GIORNALE DI BRESCIA MERCOLEDÌ 16 MAGGIO 2012 Scuola ... · Per questo motivo Brescia Soccorso ......

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Emergenze Esercitazioni lungo il fiume Chiese per sapere come agire Sicurezza Studenti di pattuglia sulle strade del fine settimana U n amico cade dalla bici- cletta, la nonna si sente male. Sono solo alcune delle situazioni di emer- genza che un bambino potrebbe do- ver affrontare nella vita di tutti i gior- ni. Per questo motivo Brescia Soccorso e la Circoscrizione Nord hanno crea- to «Primo soccorso: so cosa fare», un progetto nato in collaborazione con l’Istituto comprensivo Nord Uno e dedicato ai bambini delle scuole ele- mentari. Lo scorso sabato mattina le classi quinta A e B della scuola Corridoni hanno partecipato a una lezione inte- rattiva tenuta dai volontari di Brescia Soccorso nella loro sede. In questa occasione gli alunni hanno visto le varie facce del lavoro dei volontari, scoprendo sia cosa succede nella centrale operativa quando arriva una chiamata di richiesta di soccor- so, sia cosa si deve fare quando ci si trova davanti ad un’emergenza. At- traverso la simulazione di incidenti e di telefonate al 118, i bambini hanno imparato l’importanza dei primi mo- menti del soccorso, scoprendo come il reagire tempestivamente sia fonda- mentale per aiutare chi è in difficol- tà. «Hanno truccato un nostro compa- gno per farlo sembrare ferito e ci han- no insegnato come soccorrerlo e chiedere aiuto senza farsi prendere dal panico» racconta Nicolò, uno dei partecipanti. «Alcune informazioni le avevo già sentite, ma ho imparato come parlare al telefono con l’opera- tore del 118 e come spiegare la situa- zione nel modo più veloce possibile» aggiunge il compagno Andrea. «Il coinvolgimento dei bambini è fon- damentale - spiega Lorenzo Manes- si, responsabile della formazione dei volontari di Brescia Soccorso - l’età della responsabilizzazione si è abbas- sata, per questo già alla fine delle ele- mentari è necessario che il bambino abbia coscienza di quello che succe- de intorno a lui anche in casi di emer- genza. Il compito dei volontari è quel- lo di aiutare questo processo ascol- tando le richieste e le domande dei bambini per chiarire al meglio i loro dubbi». Durante l’esperienza alla sede di Bre- scia Soccorso gli alunni della scuola Corridoni hanno anche potuto osser- vare da vicino le ambulanze e le auto di servizio dei volontari, approfittan- do dell’occasione per salire a bordo e vedere alcune delle strumentazioni dei mezzi di cui hanno sentito parla- re durante la lezione. «Insegnare ai bambini le tecniche di primo soccorso non è cosa da tutti i giorni per i nostri volontari» ha com- mentato Ludovica Paolucci, la presi- dentessa di Brescia Soccorso, «e per questo "Primo soccorso: so cosa fa- re" è nato come una sfida. I risultati sono molto positivi per l’alto grado di coinvolgimento degli alunni, che hanno dimostrato grande entusia- smo e voglia di imparare». Alla fine della mattinata i bambini hanno ricevuto un attestato di parte- cipazione al corso, una coccarda di Brescia Soccorso e uno spuntino of- ferto da Valledoro. «Primo soccorso: so cosa fare» non termina qui: ad ogni classe è stato consegnato un car- tellone da decorare con disegni e im- pressioni nati dalle riflessioni raccol- te dopo l’esperienza con i volontari. Prima della fine dell’anno scolastico i lavori raccolti saranno esposti nella sede di Brescia Soccorso in una mini- mostra e poi utilizzati come materia- li didattici per le classi future. «Progetti interessanti come questo» commenta alla chiusura dei lavori Marco Rossi, presidente della Circo- scrizione Nord, «aiutano a creare una rete solida tra le diverse realtà del nostro territorio e a far conoscere la cultura della salute anche ai nostri bambini». Silvia Pochetti SUPERIORI Granfinale per Booktrailer Appuntamento lunedì 21 maggio per il gran finale di Booktrailer, il festival dedicato dal liceo scientifico Calini ai video che unendo immagini, parole e musica stimolano il desiderio di leggere. Al centro i 23 booktrailer realizzati da ragazzi delle superiori bresciane e non solo. a pagina 53 UNIVERSITÀ RiflessionisulmeritoalSanGiorgio Come valorizzare il merito nelle imprese? Come far emergere il talento dei giovani? A queste e ad altre domande hanno cercato di rispondere tre imprenditori (Battista Albertani, Giorgio Bressi e Flavio Pasotti) in un incontro organizzato al Convitto San Giorgio. a pagina 54 All’incontro conibambini dellaCorridoni erapresente ancheilpresidente dellaNord, MarcoRossi (foto Neg) Emergenze Primo soccorso, i bambini sanno cosa fare Il progetto, avviato con gli alunni di quinta della elementare Corridoni, è promosso da Brescia Soccorso, Circoscrizione Nord e Istituto Nord Uno Lezionipratiche Agli alunni è stato mostrato cosa fare e come rispondere alle domande che gli operatori della centrale del 118 possono porre loro in caso di emergenza. Sono anche saliti sui mezzi a disposizione dell’associazione di volontari e hanno ricevuto una coccarda e un attestato di partecipazione al progetto (foto Neg) U n’esperienza en plein air per gli allievi delle tre classi della scuola secondaria di primo grado paritaria «Padre Gio- vanni Bonsignori» di Remdello. Gli alun- ni lungo l’argine del fiume Chiese, nel ter- ritorio al confine tra Remedello e Acqua- fredda, sono stati protagonisti di un’esperienza che ha unito natura e di- dattica: «Il gioco del soccorso». Attraver- so la collaborazione con la sezione Cai di Bozzolo (Mantova), hanno potuto ap- prendere le nozioni basilari di primo soc- corso. Gli alunni, accompagnati dagli in- segnanti di Scienze motorie e di Tecnolo- gia, e supportati da due esperti di alpini- smo giovanile, hanno partecipato al- l’escursione educativa a livello ambien- tale e di salvataggio, imparando a muo- versi e a capire cosa fare in una situazio- ne di emergenza. Muniti di bussola, carti- na topografica e radiotrasmittenti, i pic- coli allievi hanno percorso varie tappe, creando una base operativa composta di due tende e kit di pronto intervento, im- parando come orientarsi in zone scono- sciute, simulando assistenza a manichi- ni feriti nonché a comunicare tempesti- vamente ed in maniera corretta con il 118. Cosa non del tutto scontata. Non sempre si riesce a mantenere la lucidità necessaria per dare agli operatori della centrale le informazioni loro necessarie per un intervento rapido. Il tutto nel pie- no rispetto della natura. S tudenti di pattuglia con la Polizia locale. Per diffondere la cultura della sicurezza sulla strada e far capire ai ragazzi, per una volta dall’altra parte della barricata, quali so- no i rischi potenziali, per se stessi e per gli altri, quando non si rispetta il Codice stradale oppure ci si mette al volante do- po aver bevuto o aver assunto sostanze stupefacenti. Dal 2007, il Comando di via Donegani ha varato il progetto «Con la Polizia locale, per la sicurezza, sulle strade della nostra città»: gli studenti del- le superiori fianco a fianco con gli uomi- ni della Municipale, partecipano ai turni di servizio del sabato sera per il pattuglia- mento stradale. Quest’anno, il percorso formativo ha coinvolto studenti delle classi quinte di Tartaglia, Sraffa, Pastori, Gambara, Arici, Copernico e De André: per quattro serate, il 10, 17, 24 e 31 mar- zo, hanno sperimentato sul campo il la- voro quotidiano degli agenti. «Vedere le reazioni dei ragazzi come voi o degli adulti quando vengono fermati da una pattuglia, vi aiuta a capire cosa succede sulle nostre strade di notte», ha detto Giu- sy Pedracini, responsabile dell’Ufficio Educazione Stradale della Locale. Lo start- up include sempre la visita alle cen- trali operative di Locale, Vigili del fuoco, 118 e Croce Bianca. Per poi passare una serata per strada e comprendere quanto siano fondamentali la prevenzione e il ri- spetto delle regole. p. gr. Scuola & Università A cura di Francesca Sandrini Gianluca Gallinari Marco Tedoldi Daniela Zorat [email protected] università@giornaledibrescia.it GIORNALEDIBRESCIA MERCOLEDÌ 16 MAGGIO 2012 51

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EmergenzeEsercitazioni lungoil fiume Chieseper sapere come agire

SicurezzaStudenti di pattugliasulle stradedel fine settimana

Un amico cade dalla bici-cletta, la nonna si sentemale. Sono solo alcunedelle situazioni di emer-

genza che un bambino potrebbe do-ver affrontare nella vita di tutti i gior-ni.Per questo motivo Brescia Soccorsoe la Circoscrizione Nord hanno crea-to «Primo soccorso: so cosa fare», unprogetto nato in collaborazione conl’Istituto comprensivo Nord Uno ededicato ai bambini delle scuole ele-mentari.Lo scorso sabato mattina le classiquinta A e B della scuola Corridonihannopartecipato auna lezioneinte-rattiva tenuta dai volontari di BresciaSoccorso nella loro sede. In questaoccasione gli alunni hanno visto levarie facce del lavoro dei volontari,scoprendo sia cosa succede nellacentrale operativa quando arrivauna chiamata di richiesta di soccor-so, sia cosa si deve fare quando ci sitrova davanti ad un’emergenza. At-traverso la simulazione di incidenti edi telefonate al 118, i bambini hannoimparatol’importanza dei primi mo-menti del soccorso, scoprendo comeilreagire tempestivamente sia fonda-mentale per aiutare chi è in difficol-tà.«Hanno truccato un nostro compa-

gnoper farlo sembrare ferito e ci han-no insegnato come soccorrerlo echiedere aiuto senza farsi prenderedal panico» racconta Nicolò, uno deipartecipanti. «Alcune informazionile avevo già sentite, ma ho imparatocome parlare al telefono con l’opera-tore del 118 e come spiegare la situa-zione nel modo più veloce possibile»aggiunge il compagno Andrea.«Ilcoinvolgimentodei bambiniè fon-damentale - spiega Lorenzo Manes-si, responsabile della formazione deivolontari di Brescia Soccorso - l’etàdella responsabilizzazionesiè abbas-sata, per questo già alla fine delle ele-mentari è necessario che il bambinoabbia coscienza di quello che succe-deintorno a lui anchein casi diemer-genza.Il compitodei volontarièquel-lo di aiutare questo processo ascol-tando le richieste e le domande deibambini per chiarire al meglio i lorodubbi».Durante l’esperienza alla sede di Bre-scia Soccorso gli alunni della scuolaCorridoni hannoanche potutoosser-vare da vicino le ambulanze e le autodi servizio dei volontari, approfittan-do dell’occasione per salire a bordo evedere alcune delle strumentazionidei mezzi di cui hanno sentito parla-re durante la lezione.«Insegnare ai bambini le tecniche di

primo soccorso non è cosa da tutti igiorni per i nostri volontari» ha com-mentato Ludovica Paolucci, la presi-dentessa di Brescia Soccorso, «e perquesto "Primo soccorso: so cosa fa-re" è nato come una sfida. I risultatisono molto positivi per l’alto gradodi coinvolgimento degli alunni, chehanno dimostrato grande entusia-smo e voglia di imparare».Alla fine della mattinata i bambinihanno ricevuto un attestato di parte-cipazione al corso, una coccarda diBrescia Soccorso e uno spuntino of-ferto da Valledoro. «Primo soccorso:so cosa fare» non termina qui: adogni classeè stato consegnatoun car-tellone da decorare con disegni e im-pressioni nati dalle riflessioni raccol-te dopo l’esperienza con i volontari.Prima della fine dell’anno scolasticoi lavori raccolti saranno esposti nellasede di BresciaSoccorso in una mini-mostra e poi utilizzati come materia-li didattici per le classi future.«Progetti interessanti come questo»commenta alla chiusura dei lavoriMarco Rossi, presidente della Circo-scrizione Nord, «aiutano a creareuna rete solida tra le diverse realtàdel nostro territorio e a far conoscerela cultura della salute anche ai nostribambini».

Silvia Pochetti

SUPERIORI

Gran finale per Booktrailer■ Appuntamento lunedì 21 maggio per il gran finale diBooktrailer, il festival dedicato dal liceo scientifico Calini aivideo che unendo immagini, parole e musica stimolano ildesiderio di leggere. Al centro i 23 booktrailer realizzati daragazzi delle superiori bresciane e non solo. a pagina 53

UNIVERSITÀ

Riflessioni sul merito al San Giorgio■ Come valorizzare il merito nelle imprese? Come faremergere il talento dei giovani? A queste e ad altre domandehanno cercato di rispondere tre imprenditori (BattistaAlbertani, Giorgio Bressi e Flavio Pasotti) in un incontroorganizzato al Convitto San Giorgio. a pagina 54

All’incontro con i bambinidella Corridoni era presenteanche il presidente della Nord,Marco Rossi (foto Neg)

Emergenze Primo soccorso,i bambini sanno cosa fareIl progetto, avviato con gli alunni di quinta della elementare Corridoni,è promosso da Brescia Soccorso, Circoscrizione Nord e Istituto Nord Uno

Lezioni pratiche■ Agli alunni è stato mostrato cosa fare e comerispondere alle domande che gli operatori della centraledel 118 possono porre loro in caso di emergenza. Sonoanche saliti sui mezzi a disposizione dell’associazione divolontari e hanno ricevuto una coccarda e un attestato dipartecipazione al progetto (foto Neg)

Un’esperienza en plein air pergli allievi delle tre classi dellascuola secondaria di primogrado paritaria «Padre Gio-

vanni Bonsignori» di Remdello. Gli alun-ni lungol’arginedel fiumeChiese, nelter-ritorio al confine tra Remedello e Acqua-fredda, sono stati protagonisti diun’esperienza che ha unito natura e di-dattica: «Il gioco del soccorso». Attraver-so la collaborazione con la sezione Cai diBozzolo (Mantova), hanno potuto ap-prendere lenozioni basilari di primo soc-corso. Gli alunni, accompagnati dagli in-segnantidi Scienze motorie e di Tecnolo-gia, e supportati da due esperti di alpini-smo giovanile, hanno partecipato al-l’escursione educativa a livello ambien-tale e di salvataggio, imparando a muo-versi e a capire cosa fare in una situazio-nedi emergenza.Muniti dibussola, carti-na topografica e radiotrasmittenti, i pic-coli allievi hanno percorso varie tappe,creando una base operativa composta didue tende e kit di pronto intervento, im-parando come orientarsi in zone scono-sciute, simulando assistenza a manichi-ni feriti nonché a comunicare tempesti-vamente ed in maniera corretta con il118. Cosa non del tutto scontata. Nonsempre si riesce a mantenere la luciditànecessaria per dare agli operatori dellacentrale le informazioni loro necessarieper un intervento rapido. Il tutto nel pie-no rispetto della natura.

Studenti di pattuglia con la Polizialocale. Per diffondere la culturadella sicurezza sulla strada e farcapire ai ragazzi, per una volta

dall’altra parte della barricata, quali so-no i rischi potenziali, per se stessi e pergli altri, quando non si rispetta il Codicestradale oppure ci si mette al volante do-po aver bevuto o aver assunto sostanzestupefacenti. Dal 2007, il Comando divia Donegani ha varato il progetto «Conla Polizia locale, per la sicurezza, sullestrade dellanostra città»: gli studenti del-le superiori fianco a fianco con gli uomi-ni della Municipale, partecipano ai turnidi servizio delsabato seraper il pattuglia-mento stradale. Quest’anno, il percorsoformativo ha coinvolto studenti delleclassi quinte di Tartaglia, Sraffa, Pastori,Gambara, Arici, Copernico e De André:per quattro serate, il 10, 17, 24 e 31 mar-zo, hanno sperimentato sul campo il la-voro quotidiano degli agenti. «Vedere lereazioni dei ragazzi come voi o degliadulti quando vengono fermati da unapattuglia, vi aiuta a capire cosa succedesullenostre stradedi notte»,ha detto Giu-sy Pedracini, responsabile dell’UfficioEducazione Stradale della Locale. Lostart-up include sempre la visitaallecen-trali operative di Locale, Vigili del fuoco,118 e Croce Bianca. Per poi passare unaserata per strada e comprendere quantosiano fondamentali la prevenzione e il ri-spetto delle regole. p. gr.

Scuola&UniversitàA cura di

Francesca SandriniGianluca Gallinari

Marco TedoldiDaniela Zorat

[email protected]à@ giornaledibrescia.it

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