Gli alcheni: Trasposizioni Esempio di una...

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Unità didattica 3 Generalità sulle reazioni chimiche organiche Gli alcheni: Struttura, nomenclatura, reattività Termodinamica e cinetica Capitoli 4 e 5 di Brown e Poon “Introduzione alla Chimica Organica” Generalità sulle reazioni chimiche organiche Possiamo catalogare le reazioni chimiche organiche per il loro tipo e per come decorrono 4 tipi generali di reazione: Addizioni Eliminazioni Sostituzioni Trasposizioni Esempio di una addizione Esempio di una eliminazione Esempio di una sostituzione Esempio di una trasposizione Esercizio: prova a classificare le seguenti reazioni: CH 3 Br+KOH CH 3 OH + KBr CH 3 CH 3 OH H 2 C=CH 2 + H 2 O H 2 C=CH 2 + H 2 CH 3 CH 3

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Unità didattica 3

Generalità sulle reazionichimiche organiche

Gli alcheni:

Struttura, nomenclatura,reattività

Termodinamica e cinetica

Capitoli 4 e 5 di Brown e Poon “Introduzione alla Chimica Organica”

Generalità sulle reazioni chimiche organiche

Possiamo catalogare le reazioni chimiche organiche per il lorotipo e per come decorrono4 tipi generali di reazione:• Addizioni• Eliminazioni• Sostituzioni• Trasposizioni

Esempio di una addizione

Esempio di una eliminazione

Esempio di una sostituzione

Esempio di una trasposizione

Esercizio: prova a classificare le seguenti reazioni:

CH3Br+KOH → CH3OH + KBr

CH3CH3OH →H2C=CH2 + H2O

H2C=CH2 + H2 →CH3CH3

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A seconda di come decorrono (il loro meccanismo) possiamo parlare di:Rottura omolitica del legame Rottura eterolitica del legameFormazione omogenica del legame Formazione eterogenica del legame

In ogni reazione si formano e/o rompono dei legami

Reazioni radicaliche o polari

Radicale reagente

Un radicale strappa un atomo ad un reagente producendo un altro radicale in una reazione di sostituzione radicalica

Oppure può addizionarsi ad un alchene generando un nuovo radicale in una addizione radicalica

La clorurazione del metano è un esempio di reazione radicalica

Fasi di una reazione radicalica:

1. Iniziazione

2. Propagazione

3. terminazione

Le reazioni polari avvengono a causa dell’attrazione tra cariche negative e positive e dipendono quindi dalla diversa elettronegatività degli atomi.

Il carattere polare di un legame dipende anche dalle interazioni dei gruppi funzionali. Ad esempio il carattere elettronpovero di un carbonio legato ad un ossigeno dipende dalla protonazione (la carica) di questo.

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Atomi grandi tengono meno saldamente legati i loro elettroni

Le cariche opposte si attraggono, per cui i siti elettronricchi di una molecola reagiscono con i siti elettronopoveri di un’altra.

Si forma un legame quando un atomo elettronricco dona una coppia di elettroni ad un atomo elettronpovero e si spezza un legame quando entrambi gli elettroni restano ad un atomo solo.

Figura 5.2 Alcuni nucleofili ed elettrofili. Le mappe dipotenziale elettrostaticoidentificano gli atominucleofili (rosso; negativo)e gli atomi elettrofili(blu; positivo).

L’acqua come nucleofilo, l’acqua come elettrofilo

Analogamente, per il metanolo:

Confronto tra i legami carbonio-carbonio singolo e doppio. Un doppio legame è sia più accessibile ai reagenti che si avvicinano sia piùelettronricco (nucleofilo). Una mappa di potenziale elettrostatico dell’etilene indica che il doppio legame è la zona di più alta carica negativa (rosso).

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La reazione di addizione ad un alcheneMECCANISMO: Reazione di addizione elettrofila di HBr all’etilene. La reazione avviene in due stadi che coinvolgono entrambi interazioni elettrofilo-nucleofilo.

elettrofili

Il nucleofilo può essere carico negativamente o neutro

La carica si conserva sempre

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L’elettrofilo può essere carico positivamente o neutro La regola dell’ottetto deve sempre essere rispettata: se una coppia di elettroni si sposta verso un atomo che ha già l’ottetto, un’altra coppia deve spostarsi da quell’atomo (e questo può comportare rottura di legami)

La termodinamica descrive le proprietà di un sistema all’equilibrio

Parametri termodinamiciΔG° = ΔH° – TΔS°

La variazione di energia libera standard (detta di Gibbs)L’entalpia (ΔH°): il calore ceduto o assorbito dalla reazioneL’entropia (ΔS°) una misura della libertà di movimento

Equilibri, velocità delle reazioni, variazione di energia

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Tabella 5.3 Alcuni valori di energia di dissociazione di legame.

Il calore di reazione(Legami formati nei prodotti, legami rotti nei reagenti)

Solvatazione è l’interazione tra un solventee una molecola (o ione) in soluzione

La solvatazione può cambiare il ΔH° e/o il ΔS°, e di conseguenza il ΔG°

Perché avvenga una reazione, le molecole devono collidere e devono riorganizzarsi atomi e legami.

Questo si può rappresentare con un diagramma di energia di reazione:

Il meccanismo dell’addizione di HBr all’etilene

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Lo stato di transizione

È la struttura instabile ad energia più alta coinvolta nel meccanismo di reazione. Decade verso i prodotti, o verso i reagenti. Non può essere isolato. È un massimo nel diagramma di energia di reazione. Lo stato di transizione ha dei legami parzialmente formati.

La differenza di energia tra reagenti e stato di transizione è l’energia di attivazione (ΔG‡). Determina la velocità di una reazione ad una data temperatura.

Il calore fornisce ai reagenti l’energia necessaria per superare la barriera dell’energia di attivazione.

Il postulato di Hammond: lo stato di transizione saràpiù simile alle specie a cui è più prossimoenergeticamente

Una reazione esoergonicaha uno stato di transizioneprecoce, unaendoergonica uno tardivo.Questo ci aiuta a spiegare il ΔG‡ in funzione della struttura e regole di stabilità note di reagenti o prodotti

Un composto a vita breve che si forma (e scompare) in una reazione multistadio èun intermedio di reazione. È un minimo relativo nel diagramma di energia della reazione.

Il diagramma è fatto di due stadi, l’intermedio, prodotto del primo stadio è reagente del secondo. Congiungendo i due diagrammi dei due stadi ottengo il diagramma complessivo per la reazione.

Un intermedio ha i legami completamente formati

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Per dati reagenti e prodotti (una reazione) il ΔG° è definito, ma il cammino di reazione (numero di stadi, intermedi, stati di transizione, energie di attivazione) dipendono dalla modalità in cui la reazione è svolta. Ad esempio, in presenza di un catalizzatore, la reazione avviene con un meccanismo diverso e si abbassano le energie di attivazione, accelerando la reazione.

La cinetica chimica ha a che fare con la velocità delle reazioni e con i fattori che la deterinano

Velocità di reazione =Numero di collisioni

per unità di tempoFrazione ad

energia sufficiente

Frazione ad orientazione

opportunax x

Lo stadio più lento determina la velocità globale dellareazione (il rate-limiting step)

Idrocarburi contenenti doppi legami C-C

Gli alcheni

C C

Il doppio legame:

Gruppo funzionale

Centro di reattività

Hanno grande importanza industriale

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Alchene aciclico:CnH2n

Alchene ciclico:CnH2n–2

Formula Moleculare di un Alchene

CH3CH2=CH2

Nomenclatura sistematica degli alcheni

• Cercare la catena continua più lunga che contenga il gruppo funzionale

• Cita i sostituenti in ordine alfabetico

• Attribuisci il nome con il numero più basso possibile per un sostituente e poi con i numeri più bassi possibili per gli altri

• Non serve numerazione del gruppo funzionale (il doppio legameC-C) in un alchene ciclico

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Carboni vinilici

Carboni allilici

Nomenclatura specialeLa struttura degli alcheni

Gli orbitali p si sovrappon-gono per fare un legame π

I 6 atomi di carbonio giacciono nello stesso piano

Gli isomeri degli alcheni I momenti di dipolo degli isomeri degli alcheni

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La conversione tra isomeri per gli alcheni richiede la rottura del legame π tra i due carboni sp2

La conversione cis-trans per la visione

Isomeri E e Z

La nomenclatura nel sistema E,Z

Regola 1: Considera il numero atomico degli atomilegato direttamente al carbonio sp2 in questione.

Si dà alta priorità all’atomo con numero atomico più alto

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Regola 2: Se c’è un ‘pareggio,’ considera gli atomiattaccati agli atomi ad uguale numero atomico. Regola 3: Nel caso un atomo abbia legami multipli,

nel calcolo della priorità consideralo come se fosse legato con multipli legami singoli.

Regola 4: Elenca le priorità a seconda del numero di massa degli isotopi degli atomi.

Un alchene è una molecola ricca di elettroni, un nucleofilo, cioè un atomo o molecola ricca di elettroni che li può condividere con un elettrofilo.

I nucleofili sono attratti da atomi o molecole elettron-deficienti, gli elettrofili.

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Addizione elettrofila di HBr ad un alchene

due stadi

La velocità di reazione è controllata dallo stadio più lento, quello di formazione dell’intermedio, che poi reagisce velocemente per dare i prodotti

Il risultato complessivo di un’addizioneelettrofila ad un alchene

Esempi Quale è il prodotto per un alchene non simme-tricamente sostituito?

Il carbocationepiù stabile

Lo stadio di formazione del carbocatione è quello più lento

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Stabilità dei carbocationi

stabilità crescente

I gruppi alchilici diminuiscono la concentrazione di carica positiva sul carbonio positivo

La stabilità aumenta con il grado di sostituzione per effetti induttivi e di iperconiugazione

La velocità di reazione e ΔG‡

Più stabile è lo stato di transizione

più bassa è ΔG‡ più veloce è la reazione

Per il postulato di Hammond, nella formazione endoergonica del carbocatione, stadio lento, lo stato di transizione assomiglierà al carbocatione, per cui a carbocationi piùstabili corrisponderanno stati di transizione più stabili e, conseguentemente, reazioni piùveloci.

Il catione tert-butilico è più stabile e si forma più velocemente.

E’ una reazione regioselettiva: si forma solo (o prefenzialmente) un isomero costituzionale

La regola di MarkovnikovL’elettrofilo si aggiunge al carbonio sp2 che è legato al maggior numero di idrogeni

Storicamente si spiegava con:

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Addizione di acqua ad un alchene Addizione di un alcol in catalisi acida

Analoga alla precedente

Trasposizione di Carbocatione

Spostamento 1,2 di idruro Un carbocationepiù stabile

Spostamento 1,2 di metile Un carbocationepiù stabile

Trasposizione di Carbocatione

:H– o :CH3– si spostano con la loro coppia di elettroni di legame per dare il

carbocatione più stabile

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A volte il risultato dello spostamento 1,2 di alchile è curioso: una espansione di anello

Un carbocationepiù stabile

Trasposizione di Carbocatione Addizione di alogeni ad un alchene

L’addizione di alogeno è stereoselettiva Addizione di alogeni in presenza di acquaIl meccanismo di formazione di una aloidrina

Consideriamo lo stato di transizione per prevedere la regioselettività della reazione

Anche questa reazione è stereoselettiva (OH entra sulla faccia opposta rispetto a Br)

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Addizione di boranoIdroborazione e ossidazione

Formazione di prodotti anti-Markovnikov

addizione anti-Markovnikov

addizione Markovnikov

Formazione di alchilborani

Sostituzione del boro con OH

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Addizione anti-Markovnikov di OH Sintesi del bromobutano: per via cationica o per via radicalica

La generazione del radicale Br•

Addizione di radicale ad un alchene

Br• più stabile è ilpropagatore dellacatena

stabilità crescente

Stabilità relative dei radicali alchilici

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Calcolo del ΔH°Addizione di idrogeno agli alcheni

(riduzione)

Idrogenazione catalitica di un alchene

I due idrogeni entrano dallo stesso lato del doppio legame C-C

Gli isomeri di un alchene hanno diversa stabilità

L’idrogenazione è anche un metodo sperimentale per determinare la stabilità di un composto

stabilità crescente

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La tensione sterica negli alcheni Ossidazione di un alchene a glicole (diolo vicinale)

Gli alcheni sono reagenti versatili per la sintesi di una grande varietà di prodotti

La reazione è stereoselettiva