Graditi ospiti

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Scuola d infanzia statale ! ACQUERELLO" 3° circolo Carpi Sezione 3 anni Insegnanti : Annalisa Mantovani e Loredana Paltrinieri Anno 2010/2011

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Percorsi d'integrazione.

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Scuola d infanzia statale !ACQUERELLO"

3° circolo Carpi Sezione 3 anni

Insegnanti : Annalisa Mantovani e Loredana Paltrinieri

Anno 2010/2011

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Pur partendo dalla consapevolezza che ogni bambino e ogni famiglia rappresentano !un mondo culturale", un alchimia identitaria che si compone di caratteristiche e specificità singolari, è tuttavia evidente che oggi altre culture d infanzia e !nuove" differenze, abitino i luoghi educativi per tutti. I servizi educativi per l infanzia rappresentano il primo luogo nel quale i bambini conoscono e riconoscono le differenze, vengono a contatto con parole e suoni sconosciuti. Rappresentano anche il luogo in cui i genitori si trovano gli uni accanto agli altri come utenti di un servizio che entra nella famiglia. Per questo abbiamo preso la palla al balzo ed abbiamo pensato di avventurarci in questo progetto che potrebbe avere la durata di tutti i tre anni. Tale percorso nascerà da tre protagonisti: le insegnanti, i genitori ed i bambini, prenderà vita e forma secondo questi tre fattori che interagiranno tra loro.

Le scuole del infanzia sono diventate negli ultimi anni luoghi multiculturali e plurilingui, luoghi privilegiati per l integrazione dei bambini immigrati e delle loro famiglie.

L intercultura non è più considerata come meta ideale per una società del futuro, ma come orizzonte di riferimento per scelte quotidiane e proposte educative.

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Abbiamo pensato di istituire un grande libro di raccolte di tutti gli eventi, momenti, avvenimenti che colpiscono la nostra attenzione durante le giornate passate a scuola e che vorremmo condividere con le mamme e i papà !

Questo librone degli incontri, si prefigge l obiettivo di dar voce all infanzia. Vuol parlare del bambino, dei suoi pensieri, delle sue intenzioni, delle sue intelligenze e dei suoi interessi ! A noi insegnanti è dato il compito di sostenere le scoperte, le loro curiosità le loro intuizioni, lasciando spazio all imprevisto e alle domande che ne nascono.

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Le pagine partono da un solo punto certo: Lasciare spazio all’imprevisto che scaturisce dal quotidiano. Un quotidiano fatto dai bambini che vivono in relazione con genitori, con le insegnanti, tra gli amici e con tutto ciò che potrà accadere un bambino capace di “incontrare”, di mettersi in relazione, collaborare costruire la propria conoscenza. Un bambino osservatore,curioso, esploratore della realtà, che guarda, insegue e incontra oggetti e situazioni, riflette e spartisce con gli altri, questi momenti, costruendo fin da subito la propria identità, in relazione con il gruppo e le cose che lo circondano. Il librone parla di una scuola intesa come luogo di incontro con le famiglie che, sfogliando, possono condividere con il proprio figlio le esperienze più significative, nate dallo imprevisto che di volta in volta accade a scuola, tra i bambini impegnati nel reale. Il librone è stato poi integrato da una “cornice” digitale su cui, di giorno in giorno scorrono la foto dei momenti passati insieme.

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Chiediamo ai genitori, nel momento dell inserimento del loro bambino, di lasciare un saluto o un desiderio sul vetro della nostra sezione, nella lingua di provenienza …

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Ben presto alcune mamme appena immigrate a Carpi da diverse province italiane: Perugia, Caserta.. si sentono sole e non conoscendo nessuno, decidono di mettersi insieme cogliendo come occasione il momento delle giornate di lavoro per preparare gli addobbi di Natale a scuola. Mamma di Elia: ” Un giorno pioveva e la mamma di Nour con la bimba,erano a piedi ed io le ho dato un passaggio a casa. Durante il tragitto dico a Najete che siamo a Carpi

….QUESTO E’ CIO’ CHE ACCADDE …

sola. Lei mi racconta che sono 8 anni che vive qui e, arrivate a destinazione, ci salutiamo, mi abbraccia e mi dice: ”Da questo momento non sei più sola qui, ci sono io come tua amica!” …E da quel momento si sono susseguiti incontri, feste, momenti per poter conoscersi, diventare amici e condividere la vita a scuola. Vi raccontiamo qualcuno di questi momenti …

da qualche mese e che non ho ancora amici e sono spesso

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Alcune mamme avevano il desiderio di festeggiare il Natale insieme e così hanno pensato di invitare le famiglie della sezione proponendo loro di portare un piatto tipico del loro paese e ne è nata una cena squisita e ricchissima dei gusti e profumi più disparati !

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Alcuni genitori della sezione avevano il desiderio di trovarsi per festeggiare il carnevale insieme. Così hanno pensato di associare il carnevale al capodanno cinese che è una delle più importanti e maggiormente sentite festività tradizionali cinesi e celebra l'inizio del nuovo anno e e ogni anno del calendario cinese assume il nome di un animale.

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Questo progetto si svolge con la partecipazione di un famigliare che verrà in sezione a proporre una attività di suo gusto ai bambini. Potrà proporre canzoni o balli della propria cultura, abiti tipici della propria nazionalità, preparazione di tè o tisane a piacimento, costruzione di oggetti tipici … Tale progetto è nato dal desiderio di noi insegnanti di dare spazio a questi genitori così aperti e propositivi, non solo, anche per dar modo loro di conoscere più da vicino l ambiente scolastico, spesso sconosciuto. e per i bambini, per poter condividere un po di tempo con i loro famigliari …. Siamo curiose di vedere cosa succederà !!

PROGETTO

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… Silvana è venuta una mattina con noi proponendoci la realizzazione realizzare degli stampini floreali di gesso. Ogni bambino ha mescolato acqua con polvere di gesso …

Il liquido è stato versato nello stampino, scelto in precedenza Abbiamo aspettato 30 minuti .. Infine li abbiamo colorati con gli acquerelli e portati a casa per le mamme e i papà !

Chiara:sembra farina Riccardo: è anche morbida Andrei: è bianca Chiara: è morta (morbida)‏ Giulio: serve per fare le statuine

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Pino, il papà di Gaia è un ex allenatore di rugby e ha deciso di essere il nostro allenatore per un giorno … Ecco cosa ci propone:

Per cominciare in alto e in basso le braccia …

poi proviamo a passare la pala all amico dietro..

Facciamo una fila.. lunga lunga e con la musica si danza

Che stanchezza con tutta questa ginnastica

Pino si è trasformato in una pizza che verrà sfornata e mangiata !!

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Cornelia, mamma di Andrei, per l’8 marzo, giornata della la festa della donna ci ha proposto di preparare un pensierino per ogni mamma. Cornelia e la sua famiglia vengono dalla Romania e nel loro paese, questa data corrisponde alla festa della mamma.

Così insegna ad ogni bambino a preparare un cartoncino disegnato, su cui si attacca un cordone fatto a fiocco …

Ecco il bigliettino

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La nonna di Chiara viene in sezione da noi con un mucchio di pasta e ci insegna a manipolarla e a fare con le formine i biscotti che noi regaleremo in occasione della festa del nostro papà..

Infatti le formine rappresentano “Un omino grande grande” (Alexandra) ed ”Il suo figliuolo” (Giulio)

Elizer: anche io casa faccio biscotti c’è da girare girare e poi metti formaggio e anche lo zucchero..fatto pasta! Nonna: prendiamo il mattarello stendiamo la pasta Riccardo: ma il mattarello che ho io a casa? Alex: dopo i biscotti li coloriamo con i pennarelli Tutti ridono !

(nonna che si diverte con i bambini) (cuoca pronta ad infornare)

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Anche questa volta mettiamo le mani in pasta con la proposta della mamma di Nour.

Cosa ci vuole per fare il pane? I bambini sono preparati ed azzeccano tutti gli ingredienti, dicendo che loro fanno sempre il pane e la pizza con le loro mamme e le nonne. Non si aspettavano l’ingrediente segreto: I semi di finocchio! Li assaggiano perplessi …

Ed ora tutti al lavoro per preparare una pagnotta da regalare alla mamma e al papà …

Siamo proprio soddisfatti della nostra sorpresa !!

BUON APPETITO !!

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Durante l’appello alcuni bambini sanno che di li a poco verrà Il papà di Riccardo con la moto e così si sparge la voce : Andrei: moto..con volante Elia: la moto non ha il volante, ha il manubrio Riccardo: sai come si chiama il mio papà? Papà Rosario ! Morena: quando era in estate sono stata sulla moto, era mia.. Nour: anche io Morena: quando? Nour: (ci pensa un po’)..10 … era di papà Gaia: il mio papà ha la moto ma l’ha giù ( si riferisce alla moto che è rimasta giù al sud) Morena: giù in garage? Elia: il mio papà la moto ce l’ha a Perugia, ci sono salito era spenta perché non si accendeva perché era senza benzina Memet:: io e mio fratello di motocicletta e io, seduti andare di casa e giro di casa … moto brrrrrrrr. Da lontano scorgiamo un uomo con casco e tuta da motociclista.. Tutti euforici tranne … Chiara: no no io no moto paura … aiuto voglio la nonna !!

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Rosario rimane a giocare in giardino con i bambini.. Finalmente! Ci voleva una figura maschile ad allietare le giornate dei bambini!

I bambini stanno aspettando il loro turno per salire sulla moto … … ma qualcuno è perplesso e preferisce guardarla con circospezione perché … “va troppo forte” (Giulio)

nascondiamoci qui non

ci troverà mai

“ora vi ho preso !!”

Eccoli nel gioco del nascondino …

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Questa è stata la prima canzone che Abdullah ha imparato.

Rafika è la mamma di Abdellah. Oggi è venuta per insegnarci una canzone che lei cantava prima di entrare a scuola con i suoi amici e la maestra.

Alla canzone si sono unite Nour e Fatima che la conoscevano. Mentre cantavano Susanna sussulta:” Anche io la conosco ma dice”Din Don Dan” E Riccardo: ” Si tata è Fra Martino” e così ci accorgiamo che il mondo è piccolo: era la stessa melodia ma con parole in arabo e la canzone diceva “Dan Don Din”.

Fatima va su una sedia per esibirsi … … è molto brava e tutti gli amici la imitano.

Rafika mette poi un cd di musiche arabe bellissime e ci insegna qualche passo.

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Loredana: Rachida cosa ci hai portato? Rachida: voglio fare ai bambini un tatuaggio marocchino. Si chiama NAX HENNA. Nel nostro paese fanno sempre tatuaggi in tutte le feste, anche nei matrimoni i tatuaggi sono obbligatori, per far bella la sposa.

La prossima volta che vengo vi porto il video del mio matrimonio e vi faccio vedere i tatuaggi che avevo! (Bismillah esibisce il tatuaggio che ha sulle mani, fatto dalla sua mamma)

È venuta a trovarci Rachida mamma di Fatima …

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Ringo è il papà di Anuska ed è venuto a scuola per farci giocare con le barchette e gli aereoplani di carta che faceva con i suoi amici quando era bambino. Prima però ci ha fatto vedere cosa hanno

“Questo, bambini fatto mano da mio amico, anche io aiutato, va con olio di cucine e fuoco, si scalda e dopo poco minuto andare veloce nell’acqua e fare un rumore forte tic tic tic..ora vi faccio vedere”.

Dopo aver atteso qualche minuto che la latta si scaldasse, la barca ha cominciato a navigare nella bacinella di acqua e ad emettere davvero dei rumori, eravamo tutti molto stupiti e siamo rimasti a bocca aperta!

Qui è alle prese con le barchette di carta

costruito con delle lattine lui ed un suo Amico.

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Ringo poi ha preparato tante barchette ed aereoplani per giocare insieme ai bambini ed abbiamo notato una cosa che già sapevamo ma che ogni tanto sarebbe bene ricordare: i bambini sono più attratti dai materiali di recupero e da ciò che hanno quotidianamente sotto gli occhi. Per loro è molto più avvincente creare il proprio gioco, mettendo in atto competenze come fantasia, creatività, spirito di collaborazione che altrimenti, con i giochi già preparati che noi spesso gli offriamo, andrebbero perse !

Guardate che espressioni soddisfatte e impegnate che hanno:

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E con il papà di Anuska abbiamo terminato per questo anno scolastico il progetto “GRADITI OSPITI” che ci auguriamo possa proseguire anche negli anni futuri. Il progetto è cresciuto oltre le nostre aspettative ed ha regalato a tutti, momenti di socializzazione, di conoscenza, di allegria e condivisione. Ai genitori ha permesso di entrare nel mondo dei loro bambini che altrimenti rimaneva una parentesi spesso piena di domande, curiosità e dubbi. Per noi insegnanti è stata una bellissima occasione per conoscervi più da vicino e scoprire

quei nuovi amici che vivono molte ore con loro. Per i bambini, che hanno avuto l’opportunità di gustarsi un momento insieme ai loro punti di riferimento, uniti, collaborativi e che avevano l’unico scopo comune cioè il benessere dei loro piccoli. Come ultima consegna di quest’anno abbiamo mandato un rimando ai voi genitori con il foglio scritto qui sotto. Di seguito troverete le vostre risposte che se anche non sono state di tutti, ci hanno fatto molto piacere perché sottolineavano ciò che anche per noi è avvenuto quest’anno.

con i vostri piccoli, anche con, la relazione che avete, oltre che

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Carissimi genitori, stiamo per avvicinarci alla conclusione di questo anno scolastico …

Vi ricordate gli inizi? Le paure, le incertezze,

le aspettative.. I primi incontri … I primi momenti di accoglienza.

Sono stati momenti forti che hanno inciso profondamente in tutto ciò che ne è seguito: a nostro avviso, un percorso pieno ed entusiasmante, ricco di incontri e ….

Ecco..

A questo punto, però, ci piacerebbe dare uno spazio particolare alle vostre riflessioni, ai vostri commenti personali su tale esperienza …

Chi meglio di ciascuno di voi, infatti, può esprimere “quanto” e come i vostri bambini abbiano vissuto questo primo anno alla scuola dell’infanzia …. E come anche voi adulti l’avete trascorso … In un contesto, tra l’altro, speciale come il nostro perché ricco di persone provenienti da altre nazionalità.

Saremmo veramente felici di poter avere i vostri commenti scritti!

Sarà così possibile, magari, inserirne anche alcuni stralci nella documentazione finale, che potrà diventare perciò ancora più interessante; oppure i vostri commenti potranno stimolare un maggior confronto quando ci incontreremo nell’ultima assemblea di sezione (che faremo presumibilmente a fine maggio …) conoscendoci così ulteriormente e più profondamente.

Ringraziandovi tanto per la collaborazione,

Anna e Loredana

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Questi sono alcuni stralci delle lettere che ci sono pervenute: La parte iniziale, che era propria sia di noi maestre che dei genitori “Siamo giunti quasi alla fine del primo e così atteso anno alla scuola d’infanzia, un lungo percorso iniziato, come tutti gli altri genitori, con tante paure, pensieri e domande ma soprattutto per quanto ci riguarda, personalmente, il primo distacco dalla propria figlia, verso una nuova esperienza.” Poi la scoperta, forse attesa ma inaspettata per tutti.. “Ma la cosa più bella è stata sicuramente l’incontro, il confrontarsi con nuove culture e tradizioni visto che la nostra classe è multietnica, io la paragono ad un grande ARCOBALENO perchè formato da tanti colori (come sono i nostri bambini) che solo insieme e uniti più che mai formano uno spettacolo unico al mondo !!” “Crediamo che lo stare insieme agli altri sia un processo e una tappa fondamentale della crescita; rendersi conto di essere un individuo di una comunità, il rispetto delle regole e la condivisione di piacere e tristezza in un nucleo differente dalla famiglia, aiuti alla formazione del carattere e della socializzazione. Per noi “stranieri”, l’asilo è un punto di aggregazione e di scoperta, un inserimento in un nuovo mondo.

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non conosceva la lingua italiana ma adesso ne ha una migliaia, di tutti i COLORI !” Ed infine non sono mancate attese per il prossimo anno da parte di voi genitori … “Speriamo che anche l’anno prossimo questo lungo percorso continui così e che sia ancora più bello e ricco di nuove avventure!” “E’ stato un anno pieno di momenti bello ed impegnativo per tutti. Spero di rivedervi tutti l’anno prossimo più grandi e più belli. Grazie per tutto a tutti !”

La comunità composta da tante etnie è stata, secondo noi, per come vediamo nostro figlio, una importantissima e grande fonte di stimoli, di arricchimento e di confronto.” E ancora.. “Prima di iniziare la scuola, nostro figlio non aveva molti amici, anzi nessuno, perché

“E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante. Tu diventi responsabile di ciò che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa “ dal “Piccolo Principe”