Gian Gabriele Vertova Salomone e il mito della “sapienza ... 7...nell’assicurare la successione...

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TERZA UNIVERSITA’ BERGAMO 7 2019-2020 11 e 18.11.2019 - lezione 8 e 9 Gian Gabriele Vertova Salomone e il mito della “sapienza”. Ma cosa è la“sapienza”? Il Tempio

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Page 1: Gian Gabriele Vertova Salomone e il mito della “sapienza ... 7...nell’assicurare la successione di Salomone ( cfr I Re, 1,11-48). Nello scrivere questa storia tuttavia l’ignoto

TERZA UNIVERSITA’ BERGAMO 7 2019-202011 e 18.11.2019 - lezione 8 e 9

Gian Gabriele Vertova

Salomone e il mito della “sapienza”. Ma cosa è

la“sapienza”?Il Tempio

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Salomone in un dipinto anonimodella Sankta Maria kyrkadi Åhus (Svezia)

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Salomone è figura in parte storica, in parteleggendaria, come spesso personaggi importantidell’antichità, amplificati e talora alterati dallafantasia e dalla tradizione per una duplice esigenzadi esaltazione e di esemplarità. Ma la Bibbiacostruisce la narrazione di fatti e di protagonisti sullateologia, anzi su una particolare teologia… Laredazione del testo dei Re è circa tre secoli più tardidella vita di Salomone, nel periodo preesilico edesilico, quando fu più forte la nostalgia dell’anticagrandezza di Israele: l’autore vuole dimostrare che ilpopolo di Israele ha avuto tante sventure perché,noncurante l’insegnamento profetico, si è dato alculto idolatrico, specialmente a quello delle alture.

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L’insegnamento religioso riflette la dottrinadeuteronomista e spesso si sottolinea il ruolodecisivo dei profeti, ad esempio quello di Nathannell’assicurare la successione di Salomone ( cfr I Re,1,11-48). Nello scrivere questa storia tuttavial’ignoto autore si è servito di svariate fonti, come ilLibro degli Atti di Salomone citato in I Re 11, 41.Punto di partenza per il Deuteronomista è lacatastrofe del regno di Giuda (587 a. C.), che i popolipagani interpretavano come una sconfitta dell'Iddiod'Israele, mentre invece il Deuteronomista diceessere un giudizio divino, annunziato dai Profeti econfermato dal Deuteronomio.

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Le vicende di Salomone sono raccontare per estesonei primi 11 capitoli di I Re e nei primi 9 capitoli di IICronache.La sua nascita, che seguì la morte del primo figlioche Davide aveva avuto da Betsabea (punizione delSignore per il peccato di Davide, come aveva dettoNatan) è raccontata in II Samuele 12, 24-26:24 Poi Davide consolò Betsabea sua moglie,andando da lei e giacendo con lei: così partorì unfiglio, che egli chiamò Salomone. Il Signore lo amò25 e mandò il profeta Natan perché lo chiamasseIedidià per ordine del Signore.

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Riferimenti alle ultime decisioni di Davide e allaproclamazione di Salomone come successore sitrovano anche in I Cronache 28:1 Davide convocò tutti i comandanti d’Israele, i capidelle tribù e i comandanti delle varie classi al serviziodel re, i comandanti di migliaia, i comandanti dicentinaia, i sovrintendenti a tutti i beni e a tutto ilbestiame del re e dei suoi figli, insieme con icortigiani, i prodi e ogni soldato valoroso in Israele. 2Davide si alzò in piedi e disse: «Ascoltatemi, fratellimiei e popolo mio! Io avevo deciso di costruire unadimora stabile per l’arca dell’alleanza del Signore, perlo sgabello dei piedi del nostro Dio. Avevo fatto ipreparativi per la costruzione, 3 ma Dio mi disse:

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“Non costruirai una casa al mio nome, perché tu seistato un guerriero e hai versato sangue”. 4 Il Signore,Dio d’Israele, scelse me fra tutta la famiglia di miopadre, perché divenissi per sempre re su Israele; 8difatti egli si è scelto Giuda come capo, e fra ladiscendenza di Giuda ha scelto il casato di mio padre,e tra i figli di mio padre ha trovato compiacenza inme, per costituirmi re su tutto Israele. 5 Fra tutti imiei figli, poiché il Signore mi ha dato molti figli, hascelto mio figlio Salomone per farlo sedere sul tronodel regno del Signore su Israele. 6 Egli infatti mi hadetto: “Salomone, tuo figlio, costruirà la mia casa e imiei cortili, perché io mi sono scelto lui come figlio eio gli sarò padre.

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7 Renderò saldo il suo regno per sempre, se eglipersevererà nel compiere i miei comandi e le mienorme, come fa oggi”. 8 Ora, sotto gli occhi d’Israele,assemblea del Signore, e davanti al nostro Dio cheascolta, vi scongiuro: custodite e ricercate tutti icomandi del Signore, vostro Dio, perché possediatequesta buona terra e la passiate in eredità ai vostrifigli dopo di voi, per sempre. 9 Tu, Salomone, figliomio, riconosci il Dio di tuo padre, servilo con cuoreperfetto e con animo volenteroso, perché il Signorescruta tutti i cuori e conosce ogni intimo intento: selo cercherai, ti si farà trovare; se invecel’abbandonerai, egli ti rigetterà per sempre.

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10 Vedi: ora il Signore ti ha scelto perché tu glicostruisca una casa come santuario; sii forte emettiti al lavoro».11 Davide diede a Salomone, suo figlio, il modello delvestibolo e degli edifici, delle stanze per i tesori, deipiani superiori e delle camere interne e del luogo peril propiziatorio, 12 inoltre il modello di quanto avevain animo riguardo ai cortili del tempio del Signore, atutte le stanze laterali, ai tesori del tempio di Dio e aitesori delle cose consacrate, 13 alle classi deisacerdoti e dei leviti e a tutta l’attività per il serviziodel tempio del Signore e a tutti gli arredi usati neltempio del Signore.

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14 Quanto a tutti gli oggetti d’oro, gli consegnò l’oro,indicando il peso dell’oro di ciascun oggetto destinatoal culto e il peso dell’argento di ciascun oggetto diculto; 15 inoltre l’oro dei candelabri e delle lorolampade, indicando il peso dei singoli candelabri edelle loro lampade, e l’argento destinato aicandelabri, indicando il peso dei candelabri e delleloro lampade, secondo l’uso di ogni candelabro; 16inoltre il quantitativo dell’oro per le tavoledell’offerta, per ogni tavola, e dell’argento per letavole d’argento, 17 dell’oro puro per le forcelle, i vasiper l’aspersione e le brocche; il quantitativo dell’oroper le coppe, per ogni coppa d’oro, e quellodell’argento, per ogni coppa d’argento;

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18 l’oro puro per l’altare dell’incenso aromatico,indicandone il peso; il modello del carro d’oro deicherubini, che stendevano le ali e coprivano l’arcadell’alleanza del Signore. 19 Tutto ciò era contenuto inuno scritto di mano del Signore, che spiegava tutti iparticolari del modello. 20 Davide disse a Salomone,suo figlio: «Sii forte e coraggioso; mettiti al lavoro,non temere e non abbatterti, perché il Signore Dio, ilmio Dio, è con te. Non ti lascerà e non ti abbandoneràfinché tu non abbia terminato tutto il lavoro per iltempio del Signore. 21 Ecco le classi dei sacerdoti e deileviti per ogni servizio del tempio di Dio; ci sono conte, in ogni lavoro, esperti in ogni attività. I capi e tuttoil popolo sono ai tuoi ordini».

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I Cronache 29Il re Davide disse a tutta l’assemblea: «Salomone, mio figlio, ilsolo che Dio ha scelto, è giovane e inesperto, mentrel’impresa è grandiosa, perché l’edificio non è per un uomo maper il Signore Dio. 2 Con tutta la mia forza ho fattopreparativi per il tempio del mio Dio; ho preparato oro suoro, argento su argento, bronzo su bronzo, ferro su ferro,legname su legname, ònici, brillanti, topazi, pietre di variovalore e pietre preziose e marmo bianco in quantità. 3Inoltre, per il mio amore per il tempio del mio Dio, quantopossiedo in oro e in argento lo dono per il tempio del mio Dio,oltre a quanto ho preparato per il santuario: 4 tremila talentid’oro, d’oro di Ofir, e settemila talenti d’argento raffinato perrivestire le pareti interne, 5 l’oro per gli oggetti in oro,l’argento per quelli in argento e per tutti i lavori eseguiti dagliartefici.

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E chi vuole ancora riempire oggi la sua mano per fare offerteal Signore?». 6 Fecero allora offerte i capi di casato, i capidelle tribù d’Israele, i comandanti di migliaia e di centinaia ei sovrintendenti agli affari del re. 7 Essi diedero per l’operadel tempio di Dio cinquemila talenti d’oro, diecimila dàricidiecimila talenti d’argento, diciottomila talenti di bronzo ecentomila talenti di ferro. 8 Quanti si ritrovarono in possessodi pietre preziose le diedero nelle mani di Iechièl ilGhersonita, perché fossero depositate nel tesoro del tempiodel Signore. 9 Il popolo gioì per queste loro offerte, perchéerano fatte al Signore con cuore sincero; anche il re Davidegioì vivamente…

N.B.: il darico fu una moneta coniata a partire dal regno diDario I fino alla conquista macedone, un pezzo in oro, delpeso variabile tra gli 8,35 e i 8,4 g…

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Una tradizione ebraica ci dice che Salomone compose il“Cantico dei Cantici ” nella giovinezza, i “Proverbi” nellamaturità adulta, il “Qoelet” nella vecchiaia. .. 1 Re 11,5descrive un harem impressionante, di 700 mogli e di 300concubine. La realtà del testo del “Cantico” corrispondeall’immagine di questo sovrano che ci viene proposta neilibri dei Re. 1 Re 5: 1 Salomone dominava su tutti i regni, dalFiume alla regione dei Filistei e al confine con l’Egitto. Gliportavano tributi e servivano Salomone tutti i giorni dellasua vita. 2 I viveri di Salomone per un giorno erano trentakor di fior di farina e sessanta kor (un kor di olio circa 58galloni, 1 gallone quasi 4 litri di farina comune, 3 dieci buoigrassi, venti buoi da pascolo e cento pecore, senza contare icervi, le gazzelle, i caprioli e i volatili ingrassati. 4 Egli, infatti,dominava su tutto l’Oltrefiume, da Tifsach a Gaza su tutti ire dell’Oltrefiume, e aveva pace dappertutto all’intorno.

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5 Giuda e Israele erano al sicuro; ognuno stava sotto lapropria vite e sotto il proprio fico, da Dan fino a Bersabea 6Salomone possedeva quarantamila stalle per i cavalli dei suoicarri e dodicimila cavalli da sella. 7 Quei prefetti, ognuno peril suo mese, provvedevano quanto serviva al re Salomone e aquelli che erano ammessi alla sua tavola; non facevanomancare nulla. 8 Portavano l’orzo e la paglia per i cavalli e idestrieri, nel luogo ove si trovava ognuno secondo il suomandato.9 Dio concesse a Salomone sapienza e intelligenzamolto grandi e una mente vasta come la sabbia che è sullaspiaggia del mare. 10 La sapienza di Salomone superava lasapienza di tutti gli orientali e tutta la sapienza dell’Egitto. 11Egli era più saggio di tutti gli uomini, più di Etan l’Ezraita, diEman, di Calcol e di Darda, figli di Macol; il suo nome erafamoso fra tutte le genti limitrofe. 12 Salomone pronunciòtremila proverbi; le sue odi furono millecinque.

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13 Parlò delle piante, dal cedro del Libano all’issòpo chesbuca dal muro; parlò delle bestie, degli uccelli, dei rettili edei pesci. 14 Da tutte le nazioni venivano per ascoltare lasapienza di Salomone, mandati da tutti i re della terra, cheavevano sentito parlare della sua sapienza…

Ma il Cantico è stato scritto quasi sicuramente nel IVsecolo a.e.v. Erronea è pure l’attribuzione del libro dellaSapienza (I sec. a.e.v.) che molti manoscritti greciintitolavano “Sapienza di Salomone” ( probabilmente sitratta di uno pseudonimo)

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Salomone salì al trono in seguito ad una congiura di palazzo.Il pronto intervento di Natan e Betsabea sventa le pretese diAdonia, figlio di Haggit (II Sam. 3,4), che era rimastoprimogenito dopo la morte dei fratelli Ammon e Assalonne.La pretesa di Adonia di avere Abisag, concubina del padreDavide, era una pretesa di potere e scatena la vendetta diSalomone. Non c’è dubbio che le sue decisioni qui sonoorientate da precisa volontà di potere, nonché da grande espregiudicata abilità politica, come le scelte successive dicacciare il sacerdote Ebiatar da Gerusalemme (avevaappoggiato Adonia), l’uccisione di Joab (aveva partecipato altentativo di ribellione di Adonia) e, 3 anni dopo l’investitura,di Simei ( l’ultimo possibile pretendente al trono della dinastiadi Saul). Anche la politica dei matrimoni seppe ampliaresignificativamente la rete delle alleanze, come il matrimoniocon una figlia del faraone.

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I RE 1: 5 Intanto Adonia, figlio di Agghìt, insuperbito, diceva:«Sarò io il re». Si procurò un carro, un tiro di cavalli ecinquanta uomini che correvano dinanzi a lui. 6 Suo padrenon lo contrariò mai, dicendo: «Perché ti comporti in questomodo?». Anche lui era molto avvenente; era nato dopoAssalonne. 7 Si accordò con Ioab, figlio di Seruià, e con ilsacerdote Ebiatàr, i quali sostenevano il partito di Adonia. 8Invece il sacerdote Sadoc, Benaià, figlio di Ioiadà, il profetaNatan, Simei, Rei e il corpo dei prodi di Davide non sischierarono con Adonia. 9 Adonia un giorno immolò pecore,buoi e vitelli grassi presso la pietra Zochèlet, che è vicina allafonte di Roghel. Invitò tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gliuomini di Giuda al servizio del re.10 Ma non invitò il profeta Natan né Benaià né il corpo deiprodi e neppure Salomone, suo fratello.

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11 Allora Natan disse a Betsabea, madre di Salomone: «Nonhai sentito che Adonia, figlio di Agghìt, è diventato re eDavide, nostro signore, non lo sa neppure? 12 Ebbene, ti doun consiglio, perché tu salvi la tua vita e quella di tuo figlioSalomone. 13 Va’, presentati al re Davide e digli: “O re, miosignore, tu non hai forse giurato alla tua schiava dicendo:Salomone, tuo figlio, sarà re dopo di me, ed egli siederà sulmio trono? Perché allora è diventato re Adonia?”. 14 Ecco,mentre tu starai ancora lì a parlare al re, io ti seguirò ecompleterò le tue parole». 15 Betsabea si presentò al re, nellacamera da letto; il re era molto vecchio, e Abisàg, laSunammita, lo serviva. 16 Betsabea si inchinò e si prostròdavanti al re. Il re poi le domandò: «Che hai?». 17 Ella glirispose: «Signore mio, tu hai giurato alla tua schiava per ilSignore, tuo Dio: “Salomone, tuo figlio, sarà re dopo di me, edegli siederà sul trono”.

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18 Ora invece Adonia è diventato re senza che tu, o re, miosignore, neppure lo sappia. 19 Ha immolato molti giovenchi,vitelli grassi e pecore, ha invitato tutti i figli del re, ilsacerdote Ebiatàr e Ioab, capo dell’esercito, ma non hainvitato Salomone tuo servitore. 20 Perciò su di te, o re, miosignore, sono gli occhi di tutto Israele, perché annunci lorochi siederà sul trono del re, mio signore, dopo di lui. 21Quando il re, mio signore, si sarà addormentato con i suoipadri, io e mio figlio Salomone saremo trattati da colpevoli».22 Mentre lei ancora parlava con il re, arrivò il profetaNatan. 23 Fu annunciato al re: «Ecco, c’è il profeta Natan».Questi entrò alla presenza del re, davanti al quale si prostròcon la faccia a terra. 24 Natan disse: «O re, mio signore, haiforse decretato tu: Adonia regnerà dopo di me e siederà sulmio trono?

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5 Difatti oggi egli è andato a immolare molti giovenchi, vitelligrassi e pecore e ha invitato tutti i figli del re, i capidell’esercito e il sacerdote Ebiatàr. Costoro mangiano ebevono con lui e gridano: “Viva il re Adonia!”. 26 Ma non hainvitato me, tuo servitore, né il sacerdote Sadoc né Benaià,figlio di Ioiadà, né Salomone tuo servitore. 27 Questa cosa èforse avvenuta per ordine del re, mio signore? Perché non haifatto sapere al tuo servo chi siederà sul trono del re, miosignore, dopo di lui?». 28 Il re Davide, presa la parola, disse:«Chiamatemi Betsabea!». Costei entrò alla presenza del re estette davanti a lui. 29 Il re giurò e disse: «Per la vita delSignore che mi ha liberato da ogni angustia! 30 Come ti hogiurato per il Signore, Dio d’Israele, dicendo: “Salomone, tuofiglio, sarà re dopo di me, ed egli siederà sul mio trono al mioposto”, così farò oggi».

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31 Betsabea si inchinò con la faccia a terra, si prostrò davantial re dicendo: «Viva il mio signore, il re Davide, per sempre!».32 Poi il re Davide disse: «Chiamatemi il sacerdote Sadoc, ilprofeta Natan e Benaià, figlio di Ioiadà». Costoro entraronoalla presenza del re, 33 che disse loro: «Prendete con voi laguardia del vostro signore: fate montare Salomone, mio figlio,sulla mia mula e fatelo scendere a Ghicon. 34 Ivi il sacerdoteSadoc con il profeta Natan lo unga re d’Israele. Voi suonereteil corno e griderete: “Viva il re Salomone!”. 35 Quindi risaliretedietro a lui, che verrà a sedere sul mio trono e regnerà al mioposto. Poiché io ho designato lui a divenire capo su Israele esu Giuda». 36 Benaià, figlio di Ioiadà, rispose al re: «Così sia!Anche il Signore, Dio del re, mio signore, decida allo stessomodo! 37 Come il Signore fu con il re, mio signore, così sia conSalomone e renda il suo trono più splendido del trono del miosignore, il re Davide».

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38 Scesero il sacerdote Sadoc, il profeta Natan e Benaià,figlio di Ioiadà, insieme con i Cretei e con i Peletei; feceromontare Salomone sulla mula del re Davide e lo condusseroa Ghicon. 39 Il sacerdote Sadoc prese il corno dell’olio dallatenda e unse Salomone; suonarono il corno e tutto il popologridò: «Viva il re Salomone!». 40 Tutto il popolo risalì dietroa lui, il popolo suonava i flauti e godeva di una grande gioia;il loro clamore lacerava la terra. 41 Lo sentì Adonia insiemeagli invitati che erano con lui; essi avevano finito dimangiare. Ioab, udito il suono del corno, chiese: «Perché c’èclamore di città in tumulto?». 42 Mentre parlava eccogiungere Giònata figlio del sacerdote Ebiatàr, al qualeAdonia disse: «Vieni! Tu sei un valoroso e rechi certo buonenotizie!». 43 «No – rispose Giònata ad Adonia – il re Davide,nostro signore, ha fatto re Salomone.

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44 e ha mandato con lui il sacerdote Sadoc, il profeta Natan eBenaià, figlio di Ioiadà, insieme con i Cretei e con i Peletei chel’hanno fatto montare sulla mula del re. 45 Il sacerdote Sadoce il profeta Natan l’hanno unto re a Ghicon; quindi sonorisaliti esultanti e la città si è messa in agitazione. Questo è ilclamore che avete udito. 46 Anzi Salomone si è già seduto sultrono del regno 47 e i servi del re sono andati a felicitarsi conil re Davide, nostro signore, dicendo: “Il tuo Dio renda il nomedi Salomone più celebre del tuo nome e renda il suo trono piùsplendido del tuo trono!”. Il re si è prostrato sul letto. 48 Poi ilre ha detto anche questo: “Sia benedetto il Signore, Diod’Israele, perché oggi ha concesso che uno sieda sul miotrono mentre i miei occhi lo vedono”». 49 Allora tutti gliinvitati di Adonia si spaventarono, si alzarono e se neandarono ognuno per la sua strada.

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50 Adonia, che temeva Salomone, alzatosi, andò adaggrapparsi ai corni dell’altare. 51 Fu riferito a Salomone:«Sappi che Adonia, avendo paura del re Salomone, haafferrato i corni dell’altare dicendo: “Mi giuri oggi il reSalomone che non farà morire di spada il suo servitore”». 52Salomone disse: «Se si comporterà da uomo leale, neppure unsuo capello cadrà a terra; ma se in lui sarà trovato qualchemale, morirà». 53 Il re Salomone ordinò che lo facesseroscendere dall’altare; quegli venne a prostrarsi davanti al reSalomone, poi Salomone gli disse: «Va’ a casa tua!»…1 RE 2 12 Salomone sedette sul trono di Davide, suo padre, e

il suo regno si consolidò molto. 13 Adonia, figlio di Agghìt, sirecò da Betsabea, madre di Salomone, che gli chiese: «Vienicon intenzioni pacifiche?». «Pacifiche», rispose quello. Il re lerispose: «Chiedi, madre mia, certo non ti respingerò».

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«Pacifiche», rispose quello, 14 e soggiunse: «Ho da dirti unacosa». E quella: «Parla!». 15 Egli disse: «Tu sai che il regnospettava a me e che tutti gli Israeliti si attendevano che ioregnassi. Eppure il regno mi è sfuggito ed è passato a miofratello, perché gli era stato decretato dal Signore. 16 Ora tirivolgo una sola domanda: non respingermi». Ed essa:«Parla!». 17 Adonia disse: «Di’ al re Salomone, il quale nullati può negare, che mi conceda in moglie Abisàg, laSunammita». 18 Betsabea rispose: «Bene! Parlerò io stessaal re in tuo favore».9 Betsabea si presentò al re Salomone per parlargli in favoredi Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, si prostròdavanti a lei, quindi sedette sul trono, facendo collocare untrono per la madre del re.

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Questa gli sedette alla destra 20 e disse: «Ti rivolgo una solapiccola domanda: non respingermi». Il re le rispose: «Chiedi,madre mia, certo non ti respingerò». 21 E quella: «Siconceda Abisàg, la Sunammita, in moglie ad Adonia, tuofratello». 22 Il re Salomone rispose a sua madre: «Perché tumi chiedi Abisàg, la Sunammita, per Adonia? Chiedi pure ilregno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore e per luiparteggiano il sacerdote Ebiatàr e Ioab figlio di Seruià».23 Il re Salomone giurò per il Signore: «Dio mi faccia questoe altro mi aggiunga, se non è vero che Adonia ha avanzatoquesta proposta a danno della sua vita. 24 Ebbene, per lavita del Signore che mi ha reso saldo, mi ha fatto sedere sultrono di Davide, mio padre, e mi ha fatto una casa comeaveva promesso, oggi stesso Adonia verrà ucciso».

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25 Il re Salomone ordinò l’esecuzione a Benaià, figlio diIoiadà, il quale lo colpì e quegli morì.26 Il re disse al sacerdote Ebiatàr: «Vattene ad Anatòt,nella tua campagna. Certo, tu sei degno di morte, maoggi non ti faccio morire, perché tu hai portato l’arca delSignore Dio davanti a Davide, mio padre, e perché ti seioccupato di tutto quello di cui mio padre si occupava». 27Così Salomone espulse Ebiatàr, perché non fossesacerdote del Signore, adempiendo la parola che ilSignore aveva pronunciato a Silo riguardo alla casa diEli…

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L’investitura regale di Salomone mancava di due requisitiche avevano legittimato la monarchia di Saul e di Davide, ladesignazione divina e l’acclamazione popolare. PerciòSalomone fece il pellegrinaggio a Gabaon.1 Salomone divenne genero del faraone, re d’Egitto. Prese

la figlia del faraone, che introdusse nella Città di Davide,ove rimase finché non terminò di costruire la propria casa, iltempio del Signore e le mura di cinta di Gerusalemme.2 Il popolo però offriva sacrifici sulle alture, perché ancoranon era stato costruito un tempio per il nome del Signore. 3Salomone amava il Signore e nella sua condotta seguiva ledisposizioni di Davide, suo padre; tuttavia offriva sacrifici ebruciava incenso sulle alture. 4 Il re andò a Gàbaon peroffrirvi sacrifici, perché ivi sorgeva l’altura più grande. Suquell’altare Salomone offrì mille olocausti.

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5 A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durantela notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda».6Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide, miopadre, con grande amore, perché egli aveva camminatodavanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto versodi te. Tu gli hai conservato questo grande amore e gli haidato un figlio che siede sul suo trono, come avviene oggi. 7Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo alposto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo;non so come regolarmi. 8 Il tuo servo è in mezzo al tuopopolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità nonsi può calcolare né contare. 9 Concedi al tuo servo un cuoredocile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappiadistinguere il bene dal male; infatti chi può governare questotuo popolo così numeroso?». 10 Piacque agli occhi delSignore che Salomone avesse domandato questa cosa.

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11 Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non haidomandato per te molti giorni, né hai domandato per tericchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma haidomandato per te il discernimento nel giudicare, 12 ecco,faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio eintelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopodi te. 13 Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioèricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la tuavita. 14 Se poi camminerai nelle mie vie osservando le mieleggi e i miei comandi, come ha fatto Davide, tuo padre,prolungherò anche la tua vita». 15 Salomone si svegliò; ecco,era stato un sogno. Andò a Gerusalemme; stette davantiall’arca dell’alleanza del Signore, offrì olocausti, compì sacrificidi comunione e diede un banchetto per tutti i suoi servi.

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Al centro dell’episodio c’è certo la leggenda del re sapiente,e con un cuore obbediente al Signore (la sapienza èinnanzitutto un dono di Dio!), ma anche l’invito rivolto dalSignore durante il sogno, con una formula che ricorda davicino quella di Sal. 2,8, un salmo di intronizzazione regale.Il tema della sapienza, intesa come saggezza popolare, èpresente un po’ in tutte le culture, ma è stata sottovalutatalungamente nella storia moderna dell’Occidente, che haesaltato piuttosto il sapere come risultato della ricercafilosofica e scientifica. Solo lo sviluppo dell’antropologia harivalutato quest’idea più antica di sapienza, intesa comecomprensione acuta e profonda del reale, come saper fare esaper vivere, saper discernere in base a valori etici, comecoraggio e lealtà, o religiosi come il “timor di Dio”.

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In ebraico la conoscenza è espressa con parole derivate dallaradice verbale jd’, che può voler dire percezione della realtàesterna conseguita mediante l’esperienza dei sensi, ma anchela ricerca interiore, la capacità di distinguere il bene dal male,l’acquisizione di abilità pratiche. Da questa radice jd’ deriva ilverbo jada’, che vuol dire il rapporto sessuale: quindi laconoscenza nel mondo ebraico non riguarda solo la sfera dellefacoltà intellettuali, ma anche quella del cuore e deisentimenti. L’organo del conoscere, del sapere, nella Bibbianon è l’intelligenza, ma il cuore, che oggi tradurremmo con“coscienza” : “Proverbi” 7: 1 Figlio mio, custodisci le mieparole e fa’ tesoro dei miei precetti. 2 Osserva i miei precetti evivrai, il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi. 3Légali alle tue dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore. 4 Di’ allasapienza: «Tu sei mia sorella», e chiama amica l’intelligenza…

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La tradizione del re saggio e benevolo è molto antica eradicata in tutto il Medio Oriente. Nella tradizione ebraicaSalomone per questo è divenuto leggendario. Famosissimoè il “giudizio di Salomone” nell’episodio delle due prostitute(I Re 3, 16-28), ma anche la sua produzione letteraria e lacapacità di trattare argomenti vari e complessi, in particolarerelativamente a piante e re (I Re 5, 9-14): nulla però ci ègiunto di questa opera. Gli 800 proverbi tramandati dallatradizione ebraica andrebbero considerati in realtà 3000,vista la molteplicità di sensi che possono manifestare. Forsesono leggendarie le dispute e le soluzioni degli enigmiconnesse all’incontro con la Regina di Saba (regionecorrispondente all’incirca all’attuale Yemen meridionale) (IRe, 10) , episodio che dice la fama che ormai avevaraggiunto la corte di Salomone anche attraverso gli scambicommerciali.

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Il giudizio di Salomone16 Un giorno vennero dal re due prostitute e si presentaronoinnanzi a lui. 17 Una delle due disse: «Perdona, mio signore!Io e questa donna abitiamo nella stessa casa; io ho partoritomentre lei era in casa. 18 Tre giorni dopo il mio parto, anchequesta donna ha partorito; noi stiamo insieme e non c'ènessun estraneo in casa fuori di noi due. 19 Il figlio di questadonna è morto durante la notte, perché lei gli si era coricatasopra. 20 Ella si è alzata nel cuore della notte, ha preso il miofiglio dal mio fianco, mentre la tua schiava dormiva, e se lo èmesso in seno e sul mio seno ha messo il suo figlio morto. 21Al mattino mi sono alzata per allattare mio figlio, ma ecco,era morto. L'ho osservato bene al mattino; ecco, non era ilfiglio che avevo partorito io». 22 L'altra donna disse: «Non ècosì! Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto». E quella,al contrario, diceva: «Non è così! Quello morto è tuo

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figlio, il mio è quello vivo». Discutevano così alla presenza delre. 23 Il re disse: «Costei dice: «Mio figlio è quello vivo, il tuo èquello morto», mentre quella dice: «Non è così! Tuo figlio èquello morto e il mio è quello vivo»». 24 Allora il re ordinò:«Andate a prendermi una spada!». Portarono una spadadavanti al re. 25 Quindi il re aggiunse: «Tagliate in due ilbambino vivo e datene una metà all'una e una metà all'altra».26 La donna il cui figlio era vivo si rivolse al re, poiché le sueviscere si erano commosse per il suo figlio, e disse: «Perdona,mio signore! Date a lei il bimbo vivo; non dovete farlomorire!». L'altra disse: «Non sia né mio né tuo; tagliate!». 27Presa la parola, il re disse: «Date alla prima il bimbo vivo; nondovete farlo morire. Quella è sua madre». 28 Tutti gli Israelitiseppero della sentenza pronunciata dal re e provarono unprofondo rispetto per il re, perché avevano constatato che lasapienza di Dio era in lui per rendere giustizia.

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Salomone fortifica città, amplia le forze armate (1400carri e 12.000 cavalieri), ha rapporti commerciali conHiram, re di Tiro, con stati arabi, con la Cilicia e gliammoniti (sposa anche l’ammonita Naam, chediventa madre di Roboamo). La sua flotta costruita aEzion Geber, presso Elat, sul mar Rosso, andava inmari lontani, fino all’Ofir, paese dell’oro. Dopo i 7anni della costruzione del tempio (erano 11 annidalla sua investitura) Salomone si mette a costruirepalazzi per la corte per altri 13 anni e spinge a lavoriforzati (3 mesi per ogni israelita) e a pesantitassazioni ogni suddito. (vedi I Re 9, 15-28; 10, 14-29)

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L’incontro tra Salomone e la Regina di Saba è un affresco diPiero della Francesca e aiuti, facente parte delle Storie dellaVera Croce nella cappella maggiore della basilica di SanFrancesco ad Arezzo, databile al 1452-1458.

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Da sempre il mito della Regina di Saba affascina. Ma chi eraquesta sovrana? Conosciuta così da cristiani ed ebrei, erachiamata Bilquis dagli arabi e Macheda dagli etiopi. Il suonome è sconosciuto e forse anche questo non ha fatto altroche alimentare la curiosità intorno alla sua storia.Ricchissima sovrana di quello che oggi è lo Yemen, la Reginadi Saba si dice volle mettere alla prova la rinomata saggezzadel Re Salomone e per questo si recò da lui insieme ad unamaestosa carovana, portando con sé doni di ogni genere trapietre preziose, oro e spezie. Il mito a lei riferito deriva dairacconti che possono essere letti nei libri sacri delle variereligioni e non solo. Nella Bibbia ad esempio si narra cheuna volta giunta al cospetto del leggendario Re ne rimasecolpita: in suo onore dedicò una preghiera a Dio. Salomone,per questo, la ricambiò con omaggi di ogni genere.

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1 Re 10 1 La regina di Saba, sentita la fama di Salomone,venne per metterlo alla prova con enigmi. 2 Venne inGerusalemme con ricchezze molto grandi, con cammellicarichi di aromi, d'oro in grande quantità e di pietrepreziose. Si presentò a Salomone e gli disse quanto avevapensato. 3 Salomone rispose a tutte le sue domande,nessuna ve ne fu che non avesse risposta o che restasseinsolubile per Salomone. 4 La regina di Saba, quando ebbeammirato tutta la saggezza di Salomone, il palazzo che egliaveva costruito, 5 i cibi della sua tavola, gli alloggi dei suoidignitari, l'attività dei suoi ministri, le loro divise, i suoicoppieri e gli olocausti che egli offriva nel tempio delSignore, rimase senza fiato. 6 Allora disse al re: «Era vero,dunque, quanto avevo sentito nel mio paese sul tuo conto esulla tua saggezza!

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7 Io non avevo voluto credere a quanto si diceva, finché nonsono giunta qui e i miei occhi non hanno visto; ebbene non men'era stata riferita neppure una metà! Quanto alla saggezza ealla prosperità, superi la fama che io ne ho udita. 8 Beati i tuoiuomini, beati questi tuoi ministri che stanno sempre davanti ate e ascoltano la tua saggezza! 9 Sia benedetto il Signore tuoDio, che si è compiaciuto di te sì da collocarti sul trono diIsraele. Nel suo amore eterno per Israele il Signore ti hastabilito re perché tu eserciti il diritto e la giustizia».10 Essa diede al re centoventi talenti d'oro, aromi in granquantità e pietre preziose. Non arrivarono mai tanti aromiquanti ne portò la regina di Saba a Salomone.11 Inoltre, la flotta di Chiram, che caricava oro in Ofir, portòda Ofir legname di sandalo in gran quantità e pietre preziose.

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12 Con il legname di sandalo il re fece ringhiere per il tempio e per la reggia, cetre e arpe per i cantori. Mai più arrivò, né mai più si vide fino ad oggi, tanto legno di sandalo.13 Il re Salomone diede alla regina di Saba quanto essa desiderava e aveva domandato, oltre quanto le aveva dato con mano regale. Quindi essa tornò nel suo paese con i suoi servi…

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Il mito della Regina di Saba nella tradizione ebraica riportalo stesso avvenimento aggiungendo un particolare:secondo alcune leggende infatti ciò che Salomone volledonare alla sovrana fu una vera e propria relazioneamorosa.Questo episodio è uno dei racconti centrali a propositodella regina nel libro Kebra Nagast, un testo sacro etiopedel rastafarianesimo che narra appunto del miticotrasferimento da Gerusalemme al Regno di Saba dell’Arcadell’Alleanza. Secondo questo testo infatti tra la regina ed ilre si svolse una storia d’amore dalla quale nacque MenelikI, quello che sarebbe stato il primo imperatore d’Etiopia. Lafamiglia imperiale etiope discenderebbe quindi dalla stessaRegina di Saba e da Salomone e fu proprio Menelik I arubare l’Arca dell’Alleanza per portarla in Etiopia.

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La versione coranica del mito della Regina di Saba è anch’essamolto vicina a quella biblica. La differenza sta nel fatto che fuSalomone a cercare di incontrare la Regina, sovrana di unapopolazione che venerava il Sole. Il saggio Re intimò dimuovere guerra contro il regno di Saba e per questo la Reginasi recò da lui e adottò la religione ebraica. Sempre secondo ilCorano Bilqis aveva un marito, Yasir Yan’am, sua sorella era ilSole e suo padre al-Hadhad.Dal punto di vista storico e archeologico il mito della Regina diSaba non è ancora provato. Nonostante ciò molti credono chealcuni ritrovamenti possano riferirsi al suo grandioso palazzo.È il caso delle cinque colonne ritrovate a pochi chilometri daMarib, un tempo capitale del regno di Saba e oggi città delloYemen, a meno di 200 chilometri da San’a, la capitale attualedello stato… Secondo la popolazione locale quelle colonnesarebbero state parte del trono della sovrana.

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IL TEMPIOLa fama maggiore deriva a Salomone dalla costruzione deltempio di Gerusalemme, sul monte Mòria (alla costruzionee all’inaugurazione del nuovo santuario sono dedicati oltre3 capitoli, su un totale di 11 dedicati a Salomone, mentresolo 12 versetti sono dedicati all’edificazione del palazzoreale che pure richiese il doppio del tempo: vedi I Re 6,1 –8,11).Il tempio appare dal testo biblico come un santuario di tipo“internazionale”, edificato da maestranze di Tiro, dove il reesercitava una funzione sacerdotale come nel coevo mondofenicio. La figura del “re costruttore” si riallacciava ad untopos propagandistico, politico e religioso comune al VicinoOriente: il re intraprende la costruzione del tempio delladivinità su ordine o su consiglio della divinità stessa.

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I RE 6 1 L’anno quattrocentoottantesimo dopo l’uscita degli Israelitidalla terra d’Egitto, l’anno quarto del regno di Salomone suIsraele, nel mese di Ziv, cioè nel secondo mese, egli dette inizioalla costruzione del tempio del Signore. 2 Il tempio costruitodal re Salomone per il Signore aveva sessanta cubiti dilunghezza, venti di larghezza, trenta cubiti di altezza. 3Davanti all’aula del tempio vi era il vestibolo: era lungo venticubiti, nel senso della larghezza del tempio, e profondo diecicubiti davanti al tempio.4 Fece nel tempio finestre con cornicie inferriate. 5 Contro il muro del tempio costruì all’intorno unedificio a piani, cioè intorno alle pareti del tempio, sia dell’aulasia del sacrario, e vi fece delle stanze.

Cubito = Unità di misura di lunghezza in uso presso vari popolimediterranei (presso i Greci e i Romani equivalente a 44,4 cm).

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6 Il piano inferiore era largo cinque cubiti, il piano di mezzoera largo sei cubiti e il terzo era largo sette cubiti, perchépredispose delle rientranze tutt’intorno all’esterno deltempio in modo che non fossero intaccate le pareti deltempio. 7 Per la costruzione del tempio venne usata pietraintatta di cava; durante i lavori nel tempio non si udironomartelli, piccone o altro arnese di ferro. 8 La porta del pianopiù basso era sul lato destro del tempio; attraverso una scalaa chiocciola si saliva al piano di mezzo e dal piano di mezzoal terzo. 9 Dette inizio alla costruzione del tempio e la portòa termine, e coprì il tempio con assi e con travatura di cedro.10 Costruì anche l’edificio a piani contro tutto il tempio, altocinque cubiti per piano, che poggiava sul tempio con travi dicedro.11Fu rivolta a Salomone questa parola del Signore:

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12 «Riguardo al tempio che stai edificando, se cammineraisecondo le mie leggi, se eseguirai le mie norme e osserveraitutti i miei comandi, camminando in essi, io confermerò atuo favore la mia parola, quella che ho annunciato a Davidetuo padre. 13 Io abiterò in mezzo agli Israeliti; nonabbandonerò il mio popolo Israele».14 Salomone dette inizio alla costruzione del tempio e laportò a termine. 15 Costruì i muri del tempio all’interno contavole di cedro, dal pavimento del tempio fino ai muri dicopertura; rivestì di legno la parte interna e inoltre rivestìcon tavole di cipresso il pavimento del tempio. 16 Costruì iventi cubiti in fondo al tempio con tavole di cedro, dalpavimento fino ai muri; all’interno costruì il sacrario, cioè ilSanto dei Santi. 17 L’aula del tempio di fronte ad esso era diquaranta cubiti.

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18 Il legno di cedro all’interno della sala era scolpito concoloquìntidi (1) e fiori in sboccio; tutto era di cedro e non sivedeva una pietra.19 Eresse il sacrario nel tempio, nella parte più interna, percollocarvi l’arca dell’alleanza del Signore. 20 Il sacrario eralungo venti cubiti, largo venti cubiti e alto venti cubiti. Lorivestì d’oro purissimo e vi eresse un altare di cedro. 21Salomone rivestì l’interno della sala con oro purissimo e fecepassare catene dorate davanti al sacrario che avevarivestito d’oro. 22 E d’oro fu rivestita tutta la sala in ogniparte, e rivestì d’oro anche l’intero altare che era nelsacrario.

1 - pianta erbacea con fusto peloso e frutto giallastro, la cui polpacontiene un glucoside ad azione fortemente lassativa

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23 Nel sacrario fece due cherubini di legno d’ulivo; la loroaltezza era di dieci cubiti. 24 L’ala di un cherubino era dicinque cubiti e di cinque cubiti era anche l’altra ala delcherubino; c’erano dieci cubiti da una estremità all’altra delleali. 25 Di dieci cubiti era l’altro cherubino; i due cherubinierano identici nella misura e nella forma. 26 L’altezza di uncherubino era di dieci cubiti, e così anche il secondocherubino.27 Pose i cherubini nel mezzo della sala interna. Le ali deicherubini erano spiegate: l’ala di uno toccava la parete e l’aladell’altro toccava l’altra parete, mentre le loro ali che eranoin mezzo alla sala si toccavano ala contro ala. 28 Ricoprìd’oro anche i cherubini.29 Ricoprì le pareti della sala tutto all’intorno con scultureincise di cherubini, di palme e di fiori in sboccio, all’interno eall’esterno.

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30 Ricoprì d’oro il pavimento della sala, all’interno eall’esterno. 31 Fece costruire la porta del sacrario conbattenti di legno d’ulivo e profilo degli stipiti pentagonale.32 I due battenti erano di legno d’ulivo. Su di essi fecescolpire cherubini, palme e fiori in sboccio; li rivestì d’oro estese lamine d’oro sui cherubini e sulle palme. 33 Allo stessomodo fece costruire nella porta dell’aula stipiti di legnod’ulivo a quadrangolo. 34 I due battenti erano di legno dicipresso; le due ante di un battente erano girevoli, comeerano girevoli le imposte dell’altro battente. 35 Vi fecescolpire cherubini, palme e fiori in sboccio, che rivestì d’oroaderente all’incisione. 36 Costruì il muro del cortile internocon tre ordini di pietre squadrate e con un ordine di travi dicedro…

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Il tempio di Salomone (ebraico: ,שלמהמקדש BeitHaMikdash, anche primo tempio di Gerusalemme)fu, secondo il Tanach, il primo tempio ebraico diGerusalemme. Costituì il punto focale dellareligione e fu il luogo dei sacrifici.Secondo le fonti rabbiniche della Torah Orale s'iniziò a costruire nel 967 a.C. e fu terminato nel 960 a.C. Venne poi distrutto 410 anni dopo.

Dopo l'esilio babilonese i Giudei ricostruirono iltempio di Gerusalemme: questa ricostruzione preseil nome di Secondo Tempio.

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La costruzione di un santuario inteso come luogo dellapresenza di Jahwé non era nuovo nella tradizioneisraelitica, verso la fine del periodo dei Giudici il santuariodi Silo aveva assunto un’importanza enorme, richiamandofedeli da tutto Israele per il pellegrinaggio annuale, maanche per la consultazione dei sacerdoti.

Il testo sottolinea la continuità del nuovo tempio con ilsantuario di Silo insistendo sull’elemento dell’arca comesegno tangibile della presenza del Signore.Salomone quindi porta a termine il progetto di David difare della nuova capitale non solo il centro politico, maanche quello religioso.

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Il tempio non è una “cappella di palazzo”, ma un santuarionazionale, anche se ovviamente il re esercitava unaqualche forma di controllo (oltre a tutto custodiva anche iltesoro dello stato: I Re 7,51: Salomone fece portare leofferte consacrate da Davide, suo padre, cioè l’argento,l’oro e gli utensili; le depositò nei tesori del tempio delSignore.La forma tripartita sembra ispirarsi ad una tradizionesiriana: un vestibolo, una sala che costituiva la partecentrale dell’edificio e, all’interno della sala centrale, ildebir, sancta sanctorum, che custodiva l’arca (negli altripopoli la statua della divinità). Lo splendore derivava forsepiù che dalla architettura, dalla ricchezza delledecorazione, che i testi presentano come molto raffinate epreziose.

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Salomone insedia un gruppo di sacerdoti a lui fedeli.Sostituisce Ebiatar, che aveva appoggiato Adonia, conSadoq, che resterà solo alla testa del clero di Gerusalemme:a lui la tradizione faceva risalire la genealogia dei sommisacerdoti del tempio, che arrivò fino al II sec. a.e.v.Salomone non solo organizza e controlla politicamente ilclero, ma come un sovrano fenicio svolge funzioni cultuali:introduce solennemente l’arca nel tempio (I Re 8, 1-13);benedice l’assemblea del popolo (I Re 8,14; 54-61),pronuncia preghiere (I Re 8, 15-21.22-52); compie sacrificiinsieme al popolo (I Re 8. 62-64). A quanto parel’organizzazione religiosa e statuale di Salomone fuabbastanza solida e resse in Giuda fino all’esilio babilonese(586 a.e.v.)

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I RE 8 1 Salomone allora convocò presso di sé in assemblea aGerusalemme gli anziani d’Israele, tutti i capitribù, i prìncipidei casati degli Israeliti, per fare salire l’arca dell’alleanza delSignore dalla Città di Davide, cioè da Sion. 2 Si radunaronopresso il re Salomone tutti gli Israeliti nel mese di Etanìm,cioè il settimo mese, durante la festa. 3 Quando furonogiunti tutti gli anziani d’Israele, i sacerdoti sollevarono l’arca4 e fecero salire l’arca del Signore, con la tenda del convegnoe con tutti gli oggetti sacri che erano nella tenda; li facevanosalire i sacerdoti e i leviti. 5 Il re Salomone e tutta lacomunità d’Israele, convenuta presso di lui, immolavanodavanti all’arca pecore e giovenchi, che non si potevanocontare né si potevano calcolare per la quantità. 6 Isacerdoti introdussero l’arca dell’alleanza del Signore al suoposto nel sacrario del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le alidei cherubini.

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7 Difatti i cherubini stendevano le ali sul luogo dell’arca; icherubini, cioè, proteggevano l’arca e le sue stanghedall’alto. 8 Le stanghe sporgevano e le punte delle stanghesi vedevano dal Santo di fronte al sacrario, ma non sivedevano di fuori. Vi sono ancora oggi. 9 Nell’arca non c’eranulla se non le due tavole di pietra, che vi aveva depostoMosè sull’Oreb, dove il Signore aveva concluso l’alleanzacon gli Israeliti quando uscirono dalla terra d’Egitto.

10 Appena i sacerdoti furono usciti dal santuario, la nuberiempì il tempio del Signore, 11 e i sacerdoti non poteronorimanervi per compiere il servizio a causa della nube,perché la gloria del Signore riempiva il tempio del Signore.12 Allora Salomone disse: «Il Signore ha deciso di abitarenella nube oscura.13 Ho voluto costruirti una casa eccelsa,un luogo per la tua dimora in eterno».

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14 Il re si voltò e benedisse tutta l’assemblea d’Israele,mentre tutta l’assemblea d’Israele stava in piedi, 15 e disse:«Benedetto il Signore, Dio d’Israele, che ha adempiuto conle sue mani quanto con la bocca ha detto a Davide, miopadre: 16 “Da quando ho fatto uscire Israele, mio popolo,dall’Egitto, io non ho scelto una città fra tutte le tribùd’Israele per costruire una casa, perché vi dimorasse il mionome, ma ho scelto Davide perché governi il mio popoloIsraele”. 7 Davide, mio padre, aveva deciso di costruire unacasa al nome del Signore, Dio d’Israele, 18 ma il Signoredisse a Davide, mio padre: “Poiché hai deciso di costruireuna casa al mio nome, hai fatto bene a deciderlo; 19 soloche non costruirai tu la casa, ma tuo figlio, che uscirà daituoi fianchi, lui costruirà una casa al mio nome”.

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20 Il Signore ha attuato la parola che aveva pronunciato: sonosucceduto infatti a Davide, mio padre, e siedo sul tronod’Israele, come aveva preannunciato il Signore, e ho costruitola casa al nome del Signore, Dio d’Israele. 21 Vi ho fissato unposto per l’arca, dove c’è l’alleanza che il Signore avevaconcluso con i nostri padri quando li fece uscire dalla terrad’Egitto». Poi Salomone si pose davanti all’altare del Signore,di fronte a tutta l’assemblea d’Israele e, stese le mani verso ilcielo, 23 disse: «Signore, Dio d’Israele, non c’è un Dio come te,né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l’alleanzae la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te contutto il loro cuore. 24 Tu hai mantenuto nei riguardi del tuoservo Davide, mio padre, quanto gli avevi promesso; quantoavevi detto con la bocca l’hai adempiuto con la tua mano,come appare oggi. 25 Ora, Signore, Dio d’Israele, mantieni neiriguardi del tuo servo Davide, mio padre, quanto gli hai

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promesso dicendo: “Non ti mancherà mai un discendente chestia davanti a me e sieda sul trono d’Israele, purché i tuoi figliveglino sulla loro condotta, camminando davanti a me comehai camminato tu davanti a me”. 26 Ora, Signore, Diod’Israele, si adempia la tua parola, che hai rivolto al tuo servoDavide, mio padre! 27 Ma è proprio vero che Dio abita sullaterra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti,tanto meno questa casa che io ho costruito! 28 Volgiti allapreghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio,per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggiinnalza davanti a te! 29 Siano aperti i tuoi occhi notte e giornoverso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: “Lì porrò ilmio nome!”. Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza inquesto luogo.30 Ascolta la supplica del tuo servo e del tuopopolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltalinel luogo della tua dimora, in cielo; ascolta e perdona!

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Come tutte le religioni anche quella biblica, che pure davain modo del tutto originale la priorità al tempo sacrorispetto allo spazio, ritaglia degli spazi sacri come luoghiprivilegiati dell’incontro con Dio: questa sacralizzazionedello spazio presenta 3 gravi pericoli:• Alimenta una concezione magica (cfr. Geremia c.7,ma anche l’assassinio di Ioab: I Re, 2, 28-34)• Pretende di circoscrivere la presenza di Dio esottoporla al controllo dell’uomo;• Sottrae lo spazio profano alla signoria di Dio: sidimentica che Dio è il signore del mondo e della storia,riguarda tutta la vita, non appena lo spazio sacro gestito daipreti.

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Per la fede biblica lo “spazio sacro” è solo segno dellapresenza del Signore. La concretezza antropomorfica diIsraele non permetteva di rendere del tutto spirituale lapresenza del Dio Unico e Trascendente, ma ha spinto ad unasintesi particolare fra le due tensioni fondamentali della fedebiblica: l’invisibilità/universalismo del Signore da una parte, lavicinanza e il particolarismo dall’altra. Già la tendadell’incontro che accompagnava gli Israeliti nella loromigrazione nel deserto era vista non come il luogo dellapresenza di Dio, ma dove Dio si incontrava per l’appuntamento con il suo servo (Esodo 33, 7-11) discendendoin una colonna di fumo (il Signore restava invisibile!). L’arcaera certo concepita come il trono di Dio, ma era vuota equesto ne sottolineava la trascendenza. Anche gli antichisantuari più che spazi magici, erano legati alla memoria deipatriarchi, memoriali degli incontri del Dio dei padri.

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La preghiera di Salomone (I Re 8, 22-53; II Cronache6, 14-42): il tempio di Gerusalemme, che stadiventando il luogo per eccellenza, in un certo sensol’unico della presenza di Dio in mezzo al popolo, nonsi configura come il perimetro della presenza divina(8,27), Salomone è consapevole della trascendenzae della infinità di Dio. Tuttavia è proprio in questoluogo che Dio decide (8,44.48) di incontrare il suopopolo, non in un incontro magico, ma personale(8,35). Mentre Salomone dice che Dio lo si incontranel tempio, dall’altra ribadisce che Lui ascolta dalcielo, vero luogo della sua dimora (8,30.34.36.39.43.45.49).

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Il tempio è segno dell’alleanza, quel Dio che cielo e terra nonpossono contenere ha scelto questa città. Tuttavia Dio ascoltaanche lo straniero che viene da lontano, perché è il Dio di tuttii popoli (8.43: tu ascolta nel cielo, luogo della tua dimora, efa’ tutto quello per cui ti avrà invocato lo straniero, perchétutti i popoli della terra conoscano il tuo nome, ti temanocome il tuo popolo Israele e sappiano che il tuo nome è statoinvocato su questo tempio che io ho costruito).

Il tempio inoltre si configura come un luogo di suppliche enon di sacrifici, un luogo di offerte di lodi, concezione allabase del pensiero escatologico della teologia rabbinica. Delresto non solo la fede deuteronomica, ma anche l’effettivadistruzione del tempio avvenuta nel 587 a.e.v. imponevanoagli Ebrei la necessità di una religione spirituale.

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Fino a che punto Salomone si può accettare comemodello di saggezza?Sì se si guarda al fatto che proviene da Dio; che giàil fatto di chiedere per prima cosa la sapienza è unsegno di saggezza (Proverbi 4, 4- 8); che la suasapienza sembra contraddistinta da mente aperta ecreatività; che il suo è un regno contraddistinto daprosperità e pace, al cui culmine sta la costruzionedel tempio …

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No: perché non sempre ha seguito giustizia e misericordia;si è sbarazzato con crudeltà di rivali e oppositori; il lussodella sua corte era esagerato e “pagano”; il suo fasto erapagato a caro prezzo dal popolo con tasse inique e lavoriforzati… Non sembra che Salomone abbia avuto del tuttosuccesso come politico: la sua politica internazionale sibasa sui commerci con Hiram, ma poi non riesce più apagare e opprime i propri sudditi con una iniquatassazione. Dopo 40 anni di regno, quando muore, l’unitàdi Israele si spezza, al figlio destinato come successore,Roboamo, resta solo Giuda, mentre le altre tribù conGeroboamo costituiscono il regno di Israele.

Insomma non basta comporre massime sagge se poi lacondotta non è davvero retta!

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L’harem di Salomone era davvero imponente (700 moglie300 concubine), ma le donne furono anche la causa dellasua rovina portandolo in vecchiaia verso l’idolatria, secondol’equazione donne = idolatria frequente nell’AnticoTestamento.Salomone d’altra parte amava sinceramente le donne (!!??)e tutto quello che le accompagnava, quindi anche le divinitàcon cui erano in relazione, al punto di dimenticarsidell’esclusiva alleanza che il Signore aveva fatto con i suoipadri. La vicenda di Salomone in fondo si svolge fra 4 storiedi donne: la madre Betsabea; l’harem ; le due prostitute; laregina di Saba… Come altri personaggi biblici ancheSalomone non è un santo, ma un peccatore che sepperelazionarsi con Dio, ma sbagliò quando riuscì a dimenticarlononostante le sue esortazioni ( I Re, 9, 1-9; 11, 1-13)

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I RE 9 1 Quando Salomone ebbe terminato di costruire iltempio del Signore, la reggia e quanto aveva voluto attuare, 2il Signore apparve per la seconda volta a Salomone, come gliera apparso a Gàbaon. 3 Il Signore gli disse: «Ho ascoltato latua preghiera e la tua supplica che mi hai rivolto; hoconsacrato questa casa, che tu hai costruito per porre in essail mio nome per sempre. I miei occhi e il mio cuore saranno làtutti i giorni. 4 Quanto a te, se camminerai davanti a me comecamminò Davide, tuo padre, con cuore integro e conrettitudine, facendo quanto ti ho comandato, e osserverai lemie leggi e le mie norme, 5 io stabilirò il trono del tuo regnosu Israele per sempre, come ho promesso a Davide, tuo padre,dicendo: “Non ti sarà tolto un discendente dal trono d’Israele”.6 Ma se voi e i vostri figli vi ritirerete dal seguirmi, se nonosserverete i miei comandi e le mie leggi che io vi ho proposto,se andrete a servire altri dèi e a prostrarvi davanti ad essi,

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7 allora eliminerò Israele dalla terra che ho dato loro,rigetterò da me il tempio che ho consacrato al mio nome;Israele diventerà la favola e lo zimbello di tutti i popoli. 8Questo tempio sarà una rovina; chiunque vi passeràaccanto resterà sbigottito, fischierà di scherno e sidomanderà: “Perché il Signore ha agito così con questaterra e con questo tempio?”.9 Si risponderà: “Perché hanno abbandonato il Signore, loroDio, che aveva fatto uscire i loro padri dalla terra d’Egitto, esi sono legati a dèi stranieri, prostrandosi davanti a loro eservendoli. Per questo il Signore ha fatto venire su di lorotutta questa sciagura”».

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Il Siracide nel II secolo (47, 12-25) sottolinea bene virtù edebolezze di Salomone. Ma nonostante tutto le promesse diDio restano valide… 12 Dopo di lui sorse un figlio saggio,che, grazie a lui, abitò in un vasto territorio. 13 Salomoneregnò nei giorni di pace, per lui Dio concesse tranquillitàall’intorno, perché costruisse una casa per il suo nome epreparasse un santuario per sempre. 14 Come fosti saggionella tua giovinezza e fosti colmo d’intelligenza come unfiume! 15 La tua fama ricoprì la terra, che tu riempisti disentenze difficili. 16 Il tuo nome giunse lontano, fino alle isole,e fosti amato nella tua pace. 17 Per i canti, i proverbi, lesentenze e per i responsi ti ammirarono i popoli.18 Nel nomedel Signore Dio, che è chiamato Dio d’Israele, hai accumulatol’oro come stagno, hai ammassato l’argento come piombo. 19Ma hai steso i tuoi fianchi accanto alle donne e ne fostidominato nel tuo corpo.

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20 Hai macchiato la tua gloria e hai profanato la tuadiscendenza, così da attirare l’ira divina sui tuoi figli ed esserecolpito per la tua stoltezza. 21 Perciò fu diviso in due il tuodominio e da Èfraim ebbe inizio un regno ribelle.22 Ma ilSignore non ha rinnegato la sua misericordia, non ha lasciatocadere nessuna delle sue parole. Non ha fatto perire laposterità del suo eletto e non ha distrutto la stirpe di colui chelo aveva amato. Egli concesse un resto a Giacobbe e a Davideun germoglio nato da lui. 23 Salomone andò a riposare con isuoi padri e dopo di sé lasciò un discendente, stoltezza delpopolo e privo di senno, Roboamo, che si alienò il popolo conle sue decisioni, e Geroboamo, figlio di Nabat, che indusseIsraele a peccare e aprì a Èfraim la via del peccato. 24 Le lorocolpe si moltiplicarono tanto da farli esiliare dal propriopaese. 25 Essi commisero ogni genere di malvagità, finchénon giunse su di loro la vendetta.

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Sono solo 5 le menzioni di Salomone nel N.T.:nella genealogia di Gesù: Mt 1, 6-7, soprattutto neldetto sulla bellezza del rivestimento dei gigli deicampi:Matteo 6: 25 Perciò io vi dico: non preoccupatevi perla vostra vita, di quello che mangerete o berrete, néper il vostro corpo, di quello che indosserete; la vitanon vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?26 Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e nonmietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padrevostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungareanche di poco la propria vita?

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28 E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate comecrescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la suagloria, vestiva come uno di loro…(cfr Lc 12,27); Salomone è poi ricordato a proposito della regina delmezzogiorno venuta ad ascoltare la sua sapienza (Mt 12,42;Lc 11,31); nella citazione del portico di Salomone nel Tempio(At 3,11; 5,12); nel discorso di Stefano in Atti degli Apostoli 7:44 Nel deserto i nostri padri avevano la tenda dellatestimonianza, come colui che parlava a Mosè aveva ordinatodi costruirla secondo il modello che aveva visto. 45 E dopoaverla ricevuta, i nostri padri con Giosuè la portarono con sénel territorio delle nazioni che Dio scacciò davanti a loro, finoai tempi di Davide.

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46 Costui trovò grazia dinanzi a Dio e domandò di potertrovare una dimora per la casa di Giacobbe; 47 ma fuSalomone che gli costruì una casa. 48 L’Altissimo tuttavianon abita in costruzioni fatte da mano d’uomo, come dice ilprofeta:49 Il cielo è il mio tronoe la terra sgabello dei miei piedi.Quale casa potrete costruirmi, dice il Signore,o quale sarà il luogo del mio riposo?50 Non è forse la mia mano che ha creato tutte questecose?51 Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voiopponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostripadri, così siete anche voi…

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Nella tradizione islamica Sulaiman è menzionatospesso, anche nel Corano, come vero inviato daDio. Si racconta che già da bambino aveva superatoil padre nell’amministrazione della giustizia.Conosce le lingue di animali e uccelli, comanda ademoni e gjin, così che il suo esercito è compostodi uomini, uccelli e gjin (esseri eterei o ignei).Converte la regina di Saba. Il diavolo cerca ditentarlo, ma invano. Ad un certo punto cadevittima dell’idolatria, ma perde il regno; chiedeperdono e lo riottiene assieme alla benevolenzadivina in Paradiso.

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L’immagine di Salomone nella letteratura medievale simescola a quella del signore dei demoni della tradizioneebraica talmudica (la sua sapienza si manifesta nella contesavittoriosa con il principe dei demoni) e orientale (si raccontadi Salomone ridotto all’impotenza dal principe dei demoniAsmodeo che gli rapisce l’anello, il regno e le mogli). Ildemone interlocutore è talvolta chiamato Marcolis (cfrMercurio) o Marcolf, da cui deriva in Occidente Marcolf, cheperò nel dialogo in prosa latina “Dialogus Salomonis etMarcolti” (del 1200 ca.) è uno scaltro contadino. L’immaginedi Salomone viene recuperata nel XII secolo come re quandosi vuole riaffermare la sacralità del monarca cristiano; comemago nel Rinascimento con la ripresa della tradizioneermetica; nella letteratura utopistica del 600 si tratteggia lafigura del nuovo sapiente, novello Salomone, pacato,amichevole, che comunica agli altri le sue conoscenze.