GRATTACIELO PIRELLI - ISA · 2017. 12. 7. · UN PRESTIGIOSO RESTAURO CONSERVATIVO IL GRATTACIELO...

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GRATTACIELO PIRELLI un prestigioso restauro conservativo FOTOGRAFIA DIGITALE DI ARCHITETTURA © 2004 FEDERICO BRUNETTI

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  • G R A T T A C I E L O

    PIRELLIun prestigioso restauro conservativo

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  • Fondazione EMPAM - Milano

    Sede temporanea Regione Lombardia

    Sede Società SIA - Borsa di Milano

    Viale Zara - Via Pola - Via Taramelli

    Intervento effettuato dalla ISA S.p.A.

    per conto dell’impresa Garboli CONICOS S.p.A.

    Direzione Lavori Studio BMS - Ing. A. Bottini (MI)

    Riqualificazione funzionale ed estetica

    delle facciate continue di uno storico

    complesso per uffici di Milano.

    RIQUALIFICAZIONEESTETICA E FUNZIONALEA MILANO

  • UN PRESTIGIOSO RESTAURO CONSERVATIVO

    IL GRATTACIELO PIRELLII DATI TECNICI DI UN’ OPERA STRAORDINARIA ESEGUITA IN SOLI 9 MESI

    Committente: Regione LOMBARDIAProgetto Architettonicoe Direzione dei Lavori: R.S.G. - Renato Sarno Group - Arch. Renato SarnoProgetto Architettonico: Corvino + Multari Architetti Associati - Arch. G. Multari, Arch. V. CorvinoProgetto Esecutivo: BMS Progetti Ingegneria Architettura - Ing. A. Bottini, Arch. E. FabbriDirezione di Cantiere: Grassi & Crespi S.p.A. - Geom. W. BertiniCommissione di Collaudo: Avv. Maurizio Boifava, Ing. Adriano Garavaglia, Ing. Paolo Rigone

    NOTIZIE UTILI:Progettista grattacielo: Arch. Gio Ponti ASSOCIAZIONE TEMPORANEA IMPRESE:Progetto/Realizzazione: 1956/1961 Capo gruppo A.T.I. esecutrice:Sede della Pirelli: dal 1961 al 1978 ISA S.p.A. (Calcinelli – PU)Sede della Reg. Lombardia: dal 1978 Mandante:Altezza Grattacielo: mt 127,10 Grassi & Crespi S.r.l. (Milano)N° piani: 31 Mandante:Incidente aereo: 18/04/2002 Marcora Costruzioni S.p.A. (Milano)Inaugurazione del Recupero: 18/04/2004

    SERVIZI FOTOGRAFICI:ENTI DI COLLAUDO: Per foto di copertina:Istituto GIORDANO (Bellaria – RN) Arch. F. Brunetti - Fotografia Digitale di Arch. (MI)Istituto ISTEDIL (Guidonia – Roma) Per gli altri cantieri rappresentati:Istituto Italiano della Saldatura (Genova) D. Domenicali - Studio Fotografico - Imola (BO)Associazione Qualital (Novara) Per sequenze di officina tratte dal DVD:Bureau Veritas Italia (Milano) E. Secchiaroli - Picture Media Studio - Fano (PU)Melgari Consulting (Roma)

    RESTAURO FACCIATE CONTINUE:

    Totale facciate Edificio Torre riqualificate: m2 10.768Totale facciate Edificio Collina riqualificate: m2 633Totale infissi Edificio Corpi Bassi riqualificati: m2 280Ponteggi esterni realizzati: m2 32.000Numero di elementi restaurati (montanti, traversi, ante, accessori): circa 45.000Manodopera officina ISA S.p.A.: ore 95.000Manodopera in cantiere: ore 60.000Facciate rifatte ex-novo per i piani distrutti dall’incidente aereo (piani 25° - 26° - 27°) m2 1.070Progettazione Uff. Tecnico ISA S.p.A.: ore 5.000Numero volumi vetrati sostituiti: circa 7.000Matrici nuove guarnizioni: n° 8Guarnizioni nuove: circa ml 28.000Tipologie di accessori rifatti ex-novo n° 18Matrice per nuovo profilo policarbonato del pannello spandrel: n° 1Stampi nuovi per tappi e “silent-block” EPDM: n° 5Stampi nuovi per appoggio vetro in nylon: n° 3Stampi nuovi per telai vulcanizzati: n° 3Matrici nuove profili in alluminio a ricalco di quelle originali: n° 32Totale alluminio estruso utilizzando le stesse leghe originali: circa kg 50.000

    Foto gentilmente concesse dall’ archivio di www.restauropalazzopirelli.orgArticoli estratti da Nuova Finestra 3/2004 - Reed Business Information

  • proprio il caso di dirlo. E’ uncantiere a tutti gli effetti, il piùattivo, frenetico possibile. Man-ca poco più di un mese al 18aprile e tutto deve essere pron-

    to. Le impalcature sul lato est sono statequasi completamente rimosse lascian-do la facciata scoperta, lucente come uncristallo anche in queste giornate di fineinverno.” L’architettura è un cristallo, è“metafora per inseguire un’immagine dipurezza, di ordine di slancio e di immo-bilità, di “perennità” di silenzio e di can-to (di incanto) nello stesso tempo: diforme chiuse, dove tutto fosse “consu-mato” nel rigore dei volumi e d’un pen-siero” (Gio Ponti, 1957). Il capolavoro di Gio Ponti, coadiuvatoda una equipe di progettisti del calibrodi Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli,Giuseppe Valtolina e da strutturisti co-me Pierluigi Nervi e Arturo Danusso, èstato sottoposto a interventi di conser-vazione e recupero funzionale secondole indicazioni del progetto di restaurodell’architetto Renato Sarno, titolare delRenato Sarno Group di Milano, e dellostudio Corvino+Multari di Napoli. Pro-getto di estrema complessità perché“mai prima d’ora un edificio di architet-tura moderna del Novecento di tali di-mensioni e di tale valore è stato oggettodi un così vasto restauro”. Come è statopiù volte sottolineato da Maria Anto-nietta Crippa, ordinario di storia dell’ar-chitettura al Politecnico di Milano emembro della Commissione tecnico-scientifica, tutto l’intervento si basa sul-

    FINESTRAmarzo 2004

    Restauro

    Una secondaprimavera

    Margherita Toffolon

    Grattacielo Pirelli.La scadenza è imminente

    ma verrà rispettata.In occasione del prossimo

    18 aprile, ricorrenza del catastrofico impatto

    aereo di due anni fa,verranno completati

    gli interventi di restauro e recupero funzionale

    di facciate e rivestimentiesterni del grattacielo

    più famoso d’Italia.

    Scheda di progetto

    Committente: Regione LombardiaCommissario Delegato per l’EmergenzaResponsabile del procedimento dei lavori:Guido Della Frera/Soggetto AttuatoreCoordinamento generale: Renato SarnoProgettazione definitivaCoordinamento per la sicurezza in fase di pro-gettazione ed esecuzione:Renato Sarno Group,Corvino+Multari/Architetti associatiAssistenti alla direzione lavori e sicurezza:Renato Sarno GroupGruppo Progetti: arch. Michele Natale, ing.Gabriele Salvatoni, ing. Carlo Alberto ZerboniRilievi e indagini: Tecno Futur ServiceEsecuzione dei lavori: Ati/Isa (mandataria),Grassi&Crespi e Marcora Costruzioni (mandati)Restauro facciate: Isa Spa, Calcinelli (PU)Vetri: Saint Gobain, MilanoFornitura vetri: Vetrobergamo, Lallio (BG)Fornitura profili d’alluminio dei piani 24, 25 e 26:Metra, Rodendo SaianoProgettazione esecutiva:Bms Progetti: A. Bottini, E. FabbriCommissione di collaudo: avv. Maurizio Boifava,ing. Paolo Rigone, ing. Adriano Garavaglia

    The Project Specifications

    Client: Delegated Emergency Commissioner –Lombardy RegionWorks Procedure Manager: Guido dellaFrera/ImplementationGeneral Coordinator: Renato SarnoFinal ProjectSafety Coordination during design and execu-tion:Renato Sarno Group, Corvino+Multari/Associa-te ArchitectsAssistance to the Works Management andSafety: Renato Sarno GroupProject Group: Arch. Michele Natale, Ing.Gabriele Salvatoni, Ing. Carlo Alberto ZerboniSurvey and Analysis: Tecno Futur ServiceWorks Execution: Ati/Isa (Agent), Grassi Crespiand Marcora Costruzioni (principals)Façade restoration: Isa Spa, Calcinelli (PU)Glass: Saint Gobain, MilanGlass supplier: Vetrobergamo, Lallio (Bg)Aluminium profile supplier for floors 24, 25 and26: Metra, Rodendo SaianoExecutive Design: Bms Progetti: A. Bottini, E.FabbriTesting Committee: Avv. Maurizio Boifava, Ing.Paolo Rignone, Ing. Adriano Garavaglia

    È

    A second spring

  • la consapevolezza che l’edificio Pirelli “èun’opera d’arte, un monumento di ar-chitettura contemporanea, sintesi per-fetta fra arte, architettura, ingegneria,tecnologia e sapienza costruttiva”. E co-me tale sin da subito è stato trattato, daiprogettisti, dagli esperti tecnici, dall’im-presa, dagli operai e dai montatori: è sta-to accudito quasi come un figlio.Manca poco più di un mese alla data del18 aprile e tutto deve essere ultimato. Incantiere sono impegnate diverse squa-dre di operai per la rimozione dei pon-teggi, il rimontaggio delle facciate e perultimare le operazioni di restauro con-servativo di tutti i materiali originali.Ovvero interventi di pulitura, consoli-damento e protezione delle superfici dirivestimento che ne garantissero l’ade-sione al supporto e il ripristino dell’im-magine originaria, offuscata da decennidi assenza di manutenzione. Gli inter-venti riguardano: il rivestimento in mo-saico di tesserine ceramiche; gli speroniin c.a con il recupero dei carter in allu-minio che rivestono i profili dei solai in-terpiano e dei parapetti in vetro con

    barriere in alluminio; l’intonaco “spun-tato”a base cementizia”, (lavorazione ri-corrente in Lombardia negli anni in cuiè stato realizzato il Pirelli, fra il 1955 e il1961), che ricopre tutte le superficistrutturali interne e si trova, all’esterno,in corrispondenza dei corpi bassi. Con-temporaneamente all’intervento sullefacciate è in corso il rifacimento degliimpianti, iniziato nel 1998, la realizza-zione del Centro Congressi nello storicoAuditorium, sotto l’accesso principaleall’edificio verso Piazza Duca d’Aosta, el’esecuzione dell’appalto degli interni.

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    Speciale Pirelli

    Il Pirelli oggi, di nuovo perfetto.

    La commissione tecnicoscientifica

    Costituita il 1° luglio 2002 conspecifica ordinanza del CommissarioDelegato Guido Della Frera, laCommissione Tecnico-Scientifica hasvolto una funzione di supporto alCommissario delegato per l’emergenza“con il compito di orientamento esupporto scientifico, tenuto conto delvalore artistico e culturale delPalazzo”, nonché “di orientamento econtrollo della compatibilità tecnicoambientale, artistica e culturale dellescelte progettuali relative agliinterventi sul Palazzo Pirelli”.

    I membri dellacommissione- prof. Giulio Ballio, rettore del

    Politecnico di Milano. Coordinatoredall’8/8/2003 , in precedenza era ilprof. Di Maio, rettore precedente;

    - prof. Giovanni Carbonara, docentedella Scuola di specializzazionerestauro monumenti pressol’Università “La Sapienza” di Roma;

    - prof.ssa Maria Antonietta Crippa,ordinario di storia dell’architetturapresso il Politecnico di Milano;

    - arch. Carla Di Francesco,sovrintendente regionale ai beniculturali;

    - dott. Pietro Petraroia, direttoregenerale della Direzione GeneraleCulture, Identità e Autonomie dellaLombardia.

    The Technical-ScientificCommittee

    The Committee was created on 1stJuly 2002 pursuant to an order of theDelegated Commissioner Guido dellaFrera to act as support to theDelegated Commissioner forEmergencies with the task of providingscientific support and guidance,considering the artistic and culturalvalue of the Building and monitoringand guiding the technical, artistic andcultural environmental compatibility ofthe project choices for theinterventions on the Pirelli Building.

    The Members of the Committee- Prof. Giulio Ballio, Rector of the Milan

    Polytechnic University. Coordinatorsince 8/8/2003 replacing Prof. Di Mariothe former Rector;

    - Prof. Giovanni Carbonara, Lecturer ofthe School of Monument Restoration,Rome “La Sapienza” University;

    - Prof.ssa Maria Antonietta Crippa, FullProfessor of History and Architecture,Milan Polytechnic University;

    - Arch. Carla Di Francesco, RegionalCultural Heritage Superintendent;

    - Dott. Pietro Petraroia, GeneralManager of the Lombardy Culture,Identity and Autonomy GeneralAdministration Department.

    t goes without saying that it is in-deed a busy worksite full of frene-tic activity.With the 18th of Apriljust under a month away every-

    thing must be ready. The scaffolding onthe eastern side has almost all been re-moved leaving the façade crystal clearand glistening even on these dull latewinter days. The architecture is a crystal– a “metaphor” of purity, order, verve andimmobility, “everlasting” silence andchant (enchantment): enclosed shapes,as though everything were “consumed” inthe rigour of volumes and an idea”. (GioPonti, 1957).Gio Ponti’s work of art, with the help of ateam of designers of the calibre of Anto-nio Fornaroli, Alberto Roselli, GiuseppeValtolina and structuralist experts like

    by Margherita Toffolon

    The Pirelli Skyscraper.The deadline is close on

    hand and will be respected.Restoration works and

    functional repair of theexternal surfaces and fittings

    of the most famousskyscraper in Italy will be

    completed by 18th April,commemoration date of the

    catastrophic air crash whichoccurred two years ago.

    I

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    Restauro

    Pierluigi Nervi and Arturo Danusso, hasundergone preservation and functionalrecovery work based on the restorationproject by Architect Renato Sarno, ownerof the Renato Sarno Group, Milan andthe Naples Corvino+Multari studio. Thisproved to be an extremely complex pro-ject because “never before has an archi-tecturally modern building of the 20thCentury of these dimensions and valuebeen restored”. As Maria Antonella Crip-pa, Full Professor of History of Architectu-re of the Milan Polytechnic Universityand member the Technical-ScientificCommittee has pointed out more thanonce, the whole project is based on theawareness that the Pirelli building “is awork of art and a monument of contem-porary architecture – a perfect synthesisof art, architecture, engineering, techno-logy and building skill”. And as such ithas been treated right from the start bythe designers, experts, technicians, thecompany, workers and fitters: it has beencared for almost as though it were a child.There is less than a month to go to the18th of April and everything must be fi-nished. On the site, various teams of wor-kers are busy removing the scaffolding,remounting the facades and completingthe conservative restoration of all the ori-ginal materials which includes cleaning,consolidating and protecting the facingsin order to guarantee adhesion to the la-ying surfaces and restore the original ma-ge which years of neglect have obscured.Interventions have included restorationof the ceramic tessera mosaic, the r.c.spurs, repair of the aluminium casingswhich cover the profiles of the floors andthe glass parapets with aluminium bars,the cement-based “broken” plastering, (atypical finish used in Lombardy in theyears when the Pirelli was built between1955 and 1961), and which covers all theindoor structural surfaces as well as lo-wer sections of the outdoor surfaces. Besi-des the work on the facades, the replace-ment of the plants and systems, whichwas started in 1998, is also underway, aswell as the construction of the CongressCentre in the historical Auditorium un-der the main entrance of the building onthe Piazza Duca d’Aosta side and thecompletion of the interiors.

    Il restauro

    L’intervento di restauro, basato sulla

    “conservazione materiale del manufattoesistente attraverso operazioni che neassicurino la trasmissione al futuro nellasua massima integrità, fisica e formale, ene facilitino la lettura”, ha avuto avviocon l’approfondimento esecutivo dell’a-nalisi dello stato di conservazione se-condo le categorie di alterazioni e degra-do individuate durante le campagnediagnostiche eseguite negli scorsi anni.Procedimento fondamentale per poterattuare, su ogni parte dell’edificio, tuttele opportune operazioni, rispettandonele esigenze funzionali. Per quanto riguarda il restauro delle fac-ciate continue in alluminio e vetro della“torre”, apparentemente assimilabili adaltri prodotti correnti dell’epoca, ma inrealtà di qualità superiore, si è procedu-to allo smontaggio accurato dei profili inalluminio per poter recuperarne ognisingolo elemento; le vetrate, le sigillaturee le guarnizioni, non più efficienti e fun-zionali, sono state sostituite con nuovimateriali identici nell’aspetto a quellioriginali e altrettanto adatti al funziona-mento dei serramenti. Tutti i profilati so-no stati sottoposti a processi di pulizia,rianodizzazione e “riappiombatura” inmodo da recuperare l’efficienza struttu-rale e la resistenza agli agenti atmosferi-ci. L’estrusione di nuovi pezzi ha con-sentito di reintegrare quelli danneggiatio perduti; operazione realizzata attra-verso un processo filologico di riprodu-zione delle matrici originali, sulla basedei profilati esistenti. Questo a grandi linee l’intervento pro-posto nel progetto degli architetti Sarnoe Corvino+Multari. Nello specifico mol-to più complesse sono state le operazio-ni richieste alla società vincitrice dellagara d’appalto per il restauro delle fac-ciate, la Isa con sedi a Roma e a Calcinel-li (PU), in Ati con le imprese Marcora Co-struzioni e Grassi & Crespi di Milano. Inprimis l’appalto, di tipo integrato, non siriduceva alla semplice esecuzione dei la-vori, ma anche alla redazione della pro-gettazione esecutiva, ovvero alla tradu-zione in forma grafica ed esecutiva delleindicazioni del progetto definitivo (com-prensivo degli aspetti strutturali, di este-tica, funzionali, di recupero e di restau-ro, di rigenerazione e rinnovamento del-l’esistente).

    RReessttoorraattiioonn

    The restoration project, which is based on

    the principle of “preserving the existingmaterials through interventions that en-sure its physical and formal integrity inthe future, and facilitate interpretation”was commenced with an in-depth analy-sis of the state of preservation accordingto the categories of alteration and degra-dation ascertained during the diagnosticstudies carried out in previous years. Thiswas fundamentally important in termsof implementing, on each and every sec-tion of the building, all the work requiredwhile respecting the functional aspects.Regarding the restoration of the seamlessaluminium and glass facades of the “to-wer”, which are apparently similar toother works of that period, but which infact are of a superior quality, the alumi-nium profiles were carefully dismountedin order to recover each and every compo-nent; the damaged glass panels, fittingsand gaskets were replaced by new mate-rials, identical in appearance to the origi-nals and just as suited to the door andwindow fittings. All the profile sectionswere cleaned, re-anodised and “lead-sea-led again” in order to recover the structu-ral efficiency and resistance to weatheragents. The extrusion of new parts per-mitted integrating damaged or missingparts and was achieved by a philologicalreproduction process of the original ma-trixes on the basis of the existing profilesections.This was the general project submitted bythe Architects Sarno and Corvino+Multa-ri. As a matter of fact the works carriedout by the winner of the tender for the re-storation of the facades, Isa of Rome andCalcinelli (PU) and Ati with the compa-nies Marcora Costruzione and Grassi &Crespidi of Milan, were much more com-plex. First and foremost, this was an inte-grated tender, meaning that the winnerwas not only required to execute theworks but also to prepare the executiveproject – in other words, it had to produ-ce in graphic and executive form the spe-cifications of the final project (includingthe structural and restoration aspectsand the regeneration and renovation ofthe existing structures).

    La facciata

    Il Grattacielo Pirelli presenta una faccia-ta continua in alluminio e vetro del tipoa montanti e traversi con una superficietotale di circa 10.800 m2. La facciata è co-struita su una schema di montanti e tra-

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    Speciale Pirelli

    versi in alluminio anodizzato che preve-de un modulo di 2.850 mm di larghezzae 3.700 mm in altezza con una fasciacentrale, di 1.854 mm di altezza, com-pletamente vetrata costituita da partiapribili di 1.900 mm con vetrocamera eparti fisse di 950 mm, e due fasce, di sot-toluce e sopraluce, realizzate con pan-nelli opachi, tipo sandwich, costituiti daun vetro esterno, da una lastra di allumi-nio anodizzato, da un pannello isolantein lana di vetro e da una lamiera internain acciaio galvanizzato, il tutto unito pe-rimetralmente da una guarnizione ingomma. Le ante apribili a battente sonorealizzate con profili saldati agli angoli; ifermavetri scattano su blocchetti in allu-minio avvitati al telaio mobile. I vetri camera sono del tipo “thermopa-ne”: vetrata isolante saldata ai bordi perbrasatura con lastra esterna di 6 mm, in-tercapedine di 12 e lastra interna di 6mm. Il pannello fisso è del tipo prefab-bricato, costituito da un vassoio in ac-ciaio galvanizzato, pannello isolante di 4cm di spessore, lamiera di alluminio, in-tercapedine d’aria di 1 cm e vetro ester-no.I materiali impiegati per le facciate so-no profili in alluminio, montanti e tra-versi, copertina esterna e interna, telaifissi e mobili, fermavetri in lega leggerala cui composizione è oggi equivalentealla lega 6060. Per le guarnizioni, gli ele-menti di tenuta, i blocchetti di vetrazio-ne, supporto e centratura sono stati im-piegati gomma Pirelli; per le vetrazionimastici tradizionali da vetraio, bloc-chetti in gomma, come tasselli di ap-poggio, listelli di legno. Gli accessori diattacco ai piani sono costituiti da allu-minio estruso, silent-block in gomma,staffe di attacco in alluminio. Il tutto èfissato ai ferri Bauer, tipo Halfen, in la-miera pressopiegata in acciaio zincatoannegata nel calcestruzzo della soletta.

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    The Pirelli Skyscraper features a seamlessaluminium and glass façade consistingof pillars and crossbeams covering a totalsurface area of approximately 10.800sq.m. The façade is constructed accor-ding to a framework of anodised alumi-nium pillars and crossbeams using a2850 mm (W) by 3700 mm (H) modulewith a central 1854 mm (H) section, fullycovered with glass panels consisting of

    1900 mm opening sections with glasschamber and fixed 950 mm sections, andby two above and below gap span sec-tions made of mat sandwich type panelsconsisting of an external glass, an anodi-sed aluminium sheet, a glass wool insu-lating panel and an internal galvanisedsteel sheet, all anchored on the perimetersby means of a rubber gasket. The shutterdoors consist of profiles welded at the cor-ners; the glass stops lock onto aluminiumblocks screwed in to the mobile frame.“Thermopane” type glass chambers areused. These consist of an insulating panelbraze-soldered to the edges with an exter-nal sheet of 6 mm, a gap of 12 and an in-ternal sheet of 6 mm. Prefabricated fixedpanels are used consisting of a galvanisedsteel tray, a 4 cm insulating panel, an alu-minium sheet plate, an air space of ap-prox. 1 cm and an external glass.The high quality materials used for thefacades are aluminium profiles, pillarsand crossbeams, external and internalblanket, fixed and mobile frames, glassstops in lightweight alloy whose compo-sition today is equivalent to 6060 alloy.Pirelli rubber was used for the gaskets,sealing elements, glazing glass blocks,support and centring; for the glazingglass traditional glue for glass was used,rubber blocks as supports and woodenbattens. The floor attachment accessoriesconsist of extruded aluminium, rubbersilent-blocks and aluminium brackets.All the parts are anchored to the Halfentype Bauer bars in galvanised steel press-formed sheet plate buried in the slab ce-ment.

    Prima...

    La situazione, prima dell’intervento, eracaratterizzata fondamentalmente dadue aspetti: un degrado diffuso dovutoalla perdita di tenuta all’acqua della fac-ciata, conseguente all’invecchiamentodei materiali di tenuta utilizzati al tem-po, e la distruzione di tre piani della fac-ciata, dal 24° piano al 26° piano.La perdita di tenuta all’acqua interessa-va tutta la superficie della facciata e pre-cisamente: il perimetro dei vetri delleante apribili, dove i mastici che nel tem-po si sono seccati, screpolati e non eranopiù in grado di seguire i movimenti rela-tivi tra vetri e profili; il perimetro tra telaifissi-telai mobili e il perimetro dei vetrifissi per la perdita di elasticità (induri-

    mento) della guarnizio-ne in gomma che non garantiva più ilcontatto con le battute previste dal pro-getto; i perimetri dei pannelli opachi perlo scadente sistema di compressionedelle guarnizioni e dei materiali plasticiimpiegati.I profili in alluminio, che all’interno sipresentavano generalmente in buonecondizioni, all’esterno invece eranomolto sporchi, anche se apparentemen-te non corrosi in modo profondo e prividi sfarinamenti.Era invece il lato interno dei pannelli, inlamiera in acciaio, che presentava inmodo più evidente i segni della corro-sione contrariamente alla lamiera in al-luminio posta all’esterno che necessita-va solo profonda pulizia e la rianodizza-zione. Anche gli attacchi ai piani si presentava-no in buone condizioni ad eccezionedella lamiera pressopiegata in acciaiozincato che in superficie era ricopertadalla ruggine.

    BBeeffoorree……....

    The situation before the intervention wascharacterised by two main aspects: wide-spread degradation due to damaged wa-terproofing seal the façade as a result ofwear and tear of the original sealing ma-terials and destruction of the three floors,24 to 26, of the façade.The waterproofing of the entire surface ofthe façade was damaged: the edges of the

    Il Pirelli com’era in una foto storicagentilmente fornita dall’arch. Sarno.

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    Restauro

    glass panels of the opening windows whe-re the glue had dried and cracked over theyears and was no longer able to follow themovements between glass and profiles;the edges between the fixed and mobileframes and the edges of the fixed glass pa-nels due to loss of elasticity (hardening) ofthe rubber gaskets which were no longerable to ensure contact against the stops, asper the project; the edges of the mat pa-nels due to lack of compression of the ga-skets and plastic materials.The aluminium profiles, which on the in-door side were generally in good condi-tion, on the outside were very dirty, even ifapparently not deeply corroded and wi-thout flaking.The indoor side of the steel sheet panelson the other hand showed signs of badcorrosion, contrary to the aluminiumsheet plate on the outside which requiredonly thorough cleaning and re-anodising.The floor anchoring was also in good con-dition with exception of the press-formedgalvanised steel sheet plate whose surfacewas covered by rust.

    …e dopo

    I materiali impiegati sono quelli smonta-ti dall’edificio, restaurati e rimontati, aeccezione di vetri, guarnizioni e tratti difacciata andati distrutti che sono staticompletamente sostituiti. Per la sostitu-zione e il rifacimento dei pezzi metallicisono stati utilizzati profili in lega di allu-minio 6060 estrusi. Il sistema di tenutaall'aria e all'acqua è stato rivisto total-mente come verrà illustrato più avanti.Rifatte e ripensate totalmente le vetra-zioni con prestazioni assolutamente d'a-vanguardia. Queste invece le caratteristi-che dei nuovi vetri: nella zona vision, ve-trata isolante 5-0,38-5 / 15 / 4-0,38-4(55.1-15-44.1), con lastre molate al peri-metro, intercapedine riempita con gasArgon 100 (ovvero 100%), lastra bassoe-missiva con coating in faccia 2.Questo per le parti più tecnologiche delprogetto. E ora la parola protagonisti chesono stati davvero tanti, ognuno con leproprie competenze e professionalità.Tutti, lo possiamo testimoniare, hannopartecipato con grande passione al pro-getto del restauro.

    aanndd AAfftteerr……....

    The materials used were those removedfrom the building; these were restored andremounted with exception of the glass pa-nels, gaskets and the sections of the façadewhich had been destroyed and which we-re fully replaced. The metal parts were re-placed with extruded 6060 aluminiumalloy profiles. The air sealing and water-proofing system were completely redoneas will be described later. The glazing wasfully redesigned and replaced with cut-ting edge properties. The characteristics ofthe new glass panels are as follows: in thevision zone an insulating glass panel (5-0.38-5/ 15 / 4-0.38-4 (55.1 – 15.44.1)), wasused with ground panels along the edges,a gap filled with Argon 100 (i.e. 100%) gasand a low-emission sheet with face 2 co-ating. This complete the description of themore technical aspects of the project. Theword now goes to the many people whoplayed a leading part in the project, eachwith their own professional skills and ex-pertise. Everyone, and we can bear wit-ness to this, participated passionately inthe restoration project.

    La parola ai protagonisti

    Prof.ssa Maria Antonietta Crippa,Commissione tecnico-scientifica:“Il Pirelli è venuto proprio bene. Sonosinceramente soddisfatta del lavoro fat-to. Devo dire tra l’altro che alcune perso-ne dello staff della Regione che non capi-vano, adesso, vedendo l’opera finita, ca-piscono. Ho vinto la mia battaglia in fa-vore del restauro conservativo o megliosul significato del conservare. Nel sensoche tutti avevano in mente che il Pirellidovesse tornare come nuovo, invece, hala sua età e si vede. Ma questo non toglienulla alla sua bellezza. E’ l’architettura diPonti ritrovata, con l’età che ha. Anchedal punto di vista delle prestazioni i risul-tati sono ottimi. Devo dire che sono ri-masta positivamente colpita dall’impre-sa, dai progettisti... da tutti. E’ un risulta-to positivo ed è un’esperienza che speropossa essere riproposta”.

    TThhee wwoorrdd ttoo tthhee ppllaayyeerrss

    PPrrooff..ssssaa MMaarriiaa AAnnttoonniieettttaa CCrriippppaa,,TTeecchhnniiccaall--SScciieennttiiffiicc CCoommmmiitttteeee“The Pirelli building is very well done. Iam very happy with the results. Let me saythat some of the Region’s staff who justdid not understand, now that they haveseen the finished project, have finally un-derstood. I managed to win my battle infavour of the preservation project – or ra-ther on what preservation means. What Imean is that everyone wanted to makethe Pirelli brand new, but it is old and youcan see that. But that takes nothing awayfrom its beauty.What we see today is Pon-ti’s architecture at its age. The results interms of performance are also excellent. Imust say I was very positively impressedby the contractor, designers …… everyonein fact. The result is positive and it is anexperience which I hope may be repea-ted”.

    Sezione trasversale dell’edificio.

  • FINESTRAmarzo 2004

    Speciale Pirelli

    Arch. Renato Sarno, progettista,Renato Sarno Group“Per la responsabilità diretta del cantie-re, sia in quanto progettisti che direttorilavori, abbiamo potuto sin da subitoconstatare che l’esecuzione ha seguito ilprogetto. D’altra parte non c’era altrapossibilità. Il restauro è stato progettatoe studiato nei minimi particolari per cuil’impresa non ha dovuto far altro che se-guire esattamente quello che il progettoprevedeva. Il risultato è esattamente se-condo le aspettative anzi, direi che leprestazioni della facciata in alluminio evetro sono superiori a quelle che noiavevamo indicato nel capitolato, perchéalle prove pratiche poi ha dimostrato dipoter raggiungere dei valori di gran lun-ga superiori ai valori standard di unaqualsiasi altra facciata dello stesso tipo.Questo non ha fatto altro che conferma-re come le indicazioni che avevamo da-to erano le più corrette.Mi reputo completamente soddisfattodel lavoro svolto perché abbiamo rag-giunto ciò che ci prefiggevamo. Addirit-tura ci siamo allineati ai valori deglistandard europei di una facciata costrui-ta adesso. E’ la conferma che abbiamoavuto ragione nel credere alla possibilitàdi far lavorare al meglio questa facciata,che ricordo è stata progettata nel ’56, eche ci trovava pienamente concordi conla Commissione tecnico-scientifica, inmodo particolare con la prof.ssa Crippa,fin dagli iniziali scambi di idee che han-no accompagnato il lavoro di progetta-zione. L’aver creduto insieme, fino infondo, all’ipotesi del restauro ci ha por-tato a raggiungere questo risultato”.

    AArrcchh.. RReennaattoo SSaarrnnoo,, DDeessiiggnneerr,,RReennaattoo SSaarrnnoo GGrroouupp“As designers and works manager directlyresponsible for the building yard, we we-re able to ascertain right from the startthat execution was in line with the pro-ject. On the other hard, there was no

    other choice. The restoration project wasdesigned and studied to the smallest de-tail so that all that the contractor had todo was implement the project require-ments to the letter. The result is exactlywhat we expected, and performance ofthe aluminium and glass façade is evensuperior to what we had indicated in thespecifications because when we carriedout the practical tests we ascertained va-lues well above standard with respect tofacades of this type.This further confirms that the indica-tions we had given were more than cor-rect.I am fully satisfied with the work carriedout because we attained the results wehad targeted. We in fact managed to at-tain European standards for facades ofthis kind built today. This confirms thatwe were right in believing that it was pos-sible to exploit this façade, which I recallwas constructed in 1956. A belief that weshared with the Technical-ScientificCommittee, in particular with Prof.ssaCrippa, right from our early exchange ofideas that accompanied our design work.The fact that together we firmly believedin the restoration project, allowed us toachieve this result”.

    Ing. Alberto Zerboni, consulente Tecnico dello Studio di progettazioneRenato Sarno Group:“Devo esprimere una grande soddisfa-zione. Devo dire che lo stato di avanza-mento dei lavori ha rispettato perfetta-mente il cronoprogramma di progetto.Saremo pronti per il 18 aprile. A fine feb-braio manca solo qualche ponteggio datogliere. Le squadre dei montatori sonovelocissime, sottraggono i ponteggimentre si sta ancora lavorando. Ho assi-stito a scene buffissime! C’è un unicopunto dolente: i lavori interni, che è unaltro incarico rispetto a quello delle fac-ciate, sono iniziati in ritardo provocandouna quantità di polvere, disordine, con-fusione inaudite. E devo ammettere chequesto dispiace moltissimo a chi lavoraper le facciate, che sono state pulite con-temporaneamente alla rimozione deiponteggi. E poi, all’interno, l’enorme quantità dipolveri di cemento rappresenta quantodi più dannoso, corrosivo, può esserciper l’alluminio. A posteriori ripenso allagrande fatica per convincere tutti i ‘mi-scredenti’ sulla fattibilità dell’opera direcupero. Ma adesso tutto questo ha la-sciato il posto alla grande soddisfazionericevuta in sede di certificazione, dall’I-

    stituto Giordano, per aver raggiunto leperformance richieste dal capitolato,per le quali abbiamo ottenuto anche unsurplus di sicurezza e un surplus di clas-se di tenuta. Si tratta di un riconosci-mento molto gradito perché è una vitto-ria anche nei confronti dei molti che sierano dimostrati scettici sull’opportuni-tà del restauro conservativo e propende-vano per la demolizione di tutta la fac-ciata e il suo rifacimento con una tecno-logia nuova. Certo, qualche difetto è ri-masto. I montanti e i traversi sono glistessi di prima e non si può pensare dievitare il rischio di condensa. Se non c’étaglio termico le temperature interne ri-mangono comunque basse, quindi c’épericolo di condensa. Tutto il resto è aposto: efficienza di trasmissione termi-ca, efficienza del fattore solare dei vetri,che sono stati modificati, efficienza ditenuta all’aria e all’acqua, resistenza aicarichi di vento, di deformazione nelcomplesso della facciata. Una grandesoddisfazione per i risultati ottenuti, maanche per il lavoro svolto, per il clima dicollaborazione che si è instaurato incantiere, dove io mi sono recato e mi re-co uno o due volte alla settimana. Certo,il primo periodo, quello di progettazio-ne, è stato un pò faticoso per le discus-sioni sull’introduzione di nuove tecno-logie che voleva dire costi aggiuntivi perl’ufficio tecnico della Isa, che doveva ri-spettare un preciso tetto di spesa avendogià praticato uno sconto notevole in ga-ra d’appalto. Avevamo raggiunto un ugual grado di ri-gidezza: loro sulla fornitura dei pezzi enoi sulle prestazioni che la struttura inalluminio doveva avere. Di normale am-ministrazione per chi lavora nelle co-struzioni. Comunque, si è sempre lavo-rato in un clima di massima collabora-zione, sia per quanto riguarda il rispettodei tempi, dell’impegno e dell’attenzio-ne per le finiture. Tutte le volte che ab-biamo chiesto di più è stato fatto, sindall’inizio perché tutti hanno capito ladifferenza fra il lavoro che stavamo fa-cendo, quello che volevamo ottenere suquesta facciata, rispetto a quello su unafacciata normale che viene montatasenza grossi problemi di finiture. E’ sta-ta messa una cura particolare dimo-strata anche dall’inserimento nei profi-li, che sono quelli originali e quindi pri-vi di alcune battute, non previste quan-do la facciata è stata progettata a metàdegli anni ’50, di una guarnizione piùconsistente”.

  • FINESTRAmarzo 2004

    Restauro

    IInngg.. AAllbbeerrttoo ZZeerrbboonnii,, CCoonnssuullttaannttTechnician of the Designers,Renato Sar-no Group“I must say that I am fully satisfied. Thework stages were met punctually accor-ding to the project schedule. We will beready on April 18th. At the end of Fe-bruary, all that needs to be done is remo-ve some scaffolding. The teams of fittersare very fast – they actually remove thescaffolding as work continues. I have seensome very funny things! There is just onesore point: the indoor works, which in-volved a separate appointment with re-spect to that for the facades, were startedwith some delay causing an incredibleamount of dusty, disorder and confusion.I must admit that I was very sorry for tho-se working on the facades which werecleaned when the scaffolding was remo-ved.Indoors too, nothing could have beenmore harmful for the aluminium thanthe quantities of cement dust. In retro-spect, I think of the effort required to con-vince the “unbelievers” of the feasibility ofthe restoration project. All this is overnow leaving only our enormous satisfac-tion when the Giordano Institute certi-fied that the performance levels requiredby the specifications had not only beenmet but even exceeded in terms of safetyand seal class. This recognition is greatlyappreciated because it is also a victorywith respect to all those who were scepti-cal about the preservation project andwanted to demolish the façade and re-place it with new technology. Certainly,some defects there. The pillars and cros-sbeams are the same as before and we cannot think that there is no risk of conden-se. If there is no thermal cut the indoortemperatures in any case remain low,meaning that there is a risk of condensa-te. Everything else is perfect: efficientthermal transmission, efficient solar fac-

    tor of the glass, which was modified, effi-cient air seal and waterproofing, resi-stance to wind loads and deformation ofthe façade as a whole.I am very satisfied by the results obtained,the work carried out and the spirit of col-laboration on the yard where I went andstill go at least once or twice a week. Cer-tainly, initially it was difficult because ofthe discussions regarding the introduc-tion of new technologies which meant ex-tra costs for the Technical Office of Isawho had a precise budget to respect sincea considerable discount had been offeredin the bid.We had reached a deadlock: on their partregarding the prices and on our part re-garding the properties that the alumi-nium structure had to have. But this isquite normal for those who work in thebuilding trade. At all times however wework in a spirit of collaboration with re-spect to deadlines, effort and care to thefinishes.Whenever we asked for more, wegot it because right from the start everyo-ne understood the difference between thework we were doing and what we wantedto achieve on this façade, with respect toa normal façade which is generallymounted without great problems of fi-nish. Particular care was given to every-thing, like the insertion of a thicker ga-sket in the profiles, which are the originalprofiles and which therefore did not havesome of the strikes because they were notincluded when the façade was designedtowards the middle of the 50’s.

    Giancarlo Tonelli,legale rappresentante di Isa“E’ stata una scommessa. E’ ancorapresto per dirlo (mancano ancora qua-ranta giorni al 18 aprile) ma credo pro-prio di averla vinta. Anzi, l’abbiamovinta, noi tutti della Isa: dirigenti, uffi-cio tecnico, responsabili di officina,operai, montatori. E per riuscirvi abbia-mo dovuto pensare e operare nellostesso tempo: un tempo da record! Perrispettare la scadenza di contratto, fis-sata in 365 giorni, abbiamo creato unacorsia preferenziale, all’interno dellaproduzione, riservata al Pirelli. Vuol di-re che mentre noi seguivamo diretta-mente il restauro delle facciate control-landolo passo passo in officina, i lavoripiù semplici sono stati subappaltati edeseguiti in altre officine. Lo stesso Ctscosì come la Commissione di collaudolo hanno potuto verificare durante i lo-

    ro sopralluoghi. L’ultimo è proprio diquesti giorni. Una faticaccia, ma ancheuna grande soddisfazione. E, devo dir-lo, grande merito va riconosciuto al no-stro ufficio tecnico e soprattutto ai re-sponsabili d’officina che hanno dimo-strato una grande disponibilità versotutte le richieste del progetto di restau-ro. Siamo riusciti a rigenerare un pro-dotto di cinquant’anni fa e, con tutti gliaccorgimenti dettati dalla progettazio-ne, siamo riusciti a riportarlo alle per-formance attuali,come hanno dimo-strato sia le prove in laboratorio siaquelle in cantiere. E’ stata questa lascommessa più grande, in quanto nonerano in molti a credere sulla possibili-tà di ottenere queste performance. Nonda meno è stato il rispetto della tempi-stica, che per noi della Isa effettivamen-te non era di 365 giorni. Era necessariobruciare le tappe. E se da una partel’amministrazione ha fatto di tutto peragevolare le procedure burocratiche,dall’altra noi ci siamo presi la responsa-bilità, nella convinzione di aver svoltoun ottimo lavoro di progettazione, dianticipare certe approvazioni. Abbia-mo rischiato e, ribadisco, anche se è an-cora prematuro dirlo, ce l’abbiamo fat-ta. L’assegnazione della gara è stata fat-ta a inizio marzo 2003, ma solo dopol’approvazione della progettazione ab-biamo potuto iniziare la nostra parte. Ametà aprile dello scorso anno erano an-cora occupati dieci piani del grattacie-lo. In sostanza abbiamo allestito i pon-teggi (per i quali ci sono voluti più di tremesi), smontato le facciate, restauratotutti i montanti e traversi più i vari pez-zi, rimontato le facciate con i nuovi ve-tri, smontato i ponteggi, in poco più dinove mesi. Come concepire un figlio! Per riuscirvi abbiamo intensificato iturni lavorativi, istituito i turni prefesti-vi e notturni: nei mesi di pieno inverno,quando le giornate eranopiù brevi, abbiamo installato degli ap-positi fari sui ponteggi per poter pro-trarre i lavori. Le ore di lavoro sono sta-te tantissime: 10.000 solo per le opera-zioni di pulizia! Abbiamo assunto a ter-mine, attraverso tre agenzie interinali,nuova manodopera che lavorava all’in-terno sotto la nostra supervisione. Poiabbiamo dovuto sostituire la manodo-pera maschile con quella femminileperché ci siamo resi conto che era piùadatta a svolgere le operazioni di puli-zia dei profili degradati. Per poter ripor-

  • FINESTRAmarzo 2004

    Speciale Pirelli

    tare le facciate all’originaria brillantez-za, che poi è il fattore che caratterizza ilPirelli, ci siamo avvalsi di alcune dittedella nostra zona che fanno ancora ma-nualmente lo stesso tipo di spazzolatu-ra che veniva utilizzata trent’anni fa! Equesta è stata una vera fortuna in quan-to non è stato possibile utilizzare gli at-tuali sistemi industriali perché ogniprofilo ha misure diverse da quellestandard. Gli operai uscivano neri comespazzacamini! Poi c’é stata la grossaoperazione della marchiatura... Ma l’escamotage più riuscito è statoquello di montare i ponteggi e contem-poraneamente smontare le facciate. Se-condo la programmazione queste duefasi avrebbero dovuto avvenire in suc-cessione. Ma allestire un ponteggio di30.000 metri quadrati avrebbe richiestopiù di tre mesi di lavoro! Per guadagna-re tempo e poter avere prima i pezzi dalavorare in officina mentre allestivamo iponteggi abbiamo cominciato a smon-tare le facciate, dal basso verso l’alto,cosa che sembrava non si potesse fare.Abbiamo operato al contrario rispetto aquanto previsto: non dall’alto verso ilbasso ma dal basso verso l’alto. Quando avevamo finito di montare ilponteggio eravamo già pronti a rimon-tare dal basso i pezzi rigenerati. A uncerto punto montavamo sia dal bassosia dall’alto e come nella costruzionedelle gallerie alla fine ci siamo trovatinel mezzo. L’aver pianificato tutto scru-polosamente ci ha permesso di non ri-fare le stesse cose e quindi di guadagna-re tempo. Un impegno enorme da partedi tutti”.

    GGiiaannccaarrlloo TToonneelllliiLLeeggaall RReepprreesseennttaattiivvee ooff IIssaa“It was an authentic gamble. It is stillearly (we have another 40 days to April

    18th ) but I believe it is a gamble I havewon.. or rather that we have won, ever-yone here at Isa: our executive mana-gers, the technical office, workshop, wor-kers and fitters. To win we were forced towork and think at the same time: in re-cord breaking time! In order to meet thedeadline of 365 days we created a prio-rity lane in production reserved to Pirel-li. This means that while we were follo-wing the restoration of the façade di-rectly and controlling this step by step inour workshop, the simpler works weresubcontracted and carried out by otherworkshops. Cts and the Testing Com-mittee were both able to ascertain thisduring their inspections the last ofwhich was carried out just recently. A lotof hard work but also extremely satisf-ying. I must say that much of the meritgoes to our Technical Office and aboveall to the Workshop Manager who at alltimes were ready to meet the require-ments of the restoration project. We ma-naged to regenerate a product whichwas 50 years old and with appropriatedesign expedients, restored it to is cur-rent performance levels, as confirmed byboth the lab and yard tests. This was ourbiggest gamble because not many belie-ved that it would be possible to achievethis performance. Just as important wasrespecting the deadline which for us atIsa was not actually 365 days. We had towork ahead of schedule. And if on onehand the our administration office didits utmost to cut down on the red tape,on the other we assumed the responsibi-lity, convinced as we were of having pre-pared an excellent project, of anticipa-ting some of the approvals. We risked,and I reiterate, even if its is early yet, wedid it. The tender was awarded in March2003 but only after approval of the pro-ject were we able to start working. At themiddle of April last year ten floors of thesky scraper were still occupied. Substan-tially we put up the scaffolding (whichrequired more than 3 months), dis-mounted the facades, restored all thepillars and crossbeams as well as va-rious other parts and remounted the fa-cades with new glass panels, dismoun-ted the scaffolding in just under ninemonths. It was like giving birth to achild!To do all this we increased our work

    shifts, introduced pre-holiday and nightshifts in winter when daylight was lessand installed lights on the scaffolding towork longer hours. We worked an incre-dible amount of hours: 10.000 hours justfor cleaning! We took on additionalpart-time workers through three part-ti-me employment agencies who workedunder our supervision. We then had toreplace the men with women because werealised that they were better at cleaningthe damaged profiles.To restore the original shine to the faca-des, which is the characterising featureof Pirelli, we used various local compa-nies who still manually brush by handin exactly the same way it was donethirty years ago! We were extremely for-tunate in this because it was not possibleto use the currently industrial systemssince each profile is in non standard si-zes. Our workers would come out loo-king as grimy as chimney sweepers! Wethen had to face the enormous markingoperation……But the most successful expedient wasthat of mounting the scaffolding whilewe dismounted the facades . Accordingto the schedule, these were two separatestages. But setting up scaffolding of mo-re than 30.000 would have required mo-re than three months! To save time andget the parts into our workshop, whilewe put up the scaffolding we started todismount the facades from bottom totop, something which initially wethought couldn’t be done. We workedbackwards in other words, not from topto bottom but from bottom to top.When we finished mounting the scaffol-ding we were ready to mount the regene-rated parts from the bottom. At a certainpoint we were mounting the parts bothat the bottom and at the top and just li-ke when you build a tunnel – we met atthe middle. Everything was very care-fully planned to avoid having to redothings and save time. A terrific amountof hard work by everyone!.

    Il ruolo del vetro:Saint Gobain e VetrobergamoElevato isolamento termico e acustico,ottima trasmissione luminosa ma relati-vamente basso fattore solare, stretti re-quisiti di sicurezza e aspetto neutro.Queste le caratteristiche richieste alle

  • FINESTRAmarzo 2004

    vetrazioni dal capitolato.Un aspetto vincente è stata la fornituradi un vetro di nuova generazione, l’SggPlanitherm Ultra che Giovanni Capra,responsabile Grandi Cantieri di SaintGobain definisce il prodotto più innova-tivo della gamma di vetri a isolamentotermico rinforzato. Nella composizioneproposta nel cantiere Pirelli, il vetro iso-lante a base di Planitherm Ultra permet-te di ottenere un valore di trasmittanzatermica di 1,1 W/m2K (quasi un terzo diquanto si ottiene con una vetrata isolan-te normale) permettendo notevoli ri-sparmi energetici in inverso con un con-seguente aumento del confort. Perdipiù, è un vetro, evidenzia Capra, che inestate riduce la trasmissione del caloreproveniente dalla radiazione infrarossa.Ma il fattore decisivo è stato un aspettoestetico neutro, come espressamente ri-chiesto dal capitolato. Questo per le par-ti vision. Per le parti sottofinestra è stataimpiegata la tipologia Stadip PlanidurUltra 88,2 che garantisce ottimaresisten-za meccanica e omogeneità con il vetro-camera utilizzato nelle parti vision. Unruolo importante è stato quello del tra-sformatore vetrario, Vetrobergamo. ParlaPiero Tinti, titolare dell’azienda berga-masca: “Il nostro compito è stato quellodi fornire i vetri ovvero i vetri con le ca-ratteristiche tecniche richieste nel capi-tolato. Da subito abbiamo proposto unparticolare tipo di vetro Saint-Gobain,coadiuvati dall’esperienza di GiovanniCapra della stessa Saint-Gobain Italia. Aentrambe le società che distintamenteavevano partecipato alla gara d’appaltoavevamo da subito proposto questo tipodi vetro. Poi la Isa, si è rivolta a noi per lafornitura. Il fatto di aver da subito pro-

    posto il vetro “giusto” e la velocità concui abbiamo eseguito quanto era di no-stra competenza ha sicuramente accele-rato i tempi, con grande sorpresa di tut-ti, anche della Isa”. n

    TThhee RRoollee ooff GGllaassssSSaaiinntt GGoobbaaiinn aanndd VVeettrroobbeerrggaammooVery high thermal and acoustic insula-tion, excellent light transmission pro-perties but a relatively low solar factor,strict safety requirements and a neutralappearance. These were the glazing re-quirements according to specifications,A winning aspect was the use of a newgeneration glass called Sgg Planitherm

    Ultra that Giovanni Capra, Managerof the Saint Gobain Large Sites Depart-ment defines as the most innovativeproducts in the reinforced thermal in-sulation glass range. In the composi-tion used on the Pirelli site, the Plani-therm Ultra based insulating glass pa-nels ensure a thermal transmission of1.1 W/sq.mK (almost one third of thatof a standard insulating glass panel)giving an significant reverse energy sa-ving and consequently increasing com-fort. In addition, during the summerthis glass, says Capra, reduces heattransmission from infrared radiation.But the deciding factor was its neutralappearance, as expressly called for byspecifications. This at least for the vi-sion parts. For the parts below the win-dows Stadip Planidur Ultra 88.2 wasused which guarantees excellent me-chanical strength and matches theglass chamber used for the vision parts.The glass manufacturer, Vetrobergamo,also played a very important role. “Ourrole” says Pietro Tinti owner of the com-pany from Bergamo, “was to supply theglass, or rather the glass with the tech-nical characteristics required by thespecifications. Right from the start wesuggested a special Saint-Gobain glasswith the help of Giovanni Capra ofSaint-Gobain Italy. We had suggestedthis type of glass right immediately toboth the companies who had partici-pated in the tender separately. Then Isaasked us to make the supply. The factthat the “right” glass was suggestedright away and the speed with whichwe carried out our work, undoubtedlycut down on times, surprising everyo-ne, including Isa”.

    spessore nominale 33.8 mm

    peso 45.8 kg/m2

    TL (trasmissione luminosa) 66 %

    R1 (riflessione in faccia 1) 19 %

    R2 (riflessione in faccia 2) 17 %

    UV (trasmissione ultra violetto) < 1 %

    TL (trasmissione diretta) 35 %

    ReE (riflessione energ. esterna) 23 %

    Ae1 (assorb. energ. 1a vetrata) 36 %

    Ae2 (assorb. energ. 2a vetrata) 5,0 %

    FS (fattore solare) 0,42

    SC (shading coefficient) 0,48

    g (fattore solare DIN 67507) 0,39

    U (trasmittanza termica) 1,1 W/m2 °K

    Rw (indice di attenuazione ponderato)

    40 dB (valore calcolato)

    Tabella - Caratteristiche dei vetri

  • FINESTRAmarzo 2004

  • ingegner Paolo Rosella, diret-tore tecnico di ISA, e nellospecifico supervisore dellaprogettazione esecutiva delrestauro del Grattacielo Pi-

    relli, è forse la persona che ha vissutopiù da vicino tutte le operazioni in cuisi è articolato il restauro delle facciatein vetro e alluminio. “Certo - ammette Rossella - l’opera-zione di restauro conservativo impo-sta dalla Commissione tecnico-scien-tifica e dalla Regione Lombardia èstata difficile da comprendere un po’per tutti noi in azienda, dai dirigentifino agli operai”.Un procedimento voluto fortementedalla professoressa Maria AntoniettaCrippa e dai colleghi Di Maio, Carbo-nara e Di Francesco, che partiva dalpresupposto che l’opera di Giò Ponti èun monumento dell’architettura mo-derna e come tale andava conservataanche nel più piccolo dettaglio, e nel-la sua storia. La stessa Crippa ha ma-nifestato il maggior entusiasmo e lamaggior convinzione nel restauro finoa “partecipare” alle operazioni di re-cupero assieme agli operai addetti alrestauro. La sua presenza è stata a dirpoco indispensabile perché in Isa sicapisse fino in fondo le ragioni di unrestauro che pareva avere poco senso.

    Ammette il direttore tecnico di Isa:“In effetti ci siamo trovati leggermen-te a disagio quando in stabilimentosono arrivati i primi profili del Pirelli:degradati, graffiati, sporchi, tanto chemolti hanno pensato subito a quantofosse strano tutto quel recupero, pez-zo per pezzo, quando si poteva rifaretutto nuovo.E c’è voluta una lezione di Crippa aglioperai e ai tecnici per far comprende-re la filosofia dell’operazione: l’im-portante non era tanto avere un pro-filo tutto lucido e nuovo quanto recu-

    FINESTRAmarzo 2004

    Ennio Braicovich

    Grattacielo Pirelli.Nelle parole di Paolo

    Rosella, direttore tecnico

    di Isa, la persona che

    ha vissuto più da vicino

    tutte le operazioni in cui

    si è articolato il restauro

    delle facciate in vetro

    e alluminio del Grattacielo

    Pirelli, le difficoltà e le

    soluzioni per l’intervento.Test dopo testL’

    Ponteggi in via di eliminazione.

    A destra, montatore in attesa di carico.

    In apertura: a metà febbraio buonaparte del ponteggio del cantiere Pirelliera già stata smontata.

    Restauro

  • perarne certamente la funzionalità el’aspetto estetico il più possibile marispettandone sempre la storia. Ov-vero se il profilo riportava un segno,una lesione, un foro, occorreva rispet-tare il segno, la lesione, il foro perchése c’erano, c’era un motivo, c’era unaragione, c’era una storia da non di-menticare. Qui, la prof. Crippa ci hadato un indispensabile sprint inizialeper iniziare con slancio”.L’operazione di restauro conservativoha coinvolto tutti i componenti, mon-tanti, traversi, ante e accessori dellefacciate e dei corpi bassi del Pirelli, sal-vo i tre piani andati distrutti il 18 aprile2002 dall’impatto dell’aereo. Il proces-so di rigenerazione ha previsto inizial-mente la marcatura identificativa ditutti i componenti: all’atto dello smon-taggio mediante una marcatura nonpermanente dei profili e dei vari com-ponenti, e quindi all’atto dell’ingressoin stabilimento con una marcatura de-finitiva ed indelebile applicando uncodice alfanumerico mediante una

    punzonatrice meccanica. La marcatu-ra ha permesso di poter rimontarequalsiasi elemento - anche il più picco-lo come una cerniera - nella stessa po-sizione originale. Ogni componente èstato quindi pulito e rigenerato.Le facciate dei tre piani devastati so-no invece state costruite ex novo

    estrudendo presso Metra i profili perun totale di 32 matrici a ricalco esattodelle matrici originarie. I componenti dei tre piani distruttipresentano una marcatura diversa: R2003, ovvero Restauro 2003, per per-mettere, oggi e in futuro, l’identifica-zione dei nuovi componenti.

    Il ruolo dei laboratori

    La facciata di vetro e alluminio delGrattacielo Pirelli è stata studiata e ve-rificata in ogni singolo componente. Numerosi i test di laboratorio con-dotti, prima e durante la costruzione,a cominciare dai classici test di tenu-ta all’aria e all’acqua, al vento, provedi impatto dall’interno e dall’esternoper urto da corpo molle che sono sta-ti condotti presso l’Istituto Giordanonei suoi laboratori di Bellaria. Glistessi tecnici dell’Istituto Giordanohanno eseguito prove in opera in can-tiere sia all’atto dello svolgimento delprogetto esecutivo per determinare laconsistenza e la resistenza degli ele-menti di ancoraggio sui solai (tipoferri Halfen), che sono stati sottopostia prove di pull out, cioè di estrazione.Ma anche le saldature delle ante (tut-te le ante degli apribili di facciata so-no a telaio saldato per saldobrasaturaa scintillio) sono state sottoposte a in-dagini radioscopiche. Le ante delle facciate dei tre piani di-strutti, (ricostruite come i montanti etraversi di facciata da Isa) sono statesottoposte a prove di carico sia in la-boratorio che in opera e a verifica ra-diografica dall’Istituto Italiano di Sal-datura di Genova, che ha eseguito in-dagini radioscopiche anche su altrielementi di facciata che richiedevanotale verifica.Analogamente le finiture superficialisono state accuratamente sottopostea vaglio.Il Qualital di Novara, ente per la qua-lificazione dei prodotti in alluminio,ha operato indagini iniziali per verifi-care lo stato di degrado corrosivo deiprofili d’alluminio, dei pannelli deicorpi bassi del complesso del Pirelli.

    FINESTRAmarzo 2004

    Speciale Pirelli

    Nella foto: la commissione di collaudoal lavoro in cantiere.Al centro l’avv. Maurizio Boifava,presidente della Commissione di collaudo, attorniato a sinistradall’ing. Paolo Rigone, e a destradall’ing. Adriano Garavaglia.

    Soddisfatto anche il progettistaarchitetto Renato Sarno, qui a destranella foto, assieme a Rosella e Zerboni,che mette in luce come siano ottenutidalle facciate valori prestazionali bensuperiori alle richieste di capitolato.

    E’ in corso la prova di tenuta all’acqua acura dell’Istedil di Roma. Il 10 % dellafacciata è stata sottoposto a test in operasecondo le richieste della Direzione Lavori.

    Adriano Crotti e Carlo Alberto Zerboni,consulenti tecnico dello Studio Sarno perle facciate, qui ritratti con l’ing. PaoloRosella, a destra nella foto: “Dallafacciata ricondizionata di Giò Pontiabbiamo ottenuto risultati che pochitecnici credevano possibili. E li abbiamoottenuti costantemente ad singolo passo,in ogni singola prova. Un risultatoottimo che mostra che tutto è stato fattocon professionalità e attenzione”.

  • Lo stesso ente è stato incaricato distabilire il modo ottimale per esegui-re il procedimento di rianodizzazionee di finitura superficiale dei profili. Incorso d’opera, il Qualital ha avuto ladoppia funzione di controllore pressogli impianti di galvanica dello stabili-mento ISA per verificare la correttez-za del processo di riossidazione e fini-tura dei profili, nonché di controllorein opera dello spessore dell’anodizza-zione e della qualità superficiale deiprofili oggetto del restauro. Gli im-pianti di ossidazione anodica di ISAsono certificati Qualanod e subisconoun periodico controllo da parte del-l’ente Qualanod.

    Restauro del moderno

    Per quanto unica l’operazione del re-stauro del Pirelli non è una prémièreper Isa. Infatti l’azienda marchigiana,già quattro anni fa, proprio a Milano,aveva realizzato l’operazione di recu-pero del Complesso ex Montedison diviale Zara, via Pola e Taramelli, proget-tato dall’architetto Marco Zanuso, eacquisito dalla fondazione Enpam chea sua volta lo ha affidato alla RegioneLombardia. Anche quella fu un’opera-zione di restauro in quanto fu conser-vata l’interezza di tutte le facciate peri-metrali del grande complesso. Il Com-plesso ex Montedison fu il primoesempio di tecnologia di facciata a cel-lule (modulo molto stretto da 0,65 per6,5 metri, anche quello a cellule salda-te) realizzata negli anni settanta daFeal. L’operazione di quattro anni faha comportato la rigenerazione dellecellule, con la contemporanea sostitu-zione dei vetricamera e di parte dei ve-tri pannello, e il rifacimento degli ac-cessori malfunzionanti. “E’ un bell’esempio di tecnologia Fealche a distanza di 35 anni è ancora lìtutta da vedere. Molto simile, per cer-ti aspetti, al restauro del Pirelli” evi-denzia Rosella.Un restauro che è destinato a rimane-re opera unica, come conferma l’ing.Paolo Rigone, membro della Com-missione di collaudo e direttore tec-

    nico di Uncsaal, l’Associazione deicostruttori di serramenti e facciate inalluminio: “Quello del restauro con-servativo è un filone particolare delmercato edilizio. Il caso del Grattacie-lo Pirelli rimane un caso isolato, per-ché è un’opera del moderno già sog-getta a vincolo e non mi sembra cheesistano altri casi di facciate con me-no di 50 anni di vita sottoposte a vin-colo. Da anni, invece, assistiamo al ri-facimento di facciate tradizionali tra-sformate in facciate in alluminio e ve-tro oppure di facciate continue sosti-tuite con nuove”.E in effetti, mette in luce il direttoretecnico di Isa: “Il 60% delle nostrecommesse sono vere e proprie ristrut-turazioni di edifici commerciali, indu-

    striali, rigenerati nell’estetica esternacon una nuova pelle in facciata conti-nua, realizzata spesso mantenendo lacontinuità dell’attività lavorativa negliambienti interni. Questo mercato stacomportando anche una forte evolu-zione del ruolo del costruttore di fac-ciate e serramenti di una certa gran-dezza che ha dovuto creare al propriointerno una struttura interna in gradodi gestire un cantiere edile nella suacomplessità. I tecnici di queste azien-de non sono più dei semplici gestoridi commessa con relativo passaggioin produzione di componenti serra-mentistici ma diventano un vero eproprio filtro tra committenza, can-tiere, maestranze acquisendo un ruo-lo estremamente arricchente.” n

    FINESTRAmarzo 2004

    Restauro

    Ferdinando Savi di Istedil, il tecnico cheha eseguito le prove di tenuta in operasulle facciate assieme a Adriano Crotti ePaolo Rigone, componente dellaCommissione di collaudo secondo cui:“Dietro il restauro del Pirelli c'è ungrande lavoro di gruppo.Tutti stannodando il massimo a cominciare dallaDirezione Lavori. Isa sta lavorandomolto bene. I risultati delle prove,compiute da dicembre in qua, stannodando risultati molto confortanti, ben aldi là delle richieste di capitolato. Anchel’Istedil, incaricato delle verifiche inopera, sta mostrando una grandecollaborazione”.

    Dettaglio di un sistema di attacco dellafacciata alla soletta ricondizionato.

    Dettaglio di cerniera e di angolo saldatocon procedimento TIG di un’anta del25esimo piano, uno dei tre piani difacciata costruiti ex novo. Sono state fattepiù prove per individuare una lega che,dopo il processo di rianodizzazione delserramento, desse la stessa colorazionedell’alluminio in lega 6060 ed evitasseuna “cicatrice” nera. Nello specifico è unalega a base di magnesio.

    Dettaglio di guarnizione siliconicaapplicata al serramento.

  • FINESTRAmarzo 2004

    Speciale Pirelli

    Ennio Braicovich

    Sull’operazione di restauro delle facciate del Pirelli Isa harealizzato un interessante e gradevole Dvd che ci propone,fotogramma per fotogramma, l’intera sequenza delleoperazioni: dalla posa dell’impalcatura metallica allosmontaggio delle facciate e via via lungo l’intero ciclo dellelavorazioni fino al rimontaggio in opera. Dal film abbiamotratto una trentina di immagini che parlano da sé. Molte diesse per di più sono corredate da una didascalia che illustrala relativa fase di lavorazione.Ve le proponiamo con quellaemozione che ogni lettore attento prova quando entra in unopificio grande o piccolo che sia, destinato per di più, comein questo caso, a partecipare alla realizzazione di quellagrande gioia che ci dona il Pirelli restaurato.Un ringraziamento all’ingegner Tosi di Isa per lacollaborazione prestata e all’arch. Multari dello StudioCorvino+Multari che gentilmente ha voluto privarsi(temporaneamente) del Dvd.

    Fotogrammaper fotogramma

  • FINESTRAmarzo 2004

    Restauro

    SEQUENZALAVORAZIONI

    STABILIMENTO

  • FINESTRAmarzo 2004

    Speciale Pirelli

  • FINESTRAmarzo 2004

    Tecnologia

    e ante del Pirelli, di dimensionimolto ampie, 1700 x 1900 mm,e saldate agli angoli a 45° a scin-tillio, sono state sottoposte per

    oltre quarant’anni a grandi sforzi e sol-lecitazioni ai collegamenti. Ne sono de-rivate lesioni, in qualche caso, cui è sta-to posto rimedio mediante la ri-saldatu-ra dei collegamenti con tecnologia TIG,ovvero in atmosfera inerte d’azoto. An-che questa operazione è avvenuta a cu-ra di Isa. Un secondo intervento è statorealizzato sul sistema di tenuta dei ser-ramenti, riqualificato totalmente. All’e-

    poca, la progettazione specialistica erastata sviluppata, in collaborazione conGio Ponti, dal geometra Gaiba dello stu-dio tecnico della società Curtisa, unodei costruttori delle facciate del Pirelli.La tenuta era basata sul sistema a dop-pia battuta, alluminio contro alluminio,rinforzato da una guarnizione centraleterminante con un lungo labbro, e chesi potrebbe definire un giunto aperto inembrione. I tecnologi Carlo Alberto Zer-boni e Adriano Crotti, consulenti delRenato Sarno Group, hanno individua-to una soluzione migliorativa nell’intro-

    duzione di nuove guarnizioni e soprat-tutto di una guarnizione in gomma sili-conica a doppio labbro che crea, tra ledue battute, un sistema di tre camereanziché due come in precedenza. Il ri-sultato di tenuta ottenuto è a dir pocoeccezionale raggiungendo la classe R6,evidenzia l’ingegner Zerboni. Un risul-tato che è stato verificato prima pressol’Istituto Giordano e poi ampiamente inopera, visto che ben un decimo dellasuperficie delle facciate del Pirelli, è sta-to sottoposto a prove di tenuta in operaa cura di Istedil. n

    E.B.

    Grattacielo Pirelli.L’intervento di restauro

    conservativo

    del Pirelli

    ha investito anche l’aspetto

    più propriamente

    prestazionale di facciate

    e serramenti.

    Riqualificato totalmente

    il sistema di

    tenuta.

    Riqualificazionedi facciate e serramenti

    L

  • FINESTRAmarzo 2004

    Speciale Pirelli

    Prove eseguite presso l’Istituto Giordano.Verifiche sulle saldature.

    Sezioni orizzontale e verticale originali.

    Sezioni del sistema ricondizionato.

    Estratto da Nuova Finestra 3/2004©Reed Business Information - Milano

  • Il complesso ante-operam visto

    da Viale C. Colombo - Roma.

    RIQUALIFICAZIONEESTETICA E FUNZIONALEA ROMA

    Committente:

    PIRELLI & C. PROJECT MANAGEMENT S.p.A.

    Sede dell’Espresso

    Viale C. Colombo - Roma

    Progetto dello Studio di Architettura

    Arch. G.P. Luzietti

    Lavoro eseguito dalla ISA S.p.A. con formula

    “chiavi in mano”

    Alcune cifre del lavoro:

    Ponteggi montati ca. 11.000 mq.

    Smontaggio facciata ca. 6.000 mq.

    Nuove facciate con frangisole ca. 3.000 mq.

    Rivestimenti in pannelli alluminio ca. 3.000 mq.

    A sinistra e nell’altra pagina

    il gruppo di edifici come si presentano adesso,

    dopo la fine dei lavori di riqualificazione

    funzionale ed estetica attuata dalla ISA S.p.A.

  • www.isaspa.eu

    n° 2648/18/00 del 30/08/2007

    n° 2648/18/00 del 30/08/2007