Giornalino Giugno 2006 - cislmolinette.it · mini di attrazione del personale in- ... e pediatria)...
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1RWL]LH�Azienda Sanitaria ospedaliera San Giovanni Battista di Torino, Molinette – S.G.A.S.
Dermatologico – San Vito – Banca del Sangue – Istituto Carlo Alberto – I.R.V.
La complessa macchina organizzativa della CISL ed i meccanismi che regola-no i rapporti di democrazia interna fanno sempre riferimento agli iscritti, poiché sono la linfa vitale dell’organizzazione, alla rappresentatività sui posti di lavoro nonché al numero di adesioni. Difatti, il peso di un organizzazione sindacale è rappresentato dal numero delle adesioni che possiede. Una metafora rappresenta il sindacato come un ariete la cui forza è indicata da due caratteristiche: - La testa dura (e in termini di grinta pensiamo di non essere secondi a nessu-no) - Le braccia che spingono l’ariete a sfondare la porta (gli iscritti e gli attivisti sindacali). E 550 iscritti costituiscono una forza
non da poco … Oltre alla rappresentanza numerica che ci conferma da anni il secondo sindaca-
to in azienda, vogliamo congratularci
con tutti perché il risultato raggiunto, e la continua crescita che lo caratterizza, costituisce motivo d’orgoglio e di sod-disfazione per l’impegno di tutti gli atti-visti che quotidianamente si impegna-no. Il costante aumento di iscritti e l’enorme numero di simpatizzanti ci di-mostra la validità della politica adottata fino ad ora, a tutela di tutti (appoggiando i più i deboli, valorizzan-do le professionalità e rappresentando tutti senza alcuna distinzione) e ci sti-mola a continuare per la strada intrapre-sa. Siamo convinti che le decisioni
debbano essere costruite sul consenso
degli associati, attraverso assemblee, durante le quali i quesiti posti dai lavo-ratori trovino risposte esaurienti. I lavoratori riconoscono in noi il risulta-to di un percorso lungo e pieno di osta-coli, e anche un implicito riconoscimen-to del ruolo da protagonista della CISL,
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F.P.S.-Cisl
��������LVFULWWLLVFULWWL��per la sua capacità propositiva. Indivi-duando nei delegati CISL i propri in-
terlocutori, la gran parte delle persone si avvicina, ci pone un quesito, un chia-rimento, un dubbio, o talora esprime un dissenso (che spesso trova ragione in un’incomprensione), ma nessuno ri-
mane inascoltato. Inoltre il crescente numero di iscritti rappresenta un ineguagliabile patrimo-nio di idee, risorse e consigli, cui sem-pre attingiamo per le nostre iniziative. Questi risultati sono per noi un succes-
so innegabile, ma il nostro cammino intrapreso, tra innumerevoli difficoltà, resistenze, incomprensioni, oggi, è la dimostrazione di una realtà viva, vera, forte, coerente, talvolta scomoda, ma perfettamente inserita.
LA “SQUADRA VINCENTE” A FESTEGGIAMENTO DEI 550 ISCRITTI - 12/5/06
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Sommario
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Nei recenti incontri del 12 e 20 mag-gio, con il nuovo Commissario - dott.
Galanzino, il Direttore Sanitario – dott. Davini e il riconfermato Diret-tore Amministrativo - dott. Giunta, abbiamo appreso le potenzialità, i progetti e le speranze della squadra
dirigente ed abbiamo potuto esprime-re le imminenti problematiche azien-dali: interruzione delle trattative per il Contratto Aziendale, eccesso nell’uso delle barelle, carenza di per-sonale, eccessivo ricorso alle cliniche
private, abusi nel ricorso allo straor-
dinario ed alla pronta disponibilità, mancata ultimazione di mensa, asilo
nido e parcheggio multipiano, … E subito sono arrivate le prime rassi-curazioni: per quanto concerne men-sa, e nido pare che saranno consegnati a Settembre; il parcheggio multipia-
no sarà invece inaugurato il 21 giu-
gno prossimo (si legga l’articolo rela-
tivo), inoltre pare non siano previste ulteriori riduzioni di posti letto, né tantomeno riduzioni di personale,… Per quanto concerne Molinette 2, l’unica cosa chiara è, che per ora, non ci sono idee chiare, neanche sul nome del progetto (Molinette 2 o Cittadel-
la della Salute?) ma persevera la vo-lontà regionale di perseguire lo scopo, e per ora si inizierà con uno studio di fattibilità inerente la centralizzazione dei servizi logistici e di approvvigio-namento. Piccolo neo della giornata del 12 maggio è stato l’abbandono dell’aula da parte dei rappresentanti di un
sindacato autonomo degli Infermie-
ri proprio nel momento in cui la di-scussione verteva sulle problematiche infermieristiche. Stessi rappresentanti che nella giornata del 20 maggio tene-
NUOVI CAPITANI AL TIMONE DELL’AZIENDA
vano le bocche cucite. Le ragioni di tali atteggiamenti non sono note, qualcuno ironizza sul fatto che non fossero all’altezza del tema ma noi non intendiamo cadere in inutili pro-vocazioni. Il dubbio rimane ... In questo ambito il nuovo direttore sanitario dott Davini ha confermato la propria volontà, insieme alle forze sindacali, ad adoperarsi per rendere competitiva la nostra azienda in ter-mini di attrazione del personale in-
fermieristico che da tempo scarseg-gia. Ed il nostro impegno in tali ter-mini si concretizza nel progetto (si
legga l’articolo relativo) presentato alla direzione aziendale che consenti-rebbe sviluppi di carriera per i colla-boratori professionali sanitari. E per stare in tema di vacanze tutto è pron-to, il vento soffia, spieghiamo le vele, e partiamo …
La riduzione delle ASL e dei posti
letto riservati ai malati “acuti” Prima grande novità , la riduzione delle ASL. Nella provincia di Torino passano da 10 a 5. In quella di Cuneo da 4 a 2, ne rimane una sola in pro-vincia di Alessandria. Obbiettivo nu-mero uno risparmiare quanto più pos-sibile, snellendo le strutture e riveden-do l’organizzazione interna delle a-ziende sanitarie. La presidente della Regione Mercedes Bresso, prevede che gli accorpamenti faranno risparmiare tra i 50 ed i 70 miliardi di euro. Seconda novità, la riduzione dei posti letto disponibili negli ospedali riservati ai malati “acuti”. In ambito regionale, si passa da 15772 a 15031, con un saldo nega-tivo di 741. Aumentano però di 600
unità i posti letto riservati alla ria-
bilitazione. Il piano sanitario Regionale prende in considerazione anche la situazione degli altri Ospedali torinesi, da “riorganizzare ed ammodernare”. Ec-co qui di seguito gli obbiettivi riporta-ti nel documento di programmazione. Innanzitutto favorire la distribuzione dei posti letto nelle diverse aree della
PARTE IL PIANO SANITARIO REGIONALE
città (in particolare nella zona nord) e nella cintura torinese per le discipline e servizi a più alta diffusione (es. me-dicina e chirurgia generale, ostetricia e pediatria) per consentire un più fa-
cile accesso ai cittadini alle presta-
zioni di ricovero più comuni. Quindi, accentuare il grado di specializzazio-ne delle strutture ospedaliere che ef-fettuano prestazioni ad alta comples-sità (Molinette, CTO, Sant’Anna, Isti-tuto per la Ricerca e la Cura del Can-cro di Candiolo, San Luigi di Orbas-sano e Mauriziano) e concentrare in queste sedi le attività di riferimento regionale della rete ospedaliera. I presidi ad alta specializzazione svolgeranno ruoli specifici anche nel rapporto con la ricerca e per l’insegnamento universitario. Previsto inoltre il potenziamento, anche strut-turale, del San Giovanni Bosco, del Mauriziano e dell’attività chirurgica presso l’IRCC di Candiolo, e l’ammodernamento e l’ampliamento dell’Ospedale Martini. Secondo il piano, l’Oftalmico rimarrà operativo e funzionante il tempo necessario per trasferire negli altri presidi ospedalieri gli strumenti e le competenze adegua-
te. Infine, per compensare la domanda dei cittadini saranno costruiti due nuovi ospedali, uno per la zona nord-ovest di Torino, l’altro per quella di Moncalieri e Nichelino. Il piano sani-tario prevede un intervento di riasset-to del sistema delle competenze fina-lizzata una sua maggiore stratificazio-ne. Saranno introdotte nuove figure ad integrazione dell’organizzazione clinica (il cosiddetto medico junior) e come collegamento tra clinica e ter-ritorio (il nuovo medico del territorio, un po’ dottore un po’ manager). I nuovi Commissari per la sanità Ventuno commissari al posto di trenta direttori generali: è questo nuovo as-setto provvisorio della sanità piemon-tese delineata dalla giunta regionale. Ventun manager che resteranno in carica non oltre il 28 febbraio 2007. La decisione di una gestione commis-sariale del sistema sanitario regionale nella fase di transizione, che andrà dal 1 maggio fino all’approvazione defi-nitiva del piano socio sanitario, è stata assunta dall’esecutivo vista la neces-sità, non più prorogabile, di iniziare ad attuare interventi sulla riorganizza-zione dei servizi.
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CONTRATTO AZIENDALE, DEVE FORNIRE RISPOSTE CONCRETE
Con la stipula del CCNL arrivano nuovi fondi a finanziamento del Contratto Integrativo Aziendale. Per tale ragione, e a completa-mento del percorso compiuto, la Direzione Aziendale e le Orga-nizzazioni Sindacali hanno calen-darizzato una serie di incontri atti alla stesura definitiva del Con-
tratto Integrativo Aziendale. Senza aspettare la conclusione dell’iter procedurale di stipula della Parte Normativa del C.I.A., riteniamo doveroso perseguire i seguenti obiettivi: - Completamento della progres-
sione verticale prevista
dall’art. 18. Infatti oltre al per-sonale appartenente al profilo di Infermiere Generico, già verticalizzato a febbraio, deve trovare collocazione nella qua-lifica della categoria C il perso-nale del ruolo tecnico.
- Progressione vert icale , nell’anno 2006, per il personale
appartenente ai ruoli tecnico
ed amministrativo secondo quanto previsto dall’art. 19 del CCNL 2002-2005.
- Priorità per l’erogazione di una seconda fascia economica o-
rizzontale nel 2006, a tutto il personale che nel 2004-2005 ha percepito una sola fascia.
- Riqualificazione di tutto il per-sonale della categoria A per passarlo alla categoria B (in parte già avvenuto).
- Estensione del diritto alla per-cezione della quota incentivi anche durante il periodo di a-
stensione lavorativa obbliga-
toria per maternità (5 mesi). - Attivazione dell’Asilo nido
aziendale, la cui apertura è prevista per settembre.
- Riconoscimento dell’indennità
di sportello al personale, che svolge attività di prenotazioni visite, esami o maneggio dena-ro.
- Adozione di un regolamento, inerente la suddivisione delle quote previste dalla Legge
Merloni (Art. 18 - Legge 10-9-94)
- Costituzione del Comitato pari-tetico sul fenomeno del Mob-
bing. - Contrattazione sindacale in me-
rito alle scelte di esternalizza-
zione dei servizi ai sensi della dichiarazione congiunta n°2 allegata al CCNL 19-04-04.
Ritenendo tali obiettivi irrinun-
ciabili, auspichiamo che le altre Organizzazioni Sindacali si uni-scano a noi sulla nostra strada del dialogo e del confronto. Auspi-chiamo, per il sindacalismo con-federale, un “pluralismo conver-
gente”, dove attraverso la media-zione politica, il confronto ed il dialogo, e non la forza muscolare, ci si muova nell’unico interesse rivolto ai lavoratori.
ARRETRATI
CONTRATTUALI
A LUGLIO
Finalmente, dopo 30 mesi di ritardo, con la busta paga di Lu-glio, verranno erogati gli arre-trati contrattuali del CCNL 200-4-2005. Non condividiamo tale decisio-ne, poiché a parer nostro la re-gione non può emanare circolari regionali, vincolando anche l’autonomia delle Aziende Sani-tarie. Sulla base di tale presup-posto abbiamo organizzato varie forme di protesta (manifesti, occupazione della direzione) che hanno consentito almeno l’erogazione del saldo incentivi già con la busta paga di giugno (si legga articolo relativo).
MANIFESTAZIONE REGIONALE PER IL RINNOVO DEL CCNL 2004-2005. DA SINISTRA: LOBINA, ORABONA, STRANO, VENTRE, CACACE, NAPOLETA-
NO, D’ALESSANDRO E IL SEGRETARIO REGIONALE CISL-FP GIACHETTI
Proposta di verticalizza-
zione dei Collaboratori pro-
fessionali Sanitari (Infer-
mieri, Tecnici di Radiologia,
Tecnici di Laboratorio, Fisio-
terapisti, …) elaborata dal
Coordinamento Infermie-
ri CISL Molinette.
OBIETTIVI:
Gli obiettivi che questo pro-
getto intende raggiungere
sono la valorizzazione delle
professionalità interne esi-
stenti, favorire il recupero
delle motivazioni del perso-
nale e migliorare le funziona-
lità dei servizi.
SOGGETTI COINVOLTI:
Questo progetto coinvolge
tutti i dipendenti Collabora-
tori Professionali Sanitari
collocati nella categoria D,
appartenenti ai profili profes-
sionali previsti nell’allegato 1
del CCNL del 7 aprile 1999
personale infermieristico,
tecnico sanitario, riabilitativo
e assistenti sociali.
CRITERI:
Il passaggio dalla categoria D
in D-super sottintende lo
svolgimento di attività
complementari e supple-
mentari a quelle inerenti
il proprio profilo. Il di-
pendente che ottiene il
passaggio verrà inquadra-
to nella categoria di rife-
rimento superiore.
Tale inquadramento non
prevede l’indennità di co-
ordinamento. La “funzione
di coordinamento reale” è as-
segnata con idonea procedu-
ra di selezione normata
dall’art. 19 del CCNL 2002-
/2004 e dall’art. 17 del CCNL
7 aprile 1999.
Nell’ambito di questo proget-
to un’apposita commissione
(Azienda - OO.SS.) individua
figure professionali per ga-
rantire la continuità dei pro-
cessi assistenziali ed organiz-
zativi all’interno di ogni spe-
cifico contesto aziendale. Tali
figure devono possedere com-
petenze, conoscenze e capaci-
t à n e c e s s a r i e p e r
l’espletamento di attività
professionali complesse e si
collocano in un ottica di valo-
rizzazione delle risorse uma-
ne.
I beneficiari di tali passaggi
di categoria non possono ri-
chiedere trasferimenti presso
altre strutture e/o mobilità
presso altre aziende per un
periodo minimo di due anni.
Le “figure professionali” indi-
viduabili dalla commissione
sono figure che da tempo so-
no presenti in azienda (anche
se non istituzionalizzate) o
emergenti a seguito di ado-
zione di nuovi modelli assi-
stenziali: referente di settore,
tutor per il personale neo in-
serito, capo turno, case
manager.
Referente di settore E’ il collaboratore sanitario re-sponsabile dell’attività assisten-ziale e/o dei processi lavorativi in uno specifico settore. Collabo-ra con il Coordinatore della strut-tura cui fa riferimento e al quale risponde del proprio operato, mantiene elevata discrezionalità decisionale specifica per il settore
in gestione. Attribuzioni: Programma
l’attività giornaliera del set-
tore; applica le linee guida
organizzative stabilite dal
coordinatore; assiste i pa-
zienti/utenti afferenti al ser-
vizio; vigila sul corretto uti-
lizzo dei protocolli e delle
procedure; collabora e vigila
sulla adeguata predisposizio-
ne, attuazione e verifica dei
piani operativi e/o assisten-
ziali.
Tutor clinico ed Guida di
tirocinio Il Tutor clinico è un operatore dei servizi delle sedi di tirocinio a cui è affidata la funzione di supervi-sore delle modalità di svolgimen-to del tirocinio e delle relative valutazioni degli studenti. Attribuzioni: Stabilisce con lo studente il contratto formativo e le strategie per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e ne verifica il percorso. Interagisce direttamente con le altre figure dei Corsi di Lauree Sanitarie per la valutazione delle opportunità formative presenti nel servizio e per gli aspetti organizzativi del tirocinio. E’ il riferimento delle guida di tirocinio per quanto ri-guarda l'organizzazione specifica del tirocinio del singolo studente. La guida di tirocinio è individuata tra le figure professionali presenti all'interno dei servizi sede di tiro-cinio. Attribuzioni: Ha il compito di af-fiancare lo studente durante l'e-spletamento del tirocinio, di crea-re le condizioni di apprendimento più idonee per il raggiungimento degli obiettivi formativi ponendo il malato al centro delle attenzio-ni, esplicando il ragionamento
SVILUPPO DI CARRIERA PER I COLLABORATORI PROFESSIONALI SANITARI
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che sottende ogni azione clinica e recuperando con lo studente l'e-sperienza vissuta. Si pone costan-temente come feed-back verso lo studente per tutto l'espletamento del tirocinio sino alla valutazione finale. Tutor per il personale neo
inserito E’ l’operatore di riferimento per l’inserimento e l’addestramento del personale neo inserito nella struttura sia esso neo assunto che trasferito da altri settori. Possiede elevate competenze tecnico scien-tifiche e ha maturato una espe-rienza specifica (>= 3 anni), sia nella struttura in cui opera, sia in servizi affini. Per l’effettuazione delle attività di tutoraggio, si av-vale di metodi e strumenti specifi-ci derivati dal modello concettua-le di riferimento per l’assistenza e/o del modello organizzativo. Collabora all’aggiornamento del-le linee guida aziendali in uso che identificano le performance desi-derate da personale neo inserito. Elabora protocolli interni per i settori specifici di intervento. Attribuzioni: Accoglie ed in-
serisce il collaboratore sani-
tario; svolge il programma di
formazione/addestramento
del neo inserito; verifica il
raggiungimento degli obietti-
vi da parte del neo inserito e
valuta il periodo di prova in
accordo con il coordinatore;
cura lo svolgimento delle ini-
ziative di studio/formazione
nella struttura; svolge attivi-
tà didattica del restante per-
sonale; collabora alla gestio-
ne del controllo di qualità e
dei sistemi di sicurezza.
Capo Turno E’ il collaboratore sanitario che coordina l’attività assistenziale durante un turno di servizio lavo-rativo. E’ individuato nei settori ad alta criticità e/o specializzazio-ne in cui la numerosità dei colla-boratori impone un livello orga-nizzativo orientato alla supervi-sione diretta dei processi decisio-nali particolarmente critici. Attribuzioni: Assicura lo svol-
gimento delle attività assi-
stenziali; prende decisioni
assistenziali nelle situazioni
di urgenza/emergenza;
svolge attività di sorve-
glianza sulle prestazio-
ni assistenziali eseguite
durante il suo orario di
servizio.
Case Manager Il case manager è il colla-boratore a cui è affidata la presa in carico globale della persona dal momento del ricovero fino alla dimissio-ne. Rappresenta il condut-tore del progetto assisten-ziale ed è responsabile della continuità dell’assistenza prestata all’utente. Attribuzioni: Guida il progetto assistenziale
nei confronti del singolo
paziente; è garante del-
l a p e r s o n a l i z z a z i o n e
dell’assistenza infermieristi-
ca e della continuità assisten-
ziale; è responsabile del mo-
nitoraggio dei progressi
dell’utente; è l’infermiere di
riferimento per l’utente, i
componenti dell’equipe, gli
eventuali consulenti e/o ser-
vizi utilizzati dall’utente; co-
ordina l’assistenza infermie-
ristica prestata all’utente,
intendendo con questo la mo-
dalità con cui il progetto assi-
stenziale è seguito da tutti i
soggetti coinvolti; funge da
consulente nei confronti degli
infermieri e da tutor per il
personale meno esperto.
METODI: La progressione di carriera e lo sviluppo professionale avviene previo superamento di una sele-zione interna. Il progetto si espli-cita con l’emissione di un bando interno al quale si possono iscri-vere i collaboratori professionali sanitari in possesso dei requisiti previsti. Gli elementi di valuta-zione si basano sui contenuti pro-fessionali inseriti nei curricula, sulla verifica della professionalità (capacità e competenza) mediante l’espletamento di apposita prova-teorico pratica e colloquio come previsto dal vigente CCIA. FINANZIAMENTI: Risparmi derivanti dalla soppres-sione dei contratti in essere con le cooperative di Infermieri e revi-s ione organica r i sul tante dall’adozione di nuovi modelli o r g a n i z z a t i v i ( C a s e -Management). Fondi erogati dall’Università (Corsi di Lauree Sanitarie) per quanto concerne le figure profes-sionali del Tutor Clinico e della Guida di tirocinio.
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ASSENZA PER MALATTIA: INFORMAZIONI UTILI
Il lavoratore con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, non in prova, che si assenti per malattia, ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di 18 mesi. Per il conteggio di tale periodo di 18 mesi si somma-no tutte le assenze per malattia inter-venute nel triennio precedente l’ultimo episodio morboso in corso. I periodi di assenza per malattia so-praindicati non interrompono la ma-turazione dell’anzianità di servizio a tutti gli effetti ed il trattamento eco-nomico spettante è il seguente: Intera retribuzione fissa mensile, comprese le indennità pensionabili, con esclusione di ogni altro compen-so accessorio, comunque denomina-to, per i primi 9 mesi di assenza. Nell’ambito di tale periodo per le malattie superiori a 15 giorni lavora-tivi o in caso di ricovero ospedaliero e per il successivo periodo di conva-lescenza post ricovero, al dipendente compete anche il trattamento econo-mico accessorio come determinato dal contratto; 90% della retribuzione di cui al punto precedente per i successivi 3 mesi di assenza; 50% della retribuzione di cui al primo punto per gli ulteriori 6 mesi del periodo di conservazione del posto sino alla concorrenza dei 18 mesi complessivi. Ulteriori 18 mesi di assenza per malattia possono es-sere concessi al dipendente che ne faccia richiesta tempestivamente e comunque prima del superamento del primo anno e mezzo di conserva-zione del posto, in caso di particola-re gravità. Detto ulteriore periodo non è retribuito. Il lavoratore che sia impossibilitato per malattia a proseguire l’attività lavorativa sino al termine dell’intero orario di servizio, sarà considerato, in base alla certificazione rilasciata dal pronto soccorso, assente giusti-ficato sino a concorrenza del debito orario giornaliero. La certificazione rilasciata del pronto soccorso o da altro medico ha validità per giustifi-
zazione ad uscire prescritta dal me-dico curante, è tenuto a rendersi re-peribile nel domicilio, nei giorni feriali e festivi, dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 17,00 alle ore 19,00. sul campanello di ingresso o, ove esistente, sul citofono dell’abitazione indicata dal dipen-dente ai fini dell’assenza per malat-tia, deve comparire il nominativo del dipendente stesso, ovvero altra in-formazione (es. numero appartamen-to, cognome di chi ospita), che il medesimo avrà avuto cura di comu-nicare preventivamente al Responsa-bile del Servizio, al fine di consenti-re l’effettivo espletamento dei con-trolli fiscali previsti. Qualora il di-pendente in malattia abbia necessità di allontanarsi, durante le fasce di reperibilità, dall’indirizzo comunica-to per sottoporsi a visite mediche, prestazioni o accertamenti speciali-stici o per altri giustificati motivi, deve darne preventiva comunicazio-ne all’Unità Operativa di apparte-nenza ed è tenuto, a richiesta, a do-cumentarne i motivi. Per tali eve-nienze si legga l’articolo “Visita medica di controllo, una sentenza della cassazione”. I casi di assenza dal lavoro per visite mediche, prestazioni specialistiche ed accertamenti diagnostici, da ese-guirsi presso strutture sanitarie pub-bliche o specialistiche private, per le quali non sia oggettivamente possi-bile l’effettuazione al di fuori dell’orario di servizio, si ritengono fattispecie assimilabili alla malattia da documentare con l’esibizione di certificazione rilasciata dalla struttu-ra sanitaria che ha erogato la presta-zione, con relativa decurtazione del trattamento economico accessorio contrattualmente previsto. Le ore di assenza derivanti, costituiscono cu-mulo con le ulteriori giornate di ma-lattia effettuare nel triennio, ai fini del computo del periodo massimo di 18 mesi di conservazione del posto.
care l’assenza nel solo giorno in cui si è verificato lo stato di malat-tia. La prognosi decorre dalla data di redazione della certificazione medi-ca. Nel caso in cui la malattia abbia avuto inizio il giorno precedente, e ciò risulta dalla attestazione del me-dico curante o di guardia medica, è giustificato anche il giorno di inizio malattia. Le ore di assenza derivante dagli stati di malattia intervenuti durante l’orario di sevizio e giustificati se-condo le modalità in precedenza esposte, costituiscono cumulo con le ulteriori giornate di malattia effet-tuate nel triennio, ai fini del compu-to del periodo massimo di 18 mesi di conservazione del posto di lavoro. Il personale in turno durante i giorni prefestivi e festivi che sia costretto ad assentarsi dal lavoro per malattia, potrà giustificare i predetti giorni con certificazione medica rilasciata nel primo giorno utile successivo. Il lavoratore che si assenti per malat-tia deve darne comunicazione all’inizio dell’orario di lavoro nel giorno in cui si verifica l’assenza, anche nel caso in cui si tratti di pro-secuzione di malattia, salvo com-provato impedimento. L’inoltro del-la certificazione medica, a giustifica-zione dell’assenza, deve essere reca-pitato presso gli uffici dei dirigenti responsabili che sono tenuti al rila-scio della conseguente attestazione di ricevimento entro i 3 giorni suc-cessivi all’inizio della malattia o alla eventuale prosecuzione della stessa da parte del dipendente interessato. Qualora il termine scada in giorno festivo è prorogato al primo giorno lavorativo successivo. Il lavoratore che durante l’assenza per malattia, per particolari motivi, dimori in luogo diverso da quello di residenza, deve darne tempestiva notizia all’Azienda, precisando l’indirizzo dove può essere reperito. Il lavoratore assente per malattia, pur in presenza di espressa autoriz-
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VISITA MEDICA DI CONTROLLO, UNA SENTENZA DELLA CASSAZIONE
Per giustificare l’assenza alla visi-ta medica di controllo non basta dimostrare di essere andati dal medico in coincidenza con la “fascia di reperibilità”. Occorre l’ulteriore prova della necessità, assoluta e indifferibile, di essersi dovuti assentare in quello specifi-co momento. Il fatto che le struttu-re pubbliche siano aperte di matti-na, e gli studi privati dei medici nel pomeriggio, non è prova suf-
ficiente a giustificare l’assenza. E’, infatti, noto che si può andare in queste strutture anche fuori del-le fasce orarie di reperibilità. È quanto afferma la Cassazione con una recente sentenza n. 27429 del 13 dicembre 2005, che segue l’orientamento più rigoroso della stessa Corte, secondo il quale il lavoratore in malattia, se sostiene come motivo della non reperibilità alla visita di controllo l’essere an-dato dal medico di fiducia, deve
provare che la causa della sua
a s s e n z a c o s t i t u i s s e , nell’occasione, una necessità per
la tutela della propria salute e che tale adempimento non fosse effettuabile in ore diverse da quel-le di reperibilità. In altre parole, la certificazione della visita medica documenta l’assenza del dipen-dente in malattia dal proprio do-micilio, ma non basta a giustifi-carla, se non si forniscono anche motivi di improrogabilità. È
ripetuta anche distanza di 24 ore dalla precedente purché non per-segua lo scopo di molestare e
danneggiare il lavorato-
re” (Cassazione 116/1990) in altre riconosce un autentico diritto al r i s a r c i m e n t o d a n n o p e r “l’aggravamento della malattia causato dalle continue ed immoti-v a t e v i s i t e f i s c a l i p e r l’accertamento dello stato di ma-lattia, nonostante l’effettività della patologia fosse già stata accertata d a i c o n t r o l l i p r e c e d e n t i (Cassazione 475/ 1999). Comune ad entrambi gli orientamenti è la necessità di verificare l’eventuale
l’orientamento che si sta consoli-dando negli ultimi anni. In un re-cente passato, la stessa Suprema Corte era stata di tutt’altro avviso, ritenendo che il giustificato moti-vo d’assenza alla visita di control-lo non s’identificava nello stato di necessità o di forza maggiore, ma poteva coincidere con la tutela di un interesse apprezzabile (sul pia-no giuridico-sociale) del dipen-dente in malattia. Interesse che non si può soddisfare, “se non in condizioni di rilevante disagio o di notevole pregiudizio per altri interessi del soggetto, in tempi diversi da quelli corrispondenti alle suddette fa-sce” (Cassazione 549-2/2000). Non solo, la sentenza precisa che la scelta dell’orario dei controlli non può celare un in-
tento persecutorio da parte del datore di la-voro. Non è, infatti, imputabile a questi la scelta dell’ora di visita effettuata da un medi-co inviato da una strut-t u r a p u b b l i c a . L’accenno è ad un te-ma più ampio, sul qua-le la Cassazione è divi-sa. In alcune pronunce ritiene che “la visita medica possa essere
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Il 24 febbraio 2006 si è svolto un incontro tra l’ARAN e le organiz-zazioni sindacali in cui è stato sottoscritto un accordo per il su-
peramento del termine indicato
in materia di trattamento di
fine rapporto e di previdenza
complementare per i dipendenti
pubblici In parole semplici, l’accordo pro-roga la scadenza entro la quale scegliere (anche con il meccani-smo del silenzio assenso) tra il mantenimento del TFR o il ver-
samento nei fondi pensione
complementare.
La scadenza del 31 dicembre 200-1, è quindi stata ulteriormente differita al 31 dicembre 2010 (salvo diverse disposizioni legi-slative e successive proroghe). Come nostra abitudine, vi terremo informati.
ULTIME NOTIZIE SUL TFR
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APRE IL PARCHEGGIO MULTIPIA-
NO
e Via Cherasco, 3 (peso). Siamo soddisfatti del risultato ottenuto (la nostra tenacia ha ottenu-to i risultati previsti) e invitiamo tutti i colleghi a rispetta-re scrupolosamente le indicazioni della portineria parcheggiando ne-gli spazi preposti poiché le autovet-ture al di fuori degli spazi demarca-ti saranno rimosse senza preavviso. Ci sembra opportuno ricordare che per i lavoratori dello SGAS, va
Abbiamo ricevuto comunicazioni dalle SS.CC. Economato, SAI, Ma-nutenzioni e Progettazioni ed inve-stimenti che, a partire dal 21 giugno 2006, dovrebbe aprire la parte a-ziendale del Parcheggio Multipia-no delle Molinette. I posti disponibili saranno 382 e sono riservati gratuitamente ai di-pendenti. Si accederà dall’ingresso di Via Santena, 5 (piantina accan-
to).Permangono i 234 parcheggi a raso raggiungibili da Via Santena, 3
trovata una soluzione per consen-tire un più agevole parcheggio del-le autovetture. Su nostra richiesta dott. Galanzino si è impegnato a trovarne una al più presto. Per ulteriori informazioni potete contattarci al 5090 o recarvi presso l’aula sindacale CISL-FP.
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A GIUGNO IL SALDO INCENTIVI
Grazie alla volontà di ferro di-mostrata dai dirigenti sindacali CISL nella trattativa del 12 giugno 2006, siamo riusciti ad ottenere il pagamento degli
incentivi 2005 con la busta
paga di giugno 2006. Le cifre, indicate nella tabella accanto, sono relative a 12 me-si di servizio a tempo pieno e
indeterminato. Per chi ha effettuato assenze nel 2005 la quota è decurtata di 1/12 ogni 30 giorni di assenza (malattia, aspettativa, materni-tà, …). Per i part-time la quota è pro-porzionale alla percentuale di part-time del contratto applica-to. Per ulteriori informazioni o conteggi dettagliati potete re-carvi in aula sindacale CISL.
to a 50.000 euro. Il bonus, che è di 1.000 euro, riguarda tutte le fami-glie in cui, nel 2005, è nato o è stato adottato un bambino. Rice-veranno la stessa somma le fami-glie che hanno già almeno un figlio e nel corso del 2006 ne avranno o ne adotteranno un altro. Per i figli nati o adottati nel 2005,
entro il 15 gennaio sarà inviata ai genitori una comunicazione con l’indicazione dell’ufficio postale dove si potrà in-cassare l’assegno. Per quanto riguarda la retta dell’asilo, chi nel 2005 ha mandato i figli in un asilo nido privato potrà detrarre, ma solo nella prossima dichiara-
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BONUS PER
I NEONATI
E ASILI NIDO
Il limite di reddito familiare annuo (la somma di tutti i redditi di una famiglia) per poter ottenere l’assegno per i neonati è stato fissa-
CATEGORIA SALDO INCENTIVI
Cat. A Euro 328,44
Cat. B Euro 371,76
Cat. Bs Euro 427,68
Cat. Bs Coord. Euro 458,52
Cat. C Euro 526,80
Cat. D Euro 576,37
Cat. D Coord. Euro 632,16
Cat. Ds Euro 687,96
zione dei redditi, quanto speso per il pagamento delle rette. La detra-zione spetta fino al limite di spesa di 632 euro per ogni figlio.
RISTRUTTURAZIONI
Confermata per il 2006 la detra-zione sulle spese per i lavori di ristrutturazione di case e condo-mini e per la salvaguardia dei bo-schi. La detrazione è fissata al 41%. Purtroppo non è stata con-fermata la riduzione dell’Iva, che tornando all’aliquota normale del 20% renderà meno appetibile l’agevolazione.
La CISL-FP ha stipulato una
convenzione con l’Università
telematica TEL.MA. riservata a
tutti gli iscritti ed i loro familia-
ri. Grazie a tale convenzione è
possibile conseguire on-line il
Master Universitario di primo
livello in “Management e fun-
zioni di coordinamento delle
professioni sanitarie”.
Vediamo nel dettaglio quali so-
no le specifiche del corso.
Finalità del corso
Il Master ha lo scopo di formare
il “manager sanitario” con una
solida preparazione per le atti-
vità direzionali, di programma-
zione, coordinamento e controllo
rispetto al sistema sanitario
considerato negli aspetti orga-
nizzativi, economici, giuridici,
tecnici e nelle complesse artico-
lazioni delle varie professionali-
tà che esprimono le risorse u-
mane. Il Master ha anche lo
scopo di rafforzare le capacità
programmatorie, organizzative
e gestionali di chi già dirige ed
opera nei servizi sanitari, sia
ospedalieri che territoriali, ed
intenda acquisire posizioni di
responsabilità sempre più arti-
colate e complesse.
Il Master ha la finalità di for-
mare “manager sanitari” in gra-
do di supportare le politiche e le
strategie del settore attraverso
un programma caratterizzato
dalla dinamica ed interattiva
integrazione tra la cultura delle
professioni sanitarie con quella
economica secondo le peculiari
direttrici dell’efficienza, effica-
cia ed economicità cui sottende
l’azione produttiva nell’ambito
dell’articolato sistema sanitario.
In particolare, il corso intende
formare un manager sanitario
moderno capace di esprimersi
compiutamente in un sistema
informativo digitale sia per le
attività amministrative sia per
quelle sanitarie e per la propria
capacità di integrare le specifi-
che peculiarità di ogni settore in
maniera fortemente orientata
alla mission aziendale.
I partecipanti al Master saran-
no in grado di:
esercitare compiutamente, nella
specifica area di appartenen-
za,le funzioni di coordinamento
del personale sanitario di cui
alle leggi n.42/1999 e n.43/2006;
Esercitare, con elevata profes-
sionalità, il ruolo di consulente
d i r e z i o n a l e d e l T o p
Management delle aziende sani-
tarie con particolare riferimento
all’identificazione ed utilizzo di
modelli metodologici innovativi
nell’ambito della complessa atti-
vità di gestione delle risorse u-
mane e tecniche.
comprendere le logiche azienda-
li per una migliore utilizzazione
delle risorse in campo sanitario;
affrontare e dare risposte idone-
e ai problemi organizzativi e
gestionali;
utilizzare gli strumenti del
management aziendale alla ge-
stione delle realtà sanitari ca-
ratterizzate da attività comples-
se e a contenuto professionale
elevato;
formulare analisi economico-
finanziarie, programmare e con-
trollare la gestione anche attra-
verso idonee metodologie di au-
dit;
valutare le attività e i risultati;
orientare la gestione alla quali-
tà ed alla soddisfazione
“globale” dell’utente/cliente di
sanità.
Durante il corso saranno pre-
sentati casi e buone prassi al
fine di offrire concrete soluzioni,
valide sotto il profilo del con-
fronto e delle applicazioni oltre
a casi sperimentali di innovati-
ve formule di gestione metodolo-
gica di processi manageriali in-
novativi nell’ambito delle pro-
fessioni sanitarie con particola-
re riferimento ai profili profes-
sionali di cui alla Legge 42 /199-
9 ed alla legge 43 /2006.
Destinatari del corso
I destinatari del Master sono
coloro che possiedono una laure-
a di primo livello o specialistica
secondo il vigente ordinamento
afferente ad una professione
sanitaria, si intendono ricom-
presse professioni di cui alla
Legge 01.02.06 n 43.
Ai sensi e per gli effetti dell’Art
1, punto 10 della Legge 08 gen-
naio 2002, n. 1, al corso possono
essere ammessi anche coloro
che sono in possesso di diplomi,
conseguiti in base alla normati-
va precedente, dagli apparte-
nenti alle professioni sanitarie
di cui alle leggi 26 febbraio 199-
9, n. 42, e 10 agosto 2000, n. 251
e 01 febbraio 2006 n 43
(diploma della scuola regionale,
diploma universitario).
In particolare, il corso interessa
tutti i profili di cui alla legge
43/2006.
Sbocchi professionali
Il “manager sanitario” formato
attraverso il Master può opera-
re:
nelle aziende sanitarie pubbli-
che;
nelle aziende sanitarie private e
negli enti non profit;
negli assessorati regionali alla
sanità e nelle agenzie sanitarie
regionali
MASTER IN MANAGEMENT E COORDINAMENTO
DELLE PROFESSIONI SANITARIE
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nel settore della consulenza di
direzione e d’organizzazione in
ambito sanitario;
nel settore della ricerca sanita-
ria ed in quello della formazione
universitaria.
In particolare, il master interes-
sa il profilo delle professioni sa-
nitarie ivi comprese quelle di
cui all’art. 1 della legge 0-
1.02.2006 n 43, esso abilita, tra
l’altro, alle “funzioni di coordi-
namento nell’area di apparte-
nenza “ in quanto rilasciato ai
sensi dell'articolo 3, comma 8,
del regolamento di cui al decre-
to del Ministro dell'università e
della ricerca scientifica e tecno-
logica 3 novembre 1999, n. 509,
e dell'articolo 3, comma 9, del
regolamento di cui al decreto
del Ministro dell'istruzione, del-
l'università e della ricerca 22
ottobre 2004, n. 270.
Durata e modalità di eroga-
zione del corso
Il Master ha la durata di 12 me-
si per un totale di 1500 ore com-
plessive (lezioni, studio indivi-
duale, prove di sperimentazio-
ne, ricerche, elaborato finale,
assistenza, tutoraggio).
Il corso sarà erogato totalmente
in rete ai sensi del Decreto in-
terministeriale del 17 marzo
2003, che ha istituito le univer-
sità telematiche, ed ai sensi del
DM 7.5.2004 che ha istituito
l ’ u n i v e r s i t à t e l e m a t i c a
TEL.M.A.
Il partecipante può accedere
alle lezioni durante tutto l’arco
della giornata attraverso una
piattaforma di teledidattica con-
forme alle norme sulle universi-
tà telematiche che consente di
seguire il docente in video e vi-
sualizzare in contemporanea i
documenti citati dal docente
Strutture didattiche.
Quota di accesso ed attiva-
zione del Master
Gli iscritti CISL Funzione Pub-
blica ed i loro familiari godono
di una riduzione sulle tasse uni-
versitarie del 50% rispetto a
quelle degli altri studenti, fatta
eccezione per la tassa regionale
( ¼111,94) quindi ¼ 1.000 anzi-
ché ¼ 2.000.
Titolo di Master
Al termine del Master, ed a se-
guito del la valutazione
dell’impegno individuale e
dell’elaborato finale, viene rila-
sciato il titolo di diploma di
Master universitario di primo
livello in “Management e fun-
zioni di coordinamento delle
professioni sanitarie”, con
l’ottenimento di 60 crediti for-
mativi (CFU).
Ai sensi del Programma di Edu-
cazione Continua in Medicina
del Ministero della Salute chi
partecipa ad un corso di Master
Universitario è esonerato
dall’acquisire i crediti formativi
E.C.M. per l’anno in corso.
Programma del Master
Il programma è strutturato nei
seguenti moduli (da considerare
comunque una traccia prelimi-
nare):
1. Il sistema sanitario: aspetti
istituzionali e normativi (15 o-
re)
2. Management ed organizzazio-
ne del sistema sanitario (40 ore)
3. Management e risorse finan-
ziarie – aspetti e profili generali
del sistema (35 ore)
4. Ma-nagement e risorse uma-
ne aspetti e profili generali del
sistema (40 ore)
5. Manage-ment sanitario e con-
fronto negoziale nell’area delle
risorse umane (30 ore)
6. La sanità digitale (30 ore)
7. Il sistema epidemiologico (20
ore)
8. Le politiche del farmaco (10
ore)
9. Elementi di diritto sanitario
aspetti giuridici delle professio-
ni sanitarie, forme di
responsabilità dell’esercizio pro-
fessionale (20 ore)
10. Legislazione ed organizza-
zione professionale (20 ore)
11. La gestione metodologica
delle relazioni negoziali a livello
aziendale (10 ore)
Progetto di ricerca
La CISL-FP in collaborazione
con l'Unitelma ha attivato una
ricerca sperimentale sul
management sanitario. I parte-
cipanti alla ricerca possono otte-
nere il riconoscimento dell'atti-
vità in termini di crediti forma-
tivi (5 CFU) i soggetti interessa-
ti devono trasmettere all'uni-
versità gli elaborati finali della
ricerca che saranno sottoposti a
valutazione. A breve renderemo
note le modalità di accesso alla
ricerca.
Per usufruire delle condizioni
previste per gli iscritti CISL-FP
è necessario rivolgersi ai dele-
gati della CISL Molinette o
telefonare al numero 5090.
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Redazione a cura di
ALFREDO VENTRE
Tel. 011633.5090
Fax 011633.4030
E-mail:
www.cislmolinette.it
Hanno collaborato:
Caserta Mario Pronesti Luciano
Cacace Pasquale Revelli Edoardo-
Giustetto Gabriella Strano Rosario-
Paparella Domenico Prudente Lino
Zuccarello Stefano Brosio Antonio-
Bonassin Danilo Bussio Renzo
Valvano Patrizia Stella Liliana
Zangone Carmen Carere Patrizia
D’Alessandro Rosi Ausiello Angela
Albano Alfia Moio Stefania
Moschillo Anella Casazza Ezio
Verri Ada Catizone Anna
LA SCELTA DI UN SINDACATO “LA CISL”
La scelta di sindacato che ricava il suo mandato di rappresentanza dal vincolo associativo tra i lavo-ratori, autonomo e capace di valo-rizzare contrattazione e partecipa-zione, si rivela nell’attuale assetto politico sociale la più adatta a co-gliere le esigenze del mondo del lavoro in costante evoluzione, senza doversi appiattire sulle ca-tegorie della politica e sugli ob-blighi di schieramento partitico. Per questo la sindacalizzazione dei lavoratori attivi, in particolare dei lavoratori dipendenti, costitui-sce una sfida e una meta per il sindacalismo europeo nei prossi-mi anni. La crescita degli occupa-ti e degli stessi lavoratori dipen-denti nella seconda metà degli anni novanta pone al sindacato l’ulteriore sfida della nuova sin-dacalizzazione nei servizi e nei s e t t o r i p i ù d i n a m i c i dell’economia. In questo contesto è essenziale per la sindacalizza-zione la presenza del sindacato sul territorio, ovvero le politiche
tanti problemi che ogni giorno gli iscritti e le loro famiglie sono ob-bligati ad affrontare, dalla sempli-ce informazione per esercitare i propri diritti, alla tutela per difen-dersi dalle difficoltà. Nella stessa direzione è diretto l’impegno de-gli attivisti sindacali, che come noi, quotidianamente difendono i diritti dei lavoratori e promuovo-no l’ampliamento delle tutele. E’ la cultura del dialogo, della tratta-tiva e della partecipazione, delle persone delle famiglie alla costru-zione del loro destino: ogni con-quista sindacale è la promozione di una migliore condizione di vita per chi lavora e per la sua fami-glia, ma e anche la proposta fatta a tutti, dentro e fuori l’esperienza sindacale, di una cultura che mi-gliora la qualità del vivere di tutta la comunità. Cosa aspetti ad iscri-verti? Segui l’esempio dei milioni di Italiani che hanno già aderito ed entra a far parte della CISL.
organizzative a livello di Unioni finalizzate ad un maggiore pre-senza del sindacalismo nei luoghi di lavoro. Si tratta, insomma, di riformulare il rapporto tra catego-rie e Unioni alla luce delle sfide odierne . Per raggiungere quest’obiettivo, essenziale è il ruolo degli Enti, delle Società e delle Associazioni promosse della CISL. Strutture rinnovate per un sindacato che cambia mantenendo i valori di sempre, una visione dei servizi del sindacato non solo co-me assistenza al singolo iscritto, ma come tutela rappresentanza collettiva e parte integrante dell’attività sindacale.
La messa a disposizione per gli iscritti di tutta la gamma dei ser-vizi, che vanno dalla formazione professionale alla tutela previden-ziale, dai servizi fiscali alla tutela della casa e del territorio, dalla difesa dei consumatori alle propo-ste per il tempo libero ed il turi-smo sociale. Ed inoltre la coope-razione, la solidarietà ai paesi in via di sviluppo e l’assistenza agli immigrati, rappresentano la scelta solidale compiuta dalla CISL. Una scelta non facile e non anco-ra, purtroppo, realizzata in tutta l’organizzazione. I servizi rappre-sentano, oggi più che in passato, lo strumento per dare risposte ai
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