Geografie conosciute e nuove rotte da esplorare...(Franz Kafka) 6 7 “ … è fondamentale...

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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Geografie conosciute e nuove rotte da esplorare Rapporto annuale 2015

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  • Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

    Geografie conosciutee nuove rotte da esplorareRapporto annuale 2015

    © Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Maggio 2016

    SUPSI Le Gerre, CH-6928 Manno

    www.supsi.ch

  • Rapporto annuale 2015

    Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

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    Indice

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    1614 17 24

    Saluto del Presidente del Consiglio

    Saluto del Direttore generale

    Introduzione L’anno 2015 in uno sguardo

    OrganigrammaFood for Brain Presentazione Dipartimenti e scuole affiliate

    SUPSI Alumni

    26Presentazione artista ospiteIgor Ponti

    30Formazione di base

    52Intervista Nicoletta Ossanna Cavadini

    58Formazione continua

    72Intervista Roberto Pronini

    130Sedi e contatti

    96IntervistaYvonne Willems Cavalli

    102Servizi

    78Ricerca applicata

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    Introduzione

    La conoscenza non ha confini: la propensione a scoprire, a pro-gredire, fa parte della natura stessa dell’essere umano, per il quale lo stato attuale del sapere – le geografie conosciute – non sono che la base di partenza per nuove esplorazioni. Esplorazioni che, per una Scuola universitaria professionale, riguardano tutti i mandati e tutti gli ambiti di attività, in continua interrelazione con le necessità del territorio e l’evoluzione della società. Il concetto di esplorazione ben traspare dai valori della SUPSI e, in particolare, da quello dell’innovazione, fondamentale per anticipare il futuro in una realtà in rapido divenire. Intraprendere la rotta dell’innovazione significa viaggiare con originalità, inte-grando approcci e discipline diverse, aprendosi a nuovi orizzonti e collaborazioni per alimentare le idee ed avvicinare il raggiungi-mento della meta.

    Le tappe più importanti del viaggio 2015 della SUPSI sono rac-chiuse in questa pubblicazione che ripercorre alcuni tra i più si-gnificativi progetti e attività che hanno caratterizzato l’anno nei suoi quattro mandati: Formazione di base, Formazione continua, Ricerca applicata, Servizi alle imprese e di supporto al territorio. Un percorso accompagnato dagli scatti di Igor Ponti, artista tici-nese impegnato in un progetto di ricerca fotografico sull’identità svizzera e che invita a riflettere sul valore dell’esperienza della scoperta geografica.Il Rapporto annuale è inoltre arricchito da tre interviste a perso-nalità del Cantone Ticino – Nicoletta Ossanna Cavadini, Roberto Pronini e Yvonne Willems Cavalli – che rappresentano alcune delle qualificate realtà con cui la SUPSI collabora attivamente.

    “ I sentieri si costruiscono viaggiando” (Franz Kafka)

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    “ … è fondamentale prendersi il tempo per chiedersi se tutto quello che facciamo è ancora adeguato a rispondere alle esigenze della nostra società.”

    “Geografie conosciute e nuove rotte da esplorare” è il leitmotiv di questa pubblicazione e, per restare in tema, desidero condividere con voi alcune riflessioni su una questione che ci ha parecchio im-pegnato in Consiglio: la definizione della strategia SUPSI 2017–2020.Si è trattato di un processo lungo ed impegnativo. Il Consiglio, il presidente della Commissione Governance Carlo Maggini e la Direzione della Scuola, con il sup-porto di un consulente esterno specializzato in queste tematiche, hanno lavorato intensamente e sull’arco di parecchi mesi.Ci si potrebbe chiedere perché è necessaria una strategia: il nostro mandato è chiaro ed ancorato nella legge, e il margine di mano-vra apparentemente limitato.In realtà, proprio perché viviamo in un’epoca dove tutto cambia a una velocità vertiginosa, è fondamentale prendersi il tempo per chiedersi se tutto quello che facciamo è ancora adeguato a rispondere alle esigenze della nostra società.

    E proprio perché il margine di manovra è limitato, sono i dettagli che fanno la differenza.“Geografie conosciute” quindi, perché il nostro mandato di for-mazione e ricerca è chiaro e non si vuole stravolgere una Scuola che sta lavorando bene.“Nuove rotte da esplorare” ci ricorda però che non necessa-riamente le soluzioni che hanno funzionato nel passato saranno adeguate anche in futuro.Abbiamo sviluppato “Visione” e “Missione” della Scuola, definiti “Valori” e “Principi Guida” e formu-lato gli “Orientamenti strategici di fondo” della nostra Istituzione.Abbiamo anche approfittato per mettere a punto un Codice Etico, ispirandoci alle best practise delle università svizzere.Spesso si dice, parlando di viaggi, che l’importante non è la meta ma il viaggio stesso. La stessa cosa potremmo dire del processo di sviluppo, o rivisitazione, di una strategia.Qualcuno, paragonando la strategia passata a quella appena sviluppata, potrebbe dirsi che le due si assomigliano molto.

    Ci mancherebbe: non volevamo (né potevamo) stravolgere la SUPSI.Ma all’osservatore attento non sfuggirà né cosa è rimasto uguale, né cosa è cambiato.Quello che è rimasto invariato (molto, invero) è la conferma che il mandato pubblico affidatoci è quello, e che a quello resteremo fedeli.Ma non mancherà di trovare qualche spunto nuovo, qualche accento diverso, priorità fissate altrimenti.Evolvere e non stravolgere era l’o-biettivo, ma soprattutto prendersi il tempo ai due livelli – operativo e strategico – di fare il punto sulla carta e verificare che la rotta fosse sempre quella corretta.

    “Buon vento” SUPSI!

    Saluto del Presidente del Consiglio

    Alberto Petruzzella

    Introduzione

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    Saluto del Direttore generale

    Prof. Ing. Franco Gervasoni

    Introduzione

    “ Guardiamo al futuro consapevoli della forza assicurata dalle geografie conosciute che abbiamo tutti insieme costruito nei nostri quasi 20 anni di esistenza, come pure delle insidie e delle straordinarie opportunità che comporta ogni esplorazione di nuove rotte, …”

    Dal 1° gennaio 2015 è in vigore la nuova Legge federale sulla pro-mozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero, con l’effettiva entrata in funzione della Conferenza svizzera dei rettori delle università, swissuniversities. Per la prima volta nella storia, le Scuole universitarie professionali, le Alte scuole pedagogiche, le Università cantonali e i Politecnici federali collaborano e competono fianco a fianco nell’esplorazione delle nuove rotte della conoscenza, valorizzando le proprie geografie conosciute, da intendere come complementari profili istituzionali.La SUPSI è fiera di partecipare attivamente a questi stimolanti sviluppi, che devono consentire nei prossimi decenni alla nostra regione e alla Svizzera intera di mantenersi ai primi posti nelle classifiche internazionali dell’inno-vazione, dell’occupazione giovanile o dell’attrattività nei confronti dei giovani talenti. Il Rapporto annuale 2015 racconta il contributo della SUPSI negli ultimi 12 mesi nel paesaggio acca-demico nazionale, con un sapiente approccio grafico capace di inte-grare e comunicare le dimensioni quantitative e qualitative della nostra azione.

    Gli indicatori principali permetto-no di coglierne il positivo impatto complessivo: 1’400 matricole, 4’400 studentesse e studenti e 857 laureati e laureate, la maggior parte già attivi professionalmente nel nostro Cantone; oltre 3’000 partecipanti e 800 diplomati e diplomate nella formazione con-tinua certificata; 28 milioni legati a centinaia di progetti di ricerca e servizi; oltre 900 collaboratrici e collaboratori.Gli 82 progetti concreti legati ai quattro mandati istituzionali, presentati a titolo esemplificativo nelle pagine seguenti, consentono di apprezzare l’attualità e la varietà di tematiche affrontate, i legami con innumerevoli partner del territorio e la qualità della nostra presenza nella comunità accade-mica nazionale e internazionale. Assieme alle interviste a Nicoletta Ossanna Cavadini, Roberto Pronini e Yvonne Willems Cavalli, i progetti presentati illustrano bene la natura di un’università professionale che si profila per la sua capacità di tes-sere reti di collaborazione e di assi-curare formazione professionaliz-zante, ricerca applicata e servizi, in modalità diverse, declinate rispetto agli specifici bisogni di ogni disci-plina e contesto professionale.

    Il nostro viaggio continua sulla strada tracciata dalla nuova Strategia 2017-2020, decisa dal nostro Consiglio lo scorso mese di dicembre, e nell’attesa di poter occupare entro i prossimi 4-6 anni le tre nuove sedi logistiche di Mendrisio, Viganello e Lugano-Stazione per le quali abbiamo consolidato ulteriormente le basi progettuali. Guardiamo al futuro consapevoli della forza assicurata dalle geogra-fie conosciute che abbiamo tutti insieme costruito nei nostri quasi 20 anni di esistenza, come pure delle insidie e delle straordinarie opportunità che comporta ogni esplorazione di nuove rotte, anche nel settore della formazione e della ricerca accademica.Ringrazio di cuore coloro che hanno contribuito, all’interno e all’esterno della SUPSI, all’ulterio-re crescita della nostra università dell’esperienza.

    Auguro a tutti una piacevole e stimolante lettura.

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    SettembreAl via il nuovo anno accademico per 4’200 studenti

    Sono 4’200 le studentesse e gli studenti Bachelor e Master della SUPSI – di cui 1’434 matricole – che il 14 settembre hanno iniziato il nuovo anno accademico, consolidando la tendenza positiva regi-strata negli ultimi anni.

    Giornata della formazioneOrganizzata dal Servizio didattica e for-mazione docenti (SEDIFO) per stimolare la riflessione sulle prospettive e le sfide della formazione universitaria professionale, la Giornata della formazione 2015 ha coin-volto – attraverso conferenze, networking e attività seminariali – oltre 100 docenti, focalizzando l’attenzione sulla dimensione pedagogica e didattica all’interno della SUPSI.

    Credit Suisse Award for Best TeachingIn concomitanza con la Giornata della formazione, il 9 settembre si è svolta la cerimonia di consegna dell’edizione 2013-2014 del Credit Suisse Award for Best Tea-ching: il premio destinato a docenti della formazione di base e continua SUPSI che si sono distinti per progetti particolarmente originali e innovativi. Il premio principale è andato a Giacinta Jean del Dipartimento ambiente costruzioni e design per un pro-getto formativo rivolto a futuri conservato-ri-restauratori. Due menzioni speciali sono inoltre state attribuite a Michela Ornati del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) per la “Summer School 2014: Fashion & Luxury Sustainability” e a Pascal Fara e Caterina Carletti, anch’essi del DEASS, per l’iniziativa “Socialmente” rivolta alle matricole e agli studenti del 3° anno del ciclo di studi in lavoro sociale.

    Conferenza internazionale Dymat 2015 Dal 7 all’11 settembre, il Palazzo dei Con-gressi di Lugano ha ospitato l’undicesima edizione della Conferenza internazionale Dymat sul tema “Mechanical and Physical Behaviour of Materials under Dynamic Lo-ading” organizzata dal Laboratorio interdi-partimentale DynaMat della SUPSI. In pre-senza di oltre 250 specialisti provenienti da 32 diversi paesi dei 5 continenti, sono state presentate le maggiori novità nell’ambito del comportamento dei materiali soggetti a carichi dinamici nei settori della sicurezza dei trasporti, degli effetti delle esplosioni e delle applicazioni industriali.

    Giubileo Accademia Teatro DimitriUn fine settimana di festeggiamenti, il 12 e 13 settembre, per l’unione di importanti ricorrenze: gli 80 anni di Dimitri, i 60 anni della sua carriera, i 45 anni del Teatro, i 15 anni del Museo Comico, i 5 anni del Parco del Clown, i 40 anni della Scuola Teatro Dimitri che, proprio in occasione del giubileo, ha cambiato il suo nome in Accademia Teatro Dimitri, e i 10 anni di affiliazione dell’Accademia alla SUPSI. Ricco il programma di eventi aperti al pubblico che hanno visto la partecipazione degli studenti dell’Accademia, tra cui lo spettacolo “Best of” degli allievi del 1°, 2° e 3° anno del Bachelor.

    GennaioLa SUPSI premiata con il Watt d’Or

    L’8 gennaio, a Berna, la SUPSI ha ricevu-to il Watt d’or 2015 istituito dall’Ufficio federale dell’energia. Il prestigioso premio, attribuito nella categoria Tecnologie ener-getiche, è stato vinto grazie alla tecnologia Gridsense, basata sull’intelligenza artificiale e unica nel suo genere: un algoritmo capa-ce di auto-apprendimento, direttamente integrato negli apparecchi e negli impianti, in grado di assicurare autonomamente la compensazione dei carichi nella rete locale. L’industrializzazione e il lancio sul mercato saranno operati dal gruppo Alpiq in Tec, co-vincitore del premio.

    FebbraioLa SUPSI al terzo posto nell’acquisizio-ne dei progetti Horizon 2020

    Borealis, Manutelligence e sCorPius sono i primi tre progetti dell’anno acquisiti nell’ambito del programma europeo Horizon 2020. Altri nove se ne sono aggiunti nel corso del 2015, per un totale di dodici progetti e un importo comples-sivo di ricavi pari a CHF 6,8 milioni, ciò che permette alla SUPSI di posizionarsi al terzo posto, dopo i due politecnici, nella classifica svizzera.

    Marzo3° Meeting degli orientatori scolastici e professionali

    L’offerta formativa Bachelor e Master della SUPSI, i principi e le novità della nuova Legge federale per la promozione e il coordinamento del settore universitario svizzero e i risultati della sesta indagine occupazionale dei diplomati SUPSI: questi i temi al centro del 3° Meeting degli orien-tatori scolastici e professionali, organizzato dalla SUPSI e dall’Ufficio dell’Orientamento scolastico del Cantone Ticino il 13 marzo. Un’importante occasione di confronto sull’evoluzione e le caratteristiche del mer-cato del lavoro.

    AprileSUPSI Arts mette in scena il “Satyricon” di Bruno Maderna

    Nell’ambito del tradizionale progetto interdisciplinare che da anni coinvolge gli studenti del Conservatorio della Svizzera italiana, dell’Accademia Teatro Dimitri e del Corso di laurea in Comunicazione visiva del Dipartimento ambiente costruzioni e design, giovedì 30 aprile è andato in scena presso il Palazzo dei Congressi di Lugano “Satyricon” di Bruno Maderna. L’opera, ispi-rata all’omonimo romanzo latino attribuito a Petronio, è ritenuta una delle più originali del teatro musicale del ’900. Un successo di pubblico e una grande soddisfazione per gli studenti che hanno parteciapto al progetto.

    Giugno10 anni per SUPSInido

    Sabato 6 giugno si sono tenuti i festeg-giamenti per i primi 10 anni di attività di SUPSInido: una giornata all’insegna dell’allegria che ha visto la partecipazione dei bambini ospitati ieri, oggi e dei loro fa-miliari. La struttura, promossa dal Servizio Gender e Diversity della SUPSI, accoglie, grazie ad un qualificato team educativo, i figli del personale e del corpo studentesco, permettendo ai genitori di conciliare in maniera ottimale l’attività lavorativa o di studio con la famiglia.

    Consegnati 159 diplomi Advanced Studies

    Si è svolta venerdì 12 giugno, presso il Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero, la cerimonia di consegna dei di-plomi Advanced Studies della Formazione continua SUPSI. 159 i professionisti che, in presenza di oltre 400 persone, hanno rice-vuto i titoli Diploma of Advanced Studies (DAS), Master of Advanced Studies (MAS) ed Executive Master of Business Admini-stration (EMBA).

    L’anno 2015 in uno sguardo

    912Collaboratori

    28Milioni di ricavi per la Ricerca applicata e per i Servizi

    7’012Partecipanti complessivi ai corsi di Formazione continua

    4’412Studenti in Formazione di base

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    Consiglio SUPSI: conclusi i mandati di Monica Duca Widmer, Fabrizio Carlevaro e Sandro Lombardi

    A fine dicembre, per scadere del proprio mandato dopo 12 anni di attività, hanno lasciato il Consiglio della SUPSI Monica Duca Widmer e Sandro Lombardi; 14 in-vece gli anni di partecipazione per Fabrizio Carlevaro. Per ringraziarli del prezioso lavoro svolto con dedizione e passione, la SUPSI ha offerto ai tre Consiglieri un regalo originale e frutto della collaborazione tra diverse realtà della Scuola: una vera e propria scultura realizzata in tre pezzi unici in cui scienza e arte rappresentano il tendere a quell’equilibrio ideale che si raggiunge con la conoscenza. Una conoscenza che con i suoi aspetti multidisciplinari dà valore e unicità alla SUPSI.

    Consegna dei diplomi MasterSono 97 gli studenti e le studentesse che nel 2015 hanno ottenuto la laurea magistrale presso la SUPSI. 14 i laureati del Master of Science in Business Administra-tion, 19 del Master of Science in Engi-neering, 60 del Master in Insegnamento per il livello secondario I e 4 i laureati che, nell’ambito del programma nazionale Swiss Conservation-Restoration Campus, hanno conseguito il Master of Arts in Conservation-restoration.Grazie alle conoscenze teoriche, meto-dologiche e pratiche acquisite durante la formazione, i laureati sono pronti per entrare nel mondo del lavoro in qualità di professionisti, capaci di ricoprire funzioni direttive e condurre progetti strategici nei rispettivi ambiti di competenza.

    Verso i nuovi CampusIl Municipio di Mendrisio ha licenziato il messaggio municipale relativo alla con-cessione del diritto di superficie alla SUPSI dell’area dove sorgerà il Campus destinato ad accogliere le attività di formazione e ricerca del Dipartimento ambiente costru-zioni e design, così come ai crediti per la realizzazione dei posteggi pubblici e per i lavori di demolizione e bonifica del terreno. Il 22 dicembre è seguita la licenza edilizia preliminare. Per quanto riguarda invece il campus USI-SUPSI previsto a Lugano-Viganello, a segui-to dell’approvazione da parte del Municipio di Lugano della variante del Piano regolato-re, a dicembre la SUPSI e la Fondazione per le facoltà di Lugano dell’USI hanno inoltrato alla Città di Lugano la domanda di costru-zione per la realizzazione del Campus.

    Pubblicazioni e conferenzeAnche nel 2015 numerose sono state le pubblicazioni scientifiche dei collabora-tori SUPSI, cosi come la loro partecipa-zione a conferenze organizzate in tutto il mondo. Le pubblicazioni e le conferenze sono consultabili all’interno dell’archivio istituzionale SUPSI Instory (SUPSI INSTi-tutional repositORY), disponibile online all’indirizzo www.supsi.ch/go/instory.

    Settembre30 anni per il Conservatorio della Svizzera italiana

    Il 29 settembre, nella cornice del neo-inau-gurato LAC di Lugano, il Conservatorio della Svizzera italiana ha celebrato i suoi primi 30 anni di vita. L’intensa giornata di festeggia-menti ha visto coinvolte tutte le sue realtà: dagli allievi della Scuola di Musica, al Corso Pre-College e, ovviamente, gli studenti della Scuola Universitaria di Musica affiliata alla SUPSI. Protagonista del Concerto di Gala, l’Orchestra sinfonica del Conservatorio della Svizzera italiana composta dai migliori allievi della Scuola universitaria di musica che, sotto la direzione del direttore di cara-tura internazionale Tomáš Netopil, hanno eseguito la Sinfonia n°5 di Gustav Mahler.

    Food for Brain: la SUPSI a EXPO Milano 2015

    Il 25 e 26 settembre la SUPSI ha parteci-pato all’esposizione universale di Milano con “Food for Brain”: due giorni di eventi all’interno del Padiglione Svizzero dedicati alla Formazione continua su misura e alla Ricerca universitaria applicata. Un approfondimento su questa straordinaria esperienza è dedicato a pagina 14.

    OttobreCostituito il nuovo Laboratorio di ricerca in riabilitazione 2rLab

    L’Area riabilitazione della SUPSI – attiva dal 2009 presso l’allora Dipartimento sanità, oggi Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale – ha costituito nel mese di ottobre il “Laboratorio di ricerca in riabi-litazione 2rLab”, con lo scopo di condurre progetti di ricerca finalizzati allo sviluppo delle professioni sanitarie della riabilitazio-ne, con particolare attenzione alle figure del fisioterapista e dell’ergoterapista. Forte di un’importante rete di collaborazioni nazionali ed internazionali, il Laboratorio gode di un’attrezzatura all’avanguardia per la valutazione delle attività motorie.

    Novembre452 laureati Bachelor alla SUPSI

    Si è tenuta sabato 28 novembre, presso il Palexpo FEVI di Locarno, la Cerimonia di consegna dei diplomi Bachelor della SUPSI. Nel 2015 sono 452 i laureati che hanno concluso con successo il proprio curriculum di studi, pronti ad entrare nel mondo del lavoro e apportare un’iniezio-ne di competenza ed energia positiva al Cantone Ticino.

    Dicembre Definita la prima fase della strategia SUPSI 2017-20

    Nella sua seduta dell’11 dicembre, il Consiglio SUPSI ha approvato il modello di sviluppo strategico che la Scuola intende seguire per il periodo 2017-2020. Lo stes-so si concretizza in una mappa strategica che integra gli aspetti cardine della filosofia istituzionale (visione, missione, valori, codice etico) e definisce gli orientamenti strategici di fondo e gli obiettivi correlati.

    1’434Matricole

    120Corsi Advanced Studies

    163Studenti, docenti e collaboratori in mobilità

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    Le azioni legate all’evento sono state realiz-zate in maniera congiunta e condivisa per sottolineare la trasversalità tra formazione e ricerca, sperimentando nuove modalità di comunicazione delle attività e dei risultati generati da questi ambiti disciplinari. La collaborazione con le due scuole d’arte ha inoltre permesso di caratterizzare la pro-mozione delle iniziative con un linguaggio creativo e originale. Le nuove geografie così esplorate hanno permesso di creare la prima rete trasversale tra Ricerca applicata e Formazione continua e una nuova mo-dalità di divulgazione scientifica, avvici-nando così progetti di ricerca e prodotti di formazione continua alla realtà quotidiana e ai bisogni della società moderna.La piattaforma Food for Brain ha creato si-nergie per lo sviluppo di iniziative analoghe che potranno essere realizzate in futuro nel segno della continuità di approccio, applicando questa nuova formula di dialo-go e interazione con il pubblico. Una for-mula che permette di comunicare insieme scienza e formazione quale elemento fondamentale per lo sviluppo di una socie-tà equilibrata e aperta all’apprendimento continuo, producendo una percezione positiva riguardo ai risultati della ricerca applicata nella vita quotidiana e l’impor-tanza delle diverse modalità formative.

    Attività didattiche che hanno affiancato Food for BrainIl contesto di EXPO Milano 2015 è stata un’occasione estremamente stimolante per una realtà universitaria come la SUPSI che, in parallelo a Food for Brain, ha approfittato di questo evento universale per permettere agli studenti di dedicarsi a riflessioni sull’in-novazione e aprire il loro sguardo su e verso nuove realtà e geografie.Una prima attività è stata realizzata già due anni prima dell’apertura di EXPO Milano 2015: tra luglio e ottobre 2012, tre studenti del corso di laurea in Architettura d’interni hanno partecipato, insieme alla loro docente, a “Expo Milano 2015 Cluster International Workshop” che mirava alla progettazione del Cluster del Cacao per le esposizioni dei paesi produttori. Gli studenti della SUPSI hanno portato nei gruppi di lavoro l’impostazione didattica e l’approccio al progetto della Scuola, uniti all’esperienza progettuale in campo allestitivo e museografico sviluppata nei progetti di atelier durante gli studi.Nell’ambito delle giornate di accoglien-za dei nuovi iscritti ai percorsi Bachelor dell’Area sanità, giovedì 17 settembre si è tenuta una visita ad Expo Milano 2015: un’occasione per tutti i futuri professio-nisti della cura per riflettere sui temi della salute, dell’alimentazione e della sosteni-bilità. Una giornata unica e privilegiata da cui trarre numerosi spunti sul mondo, sulla condizione umana e la qualità di vita, ele-menti con cui gli studenti si confronteran-

    no frequentemente sia durante il triennio di formazione che nel corso della loro vita lavorativa. (v. approfondimento pag. 47)Dal 5 al 9 ottobre 2015, 18 studenti del terzo anno di Architettura d’interni hanno invece partecipato ad un workshop orga-nizzato dal Politecnico di Milano, realizza-to insieme a GIDE (Group of International Design Education). Il nutrimento dell’uomo e della terra – tema principale di EXPO Milano 2015 – e la sua affinità con i contenuti trattati dal Modulo di Cooperazione internazionale, hanno dato vita ad una visita che si è tenuta il 10 ottobre 2015, alla quale hanno partecipato un gruppo di 25 studenti iscritti ai corsi di laurea in Cure infermieristiche, Fisioterapia ed Ergoterapia accompagnati da due docenti. Suddivisi in piccoli gruppi, i partecipanti han-no visitato il Padiglione Zero, un padiglione di un paese in via di sviluppo, un padiglione di un paese dell’Unione europea, un padi-glione di un continente extraeuropeo e, a scelta, un cluster tematico. L’evento, oltre ad aver offerto interessanti spunti di riflessione e una diversa prospettiva sugli argomenti trattati nel modulo, è oggetto di un dossier sul significato del Padiglione Zero all’inter-no di EXPO e sul rapporto esistente tra le proposte dei singoli padiglioni e i concetti di sviluppo, sostenibilità, reciprocità ed equità.Il 1° ottobre si è infine svolta la visita ad Expo Milano 2015 dell’Associazione SUPSI Alumni: una giornata all’insegna della con-vivialità e dell’allegria riservata ai membri dell’associazione dei diplomati SUPSI.

    Food for Brain: una piattaforma di co-municazione di scienza, arte e pratica professionaleLa SUPSI ha lavorato per un anno a questo progetto trasversale, coinvolgendo nel team figure con profili diversi (amministra-tivi, docenti, assistenti e ricercatori), con una grande focalizzazione sulla rete della Formazione continua e della Ricerca appli-cata. Gli scambi tra le diverse reti e attori del progetto sono stati molteplici e di diverso tipo (visite in loco, riunioni, momenti con-viviali), permettendo così reali e proficui scambi di competenze e buone pratiche. Da queste dinamiche di interazione e confron-to è così stato sviluppato il concetto Food for brain che ha fatto da filo conduttore alle due giornate di eventi dedicate alle peculiarità della Formazione continua e della Ricerca

    applicata, ma con un grande richiamo al loro naturale legame. La giornata del 25 settembre dedicata alla Formazione continua su misura si è aperta con “Dissonanze dialoganti”, una performance di Yoga Patti – docente professionista SUPSI – accompagnato dagli Alumni delle scuole d’arte affiliate di Accademia Teatro Dimitri e Conservatorio della Svizzera italiana, coordinati dalla coreografa Corinna Vitale e dal direttore d’orchestra Francesco Bossaglia. Lo spet-tacolo ha proposto al pubblico il tema delle differenze come alimento indispensabile della conoscenza, e della capacità di supe-rare i conflitti trasformandoli in altrettanti ingredienti utili alla crescita. Gli ospiti sono in seguito stati accolti dagli specialisti della formazione continua, che hanno illustrato

    gli strumenti e i percorsi formativi dedicati allo sviluppo personale, professionale ed organizzativo collegati con le competenze messe prima in scena dagli artisti. Il tema della conoscenza – ingrediente fondamentale per capire il mondo e im-parare a viverci meglio – ha invece dato il via alla giornata del 26 settembre dedicata alla Ricerca applicata, con un nuovo spet-tacolo di Yoga Patti, accompagnato dai musicisti del Conservatorio, dal titolo “Ri-cerca e chef della conoscenza”, incentrato sul mestiere del ricercatore. La rappre-sentazione teatrale ha fatto da apripista agli otto progetti di ricerca applicata della Scuola, che i numerosi visitatori hanno avuto la possibilità di conoscere da vicino cimentandosi con attività esperienziali ed interagendo direttamente con i ricercatori.

    La SUPSI alla scoperta di nuove sinergie tra Ricerca applicata e Formazione continua con Food for BrainLo scorso anno la SUPSI ha partecipato all’esposizione universale EXPO Milano 2015 “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, presentando in maniera coordinata e innovativa progetti della Ricerca universitaria applicata e competenze della Formazione continua su misura, creando una nuova piattaforma relazionale e promozionale denominata Food for Brain.Esplorando quanto accade nelle cucine degli chef più rinomati, si è ricreato uno scenario di evento-esperienza articolato su due giorni di iniziative caratterizzate dalla molteplicità delle forme espressive e di rappresen-tazione: dagli spettacoli teatrali, ai laboratori dimostrativi, ai momenti di networking, agli approfondimenti sugli ingredienti tipici della formazione continua e della ricerca. Con questa modalità è stato offerto ad ospiti e visitatori – oltre 400 persone appartenenti alle reti universitarie, rappresentanti di istituzioni del territorio e numerosi visitatori di passaggio ad Expo Milano 2015 – il “cibo per la mente” che i docenti della formazione continua e i ricercatori SUPSI quotidianamente preparano con l’obiettivo di stimolare la capacità di innovazione e progettualità degli individui e delle organizzazioni a cui si rivolgono. Gli ingredienti salienti di questa esperienza degustativa della conoscenza sono stati la creatività, l’originalità e la concretezza, amalgamati nel piatto forte della trasversalità di competenze, conoscenze scientifiche, didattiche, artistiche e di esperienze professionali.

    Food for Brain

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    Direzione

    Franco Gervasoni Direttore generale

    Nadia Bregoli Direttrice dei Servizi centrali

    Christoph Brenner Direttore del Conservatorio della Svizzera italiana

    Emanuele CarpanzanoDirettore del Dipartimento tecnologie innovative

    Luca Colombo Direttore del Dipartimento ambiente costruzioni e design

    Luca CrivelliDirettore del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale

    Kurt Grünwald Direttore della Fernfachhochschule Schweiz

    Ruth Hungerbühler Decana dell’Accademia Teatro Dimitri

    Michele Mainardi Direttore del Dipartimento formazione e apprendimento

    Giambattista RavanoDirettore delegato per la ricerca e l’innovazione

    Consiglio

    Alberto PetruzzellaPresidente

    Claudio Boer Vicepresidente

    Marco Bernasconi

    Manuele Bertoli Consigliere di Stato, Direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport del Cantone Ticino (DECS)

    Beatrice FasanaPresidente della Commissione della Gestione

    Daniele Intraina

    Carlo Maggini Presidente della Commissione Governance

    Piero Martinoli Presidente dell’Università della Svizzera italiana

    Chiara Orelli Vassere

    Partecipano ai lavori del Consiglio SUPSI in qualità di membri uditori

    Delegati delle Scuole AffiliateWilhelm Schnyderin rappresentanza della Fernfachhochschule Schweiz, Briga

    Johannes Fluryin rappresentanza della Fondazione Thim van der Laan, Landquart

    Giancarlo Dillenain rappresentanza del Conservatorio della Svizzera Italiana e dell’Accademia Teatro Dimitri

    Altri partecipantiSandro RusconiDirettore della Divisione della Cultura e degli Studi Universitari (DCSU del DECS) del Cantone Ticino

    Aris MozziniCoordinatore dell’area degli Studi universitari della DCSU del DECS

    Franco GervasoniDirettore generale

    Nadia BregoliDirettrice dei Servizi centrali

    Pamela ValeggiaResponsabile della segreteria di Direzione

    Luca ColomboDirettore

    Nicla Borioli PozzoriniResponsabile Formazione di base

    Jean-Pierre CandeloroLaboratorio cultura visiva

    Christian PagliaIstituto materiali e costruzioni

    Roman RudelIstituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito

    Silvio SenoIstituto scienze della Terra

    Mauro TonollaLaboratorio microbiologia applicata

    Dipartimento ambiente costruzioni e design

    Il nostro territorio è soggetto a importanti trasformazioni che richiedono sempre nuovi percorsi da esplorare.

    Il Dipartimento ambiente costruzioni e design coniuga nella formazione, nella ricerca e nelle prestazioni di servizio, la dimensione tecnica e quella del design, contribuendo alla multidisciplinarietà della SUPSI.Attraverso il sostegno delle proprie unità di ricerca – attive nel settore della sostenibilità applicata all’am-biente costruito, dei materiali e delle costruzioni, delle scienze della Terra, della microbiologia e della cultura visiva – assicura un contri-buto alla gestione e alla valorizza-zione sostenibile del patrimonio naturale e costruito del proprio territorio di riferimento, costituito dai cantoni alpini della Confedera-zione e dal Nord Italia, e supporta scientificamente l’Amministrazio-ne cantonale.La presenza attiva in numerose reti cooperative di ricerca sul piano nazionale e internazionale e il costante sviluppo di sinergie con enti universitari nazionali e internazionali, consentono al Dipartimento di fungere da polo scientifico di riferimento nei pro-pri settori di competenza.

    In una società connotata da profondi cambiamenti culturali e ambientali, anche il nostro territorio è soggetto a importanti trasformazioni che richiedono sempre nuovi percorsi da esplo-rare. Il settore della costruzione è particolarmente coinvolto in questi cambiamenti, da affrontare partendo proprio dalla forma-zione di quelle figure professio-nali, come gli ingegneri civili, gli architetti e gli architetti d’interni, che parteciperanno a definire l’aspetto e la fruizione del nostro futuro territorio.Anche nel settore del design e della comunicazione è neces-sario provvedere a un continuo aggiornamento e rinnovamento dell’offerta formativa per pre-parare professionisti in grado di progettare proposte innovative rispetto all’evoluzione della socie-tà e ai cambiamenti nel panorama produttivo e tecnologico.Un’offerta formativa, quella del Dipartimento, caratterizzata dal valore aggiunto derivante dall’operare in un contesto in cui l’aspetto professionalizzante è associato a quello del rigore scientifico accademico e che fa-vorisce relazioni privilegiate con le realtà professionali del territorio.

    Il trasferimento sul territorio di nuovi saperi e conoscenze costituisce un fattore di cresci-ta e di innovazione per l’intera comunità, uno sviluppo al quale il Dipartimento offre il proprio fat-tivo contributo, realizzando oltre il 90% delle attività di prestazioni di servizio dell’intera Scuola.Grazie alle sue competenze mul-tidisciplinari, alla sua concretezza e alla sua capacità di dialogo, il Dipartimento contribuisce così a comprendere e affrontare nume-rosi cambiamenti oggi in atto nei settori delle energie rinnovabili, degli ecosistemi acquatici, del suolo, dei pericoli naturali, dei materiali di costruzione, della conservazione dei beni culturali e della cultura visiva.

    Dipartimenti e scuole affiliate

    Organigramma SUPSI

    105Laureati Bachelor e Master

    635Studenti Bachelor e Master

    436Partecipanti ai corsi di Formazione continua

    169Progetti di ricerca attivi

    5,7 mioVolume finanziario della ricerca

    4,6 mioVolume finanziario dei servizi

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    “Economics, Health and Happiness”: il congresso scientifico organizzato dal Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale ha permesso di esplorare nuove piste di ricerca, valorizzando l’assetto pluridisciplinare della SUPSI.

    Il 2015 è stato un anno importan-te per il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS). Si è lavorato in particolare su due fronti: quello interno, per dotarsi di una nuova struttura organizza-tiva in grado di gestire un’attività didattico-scientifica divenuta molto complessa (ricordiamo che il DEASS nasce nel 2014 dall’ac-corpamento di due Dipartimenti esistenti e riunisce oggi gli ambiti dell’economia aziendale, della sa-nità e del lavoro sociale), e il fronte esterno, per rafforzare la presenza della ricerca in reti nazionali ed internazionali. Un passo importante in questo senso è stato compiuto grazie al lavoro svolto durante l’intero 2015 per promuovere la Conferenza internazionale “Economics, Health and Happiness”, organizzata congiuntamente all’associazione HEIRS (Happiness Economics and Interpersonal Relations) ed alla Swiss School of Public Health. Questo congresso è stato fortemente voluto dalla Direzione del Dipartimento, nell’intento di valorizzare il potenziale innovati-vo offerto dalla convivenza sotto lo stesso tetto di ricercatori che afferiscono a prospettive scientifi-che diverse.

    La Svizzera non solo guida le clas-sifiche mondiali dell’innovazione ma – così rileva il World Happiness Report 2015 – è risultata pure la nazione più felice al mondo. Il nostro paese è da subito apparso predestinato ad ospitare un con-gresso che trattasse l’argomento della felicità e il DEASS l’istituzione adatta a moderare un dibattito autenticamente pluridisciplinare. Il congresso si è inserito in una rassegna di conferenze interna-zionali iniziate nel 2003 a Milano e che hanno visto la partecipazione di oratori prestigiosi, tra cui due premi Nobel (Daniel Kahneman nel 2003, Amartya Sen nel 2005).Durante i tre giorni si sono succe-dute 8 relazioni plenarie e 32 ses-sioni parallele con 70 papers, coin-volgendo 150 studiosi e ricercatrici appartenenti a discipline diverse (economia, sociologia, psicologia, scienze politiche, medicina, salute pubblica) e provenienti da più di 20 Paesi, tra cui Gran Bretagna, Ca-nada, Giappone, India e Stati Uniti. I contributi non solo non hanno suscitato divisioni e rivalità tra gli studiosi delle varie discipline, ma hanno generato grande entusia-smo nei presenti: è infatti solo dal dialogo fra scienze umane e sociali che si può partire per raggiungere quella ricchezza di vedute che permette di leggere in profondità fenomeni universali e complessi quali il benessere e la salute.

    I contributi – tutti di altissimo livello – hanno permesso di appro-fondire, da differenti e stimolanti punti di vista, la conoscenza dei fattori che determinano la salute e la felicità delle persone, l’impatto della grande crisi sulle varie classi sociali, ed i possibili interventi di policy volti a rendere universale l’accesso dei cittadini al benesse-re ed alla salute. I ricercatori del DEASS saranno presenti, con un contributo scientifico originale, nel World Happiness Report 2016.

    Luca CrivelliDirettore

    Andrea CavicchioliCapo Staff

    Graziano MeliResponsabile Formazione di base

    Carmen Vaucher de la CroixResponsabile Formazione continua

    Christine ButtiResponsabile Ricerca e prestazioni

    Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale

    “Viandante, non c’è un cammino, il cammino lo fai camminando” (Machado, 1912). La ricerca e l’azione formativa: missioni entro orizzonti con morfologie proprie, vie presenti, praticate o da tracciare, con strumenti dati o da inventare per continuare il magnifico viaggio della formazione e della ricerca in ambito educativo e formativo.

    Il cammino che il Dipartimento sta percorrendo può contare su delle coorti di candidature crescenti che rassicurano, per quantità e qualità, per la maggior parte dei cicli di studio e delle di-scipline interessate per i Bachelor in Insegnamento per il livello presco-lastico e in Insegnamento per il livello elementare, così come per i Master per l’insegnamento disciplinare nella scuola media, per altre abili-tazioni cantonali specifiche e per il Diploma per le scuole di maturità e le abilitazioni integrate per al-cune discipline dell’insegnamento nel settore professionale.Al tempo stesso il Dipartimento ha voluto e saputo affrontare il crescente fabbisogno di do-centi impegnandosi di comune accordo con le istanze cantonali preposte nel monitoraggio dello stesso e nella ricerca di risposte qualitativamente valide sul corto, medio e lungo termine cercando ugualmente di favorire anche la mobilità professionale interna da settori con minore fabbisogno verso altri. È il caso del Master of Advanced Studies in Insegnamen-to nella scuola elementare per do-centi abilitati/e all’insegnamento nella scuola dell’infanzia (diploma complementare CDPE).

    Analogamente a quanto preco-nizzato e realizzato in precedenza per il settore medio e medio supe-riore, da quest’anno accademico anche le due formazioni Bachelor presentano una parte consistente della formazione, l’ultimo anno, ampiamente connessa all’eser-cizio della professione. Il terzo anno prevede infatti un pratica professionale continuata a metà tempo lungo tutto l’arco dell’anno consentendo in tal modo un’e-sperienza professionale completa dal primo all’ultimo giorno di scuola. L’analisi delle domande di ammissione confermano, per qualità e quantità, la possibilità di assicurare la miglior coincidenza possibile fra offerta formativa e profili attesi, dimostrando di fatto anche un (ri)trovato grande interesse da parte di molti giovani verso la professione.Contribuire ad assicurare una relève professionale di qualità per il mondo della scuola e della formazione è una delle missioni principali del nostro Dipartimento assieme alla formazione continua, alla ricerca e ai servizi. Questo tema è centrale sul piano locale, ma anche nazionale.

    Le Alte scuole pedagogiche, fra queste a pieno titolo anche il Di-partimento formazione e appren-dimento, sono parte integrante di swissuniversities e del panorama accademico svizzero entro il quale sono chiamate ad aprirsi, con-frontarsi e coordinarsi nel miglior modo possibile sia sul piano dei compiti e delle peculiarità che su quello delle collaborazioni, delle sinergie e dei riconoscimenti reci-proci nei settori delle formazioni di base e continue così come in quelle della ricerca, delle didat-tiche disciplinari e delle politiche universitarie. Nuove sfide interessano sul piano locale, nazionale e internazionale il Dipartimento, così come gli altri dipartimenti della SUPSI, e siamo lieti di poterle condividere con loro e con le altre anime di swissuniversities. L’autorefe-renzialità come il rischio di una scemata autonomia accademica, per una struttura di formazione ampiamente tributaria di attese territoriali e locali e in situazione di quasi monopolio dei cicli di studio abilitanti, sono aspetti che vanno attentamente valutati in rapporto a quanto avviene in realtà accademiche analoghe sul piano cantonale, nazionale e internazionale.

    Michele MainardiDirettore

    Francesca AntoniniResponsabile formazione Bachelor

    Alberto PiattiResponsabile settore Formazio-ne e Responsabile formazione Master

    Marcello OstinelliResponsabile formazione Diploma

    Claudio Della SantaResponsabile Formazione continua

    Lorena RoccaResponsabile settore Ricerca

    Dipartimento formazione e apprendimento

    Dipartimenti e scuole affiliate Dipartimenti e scuole affiliate

    3’873ore di formazione continua erogate

    +25% di matricole Bachelor

    110nuovi docenti diplomati

    53progetti di ricerca attivi, di cui 18 nuovi progetti

    229Collaboratori

    1’342Studenti Bachelor e Master

    252Laureati Bachelor e Master

    1’462Partecipanti ai corsi di Formazione continuacertificanti (1-60 ECTS)

    176Corsi di Formazione continua certificanti (1-60 ECTS)

    2’034partecipanti ai corsi di Formazione Continua

    75Progetti di ricerca attivi

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    La sfida del Dipartimento tecnologie innovative: consolidare le geografie conosciute esplorando al tempo stesso nuove rotte.

    Il continuo e rapido sviluppo tec-nologico comporta una sempre maggiore necessità di consolidare le geografie conosciute, ovvero le conoscenze di cui si dispone, esplorando al tempo stesso nuove rotte, allargando i propri orizzonti attraverso l’acquisizione ed inte-grazione di nuove competenze. Questi percorsi interessano tutti i mandati su cui opera il Dipar-timento tecnologie innovative: dalla formazione di base alla ricerca, dalla formazione continua al trasferimento tecnologico, ai servizi alle imprese e al territorio. Nel mondo della formazione di base, oggigiorno, occorre sempre più articolare percorsi formativi che siano in grado di intercettare le esigenze future delle aziende in termini di competenze dei propri collaboratori; per questo motivo il Dipartimento è chiamato ad in-teragire con gli attori del territorio per comprenderne ed anticiparne le aspettative di formazione uni-versitaria professionale, rispon-dendo alle stesse tramite nuovi percorsi formativi. Esempi ne sono le opzioni in aviazione ed energia avviate nel corso del 2015.

    È ancor più sfidante elaborare ed offrire moduli di formazione conti-nua che rispondano velocemente alle necessità di aziende e pro-fessionisti, con il fine di acquisire nuove competenze richieste dagli attori del sistema economico pro-duttivo. Fra tali aree di emergente interesse spiccano quelle della cybersicurezza e della sostenibilità delle filiere industriali.Molte sono anche le nuove rotte che devono essere intraprese nel mandato della ricerca applicata, dove sempre maggiori sono le progettualità avviate in nuovi ambiti tecnologici, quali quelli delle tecniche additive, della ro-botica avanzata e dell’Internet of Things, così come in nuovi ambiti applicativi, quali i settori medtech e biopharma, che presentano oggi importanti sfide per migliorare la qualità della vita tramite la valo-rizzazione delle nuove tecnologie. Nuovi sentieri caratterizzano an-che il trasferimento tecnologico, i servizi alle aziende e al territorio: occorre sempre più integrarsi con gli attori del sistema al fine di garantire continuità nella filiera dell’innovazione, dalla formazione alla ricerca al mercato. In quest’ot-tica si collocano le strette colla-borazioni con le scuole tecniche su un fronte, quali le Scuole d’arti e mestieri di Bellinzona e di Trevano, e con le associazioni di interesse economico sull’altro, quali AITI e Camera di Commercio.

    Fra le molte nuove rotte che si profilano all’orizzonte la più avvincente è certamente quella di integrare i mandati sempre più nel tempo, supportando iniziative quali quella testimoniata dalla recente esperienza della start up CLARA che coniugando forma-zione, ricerca ed imprenditorialità ha visto nascere da nostri studenti una nuova e promettente azienda sul territorio.Confidiamo che le molte rotte intraprese possano aumentare e consolidare sempre più le geogra-fie su cui è attivo e protagonista il Dipartimento, al fianco delle imprese, delle fondazioni e delle istituzioni con le quali collaboria-mo fattivamente nell’ambito dei propri mandati.

    Emanuele Carpanzano Direttore

    Andrea GrafResponsabile Formazione di base

    Ivano BeltramiIstituto sistemi e elettronica applicata

    Marco CollaIstituto sistemi e tecnologie per la produzione sostenibile

    Luca Maria GambardellaIstituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale

    Roberto MastropietroIstituto sistemi informativi e networking

    Adriano NasciutiIstituto CIM per la sostenibilità nell’innovazione

    Dipartimento tecnologie innovative

    La Musica si trova per natura e tradizione in una situazione di tensione tra antico e nuovo, noto ed ignoto, geografie conosciute e nuove rotte da esplorare. Elemento indispensabile delle società primordiali, in contesti sacri e non, è un pilastro fondamentale dell’economia creativa odierna, condannata a reinventarsi quotidianamente, creando del nuovo, partendo da radici antichissime.

    Fondato nel 1985 come piccola scuola regionale, il Conservato-rio della Svizzera italiana (CSI) si è accorto ben presto che per ottenere un livello qualitativo competitivo – indispensabile in un mercato formativo e lavorativo internazionale come quello della musica – l’unica strada era quella di una strategia internazionale, con un corpo docenti di richiamo mondiale ed un corpo studenti che permettesse di andare oltre uno standard locale. Oggi la Scuola universitaria di musica del Conservatorio si profi-la come una scuola caratterizzata da una forte vocazione interna-zionale, come testimoniano il numero di docenti e membri di staff originari da tutto il mondo e l’alta percentuale di studenti pro-venienti da più di 40 paesi diversi.

    Il numero contenuto di studenti (200 posti ai programmi Bachelor e Master) è senza dubbio una delle condizioni che rende possibile l’approccio personalizzato, fatto che si esprime anche nella prassi di accettare i lavori scritti non solo in italiano, ma anche in inglese, tedesco e francese.Importante il collegamento con l’Association européenne des Conservatoires, Musikhochschu-len et Académies de Musique (AEC), fondamentale l’impe-gno all’interno della Konferenz Musikhochschulen Schweiz (KMHS) che mantiene dei rapporti privilegiati con conferenze di altri paesi europei.

    La Fondazione Conservatorio del-la Svizzera italiana gestisce, oltre al Dipartimento Scuola universi-taria di musica affiliata alla SUPSI, un Dipartimento Scuola di musica con 1400 allievi, e un Dipartimen-to Pre-professionale (PreCollege) con 50 posti a disposizione. Ormai tutti e tre i dipartimenti operano con un numero chiuso o, nel caso della Scuola di musica, almeno con un numero pianificato. Lad-dove la Scuola universitaria offre una finestra sul mondo, la Scuola di musica, sezione amatoriale, è al servizio della popolazione e segnatamente dei giovani del nostro territorio. Il Pre-profes-sionale invece, funge da fucina di talenti ed anello di congiunzione tra Scuola di Musica e Scuola universitaria.

    Christoph BrennerDirettore

    Hubert EiholzerVicedirettore e Responsabile Ricerca

    Ellen FrauResponsabile Corsi di laurea

    Roberto ValtancoliResponsabile Formazione continua e Prestazioni di servizio

    Nadir VassenaResponsabile Spazio21

    Conservatorio della Svizzera italianaScuola universitaria di musica

    Dipartimenti e scuole affiliate Dipartimenti e scuole affiliate

    75%Studenti Master

    8Progetti di ricerca attivi

    28Studenti di Formazione continua breve

    65Studenti di Formazione continua lunga

    40e oltre i paesi di provenienza degli studenti Bachelor e Master

    430 Studenti Bachelor

    93Studenti Master

    140Progetti di ricerca

    14.1 mioVolume finanziario della ricerca

    26.9 mioVolume finanziario complessivo

    265Collaboratori

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    L’Accademia: peculiarità, nuove metodologie e progetti, e la creazione di un nuovo archivio multimediale.

    La rivoluzione digitale della formazione influenza anche l’area universitaria. Per assicurare un’offerta ad essa adeguata e orientata al futuro, da alcuni anni la Fernfachhochschule Schweiz in qualità di E-University attua già una strategia digitale.

    Al centro della proposta formativa dell’Accademia Teatro Dimitri vi sono il corpo e le sue possibilità espressive. Grazie a un ampio ventaglio di materie, gli studenti acquisiscono competenze nell’am-bito della creazione teatrale, anche senza fare riferimento ad un testo drammatico. L’insegna-mento è costituito da lezioni di danza e acrobazia, improvvisa-zione teatrale, voce, ritmo, teatro di movimento, storia e teoria del teatro, a completamento delle quali vengono proposti workshop e momenti di approfondimento delle più varie tecniche teatrali come ad esempio: clownerie, slapstick, pantomima, commedia dell’arte, teatrodanza. Nel corso della formazione gli studenti han-no la possibilità di preparare diversi tipi di rappresentazioni teatrali: numeri e presentazioni di durata più limitata, spettacoli in collabo-razione con il Conservatorio della Svizzera italiana e con il corso di laurea in Comunicazione visiva della SUPSI, varietà e le creazioni di fine formazione del programma triennale di studi Bachelor, alcuni dei quali costituiscono veri e propri eventi in cartellone e vengono portati in tournée.

    Il programma di studi Master (3-5 semestri) fa parte del programma Master-Campus-Theater-CH.Nel corso della formazione gli studenti sviluppano una creazione teatrale personale e riflettono sul suo posizionamento nel panorama delle arti sceniche contemporanee. Il Master è indirizzato ad attori del teatro di movimento già in pos-sesso di una formazione di base e a professionisti del teatro interessati ad approfondire l’ambito del Physi-cal Theatre. L’attività di ricerca dell’Accademia è dedicata ai seguenti ambiti di studio: - le potenzialità espressive

    del corpo, - didattica,- drammaturgia del Physical

    Theatre, e verte su due fronti: - la contestualizzazione storica,

    teorica ed estetica dei generi teatrali che non si fondano su testi drammatici,

    - lo sviluppo e la riflessione di una metodologia della ricerca arti-stica, elaborata in stretta colla-borazione con l’artista sul palco per mezzo dell’osservazione dei processi creativi, allo scopo di valutarli nel loro impatto sul pubblico.

    Un altro ambito della ricerca infine è dedicato allo sviluppo dell’ap-plicazione del Physical Theatre a contesti educativi e formativi. La formazione continua consiste in tre ambiti di attività principali: - un corso di formazione continua

    (CAS) in “Teatro, Performance e arti sceniche contemporanee” per professionisti delle arti per-formative,

    - l’offerta di seminari e workshop per organizzazioni, ditte e non-professionisti,

    - l’offerta di progetti per le scuole, che prevedono l’uso del teatro per la trasmissione di conoscen-ze e competenze.

    Rivoluzione digitale della formazione Le megatendenze, ma anche diver-se realizzazioni evidenziano, che:- in futuro l’essere umano dovrà

    cambiare il proprio mestiere da 3 a 5 volte nel corso della vita

    - oggi già 500 milioni di persone utilizzano giornalmente Internet

    - Wikipedia esiste in 300 lingue e con 37 milioni di contributi

    - la 4a rivoluzione industriale è alle porte

    - nascono nuovi mestieri quali Data Scientist, bio informatico, tecnico 3D

    - dal 2030 in Svizzera verrà realizzata una metropolitana per collegare le città sotto terra con cargo, al fine di spostare il traffico delle merci

    - attualmente si lavora ad una nuova Internet: the next net

    - l’intelligenza artificiale, la robo-tica e le reti neuronali diventano onnipresenti

    - il prossimo passo della medicina va verso la personalizzazione

    - i media ampliano continua-mente l’offerta on-demand, individualizzando così l’offerta.

    Effetti sulla formazione - Area Universitaria Gli sviluppi accennati devono asso-lutamente avere un’influenza sulla formazione e quindi sul curriculum universitario. Il ruolo del docente non può e non deve più essere con-templato nella tradizione del sacer-dote supremo, che celebra il sapere davanti alla classe e lo presenta affinché venga accolto. Non si tratta affatto di abolire questa categoria professionale, ma al contrario, essa dovrebbe in parte ridefinirsi, per assumere un ruolo di accompagna-mento, di consulenza e di coaching degli studenti.La mappa del sapere si trasforma in un puzzle, ridistribuito e riordinato. Chi apprende lo scopre attraverso l’autoistruzione, tramite stru-menti collaborativi e tramite una piattaforma di apprendimento. Alla fin fine la laurea diventa ciò che io ho assemblato. È sempre difficile prevedere il futuro. Ma se gettiamo uno sguardo indietro sugli ultimi 20-30 anni, assistiamo a ciò che è già accaduto con una dinamica impressionante. Nei prossimi 20-30 anni la dinamica del cambiamento accelererà ulteriormente. Avanti, azzardiamo un passo nel mondo della formazione digitale, nel “di-sruptive learning”, poiché la scuola di oggi non può fornire l’approccio per il futuro! Per tentare qualcosa di nuovo questa rottura con i modelli classici di scuola e insegnamento è necessaria.

    Che cosa fa la FFHSE-Learning Tramite una piattaforma centrale di apprendimento gli studenti e i docenti interagiscono durante tutto il ciclo di vita all’università.

    E-Campus I processi di amministrazione e conduzione e l’infrastruttura ICT sono strettamente collegati con il processo di apprendimento e lo integrano.

    E-Research Si considerano, sviluppano e si applicano in modo praticabile le tendenze più recenti sia nella pe-dagogia e nella didattica dei media, che nel settore ICT.

    Soltanto se procediamo per questa strada siamo in grado di mettere a disposizione dei nostri studenti un’offerta rivolta al futuro.

    Ruth HungerbühlerDecana

    Daniel BauschVice-decano

    Ruth HungerbühlerResponsabile Ricerca e Sviluppo

    Daniel BauschResponsabile formazione Bachelor

    Corinna VitaleResponsabile formazione Master

    Demis QuadriResponsabile Formazione continua e Servizi

    Susanna PlataResponsabile Comunicazione e Assistente al Decanato

    Mauro MartinoniPresidente del Consiglio di Amministrazione dell’Associa-zione Accademia Teatro Dimitri

    Kurt GrünwaldDirettore generale FFHS

    Silvio AndenmattenDirettore Servizi centrali / Management della qualità

    Ambros BumannAssistente di direzione

    Marco BettoniCo-Direttore IFeL (con Per Bergamin)

    Désirée Guntern KreuzerDirettrice Dipartimento Economia & Tecnica

    Kurt GrünwaldDirettore a.i. Dipartimento Sanità

    Martin Sutter Direttore Dipartimento Informatica

    Accademia Teatro Dimitri

    Fernfachhochschule Schweiz

    Dipartimenti e scuole affiliate Dipartimenti e scuole affiliate

    50Studenti Bachelor e Master

    32Diplomati

    36Collaboratori

    11Progetti nelle scuole

    193Laureati Bachelor e Master

    49Stages e più di 630 partecipanti

    1’187StudentiBachelor e Master

    18Corsi di vacanza e 205 partecipanti

    388Partecipanti ai corsi di Formazione continua

  • 24 25

    SUPSI Alumni

    Nata con l’intento di favorire e sviluppare la creazione di contatti professionali, per-sonali e universitari tra i diplomati della SUPSI, nel 2015 l’Associazione SUPSI Alumni ha compiuto i suoi primi due anni. L’associazione dei diplomati SUPSI conta oggi oltre 1’400 membri nei diversi ambiti formativi della scuola, sia a livello di formazione di base, che di formazio-ne continua: architettura e costruzioni, design, economia aziendale, formazione docenti, lavoro sociale, sanità, tecnica e tecnologia dell’informazione, musica e teatro. Una comunità in crescita che vuole diventare sempre di più un luogo di incontro e una piattaforma di relazione per tutti i suoi diplomati.In due anni sono numerose le attività che SUPSI Alumni, e in particolare il comitato direttivo, ha realizzato, permettendo all’Associazione di rafforzare i legami tra l’università e il territorio, tra l’istituzione e i suoi alumni, tra gli alumni e gli studenti attuali.

    In particolare, con cadenza regolare, sono stati proposti degli eventi a carattere informativo e relazionale destinati a tutti i soci. Nel 2015, tra gli appuntamenti più apprezzati, si possono citare l’escursione ad Expo Milano 2015 oppure la serata VIP al Festival del Film Locarno, organizzata in collaborazione con SUPSI e FH SCHWEIZ, e alla quale hanno partecipato oltre 100 alumni provenienti da tutta la Svizzera. Senza dimenticare l’evento annuale che ogni anno, ad inizio dicembre, l’Associa-zione organizza per i propri membri. Tante sono state le occasioni di incontro, tutte fortemente radicate al territorio ticinese, ad immagine e somiglianza di SUPSI Alumni. Per SUPSI Alumni, la fine del 2015 è coincisa anche con la creazione del nuovo Club MAS HCM (che raggruppa tutti i diplomati del MAS Human Capital Management), che va ad aggiungersi agli altri due gruppi professionali costituiti in rappresentanza di alcuni dei percorsi formativi della SUPSI: AMASTL (diplomati nel MAS Tax Law) e ATEA (laureati del Ba-chelor e Master in Economia aziendale). Sono quindi tre finora i gruppi profes-sionali creati per permettere di offrire ai membri di SUPSI Alumni delle attività mirate in funzione dei propri interessi professionali.

    Accogliendo diplomati dei diversi percorsi formativi, SUPSI Alumni vuole così essere un luogo di incontro intergenerazionale e un vero collegamento con il mondo professionale, proponendo a tutti i soci una serie di servizi di orientamento alla carriera, così come un accesso alla banca dati del lavoro che mette in contatto diretto le aziende con gli associati. Fin dalla nascita dell’Associazione non sono mai mancate le collaborazioni con la SUPSI, che sostiene SUPSI Alumni in tutte le sue attività e le dà spazio in numerose occa-sioni, e con FH SCHWEIZ, che permette ai membri di SUPSI Alumni di beneficiare dei servizi offerti dall’associazione nazionale e di entrare a far parte della rete svizzera dei diplomati e laureati delle Scuole universita-rie professionali svizzere.E quali sono i progetti di SUPSI Alumni per i prossimi anni? Intensificare ulterior-mente le relazioni con il territorio – in particolare con le associazioni, il settore pubblico e il mondo delle imprese – e con gli studenti della SUPSI; creare nuovi Club; proporre eventi e attività di interes-se per i propri soci e far crescere questa ancora giovane associazione!

    Barbara VanninPresidente

    Maurizio UysalVicepresidente a.i.Rappresentante Club ATEA

    Ewa MarielloniCoordinatore

    Laura FerrettiCassiere

    Daniele InaudiMembro

    Sabina RigozziMembroRappresentante Club AMASTL

    Diego StacchiMembroRappresentante Club MAS HCM

    Toni SchmidMembro Rappresentante FH SCHWEIZ

    Aree Bachelor Master Advanced Totale Studies

    Architettura e costruzioni 105 0 0 105Design 111 4 0 115 Formazione docenti 94 116 14 224Sanità 220 0 25 245Economia 244 43 112 399 Lavoro sociale 115 0 0 115 Musica e teatro 10 11 13 34Tecnica e tecnologia dell’informazione 106 27 35 168Totale 1’005 201 199 1’405

    Partecipanti all’Associazione per aree di studio

    “ Una comunità in crescita che vuole diventare sempre di più un luogo di incontro e una piattaforma di relazione per tutti i suoi diplomati.”

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    Il linguaggio con cui ci approcciamo alla dimensione del tempo nello spazio geografico è cambiato moltissimo; tutti viaggiano e visitano in modo asettico il mondo con la convinzione di conoscerlo.I viaggi in territori lontani e sconosciuti, tenuti dall’uomo fin dai tempi più remoti, non fanno più parte del retaggio di questa società. La volontà di conoscere, di esplorare nuovi orizzonti e di ampliare la conoscenza territoriale e personale, addentrandosi in mondi che non generano la sicurezza di “casa” è quasi del tutto scomparsa.Le nazioni che finanziavano queste spedizioni per ragioni economiche, politiche, militari, scientifiche, hanno negli anni trovato la loro soddisfazione. Il colonialismo e la ripartizione dei territori tra le grandi potenze ha di fatto determinato la fase esplorativa per entrare in un’era di conservazione e consolidamento territoriale. L’industrializzazione e l’avanzamento tecnologico hanno poi accelerato quel processo di fruizione superficiale del viaggio e della scoperta portandolo all’esasperazione dei giorni nostri.L’esperienza della scoperta geografica ed etnologica del mondo è stata trasformata in un diritto di svago per pochi, il concetto di vacanza-viaggio a scopo di intrattenimento è di fatto forma accettata dalla società per vedere e conoscere. Lo spirito di avventura che ha accompagnato i grandi esploratori nelle loro scoperte, era alimentato da un profondo sentimento verso la scoperta di se stessi attraverso situazioni estreme, la messa in discussione della propria relazione con il mondo, la comprensione di sé.

    Oggi restiamo affascinati nel leggere le avventure che questi personaggi hanno compiuto e dentro di noi si alimenta il desiderio di emulare quelle imprese.Purtroppo la forte commercializzazione del viaggio-vacanza ha nel tempo distorto e modificato quello che in principio era un’esplorazione legata innanzitutto alla relazione personale con il mondo. Lo ha fatto accelerando tutto in conformità del tempo che gli individui possono prendere dagli impegni sociali, lavorativi, ecc.Tutto si è ridotto drasticamente, le distanze, il tempo a disposizione, la capacità di concentrarsi sull’esperienza e siamo diventati viaggiatori-divoratori, non ascoltiamo e non ci ascoltiamo.Forse fermarsi e riflettere su ciò che vediamo, su quello che proviamo vedendo, è diventato un lusso che non possiamo o che non vogliamo permetterci, dobbiamo essere costantemente in movimento, visitare tutto in tempi brevi, documentarlo con immagini e video in modo da poter poi, in un secondo tempo, vedere.Personalmente credo che scegliere di posizionare un cavalletto sia prendere una decisione simbolica verso la lentezza, sia la valorizzazione di un processo di visione che include il tempo biologico dell’uomo.Il tempo, la riflessione, la respirazione sono componenti che servono all’uomo per creare l’attenzione necessaria per comprendere ciò che lo circonda, riconoscere gli obiettivi che vuole provare a raggiungere e goderne, se raggiunti.Bisogna riguadagnare l’esperienza.

    Igor Ponti (1981) vive a Lugano in Svizzera. Nel 2013 ha ricevuto il sostegno da Pro Helvetia- Fondazione svizzera per la cul-tura, nell’ambito del sostegno alle nuove leve in fotografia.Le sue immagini hanno fatto parte di mostre personali e private, il suo primo libro, Skate Generation, è stato pubblicato nel 2009.Nel 2010 inizia la sua nuova ricerca volta a descrivere e indagare l’idea di un’identità svizzera comune.Nel 2014 viene pubblicato dalla casa editrice Hatje Cantz il suo secondo libro “Looking for Identity” che nello stesso anno è invitato alla fiera internazionale di fotografia Paris Photo.“Looking for Identity” è stato nella sele-zione finale del New York Photo Festival 2014.

    Giovanna Calvenzi descrive le sue ricerche fotografiche uno strumento per mettere in discussione se stesso e verificare le radici della propria appartenenza attraverso una visione lenta, che richiede progettazione, un linguaggio che non giudica, non com-menta, non si abbandona ad acrobazie estetiche.

    “ … fermarsi e riflettere su ciò che vediamo, su quello che proviamo vedendo, è diventato un lusso che non possiamo o che non vogliamo permetterci.”

    Igor PontiLa Geografia del Tempo

    Igor Ponti, fotografo

  • 28 29

    Lugano, Ticino, 2013 Altdorf, Uri, 2014

  • 30 31

    Architettura e costruzioni

    Design

    Formazione docenti

    Sanità

    Economia aziendale

    Lavoro sociale

    Musica

    Teatro

    Tecnica e tecnologia dell’informazione

    Formazionedi base

    Allegato statistico Formazione di base

  • 32 33

    05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 11/12 12/13 13/14 14/15 15/16DACD – Costruzioni e territorio 174 192 199 232 268 280 310 333 348 347 336

    DACD – Design 173 181 190 203 223 238 238 264 273 269 265

    DEASS – Economia aziendale 347 338 296 342 367 387 374 389 400 372 393

    DEASS – Lavoro sociale 226 230 237 237 223 226 245 268 277 275 279

    DEASS – Sanità Manno - 70 175 214 296 307 324 368 396 437 479

    DEASS – Sanità Landquart - - 30 60 92 120 131 126 129 129 127

    DFA – Formazione insegnanti - - - - 163 168 161 170 171 180 227

    DTI – Tecnica 295 317 286 282 302 330 343 358 400 419 430

    Totale dipartimenti 1’215 1’328 1’383 1’570 1’934 2’056 2’126 2’276 2’394 2’428 2’536

    CSI – Musica 150 150 163 116 61 45 48 43 32 36 36

    FFHS – Economia 296 333 393 482 497 559 588 641 591 561 531

    FFHS – Sanità - - - - - - - - - - 50

    FFHS – Tecnica 161 168 146 149 196 275 337 382 430 445 519

    ATD – Teatro 36 34 38 35 33 34 35 36 38 37 37

    Totale scuole affiliate 643 685 740 782 787 913 1’008 1’102 1’091 1’079 1’173

    Totale generale 1’858 2’013 2’123 2’352 2’721 2’969 3’134 3’378 3’485 3’507 3’709

    Formazione BachelorEvoluzione del numero di studenti (2005/06-2015/16)Nel computo degli iscritti sono stati inclusi anche gli studenti in fase di conseguimento del diploma (diplomandi).

    Formazione Master e DiplomaEvoluzione del numero di studenti (2008/09-2015/16)

    08/09 09/10 10/11 11/12 12/13 13/14 14/15 15/16DACD – Design 6 13 18 24 28 26 22 18

    DEASS – Economia aziendale - 27 22 53 46 54 55 64

    DFA – Formazione insegnanti - 156 150 184 178 170 198 203

    DTI – Tecnica 17 32 52 52 62 76 82 93

    Totale dipartimenti 23 228 242 313 314 326 357 378

    CSI – Musica 70 131 140 162 187 200 224 221

    FFHS – Economia - 36 23 52 49 69 69 87

    ATD – Teatro 5 11 16 20 23 23 21 17

    Totale scuole affiliate 75 178 179 234 259 292 314 325

    Totale generale 98 406 421 547 573 618 671 703

    06/07Avvio della formazione sanitaria con la

    costituzione del nuovo Dipartimento

    sanità.

    Affiliazione del Conservatorio della

    Svizzera italiana (Lugano) e della

    Scuola Teatro Dimitri (Verscio).

    07/08Affiliazione della Physiotherapie

    Graubünden (Landquart) al Bachelor

    in Fisioterapia del Dipartimento sanità

    (gli studenti Bachelor della Physiothe-

    rapie Graubünden sono computati nel

    Dipartimento economia aziendale,

    sanità e sociale).

    08/09Avvio delle prime lauree specialistiche

    (formazione Master).

    09/10Integrazione dell’Alta scuola pedagogi-

    ca (ASP) con la costituzione del Diparti-

    mento formazione e apprendimento.

    Avvio del Bachelor in Ingegneria

    gestionale al Dipartimento tecnologie

    innovative.

    Avvio del Master in Business Admi-

    nistration al Dipartimento scienze

    aziendali e sociali.

    14/15Costituzione del nuovo Dipartimento

    economia aziendale, sanità e sociale

    (DEASS), originato dall’unione

    del Dipartimento sanità (DSAN) e

    il Dipartimento scienze aziendali e

    sociali (DSAS).

    15/16Avvio del corso Bachelor in Ernährung

    und Diätetik alla Fernfachhochschule

    Schweiz.

    Cambiamento della denominazione

    della Scuola Teatro Dimitri in Accade-

    mia Teatro Dimitri.

    La SUPSI è una realtà in continua

    crescita. Lo conferma l’andamento del

    numero degli studenti, in costante e

    sensibile aumento negli anni, risultan-

    te anche dalla graduale aggregazione

    delle scuole affiliate, dalla costituzione

    dei nuovi dipartimenti e dall’inaugura-

    zione di nuovi corsi di studio. Nell’anno

    accademico 2015/16, la popolazione

    studentesca della SUPSI è ulterior-

    mente aumentata complessiva-

    mente circa del 6% rispetto all’anno

    precedente, raggiungendo un totale

    di 4’412 studenti di cui 3’709 iscritti ai

    corsi di laurea Bachelor e 703 ai corsi

    di laurea Master/Diploma. Nell’arco

    di più di un decennio, il numero degli

    studenti della SUPSI è più che qua-

    druplicato, passando da 1’090 a 4’412

    unità tra il 2003/04 e il 2015/16.

  • 34 35

    Ticino Altri cantoni Italia Altri Paesi TotaleDACD – Costruzioni e territorio 184 4 139 9 336

    DACD – Design 130 11 123 19 283

    DEASS – Economia aziendale 345 9 87 16 457

    DEASS – Lavoro sociale 229 5 43 2 279

    DEASS – Sanità Manno 354 5 97 23 479

    DEASS – Sanità Landquart (PG) 1 126 0 0 127

    DFA – Formazione insegnanti 403 6 21 0 430

    DTI – Tecnica 262 3 232 26 523

    Totale dipartimenti 1’908 169 742 95 2’914

    CSI – Musica 15 5 161 76 257

    FFHS – Economia 0 602 0 16 618

    FFHS – Sanità 0 48 0 2 50

    FFHS – Tecnica 1 507 0 11 519

    ATD – Teatro 1 20 3 30 54

    Totale scuole affiliate 17 1’182 164 135 1’498

    Totale generale 1’925 1’351 906 230 4’412Totale nelle sedi ticinesi 1’923 68 906 201 3’098

    Uomini Donne TotaleDACD – Costruzioni e territorio 246 [73%] 90 [27%] 336

    DACD – Design 72 [25%] 211 [75%] 283

    DEASS – Economia aziendale 243 [53%] 214 [47%] 457

    DEASS – Lavoro sociale 71 [25%] 208 [75%] 279

    DEASS – Sanità Manno 119 [25%] 360 [75%] 479

    DEASS – Sanità Landquart (PG) 24 [19%] 103 [81%] 127

    DFA – Formazione insegnanti 120 [28%] 310 [72%] 430

    DTI – Tecnica 475 [91%] 48 [9%] 523

    Totale dipartimenti 1’370 [47%] 1’544 [53%] 2’914

    CSI – Musica 131 [51%] 126 [49%] 257

    FFHS – Economia 403 [65%] 215 [35%] 618

    FFHS – Sanità 4 [8%] 46 [92%] 50

    FFHS – Tecnica 481 [93%] 38 [7%] 519

    ATD – Teatro 21 [39%] 33 [61%] 54

    Totale scuole affiliate 1’040 [69%] 458 [31%] 1’498

    Totale generale 2’410 [55%] 2’002 [45%] 4’412

    Formazione Bachelor, Diploma e MasterStudenti per area disciplinare e provenienza (2015/16)*

    * Considerando tutte le sedi SUPSI

    gli studenti provengono per il 44%

    dal Cantone Ticino, per il 31% da

    altri cantoni svizzeri, per il 20%

    dall’Italia e per il restante 5% da altri

    Paesi. Le scuole affiliate attive nelle

    aree disciplinari della Musica e del

    Teatro (Conservatorio della Svizzera

    italiana e Accademia Teatro Dimitri)

    si distinguono per la capacità di eser-

    citare un forte richiamo su un’utenza

    internazionale.

    La Fernfachhochschule Schweiz di

    Briga conta, grazie alla formazione

    a distanza nella Svizzera di lingua

    tedesca, un numero importante di

    studenti provenienti da altri cantoni.

    Escludendo le scuole affiliate di Briga

    e Landquart (Fernfachhochschule

    Schweiz e Physiotherapie Graubün-

    den), gli studenti iscritti presso i

    quattro dipartimenti della SUPSI, il

    Conservatorio della Svizzera italiana

    (Lugano) e l’Accademia Teatro Dimi-

    tri (Verscio) provengono per il 63%

    dal Cantone Ticino. Il 2% proviene da

    altri cantoni, il 29% dall’Italia e il 6%

    da altri Paesi.

    Formazione Bachelor, Diploma e MasterStudenti per area disciplinare e genere (2015/16)

    Uomini 55% Donne 45%Ticino 1’923 Altri cantoni 68 Italia 906 Altri Paesi 201

  • 36 37

    Bachelor Master/Diploma TotaleDACD – Costruzioni e territorio 85 - 85

    DACD – Design 77 5 82

    DEASS – Economia aziendale 132 28 160

    DEASS – Lavoro sociale 70 - 70

    DEASS – Sanità Manno 141 - 141

    DEASS – Sanità Landquart 33 - 33

    DFA – Formazione insegnanti 100 81 181

    DTI – Tecnica 155 40 195

    Totale dipartimenti 793 154 947

    CSI – Musica 12 85 97

    FFHS – Economia 121 38 159

    FFHS – Sanità 32 - 32

    FFHS – Tecnica 181 - 181

    ATD – Teatro 12 6 18

    Totale scuole affiliate 358 129 487

    Totale generale 1’151 283 1’434

    Bachelor Master/Diploma TotaleDACD – Costruzioni e territorio 40 - 40

    DACD – Design 61 4 65

    DEASS – Economia aziendale 59 15 74

    DEASS – Lavoro sociale 55 - 55

    DEASS – Sanità Manno 88 - 88

    DEASS – Sanità Landquart 35 - 35

    DFA – Formazione insegnanti 49 75 124

    DTI – Tecnica 54 17 71

    Totale dipartimenti 441 111 552

    CSI – Musica 9 83 92

    FFHS – Economia 102 10 112

    FFHS – Tecnica 81 - 81

    ATD – Teatro 10 10 20

    Totale scuole affiliate 202 103 305

    Totale generale 643 214 857

    Sono oltre 1’430 gli studenti che

    nell’anno accademico 2015/16 si sono

    iscritti per la prima volta ai corsi della

    formazione di base della SUPSI.

    Gli aspiranti a un titolo Bachelor sono

    in totale 1’151 mentre quelli a un

    titolo Master/Diploma 283.

    Nell’anno solare 2015, hanno conclu-

    so con successo gli studi comples-

    sivamente 857 diplomati, di cui 643

    nella formazione Bachelor e 214 nella

    formazione Master/Diploma.

    Formazione Bachelor, Diploma e MasterMatricole per area disciplinare (2015)

    Diplomati per area disciplinare (2015)

    Maturità Maturità Maturità Diploma Altri Totaleprofessionale liceale commerciale estero certificati

    DACD – Costruzioni e territorio 97 [33%] 46 [16%] 7 [2%] 140 [47%] 5 [2%] 295

    DACD – Design 74 [36%] 20 [10%] 2 [1%] 109 [52%] 3 [1%] 208

    DEASS – Economia aziendale 188 [57%] 19 [6%] 50 [15%] 69 [20%] 6 [2%] 332

    DEASS – Lavoro sociale 129 [59%] 34 [15%] 11 [5%] 44 [20%] 3 [1%] 221

    DEASS – Sanità Manno 181 [49%] 76 [22%] 14 [3%] 113 [23%] 13 [3%] 397

    DEASS – Sanità Landquart 62 [65%] 31 [32%] 0 [0%] 0 [0%] 3 [3%] 96

    DFA – Formazione insegnanti 0 [0%] 124 [56%] 77 [34%] 10 [4%] 14 [6%] 225

    DTI – Tecnica 143 [38%] 35 [9%] 12 [3%] 177 [46%] 17 [4%] 384

    Totale generale 874 [41%] 385 [18%] 173 [8%] 662 [30%] 64 [3%] 2’158

    * La maggior parte della popolazione

    studentesca (41%) è titolare di un

    attestato di maturità professionale.

    Il 18% degli studenti è in possesso di

    una maturità conseguita presso un

    liceo, il 30% ha conseguito il titolo di

    ammissione all’estero, l’8% la maturità

    cantonale commerciale e il 3% ha

    conseguito altri tipi di certificato.

    I tassi di maturità professionale più

    elevati si registrano negli indirizzi

    della Sanità Landquart DEASS (65%),

    del Lavoro sociale DEASS (59%) e di

    Economia aziendale DEASS (57%)

    mentre quelli più bassi si rilevano nelle

    aree disciplinari del Dipartimento am-

    biente costruzioni e design (Costru-

    zioni e territorio DACD: 33%, Design

    DACD: 36%) e della Tecnica DTI (38%),

    soprattutto a causa della significativa

    presenza di studenti stranieri.

    Fra gli studenti del Dipartimen-

    to formazione e apprendimento

    prevalgono coloro in possesso di un

    certificato di maturità liceale (56%),

    titolo di riferimento per l’accesso alla

    formazione.

    Formazione BachelorStudenti per area disciplinare e titolo d’ammissione (2015/16)*Popolazione statistica: studenti in formazione nei dipartimenti (scuole affiliate escluse)

    Maturità professionale 41%

    Maturità liceale 18%

    Maturità commerciale 8%

    Diplomaestero 30%

    Altricertificati3%

  • 38 39

    A un anno dalla laurea Lavora Segue una In cerca Altroformazione di occupazione

    Architettura e costruzioni 88% 9% 3% -

    Design 58% 16% 5% 21%

    Sanità 96% 2% 2% -

    Sociale 85% - 3% 12%

    Economia 85% 8% 5% 2%

    Tecnica e tecnologia dell’informazione 84% 14% 2% -

    Formazione docenti 97% 3% - -

    Teatro 100% - - -

    Musica 57% 36% - 7%

    287 laureati partecipanti all’indagine 86% 8% 2% 4%

    A tre anni dalla laurea Lavora Segue una In cerca Altroformazione di occupazione

    199 laureati partecipanti all’indagine 84% 10% 3% 3%

    Ticino Altri cantoni Altre nazioniLuogo di lavoro 81% 11% 8%

    Corrispondenza tra studi e carriera lavorativa94% (il lavoro corrisponde o si avvicina a quanto appreso in formazione)

    Tipologia di titolo di studio richiesto dal datore di lavoro86% Bachelor o Master SUPSI, 14% altro

    Soddisfazione verso il lavoro rispetto:alle mansioni che svolge: 93% (molto + abbastanza)

    alla possibilità di carriera: 85% (molto + abbastanza)

    al grado di autonomia: 97% (molto + abbastanza)

    all’ambiente di lavoro: 96% (molto + abbastanza)

    al trattamento economico: 83% (molto + abbastanza)

    alla sicurezza sul posto di lavoro: 93% (molto + abbastanza)

    Formazione Bachelor e MasterSituazione occupazionale a un anno dal conseguimento della laurea

    Formazione Bachelor e MasterSituazione occupazionale a tre anni dal conseguimento della laurea

    A settembre 2015 il Servizio

    orientamento ha realizzato l’ottava

    edizione dell’indagine sui percorsi

    di inserimento professionale dei

    laureati con l’obiettivo di ricostruire i

    percorsi lavorativi ad uno e tre anni dal

    conseguimento del titolo attraverso

    variabili quali il tasso di occupazione,

    il livello retributivo, i tempi di attesa

    per il lavoro, il luogo di lavoro.

    L’analisi ha permesso di verificare

    anche la coerenza tra studi e carriera

    lavorativa e analizzare il grado di

    soddisfazione del lavoro svolto.

    Le interviste sono state condotte

    utilizzando un questionario

    strutturato dal Laboratorio di

    metodologia e statistica (LABStat)

    con il supporto del sistema CATI

    (Computer Assisted Telephone

    Interviewing).

    È stato inoltre sviluppato un modello

    di regressione logistica per studiare il

    processo di selezione.

    Ticino Altri cantoni Altre nazioniLuogo di lavoro 82% 12% 6%

    Corrispondenza tra studi e carriera lavorativa87% (il lavoro corrisponde o si avvicina a quanto appreso in formazione)

    Soddisfazione verso il lavoro rispetto:alle mansioni che svolge: 96% (molto + abbastanza)

    alla possibilità di carriera: 87% (molto + abbastanza)

    al grado di autonomia: 96% (molto + abbastanza)

    all’ambiente di lavoro: 94% (molto + abbastanza)

    al trattamento economico: 84% (molto + abbastanza)

    alla sicurezza sul posto di lavoro: 91% (molto + abbastanza)

  • 40 41

    La dimensione formativa costitu-isce uno dei tasselli fondamentali dei mandati delle Scuole univer-sitarie professionali (SUP) e per questo l’insegnamento rimane un elemento centrale sul quale focalizzare l’attenzione e sostene-re le trasformazioni pedagogiche-didattiche che stanno avvenendo all’interno del mondo dell’in-segnamento superiore a livello nazionale e internazionale. Ciò non significa sminuire l’importanza della ricerca e dello sviluppo, anzi la sfida è proprio quella di riuscire a fare in modo che formazione e ricerca lavorino maggiormente in un’ottica di partenariato, in modo da favorire l’aggiornamento scien-tifico continuo dell’insegnamento. Il riconoscimento della centralità dell’insegnamento all’interno della SUPSI costituisce una delle principali leve per l’evoluzione delle pratiche pedagogiche e didatti-che che va di pari passo con una costante riflessione e confronto sulle attività d’insegnamento, sul monitoraggio dei percorsi di for-mazione, sulla necessità di mettere lo studente al centro del processo di apprendimento e sull’apporto delle ICT. Questa necessità di rin-novamento comporta delle scelte a livello istituzionale, ma richiede al contempo il coinvolgimento e la

    partecipazione e di tutti gli attori in gioco: i responsabili della forma-zione, i docenti, gli studenti e le studentesse e i rappresentanti del mondo del lavoro. In questo senso va interpretata la scelta della Direzione della SUPSI di inserire nello staff della direzione generale, a partire dal 2015, una nuova figura nella persona di Wilma Minoggio, quale responsa-bile del coordinamento e sviluppo istituzionale della formazione. Essa avrà quali interlocutori privilegiati i responsabili della formazione di base dei Dipartimenti e delle Scuo-le affiliate e garantirà i contatti e le relazioni a livello nazionale in gruppi di lavoro finalizzati a te-matiche legate alla formazione. La “Giornata della formazione SUPSI”, organizzata a settembre 2015 con il Servizio didattica e formazione docenti (SEDIFO), rappresenta un ulteriore segnale della volontà di stimolare la riflessione sulle principali questioni e sfide con cui la SUPSI, e le SUP in generale, si trovano confrontate. Le esperienze riportate nel presen-te rapporto illustrano la propen-sione, all’interno della Formazione di base, di offrire agli studenti e alle studentesse dei vari corsi di laurea la possibilità di confrontarsi con progetti e realtà al di fuori

    delle abituali aule di studio. Esse avvengono sia sul nostro territorio di riferimento, ma spesso varcano i confini regionali per aprirsi a realtà e collaborazioni distanti in termini geografici, ma affini per quanto attiene ai temi trattati: dalla Città di Lugano, Rapperswil, Milano, Roma, Granada, Londra, dalla Svezia alla Cina, all’India. Il tema “Geografie conosciute e nuove rot-te da esplorare” fa da filo condut-tore di buona parte delle pratiche formative qui proposte e mettono in evidenza la volontà della SUPSI di proporre attività didattiche orientate all’internalizzazione. Quest’ultime consentono a stu-denti e studentesse di confrontarsi con lingue, contesti accademici e luoghi altri. Le idee attraversano le frontiere, lo scambio aiuta ad aprire le menti e la formazione ha anche il compito di sostenere in questo senso i futuri diplomati e diplomate che potranno o do-vranno pensare ad un inserimento professionale che non si gioca più solo su scala locale, ma sempre più su scala internazionale.

    “ Il riconoscimento della centralità dell’insegnamento all’interno della SUPSI costituisce una delle principali leve per l’evoluzione delle pratiche pedagogiche e didattiche”

    Formazione di base

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    Riconoscimenti CDPE per tutte le formazioni del Dipartimento formazione e apprendimentoNel 2015 il Dipartimento forma-zione e apprendimento ha visto il coronamento del processo di riconoscimento senza riserve di tutti i percorsi formativi della Formazione di base, che prepa-rano all’insegnamento in tutti gli ordini di scuola. Si tratta quindi

    del Bachelor in Insegnamento per il livello prescolastico (scuola dell’infanzia), del Bachelor in Inse-gnamento per il livello elementare (scuola elementare), del Master in Insegnamento per il settore secondario I (scuola media), e del Diploma di insegnamento nelle Scuole di maturità. In occasione dell’esame per il pri-mo accreditamento del Diploma

    di insegnamento nelle scuole di maturità, i commissari, oltre alla solidità dei cicli di studio, hanno tenuto a sottolineare in modo particolare anche la qualità della formazione continua e della ricer-ca sostenute dal Dipartimento, così attestando nella circostanza i traguardi e lo sviluppo raggiunti, quale Alta scuola pedagogica, anche in questi settori.

    Summer school in Internet of ThingsNel corso degli anni Internet è passata da rete di comunicazione utilizzata per collegare grandi computer, ad infrastruttura sulla quale si è sviluppato e diffuso il web, arrivando oggi ad avere mi-liardi di utenti connessi mediante computer, tablet e smartphone. In questi ultimi anni, tuttavia, una nuova spinta “evolutiva” ha fatto sì che i confini tecnologici dei dispositivi connessi e connettibili si siano ulteriormente estesi in modo esponenziale. Oggigiorno qualunque dispositivo intelligente può diventare client della rete e può essere integrato in applica-zioni innovative in vari contesti quali l’eHealth, la smart home, la smart city ed altro ancora. Questa è la nuova frontiera dell’Internet of Things. La trasformazione

    ha costituito un considerevole cambio di paradigma caratte-rizzato da nuove architetture, nuovi linguaggi e nuovi modelli di programmazione. È in questo contesto che l’Istituto sistemi informativi e networking del Dipartimento tecnologie in-novative ha organizzato la prima edizione della Summer School in Internet of Things. Per ogni edi-zione è previsto che la scuola sia finalizzata ad un campo applica-tivo differente e, per l’anno 2015, è stato scelto il tema della “Casa Intelligente”. L’insegnamento è indirizzato principalmente a studenti che hanno superato il secondo anno del Bachelor in informatica e, per questa prima edizione, per motivi organizzativi, si è voluto limitarne l’iscrizione ai soli studenti SUPSI. Sono state due settimane molto intense.

    La prima principalmente dedicata alla parte teorico-pratica, nella quale gli studenti hanno appreso tutte le nozioni necessarie: dalla programmazione di nodi sensore, allo sviluppo di applicazioni web e smartphone, passando per il middlewear. Nella seconda settimana invece, i partecipanti hanno potuto mettere a frutto quanto imparato sviluppando una vera e propria Internet of Things personale sulla base di progetti individuali a