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INSIDE REPORT GESTIONE DOCUMENTALE NEL B 2 B : COME E PERCHè L INNOVAZIONE DIGITALE FA LA DIFFERENZA SETTEMBRE 2016 I processi di condivisione e scambio dei documenti con clienti e fornitori sono tanti e complessi. Una guida per valutare i tempi e le voci di costo occulte che si possono evitare portando una reale “digital innovation” nelle filiere in collaborazione con:

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INSIDE REPORT

gESTIONE DOcumENTalE NEl b2b: cOmE EPERchè l’INNOvazIONE DIgITalE fa la DIffERENza

SETTEmbRE2016

I processi di condivisione e scambio dei documenti con clienti e fornitori sono tanti e complessi. Una guida per valutare i tempi e le voci di costo occulte che si possono evitare portando una reale “digital innovation” nelle filiere

in collaborazione con:

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Fare business significa relazionarsi con clienti, fornitori, collaboratori e partner nel modo

più efficace ed efficiente possibile. Sembra ba-nale ma non lo è, per motivi diversi. Il fattura-to, infatti, si fa se c’è una buona gestione delle informazioni e dei servizi associati a contratti, ordini, spedizioni, fatturazione e pagamenti. Il che significa saper gestire le informazioni re-lative a una pluralità di parametri e variabili in continua evoluzione legati ai processi di fornitu-ra, produzione, distribuzione e riassortimento, che influenzano sia l’elaborazione sia la struttura dell’offerta. A questo si aggiunge tutta la gestione

contabile legata a normative fiscali diversi-ficate, a seconda della tipologia di settore in cui un’azienda si trova a operare. Al di là della gestione del ciclo dell’ordine e degli eventua-li documenti di trasporto associati, infatti, ci sono tantissime pratiche che comportano altrettanti processi da gestire e da risolvere periodicamente: bilanci, registri IVA, libri e scritture contabili, distinte bancarie, bollette, cartelle, fascicoli, atti notarili e via dicendo. Tutto questo significa una cosa sola: tonnel-late di documenti scritti, stampati, validati, scambiati via email, validati e catalogati per poter essere archiviati e conservati secondo le normative vigenti.

buSINESS TO buSINESS: uNa cOmPlESSITà DI RElazIO-NI, cONTRaTTI, PROcESSI E SERvIzI. TuTTI Da gESTIRE

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gestione documentale: così fan tutti(ma nessuno ha il coraggio di ammettere che non è il massimo)

S otto la spinta dell’evoluzione informatica associata allo sviluppo di Internet, dei ge-

stionali di nuova generazione e di sistemi ope-rativi capaci di dialogare tra loro e di integrarsi in modo sempre più spinto, i modelli aziendali stanno cambiando. I processi in chiave automa-tica (oggi si dice “digitale”) stanno insegnan-do alle aziende a usare sempre meno la carta e sempre di più i computer, gli smartphone e i tablet per gestire e condividere le informazio-ni. Eppure il processo di dematerializzazione dei documenti non è affatto scontato. Vero è che gestire il cambiamento non è mai stato fa-cile per nessuna organizzazione. La questione è che continuare a fare come si è sempre fatto non significa fare meglio e in modo efficiente. Guardando più nel dettaglio la gestione docu-mentale ed elettronica non strutturata, infatti, emergono criticità e inefficienze a livello ope-rativo, dal punto di vista dello spazio e del tempo impiegato da ogni risorsa. Questo al di là degli errori manuali, delle spese di can-celleria, dei costi relativi all’acquisto di carta, toner e degli spazi necessari all’archiviazione.

Per capire i volumi cartacei movimentati dalle aziende italiane bastano pochi numeri: solo le pagine gestite per la Conservazione Sostitutiva di Registri Iva, Libro giornale e Libro unico del Lavoro sono 5 MLD ogni anno (Fonte: Osservatori Digital Innovation 2015)

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La gestione cartacea tradizionale comporta diverse azioni manuali e una mancanza di sistematizzazione delle informazioni presenti nei documenti. La conseguenza? Una serie di inefficienze che impattano sulla qualità dei processi e del business, a partire da una compartimentazione rispetto alla supply chain e, molto spesso, anche tra gli stessi uffici aziendali che non possono accedere alle informazioni e perdono tempo a ricercare i documenti necessari a svolgere il proprio lavoro. Questo porta a una ridondanza dei documenti (spesso inutilmente replicati). La gestione manuale, per altro, ha più alti margini di errore. Le procedure cartacee, inoltre, comportano un grosso spreco di tempo, spazio, materiali e risorse. Solo per la gestione degli ordini, considerando che nel B2B gli interlocutori sono diversi, la moltiplicazione dei documenti all’interno della filiera è davve-ro esponenziale, dilatando i tem-pi e moltiplicando gli sprechi e gli errori. La mancanza di integrazione all’interno delle filiere è uno degli aspetti che più rallentano il business, impattando negativamente sulla qualità dei processi e sul time to market. Ecco perché le aziende stanno progressivamente spostandosi verso una gestione digitale.

verso l’innovazionedigitale... e oltre

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Analizzando ancora meglio i processi di condivisione e di scambio dei documenti con clienti e fornitori nelle rela-zioni B2B emergono anche altri aspetti critici che la de-materializzazione e la digitalizzazione possono risolvere egregiamente. Di uno stesso documento capita vengano generate più versioni che generano complessità. Il risul-tato è che i ritardi causati dalla ricerca dei documenti negli archivi portano all’aumento dell’insoddisfazione dei clien-ti così come dei fornitori. Questo può avere un’impatto negativo che mina la possibilità di instaurare una relazio-ne più stabile con i propri partner commerciali. Un altro problema della gestione destrutturata del dato è che le informazioni sono passive. La mancanza di dati facil-mente elaborabili, aggiornati in tempo reale e immediata-mente condivisibili, ostacola la capacità del management di agire abbastanza rapidamente su importanti questioni strategiche e tattiche. Infatti, può accadere che informa-zioni importanti siano in schedari oppure in documenti allegati ad email, o in attesa di essere inseriti a sistema e i manager non hanno facile accesso a queste informazioni

per monitorare e migliorare le prestazioni. La digitaliz-zazione dei documenti agevola la comunicazione e la collaborazione tra reparti superando la gestione per silos e liberando risorse da dedicare ad attività a mag-gior profitto. Grazie alla digitalizzazione e quindi alla sistematizzazione automatica dei documenti, trovare un file è una questione di clic. In questo modo i talen-ti possono dedicarsi ad attività più redditizie come, ad esempio, gestire le eccezioni o analizzare gli insoluti. Inoltre, la digitalizzazione abilita un approccio ai nuo-vi modelli organizzativi del lavoro basati su concetti di Smart Working. A tutto questo si aggiunge il tema della compliance: la normativa sulla fatturazione elettronica nel B2B, infatti, oggi è estremamente chiara*.

PROcESSI DI cONDIvISIONE E ScambIO DEI DOcumENTI NElb2b: INfO PaSSIvE vERSuS INfO aTTIvE

La maggior parte delle aziende crede di essere passata a una gestione documentale digitale solo perché ha generato dei PDF dei documenti cartacei e li tiene in

un archivio digitale. Questa è dematerializzazione 1.0: le informazioni presenti nei documenti, infatti, sono

gestibili solo parzialmente. Non si possono cercare dati di dettaglio o revisionare e modificare i documenti.

- A decorrere dal 2.9.2015, il d.lgs.n.127 del 5.8.2015 disciplina ed estende la fatturazione elettronica alle transazioni fra privati; tale decreto legislativo, infatti, estende la possibilità di fatturazione digitale anche alle transazioni tra privati, disciplinando le regole per la trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuata attraverso dispositivi automatici. - A decorrere dal 1 gennaio 2017 (art.1, comma 2, d.lgs. n.127/15), il Ministero dell’Economia e delle finanze metta a disposizione dei soggetti passivi dell’impo-sta sul valore aggiunto il Sistema di Interscambio (SDI) di cui all’art. 1, commi 211 e 212, l.n.244/2007, gestito dalla Agenzia delle Entrate, ai fini della trasmis-sione e della ricezione delle fatture elettroniche e di eventuali variazioni delle stesse relative a operazioni che intercorrono fra soggetti residenti nel territorio dello Stato, purchè i documenti abbiano le caratteristiche tecniche previste dal regolamento n.55/2013 per la “fattura p.a.”. Viene “esteso” alla fatturazione elettronica tra privati lo stesso “sistema” già in vigore per la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione; è prevista, infatti, la possibilità di invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei dati di tutte le fatture emesse e ricevute mediante il Sistema di Interscambio.

*Riferimenti legislativi alla normativa riguardante la fatturazione elettronica tra privati:

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Il tempo medio per elaborare un documento base (ordine di vendita e/o fattura, pagamento) ri-

spetto a uno digitale è quasi il doppio: i ricercatori hanno rilevato un rapporto di 155% a 60% (Fonte Osservatori Digital Innovation 2015).

Un grosso vantaggio della gestione documen-tale 2.0 è di semplificare la ricerca e l’accesso

ai dati durante tutte le attività di verifica e controllo. Con un ulteriore plus: la possibilità di generare documenti di conformità allineati alle normative.

I dati presenti sui documenti cartacei sono più difficili da proteggere dal punto di vista della ri-

servatezza e della privacy: la sicurezza e l’integrità degli archivi fisici sono più basse, aumentando la possibilità che i documenti vengano persi, rubati o danneggiati. La dema-terializzazione e quindi la gestione digitale dei documenti, invece, consente di raggiungere livelli di protezione asso-ciati a soluzioni di crittografia, password e gestione degli archivi decisamente superiori.

Fatture in coda: i tempi relativi alla gestione di documenti speciali come, ad esempio, fatture

con eccezioni o per rilavorazioni o fatture senza PO con la gestione tradizionale cartacea hanno un impatto notevole sui tempi di elaborazione mentre attraverso la gestione digitale si risolvono in pochi click: basta richiamare il docu-mento a video e inserire nei campi i nuovi dati.

PaPerless 2.0: 5 cose da saPereL’archiviazione elettronica dei documenti consente unaccesso anche in mobilità ai dati da parte di di-

pendenti, partner, collaboratori, fornitori e clienti, in un’ot-tica di servizio ma anche di collaboration a valore aggiunto perché orientata alla massima proattività.

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4La gestionedella fatturazione elettronicastrutturata,integrata alciclo dell’ordinee a tutto il sistema informativo aziendale capitalizza i dati, supportando nuovi livelli di gestione, archiviazione, ricerca, verifica e controllo più veloci ed efficienti

La dematerializzazione 2.0 si ha quando un’azienda sceglie la gestione documentale

elettronica strutturata: i dati, una volta mes-si a sistema, possono essere gestiti in ma-

niera dinamica e interattiva. In ogni momen-to è possibile non solo cercare e consultare le informazioni ma, a seconda dei privilegi

di accesso e dei ruoli, intervenire per fare aggiornamenti e modifiche, garantendo

sempre la qualità e la conformità del dato. Il tutto, potendo condividere i documenti

con fornitori, partner, distributori e clienti, evitando inutili attese, smarrimenti, ridon-

danze, potenziando così la qualità della relazione e del business.

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TESI PaPERlESS

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DIGITALIZZA LA MAGGIOR PARTE DEI DOCUMENTI, INDIPENDENTEMENTE DALLA MODALITÀ CON CUI ARRIVANO IN AZIENDA

FAVORISCE L’AUTOMAZIONE DEI PROCESSICON DATI STRUTTURATI

PERMETTE LA COMPLETA DIGITALIZZAZIONE DEL PROCESSO DI FATTURAZIONE ED È INTEGRABILE CON I PRINCIPALI ERP DI MERCATO

ABILITA LA FATTURAZIONE ELETTTRONICAVERSO LA PA E LE RELAZIONI B2B

INCANALA IN UN UNICO FORMATO DI INGRESSO E DI USCITA IL FLUSSO DELLE INFORMAZIONI DA E PER I SISTEMI ERP

CONSERVA A NORMA TUTTI I DOCUMENTI INOLTRATI E LE RISPOSTE

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