Gli insetti

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Innanzi tutto gli insetti, come tutti gli animali sono eucarioti, pluricellulari ed eterotrofi, da piccoli si sviluppano attraverso la metamorfosi: uno spettacolo fantastico. Tra tutti gli animali gli insetti formano il gruppo più vasto su tutto il nostro pianeta, occupa l’80%. Alcuni insetti sono carnivori, come la vespa, la formica e il ditisco, altri invece sono erbivori come la cavalletta, altri leccano il nettare come l’ape o succhiano la linfa delle piante come l’afide. Gli insetti sono per lo più ovipari, depongono cioè le uova, ma vi sono anche insetti vivipari che, in altri termini, generano esemplari vivi ed anche insetti detti ovovivipari le cui uova vengono incubate internamente e pertanto si schiudono simultaneamente alla deposizione.

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Breve descrizione e curiosità sugli insetti

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Innanzi tutto gli insetti, come tutti gli animali sono eucarioti, pluricellulari ed eterotrofi, da piccoli si sviluppano attraverso la metamorfosi: uno spettacolo fantastico. Tra tutti gli animali gli insetti formano il gruppo più vasto su tutto il nostro pianeta, occupa l’80%. Alcuni insetti sono carnivori, come la vespa, la formica e il ditisco, altri invece sono erbivori come la cavalletta, altri leccano il nettare come l’ape o succhiano la linfa delle piante come l’afide. Gli insetti sono per lo più ovipari, depongono cioè le uova, ma vi sono anche insetti vivipari che, in altri termini, generano esemplari vivi ed anche insetti detti ovovivipari le cui uova vengono incubate internamente e pertanto si schiudono simultaneamente alla deposizione.

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Gli insetti hanno sei zampe e presentano il corpo diviso in tre parti: la testa, il torace e l’addome.Nella testa sono situati gli occhi, le antenne e la bocca. Gli insetti possiedono due occhi composti, formati da molti piccoli occhi semplici. Le antenne servono ad annusare e a toccare le cose che sirovano attorno.

La bocca degli insetti è diversa da uno all’altro, a seconda di quale sia il loro cibo: se ad esempio le farfalle hanno una specie di proboscide per succhiare il nettare, le formiche hanno robuste mandibole per triturare.Sul torace ci sono le ali e le zampe. La maggior parte degli insetti è dotata di quattro ali; però alcuni ne possiedono soltanto due, e altri addirittura non hanno ali.

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La metamorfosi è un processo di sviluppo attraverso il quale l'individuo assume il suo aspetto definitivo dopo una o più fasi in cui le sue sembianze risultano completamente diverse. La metamorfosi è caratteristica degli insetti che acquisiscono la loro organizzazione definitiva soltanto dopo una serie di modificazioni organogenetiche. Essa è caratterizzata da due periodi di muta; la muta ninfale e la muta immaginale. La metamorfosi comincia al culmine della muta ninfale, fenomeni istogenetici assicurano la formazione degli organi propri dell'adulto. La metamorfosi che porta alla formazine dell' adulto comporta una completa distruzione dei precedenti stadi larvali; i tessuti dell'adulto sono rappresentati all'inizio da piccoli aggregati cellulari indifferenziati che successivamente si riorganizzeranno a formare l'insetto adulto (metamorfosi completa).

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Le api e vespe sono dotate di pungiglione e apparato velenifero solo le femmine dell'ape (operaie): i fuchi ne sono sprovvisti. L'ape regina tuttavia ha un pungiglione modificato rispetto a quello delle operaie, adatto solo per i combattimenti con le altre regine o per uccidere le larve nelle celle reali. Le operaie iniziano a produrre veleno nei primi giorni di vita fino a raggiungere la produttività massima al 15º giorno d'età. Mentre le api giovani non pungono nemmeno se importunate, le api anziane sono più aggressive e perciò incaricate della difesa dell'alveare. La borsa velenifera contiene circa 0,3 mg di veleno. Dopo una puntura, quasi sempre, si riscontra arrossamento e gonfiore (edema), accompagnati da dolore acuto trafittivo, seguito da bruciore e prurito. Per quanto riguarda le api e le vespe, una singola puntura non provoca generalmente dei quadri clinici molto gravi, mentre punture di più insetti, sommando le quantità di sostanze introdotte, possono essere egualmente gravi.C’è da segnalare che api e vespe di norma non attaccano, ma rispondono ad azioni di disturbo, spesso attivate inconsapevolmente.

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Le cavallette appartengono all'ordine degli Ortotteri (dal greco "ali diritte"), che è incluso nella classe degli insetti. Gli insetti appartenenti a tale ordine sono caratterizzati da arti posteriori lunghi e adatti al salto, apparato boccale masticatore Con il termine cavalletta generalmente si indicano tutti gli insetti ortotteri alati, con gli arti posteriori atti al salto.Le cavallette verdi hanno antenne rivolte all'indietro, che si estendono oltre l'estremità posteriore del corpo; le femmine, dotate di un ovopositore a forma di spada (da cui il nome del sottordine degli ensiferi, a cui le cavallette verdi appartengono), solitamente depongono le uova nel terreno o in fessure della corteccia degli alberi. La comune cavalletta verde è classificata come Tettigonia viridissima.Le cavallette nane sono le specie di più piccole dimensioni; le si riconosce per lo scudo dorsale (pronoto) molto allungato.

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La paleoentomologia è una branchia della paleontologia. Questa scienza studia gli insetti fossili, trovati all'interno dell' ambra e nelle rocce sedimentarie. Gli insetti, piccole creature sono riusciti a popolare ogni ambiente sulla Terra, ad eccezione dei mari. Essi sono presenti sul nostro pianeta dal Permiano, 340 milioni di anni fa circa. La classificazione degli insetti fossili, si basa sui criteri tipici dell’entomologia odierna.Per studiare e collezionare insetti fossili, bisogna sapere che gli insetti si classificano, attraverso gli ordini, la famiglia e il genere (esempio: ordine dei Coleoptera, famiglia Ommatidae e genere Amblomma).

Libellula del Cretaceo della

Reg. di Cearà in Brasile

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Il povero e lento bradipo è un vero zoo ambulante! Sul suo corpo trovano substrato fertile dai muschi agli insetti, la sua lentezza e la sua pelliccia calda assicurano alle specie che vi abitano un inestimabile conforto. Tra i lepidotteri vi troviamo ben otto specie che vivono nella su pelliccia, una volta a settimana in concomitanza con la discesa del bradipo a terra per fare i propri bisogni le farfalle ne approfittano per deporre le uova nelle feci dell'animale. Data la lentezza del bradipo le farfalle hanno tutto il tempo loro necessario per deporre e ritornare nella confortevole pelliccia prima che il mammifero si allontani troppo.