Gestione ed uso dei D.P.I. contro il rischio amianto

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  • 1

    GESTIONE ED USO DEI DISPOSITIVI DI GESTIONE ED USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE CONTRO IL PROTEZIONE INDIVIDUALE CONTRO IL RISCHIO AMIANTORISCHIO AMIANTO

    Corrado [email protected]

  • 2Quando usare i D.P.I.?

    quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.

    Pertanto i D.P.I.: non devono sostituire le misure di protezione

    collettiva quando questi sono tecnicamente realizzabili

    sono previsti solo per attivit che mantengono un rischio residuo

  • 3Gerarchia misure di prevenzione

  • 4DPI..come ultima soluzione

    Infatti i D.P.I.:

    proteggono una sola persona Non permettono di raggiungere alti livelli di

    protezione necessitano di un costante controllo e verifica possono contaminarsi biologicamente limitano i movimenti e la visibilit del lavoratore

  • 5Tutela e impedimento

    I DPI costituiscono: una forma di tutela specifica dai rischi , ma

    anche....un impedimento allo svolgimento del lavoro

    disagio lavorativo che, nel tempo, pu andare a creare condizioni di stress lavoro-correlato

    La corretta individuazione dei DPI connessa inevitabilmente con il processo di valutazione dei rischi!!

  • 6DPI idonei ed adeguati

    DPI idoneo quando : Marcato CE ed accompagnato dalla nota

    informativa e dalla dichiarazione di conformit Compatibile con lambiente, il lavoro svolto, il

    lavoratore ed eventualmente con altri DPI In buone condizioni di funzionamento

    DPI adeguato se in grado di ridurre ad un livello accettabile lesposizione del portatore ad un pericolo

  • 7CE sinonimo di sicurezza?

    Un DPI marcato CE protegge sicuramente il lavoratore?

    Un DPI marcato CE sicuramente non danneggia il lavoratore se usato secondo le istruzioni del fabbricante, ma potrebbe non essere adeguato a proteggere il lavoratore dai danni dovuti al suo lavoro.

    La scelta e la verifica dellidoneit del DPI compito del datore di lavoro, non del fabbricante del DPI.

    SCELTA DEL DPI = FASE FONDAMENTALE

  • Coinvolgimento di pi figure

    Datore di lavoro fornisce necessari e idonei DPI, sentito RSPP e il medico competente

    DPI scelti sulla base di: aspetti tecnici (RSPP) aspetti ergonomici sanitari (M.C.) Coinvolgimento di RLS e i lavoratori

    considerare anche l'incidenza che lutilizzo dei DPI ha nei riguardi del comfort e della fatica fisica e mentale delle lavoratrici e dei lavoratori

  • 9Scelta: obbligo del datore di lavoro

    L'organo di vigilanza, in taluni casi, non pu (e non deve)scegliere imponendo l'uso di DPI diversi da quelli individuati dal datore di lavoro....

    pu eventualmente....

    contestare la valutazione del rischio che ha determinato la scelta nonch prescrivere l'uso di diversi DPI o l'uso di DPC nonostante l'utilizzo di DPI!!!!

  • Criteri per individuazione ed uso

    Art 79 D.Lgs 81/08Con decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle

    politiche ......... (ancora da pubblicarsi) sono indicati:

    i criteri per lindividuazione e luso dei DPI; le circostanze e le situazioni in cui si rende

    necessario limpiego dei DPI.

    Fino alla adozione del decreto restano ferme le disposizioni di cui al D.M. 2 maggio 2001

  • 11

    D.M. 2 maggio 2001

    Criteri per l'individuazione e l'uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) per:

    Udito Vie respiratorie Occhi Filtri per saldature Filtri per radiazioni Indumenti protettivi agenti chimici

  • gestione dei DPI

    Il datore di lavoro:

    VALUTA IL RISCHIO RESIDUO1

    INDIVIDUA CARATTERISTICHE DPI2

    CONFRONTA CARATTERISTICHE DPI 3

    AGGIORNA LE SCELTE FATTE4

  • Valutazione del rischio

    1 Individuare i pericoli e valutare i rischi che non possono essere evitati con altri mezzi (rischio residuo)

    Ricorrere all'uso dei DPI solo quando i rischi non possono essere ridotti attraverso misure tecniche/organizzative

    Per casi semplici e ovvi - non serve valutazione casi complessi analisi e valutazione

  • Condizioni imprescindibili

    Situazioni imprescindibili: Montaggio ponteggi: Guanti, elmetto sottogola,

    scarpe Spazi confinati: DPI vie respiratorie Esposizione a rumore: valori >80 dB(A) e > 85

    dB(A) Rimozione amianto: DPI vie respiratorie e tute

    monouso

    Per tutte le altre situazioni la valutazione demandata al D.L.

  • 15

    Prima fase - valutare il rischio

    Il DdL valuta i rischi dovuti allamianto al fine di stabilire la natura ed il grado dellesposizione e le misure preventive e protettive da attuare

    Se si opera in cantiere attraverso il Piano Operativo di Sicurezza

    in forma pi generale attraverso il Documento di Valutazione dei Rischi aziendale

  • 16

    Nella valutazione considerare anche

    Et - esempio, delle scarpe antinfortunistiche, i cambiamenti morfologici determinati dallet sono rilevanti

    Genere - tenere conto del genere di appartenenza che pu richiedere unattenzione nella scelta del DPI specifica;

    stress lavoro-correlato - valutazione dello stress lavoro-correlato considerare le eventuali problematiche riscontrate nellutilizzo dei DPI;

    provenienza da altri paesi - lanalisi delle caratteristiche morfologiche di ciascuna razza pu essere determinante nella scelta

  • 17

    Esposizione amianto = campionamento

    Il datore di lavoro effettua periodicamente la misurazione della concentrazione di fibre di amianto nell'aria al fine di verificare il rispetto del valore limite

    Valore limite = 0,1 fibre per centimetro cubo di aria come media ponderata nel tempo di riferimento di otto ore

    I risultati sono riportati nel D.V.R aziendale

  • 18

    Tipologie di campionamento

    Campionamenti personaliPer determinare l'esposizione personale dei lavoratori

    Campionamenti d'areaPer determinare un'eventuale diffusione di fibre nell'ambiente chiuso

    Per certificare che aree oggetto di intervento possono essere nuovamente occupate (D.M. 06/09/94)

  • Analisi delle caratteristiche del DPI

    2 individuare le caratteristiche dei DPI necessarie affinch questi siano adeguati ai rischi

    Potrebbe essere necessario conoscere: temperatura dellaria, temperatura di contatto intensit del rumore laccumulo di polvere agenti atmosferici tipo e quantit delle sostanze pericolose lo stato del suolo (pavimento)

  • Confronto e scelta

    3confrontare le caratteristiche individuate con quelle dei DPI in commercio Confrontare le caratteristiche individuate con quelle

    dei DPI in commercio per scegliere i pi adeguati

    4 aggiornare le scelte operate in funzione delle variazioni che intervengono Introduzione di nuovi rischi Sorveglianza sanitaria evidenzia situazioni

    particolari incidente

  • Individuazione dell'uso

    Individuare le condizioni in cui un DPI deve essere usato ( e quando non deve essere usato):

    Sulla base della nota informativa Tenendo conto del gravit del danno Tenendo conto della frequenza di esposizione Tenendo conto delle caratteristiche del luogo di

    lavoro (microclima, rumore ergonomia..) Tenendo conto delle condizioni d'uso in relazione

    alle prestazioni che DPI posso offrire

  • 22

    In pratica necessario chiedersi

    Quando necessario il DPI?Quale DPI serve?Come deve essere indossato?Quando deve essere usato ?Quando non deve essere usato?Lo posso utilizzare tutti i lavoratori o qualcuno ha delle

    limitazioni?Come deve essere manutenuto, pulito e conservato?

  • La nota informativa

    preparata e rilasciata (in italiano) obbligatoriamente dal fabbricante - Contiene informazioni su:

    istruzioni di deposito,impiego, pulizia, manutenzione, revisione disinfezione.

    Prestazioni ottenute agli esami tecnici accessori utilizzabili con i DPI tipo di imballaggio appropriato per il trasporto classi di protezione adeguate a diversi livelli a

    rischio e i corrispondenti limiti di utilizzazione; la data o il termine di scadenza

  • 24

    ..ma i DPI hanno una scadenza!!??

    Se le prestazioni possono diminuire a seguito di invecchiamento, sul DPI deve figurare la data di fabbricazione e/o quella di scadenza (D.Lgs 475/92) e/o nella nota informativa la data di scadenza

    DPI vanno comunque sostituiti quando non sono pi in condizione di garantire la loro funzione protettiva

  • Programma gestione D.P.I.

    Deve coinvolgere tutte le figure aziendaliGli elementi essenziali sono:

    Perfetta analisi del luogo di lavoro attuazione misure di sicurezza di tipo collettivo Procedure per selezionare adeguati-idonei DPI Procedure per la formazione e l'addestramento Procedure per la manutenzione e i controlli Revisione del programma

    La nomina di un responsabile di gestione importante per implementare e mantenere il programma

  • Implementazione del programma

    I D.PI devono essere utilizzati dopo aver implementato il programma di gestione,ovvero dopo aver:

    Valutato i rischi Scelto DPI adeguati e idonei Formato gli utilizzatori Addestrato gli utilizzatori definito le modalit di manutenzione Stabilito le modalit di controllo e supervisione

  • Esempio di lista

    www.suva.ch

  • D.P.I per esposizione ad amianto

    Un A.P.V.R.Tuta con cappuccio

    Calzature Con caratteristiche antiscivolo

    guanti

  • D.P.I per esposizione ad amianto

    Dispositivi di protezione individuali:

    A.V.P.R. (Apparecchi di protezione delle vie respiratorie) che assicurano una protezione primaria

    Vestiario (tute, guanti, scarpe) che assicura una protezione secondaria ovvero al termine delle lavorazioni

    Affinch siano efficaci tutti i D.P.I. devono essere scelti utilizzati, puliti e smaltiti in modo corretto

  • Indumenti di protezione

    Possono essere: Monouso (carta o plastica) Riutilizzabili (tessuto) non consigliati

    Devono: essere realizzati in materiale che non trattenga o

    permettere la penetrazione delle fibre di amianto Assicurare una copertura completa del corpo Per quanto possibile non lacerarsi facilmente Comodi da indossare

    sotto la tuta l'abbigliamento deve essere ridotto al minimo (soprattutto in ambiente confinato)

  • Le tute

    Meglio se monouso certamente con cappuccio

    Indossare il cappuccio sopra le cinghie del respiratore

    Tipo 5B (protez. chimica particelle) o Tipo 6B (protez. chimica spruzzi)

    Meglio indossare una taglia maggiore Potrebbe essere necessario nastrare i

    polsini Smaltite come rifiuto amianto dopo ogni

    intervento DPI di 3 categoria - mantengono le

    caratteristiche per 10 anni

  • Guanti

    La normativa non specifica quali guanti usareLa valutazione del rischio determina la scelta:

    Amianto friabile probabile elevata presenza di fibre di amianto uso di guanti monouso (lattice o vinile)

    Amianto compatto minor presenza di fibre di amianto guanti che assicurino protezione ma anche un'ottima presa

    I guanti devono essere smaltiti come rifiuti contenenti amianto

  • scarpe

    Sulla base della valutazione del rischio, indicativamente:

    Amianto friabile generalmente calzature impermeabili senza legacci antiscivolo (stivali)

    Amianto compatto calzature protettive che permettano di lavorare sui tetti e permettano anche di proteggere il piede dalla caduta di oggetti

  • decontaminazione

    Prima di abbandonare la zona di lavoro obbligatorio decontaminare gli indumenti protettivi:

    A secco aspiratore a filtri HEPA Ad umido con successiva filtrazione dell'acqua

    filtrazione dell'acqua

    Abbigliamento protettivo monouso: Non deve pi essere indossato Deve essere lasciato nei pressi dell'area di

    lavoro Deve essere smaltito come rifiuto amianto

  • Procedure di decontaminazione

    Pulire gli stivali con stracci umidi Aspirare gli indumenti con aspiratore a filtri HEPA

    aspirandosi a vicenda Togliere le tute monouso rovesciandole internamente

    e disporle in un apposito contenitore per rifiuti amianto Infine, rimuovere il respiratore monouso e posizionarlo

    nel contenitore per i rifiuti Sigillare il contenitore dei rifiuti

    Copia delle procedure deve essere appesa nell'area confinata (friabile)

  • Gli A.P.V.R.

    A.V.P.R. Apparecchi di protezione delle vie respiratorie

    Dispositivi filtrantiPurificano l'aria ambiente da respirare utilizzando appositi filtri in grado di rimuovere gli inquinanti presenti nell'aria

    RespiratoriForniscono al lavoratore aria respirabile o gas respirabile (ossigeno) da una sorgente incontaminata

  • 37

    Respiratori a filtro

    Laria passa attraverso un filtro per essere purificata e trattenere gli inquinanti

  • 38

    Respiratori a filtro

    Non assistiti l'aria ambiente resa respirabile dal filtro e passa all'interno del facciale attraverso l'atto respiratorio

    A ventilazione assistita laria passa attraverso il filtro mediante un elettroventilatore e viene convogliata al facciale

    A ventilazione forzata laria passa attraverso il filtro mediante un elettroventilatore, e viene convogliata ad un cappuccio od elmetto.

  • 39

    Respiratori antipolvere non assistiti

    filtrano laria inspirata mediante unazione meccanica abbinata generalmente unazione elettrostatica.

    facciali filtranti antipolvere ( FFP)

    maschere in gomma con filtri antipolvere (P) semimaschera o pieno facciale .

  • 40

    Efficienza filtrante

    Ni Ne

    Atmosfera contaminata atmosfera respirabile

    Ni : numero di particelle presenti in atmosferaNe : numero di particelle che attraversano il filtro

    Efficienza del filtro

    FILTRO

  • 41

    Classi antipolvere

    EN 149:2001 norma europea per respiratori antipolvereEN 143:2000 norma europea per i filtri antipolvere

    definiscono 3 classi di protezione

    La protezione offerta da FFP2 o FFP3 include la protezione offerta dal dispositivo di classe minore

  • 42

    marcaturaFacciale filtrante antipolvere

  • 43

    I respiratori antipolvere assistiti

    un elettroventilatore forza laria attraverso un filtro e la invia ad una maschera o a un cappuccio/elmetto.

    classificati in base allefficienza filtrante

    la classificazione dellapparecchio coincide con quella della marcatura sul filtro

  • 44

    I respiratori antipolvere assistiti

    elettrorespiratore a filtro antipolvere con maschera

    elettrorespiratore a filtro antipolvere con cappuccio-elmetto

  • 45

    Idoneit ed adeguatezza A.V.P.R.

    A seguito della valutazione dei rischi vanno scelti AVPR che siano prima adeguati e poi idonei

    Adeguato se sar in grado di ridurre ad un livello

    accettabile lesposizione del portatore alle fibre di amianto aero-disperse

    idoneit in relazione: allambiente del posto di lavoro Al lavoro che si deve svolgere Alla persona che lo deve indossare

  • 46

    Idoneit rispetto all'ambiente

    I respiratori isolanti devono essere utilizzati: O2 < 17%

    Concentrazione contaminante > limiti utilizzo respiratori a filtro

    Presenza gas/vapori con scarse propriet di avvertimento (sostanze inodore)

    Non si conosce la natura e/o la concentrazione dell'inquinante

    Negli altri casi si usa un respiratore a filtro

  • 47

    Idoneit rispetto al lavoro svolto

    Gli AVPR dovrebbero essere scelti in relazione:

    Visibilit (salire/scendere scale, veicoli in movimento)

    Mobilit (passaggi stretti, movimenti tra piani) Comunicazione (se non sente il lavoratore toglie il

    DPI) Stress termico (alto rischio) Durata dellindossamento Utensili utilizzati Interazione con altri DPI

  • 48

    Idoneit del lavoratore

    Considerare: Idoneit fisica Caratteristiche del viso del portatore ( la barba

    potrebbe ostacolare il corretto modo di indossare AVPR

    Caratteristiche fisiche del portatore Uso di occhiali o lenti a contatto

  • Adeguatezza degli A.P.V.R.

    importante conoscere la concentrazione peggiore possibile di fibre di amianto disperse nell'aria

    Adeguatezza di determina dal fattore di protezione (FP)

    FP = Cest / Cint

    Fattore di protezione espresso in molti modi creando confusione:

    Fattore di protezione assegnato (FPA) fattore di protezione nominale (FPN) fattore di protezione operativo (FPO)

    CestCint

  • FPA fattore di protezione assegnato

    fattore di protezione assegnato (FPO)livello di protezione che realisticamente possibile

    ottenere nell'ambiente di lavoro per il 95% degli utilizzatori appositamente addestrati e controllati

    In Italia FPA corrisponde esattamente al fattore di protezione operativo ( FPO)

  • FPN fattore di protezione nominale

    rapporto tra la concentrazione di inquinante presente nellatmosfera ambiente (Cest) e la sua concentrazione nellaria inspirata (Cint) dallutilizzatore di un APVR, calcolato in relazione al massimo valore che le norme consentono nelle prove per la perdita di tenuta.

  • Massima concentrazione esterna

    FPN permette di calcolare la massima concentrazione esterna per cui si pu utilizzare il respiratore

    Max Cest = FPN x TLV

    TLV (threshold limit value): valori di concentrazione di riferimento utilizzati come parametri nel controllo dei rischi di malattie professionali;

    TLV-TWA (threshold weighted average): valori di concentrazione media ponderata a cui possono essere esposti i lavoratori per periodi prolungati senza subire effetti negativi per la salute (8 hours/day*5 days/week);

  • 53

    Fattore di protezione esempio

    Filtro P3 efficienza filtrante = 98%Applicando la formula:

    FPN = 100/ (100-98) = 50Max Cest = 50 x TLV

    presenza di amianto Max Cest = 50 x 0,1 f/cm3 = 5 f/cm3

    lutilizzatore pu esporsi a concentrazioni fino a 5 f/cm3

  • 54

    Fattore di protezione

    Quindi:

    FPN non costituisce unindicazione sufficiente per la scelta del respiratore idoneo al lavoro poich i livelli di protezione misurati in laboratorio non rispecchiano la realt lavorativa

  • 55

    Fattore di protezione operativo

  • 56

    Fattore di protezione operativo

  • 57

    Fattore di protezione operativo

  • 58

    FPO esempio

    Sostanza inquinante: fibre amiantoSemimaschera filtrante FF P3 Limite amianto = 0,1 f/cm3Max Cest = FPO x TLV.

    Max Cest = 30 x 0,1 f/cm3 = 3 f/cm3

    una semimaschera FF P3 offrir protezione per il lavoratore sino alla concentrazione di 3 f/cm3

  • 59

    Scelta del APVR

    fondamentale: conoscere i limiti (TLV/TWA ) concentrazione del contaminante

    Se non si conosce la concentrazione del contaminante possibile valutare il livello di protezione in funzione della tossicit della sostanza (in via eccezionale)

  • 60

    quantodura un filtro ?

    Non vi una regola specificaDipende da:

    Tipo di filtro Capacit del filtro Temperatura e umidit Natura e concentrazione dellinquinante Potenziali interazioni tra le sostanze Velocit di respirazione del portatore Portata di aria nel caso di quelli assistiti

  • 61

    Quando sostituire un facciale filtrante?

    I Facciali Filtranti (FF) sono progettati per essere utilizzati una sola volta

    La resistenza respiratoria aumenta progressivamente con lintasamento che in presenza di umidit aumenta considerevolmente

    Quando si percepisce un aumento della resistenza respiratoria necessario sostituire AVPR

  • 62

    in-Formazione ed addestramento

    Addestramento previsto dall'art 77 c. 5 del D.Lgs 81/08Formazione:

    prevista dall'art 37 D.Lgs 81/08 ripetuta periodicamente (annualmente secondo UNI

    EN 529/06)conoscenze di base su:

    Perch necessario il DPI Quale e quando DPI necessario Come indossare togliere regolare i DPI limitazioni del DPI cura, manutenzione e smaltimento dei DPI.

  • 63

    conservazione

    AVPR: devono essere conservati in modo appropriato

    rispettando le istruzioni del produttore non dovrebbe essere immagazzinato in aree dove

    sono presenti sostanze contaminanti Devono essere facilmente accessibili sul posto di

    lavoro in attesa di riparazione o di pulizia devono essere

    chiaramente contrassegnati

    AVPR monouso utilizzati devono essere chiaramente identificabili per evitare che vengano riutilizzati

  • 64

    manutenzione

    la manutenzione deve essere eseguita da personale competente secondo le istruzioni del fabbricante

    Il programma di manutenzione dovrebbe definire almeno:

    Ispezioni di routine per lindividuazione dei difetti

    Sostituzione di parti se necessaria Controllo delle prestazioni

  • 65

    Un A.P.V.R.

    Dovr: essere marcato CE fornire un'adeguata protezione essere confortevole essere adatto per l'uso previsto essere utilizzato da persone formate essere adeguatamente conservato, pulito e

    manutenuto per assicurare che restiefficace nel tempo

    Dovr essere utilizzato solo dopo aver adottato misure di protezione collettiva

  • 66

    Prima di usare un AVPR

    Il lavoratore (o il preposto) dovrebbe almeno verificare: che non vi siano segni di usura e/o

    danneggiamento Che non sia scaduto Che tutte le valvole -guarnizioni non siano

    danneggiate Che sia montato un filtro corretto Accertarsi che AVPR funzioni correttamente

    facendo una prova di tenuta ( il produttore nella nota informativa dovrebbe dare indicazioni merito)

  • 67

    Controllo idoneit all'adattamento

    Con pressione positiva (per FF e semimaschere senza valvola di espirazione) Coprire lelemento filtrante con le mani ed espirare profondamente Se si rivela una perdita con aria che fuoriesce:

    regolare il facciale/cinghie e ripetere la prova

  • 68

    Obblighi dei lavoratori

    frequentare il programma di formazione addestramento

    utilizzare i DPI conformemente allin-formazione ricevuta ed alladdestramento;

    avere cura dei DPI messi a loro disposizione; non apportare modifiche di propria iniziativa; seguire le procedure aziendali segnalare immediatamente ai superiori qualsiasi

    difetto inconveniente rilevato

  • 69

    Coordinatore amianto - preposto

    Coordinatore amianto: cos definito in Regione Lombardia da non confondersi con coordinatore cantieri

    Titolo IV il responsabile tecnico art 10 c. 4 D.M 406/98 ( gestione rifiuti)

    Compiti: Studiare e progettare l'intervento di bonifica Predisporre il PDL Organizzare il cantiere Controllare le lavorazioni Verificare lo stato di degrado degli edifici

  • 70

    Coordinatore amianto - preposto

    Coordinatore amianto pertanto un preposto e quindi, relativamente all'uso dei DPI, dovr:

    sovrintendere e vigilare sullosservanza degli obblighi da parte dei lavoratori e uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi in caso di persistenza dellinosservanza,

    informare i superiori in caso di persistenza a non usare i DPI

    segnalare tempestivamente le deficienze dei mezzi, dei DPI e situazioni di pericolo delle quali venga a conoscenza

  • 71

    Un'utile check list1) tutti i lavoratori dispongono degli AVPR come da valutazione

    del rischio?2) definita una procedura per l'acquisto degli AVPR?3) I lavoratori sono formati ed addestrati all'uso dei AVPR?4) Esiste un sistema di vigilanza e controllo sull'uso degli AVPR?5) AVPR realmente utilizzato come ultima misura di prevenzione

    poich nessun altra misura attuabile?6) I dipendenti sono consapevoli delle loro responsabilit sul uso?7) Sono definite le date di scadenza degli AVPR ?8) Tutti gli elementi del AVPR sono compatibili tra loro?9) AVPR si adatta perfettamente a chi lo indossa?10) AVPR utilizzato assicura un'adeguata protezione al rischio?11) AVPR sono regolarmente manutenuti ?

  • 72

    conclusioni

    Per effettuare una corretta gestione dei DPI Valutazione del rischio Coinvolgere RSPP e MC valutarne le prestazioni dal punto di vista

    tecnico scelta del modello pi confortevole Fornire DPI scelti e vigilare sull'uso Definizione e mantenimento di

    un programma di gestione

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