Tesina di Giacomo Distefano Classe III D Scuola Media Mendola-Vaccaro Anno Scolastico 2009/2010.
Giuseppe Vaccaro (Bologna 1896-Roma 1970) Laureato nel 1920 a Bologna, Vaccaro lavora negli anni tra...
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Giuseppe Vaccaro (Bologna 1896-Roma 1970) Laureato nel 1920 a Bologna, Vaccaro lavora negli anni tra le due guerre. Testimonianze tra le più significative del suo lavoro sono le opere quali la Facoltà di Ingegneria di Bologna (1931-35), il Palazzo delle Poste di Napoli (1928-36), i progetti romani per l'Auditorium (1935) e per la Casa littoria (1937) - gli ultimi due in collaborazione con Mario De Renzi e Adalberto Libera -, sino al capolavoro assoluto costituito dalla colonia Agip di Cesenatico (1936-38). La convinzione che solo "la vera arte potrà superare la tecnica: mai ignorarla", appare manifestamente anche nei progetti di Vaccaro per la residenza collettiva - un tema presente lungo l'intero arco della sua carriera, che trova esiti di notevole interesse in alcuni scheda a cura di Laura Marino composizione architettonica 2 prof. Marco Mannino a.a. 2008_09 Il quartiere Ina-Casa Borgo Panigale, realizzato tra il 1951 e il 1955 a Bologna, del quale Vaccaro redige il piano urbanistico, oltre alla progettazione dei servizi e di quattro tipi edilizi, è un testo esemplare per cogliere i caratteri distintivi della sua prassi progettuale negli anni’50. Evocazione delle spazialità della città storica, scarnificazione dei caratteri dell’edilizia tradizionale enfatizzazione dell’apparato strutturale in funzione espressiva sono le parole chiave alle quali Vaccaro si affida per declinare la propria idea di quartiere.
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Giuseppe Vaccaro(Bologna 1896-Roma 1970)
Laureato nel 1920 a Bologna, Vaccaro lavora negli anni tra le due guerre. Testimonianze tra le più significative del suo lavoro sono le opere quali la Facoltà di Ingegneria di Bologna (1931-35), il Palazzo delle Poste di Napoli (1928-36), i progetti romani per l'Auditorium (1935) e per la Casa littoria (1937) - gli ultimi due in collaborazione con Mario De Renzi e Adalberto Libera -, sino al capolavoro assoluto costituito dalla colonia Agip di Cesenatico (1936-38). La convinzione che solo "la vera arte potrà superare la tecnica: mai ignorarla", appare manifestamente anche nei progetti di Vaccaro per la residenza collettiva - un tema presente lungo l'intero arco della sua carriera, che trova esiti di notevole interesse in alcuni quartieri realizzati nel dopoguerra, nell'ambito dei piani Ina-Casa e Cep. Quartieri, tra gli altri, come Ponte Mammolo a Roma (1957-62), oppure via della Barca a Bologna (1957-62), denotano infatti la costante attenzione portata da Vaccaro alla precisa soluzione dei problemi connessi alle "funzioni" dell'abitare, ma anche la sua capacità di trascendere, nella sintesi formale, il mero dato pratico del tema.
scheda a cura di Laura Marinocomposizione architettonica 2 prof. Marco Mannino a.a. 2008_09
Il quartiere Ina-Casa Borgo Panigale, realizzato tra il 1951 e il 1955 a Bologna, del quale Vaccaro redige il piano urbanistico, oltre alla progettazione dei servizi e di quattro tipi edilizi, è un testo esemplare per cogliere i caratteri distintivi della sua prassi progettuale negli anni’50.
Evocazione delle spazialità della città storica, scarnificazione dei caratteri dell’edilizia tradizionale enfatizzazione dell’apparato strutturale in funzione espressiva sono le parole chiave alle quali Vaccaro si affida per declinare la propria idea di quartiere.
Quartiere Ina-Casa di Borgo Panigale
Bologna 1951-55
Quattro palazzinedi 5 piani ciascuna.
4 appartamenti per piano.
scheda a cura di Laura Marinocomposizione architettonica 2 prof. Marco Mannino a.a. 2008_09
Bibliografia essenziale:Bruno Zevi, Cronache d’architettura, Universale Laterza, 1971 Marco Mulazzani (a cura di), Giuseppe Vaccaro, Documenti di architettura.141, Electa, Milano, 2002
