Girandole birbone e_mos

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1 Rosa Maria Mistretta Astronomia Interattiva per Scuole Primarie (In corso di pubblicazione in versione cartacea con Cartaepenna Editore, Torino) GIRANDOLE BIRBONE E MOSTRI NERI

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Rosa Maria Mistretta

Astronomia Interattiva per Scuole Primarie

(In corso di pubblicazione in versione cartacea con Cartaepenna Editore, Torino)

GIRANDOLE BIRBONE

E

MOSTRI NERI

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Dimmi che fare e lo dimenticherò.

Mostralo e ricorderò.

Ma solo se mi coinvolgerai avrò capito.”

Confucio

INDICE

INTRODUZIONE AL LIBRO

1. NIK E LA VOLTA CELESTE

2. GIRANDOLE BIRBONE E MOSTRI NERI

3. LE GALASSIE HANNO TANTE FORME E TANTI NOMI

4. LA TERRA : LA NOSTRA CASA VIAGGIANTE

5. CHE COSA C‟ERA PRIMA ?

6. GIOCHIAMO CON LE GALASSIE

7. PAROLE DA SAPERE

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http://lascuoladelsapere.blogspot.com/

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INTRODUZIONE

E‟ un testo interattivo scritto per i bambini della scuola primaria: un bambino protagonista,

Nik, narra la sua affascinante esperienza alla ricerca della soluzione alle sue molteplici

domande al nonno astronomo

„Girandole birbone e mostri neri’ vuole svolgere l‟ardito compito, attraverso argomenti

pertinenti alle scienze astronomiche e in nome dell‟ „imparare giocando‟, di impartire

informazioni astronomiche, affiancando giochi e disegni (brevi attività ludiche) a semplici

descrizioni teoriche. Le attività manuali si possono svolgere sia a casa sia a scuola con metodi

semplici e materiale a basso costo. Alcuni link di semplice consultazione aprono immagini

esplicative utili alla lettura e all‟apprendimento dell‟Astronomia in lingua inglese

Nik è un piccolo scopritore dei misteri del cielo che svela tutta la sua curiosità e chiede

risposte: è alla scoperta delle galassie e dei buchi neri. Le definizioni e la nomenclatura sono

trattate in modo semplice.

Accanto ali misteri dell‟universo, si vuole anche trasmettere la consapevolezza che viviamo in

una casa (la Terra) che viaggia nel cosmo, evidenziando con particolare attenzione la bellezza

e la preziosità dell‟ambiente naturale.

E‟ un libro proposto non solo alle scuole ma anche all‟ambito familiare: leggere insieme

questo libro è un modo per gli adulti di insegnare ai bambini e, molto spesso, di imparare

insieme a loro.

L‟apprendimento è fare esperienza, avvicinarsi a qualcosa di nuovo, uscire dalla quotidianità

già conosciuta per accedere a una realtà alla quale non si è abituati. L‟obiettivo della

divulgazione è indurre all‟approccio di quelle novità, che forse non si pensa neanche possano

esistere, alla loro scoperta e alla pratica delle conoscenze acquisite.

L‟apprendimento dell‟Astronomia è l‟acquisizione di nuove conoscenze mirate a un

ampliamento del sistema percettivo e cognitivo dei bambini. Esso riassume una serie di

procedimenti (motivazione e curiosità, creatività e fantasia, emozione, memoria e pensiero)

che favoriscono l‟acquisizione graduale dell‟esistenza di mondi sconosciuti con i quali si può

anche giocare e costruire oggetti divertenti. La scienza degli astri appassiona e coinvolge al

punto da suscitare curiosità.

Il processo di apprendimento fondato sull‟esperienza, ispirato dalle teorie di John Dewey,

Kurt Lewin e Jean Piaget, fu realizzato nel 1984 dall‟americano David Kolb (1939), esperto

di educazione e apprendimento esperienziale, ora professore di filosofia al dipartimento di

Filosofia e Religione del Bates College del Maine, USA.

Egli propose il ciclo di apprendimento per il raggiungimento dell‟obiettivo in quattro fasi

distinte:

l‟esperienza concreta che coinvolge pienamente il bambino,

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l‟osservazione riflessiva sulle esperienze per giungere a un‟interpretazione dei

contenuti

la concettualizzazione astratta di nozioni per integrare le osservazioni

la sperimentazione attiva della teoria creata: il concetto acquisito è testato attraverso

l‟azione cercando conferma attraverso la ricerca di nuove capacità e di una nuova

esperienza concreta

Nell‟ambito di questo libro, il primo punto è realizzato attraverso il guardare il cielo di notte

che assume un fascino particolare, perché osservato in un luogo silenzioso e buio: la

conseguenza è la formulazione di una serie di „perché‟, propri della curiosità dei bambini .

Il secondo punto è soddisfatto attraverso l‟osservazione delle immagini nel libro e con la

valutazione delle differenze tra le galassie stesse e altri oggetti celesti.

La concettualizzazione astratta, terzo punto, è probabilmente la parte meno facile, ma è

immediatamente compensata dall‟utilizzo della creatività dei bambini attraverso il disegno e

la costruzione delle galassie (quarto punto).

Per Kolb l'apprendimento è il processo sociale attraverso cui avviene lo sviluppo umano.

Imparare è un processo di tutta la vita (life long learning) e l'insegnamento non è un‟esclusiva

della classe scolastica, ma proprietà della famiglia, del lavoro, delle situazioni di vita

quotidiana. Si può apprendere in qualsiasi situazione, non solo in quelle designate per

l'apprendimento.

“Girandole birbone e mostri neri” è un ottimo punto di partenza: allora perché non iniziare a

scoprire il mondo scientifico in tenera età e non solo nell‟ambito scolastico, divertendosi con

le girandole colorate e i mostri cosmici?

Rosa Maria Mistretta

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1. NIK E LA VOLTA CELESTE

Era una notte tranquilla : il cielo era limpido e senza nubi e

spirava una leggera brezza calda estiva.

Nik guardava la miriade di punti luminosi scintillanti che

ammiccavano qua e là.

Nonno Valdo diceva sempre che quei puntini piccoli e brillanti

erano stelle molto distanti dalla Terra, il pianeta su cui

viviamo.

Nik era ammirato : quante sono ! come brillano !

A noi sembrano piccole, ma in realtà sono gigantesche palle

di gas che girano su se stesse e bruciano in continuazione.

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Nik aveva con sè il binocolo che ingrandisce le immagini. Lo

puntò verso il cielo e vide questi puntini più grandi di quando

li aveva osservati ad occhio nudo.

Nik pensava mentre scopriva il cielo : << Se avessi a

disposizione uno strumento per l’osservazione del cielo, il

telescopio, che ingrandisce ancora di più gli oggetti, e lo

puntassi verso il cielo che mi sembra così scuro e vuoto ad

occhio nudo, sono sicuro che riuscirei a vedere tanti oggetti

misteriosi : nuvole, punti luminosi più o meno grandi,

girandole dell’universo.

Mio nonno Valdo conosce molto bene gli oggetti celesti e dà a

tutti loro un nome : ad esempio chiama le nuvole nebulose, le

girandole dice che sono galassie, i punti luminosi sono le

stelle.

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Gli scienziati che studiano questi oggetti misteriosi sono gli

astronomi

Nik era curioso : ma come sono fatte le galassie ? Quanto

sono grandi le stelle ? In tutto quel cielo nero ci saranno

mostri nascosti?

(puoi vedere le galassie su questo sito internet

http://mesosyn.com/galaxy.html)

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DISEGNA TU IL CIELO CON TANTI OGGETTI MISTERIOSI

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2. GIRANDOLE BIRBONE E MOSTRI NERI

Un giorno mio nonno mi fece vedere un libro illustato di

misteriosi oggetti del cielo e mi raccontò cose affascinanti.

Vidi foto di galassie come grosse girandole luccicanti o a

forma di uova semi-schiacciate nel nero universo infinito.

Alcune sono proprio birbone. Adesso vi spiego che cosa

combinano.

Ci sono alcune galassie che, mentre viaggiano nel cosmo, si

scontrano, perchè sono in rotta di collisione, e fanno un crash

che non possiamo immaginare. E’ come un incidente stradale

cosmico molto violento : fanno scintille e provocano grandi

nubi di gas.

Esse arrivano ad altissima velocità e le conseguenze sono

disastrose : stelle che si urtano ed esplodono, fumo che

impedisce di vederle, bagliori come immensi fuochi

d’artificio !

Altre galassie, invece, sono addirittura cannibali : la galassia

più grande ingoia quella più piccola che poveretta si ritrova in

men che non si dica dentro la ghiottona.

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Ma non tutte sono così cattive : ci sono alcune galassie

grandi che fanno da mamme alle galassie piccole e le tengono

dolcemente per mano, o meglio, per un braccio !!

(puoi vedere la galassia M51 qui :

http://chandra.harvard.edu/photo/2007/m51/)

All’interno di alcune galassie si può nascondere un terribile

MOSTRO che inghiotte voracemente tutto ciò che passa

vicino.

Se noi avessimo la sfortuna di passare vicino ad esso

saremmo attirati dalla sua forza grandissima e saremmo

ridotti a lunghissimi spaghetti prima di scomparire nel nulla.

Questo mostro ha una forza che non possiamo immaginare ed

è grosso come miliardi di Soli come il nostro messi insieme.

Ma a differenza del nostro Sole che è luminosissimo, questo

mostro è tutto scuro.

Il suo nome è BUCO NERO !!

Mi fa tremare di paura il pensiero di trovarne uno !

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DISEGNA TU UN BUCO NERO !

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Una galassia è un enorme gruppo di stelle, polveri cosmiche

e gas, tenuto insieme da una grandissima forza che si chiama

forza di gravità

Ci sono tantissime galassie nell’universo: alcune di esse sono

piccole e hanno poche stelle con tante polveri cosmiche e

gas, mentre altre (quelle grandi) posso avere fino a 400

miliardi di stelle o anche di più!

Tutte le galassie ruotano piano piano su se stesse, come

girandole di carta

Nell’universo le galassie sono disposte in ordine sparso, un

po’ di qua e un po’ di là. Alcune sono molto distanti tra loro,

altre molto vicine.

Si possono trovare dappertutto: a volte sono sole, alcune

sono a coppie, altre formano una vera e propria famiglia di

galassie che può essere anche molto numerosa!

(guarda che ammassi di galassie:

http://www.allamericanpatriots.com/48748555_nasa-

astronomy-picture-day-inside-coma-cluster-gal

Le galassie si possono vedere bene solo con grandi telescopi .

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3. LE GALASSIE HANNO TANTE FORME E TANTI

NOMI

Nonno Valdo mi raccontò un giorno di uno scienziato

astronomo che osservò le forme delle galassie e per primo le

classificò: il suo nome era Edwin Hubble nel 1936.

Hubble divise le galassie in tre grandi gruppi secondo le loro

forme:

A SPIRALE, a forma di girandola, che chiamò S (come la

Nostra Galassia dove viviamo che si chiama La Via

Lattea)

ELLITTICHE, come uova un po’ appiattite, che

identificò con la lettera E

IRREGOLARI, quelle che non hanno una forma ben

precisa e non sono né una girandola né un uovo (le nubi

di Magellano) che chiamò I

Tutte sono formate da stelle, che si muovono più o meno con

ordine, da gas e da polveri del cosmo

Questo è lo schema che disegnò lo scienziato Hubble:

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Quali è secondo voi la più bella e perché vi piace di più?

CHI ERA EDWIN HUBBLE

Edwin Powell Hubble (Missouri 1889 – California 1953) è stato un grande

astronomo e astrofisico statunitense. Il telescopio spaziale Hubble è chiamato

così in suo onore.

Io mi chiamo Nik e tu come ti chiami ? Tutti hanno un nome :

le cose, i giochi, le piante, gli amici, gli animali, ecc..…e le

galassie ?

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Anche le galassie ! Sono state nominate in un modo un po’

strano da una scienziato di nome Charles Messier che diede

un nome a tutte le galassie : con una lettera M (che ricorda

l’inizio del suo cognome) ed un numero intero.

Questa galassia è M83: è una galassia a spirale barrata.

Guardala qui: http://apod.nasa.gov/apod/ap980525.html

M31 è chiamata anche galassia di Andromeda perchè si trova

nella costellazione di Andromeda.

Eccola qui :

http://astronomy.swin.edu.au/cosmos/A/Andromeda+galaxy

Come la nostra Via Lattea, essa ruota come una lenta

girandola intorno al centro luminoso.

È’ una galassia a spirale S. Ha circa 300 miliardi di stelle

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CHI ERA CHARLES MESSIER

Charles Messier (Badonviller 1730 – Parigi 1817) è stato un astronomo francese,

famoso per aver compilato un catalogo di 110 oggetti del cielo che porta il suo

nome. Questo catalogo fu pubblicato per la prima volta nel 1774.

DISEGNA ORA TU LA TUA GALASSIA PREFERITA E

DALLE UN NOME

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4. LA TERRA, LA NOSTRA CASA VIAGGIANTE

Durante la lettura di un libro illustrato di Astronomia con

nonno Valdo, gli chiesi se anche noi viviamo in una galassia

<Ebbene si!> disse nonno con entusiasmo. <Anche noi abbiamo

la fortuna di vivere in una Galassia che si chiama VIA

LATTEA. Possiamo dire, quindi, che

<LA VIA LATTEA è LA NOSTRA GALASSIA>

Forse è un po’ difficile da credere, perchè non sembra

possibile che noi siamo dentro ad una girandola, ma ecco la

spiegazione di nonno.

<<Noi viviamo su un magnifico pianeta (la Terra)

http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2005-009

dove ci sono tante cose belle: il mare grande e azzurro, il

cielo dove volano gli uccelli e dove giocano le nubi, le

montagne dove gli animali si nascondono tra i boschi e dove

l’acqua limpida dei torrenti corre verso il mare.

Hai mai visto un bel prato fiorito? Hai mai provato Nik a

guardare quanti fiori ci sono? E come sono belli e colorati?

(cerca tu su internet alcune immagini di paesaggi terrestri!)

Tutto questo è la Terra, la nostra bella casa naturale.

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Ma la Terra non è sola: ha la Luna di notte che le fa

compagnia e il Sole (la nostra gassosa stella) che la scalda di

giorno.

Il Sole è il papà di una grande famiglia di pianeti che si

chiama il Sistema Solare

Nel Sistema Solare ci sono otto pianeti, che si chiamano

Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano,

Nettuno; ci sono satelliti che ruotano intorno ai pianeti, gli

asteroidi e le splendenti comete.

Il Sole e la sua famiglia di pianeti si trovano tutti dentro ad

una galassia che si chiama ‘la Via Lattea’, dove ci sono circa

200 miliardi di stelle come il nostro Sole e alcune sono

ancora più luminose e più grandi.

Siamo proprio in buona compagnia !

Visto che il Sole appartiene alla Nostra Galassia che ruota

come una girandola, allora anche il Sole e la sua famiglia di

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pianeti ruotano come se fossero su una grande giostra

dell’universo! >>

Certo che nonno Valdo è proprio bravo a spiegare!

Il Sole con tutto il Sistema Solare si trova nel disegno della

Via lattea, dove c’è la freccia

ORA DISEGNA TU IL SISTEMA SOLARE

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Nik ora sta provando a disegnare la Via Lattea. Aiutiamolo!

Se la guardiamo da sopra la Via Lattea è una girandola

brillante di stelle con i suoi bracci di spirale, con il centro

galattico molto luminoso. Eccola:

http://www.nasa.gov/mission_pages/spitzer/multimedia/200

80603a.html

Se la guardiamo di taglio ha la forma di un enorme disco

appiattito con un rigonfiamento centrale splendente è fatta

così:

http://apod.nasa.gov/apod/ap051004.html

Nik vuole vedere la Via Lattea nel cielo notturno. Con nonno

Valdo va ad osservare il cielo sulla cima di una collina, al buio,

lontano da luci artificiali. Il cielo è limpido e le stelle

brillano.

<<Ti svelo un piccolo segreto che ti servirà a riconoscerla >>

disse nonno Valdo spegnendo la torcia. Il buio era totale.

<<Se guardi il cielo in una notte limpida e scura, come questa,

senza la Luna, in un luogo buio, vedrai una striscia luminosa e

tutta sfumata, color argento, che attraversa tutto il cielo:

questo è il disco appiattito della Via Lattea.>>

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Era vero: un nastro d’argento attraversava il cielo. Allora

noi siamo dentro la nostra Galassia e quindi vediamo il disco

luminoso nel cielo notturno dall’interno. Guarda che bella:

http://astronomy2009.nasa.gov/observe_jul.htm

Perché non vediamo la girandola?

Perché noi siamo DENTRO la GIRANDOLA!!!

E dal nostro posto sulla Terra guardiamo l’universo come un

film che dura tutta la vita .

DISEGNA TU LA VIA LATTEA NEL CIELO

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<<Nonno anche gli antichi vedevano la Via Lattea?>>

<<Si Nik, anche loro nel cielo notturno vedevano la Via Lattea

così come la vediamo noi ora, ma non capivano di che cosa

fosse fatta e che cosa fosse.

Essi immaginarono le storie più fantasiose per spiegare la

presenza nel cielo di questo nastro d’argento.

Dobbiamo arrivare fino al 1604 per capire i segreti del cielo,

quando il grande scienziato astronomo Galileo Galilei inventò

il telescopio e lo utilizzò per studiare la volta celeste.

Il primo telescopio in realtà fu un cannocchiale, più piccolo e

meno potente di un telescopio, ma Galileo riuscì ugualmente a

capire che la Via Lattea era formata da tantissime stelle

molto lontane dalla Terra e molto distanti l’una dall’altra.

E non solo: egli disse che questa striscia d’argento era

formata da gas e polveri cosmiche.>>

CHI ERA GALILEO GALILEI

Galileo Galilei (Pisa, 1564 – Arcetri, 1642) è stato fisico, filosofo, astronomo e

matematico italiano, padre della scienza moderna. Con il suo cannocchiale esplorò

attentamente la volta celeste, osservò i pianeti, scoprì i quattro maggiori satelliti

di Giove, disegnò la mappa della faccia visibile della Luna e le macchie solari.

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6. CHE COSA C’ERA PRIMA ?

All’inizio del tempo esisteva soltanto una palla di fuoco. Le

galassie sono nate dall’esplosione di questa caldissima palla

incandescente che, scoppiando, ha lanciato a grande velocità

nello spazio la materia cosmica che ha formato le galassie, le

stelle, i pianeti e tutti i corpi che si trovano nell’universo.

Questa grande esplosione si chiama il Big Bang

In pratica, all’inizio c’era un pallone molto caldo che è esploso

e si è rotto in miliardi di pezzettini che sono stati lanciati

tutt’intorno a grandissima velocità e non si sono ancora

fermati!

Quando è successo? Non si sa con precisione, ma si pensa

che l’esplosione sia avvenuta intorno ai 13 miliardi di anni fa.

L’universo è proprio vecchio!

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DISEGNA TU IL BIG BANG

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Nik ora si è addormentato accanto al nonno Valdo, che lo

guarda ed è felice di avere un nipote così interessato ai

misteri dell’universo, a lui molto cari. Nik sorride: forse sta

sognando di giocare tra le girandole cosmiche e i buchi neri,

mentre viaggia con il suo razzo della fantasia.

Non dimenticare mai Nik che la fantasia è un dono molto

prezioso, tienila sempre con te.

Buon viaggio Nik e … attento ai buchi neri

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6. GIOCHIAMO CON LE GALASSIE

ORA COSTRUIAMO INSIEME LE GALASSIE MOBILI

CHE COSA OCCORRE

- Cartone rotondo (di una torta o pizza)

- 4 grandi fogli di cartoncino

- Brillantini colorati (oro, argento, rosso, arancio, giallo, blu, porpora o altri colori)

- Colla

- Pennello piccolo

- Forbici

- Filo

- Un robusto ago da cucito

- perline piccole

- Un righello

- Un bottone a 4 fori

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COME ESEGUIRE I MODELLINI DELLE GALASSIE

- tagliare la galassia sulla linea punteggiata dopo averle incollate su cartoncino

- decorare le galassie con i brillantini (ogni brillantino è una stella) : le galassie sono più

brillanti nel centro .

COME ESEGUIRE IL SOSTEGNO

- usare il cartone rotondo

- disegnare tre segni equidistanti sull'orlo del cerchio, approssimativamente 2 centimetri

dall'orlo.

- infilare l'ago ed chiudere il filo con un nodo grasso all'apice

- infilare l'ago nel cartoncino in uno dei segni e in uno dei buchi nel bottone su e in giù

- così per gli altri segni e annodare all'apice

- fare in modo che resti un filo al bottone per appendere il cerchio al soffitto

COME APPENDERE I TIPI DI GALASSIE

- segnare punti sul cerchio di cartone dove si legano le galassie.

- infilare l'ago e filo al centro di ogni galassia e fermarlo con un nodo al disco di cartone

- fare in modo che le galassie si appendano a livelli diversi, così loro possono girare

liberamente senza colpirsi l'un l'altra.

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Modellini di galassie da ritagliare

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7. PAROLE DA SAPERE

BIG BANG = grande esplosione che ha creato tutto l‟universo

BINOCOLO = strumento di osservazione formato da due cannocchiali

attaccati insieme

COSTELLAZIONE = gruppi di stelle che formano disegni nel cielo

FORZA DI GRAVITA‟ = forza di attrazione tra due oggetti che

dipende dalla massa degli oggetti e dalla loro distanza reciproca

GALASSIA = stelle, polveri, cosmiche e gas tenuti insieme dalla

gravità

LUNA = l‟unico satellite del pianeta Terra. E‟ stato visitato dall‟uomo

nel 1969

SISTEMA SOLARE = il Sole con tutti i pianeti, i satelliti, gli

asteroidi, le comete

SOLE = la stella intorno a cui orbitano i pianeti del Sistema Solare

STELLA = corpo celeste gassoso splendente di luce propria

TELESCOPIO = strumento composto da lenti e/o specchi montati in

modo da poter vedere gli oggetti celesti lontani

UNIVERSO = grandissimo spazio che contiene tutto ciò che esiste

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Rosa Maria Mistretta, giornalista/pubblicista, è nata nel 1959 a Torino, dove attualmente risiede. Laureata in Scienze Naturali, presso la Facoltà di SMFN di Torino, ha compilato presso l'Istituto di Fisica la Tesi di Laurea “Analisi spettrale e fondamenti fisici delle atmosfere stellari” (Premio Cultura e Società di Torino, 1999 – Premio Maestrale S.Marco, Sestri Levante, 2004) insieme a due argomenti sperimentali: “Analisi biogeometrica frattale inerente alla morfologia del lichene Rhizocarpon geographicum s.l.”(Workshop nazionale 1993), presso il Dipartimento di Biologia Vegetale e “Il ciclo biogeochimico del Carbonio”, presso il Dipartimento di Geochimica. Svolge attività divulgativa dal 1986: conferenze e laboratori didattici presso Associazioni Culturali, Università, Comuni ed Enti privati, Televisioni e Radio private, Scuole di ogni ordine e grado, Musei. Ha curato pubblicazioni nel settore scientifico presso Case Editrici e Riviste, anche su Internet (cassiopeaonline, matematica.uni-bocconi, torinoscienza, Gravità Zero). Con Armando Editore, Roma ha pubblicato nel 2003 per la Didattica dell'Astronomia per Scuole Primarie “Il Sole e la sua Famiglia”. Accanto al tempo che trascorre a chiedersi perché la natura sia così bella, ad ammirare il cosmo fantastico e a trasmettere l'utilità della matematica, Rosa Maria Mistretta s'impegna nella letteratura nella consapevolezza che scrivere è un esercizio per scrutare se stessi, per riflettere sui propri sentimenti e pensieri. Ha pubblicato: “Attimi” (narrativa), Casa Ed. G. Miano, Milano-1999; “Sogni” (poesie), Club Letterario Italiano, Latina-2002; “Avevo dimenticato la musica del vento-la mia vita è poesia ”, Bastogi Editore, Foggia-2004, premiati in vari concorsi letterari nazionali ed internazionali. "Innamorata del mio angelo, Kimerik Editore-2009 E' collaboratrice d'alcune Riviste Letterarie ed è presente in alcune Antologie come autrice partecipante. Ha approfondito in particolar modo lo studio delle opere di N. Ginsburg , H. Hesse e degli scrittori irlandesi; la storia, la letteratura e le tradizioni dei popoli Celti e degli Indiani d'America (i popoli naturali). Per avere una preparazione adeguata al raggiungimento degli obiettivi prefissati, che vogliono conseguire la presentazione di mondi affascinanti ed aprire nuove carriere o anche solo stimolare la curiosità, ha frequentato corsi d'aggiornamento psicopedagogico e didattico, apprendimento e memoria, lettura veloce, giornalismo e lingue straniere ed ha preso parte a congressi d'argomento astronomico, botanico, naturalistico.

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