giornalino arcolabaleno giugno

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Primo Istituto Comprensivo “S. Cuore” Rosolini Giornalino d’Istituto A.S. 2010-2011 USCITA N°2 Gennaio/Giugno delle nostre idee

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le nostre attività

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L’arcobaleno

Primo Istituto

Comprensivo

“S. Cuore” Rosolini

Giornalino d’IstitutoA.S. 2010-2011

USCITA N°2Gennaio/Giugno

dellenostre idee

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2 L’arcobalenodelle nostre idee

Dopo tantissimi anni di onorato servizio, un buon gruppo di do-

centi di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria ed alcuni ATA vanno in pensione con il termine di quest’anno scolastico.Con la maggior parte di loro, chi scri-ve ha trascorso quasi vent’anni di attività lavorativa che sicuramente, oltre ad aumentare l’amicizia che ci legava già da tempo, ci hanno arric-chito anche dal punto di vista profes-sionale.Tantissime sono state le esperienze di crescita umana e professionale che ci hanno coinvolti da attori/protago-nisti in questo lungo lasso di tempo e che ci hanno permesso di realizzare tante iniziative, tanti progetti, tante idee che avevamo nel cassetto e nel contempo di sognare insieme una scuola diversa, migliore, sempre più accattivante e coinvolgente, sempre più a misura dei bambini. Bimbi che ad inizio di anno scola-stico abbiamo accolto con gioia, con allegria e con la consapevolezza di avere tra le mani un “tesoro”che a tutti i costi non bisognava sciupare, ma che necessitava di essere plasma-to in modo positivo e propositivo, per far crescere “Persone” autonome, critiche, con valori ed ideali perenni e duraturi, capaci di svolgere da adulti un ruolo importante nel loro conte-sto sociale.Sono fermamente sicuro che siamo riusciti nell’intento ed è proprio per questo che il distacco diventa sempre più doloroso, non facile da accettare anche se sono convinto che la scelta da loro fatta sia quella giusta e me-ritata. Per questo motivo non posso esimermi dal ringraziarli a nome mio personale e di tutte quelle genera-zioni di alunni che durante la loro lunghissima attività scolastica hanno avuto l’onore e il piacere di istruire, educare e soprattutto formare.Per questo motivo desidero ancora una volta citarle una per una così come ho fatto, spesso a loro insaputa, durante le manifestazioni o

Mentre scrivo queste brevi riflessioni mi trovo a ROTTERDAM con una

delegazione di studenti e di docenti del nostro Istituto, per concludere il proget-to multilaterale che ci ha visti impegnati per ben 2 anni con altri 8 paesi europei su tematiche molto importanti e di grande attualità internazionale: la Cittadinanza attiva e le regole degli studenti a scuo-la, le energie rinnovabili e le risorse del futuro, la promozione dell’ intercultura-lità attraverso le nuove tecnologie. Le esperienze dirette e concrete che i no-stri docenti ed alunni possono vantare di aver maturato in 10 anni di scambi cultu-rali, non sono solo il fiore all’occhiello e il vanto di un’offerta formativa unica nella scuola dell’obbligo del nostro territorio, ma ci pongono all’avanguardia nell’o-biettivo e nell’ impegno di costruire nelle future generazioni una COSCIENZA DI CITTADINO EUROPEO. E’ ormai noto a tutti che i problemi che attanagliano la nostra società sono gli stessi a livello Eu-ropeo e mondiale: il lavoro, la disoccupa-zione giovanile, la regressione economica, la povertà sempre più diffusa, l’ esigenza di un corretto rapporto con l’ambiente e la natura, le disastrose calamità naturali, le grandi ondate migratorie, la salute dei cittadini. Questi sono problemi che ogni singolo stato da solo non può affrontare e risolvere e che necessitano pertanto, della collaborazione e della cooperazione di tutti i popoli, non solo a livello europeo, se si vuole nel prossimo futuro intravede-re un pizzico di speranza per un mondo migliore e più consono ai bisogni ed alle esigenze sia della singola persona che dell’ intera popolazione mondiale. Per realizza-re ciò è necessario uscire dal proprio “gu-scio”, dal proprio contesto sociale, supera-re la propria identità nazionale ed APRIRE UNA FINESTRA SULL’EUROPA E SUL MONDO, per formare persone che non pensano più in termini prettamente indi-viduali e campanilistici ma che rivolgono lo sguardo verso “l’altro”, il lontano,verso chi è meno fortunato di noi e che vive in un contesto molto povero sia culturalmente che economicamente. Le grandi migrazioni di quest’ultimo periodo soprattutto dell’Africa settentrionale e ancora prima, quelle silenziose, di molti cittadini provenienti dall’ Est Europa, devono farci riflettere

molto e soprattutto, devono spingerci a capire che non è con l’aiuto momentaneo né con un’accoglienza apparentemente umana, né con l’offerta di lavori molto umili e pesanti che si possono risolvere i problemi, che loro pongono all’intera umanità, di natura economica: superamento di ataviche povertà, di approccio diverso verso il lavoro, di equa distribuzione delle ricchezze, di divieto di sfruttamento; di natura culturale: espansione della scolarità per dare ad ogni singolo cittadino strumenti adeguati e per inserirsi nel mondo del lavoro, per eliminare le forme di analfabetismo e di

analfabetismo di ritorno che sono la vera fonte di discriminazione del cittadino e che non permettono una piena “cittadinanza attiva” nel senso di una partecipazione consapevole alla crescita del benessere sociale, economico, culturale del paese in cui ogni individuo vive.Questa è la sfida che la società complessa e globalizzata pone oggi alle istituzioni sociali in generale e alla scuola in partico-lare, in quanto deputata, assieme alla fa-miglia, ad istruire, formare ed educare le nuove generazioni.Questo è l’obiettivo che l’ Europa si pone di raggiungere attraverso le iniziative por-tate avanti dai vari progetti e fra questi il COMENIUS, che ha permesso a docenti e alunni di varie nazionalità europee di re-alizzare esperienze sia umane che profes-sionali molto gratificanti e apprezzabili, volte a costruire una coscienza europea e un cittadino europeo.In quest’ottica la nostra scuola quest’an-no ha vissuto un’esperienza unica e per certi versi irripetibile, organizzando la “settimana europea “che ha permesso di avere ospiti circa 60 alunni e 40 docenti provenienti dagli 8 stati partner. Esperien-za che ha coinvolto sia nell’ organizzazio-ne che nella realizzazione tutto il persona-le dell’Istituto (docenti ed ATA ), gli alunni e le rispettive famiglie.Tutti, ciascuno con le proprie competen-ze, con la propria disponibilità, professio-nalità ed impegno, hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa che sicuramente ha lasciato un ricordo indelebile in noi e negli ospiti.Penso ancora di perseguire questa strada perché il percorso di costruzione di una cittadinanza europea è ancora lungo ed irto di ostacoli. Sono fortemente convinto che il nostro Istituto continuerà a realizza-re simili esperienze con la perseveranza, la professionalità, la serietà che ha sem-pre contraddistinto tutto il personale che vi opera. Per questo motivo mi è doveroso rivolgere un sentito ringraziamento a tutti loro: docenti, ATA, studenti, famiglie, isti-tuzioni locali che con il loro contributo ci hanno permesso di raggiungere determi-nati traguardi. A loro vadano i miei più sentiti auguri di un meritato riposo.

UNA FINESTRA SULL’EUROPA Il 1° Istituto Comprensivo “Sacro Cuore “ di Rosolini

all’ avanguardia nella formazione dei futuri cittadini europei

Il Dirigente Scolastico Dott. Giovanni Di Mari

Il Dirigente Scolastico Dott. Giovanni Di Mari

SALUTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO A CHI VA IN PENSIONE

gli incontri con i genitori per tessere loro i meriti, gli apprezzamenti, per l’impegno, la serietà, l’abnegazione, la professionalità con cui giorno dopo giorno si sono cimentati nel difficile compito di “Educatori”.Voglio iniziare proprio da coloro che hanno fatto della Scuola dell’Infanzia un vero vivaio positivo di relazioni umane ed un contesto di apprendi-mento altamente qualificato e forte-mente stimolante per la formazione degli alunni.Maria Mallia, Giuseppina Scala, Concetta Magrì,Concetta Gelo-ne, Susanna Marcato e Rosetta Boscarino sono state veri e propri pilastri della Scuola dell’Infanzia del nostro Istituto, fucina di idee molto apprezzate da tutti, protagoniste indiscusse della crescita della nostra scuola, punto di riferimento per qual-siasi problema umano e scolastico, brillanti protagoniste di iniziative didattiche che hanno riscosso tra i bambini e le famiglie largo consenso ed apprezzamento unanime. Vor-rei ricordare pure Giorgio Nicastro, docente di Scuola Primaria che con la sua discrezione e serietà umana e professionale è stato per gli alunni, per le famiglie e per i colleghi un pun-to di riferimento prezioso. E che dire della professoressa Maria Sipala, docente di educazione tecnica nella Scuola Secondaria che con il suo en-tusiasmo, la sua positività nelle rea-lazioni umane, sia con i colleghi che con gli alunni, ha portato una ventata di freschezza e un modo frizzante di “fare scuola” nel nostro Istituto. Ed il collaboratore scolastico Giuseppe Sparacino che in silenzio ed in modo puntiglioso ha svolto il compito con diligenza, facendosi apprezzare da tutti ed in modo particolare dagli alunni per la sua umanità e profes-sionalità.Infine, e non per ultima una mensio-ne speciale sentita all’ assistente am-ministrativa Carmela Criscione che negli ultimi anni ha svolto la funzione di direttore dei servizi amministrativi. Persona educata, gentile, preparata, puntuale e sempre presente a scuo-la, ha svolto con diligenza e con alta professionalità i compiti che di volta in volta le sono stati affidati .Il suo lavoro è stato prezioso per il buon funzionamento degli uffici di segreteria. Il suo attaccamento alla scuola è stato esemplare.A lei devo molto della mia serenità nell’ esercizio delle funzioni di diri-gente scolastico, perchè consapevole di avere affidato un incarico delicato ad una persona preparata, puntiglio-sa con tanta voglia di crescere dal punto di vista professionale.A TUTTI VOI AUGURO UN MERI-TATO, SERENO E LUNGHISSIMO PERIODO DI RIPOSO. RESTERE-TE SEMPRE NEL MIO CUORE.

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L’arcobaleno delle nostre idee 3

Grande festa a scuola per dare il benvenuto all’Inverno che ci ha anche portato il nuovo anno. I nostri saloni si sono trasformati in un

fiorito giardino e in essi sono state imbandite grandi tavolate di dolci preparati dalle mamme. Noi inse-gnanti abbiamo messo alla prova i piccoli chieden-do di riflettere e di pensare a quali frutti è possibi-le trovare sugli alberi in questa stagione e ad ogni domanda i piccoli, con il nostro aiuto, hanno saputo trovare la giusta risposta. Hanno poi avuto modo di assaggiare il succo d’arancia e di limone anche se molti non lo hanno gradito perché agro. Poi abbia-mo presentato le arance, i mandarini, i pompelmi e i limoni quali fratelli appartenenti tutti alla stessa famiglia. Continuando ancora a parlare degli agru-mi abbiamo spiegato che questi preziosi frutti della nostra terra nascono da alberi che non perdono mai le foglie e sono sempre verdi: in inverno quan-do gli altri alberi sono quasi tutti spogli, questi sono carichi di buoni frutti. Il fiore poi è profumatissimo e si chiama “ZAGARA”.

Le Docenti di Scuola dell’Infanzia

L’ARANCIAUn arancio ha fatto i frutti

e io li mangio tutti tutti.Il suo gusto saporito

rende il frutto ben gradito.Il colore arancione

fa di me un ghiottone.La spremuta deliziosafa l’arancia maestosa.

Di tutti i frutti e’ la reginae mi dà la vitamina

IL MANDARINOE’ un frutto assai carino, il mandarino!

Fa crescere sano e forte ogni bambino.Può essere mangiato a pranzo, cena

e persino per spuntino.La sua buccia e’ profumata

ma e’ la sua polpa che va mangiataGli agrumi sono la sua famiglia

a guardarlo in fiore e’ una meraviglia.

Classi terze A/B/CScuola Primaria

In festa con gli agrumiINIZIA UN NUOVO ANNO...

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4 L’arcobalenodelle nostre idee

giudizio” ed è fondamentale nella vita di un cristiano. Oggi però non in tutti i Paesi è possibile “ vivere in pace”; infatti in Egitto, Congo, Afghanistan, dove sono frequen-ti guerre persino civili, causate da disuguaglianze, mancanza di lavo-ro, privazione della libertà, dove si vive di stenti e muoiono tantissime persone, in questo clima di continuo conflitto, non è assolutamente possibile realizzare la PACE. Ascoltando le parole del Vescovo, abbiamo capito che il primo passo per essere “buoni cri-stiani” e “portatori di pace” è il PERDONO. Un altro aspetto importante è stato quello rivolto alla Famiglia che svolge un ruolo fondamen-tale nell’Educazione alla Pace, anzi è proprio dalla famiglia che si deve partire. Infatti, in un ambiente dove sono presenti litigi, non si può crescere nella pace, nella solidarietà, ma bensì nell’egoismo, nell’egocentrismo che rendono duro il cuore e non ci fanno stare in armonia con gli altri.Invece è proprio a noi, in qualità di figli, che spetta il compito di migliorare le cose. Per aiu-tarci nel nostro “umano” percorso di crescita c’è anche la scuola e, proprio in classe, con la nostra professoressa di lettere, abbiamo di-scusso molto di questo argomento con letture e dialoghi abbiamo riflettuto sull’emarginazio-ne che è simbolo di odio e di disprezzo verso gli altri e causa di “guerre”. La Cerimonia infine si è conclusa con la premiazione dei ragazzi che hanno partecipato, con i loro disegni, al con-corso “UN POSTER PER LA PACE”, che hanno ricevuto un attestato e un libro di poesie in dia-letto siciliano .Tra i premiati anche le nostre compagne di classe, Chiara Giurdanella e Emily Assenza, che ha ricevuto il primo premio. Dopo la pre-miazione, al Vescovo è stata consegnata la bu-sta con le offerte da noi donate, che saranno devolute in beneficienza per sostenere la co-struzione di un reparto cardiologico a Butem-bo Beni, promossa dall’Associazione Pino Sta-glianò, fratello del Vescovo prematuramente scomparso a causa di un infarto e abbiamo anche scoperto che dopo la morte del fratello, Sua Eccellenza ha iniziato a scrivere poesie e a raccoglierle in libri.La visita è terminata con

un caloroso applauso in segno di ringraziamen-to per le “belle parole” e gli insegnamenti che ci sono stati dati. Infatti, noi tutti ragazzi siamo rimasti persuasi da questo affascinante discorso che naturalmente ci ha aperto gli occhi e ci ha fatto riflettere: “Tutti nasciamo uomini e donne, ma non tutti siamo umani”.

Annalisa Armeri, Chiara Giurdanella, Vania Latino - classe II B Scuola Secondaria

Giorno 3 febbraio, abbiamo avuto il piacere di accoglie-re il vescovo della diocesi di Noto, Monsignor Antonio Staglianò. Accompagnato dal presidente dell’associa-

zione Lions Club di Rosolini dott. Bartolomeo Portelli, da don Bruno Carbone e dal parroco del Cuore Immacolato di Maria, don Gaetano Colombo, è stato, da noi ragazzi, sia della Pri-maria che della Secondaria, accolto con sincero entusiasmo e viva partecipazione. Ci siamo radunati nell’immenso androne d’ingresso, per l’occasione vestito a festa con fiori, ramoscelli e disegni super colorati echeggianti la “PACE” , da noi ragazzi delle medie realizzati per la partecipazione al concorso “UN POSTER PER LA PACE” . Il tema trattato durante questo straordinario incontro, è stato appunto quello della “PACE”, dapprima introdotto dal nostro dirigente dott. Giovanni Di Mari e dal presidente dei Lions, e poi sviluppato dal Vescovo ; il suo discorso ha subito catturato la nostra attenzione grazie al tono forte e imponente della Sua voce e al coinvolgimento mimico e solenne ma semplice allo stesso tempo, con cui sa-peva trasmetterlo.Ciò che ci ha subito colpiti è il messaggio che: “La pace è una forma d’amore e di fratellanza che rompe qualsiasi pre-

MESSAGGI DI PACE ...Al Plesso G. La Pira tra i “Grandi”

UNA VISITA “DALL’ALTO”: GESTI DI SOLIDARIETA’ IN UN INCONTRO PER LA PACE

Per un futuro di PACE

Classe II B Scuola Secondaria

Il Poster per la Pace premiato

Mostra di alcuni disegni sulla PACE

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L’arcobaleno delle nostre idee 5

Ad una settimana esatta dalla celebrazione della “Giornata della Memoria” in ricordo del-la Shoah, evento che ha segnato in maniera

indelebile la storia dell’umanità, la visita del Vescovo presso la nostra scuola è stata un’altra occasione per parlare di PACE. Durante l’incontro il Vescovo ha ri-cordato la figura di Hitler, uomo sì, ma “non umano”, mettendo in evidenza come sia importante, oltre ad essere uomini e donne del nostro tempo, essere so-prattutto “umani”, amare gli altri come se stessi, es-sere fratelli perché figli dello stesso Padre. Questo è stato il monito del Vescovo: essere uomini e donne di “PACE”, uomini e donne “ UMANI”, uomini e donne della “GIUSTIZIA”, uomini e donne del “ PERDONO”. Ognuno di noi, ha ribadito ancora, se è capace di voler bene, se è generoso, se rispetta gli altri, se è amico di tutti, può pensare di costruire un FUTURO DI PACE, iniziando proprio dalle nostre famiglie fino a conta-giare, a macchia d’olio, le altre realtà che ci circonda-no. L’incontro con il Vescovo è stato particolarmente sentito da tutti noi perché la PACE è un tema ricor-rente nelle nostre conversazioni, riflessioni e attività in genere e le sue parole ci hanno fatto riflettere su alcuni nostri comportamenti. Inoltre, questo evento è stato il pretesto per socializzare ed esternare la nostra visione della PACE partecipando a “Un disegno per la Pace” attraverso la realizzazione di disegni che, insie-me ad altri, hanno fatto da cornice all’accoglienza del Vescovo. A sorpresa, i nostri insegnanti hanno pre-miato con un attestato di merito quanti di noi hanno partecipato all’iniziativa.

Per un futuro di PACE

Classi V A-B-C Scuola Primaria

N oi adolescenti guardiamo al nostro futuro e ci auguriamo che sia un mondo di pace dove poter costruire, attraverso il nostro

lavoro, una famiglia serena e felice.In occasione della premiazione dei la-vori svolti dai nostri compagni sul tema “la Pace”, il nostro ve-scovo A. Staglianò e il presidente del Lions Club di Rosolini, Por-telli, insieme al nostro dirigente Giovanni Di Mari, ci hanno fatto ri-flettere sul valore del-la pace, fonte di ogni ricchezza, e sul valore della memoria.Dobbiamo riconoscere che, come in passato, l’egoismo, la diseguaglianza e l’emarginazione sono alla base della crisi sociale ed economica di questo periodo nel quale le notizie principali che siamo “costretti” ad ascoltare al telegiornale sono di morte e di dolore; sono fatti di cronaca di lotte civili per i diritti umani che solo la mancanza di

“memoria di quanto è accaduto” può permettere di rinnovare oggi in molte parti del mondo. Le or-ganizzazioni nazionali e sovranazionali, prima fra

tutte l’ONU, sono molto attente alle scelte politiche dei grandi della terra e alle necessità di tan-te persone e popoli, ma anche noi tutti siamo responsabili di quanto accade: i grandi per quello che insegnano con il loro esempio e at-traverso le loro pa-role, i giovani per il modo in cui appren-

diamo e ci prepariamo al nostro futuro personale e sociale.Noi non vogliamo parole ma una realtà futura migliore di quella in cui oggi viviamo e per questo motivo abbiamo imparato che bisogna ascoltare le parole dei saggi e cercare di essere « uomini e umani».

Classe IIIB Scuola Secondaria

IL VALORE DELLA PACEE DELLA MEMORIA

Anche i bambi-ni della scuola dell’infanzia e

delle classi I e II di Scuo-la Primaria del plesso “S.Cuore” hanno ac-colto festosamente il Vescovo Antonio Sta-glianò accompagnato dal nostro Dirigente. I piccoli gridano infinite volte il suo nome: - An-tonio… Antonio… An-tonio… !!! Questa AC-CLAMAZIONE esprime che questa persona, ai loro occhi appare subi-to importante e che sa tante cose. Poi gioca in maniera confidenziale con loro chiedendo i loro nomi. E’ il nostro Dirigente a dire -Lo sa-pete bambini qual è il significato di Giovanni? Bene ve lo dico io. Gio-vanni vuol dire “Dono di Dio”- E il Vescovo

UNA FESTOSA ACCOGLIENZA

continua -E cosa significa Antonio? - Il significato di Antonio è colui che combatte.- I fiori,le piante,gli animali - dice il Vescovo - sono un segno che Dio vuole bene a tutti, come un genitore affettuoso. E i bambini debbono volersi bene ed essere amici tra di loro. L’incontro si è svolto in una magica atmosfera nel salone della scuola. A conclusione un’ allegra canzone coinvolge tutti in un festoso saluto fi-nale.

Le docenti di Scuola dell’Infanzia

Gruppo di alunni di V con gli attestati ricevuti dalle loro docenti per i disegni realizzati

Mostra di alcuni disegni sulla PACE

Al Plesso S. Cuore fra i “Piccoli”

... DAL NOSTRO VESCOVO

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6 L’arcobalenodelle nostre idee

Dal 27 Gennaio del 2000 in tutta Italia si celebra la “ Giornata della Memoria ”. La scelta della data ricorda il 27 Gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell’Ar-mata Rossa arrivarono ad Auschwitz, scoprendo il famoso campo di concen-tramento. Tutto risale alla notte tra il nove e il dieci novembre 1938 quando si scatenò una vera e propria caccia all’ Ebreo per cui furono bruciate sinagoghe e case. Quella notte fu chiamata “Notte

dei Cristalli ” perché ci furono enormi quantità di vetri rotti rimasti per la stra-da. Da allora furono arrestati migliaia di Ebrei perché Hitler li aveva accusati di tradimento, cioè di essere nemici della popolazione tedesca e di aver rovinato l’economia e soprattutto di aver conta-minato la popolazione germanica. Così agli Ebrei era stato vietato di frequen-tare le scuole ed erano stati privati dei diritti politici. Fu anche vietato loro di

sposarsi con i tedeschi e frequentare teatri, campi sportivi, furono derubati dell’oro e dell’argento, gli fu privato l’uso del telefono e della radio. Alle famiglie ebree fu imposto di vivere tutti insieme e in massa, furono poi portati nei campi di concentramento, dove venivano ca-talogati con un numero e con la lettera iniziale del paese di provenienza. Gli Ebrei non dovevano comunicare con i familiari, non potevano ricevere pacchi

e chi tentava di fuggire veni-va ucciso. Le punizioni erano molto severe nei confronti dei prigionieri. Chi provoca-va danni o incendi nel campo di concentramento oppure chi disprezzava i dirigenti del campo o i simboli dello Stato Nazista veniva condannato.Molti Ebrei morivano per la mancanza di cibo, altri invece perché venivano portati nelle camere a gas e poi venivano cremati. Spero che tutte que-

ste cose accadute agli Ebrei non si ripe-tano più anche con altri popoli, perché non dobbiamo dimenticare che tutti gli uomini siamo uguali, di qualunque razza, religione o colore della pelle.

Per non dimenticare...Anche a scuola si celebra:la “Giornata della Memoria”

Pietro Lorefice

classe II C Scuola Secondaria

I nostri alunni ricordano La foiba doveva essere la sua tomba,ma Giovanni Radeticchio di Sisanoriuscì a sopravvivereEcco il suo agghiacciante racconto: “... addì 2 maggio 1945, Giulio Pre-mate accompagnato da altri quattro armati venne a prelevarmi a casa mia con un camioncino sul quale erano già i tre fratelli Alessandro, Francesco e Giuseppe Frezza nonché Giuseppe Benci. Giungemmo stanchi ed affama-ti a Pozzo Littorio, dove ci aspettava una mostruosa accoglienza; piegati e con la testa all›ingiù fecero correre contro il muro Borsi, Cossi e Ferrarin. Caduti a terra dallo stordimento, vennero presi a calci in tutte le parti del corpo finché rinvennero e poi ripetevano il macabro spettacolo. Chiamati dalla prigionia al comando, venivano picchiati da ragazzi armati di pezzi di legno. Alla sera, prima di proseguire per Fianona, dopo trenta ore di di-giuno, ci diedero un piatto di minestra con pasta nera non condita. Anche questo tratto di strada a piedi e per giunta legati col filo di ferro ai polsi due a due, così stretti da farci gonfiare le mani ed urlare dai dolori. Non ci picchiavano perché era buio. Ad un certo momento della notte vennero a prelevarci uno ad uno per portarci nella camera della torture[…] Udivo i colpi che davano ai miei compagni di sventura e le urla di strazio di questi ultimi. Venne il mio turno: mi spogliarono, rinforzarono la legatura ai polsi e poi, giù botte da orbi. Cinque manigoldi contro di me, inerme e legato, fra questi una femmina. Uno mi dava pedate, un secondo mi picchiava col filo di ferro attorcigliato, un terzo con un pezzo di legno, un quarto con pugni, la femmina mi picchiava con una cinghia di cuoio. Prima dell›alba mi legarono con le mani dietro la schiena ed in fila indiana, assieme a Carlo Radolovich di Marzana, Natale Mazzucca da Pinesi (Marzana), Felice Cossi da Sisano, Grazianno Udovisi da Pola, Giuseppe Sabatti da Visinada, e mi condussero fino all’imboccatura della foiba. Per strada ci picchiavano col calcio e colla canna del moschetto. Arrivati al posto del supplizio, ci leva-rono quanto loro sembrava ancora utile. A me levarono le calze (le scarpe me le avevano già prese un paio di giorni prima), il fazzoletto da naso e la cinghia dei pantaloni. Mi appesero un grosso sasso, del peso di circa dieci chilogrammi, per mezzo di filo di ferro ai polsi già legati con altro filo di ferro, e mi costrinsero ad andare da solo dietro Udovisi, già sceso nella foi-ba. Dopo qualche istante mi spararono qualche colpo di moschetto. Dio volle che colpissero il filo di ferro che fece cadere il sasso. Così caddi illeso nell’acqua della foiba. Nuotando, con le mani legate dietro la schiena, ho potuto arenarmi. Intanto continuavano a cadere gli altri miei compagni e dietro ad ognuno sparavano colpi di mitra. Dopo l’ultima vittima, gettaro-no una bomba a mano per finirci tutti. Costernato dal dolore non reggevo più. Sono riuscito a rompere il filo di ferro che mi serrava i polsi, straziando contemporaneamente le mie carni, poiché i polsi cedettero prima del filo di ferro. Rimasi così nella foiba per un paio di ore. Poi, col favore della not-te, uscii da quella che doveva essere la mia tomba...”

Classe II C Scuola Secondaria

IL 10 febbraio è stato il “Giorno del ricordo” in memoria delle vittime delle FOIBE, cavità carsiche di origine naturale con un ingres-

so a strapiombo, diffuse nella zona di Trieste, nelle zone della Slovenia, già parte della scomparsa regio-ne Venezia Giulia, nonché in molte zone dell’Istria e della Dalmazia. Qui, fra il 1943 e il 1947, furono get-tati, vivi e morti, quasi diecimila italiani. Tutto ebbe inizio subito dopo la firma dell’armistizio di Cassibile (8 settembre 1943). Fu una carneficina voluta da Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti. Bastava essere italiani per finire nella lista nera. Nel-le foibe finirono fascisti, cattolici, uomini di chiesa, donne, anziani, bambini. Le vittime venivano con-

dotte, dopo atroci torture, nei pressi della foiba; qui gli aguzzini, bloccavano loro i polsi e i piedi tramite fil di ferro e, successivamente, legavano gli uni agli altri. I massacratori si divertivano a sparare al primo malcapitato del gruppo, che ruzzolava rovinosamen-te nella foiba trascinando con sé gli altri. Trecentocin-quantamila italiani si salvarono abbandonando tutto e scegliendo la via dell’esilio in Italia. Per mezzo se-colo questa tragedia è stata dimenticata dallo Stato italiano, ma negli anni Novanta, finita la guerra fred-da, si è sentita la necessità di rendere omaggio alle vittime delle foibe. Nel 2004 il Parlamento ha votato una legge che fissa il 10 febbraio come “Giorno del ricordo” «al fine di conservare e rinnovare la memoria

della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra». Una data simbo-lica perché rimanda al 10 febbraio 1947 quando fu ratificato il Trattato di pace che sanciva il passaggio alla Jugoslavia delle ex province italiane dell’Adriati-co. Per noi è stato difficile comprendere perché per tanto tempo si è cercato di cancellare questa pagina della storia e pensando a tante persone innocenti che urlano, piangono e si disperano, proviamo rabbia e dolore e ci chiediamo il perché di tanta sofferenza.

Giuseppe Grillo Pietro Lorefice classe II C Scuola Secondaria

LA TRAGEDIA DELLE “FOIBE”: UNA PAGINA TERRIBILE E DISUMANA DELLA NOSTRA STORIA

SHOAH & FOIBE

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L’arcobaleno delle nostre idee 7

…Tanti i racconti ascoltati e molti altri inventati o improvvisati.Un canto per ogni momentouna filastrocca… un biglietto, un disegno o un lavorettoper ricordare ogni evento.Quanta poesia……Per stimolare la nostra fantasia e divertirci ogni dìimparando sempre così.E se volete……Vi diamo anche un saluto in INGLESE:poi ci informiamo: “How are you”per stupirvi ancora di più. Stare insieme… Che allegria!!!Creare in gruppo…ma sempre in gioiosa compagnia.Regola d’oro… ?Non litigare mai, essere in “AMICIZIA” e rimanere fuori dai guai!!!

Classi I Scuola Primaria

“UNITI IN PRIMA CLASSE”

Un anno in PRIMA… che EMOZIONE!!!E il lavoro…….Fatto sempre con PASSIONE!!!La conquista della LETTURAè stata una fantastica AVVENTURA,un suono… un segno… una storia...per ogni lettera:la SCRITTURA… ma che magica scoperta!!!I NUMERI poi… non han più segreti per noi , con loro contiamo… operiamo… ma sempre in riga stiamo.Con Fata ADDIZIONE si rafforza la nostra unione… … Ma c’è anche Mago SOTTRAZIONE con bizzarri Folletti per ogni numerazione…

A stare da sola la Q si annoiava perchè con nessuno parlava.

Quando amica della U diventò, con le altre vocali nuove PAROLE formò. ORA cantano felici insieme da AMICI.

La M aiuta la P e la B a rimettersi in piedi per tenerle sempre su in quelle parole da sorreggere di più.

G e L in amicizia con la I combinanano giochi bellissimi emettendo suoni dolcissimi.

Classe I A a tempo pieno

Classe I B Scuola Primaria

Segni di quotidiana fraternità per costruire la PACE dalla più tenera età

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8 L’arcobalenodelle nostre idee

ALLEGRIE DI CARNEVALE

W Carnevale!Carnevale è arrivato

e tante cose ha portato.

Fra dolciumi e scherzetti,

fa sorridere anche i vecchietti.

Non c’è maschera più bella

fra Gianduia e Pulcinella,

ma la più colorata è Arlecchino,

che è tanto birichino.

Fra mille colori e tanta allegria,

porta tanta simpatia.

Viva, viva Carnevale,

perché ogni scherzetto vale!Elina Santacroce

Classe I C Scuola Secondaria

Tempo di festaÈ tempo di festa ai giardinie si rallegrano tutti i cittadini.È tempo di festa nelle piazzee le persone diventano pazze.È tempo di festa anche dai vicinie si divertono grandi e piccini.È tempo di festa nella città,che di divertimento si colmerà.È tempo di festa qui al viale,per forza, è Carnevale!

Rosa Boscarino I C Scuola Secondaria

Al Plesso Sacro Cuore si festeggia con le famose maschere italiane:

“Arlecchino e Pulcinella... ...rendono la festa più bella”

La settimana che precede l’arrivo del Carnevale al plesso “Sacro Cuore” è stato tutto un susse-

guirsi di preparativi per accogliere, nel modo più divertente ma al tempo stesso educativo possibile, la festa più allegra dell’anno. Il giovedì grasso i bambini sono stati alle prese con i maccheroni, speri-mentando il processo di preparazione direttamente a scuola. Poi alla mensa si è festeggiato alla grande con maccheroni e chiacchiere cucinati dalle nostre brave cuoche e con in testa a tutti bambini, spiri-

tose mascherine e originali cap-pellini realizzati in vari modi. Gradita da tutti è stata la visita

del nostro Dirigente Scolastico Dott. Giovanni Di Mari, che ha

voluto così manifestare la sua con-divisione alle iniziative intraprese. Il ve-nerdì si è svolta la festa tanta attesa dagli alunni che hanno indossato i vestiti realiz-zati da noi insegnanti di Scuola dell’Infan-zia nelle settimane precedenti che hanno visto le nostre aule trasformarsi in labora-

tori di taglio, cucito e pittura. Quest’an-no è stato scelto come tema principale quello delle maschere italiane più belle e famose: “Arlecchino e Pulcinella”. Le femminucce hanno indossato il ve-stito di Arlecchino realizzato con car-toncino bianco e dipinto di vari colori; i maschietti invece hanno indossato il grembiule bianco, una maschera nera, il mega colletto e il cappello bianco rea-lizzato in carta crespa per rappresenta-re Pulcinella.Il carro allegorico in cartapesta è stato realizzato con due enormi pupazzi di “Arlecchino e Pulcinella” in tema con i costumi di tutti i bambini. Anche i più piccoli della Scuola Primaria di prima e seconda, nel rispetto della continuità didattica ed educativa che da sempre contraddistingue il nostro Istituto, han-no condiviso con noi il clima di festa, sfilando per i nostri corridoi con un al-legro cappellino di Arlecchino da loro stessi colorato. Nei nostri saloni infatti, abbiamo creato un clima accogliente e

divertente dove è stato possi-bile far divertire tutti, grandi e piccini, con musiche, canti, balli, lanci di coriandoli e stel-le filanti dipingendo la nostra scuola di mille colori. Dopo le mamme hanno allie-tato la giornata apparecchian-do una lunghissima tavolata imbandita con: chiacchere, frittelle, panettoni, bibite e al-tri dolci tipici carnevaleschi. In-fine, a conclusione della festa, anche i docenti, sia di Scuola dell’Infanzia che Primaria, hanno indossato i panni della storica maschera di “Arlecchi-no” per sentirsi ancora più vici-ni ai loro alunni.

Le docenti della Scuola dell’Infanzia

e Primaria del Plesso S.Cuore

Le insegnanti dell’Infanzia...

... lavorano alla realizzazione... ... dei vestiti

I bambini lavorano la pasta... ... Ed ecco i maccheroniIl Giovedì Grasso in Mensa con in testa...

... Piccoli pagliacci

Per la festa finale ... Piccoli... .. E grandi... ... In Arlecchino e Pulcinella

... Mucche e piccoli tori

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L’arcobaleno delle nostre idee 9

ALLEGRIE DI CARNEVALE

Il Giovedì Grasso in Mensa con in testa... ... Fantasie di colori...

... I Tricolore

... I Coniglietti...

Scherzi, balli, canti e… tanto divertimento……Così noi, i più grandi di Scuola Primaria e Secondaria, abbiamo celebrato il Carnevale nella giornata di Sabato. La musica trasmessa in filodiffusione ci ha permesso di ballare e cantare e ha fatto da allegra e divertente cornice agli assaggi dei prodotti tipici di Carnevale che abbiamo deliziosamente degustato. Per qualche ora, l’attività didattica che svolgiamo quotidianamente ha lasciato il posto a un modo del tut-to diverso ma altrettanto significativo di fare scuola per consentirci di stare festosamente insieme. Così protagonisti assoluti del nostro divertimento sono stati i travestimenti più strani e bizzarri da noi stessi inventati e il ballo che ci ha permesso di dare un’ impronta diversa al modo di rapportarci fra di noi e con i docenti che hanno anche loro smesso di vestire i panni di “Maestri” indossando abiti spiritosi come… “Regina d’Italia”, “Indigeni”, “Pagliacci”, “Indiani”, ecc… Ci siamo sentiti tutti più uniti e al tempo stesso contenti…Viva il Carnevale.

Gli alunni delle classi V Scuola Primaria

ArlecchinoVieni, vieni Arlecchino,son come te, sono un bambino.Sei tanto colorato e vai in giro col tuo vestito a toppe ricamato.Ti cacci sempre nei guai,ma non ti fermi mai?Sembri proprio carinocol tuo bel vestitino!Vieni, vieni Arlecchino,ci divertiremo, parola di bambino!

Rosa BoscarinoClasse I C Scuola Secondaria

Angela III sezione - Scuola Infanzia

Anche al Plesso G. La Pira... l’aria di Carnevale si respira

Scherzi di CarnevaleE’ arrivato Carnevalee ogni scherzo si può fare!Tra coriandoli e festonii bambini fan sorrisoni.Maschere e mascherine portano bambini e bambine. Che bello il Carnevale,questa festa è speciale!Trombette e stelle filantiper rallegrare piccoli e grandi.E i fuochi d’artificiosi vedono tra le case e il panificio.Schiuma nelle bombolette,urli e suoni di trombette,tante tante mascherine, tanti suoni e vocine.Riunitevi a festeggiaree gridate: “Viva viva Carnevale”.

Rosa BoscarinoClasse I C Scuola Secondaria

Che Allegria!!! È carnevale, che allegria!È una festa che porta armoniae ci divertiamo in compagnia.Maschere colorateper le vie del paese fan sfilate.Tanti coriandoli, scherzi, risate e grandi abbuffate.Il paese si risveglia e nelle piazze si balla la tarantella.E a mezzanotte che confusione:un gran falò per bruciare il pupazzone.

Sofia CarbonaroClasse I C Scuola Secondaria

Gaia III sezione - Scuola Infanzia

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10 L’arcobalenodelle nostre idee

La Secondaria... l’Infanzia.... Dal Passato…

... al PresenteNoi, alunni delle classi terze, non conosciamo la storia del nostro paese, non riusciamo a capire cosa significa UNITÀ d’ITALIA, ma dalle notizie che ab-biamo appreso tramite la televisione, dai discorsi fatti dai nostri genitori e da ciò che ci hanno spie-gato gli insegnanti, abbiamo capito che il 17 marzo è una data MOLTO importante: è il compleanno del nostro Paese e con tutti gli ITALIANI anche noi ab-biamo voluto festeggiare.

Classi III Scuola Primaria

Nel 1861, guidati da Giuseppe Garibaldi, figura leggendaria di combattente e rivoluzionario, par-tirono da Genova-Quarto circa 1000 volontari alla volta della Sicilia. Dopo aver fatto una breve sosta in Toscana, l’11 Maggio i Mille sbarca-rono a Marsala e in due mesi con-quistarono l’isola.Successivamente, passato lo Stret-to di Messina, dopo altre battaglie, Garibaldi giunse a Napoli e a Teano il 26 Ottobre 1860 incontrò Vittorio Emanuele II, anche lui vittorioso, al quale consegnò quello che era sta-to il Regno delle due Sicilie, domi-nio dei Borboni. L’impresa, partita dal Piemonte e dai Savoia, realiz-zava così il sogno di tanti pensatori e rivoluzionari che erano morti per raggiungere questo obiettivo.Il 17 Marzo 2011 di quest’anno si festeggia il 150°anniversario dell’unità d’Italia, un evento nato con l’obiettivo di far scaturire una riflessio-ne sul nostro senso di appartenenza alla stessa terra, di avere un patrimonio culturale e memorie comune. In Sicilia entrarono a far parte dell’eser-cito di Garibaldi anche molti”picciotti”siciliani ma molti furono anche i siciliani che non capirono il significato dell’impresa: per alcuni la Sicilia sareb-

be stata consegnata ai Savoia e i siciliani avreb-bero pagato le tasse a loro invece che ai Borbo-ni mentre l’aspirazione del popolo siciliano era

quello di ottenere la libertà. Per tale motivo i Mille incontrarono spesso tra le popolazioni locali la resistenza, se non l’aperta ostilità. Giovanni Verga, nella sua novella “Libertà”,racconta quello che accadde a Bronte, nel catanese, durante questa impresa.Con l’unità d’Italia si portarono a compimento gli ideali del Ri-sorgimento cui contribuirono anche Mazzini e Cavour, opera di un’èlite, non rivoluzione di massa. La celebre frase “fatta l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani” attribuita a Massimo

D’Azeglio sintetizza bene i problemi che si ac-compagnarono all’avvenuta unificazione deter-minati dal forte squilibrio tra nord e sud, tra città e campagna. Anche oggi, mentre celebriamo il 150° anniversario dell’unità, non mancano le po-lemiche. Solo una reale maturità civile ed etica può farci diventare, riconoscere FRATELLI.

Salvatore Imbesi - III B Scuola Secondaria

IL 17 Marzo è ormai vicino e noi come molte scuole ci siamo preparati per festeggiare il grande evento. I bambini sono muniti di bandiere e ban-dierine come simbolo del tricolore. In occasione della festa dell’unità

d’Italia nel grande salone, tutti insieme grandi e piccini, abbiamo ascoltato il discorso del nostro Dirigente dott. Giovanni Di Mari. Ha spiegato l’importanza di questo giorno, della nostra libertà che non c’è stata regalata ma guadagna-ta, e questo grazie a tanti nostri soldati che hanno avuto a capo uomini come: Garibaldi, Cavour, Mazzini e tanti altri. Hanno lottato per noi,sono morti in guerra e tanto sangue è stato versato.I bambini alla fine della discussione hanno applaudito all’infinito e all’unisono hanno cantato l’Inno di Mameli “Fratelli d’Italia” e poi “E’ la bandiera di tre co-lori è sempre stata… la PIU’ BELLA”. E’stato molto bello vedere come i colori della nostra bandiera hanno riempito non solo le strade, le piazze ma anche le nostre scuole.

Le Docenti di Scuola dell’Infanzia

Grande festa nel nostro Istituto!!!

Per un compleanno nazionale:

Page 11: giornalino arcolabaleno giugno

L’arcobaleno delle nostre idee 11

... la Primaria... uniti per l’ITALIA

Cartelloni realizzati dalla...

...Classe III C Scuola Secondaria

Angela III Sez. - Scuola Infanzia

I festeggiamenti a Scuola dell’Unità

d’ Italia agli occhi dei più piccoli

Alla cerimonia di intitolazione della PIAZ-ZA ITALIA 150, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, abbiamo

assistito con curiosità ed entusiasmo. Quante emozioni nello scoprire la Stele, ascoltare le note del Silenzio durante l’Alza Bandiera, cantare in coro l’Inno di Mameli suonato dalla banda mu-sicale! Particolarmente toccante è stato il mo-mento della consegna di una targa a tre nostri compaesani, nipoti di Garibaldini, che ci ha fatto prendere consapevolezza del fatto che anche Rosolini partecipò all’Impresa dei Mille. E…come abbiamo atteso questo giorno! Quanti prepara-tivi per questo compleanno! È stato bello parlar-ne con gli insegnanti, preparare cartelloni, sven-tolare tricolori , il tutto sotto le note dell’Inno di Mameli che riecheggiava nella scuola a tutte le ore. Ripensando a questo avvenimento, da gran-di potremo raccontare alle nuove generazioni le emozioni provate e ciascuno di noi potrà dire: ALLA FESTA DEL 150° IO C’ERO!

Le classi V Scuola Primaria

EMOZIONI DA RICORDARE!!!

Marco Sarta I B

Scuola Primaria

Anche gli alunni delle

classi prime festeggiano

con I Personaggi che

hanno fatto l’Italia

Cartellone realizzato dalla classe I A Scuola Secondaria

Le classi V Scuola Primaria presiedono ai festeggiamenti organizzati dal comune

Anche gli alunni delle classi IV Scuola Primaria uniti per festeggiare il compleanno dell’Italia

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12 L’arcobalenodelle nostre idee

Sulle note dell’ “Inno alla Gioia” di Beethoven, ormai noto a tutti quale Inno Europeo e la sfilata delle bandiere di Danimarca, Francia (Nuova Caledonia),

Grecia, Olanda, Polonia, Spagna, Turchia, Italia accom-pagnata dai rispettivi inni nazionali ha avuto inizio la cerimonia di apertura della “Settimana Europea” pres-so l’auditorium del 1° Istituto Sacro Cuore . Un centinaio di studenti e docenti di otto Paesi europei sono arrivati in città per questo importante evento che si inserisce nell’ambito del PROGETTO COMENIUS cui l’Istituto aderisce da un decennio. La cerimonia è stata presen-tata da Corrado Armeri e Alessandra Brafa che ha bril-lantemente rivestito il doppio ruolo di presentatrice e interprete, e la sua presenza ha fatto sì che tutta platea presente, non solo quella italiana ma soprattutto quella ospite straniera, si sentisse coinvolta e partecipe. Il Diri-gente Scolastico Dott. Giovanni Di Mari ha dato il ben-venuto agli ospiti sottolineando come sia importante parlare di Europa unita di fronte a tragedie come quelle che si sono consumate in Giappone e in Africa. “Per af-frontare questi drammi occorrono cooperazione, tolle-ranza, rispetto dell’ambiente, uso razionale delle fonti energetiche. Oggi viviamo in un villaggio globale in cui, pur nel rispetto dell’identità di ciascun popolo, dobbia-mo proiettarci in una dimensione che superi i confini delle nazioni. La scuola – ha aggiunto il dirigente –ha un ruolo fondamentale per la formazione delle nuove ge-nerazioni e deve contribuire a vincere le sfide del terzo millennio.”

Sono stati presenti: il capo di gabinetto della Prefettura di Siracusa Tania Giallongo, il presidente dell’Usp Giu-seppe Italia, l’assessore provinciale Elio Basilico e il sin-daco Nino Savarino. Dopo gli interventi dei coordinatori dei Progetti, Prof.essa Barbara Marciniac di Cracovia, Polonia, responsabile del progetto COMENIUS MULTI-LATERALE e Prof. Guus Waldius di Hoogeven, Olanda, responsabile del progetto COMENIUS BILATERALE, la cerimonia si è conclusa all’insegna di un suggestivo momento di scambio folkloristico con l’esecuzione di una danza tipica della Turchia e l’esibizione dei piccoli di terza sezione di Scuola dell’ Infanzia del nostro Istituto nella tradizionale Tarantella Siciliana. A conclusione del-la cerimonia agli intervenuti è stato possibile visitare la mostra a tema, allestita nei locali del plesso, secondo un percorso prestabilito che ha sviluppato gli obiettivi dei Comenius: Istituzioni europee, cittadinanza attiva, diritti e doveri degli studenti, percorso idrogeologico e lingui-stico con confronto di tradizioni, dimostrazioni dal vivo da parte di abili artigiani locali, stand e pannelli riguar-danti anche le delegazioni presenti. Un Servizio Televisi-vo sugli sviluppi della settimana europea e i momenti più significativi della Cerimonia sono andati in onda su Video Mediterraneo e su Mediterraneo SAT, con uno Speciale Gitanti e nel format SICILIANDO.

La Redazione

Sulle note di Beethoven è unita l’Europa all’Istituto S. Cuore

L’intervento della Dott.essa Tania Giallongo della prefettura di Siracusa

L’ intervento del Dirigente Dott. Giovanni Di Mari

L’esecuzione dal vivo dell’Inno di Mameli

Il saluto del Dirigente Dott. Giovanni Di Mari

Il momento iniziale della cerimonia con il pubblico in piedi sulle note dell’Inno Europeo

I piccoli di terza sezione di Scuola dell’Infanzia nell’esecuzione della Tarantella

L’esecuzione di una danza turca

L’intervento del sindaco Nino Savarino L’intervento dei coordinatori stranieri dei Comenius

CERIMONIA DI APERTURA

Page 13: giornalino arcolabaleno giugno

L’arcobaleno delle nostre idee 13

Settimana Europea dal 2 al 14 aprile 2011

Sulle note di Beethoven è unita l’Europa all’Istituto S. Cuore

L’ intervista della Vicaria Prof. Maria Teresa Cirmena

La Prof. Maria Belluardo, responsabile del progetto, durante l’intervista per Video Memiterraneo

Intensa è stata la settimana vissuta nell’ambito del PROGETTO CO-

MENIUS, ricca di fermenti culturali e didattici all’in-segna della Europeità sotto la guida del Dirigente Scolastico Dott. Giovanni Di Mari e della Prof. Maria Belluardo, responsabile del progetto stesso.

Coltivare il sogno di un sapere unitario

Comenio o

Comenius

coltivava il sogno di

un sistema unitario

del sapere umano

Tutta la scuola, in un sinergico lavoro di squadra che ha visto impegnati, dalla vicaria in testa, prof. Maria Teresa Cirme-na, ad uno staff nutrito di docenti e genitori, al personale

amministrativo e ausiliario, si è mobilitata per accogliere al meglio e al tempo stesso rendere gli ospiti, provenienti dai diversi paesi Europei aderenti al Progetto Bilaterale e Multilaterale, protagonisti di momenti di crescita umana e culturale. “Dal Mediterraneo al Mare del Nord”, questo è il TEM A del PROGETTO BILATERALE OLANDA-ITALIA, “Cittadinanza attiva e potenziamento delle nuove tecnologie con la comunicazione in lingua inglese” quello del MULTILATERALE e, tutto il programma della “Settimana Europea” ha sviluppato una fitta rete di appuntamenti e di attività mirate appunto a svilupparne gli obiettivi. L’ Evento ha rivestito sicuramente una valenza signifi-cativa, non solo per l’Istituto “S. Cuore”, che ne è stato il promotore, ma per tutta la città di Rosolini e oltre e, senza ombra di dubbio, ha consentito di muovere grandi passi verso l’apertura all’Europa favo-rendo la conoscenza del nostro territorio anche oltre i confini italiani, gli scambi culturali e pedagogico-didattici tra docenti e alunni dei Paesi partner contribuendo ad aggiungere un tassello in più alla co-struzione di un “Sistema unitario del sapere umano” per concretizzare il “Sogno” che COMENIO ci spinge a coltivare. - La collaborazione avviata in questi anni con tutti i Paesi partner del Progetto sia Bilaterale che Multilaterale - sottolinea il Dirigente Di Mari - ci ha dato l’opportunità di conoscere e confrontare il nostro si-stema scolastico con quello degli altri paesi europei, di socializzarne strategie metodologico-didattiche e di affinare e migliorare la nostra professionalità di docenti/educatori con ricadute positive nel processo di insegnamento-apprendimento. Per questo un plauso va alla Comu-nità Europea e all’Agenzia Nazionale Italiana, a tutto il corpo docente della nostra scuola e delle scuole partner, per aver avviato insieme un percorso formativo comune. Sottolinea poi il fatto che una presenza contemporanea di rappresentanze studentesche di ben otto Stati europei nella nostra zona non si era mai vista prima e il lavoro orga-nizzativo per detto evento è stato enorme. Il Dirigente conclude nel ringraziare quanti si sono attivati per la realizzazione dello stesso. Mentre il Progetto Bilaterale Olanda-Italia si è concluso con la venuta e la permanenza della Delegazione nel nostro Istituto, il Progetto Multilaterale si chiude, con la presenza della nostra delegazione e di quella degli altri paesi partner, a Rotterdam in Olanda dal 4 al 9 Giugno.

La Redazione

BILANCIO POSITIVO PER…

Parte della delegazione che ha chiuso il progetto a

Rotterdam col personale di segreteria

Mostra di...

... Attività artigianali...

... Tipiche siciliane...

... Con dimostrazioni dal vivo

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14 L’arcobalenodelle nostre idee

Durante la Settimana Europea, i posti più rappresentativi del-la nostra Terra sono stati per noi, meta di escursioni e visite guidate per ripercorrere le tappe fondamentali della storia siciliana e del folklore: Modica, Noto, Siracusa, Catania, Ta-

ormina. Dopo le partenze dei docenti e dei nostri “gemelli” del Mul-tilaterale, la tappa conclusiva del tour dell’isola per noi, del PROGET-TO BILATERALE e un numeroso gruppo di altri nostri compagni, è stata la città di Palermo. Dopo la festosa accoglienza a Palazzo Reale e il saluto dell’onorevole Pippo Gennuso, che ci aveva ufficialmen-te invitato attraverso una lettera letta pubblicamente in occasione della Cerimonia di benvenuto, abbiamo visitato il centro storico e il Duomo di Monreale, oltre all’escursione a Lipari e Vulcano. Giorno 14 Aprile, infine, l’ ultimo saluto ai nostri compagni stranieri che han-no fatto rientro ad Hoogeven (Olanda), affascinati e incantati dalla trinacria, ha sancito la fine del progetto. L’esperienza del progetto Comenius rappresenterà per noi che l’abbiamo vissuta, una delle tappe più formative del nostro percorso di crescita. Infatti abbiamo sicuramente acquisito un bagaglio non indifferente di conoscenze e al tempo stesso vissuto forti emozioni e ci siamo confrontati con lin-gue e culture diverse. Gli alunni del Progetto Bilaterale

Uniti in viaggioalla scopertadella Sicilia

Visita al “Museo dello sbarco in Sicilia 1943”

urante la permanenza di stu-denti e docenti europei hanno avuto la possibilità di conoscere usi e tradizioni del nostro terri-

torio e di apprezzare il patrimonio artisti-co e culturale di alcune città della nostra Sicilia. In particolare, abbiamo trovato piacevole ed interessante l’uscita che ha avuto come meta Taormina e Catania, perché ci ha permesso di visitare il “Mu-seo dello sbarco in Sicilia 1943”, presso Le Ciminiere, a Catania. Il Museo, che occupa complessivamente una superfi-cie di circa 3.000 metri quadri, è dedica-to all’avvenimento storico che avviò la Sicilia e l’Italia tutta verso la liberazione dall’occupazione tedesca durante la se-conda guerra mondiale.Si tratta di un museo didattico che, at-traverso la riproduzione di contesti come un piccolo quartiere d’epoca, il rifugio antiaereo e la riproduzione di ambienti distrutti dai bombardamenti, fa vivere alcune importanti pagine della nostra storia. Lungo il percorso una cartellonistica il-lustra l’avanzata americana, mentre dei monitor trasmettono immagini dell’a-vanzata delle truppe americane ed ingle-si. Il percorso è arricchito dalla sala delle testimonianze di uomini e donne che

hanno vissuto lo sbarco in Sicilia. Il per-corso continua con le sale d’esposizio-ne di reperti autentici: divise militari ed armi d’epoca. Al secondo piano cinque statue di cera riproducono i protagonisti storici del tempo: Francklin D.Roosevelt, Winston Churchill, il re Vittorio Emanue-le III, Benito Mussolini, Adolf Hitler .Sempre al secondo piano si trova la ri-produzione in scala reale della tenda con dentro il generale Giuseppe Castellano e il Comandante Bedell Smith, che il 3 set-tembre 1943, a Cassibile, firmarono l’ar-mistizio. Al termine del percorso si trova-no l’immagine del cimitero inglese, ove riposano le spoglie dei caduti, che si tro-va alle porte di Catania, verso Siracusa, e un pannello luminoso, posto ai piedi di una scultura bronzea, su cui scorrono i nomi di tutti i caduti. È stata una visi-ta veramente interessante ed emozio-nante in quanto ci siamo resi conto che conoscere il passato ci può aiutare a dare un senso ed un significato al presente e al futuro.

Andrea Imbesi Pietro RinaldiClasse I C Scuola Secondaria

Le delegazioni del Multilaterale al teatro greco di Taormina

A Palermo in visita a Palazzo RealeLe delegazioni del Multilaterale a Siracusa

Docenti e studenti del Bilaterale davanti alla fabbrica del Cioccolato...

Studenti e docenti del Comenius Bilaterale sul fiume Irminio

Docenti e studenti del Multilaterale dentro il laboratorio

Saluto finale dalla “dolce” Sicilia

Studenti del Bilaterale per la partita Olanda-Italia

Page 15: giornalino arcolabaleno giugno

L’arcobaleno delle nostre idee 15

IL mondo sta cambiando a gran velocità, cam-bia in modo vorticoso e trascina con sé la scuola. Tutti vogliono per i loro figli un’educa-

zione che sia in grado di equipaggiarli per il domani. Lo vogliono, per ovvie ragioni, i genitori , lo voglio-no gli insegnanti per i quali una scuola di eccellenza è garanzia di una professionalità di eccellenza, lo vogliono insieme a loro i governi, perché nello sce-nario mondiale, la capacità dei paesi di competere nell’arena globale dell’ “economia della conoscenza” dipenderà fortemente dalla disponibilità di risorse umane con competenze di alto livello. Bisogna assi-curare alti livelli di istruzione in una scuola di qualità, non per pochi ma per tutti. Quindi, poiché occorre educare i giovani alle”competenze della vita”, ne-cessarie per favorire lo sviluppo di attività produtti-ve competitive, in un mondo in forte evoluzione, a partire dall’anno scolastico 2009/2010 in 400 scuole italiane, e tra queste il I Istituto Comprensivo “Sacro Cuore” di Rosolini, è stato sperimentato il proget-

to PQM, ovvero piano nazionale qualità e merito. Il PQM ha avuto come obiettivo quello di creare un “circolo virtuoso” che, partendo da un processo di analisi delle aree critiche e dai punti di forza degli apprendimenti dei singoli discenti, ha portato ad ela-borare un PDM, cioè un piano di miglioramento, per attuare azioni formative mirate a supporto della qua-lità dell’insegnamento, secondo metodologie tec-nologiche innovative. Per quanto riguarda la lingua italiana i moduli effettuati hanno sviluppato: lettura e comprensione del testo narrativo;elaborazione e rielaborazione del testo narrativo; il testo espositivo; riflessione linguistica. Nello svolgimento del proget-to è stata coinvolta l’intera classe e in base ai risultati ottenuti dalla somministrazione dei test nazionali, i discenti sono stati divisi in due gruppi: uno medio-alto e uno medio-basso. I ragazzi hanno lavorato in piccoli gruppi e tra pari, hanno raggiunto risultati soddisfacenti, mostrando interesse e assiduità nelle presenze sia durante l’attività didattica che duran-

te lo svolgimento della verifica finale. La metodolo-gia attuata è stata quella laboratoriale, con l’utilizzo della lavagna interattiva(LIM), dove l’insegnante ha guidato gli alunni all’esplorazione, ha valorizzato le ipotesi, ha coordinato la discussione e ha verificato ponendo domande stimolo. L’insegnante ha avviato gli alunni verso una osservazione critica e attenta e li ha aiutati a migliorare le loro capacità di argomen-tazione, svolgendo il ruolo di mediatore. Alla fine del mese di aprile il PQM si è concluso. Tale progetto ha voluto, anche, diffondere nella scuola la cultura della valutazione e dell’autovalutazione, intesa non come pratica sanzionatoria, ma come occasione di crescita formativa sia per i discenti che per i docenti, al fine di realizzare una scuola di qualità che sia “veramente” non per pochi ma per tutti.

Una delle tutor di progetto PROF.SSA.ROSY MARY FRANZO’

“UN’ OFFERTA FORMATIVA COMPLETA per una SCUOLA CHE…

…SA COGLIERE LE SFIDE DEL FUTURO”Si è concluso, con esiti positivi sia in termini di miglioramento di competenze che di coinvol-gimento e partecipazione, il PROGETTO PQM. Il nostro Istituto già lo scorso anno è stato selezionato per la realizzazione del progetto mirato al Potenziamento degli apprendimenti nell’area logico-matematica”.Quest’anno la Scuola ha partecipato al Progetto in una duplice direzione di interventi:

come proseguimento nell’AREA LOGICO – MATEMATICA con il coinvolgimen-to degli studenti delle classi seconde di Scuola Secondaria e dei docenti di ma-tematica, prof.ssa Saveria Cartia e prof. Salvatore Licitra;

come miglioramento degli apprendimenti nell’ AMBITO LINGUISTICO – ESPRESSIVO con la partecipazione delle classi prime e delle insegnanti di LET-TERE, prof.sse Elvira Artale e Rosy Mary Franzò.

Le azioni migliorative sono state sviluppate di pomeriggio con due incontri settimanali a partire dal mese di FEBBRAIO e fino al mese di APRILE con interventi di supporto forma-tivo alla fine dei quali è stato realizzato un SERVIZIO TELEVISIVO andato in onda su Video Mediterraneo nel quale sono stati evidenziati da docenti e studenti coinvolti, obiettivi, fasi di realizzazione, didattica e risultati raggiunti.

PQM: QUALITÀ E MERITO PER TUTTI

Le classi coinvolte

Classe I A Classe I CClasse II B Classe II C

Page 16: giornalino arcolabaleno giugno

16 L’arcobalenodelle nostre idee

IL 19 Marzo è San Giuseppe, protettore dei poveri, dei falegnami, degli orfani

e delle ragazze nubili. In alcune zone d’Ita-lia, poiché coincide con la fine dell’inverno, in questo giorno, come rito propiziatorio si brucia il residuo del raccolto dei campi e sulle piazze si accendono falò da superare con un balzo e attorno al fuoco si intonano canti per San Giuseppe. In alcuni paesi della Sicilia, invece, è tradizione invitare i poveri a pranzo. Anticamente anche a Rosolini, per San Giuseppe, si istituiva un banchetto per i poveri dal quale ha avuto origine la tradi-zionale “ cavalcata”. Si narra che in occa-sione del banchetto dei poveri, alcuni con-tadini, osservando il tavolo vuoto, di gran galoppo corsero a casa propria per rifornire il banchetto di cibo. Discutendo su chi fos-se arrivato per primo, decisero di ripetere la prova l’anno successivo e così via negli altri anni a seguire. La “cavalcata” ancora oggi è una manifestazione molto attesa: durante la mattinata, nel giorno della festa, carri siciliani e cavalli bardati sfilano per le

vie principali del paese. Nel primo pomerig-gio c’è la vendita all’incanto dei doni votivi e subito dopo l’uscita, dalla Chiesa Madre, della statua di San Giuseppe che viene por-tata per le vie della città accompagnata da numerosi fedeli in preghiera. Il rientro del simulacro è accompagnato, così come l’u-scita, dal suono delle campane e da fuochi d’artificio. San Giuseppe rappresenta la fi-gura del “padre” per questo il 19 Marzo è anche la “festa del papà”: tutti i papà sono festeggiati dai fi-gli che in vari modi esprimono il loro affetto nei loro confronti.

Classi V A/B/CScuola Primaria

San Giuse ppeIL NOSTRO PROTETTORE

Anthony Micieli classe V A

Corrado Maucieri classe V B

Michelangelo III sezione

Per i piccoli di Scuola dell’Infanzia e Primaria soffermarsi a riflettere e ricordare le varie festi-vità che intercorrono nel corso dell’ anno scolastico diventa un momento imprescindibile dell’attività didattica e al tempo stesso significativo, tanto più quando si tratta di una persona fondamentale per la loro vita: il PAPA’. Così è stato per loro affettivamente importante cimen-tarsi in lavoretti, biglietti augurali, disegni e pensieri per rendere il giusto omaggio a chi li aiuta e li guida nella crescita. Viva viva la FESTA DEL PAPA’ CHE… DIMENTICARE MAI SI DOVRA’.I docenti delle classi I

Biglietto realizzato dagli alunni di Prima...

Omaggio al Papà dai piccoli dell’InfanziaGaia III sezione

Christian III sezione

Alessia Fratantonio I C Scuola Primaria Sofia Pirruccio I C Scuola Primaria

... Con un pensiero per i loro papà

EDUCANDO ALL’AFFETTIVITÀ RICORDANDO...

La festa del papà

Page 17: giornalino arcolabaleno giugno

L’arcobaleno delle nostre idee 17

La festa della mamma

In occasione della festa della mamma le insegnanti SAMBITO ANGELA, TROMBATORE SAVERIA e GIUNTA GIUSEPPINA hanno avuto un’idea carina da regalare a tutte le mamme della classe II B: il sapone di marsiglia fatto in casa. Esso è stato confezionato con materiali rustici quali la carta da pacco beige, la rafia, dei girasoli e delle spighe, completato da un “Attestato di merito per la miglior mamma del mondo” colorato dai bambini. Il tutto ci ha dato l’opportunità di parlare degli usi e costumi del nostro paese e dare la possibilità agli alunni di capire le trasformazioni e i cambiamenti che avvengono nel tempo.Si è spiegato che il sapone di marsiglia si faceva in casa come il pane. Venivano utilizzati ingredienti di scarto come l’olio fritto o andato a male e i fondi che sedimentavano negli orci.Questi uniti ad acqua e soda caustica venivano cotti; il tutto era poi raffreddato, tagliato e messo ad asciugare. Il sapone così ottenuto veniva usato per lavare la biancheria e per la pulizia della persona.

Classe II B - Scuola Primaria

UN REGALO FUORI DAL NOSTRO TEMPO

Un fiore per la mammadai piccoli dell’ Infanzia...

... E un cuore colmo d’amoredagli alunni di prima...

Come il castello più bello per viverci insieme al meglio!!!

Martina III sezioneChiara Moriana I B Scuola Primaria

Cristina Puglisi I B Scuola Primaria

Classe II B Scuola Primaria

Omaggio alla mamma dalla classe II A a tempo pieno

Page 18: giornalino arcolabaleno giugno

18 L’arcobalenodelle nostre idee

IN VIAGGIO...I “piccoli”dell’Infanzia

I piccoli delle terze sezioni insieme a insegnanti e genitori hanno visitato il Mulino ad Acqua. E’ situato in un angolo della Sicilia, a Cava Ispica in una misteriosa e affascinan-te vallata dell’illustre città della contea di Modica. Arrivati sul posto tutto sembrava fantastico. La guida ha spiegato ai bambini l’appassionato lavoro della famiglia Cerru-to che, risalente alla prima metà del XVIII secolo, ha fatto rivivere antichi ricordi.Abbiamo potuto osservare come le pale del Mulino tutt’oggi perfettamente funzio-nanti spinte dall’armonioso gioco dell’acqua fanno rimuovere l’antico mozzo, e così come per magia il grano diventa farina sotto l’incedere instancabile delle macine in pietra. Le grotte scavate nel-la roccia mostrano ancora i segni della vita degli abitanti del passato: la casa del mugnaio ricavata nella roccia e i suoi attrezzi da lavoro gelosamente custoditi; la stalla ed il fienile conservano ancora intatti i profumi e le tradizioni locali. Durante il tragitto Ispica-Rosolini, i bambini hanno cantato contenti e felici di ritornare a scuola.

Le insegnanti della Scuola dell’Infanzia

…AL MULINO AD ACQUA

I bambini di terza sezione vanno a visita-re il Borgo Medievale di Cozzo Cisterna a pochi Km. da Rosolini. Ad attenderli c’è la guida che spiega in parole chiare la storia del Borgo. Tanti anni fa i Gesuiti venivano privati di tutti i loro averi. Dopo un lun-ghissimo periodo di abbandono l’antico Borgo ha ripreso a vivere, e questo grazie alle ristrutturazioni edilizie e alle ricer-che storiche attraverso le quali è stato possibile ricostruire nei minimi dettagli i luoghi, gli usi, i costumi degli abitanti di un tempo. In ogni singola casetta del vil-laggio i bambini hanno potuto osservare:“u liettu ‘ca naca a vientu”, “ a casa ro Iur-nataru”, “u tavulu ri manciari”,“u tilari”, usato per tessere la biancheria, “a putia”, “a casa ra’lavannera” ecc. Le casette, gli

attrezzi da lavoro, hanno dato la possi-bilità ai piccoli di capire come vivevano gli abitanti del posto e di quell’epoca. I piccoli, qualcosa avranno assimilato e potranno così raccontarlo a casa. E anco-ra… Le vie dei borghigiani erano strette, non esistevano le macchine e per spo-starsi da un posto all’altro usavano l’asi-no o il cavallo. La lezione è stata davvero interessante… E’ ora di fare una pausa pranzo.I bambini accompagnati anche dai geni-tori vengono ospitati in una grande sala attrezzata con tavoli e sedie dove final-mente possono ristorarsi. Dopo si ritorna a scuola felici e contenti di questa fanta-stica esperienza.Le insegnanti della scuola dell’infanzia

… A COZZO CISTERNAInsegnanti e bambini di prima, se-conda e terza sezione si sono recati al Parco Forza presso Cava Ispica. Alle 9.15 circa sono arrivati i pulmini……Tutti pronti per il viaggio. Durante il tragitto i bambini cantano, sono euforici e non vedono l’ora di esplo-rare il luogo da visitare. Ad attenderci una guida, la quale si è soffermata a spiegare le parti più salienti del posto. Abbiamo potuto osservare i resti del Palazzo Marchionale, un immenso edificio difeso dagli strapiombi natu-rali. In esso si entrava attraverso un grande portone di legno e altre due porte più piccole. Oggi restano poche mura che resistettero al terremoto del 1693. Abbiamo potuto notare anche il pavimento dell’antica chiesa SS. Annunziata esistente dentro il Ca-stello. Invece il Museo è situato in una grande grotta, al suo interno, prove-nienti dagli scavi effettuati sia nel Par-

co che nei dintorni, sono raccolti alcu-ni reperti ceramici di varie epoche. Ciò che ha incuriosito di più grandi e pic-cini sono state le cento scale che por-tavano ad un pozzo profondo scavato nella roccia e che venivano usate per trasportare l’acqua, attraverso una catena umana fino in superficie. Non si sa tutt’oggi con esattezza quando quest’opera sia stata realizzata. Per alcuni forse nel periodo Bizantino o Arabo. L’escursione è stata fatta a misura di bambino. Al termine del-la visita i piccoli insieme a genitori e insegnanti hanno potuto fare un pia-cevole pic-nic nell’immenso verde del Parco; approfittano inoltre per fare qualche scivolo o altalena. Verso le 12,00 tutti contenti e soddisfatti si ri-torna a scuola .

Le insegnanti della Scuola dell’Infanzia

…AL PARCO FORZA

Adriana III sez. Alice III sez. A

Giorgia III sez.Vittoria III sez.

Alessia III sez.

Edoardo III sez.

Vincenzo III sez.

Page 19: giornalino arcolabaleno giugno

L’arcobaleno delle nostre idee 19

...S’IMPARA!!!I “piccoli”dell’Infanzia I“più grandi”della Primaria

Giorno 4 aprile 2011 noi alunni delle classi seconde siamo andati a Ra-gusa al laboratorio CIOCCODOR…alla scoperta del nostro “prezioso cioccolato”. Ci hanno accompagnati le maestre che con tanta devozione sono state puntualissime all’appuntamento. Arrivati al laboratorio una pasticciera ci ha spiegato da dove viene il cacao, com’è fatto il frutto e come si lavora per farlo diventare cioccolato. Dopo ci ha mostrato come si realizza un UOVO DI PASQUA. “In uno stampo trasparente il pastic-ciere ha versato il cioccolato liquido in modo da farlo aderire sulle pareti interne. Ha atteso pochi secondi, poi ha aggiunto la sorpresa, ha chiuso lo stampo, l’ha lasciato riposare e raffreddare. L’uovo pronto viene poi decorato con glassa bianca e colorata oppure confezionato con della car-ta lucida e colorata.” Abbiamo infine assaggiato la cioccolata pronta e abbiamo comprato delle uova di Pasqua per portarle con gioia a casa.

Classe II B

…AL LABORATORIO DEL CIOCCOLATO

Alla scoperta del gustoPer la salvaguardia della natura

Per rivivere l’atmosfera romana

Quest’anno noi alunni delle classi terze abbiamo voluto conoscere meglio il nostro territo-rio: ricco di storia e di bellezze naturali. E’ per questo che le nostre gite hanno avuto come mete luoghi ricchi di storia e di meraviglie dal punto di vista paesaggistico. Abbiamo visi-tato l’oasi di Vendicari e Pantalica. A contatto con la natura abbiamo visto animali e piante particolari, ci siamo innamorati dei luoghi e abbiamo deciso di diventare AMICI E PROTET-TORI DELLA NATURA perche è molto importante rispettarla, custodirla e salvaguardarla.

Classi III A/B/C

… A VENDICARI E PANTALICA

Il 10 Maggio… finalmente è arrivata l’attesa gita a Piazza Armerina. Un misto di emozio-ni si confondevano in noi: ci sentivamo felici nel pensare al divertimento della giornata e… al tempo stesso… eravamo tristi al pensiero di trascorrere l’ultima gita insieme ai no-stri compagni di classe e ai nostri insegnanti. Il viaggio è stato lungo, ma viverlo insieme lo ha reso allegro e divertente. Arrivati a destinazione, siamo stati accolti da una guida che personificava, con i tipici vestiti dell’epoca, “Caio Gracco” il quale ci ha condotti a ROMALAND, un piccolo parco a tema. Qui abbiamo respirato un’atmosfera tipicamente romana tra una passeggiata fra i vari imperatori dell’antica Roma, una sosta presso la Bocca Della Verità, il tiro con l’arco e la lotta dei gladiatori, ecc…Ma la vera meraviglia … la Villa Romana del Casale! E’ davvero un esempio straordinario dell’architettura romana del terzo-quarto sec. d.C. con quei magnifici mosaici del pavimento che rappresentano

scene di vita quotidiana: la sala con le fatiche di Ercole, le corse al circo Massimo, le scene di caccia. La nostra attenzione però è stata atti-rata soprattutto dalle famosissime “Ragazze in bikini” sia per la ricchezza dei mosaici sia pensando alla modernità che avevano i Ro-mani tanto da farla sembrare una scena quasi attuale. Un’esperienza indimenticabile che ha concluso in bellezza le varie uscite didattiche che si sono succedute nei cinque anni della scuola primaria.

Classi V A/B/C

…A PIAZZA ARMERINA:

I“ragazzi”della Secondaria

Giorno 7 Maggio, insieme ad altri alun-ni del nostro Istituto, abbiamo avuto la possibilità di assistere, nel Teatro Me-tropolitan di Catania, ad una avventura romanzesca, tutta in lingua francese, intitolata “Voleur Gentilhomme” (ladro gentiluomo), una riduzione teatrale mes-sa in scena dalla compagnia Palkettosta-ge di Brescia e ispirata al personaggio di

Arsenio Lupin, il noto ladro gentiluomo ideato da Maurice Leblanc. La sto-ria è ambientata nella Parigi degli anni Trenta in cui Arsenio Lupin si trova a confrontarsi con l’agente investigativo britannico Herlock Sholmes, noto con il nome di Sherlok Holmes. Una protagonista della storia è Antoinette, una famosa attrice del cinema muto che si ritira dalla carriera per sposare il co-lonnello Sparmiento che le dona uno splendido e preziosissimo diamante blu del Maharaja Karah Selim. Purtroppo i geniali sistemi di sicurezza di un altro personaggio della vicenda, Ganimard, non servono a niente e il diamante blu viene rubato. Ganimard sospetta subito di Arsène Lupin e chiede l’aiuto dell’in-glese Sherlok Holmes. Lupin, così, non perde l’occasione per prendere in giro i due uomini con scambi di identità, travestimenti, trabocchetti. Molto divertiti e curiosi abbiamo seguito il meraviglioso spettacolo fatto anche di canti, balli, sceneggiate. Seguire e capire non è stato molto difficile per noi alunni perché ci eravamo già preparati sotto la guida della nostra prof.ssa di francese Rosita Pirosa, e conoscevamo la trama. Inoltre gli attori erano molto espressivi e con i loro gesti ci hanno facilitato nella comprensione della storia ricca di suspense e colpi di scena che ci hanno tenuto col fiato sospeso. Alla fine dello spettacolo gli attori si sono presentati e ci hanno dato il loro caloroso saluto a cui hanno fatto seguito i nostri altrettanto calorosi applausi.Questa è stata un’esperienza molto bella e soprattutto formativa perché ci ha permesso di avvicinarci alla lingua francese e al teatro che noi ragazzi cono-sciamo “poco o niente” mentre facciamo un gran uso di TV e cinema: tutt’altra cosa!

Vania Latino Classe IIB - Pietro Lorefice e Giuseppe Scribano Classe II C

… A TEATRO

Classe II A a tempo pieno

Classe II B

Le classi V A /B/ C

PER CONOSCERE LA CULTURA FRANCESE

Page 20: giornalino arcolabaleno giugno

20 L’arcobalenodelle nostre idee

Dall’Infanzia

Alla Primaria

In una scuola come la nostra in continua evoluzione i bambini vengo-

no a contatto ed hanno a disposizione strumenti che non possono

essere ignorati se non si vuole diventare obsoleti. Il mezzo informatico

infatti risulta essere un valido strumento di supporto, che permette ai

bambini di imparare in modo creativo e divertente. Il computer diventa lo

strumento per imparare giocando per questo si ritiene fondamentale che

nella scuola dell’infanzia ci sia un progetto o un laboratorio per l’utilizzo

del Computer. Il progetto “IMPARO CON UN CLIK” che ha visto impegnati i bambini di 5

anni dei due plessi del S. “Cuore” ha ottenuto un ottimo riscontro:i bam-

bini hanno dimostrato abbastanza interesse ed entusiasmo in tutte le

attività proposte. Attraverso l’utilizzo di software didattici hanno consoli-

“CLICCANDO”… SI IMPARA

dato ed arricchito gli obiettivi proposti all’interno

del progetto dando così un esito positivo.La docente referente

del progetto - Carmela Magrì

Anche quest’anno gli alunni delle terze sezioni sono stati coinvolti

nel progetto di insegnamento della

lingua inglese scaturito dalla consape-

volezza che la scuola oggi, operando

in una società globalizzata, assume

tra i suoi compiti anche quello di pro-

muovere l’apprendimento di più lingue

e che, il periodo compreso tra i 3 e i 5

anni, si configura nel bambino come

un momento di straordinario “assorbi-

mento” e di “fertilità”. Attraverso questo percorso educativo

si è cercato di contribuire alla forma-

zione e alla crescita globale del bambi-

no migliorando le sue capacità di rela-

zione interpersonale.Una delle docenti referenti

Maria Rosaria Ruta

PLAYING AT SCHOOL

Quest’anno la nostra scuola ha aderito al Proget-to Nazionale “ Frutta nelle Scuole” al fine di far

avvicinare i ragazzi, che non sempre lo preferisco-no, a questo ottimo alimento fin da piccoli e costru-ire in loro la cultura di una corretta e sana alimen-tazione che li accompagni fino all’età più adulta.Durante tutto l’anno, la ricreazione è diventata un momento di festa in tutte le classi soprattutto per i più piccoli della Primaria, che si sono visti arriva-re, cassette piene di tanta buona frutta di stagio-ne, con la curiosità di scoprire, di volta in vol-

ta, di quale frutto fosse il turno di essere gustato. I benefici che si possono trarre dal consumo di questo prezioso alimento sono innumerevoli e di volta in volta si è cercato di scoprirli o metterli in evidenza insieme.Nel periodo degli agrumi, in particolare le arance sono state assaporate in mille modi, come frutto, spremute o trasforma-te in ottimi panettoni. Con la forza della vitamina “C” , sono state il toccasana più efficace per combattere le epidemie

invernali di influenze e raffreddo-ri. E allora: “FRUTTA A VOLONTA’… PER SCOPRIRE CHE E’ UNA VERA BONTA’” . Questo è… un insegnamento che “frutta bene!!!”

Classi I Scuola Primaria

Un’iniziativa che...

“frutta bene”

Alice III sez.

MANGIANDO FRUTTA...SI CRESCE MEGLIO

Page 21: giornalino arcolabaleno giugno

L’arcobaleno delle nostre idee 21

Al PlessoS. Cuore

Al PlessoG. La Pira

Anche quest’anno nel nostro Istituto è stato realizzato il progetto GIOCO-SPORT, orga-

nizzato dal CONI per gli alunni della scuola pri-maria. I nostri alunni, durante l’anno, sono stati impegnati in attività ludico-motorie e di gioco-sport semplici e divertenti che hanno valorizzato le abilità individuali e privilegiato la socializzazio-ne e la cooperazione. Il progetto si è concluso con la Fase d’Istituto. Durante tale manifestazione gli alunni hanno eseguito i circuiti alla presenza di un rappresentante del CONI che ha premiato

UN PROGETTO SEMPRE ATTIVO

FESTEGGIANDO LO SPORT

IL 26 maggio 2011, noi alunni di IV C abbiamo partecipato alla festa conclusiva del pro-

getto GIOCO-SPORT al Palazzetto dello Sport di Siracusa. La festa si è aperta con la sfilata iniziale di bambini in rappresentanza delle va-rie scuole della provincia, che indossavano ma-

gliette e cappellini verdi, bianchi e rossi a ricordo del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Nei vari giochi eseguiti non ci sono stati né vincitori, né vinti, perché l’IMPORTANTE E’ PARTECIPARE!

Classe IV C - Scuola Primaria

Per l’ ottavo anno consecutivo il Pro-getto Giochi Matematici si ricon-

ferma come un’opportunità educativa per gli alunni che si confrontano con le proprie capacità logiche ed intuitive e con altre diverse realtà scolastiche all’insegna dell’amicizia e della socia-lizzazione per una crescita comune. Il progetto ha visto gli alunni, già dalla fine del mese di novembre, impegnati nelle esercitazioni e nelle successive qualificazioni che sono avvenute il 20 Dicembre 2010. L’11 Febbraio 2011 è invece stata la data delle finali d’isti-tuto che si sono svolte nella scuola di appartenenza. Giorno 25 Marzo 2011 alunni di terza, quarta e quinta di Scuola Primaria che hanno superato le finali d’istituto insie-me ai docenti referenti del progetto, si sono recati a Floridia presso l’Istituto Comprensivo Luigi Pirandello dove si sono svolte le finali provinciali dei gio-chi matematici del Mediterraneo 2011.

Il 29 Aprile 2011 presso il Teatro Comu-nale di Augusta si è svolta la premia-zione della fase provinciale dei giochi.

Alla manifestazione sono stati presen-ti i ragazzi che hanno partecipato alla Finale, accompagnati dai referenti del-

la propria scuola. E’ stata Rita Elisabeth Rubino della classe IV A ad essersi classificata, con un soddisfacente quarto posto, alle fi-nali regionali .Il 28 Maggio, presso il Consorzio Uni-versitario di Caltanissetta ha ottenuto altrettanti buoni risultati nella compe-tizione del più alto livello confrontan-dosi con i piccoli matematici prove-nienti dalle varie parti della Sicilia. -Speravo di arrivare in finale-commen-ta Rita Elisabeth – E sono molto con-tenta di questa esperienza. I risultati conseguiti fino ad ora sono motivo di soddisfazione per la nostra Istituzione scolastica sempre attenta a promuovere l’orientamento e il succes-so scolastico per ogni singolo alunno.

Le docenti responsabiliLuisa Aprile, Michela Cavallo,

Rosa Scollo, Saveria Trombatore

GIOCANDO CON LA MATEMATICA!!!

Alla Festa Territoriale di Siracusa

con coppe offerte dal CONI stes-so, le classi che hanno effettuato il miglior tempo nell’esecuzione del percorso. Le classi IV C e V A, distintesi nella Fase d’Istituto, hanno partecipato alla Festa Ter-ritoriale che si è tenuta a Siracusa il 26 maggio presso il Palazzetto dello Sport. Insieme agli alunni delle altre scuole primarie della provincia, hanno festeggiato lo “sport” con attività che li ha visti tutti vincitori e nessun perdente.

La referente del progetto Doc. Giuseppina Di Mari

Classe III C

Classe V AClasse IV C

Classe I CGiovanni Cascone, Efraim Di Mari Classi IV e V a Siracusa

Maria Chiara Dell’Ali, Corrado Di Tommasi

Classe II B

Gli alunni di Scuola Primaria partecipanti alle finali provinciali

Rita Elisabeth Rubino premiata alle finali Regionali

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22 L’arcobalenodelle nostre idee

Anche quest’anno il nostro Istituto ha avviato un piano dell’offerta formativa alquanto diversificato per dare a tutti gli alunni , in base alle loro inclinazio-ni e capacità, una miriade di opportunità educative mirate al raggiungimento di abilità cognitive – cre-ative – sociali necessarie per affrontare le tappe suc-cessive della propria formazione .La nostra scuola ha anche accolto l’opportunità of-ferta dall’Europa, attraverso i PIANI OPERATIVI NA-ZIONALI, di attingere dai fondi europei per investire sul miglioramento qualitativo di base degli alunni. Nell’ambito dell’azione C1, avente come obiettivo di migliorare le coscienze e le competenze degli alunni sono stati avviati e conclusi due percorsi per il po-tenziamento delle lingue comunitarie nella Scuola Primaria e Secondaria finalizzati al conseguimento delle CERTIFICAZIONI TRINITY e due percorsi di in-formatica al fine di far conseguire ai ragazzi la PA-TENTE EUROPEA.Per quanto riguarda l’azione C4 : Interventi indivi-dualizzati per promuovere l’eccellenza sono stati attivati i GIOCHI MATEMATICI e gli SCACCHI che hanno consentito ai nostri alunni di partecipare ri-spettivamente ai campionati provinciali e regionali.

Infine, il progetto PON TEATRO ha fatto migliora-re negli alunni le capacità espressive, creative e di comunicare attraverso l’uso consapevole dei vari linguaggi verbali e non verbali, sviluppando le con-nessioni tra gli stessi .I progetti hanno da subito suscitato una notevole curiosità da parte dei discenti anche perché abbi-nate ad attività didattiche e metodologiche d’in-segnamento diversificate e innovative rispetto al tradizionale metodo di insegnamento. Nell’ individuazione dei contenuti e delle attività per ognuno dei modu-li formativi, gli esperti esterni incaricati della do-cenza e i tutor d’Istituto si sono basati sui test di rilevazione iniziale e di in-

dagini al momento degli incontri in presenza. E’ possibile infatti affermare, che queste esperien-ze hanno fornito agli alunni un input motivazionale nuovo, tale da far ritrovare un interesse rinnovato verso l’apprendimento. Soprattutto quegli alun-ni che vivono in ambienti meno stimolanti, hanno

conosciuto una scuola capace di accogliere e accrescere le loro curio-sità, facilitare lo svilup-po delle loro attitudini e stimolare l’acquisizione di competenze che in situazioni scolastiche “normali” non avrebbe-ro potuto apprendere . Hanno sicuramente po-

UN’ OFFERTA FORMATIVA DIVERSIFICATAA MISURA DI OGNI ALUNNO

tenziato l’autostima e la convinzione che tutti possono migliorare il proprio percorso forma-tivo di crescita.

La Vicaria Prof.ssa Mariateresa

Cirmena

PON INGLESE - Primaria

PON INFORMATICA- Primaria

... Durante la Via Crucis

PON di SCACCHI ...

... Un momento delle gare di scacchi

PON GIOCHI MATEMATICI- SecondariaPON INFORMATICA - Secondaria

PON TEATRO- Secondaria...

PON TEATRO- Primaria

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L’arcobaleno delle nostre idee 23

La chiusura dell’anno scolastico 2010/11, segna la cessazione del servizio e quindi il raggiungimen-to di una meritatissima pensione per ben sei delle più apprezzate e conosciute docenti di Scuola dell’ Infanzia di Rosolini: Rosetta Boscarino, Concetta Gelone,Concetta Magrì, Maria Mallia, Susanna Mar-cato e Giuseppina Scala. A tutte loro, che dopo tanti anni di amore e de-dizione rivolti alla comunità scolastica lasciano l’incarico,noi colleghe desideriamo esprimere il nostro affetto e nel contempo il nostro rammarico e dispiacere per il vuoto che lasceranno nella nostra scuola.“Ebbene sì carissime, ci siamo, siete arrivate al traguardo, e la cosa più bella per voi è che ci siete arrivate “insieme’’. Le stesse persone che tanti anni fa si sono ritrovate casualmente nello stesso posto di lavoro da allora sono cresciute “insieme’’sia professionalmente che umanamente, fino a diventare quello che oggi rappresentate per tutta la comunità: un pun-to di riferimento per tutti noi docenti, un esempio di professionalità da seguire quali inse-gnanti che in tutti questi anni, sempre con la massima serietà, hanno dato a tutti, colleghe, alunni e genitori il meglio di sè. Ci sembra doveroso dunque, esprimere a tutte voi la nostra simpatia e stima con l’augu-rio di un felice e lunghissimo pensionamento ricordando però che rimarrete sempre quelle “Maestre” con la M maiuscola dell’Istituto Sacro Cuore.Grazie per l’impronta che avete lasciato!!!

Le colleghe della Scuola dell’Infanzia e tutta la comunità scolastica

UN ALTRO ANNO SE NE VA

SALUTI STRAORDINARI PER COLLEGHI SPECIALI

La pensione finalmente è arrivata anche per te… Congratulazioni!!! Sappi comunque che la tua serietà, la tua costanza nel lavoro e la tua professionalità ci mancheranno. Un sincero abbraccio e un affettuoso saluto. I tuoi colleghi e tutta la comunità scolastica

A CARMELA CRISCIONE…“…UN SINCERO AUGURIO PER LA PENSIONE”

UN SALUTO PER SEI DA TUTTA LA SCUOLA DELL’INFANZIA

L’insegnante Giorgio Nicastro, Gino per i colleghi, dal 1° settembre 2011, dopo 35 anni di insegnamento, andrà in pensione. Nel nostro Istituto scomparirà così quasi del tutto la figura del “ maestro” in quanto Gino è stato una delle ultime figure maschili ad operare nel settore della Scuola Primaria.Durante la sua lunga carriera, è stato testimone delle trasformazioni subite dalla scuola elementare con l’avvicendarsi dei vari governi: dal “ maestro unico”, il solo artefice della formazione educativa dei suoi allie-vi, alla realtà dei “moduli” dove il confronto, la cooperazione, la sinergia degli interventi con i colleghi lo hanno contraddistinto per la sua innata disponibilità. La sua semplicità, la sua presenza costante, il suo sapersi adattare in ogni circostanza saranno per sempre ricordati da noi colleghi e soprattutto dai suoi alunni. Caro Gino di vero cuore ti auguriamo di godere il tuo meritato riposo e che il post- pensione sia pieno di tante belle cose da vivere, circondato dall’affetto della tua famiglia.

I tuoi colleghi e tutta la comunità scolastica

PER IL COLLEGA GINO

L’anno scolastico è giunto al termine e, ripercorrendo insieme le varie tappe, abbiamo valutato con grande soddisfazione i progressi scolastici conseguiti e soprat-tutto ricordato con immenso piacere i vari momenti di spensierata convivialità in cui si sono consolidati rapporti di convivenza e collaborazione anche al di fuori dei so-liti contesti, come in occasione delle ricorrenze festivee delle visite guidate. Chissà cosa ci aspetta in classe terza: siamo ansiosi di vi-vere una nuova avventura!

Classe II A a tempo pieno

QUANTE BELLE ESPERIENZE NELLA CLASSE SECONDA A TEMPO PIENO!!!

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24 L’arcobalenodelle nostre idee

Sull’isola Happy Island vivevano felici il re Corallo e la regina Acquamarina, molto umili e

amati per la loro bontà. - Magari tutti avessero una regina come te - diceva ogni suo suddito. Nell’isola viveva anche

una strega che era invidiosa dell’amore che gli abitanti dell’isola provavano per la regina

e cercava un modo per sbarazzarsene. Un giorno, mentre la coppia dei reali passeggiava

tranquillamente nel giardino, la regina raccolse un fiore, lo annusò e immediatamente si tra-

sformò in una sirena. Cadde a terra, cominciò ad ansimare, a respirare affannosamente; sta-

Nuotando, nuotando arrivò in una grande città, “Pesciolan-

dia” e tanti pesciolini le andaro-no incontro, si presentarono a lei e fecero subito amicizia. La bella sirena si attirò molto presto le simpatie di tutti tanto da essere soprannominata la “Regina dei Pesciolandesi”. Fra di loro c’era però un gruppo, i Malvagius, che da tempo ter-rorizzava gli abitanti del mare. Ora, la loro invidia nei confronti della regina fece accadere ciò che la conchiglia aveva previsto. Fra il gruppo dei malvagi spicca-vano la seppia-petrolio, il pesce-monnezza e il polipo-ciminiera che, con i loro liquidi velenosi, cominciarono a rendere invivibili le splendide e limpide acque in-torno alla città. Molti pesciolini e molte piante erano già morte.

Librinfest 2011: primo e quarto posto alla nostra Primaria

Classe V B vincitrice del concorso

va per morire quando il re che l’amava tanto la gettò in mare: preferiva saperla lontana da lui ma viva piuttosto che morta. La bella sirenet-ta, una volta in mare, cominciò a nuotare verso i fondali quando incontrò una grande conchiglia che così la salutò: - Benvenuta nel nostro mondo marino: è un mondo meraviglio-so ma pieno di insidie. Aspettavamo una regi-na come te, dall’animo

buono e gentile, che portasse la pace nelle no-stre acque. Ma stai attenta! Per dimostrarti la mia generosità ti regalo la mia perla. È magica: con essa si possono esaudire tre desideri. Pren-dila, ti servirà!Acquamarina, ancora scossa e triste per ciò che le era successo, accettò il dono, ringraziò la con-chiglia e continuò il suo viaggio.

L’EROINA DEI FONDALI MARINI

Pubblichiamo il racconto che si è classificato primoal concorso “L’officina delle storie”

Page 25: giornalino arcolabaleno giugno

L’arcobaleno delle nostre idee 25

Dovevano andare via! Ma dove? Per un tratto il mare era sporco e nero. Dove-

vano cercare un rifugio. Uno dei pesci più vecchi, allora, si ricordò di una grande bale-na, molto buona che avrebbe potuto ospi-tarli nella sua pancia fin quando le acque si fossero calmate. Ma la balena viveva mol-to lontano: come potevano fare arrivare il loro richiamo d’aiuto? La sirenetta a questo punto si ricordò della perla e pensò che era proprio il momento di usare il suo potere magico esprimendo il primo desiderio. La prese fra le mani e disse: -Perla splendente, perla brillante fa che la balena arrivi in un istante!

Uscirono dalla balena e si abbracciarono, ma c’era ancora un grosso pro-blema da risolvere: il mare era inquinato. Come fare per farlo ritornare

a splendere? Allora la sirena pensò al secondo desiderio e così recitò: - Perla bianca, perla lucente fa che il mare diventi splendente! La perla emanò una luce bianchissima che fece ritornare le acque del mare limpide e trasparenti come non erano mai state. I pesci erano felicissimi.Anche la regina era con-tenta ma le mancavano il suo re e la sua isola. I pesciolini lo capirono e dopo tutto quello che lei aveva fatto per loro pensarono fosse arrivato il momen-to di ricambiare e farle un regalo. Ora che la sua missione si era conclusa, la conchiglia prese la perla e la usò per il terzo desiderio:- Perla brillante, perla lucente fa che la regina ritorni sull’isola dove la sua gente l’attende! La sirenetta ebbe giusto il tempo di salutare gli amici del mare e in un batti-baleno si ritrovò sulla spiaggia di Happy Island. Il suo popolo la accolse con molto affetto e lo sposo l’abbracciò forte e la baciò. Il re l’aspettava da tem-po perché sapeva che sarebbe ritornata: era stata vittima di un incantesimo grazie al quale con i suoi buoni sentimenti aveva salvato il mare e tutte le sue creature. Da quel momento vissero per sempre felici e contenti.

Librinfest 2011: primo e quarto posto alla nostra Primaria

In un batter d’occhio la balena fu lì e tutti i pesci vi entrarono. La balena immediata-mente si allontanò.I Malvagius rimasero da soli nella città or-mai disabitata. Con il passare dei giorni anche per loro sopravvivere era diventato difficile: non si respirava più, il mare era nero nero , nuotavano senza meta e sen-za vedere dove andavano. -Cosa abbiamo fatto!- si dicevano -Magari ci perdonasse-ro! Pensarono, quindi, di cercare la balena per chiedere umilmente scusa e implorare il perdono. Dopo qualche giorno di ricerca

trovarono la balena. I pesciolini ascoltaro-no le loro parole ma non si fidavano del tutto mentre la sirena, buona come sem-pre, li convinse a far pace, a restare uniti e ritornare nella loro città. Lei sapeva come era triste vivere lontano dalla propria terra, lei che era stata costretta ad abbandonarla!

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26 L’arcobalenodelle nostre idee

IL racconto che avete appena letto nelle pagi-ne precedenti, ha sviluppato il tema, oggi più che mai attuale, del “Rispetto dell’am-

biente” perché , la CULTURA INCONTRA L’AM-BIENTE è stato l’argomento proposto dal Concorso l’ “Officina delle Storie” nel contesto della manife-stazione LibrinFest organizzata dal Comune e ri-volto a tutti gli alunni delle classi IV e V degli Istituti di Rosolini. Viaggiando con la fantasia, tra luoghi e personaggi reali e fantastici, i nostri piccoli scrittori in erba si sono sbizzarriti a creare storie e trovare marchingegni per salvare il pianeta Terra da malefici fattori inquinanti. Anche i ragazzi delle Scuole Secondarie hanno partecipato al concorso a loro riservato dal titolo “Creativa-mente”, per il quale si sono cimentati a riflettere sul tema proposto con la creazione di originali rappresentazioni grafiche.Tutti i nostri alunni si sono sentiti coinvolti nell’in-venzione-creazione dei lavori partecipando ognu-no con il proprio personale contributo: con un pen-siero, con un disegno o un fumetto, con didascalie scaturite dalla fantasia di ciascuno sperimentando svariate e originali tecniche grafico-pittoriche. Brillanti sono stati i risultati conseguiti dal nostro Istituto che si contraddistingue non solo per il primo posto della Scuola Primaria, andato alla classe V B, ma anche per il quarto posto della classe IV C con

il racconto “Missione possibile: salviamo il mare!”, in cui la Balena Azzurra insieme ai suoi amici acquatici e chiedendo aiuto ai cugini uccelli, libera le preziose acque del mare dall’inquinamento di una nave pe-trolifera che da anni estraeva e trasportava petrolio facendo ammalare gravemente tutti i pesci.Riconoscimenti particolari sono andati inoltre alla Scuola Secondaria per l’originalità del messaggio e le tecniche utilizzate. Premiati sono stati così: Vincenzo Giuliano III C, Amore Fabio III B e Alessia Assenza I B.Tutti i partecipanti della Primaria sono stati omag-giati di un kit di libri per l’arricchimento della biblio-teca di classe, mentre i ragazzi della Secondaria hanno ricevuto ognuno una pen drive. Al primo e al quarto posto della Primaria sono an-dati inoltre rispettivamente buoni da 50 e 30 euro e una gita insieme alle altre classi vincitrici per com-pletare, con momenti di animazione, la riflessione sulla difesa dell’ambiente con attività finalizzate al riciclaggio dei materiali. Non poteva andare meglio di così…. La serietà e la dedizione con cui ci impegniamo ad affrontare ogni iniziativa sono stati in parte ripagati dai risultati con-seguiti. Al di sopra di tutto resta poi il messaggio oggetto della riflessione: Dare sempre il nostro contributo per… “Vivere felici sul nostro pianeta Terra che è il

giardino di tutti e la nostra eredità personale, com-battendo contro l’inquinamento dell’ ignoranza e del vandalismo”. (Dal racconto “Arret, il Pianeta da salvare” – classe V C)

La Redazione

FIOCCANO PREMI PER SCRITTORI E ARTISTI IN ERBA DEL NOSTRO ISTITUTO

Noi a Librinfest

Particolari del racconto MISSIONE POSSIBILE...

... SALVIAMO IL MARE 4° classificato- classe IV C

... Alessia Assenza I B

... Vincenzo Giuliano III C...

Realizzazioni grafiche premiate. Fabio Amore III B...

Page 27: giornalino arcolabaleno giugno

L’arcobaleno delle nostre idee 27

La scuola sta per finireed io ho tante cose da dire.Quest’anno è trascorso velocemente

e per le vacanze ho tante cose in mente.

L’estate sta arrivandoal mare stiamo andando,chiuderemo i libri nei borsoni,apriremo stuoie e ombrelloni.Ma l’estate non dura per sempre,

perché a scuola si ritorna a settembre.

PENSIERI DI FINE ANNO...

. . . E SALUTI F INALI

Verso le vacanzeOra che finisce la scuola

la maestra si sente sola,

quel silenzio sembra strano

non c’è più quel gran baccano.

Per fortuna solo pochi mesi durerà

perché a settembre a scuola si ritornerà.

Fra un po’ la scuola finiscee il mio piccolo cuore gioisce,il mio cervello sta per scoppiarema tra qualche giorno si potrà riposare.La noiosa sveglia ormai non suoneràanche il mio corpo si riposerà,e quando poi la pagella prenderòspero proprio che bei voti troverò!

I bambini di Scuola dell’Infanzia hanno sa-lutato la fine dell’ anno scolastico regalan-do ai genitori momenti emozionanti con il FESTIVAL DELL’ AMICIZIA. Ruotando infatti attorno a sentimenti di solidarietà e cooperazione, i temi princi-pali dei vari spettacoli proposti sono sta-ti “L’Italia e alcuni paesi europei” per i 5 anni, e le “Stagioni” per i 3-4 anni. E’ stato un susseguirsi di canti, balli, dialoghi, co-stumi particolari in cui in alcuni suggestivi istanti, è prevalsa l’emozione dei piccoli, che sono stati subito rincuorati dagli ap-plausi dei presenti in sala. I bambini sono stati eccezionali!!! Bisogna considerare la loro tenera età. Il grande merito è delle insegnanti che hanno lavorato parecchio per riuscire a trasformare i piccoli allievi in attori brillanti. Essere attori per i no-stri bambini è stato così, quasi normale, non hanno perso la calma neanche negli inconvenienti di ogni spettacolo, come una gonnellina capricciosa che non vuole saperne di stare su, o una scarpetta che se ne va per conto suo. Ogni tanto qualcuno fa un saluto con la mano ad una persona del pubblico, regala un sorriso a chi lo chiama per nome per qualche foto ricor-do, tutto fa parte del gioco. Un gioco che si chiama vita e che rende il mondo più genuino quando i bimbi sono sereni e feli-ci. Tutto questo è merito di chi ha lavorato con professionalità, con amore per l’in-fanzia e spirito di sacrificio verso il mondo della scuola. Gli spettatori hanno avuto la gioia di trascorrere qualche ora tranquilla-mente lasciandosi trascinare nel mondo meraviglioso e magico dell’infanzia.

Le docenti di Scuola dell’ Infanzia

Classi IV A/B Scuola Primaria

I bambini delle III sezioni festeggiano l’ ITALIA... ... La FRANCIA...

... La SCOZIA...... La SPAGNA...

... Nel FESTIVAL DELL’AMICIZIA

Page 28: giornalino arcolabaleno giugno

1° ISTITUTO COMPRENSIVOSTATALE “S. CUORE”SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADOVia Soldato Pitino, s.n. - 96019 ROSOLINI (SR)Tel. e fax 0931 856582 - Presidenza 0931 855230

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Direttore responsabile Dirigente scolastico Dott. Giovanni Di Mari; Condirettori Docenti Valeria Baglieri, Margherita Calvo, Carmela Magrì; Redattori Tutti gli Alunni e Docenti dell’Istituto. Si ringraziano il Personale di Segreteria e il Personale Ausiliario.Impaginazione e stampa: Grafiche Santocono - Rosolini - tel. 0931 856901

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