GIOVEDI' SETTIMANA SANTA Messa in Cœna Domini · E, dopo aver finito, ha detto: “Voi mi chiamate...
Transcript of GIOVEDI' SETTIMANA SANTA Messa in Cœna Domini · E, dopo aver finito, ha detto: “Voi mi chiamate...
GIOVEDI'SETTIMANA
SANTA
Messa in Cœna Domini
A cura di Angelo Cannata
Il presente libretto è divulgato a soli fini liturgiciè vietata ogni forma di commercializzazione
Gesù trascorre le ultime ore della sua vita terrena in compagnia dei suoi discepoli. Il Maestro manifesta un amore straordinario per gli apostoli, impartendo loro insegnamenti e raccomandazioni. Durante l’ultima Cena, Gesù ha mostrato - con le sue parole - l’amore infinito che aveva per i suoi discepoli e gli ha dato validità eterna istituendo l’Eucaristia, facendo dono di sé: egli ha offerto il suo Corpo e il suo Sangue sotto forma di pane e di vino perché diventassero cibo spirituale per noi e santificassero il nostro corpo e la nostra anima. Egli ha espresso il suo amore nel dolore che provava quando ha annunciato a Giuda Iscariota il suo tradimento ormai prossimo e agli apostoli la loro debolezza. Egli ha fatto percepire il suo amore lavando i piedi agli apostoli e permettendo al suo discepolo prediletto, Giovanni, di appoggiarsi al suo petto. Nella sua vita pubblica, Gesù ha raccomandato più di una volta ai suoi discepoli di non cercare di occupare il primo posto, ma di aspirare piuttosto all’umiltà del cuore. Ha detto e ripetuto che il suo regno, cioè la Chiesa, non deve essere ad immagine dei regni terreni o delle comunità umane in cui ci sono dei primi e degli ultimi, dei governanti e dei governati, dei potenti e degli oppressi. Al contrario, nella sua Chiesa, quelli che sono chiamati a reggere dovranno in realtà essere al servizio degli altri; perché il dovere di ogni credente è di non cercare l’apparenza, ma i valori interiori, di non preoccuparsi del giudizio degli uomini, ma di quello di Dio.Nonostante l’insegnamento così chiaro di Gesù, gli apostoli continuarono a disputarsi i primi posti nel Regno del Messia.Durante l’ultima Cena, Gesù non si è accontentato di parole, ma ha dato l’esempio mettendosi a lavare loro i piedi. E, dopo aver finito, ha detto: “Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri” (Gv 13,13-14).La Cena si ripete nei secoli. Infatti Gesù ha investito gli apostoli e i loro successori del potere e del dovere di ripetere la Cena eucaristica nella santa Messa.Cristo si sacrifica durante la Messa. Ma, per riprendere le parole di san Paolo, egli resta lo stesso “ieri, oggi e sempre” (Eb 13,8).I credenti che partecipano al Sacrificio eucaristico cambiano, ma il loro comportamento nei confronti di Cristo è più o meno lo stesso di quello degli apostoli nel momento della Cena. Ci sono stati e ci sono tuttora dei santi e dei peccatori, dei fedeli e dei traditori, dei martiri e dei rinnegatori.Volgiamo lo sguardo a noi stessi. Chi siamo? Qual è il nostro comportamento nei confronti di Cristo? Dio ci scampi dall’avere qualcosa in comune con Giuda, il traditore. Che Dio ci permetta di seguire san Pietro sulla via del pentimento. Il nostro desiderio più profondo deve però essere quello di avere la sorte di san Giovanni, di poter amare Gesù in modo tale che egli ci permetta di appoggiarci al suo petto e di sentire i battiti del suo cuore pieno d’amore; di giungere al punto che il nostro amore si unisca al suo in modo che possiamo dire con san Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20).
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3
INDICE:
Canto d'Ingresso (B. Modaro)........................................................................pag. 4
Salmo responsoriale (B. Modaro) ........................................................................ 6
Salmo responsoriale (alternativo)(M. Visconti) ..................................................... 9
Canto al Vangelo (B. Modaro) ............................................................................. 12
Canto alla lavanda dei piedi(A. Cannata - B. Modaro) ....................................... 14
Vi do un comandamento nuovo (Canto alla lavanda dei piedi)(M. Visconti) ...... 19
Canto alla presentazione dei doni (T. Zardini) .................................................... 21
Canto alla presentazione dei doni (alternativo)(Gregoriano) ............................. 22
Anamnesi (G. Liberto) ......................................................................................... 23
Canto di comunione (R.L.de Pearsall - B. Cerino) ............................................. 24
Canto di Comunione (alternativo)(G. Kirbye o Salterio D'Este) ......................... 25
Canto per la Reposizione del SS. Sacramento (Gregoriano) ............................... 26
Canto per la Reposizione del SS. Sacramento (alternativo)(Trevir) .................... 28
APPENDICE .........................................................................................................29
Di null'altro mai ci glorieremo (S. Vivona) ....................................................... 30
Cristo è la nostra salvezza (M. Visconti) ........................................................... 35
Di nul
RITORNELLO
l'al tro mai ci glo rie
re mo se
non del la
cro ce di
- - - - - - -
Ge sù Cri sto
no stro Si
gno re.
- - - - -
3 3
1. E gliè la no stra sal
(Solo)
3 3
vez za,
33
vi ta e ri sur re
3 3
zio ne.
- - - - - - - - -
4
Canto d'ingresso
Bernardo Vincenzo Modaro
Tutti:"Di null'altro mai..."
3
2. Per mez zo di
(Solo)
3
Lu i
33
sia mo sta ti sal
3
va ti e li be
ra ti.
- - - - - - - - -
5
Tutti:"Di null'altro mai..."
Il tuo
ca li ce, Si
Salmo Responsoriale
gno re, è
do no di sal
Bernardo Vincenzo Modaro
vez
za.
- - - - - - -
Che
(liberamente)
3 3
co sa ren de rò al Si
Salmo 115
3
3
gno re per tut tii be ne
3
fi ci che miha
fat to?
- - - - - - - - -
3
Al ze rò il
3
3 3
ca li ce del la sal 3 3
3
vez za ein
vo che rò il
no me del Si
Tutti: "Il tuo calice..."
gno re.
- - - - - - - - - - - -
6
A
glioc chi del Si
gno reè pre zi
o sa la
3
mor te dei suoi fe
de li.
- - - - - - - - -
3
3
I o so no tuo
3
ser vo, fi glio
del la tu a
schia va:
tu hai spez
3
za to le mie ca
3
Tutti: "Il tuo calice..."
te ne.
- - - - - - - -
A
3 3
te of fri ròun sa cri
fi cio di rin gra zia
men to
ein vo che
rò il no me del Si
gno re
- - - - - - - - - - - - - - - -
7
a dem pi
rò i miei
vo ti al Si
gno re
da van tial
tut toil su o
Tutti: "Il tuo calice..."
po po lo
- - - - - - - - -
8
Moderato
Il tu o
ca li ce, Si
Salmo Responsorialealternativo
gno re, è
do no di sal
Mauro Visconti
vez za.
- - - - - - - -
Che
(Salmista)
co sa ren de
rò al Si
gno re, per
tut tii be ne fi ci che miha
fat to? Al ze
- - - - - - - - - - - -
rò il
3
ca li ce del la sal
3
vez za ein
vo che rò il
no me del Si
Tutti: "Il tuo calice..."
gno re.
- - - - - - - - - - -
9
A gli
oc chi del Si
gno re è pre
zio sa la
3
mor te dei suoi fe
3
de li. I o
- - - - - - - - - -
so no tuo
ser vo,
3
fi glio del la tua
3
schia va: tu
hai spezza to
le mie ca
Tutti: "Il tuo calice..."
te ne.
- - - - - - - -
A
te of fri
3 3 3
ròunsa cri fi cio di rin gra zia
3
men to ein
- - - - - - - - - -
10
vo che rò il no me del Si
3
gno re. A dempi
3
rò i miei
3
vo ti al Si
3
- - - - - - - - -
gno re da
van ti a
tut toil su o
Tutti: "Il tuo calice..."
po po lo.
- - - - - - -
11
Lo dea te, o
Canto al Vangelo
Cri sto,
re die ter na
glo ria
Bernardo Vincenzo Modaro
- - - - -
Vi
dounco man da men to
3
nuo vo, di ceilSi
3
gno re,
che vi a
- - - - - - - - -
mia te a vi
cen da co me
i ohoama to
vo i.
- - - - - - -
12
S
B
Vi
Alternativo (polifonia)
C
T
doun co man da men to
nuo vo,
di ce il Si
gno re,
- - - - - - - -
S
B
Che vi a
C
T
mia
Che vi a
te
mia
Che vi a
che vi a
te che vi a mia te
mia te
mia te
che vi a
- - - - - -
- - - - - -
- - - - - -
S
B
co me i ohoa
C
mia te co me i ohoa
T
ma to
ma to
vo i.
vo i.
- - - - - -
- - - - - - - - - -
13
S
C
T
B
Se vi
Canto alla Lavanda dei Piedi
Se vi Se vi
Se vi
ho la
ho la
ho la
ho la
va to i
va to i
va to i va to i
pie di,
pie di,
pie di,
pie di,
i o
Angelo CannataBernardo Vincenzo Modaro
i o
i o
i o
il Si
il Si
il Si
il Si
- - - - - - -
- - - - - - -
- - - - - - -
- - - - - - - -
S
C
T
B
gno ree ma
gno ree ma
gno ree ma gno ree ma
e stro,
e stro,
e stro, e stro,
quan to quan to
quan to
quan to
più voi a
più voi a
più voi a
più voi a
ve teil do
ve teil do
ve teil do
ve teil do
ve re
ve re
ve re ve re
- - - - - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
14
S
C
T
B
di la
di la
di la
di la
var vi i
var vi i
var vi i
var vi i
rit.
rit.
rit.
rit.
pie di l'un
pie di l'un
pie di l'un
pie di l'un
rit.
l'al
l'al
l'al
l'al
tro.
tro.
tro.
tro.
- - - - - -
- - - - - -
- - - - - -
- - - - - -
Il Si
(Solo)
gno re sial
zò da
ta vo la,
- - - - -
15
ver sò
l'ac qua in un ca
ti no,
e co min
- - - - - -
ciò a la va rei
pie di ai di
sce po li; ad
es si vol le la
- - - - - - - - -
scia re
que sto e
sem pio
Se vi ho lavato i piedi ...
Se vi
(Coro)
- - - -
16
Signore, tu lavi i pie dia me?
(Solo)
Gesù gli rispose di cen do:
- - -
Se non ti la ve rò,
non avrai par te con me. Se vi
(Coro)
Se vi ho lavato i piedi ...
- - -
Venne dunque da Si mon Pie tro,
(Solo)
e disse a lui Pie tro Si
- - - -
17
gno re tu la vi i pie dia me"?
Se vi
Se vi ho lavato i piedi ...
- - - -
Quello che i o fac cio(Solo)
ora non lo com pren di,
- - - - -
ma lo comprende rai un gior no.
Se vi
(Coro)
Se vi ho lavato i piedi ...
- - - -
18
Andante
"Vi
do un co
Vi do un comandamento nuovoCanto alla lavanda dei piedi
man da men to
nuo vo: che via
mia te gliu ni
Mauro Visconti
- - - - - - - -
glial tri co me
io hoa ma to
vo i",
di ce il Si
gno re.
- - - - - - - -
Cristo Gesù, pur es
sendo di na
tu ra di vi na,
non considerò un te
soro
ge lo so
- - - - - - - -
19
la sua uguaglianza
Rit. "Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi", dice il Signore.
Solo: Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, CANTICO Fil 2,6-11 non considerò un tesoro gelosola sua uguaglianza con Dio; Rit.
Solo: ma spogliò se stesso,assumendo la condizione di servoe divenendo simile agli uomini; Rit.
Solo: apparso in forma umana, umiliò se stessofacendosi obbediente fino alla mortee alla morte di croce. Rit.
Solo: Per questo Dio l'ha esaltatoe gli ha dato il nomeche è al di sopra di ogni altro nome; Rit.
Solo: perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghinei cieli, sulla terrae sotto terra; Rit.
Solo: e ogni lingua proclamiche Gesù Cristo è il Signore,a gloria di Dio Padre. Rit.
con Di
o;
- - - - -
20
Do
vè ca ri
Canto alla presentazione dei doni
tà ea
mo re,
qui c'è
Di o.
T. Zardini
- - - - - -
S
T
B
1. Ciha2. Noi3. Fa
riuforcheun
1. Ciha2. Noi3. Fa
riuforcheun
1. Ciha2. Noi3. Fa
riuforcheun
nimiagior
timo,no
tutquicon
tiinriutem
nimiagior
timo,no
tutquicon
tiinriutem
nimiagior
timo,no
tutquicon
tiinriutem
sieniplia
metiunmo
Crisoil
stoalotuo
sieniplia
metiunmo
Crisoil
stoalotuo
sieniplia
metiunmo
Crisoil
stoalotuo
mocorvol
re:po:to
mocorvol
re:po:to
mocorvol
re:po:to
goenel
vila
goenel
vila
goenel
vila
diatiaglo
momoria
edidei
suldibe
diatiaglo
momoria
edidei
suldibe
diatiaglo
momoria
edidei
suldibe
tanvia
tiderti,
nelciCri
Sitrasto
tanvia
tiderti,
nelciCri
Sitrasto
tanvia
tiderti,
nelciCri
Sitrasto
gnonoDi
re!i:o,
gnonoDi
re!i:o,
gnonoDi
re!i:o,
Teviae
lesa
Teviae
lesa
Teviae
lesa
--
--
- ---
--
--
- ---
--
--
---
- ---
-- -
- ---
-
-
--
--
- ---
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- ---
--
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- ---
-- -
- ---
-
-
--
--
- ---
--
--
- ---
--
--
---
- ---
-- -
- ---
-
-
S
T
B
mialotrà
moetegio
amaiaim
mialotrà
moetegio
amaiaim
mialotrà
moetegio
amaiaim
mialimen
moilgne,sa,
Dioviagio
vileia
mialimen
moilgne,sa,
Dioviagio
vileia
mialimen
moilgne,sa,
Dioviagio
vileia
venlive
te,ti!ra:
venlive
te,ti!ra:
venlive
te,ti!ra:
eedu
a
re eedu
a
re eedu
a
re
miarerà
mogniinper
cimeztut
trazoatii
miarerà
mogniinper
cimeztut
trazoatii
miarerà
mogniinper
cimeztut
trazoatii
nonose
iico
con
li, nonose
iico
con
li, nonose
iico
con
li,
cuoCrisen
restoza
sin
cuoCrisen
restoza
sin
cuoCrisen
restoza
sin
ceDifi
ro.o.ne!
ceDifi
ro.o.ne!
ceDifi
ro.o.ne!
-
--
---
--
- -
- --- -
-
--
--
-
--- -
---
- ---
--
-
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--
- -
- --- -
-
--
--
-
--- -
---
- ---
--
-
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--
- -
- --- -
-
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--
-
--- -
---
- ---
21
U bi ca ri tas est ve
Canto alla presentazione dei donialternativo
ra, De us i bi est.
Mel. GregorianaArm. L. Migliavacca
- - - - - -
1. Con2. Si
gremul
gaer
vitgo
noscum
inin
uu
numnum
Chricon
stigre
aga
mor.mur:
--
- --
--
-- -
--
1. Ex2. ne
sulnos
temen
mus,te
etdi
invi
ipda
somur,
juca
cunve
dea
mur.mus.
- - -- - -
--
--
--
--
1. Ti2. Ces
mesent
ajur
mus,gi
eta
ama
meli
musgna,
Deces
umsent
vili
vum.tes.
--
- -- -
--
--
--
--
1. Et2. Et
exin
corme
dedi
dio
lino
gastri
mussit
nosChri
sinstus
ceDe
ro.us.
A men.
-- -
- --
--
- -- -
22
Mi ste ro del la fe de.
Anamnesi
O gni
vol ta che man
gia mo di que sto
Giuseppe Liberto
- - - - - - - - -
pa ne e be
via moa que sto
ca li ce, an nun
zia mo la tua
- - - - - - - - -
mor te, Si
gno re nel l'at
te sa
del la tua ve
nu ta.
- - - - - - - - -
23
S
B
Andante
1. Mi
2. Mi
C
T
ste
ste
ro
ro
del
del
la
la
Canto di Comunione
Ce
Chie
na
sa
èilèil
Cor
Cor
po
po
di
di
Ge
Ge
Testo: G.StefaniMelodia : da R.L. de Pearsall
Armonizzazione: B. Cerino
sù.
sù.
Mi
Mi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
S
B
1. ste
2. ste
ro
ro
del
del
la
la
C
T
Cro
pa
ce
ce
èilèil
San
San
gue
gue
di
di
Ge
Ge
sù.
sù.
E'
Il
que
pa
sto
ne
pa
che
neeman
vi
gia
no
mo
è
fra
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- -
S
B
1. Cri2. tel
stoinli
mezci
zoaifa
C
T
suoi.rà.
GeIn
sùtor
rinoa
sorque
toestoal
vita
vore
sal'a
ràmo
semre
precre
consce
noi.rà.
--
--
-- -
- -- -
--
-- -
-- -
24
S
B
Austero
2. Nel1. Sei
C
T
tu,l'ul
Siti
gnoma
reilsua
Canto di Comunionealternativo
pace
ne,na,
tuGe
cisù
bosi
G. Kirbye o Salterio d'Este
seido
pernaai
noi,suoi:
- -
--
- -- -
--
S
B
1. ri
2. "Pren
C
T
sor
de
toate
vi
pa
ta
nee
3. È Cristo il pane vero diviso qui tra noi: formiamo un solo corpo, la Chiesa di Gesù.
4. Se porti la sua Croce, in lui tu regnerai. Se muori unito a Cristo, con lui rinascerai.
5. Verranno i cieli nuovi, la terra fiorirà. Vivremo da fratelli, e Dio sarà con noi.
nuo
vi
va,
no,
sei
la
vi
vi
vointa
mez
mia
zoaper
noi.
voi."
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
25
1. Pan1. Il
geMi
linste
guaro
glodel
ril'A
omo
sire
Canto per la Reposizione del SS. Sacramento
coro
pogni
rislin
mygua
stece
rile
um,bri
Melodia Gregoriana
--
--
--
--
--
--
--
- --
--
sancan
guitiil
nicor
squepo
preglo
tiri
oo
si,so
quemed
inil
munsan
digue
prein
ticli
um,to,
--
- --
--
--
--
--
--
--
fruper
ctusnoi
venspar
trisso
gedal
neSi
rogno
si,re:
rexre
efdi
futut
dittii
genpo
tipo
um.li.
A men
- --
- --
--
- --
--
-- -
26
27
(Italiano)
Il mistero dell’amoreogni lingua celebri,canti il corpo gloriosoed il sangue inclitoper noi sparso dal Signore,re di tutti i popoli.
A noi dato, per noi natoda intatta Vergine,la Parola ci ha lasciatoche salvezza germina,e la vita sua conchiusecon stupendo ordine.
Nella notte della cena,Cristo, nostra vittima,celebrando la sua Pasquain fraterna agape,dà se stesso come ciboper nutrire i dodici.
Ecco il pane farsi carnenel banchetto mistico;si trasforma in vino il sanguenel mistero altissimo.Non i sensi, ma la fededà certezza all’anima.
Questo grande Sacramentoveneriamo supplici,è il supremo compimentodegli antichi simboli.Viva fede ci sorreggaquando i sensi tacciono.
All’eterno, sommo Dio,Padre, Figlio, e Spirito,gloria, onore, lode pienainnalziamo unanimi.Il mistero dell’amoreadoriamo umili. Amen
(Latino)
Pange lingua gloriosicorporis mystérium,sanguinisque pretiosi,quem in undi pretium,fructus ventris generosi,rex effundit gentium.
Nobi datus, nobis natusex intacta Vírgine,et in mundo conversatus,sparso verbi sémine,sui moras incolatusmiro cláusit órdine.
In supremæ nocte cœnærécumbens cum frátribus,observata lege plenecibis in legálibus,cibum turbæ duodenæse dat suis mánibus.
Verbum caro, panem verumverbo carnem efficit:fitque sanguis Christi merum;et, si sensus déficit,ad firmandum cor sincerumsola fide súfficit.
Tantum ergo Sacramentumveneremur cérnui:et antíquum documentumnovo cedat rítui:præstet fides supplementumsénsuum défectui.
Genitori, Genitoquelaus et iubilátio,salus, honor, virtus quoquesit et benedíctio:procedenti ab utroquecompar sit laudátio. Amen.
S
B
Gen ti
C
T
tut te
pro cla
Canto per la Reposizione del SS. Sacramento
alternativo
ma te
il mi
ste ro
del Si
Trevir
gnor,
- - - - - - - -
S
B
del suo
C
T
cor poe
del suo
San gue
che la
Ver gi
ne do
nò
- - - - -
S
B
e fu
C
1. Genti tutte, proclamate / il mistero del Signor, del suo corpo e del suo sangue, / che la vergine donò, e fu sparso in sacrificio / per salvar l'umanità.
2. Dato a noi da madre pura, / per noi tutti si incarnò. La feconda sua parola / tra le genti seminò; con amore generoso / la sua vita consumò.
3. Nella notte della Cena / coi fratelli si trovò. Del pasquale sacro rito / ogni regola compì e agli apostoli ammirati / come cibo si donò.
T
sparsoin
sa cri
fi cio
per sal
4. La parola del Signore / pane e vino trasformò: pane in Carne, vino in Sangue, / in memoria consacrò. Non i sensi, ma la fede / prova questa verità.
5. Adoriamo il Sacramento / che Dio Padre ci donò. Nuovo patto, nuovo rito / nella fede si compì. Al mistero è fondamento / la parola di Gesù.
6. Gloria al Padre onnipotente, / gloria al Figlio Redentor, lode grande, sommo onore / all'eterna Carità. Gloria immensa, eterno amore / alla santa Trinità. Amen.
var l'u
ma ni
tà.
A
men
- - - - - - - - -
28
29
APPENDICE
Con solennità
Di nul l'al tro
mai ci glo rie
Di null'altro mai ci glorieremo
re
mo se
non del la
Salvatore Vivona
- - - - - - - -
Cro ce di
Cri sto
nos stro Si
gno
re,
- - - - - - -
3
E gliè la no stra sal
3
vez za,
vi ta e
ri sur re
zio ne, per
- - - - - - - - -
30
S
C
T
B
mez zo di
Lui sia mo
sta ti sal
va tie li be
ra ti Ti
Con slancio
Ti
Ti
Ti
- - - - - - - -
S
C
T
B
lo di no i
lo di no i
lo di no i
lo di no i
po po li
po po li
po po li
po po li
tut
tut
tut
tut
ti
ti
ti, ti
ti.
lo di no, ti
Ti lo di
- - - - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - - - -
- - - - - - - - -
31
S
C
T
B
Ti
lo di no, ti
no, ti lo di
Ti
lo di no, ti
lo
no, ti
lo di no, ti
lo di no, ti
di no, ti
lo
lo di no, ti
lo di no i
lo di
di
lo di no i
po po
no, ti lo di
no i
- - - - - - -
- - - - - - -
- - - - - - - - - - - -
- - - - - - - -
S
C
T
B
po po li
li
no i po
po po li
tut
tut
po li tut
tut
ti. E
ti.
ti.
ti.
sul ti no, e
E sul ti no le
E sul ti no le
E sul ti no, e
sul ti no le
gen tie si ral
gen ti
sul ti no le
- - - - - - - - - - - -
- - - - - - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - - - - -
32
S
C
T
B
gen tie si ral
le
e si ral
gen tie si ral
le gri no per
gri no per
le gri no per
le gri no per
3 chè giu di chii
3 chè giu di chii
3 chè giu di chii
3 chè giu di. chii
3
po po li con giu
3 po po li con giu
po po li con
po po li
sti
sti
giu sti
con giu sti
- - - - - - - - - - - - -
- - - - - - - - - - - - - -
- - - - - - - - - -
- - - - - - - - - - - -
S
C
T
B
zia, go
zia,
zia,
zia,
ver ni le na
go ver ni
go
go
zio ni sul la
le na zio ni
ver ni sul la
ver ni sul la
ter
sul la ter
ter
ter
ra.
ra.
ra.
ra.
- - - - - - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - - -
- - - - - - -
33
1. Dio abbia pietà di noi e ci
2. Ti lodino i po
dal salmo 66
be
po
ne
li
di
Di
ca
o
su di noi faccia splendere il
la terra ha dato il
su
su
o
o
vol
frut
to
to.- - -
-
-
- -
-
-
-
-
-
1. perchè si conosca sulla terra la
2. Ci benedica Dio il
su
no
a
stro
vi
Di
a
o
fra tutte le genti la
e lo temano tutti i confini
su
del
a
la
sal vez
ter
za.
ra.
-
-
-
-
-
-
- -
-
34
Cristo è la nostra salvezza
Mauro Visconti
Cri stoè la
Assemblea
no stra sal
vez za,
la no stra
vi ta
- - - - - -
e ri sur re
zio ne;
Cri sto ci
ha li be
ra ti.
- - - - - - - -
35
1)Ren
5)Man4)Le3)E2)Le
desuegli
ròodàodò
pe
pe
re
re
grasoildela
zie
le
alno
suli
Sisplen
ebe
gnodocimara
rerebonire
condiasonil
tutbelchivesu
toil
lorio
cuoleztetà epo
giupo
re,za,me,stilo,
zia,
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-
nel
stastasila
consuaribibi
giu
li
sessticorsolì la
soziadanosuaal
dei
le
giudusemtutan
stirapretiza
eperdeliper
nel
la
l'as
sua alsuoi
sem
leco
blesemanmansem
a.pre.za.di,pre.
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36
S
C
T
B
1)Grandi le opere2)Ha lasciato un ricordo dei
5)Santo e terribile4)immutabili nei secoli,
3)Mostrò al suo popolo la potenza delle
1)Grandi le opere
5)Santo e terribile4)immutabili nei secoli,3)Mostrò al suo popolo la potenza delle
2)Ha lasciato un ricordo dei
1)Grandi le opere
5)Santo e terribile4)immutabili nei secoli,
2)Ha lasciato un ricordo dei3)Mostrò al suo popolo la potenza delle
1)Grandi le opere
5)Santo e terribile4)immutabili nei secoli,3)Mostrò al suo popolo la potenza delle2)Ha lasciato un ricordo dei
del
susuoi
peril
Si
epro
suo
gno
odi
semno
pe
re,
re,gi:
pre,me.
delsuoi
superil
Sipro
e
suo
gnodi
osemno
pe
re,gi:
re,pre,me.
delsuoisuperil
Siproe
suo
gnodiosemno
pe
re,gi:re,pre,me.
delsuoisuperil
Siproe
suo
gnodiosemno
pe
re,gi:re,pre,me.
le contemplino coloro
gli diede l'ereditàpietà e tenerezza è
eseguiti con fedeltà ePrincipio della saggezza è il timore
le contemplino coloropietà e tenerezza è
gli diede l'ereditàeseguiti con fedeltà ePrincipio della saggezza è il timorele contemplino coloropietà e tenerezza ègli diede l'ereditàeseguiti con fedeltà ePrincipio della saggezza è il timorele contemplino coloropietà e tenerezza ègli diede l'ereditàeseguiti con fedeltà ePrincipio della saggezza è il timore
che
delil
retdel
le
leSi
tiSi
a
gengno
tugno
ma
di
no.
ti.re.
ne.re.
cheil
delretdel
leSi
letiSi
agno
gentugno
ma
di
no.re.
ti.ne.re.
cheildelretdel
leSiletiSi
agnogentugno
ma
di
no.re.ti.ne.re.
cheildelretdel
leSiletiSi
agnogentugno
ma
di
no.re.ti.ne.re.
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