) e 1.014 migliaia di euro relativi alla variazione negativa delle rimanenze dicarta, materie prime e merci inclusa nella voce “Costi per acquisti” (a fine esercizio 2013 eranegativa per 3.213 migliaia di euro).

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 137

Crediti commerciali (8)

31/12/2013 31/12/2014Clienti edicole e distributori 13.963 12.918Crediti verso clienti pubblicità e cambi merce 161.411 154.843Crediti verso clienti vari 26.113 11.909Crediti verso imprese del Gruppo 1.269 2.430TOTALE CREDITI COMMERCIALI 202.756 182.100

Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2014 ammonta a 15.180 migliaia di euro (18.604migliaia di euro al 31 dicembre 2013).

31/12/2014Saldo iniziale 18.604Aggregazioni (428)Svalutazioni 2.270Utilizzi (5.266)Saldo finale 15.180

I crediti verso imprese del Gruppo si riferiscono a crediti commerciali verso le società consolidatecon il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Editoriale Libertà, Altrimedia, HuffingtonPostItalia, Persidera SpA). Per il dettaglio si rimanda alla tabella riportata in Nota 14.5.

Titoli e altre attività finanziarie (9)

31/12/2013 31/12/2014Titoli di stato o similari 52 75Obbligazioni 10.191 -Interessi maturati 177 -Crediti finanziari per derivati 912 -TOTALE TITOLI E ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE 11.332 75

Nel corso dell’esercizio sono giunti a naturale scadenza gli ultimi titoli obbligazionari rimastiin portafoglio. A fronte di una minusvalenza di 387 migliaia di euro, i titoli hanno maturatointeressi attivi nel 2014 per 228 migliaia di euro. Il Gruppo non ha effettuato acquisti nel corsodell’esercizio.La voce crediti finanziari per derivati, che ammontava a 912 migliaia di euro alla fine del 2013,si riferisce al credito residuo realizzato a seguito della rinegoziazione di un contratto di interestrate swap avvenuta nel corso del 2012 e interamente incassato nel corso del 2014.

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Crediti tributari (10)

31/12/2013 31/12/2014Crediti verso l'Erario per Ires/Irap 2.157 2.136Crediti Ires verso controllanti 16.607 9.307Crediti verso l'Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 266 212Crediti verso l'Erario per IVA 1.035 665Crediti per contributi carta 1.028 78Altri crediti verso l'Erario 1.168 1.081TOTALE CREDITI TRIBUTARI 22.261 13.479

I crediti tributari ammontano a 13.479 migliaia di euro, in diminuzione di 8.782 migliaia di eurorispetto ai 22.261 migliaia di euro del 31 dicembre 2013 soprattutto per effetto del minor creditoIRES verso la controllante CIR, alla riduzione del credito IVA e dell’utilizzo in compensazione delcredito per contributo carta (Legge n. 220 del 13 dicembre 2010).Il Gruppo, relativamente alla voce “Crediti per contributi carta”, in virtù della Legge n. 220 del 13dicembre 2010, che agevolava la spesa per la carta utilizzata nel corso del 2011 per la stampa deiprodotti editoriali, nel corso del 2012 aveva presentato domanda ed ottenuto un credito di impostapari a 2.641 migliaia di euro. Dell’ammontare complessivo del credito iscritto nel bilancio 2012,alla data del 31 dicembre 2014, il Gruppo ha utilizzato quale credito di imposta 2.563 migliaia dieuro con un residuo credito pari a 78 migliaia di euro.

Altri crediti (11)

31/12/2013 31/12/2014

Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 663 2.287Depositi cauzionali 87 94Anticipi a fornitori e agenti 2.188 2.786Crediti verso dipendenti e collaboratori 2.590 2.750Altri crediti 17.396 16.803TOTALE ALTRI CREDITI 22.924 24.720

Gli altri crediti si riferiscono soprattutto ai diritti dei prodotti opzionali e dei programmiradiofonici che verranno realizzati nei primi mesi del 2015.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 139

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12)

31/12/2013 31/12/2014

Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 163 166Depositi su c/c presso banche e poste 164.495 78.615Denaro e valori in cassa 76 71Ratei attivi su depositi bancari e postali 59 64TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 164.793 78.916

Le disponibilità liquide si attestano a 78.916 migliaia di euro registrando una riduzione di85.877 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2013 per effetto del rimborso del PrestitoObbligazionario collocato nel 2004 per 185.369 migliaia di euro, per il parziale riacquisto di42 milioni di euro del medesimo prestito avvenuto precedentemente il rimborso, soloparzialmente compensati dal collocamento di un nuovo Prestito Obbligazionario Convertibileper nominali 100 milioni di euro e dall’incasso di 10 milioni di euro di titoli giunti a naturalescadenza.

I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine e adalta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti ad unrischio irrilevante di variazione del loro valore. Tali depositi sono effettuati in relazione alleesigenze finanziarie del Gruppo, coprono in media un orizzonte temporale di 3 mesi e sonoremunerati ad un tasso fisso (mediamente pari all’1,21%) preventivamente concordato e para-metrato all’Euribor di periodo.

Passivo

Capitale sociale (13)Al 31 dicembre 2014 il capitale sociale ammonta a euro 61.805.893,20 ed è costituito da n.412.039.288 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2013 si è incrementato di229.900 migliaia di euro a seguito della sottoscrizione di 1.486.000 azioni in esecuzione deipiani di stock option.

31/12/2013 31/12/2014N° azioni deliberate 435.796.788 479.323.713N° azioni emesse 410.553.288 412.039.288 di cui: N° azioni proprie 16.059.572 18.149.111

Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Nonesistono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quantoprevisto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato140

Riserve (14) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel “Prospetto dellevariazioni di Patrimonio Netto”.Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazione dellaCapogruppo ad effettuare acquisti di azioni ordinarie Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nel corsodell’esercizio sono state acquistate n. 2.546.978 azioni per complessivi 2.900.791 migliaia di euroe, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in portafoglio al 31dicembre 2014 n. 18.149.111 azioni che rappresentano il 4,405% del capitale sociale.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti della Capogruppo e di societàcontrollate che ricoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani dicompensi basati su strumenti finanziari.In particolare i piani adottati hanno previsto in taluni casi l’attribuzione di diritti di partecipazioneal capitale (c.d. “stock option”) ed in altri casi l’attribuzione di diritti a ricevere gratuitamenteazioni ordinarie della Capogruppo (c.d. “stock grant”).Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo tra il 2001 e il 2010 prevedono la facoltà peri beneficiari di esercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito,un'opzione di sottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di appositedelibere. Le assemblee dei soci del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 18 aprile 2013 e del16 aprile 2014 hanno deliberato l’attribuzione, rispettivamente, di un piano di stock grant2011, di un piano di stock grant 2012, di un piano di stock grant 2013 e di un piano stockgrant 2014 quali strumenti di incentivazione e fidelizzazione del management del Gruppo.I piani di stock grant prevedono l’attribuzione a ciascuno dei partecipanti al Piano di un deter-minato numero di diritti condizionati (Unit) a ricevere azioni ordinarie già nel portafoglio dellaSocietà (azioni proprie): le Units sono state attribuite a titolo gratuito, non sono trasferibili esono suddivise in due categorie: “Times-based Units”, la cui maturazione è subordinata al solodecorrere dei termini e “Performance Units”, la cui maturazione è subordinata al decorrere deitermini e al raggiungimento degli obiettivi di apprezzamento del valore delle azioni nonché adun ulteriore parametro di performance legato ai risultati economico finanziari del Gruppo.I relativi regolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzionie dei diritti in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.Nell’allegato 2) vengono riepilogate tutte le informazioni relative a ciascun piano di stockoption e stock grant in essere al 31 dicembre 2014. In particolare si evidenzia che, così comeindicato nell’Allegato 2), ad oggi le opzioni di sottoscrizione della Società ancora valide, manon esercitate, ammontano a 15.396.200 pari al 3,736% del totale delle azioni attualmentecomponenti il capitale sociale.Per la descrizione dei piani di stock option (2005-2010) si rimanda a quanto riportato nelbilancio al 31 dicembre 2014 nella sezione “Informativa ai sensi del Regolamento Consobn.11971”, mentre vengono di seguito riportate le descrizioni dei piani di stock grant 2011, e2012, e 2013 e 2014.

Piani di Stock Grant 2011-2013-2014I Consigli di Amministrazione del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 27 giugno 2013 e del16 aprile 2014, avvalendosi delle deleghe conferitegli dall’Assemblea degli azionisti tenutesinella medesima data, eccezion fatta per l’Assemblea dell’anno 2013, tenutasi invece in data 18

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 141

aprile 2013, hanno deliberato, rispettivamente, l’approvazione del piano di stock grant 2011,del piano di stock grant 2012, del piano di stock grant 2013 e del piano stock grant 2014 comeda proposta del comitato di Remunerazione, da riservare all’Amministratore Delegato eDirettore Generale della Società (esclusivamente in riferimento ai piani di stock grant 2011 e2012) e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, commaIV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.410.000 Units suddivise tra Time-based Units (n.705.000) e Performance Units (n.705.000).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 21 aprile 2013. Le Performance Units sono maturate e maturerannoalle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione chevengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2014 a termine di regolamento, sono in circolazione 304.686 Time-based Unitse 612.500 Performance Units; sono state esercitate 266.656 Time-based Units.Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,98, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.897.500 Units suddivise tra Time-based Units (n.948.750) e Performance Units (n.948.750).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 24 aprile 2014. Le Performance Units sono maturate e maturerannoalle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione chevengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2014 a termine di regolamento, sono in circolazione 771.093 Time-based Unitse 775.624 Performance Units; sono state esercitate 97.657 Time- based Units e 93.126Performance Units.Il 27 giugno 2013, al prezzo di euro 0,83 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.395.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 697.500) e Performance Units (n.697.500).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 28 giugno 2015.Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale eazionaria.Al 31 dicembre 2014 a termine di regolamento, sono in circolazione 697.500 Time-based Unitse 697.500 Performance Units.Il 16 aprile 2014, al prezzo di euro 1,70, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.450.000 Units suddivise tra Time-based Units (n.725.000) e Performance Units (n.725.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 17 aprile 2016. Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazionepreviste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target diperformance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2014 a termine di regolamento, sono in circolazione 725.000 Time-based Unitse 725.000 Performance Units.

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*****

Ai fini della valutazione delle opzioni assegnate con i piani adottati dal Gruppo é statautilizzata la procedura numerica degli alberi binomiali. Tale metodologia, largamente in usoper valutare le opzioni finanziarie secondo l’approccio stocastico, fa riferimento ai modellidiscreti “binomiali”, elaborati a partire dal 1979 da Cox, Rubinstein e Ross, con l’intento difornire una generalizzazione del modello di Black e Scholes.Le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option (2003–2006) sono riassunte nel prospetto seguente.

Piano Piano Piano Piano Piano Piano Piano 2006 26-feb-03 23-lug-03 25-feb-04 28-lug-04 23-feb-05 27-lug-05 I tranche II tranche Prezzo medio di esercizio 2,86 3,54 4,95 4,80 4,75 4,65 4,33 3,96

Volatilità attesa * 40,83% 27,23% 24,19% 25,86% 20,84% 18,41% 17,51% 16,56%

Tasso free risk 4,08% 4,17% 4,31% 4,49% 3,79% 3,42% 4,35% 4,10%

Fair value 0,4292 0,5533 1,1173 0,9070 0,6650 0,6960 0,8016 0,6938

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Mentre le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option2013 sono riassunte nel prospetto seguente.

Piano Straordinario 2009 Piano Ordinario 2009 Piano Ordinario 2010 I tranche II tranche III tranche IV tranche I tranche II tranche I tranche II tranchePrezzo medio di esercizio 3,84 3,60 2,22 1,37 1,00 1,86 2,25 1,58

Volatilità attesa * 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 33,23% 29,98%

Tasso free risk 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 3,19% 2,60%

Fair value 0,1596 0,1699 0,2404 0,3195 0,5431 0,8927 0,5361 0,3815

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2011 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,81 1,81Volatilità attesa * 40,81% 40,81%Tasso free risk 3,63% 3,63%Fair value medio 1,8357 1,6627

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2012 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,98 0,98

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 1,62% 1,62%

Fair value medio 0,7546 0,6718

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

142 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

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Stock Grant 2013 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,83 0,83

Volatilità attesa * 35,00% 35,00%

Tasso free risk 1,42% 1,42%

Fair value medio 0,7875 0,6631

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2014 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,70 1,70

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 1,04% 1,04%

Fair value medio 1,5785 1,4501

Al 31 dicembre 2014, il costo complessivo rilevato in bilancio derivante dai piani di opzioniammonta a 1.559 migliaia di euro (1.105 migliaia di euro al 31 dicembre 2013).

Patrimonio netto di terzi (15)

31/12/2013 31/12/2014Seta SpA 1.505 1.579Finegil Editoriale SpA 442 403Mo-Net Srl 47 25TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 1.994 2.007

Debiti finanziari (16)

Debiti finanziari non correnti31/12/2013 31/12/2014 scadenza scadenza

1-5 anni oltre 5 anni

Obbligazioni - 75.760 75.760 -Debiti verso le banche 5.556 - - -Debiti verso società di leasing e altri finanziatori 1.956 5.636 5.636 -TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 7.512 81.396 81.396 -

Debiti finanziari correnti 31/12/2013 31/12/2014Obbligazioni 230.719 4.677Debiti in c/c verso le banche 158 181Debiti verso le banche per finanziamenti 11.050 6.210Debiti verso società di leasing e altri finanziatori 202 20.764TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 242.129 31.832

143Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato144

Al 31 dicembre 2014 il valore del Prestito Obbligazionario ammonta complessivamente a80.437 migliaia di euro. Al 31 dicembre 2013 l’ammontare complessivo del debito era pari a230.719 migliaia di euro.Il Prestito Obbligazionario, collocato nell’ottobre 2004 con durata decennale, di valorenominale di 300 milioni di euro (diminuiti a 185,4 milioni di euro, anche a seguito di unparziale riacquisto di 42 milioni di euro, che ha generato una minusvalenza di 684 migliaia dieuro, che ha permesso di risparmiare 984 migliaia di euro di interessi) e che pagava un interessefisso del 5,125% e uno effettivo del 4,824%, è stato completamente rimborsato a naturale sca-denza.In applicazione di quanto previsto dallo IAS 39, il prestito obbligazionario è stato valutatoadottando la tecnica del costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. In base atale disposizione sono sempre stati contabilizzati sul prestito sia i costi direttamente attribuibili(originariamente pari a 1.995 migliaia di euro) sia i proventi derivanti dalla chiusura anticipata,avvenuta nel marzo 2005, di un contratto di interest rate swap volto a convertire il tasso fissoin tasso variabile (pari a 9.020 migliaia di euro). Gli oneri finanziari generati nel corso del 2014dal Prestito Obbligazionario collocato nel 2014, sono stati 8,1 milioni di euro, mentre la rine-goziazione di un contratto di IRS, avvenuto nel 2012 fissando il differenziale dei tassiall’1,825%, ha generato un provento di 739 migliaia di euro. In data 1 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberatol’emissione di un Prestito Obbligazionario equity linked per complessivi 100 milioni di euro lacui collocazione è avvenuta il successivo 2 aprile con un pricing definito nella stessa data,tenendo conto del prezzo medio ponderato di mercato dell’azione registrato sul MercatoTelematico Azionario tra l’avvio e la conclusione del processo di raccolta ordini (bookbuilding)e di un premio di conversione del 30% (pari a € 2,1523) ferme restando le prescrizioni dell’art.2441, sesto comma, del Codice Civile. L’operazione è stata regolata mediante emissione di titolicon scadenza 9 aprile 2019. La proposta di aumento del Capitale Sociale al servizio del PrestitoObbligazionario, con esclusione del diritto di opzione ex art. 2441, quinto comma, è stata sot-toposta all’Assemblea Straordinaria degli Azionisti, convocata in prima convocazione il giorno23 luglio 2014. La Società ha già provveduto a richiedere ed a ottenere l’ammissione alla quo-tazione delle Obbligazioni al Third Market (MTF) del Vienna Stock Exchange.Il Prestito Obbligazionario, del valore nominale di complessivi 100 milioni di euro, ha unadurata di 5 anni (scadenza 9 aprile 2019) e ha una cedola semestrale a tasso fisso pari al2,625% annuo, pagabile il 9 aprile ed l’8 ottobre di ogni anno. Le obbligazioni potrannodiventare convertibili in azioni ordinarie della Società esistenti o di nuova emissione successi-vamente l’eventuale approvazione della proposta di aumento del Capitale Sociale sottopostaall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti, salva la facoltà della Società di regolare ognieventuale richiesta di conversione mediante il pagamento per cassa o attraverso una combinazionedi azioni ordinarie e cassa (cash settlement option).Il Prestito Obbligazionario Convertibile (convertible bond) conferisce al titolare la possibilitàdi convertire l'obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente.Pertanto lo strumento può essere ricondotto ad un’obbligazione standard che incorpora lavendita di una opzione di tipo call.La tecnica di valutazione richiede di scorporare lo strumento nelle sue due componenti: unacomponente di ed una componente di debito. Il valore di tali componenti (rispettivamente 21milioni di euro per la componente e 79 milioni di euro per la componente debito) è stato deter-minato alla data di rivelazione iniziale applicando il Modello Binomiale per la valutazione della

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 145

componente di utilizzando i seguenti parametri: il prezzo di mercato delle azioni della Società,la volatilità del prezzo azionario, lo strike price e il risk-free rate; e come differenziale rispettoal valore nominale la componente di debito al costo ammortizzato.In applicazione del principio IAS 39, la componente debito del Prestito Obbligazionario Con-vertibile viene valutata applicando il metodo del costo ammortizzato, contabilizzandodirettamente sul debito i costi direttamente attribuibili per complessivi per 1.744 migliaia dieuro (diminuiti al 31 dicembre 2014 di 216 migliaia di euro), mentre la componente vienevalutata al fair value a conto economico (al 31 dicembre 2014 la valutazione di tale componenteè di 3,9 milioni di euro con un effetto positivo di 17,1 milioni di euro sul conto economico conclassificazione tra i Debiti finanziari non correnti per strumenti derivati). Complessivamente al31 dicembre la componente debito ammonta a 79.831 migliaia di euro a cui si devonoaggiungere 606 migliaia di euro di ratei per interessi; l’impatto complessivo a conto economicodelle due componenti del Prestito Obbligazionario Convertibile è positivo per 12.332 migliaiadi euro.In quest’ultimo importo sono ricompresi oneri per 34 migliaia di euro realizzati a seguito di unparziale acquisto di nominali 300 migliaia di euro avvenuto nel dicembre 2014 (a fronte di unacquisto, sotto la pari, che ha generato proventi per 26 migliaia di euro, sono stati rilasciationeri per 60 migliaia di euro).I debiti finanziari verso società di leasing e altri finanziatori includono i debiti per la cessionepro solvendo di crediti commerciali. Nel 2014 la concessionaria della pubblicità ha infatti con-solidato le operazioni di Factoring (pro solvendo) con primari istituti di credito quali: • UniCredit Factoring SpA, per un fido di euro 20 milioni con un tasso annuo pari all’Euribor

3 mesi più 1,6% oltre a commissioni flat dello 0,25% sul valore del portafoglio ceduto, atempo indeterminato con facoltà di recesso senza preavviso, assistito da garanzia fideiussoriadella Capogruppo per l’intero valore;

• Société Général Factoring SpA, per un fido di euro 30 milioni con un tasso annuo pariall’Euribor 3 mesi più 1,5% oltre a commissioni flat dello 0,11% sul valore del portafoglioceduto, a tempo indeterminato con facoltà di recesso senza preavviso.

I debiti verso le banche per finanziamenti sono così composti.

31/12/2013 31/12/2014Finanziamenti con garanzia reale non correnti 5.556 -Totale finanziamenti non correnti 5.556 -Finanziamenti con garanzia reale correnti 11.050 6.210Totale finanziamenti correnti 11.050 6.210TOTALE DEBITI VERSO LE BANCHE PER FINANZIAMENTI 16.606 6.210

Per ulteriori dettagli sulle scadenze si rinvia al paragrafo 14.6 “Gestione dei rischi”.

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Fondi per rischi e oneri (17) Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente.

Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale di cui di cui non legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi corrente corrente contrattualiSaldo iniziale 14.618 3.353 23.997 48.705 90.672 43.550 47.122Disaggregazioni - - (193) (2.627) (2.820) (2.820) -Utilizzi/rilasci (4.375) (674) (8.637) (1.724) (15.410) (14.216) (1.194)Giroconti corrente/ non corrente - - - - - 3.357 (3.357)Accantonamenti 1.386 939 3.827 1.633 7.785 5.044 2.741Variazione per attualizzazione 378 - - 3 381 - 381Saldo finale 12.007 3.618 18.993 45.990 80.608 34.915 45.693

Parte non corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi contrattualiSaldo iniziale 8.169 3.333 - 35.620 47.122Utilizzi/rilasci (390) (653) - (151) (1.194)Giroconti corrente/non corrente (3.067) (63) - (227) (3.357)Accantonamenti 1.045 938 - 758 2.741Variazione per attualizzazione 378 - - 3 381Saldo finale 6.135 3.555 - 36.003 45.693

Parte corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi contrattualiSaldo iniziale 6.449 20 23.997 13.085 43.550Disaggregazioni - - (193) (2.627) (2.820)Utilizzi/rilasci (3.985) (21) (8.637) (1.573) (14.216)Giroconti corrente/non corrente 3.067 63 - 227 3.357Accantonamenti 341 1 3.827 875 5.044Saldo finale 5.872 63 18.993 9.987 34.915

Le componenti di lungo termine dei fondi, con esclusione di quelle relative alle vertenze previ-denziali e fiscali (che maturano interessi pari al tasso legale), sono state attualizzate ad un tassopari al 5% al lordo delle imposte (invariato rispetto al 31 dicembre 2013).

I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuniper tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro edil rischio legato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazioneaziendale avviati in alcune società del Gruppo.

146 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

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Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, davertenze fiscali per operazioni a premio e da altri rischi.Con riferimento agli accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, il 18 maggio 2012è stata depositata dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma, in sede di riassunzione, lasentenza 64/9/12 avente per oggetto gli accertamenti IRPEG e ILOR 1991; tali accertamentidiedero luogo ai seguenti principali rilievi: • furono contestati dall’Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle operazioni di

riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso conseguenti alla spartizione del GruppoMondadori (in particolare, i benefici emergenti dalla fusione per incorporazione di Editoriale LaRepubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamente ne assunse la denominazione);

• furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggettiesteri, in particolar modo quelli relativi al credito d’imposta sui dividendi ed alle relativeritenute subite, oltre che agli interessi maturati.

Su quest’ultimo capitolo, usufrutto di azioni, la Capogruppo ha, dal bilancio 2008, effettuatoaccantonamenti, valutando che, in funzione della evoluzione della giurisprudenza, le maggioriimposte accertate e i relativi interessi dovessero essere qualificati come “rischio probabile” (gliaccantonamenti non riguardarono solo il periodo d’imposta 1991 ma anche i tre successivi, per iquali l’Amministrazione Finanziaria contestò la medesima fattispecie di beneficio), diversamentedalle sanzioni il cui rischio fu qualificato come “possibile”.Sul primo capitolo, riguardante unicamente il 1991, il rischio è sempre stato qualificato come“remoto”, sia alla luce della valutazione tecnica delle contestazioni, che dell’esito dei differentigradi di giudizio. Si ricorda infatti che:• i fatti furono in primo luogo sottoposti al vaglio della giurisdizione penale per presunta frode

fiscale ed il procedimento si concluse con sentenza di non luogo a procedere del GUP,confermata in via definitiva dalla Corte di Appello in data 9 dicembre 1999, così prosciogliendocon formula piena tutti gli amministratori e i sindaci;

• in sede tributaria i giudizi di primo e secondo grado furono entrambi favorevoli al Grupporispettivamente nel 1998 e nel 2000; successivamente, nel 2007 la Corte di Cassazioneannullò la sentenza di secondo grado, con rinvio alla Commissione Tributaria Regionale,decidendo peraltro solo su profili procedurali e non pregiudicando in alcun modo il merito.

La Commissione Tributaria Regionale, con la sentenza sopra menzionata, ha accolto la posizionedell’Amministrazione Finanziaria relativamente alla contestazione economicamente più rilevante,concernente le operazioni di riorganizzazione societaria, mentre ha respinto la contestazionerelativa agli usufrutti. Tale sentenza, sulla base delle valutazioni aggiornate al 31 dicembre 2014,darebbe luogo ad un importo di rischio massimo pari a 362,1 milioni di euro (di cui maggioriimposte accertate per 121,4 milioni di euro, interessi per 119,2 milioni di euro e sanzioni per 121,4milioni di euro): tale valore scaturisce dal fatto che l’Amministrazione Finanziaria non si è limitatasemplicemente a disconoscere i benefici fiscali (ritenuti indebiti) dei maggiori valori iscritti in sededi allocazione del “disavanzo di annullamento” nel processo di fusione, ma ha inaspettatamentepreteso l’immediato ed integrale assoggettamento a tassazione di tale disavanzo per quanto di persé privo di qualunque valenza reddituale, alla stregua di una plusvalenza “realizzata”.In data 27 giugno 2012 la Società ha provveduto a depositare presso la Corte di Cassazione ilricorso avverso la sentenza di secondo grado mentre il 28 giugno 2012 è stata depositata, pressola CTR di Roma, l’istanza di sospensione degli effetti della medesima sentenza ai sensi e per glieffetti dell’articolo 373 del codice di procedura civile; l’istanza è stata accolta dalla CTR di Romacon ordinanza depositata il 19 luglio 2012.

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In virtù della consapevolezza della legittimità civilistico-tributaria delle operazioni oggetto di conte-stazione fiscale, oltre che sulla base di valutazioni tecniche ottenute da professionisti terzi, laCapogruppo ha confermato la valutazione del grado di rischio “probabile” alle operazioni diusufrutto azionario (ancorché la stessa sia risultata vittoriosa sul punto dinanzi la CTR) estendendo,in sede di chiusura dell’esercizio 2012, alle sanzioni, a seguito di recenti e consolidate posizioni dellaCorte di Cassazione, il medesimo livello di rischio, ed ha qualificato come meramente “possibile” ilrischio legato alle operazioni di ristrutturazione societarie per le quali è risultata soccombente.Per le questioni attinenti le operazioni di usufrutto azionario la Capogruppo aveva provveduto adaccantonare fino al 31 dicembre 2012 un importo pari a 34,2 milioni di euro (a copertura deirischi legati all’ammortamento del costo sostenuto per l’acquisto dell’usufrutto, al creditod’imposta sui dividendi, alle relative ritenute subite agli interessi maturati e alle sanzioni), con rife-rimento ai periodi di imposta accertati. Si ricorda infine che, nel corso del 2012, a seguito diuna sentenza favorevole della Corte di Cassazione con la quale era stato estinto il processo,si era provveduto a rilasciare il fondo relativo all’annualità 1992. Nel corso del 2014, laCapogruppo ha provveduto ad accantonare 347 migliaia di euro per tener conto degli interessimaturati; il fondo al 31 dicembre 2014 ammonta a 34.766 migliaia di euro.

TFR e altri fondi per il personale (18)

Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di50 dipendenti e maturato al 31 dicembre 2014 per le altre, nonché il fondo Indennità fissa peri dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono statideterminati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valoreattuale dell’obbligazione legale futura.

Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDI

Tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,49% 1,49%Tasso annuo di inflazione 0,60-2,0% 0,60-2,0%Tasso annuo aumento retribuzioni* 1-1,5% 1-1,5%*in base alla categoria

Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria sono stati così determinati.

Fondo Trattamento Fine Rapporto 31/12/2014Saldo iniziale 56.665Aggregazioni (708)Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 11Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) (680)Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) 4.992Incremento per interessi finanziari (interest cost) 1.686Benefici pagati (5.657)Saldo finale 56.309

148 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

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Altri fondi per il personale 31/12/2014Saldo iniziale 8.388Aggregazioni (69)Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) (749)Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) (6)Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) 1.046Incremento per interessi finanziari (interest cost) 230Benefici pagati (138)Saldo finale 8.702

Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito.

Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio 2013 2014 31/12/2013 31/12/2014

Giornalisti 1.090 1.076 1.087 1.066Operai 270 236 253 210Impiegati 978 939 938 918Dirigenti 77 68 74 67Contratti a termine 46 47 46 49TOTALE 2.460 2.366 2.398 2.310

L’organico consolidato non comprende il personale dipendente delle società cedute.

Debiti commerciali (19)

31/12/2013 31/12/2014Debiti verso fornitori: • carta 8.906 8.465• stampa 6.972 7.381• trasporti e distribuzione 4.275 4.338• investimenti 3.643 2.082• promozioni 6.127 5.490• prodotti opzionali 11.931 7.644• collaboratori 5.986 4.563• diversi redazionali 6.503 5.262• utenze e manutenzioni 4.324 4.349• altri fornitori 52.951 47.781Debiti per acconti 902 821Debiti verso imprese del Gruppo 763 1.604TOTALE DEBITI COMMERCIALI 113.283 99.780

I debiti verso imprese del Gruppo, pari a 1.604 migliaia di euro, si riferiscono a debiti commercialiverso le società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Altrimedia e Huffin-gtonPost Italia, Persidera SpA). Per il dettaglio si rimanda alla tabella in Nota 14.5.

I debiti commerciali sono normalmente regolati a 60/90 giorni.

149Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Debiti tributari (20)

31/12/2013 31/12/2014Debiti per Irap 131 -Debiti Ires verso controllanti 849 -Debiti per ritenute e IRPEF 8.938 8.832Debiti verso l'Erario per IVA 826 1.684Altri debiti tributari 48 24TOTALE DEBITI TRIBUTARI 10.792 10.540

Altri debiti (21)

31/12/2013 31/12/2014Debiti vs istituti previdenziali e sicurezza sociale 19.862 19.157Debiti vs il personale per ferie 12.554 11.260Debiti vs il personale diversi 17.703 17.944Debiti vs amministratori e sindaci 239 212Ratei passivi 2.701 2.550Debiti per abbonamenti 7.789 7.022Debiti per contributi Legge 62/2001 1.707 1.418Debiti per contributi su interessi 1.201 400Altri debiti 3.185 3.802TOTALE ALTRI DEBITI 66.941 63.765

13. Note relative al Conto Economico Complessivo

Ricavi (22)

2013 2014 Ricavi da pubblicazioni 281.614 265.747Ricavi da pubblicità 395.539 365.608Lavorazioni c/terzi per stampa 1.128 1.087Ricavi da vendita scarti e rese 1.611 1.420Ricavi da vendita servizi internet e mobile 2.127 1.929Ricavi cessione diritti e marchi 398 403Ricavi da vendita contenuti 755 1.465Ricavi da vendita altri servizi 5.728 5.752Ricavi da vendita altri prodotti e merci 156 48TOTALE RICAVI 689.056 643.459

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Altri proventi operativi (23)

2013 2014 Contributi 1.185 1.089Plusvalenze cessioni cespiti 1.471 805Sopravvenienze attive 2.396 9.960Altri proventi 2.395 2.738TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 7.447 14.592

La voce sopravvenienze attive si riferisce prevalentemente al rilascio di stanziamenti effettuati inesercizi precedenti.

Costi per acquisti (24)

2013 2014

Carta testate, promozioni e pubblicazioni opzionali 50.581 48.654

Materiali per la stampa 12.313 11.229

Acquisto pubblicazioni opzionali 5.503 4.631

Materiali di consumo 2.326 2.164

Altre merci 370 230

Variazione rimanenze materie prime e merci 3.213 1.014

TOTALE COSTI PER ACQUISTI 74.306 67.922

Costi per servizi (25)

2013 2014 Stampa e altre lavorazioni presso terzi 39.791 34.288Distribuzione 23.195 20.472Diritti di riproduzione, SIAE e altri 12.432 11.609Promozioni 16.557 19.816Canoni editore 37.414 34.109Provvigioni agenti e agenzie 28.896 26.309Costi redazionali 52.779 51.020Produzioni radio e Tv 1.439 745Consulenze 9.255 9.994Spese viaggi e soggiorni 8.074 7.826Telefoniche e trasmissione dati 3.599 3.356Manutenzioni e utenze 17.706 18.148Gestione impianti e tecnologie 9.084 8.391Fitti passivi 18.059 17.855Vigilanza, pulizia e smaltimento rifiuti 3.364 3.183Altri costi per servizi 19.060 19.801TOTALE COSTI PER SERVIZI 300.704 286.922

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Altri oneri operativi (26)

2013 2014 Accantonamento fondi rischi e oneri 3.320 3.922Imposte e tasse accessorie 2.039 2.079Spese di rappresentanza e omaggi 372 386Quote associative 2.727 2.188Transazioni e risarcimenti 314 222Sopravvenienze passive 1.881 1.259Svalutazioni e perdite su crediti 2.566 2.251Minusvalenze cessione cespiti 4 183Altri oneri operativi 514 482TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 13.737 12.972

Costi per il personale (27)

2013 2014 Salari e stipendi 217.180 209.120Accantonamento per TFR 12.124 11.554Accantonamento trattamento di quiescenza e simili 409 (749)Accantonamento per ferie 1.398 (659)Stock Option – Stock Grant 1.105 1.559Incentivi all’esodo 16.622 8.745Altri costi del personale 4.239 3.488TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 253.077 233.058

La voce Costi per il personale ammonta a 233.058 migliaia di euro in diminuzione di 20.019migliaia di euro rispetto all’esercizio 2013, a seguito dei piani di riorganizzazione realizzatinegli esercizi precedenti.

Ammortamenti e svalutazioni (28)

2013 2014 Ammortamento immobilizzazioni immateriali 900 870Ammortamento immobilizzazioni materiali 16.345 14.659Svalutazione immobilizzazioni immateriali - 14.380Svalutazione immobilizzazioni materiali - -TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 17.245 29.909

La voce svalutazioni immobilizzazioni immateriali include le svalutazioni degli avviamenti delletestate editoriali effettuate a seguito delle verifiche di impairment test. Per maggiori dettagli sirimanda alla Nota 1.

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Proventi/(oneri) finanziari netti (29)

2013 2014 Dividendi - 14Proventi finanziari su titoli e derivati 723 17.328Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 2.660 2.188Utile su cambi 43 31Altri proventi finanziari 337 912Proventi finanziari 3.763 20.459Interessi passivi su c/c bancari (12) (4)Spese bancarie accessorie (457) (523)Interessi passivi su prestiti obbligazionari (10.113) (12.108)Interessi su mutui e finanziamenti (1.083) (680)Perdite su cambi (62) (71)Oneri finanziari da applicazione IAS (2.247) (2.297)Altri oneri finanziari (106) (538)Oneri finanziari (14.080) (16.221)Proventi/(Oneri) da negoziazione titoli (232) (1.105)Rivalutazioni di partecipazioni 56 -Minusvalenze cessione partecipazioni - (945)Svalutazioni e perdite su partecipazioni (3.351) (4.086)TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (13.844) (1.884)

I proventi finanziari su titoli e derivati includono il provento di 17.100 migliaia di euro legatoalla valutazione a fair market value della componente di Opzione call del Prestito Obbliga-zionario convertibile collocato nell’aprile 2014.

Le svalutazioni e perdite su partecipazioni includono la svalutazione effettuata sul valore dilibro di Editoriale Libertà, come già commentato nella voce “Partecipazioni valutate al patri-monio netto”.

Imposte (30)

2013 2014Imposte correnti 9.908 9.011Imposte differite e anticipate 5.542 6.984(Proventi)/Oneri fiscali esercizi precedenti 70 77TOTALE IMPOSTE 15.520 16.072

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Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra l’onere fiscale teorico, determinato con Iresal 27,5% e Irap al 3,9%, e l’onere fiscale effettivo.

2013 20141) Utile ante imposte risultante da bilancio 17.258 28.0102) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) 4.746 7.703

b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 2.203 5.301c. Dividendi - (4)d. Proventi/contributi non tassabili (4.183) (3.882)e. Imposte (antic.)/diff. Non accantonate negli anni precedenti 233 260f. Rimborso IRES per recupero IRAP D.Lsg. 201/2011 (277) (2.087)g. Effetto fiscale su decremento IRES - -

3) Imposte sul reddito (IRES) 2.722 7.2914) IRAP 10.349 8.4345) Oneri fiscali di esercizi precedenti 347 3476) Totale imposte da bilancio 13.418 16.072Aliquota media effettiva 77,75% 57,38%Aliquota teorica 31,40% 31,40%

Quota dei terzi (31)Si riferisce alla quota di utile di spettanza dei soci terzi delle società Finegil Editoriale SpA, SetaSpA e Mo-Net Srl.

Utile per azione (32)L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile al Gruppo peril numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendole azioni proprie).L’utile per azione diluito è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionistiordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante ilperiodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell’utile perazione base e diluito.

2013 2014Risultato netto 3.840 8.616 N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 394.171 393.500Utile base per azione 0,009 0,022

2013 2014Risultato netto 3.840 8.616N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 394.171 393.500N° opzioni (.000) 23.820 68.731Utile diluito per azione 0,009 0,019

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Dividendi pagati (33)Nell’esercizio 2014 non sono stati distribuiti dividendi.

14. Altre informazioni

14.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo.

31/12/2013 31/12/2014 Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 163 166Denaro e disponibilità di banca 164.630 78.750Debiti per conti correnti bancari (158) (181)Disponibilità liquide nette 164.635 78.735Titoli e altre attività finanziarie 11.332 75Prestito obbligazionario (230.719) (80.437)Altri debiti verso le banche (16.606) (6.210)Altri debiti finanziari (2.158) (26.400)Altre attività (passività) finanziarie (238.151) (112.972)POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (73.516) (34.237)

La posizione finanziaria netta si è movimentata soprattutto a seguito delle seguenti operazioni:- è stato rimborsato integralmente il Prestito Obbligazionario collocato nel 2004 per

complessivi nominali 227,4 milioni di euro (di cui 42 milioni di euro rimborsati prima dellascadenza e 185,4 milioni di euro rimborsati a naturale scadenza);

- è stato collocato un nuovo Prestito Obbligazionario Convertibile per nominali 100 milionidi euro, scomposto nelle due componenti di obbligazione standard e Opzione call: la primacomponente ha generato costi non monetari per 2,6 milioni di euro mentre l’Opzione callproventi per 17,1 milioni di euro. Al lordo di tali effetti la posizione finanziaria nettasarebbe stata negativa per 48,5 milioni di euro;

- con il conferimento di ReteA in Persidera e con la contestuale sottoscrizione dell’accordo dicoinvestimento, è stato rinegoziato il credito di 21,3 milioni di euro che la Società vantavaverso la stessa ReteA; in base ai nuovi accordi il tasso è stato modificato (attualmente è parial 4,055%) e la durata è stata estesa a 5 anni. Il credito è stato riclassificato nei crediti noncorrenti uscendo di fatto dal conteggio della posizione finanziaria netta.

14.2 Informazioni relative all’IFRS5In data 30 giugno 2014 si è perfezionata l’integrazione delle attività di operatore di rete digitaleterrestre facenti capo rispettivamente a Persidera SpA (già Telecom Italia Media Broadcasting Srl) eRete A SpA alle condizioni definite nell’accordo del 9 aprile 2014. L’integrazione è stata realizzatamediante conferimento da parte della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA del 100% delle azioni diRete A in Persidera. Ad esito del conferimento, Telecom Italia Media e il Gruppo EditorialeL’Espresso detengono rispettivamente il 70% e il 30% delle azioni di Persidera in cui, in data 1dicembre 2014, è stata fusa per incorporazione Rete A. Nell’operazione non è stata coinvolta la par-tecipazione in All Music SpA, originariamente detenuta da Rete A, rimasta di proprietà del Gruppo.Il 30 gennaio 2015 si è altresì perfezionato il passaggio di proprietà di All Music, società delGruppo editrice della televisione nazionale generalista Deejay TV, al nuovo editore DiscoveryItalia Srl, operazione già ritenuta altamente probabile alla data di chiusura dell’esercizio.

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Alla luce delle predette operazioni ed ai sensi dell’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita eDiscontinued Operation, l’insieme delle due società rappresentanti il business televisivo del Gruppoè stato qualificato come “Attività cessate” e come tale è stato rappresentato nel presente bilancio.

Di seguito viene esposto il contributo delle due società al risultato netto consolidato dell’esercizio.

Conto Economico

Attività cessate Attività cessate (migliaia di euro) 2013 2014 Ricavi da pubblicazioni - - Ricavi da pubblicita' 7.445 7.418 Ricavi diversi 15.144 5.938Totale Ricavi 22.589 13.356Variaz. rimanenze prodotti - -Altri proventi operativi 347 578Acquisto carta - -Altri acquisti di produzione (86) (61)Costi per acquisti (86) (61)Costi di stampa - -Promozioni (228) (61)Costi di distribuzione - -Costi di raccolta pubblicitaria - -Diritti (1.251) (702)Altri costi operativi (9.161) (7.790)Costi per servizi (10.640) (8.553)Valutaz. partecipazioni al patrim. netto - -Altri oneri operativi (1.518) (1.374)Costo del lavoro (2.272) (1.242)Margine operativo lordo 8.420 2.704)Ammortamenti e svalutazioni (14.997) (9.783) RISULTATO OPERATIVO (6.577) 7.079Dividendi - -Altri proventi (oneri) finanziari (165) 1.291RISULTATO ANTE IMPOSTE (6.742) (5.788)Imposte 2.102 2.466 RISULTATO DELLE ATTIVITA’ CESSATE (4.640) (3.322)

Il risultato netto delle “Attività cessate” include, oltre al risultato al 30 giugno 2014 di Rete Aed il risultato dell’esercizio di All Music al netto delle elisioni e rettifiche di consolidamento, ilprovento finanziario netto legato all’operazione di conferimento del 100% delle azioni di ReteA SpA in Persidera SpA e alla contestuale acquisizione del 30% di quest’ultima. Il predettoprovento risulta pari a 1.515 migliaia di euro e deriva dalla differenza tra il valore iniziale diiscrizione di Persidera SpA (pari a 127.700 migliaia di euro), corrispondente al fair value dellapartecipazione detenuta nella società dalla Capogruppo, come definito sulla base di periziarilasciata da perito esterno indipendente, e il valore contabile del business deconsolidato alla

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data di conferimento (pari a 126.185 migliaia di euro, di cui frequenze al netto dell’effettofiscale pari a 72,0 milioni di euro, avviamenti pari a 34,8 milioni di euro, altre attività epassività rispettivamente pari a 52,8 milioni di euro e 33,5 milioni di euro).

Al 31 dicembre 2014 le voci della situazione patrimoniale-finanziaria delle Attività e Passivitàdestinate alla dismissione sono così composte.

Stato Patrimoniale

ATTIVO Attività cessate (migliaia di euro) al 31 dicembre 2014 Attività non correnti 2.227 Attività correnti 2.485 TOTALE ATTIVO 4.712

PASSIVO Passività cessate (migliaia di euro) al 31 dicembre 2014 Passività non correnti 315 Passività correnti 2.323 TOTALE PASSIVITÀ 2.638

Di seguito si riporta il dettaglio dei flussi finanziari relativi alle “Attività cessate e destinate alladismissione”.

Rendiconto dei flussi di cassa

Attività cessate Attività cessate (migliaia di euro) 2013 2014 FLUSSO DELL’ATTIVITÀ OPERATIVA (6.985) (57.270) FLUSSO DELL’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 4.273 65.637FLUSSO DELL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO - -FLUSSO DELLE ATTIVITÀ CESSATE (2.712) 8.367

Si segnala, infine, che l’impatto delle Attività cessate sul “Conto Economico Complessivo”dell’esercizio è pari a 33 migliaia di euro al netto dell’effetto fiscale.

14.3 Eventi ed operazioni significative non ricorrentiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizioil Gruppo non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti così come definite dallaComunicazione stessa.

14.4 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizioil Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dallaComunicazione stessa.

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14.5 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rien-trano nella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato.In particolare si segnala che la conclusione di operazioni con parti correlate è disciplinata dauna apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione e descritta nella relazio-ne annuale sul Governo Societario riportata in una apposita sezione del bilancio al 31 dicem-bre 2014 e disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Italiana SpA. In particolare ilGruppo Editoriale L’Espresso SpA intrattiene con le società controllate e collegate sia rapporticommerciali sia rapporti di prestazioni di servizi e di consulenza operativa e finanziaria. Trai rapporti commerciali più rilevanti si ricordano quelli con le controllate A. Manzoni&C.SpA, concessionaria per la vendita degli spazi pubblicitari, con Elemedia SpA per la gestionetecnica dei siti, Rotocolor SpA e Finegil Editoriale SpA per l’attività di composizione e stampa.Inoltre, la Società gestisce un servizio accentrato di tesoreria cui partecipano tutte le societàcontrollate. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA pre-stazioni di servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fisca-le. Si sottolinea che lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenutopreferibile rispetto ai servizi resi da terzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita neltempo della realtà aziendale e di mercato in cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA opera.Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte dellesocietà da essa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Tra aprile 2012 e febbra-io 2013, a seconda della scadenza delle singole società, è stata rinnovata completamente l’ade-sione al consolidato fiscale rispettivamente per il triennio 2012-2014 e per 2013-2015: con ilrinnovo dell’adesione si è provveduto ad approvare un nuovo Regolamento Generale a causadi un parziale cambiamento della normativa di riferimento.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continua-to ad avvalersi della particolare disciplina dell’ “IVA di Gruppo”.Per quanto riguarda, infine, i piani di compensi su strumenti finanziari riservati ad ammini-stratori e dipendenti delle società del Gruppo si rimanda alla nota 12.14 (Riserve).Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patri-moniali e finanziari tra Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e le relative imprese correlate.

158 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

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14.6 Gestione dei rischiRischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiettivi,strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteri diprudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento e cheprevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adeguatamentemotivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA gestisce e coordina un conto corrente intragruppocentralizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipoeconomico nei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazionepermette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisceuna maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza il profilo dirischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattualecon il sistema bancario.Il Gruppo, a seguito dell’integrale rimborso del Prestito Obbligazionario collocato nel 2004 haconcluso il rapporto di collaborazione con Standard&Poors per l’emissione del rating societariol’ultimo dei quali è stato confermato a BB- con outlook stabile. Il Gruppo utilizza prevalentementedue canali per la provvista di mezzi finanziari: il mercato obbligazionario internazionale e ifinanziamenti bancari pluriennali, stipulati a fronte di investimenti produttivi agevolabili dalla legi-slazione per l’editoria, che prevede l’abbattimento del costo del finanziamento di alcuni punti per-centuali.In data 2 aprile 2014 la Capogruppo ha collocato un Prestito Obbligazionario Convertibileequity linked per complessivi 100 milioni di euro: il Prestito conferisce al titolare la possibilitàdi convertire l'obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente. IlPrestito Obbligazionario, ha una durata di 5 anni (scadenza 9 aprile 2019) e ha una cedola

159Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Rapporti di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA con società correlate

Costi Ricavi Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti Garanzietrib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri comm.li prestate

SOCIETA' CONTROLLATEKsolutions SpA (in liquidazione) - - - - - 2 165 - - - - 9 - SOCIETA' COLLEGATELe Scienze SpA 276 1.478 - - - - - - 2.158 - - 588 - Persidera SpA 225 126 - - - 574 - - 141 - - 384 - HuffingtonPost Italia Srl 1.108 172 - - - - - - 91 - - 386 - Altrimedia SpA 466 59 - - - - - - 40 - - 107 - SOCIETA' CONTROLLANTICIR SpA 1.383 17 2.343 4.816 - - - 16.021 4 - 6.714 33 - Cofide SpA 117 - - - - - - - - - - 96 - ALTRE SOCIETA' CORRELATESorgenia SpA 7.793 158 - - - - - - 78 - - 319 -

* In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate

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160 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

semestrale a tasso fisso pari al 2,625% annuo. Le obbligazioni potranno diventare convertibiliin azioni ordinarie della Capogruppo esistenti o di nuova emissione, salva la facoltà dellaCapogruppo di regolare ogni eventuale richiesta di conversione mediante il pagamento percassa o attraverso una combinazione di azioni ordinarie e cassa (cash settlement option).A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 e della successivasottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Capogruppo haunilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso diesercizio del diritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordi-narie. Tale rinuncia risulta definitiva, irrevocabile ed incondizionata la cui sostanza equivale,secondo la giurisdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a un modifica del regolamentodel prestito.Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato con il medesimo modelloapplicato al 31 dicembre 2014) era pari ad Euro 4.290 mila. Ciò comporterà un effetto negativonel conto economico 2015 di Euro 390 mila. Inoltre, dal momento che la sottoscrizione deldeed pool ha un effetto analogo alla modifica del regolamento del prestito, la Capogruppo hariconsiderato la classificazione liability-equity effettuata alla data di prima iscrizione dell’opzione(essendo venuto meno il diritto all’opzione call a favore della società in modo irrevocabile,definitivo e incondizionato). Pertanto in tale data la Capogruppo ha riclassificato l’importodell’opzione sopra descritto (Euro 4.290 mila) nel Patrimonio Netto.Il Prestito Obbligazionario Convertibile ed il relativo pagamento degli interessi non sonoassistiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant o clausole che ne comportino ilrimborso anticipato.

Il 27 ottobre 2014 la Capogruppo ha rimborsato il Prestito Obbligazionario collocato nel2004 per complessivi 185.369 migliaia di euro (originariamente di 300 milioni di euro). Il Pre-stito Obbligazionario pagava un tasso fisso del 5,125%, con durata decennale.Oltre all’emissione obbligazionaria di cui sopra, nel mese di novembre 2005 sono stati perfe-zionati dalla Capogruppo contratti di finanziamento decennali stipulati ex lege dell’editoriaper un importo complessivo di 33,8 milioni di euro ad un costo, al netto del contributo statale,di circa il 2,35%.Con tali operazioni il Gruppo si è assicurato abbondanti risorse finanziarie a lungo termine tali daprevenire eventuali rischi di liquidità: qualora, tuttavia, fosse necessario il reperimento di ulterioririsorse non coperte dal cash flow gestionale, il Gruppo potrà attingere ad una serie di linee bancarie“uncommitted” non utilizzate. Nel mese di novembre 2005 sono stati perfezionati dalla Società contratti di finanziamento decennalistipulati ex lege dell’editoria per un importo complessivo di 33,8 milioni di euro ad un costo, al nettodel contributo statale, di circa il 2,35%. Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Capogruppo aveva stipulato uncontratto di IRS (per un valore nozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso invariabile sul prestito obbligazionario. Nel corso del 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato,la Capogruppo ha provveduto a rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto,garantendosi pertanto il differenziale dei tassi (pari all’1,825%) per la durata residua del contratto(ottobre 2014).Attualmente, il Gruppo non è esposto ad alcun rischio finanziario connesso con la variazione deitassi d’interesse o con la fluttuazione dei cambi.

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Rischio di prezzo Il Gruppo, operando nel settore della stampa, è un grande acquirente di carta. Al fine diottenere una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto alfine di rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenzatra le stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppoviene effettuata in modo centralizzato. Il Gruppo nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” in una percentuale del fabbisognoannuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuarenell’utilizzo di tali strumenti.

Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile a crediti commerciali e finanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale diparticolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di tale rischio, ilGruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizi a clienti senzaun adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai crediti finanziari leoperazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sono effettuateunicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.

*****

Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito le tabelle nellequali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie, (ii) viene riportatol’ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze contrattuali delle passivitàfinanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valutazione del fair value.

161Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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162 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Categorie di attivita e passività finanziarie esposte in bilancio

Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2013 alla iniziale detenute per fino a per laATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza vendita

Attivo non correnteAltre partecipazioni (4) 2.573 - - - - 2.573 2.573 - - Altri crediti * (5) 1.981 - - 1.981 - - 1.981 9 - Attivo correnteCrediti commerciali (8) 202.756 - - 202.756 - - 202.756 (2.676) - Altri crediti * (11) 18.548 - - 18.548 - - 18.548 (300) - Crediti finanziari (per derivati) (9) 912 - - 912 - - - - - Titoli ** (9) 10.420 - - - - 10.420 10.420 491 (301)Disponibilità liquide (12) 164.793 - - 164.793 - - 164.793 2.662 -

Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2013 alla iniziale detenute per ammortizzatoPASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Passivo non correntePrestiti obbligazionari (16) - - - - - - - Altri debiti finanziari (16) (7.512) - - (7.512) (7.368) - - Passivo correnteBanche c/c passivi (16) (158) - - (158) (158) (12) - Prestiti obbligazionari (16) (230.719) - - (230.719) (232.792) (10.113) - Altri debiti finanziari (16) (11.252) - - (11.252) (11.579) (1.083) - Debiti commerciali (19) (113.283) - - (113.283) (113.283) - -

* La voce non include i risconti attivi, né i creditit tributari.** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("livello 1" secondo la classificazione

dell'IFRS 7 par. 27A), mentre il fair value dei crediti finanziari per derivati è classificato nel "livello 2" IFRS 7 par. 27A.

Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2014 alla iniziale detenute per fino a per laATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza vendita

Attivo non correnteAltre partecipazioni (4) 2.538 - - - - 2.538 2.538 - - Altri crediti * (5) 24.205 - - 24.205 - - 24.205 538 - Attivo correnteCrediti commerciali (8) 182.100 - - 182.100 - - 182.100 (2.270) - Altri crediti * (11) 20.485 - - 20.485 - - 20.485 (269) - Crediti finanziari (per derivati)(9) - - - - - - - - - Titoli ** (9) 75 - - 75 - - 75 (159) 142Disponibilità liquide (12) 78.916 - - 78.916 - - 78.916 2.618 -

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163Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2014 alla iniziale detenute per ammortizzatoPASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Passivo non correntePrestiti obbligazionari (16) (75.760) - - (75.760) (75.760) - - Altri debiti finanziari (16) (5.636) (3.936) - (1.700) (5.636) 17.100 - Passivo correnteBanche c/c passivi (16) (181) - - (181) (181) 3 - Prestiti obbligazionari (16) (4.677) - - (4.677) (4.677) (12.141) - Altri debiti finanziari (16) (26.974) - - (26.974) (27.009) 676 - Debiti commerciali (19) (99.780) - - (99.780) (99.780) - -

* La voce non include i risconti attivi, né i creditit tributari.** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("livello 1"

secondo la classificazione dell’IFRS 7 par. 27A), mentre il fair value dei crediti finanziari per derivati è classificato nel “livello 2” IFRS 7 par. 27A.

Ageing delle attività finanziarie

Voci di Totale A Scaduto 0 - 30 31 - 60 61 - 90 oltre 90 Scaduto SvalutazioniESERCIZIO 2013 bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato

Attivo non corrente Altri crediti (5) 1.981 1.981 - - - - - - - Attivo corrente Crediti commerciali (8) 202.756 144.633 58.123 32.355 4.787 3.418 17.516 47 (2.676)

Credito lordo 221.360 153.459 67.901 34.217 5.005 3.637 24.995 47 -

Fondo svalutazione (18.604) (8.826) (9.778) (1.862) (218) (219) (7.479) - (2.676)

Altri crediti * (11) 18.548 18.548 - - - - - - (300)Credito lordo 19.141 18.555 586 - - - - - -

Fondo svalutazione (593) (7) (586) - - - - - (300)

TOTALE 223.285 165.162 58.123 32.355 4.787 3.418 17.516 47 (3.276) * Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari.

Voci di Totale A Scaduto 0 - 30 31 - 60 61 - 90 oltre 90 Scaduto SvalutazioniESERCIZIO 2014 bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato

Attivo non corrente Altri crediti (5) 24.205 24.205 - - - - - - Attivo corrente Crediti commerciali (8) 182.100 115.541 66.559 36.296 9.444 5.135 15.659 25

Credito lordo 197.280 124.072 73.208 37.313 9.657 5.602 20.611 25

Fondo svalutazione (15.180) (8.531) (6.649) (1.017) (213) (467) (4.952) - (2.270)

Altri crediti * (11) 20.485 20.485 - - - - - - Credito lordo 21.278 20.985 293 - - - 293 -

Fondo svalutazione (793) (500) (293) - - - (293) - (269)

TOTALE 226.790 160.231 66.559 36.296 9.444 5.135 15.659 25 (2.539)

* Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari.

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164 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato164 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Scadenze contrattuali delle passività finanziarie

ESERCIZIO 2013 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE

Prestito obbligazionario - 238.109 - - - - - 238.109 Altri debiti finanziari: 5.998 5.726 7.605 - - - - 19.329 - Debiti verso banche per finanziamenti 5.796 5.726 5.649 - - - - 17.171

- Debiti verso società di leasing - - - - - - - -

- Debiti verso società di leasing 202 - 1.956 - - - - 2.158

Banche c/c passivi 158 - - - - - - 158 Debiti commerciali 113.283 - - - - - - 113.283 TOTALE 119.439 243.835 7.605 - - - - 370.879

ESERCIZIO 2014 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE

Prestito obbligazionario 4.677 5.005 5.381 5.774 59.600 - - 80.437 Altri debiti finanziari: 24.117 2.857 1.736 - 3.900 - - 32.610 - Debiti verso banche per finanziamenti 3.353 2.857 - - - - - 6.210

- Debiti verso altri finanziatori 20.764 - 1.736 - 3.900 - - 26.400

Banche c/c passivi 181 - - - - - - 181 Debiti commerciali 99.780 - - - - - - 99.780 TOTALE 128.755 7.862 7.117 5.774 63.500 - - 213.008

14.6 ImpegniOltre ai privilegi sugli impianti tipografici e sulle rotative concessi agli istituti bancari in virtù deimutui stipulati nel corso del 2005 (per il commento si rinvia alla Nota 2), al 31 dicembre 2014 ilGruppo ha impegni in essere per 3.696 migliaia di euro relativi a:• contratti di acquisto di impianti ed altre attrezzature di stampa per 234 migliaia di euro, per la

divisione Repubblica e la divisione Nord-Ovest della Finegil Editoriale;• garanzie prestate per 3.462 migliaia di euro, che si riferiscono principalmente alle fidejussioni

della Capogruppo e della controllata Finegil Editoriale, in particolare le divisioni Nord-Est eNuova Sardegna;

• garanzia fidejussoria fino a 20 milioni di euro, rilasciata dalla Capogruppo a favore della A.Manzoni & C. SpA a seguito di un contratto di factoring sottoscritto con un primario istitutobancario.

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Allegati

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167Allegati | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Prospetto riassuntivo delle società del Gruppo

ALLEGATO N. 1

Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedutee attività sociale dalla società

SOCIETA' CAPOGRUPPO

- Gruppo Editoriale L’Espresso SpA Roma 61.806 CIR SpA

editoriale

SOCIETA' CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE GLOBALE

- A. Manzoni & C. SpA Milano 15.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

concessionaria di pubblicità

- Elemedia SpA Roma 25.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

radio, internet e tv satellitare

- Finegil Editoriale SpA Roma 128.799 99,78 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

editoriale

- Mo-Net Srl Assago 36 51 Elemedia SpA

internet (MI)

- Rotocolor SpA Roma 23.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

tipografica

- S.E.T.A. SpA Bolzano 775 71 Finegil Editoriale SpA

editoriale

- Somedia SpA Milano 678 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

servizi

SOCIETA' COLLEGATE CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

- Altrimedia SpA Piacenza 517 35 Finegil Editoriale SpA

concessionaria di pubblicità

- Editoriale Corriere Romagna Srl Forlì 1.757 49 Finegil Editoriale SpA

editoriale

- Editoriale Libertà SpA Piacenza 1.000 35 Finegil Editoriale SpA

editoriale

- HuffingtonPost Italia Srl Roma 250 49 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

editoriale

- Le Scienze SpA Roma 103 50 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

editoriale

- Persidera SpA Roma 21.429 30 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

operatore di rete

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

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Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedutee attività sociale dalla società

SOCIETA' CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

- Cellularmania.com Srl (in liquidazione) Roma 10 100 Elemedia SpA

servizi internet

- Club DAB Italia - Società Consortile p.A. Milano 240 37,50 Elemedia SpA

servizi di radiodiffusione

- Enotrya Srl (in liquidazione) Roma 78 70 Elemedia SpA

e-commerce

- Ksolutions Srl (in liquidazione) Massa 100 100 Elemedia Spa

servizi internet

-Gold 5 Srl Milano 250 20 A. Manzoni & C. SpA

servizi internet

ALTRE SOCIETA' VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

- Agenzia ANSA Soc. Coop. a r.l. Roma 11.306 4,02 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

agenzia di stampa 12,8 Finegil Editoriale SpA

2,67 S.E.T.A. SpA

- Agenzia Informativa Adriatica d.o.o. Capodistria 13 19 Finegil Editoriale SpA

produzione e trasmissione informazioni (Slovenia)

- Audiradio Srl (in liquidazione) Milano 258 7,50 A. Manzoni & C. SpA

ricerche di mercato

- Consorzio Edicola Italiana Milano 60 16,67 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

servizi editoria digitale

- Consuledit Società Consortile a r.l. (in liquidazione) Milano 20 6,64 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

ricerche di mercato 5,48 Finegil Editoriale SpA

0,49 S.E.T.A. SpA

- Immobiliare Editori Giornali Srl Roma 830 0,17 S.E.T.A. SpA

immobiliare 0,12 Finegil Editoriale SpA

- Premium Publisher Network consorzio Milano 19 16,96 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

servizi internet

- Presto Technologies Inc. (non operativa) Cambridge 7.664(.000) $ USA 7,83 Elemedia SpA

servizi internet (USA - MA)

- Telelibertà SpA Piacenza 2.200 4,32 Finegil Editoriale SpA

servizi di telediffusione

- Trento Press Service Srl Gardolo di Trento 260 14,4 S.E.T.A. SpA

distribuzione giornali (TN)

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

168 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Allegati

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169Allegati | Gruppo Editoriale L’Espresso |P

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170 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Allegati

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Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bisdel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | 173

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Relazione della Società di Revisione

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177Relazione della Società di Revisione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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178 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione della Società di Revisione

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Bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpAal 31 dicembre 2014

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

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Situazione Patrimoniale - Finanziaria

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(euro) Note 2013 2014Attività immateriali a vita indefinita 220.660.859 220.660.859 Altre immobilizzazioni immateriali 1.063.638 1.052.432 Immobilizzazioni immateriali (1) 221.724.497 221.713.291 Immobilizzazioni materiali (2) 12.169.811 10.481.165 Partecipazioni (3) 416.849.845 413.758.529 Crediti non correnti (4) 1.276.463 23.448.409 Attività per imposte anticipate (5) 11.892.202 11.219.992 ATTIVITA' NON CORRENTI 663.912.817 680.621.386 Rimanenze (6) 8.723.505 7.439.448 Crediti commerciali (7) 85.183.601 86.692.060

di cui verso società correlate 67.730.500 (79,5%) 74.136.888 (85,5%)

Titoli e altre attività finanziarie (8) 11.279.907 - Crediti tributari (9) 18.624.177 10.131.257

di cui verso società correlate 15.600.939 (83,8%) 8.438.439 (83,3%)

Altri crediti (10) 17.104.095 18.000.151 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (11) 230.275.681 66.780.116

di cui verso società correlate 89.734.838 (39,0%) 17.099.513 (25,6%)

ATTIVITA' CORRENTI 371.190.966 189.043.032 TOTALE ATTIVO 1.035.103.783 869.664.418

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre(euro) Note 2013 2014Capitale sociale (12) 61.582.993 61.805.893 Riserve (13) 80.983.337 80.370.833 Utili (perdite) a nuovo 339.095.632 360.399.939 Utile (perdita) d'esercizio 21.545.744 (5.200.397)PATRIMONIO NETTO 503.207.706 497.376.269 Debiti finanziari (14) 1.202.851 79.659.565 Fondi per rischi ed oneri (15) 38.442.466 38.037.888 TFR e altri fondi per il personale (16) 28.641.251 27.924.048 Passività per imposte differite (5) 58.565.746 62.312.302 PASSIVITA' NON CORRENTI 126.852.314 207.933.803 Debiti finanziari (14) 280.409.422 36.073.141

di cui verso società correlate 47.283.028 (16,9%) 30.187.770 (83,7%)

Fondi per rischi ed oneri (15) 20.466.748 18.674.299 Debiti commerciali (17) 65.059.030 73.380.469

di cui verso società correlate 11.343.817 (17,4%) 29.456.972 (40,1%)

Debiti tributari (18) 5.510.063 5.903.428 di cui verso società correlate 1.414.027 (25,7%) 756.104 (12,8%)

Altri debiti (19) 33.598.500 30.323.009 PASSIVITA' CORRENTI 405.043.764 164.354.346 TOTALE PASSIVITA' 531.896.077 372.288.149 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.035.103.783 869.664.418

Le note da pag 187 a pagina 240 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

180 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo

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Conto Economico

Anno Anno(euro) Note 2013 2014Ricavi (20) 342.670.136 313.600.281

di cui verso società correlate 174.101.129 (50,8%) 158.922.645 (50,7%)

Variazione rimanenze prodotti (6) 170.083 (83.694) Altri proventi operativi (21) 3.811.771 8.615.306

di cui verso società correlate - (-) 111.335 (1,3%)

Costi per acquisti (22) (44.721.170) (40.175.945) di cui verso società correlate 4.650.260 (-) 2.215.938 (-)

Costi per servizi (23) (177.992.455) (168.644.309) di cui verso società correlate (50.076.890) (28,1%) (49.436.732) (29,3%)

Altri oneri operativi (24) (3.876.632) (5.077.263) di cui verso società correlate (998.961) (25,76%) (13.837) (0,3%)

Costi per il personale (25) (115.677.373) (94.568.512) di cui verso società correlate (2.807.535) (2,4%) (48.350) (0,1%)

Ammortamenti e svalutazioni (26) (3.139.064) (2.715.259) Risultato operativo 1.245.296 10.950.604 Proventi/(Oneri) finanziari netti (27) (8.331.378) (29.371.214)

di cui verso società correlate 486.984 (-) (33.604.844) (114,4%)

Dividendi (28) 30.915.239 19.733.112 di cui verso società correlate 30.915.239 (100,0%) 19.733.112 (100,0%)

Risultato ante imposte 23.829.157 1.312.502 Imposte (29) (2.283.413) (6.512.899)

di cui verso società correlate 5.872.821 (-) 2.025.042 (-)

RISULTATO NETTO 21.545.744 (5.200.397) Utile per azione, base (30) 0,055 (0,013) Utile per azione, diluito (30) 0,052 (0,011)

Conto Economico Complessivo Anno Anno(euro) 2013 2014RISULTATO NETTO 21.545.744 (5.200.397) Altre componenti del conto economico complessivo Utili/(perdite) attuariali 1.089.325 (1.571.337) Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita (300.300) 196.100 Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) (216.982) 378.190 Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali 572.043 (997.047) TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 22.117.787 (6.197.443)

Le note da pag 187 a pagina 240 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

La voce “Altre componenti del conto economico complessivo” dello schema Conto Economico Consolida-to include esclusivamente componenti, con le relative imposte, che potranno essere riclassificate successiva-mente a conto economico.

181Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Rendiconto Finanziario Anno Anno(migliaia di euro) Note 2013 2014ATTIVITÀ OPERATIVA RRisultato di periodo 21.546 (5.200) Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (26) 3.140 2.714 - Fair value stock option (25) 1.105 1.559 - Variazione netta fondi del personale (16) (2.478) (717)

di cui verso società correlate (109) (4,4%) 58 (-)

- Variazione netta fondi rischi e oneri (15) 4.476 (2.197) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (1.429) 155 - Minusvalenze (plus.) cessione partecip. e titoli 232 20.350 - Rettifiche di valore di attività finanziarie - 15.239 - (Proventi) per dividendi (30.915) (19.733)

Autofinanziamento (4.323) 12.170 Variazione del circolante e altri flussi 15.698 (22.043)

di cui verso società correlate 5.765 (36,7%) (18.082) (82,0%)

FLUSSO DELL'ATTIVITÀ OPERATIVA 11.375 (9.873) di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (6.202) (8.936)

di cui verso società correlate 487 (-) 879 (-)

Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito 3.662 5.949 di cui verso società correlate * 5.812 (-) 8.467 (-)

ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (1.767) (3.319) Esborsi per acquisto partecipazioni (3.539) (30.980) Incassi da cessione 1.428 1.388 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 10.312 10.000 Dividendi incassati 30.915 19.733

di cui verso società correlate 30.915 (100,0%) 19.733 (100,0%)

FLUSSO DELL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 37.349 (3.178) ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve 361 1.702 (Acquisto) vendita di azioni proprie (1.064) (2.043) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari - (129.755) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (2.407) (2.405) (Dividendi pagati) - -Altre variazioni - (852) FLUSSO DELL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (3.110) (133.353) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 45.614 (146.404) Disponibilità liquide nette iniziali 137.377 182.991 DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE FINALI 182.991 36.587

di cui verso società correlate 42.451 (23,2%) (13.088) (-)

* Gli importi si riferiscono alle imposte correnti pagate a seguito dell'adesione al consolidato fiscale.Le note da pag 187 a pagina 240 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

182 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo

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183Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Note al bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

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Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

1. Informazioni generali

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito anche la “Società”) ha per oggetto principale l’attivitànel settore dell’editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidiana e periodica e dellaeditoria on-line.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n.98, Roma, Italia.CIR Compagnie Industriali Riunite SpA, detiene il controllo della Società e ne esercita il coordinamentoe la direzione ai sensi della art. 2497 del Codice Civile.Il titolo Gruppo Editoriale L’Espresso è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di BorsaItaliana SpA (cod. Reuters ESPI.MI, cod. Bloomberg ES IM). Il progetto di bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 25febbraio 2015.

2. Forma, contenuto e principi contabili

Il presente bilancio di esercizio è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali(International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards -IFRS), integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC eInternational Financial Reporting Interpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’InternationalAccounting Standards Boards (IASB) e omologati dall’Unione Europea.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte leattività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarieper le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio, così comei principi contabili adottati (ad eccezione di quanto indicato nel successivo paragrafo 6), nonsono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre 2013. La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo sia per ilpassivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella per grado di liquidità,si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà della Società. La forma del prospetto è asezioni divise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto, passività a liquidità crescente(da non corrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzare i medesimi schemianche per le situazioni periodiche, si è prevista l’indicazione nel prospetto unicamente delle macrovoci:tutte le sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scadenze, ecc.) sono invece riportate nellenote. Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finanziaria adottato è quello minimo previstodallo IAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giornalistiche, classificate nella voce “Attività immaterialia vita indefinita”, non sono state individuate poste rilevanti o particolari tali da richiedere indicazioneseparata. La classificazione adottata per il Conto Economico è per natura poichè, consideratal’attività della Società, non si ritiene che la classificazione per destinazione riesca a rappresentaremeglio la situazione economica. Nella redazione del Rendiconto Finanziario, predisposto secondoil “metodo indiretto”, è riportata la separata indicazione dei flussi di cassa derivanti da attivitàoperative, di investimento, di finanziamento e da attività cessate. Il prospetto delle Variazioni delPatrimonio Netto riporta i proventi e oneri del periodo e le altre movimentazioni delle riserve. Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentatiin migliaia di euro, senza cifre decimali.

187Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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3. Criteri di valutazione

3.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione.Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisirel’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizioneè l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento delprezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all’equivalenteprezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione. Per le immobilizzazioniimmateriali generate internamente, il processo di formazione dell’attività è distinto nelle due fasidella ricerca (non capitalizzata) e quella successiva dello sviluppo (capitalizzata). Qualora le duefasi non siano distinguibili l’intero progetto è considerato ricerca.Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi èevidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almeno una voltaall’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero delvalore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 3.5.

Testate e marchiLe testate e i marchi sono considerati attività a vita utile indefinita. Tali attività non sono ammortizzatema sottoposte con cadenza almeno annuale, o ogni volta vi sia un’indicazione che l’attività possaavere subito una perdita di valore, ad impairment test. L’eventuale perdita di valore viene conta-bilizzata a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni”.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delle attivitàe passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamento originatosi all’ac-quisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L’avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato, concadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalla data diacquisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash generating unit -CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment test sono contabilizzate aconto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sono ripristinate nei periodisuccessivi.

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di utilizzazionedelle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili e dai software, sono valutate al costo alnetto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo il periododi utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, a menodi casi specifici rilevanti, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni. I criteri di ammortamentoutilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodoamministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

3.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione. Nelcosto sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporre l’attività

188 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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189Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento o migliora-mento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limitiin cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte diuna attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degliammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valoreammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, avente dif-ferente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almenoalla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più breve trala durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi siaevidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomi chefacciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairment test descrittoalla Nota 3.5. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base dellasvalutazione.

3.3 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale deliberadi concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste per la con-cessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscrivendo ilcontributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base alla vita utiledel bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificare in diminuzionele quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare unimmediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso correlati èrilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

3.4 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente tra-scorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita sonocapitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri oneri finanziarisono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

3.5 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore al suovalore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenza di indicatoriche facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procede allastima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizzazione dell’eventualesvalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attività rilevate nell’esercizio incorso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impairment test viene condotto concadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi divendita e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singolaattività, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivanti

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dall’uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altreattività o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità generatricedi flussi indipendenti che comprende l’attività in oggetto (cash generating unit). Ripristini di valoresono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, ad eccezione di quellirelativi ad avviamenti.

3.6 PartecipazioniLe partecipazioni sono rilevate al costo, ridotto di perdite di valore. Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 3.10.

3.7 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondoil metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rappresentato dalprezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valore di realizzo è il prezzodi vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completamento e delle spese di vendita.L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se ne vengono meno i motivi.

3.8 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventuali perditedi valore.

3.9 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti a brevetermine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad unrischio non rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio di tesoreriaaccentrato.Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vistao a termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenza originariageneralmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini dellaredazione della Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari del passivocorrente.

3.10 Attività finanziarieLe attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; • attività finanziarie detenute sino a scadenza; • prestiti e altri crediti finanziari;• attività finanziarie disponibili per la cessione.La Società determina la classificazione delle attività finanziarie all’atto dell’acquisizione. Sono classificate come:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarie acquisite

principalmente con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine(periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall’origine;

• attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie a scadenzaprefissata con pagamenti fissi o determinabili che la Società ha intenzione e capacità di mantenerefino alla scadenza;

190 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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• prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili, nonquotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall’origine come attività finan-ziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziarie disponibili per lacessione;

• attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cui aiprecedenti comparti o quelle designate come tali sin dall’origine.

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento. Larilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi ditransazione.Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto economicoe le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attività finanziarie detenutefino alla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutati al costo ammor-tizzato.Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività finan-ziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economico nell’esercizioin cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificate comeattività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e le perditerealizzate sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui si verificano unitamente a quelli pre-cedentemente contabilizzati a patrimonio netto.I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediantel’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono stimati utilizzandoapposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell’emittente.Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabilesono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore e lasvalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata èripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione,eccetto nel caso di attività valutate al costo.

3.11 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato.I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riserve dipatrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

3.12 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessun utile/(per-dita) è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioniproprie.

3.13 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, delle partitecontabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

3.14 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica.

191Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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3.15 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per la partenon distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite).La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo alquale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamenti di principi contabili e dierrori rilevanti.

3.16 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cuiviene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoroDal 1° gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attuativihanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d. TFR), tracui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare,le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFR a forme pensionistiche presceltedal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia optato per il mantenimento in azienda ditali flussi e l’azienda non abbia meno di 50 dipendenti, ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS.Tali modifiche normative hanno comportato un nuovo inquadramento contabile del fondo TFR.Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collocavanoinfatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende con più di 50dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani a beneficidefiniti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato come un “pianoa contribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esaurisconocon il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a conto economico non vengonopiù accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsi effettuatialle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituitopresso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 cc.

Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuarioindipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effettiattuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definitaLa Società partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privata subase obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientrano gli accan-tonamenti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art. 2120 cc.vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separataistituito presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazione della Società nei confrontidei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi del periodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariLa Società riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraverso pianidi compensi basati su strumenti finanziari.

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In particolare nel corso degli anni La Società ha adottato piani che prevedono l’attribuzione didiritti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”) oppurel’attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventualecorresponsione di carattere straordinario, basata sull’andamento del titolo azionario di riferimento(c.d. “phantom stock option”).

Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinatocon riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodo inter-corrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonio netto.Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottoposto ad aggior-namento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte dell’importoiscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”; in caso di mancatoesercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.In fase di passaggio agli IFRS, la Società, avvalendosi di una specifica esenzione, non ha applicatoi suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

3.17 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incertaderivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamentisono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, nei confrontidi terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuatauna stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accantonamento rappresentala migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazione alla data di rendicon-tazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in mododa rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali terminidi pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamento è rappresentatodal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione. Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informativa ariguardo.

3.18 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al netto deicosti di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato utilizzando il criteriodell’interesse effettivo.Le obbligazioni convertibili sono contabilizzate quali strumenti finanziari composti, formati dadue componenti, che sono trattate separatamente solo se rilevanti: una passività ed un’opzione diconversione. La passività corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, basato sul tassod’interesse corrente alla data di emissione per un equivalente prestito obbligazionario non convertibile.Il valore dell’opzione è definito quale differenza fra l’importo netto ricevuto e l’ammontare dellapassività ed è iscritto nel patrimonio netto. Il valore dell’opzione di conversione non si modificanei periodi successivi.Le caratteristiche di conversione del prestito obbligazionario equity-linked emesso dalla societànel corso del 2014 non consentono la classificazione a patrimonio netto perché contengonoclausole contrattuali in cui sia il numero delle azioni che la quantità di denaro convertite in azioni

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variano. All’esercizio del diritto di conversione la società ha la facoltà di consegnare azioni, cor-rispondere l’ammontare in denaro o offrire una combinazione di azioni e denaro. Pertanto, l’op-zione è contabilizzata come una passività finanziaria per derivato incorporato, valutata al fairvalue rilevato a conto economico mentre la passività finanziaria principale (host) è iscritta alcosto ammortizzato.

3.19 Strumenti derivatiI contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rilevazionedelle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati (spe-culativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamentea conto economico.Nel caso di contratti designati come di copertura, La Società documenta tale relazione alla data dicostituzione della copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento o operazionecoperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l’efficacia dellostrumento di copertura, così come il rischio. L’efficacia della copertura è misurata ponendo a con-fronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento coperto con le variazioni difair value o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L’efficacia della copertura è testata siaall’inizio della copertura sia regolarmente durante tutta la durata della copertura stessa; in ognicaso, il test di efficacia “on going” è effettuato almeno ad ogni data di rendicontazione. Più in det-taglio, la copertura è considerata efficace quando la variazione del fair value o dei flussi finanziaridello strumento coperto è compensata “quasi completamente” dalla variazione del fair value o deiflussi finanziari dello strumento di copertura e i risultati a consuntivo rientrano in un intervallocompreso tra l’80 e il 125 per cento.La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair value dellostrumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazioneadottato per quest’ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumenti finanziaricoperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita contrattuale residuadell’elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell’interesse effettivo.La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazionedel fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, e rilevandoa conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nello stessoesercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differentementenel caso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al Fair ValueHedge, l’elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalla data dichiusura del contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso vengono applicatele regole di valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particolare, nel caso di strumentifinanziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valore adeguato al fair value relativoal rischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazione dell’hedge accounting è ammor-tizzata lungo la vita residua dello strumento finanziario, in base alle regole previste per il calcolodell’interesse effettivo. Relativamente al Cash Flow Hedge, l’utile o la perdita sospesi a patrimonionetto restano tali fino a quando la transazione futura non avrà luogo, quando la transazione futuranon è più altamente probabile ovvero non ne è più prevista l’effettuazione, o fino a quando i flussioriginariamente coperti non si manifesteranno a conto economico.

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3.20 Riconoscimento dei ricavi e dei costiI ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fair value)tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di comple-tamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento e valoretotale dei servizi previsti.In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti:• i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione, al

netto delle rese di competenza;• i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunquesecondo il principio della competenza temporale. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenuto contodel tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

3.21 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in applicazionedella normativa fiscale vigente.Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valoripatrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovodi perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estinzione)riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati se talerecupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali delle operazioni sono rilevati,a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesime modalità delle operazionio fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla base delle aliquote fiscali stabilite da prov-vedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica delle predette aliquote, il valore contabiledelle attività e passività fiscali differite viene adeguato con imputazione a conto economico o patri-monio netto in coerenza con la passata registrazione.

3.22 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario in cuiopera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio di esercizio è redatto in euro.Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della data del-l’operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dalla con-versione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

3.23 Cambiamenti nelle stime contabiliUn cambiamento nella stima contabile deve essere rilevato rettificando il valore contabile di attività,passività, poste di patrimonio netto nell’esercizio in cui si è verificato il cambiamento nella misurain cui un cambiamento dà origine a cambiamenti di valore delle attività e passività interessate, osi riferisce a una posta di patrimonio netto. La rilevazione prospettica dell’effetto di un cambiamento nella stima contabile significa che ilcambiamento è applicato alle operazioni, altri eventi e circostanze che si sono verificate a partiredalla data del cambiamento di stima. Un cambiamento nella stima contabile può influire solosul risultato economico dell’esercizio corrente, o sul risultato economico sia dell’esercizio correntesia degli esercizi futuri. Un cambiamento nella vita utile stimata o nelle modalità previste di

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utilizzo dei benefici economici riferibili a un’attività ammortizzabile influisce sulla quota diammortamento dell’esercizio corrente e di ciascun esercizio futuro della vita utile residua dell’attivitàmedesima. L’effetto del cambiamento relativo all’esercizio corrente è rilevato come provento oonere nell’esercizio stesso. L’impatto, laddove esista, sugli esercizi futuri è rilevato come proventoo onere negli esercizi futuri.

4. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamento è richiestoda un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili e rilevanti deglieffetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico o sui flussifinanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell’effettoa patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l’informazione comparativa è adattata con-formemente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risulti impraticabile ricostruire l’in-formazione comparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabilizzatacome richiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cam-biamento è contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei principicontabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la contabilizzazione èeffettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizio incui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenuto ilcambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

5. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento della relazione finanziariasino alla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui la relazione finanziaria èautorizzata per la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte del Consiglio di Ammi-nistrazione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistenti alladata di riferimento del bilancio (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi di situazionisorte dopo la data di riferimento del bilancio (eventi successivi non rettificativi). Per i primi vengonoriflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativa fornita, per i secondi, se rilevanti,è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.

6. Nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2014A decorrere dal 1° gennaio 2014 sono applicabili le seguenti modifiche di principi e interpretazioni:

• Emendamenti allo IAS 32 “Compensazione di attività finanziarie e passività finanziarie”: gliemendamenti sono volti a chiarire l’applicazione dei criteri presenti nello IAS 32 necessari per

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compensare in bilancio attività e passività finanziarie. L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio d’esercizio della Società.

• Emendamenti allo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività – Informazioni integrative sul valorerecuperabile delle attività non finanziarie: le modifiche mirano a chiarire che le informazioniintegrative da fornire circa il valore recuperabile delle attività (incluso l’avviamento) o unitàgeneratrici di flussi finanziari, nel caso in cui il loro valore recuperabile si basi sul fair value alnetto dei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività o unità generatrici di flussi finanziariper le quali sia stata rilevata o ripristinata una perdita per riduzione di valore, durante l’esercizio. L’introduzione dei nuovi emendamenti non ha comportato effetti sull’informativa del bilanciod’esercizio della Società.

• Emendamenti allo IAS 39 “Strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione – Novazione di derivatie continuazione della contabilizzazione di copertura”: le modifiche riguardano l’introduzione dialcune esenzioni ai requisiti dell’hedge accounting definiti dallo IAS 39 nella circostanza in cui underivato esistente debba essere sostituito con un nuovo derivato in una specifica fattispecie in cuiquesta sostituzione sia nei confronti di una controparte centrale (Central Counterparty –CCP) aseguito dell’introduzione di una nuova legge o regolamento. L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio d’esercizio della Società.

• IFRIC 21 - Levies: fornisce charimenti sul momento di rilevazione di una passività collegata atributi (diversi dalle imposte sul reddito) imposte da un ente governativo.

L’introduzione della nuova interpretazione non ha comportato effetti sul bilancio d’esercizio dellaSocietà.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in viaanticipata dalla SocietàLa Società sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione dei seguentiprincipi, per i quali, alla data di approvazione del presente bilancio, gli organi competenti dell’UEnon hanno ancora concluso il processo di omologazione.

Data di entrata in vigoreTitolo del documento del documento IASBStandards ed InterpretazioniIFRS 9 – Financial Instruments 1° gennaio 2018IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts 1° gennaio 2016IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers 1° gennaio 2017AmendmentsAmendments to IAS 16 and IAS 41: Agriculture: Bearer Plants 1° gennaio 2016 Amendments to IAS 16 and IAS 38: Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation 1° gennaio 2017Amendments to IAS 19: Defined Benefit Plans: Employee Contributions 1° febbraio 2015Amendments to IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements 1° gennaio 2016Amendments to IAS 1: Disclosure Initiative 1° gennaio 2016Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle 1° febbraio 2015Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle 1° gennaio 2015Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle 1° gennaio 2016

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7. Principali cause di incertezze nelle stime

Le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del caso rilevare perdite divalore su attività iscritte, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici aidipendenti, imposte e altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riesaminateperiodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.In particolare, l’attuale situazione d’incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, che stadeterminando il negativo andamento del fatturato pubblicitario, ha reso più difficile la stima delleassunzioni riguardanti l’andamento futuro e le previsioni dei flussi di cassa utilizzati per la deter-minazione del valore d’uso delle cash generating units ai fini della verifica della recuperabilità deivalori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni. Pertanto,non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo futuro, di risultati diversi da quanto stimato.Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitorati atten-tamente dalla Direzione della Società, che provvederà alla costante verifica dell’esistenza di per-dite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci. Per quanto riguarda la stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali, que-sta viene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al pervenire deiprimi dati consuntivi.La stima dei rischi legali tiene conto della natura del contenzioso (pendente civile e penale). Perrischi di tipo omogeneo, la previsione dell’esito finale è ponderata sulla base delle risultanze deltriennio precedente. L’esperienza storica mostra un trend sostanzialmente lineare.

8. Informazioni relative a strumenti finanziari

In data 8 aprile 2010 la Società aveva stipulato un contratto di IRS (per un valore nozionale di50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabile su quota parte del prestito obbli-gazionario.Tale operazione era stata classificata come Fair Value Hedge (copertura del valore di mercato)e come tale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dello stru-mento derivato sia gli utili/(perdite) derivanti dalle variazioni del fair value dello strumentooggetto di copertura (prestito obbligazionario) attribuibili al rischio coperto, venivano imputatia conto economico.In data 27 ottobre 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato, la Società aveva provvedutoa rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto, garantendosi pertanto il differenzia-le dei tassi (pari all’ 1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014) realizzando unprovento complessivamente pari a 1.825 migliaia di euro. Nel corso del 2014 sono stati incas-sati 912 migliaia di euro e la rinegoziazione del contratto ha comportato una rilevazione di unutile di 739 migliaia di euro, che, sommato a quello realizzato nei precedenti esercizi, ha per-messo di generare un provento complessivo di 2.973 migliaia di euro.Il 27 ottobre 2014 la Società ha rimborsato il Prestito Obbligazionario collocato nel 2004 percomplessivi 185.369 migliaia di euro. Il prestito, originariamente di 300 milioni di euro si èprogressivamente ridotto a causa di parziali riacquisti, l’ultimo dei quali, di nominali 42 milio-ni di euro, realizzato nel corso dell’esercizio 2014, ha comportato una minusvalenza di 684migliaia di euro e un risparmio di interessi di 984 migliaia di euro.In data 1 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’emissione di un PrestitoObbligazionario Convertibile equity linked per complessivi 100 milioni di euro. Il Prestito

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Obbligazionario Convertibile (convertible bond) conferisce al titolare la possibilità di conver-tire l'obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente. Pertanto lo stru-mento può essere ricondotto ad un’obbligazione standard che incorpora la vendita di unaopzione di tipo call. La tecnica di valutazione richiede di scorporare lo strumento nelle sue duecomponenti: una componente di Opzione call ed una componente di debito. La componente debito del Prestito Obbligazionario Convertibile è stata valutata applicando ilmetodo del costo ammortizzato, mentre la componente Opzione call è stata valutata al fairvalue con classificazione tra i Debiti finanziari per strumenti derivati non correnti.

9. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

Attivo

Immobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria.

31/12/2013 31/12/2014Testate 220.661 220.661Concessioni e licenze 1.064 1.052TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 221.725 221.713 di cui: Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 220.661 220.661 Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 1.064 1.052

Non sono presenti immobilizzazioni immateriali generate internamente.Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore. La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nellesuccessive tabelle.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Testate

31/12/2014Situazione inizialeCosto originario 220.661Svalutazioni -Saldo iniziale 220.661MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -Situazione finaleCosto originario 220.661Svalutazioni -Saldo finale 220.661

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Nelle attività valutate come aventi vita utile indefinita, è presente la testata la Repubblica ilcui valore contabile, pari a 220.527 migliaia di euro, è rimasto invariato rispetto al 31dicembre 2013.L’impairment test effettuato sulla testata, che rappresenta una cash generating unit, ha accer-tato che non sussistono perdite di valore da iscrivere in bilancio. Per la stima del valore recu-perabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to sell eil valore d’uso. Nel caso specifico è il valore d’uso.

La determinazione del valore d’uso della Cash Generating UnitSulla determinazione del valore d’uso della cash generating unit, si è proceduto all’attualizzazione– ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e in uscita, generatidall’unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. In altri termini, il valuein use è stato stimato applicando il modello Discounted Cash Flow, nella variante unlevered (oasset side), con la formula che comprende l’attualizzazione dei flussi analiticamente attesi nel-l’orizzonte di durata dei piani previsionali (2015-2019) e la determinazione del terminal value.Per stimare correttamente il valore d’uso di una cash generating unit, è stato necessario valu-tare l’entità dei flussi di cassa attesi dall’unità; le attese riguardanti le possibili variazioni inordine all’ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi; il tasso di attualizzazione daimpiegare; eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell’in-vestimento nella specifica unità.Sulle caratteristiche dei flussi da scontare, i principi contabili internazionali richiedono espli-citamente che, ai fini della verifica del valore, non si tenga conto dei flussi, in entrata e inuscita, generati dalla gestione finanziaria e dei flussi monetari connessi alla gestione fiscale.I flussi da scontare, pertanto, sono flussi di cassa operativi, unlevered, differenziali (perchériferiti alla singola unità), lordi di imposte.Come tasso di attualizzazione è stato adottato il costo medio del capitale investito (wacc pre-tax) del Gruppo Espresso pari all’8,78%.

La determinazione del fair value less costs to sell della Cash Generating UnitLo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un’attività o di un gruppo di attività(ad esempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo “fatto” in unaccordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismis-sione del bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessione puòessere determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scam-bio: il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti transa-zioni similari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall’azienda.Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato facendo riferimento a mol-tiplicatori diretti di valutazione. Detta assunzione è resa necessaria dalla carenza di un mercatoatti- vo di trasferimento di simili cash generating unit, nonché dalla difficile comparabilità delletransazioni rilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto di verifica.Allo scopo di determinare il possibile “prezzo” della cash generating unit, sono stati impie-gati multipli del tipo “entity side”, nella versione trailing (o multipli storici/puntuali) e nellaversione leading (o multipli attesi/medi): Enterprise Value/Sales, Enterprise Value /Ebitda eEnterprise Value /Ebit. Per quanto attiene le grandezze aziendali di riferimento, per ciascunacash generating unit, vengono considerati, in coerenza con il tipo di multiplo da applicare, ilfatturato (Sales), il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit); in parti-

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colare, la grandezza aziendale di riferimento viene determinata quale media del periodo2015-2019. Per determinare il fair value less cost to sell, si tiene quindi conto del valoremedio dall’applicazione dei tre moltiplicatori prima menzionati; il dato che scaturisce dal-l’applicazione del metodo dei multipli di mercato viene ritenuto “non significativo” nei casiin cui assuma valori di segno negativo.

Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali 2015-2019I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2014 si basano sulla previsione dei flussi dicassa attesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2015 e dal PianoTriennale 2014-2016 approvati dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente in data 21gennaio 2015 e 26 febbraio 2014, con riferimento ai risultati e agli obiettivi di business. Poi-ché allo stato, non risultano scostamenti significativi a livello di risultato operativo e di utilenetto tra quanto previsto nel primo biennio di Piano e quanto stimato nella II Prechiusura2014 e nel Budget 2015, si è ritenuto di non apportare adeguamenti al Piano Triennale,ferme restando alcune parziali rielaborazioni che si sono rese necessarie per tener conto deidiversi andamenti dei ricavi e dei costi. È, inoltre, opportuno ricordare che in linea con leraccomandazioni emanate dalla Consob congiuntamente alla Banca d’Italia e all’Isvap neiDocumenti n.2 del 6 febbraio 2009 e n.4 del 3 marzo 2010, il Gruppo Espresso ha adottatouna procedura che prevede l’esame e la valutazione del documento di Impairment Test in viapreventiva da parte del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, e successiva-mente la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in un punto preceden-te e separato all’ordine del giorno della riunione consiliare in cui viene approvata la relazionefinanziaria. Le previsioni del Budget 2015 e del Piano Triennale 2014-2016 sono state esteseagli esercizi 2017, 2018 e 2019 sulla base di ipotesi ragionevoli e coerenti con le evidenzepassate. Le previsioni sono state elaborate tenendo conto della generale difficoltà nell’effet-tuare stime prospettiche, in particolare relativamente all’andamento del mercato pubblicita-rio, alla luce dell’incertezza che tutt’oggi caratterizza la situazione economica del Paese non-ché della scarsa visibilità sull’evoluzione della raccolta pubblicitaria anche in un orizzontetemporale di breve periodo.Qui di seguito vengono riepilogate le principali ipotesi sottostanti i piani previsionali della CGU“La Repubblica” con riferimento all’andamento del fatturato pubblicitario e diffusionale, al con-tributo derivante dalle iniziative collaterali allegate ai quotidiani e all’evoluzione dei costi.

Fatturato pubblicitarioPer il 2015 si è assunto che l’economia permanga in fase lievemente recessiva e, conseguente-mente, che il mercato pubblicitario nel suo complesso registri una flessione pressoché analogaa quella avutasi nel 2014 rispetto al 2013. Per i singoli mezzi si prevede un’evoluzione dellaquota sul totale del mercato pubblicitario in linea con quanto osservato negli ultimi esercizi, ilche comporterebbe: per la stampa, un’ulteriore contrazione del proprio peso percentuale e con-seguentemente un calo superiore al mercato, tenuto conto anche degli aspetti di difficoltà strut-turali di tale mezzo e per internet un incremento di quota e quindi una crescita.In questo contesto il budget 2015 assume andamenti simili a quelli ipotizzati per gli specificisegmenti di mercato.Per gli anni successivi di piano si ipotizza che il mercato pubblicitario si stabilizzi nel 2016sui livelli di investimenti del 2015, per poi tornare a crescere in misura contenuta nel succes-sivo triennio (2017-2019). I trend strutturali di mercato dei diversi mezzi, con la progressiva

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riduzione della quota dei quotidiani e dei periodici e la crescita del peso di internet, sonoattesi continuare in tutto l’arco di piano.Gli andamenti del mercato sono stati, quindi, riflessi nei piani previsionali per gli anni 2015- 2019della CGU “La Repubblica” ipotizzando un calo della pubblicità sulla testata cartacea ed una cre-scita della raccolta su internet, sostanzialmente in linea con l’evoluzione prevista per il mercato.

Fatturato diffusionaleLe ipotesi formulate per il Budget 2015 relativamente all’andamento delle vendite in edicola deiquotidiani del Gruppo si basano sull’osservazione dei dati del mercato dal 2005 al 2014. In taleperiodo, sulla base dei dati ADS, le vendite in edicola di quotidiani si sono ridotte del 38,6%(-5,3% medio annuale), passando da 4,4 a 2,7 milioni di copie medie giornaliere. Per segmento,i quotidiani nazionali di informazione e quelli sportivi hanno registrato un andamento piùnegativo, perdendo dal 2005 il 45,5% ed il 46,1% rispettivamente (-6,5% medio annuale). Iltrend negativo ha, tuttavia, subito una significativa accelerazione nel corso degli ultimi anni,anche per effetto della cannibalizzazione derivante dalle copie digitali fruibili su Ipad e altridispositivi mobili. Gli ultimi dati disponibili al momento dell’elaborazione del budget 2015(ADS a settembre) individuano per l’anno 2014 un calo complessivo delle vendite in edicoladell’11,5%.Tenuto conto di tali andamenti, il Budget prevede che l’evoluzione del mercato nel 2015 siasimile a quella del 2014. L’ipotesi per gli anni successivi di piano è che il calo strutturale dellevendite in edicola prosegua in linea con il calo medio annuale registrato dal 2008 ad oggi, ilche comporta per la Repubblica una flessione del 7,5% all’anno.Accanto al calo strutturale delle copie cartacee, il piano assume una crescita significativa degliabbonati all’edizione digitale su tablet, pc e mobile.I piani 2015-2019 prevedono, infine, un aumento progressivo del prezzo di copertina che per-mette di bilanciare l’effetto sul fatturato derivante dal calo delle copie vendute.

Prodotti opzionali Il Budget 2015 ed i successivi anni di piano prevedono una progressiva riduzione dei marginidelle iniziative collaterali, riflettendo la sostanziale saturazione del mercato.

CostiPer quanto concerne l’evoluzione dei costi, i piani previsionali 2015-2019 tengono conto diuna serie di interventi di savings avviati in tutte le realtà aziendali:• riduzione della tiratura e della foliazione su tutte le testate a seguito del prevedibile calo

della diffusione e della raccolta pubblicitaria;• prepensionamenti e applicazione del regime di “solidarietà” per l’organico poligrafico;• riduzione dei costi redazionali attraverso il contenimento delle spese per borderò, foto e

agenzie nonché mediante interventi sull’organico giornalistico;• piani di riorganizzazione dei centri stampa de la Repubblica;• efficienze nel processo distributivo;• riduzione di tutte le principali voci dei costi generali (affitti, consulenze, telefoniche, viag-

gi, ecc.).Tali azioni di riduzione dei costi consentono nell’arco di piano di più che compensare gliincrementi inerziali previsti per il costo del lavoro e per i prezzi della carta e dei materiali distampa, nonché i maggiori costi necessari allo sviluppo del business digitale.

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Si segnala, altresì, che per la determinazione del terminal value è stato adottato prudenzial-mente un tasso di crescita pari a zero.Per la cash generating unit “La Repubblica” non si è provveduto ad effettuare un’analisi di sen-sitività dei risultati dell’impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base dal momen-to che le risultanze dell’impairment test indicano una differenza positiva del maggiore tra il fairvalue less costs to sell e il valore d’uso rispetto al valore contabile ampiamente superiore allasoglia del 50% del valore contabile stesso, prevista dalle nostre procedure.

Altre immobilizzazioni immateriali La categoria “Concessioni e licenze” è stata sottoposta ad ammortamento del 33,3%, datoche si stima una vita utile di 3 anni.La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

Concessioni e licenze31/12/2014

Situazione inizialeCosto originario 23.280 Fondi ammortamento, svalutazioni (22.216) Saldo iniziale 1.064 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 552 Decrementi (37) MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (534) Decrementi 7 Situazione finaleCosto originario 23.795 Fondi ammortamento, svalutazioni (22.743) Saldo finale 1.052

Gli investimenti avvenuti nel corso dell’esercizio nelle immobilizzazioni immateriali ammontanoa 552 migliaia di euro e sono stati sostenuti nella categoria “Concessioni licenze e marchi”.Gli acquisti sono principalmente relativi, per 220 migliaia di euro, allo sviluppo del sistema edi-toriale (Upgrading, monitoraggio CAM e reportistica), per 75 migliaia di euro al sistema gestio-nale ciclo passivo e per 64 migliaia di euro al progetto Business Continuity.

Immobilizzazioni materiali (2)Si riporta il dettaglio della presente categoria. 31/12/2013 31/12/2014

Fabbricati ed edifici - 367Migliorie su beni di terzi 2.618 2.135 Impianti e macchinari 8.536 6.506 Mobili, dotazioni, automezzi 1.012 1.372 Immobilizzazioni materiali in corso - 96Altri beni 4 5 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 12.170 10.481

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Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio, si ritiene che,le vite utili per categoria di beni siano le seguenti.

Vita utile AliquotaTerreni - - Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5/10 anni 20%/10%Rotative full color 20 anni 5%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà sonoesposte nei prospetti seguenti.

Fabbricati ed edifici 31/12/2014

Situazione iniziale

Costo originario -

Fondi ammortamento, svalutazioni -

Saldo iniziale -

MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi 400

Decrementi -

MOVIMENTI SUI FONDI

Incrementi (33)

Decrementi -

Situazione finale

Costo originario 400

Fondi ammortamento, svalutazioni (33)

Saldo finale 367

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Migliorie su beni di terzi 31/12/2014

Situazione iniziale

Costo originario 24.073

Fondi ammortamento, svalutazioni (21.455)

Saldo iniziale 2.618

MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi 323

Decrementi (12)

MOVIMENTI SUI FONDI

Incrementi (804)

Decrementi 11

Situazione finale

Costo originario 24.384

Fondi ammortamento, svalutazioni (22.249)

Saldo finale 2.135

Impianti e macchinari 31/12/2014Situazione iniziale

Situazione iniziale

Costo originario 90.461

Fondi ammortamento, svalutazioni (81.925)

Saldo iniziale 8.536 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi 621

Decrementi (11.528)

MOVIMENTI SUI FONDI

Incrementi (791)

Decrementi 9.666

Situazione finale Costo originario 79.555

Fondi ammortamento, svalutazioni (73.049)

Saldo finale 6.506 di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 37.890

Relativamente alle rotative, acquisite originariamente nel 2004 e sottoposte ad un ammorta-mento decennale, è stata richiesta, già nell’esercizio precedente, un’apposita relazione al forni-tore ufficiale con la quale si è provveduto ad incrementare la vita utile da 10 a 20 anni.

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Mobili, dotazioni e automezzi 31/12/2014Situazione iniziale Costo originario 43.812 Fondi ammortamento, svalutazioni (42.800) Saldo iniziale 1.012 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 916 Decrementi (108) Riclassifiche - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (551) Decrementi 102 Situazione finale Costo originario 44.620 Fondi ammortamento, svalutazioni (43.248) Saldo finale 1.372

Immobilizzazioni materiali in corso 31/12/2014

Situazione iniziale Costo originario - Fondi ammortamento, svalutazioni - Saldo iniziale -MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 152Decrementi (56)Riclassifiche - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi - Decrementi - Situazione finale Costo originario 96 Fondi ammortamento, svalutazioni - Saldo finale 96

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Altri beni 31/12/2014

Situazione iniziale Costo originario 1.744 Fondi ammortamento, svalutazioni (1.740) Saldo iniziale 4 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 4Decrementi (15) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (2) Decrementi 15 Situazione finale Costo originario 1.733 Fondi ammortamento, svalutazioni (1.728) Saldo finale 5

Gli investimenti avvenuti nel corso dell’esercizio nelle immobilizzazioni materiali ammontano a2.416 migliaia di euro e sono stati sostenuti principalmente nella categoria “Mobili, dotazioni eautomezzi” per 916 migliaia di euro, “Impianti e macchinari” per 621 migliaia di euro e “Edificie fabbricati” per 400 migliaia di euro, a seguito dell’acquisto del fabbricato situato in Via Strom-boli a Milano.Nei “Mobili, dotazioni e automezzi” i principali acquisti hanno interessato le dotazioni elettro-niche relative al Progetto Business Continuity (796 migliaia di euro) e le dotazioni per la redazio-ne web notte per 83 migliaia di euro.Negli “Impianti e macchinari” i principali incrementi hanno interessato gli impianti di acclima-zione e impianti generici presso le sedi redazionali e amministrative di Roma per 235 migliaia dieuro, gli impianti tipografici automatici presso la redazione di Bari per 150 migliaia di euro, iricambi rotative per 100 migliaia di euro, e gli impianti di acclimazione e impianti generici pressole altre sedi locali per un totale di 136 migliaia di euro.

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Partecipazioni (3)Si riporta il dettaglio della movimentazione di tale voce.

31/12/2014Situazione iniziale Costo originario 470.148Svalutazioni (53.298)Saldo iniziale 416.850MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 152.148Decrementi 146.000MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi 9.239Decrementi -Situazione finale Costo originario 476.296Svalutazioni (62.537)Saldo finale 413.759

Il valore delle partecipazioni al 31 dicembre 2014 ammonta a 413.759 migliaia di euro (al 31dicembre 2013 il valore delle partecipazioni ammontava a 416.850 migliaia di euro).Oltre al versamento effettuato a copertura delle perdite di Manzoni & C. SpA, per 2 milionidi euro e di Huffington Post Italia per 220 migliaia di euro, nel corso del 2014 sono state rea-lizzate le seguenti operazioni: • il 30 giugno 2014 si è perfezionata l’integrazione delle attività di operatore di rete digitale terrestre

di Telecom Italia Media SpA e del Gruppo Editoriale L’Espresso SpA mediante conferimento diRete A SpA in TIMB SpA. Ad esito del conferimento, il Gruppo Espresso detiene il 30% di Per-sidera SpA, società risultante dal processo di integrazione. A fronte di una valutazione di 127,7milioni di euro per il 30% di Persidera SpA come definita sulla base di perizia rilasciata da peritoesterno indipendente, la Società ha conferito il 100% di Rete A che era in carico a 146 milionidi euro realizzando una minusvalenza di 18,3 milioni di euro;

• nell’ambito del processo di riorganizzazione delle attività televisive del Gruppo, la Societàha provveduto ad acquistare dalla controllata Rete A, prima del conferimento di quest’ultimain Persidera SpA, la Società All Music SpA per un corrispettivo di 21,8 milioni di euro. Il30 gennaio 2015 la Società ha ceduto l’intero pacchetto azionario a Discovery Italia Srl. Siè provveduto pertanto ad adeguare il valore contabile di All Music SpA nel bilancio 2014al minor corrispettivo previsto dal contratto di cessione realizzando una minusvalenza paria 9,2 milioni di euro;

• infine, il 31 dicembre 2014, è stato conferito il ramo d’azienda “Diffusione delle testatequotidiane, periodiche e degli opzionali” dalla controllante Gruppo Editoriale L’EspressoSpA alla controllata Somedia SpA. Il conferimento, che si colloca nel più ampio progettodi riorganizzazione del Gruppo, si è realizzato attribuendo al ramo un valore di 412 migliaiadi euro.

Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria,l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.Per verificare le recuperabilità del valore di carico delle partecipazioni rispetto al valore delPatrimonio Netto, la Società ha provveduto ad effettuare, per le partecipazioni con una dif-

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ferenza negativa rispetto al valore di carico, una stima del valore d’uso della partecipata, uti-lizzando le stesse assunzioni dei piani adottati ai fini dell’impairment test, non rilevando alcunaperdita di valore.

Percentuale di possesso Patrimonio Netto Valore di carico 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE

Finegil Editoriale SpA 99,78% 99,78% 171.703 166.357 176.764 176.764

Manzoni & C. SpA 100,00% 100,00% 13.430 12.608 30.931 32.931

Elemedia SpA 100,00% 100,00% 69.117 70.512 36.098 36.098

Rotocolor SpA 100,00% 100,00% 23.076 23.404 24.049 24.049

Somedia SpA 100,00% 100,00% 1.036 1.590 428 841

Rete A SpA 100,00% - 18.350 - 146.000 -

All Music SpA - 100,00% - 2.724 - 12.576

TOTALE IMPRESE CONTROLLATE 296.712 277.195 414.270 283.259

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE

Persidera SpA - 30,00% - 28.745 - 127.700

Le Scienze SpA 50,00% 50,00% 174 143 1.361 1.361

Huffington Post Italia Srl 49,00% 49,00% 204 205 740 960

TOTALE IMPRESE COLLEGATE 378 29.093 2.101 130.021

ALTRE PARTECIPAZIONI*

Ag. ANSA Società Coop. a r.l. 4,02% 4,02% 862 855 454 454

Premium Publisher Network Consorzio 16,96% 16,96% 4 4 14 14

Consorzio Edicola Italiana 16,67% 16,67% n.d. 9 10 10

Consuledit Soc. consortile a r.l. 6,64% 6,64% 2 1 1 1

TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI 868 869 479 479

TOTALE PARTECIPAZIONI 297.958 307.157 416.850 413.759

*L’ultimo bilancio disponibile delle Società è al 31 dicembre 2013.

I dati riclassificati essenziali dei bilanci al 31 dicembre 2014 delle società controllate, sonoriportati nel paragrafo 11.8. Le altre informazioni sui rapporti con parti correlate sono riportate nel paragrafo 11.4.La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

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Crediti non correnti (4)

Si riporta il dettaglio della voce. 31/12/2013 31/12/2014Crediti finanziari oltre 1 anno - 21.300Depositi cauzionali oltre 1 anno 440 368 Altri crediti non correnti 836 1.781TOTALE CREDITI NON CORRENTI 1.276 23.449

I crediti non correnti si incrementano soprattutto a causa della rinegoziazione del credito chela Società vantava nei confronti di Rete A SpA conferita nella Persidera SpA per nominali 21,3milioni di euro.Il credito, oggetto di specifici accordi regolati dal contratto di coinvestimento con Telecom Ita-lia Media SpA, è di durata quinquennale e paga un tasso di interesse pari all’Euribor 6 mesicon un margine iniziale del 3,75% crescente per anno (al 31 dicembre 2014 pari a 4,055%).Gli altri crediti non correnti, pari a 1.781 migliaia di euro, sono in aumento rispetto al 31dicembre 2013 per effetto della componente non corrente del credito emerso a seguito dellacessione della rotativa di stampa sita nello stabilimento di Salerno.

Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite (5) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita. Le variazioni di tali voci sono commentate nella nota delle imposte di conto economico (29).

Imposte Anticipate Imponibili per imposte anticipate

31/12/2013 31/12/2014

Da fondi del personale 5.173 5.343

Da fondi rischi 21.111 17.460

Da svalutazione delle attività correnti 11.745 13.204

Da svalutazione delle attività immobilizzate 3.156 3.125

Da svalutazione strumenti finanziari 780 -

TOTALE 41.965 39.132

Imponibili per imposte anticipate 31/12/2013 31/12/2014

Da fondi del personale 1.423 1.469

Da fondi rischi 6.058 5.025

Da svalutazione delle attività correnti 3.199 3.770

Da svalutazione delle attività immobilizzate 969 956

Da svalutazione strumenti finanziari 243 -

TOTALE 11.892 11.220

210 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Imposte DifferiteImponibili per imposte differite

31/12/2013 31/12/2014

Da minore valutazione dei fondi del personale 3.095 2.594

Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 188.506 200.902

Da rivalutazione delle attività correnti - -

Da rivalutazione strumenti finanziari 28 -

TOTALE 191.629 203.496

Imponibili per imposte anticipate

31/12/2013 31/12/2014

Da minore valutazione dei fondi del personale 851 713

Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 57.507 61.599

Da rivalutazione delle attività correnti - -

Da svalutazione strumenti finanziari 8 -

TOTALE 58.566 62.312

31/12/2013 31/12/2014

Imposte differite accreditate/addebitate (217) 378

TOT. RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO (217) 378

Rimanenze (6) Le rimanenze al 31 dicembre 2014 ammontano complessivamente a 7.439 migliaia di euroe sono diminuite di 1.284 migliaia di euro rispetto allo scorso anno (una flessione di 1.201migliaia di euro relativa alla carta e 83 migliaia di euro relativa ai prodotti) a seguito dellacontrazione dei volumi diffusionali. Il dettaglio è riportato nella tabella sottostante.

31/12/2013 31/12/2014Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze

lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 8.255 (392) 7.863 6.917 (255) 6.662Materiali di stampa (materie prime) - - - - - -Pubblicazioni testate(prodotti finiti) 406 - 406 396 - 396Pubblicazioni opzionali e multimediali (prodotti finiti) 2.266 (1.811) 455 3.204 (2.823) 382TOTALE RIMANENZE 10.927 (2.203) 8.724 10.517 (3.078) 7.439

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Crediti commerciali (7) 31/12/2013 31/12/2014Clienti edicole e distributori 8.703 8.591Crediti verso clienti vari 8.751 3.964 Crediti verso imprese del Gruppo 67.730 74.137 TOTALE CREDITI COMMERCIALI 85.184 86.692

I crediti commerciali, che a fine anno ammontano a 86.692 migliaia di euro, si incrementanocomplessivamente di 1.508 migliaia di euro rispetto al 2013. Per maggiori dettagli dei crediti verso imprese del Gruppo e per l’analisi delle scadenze si rinviaal paragrafo 11.4 “Rapporti con parti correlate” e al paragrafo 11.5 “Gestione dei rischi”.

Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2014 ammonta a 6.767 migliaia di euro (7.974migliaia di euro al 31 dicembre 2013).

La movimentazione è la seguente.

31/12/2014Saldo iniziale 7.974Svalutazioni 464Utilizzi/rilasci (1.671)Saldo finale 6.767

Titoli ed altre attività finanziarie (8) 31/12/2013 31/12/2014Obbligazioni 10.191 - Ratei attivi 177 - Crediti finanziari per derivati 912 - TOTALE TITOLI ED ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE 11.280 -

Nel corso dell’esercizio sono giunti a naturale scadenza gli ultimi titoli obbligazioni rimasti inportafoglio. A fronte di una minusvalenza di 387 migliaia di euro, i titoli hanno maturato inte-ressi attivi nel 2014 per 228 migliaia di euro. La Società non ha effettuato acquisti nel corsodell’esercizio.La voce crediti finanziari per derivati, che ammontava a 912 migliaia di euro alla fine del 2013,si riferisce al credito residuo realizzato a seguito della rinegoziazione di un contratto di interestrate swap avvenuta nel corso del 2012 e interamente incassato nel corso del 2014.

212 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Crediti tributari (9) 31/12/2013 31/12/2014Crediti verso l'Erario per Ires/Irap 888 963 Crediti Ires verso controllanti 15.410 8.185 Crediti verso l'Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 2 2 Crediti verso l'Erario per IVA 869 414 Crediti IVA di Gruppo 191 253Crediti per contributo carta 1.028 78 Altri crediti verso l'Erario 236 236 TOTALE CREDITI TRIBUTARI 18.624 10.131

Complessivamente i crediti tributari, che a fine anno ammontano a 10.131 migliaia di euro,diminuiscono di 8.493 migliaia di euro soprattutto per effetto del minor credito IRES versola controllante CIR, alla riduzione del credito IVA e dell’utilizzo in compensazione del creditoper contributo carta (Legge n. 220 del 13 dicembre 2010).La Società, relativamente alla voce “Crediti per contributi carta”, in virtù della Legge n. 220del 13 dicembre 2010, che agevolava la spesa per la carta utilizzata nel corso del 2011 per lastampa dei prodotti editoriali, nel corso del 2012 aveva presentato domanda ed ottenuto uncredito di imposta pari a 2.044 migliaia di euro. Dell’ammontare complessivo del creditoiscritto nel bilancio 2012, alla data del 31 dicembre 2014, la Società ha utilizzato quale creditodi imposta 1.966 migliaia di euro con un residuo credito pari a 78 migliaia di euro.

Altri crediti (10) 31/12/2013 31/12/2014Depositi cauzionali: entro 1 anno 44 44 Anticipi a fornitori e agenti 581 128 Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 407 1.722 Crediti verso dipendenti e collaboratori 2.131 1.977 Altri crediti 10.960 10.610 Risconti attivi 2.981 3.519TOTALE ALTRI CREDITI 17.104 18.000

Nelle voci altri crediti e riscontri attivi sono classificate le voci relative ai diritti di competenzadegli esercizi futuri e ai canoni delle locazioni passive pagate anticipatamente.

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Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (11) 31/12/2013 31/12/2014Denaro e valori in cassa 42 36 Depositi su c/c presso banche e poste 140.499 49.644 Crediti e ratei finanziari verso imprese del Gruppo 89.735 17.100 TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 230.276 66.780

I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine ead alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti adun rischio irrilevante di variazione del loro valore. Tali investimenti coprono in media un oriz-zonte temporale di 3 mesi e sono remunerati ad un tasso fisso (mediamente pari all’1,21%)preventivamente concordato e parametrato all’Euribor di periodo.

Le disponibilità liquide diminuiscono di 163.496 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedenteper effetto del rimborso del Prestito Obbligazionario collocato nel 2004 per 185.369 migliaiadi euro e per il parziale riacquisto di 42 milioni di euro del medesimo prestito avvenuto pre-cedentemente il rimborso, solo parzialmente compensati dal collocamento di un nuovo PrestitoObbligazionario Convertibile per nominali 100 milioni di euro e dall’incasso di 10 milioni dieuro di titoli giunti a naturale scadenza.Tra i crediti finanziari verso le società del Gruppo si registra il deconsolidamento del creditoverso Rete A SpA riclassificato tra i crediti verso terzi non correnti.I crediti e ratei finanziari verso società del Gruppo sono analiticamente riepilogati nel prospettoriportato nel paragrafo 11.4. “Rapporti con parti correlate” e sono costituiti da operazioniconnesse al servizio di tesoreria accentrato.

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Passivo

Patrimonio NettoL’analisi della composizione del patrimonio netto con riferimento alla disponibilità e distri-buibilità è evidenziata di seguito.

Utilizzazioni compiute Natura/Descrizione Importo Possibilità di Quota negli ultimi 3 esercizi complessivo utilizzazione disponibile copertura perdite altreCAPITALE SOCIALE 61.806 - - -RISERVE DI CAPITALE:

Sovrappr. Azioni 2.845 B 2.845 - -Riserve per contributi in c/capitale 17.857 ABC 17.857 - -Ris. Conguaglio dividendi 3.869 ABC 3.869 - -Ris. Rivalutazione L. 413/91 786 ABC 786 - -

RISEVE DI CAPITALE 25.356 25.356 - -Riserva legale 12.361 B 12.361 - -Riserva legale 672 ABC 672 - -Riserva facoltativa 32.387 - - -Riserva facoltativa 3.608 B 3.608 - -Riserva facoltativa 319.618 ABC 319.618 - -Utili a nuovo 8.395 ABC 8.395 - -Riserva da utili attuariali (2.795) - - -Riserva legge 675/1977 490 ABC 490 - -Ris. Plusvalenze art. 54 934 ABC 934 - -Avanzo di fusione 9.956 ABC 9.956 - -

RISEVE DI UTILI 385.626 356.034 - -Variazioni positive 50.922 580 - -Variazioni negative - - - -Utili (perdite) a nuovo (812) - - -

RISERVA IFRS 50.109 580 - -Riserva per azioni proprie (32.387) - - -Riserva per stock options 12.067 - - -Riserva valutazione Fair Value - - - -

TOTALE ALTRE RISERVE (20.320) - - -TOTALE 502.577 381.970 - -

Legenda: A – per aumento di capitaleB – per copertura perditeC – per distribuzione ai soci

Al 31 dicembre 2014 le riserve disponibili ammontano a 381.970 migliaia di euro di cui363.156 migliaia di euro distribuibili.

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Capitale sociale (12)Al 31 dicembre 2014 il capitale sociale ammonta a euro 61.805.893,20 ed è costituito da n.412.039.288 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2013 si è incrementatodi 222.900 migliaia di euro a seguito della sottoscrizione di 1.486.000 azioni in esecuzionedei piani di stock option.

31/12/2013 31/12/2014N° azioni deliberate 435.796.788 479.323.713N° azioni emesse 410.553.288 412.039.288di cui: N° azioni proprie 16.059.572 18.149.111

Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Non esi-stono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quanto pre-visto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.

Riserve (13) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel “Prospetto dellevariazioni di Patrimonio Netto”.Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazio-ne ad effettuare acquisti di azioni ordinarie Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nel corsodell’esercizio sono state acquistate n. 2.546.978 azioni per complessivi 2.900.791 migliaia dieuro e, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in porta-foglio al 31 dicembre 2014 n. 18.149.111 azioni che rappresentano il 4,405% del capitalesociale.

Benefici basati su strumenti finanziariLa Società riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti che ricoprono posizioni diprimo piano, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. I piani di stock option e stock grant in essere alla data del 31 dicembre 2014, nonché le rela-tive caratteristiche, sono descritte nella nota di commento al bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2014, il costo complessivo derivante dai piani di stock options e stock grantammonta a 1.559 migliaia di euro (ammontava a 1.105 migliaia di euro nel 2013) di cui 817migliaia di euro riaddebitato alle società del Gruppo per le stock options e stock grant asse-gnate ai rispettivi dipendenti (505 migliaia di euro nel 2013).

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Debiti finanziari (14)

Debiti finanziari non correnti

scadenza scadenza scadenza 31/12/2013 31/12/2014 1-2 anni 2-5 anni oltre 5 anniObbligazioni - 75.760 - 75.760 -Debiti verso le banche 1.203 - - - -Altri debiti finanziari - 3.900 - 3.900 -TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 1.203 79.660 - 79.660 -

Debiti finanziari correnti

31/12/2013 31/12/2014Obbligazioni 230.719 4.677 Debiti verso le banche per finanziamenti 2.407 1.208 Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 47.283 30.188 TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 280.409 36.073

Al 31 dicembre 2014 il valore del Prestito Obbligazionario ammonta complessivamente a80.437 migliaia di euro. Al 31 dicembre 2013 l’ammontare complessivo del debito era pari a230.719 migliaia di euro.Il Prestito Obbligazionario collocato nell’ottobre 2004, di valore nominale di 300 milioni di euro(diminuiti nel corso dell’esercizio a 185,4 milioni di euro anche a seguito di un parziale riacquistodi 42 milioni di euro che ha generato una minusvalenza di 684 migliaia di euro ma ha permessodi risparmiare 984 migliaia di euro di interessi) e che pagava un interesse fisso del 5,125% e unoeffettivo del 4,824%, è stato completamente rimborsato a naturale scadenza.In applicazione di quanto previsto dallo IAS 39, tale Prestito Obbligazionario è stato valutatoadottando la tecnica del costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. In basea tale disposizione sono sempre stati contabilizzati sul prestito sia i costi direttamente attribuibili(originariamente pari a 1.995 migliaia di euro) sia i proventi derivanti dalla chiusura anticipata,avvenuta nel marzo 2005, di un contratto di interest rate swap volto a convertire il tasso fissoin tasso variabile (pari a 9.020 migliaia di euro). Gli oneri finanziari generati nel corso del2014 di tale Prestito, sono stati 8,1 milioni di euro, mentre la rinegoziazione di un contrattodi IRS avvenuto nel 2012, che ha fissato il differenziale dei tassi all’1,825%, ha generato unprovento di 739 migliaia di euro. In data 1 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’emissione di un PrestitoObbligazionario equity linked per complessivi 100 milioni di euro la cui collocazione è avvenutail successivo 2 aprile con un pricing definito nella stessa data, tenendo conto del prezzo medioponderato di mercato dell’azione registrato sul Mercato Telematico Azionario tra l’avvio e laconclusione del processo di raccolta ordini (bookbuilding) e di un premio di conversione del30% (pari a € 2,1523) ferme restando le prescrizioni dell’art. 2441, sesto comma, del CodiceCivile. L’operazione è stata regolata mediante emissione di titoli con scadenza 9 aprile 2019.La proposta di aumento del Capitale Sociale al servizio del Prestito Obbligazionario, con esclu-

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sione del diritto di opzione ex art. 2441, quinto comma, è stata sottoposta all’Assemblea Stra-ordinaria degli Azionisti, convocata in prima convocazione il giorno 23 luglio 2014. La Societàha già provveduto a richiedere ed a ottenere l’ammissione alla quotazione delle Obbligazionial Third Market (MTF) del Vienna Stock Exchange.Il Prestito Obbligazionario, del valore nominale di complessivi 100 milioni di euro, ha unadurata di 5 anni (scadenza 9 aprile 2019) e ha una cedola semestrale a tasso fisso pari al2,625% annuo, pagabile il 9 aprile ed l’8 ottobre di ogni anno. Le obbligazioni potrannodiventare convertibili in azioni ordinarie della Società esistenti o di nuova emissione, salva lafacoltà della Società di regolare ogni eventuale richiesta di conversione mediante il pagamentoper cassa o attraverso una combinazione di azioni ordinarie e cassa (cash settlement option).Il Prestito Obbligazionario Convertibile (convertible bond) conferisce al titolare la possibilitàdi convertire l'obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente. Pertantolo strumento può essere ricondotto ad un’obbligazione standard che incorpora la vendita diuna opzione di tipo call.La tecnica di valutazione richiede di scorporare lo strumento nelle sue due componenti: unacomponente di Opzione call ed una componente di debito. Il valore di tali componenti (rispet-tivamente 21 milioni di euro per la componente Opzione call e 79 milioni di euro per la com-ponente debito) è stato determinato alla data di rivelazione iniziale applicando il ModelloBinomiale per la valutazione della componente di Opzione call utilizzando i seguenti parametri:il prezzo di mercato delle azioni della Società, la volatilità del prezzo azionario, lo strike pricee il risk-free rate; e come differenziale rispetto al valore nominale la componente di debito alcosto ammortizzato.In applicazione del principio IAS 39, la componente debito del Prestito Obbligazionario Con-vertibile viene valutata applicando il metodo del costo ammortizzato, contabilizzando diret-tamente sul debito i costi direttamente attribuibili per complessivi per 1.744 migliaia di euro(diminuiti al 31 dicembre 2014 di 216 migliaia di euro), mentre la componente Opzione callviene valutata al fair value a conto economico (al 31 dicembre 2014 la valutazione di talecomponente è di 3,9 milioni di euro con un effetto positivo di 17,1 milioni di euro sul contoeconomico con classificazione tra i Debiti finanziari non correnti per strumenti derivati). Com-plessivamente al 31 dicembre 2014 la componente debito ammonta a 79.831 migliaia di euroa cui si devono aggiungere 606 migliaia di euro di ratei per interessi; l’impatto complessivo aconto economico delle due componenti del Prestito Obbligazionario Convertibile è positivoper 12.332 migliaia di euro.In quest’ultimo importo sono ricompresi oneri per 34 migliaia di euro realizzati a seguito diun parziale acquisto di nominali 300 migliaia di euro avvenuto nel dicembre 2014 (a frontedi un acquisto, sotto la pari, che ha generato proventi per 26 migliaia di euro, sono statirilasciati oneri per 60 migliaia di euro).Il decremento di 17.095 migliaia di euro dei debiti finanziari verso imprese del Gruppo è prin-cipalmente dovuto al decremento del debito verso Elemedia SpA per 8.124 migliaia di euro,al decremento per 4.385 migliaia di euro verso Finegil Editoriale SpA e al decremento di 3.690migliaia di euro verso Rotocolor SpA. I debiti finanziari verso imprese del Gruppo sono analiticamente riepilogati nel prospetto ripor-tato nel paragrafo 11.4. “Rapporti con parti correlate” e sono costituiti da operazioni connesseal servizio di tesoreria accentrato.

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I debiti verso le banche per finanziamenti sono così composti.

31/12/2013 31/12/2014Finanziamenti con garanzia reale non correnti 1.203 - Finanziamenti non correnti 1.203 - Finanziamenti con garanzia reale correnti 2.405 1.203 Finanziamenti correnti 2.405 1.203 TOTALE DEBITI VERSO BANCHE PER FINANZIAMENTI 3.608 1.203

Fondi per rischi e oneri (15)

Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente.

Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale di cui di cui nonlegali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondi corrente corrente

Saldo iniziale 6.187 20 13.326 39.376 58.909 20.467 38.442UUtilizzi/rilasci (1.888) (20) (1.950) (57) (3.915) (3.563) (352)Giroconti corrente/ non corrente - - - - - 1.329 (1.329)Accantonamenti 808 - (1.042) 1.764 1.530 441 1.089Variazione per attualizzazione 188 - - - 188 - 188Saldo finale 5.295 - 10.334 41.083 56.712 18.674 38.038

Parte non correnteVertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale

legali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondiSaldo iniziale 4.024 - - 34.418 38.442Utilizzi/rilasci (352) - - - (352)Giroconti corrente/non corrente (1.329) - - - (1.329)Accantonamenti 741 - - 348 1.089Variazione per attualizzazione 188 - - - 188Saldo finale 3.272 - - 34.766 38.038

Parte correnteVertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale

legali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondiSaldo iniziale 2.163 20 13.326 4.958 20.467Utilizzi/rilasci (1.536) (20) (1.950) (56) (3.562)Giroconti corrente/non corrente 1.329 - - - 1.329Accantonamenti 67 - (1.042) 1.415 440Saldo finale 2.023 - 10.334 6.317 18.674

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Le componenti di lungo termine dei fondi, con esclusione di quelle relative alle vertenze pre-videnziali (che maturano interessi pari al tasso legale), sono state attualizzate ad un tassopari al 5% al lordo delle imposte, (invariato rispetto al 31 dicembre 2013).

I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuniper tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoroed il rischio legato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazioneaziendale avviati in alcune società del Gruppo, tra cui il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.

Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, da ver-tenze fiscali per operazioni a premio e altri rischi.

Con riferimento agli accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, il 18 maggio 2012è stata depositata dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma, in sede di riassunzione, lasentenza 64/9/12 avente per oggetto gli accertamenti IRPEG e ILOR 1991; tali accertamentidiedero luogo ai seguenti principali rilievi: • furono contestati dall’Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle operazioni

di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso conseguenti alla spartizionedel Gruppo Mondadori (in particolare, i benefici emergenti dalla fusione per incorporazionedi Editoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamente ne assunse ladenominazione);

• furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggettiesteri, in particolar modo quelli relativi al credito d’imposta sui dividendi ed alle relativeritenute subite, oltre che agli interessi maturati.

Su quest’ultimo capitolo, usufrutto di azioni, la Società ha, dal bilancio 2008, effettuato accan-tonamenti, valutando che, in funzione della evoluzione della giurisprudenza, le maggiori imposteaccertate e i relativi interessi dovessero essere qualificati come “rischio probabile” (gli accan-tonamenti non riguardarono solo il periodo d’imposta 1991 ma anche i tre successivi, per iquali l’Amministrazione Finanziaria contestò la medesima fattispecie di beneficio), diversamentedalle sanzioni il cui rischio fu qualificato come “possibile”. Sul primo capitolo, riguardanteunicamente il 1991, il rischio è sempre stato qualificato come “remoto”, sia alla luce dellavalutazione tecnica delle contestazioni, che dell’esito dei differenti gradi di giudizio. Si ricordainfatti che: • i fatti furono in primo luogo sottoposti al vaglio della giurisdizione penale per presunta frode

fiscale ed il procedimento si concluse con sentenza di non luogo a procedere del GUP, confermatain via definitiva dalla Corte di Appello in data 9 dicembre 1999, così prosciogliendo conformula piena tutti gli amministratori e i sindaci;

• in sede tributaria i giudizi di primo e secondo grado furono entrambi favorevoli alla Societàrispettivamente nel 1998 e nel 2000; successivamente, nel 2007 la Corte di Cassazione annullòla sentenza di secondo grado, con rinvio alla Commissione Tributaria Regionale, decidendoperaltro solo su profili procedurali e non pregiudicando in alcun modo il merito.

La Commissione Tributaria Regionale, con la sentenza sopra menzionata, ha accolto la posizionedell’Amministrazione Finanziaria relativamente alla contestazione economicamente più rilevante,concernente le operazioni di riorganizzazione societaria, mentre ha respinto la contestazione relativaagli usufrutti. Tale sentenza, sulla base delle valutazioni aggiornate al 31 dicembre 2014, darebbe

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luogo ad un importo di rischio massimo pari a 366,9 milioni di euro (di cui maggiori imposteaccertate per 121,4 milioni di euro, interessi per 124,1 milioni di euro e sanzioni per 121,4 milionidi euro): tale valore scaturisce dal fatto che l’Amministrazione Finanziaria non si è limitata sem-plicemente a disconoscere i benefici fiscali (ritenuti indebiti) dei maggiori valori iscritti in sede diallocazione del “disavanzo di annullamento” nel processo di fusione, ma ha inaspettatamentepreteso l’immediato ed integrale assoggettamento a tassazione di tale disavanzo per quanto di persé privo di qualunque valenza reddituale, alla stregua di una plusvalenza “realizzata”. In data 27 giugno 2012 la Società ha provveduto a depositare presso la Corte di Cassazione ilricorso avverso la sentenza di secondo grado mentre il 28 giugno 2012 è stata depositata, pressola CTR di Roma, l’istanza di sospensione degli effetti della medesima sentenza ai sensi e per glieffetti dell’articolo 373 del codice di procedura civile; l’istanza è stata accolta dalla CTR di Romacon ordinanza depositata il 19 luglio 2012. In virtù della consapevolezza della legittimità civilistico-tributaria delle operazioni oggetto dicontestazione fiscale, oltre che sulla base di valutazioni tecniche ottenute da professionisti terzi,la Società ha confermato la valutazione del grado di rischio alle operazioni di usufrutto azionariorelativamente alle imposte e alle sanzioni (ancorché la stessa sia risultata vittoriosa sul punto,per motivi procedurali, dinanzi la CTR) estendendo però alle sanzioni, a seguito di recenti e con-solidate posizioni della corte di cassazione, il medesimo livello di rischio, ed ha qualificato comemeramente “possibile” il rischio legato alle operazioni di ristrutturazione societarie per le qualiè risultata soccombente. Per le questioni attinenti le operazioni di usufrutto azionario la Società aveva provveduto ad accan-tonare fino al 31 dicembre 2013 un importo pari a 34,4 milioni di euro (a copertura dei rischi legatiall’ammortamento del costo sostenuto per l’acquisto dell’usufrutto, al credito d’imposta sui dividendi,alle relative ritenute subite e agli interessi maturati), con riferimento ai periodi di imposta accertati.Nel corso del 2014, la Società ha provveduto ad accantonare 347 migliaia di euro per tener contodegli interessi maturati; il fondo al 31 dicembre 2014 ammonta a 34.766 migliaia di euro.

TFR e altri fondi per il personale (16)

Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 nonché il fondo Indennitàper i dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono statideterminati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valoreattuale dell’obbligazione legale futura.Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDITasso annuo tecnico di attualizzazione 1,49% 1,49%Tasso annuo di inflazione 0,60-2,0% 0,60-2,0%Tasso annuo aumento retribuzioni* 1-1,5% 1-1,5%Tasso annuo rivalutazione TFR 1,95%-3,0% -Probabilità di anticipazione annua** 3-7% -

* in base alla categoria** in base all’anzianità lavorativa

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Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria, che ammontano complessiva-mente a 27.924 migliaia di euro (in diminuzione di 717 migliaia di euro rispetto al 2013),sono stati così determinati.

Fondo Trattamento di Fine Rapporto 31/12/2014Saldo iniziale 24.168Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) -Costi/(ricavi) attuariali componenti finanziarie (actuarial gain/loss) 1.856Costi/(ricavi) attuariali altre componenti (actuarial gain/loss) (614)Incremento per interessi finanziari (interest cost) 723Benefici pagati (2.659)Saldo finale 23.474

Altri Fondi per il Personale 31/12/2014Saldo iniziale 4.473Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) (461)Costi/(Ricavi) attuariali componenti finanziarie (actuarial gain/loss) 424Costi/(Ricavi) attuariali altre componenti (actuarial gain/loss) (95)Incremento per interessi finanziari (interest cost) 115Benefici pagati (6)Saldo finale 4.450

Le principali ipotesi attuariali adottate nella determinazione delle obbligazioni future sonostate il tasso di inflazione, l'incremento salariale, la frequenza di turnover e il tasso di attua-lizzazione. L'analisi di sensitività pertanto è stata fatta su ciascuna ipotesi attuariale rilevan-te, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito di variazioni ragionevolmente possi-bili di tali ipotesi alla fine dell'esercizio. Un incremento del tasso di turnover dell'1% avrebbedeterminato un decremento delle obbligazioni complessive pari a 80 migliaia di euro rispettoal parametro effettivamente applicato (1%). Un incremento del tasso di inflazione dello0,50% avrebbe determinato un incremento delle obbligazioni future complessive di 467migliaia di euro, mentre un decremento dello 0,50% avrebbe determinato un decrementodelle medesime obbligazioni di 453 migliaia di euro rispetto al parametro di fatto applicato(2%). Infine e soprattutto riguardo al tasso di attualizzazione applicato (3,17%), un incre-mento dello 0,50% avrebbe determinato un decremento delle obbligazioni future complessi-ve di 718 migliaia di euro, mentre un decremento del tasso dello 0,50% avrebbe determinatoun incremento delle obbligazioni stesse di 763 migliaia di euro.La Società è sempre stata in grado di far fronte ad eventuali debiti a breve e ha disponibilitàfinanziarie tali da garantire l'assolvimento delle obbligazioni future.

Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito.

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Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio

2013 2014 31/12/2013 31/12/2014Giornalisti 506 505 508 498Operai e impiegati 291 275 277 271Dirigenti 21 17 19 16Contratti a termine 21 15 20 15TOTALE 839 812 824 800

Debiti commerciali (17) 31/12/2013 31/12/2014

Debiti verso fornitori: • carta 6.871 6.157• stampa 4.876 4.518• trasporti e distribuzione 3.644 3.833• utenze e telefoniche 1.528 1.653• investimenti 1.167 817• promozioni 4.490 3.684• prodotti opzionali 10.971 6.731• collaboratori 4.032 3.227• redazionali (foto, indagini e agenzie) 4.664 4.526• altri fornitori 12.274 8.990Debiti commerciali verso società del Gruppo 10.542 29.245TOTALE DEBITI COMMERCIALI 65.059 73.381

I debiti commerciali, normalmente regolati a 60/90 giorni, si incrementano complessivamentedi 8.322 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente.

I debiti commerciali verso società del Gruppo sono analiticamente riepilogati nel paragrafo11.4 “Rapporti con parti correlate”.

Debiti tributari (18) 31/12/2013 31/12/2014Debiti per ritenute e IRPEF 3.909 3.984 Debiti verso l'Erario per IVA 180 1.132 Debiti IVA di Gruppo 1.414 756 Altri debiti tributari 7 31 TOTALE DEBITI TRIBUTARI 5.510 5.903

I debiti tributari pari a 5.903 migliaia di euro aumentano di 393 migliaia di euro rispetto all’esercizio2013.

223Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Altri debiti (19) 31/12/2013 31/12/2014Debiti verso istituti previdenziali e sicurezza sociale 9.024 8.912 Debiti verso il personale per ferie 7.627 6.475 Debiti verso il personale diversi 8.309 7.080 Debiti verso amministratori, sindaci e altri soci 10 5 Debiti per abbonamenti 6.116 5.520 Debiti contributi Legge 62/2001 346 280 Debiti per contributi su interessi 282 94 Altri debiti 1.886 1.957 TOTALE ALTRI DEBITI 33.600 30.323

Gli altri debiti sono pari a 30.323 migliaia di euro e diminuiscono di 3.277 migliaia di eurorispetto al 31 dicembre 2013.

10. Note relative al Conto Economico Complessivo

Ricavi (20) 2013 2014Ricavi da pubblicazioni 164.404 154.262Ricavi da pubblicità 166.978 149.618Fee distribuzione prodotti di terzi 97 90Ricavi cessione diritti e marchi 164 151Ricavi da vendita altri servizi 7.804 6.764Ricavi da vendita servizi internet 2.021 1.693Ricavi da vendita altri prodotti 28 26Ricavi da vendita scarti e rese 1.174 997TOTALE RICAVI 342.670 313.601

I ricavi complessivi della Società evidenziano un decremento di 29.069 migliaia di euro (parial -8,5%) rispetto ai dati dell’esercizio precedente. I ricavi da pubblicazioni si sono ridottidel 6,2% principalmente a causa della contrazione delle vendite del quotidiano (-13,2%) edei periodici (-15,6%), solo in parte compensata dagli effetti dell’incremento del prezzo dela Repubblica avvenuto ad agosto 2014. I ricavi da pubblicità sono diminuiti di 17,4 milioni di euro (-10,4%), riflettendo sostanzial-mente gli andamenti generali del mercato.

224 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Altri proventi operativi (21) 2013 2014Contributi 264 253Plusvalenze cessioni cespiti 1.429 16Sopravvenienze attive 780 7.552Altri proventi 1.339 794TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 3.812 8.615

Il saldo della voce Altri proventi operativi si assesta a 8.615 migliaia di euro. La voce soprav-venienze attive si riferisce prevalentemente al rilascio di stanziamenti effettuati negli eserciziprecedenti.

Costi per acquisti (22) 2013 2014Carta quotidiani e periodici 36.715 32.867Carta per opzionali e promozioni 3.488 3.493Acquisto beni e merci 3.319 2.594Acquisto materiali per stampa (223) (76)Materiali di consumo 1.422 1.299TOTALE COSTI PER ACQUISTI 44.721 40.176

Costi per servizi (23) 2013 2014Stampa e altre lavorazioni presso terzi 58.755 51.778Costi gestione impianti e tecnologie 19.283 20.043Costi redazionali 17.393 16.357Distribuzione 17.920 15.926Diritti di riproduzione, SIAE e altri 9.580 8.973Promozioni 10.450 11.056Consulenze 5.463 7.033Telefoniche e trasmissione dati 1.580 1.644Manutenzioni e utenze 3.395 3.596Fitti passivi ed altri costi per godimento beni di terzi 8.280 8.480Altri servizi 25.893 23.759TOTALE COSTI PER SERVIZI 177.992 168.644

225Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Altri oneri operativi (24) 2013 2014Accantonamento fondo rischi e oneri 580 2.150Imposte e tasse accessorie 621 617Spese di rappresentanza e omaggi 142 102Quote associative 1.207 826Transazioni e risarcimenti 8 1Sopravvenienze passive 897 722Svalutazione crediti 408 464Altri oneri operativi 14 195TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 3.877 5.077

Costi per il personale (25) 2013 2014Salari e stipendi 71.235 65.310Oneri sociali 21.943 21.392Accantonamento per TFR 5.431 4.898Accantonamento trattamento di quiescenza e simili 276 (462)Oneri per la riorganizzazione aziendale in atto 11.401 646Stock Option - Stock Grant 601 742Altri costi del personale 4.790 2.042TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 115.677 94.569

Il costo per il personale è in diminuzione di 21.109 migliaia di euro per effetto del decrementodei costi a seguito dei piani di riorganizzazione realizzati negli esercizi precedenti.

Il valore complessivo sostenuto nel corso dell’esercizio per i compensi spettanti al personaledirettivo è pari a 0,6 milioni di euro ed 0,1 milioni di euro per stock option e stock grant.

Ammortamenti e svalutazioni (26) 2013 2014Ammortamento immobilizzazioni immateriali 514 534Ammortamento immobilizzazioni materiali 2.626 2.181TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 3.140 2.715

226 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Proventi/(oneri) finanziari netti (27) 2013 2014Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 2.267 1.892Utile su cambi 39 28Proventi finanziari su derivati - 17.100Altri proventi finanziari 1.273 1.153Proventi finanziari 3.579 20.173Interessi passivi su c/c bancari (1) -Spese bancarie accessorie (113) (90)Interessi su mutui e finanziamenti (238) (132)Interessi passivi su prestiti obbligazionari (10.113) (12.107)Perdite su cambi (60) (65)Oneri finanziari da applicazione IAS (1.037) (1.026)Altri oneri finanziari (116) (535)Oneri finanziari (11.678) (13.955)Proventi/(oneri) da negoziazione titoli e partecipazioni (232) (1.105)Svalutazioni e perdite su partecipazioni - (34.484)TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (8.331) (29.371)

Gli oneri finanziari netti ammontano a 29.371 migliaia di euro si incrementano rispetto al31 dicembre 2013 principalmente per effetto di minusvalenze e svalutazione di partecipazio-ni nel settore televisivo (15,2 milioni di euro relativi a All Music SpA e 19,3 milioni di eurorelativi a Rete A SpA).La voce oneri finanziari ha comunque beneficiato di un provento finanziario di 17,1 milionidi euro a seguito della valutazione a fair market value della componente Opzione call relativaal Prestito Obbligazionario Convertibile collocato nell’aprile del 2014.Infine, l’incremento degli interessi passivi su Prestiti Obbligazionari è dovuto alla contempo-ranea presenza nel corso dell’esercizio del Prestito Obbligazionario collocato nel 2004 e rim-borsato interamente il 27 ottobre 2014 (che ha generato oneri per 7.373 migliaia di euro) edel Prestito Obbligazionario Convertibile collocato il 9 aprile 2014 (che ha generato oneriper 4.734 migliaia di euro).

Dividendi (28) 2013 2014

- da imprese controllate

Finegil Editoriale SpA 18.763 12.980

Elemedia SpA 11.940 6.650

- da imprese collegate

Le Scienze SpA 212 103

TOTALE DIVIDENDI 30.915 19.733

I dividendi incassati nel 2014, che ammontano a 19.733 migliaia di euro, diminuiscono di11.182 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2013.

227Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Imposte (29) 2013 2014

Imposte correnti (1.551) 2.457

Imposte differite e anticipate 3.470 4.797

Imposte anni precedenti 17 (1.088)

Oneri fiscali esercizi precedenti 347 347

TOTALE IMPOSTE 2.283 6.513

Le imposte sul reddito 2014 ammontano complessivamente a 6.513 migliaia di euro e siincrementano rispetto all’esercizio 2013, pur in presenza di una sensibile diminuzione del-l’utile ante imposte, a seguito della composizione dell’utile stesso, costituito, soprattutto nelbilancio 2014, da rilevanti costi fiscalmente non deducibili.Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra l’onere fiscale teorico, determinatocon Ires al 27,5%, e Irap al 3,9%, e l’onere fiscale effettivo.

2013 2014

1) Utile ante imposte risultante da bilancio 23.829 1.313

2) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) 6.553 361

b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili (26) 8.934

c. Dividendi (8.077) (5.155)

d. Proventi/contributi non tassabili (1.141) (1.178)

e. Imposte correnti e differite relative anni precedenti 17 (737)

3) Imposte sul reddito (IRES) (2.676) 2.226

4) IRAP 347 3.941

5) Oneri fiscali di esercizi precedenti 4.613 347

6) Totale imposte da bilancio 2.283 6.513

Aliquota media effettiva 9,58% n.s.

Aliquota teorica 31,40% 31,40%

Utile base per azione (30)

L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile per il nume-ro medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendo leazioni proprie).L’utile per azione diluito è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azio-nisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione duranteil periodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell’utileper azione base e diluito.

228 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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2013 2014

Risultato netto 21.546 (5.200)

N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 394.171 393.500

Utile base per azione 0,055 (0,013)

2013 2014

Risultato netto 21.546 (5.200)

N° N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 394.171 393.500

N° N° opzioni (.000) 23.820 68.731

Utile diluito per azione 0,052 (0,011)

11. Altre informazioni

11.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta dellaCapogruppo. 31/12/2013 31/12/2014

Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 89.735 17.100

Debiti finanziari verso imprese del Gruppo (47.283) (30.188)

Denaro e disponibilità di banca 140.539 49.675

Disponibilità liquide nette 182.991 36.587

Titoli ed altre attività finanziarie 11.280 -

Prestito obbligazionario (230.719) (80.437)

Altri debiti verso le banche (3.608) (1.203)

Altri debiti finanziari - (3.900)

Altre attività (passività) finanziarie (223.047) (85.540)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (40.056) (48.953)

La posizione finanziaria netta si è movimentata soprattutto a seguito delle seguenti operazioni:- è stato rimborsato integralmente il Prestito Obbligazionario collocato nel 2004 per com-

plessivi nominali 227,4 milioni di euro (di cui 42 milioni di euro rimborsati prima dellascadenza e 185,4 milioni di euro rimborsati a naturale scadenza);

- è stato collocato un nuovo Prestito Obbligazionario Convertibile per nominali 100 milio-ni di euro, scomposto nelle due componenti di obbligazione standard e Opzione call: laprima componente ha generato costi non monetari per 2,6 milioni di euro mentre l’Op-zione call proventi per 17,1 milioni di euro. Al lordo di tali effetti la posizione finanziarianetta sarebbe stata negativa per 63,5 milioni di euro;

- con il conferimento di ReteA in Persidera e con la contestuale sottoscrizione dell’accordodi coinvestimento, è stato rinegoziato il credito di 21,3 milioni di euro che la Società van-tava verso la stessa ReteA; in base ai nuovi accordi il tasso è stato modificato (attualmenteè pari al 4,055%) e la durata è stata estesa a 5 anni. Il credito è stato riclassificato nei cre-diti non correnti uscendo di fatto dal conteggio della posizione finanziaria netta.

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11.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’eserciziola Società non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti così come definite dallaComunicazione stessa.

11.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’eserciziola Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dallaComunicazione stessa.

11.4 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rientranonella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato. In particolare si segnala che la con-clusione di operazioni con parti correlate è disciplinata da una apposita procedura approvata dalConsiglio di Amministrazione e descritta nella relazione annuale sul Governo Societario riportata inuna apposita sezione del presente bilancio e disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Ita-liana SpA. In particolare il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA intrattiene con le società controllate ecollegate sia rapporti commerciali sia rapporti di prestazioni di servizi e di consulenza operativa efinanziaria. Tra i rapporti commerciali più rilevanti si ricordano quelli con le controllate A. Manzo-ni&C. SpA, concessionaria per la vendita degli spazi pubblicitari, con Elemedia SpA per la gestionetecnica dei siti, Rotocolor SpA e Finegil Editoriale SpA per l’attività di composizione e stampa. Inol-tre, la Società gestisce un servizio accentrato di tesoreria cui partecipano tutte le società controllate. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA prestazionidi servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale. Si sottolineache lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto preferibile rispetto ai ser-vizi resi da terzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita nel tempo della realtà aziendale edi mercato in cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA opera.Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte delle società daessa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Nell’aprile 2013 è stata rinnovata l’ade-sione al consolidato fiscale per il triennio 2013-2015: con il rinnovo dell’azione si è provveduto adapprovare un nuovo Regolamento Generale a causa di un parziale cambiamento della normativa diriferimento.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continuato adavvalersi della particolare disciplina dell’ “IVA di Gruppo”.Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patrimonialie finanziari tra Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e le relative imprese correlate.

230 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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231Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti Garanzie Costi Ricavi trib.ri finanz.ri* finanz.ri comm.li finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri prestateSOCIETA' CONTROLLATE

Finegil Editoriale SpA 12.855 6.289 - 11 12.983 2.668 - - 3.542 17.203 54 4.944

S.E.T.A. SpA 4 213 - 10 - 96 - - - 1.806 6 1.192

Elemedia SpA 20.513 8.380 - 3 6.701 19.943 4.213 - 21.400 - 593 35

All Music SpA - 70 - 15.239 43 234 - - - - 16 2.941

A. Manzoni & C. SpA 2.707 150.078 - - 248 49.702 12.721 253 1.549 - - 30.156

Rotocolor SpA 15.812 463 - 15 - 221 - - 2.338 9.900 76 4.719

Somedia SpA 1.088 42 - 2 - 1.034 - - 29 1.278 11 200

Ksolutions SpA (in liquidazione) - - - - 2 - 165 - 9 - - -

Rete A SpA - - - 18.300 133 - - - - - - -

SOCIETA' COLLEGATE

Le Scienze SpA 39 1.006 - - 103 2.128 - - 378 - - -

HuffingtonPost Italia Srl 20 110 - - - 16 - - - - - -

Persidera SpA - 117 - 945 574 141 - - - - - -

SOCIETA' CORRELATE

Sorgenia SpA 1.269 - - - - - - - 83 - - -

SOCIETA' CONTROLLANTI

Cofide SpA 117 - - - - - - - 96 - - -

CIR SpA ** 1.383 17 2.025 - - 4 - 8.185 33 - - -

* In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate ** Nella voce dei costi sono inclusi gli oneri/proventi per adesione al consolidato fiscale

Rapporti di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA con società correlate

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11.5 Gestione dei rischiRischi finanziari L’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiettivi,strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, la Società si è dotata di una procedura ispirata a criteridi prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento eche prevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adegua-tamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Gruppo Editoriale L’Espresso SpA gestisce e coordina un conto corrente intragruppo cen-tralizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo eco-nomico nei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazionepermette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garan-tisce una maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/ investimento, ottimizza ilprofilo di rischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il poterecontrattuale con il sistema bancario.La Società, a seguito dell’integrale rimborso del Prestito Obbligazionario collocato nel 2004 haconcluso il rapporto di collaborazione con Standard&Poors per l’emissione del rating societariol’ultimo dei quali è stato confermato a BB- con outlook stabile. La Società utilizza prevalentementedue canali per la provvista di mezzi finanziari: il mercato obbligazionario internazionale e i finan-ziamenti bancari pluriennali, stipulati a fronte di investimenti produttivi agevolabili dalla legislazioneper l’editoria, che prevede l’abbattimento del costo del finanziamento di alcuni punti percentuali.In data 2 aprile 2014 la Società ha collocato un Prestito Obbligazionario Convertibile equitylinked per complessivi 100 milioni di euro: il Prestito conferisce al titolare la possibilità diconvertire l'obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente. Il PrestitoObbligazionario, ha una durata di 5 anni (scadenza 9 aprile 2019) e ha una cedola semestralea tasso fisso pari al 2,625% annuo. Le obbligazioni potranno diventare convertibili in azioniordinarie della Società esistenti o di nuova emissione, salva la facoltà della Società di regolareogni eventuale richiesta di conversione mediante il pagamento per cassa o attraverso una com-binazione di azioni ordinarie e cassa (cash settlement option).A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 e della successivasottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Società ha unilateralmenterinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso di esercizio del diritto diconversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordinarie. Tale rinuncia risultadefinitiva, irrevocabile ed incondizionata la cui sostanza equivale, secondo la giurisdizione inglesea cui è sottoposto il deed poll, a un modifica del regolamento del prestito.Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato con il medesimo modello applicatoal 31 dicembre 2014) era pari ad Euro 4.290 mila. Ciò comporterà un effetto negativo nel contoeconomico 2015 di Euro 390 mila. Inoltre, dal momento che la sottoscrizione del deed pool ha uneffetto analogo alla modifica del regolamento del prestito, la Società ha riconsiderato la classificazioneliability-equity effettuata alla data di prima iscrizione dell’opzione (essendo venuto meno il dirittoall’opzione call a favore della società in modo irrevocabile, definitivo e incondizionato). Pertanto intale data la Società ha riclassificato l’importo dell’opzione sopra descritto (Euro 4.290 mila) nelPatrimonio Netto.Il Prestito Obbligazionario Convertibile ed il relativo pagamento degli interessi non sonoassistiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant o clausole che ne comportino ilrimborso anticipato. Il 27 ottobre 2014 la Società ha rimborsato il Prestito Obbligazionario collocato nel 2004 per

232 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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233Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

complessivi 185.369 migliaia di euro (originariamente di 300 milioni di euro). Il PrestitoObbligazionario pagava un tasso fisso del 5,125%, con durata decennale.Oltre all’emissione obbligazionaria di cui sopra, nel mese di novembre 2005 sono stati perfezionatidalla Società contratti di finanziamento decennali stipulati ex lege dell’editoria per un importocomplessivo di 33,8 milioni di euro ad un costo, al netto del contributo statale, di circa il 2,35%.Con tali operazioni la Società si è assicurata abbondanti risorse finanziarie a lungo termine talida prevenire eventuali rischi di liquidità: qualora, tuttavia, fosse necessario il reperimento diulteriori risorse non coperte dal cash flow gestionale, potrà attingere ad una serie di linee bancarie“uncommitted” non utilizzate. Nel mese di novembre 2005 sono stati perfezionati dalla Società contratti di finanziamentodecennali stipulati ex lege dell’editoria per un importo complessivo di 33,8 milioni di euro adun costo, al netto del contributo statale, di circa il 2,35%.Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Società ha stipulato un contrattodi IRS (per un valore nozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabilesul prestito obbligazionario. Nel corso del 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato, la Societàha provveduto a rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto garantendosi pertanto ildifferenziale dei tassi (pari all’1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014).Attualmente la Società non è esposta ad alcun rischio finanziario connesso con la variazionedei tassi d’interesse o con la fluttuazione dei cambi.

Rischio di prezzo La Società, operando nel settore della stampa, è una grande acquirente di carta. Al fine di ottenereuna più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto al fine di raf-forzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenza tra lestesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppo vieneeffettuata in modo centralizzato. La Società nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” in una percentuale del fabbisognoannuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuare nel-l’utilizzo di tali strumenti.

Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito della Società è riferibile a crediti commerciali e finanziari. La Società, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commercialedi particolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di talerischio, sono adottate procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizia clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai cre-diti finanziari le operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in deri-vati sono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.

*****

Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito le tabellenelle quali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie, (ii) vieneriportato l’ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze contrattuali dellepassività finanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione Patri-moniale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valutazione del fair value.

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234 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Categorie di attività e passività finanziarie esposte in bilancio

Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2013 alla iniziale detenute per a scadenza vendita ATTIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Attivo non corrente

Altre partecipazioni (3) 1.219 - - - - 1.219 1.219 - -

Altri crediti (4) 1.276 - - 1.276 - - 1.276 3 -

Attivo corrente

Crediti commerciali (7) 85.184 - - 85.184 - - 85.184 (408) -

Crediti finanziari

(derivati) *** (8) 912 - - 912 - - 912 - -

Titoli ** (8) 10.368 - - - - 10.368 10.368 491 (301)

Altri crediti * (10) 14.123 - - 14.123 - - 14.123 - -

Disponibilità liquide (11) 230.276 - - 230.276 - - 230.276 2.814 -

* La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l'Erario.** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo (“Livello 1” classificazione

IFRS 7 § 27A). ***Il fair value dei crediti finanziari per derivati è classificato nel "Livello 2 IFRS 7 § 27A".

Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2014 alla iniziale detenute per a scadenza vendita ATTIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Attivo non corrente

Altre partecipazioni (3) 479 - - - - 479 479 - -

Altri crediti (4) 23.448 - - 23.448 - - 23.448 536 -

Attivo corrente

Crediti commerciali (7) 86.692 - - 86.692 - - 86.692 (463) -

Crediti finanziari

(derivati) *** (8) - - - - - - - - -

Titoli ** (8) - - - - - - - (159) 142

Altri crediti * (10) 14.481 - - 14.481 - - 14.481 - -

Disponibilità liquide (11) 66.780 - - 66.780 - - 66.780 2.281 -

* La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l'Erario. ** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo (“Livello 1” classificazione

IFRS 7 § 27A). *** Il fair value dei crediti finanziari per derivati è classificato nel "Livello 2 IFRS 7 § 27A".

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235Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo Value a CE a PN a CE a CE autorizzato + / (-) + / (-)

ESERCIZIO 2013 alla iniziale detenute per PASSIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Passivo non correntePrestiti obbligazionari (14) - - - - - - -Altri debiti finanziari (14) (1.203) - - (1.203) (1.171) - -Passivo corrente Banche c/c passivi (14) (2) - - (2) (2) (1) -Prestiti obbligazionari (14) (230.719) - - (230.719) (232.792) (10.113) -Altri debiti finanziari (14) (49.689) - - (49.688) (49.760) (298) -Debiti commerciali (17) (65.059) - - (65.059) (65.059) - -

Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo value a CE a PN a CE a CE ammortizzato + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2014 alla iniziale detenute perPASSIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazionePassivo non correntePrestiti obbligazionari (14) (75.760) - - (75.760) (85.805) - -Altri debiti finanziari (14) (3.900) (3.900) - - (3.900) 17.100 -Passivo corrente Banche c/c passivi (14) (5) - - (5) (5) - -Prestiti obbligazionari (14) (4.677) - - (4.677) (4.677) (12.141) -Altri debiti finanziari (14) (31.391) - - (31.391) (31.398) (174) -Debiti commerciali (17) (73.381) - - (73.381) (73.381) - -

Ageing delle attività finanziarie ESERCIZIO Voci di 2013 bilancio Tot. credito A scadere Scaduto 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg SvalutazioniAttivo non corrente Altri crediti (4) 1.276 1.276 - - - - - -Attivo corrente Crediti commerciali (7) 85.184 83.319 1.865 437 270 339 819 -

- Credito lordo 93.158 87.319 5.839 1.434 357 388 3.660 -

- F.do svalutazione (7.974) (4.000) (3.974) (997) (87) (49) (2.841) 408

Altri crediti (10) 14.123 14.123 - - - - - -- Credito lordo 14.416 14.123 293 - - - 293 -

- F.do svalutazione (293) - (293) - - - (293) -

TOTALE 100.583 98.719 1.865 437 270 339 819 408

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236 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

ESERCIZIO Voci di 2014 bilancio Tot. credito A scadere Scaduto 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg Svalutazioni

Attivo non corrente

Altri crediti (4) 23.448 23.448 - - - - - -

Attivo corrente

Crediti commerciali (7) 86.692 73.011 13.681 914 5.928 2.224 4.615 -

- Credito lordo 93.458 77.524 15.934 1.161 5.958 2.452 6.363 -

- F.do svalutazione (6.766) (4.513) (2.253) (247) (30) (228) (1.748) (463)

Altri crediti (10) 14.481 14.481 - - - - - -

- Credito lordo 14.774 14.481 293 - - - 293 -

- F.do svalutazione (293) - (293) - - - (293) -

TOTALE 124.621 110.940 13.681 914 5.928 2.224 4.615 (463)

Scadenze contrattuali delle passività finanziarie

ESERCIZIO 2013 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE

Prestito obbligazionario - 238.109 - - - - - 238.109

Altri debiti finanziari: 48.485 1.203 1.203 - - - - 50.891

- Debiti verso banche per finanziamenti 1.202 1.203 1.203 - - - - 3.608

- Debiti fin.verso imprese del Gruppo 47.283 - - - - - - 47.283

Banche c/c passivi 2 - - - - - - 2

Debiti commerciali 65.059 - - - - - - 65.059

TOTALE 113.626 239.312 1.203 - - - - 357.061

ESERCIZIO 2014 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE

Prestito obbligazionario 4.677 5.005 5.381 5.774 59.600 - - 80.437

Altri debiti finanziari: 31.391 - - - 3.900 - - 35.291

- Debiti verso banche per finanziamenti 1.203 - - - - - - 1.203

- Debiti fin.verso imprese del Gruppo 30.188 - - - - - - 30.188

- Debiti verso altri finanziatori - - - - 3.900 - - 3.900

Banche c/c passivi 5 - - - - - - 5

Debiti commerciali 73.381 - - - - - - 73.381

TOTALE 109.454 5.005 5.381 5.774 63.500 - - 189.114

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237Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

11.6 Impegni

Oltre ai privilegi sugli impianti tipografici e sulle rotative concessi agli istituti bancari in virtùdei mutui stipulati e trattati nella relativa sezione della nota al bilancio, al 31 dicembre 2014la Società ha in essere degli impegni di acquisto per 202 migliaia di euro (ammontavano a727 migliaia di euro nel 2013). Le garanzie prestate ammontano a 46.287 migliaia di euro(51.398 migliaia di euro nel 2013) e si riferiscono alle fideiussioni delle controllate FinegilEditoriale SpA, SETA SpA, Elemedia SpA, Rete A SpA, All Music SpA, Somedia SpA, Man-zoni SpA e Rotocolor SpA principalmente a garanzia del Factor per lo smobilizzo creditidella concessionaria (per 20 milioni di euro), per l’ottenimento di finanziamenti (per 7.367migliaia di euro), alle fideiussioni per locazioni passive (per 2.155 migliaia di euro di cui 660migliaia di euro a favore di società del Gruppo e 1.495 migliaia di euro a favore di terzi),all’obbligazione di pagamento concessa all’Agenzia delle Entrate a garanzia delle eccedenzecreditorie realizzate nell’ultimo triennio da alcune società facenti parte del “pool IVA” per15.762 migliaia di euro (11.703 migliaia di euro nel 2013) ed a altre garanzie (per 1.003migliaia euro di cui 398 migliaia di euro a favore di società del Gruppo e 605 migliaia di euroa favore di terzi).I finanziamenti ottenuti dalle società controllate e garantiti da Gruppo Editoriale l’EspressoSpA per complessivi 4.353 migliaia di euro, prevedono un piano di ammortamento che siconclude il 30 giugno 2015. 11.7 Prospetto dei dati essenziali della controllante CIR SpA (art. 2497-bis comma 4 Cod. Civ.)

La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento di CIR SpA, come risulta dagliatti e dalla corrispondenza aziendale. A norma dell’articolo 2497-bis comma 4 del CodiceCivile, viene di seguito evidenziato un prospetto riepilogativo con i dati essenziali dell’ultimobilancio d’esercizio approvato. Per una corretta e completa comprensione della SituazionePatrimoniale e Finanziaria di CIR SpA al 31 dicembre 2012, nonché del risultato economicoconseguito, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società direvisione Deloitte & Touche SpA, è disponibile presso la sede e presso la Borsa Italiana.

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238 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Situazione Patrimoniale - Finanziaria

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) 2012 2013 IImmobilizzazioni immateriali 50 58 Immobilizzazioni materiali 2.668 2.723 Investimenti immobiliari 16.399 15.827 Partecipazioni 1.192.164 1.005.340Crediti diversi 320.045 282.046

di cui verso società correlate 320.021 281.857 Imposte differite 5.096 - ATTIVITA' NON CORRENTI 1.536.422 1.305.994Crediti diversi 40.114 43.223

di cui verso società correlate 9.730 26.513 Titoli 2.522 - Crediti finanziari 186 -

di cui verso società correlate 84 -

Disponibilità liquide 290.845 239.576 ATTIVITA' CORRENTI 333.667 282.799 TOTALE ATTIVO 1.870.089 1.588.793

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre (migliaia di euro) 2012 2013 Capitale sociale 371.676 372.382 Riserve 359.777 361.082 Utili (perdite) a nuovo 199.490 208.995 Utile (perdita) d'esercizio 7.891 155.366 PATRIMONIO NETTO 938.834 1.097.825 Prestiti obbligazionari 297.732 286.982 Imposte differite - 37.082Fondi per il personale 1.452 609 PASSIVITA' NON CORRENTI 299.184 324.673Debiti finanziari 564.248 -

di cui verso società correlate - -

Altri debiti 35.743 153.280 di cui verso società correlate 31.490 110.319

Fondi per rischi e oneri 32.080 13.015 PASSIVITA' CORRENTI 632.071 166.295 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.870.089 1.588.793

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239Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Conto Economico Complessivo

Anno Anno (migliaia di euro) 2012 2013

Ricavi e proventi diversi 6.149 6.794

di cui verso società correlate 5.622 5.546

Costi per servizi (7.637) (41.249)

di cui verso società correlate (1.074) (957)

Costi per il personale (9.025) (6.801)

di cui verso società correlate (38) (120)

Altri costi operativi (2.653) (2.019)

Ammortamenti e svalutazioni (754) (742)

RISULTATO OPERATIVO (13.920) (44.017)

Proventi finanziari 15.163 29.820

di cui verso società correlate 9.129 5.125

Oneri finanziari (32.167) (17.332)

Dividendi 34.184 32.964

di cui verso società correlate 34.149 32.934

Proventi da negoziazione titoli 233 115

Oneri da negoziazione titoli - (24)

Rettifiche di valore di attività finanziarie (2.709) (209.560)

Proventi (oneri) non ricorrenti - 491.312

RISULTATO ANTE IMPOSTE 784 283.278

Imposte 7.108 (127.912)

RISULTATO NETTO 7.892 155.366

Risultato Netto 7.892 155.366

Altre componenti del conto economico complessivo - -

TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 7.892 155.366

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11.8 Dati riclassificati essenziali delle società controllate

Patrimonio Posizione Capitale Ricavi Margine Risultato Risultato Netto finanziaria investito operativo operativo Netto(migliaia di euro) netto lordo Finegil Editoriale SpA 166.724 30.093 136.631 176.987 29.006 20.408 9.334S.E.T.A. SpA 5.415 3.712 1.703 11.624 917 605 346Elemedia SpA 70.512 (2.270) 72.782 90.230 14.656 11.793 8.560All Music SpA 2.724 442 2.282 7.587 (1.802) (6.318) (4.440)A. Manzoni & C. SpA 12.608 (26.727) 39.335 371.994 (2.148) (2.237) (2.445)Rotocolor SpA 23.404 8.777 14.627 16.876 2.960 657 341Somedia SpA 1.590 3.002 (1.412) 1.340 210 210 160Mo-Net Srl 51 (171) 222 1.357 44 2 (46)

240 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bisdel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

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243| Gruppo Editoriale L’Espresso | 243

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Relazione del Collegio Sindacale

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248 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Collegio Sindacale

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Relazione del Collegio Sindacale | Gruppo Editoriale L’Espresso | 249

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250 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Collegio Sindacale

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252 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Collegio Sindacale

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Relazione della Società di Revisione

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Relazione della Società di Revisione | Gruppo Editoriale L’Espresso | 257

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258 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione della Società di Revisione

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Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2015

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