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Gestione del rumore negli apparecchi acustici: analisi e benefici

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Gestione del rumore negli apparecchi acustici: analisi e benefici

I professionisti dell’uditow w w . e l e t t r o s o n o r . i t

Il Centro Sordità Elettrosonor, nel corso degli ultimi anni, ha effettuato numerose ricerche coinvolgendo in prima persona i propri pazienti che seguono l’iter applicativo chiamato RPE (Riabilitazione Personalizzata Elettrosonor).Nel 2013 si è pensato di studiare l’effetto che

INTRODUZIONE

hanno i gestori del rumore sugli apparecchi acustici nella comprensione del parlato in presenza di rumore di fondo.I pazienti partecipanti a tale studio hanno svolto il programma in modo regolare e continuo, secondo il protocollo.

pag.02

Gli utilizzatori di apparecchi acustici desiderano una migliore discriminazione vocale in ambiente competitivo.Un’amplificazione indesiderata del rumore di fondo influenza negativamente la soddisfazione degli utilizzatori di apparecchi acustici. Per tale motivo sono nati gli algoritmi di attenuazione del rumore, divenuti ormai una funzione onnipresente negli apparecchi acustici digitali.Gli studi (Kricos, 2006; et al.) hanno riscontrato che a parità di soglia uditiva, il soggetto anziano ha delle prestazioni peggiori nel riconoscimento del parlato in competizione rispetto ai soggetti più giovani. Si può pertanto dedurre che la riduzione del rumore consentita da questi apparecchi possa aumentarne il livello di accettazione, offrendo significativi vantaggi all’utilizzatore. Una minore fatica richiesta all’orecchio può perfino consentire l’esecuzione di compiti di attenzione duplice che gli i normoudenti di solito danno per scontato, come ascoltare chi parla prestando al contempo attenzione all’ambiente circostante.La tecnologia digitale ha implementato metodi più avanzati per determinare la composizione del segnale acustico in ingresso. È stato perciò elaborato il gestore del rumore che è costituito da un rilevatore d’intensità del segnale, un indicatore di presenza del parlato ed un rilevatore dell’intensità del rumore. Questi fondamentali

PREMESSA

elementi raccolgono informazioni che consentono di stimare il rapporto segnale-rumore e a sua volta di quantificare l’entità della riduzione da applicare al guadagno stesso.Il segnale complessivo, ottenuto dal rilevatore di intensità del segnale, viene quindi separato nella componente “parlato” e in quella “rumore”, rendendo possibile la soppressione di quest’ultima.L’indicatore di presenza del parlato analizza le caratteristiche acustiche del segnale ad intervalli di tempo per determinare la probabilità che nel segnale complessivo sia presente il parlato. In particolar modo, l’indicatore di presenza del parlato ricerca la configurazione temporale-spettrale del suono alternato ad alta e bassa frequenza che è tipica del parlato. Tale metodo rappresenta il sistema più preciso per identificare il parlato rispetto all’affidarsi alla sola modulazione. Con una specifica identificazione del parlato, il rilevatore d’intensità del rumore è in grado di restringere l’analisi del rumore di fondo alle regioni di frequenza e agli intervalli di tempo in cui il parlato non è mescolato al rumore.È fondamentale per il sistema che la stima del rumore non sia contaminata dal parlato, poiché ciò determinerebbe una distorsione del suo inviluppo.Con il gestore del rumore, l’utilizzatore di apparecchi acustici può udire i suoni desiderati, mentre il rumore viene mantenuto a livelli confortevoli.

Lo studio descritto in questo elaborato ha coinvolto 143 pazienti.Nelle sezioni successive saranno illustrati:

LO STUDIO

1. scopo della ricerca2. campione preso in esame;3. apparecchi acustici utilizzati;4. medie delle rilevazioni audiometriche tonali e

vocali effettuate.

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1. SCOPO DELLA RICERCA

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Lo scopo della presente ricerca è quello di evidenziare la differenza di prestazioni di ascolto con i gestori del rumore attivati e disattivati. Ciò

è reso possibile dall’analisi dei dati emersi dai test oggettivi e soggettivi contenuti nel protocollo RPE e somministrati a tutto il campione in esame.

2 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE

Allo studio sono stati sottoposti 143 pazienti: 61 femmine e 82 maschi, con un’età media di 74,5 anni. Si tratta in tutti i casi di sordità postlinguali, 34 monolaterali e 109 bilaterali, insorte in modo improvviso o ingravescente nel tempo.I criteri per la selezione del campione dello studio hanno portato ad escludere coloro che:• utilizzano protesi acustiche prive

di gestore del rumore e/o prodotti obsoleti

• non hanno seguito l’iter per scelta personale.

TIPO DIPROTESIZZAZIONE N° PAZIENTI

MONOLATERALE 34

BILATERALE 109

2.1 ESPERIENZA D’USO

L’esperienza d’uso è variabile da paziente a paziente. Il grafico mette in evidenza l’esperienza dei soggetti protesizzati in termini temporali dal momento della prima vocale in competizione.

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DA 0 A 1 ANNO DA 1 A 3 ANNI DA PIÙ DI 3 ANNI

66

38 39N°P

AZIENTI

TEMPO DI PROTESIZZAZIONE

TEMPO DIPROTESIZZAZIONE N° PAZIENTI

DA 0 A 1 ANNO 66

DA 1 A 3 ANNI 38

DA PIù DI 3 ANNI 39

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MONOLATERALE BILATERALE

34

109N°P

AZIENTI

TIPO DI PROTESIZZAZIONE

TIPOLOGIE DIAPPARECCHI ACUSTICI N° PAZIENTI

BTE 46

BTE MICRO 37

RIC 50

CIC 10

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3 APPARECCHI ACUSTICI UTILIZZATI

CATEGORIE DIPRODOTTO N° PAZIENTI

PREMIUM/TOP 25

AVANZATO 22

ENTRY LEVEL 67

BASIC 29

Analizzando le categorie dei prodotti dal punto di vista tecnologico gli apparecchi si dividono in 4 categorie: fascia premium/top, con tecnologia eccellente e ottimo ascolto; fascia avanzata, con buona tecnologia e ascolto equilibrato; fascia entry level, più utilizzata, con buona qualità ed ascolto immediato; fascia basic, che consiste in prodotti digitali semplici.

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PREMIUM/TOP AVANZATO ENTRY LEVEL BASIC

25 22

67

29

N°P

AZIENTI

CATEGORIE DI PRODOTTO

Nel grafico vengono indicate le tipologie dei prodotti presi in esame.È evidente una maggiore scelta di protesi retroauricolari piuttosto che endoauricolari. In particolare gli apparecchi acustici con ricevitore nel canale sono più apprezzati per le dimensioni ridotte e per la qualità di ascolto naturale.

3.1 CATEGORIE DI PRODOTTO

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4. RILEVAZIONI AUDIOMETRICHE (audiometro: MADSEN ASTERA)

L’audiogramma a fianco rappresenta la media dell’audiometria tonale in cuffia dei 143 pazienti esaminati. Si tratta di un’ipoacusia neurosensoriale bilaterale, più accentuata sui toni acuti. La perdita media per via aerea a 250 Hz è di 38 dB nell’orecchio destro e 39 dB nell’orecchio sinistro. Sui toni acuti, a 8.000 Hz, la perdita uditiva si attesta a 85 dB nell’orecchio destro e 82 dB nell’orecchio sinistro.

LEGENDA

O VIA AEREA DESTRA > VIA OSSEA DESTRA

X VIA AEREA SINISTRA < VIA OSSEA SINISTRA

FREQ. VIAAEREA DX

VIAOSSEA DX

VIAAEREA SX

VIAOSSEA SX

250 Hz 38 dB - 39 dB -

500 Hz 43 dB 34 dB 45 dB 36 dB

1000 Hz 53 dB 42 dB 54 dB 44 dB

2000 Hz 62 dB 55 dB 64 dB 58 dB

4000 Hz 71 dB 59 dB 73 dB 61 dB

8000 Hz 85 dB - 82 dB -

Media Audiometria Tonale

Media Audiometria Tonale in Campo LiberoQui accanto è rappresentata la media dell’audiometria tonale in campo libero, partendo dai 250 Hz con 38 dB di perdita e giungendo fino ai 4.000 Hz con 71 dB.

FREQUENZA SENZA PROTESI

250 Hz 38 dB

500 Hz 45 dB

1000 Hz 51 dB

2000 Hz 61 dB

4000 Hz 71 dB

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Media Audiometria Vocale in Campo LiberoINTENSITÀ SENZA PROTESI

30 dB 1 %

40 dB 7 %

50 dB 22 %

60 dB 50 %

70 dB 74 %

80 dB 88 %

LEGENDA

SENZA PROTESI

L’audiometria vocale fornisce un dato molto importante, ossia quantifica la comprensione del parlato nel silenzio. A 30 dB la percentuale di intelligibilità delle parole è pari all’1%. Man mano che si aumenta l’intensità, tale percentuale

cresce. A 60 dB (voce normale di conversazione) i pazienti esaminati ottengono un 50% di intelligibilità; a 80 dB (pari ad una voce molto alta) l’intellezione migliora sino all’88%.

INTESITÀVOCE

INTENSITÀRUMORE

SENZAPROTESI

60 dB 0 dB 10 %

60 dB - 10 dB 40 %

60 dB - 20 dB 50 %

L’audiometria vocale in competizione si riferisce alla capacità di comprendere le parole in presenza di rumore di fondo. Prevede il parlato, come fonte sonora frontale del paziente, e due altoparlanti posizionati rispettivamente a 45° per il rumore

0dB -10dB -20dB

Media Audiometria Vocale in Competizione

competitivo. Il metodo utilizzato è il Parlato Fisso a 60 dB, mentre il rumore di competizione Cocktail Party è variabile a partire dal rapporto segnale rumore (S/N) -20 dB, -10 dB per arrivare fino a 0 dB.

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Vengono qui rappresentate le medie delle prove in campo libero senza e con apparecchi acustici.

RISULTATI DELLE PROVE

FREQUENZA SENZA PROTESI CON PROTESI

250 Hz 38 dB 30 dB

500 Hz 45 dB 32 dB

1000 Hz 51 dB 31 dB

2000 Hz 61 dB 37 dB

4000 Hz 71 dB 51 dB

LEGENDA

SENZA PROTESI

CON PROTESI

Media Tonale in Campo Libero

Media Audiometria Vocale in QuieteINTENSITÀ SENZA

PROTESICON

PROTESI

30 dB 1 % 4 %

40 dB 7 % 31 %

50 dB 22 % 68 %

60 dB 50 % 87 %

70 dB 74 % 94 %

80 dB 88 % 97 %

INT.VOCE

INT.RUMORE

SENZAPROTESI

CONPROTESI(GESTORE ATTIVO)

60 dB 0 dB 10 % 30 %

60 dB - 10 dB 40 % 80 %

60 dB - 20 dB 50 % 90 %0dB -10dB -20dB

Media Audiometria Vocale In CompetizioneCon Gestore Del Rumore Attivo

Il grafico accanto esplica i risultati ottenuti senza e con le protesi, in competizione, attivando il gestore del rumore.

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INTENSITÀVOCE

INTENSITÀRUMORE

SENZAPROTESI

CON PROTESI(GESTORE INATTIVO)

60 dB 0 dB 10 % 20 %

60 dB - 10 dB 40 % 70 %

60 dB - 20 dB 50 % 80 %

0dB -10dB -20dB

Media Audiometria Vocale in Competizionecon Gestore del rumore Inattivo

INT.VOCE

INT.RUMORE

SENZAPROTESI

CON PROTESI(GESTORE INATTIVO)

CON PROTESI(GESTORE ATTIVO)

60 dB 0 dB 10 % 20 % 30 %

60 dB - 10 dB 40 % 70 % 80 %

60 dB - 20 dB 50 % 80 % 90 %

0dB -10dB -20dB

Media Audiometria Vocale in Competizionecon Gestore del rumore Attivo e Inattivo

LEGENDA

SENZA PROTESI

CON PROTESI (GESTORE INATTIVO)

CON PROTESI (GESTORE ATTIVO)

Il grafico mostra la prestazione nelle medesime condizioni, ma con il gestore del rumore disattivato.

Dal grafico a fianco si può notare la differenza di prestazione relativa all’audiometria vocale in competizione con il gestore del rumore inattivo ed attivo, mantenendo sempre come riferimento la voce a 60 dB.

GESTORE DEL RUMORE ATTIVO

INIZIO DEL RUMOREGESTORE DEL RUMORE

INATTIVO

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INTENSITÀVOCE

INTENSITÀRUMORE

SENZAPROTESI

CON PROTESI(GESTORE INATTIVO)

60 dB 0 dB 10 % 20 %

60 dB - 10 dB 40 % 70 %

60 dB - 20 dB 50 % 80 %

CATEGORIA DI PRODOTTO

INTENSITÀVOCE

INTENSITÀRUMORE

SENZAPROTESI

CON PROTESI(GESTORE INATTIVO)

CON PROTESI(GESTORE ATTIVO)

BASIC

60 dB 0 dB 10 % 20 % 30 %

60 dB - 10 dB 40 % 70 % 80 %

60 dB - 20 dB 50 % 80 % 90 %

ENTRY LEVEL

60 dB 0 dB 10 % 20 % 30 %

60 dB - 10 dB 40 % 60 % 80 %

60 dB - 20 dB 50 % 80 % 90 %

AVANZATO

60 dB 0 dB 10 % 30 % 40 %

60 dB - 10 dB 40 % 70 % 80 %

60 dB - 20 dB 50 % 80 % 90 %

PREMIUM/TOP

60 dB 0 dB 10 % 20 % 40 %

60 dB - 10 dB 40 % 70 % 80 %

60 dB - 20 dB 50 % 90 % 100 %

DIFFERENZA TRA LE FASCE DI PRODOTTO

La tabella rappresenta in modo schematico la comparazione tra le diverse fasce di apparecchi acustici utilizzati. I parametri di valutazione sono dati dalla percentuale di parole correttamente discriminate dal nostro campione senza protesi e con protesi, in quest’ultimo caso disattivando e attivando il gestore del rumore.Nella situazione di maggior difficoltà, ossia con la voce ed il rumore a 60 dB, attivando il gestore del rumore, l’intellezione vocale aumenta in modo sostanziale con gli apparecchi acustici di fascia Premium/Top rispetto a quelli di fascia Basic ed Entry Level.

Gli utilizzatori della fascia Basic ed Entry Level percepiscono senza protesi il 10% delle parole, mentre con gli apparecchi acustici raggiungono il 30% tramite l’attivazione del gestore del rumore.Per quanto riguarda le fasce Avanzato e Premium/Top i partecipanti alla ricerca ottengono il 10% di riconoscimento senza protesi, arrivando al 40% con protesi e gestore attivato.Con voce a 60 dB e rumore a 40 dB, la comprensione migliora, fino al 100% di discriminazione per gli utenti della fascia Premium/Top con protesi e gestore attivato, rispetto al 50% senza protesi.

La differenza con cui opera il gestore del rumore nelle diverse categorie di prodotto è facile da constatare anche osservando le forme d’onda qui riprodotte. Esse rappresentano la risposta dell’apparecchio acustico ad una frase letta con voce normale nel rumore. Si noti come, nel momento in cui il gestore del rumore viene attivato, la forma d’onda cambi nettamente soprattutto per gli apparecchi acustici di fascia Premium/Top.

ENTR

Y LE

VEL

PREM

IUM/TOP

INIZIO DEL RUMOREGESTORE DEL RUMORE

INATTIVOGESTORE DEL

RUMORE ATTIVO

DOTT.SSA KETTY BOVOLogopedista

DOTT.SSA GLORIA MIGLIORANZAAudioprotesista

DOTT.SSA KETTY QUAGLIOLogopedista e Audioprotesista

PAOLO QUAGLIOTecnico Audioprotesista

CONCLUSIONI

La tecnologia avanzata delle protesi acustiche digitali, come risulta da questa ricerca, ha visto lo sviluppo di algoritmi sempre più sofisticati atti a migliorare sia l’intelligibilità del parlato nel rumore che il comfort uditivo.Le nuove soluzioni acustiche imitano il funzionamento dell’orecchio umano al punto tale che gli utilizzatori si dimenticano di indossarli.Analizzando i dati qui presentati risulta infatti chiaro che gli utilizzatori di protesi acustiche di tecnologia più sofisticata hanno prestazioni più performanti, anche nei contesti di ascolto più difficili: riescono infatti a fornire una chiarezza della voce determinante nelle situazioni più rumorose.Confrontando tutte le audiometrie vocali in competizione dapprima senza apparecchi e, successivamente, con l’uso degli stessi attivando il gestore del rumore, emerge un aumento del riconoscimento compreso tra i 40 e i 50 punti percentuali. Questo incremento corrisponde ad un miglioramento della discriminazione fino al 100%,

con il raddoppio quindi delle risposte corrette reso possibile dall’azione sinergica dell’apparecchio e del gestore del rumore.Da un punto di vista soggettivo i pazienti preferiscono decisamente questo tipo di ascolto, ritenuto più confortevole rispetto ai momenti in cui il gestore stesso è stato disattivato.È altresì vero che il comfort percepito nel rumore diventa un fattore predittivo di accettazione dell’apparecchio stesso.La riduzione del rumore di fondo, anche quando il discorso non è presente, riduce la fatica d’ascolto e ne aumenta la consapevolezza. Inoltre, in situazioni difficili, porta un miglioramento nel centro di allocazione dello spazio uditivo (central auditory space allocation) che aiuta l’elaborazione cognitiva.La presente ricerca offre ai Medici e agli Audioprotesisti un importante strumento per identificare i dispositivi acustici che apportano un migliore beneficio nel rumore.

EQUIPE DI STUDIO

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VICENZAStrada Cà Balbi, 320 - Bertesinella

Tel. 0444 911244 - Fax 0444 918182

MONTECCHIO MAGGIORE (VI)Largo Vittorio Boschetti, 17

Tel. 0444 499913 - Fax 0444 497626

BASSANO DEL GRAPPA (VI)Via Scalabrini, 47

Tel. 0424 529034 - Fax 0424 529034

SANTORSO (VI)Via Ognibene dei Bonisolo, 29

Tel. 0445 540678 - Fax 0445 540678

RUBANO (PD)Via Antonio Rossi, 24

Tel. 049 635600

LONIGO (VI)Via Roma, 62

Tel. 0444 831246

ASIAGO (VI)Via Dante Alighieri, 41

Tel. 0424 463691

info@elettrosonor. i tcse@elet t rosonor. i t

www.elet t rosonor. i t

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