Geografia urbana e regionale. urb. 21 lez... · 2019-02-13 · La geografia economica, la geografia...
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Geografia urbana e regionale
Renato Ferlinghetti
Università degli Studi di Bergamo
Centro Studi Sul Territorio ‘L. Pagani’
Bergamo, 11 febbraio 2019
Anno accademico 2018-2019
Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione
Il nostro percorso disciplinare
• La geografia scienza dell’umanizzazione della Terra
(slides)
• Il processo di territorializzazione (slides)
• La varietà della geografia (F. Bartaletti, Geografia teoria e
prassi, capp. 1-2)
• La lettura geo-storica di una città, il caso di Bergamo (L.
Pagani, Bergamo Lineamenti e dinamiche della città, cap. 1,
osservare con attenzione l’iconografia!! E le slides)
• Il caleidoscopio urbano: tanti modi di essere città (G.
Dematteis, C. Lanza, Le città del mondo. Una geografia
urbana, cap.1, approfondimento su Dalmine città fabbrica)
• Dalla campagna alla città: l’urbanizzazione del mondo (G.
Dematteis, C. Lanza, Le città del mondo. Una geografia
urbana, cap.2 )
Il nostro percorso disciplinare
• Dalla città alla campagna: espansione e dispersione
urbana (G. Dematteis, C. Lanza, Le città del mondo. Una
geografia urbana, cap.3)
• Funzioni e crescita delle città
• Ambiente e paesaggio
• Sistemi territoriali urbani e reti di città (G. Dematteis, C.
Lanza, cap. 8 introduzione, 8.1, 8.6, 8.7. Approfondimento la
megalopoli padana, caratteri e dinamiche paesaggistiche,
sliders)
• Politiche urbane (G. Dematteis, C. Lanza, cap. 9.
Approfondimento il cammino verso la sostenibilità, l’Agenda 21
locale, la carta di Aalborg, nuove forme di pianificazione)
• Le città del mondo: Singapore la città del futuro? Sydney
la città dei primati (slides)
Per una qualità degli spazi urbani
Le possibili soluzioni
• Necessità di nuove forme di pianificazioni e di governo delle realtà urbane contemporanee (integrazione tra costruito e natura, conservazione dei beni storico-architettonici, partecipazione dei cittadini alla costruzione dei propri ambienti di vita, ecc.)
Nuove forme di pianificazione
Aree protette, reti ecologiche, green-ways, buone pratiche, terzo paesaggio, paesaggi minimi
Nuove forme di governo partecipate
Agenda 21 locale
Articolazione del corso
• Modulo 1: Geografia urbana
• (01/10/ 2018 – 21/12/2018)
• Modulo 2: Geografia regionale
• ( 3° e 4° sottoperiodo)
Orario primo modulo: Geografia
regionale
• Lunedì 9-11
• Giovedì 9-10
• Con la lezione odierna (10 febbraio 2019),
• Abbiamo svolto 35 delle 60 ore, ne mancano
quindi 25 pari a circa 8 settimane
• Fino alla prima settimana di Aprile
Il nostro percorso disciplinare
Visioni della territorializzazione (determinismo, possibilismo, strutturalismo o funzionalismo, geografia umanistica)
Il concetto di regione e le ragioni della regione
Le invarianti strutturali del territorio lombardo
Ambienti, territori, paesaggi del contesto
lombardo
La rappresentazione cartografica
La geografia economica, la geografia politica e culturale
Itinerari di studio ed attività sperimentali
Bibliografia Modulo 2 Geografia regionale
( frequentanti)
• Fabrizio Bartaletti, Geografia. Teoria e prassi, Bollati
Boringhieri, Torino, 2012 (escluso capp. 14-18).
• E. Turri, La conoscenza del territorio. Metodologia per
un'analisi storico-geografica, Venezia, Marsilio, 2002.
• Materiali proposti
• Attività sperimentali
• Ulteriori variazioni potranno essere concordate
lungo il corso per gli studenti frequentanti
Bibliografia Modulo 2 Geografia regionale
( non frequentanti)
• Fabrizio Bartaletti, Geografia. Teoria e prassi, Bollati
Boringhieri, Torino, 2012 (escluso capp. 14-18).
• E. Turri, La conoscenza del territorio. Metodologia per
un'analisi storico-geografica, Venezia, Marsilio, 2002.
• A. Turco, Configurazioni della territorialità, F. Angeli,
Milano 2010, parte I e II, pp. 1-185 (pagine/pages: 250).
Gli itinerari di studio, l’incontro con i luoghi parte qualificante del
corso di Geografia
La Geografia una disciplina smarrita?
Ma qual è il cuore dell’interesse
geografico?
• Geografia: scienza che indaga e
rappresenta le manifestazioni prodotte
sulla superficie terrestre dalla presenza
umana e dalla sua interazione con la
natura
Territorio, l’esito dell’interazione
tra società e natura
• “Diciamo spazio un’estensione della
superficie terreste dotata di meri attributi
fisici e chiamiamo territorio uno spazio
sopra cui si è esercitato un qualche lavoro
umano; il processo attraverso il quale
questo artefatto si costruisce ed evolve è
la territorializzazione.” (A. Turco, 1988)
Dallo spazio al territorio, dalla Terra al Mondo
Teoria della territorializzazione
• - Il processo di territorializzazione si articola in tre fasi:
• 1) Controllo intellettuale; manifestazione che riguarda la sfera intellettuale
• Denominazione
• 2) Controllo materiale; manifestazione che riguarda la sfera materiale
• Reificazione
• 3) Controllo strutturale; manifestazione che riguarda la sfera dell’organizzazione sociale
• Strutturazione
La superficie terrestre, un manto di nomi
Il nostro percorso disciplinare
Visioni della territorializzazione (determinismo, possibilismo, strutturalismo o funzionalismo, geografia umanistica)
Il concetto di regione e le ragioni della regione
Le invarianti strutturali del territorio lombardo
Ambienti, territori, paesaggi del contesto
lombardo
La rappresentazione cartografica
La geografia economica e la geografia politica
Itinerari di studio ed attività sperimentali
Determinismo ambientale
Quando
• Dall’Ottocento al primo Novecento
• Asserti
• La natura determina le forme con cui le comunità umane si insediano sul territorio e ne sfruttano le risorse
• Le manifestazioni umane sono il frutto di un adattamento a ciò che la natura consente di fare
• Il geografo indaga le influenze esercitate dalla natura
• Opere paradigmatiche
• Friederich Ratzel 1882 – 1891, Anthropogeographie (Geografia antropica)
• Contesto ideologico
• Darwinismo, Positivismo
Determinismo ambientale
Diversi autori dell’età classica (Ippocrate, Platone,
Aristotele, Strabone) avevano trovato le cause, o
meglio le motivazioni del maggiore sviluppo di una
società in alcuni elementi naturali dell’ambiente in
cui era inserita.
Aristotele (Politica, VII libro) “il clima delle regioni fredde
rende quelle popolazioni più vigorose e forti, mentre gli
Asiatici mancano di quell’energia e dunque propendono
maggiormente per il dispotismo e la schiavitù .
Il cristianesimo trascurò la questione partendo dall’assioma
che entrambe, natura e uomo, fossero creature divine.
Determinismo ambientale
• Nell’età classica
• Descrizione della molteplicità degli aspetti della
superficie terrestre
• Strabone (58 a. C. – tra 21 e 25 d.C.)
• Autore dell’opera Geografia e dei Commentari storici
• La Geografia comprende 17 libri che descrivono le
regione dell’epoca conosciute e abitate. I primi due libri
trattano dei problemi, degli scopi, dei limiti e dei
destinatari della scienza geografica, il V e il VI affrontano
il territorio italiano.
• (Strabone, Geografia.L’Italia libri V-VI, Milano, BUR – Rizzoli, 1988)
Leggi i primi otto
capoversi delle
conclusioni fornite da
Strabone per
giustificare il primato
dell’Italia nel I secolo
a.C.
Le cause del primato italiano
• 1. Difesa dai mari e dalle catene montuose;
• 2. Presenza di coste basse adatte alla difesa e
insenature riparate adatte alla realizzazione di porti
• 3. Varietà climatica e ampio sviluppo latitudinale della
penisola italiana.
• 4. Fertilità dei suoli e struttura geomorfologica articolata
in costa, pianura, fascia collinare e montana
• 5. Diffuso reticolo idrografico e ampia presenza di
sorgenti e di risorse minerali e di boschi ed elevata
qualità dei prodotti alimentari sia per gli uomini che per
gli animali
• 6. Posizione centrale nel Mediterraneo
Determinismo ambientale
Nel XIX secolo
Le teorie evoluzionistiche del XVIII e XIX secolodimostravano che è l’ambiente il fattore che influisce inmodo determinante sull’evoluzione e che l’uomo non erapiù al centro della creazione.
Centralità dell’ambiente e nascita dell’ecologia (ErnstHeinrich Haeckel 1834-1919), come scienzedell’ambiente.
Applicando le stesse idee ai gruppi umani, si ricava che losviluppo delle diverse società è una risposta allesollecitazioni dell’ambiente.
L’ambiente non influenza soltanto flora e fauna, ma anchele società umane. Ciò ovviamente non in maniera diretta,ma attraverso tutta una serie di condizionamenti che siesplicano nella distribuzione dell’uomo sulla Terra, neisuoi tratti razziali, nei suoi modi di abitare, produrre,organizzarsi socialmente, politicamente, culturalmente.
Determinismo ambientale
• All’analisi geografica spetta dunque il compito di esaminare le leggi meccaniche e chimiche della natura i cui elementi sono esattamente quantificabili e di individuare attraverso esse altre leggi che stabiliscano quale tipo di società e di organizzazione del territorio può generare un determinato ambiente. I due termini della ricerca: l’uomo e l’ambiente sono infatti legati tra loro da un rapporto di causa ed effetto; ma le condizioni fisiche dell’ambiente naturale restano il vero soggetto della ricerca perché da esse è possibile determinare il comportamento e il livello di sviluppo della società umana.
SOCIETA’AMBIENTE
Determinismo ambientale
Possibilismo
• Quando
• Primo metà del Novecento
• Asserti
• Le manifestazioni territoriali dell’interazione uomo-natura sono il frutto di una reciproca influenza
• “Non è più l’ambiente che determina le azioni dell’uomo, ma è l’uomo che interferisce criticamente con la natura, che la plasma secondo le sue capacità e i suoi interessi, che dà al luogo in cui vive un particolare valore”
• Il geografo indaga le influenze integrando conoscenze fisiche e storiche
• Opere paradigmatiche
• Paul Vidal de la Brache, 1903,1913, 1922; Lucien Febvre, 1922
• Contesto ideologico
• Neoidealismo
Possibilismo
• Asserti della teoria:
• A) La natura non esprime soltanto vincoli nei riguardi delle comunità umane, ma offre loro anche un campo di possibilità per insediarsi sulla superficie terrestre e utilizzarne le risorse;
• B) Pur essendo soggette a condizionamenti prodotti dall’ambiente fisico in cui si trovano, le singole comunità umane esercitano una scelta tra le possibilità loro offerte dalla natura;
• C) la scelta, che presuppone l’esistenza di gradi di libertà, è compiuta in rapporto alla cultura delle comunità umane e alle tecnologie d’intervento sul territorio di cui esse dispongono;
• D) in questo quadro, la comunità umana si comporta come un fattore geografico, nel senso che è in grado di influire sull’evoluzione della natura.
• (Vallega, 2004, p. 18)
SOCIETA’AMBIENTE
AMBIENTESOCIETA’
La natura propone e l’uomo dispone
Possibilismo
È considerato il padre del possibilismo geografico (o
ecologismo umanista). Dopo aver studiato la geografia
del determinismo di scuola tedesca, formulò un
pensiero innovativo, secondo il quale l'uomo non è
rigidamente vincolato dall'ambiente fisico, ma è a sua
volta un fattore geografico in grado di modellare e
modificare il territorio.
L'uomo, dunque, compie delle scelte tra le varie
possibilità offerte dal territorio, con la tecnologia e la
civiltà riesce addirittura ad aggirare gli ostacoli della
natura, il tutto lasciando la sua impronta nell'"ambiente
di vita".
Partendo dal paesaggio che la collettività umana
modifica con il suo "genere di vita", si arriva alla
regione, rappresentazione concreta del binomio uomo-
ambiente. Ogni regione è dunque unica e irripetibile,
mai se ne troveranno due uguali, anche di fronte a
paesaggi originariamente simili (concetto di regione
vidaliana).
Anche in contesti simili, dunque, un ruolo fondamentale
per l'evoluzione storica delle società è fornito dalle
componenti antropiche e culturali. (Wikipedia, 2012)
Paul Vidal de La
Blache, 1845-
1918)
Strutturalismo• Quando?
• Anni Trenta
• Opere paradigmatiche
• Richard Hartshorne geografo americano (1899 - 1992),
• le opere The nature of geography (1939) e Perspective
• on the nature of geography (1959).
• Asserti
• La superficie terrestre è costituita da elementi, fisici e umani, legati tra loro da relazioni
• Le relazioni tra gli elementi di una struttura sono interpretate in termini causalistici, cioè gli elementi si comportano in parte come causa in parte come effetto
• La superficie terrestre è come un mosaico di strutture generate dall’interazione tra comunità umane e natura.
• La struttura territoriale è uno spazio omogeneo al proprio interno e differenziato nei confronti dello spazio esterno.
Contesto ideologico
• Strutturalismo
Strutturalismo
• La superficie terrestre è costituita da
strutture, intese come tessiture di elementi dai
quali dipende la differenziazione del territorio
• La struttura territoriale produce funzioni.
• La funzione è l’insieme di prodotti e dei risultati
che nascono dal modo con cui la struttura si
comporta, agisce e si organizza. Es. la funzione
di un’area agricola consiste nel produrre le
risorse alimentari.
Visione strutturalista
• La visione strutturalista si basa su un’immagine generale della superficie terrestre territorializzata:
• Il territorio è inteso come un campo di forza in cui un magnete governa l’intorno. In questa visione, il magnete è la metafora di un fulcro territoriale che esercita influenze sul territorio circostante. La città e la sua area di gravitazione costituiscono un esempio dell’applicazione di questa immagine di fondo: la città è il magnete, mentre l’area di gravitazione è la superficie ove l’energia del magnete si sviluppa orientando ogni oggetto.
• Il territorio è dunque immaginato come un mosaico di fulcri e di aree dominate da fulcri, e la territorializzazione è assunta come creazione e ri-creazione di fulcri e aree.
• (Vallega, 2004, pp. 33-34)
Il territorio è dunque immaginato come un mosaico di fulcri e di
aree dominate da fulcri, e la territorializzazione è assunta come
creazione e ri-creazione di fulcri e aree
Strutturalismo
• Punti di forza dell’approccio strutturalista
• semplice: rimanda a un archetipo, quello di elementi interconnessi, ben presente nella nostra mente;
• solido: disegna con chiarezza il territorio e il rapporto tra comunità umane e natura;
• polivalente: si presta a spiegare ogni manifestazione territoriale, dalla città agli usi agricoli del suolo, dall’industrializzazione alle reti di comunicazione.
Visione strutturalista
• L’impianto logico della visione basata sui
principi dello strutturalismo è definita da
Vallega ‘grammatica razionalista’ perché
utilizza la piattaforma concettuale dei
principi cartesiani. (causa, effetto, strutture, spiegazione con la razionalità)
(Vallega, 2004,pp.30-34)
Il nostro percorso disciplinare
Visioni della territorializzazione (determinismo, possibilismo, strutturalismo o funzionalismo, geografia umanistica)
Il concetto di regione e le ragioni della regione
Le invarianti strutturali del territorio lombardo
Ambienti, territori, paesaggi del contesto
lombardo
La rappresentazione cartografica
La geografia economica, la geografia politica e culturale
Itinerari di studio ed attività sperimentali
Geografia regionale
• Geografia: scienza che indaga e rappresenta le manifestazioni prodotte sulla superficie terrestre dalla presenza umana e dalla sua interazione con la natura
• Regione: un partizione territoriale con determinate caratteristiche
• “ora come territorio caratterizzato da una certa uniformità naturale, etnica o economica, ora come distretto ereditato dalla storia e che non rispecchia nessuna realtà attuale, etnica o economica, la regione è concepita come una specie di ‘dato’ di cui si sforza, all’inizio degli studi, di giustificarne i limiti” (Juillard, 1978)
Geografia regionale
• Regione: una generica porzione territoriale
con determinate caratteristiche
• “La regione è una costruzione intellettuale cui
astrattamente può ricondursi ogni partizione
della superficie terrestre ottenuta con tecniche di
scomposizione (da unità più grandi a unità più
piccole) o di aggregazione successiva”
La regione delle lingue
romanze
La partizione regionale un’analisi dagli esiti diversificati
La regione primato della grammatica razionalista
• La regione costituisce un tema di preminente rilevanza
per la geografia
• Teorizzata per la prima volta dai geografi nel
Settecento è oggi oggetto di interesse da parte di
numerose scienze (urbanistica, sociologia, economia,
ecc.)
• La sua definizione è andata evolvendo nelle diverse
correnti geografiche (determinismo, possibilismo,
strutturalismo e nell’ambito della teoria del sistema
generale e della complessità)
• E’ oggetto privilegiato delle impostazioni geografiche
razionaliste, mentre quelle umanistiche rappresenta un
tema marginale relegato nel sottofondo
La regione ambito primario della geografia
• Regione deriva dal termine latino regione(m) termine che
denotava le linee rette tracciate nel cielo dagli auguri per
suddividerne le parti, e poi i limiti di ogni porzione nel cielo e
successivamente i limiti di ogni porzione di territorio, comunque
individuata. Il termine deriva da una radice indoeuropea (reg) che
significa movimento in linea retta da cui sono derivati i termini
reggere, regime e altri usati per descrivere fatti inscritti sulla
superficie terrestre.
• Il concetto di regione ripartisce la conoscenza geografici in due filoni
principali:
• Geografia generale: costruisce e ordina le nozioni fondamentali
della geografia
• Geografia regionale: produce conoscenza sui singoli territori,
qualunque sia la loro estensione
I concetti di regione• Regione naturale: spazio fisico omogeneo, generatore di omogeneità
organizzativa (determinismo fisico). La concezione proposta nel Settecento
riconosce come regione organismo il bacino idrografico, struttura
territoriale naturale, all’interno del quale si determinano specifiche forme di
insediamento, agricoltura e allevamento naturale. Il concetto si è poi
esteso ad aree con analogo contesto geologico (rilievo ercinici degli
Appalachi, scudo archeozoico della penisola arabica). Oggi utilizzato per i
piani di bacino previsti nella legislazione italiana.
• Regione umanizzata: spazio in cui una comunità umana, dotata di un
proprio genere di vita, interagisce con uno o più substrati fisici, creando un
organismo geografico (possibilismo). La regione è il prodotto primario
della territorializzazione caratterizzato dall’impronta culturale delle singole
comunità. Questa concezione promosse nella prima metà del Novecento
una mole eccezionale di studi regionali.
• Regione come struttura territoriale di eccellenza: area di gravitazione
sottesa da una struttura territoriale di elevato rango funzionale
(strutturalismo). Il fulcro territoriale può essere svolto da una città con
funzione elevate, da una concentrazione industriale o da un nodo di
traffico, un esempio è la regione metropolitana .
Il nostro campo d’indagine
regionale: il territorio Lombardo
• L’ambito regionale coincide con quello
amministrativo meritevole di analisi per
• Portato geo-storico e ambientale
• Intensità delle dinamiche
• Significatività degli esiti
• Necessità di capire e guidare i
cambiamenti
• Dovere civile di partecipare alla
costruzione dei nostri ambienti di vita.
Caratteri territoriali del paesaggio lombardo
• Le fonti di riferimento:
• I paesaggi di Lombardia;
• Osservatori dei paesaggi lombardi
• www.territorio.regione.lombardia.it
• PTR-Piano Territoriale Regionale (link)
• Elaborati del PTR (link)
• Piano Paesaggistico Regionale (link)
• Quadro di Riferimento Paesaggistico (link)
• 1) I Paesaggi di Lombardia; 2) Osservatorio dei
Paesaggi Lombardi
I documenti di riferimento: I paesaggi di Lombardia, pp. 1-124