Group coaching: sviluppare il potenziale di piccoli gruppi in formazione
Gruppi di lavoro 1. SCUOLA DI FORMAZIONE PROVINCIALE 9° Corso di formazione 21-22 Novembre 20092.
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Gruppi di lavoro
1
SCUOLA DI FORMAZIONE PROVINCIALE
9° Corso di formazione 21-22 Novembre 2009 2
Analisi del Contesto
3
Il contesto potenziale è dato da:
Donatori (circa 40.000 su tutto la Regione)
Non donatori: cittadini residenti
Target:
33% giovani dai 18 ai 35 anni
Il resto popolazione adulta
4
Albero dei problemi
FORMAZIONE LIVELLO PROV
COMPETENZE SOCIALI CCORDINAMENTOTECNICHE DI BASE MANAGERIALI
FORMAZIONE FORMATORI
Obiettivo generale
Definire le modalità di realizzazione di una scuola provinciale di formazione AVIS
5
Obiettivi specifici
6
1. Acquisire nuovi associti2. Sviluppare la base delle conoscenze e competenzi degli associati
e non3. Nei territori delle province4. Sviluppare le competenze direttive e manageriali 5. Orientare al cambiamento ed all’innovazione6. Garantire continuità all’azione formativa 7. Coordinare sul territorio l’offerta formativa anche attraverso il
contributo di 8. Reti partenariali
7
Soggetti, ruoli e responsabilità
Interni:Destinatari finali
DonatoriCittadini
Stakeholders:Istituzioni, enti locali: province, comuniAziende sanitarieScuoleEnti di formazione + UniversitàAltri ass.ni terzo settoreAss.ni professionali e di categoriaFondazioni BancarieAssni religiose, centri di aggregazione sociale
8
Risorse
UMANE
TECNICHE_LOGISTICHE:sedi, attrezzature didattiche, reti, materiali
FINANZIARIE: progetti, contrubuti, etc
Il programma di azione: moduli, risultati, tempi di realizzazione
9
1. Avvio delle attività della scuola (START UP): dove, come, con chi 2. Pianificazione dell’offerta formativa (contenuti, attori, risorse, tempi, Modalità di erogazione)1. Comunicazione2. Erogazione3. Verifica e valutazione
Cronogramma
10
12 mesi a partire dallo start up
Erogazione della formazione a 6 mesi
Risultati attesi
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Innalzamento del livello delle competenze a livello degli associati
Aumento delle conoscenze diffuse
Modalità di verifica
12
Indicatori:
Percentuali di adesioni e di frequenza alle attività formative
Questionari di valutazione del gradimento
N. Di donatori/donazioni in aumenti
MIGLIORARE LA QUALITA’DELLA COMUNICAZIONE
9° Corso di formazione 21-22 Novembre 2009 13
Analisi del Contesto
• L’analisi del contesto evidenzia:• All’esterno• Carenza di conoscenza dei valori/attività e
di visibilità dell’associazione nella società civile
• All’interno dell’associazione:• Difficoltà nella circolazione e condivisione
delle informazioni,esperienze, buone prassi
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Albero dei problemi
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COMUNICAZIONE
ESTERNA INTERNA
EMOZIONI/ VALORI POSITIVE
TARGET DI DESTINATARI
GIOVANI: WEB 2.0 SOCIAL NETWORK
PER TUTTI: FICTION, SPOT,TESTIMONIALS SPORTIVI
PASSAGGIO DI ESPERIENZA DIVULGAZIONE
PAURA DEL CONFRONTO
GELOSIA
PIGRIZIA E NON CONOSCENZA
Obiettivo generale
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Migliorare la qualità della comunicazione interna ed esterna all’associazione
Obiettivi specifici
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1. Migliorare il livello del flusso di informazioni e condivisione delle esperienze All’interno dei diversi livelli associativi (integrazione, coalizione, solidarietà)
2. Aumentare il grado di conoscenza dei valori e dell’attività dell’Avis presso la società civile ed il territorio, migliorando la visibilità, la percezione e la capacità di comprensione dei valori e del messaggio associativo
Soggetti, ruoli e responsabilità
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Comunicazione interna:
Risorse umane interne ed economiche
Comunicazione esterna:Risorse umane interne Accesso a fondi esterni di diversa natura
Stakeholders:
Altre associazioni del terzo settoreEnti localiAziende sanitarie
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Risorse
Interne<. Umane, logistiche, economiche (scarse)
Esterne: soprattutto finanziarie, e umane (comunicatori, esperti,grafici)
Il programma di azione: moduli, risultati, tempi di realizzazione
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Interna:
1. Miglioramento del sito regionale2. Aggiornamento continuo dei contenuti3. Formazione degli adulti per l’accessibilità con incontri e risorse
interne
Esterna:1. Concorso regionale: corto e solidale2. Testimonials sportivi
Cronogramma
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12 mesi di attività a partire dall’accettazione del progetto/finanziamento
Risultati attesi
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Miglioramento dei livelli di qualità della comunicazione interna ed esterna
Modalità di verifica
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INDICATORI:
N delle iniziative realizzate N. Delle prassi trasferiteN. Dei nuovi utentiAudienceN. Di partecipanti agli eventiN. Di donatori e donazioni
Verifica: intermedia a 6 mesi, una finale post progetto
L’AVIS E LA SCUOLA
G. Di Giovambattista 24
Analisi del Contesto
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Scuole superiori triennio
Albero dei problemi
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Scarsa comunicazione/rapporto con gli insegnanti ed il mondo della scuola
Obiettivo generale
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Migliorare il livello di sensibilizzazione alla solidarietà e l’educazione allaCittadinanza attraverso il coinvolgimento della scuola, garantendo un rapporto permanente e continuo
Obiettivi specifici
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1. Aumentare il livello di conoscenza/visibilità dell’Avis a scuola2. Educare alla salute ed alla prevenzione3. Educare ad uno stile di vita adeguato i giovani attraverso la
donazione4. Favorire la coesione e l’integrazione sociale dei giovani
Soggetti, ruoli e responsabilità
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Consiglio di Istituto e Docenti
Docenti
Esperti di settore (educatori/medici/tecnici)
Ragazzi donatori testimoni
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Risorse
Umane: medici, direttivo Avis, etc
Tecniche
Finanziarie: scuola, fondazioni bancarie altre risorse nazionali, EU
Il programma di azione: moduli, risultati, tempi di realizzazione
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1. Incontri, dibattiti2. Brevi stage all’interno delle sezioni3. Incontri periodici con insegnanti
Cronogramma
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Tempi da definire con i beneficiari, con periodicità intra-annuale
Risultati attesi
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Sensibilizzazione, informazione, nuovi iscritti
Modalità di verifica
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1. Verifica insegnanti: numero2. Proposte di replica dell’intervento3. N. dei ragazzi partecipanti all’intervento4. Verifica dei contenuti e della qualità percepita dai destinatar5. Network con le scuole
6. Lungo termine (follow up) n insegnanti che intendono replicare l’intervento