Gli aggettivi

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Gli aggettivi qualificativi e determinativi

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Gli aggettivi qualificativi e determinativi

Una definizione

Gli aggettivi sono parole che si accompagnano ai nomi e aggiungono informazioni sugli esseri o le cose designati dai nomi. Sono di due tipi: qualificativi e determinativi.

Gli aggettivi qualificativi, che sono in numero aperto, indicano una qualità relativa al nome a cui si riferiscono.

Gli aggettivi determinativi, che sono in numero chiuso, danno informazioni circa l’appartenenza (aggettivi possessivi) la posizione (aggettivi dimostrativi) la quantità (aggettivi numerali e indefiniti) dell’essere

o della cosa designata dal nome a cui si riferiscono.

Gli aggettivi determinativi

Possessivi: il mio libro, la propria sceltaDimostrativi: quella gonna, la stessa casaNumerali: con quattro amici, la prima volta Indefiniti: ogni volta, non ho nessuna

voglia Interrogativi: quali amici? quanti libri?Esclamativi: che mangiata! quanti compiti!

Aggettivi qualificativi

Esprimono una caratteristica, una proprietà, una qualità di un sostantivo

Sono una classe aperta

Classi morfologiche

SingolareSingolare PluralePlurale

I CLASSE MaschileMaschile bell-o bell-i

FemminileFemminile bell-a bell-e

II CLASSE MaschileMaschile gentil-e gentil-i

FemminileFemminile

III CLASSE MaschileMaschile comunist-a comunist-i

FemminileFemminile comunist-e

Aggettivi di I classe: a 4 usciteAggettivi di II classe: a 2 usciteAggettivi di III classe: a 3 uscite

Posizione

Postnominale o canonica funzione necessaria

Prenominale funzione accessoria

Es: un gatto nero valore restrittivoun lungo dibattito valore descrittivo

Se gli aggettivi accessori sono più di uno, occupano generalmente una posizione postnominale:

un dibattito lungo e interessante

Se l’aggettivo è accompagnato da un avverbio, occupa in ogni caso una posizione postnominale

un ragazzo veramente simpatico// *un veramente simpatico ragazzo //* un simpatico ragazzo veramente

Aggettivi di relazione

Gli aggettivi istituiscono una relazione con il sostantivo cui si riferiscono e non ne descrivono una qualità. Sono denominali: ripropongono i contenuti semantici del nome da cui derivano in una categoria grammaticale diversa

la volontà popolare (= del popolo); il viaggio papale (= del papa), la circolazione sanguigna (= del sangue), macchina fotografica, spettacolo teatrale

Aggettivi deittici

Deissi di tipo temporale indica il momento in cui si svolge un’azione

scorso, prossimo, passato, attuale…

La loro posizione è indifferente dal punto di vista del significato (non stilistico!)

l’estate scorsa // la scorsa estate Il governo attuale //l’attuale governo

Aggettivi anaforici

Chiamano in causa un contesto linguistico precedente

seguente, successivo, precedente, diverso, simile

Il mattino seguente …(rispetto a qualcosa espresso prima)

Una situazione diversa (rispetto a quella descritta prima)

ma anche avverbi in funzione aggettivale dopo, primaIl mattino dopo …

Uso

Attributivoun maglione rosso, una margherita gialla, un grande

amico

Predicativo (predicato nominale):Il maglione sembra caldoLa margherita è gialla

Molti aggettivi di relazione non possono avere un uso predicativo

* l’incidente è stato stradale; * il viaggio è stato papale ma: quel politico è comunista

Aggettivi usati come …

Sostantivi:Il giallo è il mio colore preferito

Il bello e il brutto

Avverbi:La macchina va forte

Veste elegante

Tipologie

1. Primitivo: l’aggettivo non deriva da nessun altra parola verde, felice, dolce

2. Derivato: l’aggettivo deriva da un sostantivo, da un verbo, da un aggettivo tramite l’inserzione di un morfema (suffisso o prefisso) vitale, governativo, automobilistico, superabile

3. Alterato: modificato da morfemi cha aggiungono un significato diminutivo (giallino), accrescitivo (bellona), vezzeggiativo (caruccio), dispregiativo (mollaccione)

4. Composto: risulta dall’unione di diverse parole: audioleso, multicolore

I gradi dell’aggettivo

Tipo Grado positivo Grado comparativo comparazione fra due

termini Grado superlativo una proprietà è

posseduta al massimo grado

Modo di espressione Sintetico Analitico

Il grado comparativo

Comparativo di maggioranzaLa mia macchina è più veloce della tuaQuella cantante è più bella che brava

Comparativo di minoranzaIl mio computer è meno efficiente del tuoPedalare è meno faticoso che correre

Comparativo di uguaglianzaLuca è (così) fuori come un terrazzoLui è (tanto) simpatico quanto te

Schematizzando

Comparativo di maggioranzapiù + aggettivo + di qualcosa/qualcuno | che

aggettivo/avverbio

Comparativo di minoranzameno + aggettivo + di qualcosa/qualcuno | che

aggettivo/avverbio

Comparativo di uguaglianza(così) aggettivo + come | (tanto) aggettivo + quanto

+ qualcosa/qualcuno e aggettivo

Superlativi

Superlativo assoluto una proprietà è posseduta in massimo grado

Una macchina velocissimaUn bambino molto vivace

Superlativo relativo una proprietà è posseduta in massimo (o al minimo) grado all’interno di un determinato gruppo

La più veloce macchina del suo segmentoIl meno caro fra i prodotti

Superlativi assoluti

Sintetici -issimo bellissimo, simpaticissimo -errimo acerrimo, celeberrimo arci-, extra-, iper-, sovra-, sopra-, super-, stra-, -ultra

arcinoto (= notissimo), extramorbido (= morbidissimo), straricco (= ricchissimo)

Analitici molto, assai, completamente, notevolmente,

straordinariamente… molto gentile (= gentilissimo), assai disponibile (= disponibilissimo), straordinariamente simpatico (= simpaticissimo)

tutto tutto preso (= presissimo), tutto sudato (= sudatissimo) colloquiale

Comparativi e Superlativi organici

grado grado positivopositivo

comparativocomparativo superlativo superlativo relativorelativo

superlativo superlativo assolutoassoluto

buono migliore (più buono)

il migliore (il più buono)

ottimo (buonissimo)

cattivo peggiore (più cattivo)

il peggiore (il peggiore)

pessimo (cattivissimo)

grande maggiore (più grande)

il maggiore (il maggiore)

massimo (grandissimo)

piccolo minore (più piccolo)

il minore (il minore)

minimo (piccolissimo)

Comparativi e superlativi da preposizioni latine

Preposizioni latinePreposizioni latine Comparativi italianiComparativi italiani Superlativi italianiSuperlativi italiani

ANTE ‘davanti, prima’

anteriore --------

POST ‘dietro, dopo’ posteriore postremo e postumo (= ‘posteriore alla morte della persona’)

INFRA ‘sotto’ inferiore infimo

SUPRA ‘sopra’ superiore supremo

INTRA ‘dentro’ interiore intimo

EXTRA ‘fuori’ esteriore estremo

CITRA ‘di qua’ (citeriore) --------

ULTRA ‘di là, oltre’ ulteriore ultimo

(priore) primo

Aggettivi e Pronomi Dimostrativi

I dimostrativi indicano la posizione dell’essere o della cosa a cui si riferiscono: posizione vicina a chi parla (questo), posizione lontana da chi parla (quello); e, nella varietà toscana, posizione lontana da chi parla e vicina a chi ascolta (codesto).

Classificazione morfologica

Alcuni dimostrativi sono solo pronomi, altri possono essere aggettivi o pronomi a seconda dell’uso

Aggettivi e pronomi

singolaresingolare pluraleplurale

maschilemaschile femminilefemminile maschilemaschile femminilefemminile

DeitticiDeittici

questo questa questi queste

quello, quel quella quei, quegli, quelli

quelle

codesto codesta codesti codeste

IdentificativiIdentificativi stesso stessa stessi stesse

medesimo medesima medesimi medesime

Aggettivo o pronome?

Questa faccenda mi preoccupa aggettivo

E quelli che cosa combinano? pronome

Quelle azioni di cui ti ho parlato, è ora di venderle aggettivo

Fra tutte le gonne che ho visto mi piacciono queste corte pronome

Aggettivo o pronome?

Stiamo dicendo la stessa cosa aggettivo

Quella donna era la stessa del giorno prima pronome

Nel medesimo momento si sentì un rumore aggettivo

Solo pronomi

SingolareSingolare PluralePlurale

MaschileMaschile FemminileFemminile MaschileMaschile Femminile Femminile

Questi

Quegli

Costui

Colui

Ciò

--

--

Costei

Colei

--

--

--

Costoro

Coloro

--

costui, costei, costoro e colui, colei, coloro si riferiscono solo a persone

costui equivale a questo ( vicinanza), colui a quello ( lontananza)

costui, costei e costoro si usano da soli, hanno spesso una connotazione negativa Costui venne e si mise a sedere

colui, colei e coloro, invece, si usano ormai esclusivamente in unione con il pronome relativo (che o il quale) Coloro i quali devono sostenere l’esame si accomodino nella

stanza accanto Registro alto al parlato si direbbe “Quelli che …”

Questi e quegli sono singolari. Questi indica persona maschile vicina a chi parla, quegli lontana da chi parla. Si usano esclusivamente in funzione di soggetto e sono di uso alto: Il Comune avrà facoltà di espropriare gli immobili e assegnarli al

richiedente, purché questi si obblighi ad eseguire le migliorie necessarie.

Ciò è invariabile e si riferisce solo a cose, senza distinzioni di genere e di numero è un pronome “neutro”. Ha il valore generico di ‘questa cosa, quella cosa, queste cose, quelle cose’: Ciò mi sorprese. Cercavano un indizio di ciò che era accaduto. Rimasi ferita da ciò che riuscirono a dire.

Ciò ha concorrenti molto forti: i pronomi questo e quello con valore neutro possono sostituirlo in qualunque contesto.

Tipi di dimostrativi

Deittici: i dimostrativi ci “mostrano” la persona o la cosa di cui si parla come se la indicassero con un gesto. La vicinanza o lontananza, fanno riferimento alla situazione comunicativa, allo spazio o al tempo nei quali sono immersi chi parla e chi ascolta.

Identificativi: diversamente dagli altri dimostrativi,

stesso e medesimo esprimo la distanza spaziale minima e cioè l’identità. Medesimo registro alto. Sono sempre preceduti dall’articolo e, quando sono aggettivi, normalmente precedono il sostantivo.

Uso dei deittici

Deittico vero e proprio «Questa poltrona è favolosa», disse sprofondandovi. spaziale,

vicinanza Passami quel libro per favore. spaziale Ci andrò questa sera. temporale Quella interminabile estate, la ricordo come se fosse oggi! temporale

Anaforico: riferimento a un oggetto già presente nel contesto linguistico

Non sapeva scegliere fra il calcio e la pallacanestro: questa indecisione lo paralizzava.

Cataforico: riferimento a un oggetto che verrà successivamente introdotto nel contesto linguistico

Ricordati sempre questa verità: nella vita nessuno regala niente.