Giacinto+Sigismondo+Gerdil
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Giacinto Sigismondo GERDIL
G. S. Gerdil con la sua opera: ‘Riflessioni sulla teoria e la pratica dell’edcazione’ si esprime profondamente contrario alle idee educative di matrice illuministica proposte da Rousseau nell’ Emilio criticandone la posizione sensista e propone la sua visione di educazione che ridà importanza alla religione esponendo un’idea di educazione innata data da Dio.
Contesto storico:
• tardo ‘700 movimento culturale illuminista,• viene creato il catasto per tassare e
controllare il territorio e le attività produttive.
Sersorialità:
• essa è: lo strumento cognitivo tipico della prima età,
• può essere una dote MA va controllata e arginata attraverso il raziocinio affinchè non diventi una perversione
↓l’uomo è portato a seguire le sensazioni che più gli danno piacere, e che se non vengono controllati, porteranno l’uomo alla viziosità e alla sessualità smodata. La sessualità, vista come potenzialmente pericolosa, identifica un cattivo cristiano e di conseguenza un cattivo cittadino.
La ragione:
• essa é una facoltà regolatrice, • é la parte dell’uomo che deve essere istruita in modo che poi la sensibilità sia controllata affinché non diventi una perversione.
La religione:
Gerdil rivendica il ruolo della religione, per luifondamentale per creare un buon cittadino.
Nell’uomosono innate le idee di Dio che emergono attraversol’insegnamento del catechismo. La fede é l’aspetto fondamentale della vita, oltre
che La facolatà cognitiva più importante dell’uomo. All’adesione alla religione é legata la possibilità diessere felici. La religione • fornisce in sé le leggi di una società civile, • possiede uno spirito patriottico e porta all’unione
e all’incontro.
Il buon cittadino:
• deve essere un buon cristiano, cioè formato sulla base di una verità unica e incontroversibile: quelle della religione cattolica,
• è colui che controlla la sensibilità,
• deve essere un buon rappresentante dello stato civile, di cui, si condivide le regole
Il buon cittadino dopo aver raggiunto la perfezione religiosa
puòraggiungere la felicità .
Educazione:
non può passare attraverso la filosofia, intesa daGerdil come tipicamente illuministica, in quanto
essa: • é troppo difficile • é senza unica verità • non é convincente • non ha spirito patriottico, non porta all’unione e all’incontro.
L’educazione é:
• basata su un’idea coercitiva bisogna fareriferimento a una sola e unica verità data dallareligione• la regolamentazione (il controllo) e il rimedio
allasensibilità• è far risvegliare l’idea innata di Dio
obbiettivo dell’educazione:rendere l’educando perfetto cioé prepararloall’aldilà non devo partire dai sensi perché
essi ancorano maggiormente al mondo terreno.
Edra [email protected]