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GLOSSARIO – DIZIONARIO DELLA LINGUA VENETA Questo glossario è dato dalle voci veneziane parte ancora in uso e parte no. Da non confondere col Dizionario del Boerio, il quale – essendo da Rovigo – molte voci o non le conosce o non le considera. La differenza tra il Glossario e il Dizionario, pertanto, sono evidenti. Il Boerio (“Dizionario della Lingua Veneziana”, Venezia, Premiata tipografia di Giovanni Cecchini, edit. 1856) ha seguito per l’ ortografia della Lingua le regole seguenti (poche, in verità) che ho del tutto rispettato. Va sottolineato il fatto, anche, che il Boerio è di origine da Rovigo e pertanto molte parole in uso a Venexia non le poteva conoscere. Si tenga presente che: 1) la “C” dei Veneziani viene pronunciata come una “Z” aspra, quando la c precede una vocale. Quando invece precede la I o la E , la C ha un suono dolce (ciesa, ciave, ciodo, ecc.). Quando, invece, la si scrice “ç”, viene pronunciata quasi come una “S” dolce; es. çelega, si pronuncia foneticamente seega. 2) la lettera “L”, pur se scritta, non viene pronunciata o viene aspirata (ad es.: colombi, che un non Veneziano quasi mai è capace di pronunciare…). 3) La “S”, viene usata e talvolta abusata…, ad es.: stramasso, cossa, spesso; oppure come una X, es.: Venexia = Venessia. Altro modo di pronunciarla è quando viene separata da una lineetta: s-ciona, s-ciopo, s-censa: essa va marcata e subito seguita dalla “C”; provate a dire sciompa… 4) La “E” viene sempre pronunciata in modo dolce, al contrario della “A”, che quasi sempre è un po’ dura. 5) La terza persona del verbo essere “è”, in Veneziano si scrive “xe”: la si pronuncia come una s sibilante. 6) La “CH” dura del chi, oppure la “Q” di quadro, vengono scrittte “K”, es. ki,kuando, kuadro, kalkossa (qualche cosa), ecc. Molte parole non hanno una traduzione in Italiano: nemmeno nel significato. Ad esempio la parola “manosele”, si pronuncia “manosee”, ed il significato è quello di far ondeggiare, o rollare, una imbarcazione … Va ricordato, infine, che la Lingua Veneziana discende da quella Veneta, la quale a sua volta mantiene molte tonalità con l’ antichissimo intercalare derivante dalla Lingua Greco- Jonica, specie nei dittonghi finali “eo”, “ao”: portao, donao, eo, deo, ecc. Insomma, il carattere principale della nostra Lingua è la dolcezza… Non per niente Vitruvio la definì “il più bello e il più dotto, fra tutti gli idiomi, nel quale respira tutta la maestà della Lingua Greca”. Infine bisogna ricordare che il Veneto, ma più in particolare il Veneziano, è una Lingua

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GLOSSARIO – DIZIONARIO DELLA LINGUA VENETA

Questo glossario è dato dalle voci veneziane parte ancora in uso e parte no. Da non confondere col Dizionario del Boerio, il quale – essendo da Rovigo – molte voci o non le conosce o non le considera.La differenza tra il Glossario e il Dizionario, pertanto, sono evidenti.

Il Boerio (“Dizionario della Lingua Veneziana”, Venezia, Premiata tipografia di Giovanni Cecchini, edit. 1856) ha seguito per l’ ortografia della Lingua le regole seguenti (poche, in verità) che ho del tutto rispettato.

Va sottolineato il fatto, anche, che il Boerio è di origine da Rovigo e pertanto molte parole in uso a Venexia non le poteva conoscere.

Si tenga presente che:1) la “C” dei Veneziani viene pronunciata come una “Z” aspra, quando la c precede una

vocale. Quando invece precede la I o la E , la C ha un suono dolce (ciesa, ciave, ciodo, ecc.). Quando, invece, la si scrice “ç”, viene pronunciata quasi come una “S” dolce; es. çelega, si pronuncia foneticamente seega.

2) la lettera “L”, pur se scritta, non viene pronunciata o viene aspirata (ad es.: colombi, che un non Veneziano quasi mai è capace di pronunciare…).

3) La “S”, viene usata e talvolta abusata…, ad es.: stramasso, cossa, spesso; oppure come una X, es.: Venexia = Venessia. Altro modo di pronunciarla è quando viene separata da una lineetta: s-ciona, s-ciopo, s-censa: essa va marcata e subito seguita dalla “C”; provate a dire sciompa…

4) La “E” viene sempre pronunciata in modo dolce, al contrario della “A”, che quasi sempre è un po’ dura.

5) La terza persona del verbo essere “è”, in Veneziano si scrive “xe”: la si pronuncia come una s sibilante.

6) La “CH” dura del chi, oppure la “Q” di quadro, vengono scrittte “K”, es. ki,kuando, kuadro, kalkossa (qualche cosa), ecc.

Molte parole non hanno una traduzione in Italiano: nemmeno nel significato. Ad esempio la parola “manosele”, si pronuncia “manosee”, ed il significato è quello di far ondeggiare, o rollare, una imbarcazione …

Va ricordato, infine, che la Lingua Veneziana discende da quella Veneta, la quale a sua volta mantiene molte tonalità con l’ antichissimo intercalare derivante dalla Lingua Greco-Jonica, specie nei dittonghi finali “eo”, “ao”: portao, donao, eo, deo, ecc.

Insomma, il carattere principale della nostra Lingua è la dolcezza… Non per niente Vitruvio la definì “il più bello e il più dotto, fra tutti gli idiomi, nel quale respira tutta la maestà della Lingua Greca”.

Infine bisogna ricordare che il Veneto, ma più in particolare il Veneziano, è una Lingua carica di sottintesi, di metafore e doppi sensi, per cui un “foresto”, per quanto smaliziato, può benissimo incorrere in una presa per i fondelli e senza accorgersene: anzi, rimanendo tutto contento…

AAcqua s'ceta: acqua normaleAfano: affannoAfano de stomego: nauseaAfessionà: affezzionato

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Agio o ajo :aglioAgiuto: aiuto, soccorsoAgo da pomolo: spillone; si dice anche per uno spillinocon capocchiaAgrin: odore di latte acidoAlboro o Albaro: alberoAlbizar: albeggiareAle: Ali di uccelli; pinne di pesciAmia: ziaAmolo: susina (frutto)Anara: anitraAncuo: oggi; ancuo oto: fra otto giorni. Anda: aver l'anda: aver l'aria di ... Co l'anda: fingendo di ... o anche: vattene.Aneo o Anel: anelloAnexe o anise.: anice.Anguéla: piccolissimo pesce, detto anche «Aterina» o “acquadella”Antian: pentola, tegame (parola antica in disuso, sostituita da: Pignata)Arente: vicino, accantoArlevà: allevato, cresciutoArmelin: albicocca; armeliner: albero di al bicoccaArmaron o Armeron: armadioArmon: rognone in dialetto bellunese Arso: asciutto. El xe massa arso: é troppo asciu ttoArticioco: carciofoAsa: ascia, anche la zappa che usano i calafattiAsià o Azià: palumbo (pesce)Assidente: secondo il senso: svenimeno o accidente. Cascar in assidente: svenire. Che xe

capità un assidente: gli é capitato un guaioAxeo o Aseo: aceto di vino Aza de filo: gugliata di filoAzià o Asià: palombo (pesce)

BBabao: diavolo. Es: insognarse el babao: sognare il diavòlo, cioè far cattivi sogni Baciassa: profondo lavello in rame usato in cucinaBaco: Bacco, Dio del vinoBagigio: nocciolina americanaBàla: palla; ubricatura; grossa bugia Bàletà: pallinaBalcon: finestraBalsamela: salsa bianca; balsamella Banda: parte. Tigner da banda: tenere da parte, custodire. Tirarse in banda: scostarsi,

tirarsi in làBarbàgole: bargigli del tacchino Barbusso: mentoBaro: cespo di insalata o anche grumo di alghe lagunariBaronada: birbonata, birichinataBasarse le man: essere soddisfattissimo. El dovaria ...Basso de contante: poco costoso

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Bassa estrassion: poco pregiato, volgare; origine modestaBastioni: luoghi di basso ordine dove si vende vino Batizo o Batesimo: battesimoBatocio: pestello per pestare nel mortaio; battacchio della campana. Essar batocio:

essere stonato, scioccoBaveséla: brezzolina di mare; vento leggero Becanoto: beccaccino. In senso figurato si

gnifica anche: grosso sbaglioBecante che mai!: piccantissimoBecàr: beccare; aver sapore forte e pizzicanteBecàrse: bisticciare con un'altroBechér: macellaio. A la Bechéra' alla maniera dei macellaiBerechini: birichini, spiritosiBesso o Bezzo; soldo, denaro, monetaBessi o Bezzi: soldi, denari, monete .Betonega: erba Betonica. Si dice “cognossuo come la betonega” per intendere

«conosciutissimo», come appunto lo é tale erbaBevanda: bibitaBevaron o Beveron: decotto, bevanda, bibitaBezzi o Bezi o Bessi: soldiBicer: bicchiereBiciarin o Bicierin: bicchierinoBidon de le scoasse: pattumieraBigoli: speciale tipo di pasta alimentare veneta; spaghetti bucatiBiondo (a l'ultimo biondo!): alla perfezione; cosa fatta beneBisato: anguilla, capitoneBisata: anguilla femminaBiscolo: altalenaBisi: piselliBissa da fogo artifiçial: razzo di fuoco d'artificioBò: bove, manzoBoca mòla (Bevar a ...): Bere atteggiando la bocca a disgustoBocolo: bocciolo di rosaBogente: bollente, caldissimoBogio: bolloreBogiar o Bogìr: bollireBogoeto: lumachina, chiocciolinaBolo da posta: francobolloBombaso: cotone idrofilo, bambagiaBonagrassia o Bonagrazia: delicatezza, buone maniere o anche le mensole che

sostengono le tenteBoresso: Ilarità, voglia di ridereBosega: cefalo, muggine (pesce)Bosegato: maiale in gergo chioggiotto Bosseta o bozeta de l'ogio: bottiglietta, ampollinaBovolo (forma a ...): forma a spiraleBoza o bozeta: bottiglia, bottiglietta Bozolo (In o..): raggruppamento; radunarsi intorno a qualcosa o a qualcuno

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Brancadela: manciatinaBraschni: piccolissimi gamberetti di acqua dolceBrécane: germoglio di pianta selvatica che cresce sulle siepi veneteBricola: Pali sporgenti sul livello della Laguna, indicanti i canali navigabili Britolin: temperinoBritola: temperino a forma di falceBroar: scottare. Ocio che i broa: attenti che scottano!Brocca de garofolo o garofano: chiodo di garofano (spezie)Broente: bollente, caldissimoBroeto o brodeto: brodettoBroeton: minestra molto brodosaBrolo: ortoBronze o Bronse: braci di carbone Brovada: tipica specialità friulana, somigliante ai crauti, fatta con rape.Brusiolo: tipico piatto di seppie, specialità di S. Pietro in Volta Brustola café: tostino da caffé Brustolin (odor de ..): particolare sapore di

bruciaticcio che prendono le vivande quando si attaccano sul fondo del tegameBuéle: budelleBuélo: budelloBufonesso: buffonata, cosa ridicola Bulegar: agitare, smuovereBussolà: particolare tipo di pane a forma di ciambella. Forma a bussolà: forma

rotonda a ciambellaButirro: burroButiro de malga: burro di montagna Butiroso: burrosoBuzarà o Buzerà: preso in giro, imbrogliato

CCagiar: cagliare il latteCaena: catenaCafetier: luogo dove si vendeva caffè e acque ariomatizzateCai: cocche del fazzoletto, capiCain: catinoCagnaro: corto giubbotto di lana grezza da lavoroCali o Cai: calli delle mani o dei piedi Caldiera: paiolo di rame per polenta Caligo: nabbia fittissimaCalizene: caliggineCamosso: camoscioCanal (saver na roba da bon ...): aver notizie da fonte sicuraCanarin par guarse el dente: carciofino piccolo, di solito mangiato crudo Canea o Canela: cannella (spezie) Canela in cana: cannella in cannaCanederli: particolari polpette a base di pane e altri ingredienti, usate come minestraCanestrei: ostriche pettiniCaneva: cantinaCanevaro: cantiniere

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Canevassa: canovaccioCanocia: canocchia, cicala di mare Cantaro: vaso igenicoCantonçin: cantuccio, angolinoCaoriol: caprioloCàpa: conchiclia in genere; vongole, cozze, tellineCapa longa o Capa da deo: coltellaccio di mare o canolicchioCapari: capperiCaparo: lumaca in gergo padovano Caparossoli o Caparozzoli: vongoleCape sante: grossa conchiglia a forma di ventaglioCapimento: comprendonio, comprensione, intelligenzaCaragoi: chiocciole di mareCarena: sediaCaregon: seggioloneCarne fissa: polpa consistenteCasatella: speciale formaggio bellunese Casolin: venditore di generi alimentari Casonzéi: sorta di ravioletti della CucinabelluneseCassador: cacciatore. A la cassadora: alla cacciatora Castrà: carne di montone castrato Castraure: carciofini novelli, tolti dalla pianta anzi tempo, per lasciar fortificare i

rimanenti.Cavareto: caprettoCavaron: caproneCavei: capelliCavra o cavara: capraCavrer: capraioçedrin: cedrino, piccolo pezzo di cedro canditoçeneta e Seneta: cenetta, piccola cena çercar o Sercar cercare; usato anche per: assaggiare, provare, çercar se va ben de sal: assaggiare se va bene di sale çervelo a Torzio: (Aver él ...) Essere strani, pazzoidi, distrattiCesa o Ciesa: ChiesaCesendelo: piccolo lume che si poneva sotto le figure dei SantiCeseta: piccola chiesaCheba: gabbiaCheco Bepo: Francesco GiuseppeChieta: tranquilla; vale anche per: si tranquillizza es: alora el stomego se chieta Ciacolar: chiacchierareCiamar: chiamareCiapada: presaCiapar: prendereCiaparse avanti: prendersi in anticipo Ciaparse indrio: essere in ritardoCiara: limpida; chiara d'uovo, albume Ciaro: chiaro, luminoso, colore pallido Ciasso: chiasso, rumore. Roba che fa ciasso: cosa che colpisce

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Cicara: tazzina. Parlar in cicara: parlare forbitamenteCicolata o ciocolata: cioccolataçiera sbasia: cattiva ciera; pallore di viso Ciodo: chiodoCiolto sù: raccolto; preso sùCiopa (de pan): piccola pagnotta di pane Cior: prendereCiorse: prendersiCiosso: Germano (uccello)Cioza: Chioggia (città)Ciozoto: chioggiottoCiozzo: vedi: ciossoCo:quandoCòa: codaCoa de rospo: coda del pesce rana pescatrice, specialità della Cucina veneziana Coada (supa..): zuppa cotta a calore bassissimo, come se fosse covataCocal: GabbianoCocomareto: CetriolinoCodega: cotenna. Un tempo era così chiamato chi accompagnava le gente per le strade

buie di VeneziaCo dindo: così dicendoCoga de casada: cuoca di famigliaColo: colloComio: GomitoCompanadego: companatico, contorno Comparir: far bella figuraConagio: caglio; presame per cagliare il latteConici o cunici: conigliConicio: coniglioConsegiar: consigliareContizar: conteggiareConsalavessi: lattoniere, calderaio, stagninoConzar: condireCopàr: uccidereCopo: tegoloCortel o corteo filà de cusina: coltello affilato da cucinaCossa: coscia; anche: cosaCossoto: cosciottoCostipà: raffreddatoCotola: sottanaCotorno: uccello di montagnaCoverzar: coprireCrécola: uccello selvatico di valleCren: rafanoCrostolo: dolce veneziano di pasta fritta Cruo: crudoCrocani: zoccoliCuciarada: cucchiaiata

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Cuciaro o sculier: cucchiaioCuciarse: chinarsi, abbassarsiCuor in seca (aver el …): restare delusi, addoloratiCurar: pulire, sbucciare la verduraCusar: cucire. Cusii sù a la mancopezo: cuciti insieme alla buonaCusiura: cucitura: Rebatar le cusiure: mettere i puntini sugli iCussì e cussì: così e così, cioé ne troppo ne troppo poco. Grosso cussì e cussì:

di media grossezza

DDatlrio: dietroDanovo: dinuovo, ancoraDaparsé: da se stesso. Servirse daparsé: servirsi da soloDarente o Arente: vicino, accanto Daresto: del resto, pertantoDavissin: da vicino, accantoDazin dazieto: pianissimo, pian piano Deboto: fra poco; per poco. Deboto go finio: fra poco ho finito. Deboto el se copa: per poco non si ammazza Delongo: subitoDeo: dito della mano e del piedeDeo grosso: polliceDescolar: scolare; consumarsi comeuna candelaDescorsar:sbucciareDesconzar: togliere l'acconciatura, sciupare Desena o Dexena: una diecinaDesfissir: rendere più liquido un' impasto compattoDesfortuna: sfortuna, cattiva sorte Desfredar: raffreddareDesfrisar o Desfrizar: soffriggere, friggere Desfrito: soffrittoDesgiossar: scolare; sgocciolareDesgropar (la ligadura): sciogliere i nodiDesio (Far un ...): fare una gran confusione. Un desio de robe! Un'infinità de coseDesio de repeton: fracasso assordante Desmentega (Cascar in ...) : cascare nel dimenticatoioDesmissiar: risvegliareDesossar: disossareDespirà: smatoDespogià: spogliatoDessavio: scipito, senza sale, scialbo Dessoravia: inoltre, in più, per sopraggiuntaDestegolar: sgranare piselli o fagioli Destirar: stendere; tirare la pasta col matterelloDestracar: togliersi di dosso la stanchezza Destrigarse: spicciarsi, fare in fretta Destuar el fogo: spegnere il fuocoDezun: digiugno

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Dir drio: sparlare alle spalle di unoDisnar: pranzoDisnar lisso: pranzo modesto; semplice Disgrassià o Desgrassià: disgraziato Dizial: ditale per cucireDo: due (numero)Dolse o Dolze: dolceDolse-garbo: agrodolceDona da grosso: serva per lavori pesanti; sguatteraDrete (Andar par le ...): fare alle spiccieDreto (Trovar el ...): trovare la maniera di fare una cosa o di risolvere una situazioneDrio (El zorno drio): il giorno dopo Drioman: di mano in mano, di seguito Durélo: stomaco di pollo o di uccelli Duron: stomaco di pollo

EElo – Ela: lui – lei: egli - ellaErba luisa: verbenaErba rosa: geraneo odoroso

FFadiga: fatica Falàr: sbagliare Falive: favilleFandoghe: voce 'del verbo fare: facendoleFarse (metarle a ..o): metterle a maturare Farseli da par lori: farli, da sé; con le pro proprie maniFarsora o fersora: padella dei frittiFarsoreta: padellinaFasan: faggianoFasanà: açcomodato, elaborato (in dialetto padovano)Fasioi: fagioliFassendola sù: arrotolandola" avvolgendola (anche trattandosi di una fetta di carne o un

foglio di pasta)Fato: maturo; fattoFazza: facciaFazion (far ): far comunella; fare in modo che una cosa renda il più possibile Fen:fieno 'Fenocio: finocchioFeral; fanaleFià: fiato; un pocoFiaca: fiacca, pigri ia "Fiacheta (co la ..o): adagio adagio, pigramenteFiantin (Un ...): un pochinoFiapo: floscio, sfioritoFifotamento: piagnuccolio noiosoFigà: fegato

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Figadin: fegatinoFiol de anema: figlio adottivoFioi de l'oca bianca: fortunatissimi, previligiatiFis'ciar: fischiareFissessa: DensitàFisso: sodo, densoFitabarche - fitabatele: affitta barche, affitta batelle (tipica imbarcazione lagunare)Flosso: floscioFodrà: foderatoFodrar: foderare, avvolgereFogia: fogliaFogia de'l fior: petaloFogio: foglioFogher: focolareFogo: fuocoFolpo o Polpo: polipo (pesce)Fongadina: coratella (cioé: cuore; fegato e polmoni ancora attaccati alla trachea)Fora de presensa: fuori di vista; sparlare di uno quando non é presenteFora par fora: perforato da una parte lal'altra; infilzato allo spiedoForavia .(De ...): di sottobanco; di nascosto; per via indiretta Foresti: stranieri; ospiti Forfe: forbiciForner: fornaio, quello che cuoce al forno i cibi altrui – da non confondere col “pistor”Fortageta: frittatinaFortagia: frittataFracàr: premere, schiacciareFradei de anema: amici intimiFranfraniche: specie di lecca lecca colorato e infilzato si uno stecchinoFregola: bricciolaFreschin (Gusto de ...): gusto di frescume lasciato dall'uovoFritola: frittellaFritolin: venditore di pesce fritto e polenta Fruà: frusto, logoroFugassa: focacciaFulminante: fiammiferoFumegà: affumicatoFuratola: luogo dove si vendevano zuppe e piccoli piatti, ma non si mesceva vinoFurlan: friulanoFusion (In ...): in fusione

GGaban: corto soprabito invernale di lana grezzaGabia: voce del verbo avere. Che'l 'gabia pietà: che abbia pietàGanassa: guanciaGanzo: gancioGaranghelo: festino, divertimentoGarba: acidaGardo: castagnaccio

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Garetolo: garretto di zampa di vitello o manzoGaretoli: stinchiGargato: trachea, gargarozzoGarofolo o Garofano: garofano (fiore) Garusolo: chiocciola di mareGatarigole (Far le ...): fare il solletico Gemo: gomitolo. Desfar el gemo; far zò el gemo, ha il significato di: raccontare tutto;

vuotare il saccoGérele: voce del verbo essere: erano Giasene: mirtilli, in dialetto dell'alto Adige Giassà: ghiacciatoGiassera: ghiacciaiaGnanca: nemmeno, neppure, niente Giossa o Giosso: goccia; una giossa: un pocoGiutar o Agiutar: aiutareGnentafato: proprio per nienteGogio falà? : Ho forse sbagliato? Golosesso: laccorniaGotexin o Gotesin: bicchierinoGoto: bicchiereGraela o Graea: Graticola per arrostire sulla braceGramole: i dentiGranetole: mirtilli rossi di montagna Granseola o Granzeola: granchio di mare di grandi proporzioni detto anche «Ragno di

mare»Granzio o Granzo: granchioGranziporo: varietà di granchioGraspa: grappa (liquore)Grattacasa: gratuggia per formaggio Gratarola: grattugia per formaggioGrave del Piave: isole sassose e le sponde del fiume Piave Gresta: succo di uva non ancora matura Gringola (Metarse in ...): agghindarsi, vestirsi con eleganza. Essar in gringola: sentirsi

allegriGropo: nodoGua el beco: che arrota il becco degli uccelli (modo di dire)Gualivo o ugualivo: pareggiato, liscioGua (el…): arrotinoGuar: arrotareGuarse el dente: modo di dire: allenarsi i denti a masticareGusso: guscio

HHostaria o Ostaria: luogo dove si poteva mangiare e dormire a basso costo.IImarsio o Inmarsio: andato a male, marcito Imarsir: marcire Imatonio (Restar ...): restare meravigliato, sorpreso; incretinito

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Imbombà: zuppo d'acqua o di altro liquidoImbotir: imbottire, farcireImbriago: ubriacoImbutirà: imburratoImpenir: riempireImpirada: infilata. Ciapar una impirada: Essere imbrogliatiImpirar: infilareImpiraressa: donna che infila le perle delle conterie Impiria: imbutoImpissà: accessoInacorzarse: accorgersiInanzolarse: andare in estasiIncaenà: incatenatoInciostro: inchiostroIncocalio: stupito, meravigliatoIncoconar: rimpinzareIncontra (Roba che ...): cosa che piace, che soddisfaIncontrar: incontrare, piacereInacorzarse o Incorzerse: accorgersi, scoprireIncotegar: intrappolare; avvolgere imprigionando dentro Incrostà: incrostato Incrostolir: friggere Imo a leggera incrostatura della superficieIncrostolirse: fare una leggera crosta all' esterno Indòrmia: insonnia Indòrmia de l'inverno: impropriamente ha anche il significato di letargo. La distinzione

si capisce dal senso della frase Infassar: fasciare Infetassion: infezioneInfiapia: appassitaInfiapio: appassito, sgonfiatoInfiapir le segole: soffriggere le cipolle fino a che si affloscianoInfrolio: frollato, inteneritoIngrespar: parlando di acqua messa a bollire: quando tremola per l'inizio della

ebollizioneIngropada: annodataIngrumar: radunare, fare un mucchio Inscartossar: avvolgere in cartoccio Insembrar: amalgamare, mescolare Insochimento de testa: pesantezza di testa Insochio: rimbambito. Anche nel senso di stupito, meravigliatoInstissà: arrabbiato, di cattivo umore Intabarà de lardo:incappottato in fette di lardo; avvoltoIntardigarse: far tardiIn tel, o in te'l: nelIn testa e in coa: alle due estremità Intivar: azzeccare, indovinareIntorbiar: intorbidireIntorcolà : attorcigliato

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Intornovia: tutt'attornoIntrigarse: impiciarsi nei fatti altrui Invarigolà: contorto, discorso non chiaro Istà: estate

LLanguor: languore. Andar zò in languor: deperire Lansarto: lacerto o sgombro (pesce) Lassar andar: in gastronomia significa: continuare la cotturaLassar star: lasciare da parte; non occuparsene piùLatesini: animelle .Lengua descusia: malalingua, maldicente

Lessaura: lessaturaLeto: lettoLevà: lievito per dolci o di birraLezar: leggereLicar o Lecar: leccareLicarda: leccarda per spiedoLievaro: lepre Ligambo: giarettiera, elastico reggi calze Ligadura: legaturaLigar in testa e in coa: legare alle due estremitàLimega: lumacaLiogo: luogo'Lissia: bucato fatto all'antica, con la cenereLissieta: piccolo bucato all'anticaLisso: liscio, senza grumiListà: listato, rigatoLiziero: leggeroLogà: collocato, messo in quel luogo Lora o Alora: alloraLuganega: salsicciaLuganegoto: salsicciottoLustrissima: titolo dato alle nobili dame veneziane Lustrissimo: titolo dato, anche per scherno, agli uomini

MMacaco: scioccoMaceta: macchietta, tipo spiritoso Machineta: tritacarne o verdureMagnar: mangiareMaisena: maizena (farina di amido di Mais)Malgaragno: melograno in dialetto padovano ,Malignasa: scalogna: maledetta sfortuna Malignaso: maledetto, dispettoso, cattivo Manco: menoMancopezo: menomaleMandola: mandorla.

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Mandolato: mandorlatoManegheto: piccolo manicoManestra: minestraManiera lissa: modo sempliceManosele: far ondeggiare la barca, farla rollareManteca: pasta cremosaManego : manicoMaraveggia: meravigliaMarenda: colazione del mezzogiornoMarendin o Marendina: piccola colazione, spuntino per bambiniMaroco: pane in gergo isolanoMaronçin: marroncino (colore)Marso: mese di MarzoMarso: marcio; andato a maleMarsoni o' Marsioni: piccoli pesci di fiume Masaneta: varietà di granchio di valle Massa: troppoMassera: massaia, fantescaMataran: mattacchioneMatesso: stramberiaMarzer: merciaioMazora: femmina del Germano (uccello di valle)Mazoro o Mazorin: Germano, (uccello di valle)Maxenar: macinareMedego: medicoMenà a marenda: condotto a colazione, invitatoMenar par lengua: criticare, sparlare,Meola de manzo: midollo di manzoMerica (La ...): tAmericaMescola: mattarello, mescola da cucinaMescugIi : miscuglioMassa granda: troppo grande, Merdasser: colui che un tempo puliva gli escrementi lasciati per le stradeMinestro: cucchiaione per travasare fa minestraMinuti de relogio: minuti esatti di orologio Missiamento de stomego: NauseaMissiar: mescolareMissioto: miscuglioMoge (Metar a ...): mettere a molle il baccalà; mettere a bagno; in salamoiaMoleca: varietà di granchio al momento in cui cambia il guscioMolena: mollica di paneMolexin: molliccio, tenerino, mezzo liquido Mòlo: molle Mòlo de suste: modo di dire: debole di salute; fiacco Moli: tipici pesci lagunariMomolo: GirolomoMoneghete o Muneghete: monachine;chicchi di grano scoppiati, pop corn Muneghete: donne anziane autosufficienti ricoverate negli OspiziMonto: dal verbo mungere: munto

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Monzar: mungereMonzar fora a bastonçini: far uscire l'impasto dalla tasca dei dolci, imitando il gesto

della mungituraMorbin: voglia di ridere, allegria, essere allegro Morsegon: morsoMortér: mortaioMucetin: mucchiettoMucio: mucchio: Un mucio de robe: tantecoseMumia giziana: mummia EgizianaMinga: monaca, ma anche scaldaletto a carbonella…Murelo de luganega: una sola salsiccia Museto: cotechinoMusso: asino

NNaransa: arancioNaranson:. arancione (colore)Nasarlo: annusarloNatole: sottotetto, soto le natole, sotto il tettoNatural: naturale. Si intende anche per carattere, indole 'Navegar drio tera: costeggiareNetàr: pulireNicià: rannicchiato, nascostoNinsiol: lenzuoloNombolo: muscolo di vitello o di manzo No vorla? : non vuole? Può dubitarne? Nonzolo: Sacrestano Notola: piccolo pipistrelloNoxela: nocellinaNoxe o nosa: noceNuarghe drento: nuotarvi dentro; star immerso in abbondante liquido

OOciada: occhiata; modo di guardare, ma anche un tipo di pesce simile all’orataOci: occhiOcio!: attenzione che ..,Oco: grosso paperoOgio o Ojo: olioOngia: unghia. Una ongia de ...: tanto come un:unghia di ...Onto: untoOnzar: ungereOsel: uccelloOséle: generico nome per uccelli di valle e per similitudine anche delle moneteOseleto: UccellinoOssosbuso: ossobucoOstrega o Ostregheta: esclamazione intraducibile: Accidenti! Garantito!Otigner: ottenere

Page 15: GLOSSARIO – DIZIONARIO DELLA LINGUA VENETA · Web viewQuesto glossario è dato dalle voci veneziane parte ancora in uso e parte no. Da non confondere col Dizionario del Boerio,

PPaeta: tacchina (gergo padovana) Pagiasso: pagliaccioPanada: pan cotto Pàna de late: panna, crema di lattePan de casada: pane casalingoPanocia: pannocchia di granturco Pantegana da rio: grosso topoPapussa: ciabatte da casaParaltro: però, peraltro Pàr mio (Da ...): degno della mia reputazione o della mia posizione sociale Parar via: cacciar viaPareciar: preparare, apparecchiareParecio: esposizione, allestimento. Co un bel parecio: presentato con importanza Parer bon: far bella figura; presentarsi bene Parlar in cicara: parlare distinto, parlare in italianoParfora: di fuori, all' esternoParon: padroneParonsina o Paronzina: padroncina Paromo o Par orno: a ciascuno, a testa Parsemolo o persemelo: prezzemoloParsora o Pardessora: sopra. Parsorazonta: per di più; in più; oltre tutto Parsuto o persuto: prosciuttoParvia: a causa, in conseguenzaPassadora: colapastaPasserini o passarini: varietà di piccole sogliole Passin: colin oPassion: preoccupazione, pensiero Passuo: pasciutoPasteca: poltiglia, pastellaPatìr: sopportare, soffrirePatociarse: impiastricciarsiPeata: grossa barca a remi e a fondo piatto da trasportoPecà: peccatoPéca: macchia, difettoPele: pellePelegata: nervatura nelle carni, pelli da scartare Pena: appena che ...Penin o Pinin: zampuccio di vitello o porcoPeocio: cozza, muscolo di marePér: un paioPersego: pesca (frutto)Pesse: pescePessiera: PescieraPestexin: piccolo pesto, tritatoPestrin: lattaioPetà: appiccicato, aderente

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Pevare: pepePevaron: peperonePevarada o Pearà: peperataPeza de lin: cencio di tela di linoPian pianeto o pian pianelo: pian pianinoPianzoto (Ocio..): occhio appannato, piagnucolosoPiaxer o Piaser: piacere, trovare bello Piasso: piaciutoPiato: piattoPiato da fin: piatanza raffinataPicagie: rigaglie, interioraPicàr: appenderePiciarelo de luganega: una salsiccia (in gergo padovano)Picolon (A" ...): pendente, a ciondoloni Piegorin: formaggio pecorinoPiera: pietraPinza: dolce rustico venetoPiova: pioggiaPipàr: particolare modo di lenta bollitura Pifola: pillolaPirieta: lattoniere, quello che costruisce le grondaiePiron: forèhettaPistasso: pistacchioPistor: fornaio, quello che fa il panePita: tacchinaPiton: tacchinoPitussò: pulcipoPizego: pizzicoPizegar o Pizigar: pizzicareP9lamér: pollivendoloPoder: voce verbo: poterePoli o Porli?: possono?Po: dopo, di seguitoPoméle: bacche di gineproPomogranà: melogranoPomo ingranà: MelogranoPomolo (Ago da ...): spillo con capocchia Ponzua: punturaPope: sinonimo di Gondoliere; ma anche: vento in poppa o poppa della navePrà de spinassi: con sotto uno strato di spinaciPratano o Platano: platano (albero) Preçipità: decaduto, cascato in miseria Pressa: fretta

Porçel o Porsel: maialePorco sengial: cinghialePotacio: pasticcio, intruglioPoter: recipiente per liquidi di varie misurePovaro squartà: per dire: poverissimo

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Puina: ricottaPulesin o pitusso: pulcinoPulito: per bene, fatto a modo. Che pulitoche ti parli! Come parli bene!Purga (Cape in ..o): conchiglie lasciate nell'acqua di mare perché evaquino tutta

la sabbia che contengonoPuteo o Putel – Putela: bambino - bambinaPuzar: appoggiare

QQuaciar: accucciare, abbassare Quaciai: accucciati, abbassati

RRacola: raganella. Si dice di una che parli, tanto: chiaccheronaRadego: trovar da ridire, baruffaRadicio: radicchioRafioletto: raviolinoRagosta o Aragosta: aragostaRaisa: radiceRancurar: raccogliereRanzego (Saor de .,:): Gusto di rancido Ras' ciar: raschiareRazon: ragioneRebalìon (Andar de ...): andare a ruzzoloniRebatar le cusiure (cuciture): Per dire: mettere i puntini sugli i. Rebegolo: essere nervosi, essere inquieti Recia: orecchioReciar: origliare di nascostoRecizar: ascoltare di nascostoRede: reteRelogio: orologioRemarcar: notare, prendere nota Rèmenar: mescolare, rime stareRemengon (Andar de ...): vagabondare Remontarse: risollevarsi; riprendere salute Renga: aringaRepeton: gran fracassoResentar: risciacquareRevelar: rivelareRevelar (spussa [odore] che…) odore che r., vomitevoleRidada: risataRioplano o Reoplano: AeroplanoRis'cio: rischioRisseta: ricettaRitagiar o Retagiar: ritagliareRizoleto: ricciolinoRodéla: rotellinaRodolà: rotolato

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Rodoleto: rotolinoRonchizar: russareRosegoto de pan: tozzo di pane avanzatoRosizarse: arrossarsi, colorirsi di rosso Roversar: rovesciareRovinassi: detritiRovinassi: rigaglie crude, ò anche avanzi di pollo cottoRua (Erba ...): rutaRuspego: rugoso, non levigatoRussandolo: strofinandoloRuzar: Giocherellare; o anche una cosa che fischia all'orecchioRuzene: ruggine

SSabia o Sabion: sabbia, renaSafaran: zafferanoSaladi: insaccati, salami (gergo padovano) Salamora: salamoiaSalvadego o Salvarego: selvaticoSanca (Parte . .): sinistra. La gamba sanca: la gamba sinistraSangioto: singhiozzoSanmarchi: spacci di vino di proprietà della Signoria ma dati in gestione con l’obbligo di

prestar denaro a pegno in parte in denaro e in parte in vino. Il guadagno dell’oste era il vino, perciò lo annacquava abbondantemente… perciò era detto “vin da pegni”Saor: sapore, marinataSapa o sapeta: zappa o zappettaSapà: calpestatoSaresa: ciliegiaSarpa de ùa: vinacciaSardela: sardinaSardela salada: acciugaSarpe: vinacceSasar: collimare due elementiSata o Zata: zampaSavariar (Andar a ...): preoccuparsi Savata: ciabattaSavesta: voce verbo sapere: saputa Sbàrar: sparare col fucileSbasio: pallidoSbatociada: sbatacchiata; fragorosa suonata di campaneSbecolar: beccare quà e là, come fanno gli uccelli; vale anche per assaggiare un ciboSbianchizada (Dar una ...): Imbiancatura, spolverata di bianco. Dar ‘na sbianchizada de

sucaro: spolverare in superficie di zucchero una torta o altroSbregar: strappare, lacerareSbrego: strappoSbrissar: scivolare Sbrisson: scivolata

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Sbrodeghin: brodo troppo allungato, poco appetitosoSbusar: bucareSbusarghe: bucargli o bucarleScafa: largo lavello da cucinaScagia de formagio: scaglia di formaggio Scaleter: pasticciere, in gergo antico Scalfaroto: pedula di stoffaScaltrio: appena rosolatoScaltrir: rosolareScampà: scappatoScampar: scappareScantonar: evitare, rifuggire. Scantonar sta malora: fare di tutto per evitare questa

disgraziaScarpion o Scorpion: scorpioneScarsela: tascaScarsizar: scarseggiareScartosso: cartoccio Scaturio: spaventato Scaturir: spaventare S' cenza: scheggiaS’ceto: schietto, genuinoSchena: schienaSchenai: animelle, schienaliScheo: soldo (antica moneta veneta)Schila: piccolo pesce di fiume detto «squilla», gambero grigioSchinzanoxe: schiaccianociSchinzapatate: schiacciapatateSchinzar o Schissar: schiacciareS' ciafesar: schiaffeggiare, il moto che fa la gondola sulle ondeS'cianta (‘na ...): un pocoS'ciavo: schiavoS'ciavon: Schiavone (si intendono i Dalmati)S'cienza: scheggiaS' ciopar: scoppiareS’coponee o s’cioponele: gli attuali pop cornS' cioso: chiocciola, lumacaS'ciuma: schiuma, bavaS'ciumar: schiumare, togliere la schiuma al brodoScoasse: spazzaturaScoassera: pattumieraScogio: scoglioScondon (De ...): di nascosto, nascostamenteSconto: nascostoScorlon o Sgorlon: scossoneScorsa o scorson: scorza dell’albero Scoro: siero del latteScorso o Scorzo: buccia, scorza, guscio Scotada: scottata

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Scotadeo: scottaditoScuea: scodella, tazzaScufia: cuffiaSculiarin o scuciarin: cucchiainoSculier o scuciaro: cucchiaioSè (Aver ..): seteSeano o seeno: sedanoSecier: secchiaioSecola: striscetta di carne vicina alle vertebre dei buoi o vitelliSede: mani o guantiSegola o çevola: cipollàSegie: cigliaSemeta o semetine: piccole sementi Semolela: semolinoSempiàda: sciocchezzaSempio: stupido, scioccoSengial (Porco ...): cinghialeSenton (In ...): star a sedere sul letto con mezzo busto erettoSeo: segoSepa e sepia: seppiaSerà sù: chiuso, rinchiusoSeràr: chiudere .Sercar o çercar: cercare, assaggiareSercio: cerchioSesto (Aver bon ...): trattare con gentilezza, con educazioneSfantar: far scomparire, evitareSfesa o sfeza: fessuraSfogia: pasta sfogliaSfogio: Sogliola (pesce)Sfredor: raffreddoreSfregolar: sbriciolareSfroso (De ...): di nascosto, di soppiattoSgangolir: spasimare per una cosa. Sgongolir da la se: morire di sete.Sginzar: schizzare, spruzzareSginzo o sgianso: schizzoSgiossaura: sgocciola turaSgorlar o Scorlar: scuotereSgranfignon (De ...): rubare di soppiatto Sgropoloso: nodoso, pieno di grumi e bernoccoliSgualivar: pareggiare una superficie Sgusso: guscioSguasseto a la Bechéra: caratteristico piatto di carne bollito tipico dei macellaiSie: sei (numero)Siela o siea: pasticcaSieliar: sciegiiereSiensiato: scienziatoSiesa: siepe

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Sievolo o çievolo: cefaloSigar: gridareSigo: gridoSipiton (De ...): a rotta di collo, in gran frettaSissoli: ciccioli di carne di maialeSitto o Sito: zitto, silenziosoSlimeghe: limacciose, scivolose Slimegosa: limacciosaSlongà: allungatoSmissiar el sangue (Far ...): far ribollire il sangue, irritareSmolarghe: scioglierle i nodiSobogir: sobollireSofegà: soffocatoSofegarse: soffocarsiSofego: gran calura, afaSomégiansa: somiglianzaSopressa: speciale tipo di salame venetoSora: sopraSoraosso (Far el ...): fare pratica, fare l'abitudineSparagnar: risparmiareSparasi o Sparesi: asparagiSparesera o Sparasera: Asparagiaia Sparonzon (Far el ...): spadroneggiare con prepotenzaSparpagnar: disseminare quà e là Spasemarse: impaurirsiSpassio: spazioSpassizar: passeggiareSpegassar: cancellareSpeo: spiedoSpessie: spezie aromatiche; oppure specie Spissier o Spezier: droghiereSpetàr: aspettareSpessial: farmacistaSpicolio: rimpicciolitoSpicolir: rimpicciolireSpienza: milza animaleSpigolo de agio: spicchio d'aglioSpissegar: pizzicareSpiumar o spenar: spennare un pollo o un volatile. Spiumar fora el megio: estrarre la parte migliore da una cosa (modo di dire)Spoentaure o spolentaure: i crostoli che rimangono nella caldiera della polenta, messi in ammollo. Sponciar o Spunciar: pungere, lardellare Sporchesso: porcheriaSpuar: sputareSpumilia: meringaSpunciar: pungere, lardellareSpussar: puzzareSuàquàcio: intraducibile: è una pietanza di carne in guazzo

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Stampo a panza in fora: a forma bombata Starghe su'l goto: essere un buon bevitore Stentegà: malaticcioStivai: stivaliStomeghesso: leziosaggine, porcheria Stomego: stomacoStomego (Far...): fare ribrezzoSto quà: questoStornimento de testa: Capogiro Stracaganasse: castagne seccheStraco: stanco. Far i oci da pesse straco: guardare languidamenteStradelà de ...: oltre ogni limite Stralassar: abbandonare, non curarsi più di ...Stramasso: materassoStrambotar: storpiare le paroleStramezà: diviso per metàStrangolon (De ...): ingoiare in fretta, a rischio di strangolarsi. Fare una cosa a precipizioStrassar: sprecare, sciupareStrasseta: straccivendolo, cenciaioloStrassinar: trascinareStrasson: straccione; vestito male Strenzar: stringereStrica: strisciaStrigà: stregatoStringa: strisciaStropolo: turaccioloStrogoto: ostrogoto. Si dice per una cosa incomprensibileStropar: tappare, chiudere.Strucamento: strizzatinaStruccon: Forte premitura con le dita; anche per colpo al cuoreStrussar: strofinareStrussia: pena, dolore, faticaStrussiar: aver vita difficile; patire in miseriaStrussion: istruzione, sapereSuca: zuccaSucaro: zuccheroSucarà o insucarà: zuccheratoSucaro semolà': zucchero cristallizzatoSucaro fin: zucchero a veloSucheta: zucchino(verdura)Sugaman: asciugamanoSugarse: asciugarsiSugession o Sogession: Soggezzione, timore. Parsona de sugession: persona di riguardoSuita: civettaSupiada: soffiataSupiera: zuppiera per minestraSupio: soffioSupiogn: soffiata

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Suste: molle del letto. El xe molo de suste: non ha un carattere forte; é di poca sa1uteSusto: seccatura, noiaSustoso: noioso, insopportabileSvampir: evaporareSvolar: volare, volteggiare. Far svolar i bezzi: sprecare i denari

TTabaro: tabarro, ampia sopraveste Tabarin: cappottinoTacagna: avaraTacàr: attaccare, cominciareTacon: toppa del vestitoTaconar: rattoppareTacuin: borsellino per gli spiccioli Tagente: taglienteTagér: tagliere da cucinaTagià: tagliatoTagiar: tagliareTugiadele: tagliatelle (pasta)Tamiso: staccioTanagiada: tanagliataTananai (Far un ...): fare un pandemonio Tartufola: tartufoTeceta: piccolo tegameTecia: teglia, tegameTega: baccello di piselli, fagioli o vaniglia Tegoline: fagioliniTegnerse in bon: essere fieri, voler far bella figuraTela (in ...): nellaTel (in ...): nelTignerlo o Teglirlo: tenerloTignuo: tenutoTinello: soggiornoTriache: bretelleToceto: sughettoTociar: intingere, inzuppare nel. sugo Tocio: sugoToco: pezzoTola: tavolaTolto sù: preso sù, raccoltoTon: tonno (pesce)Tonaga: tonaca da preteTorbio o Torbo: torbidoToresan (Colombo ...): Colombo selvatico di torreTor sù: raccogliere, prendereTorzelo (andar a…): andare alla derivaTorzio. (Aver el çervel a …): essere sbadati, essere mattiTosa: ragazza

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Tossego.: veleno.Tovagiol: tovagliolo.Trafegar: traffica1e, darsi da fare Tratamento. (Far o..): accoglienza, offrire qualcosa all'ospiteTrato. (Ogni qual trato.): ogni tanto, di tanto in tanto.Trato fora: tirato fuori, emesso. Traversa: grembiuleTremasso: scaturir dal' tremasso: rabbrividire dalla pauraTresso. (Andar par ..): boccone andato per traverso. Trivela: punteruolo. Trovar el dreto: trovare il verso di fare ...

UUa: uvaUa spina: ribesUeta seca: uvetta passolina Ulzara: ulcera

VVaga: voce del verbo andare: vada Vanzà: rimasto, avanzato.Vanti (zorno.): il giorno. primaVanzar: avanzare, rimanenzaVardar: guardareVecessa: vecchiaiaVedel: vitello.Venare: venerdìVendema: vendemmiaVero: vetro.Versor: aratro (in padovano-vicentino)Verta: aperta, vece verbo aprire; si dice anche «La verta» per primaveraVerto. fora: aperto, spalancato.Verza: cavolo verzaVerzar: aprireVeta de filo: gugliata di filo da cucire Vegner o vigner: venire, arrivareVentela: ventaglio.Vigner o Vegner: venireVisigola: pesce angusigolaVissiga o Vessiga: vescica, ballaVieri: grossi cesti che si usano in laguna per mantenere vivo il pesce catturatoVivéri: vivaiVogia: vogliaVorace: vorrei, voce del verbo volereVovo: uovo

ZZà: già

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Zala: giallaZaletin: biscotti veneti, fatti con farina giallaZata o sata: zampa; anche chela di aragosta Zenaro: Gennaio.Zente: genteZigante: giganteZioba: giovedìZiogo: GiocoZò: giù Zo de taco: modo di dire: non essère in forma .Zogar: giocare Zogia: gioiello Zonta: aggiuntaZontar: aggiungere Zorno: giornoZoso: giù, abbasso Zovane: giovine Zovinoto: giovinotto Zuan o Zuane: Giovanni Zugno: Giugno (mese)