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GIORNATA DELLA MEMORIA LLiceo Scientifico Bruno Touschek 2018

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GIORNATA DELLA

MEMORIA

LLiceo Scientifico Bruno Touschek

2018

Legge 20 luglio 2000, n. 211, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000

1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

Per totalitarismo si intende un’ideologia e un sistema politico caratterizzati dal completo controllo dello Stato sulla società e sugli individui. E’ caratterizzato da:

Non è un caso, infatti, che i tre regimi politici del 900, il fascismo, il nazismo e lo stalinismo, possano essere definiti “totalitari”.

• La toccante testimonianza di Piero Terracina, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, che ricorda la notte del 2 agosto 1944, quando le SS sterminarono tutti i rom e i sinti rinchiusi nello Zigeunerlager, nel campo di Birkenau

Link :https://www.youtube.com/watch?v=ZSPvU1EScB0

• ://www.youtube.com/watch?v=W291lAR0TrQ Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna perché l'aria azzurra diventi casa chi sarà a raccontare chi sarà sarà chi rimane io seguirò questo migrare seguirò questa corrente di ali

• Il primo programma di sterminio di massa attuato nel periodo nazista fu quello nei confronti delle persone con disabilità. Il programma era chiamato nei documenti ufficiali con due nomi di copertura :

o

• La lettera di Hitler, PS-630 del 1 settembre 1939, indirizzata al capo della Cancelleria, Philip Bouhler ed al Commissario per la Sanità pubblica del Reich, testimonia l’autorizzazione a conferire ai medici tedeschi i poteri necessari per estendere le loro competenze, autorizzandoli a concedere la morte

ai malati considerati incurabili.

• Tabella dei contrassegni diramata nel 1940 e nel 1941 a tutti i comandanti dei KL

• Un triangolo giallo, o una Stella di David, costituita da due triangoli di colore giallo appositamente sovrapposti, identificava i prigionieri ebrei;

• Un triangolo di colore rosso, identificava i prigionieri politici, arrestati per "fermo protettivo", un pretesto per internare gli oppositori al nazionalsocialismo. Identificava, fra gli altri, i massoni e i sacerdoti antifascisti

• Un triangolo di colore marrone identificava i prigionieri zingari.

• Un triangolo di colore nero identificava gli asociali. I nazisti ritenevano che fossero da considerare quali asociali, fra gli altri, i vagabondi, gli etilisti, i malati di mente, le prostitute, le lesbiche, gli zingari.

• Un triangolo di colore viola identificava i testimoni di Geova

• Un triangolo di colore rosa identificava i prigionieri maschi omosessuali, internati sulla base del Paragrafo 175.

• Un triangolo di colore blu identificava gli emigrati. Si trattava di fuoriusciti dalla Germania in quanto oppositori antinazisti.

• un triangolo di colore verde identificava i delinquenti comuni.

• Triangoli doppi :

• Un triangolo invertito sovrapposto a un triangolo di colore giallo indicava che il prigioniero era un ebreo; ad esempio, un triangolo nero sovrapposto a un triangolo giallo indicava un prigioniero "asociale" ebreo, oppure un triangolo giallo sovrapposto a un triangolo rosa indicava un prigioniero omosessuale ebreo;

• La sagoma di un triangolo, bordata di nero, sovrapposta a un triangolo giallo, indicava un ebreo "profanatore della razza", ossia accusato di violare la "legge per la protezione del sangue", poiché aveva avuto una relazione con una donna "ariana";

• Un triangolo giallo sovrapposto a un triangolo nero, indicava una donna "ariana", "profanatrice della razza", ossia accusata di avere una relazione con un uomo ebreo.

Il Paragrafo 175 era un articolo del codice penale tedesco in vigore dal 15 maggio 1871 al 10 marzo 1994. Esso considerava un crimine i rapporti sessuali di tipo omosessuale tra uomini. I nazisti ampliarono la legge nel 1935 e aumentarono notevolmente i procedimenti; a migliaia morirono nei campi di concentramento, indipendentemente dal fatto che fossero colpevoli o innocenti

Il 25% dei suicidi tra i ragazzi europei dai 16 ai 25 anni è dovuto all’omofobia. Roma. S.Basilio . Marco, suicida a 14 anni perché è gay: “Un gesto estremo per la paura di sentirsi minoranza” - Corr.sera, 12Agosto 2013 -

https://www.youtube.com/watch?v=6u2aXT-C7eI

• Cause della brutale persecuzione:

• 1) l’internazionalità dei Testimoni, (2) la loro opposizione al razzismo e (3) la loro neutralità nei confronti dello Stato. (A causa delle loro convinzioni basate sulle Scritture, i Testimoni tedeschi rifiutavano di fare il saluto nazista, di iscriversi al partito nazionalsocialista e in seguito di partecipare ad attività militari).

• Nel 1933, i nazisti diffusero un bando contro i testimoni di Geova in tutta la Germania. 25.000 di loro furono presi di mira con inaudita violenza. Quasi 10.000 furono imprigionati o deportati nei campi. A molti genitori fu tolta la potestà dei figli. Circa 500 bambini furono separati dai genitori per essere rinchiusi nei centri di rieducazione nazista o affidati a genitori nazisti. Nei campi di concentramento fu assegnato ai Testimoni di Geova un triangolo di stoffa, viola, l’unico per un gruppo perseguitato per motivi religiosi. Ai "Triangoli Viola" sarebbe bastata una lettera di abiura della propria fede per essere liberati, cosa che nella stragrande maggioranza essi non fecero. Nei lager, dove erano rinchiusi, 2.000 di loro morirono, fucilati, decapitati o condannati alle camere a gas.

Nel 1900, la rivolta dei "Boxer" causò oltre 30 mila morti, in gran parte cristiani. E sono almeno 48 milioni i cinesi caduti sotto il regime di Mao tra il "Grande salto in avanti", le purghe, la rivoluzione culturale e i campi di lavoro forzato, dal 1949 al 1975.

I "Giovani Turchi" (ufficiali nazionalisti dell'Impero ottomano) ordinarono tra il 1915 e il 1923 vasti massacri contro la popolazione armena cristiana. Le successive deportazioni di massa porteranno il numero delle vittime a un milione e mezzo circa.

Non meno di 20 milioni i russi eliminati durante gli anni del terrore comunista di Stalin (1924/1953). Esecuzioni di controrivoluzionari e di prigionieri, vittime del gulag o della fame.

Con l'avvento del nazismo di Hitler in Germania (1933/1945) viene avviato lo sterminio del popolo ebraico in Europa; le vittime di questo immane olocausto sono calcolate in oltre 6 milioni di persone, la gran parte di loro morta nei campi di sterminio.

Nel periodo 1965/67, quasi un milione di comunisti indonesiani sono stati deliberatamente eliminati dalle forze governative indonesiane, mentre tra il 1974 e il 1999 sono stati eliminate da gruppi paramilitari filo-indonesiani 250 mila persone della popolazione di Timor-Est.

Un milione di cambogiani sono morti in soli quattro anni, tra il 1975 e il 1979, sotto il regime di terrore instaurato dai Khmer rossi di Pol Pot.

Si stima che un milione e novecentomila cristiani e animisti siano morti a causa del blocco imposto dal governo di Khartum all'arrivo degli aiuti umanitari destinati al Sudan meridionale.

Dal 94 ad oggi, 800 mila civili ruandesi sono stati massacrati nel conflitto scoppiato tra hutu e tutsi; un'analoga cifra è stimata per le vittime del vicino Burundi.

Dalla Rivoluzione messicana, ai "desaparecidos" delle dittature militari degli ultimi decenni del XX secolo, sono oltre un milione le vittime innocenti della violenza di Stato dei regimi sudamericani.

Inoltre solo in Amazzonia si calcola che quasi 800 mila indios sono morti in un secolo, per le angherie e i soprusi subiti.

Un organismo dell'ONU ha stimato nel 1998 in un milione di morti, tra cui 560 mila bambini, gli iracheni morti a causa dell'embargo internazionale e della politica di Saddam Hussein.

Non si hanno a tutt'oggi cifre sicure sulle vittime dei genocidi e delle "pulizie etniche" compiute nella ex-Yugoslavia, in Liberia, Sierra Leone, Angola, Congo, Libano, Corea del Nord, Sri Lanka, Haiti, Tibet ... e l'elenco purtroppo si allunga ogni anno di più!

• E’ «dagli anni ’90 – si legge nello studio – che gli ultras hanno iniziato ad assumere connotati sempre più violenti, xenofobi e razzisti. Questa ideologizzazione in chiave nazifascista di ampie frange della tifoseria ultras ha per certi versi ridefinito il rapporto amico/nemico tra tifosi, ora basato non solo su criteri di rivalità sportiva ma anche di affinità politica». L’antisemitismo, in particolare, «è entrato a far parte dell’arsenale degli ultras dalla seconda metà degli anni ’80». E da allora non sembra esserne uscito..

Intervento di Betti Guetta, responsabile dell’Osservatorio antisemitismo CDEC, sulla strumentalizzazione in chiave antisemita di Anna Frank (26/10/2017)

• La giornata internazionale contro il razzismo si osserva di ogni anno.

Istituita dalle Nazioni Unite nel 1966, questa giornata ricorda un episodio sanguinoso: quello del massacro di Sharpeville, avvenuto nel 1960: almeno 69 sudafricani vennero uccisi dalla polizia perché protestavano contro le leggi razziali. La manifestazione pacifica, repressa nel sangue, divenne il simbolo della lotta per i pari diritti.

In Italia, la legge che si occupa di disciplinare il razzismo è quella del 25 giugno 1993, numero 205, meglio nota come Legge Mancino. L’articolo primo punisce i fatti di “Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. Si considera una discriminazione razzista qualsiasi discriminazione che si basa sull’etnia, o sul colore della pelle di una persona.

Ma è bene che la lotta contro il razzismo cominci sui banchi di scuola, fin da bambini. Lo scopo dell’educazione contro il razzismo non deve essere quello dell’appiattimento culturale, ma piuttosto il cercare di mettere in luce differenze ed affinità delle varie culture, per farle incontrare come un arricchimento reciproco e non come uno scontro che non porta ad alcun risultato.

• Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Senatrice a vita Liliana Segre. La donna, oggi 87enne, è una sopravvissuta della Shoah. Il 30 gennaio 1944 fu deportata dalla stazione di Milano Centrale al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, dal quale fu liberata solo nel maggio dell'anno seguente

• “Continuerò finché avrò forza a raccontare ai giovani l'orrore della Shoah, la follia del razzismo, la barbarie della discriminazione e della predicazione dell'odio. L'ho sempre fatto, non dimenticando e non perdonando, ma senza odio e spirito di vendetta. Sono una donna di pace e una donna libera: e la prima libertà è quella dall'odio.”

GIORNATA DELLA

MEMORIA

LLiceo Scientifico Bruno Touschek

26/01/2018

SI RINGRAZIANO: -Il Dirigente scolastico prof. Paolo D’Anna; -la Vicepresidenza -studenti di terze e quarte classi e docenti del liceo che vi hanno partecipato -le classi IV D, III AS, III BS, IV B , IV G che hanno contribuito a realizzare la presentazione “Giornata della Memoria 2018”; -lo studente Luca Corigliano (IV G ) e Matteo Borrelli (IV B) per il supporto tecnico e musicale; -Il personale non docente.

FONTI E BIBLIOGRAFIA Costituzione della Repubblica Italiana Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (ONU, 10 dicembre del 1948) B. Brecht, “Vita di Galileo “,Einaudi, Torino, ,1997 Anne Frank, “Diario”, Einaudi, Torino, 1988 (con Prefazione di N.Ginsburg) Anne Frank, “Diario” , Einaudi- et scrittori, Bologna ,2009 (con Prefazione di E.Affinati) E. Wiesel , “La notte”, ,ed Giuntina, Firenze 1980 P. Levi, “Se Questo è un uomo”, con postfazione di Cesare Segre, Einaudi, Torino, 2005 P. Levi,“I sommersi e i salvati” , Einaudi, Torino, 1986 M.L .King, “Io ho un sogno” in “Autobiografia”, a cura di C.Carson, Mondadori, Milano 2000 P. V .Mayer (“Spatzo” ): “Libertà”, “Deportazione”– in “La Bottega delle storie” – blog di M.R. Baldin F. De Andrè: “A forza di essere vento” - Porrajmos - in “Anime salve”, BMG Ricordi, 1996 F. Giustolisi “l’armadio della vergogna”, Nutrimenti, Roma, 2004 N. Abbagnano. G.Fornero, , il ‘700 il secolo dei lumi”, in “La ricerca del Pensiero” vol. II b, Paravia, Provincia di Roma, “Viaggio nella Memoria”, Aned , 2005 L.Di Ruscio, R. Gravina, B. Migliau, “Storia e memoria per costruire una coscienza civile”- A 70 anni dalle Leggi razziali – ed.Pubbliprint, Roma, 2008 R. Benigni, V. Cerami “La vita è Bella” sceneggiatura Siti web: Leggi razziali: www.raistoria.rai.it/articoli/leggi-razziali/29041/default.aspx Par 175, codice penale tedesco 1971: www.raistoria.rai.it/articoli/omosessualità-e-fascismo/35386.. Sport e tragedie sotto il nazismo: www.lastampa.it/2011/11/14/sport/sport-e-tragedie-sotto-il-nazismo Persecuzione dei Testimoni di Geova:http://www.triangoloviola.it/docum.html Eccidi dei civili : http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/video/larmadio-della-vergogna/1924/default.aspx Sterminio dei disabili: http://www.superando.it/2010/01/11/lolocausto-rimosso-delle-persone-con-disabilita/ “Il Manifesto della razza” in www.deportati.it › Archivio Storico www.fondazionememoriadeportazione.it/it/attivita/ricerca/... www.edscuola.it/archivio/handicap/progettot4.html Leggi di Norimberga: www.giorgioperlasca.it/leggi-di-norimberga www.anpi.it/storia/120/la-resistenza-italiana www.raiscuola.rai.it/lezione/giornata-della-memoria/185/default.aspx