GioVANNi FAttori - Gammanzoni Milano scientifico mostra Fattori.pdf · di soggetto militare ......

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Interprete sensibile della natura e della condizione umana, massimo esponente del movimento toscano dei Macchiaioli, Giovanni Fattori (Livorno 1825 - Firenze 1908) è tra gli indiscussi protagonisti della pittura italiana dell’Ottocento, tra Naturalismo e Verismo. La lunga parabola della sua arte oscilla tra le grandi tele di soggetto militare e le liriche tavolette di paesaggio e di figure di fine anni settanta, fissate in un attimo irripetibile di luce; tra i ritratti introspettivi e le epiche composizioni dedicate ai butteri e alle loro man- drie, resi con forte senso plastico, sino alle cadenze vagamente espressioniste degli ultimi anni, dove la figura umana, isolata in luoghi senza tempo, sembra riflettere il dramma esistenziale dell’uomo del primo Novecento. Venticinque anni dopo la storica rassegna tenutasi presso la Società per le Belle Arti ed Esposizione Perma- nente, Milano rende di nuovo omaggio a questo raffinato artista con una grande mostra dal titolo Giovanni Fattori. Capolavori da collezioni private. Tale mostra rappresenta un ulteriore contributo allo studio e alla conoscenza della lunga, quanto fortunata parabola artistica di Fattori, iniziata nel 1847 sui banchi dell’Ac- cademia di Belle Arti di Firenze e conclusasi con tutti gli onori nella stessa città nel 1908. La rassegna, orga- nizzata da GAM Manzoni. Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea, e curata da Francesco Luigi Maspes e Enzo Savoia, intende ripercorrere le tappe fondamentali dell’epopea artistica del pittore livornese 25 OTTOBRE - 21 DICEMBRE 2013 GIOVANNI FATTORI CAPOLAVORI DA COLLEZIONI PRIVATE Mostra a cura di Francesco Luigi Maspes e Enzo Savoia Saggi in catalogo Francesca Dini, Elisabetta Staudacher, Stefano Bosi Biografia a cura di Serena Redaelli Regesto a cura di Melissa Raspa Segreteria organizzativa Elena Orsenigo Catalogo Antiga Edizioni Ufficio stampa CLP Relazioni Pubbliche

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Interprete sensibile della natura e della condizione umana, massimo esponente del movimento toscano dei Macchiaioli, Giovanni Fattori (Livorno 1825 - Firenze 1908) è tra gli indiscussi protagonisti della pittura italiana dell’Ottocento, tra Naturalismo e Verismo. La lunga parabola della sua arte oscilla tra le grandi tele di soggetto militare e le liriche tavolette di paesaggio e di figure di fine anni settanta, fissate in un attimo irripetibile di luce; tra i ritratti introspettivi e le epiche composizioni dedicate ai butteri e alle loro man-drie, resi con forte senso plastico, sino alle cadenze vagamente espressioniste degli ultimi anni, dove la figura umana, isolata in luoghi senza tempo, sembra riflettere il dramma esistenziale dell’uomo del primo Novecento.Venticinque anni dopo la storica rassegna tenutasi presso la Società per le Belle Arti ed Esposizione Perma-nente, Milano rende di nuovo omaggio a questo raffinato artista con una grande mostra dal titolo Giovanni Fattori. Capolavori da collezioni private. Tale mostra rappresenta un ulteriore contributo allo studio e alla conoscenza della lunga, quanto fortunata parabola artistica di Fattori, iniziata nel 1847 sui banchi dell’Ac-cademia di Belle Arti di Firenze e conclusasi con tutti gli onori nella stessa città nel 1908. La rassegna, orga-nizzata da GAM Manzoni. Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea, e curata da Francesco Luigi Maspes e Enzo Savoia, intende ripercorrere le tappe fondamentali dell’epopea artistica del pittore livornese

25 ottobre - 21 dicembre 2013

GioVANNi FAttori CAPOLAVORI DA COLLEZIONI PRIVATE

Mostra a cura di Francesco Luigi Maspes e Enzo SavoiaSaggi in catalogo Francesca Dini, Elisabetta Staudacher, Stefano BosiBiografia a cura di Serena Redaelli

Regesto a cura di Melissa RaspaSegreteria organizzativa Elena OrsenigoCatalogo Antiga EdizioniUfficio stampa CLP Relazioni Pubbliche

attraverso la selezione di quaranta capolavori – alcuni dei quali mai esposti in pubblico – provenienti da prestigiose collezioni private italiane, quali ad esempio quella del milanese Giacomo Jucker – oggetto di studi e pubblicazioni specifiche – e quella del genovese Mario Taragoni – celebrata nel 2008 a Venezia con una mostra tenutasi presso l’Istituto Veneto –. La selezione dei dipinti in mostra privilegia le opere eseguite tra il 1860 e il 1905 circa, ossia il periodo di piena maturità creativa e stilistica del pittore livornese. Di straordinaria importanza è il nucleo di opere dedicate ai militari, sentiti parte integrante di quella realtà ordinaria, che Fattori scandaglia, senza retorica né idealismi, in tutti i suoi aspetti. Dipinti come Passaggio del Mincio (1865-1870 circa), Le vedette (1870-1875 circa), Cavalieri in perlustrazione (1875 circa), Caval-leggeri in avanscoperta (1875-1880 circa), Manovre di artiglieria (1880 circa), Le ordinanze (1883), Militari al bivacco (1885 circa), Ritorno dalla passeggiata (1885-1890) e L’appello dopo la carica (1895), documen-tano bene la lunga, quanto attenta riflessione dell’artista livornese sui modi e sui tempi della guerra, sulle ragioni e sui drammi individuali, prima che collettivi, e come questa lo abbia condotto a perfezionare in tale ambito la sua tecnica, superando completamente l’elemento descrittivo per una autonomia di costru-zione di figure dure e di ridotta gamma cromatica, ad accentuare la drammaticità degli eventi, a costruire l’insieme riassorbendo in essi anche il mondo naturale.Di altrettanto interesse sono le “impressioni” paesistiche della Maremma, ossia di quella parte della cam-pagna toscana che Fattori “preferiva per istinto, sentendosi più libero e puro e più vicino all’essenza delle cose nella semplice e selvatica solitudine della natura”. Case della campagna livornese (1866-1870 circa), Veduta di Poggio Pelato a Castiglioncello (1867-1868), Viale soleggiato (1870 circa), Uliveto (1875-1885) e il Bosco di San Rossore (1890-1900) ci rivelano un Fattori apertamente “macchiaiolo”, cantore della natura colta in ogni suo aspetto e sintetizzata mediante stesure cromatiche essenziali ma sapienti. A questi pae-saggi “puri” si affiancano quelli animati dalla presenza umana, fra cui la tavoletta Silvestro Lega che dipinge sugli scogli (1867 circa), dove il pittore sfrutta e intensifica le venature del legno per ricreare visivamente la sensazione del vento che investe gli scogli, sui quali siede l’esile figura dell’amico pittore; o l’idilliaca Contadina nel bosco (1861), nella quale lo sperimentalismo della “macchia” degli anni precedenti si allarga alle scene dal vero e si incanala verso una crescente libertà esecutiva. Libertà esecutiva che Fattori applica anche alle opere dedicati al lavoro dei campi, documentate in mostra da Riposo in Maremma (1867 circa), in cui il motivo della laboriosità contadina è reinventato nel brano del riposo dei contadini, e da Le bosca-iole (1878 circa), tela più vibrante d’atmosfera e contrastata nel chiaroscuro. Alla calma silente di questi dipinti fa da contraltare la vitalità di certi quadri di butteri, come i due grandi pastelli Incontro fatale (1900) e Un incontro (1904 circa). Non mancano pure brani di vita quotidiana ambientati sullo sfondo di paesaggi urbani che Fattori realizza nei primi anni Ottanta, fra cui Viale principe Amedeo a Firenze (1880 circa), e L’arrivo dei barocci (1881), contraddistinti da una narrazione pausata, mai incline all’aneddoto, idonea a esprimere il vero nella sua più genuina essenza.

Con Giovanni Fattori. Capolavori da collezioni private, il Centro Studi GAM Manzoni conferma la propria attività di istituzione culturale finalizzata alla promozione e trasmissione del sapere artistico in territorio lombardo. Lo stretto legame che lo lega alla città di Milano è in questo caso sancito dalla sua collabora-zione con la Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, che generosamente mette a disposizione il suo archivio per le ricerche degli studiosi coinvolti nell’iniziativa, fra cui Francesca Dini, tra i maggiori esperti dell’artista livornese.

Giovanni Fattori. Capolavori da collezioni private25 ottobre - 21 dicembre 2013 | inaugurazione 24 ottobre 2013orari: dal martedì al sabato 10-13; 15-19

Gam Manzoni. Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporaneavia A. Manzoni, 45 | 20121 Milano - Italy | tel. e fax + 39 02 [email protected] | www.gammanzoni.com