Gli EAS

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Gli EAS Episodi di Apprendimento Situati Lorenzo Aresi 12 aprile 2016

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Gli EAS Episodi di Apprendimento Situati

Lorenzo Aresi

12 aprile 2016

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Bibliografia di riferimento

• P.C. Rivoltella, Fare

didattica con gli EAS,

La Scuola, Brescia

2013

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Il Web 2.0

• Interattività e

costruzione di reti

sociali

• Mobile revolution

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Ri-disegnare la scuola

• In questo scenario mutato la scuola ha il compito di

– Favorire la ricomposizione dei saperi

– promuovere interattività e scambio

– suscitare non solo domande ma proposte provocatorie

– farsi luogo di ricerca culturale sociale ed etica

– fare cultura usando molti linguaggi insieme

LA DIDATTICA È SAGGIA QUANDO

FAVORISCE LA

RICONCETTUALIZZAZIONE

DELLA TECNOLOGIA COME

RISORSA CULTURALE

“NORMALE”

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E il docente?

• Superare la

tentazione

dell’arrocco

• Cambiare la

punteggiatura

• Accettare il

cambiamento

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L’EAS: definizione

• «Un EAS è una porzione di azione didattica, ovvero

l’unità minima di cui consta l’agire didattico

dell’insegnante in contesto; in quanto tale esso

costituisce il baricentro a partire dal quale l’intero edificio

della didattica si organizza». Rivoltella, 2013, p. 52

• E’ un approccio integrale ed integrato all’insegnamento

funziona a prescindere dall’uso di dispositivi digitali

mobili

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Genesi

• FREINET e la scuola del FARE (1920

ca.)

• FLIPPED LESSON (Mazur 1991)

• Mobile Learning e micro-learning

(Pachler, 2007)

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La struttura

• Ritmo ternario

• Ottimizza i tre scenari di

base dell’apprendere

– Esperienza

– Imitazione

– Ripetizione

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Attività semplessa

• «La semplessità è un modo di vivere

con il proprio mondo. È eleganza

piuttosto che sobrietà, intelligenza

piuttosto che fredda logica, diplomazia

piuttosto che autorità» (Alain Berthoz)

• 3 principi:

– Creazione per inibizione

– Rapidità

– Selezione (flipped lesson)

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• E’ centrale la guidance dell’insegnante

• Processo in fieri e non prodotto

pianificabile

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FASE PREPARATORIA

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Il lavoro a casa • Nella nostra tradizione didattica:

– A posteriori (Meirieu)

– Favorire la ripetizione

– Fissare le routines

– Scarsamente motivante

• Nel metodo EAS:

– svolgere azione di recupero e rinforzo dei prerequisiti per affrontare la

fase operatoria in aula

– permettere emersione delle rappresentazioni sul nuovo oggetto di

studio

– mettere in relazione il nuovo contenuto con le esperienze pregresse

degli discenti e i relativi significati

– familiarizzare con il lessico che verrà utilizzato nell’EAS

– favorire una prima ricognizione esplorativa sul tema

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La fase iniziale della “lezione”

• Framework concettuale: elementi-

chiave

• Situazione-stimolo: provocare, mettere

in discussione, enunciare una tesi

• Consegna: piano di lavoro

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FASE 1

In classe

INDIVIDUAZIONE DELL’ARGOMENTO DA

TRATTARE CON FRAMEWORK

CONCETTUALE

FASE 2

Per casa

ASSEGNAZIONE DI UN’ATTIVITÀ SOTTO

STIMOLO A CASA

FASE 3

In classe

PRESENTAZIONE DI UN FRAMEWORK

CONCETTUALE DI RECUPERO DEI

CONCETTI CHIAVE

ESEMPIO PROGETTUALE

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FASE 1

DESCRIZIONE

COSA FA IL

DOCENTE

COSA FA

L’ALUNNO

fare

esperienza

selezionando

i problemi

FRAMEWORK

CONCETTUALE

DI AVVIO

Per introdurre

l’argomento

• Individua

l’argomento da

trattare

• presenta alla

classe

l’argomento

con un input

breve ed

efficace

(motivante): un

tag cloud, una

mappa, un

video …

• condivide i

materiali online

• partecipa al

framework

concettuale del

docente, con

domande,

osservazioni…

• sceglie appunti

(carta e penna,

tablet,

smartphone,…)

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FASE 2

DESCRIZIONE COSA FA IL

DOCENTE

COSA FA

L’ALUNNO

Avvio della ricerca

per la

concettualizzazione

ASSEGNAZIONE

DI UN’ATTIVITÀ

SOTTO STIMOLO

A CASA

Una

esplorazione

veloce,

stimolante

dell’argomento.

• Prepara ed

assegna mappe

incomplete,

individuali o

condivise,

documenti

collaborativi,

checklist per il

lavoro degli

studenti,

webquest, testi

di analisi con link

a risorse Web,

• condivide i

materiali online

• Risponde agli

input del

docente, fa

ricerca,

consulta,

guarda le

checklist,

comunica con

altri alunni e

con il docente

via web.

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FASE 3

DESCRIZIONE COSA FA IL

DOCENTE

COSA FA

L’ALUNNO

analisi per la

concettualizzazione

PRESENTAZIO

NE DI UN

FRAMEWORK

CONCETTUALE

DI RECUPERO

DEI CONCETTI

CHIAVE

• Rilancia

l’attività in

classe partendo

da eventuali

spunti ottenuti

da homework

studenti.

• Prepara

framework

concettuale

approfondito da

discutere in

classe

• Formula

domande ed

idee

rispondendo

alle domande,

alle checklist …

ed invia il

proprio report

al docente

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FASE OPERATORIA

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La fase preparatoria

• Ha anticipato la nuova esperienza di

apprendimento

• Stimolando nuovi approcci mediante

l’esplorazione.

• Creando

– Empatia rispetto ai contenuti

– Un contesto problematico

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L’allievo pre-elabora

informazioni

• Emotivamente

(stimolo mi piace

/ non mi piace)

• Razionalmente (di

che cosa si tratta?

Lo capisco?)

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La fase operatoria

• E’ centrale per

dare significato

alle fasi

preparatoria e

ristrutturativa.

• E’ la più lontana

dalla didattica

tradizionale.

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La fase operatoria

• Deve presentare affinità con

l’esperienza precedente di conoscenza

• Deve aprirsi a una risposta plurale

– Sollecitando l’allievo a utilizzare

formati e linguaggi diversi

• Necessita il web (oppure va preparata

nella fase preparatoria).

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La fase operatoria

• Tempo sufficientemente breve

• Lavoro individuale o di piccolo gruppo

– Scelta che spetta al docente

– Attenzione alla dimensione intersoggettiva

(intelligenza sociale, Goleman 2007)

• Produzione di un artefatto

• Condivisione interna ed esterna

– Nell’ottica della documentazione

pedagogica

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Che cosa fa il docente

IN CLASSE COSA FA IL DOCENTE

FASE 1

ORGANIZZARE

Regolazione

ORGANIZZA LE ATTIVITÀ DEI GRUPPI

• Assegna i compiti;

• Definisce le modalità di lavoro e il target;

• Supporta i singoli e i gruppi nello

svolgimento e nell’approfondimento.

FASE 2

APPLICARE

Documentazione

MONITORAGGIO E PUBBLICAZIONE

• Monitora comportamento e apprendimento;

• Supporta i singoli e i gruppi nello

svolgimento e nell’approfondimento.

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Che cosa fa l’alunno IN CLASSE COSA FA L’ALUNNO

FASE 1

ORGANIZZARE

Collaborazione

e ricerca

AVVIO ATTIVITÀ DEI GRUPPI

• Condivide con i componenti del gruppo

checklist, webquest, testi proposti dal

docente, tutorial.

• Esplora le risorse, visualizza software

specifici indicati dal docente, consulta le

fonti.

• Decide il prodotto da realizzare.

• Usa strumenti/software collaborativi.

• Si avvale del supporto del docente coach.

FASE 2

APPLICARE

Learning by

doing

LAVORO DI GRUPPO

• Decide quali materiali prodotti utilizzare.

• Assembla i materiali nella presentazione

• Distribuisce i compiti di presentazione.

• Decide dove pubblicare.

• Sintetizza i risultati raggiunti.

• Pubblica i prodotti.

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Attività

• Lavoro individuale o di piccolo gruppo

• Produzione di un artefatto: lavoro

individuale o in piccolo gruppo,

contenuto in un tempo sufficientemente

breve

• Condivisione interna (ed esterna)

• Laboratorio: dimensione spaziale vs.

situazionale

• Logica del Learning by doing

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FASE RISTRUTTURATIVA

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Obiettivi

• Crescere in conoscenza

• Ottimizzare la condivisione

delle informazioni

• Fondare l’azione sulla

partecipazione

• Orientarsi all’innovazione

attraverso la trasformazione

• Riflettere sulla storia ed

apprendere dall’esperienza

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L’apprendimento riflessivo

• Non riguarda solo il cosa ma anche il

come

• Dall’apprendimento implicito (so, ma

non so di sapere) all’apprendimento

esplicito (conosco la mia conoscenza)

• Dalla destrezza alla competenza

(capacità di orchestrare schemi

d’azione – Piaget 2000)

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Le 4 fasi del ciclo di Kolb

1. Esperienza concreta

2. Osservazione riflessiva

3. Concettualizzazione astratta

4. Sperimentazione attiva

• Livello ricostruttivo

• Livello esperienziale

• Introduce il punto di vista esterno (osservatore, esperto)

• Piano del contenuto

• Piano della metacognizione

• Reframing

• Applicazione ad altre situazioni

• Apertura contestuale

• rilancio

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Strumenti

• Answer and question

– Supporto alla fase 1 e 2

– Meglio domande aperte

• Massimizza la partecipazione

• Permette di esprimere idee ed opinioni

• Raccoglie feedback sui contenuti proposti

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Short Writing

• Supporto alla fase 4

• Utile per comprendere:

– la chiarezza dei materiali proposti;

– la capacità di riassumere e comprendere ciò che

si legge/ascolta da parte degli studenti;

– la consapevolezza di quanto gli alunni non hanno /

hanno capito: ciò permette di avere un quadro

esaustivo del livello della classe;

– il miglioramento del metodo di studio;

– la rivalutazione dell’errore.

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Short writing

• Prevede

– Dilatazione dei tempi (lavoro domestico)

– Apertura a linguaggi narrativi diversi (non

solo testo, post in un blog, podcasting,

etc.)

– Tempo per la valutazione che diventa

spazio per gli assessment individuali.

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SWOT

• Supporto alle fasi 1 e 4

– Strenghts

– Weaknesses

– Opportunities

– Threats

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Il ruolo del docente

• Rafforzamento

• Sostegno (incoraggia le iniziative, suggerisce,

rende comprensibili gli errori)

• Monitoraggio (garantisce la coeranza del

lavoro svolto sull’oggetto di apprendimento)

• Facilitazione (attiva processi metacognitivi)

• Messa a confronto

• Bridging (sollecita la scoperta di nuovi

contesti applicativi)

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Punti d’attenzione

• Il tempo

• Lo spazio fisico

• Lo spazio psicologico (regole di partecipazione:

libertà di espressione, gestione dei conflitti,

promozione dell’integrazione fra aspetti emotivi e

cognitivi, ascolto di tutti)

• Lo spazio individuale

• La documentazione

• Chiusura contenutistica

• La valutazione

• Il rilancio