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La mobilità turistica In viaggio con gli italiani: indagine per capire come andiamo in vacanza Rapporto di ricerca ECOcati - 7-11 giugno 2007

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La mobilità turisticaIn viaggio con gli italiani:

indagine per capire come andiamo invacanza

Rapporto di ricerca

ECOcati - 7-11 giugno 2007

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In viaggio con gli italiani: la mobilità turistica (ECOcati giugno 2007)

Premesse

Nel 2006 GH Impresa Turistica e l’istituto di ricerca Gfk-Eurisko hanno stretto unaccordo di collaborazione per unire le reciproche esperienze e competenze nel settoreturistico e operare insieme in progetti dedicati al settore.

Primo passo di questo accordo è quello di inserire una serie di valutazioni su temi inerentil’economia turistica nel quadro dell’indagine ECOcati, l’Omnibus telefonico di Gfk-Euriskodedicato al mondo Consumer. Nasce così il progetto “In viaggio con gli italiani: piccolaindagine per capire come andiamo in vacanza”, che affronterà i temi: informazione eacquisto, mobilità, ospitalità, durata e spesa, e motivazione del viaggio. I sondaggitracceranno così un quadro del vissuto vacanziero degli italiani, delle loro preferenze, delletendenze in atto e delle zone di criticità.

Condotta da Gfk-Eurisko e GH Impresa Turistica, l’indagine quantitativa oggetto del presenterapporto (la prima di una serie di cinque) ha l’obiettivo di indagare le modalità dispostamento utilizzate dagli italiani per raggiungere le località di vacanza.

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Campione e Metodologia

Le seguenti domande sono state condotte da GfK-Eurisko in collaborazione con GH ImpresaTuristica nel quadro dell’Omnibus telefonico ECOcati.Le interviste sono state realizzate telefonicamente con la tecnica CATI. Il campione,costituito da 2000 individui, è perfettamente rappresentativo della popolazione italiana conoltre 15 anni di età (circa 47,5 milioni di individui). L’estrazione degli individui da intervistareviene effettuata secondo rigorosi criteri di casualità, partendo da un file informatizzato dinumeri telefonici. Nell’ambito delle famiglie campionate, viene intervistato l’individuocorrispondente alle quote di sesso ed età previste. Il campionamento viene effettuato perquote incrociate di area geografica per ampiezza demografica di centro e di sesso per età.La rappresentatività è inoltre garantita con il controllo del campione in fase di elaborazione.

Premesse

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Come si spostano gli italiani che vanno in vacanza

1.1.

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3,4%4%6,9%7,9%19,1%10%14,2%171 (8,5%)Ogni 4-6 mesi

49,3%39,6%36,4%26,1%27,5%16,7%21,9%680 (34%)Meno spesso

24,4%26%29,8%43,3%33,8%42,5%42,9%657 (32,9%)1-2 volte all’anno

2,9%9,2%5,1%7,6%7,2%14,2%9,3%139 (7%)Ogni 2-3 mesi

4,1%1,4%5,6%7,3%8,2%7%3,9%110 (5,5%)1-2 volte al mese

Con quale frequenza gli italiani hanno compiuto spostamenti di più di 100km per motivi di vacanza nell’ultimo anno?

15,7%19%14,8%6,4%3,9%8%7,7%226 (11,3%)Non indica

0,3%0,8%1,5%1,4%0,3%1,5%-17 (0,9%)Ogni settimana

447100%

282100%

306100%

368100%

346100%

176100%

76100%

2000100%

Totale Rispondenti

olt 64anni

55 64anni

45 54anni

35 44anni

25 34anni

18 24anni

15 17anni

Totalerispondenti

1.1. Gli spostamenti per vacanza effettuati

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Il dato percentuale più evidente è quello fatto ragistrare dagli italiani che asserisconodi spostarsi con una frequenza minore di una volta all’anno (34%), anche se questapercentuale è evidentemente influenzata dal numero di ultra sessantaquattrenni che nonhanno compiuto alcun atto di vacanza (addirittura il 49,3%).Al secondo posto viene la percentuale di coloro che nell’ultimo anno hanno compiuto1-2 spostamenti (32,9%).

Stante un numero così alto di italiani che non viaggiano oppure che si concedono una solae principale vacanza (ed eventualmente una vacanza minore), vi è comunque unsignificativo 22% di intervistati che viaggia con più frequenza, preferendopresumibilmente gli short-break (2/3 gg di soggiorno).

Gli spostamenti per vacanza effettuati1.1.

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Il numero di short-break compiuti dagli italiani varia molto: si passa da chi si sposta con unafrequenza pari a 2-3 volte alll’anno (8,5% degli intervistati), a un interessante 5,5% cheeffettua spostamenti 1-2 volte al mese, fino allo 0,9% degli intervistati che viaggiano ognisettimana.

Per quanto riguarda gli short-break le più alte percentuali le fanno registrare le fasce d’etàpiù giovani. Quasi 1 italiano su 5, della fascia d’età compresa tra 25 e i 34 anni,compie degli spostamenti ogni 4/6 mesi, mentre il 14,2% della fascia compresa tra 18e 24 anni si sposta ogni 2/3 mesi.

Un dato interessante è quello fatto registrare dalla fascia d’età compresa tra 55/64anni, dove il 9,2% degli intervistati afferma di compiere spostamenti per vacanza ogni2/3 mesi, un dato speculare alle frequenze fatte registrare dalla fascia d’età 15-17 anni(7,2%), e significativamente maggiore rispetto alle percentuali fatte registrare dai 25-34enni(7,2%) e dai 35-44enni (7,6%).

Gli spostamenti per vacanza effettuati1.1.

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I mezzi di trasporto più utilizzati per andarein vacanza

2.2.

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-----0,93,43 (0,3%)Altro

11,28,711,510,316,212,516,2134 (12,3%)Aereo

-0,30,80,40,30,2-3 (0,3%)Moto

2,90,30,30,70,50,9-9 (0,9%)Nave

0,6-5,51,8---14 (1,3%)Camper/roulotte

9,83,53,2-0,31,21,227 (2,5%)Pullman

12,75,25,83,813,311,66,094 (8,6%)Treno

Quale mezzo di trasporto usa più spesso per le sue vacanze?

0,41,10,7-0,9--5 (0,5%)Non indica

62,481,072,483,068,572,773,2804 (73,5%)Auto

156100%

117100%

149100%

248100%

237100%

132100%

53100%

1094*100%

Totale Rispondenti

olt 64anni

55 64anni

45 54anni

35 44anni

25 34anni

18 24anni

15 17anni

Totalerispondenti

2.2. I mezzi di trasporto più utilizzati per andare in vacanza

* Base: hanno compiuto spostamenti di oltre 100km nell’ultimo anno per vacanza

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Il primo dato che balza agli occhi è la dominanza dell’automobile, che risulta essere ancorail mezzo di trasporto preferito dagli italiani.Il 73,5% dei nostri connazionali utilizza infatti questo tipo di trasporto, seguito da un12,3% che preferisce spostarsi utilizzando l’aereo. Al terzo posto si inserisce iltrasporto su rotaia che raccoglie la preferenza dell’8,6% degli italiani.

La discriminante demografica è interessante per approfondire il valore medio di partenza.Soffermandoci sul trasporto automobilistico si nota che i valori maggiori vengono fattiregistrare per la fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni, dove l’utilizzo dell’autoraggiunge addirittura l’83%.

Il trasporto su rotaia segna delle punte significative di utilizzo per le fasce che vanno da25-34 anni, dove un 13,3% afferma di utilizzare il treno.

Per quando riguarda la mobilità aerea è interessante notare come le percentuali di utilizzopiù alte siano fatte registrare da una clientela giovane: nella fascia 15-17 anni e in quella25-34 anni il dato percentuale arriva al 16,2%.

I mezzi di trasporto più utilizzati per andare in vacanza2.2.

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Marginali restano i valori relativi all’utilizzo degli altri mezzi di trasporto.Si segnala un 2,5% che si sposta con il pullman. Da notare che tra gli over-64 quasi il 10%del totale si sposta utilizzando il pullman.

Poco significativi i valori percentuali generali di utilizzo di camper/roulotte, che si assestanosu un 1,3%, ma interessanti se guardiamo alle percentuali fatte registrare dalla fascia 45-54anni, che raggiungono un importante 5,5%.

Analizzando le percentuali di utilizzo di nave/traghetto vediamo come, a livello generale,registrino uno scarso 0,9%; tuttavia le percentuali aumentano sensibilmente tra gli over-64,dove tra i rispondenti le percentuali di utilizzo di questo trasporto sfiorano il 3%.

I mezzi di trasporto più utilizzati per andare in vacanza2.2.

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Titolo di studio

--0,7%-3 (0,3%)Altro

28,4%12,1%8,8%9,3%134 (12,3%)Aereo

0,7%0,4%0,2%-3 (0,3%)Moto

1,8%0,5%0,2%2,6%9 (0,9%)Nave

0,3%2,1%1,3%-14 (1,3%)Camper/roulotte

0,9%0,4%2,4%8,2%27 (2,5%)Pullman

6,8%8,3%9,9%7,2%94 (8,6%)Treno

Quale mezzo di trasporto usa più spesso per le sue vacanze?

-0,3%0,8%0,4%5 (0,5%)Non indica

61%75,8%75,7%72,2%804 (73,5%)Auto

127100%

371100%

428100%

169100%

1094*100%

Totale Rispondenti

LaureaMediasuperiore

Mediainferiore

Elemen-tareTotale rispondenti

2.2. I mezzi di trasporto più utilizzati per andare in vacanza

* Base: hanno compiuto spostamenti di oltre 100km nell’ultimo anno per vacanza

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Considerando il grado di scolarizzazione degli intervistati emergono sostanziali differenzetra le valutazioni che riguardano i principali mezzi di trasporto.

La percentuale di laureati che utilizzano l’automobile (61%) è sensibilmente minore achi ha acquisito dei titoli di studio inferiori.La percentuale più alta è fatta registrare dai rispondenti che hanno acquisito un titolo discuola media superiore o inferiore: 76% circa per entrambi.

Ulteriori elementi di sostanziale differenza nell’utilizzo dei trasporti emergono analizzandol’utilizzo del pullmann, un mezzo che viene utilizzato per la maggiore da coloro chehanno acquisito soltanto la licenza elementare (8,2%), e quello dell’aereo, che registrauna predominanza di utilizzo nelle persone dall’alto grado di scolarizzazione (ilaureati presentano una percentuale del 28,4%, che equivale quasi alla somma dellepercentuali delle altre tre fasce di titolo di studio).

I mezzi di trasporto più utilizzati per andare in vacanza2.2.

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Auto vs Treno

3.3.

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Auto vs Treno

Per comprendere meglio le possibilità legate a due particolari mezzi di trasporto per viaggi e per vacanze,l’auto e il treno, si è cercato di sondare il grado di preferenza degli italiani rispetto a queste due differentitipologie di trasporto, mediante due livelli di indagine.

In un primo livello è stato chiesto agli intervistati di indicare la frequenza di utilizzo dei singoli mezzi per glispostamenti di oltre 100km per motivi di vacanza.

In un secondo livello sono state sottoposte ai rispondenti alcune considerazioni, per conoscere quali deigiudizi proposti fossero maggiormente rispondenti a una o all’altra tipologia di spostamento.

I giudizi proposti agli intervistati, che presentavano sia valenze positive sia attributi di criticità e sulla basedelle quali si è costruita l’analisi delle specificità riferite ai due tipi di trasporto, prevedevano risposta in favoredel treno, dell’auto, di entrambe le tipologie di trasporto, ma consentivano anche la mancata indicazione diuna risposta.

Vengono di seguito riportate le 8 frasi proposte ai rispondenti:

•È caro•È comodo e rilassante•È veloce•Sei certo di arrivare in orario•È il modo migliore di spostarsi•È alto il rischio che ci siano disservizi/disagi•Mi sono capitati spesso code/ritardi•È stressante

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3,4%9,7%10,6%13,5%16,4%9,9%12%125 (11,4%)Ogni 4-6 mesi

30,2%10,6%15,2%8,7%16%15,4%22,7%174 (15,9%)Meno spesso

36,9%39%41,9%39,3%30,5%41,3%38,3%411 (37,6%)1-2 volte all’anno

8,2%11,8%7%10,2%14,1%8,7%6,4%111 (10,1%)Ogni 2-3 mesi

10,3%5%11,4%7,3%8,5%8,2%5,6%91 (8,3%)1-2 volte al mese

Auto: con quale frequenza gli italiani la utilizzano per andare in vacanza?

2,7%2%1,9%1,6%1,2%3,4%3,9%23 (2,1%)Non indica

8,4%21,8%11,9%19,5%13,3%13,1%11,2%160 (14,6%)Ogni settimana

156100%

117100%

149100%

248100%

237100%

132100%

53100%

1094*100%

Totale Rispondenti

olt 64anni

55 64anni

45 54anni

35 44anni

25 34anni

18 24anni

15 17anni

Totalerispondenti

Auto vs Treno: la frequenza di utilizzo

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In viaggio con gli italiani: la mobilità turistica (ECOcati giugno 2007)

2,8%0,3%5%2,8%4,5%6,1%4,5%40 (3,7%)Ogni 4-6 mesi

59,3%72,1%75,1%66,2%56,7%53,2%51,5%686 (62,7%)Meno spesso

27,6%12%10,3%17%14,6%15%20,3%180 (16,5%)1-2 volte all’anno

1,2%2,9%0,6%0,7%4,5%5,9%4,5%29 (2,7%)Ogni 2-3 mesi

1,1%0,6%-0,6%7,5%3%5,3%29 (2,6%)1-2 volte al mese

Treno: con quale frequenza gli italiani lo utilizzano per andare in vacanza?

7,6%11,6%8,9%12,3%11,7%14,7%13,9%124 (11,3%)Non indica

0,2%0,4%0,1%0,4%0,4%2,1%-6 (0,5%)Ogni settimana

447100%

282100%

306100%

368100%

346100%

176100%

76100%

1094*100%

Totale Rispondenti

olt 64anni

55 64anni

45 54anni

35 44anni

25 34anni

18 24anni

15 17anni

Totalerispondenti

Auto vs Treno: la frequenza di utilizzo

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Auto vs Treno: le opinioni degli italiani

Di seguito vengono presentati i risultati del livello di studio riguardante le percezioni degliitaliani rispetto al trasporto in automobile o in treno. I valori sono espressi in percentualirelative a ogni singola affermazione proposta ai rispondenti.

Treno Auto Entrambi Non sa/ non indica

E’ caro 33,8% 36,3% 21,9% 7,9%

E’ comodo e rilassante 51,8% 37,4% 7,0% 3,8%

E’ veloce 35,2% 46,8% 14,6% 3,3%

Sei certo di arrivare in orario 20,1% 55,6% 11,5% 12,8%

E’ il modo migliore di spostarsi 20,3% 66,8% 9,7% 3,2%

E’ alto il rischio che ci siano disservizi/disagi 55,5% 19,9% 18,2% 6,4%

Mi sono capitati spesso ritardi/code 33,5% 36,6% 22,5% 7,4%

E’ stressante 31,4% 50,3% 11,8% 6,5%

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14,1%26%28%25%20,2%21,6%13,2%21,9%A entrambi

43,5%39,7%27,6%34,4%39,2%31,8%39,6%36,3%All’auto

A quale tipo di mobilità si associa il giudizio “è caro”

13,9%8,2%10,5%6,8%7,6%1,5%5,2%7,9%Non sa/nonindica

28,4%26,1%33,9%33,8%33%45,1%41,9%33,8%Al Treno

Oltre 6455/6445/5435/4425/3418/2415/17 anniTotalerispondenti

3.3. Auto vs Treno/ Il prezzo

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Il prezzo è una leva strategica importante e necessaria per motivare le scelte di trasportodegli italiani.L’opinione generale è che il trasporto in automobile sia leggermente più dispendiosorispetto al treno. Tuttavia, analizzando le percezioni dei rispondenti, non mancano elementidi interessante discontinuità rispetto a questa prima analisi.

Fino a 24 anni di età è opinione diffusa che il treno sia più costoso rispetto al trasporto inauto. Particolarmente rilevante il dato registrato nella fascia di età 18/24 anni, dove il45,1% dei rispondenti associa l’”essere caro” proprio al trasporto su rotaia.

Con il crescere dell’età anagrafica la percezione del differenziale di prezzo traautomobile e treno si assottiglia progressivamente, fino a rovesciarsi.

Soltanto la fascia di età compresa tra i 45/54 anni vede nel treno un trasporto “caro”, le altrefasce dì età tendono ad avvicinare un costo elevato all’automobile.Sempre i 45/54enni, al contempo, presentano percentuali alte nell’associare il prezzoelevato a entrambe le forme di trasporto: addirittura il 28% dei rispondenti totali.

Auto vs Treno/ Il prezzo3.3.

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3,3%3,8%8,6%5,5%9,7%6,8%16,2%7%A entrambi

28,6%44,5%34,1%42,8%32,2%39,1%49,8%37,4%All’auto

A quale tipo di mobilità si associa il giudizio “è comodo e rilassante”

8,9%4,7%1,9%3,8%2,5%2,3%2,1%3,8%Non sa/nonindica

59,2%47%55,4%47,9%55,651,9%31,9%51,8%Al Treno

Oltre 6455/6445/5435/4425/3418/2415/17 anniTotalerispondenti

3.3. Auto vs Treno/ La comodità

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Gli italiani associano una maggiore comodità di trasporto, e un conseguente senso dirilassatezza, al trasporto su rotaia.Il differenziale totale è piuttosto elevato: 51,8% che indica il treno contro un 37,4%che indica l’automobile.

Una differenza che risulta palese anche analizzando le percezioni di differenti fasce d’età.Ad eccezione della fascia 15/17 anni, che identifica nell’auto il trasporto più comodoe rilassante, tutte le altre fasce, seppure con punte differenti, avvicinanocomunemente il senso di comodità e rilassatezza al trasporto su rotaia.

Se le fasce anagrafiche si mostrano alquanto omogenee, una interessante chiave di lettturala ricaviamo operando una segmentazione di genere.

Auto vs Treno/ La comodità3.3.

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3.3.

“è comodo e rilassante”: percezioni diverse

5,3%2,6%Non sa, non indica

8,3%5,9%A entrambi

42,9%32,8%All’auto

43,6%58,6%Al treno

496100%

599100%

Totale rispondenti

FemminaMaschio

Auto vs Treno/ La comodità

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La comodità percepita varia molto a seconda del punto di vista di genere.

Se il 58,6% dei rispondenti di sesso maschile individua nel treno il mezzo di trasportopiù rilassante e comodo, contro un 32,8% che attribuisce queste caratteristicheall’automobile, sul versante femminile la differenza tra gli “schieramenti” è molto menoevidente. Il 43,6% delle rispondenti attribuisce rilassatezza e comodità al viaggio intreno, il 42,9% al viaggio in automobile.

Questa differenza a livello di genere può essere motivata dalla “storica” propensionedell’uomo a sedere al posto di guida. La differente condizione di guidatore e passeggero,che inevitabilmente sfocia in una diversa percezione del disagio o della comodità dellospostamento, può rappresentare la principale motivazione di dati così diseguali.

Auto vs Treno/ La comodità3.3.

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6,2%16,4%13%9,8%23%18,4%16,4%14,6%A entrambi

44,5%50,2%45,2%55,4%48%36,4%32,4%46,8%All’auto

A quale tipo di mobilità si associa il giudizio “è veloce”

9,7%5,4%3%2,4%0,8%1,4%0,9%3,3%Non sa/nonindica

39,6%28%38,9%32,5%28,3%43,8%50,3%35,2%Al Treno

Oltre 6455/6445/5435/4425/3418/2415/17 anniTotalerispondenti

3.3. Auto vs Treno/ La velocità

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Anche nel caso della rapidità di spostamento percepita è interessante notare come tra lefasce anagrafiche vi sia una netta divergenza.

Infatti, se per il totale degli intervistati la “velocità” viene attribuita più’ all’auto(46,8%) che non al treno (35,2%), le fasce di età più giovani la pensano all’opposto.

Un dato che viene corroborato dalla speculare percezione della categoria degli studenti; il48,2% identifica la velocità nel trasporto su rotaia, contro il solo 36,3% che vede la stessapeculiarità nell’automobile.

Auto vs Treno/ La velocità3.3.

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Sembra che soltanto l’automobile sia in grado di offrire la “certezza di arrivare inorario”: un tratto che sembra totalmente condiviso da tutti i rispondenti.

Una percezione che dovrebbe fungere da importante campanello d’allarme per lospostamento su rotaia, se è vero che quasi il triplo degli italiani accomuna l’utilizzodell’automobile con la certezza del rispetto dei tempi di percorrenza.Dato non propriamente marginale per chi viaggia.

Auto vs Treno/ La certezza di arrivare in orario3.3.

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Dimentichiamoci per un attimo le code autostradali. Il vero babau degli italiani sembraessere costituito da disagi e disservizi, tutti elementi che sembrano essere appannaggio delsolo trasporto su rotaia.

Il 55,5% degli italiani vede nel treno un trasporto dove è “alto il rischio di disservizi edisagi”, contro un 19,9% che vede la stessa insicurezza nel trasporto conl’automobile.

C’è poi un 18,2% di italiani che afferma che entrambi gli spostamenti sono a forte rischiodisagi.

Auto vs Treno/ Ritardi e disservizi3.3.

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In viaggio con gli italiani: la mobilità turistica (ECOcati giugno 2007)

Al di là di una percezione negativa che colpisce il trasporto su rotaia, il fatto che moltiitaliani (36,6%) abbiano provato personalmente disguidi dovuti a code, incidenti, lavori cherallentano il traffico, porta a evidenziare come il viaggiare in auto risulti molto più stressanteche non utilizzando il treno.

Il 50,3% dei rispondenti valuta più stressante il viaggio con l’auto, mentre un 31,4%trova nel treno un trasporto che porta a essere stressati.

Auto vs Treno/ La variabile “stress”3.3.

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In viaggio con gli italiani: la mobilità turistica (ECOcati giugno 2007)

3.3.

“è stressante”: percezioni diverse

6,5%6,4%Non sa, non indica

15,8%8,5%A entrambi

45,5%54,3%All’auto

32,1%30,8%Al treno

496100%

599100%

Totale rispondenti

FemminaMaschio

Ancora una volta il differenziale si assottiglia o si si dilata se analizziamoquesta problematica dal punto di vista maschile o femminile.La percezione della variabile stress è molto accentuata sul trasportoautomobilistico per quanto riguarda gli uomini (54,3%), mentre le donne nonpresentano un dato simile nei confronti dell’automobile (45,5%).La percentuale di rispondenti femminili che vedono in entrambi i mezzi ditrasporto una componente stressante è maggiore che nel panoramamaschile: 15,8% contro un 8,5%.

Auto vs Treno/ La variabile “stress”

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La caratteristica “è il modo migliore per spostarsi” viene attribuita dagli italiani inmaniera plebiscitaria all’automobile.

Sul totale dei rispondenti, infatti, soltanto il 20,3% asserisce che il treno è il mezzo miglioreper favorire lo spostamento; il 66,8% continua invece a vedere nell’automobile il mezzo ditrasporto migliore.

Auto vs Treno/ Qual’è il il trasporto migliore?3.3.

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Considerazioni finali

4.4.

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I dati di questa ricerca mostrano un’evidente sbilanciamento nelle scelte degli italianiin favore dell’automobile: il 73,5% degli intervistati ha infatti dichiarato che l’auto è ilmezzo di trasporto utilizzato più spesso per le vacanze.

Il treno risulta un mezzo utilizzato sporadicamente: il 16,5% dei rispondenti lo utilizza 1 o 2volte l’anno per spostamenti di vacanza, ben il 62,7% meno di una volta all’anno, e resta un9,5 di persone che lo usa ogni 4-6 mesi (3,7%) fino a ogni settimana (0,5%).

La preferenza degli italiani nei confronti dell’automobile è un dato storicamente conosciutoe questa ricerca non fa che corroborare un’ipotesi comprovata.Tuttavia sembra paradossale che, al di là del trasporto su ruota, non esista ancora nessunaaltra possibilità di spostamento soddisfacente.

Gli elementi di forza del treno, riconosciuto come uno spostamento recante minori problemilegati allo stress e che presenta delle comodità ben maggiori rispetto al trasporto in auto,non sono sufficienti colmare il gap che lo divide dall’automobile nelle preferenze degliitaliani.

Considerazioni finali: L’ineluttabilità di una scelta4.4.

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Alla luce dei risultati della ricerca si possono azzardare delle analisi riguardanti lepotenzialità e le prospettive delle singole tipologie di trasporto.

Se l’automobile sembra ancora sinonimo di libertà di spostamento, code e trafficononostante, il treno nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni per avvicinare untarget sempre più ampio, non sembra ancora attirare le emozioni del viaggiatoreitaliano.

Il treno viene considerato dagli intervistati come un mezzo di trasporto comodo (ma conancora tutti i problemi elencati precedentemente), che tuttavia si limita ad accompagnarefino ad un punto x, senza lasciare possibilità alcuna di procrastinare il percorso. Arrivati instazione, ci si ritrova ancora “appiedati”.

Da questo punto di vista parrebbe mancare un’integrazione di servizi di spostamentoche potrebbero accrescere la suggestione del trasporto su rotaia. Solo in questo modoil treno potrebbe rivelarsi una valida alternativa alla scelta, altrimenti inevitabile,dell’automobile.

Rileggendo i dati emersi dalla ricerca, proprio la mancata creazione un trasporto versatile,del tutto speculare alla libertà di spostamento garantito dall’automobile, è il dato chesembra essere la causa prima della scarsa competitività del trasporto su rotaia.

Considerazioni finali: L’ineluttabilità di una scelta4.4.

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Rimane la sensazione di una ineluttabilità di scelta, che sfocia in dati che parrebberorappresentare una situazione abbastanza immobilizzata sulle scelte di trasporto degliitaliani.

L’automobile resta il mezzo di trasporto privilegiato, utilizzato da circa 3/4 degliitaliani che nell’ultimo anno hanno compiuto un viaggio di più di 100 km.Allo stesso tempo non si può non notare che anche per il trasporto in automobilepermangono delle situazioni di disagio e di criticità.

Garantire una politica di trasporto differente, in linea con le richieste del turistaitaliano e rispondente a quelle che sono le sue esigenze, potrebbe migliorare l’interamobilità turistica, che altrimenti risulterebbe troppo ancorata a delle soluzioni chepaiono ancora vincolate alla logica del male minore.

Considerazioni finali: L’ineluttabilità di una scelta4.4.