Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase...

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Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione Dr.ssa Valentina Valeriano Ospedale Sandro Pertini Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza Direttore Dr. F.R. Pugliese

Transcript of Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase...

Gestione clinica integrata dello

scompenso cardiaco

dalla fase acuta alla dimissione

Dr.ssa Valentina Valeriano

Ospedale Sandro Pertini

Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza

Direttore Dr. F.R. Pugliese

Scompenso cardiaco in Europa

• 15 milioni di pazienti

• Prevalenza tra il 2 e il 3%, ma sale tra il 10 e il 20% nei pazienti oltre i 75 anni

• 5% degli accessi in H; il 10% dei pazienti ricoverati . È probabilmente sottostimato perchè nelle diagnosi di uscita è riportata la diagnosi principale (es: diabete, ipertensione)

• Più del 50% muore entro 4 anni dalla diagnosi; il 40% dei ricoverati entro 1 anno dal ricovero

Regione Lazio

• Prima causa di ospedalizzazione per età > 65 anni

• 63.000 soggetti affetti da SC acuto e/o cronico ( 20.000 ogni anno)

• 12.000 ricoveri ospedalieri per acuti/anno in cui lo SC è indicato come diagnosi principale

• Nel 50% dei dimessi si verifica una reospedalizzazione nei 6 mesi successivi

• Il 65% dei ricoverati è destinato a Medicine/Geriatrie, il 35% a Cardiologia/UTIC

Piano regionale della prevenzione 2010-2012

Cause

• Invecchiamento della popolazione, progressi nel trattamento della cardiopatia ischemica

• Mancanza di percorsi e modelli di gestione multidisciplinare sul territorio e da parte dei MMG .

Percorso territorio-ospedale

TEMISTOCLE (hearT failurE epideMIological STudy FADOI-ANMCO in itaLian pEople)

• Le ospedalizzazioni vengono attivate dalle figure professionali territoriali di riferimento solo in meno del 10% dei casi

• Non emerge un percorso diagnostico e terapeutico integrato tra ospedale e territorio in continuità assistenziale

• Il 40% dei fattori precipitanti lo SCC sarebbero rimuovibili (terapie inappropriate, compliance, PA non controllata, stile di vita inadeguato)

• Follow up non sistematico

Fase 1. Territorio Medicina d’iniziativa e Chronic Care Model

Paziente

MMG

Figure Specialistiche

Famiglia

Infermiere

Gestire il paziente cronico in fase di stabilità clinica

Individuare e gestire con

appropriatezza la fase acuta

Percorso assistenziale

• Educazione sanitaria del paziente e dei suoi familiari

• Screening nutrizionale

• Controllo efficacia, tollerabilità ed effetti collaterali del programma terapeutico

• Prevenzione cause di instabilizzazione

• Precoce riconoscimento eventuale instabilizzazione clinica e individuazione fattore precipitante

• Valutazione e controllo delle comorbilità e delle complicanze nel paziente in più gravi condizioni

Criteri per l’individuazione della fase acuta

• Edema polmonare acuto, tachi/bradiaritmia sintomatica, ipotensione arteriosa persistente o sintomatica, disturbi mentali da ipoperfusione cerebrale

• Classe NYHA III o IV non preesistente, anasarca, severi edemi declivi con segni gravi di congestione venosa, danno d’organo correlato allo scompenso

• Aritmie sintomatiche

• Assenza di compliance alla terapia

Fase 2. Corretto approccio clinico diagnostico in Pronto Soccorso

• Intensità di cura

• Timing dell’osservazione

• Figura specialistica

• Esito : ricovero o dimissione?

• Reparto di ricovero

Indicazioni al ricovero nello SC

1. Aritmie maggiori – aritmie sintomatiche

– sincope o pre-sincope

– arresto cardiaco

– multiple scariche ICD

2. Ischemia miocardica acuta

3. Scompenso cardiaco “de novo” (sintomi di nuova insorgenza a rapida comparsa)

Indicazioni al ricovero nello SC

• 4. Instabilizzazione di SC cronico

Edema polmonare acuto, FC>120 bpm, PA sist < 75 mmHg, ipoperfusione cerebrale, congestione/ipoperfusione, instabilizzazione emodinamica + comorbidità, Sodiemia < 130 meq/L (rapida riduzione), aumento creatininemia (x 2 volte o > 2,5 mg/dl), congestione persistente nonostante ripetute visite/aggiustamenti della terapia

Definizione di paziente ad alto e basso-rischio

Alto rischio

• SC moderato-severo “de novo” o cronico riacutizzato

-ischemia-infarto miocardico

-aritmie sintomatiche

-ipotensione

-edema polmonare acuto

Basso rischio

• sintomi lievi de novo

• SC cronico lieve-moderato

• assenza di comorbidità

Ruolo dell’OBI Anno 2014 ospedale S. Pertini Roma

• 30% dimessi

• 45% trasferiti in setting assistenziali a ridotta intensità di cure

• 25% ricoverati

(85 pz, NYHA II-III; permanenza in PS 28,3 h)

Ricovero:percorsi Congestione senza

ipoperfusione

NO ischemia e/o aritmie

Congestione severa e/o Sat

O2 < 95%

Congestione Lieve-Moderata e Sat O2>95%

Trattamento e osservazione in

PS/DEA

Domicilio controllo

ambulatoriale

Ischemia/Aritmie

Severa ipotensione

USI/UTI

Congestione e/o ipoperfusione

Severa comorbillità

Prognosi infausta

NO Ischemia e/o Aritmie

Degenza ordinaria

Bassa portata

Medicina

Cardiologia

Medicina d’urgenza

La Dimissione: Criteri di stabilità (In terapia orale da almeno 48 h)

• Esame obiettivo

• Pas > 90 mmHg

• Sodiemia > 134 mEq/l

• Funzione renale stabile

• Assenza di effetti collaterali ai farmaci

• Assenza di sintomi di scompenso a riposo

• Assenza di peggioramento tolleranza-esercizio

• Assenza di aritmie sintomatiche

• Assenza di angina Mc Donagh et al. Eur J HeartFail 2011;13:235-241

Dimissione: percorsi

• Paziente dimissibile MMG

• Problematiche complesse/labilità clinica

• Problematiche attive (indicazione a valutazione invasiva/interventistica avanzata, presa in carico in caso di SC avanzato

Ambulatorio specialistico

La “lettera” di dimissione

• Motivo del ricovero

• Indicazione possibili cause di instabilizzazione

• Modalità di presentazione clinica

• Diagnosi eziologica dello scompenso

• Comorbidità (percorso consulenze da fare)

• Esami laboratoristici/strumentali, consulenze

• Terapie (ricovero, variazioni alla dimissione)

• Programma di Follow up a breve termine

• Contatti telefonici preferenziali

• Counseling al paziente ed ai familiari

Conclusioni 1

Gestione ospedaliera

•Scelta del reparto in base alla necessità di monitoraggio, trattamento intensivo, diagnostica/interventistica avanzata

•Attivazione di OBI in PS/DEA (basso rischio)

•Gestione multidisciplinare

•Percorsi intraospedalieri personalizzati per tipologia e collocazione dell’ospedale

• Attivazione di ambulatorio specialistico, counseling pre-dimissione, informazioni al MMG/cardiologo ambulatoriale

Percorso territorio-ospedale