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GIOVEDI' SETTIMANA SANTA Messa in Cœna Domini A cura di Angelo Cannata Il presente libretto è divulgato a soli fini liturgici è vietata ogni forma di commercializzazione

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GIOVEDI'SETTIMANA

SANTA

Messa in Cœna Domini

A cura di Angelo Cannata

Il presente libretto è divulgato a soli fini liturgiciè vietata ogni forma di commercializzazione

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Gesù trascorre le ultime ore della sua vita terrena in compagnia dei suoi discepoli. Il Maestro manifesta un amore straordinario per gli apostoli, impartendo loro insegnamenti e raccomandazioni. Durante l’ultima Cena, Gesù ha mostrato - con le sue parole - l’amore infinito che aveva per i suoi discepoli e gli ha dato validità eterna istituendo l’Eucaristia, facendo dono di sé: egli ha offerto il suo Corpo e il suo Sangue sotto forma di pane e di vino perché diventassero cibo spirituale per noi e santificassero il nostro corpo e la nostra anima. Egli ha espresso il suo amore nel dolore che provava quando ha annunciato a Giuda Iscariota il suo tradimento ormai prossimo e agli apostoli la loro debolezza. Egli ha fatto percepire il suo amore lavando i piedi agli apostoli e permettendo al suo discepolo prediletto, Giovanni, di appoggiarsi al suo petto. Nella sua vita pubblica, Gesù ha raccomandato più di una volta ai suoi discepoli di non cercare di occupare il primo posto, ma di aspirare piuttosto all’umiltà del cuore. Ha detto e ripetuto che il suo regno, cioè la Chiesa, non deve essere ad immagine dei regni terreni o delle comunità umane in cui ci sono dei primi e degli ultimi, dei governanti e dei governati, dei potenti e degli oppressi. Al contrario, nella sua Chiesa, quelli che sono chiamati a reggere dovranno in realtà essere al servizio degli altri; perché il dovere di ogni credente è di non cercare l’apparenza, ma i valori interiori, di non preoccuparsi del giudizio degli uomini, ma di quello di Dio.Nonostante l’insegnamento così chiaro di Gesù, gli apostoli continuarono a disputarsi i primi posti nel Regno del Messia.Durante l’ultima Cena, Gesù non si è accontentato di parole, ma ha dato l’esempio mettendosi a lavare loro i piedi. E, dopo aver finito, ha detto: “Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri” (Gv 13,13-14).La Cena si ripete nei secoli. Infatti Gesù ha investito gli apostoli e i loro successori del potere e del dovere di ripetere la Cena eucaristica nella santa Messa.Cristo si sacrifica durante la Messa. Ma, per riprendere le parole di san Paolo, egli resta lo stesso “ieri, oggi e sempre” (Eb 13,8).I credenti che partecipano al Sacrificio eucaristico cambiano, ma il loro comportamento nei confronti di Cristo è più o meno lo stesso di quello degli apostoli nel momento della Cena. Ci sono stati e ci sono tuttora dei santi e dei peccatori, dei fedeli e dei traditori, dei martiri e dei rinnegatori.Volgiamo lo sguardo a noi stessi. Chi siamo? Qual è il nostro comportamento nei confronti di Cristo? Dio ci scampi dall’avere qualcosa in comune con Giuda, il traditore. Che Dio ci permetta di seguire san Pietro sulla via del pentimento. Il nostro desiderio più profondo deve però essere quello di avere la sorte di san Giovanni, di poter amare Gesù in modo tale che egli ci permetta di appoggiarci al suo petto e di sentire i battiti del suo cuore pieno d’amore; di giungere al punto che il nostro amore si unisca al suo in modo che possiamo dire con san Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20).

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INDICE:

Canto d'Ingresso (B. Modaro)........................................................................pag. 4

Salmo responsoriale (B. Modaro) ........................................................................ 6

Salmo responsoriale (alternativo)(M. Visconti) ..................................................... 9

Canto al Vangelo (B. Modaro) ............................................................................. 12

Canto alla lavanda dei piedi(A. Cannata - B. Modaro) ....................................... 14

Vi do un comandamento nuovo (Canto alla lavanda dei piedi)(M. Visconti) ...... 19

Canto alla presentazione dei doni (T. Zardini) .................................................... 21

Canto alla presentazione dei doni (alternativo)(Gregoriano) ............................. 22

Anamnesi (G. Liberto) ......................................................................................... 23

Canto di comunione (R.L.de Pearsall - B. Cerino) ............................................. 24

Canto di Comunione (alternativo)(G. Kirbye o Salterio D'Este) ......................... 25

Canto per la Reposizione del SS. Sacramento (Gregoriano) ............................... 26

Canto per la Reposizione del SS. Sacramento (alternativo)(Trevir) .................... 28

APPENDICE .........................................................................................................29

Di null'altro mai ci glorieremo (S. Vivona) ....................................................... 30

Cristo è la nostra salvezza (M. Visconti) ........................................................... 35

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Di nul

RITORNELLO

l'al tro mai ci glo rie

re mo se

non del la

cro ce di

- - - - - - -

Ge sù Cri sto

no stro Si

gno re.

- - - - -

3 3

1. E gliè la no stra sal

(Solo)

3 3

vez za,

33

vi ta e ri sur re

3 3

zio ne.

- - - - - - - - -

4

Canto d'ingresso

Bernardo Vincenzo Modaro

Tutti:"Di null'altro mai..."

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2. Per mez zo di

(Solo)

3

Lu i

33

sia mo sta ti sal

3

va ti e li be

ra ti.

- - - - - - - - -

5

Tutti:"Di null'altro mai..."

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Il tuo

ca li ce, Si

Salmo Responsoriale

gno re, è

do no di sal

Bernardo Vincenzo Modaro

vez

za.

- - - - - - -

Che

(liberamente)

3 3

co sa ren de rò al Si

Salmo 115

3

3

gno re per tut tii be ne

3

fi ci che miha

fat to?

- - - - - - - - -

3

Al ze rò il

3

3 3

ca li ce del la sal 3 3

3

vez za ein

vo che rò il

no me del Si

Tutti: "Il tuo calice..."

gno re.

- - - - - - - - - - - -

6

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A

glioc chi del Si

gno reè pre zi

o sa la

3

mor te dei suoi fe

de li.

- - - - - - - - -

3

3

I o so no tuo

3

ser vo, fi glio

del la tu a

schia va:

tu hai spez

3

za to le mie ca

3

Tutti: "Il tuo calice..."

te ne.

- - - - - - - -

A

3 3

te of fri ròun sa cri

fi cio di rin gra zia

men to

ein vo che

rò il no me del Si

gno re

- - - - - - - - - - - - - - - -

7

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a dem pi

rò i miei

vo ti al Si

gno re

da van tial

tut toil su o

Tutti: "Il tuo calice..."

po po lo

- - - - - - - - -

8

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Moderato

Il tu o

ca li ce, Si

Salmo Responsorialealternativo

gno re, è

do no di sal

Mauro Visconti

vez za.

- - - - - - - -

Che

(Salmista)

co sa ren de

rò al Si

gno re, per

tut tii be ne fi ci che miha

fat to? Al ze

- - - - - - - - - - - -

rò il

3

ca li ce del la sal

3

vez za ein

vo che rò il

no me del Si

Tutti: "Il tuo calice..."

gno re.

- - - - - - - - - - -

9

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A gli

oc chi del Si

gno re è pre

zio sa la

3

mor te dei suoi fe

3

de li. I o

- - - - - - - - - -

so no tuo

ser vo,

3

fi glio del la tua

3

schia va: tu

hai spezza to

le mie ca

Tutti: "Il tuo calice..."

te ne.

- - - - - - - -

A

te of fri

3 3 3

ròunsa cri fi cio di rin gra zia

3

men to ein

- - - - - - - - - -

10

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vo che rò il no me del Si

3

gno re. A dempi

3

rò i miei

3

vo ti al Si

3

- - - - - - - - -

gno re da

van ti a

tut toil su o

Tutti: "Il tuo calice..."

po po lo.

- - - - - - -

11

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Lo dea te, o

Canto al Vangelo

Cri sto,

re die ter na

glo ria

Bernardo Vincenzo Modaro

- - - - -

Vi

dounco man da men to

3

nuo vo, di ceilSi

3

gno re,

che vi a

- - - - - - - - -

mia te a vi

cen da co me

i ohoama to

vo i.

- - - - - - -

12

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S

B

Vi

Alternativo (polifonia)

C

T

doun co man da men to

nuo vo,

di ce il Si

gno re,

- - - - - - - -

S

B

Che vi a

C

T

mia

Che vi a

te

mia

Che vi a

che vi a

te che vi a mia te

mia te

mia te

che vi a

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

S

B

co me i ohoa

C

mia te co me i ohoa

T

ma to

ma to

vo i.

vo i.

- - - - - -

- - - - - - - - - -

13

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S

C

T

B

Se vi

Canto alla Lavanda dei Piedi

Se vi Se vi

Se vi

ho la

ho la

ho la

ho la

va to i

va to i

va to i va to i

pie di,

pie di,

pie di,

pie di,

i o

Angelo CannataBernardo Vincenzo Modaro

i o

i o

i o

il Si

il Si

il Si

il Si

- - - - - - -

- - - - - - -

- - - - - - -

- - - - - - - -

S

C

T

B

gno ree ma

gno ree ma

gno ree ma gno ree ma

e stro,

e stro,

e stro, e stro,

quan to quan to

quan to

quan to

più voi a

più voi a

più voi a

più voi a

ve teil do

ve teil do

ve teil do

ve teil do

ve re

ve re

ve re ve re

- - - - - - - -

- - - - - - - -

- - - - - - - -

- - - - - - - -

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S

C

T

B

di la

di la

di la

di la

var vi i

var vi i

var vi i

var vi i

rit.

rit.

rit.

rit.

pie di l'un

pie di l'un

pie di l'un

pie di l'un

rit.

l'al

l'al

l'al

l'al

tro.

tro.

tro.

tro.

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

- - - - - -

Il Si

(Solo)

gno re sial

zò da

ta vo la,

- - - - -

15

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ver sò

l'ac qua in un ca

ti no,

e co min

- - - - - -

ciò a la va rei

pie di ai di

sce po li; ad

es si vol le la

- - - - - - - - -

scia re

que sto e

sem pio

Se vi ho lavato i piedi ...

Se vi

(Coro)

- - - -

16

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Signore, tu lavi i pie dia me?

(Solo)

Gesù gli rispose di cen do:

- - -

Se non ti la ve rò,

non avrai par te con me. Se vi

(Coro)

Se vi ho lavato i piedi ...

- - -

Venne dunque da Si mon Pie tro,

(Solo)

e disse a lui Pie tro Si

- - - -

17

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gno re tu la vi i pie dia me"?

Se vi

Se vi ho lavato i piedi ...

- - - -

Quello che i o fac cio(Solo)

ora non lo com pren di,

- - - - -

ma lo comprende rai un gior no.

Se vi

(Coro)

Se vi ho lavato i piedi ...

- - - -

18

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Andante

"Vi

do un co

Vi do un comandamento nuovoCanto alla lavanda dei piedi

man da men to

nuo vo: che via

mia te gliu ni

Mauro Visconti

- - - - - - - -

glial tri co me

io hoa ma to

vo i",

di ce il Si

gno re.

- - - - - - - -

Cristo Gesù, pur es

sendo di na

tu ra di vi na,

non considerò un te

soro

ge lo so

- - - - - - - -

19

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la sua uguaglianza

Rit. "Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi", dice il Signore.

Solo: Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, CANTICO Fil 2,6-11 non considerò un tesoro gelosola sua uguaglianza con Dio; Rit.

Solo: ma spogliò se stesso,assumendo la condizione di servoe divenendo simile agli uomini; Rit.

Solo: apparso in forma umana, umiliò se stessofacendosi obbediente fino alla mortee alla morte di croce. Rit.

Solo: Per questo Dio l'ha esaltatoe gli ha dato il nomeche è al di sopra di ogni altro nome; Rit.

Solo: perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghinei cieli, sulla terrae sotto terra; Rit.

Solo: e ogni lingua proclamiche Gesù Cristo è il Signore,a gloria di Dio Padre. Rit.

con Di

o;

- - - - -

20

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Do

vè ca ri

Canto alla presentazione dei doni

tà ea

mo re,

qui c'è

Di o.

T. Zardini

- - - - - -

S

T

B

1. Ciha2. Noi3. Fa

riuforcheun

1. Ciha2. Noi3. Fa

riuforcheun

1. Ciha2. Noi3. Fa

riuforcheun

nimiagior

timo,no

tutquicon

tiinriutem

nimiagior

timo,no

tutquicon

tiinriutem

nimiagior

timo,no

tutquicon

tiinriutem

sieniplia

metiunmo

Crisoil

stoalotuo

sieniplia

metiunmo

Crisoil

stoalotuo

sieniplia

metiunmo

Crisoil

stoalotuo

mocorvol

re:po:to

mocorvol

re:po:to

mocorvol

re:po:to

goenel

vila

goenel

vila

goenel

vila

diatiaglo

momoria

edidei

suldibe

diatiaglo

momoria

edidei

suldibe

diatiaglo

momoria

edidei

suldibe

tanvia

tiderti,

nelciCri

Sitrasto

tanvia

tiderti,

nelciCri

Sitrasto

tanvia

tiderti,

nelciCri

Sitrasto

gnonoDi

re!i:o,

gnonoDi

re!i:o,

gnonoDi

re!i:o,

Teviae

lesa

Teviae

lesa

Teviae

lesa

--

--

- ---

--

--

- ---

--

--

---

- ---

-- -

- ---

-

-

--

--

- ---

--

--

- ---

--

--

---

- ---

-- -

- ---

-

-

--

--

- ---

--

--

- ---

--

--

---

- ---

-- -

- ---

-

-

S

T

B

mialotrà

moetegio

amaiaim

mialotrà

moetegio

amaiaim

mialotrà

moetegio

amaiaim

mialimen

moilgne,sa,

Dioviagio

vileia

mialimen

moilgne,sa,

Dioviagio

vileia

mialimen

moilgne,sa,

Dioviagio

vileia

venlive

te,ti!ra:

venlive

te,ti!ra:

venlive

te,ti!ra:

eedu

a

re eedu

a

re eedu

a

re

miarerà

mogniinper

cimeztut

trazoatii

miarerà

mogniinper

cimeztut

trazoatii

miarerà

mogniinper

cimeztut

trazoatii

nonose

iico

con

li, nonose

iico

con

li, nonose

iico

con

li,

cuoCrisen

restoza

sin

cuoCrisen

restoza

sin

cuoCrisen

restoza

sin

ceDifi

ro.o.ne!

ceDifi

ro.o.ne!

ceDifi

ro.o.ne!

-

--

---

--

- -

- --- -

-

--

--

-

--- -

---

- ---

--

-

---

--

- -

- --- -

-

--

--

-

--- -

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- ---

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-

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-

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-

--- -

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U bi ca ri tas est ve

Canto alla presentazione dei donialternativo

ra, De us i bi est.

Mel. GregorianaArm. L. Migliavacca

- - - - - -

1. Con2. Si

gremul

gaer

vitgo

noscum

inin

uu

numnum

Chricon

stigre

aga

mor.mur:

--

- --

--

-- -

--

1. Ex2. ne

sulnos

temen

mus,te

etdi

invi

ipda

somur,

juca

cunve

dea

mur.mus.

- - -- - -

--

--

--

--

1. Ti2. Ces

mesent

ajur

mus,gi

eta

ama

meli

musgna,

Deces

umsent

vili

vum.tes.

--

- -- -

--

--

--

--

1. Et2. Et

exin

corme

dedi

dio

lino

gastri

mussit

nosChri

sinstus

ceDe

ro.us.

A men.

-- -

- --

--

- -- -

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Mi ste ro del la fe de.

Anamnesi

O gni

vol ta che man

gia mo di que sto

Giuseppe Liberto

- - - - - - - - -

pa ne e be

via moa que sto

ca li ce, an nun

zia mo la tua

- - - - - - - - -

mor te, Si

gno re nel l'at

te sa

del la tua ve

nu ta.

- - - - - - - - -

23

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S

B

Andante

1. Mi

2. Mi

C

T

ste

ste

ro

ro

del

del

la

la

Canto di Comunione

Ce

Chie

na

sa

èilèil

Cor

Cor

po

po

di

di

Ge

Ge

Testo: G.StefaniMelodia : da R.L. de Pearsall

Armonizzazione: B. Cerino

sù.

sù.

Mi

Mi

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

S

B

1. ste

2. ste

ro

ro

del

del

la

la

C

T

Cro

pa

ce

ce

èilèil

San

San

gue

gue

di

di

Ge

Ge

sù.

sù.

E'

Il

que

pa

sto

ne

pa

che

neeman

vi

gia

no

mo

è

fra

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

- -

S

B

1. Cri2. tel

stoinli

mezci

zoaifa

C

T

suoi.rà.

GeIn

sùtor

rinoa

sorque

toestoal

vita

vore

sal'a

ràmo

semre

precre

consce

noi.rà.

--

--

-- -

- -- -

--

-- -

-- -

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S

B

Austero

2. Nel1. Sei

C

T

tu,l'ul

Siti

gnoma

reilsua

Canto di Comunionealternativo

pace

ne,na,

tuGe

cisù

bosi

G. Kirbye o Salterio d'Este

seido

pernaai

noi,suoi:

- -

--

- -- -

--

S

B

1. ri

2. "Pren

C

T

sor

de

toate

vi

pa

ta

nee

3. È Cristo il pane vero diviso qui tra noi: formiamo un solo corpo, la Chiesa di Gesù.

4. Se porti la sua Croce, in lui tu regnerai. Se muori unito a Cristo, con lui rinascerai.

5. Verranno i cieli nuovi, la terra fiorirà. Vivremo da fratelli, e Dio sarà con noi.

nuo

vi

va,

no,

sei

la

vi

vi

vointa

mez

mia

zoaper

noi.

voi."

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

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1. Pan1. Il

geMi

linste

guaro

glodel

ril'A

omo

sire

Canto per la Reposizione del SS. Sacramento

coro

pogni

rislin

mygua

stece

rile

um,bri

Melodia Gregoriana

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sancan

guitiil

nicor

squepo

preglo

tiri

oo

si,so

quemed

inil

munsan

digue

prein

ticli

um,to,

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fruper

ctusnoi

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trisso

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tipo

um.li.

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(Italiano)

Il mistero dell’amoreogni lingua celebri,canti il corpo gloriosoed il sangue inclitoper noi sparso dal Signore,re di tutti i popoli.

A noi dato, per noi natoda intatta Vergine,la Parola ci ha lasciatoche salvezza germina,e la vita sua conchiusecon stupendo ordine.

Nella notte della cena,Cristo, nostra vittima,celebrando la sua Pasquain fraterna agape,dà se stesso come ciboper nutrire i dodici.

Ecco il pane farsi carnenel banchetto mistico;si trasforma in vino il sanguenel mistero altissimo.Non i sensi, ma la fededà certezza all’anima.

Questo grande Sacramentoveneriamo supplici,è il supremo compimentodegli antichi simboli.Viva fede ci sorreggaquando i sensi tacciono.

All’eterno, sommo Dio,Padre, Figlio, e Spirito,gloria, onore, lode pienainnalziamo unanimi.Il mistero dell’amoreadoriamo umili. Amen

(Latino)

Pange lingua gloriosicorporis mystérium,sanguinisque pretiosi,quem in undi pretium,fructus ventris generosi,rex effundit gentium.

Nobi datus, nobis natusex intacta Vírgine,et in mundo conversatus,sparso verbi sémine,sui moras incolatusmiro cláusit órdine.

In supremæ nocte cœnærécumbens cum frátribus,observata lege plenecibis in legálibus,cibum turbæ duodenæse dat suis mánibus.

Verbum caro, panem verumverbo carnem efficit:fitque sanguis Christi merum;et, si sensus déficit,ad firmandum cor sincerumsola fide súfficit.

Tantum ergo Sacramentumveneremur cérnui:et antíquum documentumnovo cedat rítui:præstet fides supplementumsénsuum défectui.

Genitori, Genitoquelaus et iubilátio,salus, honor, virtus quoquesit et benedíctio:procedenti ab utroquecompar sit laudátio. Amen.

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S

B

Gen ti

C

T

tut te

pro cla

Canto per la Reposizione del SS. Sacramento

alternativo

ma te

il mi

ste ro

del Si

Trevir

gnor,

- - - - - - - -

S

B

del suo

C

T

cor poe

del suo

San gue

che la

Ver gi

ne do

- - - - -

S

B

e fu

C

1. Genti tutte, proclamate / il mistero del Signor, del suo corpo e del suo sangue, / che la vergine donò, e fu sparso in sacrificio / per salvar l'umanità.

2. Dato a noi da madre pura, / per noi tutti si incarnò. La feconda sua parola / tra le genti seminò; con amore generoso / la sua vita consumò.

3. Nella notte della Cena / coi fratelli si trovò. Del pasquale sacro rito / ogni regola compì e agli apostoli ammirati / come cibo si donò.

T

sparsoin

sa cri

fi cio

per sal

4. La parola del Signore / pane e vino trasformò: pane in Carne, vino in Sangue, / in memoria consacrò. Non i sensi, ma la fede / prova questa verità.

5. Adoriamo il Sacramento / che Dio Padre ci donò. Nuovo patto, nuovo rito / nella fede si compì. Al mistero è fondamento / la parola di Gesù.

6. Gloria al Padre onnipotente, / gloria al Figlio Redentor, lode grande, sommo onore / all'eterna Carità. Gloria immensa, eterno amore / alla santa Trinità. Amen.

var l'u

ma ni

tà.

A

men

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APPENDICE

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Con solennità

Di nul l'al tro

mai ci glo rie

Di null'altro mai ci glorieremo

re

mo se

non del la

Salvatore Vivona

- - - - - - - -

Cro ce di

Cri sto

nos stro Si

gno

re,

- - - - - - -

3

E gliè la no stra sal

3

vez za,

vi ta e

ri sur re

zio ne, per

- - - - - - - - -

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S

C

T

B

mez zo di

Lui sia mo

sta ti sal

va tie li be

ra ti Ti

Con slancio

Ti

Ti

Ti

- - - - - - - -

S

C

T

B

lo di no i

lo di no i

lo di no i

lo di no i

po po li

po po li

po po li

po po li

tut

tut

tut

tut

ti

ti

ti, ti

ti.

lo di no, ti

Ti lo di

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S

C

T

B

Ti

lo di no, ti

no, ti lo di

Ti

lo di no, ti

lo

no, ti

lo di no, ti

lo di no, ti

di no, ti

lo

lo di no, ti

lo di no i

lo di

di

lo di no i

po po

no, ti lo di

no i

- - - - - - -

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S

C

T

B

po po li

li

no i po

po po li

tut

tut

po li tut

tut

ti. E

ti.

ti.

ti.

sul ti no, e

E sul ti no le

E sul ti no le

E sul ti no, e

sul ti no le

gen tie si ral

gen ti

sul ti no le

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S

C

T

B

gen tie si ral

le

e si ral

gen tie si ral

le gri no per

gri no per

le gri no per

le gri no per

3 chè giu di chii

3 chè giu di chii

3 chè giu di chii

3 chè giu di. chii

3

po po li con giu

3 po po li con giu

po po li con

po po li

sti

sti

giu sti

con giu sti

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S

C

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zia, go

zia,

zia,

zia,

ver ni le na

go ver ni

go

go

zio ni sul la

le na zio ni

ver ni sul la

ver ni sul la

ter

sul la ter

ter

ter

ra.

ra.

ra.

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1. Dio abbia pietà di noi e ci

2. Ti lodino i po

dal salmo 66

be

po

ne

li

di

Di

ca

o

su di noi faccia splendere il

la terra ha dato il

su

su

o

o

vol

frut

to

to.- - -

-

-

- -

-

-

-

-

-

1. perchè si conosca sulla terra la

2. Ci benedica Dio il

su

no

a

stro

vi

Di

a

o

fra tutte le genti la

e lo temano tutti i confini

su

del

a

la

sal vez

ter

za.

ra.

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Cristo è la nostra salvezza

Mauro Visconti

Cri stoè la

Assemblea

no stra sal

vez za,

la no stra

vi ta

- - - - - -

e ri sur re

zio ne;

Cri sto ci

ha li be

ra ti.

- - - - - - - -

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1)Ren

5)Man4)Le3)E2)Le

desuegli

ròodàodò

pe

pe

re

re

grasoildela

zie

le

alno

suli

Sisplen

ebe

gnodocimara

rerebonire

condiasonil

tutbelchivesu

toil

lorio

cuoleztetà epo

giupo

re,za,me,stilo,

zia,

-

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nel

stastasila

consuaribibi

giu

li

sessticorsolì la

soziadanosuaal

dei

le

giudusemtutan

stirapretiza

eperdeliper

nel

la

l'as

sua alsuoi

sem

leco

blesemanmansem

a.pre.za.di,pre.

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S

C

T

B

1)Grandi le opere2)Ha lasciato un ricordo dei

5)Santo e terribile4)immutabili nei secoli,

3)Mostrò al suo popolo la potenza delle

1)Grandi le opere

5)Santo e terribile4)immutabili nei secoli,3)Mostrò al suo popolo la potenza delle

2)Ha lasciato un ricordo dei

1)Grandi le opere

5)Santo e terribile4)immutabili nei secoli,

2)Ha lasciato un ricordo dei3)Mostrò al suo popolo la potenza delle

1)Grandi le opere

5)Santo e terribile4)immutabili nei secoli,3)Mostrò al suo popolo la potenza delle2)Ha lasciato un ricordo dei

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pre,me.

delsuoi

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re,pre,me.

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Siproe

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gnodiosemno

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re,gi:re,pre,me.

delsuoisuperil

Siproe

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pe

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le contemplino coloro

gli diede l'ereditàpietà e tenerezza è

eseguiti con fedeltà ePrincipio della saggezza è il timore

le contemplino coloropietà e tenerezza è

gli diede l'ereditàeseguiti con fedeltà ePrincipio della saggezza è il timorele contemplino coloropietà e tenerezza ègli diede l'ereditàeseguiti con fedeltà ePrincipio della saggezza è il timorele contemplino coloropietà e tenerezza ègli diede l'ereditàeseguiti con fedeltà ePrincipio della saggezza è il timore

che

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retdel

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gengno

tugno

ma

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leSi

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ma

di

no.re.

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ma

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no.re.ti.ne.re.

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ma

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no.re.ti.ne.re.

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