GITA CULTURALE “ IL VENTRE DI NAPOLI 2-4 GIUGNO 2017 · 2017-05-03 · GITA CULTURALE “ IL...

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GITA CULTURALE “ IL VENTRE DI NAPOLI2-4 GIUGNO 2017 Matilde Serao nel 1905 scrive “il ventre di Napoli” descrivendo quella rete di vicoli e vicoletti nei quartieri storici che fanno pensare ad un intricato apparato intestinale, dove i palazzi secolari spesso costruiti con pietre di tufo sono talmente vicini che sembrano toccarsi, dove si crea una intimità quasi familiare che anche la luce solare sembra faccia fatica a penetrare. Una Napoli che dietro gli stereotipi inflazionati di pizza, mandolini e sfogliatelle nasconde la parte più intima, più vera, quel ventre che attraverso secoli di storia manifesta la grandezza della capitale del Regno di Napoli. Dal centro storico, iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO nel 1995, con la seguente motivazione: “Napoli è una delle città più antiche d'Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo preserva gli elementi della sua lunga e importante storia”, ci si immerge nella parte più nascosta e meno pubblicizzata ma più rappresentativa della storia della città Partenopea. P R O G R A M M A Venerdì 2 Giugno ore 07.00 - Partenza dal Parcheggio (lato Dirigenti) Cittadella Regionale. ore 13.00 - Arrivo a Napoli sistemazione in hotel Nuvò**** ( zona Fuorigrotta)- pranzo in Hotel ore 15.00 partenza per piazza Duomo (sosta Castel capuano)

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GITA CULTURALE “ IL VENTRE DI NAPOLI” 2-4 GIUGNO 2017

Matilde Serao nel 1905 scrive “il ventre di Napoli” descrivendo quella rete di vicoli e vicoletti

nei quartieri storici che fanno pensare ad un intricato apparato intestinale, dove i palazzi secolari

spesso costruiti con pietre di tufo sono talmente vicini che sembrano toccarsi, dove si crea una

intimità quasi familiare che anche la luce solare sembra faccia fatica a penetrare. Una Napoli che

dietro gli stereotipi inflazionati di pizza, mandolini e sfogliatelle nasconde la parte più intima, più vera,

quel ventre che attraverso secoli di storia manifesta la grandezza della capitale del Regno di Napoli.

Dal centro storico, iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO nel 1995, con la seguente

motivazione: “Napoli è una delle città più antiche d'Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo

preserva gli elementi della sua lunga e importante storia”, ci si immerge nella parte più nascosta e

meno pubblicizzata ma più rappresentativa della storia della città Partenopea.

P R O G R A M M A

Venerdì 2 Giugno

ore 07.00 - Partenza dal Parcheggio (lato Dirigenti) Cittadella Regionale.

ore 13.00 - Arrivo a Napoli sistemazione in hotel Nuvò**** ( zona Fuorigrotta)- pranzo in Hotel

ore 15.00 – partenza per piazza Duomo (sosta Castel capuano)

ore 16.00 /17.00 - visita al Duomo

ore 17.00 -18.15 da Via dei Tribunali a S. Gregorio Armeno, la via degli artigiani del Presepe, da Spaccanapoli, il diametro della città, a piazza S. Domenico Maggiore

ore 18.30/19.30 – visita guidata allaCappella di S. Severo con il famoso Cristo Velato

Situato nel cuore del centro antico di Napoli, il Museo Cappella Sansevero è un gioiello del patrimonio artistico internazionale. Creatività barocca e orgoglio dinastico, bellezza e mistero s'intrecciano creando qui un'atmosfera unica, quasi fuori dal tempo. Tra capolavori come il celebre Cristo velato, la cui immagine ha fatto il giro del mondo per la prodigiosa "tessitura" del velo marmoreo, meraviglie del virtuosismo come il Disinganno ed enigmatiche presenze come le Macchine anatomiche, la Cappella Sansevero rappresenta uno dei più singolari monumenti che l'ingegno umano abbia mai concepito. Un mausoleo nobiliare, un tempio iniziatico in cui è mirabilmente trasfusa la poliedrica personalità del suo geniale ideatore: Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero. Posto al centro della navata della Cappella Sansevero, il Cristo velato è una delle opere più note e suggestive al mondo. Nelle intenzioni del committente, la statua doveva essere eseguita da Antonio Corradini, che per il principe aveva già scolpito la Pudicizia. Tuttavia, Corradini morì nel 1752 e fece in tempo a terminare solo un bozzetto in terracotta del Cristo, oggi conservato al Museo di San Martino. Fu così che Raimondo di Sangro incaricò un giovane artista napoletano, Giuseppe Sanmartino, di realizzare “una statua di marmo scolpita a grandezza naturale, rappresentante Nostro Signore Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente realizzato dallo stesso blocco della statua”. Sanmartino tenne poco conto del precedente bozzetto dello scultore veneto. Come nella Pudicizia, anche nel Cristo velato l’originale messaggio stilistico è nel velo, ma i palpiti e i sentimenti tardo-barocchi di Sanmartino imprimono al sudario un movimento e una significazione molto distanti dai

canoni corradiniani. La moderna sensibilità dell’artista scolpisce, scarnifica il corpo senza vita, che le morbide coltri raccolgono misericordiosamente, sul quale i tormentati, convulsi ritmi delle pieghe del velo incidono una sofferenza profonda, quasi che la pietosa copertura rendesse ancor più nude ed esposte le povere membra, ancor più inesorabili e precise le linee del corpo martoriato. La vena gonfia e ancora palpitante sulla fronte, le trafitture dei chiodi sui piedi e sulle mani sottili, il costato scavato e rilassato finalmente nella morte liberatrice sono il segno di una ricerca intensa che non dà spazio a preziosismi o a canoni di scuola, anche quando lo scultore “ricama” minuziosamente i bordi del sudario o si sofferma sugli strumenti della Passione posti ai piedi del Cristo. L’arte di Sanmartino si risolve qui in un’evocazione drammatica, che fa della sofferenza del Cristo il simbolo del destino e del riscatto dell’intera umanità.

ore 20.00 - rientro in Hotel con bus da p.zza del Gesù lungo viale Caracciolo e Posillipo ore 21.00 – cena in ristorante di hotel e pernottamento Sabato 3 Giugno ore 8.30 – partenza con bus fino a Capodimonte dopo 1 colazione in Hotel.

ore 9.30- Visita guidata alle Catacombe di S. Gennaro (1 ora)

Antri misteriosi, 2000 anni di fede, arte e storia, le Catacombe di San Gennaro sono le più importanti del Sud Italia per ampiezza e valore storico artistico. Le Catacombe di San Gennaro sono antiche aree cimiteriali sotterranee risalenti al II secolo e rappresentano il più importante monumento del Cristianesimo a Napoli. La catacomba di S. Gennaro a Capodimonte si compone di due livelli non sovrapposti, ai quali sono stati attribuiti i toponimi di "catacomba superiore" e "catacomba inferiore". Il nucleo originario è da individuare nell'utilizzo e nell'ampliamento, avvenuto tra la fine del II e gli inizi del III secolo, di un ambiente cosiddetto "vestibolo inferiore". Da esso si sono sviluppati, nei periodi successivi al III secolo, gli ambulacra della catacomba inferiore secondo uno schema di scavo orizzontale e non verticalizzato. La catacomba superiore ebbe varie fasi di sviluppo: anche essa ebbe origine da un antico sepolcro che oggi chiamiamo "vestibolo superiore", noto essenzialmente per gli affreschi della volta della fine del II secolo con tematiche esclusivamente cristiane. Gli elementi topografici maggiormente caratterizzanti la catacomba superiore, sono la piccola "basilica dei vescovi" e la maestosa "basilica maior"; la prima, ubicata esattamente al di sopra dell'ipogeo sepolcrale che ospitò le reliquie di S. Gennaro è dedicata alla memoria dei primi quattordici vescovi napoletani. Alla fine del V secolo, un'ampia trasformazione dei vicini ambienti diede vita alla grande "basilica adiecta": si tratta di una basilica trinave, che conserva numerosi affreschi, databili dal IV al VI secolo.

ore 11.00 – visita guidata alle Catacombe di S.Gaudosio

Le catacombe furono poi dedicate a Gaudioso perché è sepolto

(453?), vescovo dell'Abitinia, dopo il suo arrivo a Napoli a causa

delle persecuzioni nel V sec., che lo costrinsero a salire con una

piccola comunità di cristiani su una barca destinata ad affondare;

miracolosamente la barca approdò a Napoli ed i naufraghi furono

accolti probabilmente dall'allora Vescovo napoletano Nostriano. I

mosaici e gli affreschi delle catacombe che ancora oggi si possono

ammirare sono databili tra i secoli V e VI. Negli affreschi sono

riprodotte scene simboliche ricorrenti nell'arte paleocristiana,

immagini di santi e figure di defunti; nei mosaici sono raffigurati i i:

la vite, la croce, gli agnelli, gli uccelli, la colomba, i pesci e i calici.

ore 12.15 – dopo una visita guida al palazzo dello Spagnolo pranzo all’interno del palazzo

Costruito nel 1738 il palazzo dello Spagnuolo o Spagnolo, caratterizzato da una monumentale scala a doppia rampa, definita ad “ali di falco”. Generalmente attribuito ad uno degli architetti più creativi del 700 napoletano, Ferdinando Sanfelice per volontà del marchese Nicola Moscati, che fece unire due palazzi adiacenti avuti in dote dalla moglie per avere un dello Spagnolo è il set di numerose pellicole come Mi manda Picone, La pelle, Il giudizio universale. Sullo

scalone a doppia rampa dell’edificio viene girato anche Passione, con la performance di Pietra Montecorvino che canta “Comme facette mammeta” con arrangiamento musicale di Eugenio Bennato, è anche il set dell’episodio “Il fantasma di via Sanità” di Pacco, doppio pacco e contropaccotto.

ore 15.00 - con bus da piazza Cavour a piazza Municipio ore 15.30/17.30 - da piazza Municipio escursione a piedi : Maschio Angioino (Castel Nuovo), Teatro S. Carlo, palazzo Reale, P.zza Plebiscito, via Chiaia, via Toledo, e Galleria Umberto 1

discesa (facoltativa) alla stazione della Metro a Toledo premiata nel 2015 come la più bella stazione artistica del mondo

ore 17.30 – 18.00 da piazza Carità a piazza Dante con bus

ore 18.00– attraverso port’Alba a piedi lungo via dei Tribunali

ore 18.30 – visita guidata a Napoli Sotterranea ( 2 ore circa)

L'escursione dura circa 2h . , è il percorso più famoso e affascinante della città, un viaggio lungo 2400 anni di storia, dagli antichi greci all'epoca moderna, svelando il ventre di Napoli sotto l'aspetto archeologico, storico, antropologico e geologico. La visita comprende :

1)Acquedotto greco-romano. Scendendo 136 gradini, si giunge a una profondità di circa 40 m, dove si visiteranno alcune delle cavità tufacee scavate in epoca greca (IV sec. a.C.), sfruttate come cisterne per l'approvvigionamento idrico della città per circa 23 secoli. Gli ambienti attraversati sono tutti ampi ed illuminati, eccetto un brevissimo tratto il cui percorso è, però, facoltativo ma ricco di suggestione perché illuminato dalla luce di candele, inoltre il piano di calpestio è regolare e rettil ineo. La visita ha una durata complessiva di circa un'ora. Si visiteranno inoltre i rifugi anti-aerei della Seconda Guerra Mondiale, il Museo della Guerra e gli Orti Ipogei, un nuovo progetto che Napoli Sotterranea, tra le molteplici attività didattico-scientifiche, mette a disposizione dei propri visitatori. Nel buio del sottosuolo di Napoli, a 35 metri di profondità, infatti c'è la vita. L'iniziativa nasce alla vigilia dell'Expo Milano 2015 dedicato all'alimentazione del Pianeta Terra: un orto nelle viscere della terra, un ambiente solo apparentemente ostile, ma che, lontano da piogge acide, polveri sottili inquinanti, smog, microrganismi dannosi anche alla vita dell'uomo, protegge le coltivazioni delle classiche piante da orto. Napoli Sotterranea ha avviato dunque una fase di sperimentazione botanica per

il sottosuolo. Un sottosuolo non solo aperto ad un pubblico di visitatori italiani e stranieri, studenti, giovani e meno giovani, ma anche ricercatori universitari e botanici i quali utilizzano gli Orti Ipogei per la ricerca scientifica, che sta suscitando l'interesse scientifico di organismi sia nazionali che internazionali.

2)Resti inglobati del Teatro Romano. Si entrerà in una tipica abitazione napoletana, chiamata comunemente "basso", perché si trova sul livello stradale della città. Una volta entrati basterà spostare un letto ed aprire una botola per accedere ai resti dell'antico Teatro di Neapolis e agli ambienti dove Nerone aveva i suoi camerini privati, ogni volta che veniva a mettere in scena i suoi spettacoli a Napoli. La durata della visita è di circa 20 minuti.

3)Summa Cavea In un'antica falegnameria rispunta un altro frammento del teatro al cui interno è stata allestita una mostra permanente di scarabattoli (Edicola a vetri che espone immagini e oggetti sacri sec. XVII) a custodire scene della natività e del presepe popolare. Tutt'attorno, opus reticulatum e latericium. Siamo nell'intradosso-summa cavea del teatro greco - romano in vico Cinquesanti alle spalle di piazza San Gaetano, remota agorà di Neapolis. All'interno della nuova porzione di teatro romano appena riportata in vita, è stata fatta anche una nuova scoperta. Nel pavimento correvano dei piccoli canali che erano completamente ostruiti dal materiale di risulta generato dalla sega circolare. Durante la pulizia è venuta fuori la presenza di canali di scolo delle fogne di epoca borbonica, realizzati con "riggiole" (mattonelle) da disegni di colore blu. Quei canali sono stati protetti da grate e sono visibili.

ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO Si consiglia di indossare scarpe comode e una felpa nei periodi caldi. La temperatura è costante tutto l'anno e si aggira tra i 16 e i 18 gradi. Il percorso è illuminato e agibile, gli spazi sono ampi, l'unico tratto stretto è un cunicolo, ma è facoltativo. Il percorso non è accessibile in carrozzina in quanto ci sono 121 gradini da percorrere in discesa e in salita.

ore 21.00 – pizza GEOTERMICA in Pizzeria Le Sorelle Bandiera. La pizza si definisce geotermica perché l'impasto lievita in tavole di legno all'interno di ambienti tufacei che mantengono costante la temperatura. Si utilizzano pochi grammi di lievito che fanno risultare la pizza divinamente leggera. Il ristorante propone una vasta scelta nel menu, ma a Napoli bisogna assaggiare la semplice margherita o marinara per poter gustare gli antichi sapori mediterranei che si sentono nel pomodoro e nella mozzarella, infatti, il menù scelto è: - pizza margherita o marinara + bibita.

ore 22.30 - rientro a piazza Dante attraverso Port’Alba lungo via dei Tribunali: via S.Pietro Maiella ( sede dell’omonimo conservatorio) ore 23.00 - rientro in Hotel con bus passando da viale Caracciolo e Posillipo

Domenica 4 Giugno ore 8.30 partenza con bus per Capodimonte dopo 1 colazione in Hotel

ore 9.30/11.00 – Museo di Capodimonte con facoltà di scelta o la mostra di Picasso o il Real Bosco

Progettato dai Borbone a partire dal 1738, il Palazzo Reale di Capodimonte presente come nucleo essenziale la collezione Farnese, con capolavori straordinari di Tiziano, Parmigianino, un patrimonio ricchissimo di arti decorative, di opere di grande rilievo provenienti dalle chiese napoletane e meridionali (Simone Martini, Colantonio, Caravaggio) e di acquisizioni prestigiose, talvolta di intere collezioni (Borgia, d’Avalos). Accanto alla collezione Farnese, al primo piano, l’Appartamento Reale con le manifatture borboniche, tra cui le celebri porcellane; al secondo e al terzo livello, la Galleria Napoletana e le sezioni dell’Ottocento e dell’arte contemporanea.

1. “Picasso e Napoli: Parade”, è la mostra aperta a Napoli e visitabile sino al 10 luglio 2017. L’esposizione rappresenta l’appuntamento inaugurale del progetto “Picasso-Mediterraneo” voluto dal Musée national Picasso-Paris a celebrazione del centenario della visita di Picasso in Italia. Tra il marzo e l’aprile 1917, infatti, Picasso approdò nel Belpaese insieme a Jean Cocteau al fine di lavorare insieme ai Balletti Russi a “Parade”, balletto andato in scena a Parigi a maggio dello stesso anno, su soggetto dello stesso Cocteau e musica di Erik Satie.La mostra “Picasso e Napoli: Parade” è un appuntamento unico per ammirare “Parade”: l’opera – un sipario di 17 metri di base per 10 di altezza – è solitamente conservata al Centre Georges Pompidou di Parigi e non viene quasi mai esposta a causa delle imponenti dimensioni. Il pubblico avrà anche modo di ammirare un’ampia selezione di disegni, dipinti, foto, video e un teatro di marionette: i lavori non appartengono tutti alla produzione di Picasso bensì ad artisti a lui contemporanei tra i quali anche Depero. L’esposizione partenopea di “Parade” sarà particolarmente suggestiva in quanto l’allestimento si trova nel Salone delle Feste dell’Appartamento Reale di Capodimonte.

2. Il Bosco di Capodimonte è l’unico grande polmone verde della città di Napoli. Rimasto intatto rispetto alla struttura del ‘700, Il Bosco è il risultato della grande passione che Carlo di Borbone aveva per la caccia e la botanica e che lo spinse a dare, nel 1742, incarico all’architetto Ferdinando Sanfelice di disegnare i centoventiquattro ettari del parco, che oggi come allora, sono ricchi di piante secolari come lecci, querce, castagni, olmi e tigli. Ma una passeggiata nel bosco di Capodimonte riserva anche alcune sorprese: tra gli alberi, di tanto in tanto, spuntano edifici importanti, come l’antica sede della fabbrica di porcellane, il Casino della Regina e l’Eremo dei Cappuccini.

ore 11.30 – a S. Martino con Bus

ore 12.00 - visita alla Certosa di S.Martino e il Castel dell’Elmo

ore 13.30 - con bus a via Chiatamone

ore 14.00 – Pranzo da Ciro a S.Lucia

ore 15.00 – lungomare via Partenope, Castel dell’Ovo e Borgo marinaro

ore 16.00 - rientro a Catanzaro

PREZZO DELLA GITA

Singolo Socio in stanza singola = € 210,00

Singolo Socio in stanza doppia = € 150,00

Singolo Socio in stanza tripla = € 135,00

- IL TICKET DI 10.00 EURO PER LA MOSTRA DI PICASSO

(facoltativa) E’A CARICO DEI PARTECIPANTI.

- LA TASSA DI SOGGIORNO DI € 3,50 E’ A CARICO DEI

SOCI (€ 7,00 a Socio)

- SI RACCOMANDA IL MASSIMO RISPETTO DEGLI ORARI STABILITI PER EVITARE DI PERDERE LA PRENOTAZIONE DELLE VISITE GUIDATE