GENOVA MEDICA · Resistenza agli antibiotici, quali le cause e i possibili rimedi Intervista a...

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MEDICA Organo Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova Anno 24 n.9/2016 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. euro 0,42 ...VOCI DAL MONDO DELLA SANITÀ Resistenza agli antibiotici, quali le cause e i possibili rimedi Intervista a Claudio Viscoli Scià me digghe... CORSI E CONVEGNI DELL’ORDINE Notizie dalla C.A.O. SETTEMBRE 2016 9 NOTE DI DIRITTO SANITARIO » Corpo, salute mentale e chirurgia estetica » La famiglia che cambia attraverso l’immaginario cinematografico » Giornata per la prevenzione delle malattie del fegato » Medico assente, responsabilità penale per interruzione di pubblico servizio Direttore Clinica Malattie Infettive San Martino-IST EDITORIALE La condivisione è un punto d’incontro GENOVA » Tele salute (prima parte) IN PRIMO PIANO » ... la pelle ... » La FNOMCeO dalla parte dei vaccini » Opzione donna: boom di uscite » Attenzione alle sirene! » Vincent: santo o solo uomo? » Staffetta generazionale in Medicina Generale. Quale futuro? MEDICINA E ATTUALITÀ DALLA FEDERAZIONE MEDICINA E PREVIDENZA MEDICINA E FISCO LE COMMISSIONI DELL’ORDINE Concorso fotografico dell’Ordine 2016/2017: il regolamento a pag.5 Raccolta fondi FNOMCeO per il sisma del Centro Italia a pag.4

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MEDICAOrgano Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova

Anno 24 n.9/2016 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. euro 0,42

...VOCI DAL MONDODELLA SANITÀ

Resistenza agli antibiotici, quali le cause e i possibili rimedi

Intervista a Claudio Viscoli

Scià me digghe...

CORSI E CONVEGNI DELL’ORDINE

Notizie dalla C.A.O.

SETTEMBRE 20169

NOTE DI DIRITTO SANITARIO

» Corpo, salute mentale e chirurgia estetica» La famiglia che cambia attraverso

l’immaginario cinematografico» Giornata per la prevenzione

delle malattie del fegato

» Medico assente, responsabilità penaleper interruzione di pubblico servizio

Direttore Clinica Malattie Infettive San Martino-IST

EDITORIALELa condivisione è un punto d’incontro

GENOVA

» Tele salute (prima parte)IN PRIMO PIANO

» ... la pelle ...

» La FNOMCeO dalla parte dei vaccini

» Opzione donna: boom di uscite

» Attenzione alle sirene!

» Vincent: santo o solo uomo?

» Staffetta generazionale inMedicina Generale. Quale futuro?

MEDICINA E ATTUALITÀ

DALLA FEDERAZIONE

MEDICINA E PREVIDENZA

MEDICINA E FISCO

LE COMMISSIONI DELL’ORDINE

Concorso fotografico

dell’Ordine 2016/2017:il regolamento a pag.5

Raccolta fondi FNOMCeO peril sisma delCentro Italiaa pag.4

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PREFERISCIGENOVA MEDICADIGITALE?Nell’area riservata sul sitodell’Ordine puoi richiederel’invio on-line del bollettinorinunciando alla copia cartacea

A chi non l’avesse ancora attivata rammentiamo che l’Ordine di Genova offre la PECgratuitamente, a tutti gli iscritti che ne facciano richiesta e il suo rinnovo è gratuitofino ad eventuale delibera contraria del Consiglio. Ecco la procedura per ottenerla:n accedere al portale www.arubapec.it n cliccare in alto a destra su convenzionin inserire il codice convenzione (OMCEO-GE-0015) n nella pagina successiva inserire codice fiscale, cognome e nome (il sistema verificherà che i dati inseriti corrispondano realmente ad un iscritto all’Ordine) n inserire i dati richiesti n la richiesta della casella PEC viene salvata e vengono generati in PDF i documenti necessari alla sottoscrizione del servizio PEC.La casella sarà attivata solamente dopo l’invio al fax 0575 862026 della documentazionesottoscritta allegando il documento d’identità. Per info: [email protected].

Non hai ancora attivato la PEC? Ecco come fare. Ad oggihanno fatto

richiesta della

PEC 4.481fra Medici,

Odontoiatri e

Doppi Iscritti.

COME CONTATTARCI:[email protected] - tel. 010/58 78 46 e fax 010/59 35 58ORARIO AL PUBBLICO dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14.30

Sito web: www.omceoge.org Facebook: Genova MedicaFacebook: Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Genova

CERTIFICATI D’ISCRIZIONEL’Ordine non rilascia più certificati di iscrizionedestinati a rapporti con altre PubblicheAmministrazioni in genere (L.183/2011), ma continuerà a fornirli esclusivamente per rapportifra privati. In questo caso, salve specifiche esenzioni previste dalla legge, ai sensi del DPR 642/72, è obbligatoria l’imposta di bollo di 16,00 euro. Gli interessati devono dichiarare l’uso del certificato cartaceo richiesto e citare espressamente l’esenzione, se prevista.Il ritiro del certificato d’iscrizione, da parte di persone diverse dall’interessato, deve essere accompagnato da una delega e da un documentodi identità dell’iscritto.

TITOLI CONSEGUITIE’ obbligatorio comunicare all’Ordine i titoliconseguiti utili al fine della compilazione etenuta degli Albi. La comunicazione deve essere fatta attraverso l’autocertificazione utilizzando il modulo scaricabile da: www.omceoge.org

CAMBIO DI RESIDENZAIn base all’art. 64 del Codice deontologico, èobbligatorio comunicare all’Ordine il cambiodi residenza. La comunicazione deve essere fatta attraverso l’autocertificazione utilizzando il modulo scaricabile da: www.omceoge.org alla sezione modulistica e allegando fotocopia di un documento di identità.

NEWS LETTERPer ricevere la newsletter dell’Ordine vai sul sito www.omceoge.org e inserisci i tuoi dati.

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Anno 24 n.1/2016 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. euro 0,42

NOTE DI DIRITTO SANITARIO» Responsabilità penale del medico reperibile

per rifiuto di atti di ufficio

EDITORIALEL’importanza del malato

» 2° incontro con le Medicine Complementari: lo stato dell’arte e prospettive future

...VOCI DAL MONDODELLA SANITÀIntervista al

prof. Giancarlo Torre

Scià me digghe...

CORSI E CONVEGNI DELL’ORDINE

Notizie dalla C.A.O.

GENNAIO 20161

QUALITÀ E PROFESSIONE» Radioterapia ed umanità

» Medici di famiglia ed abuso

MEDICINA E CULTURA» Marsilio Ficino: medico mancato,

ma filosofo eccelso

MEDICINA E PREVIDENZA» Pensioni: la ricongiunzione

LE COMMISSIONI DELL’ORDINE» Il Dizionario della Salute (2° puntata)

» L’etica della ricerca:dalla teoria alla pratica quotidiana

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Anno 24 n.2/2016 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. euro 0,42

NOTE DI DIRITTO SANITARIO» Pubblicità sanitaria: gli esiti della vertenza tra FNOMCeO ed ANTITRUST

EDITORIALE Sub judice

» Complessità e criticità dei trattamentipsicofarmacologici in età evolutiva

» Tecnologia, rete e relazioni: rischi e opportunità

...VOCI DAL MONDODELLA SANITÀIntervista alProf. Mario Amore

Scià me digghe...

CORSI E CONVEGNI DELL’ORDINE

Notizie dalla C.A.O.

FEBBRAIO 20162

MEDICINA E ASSOCIATIVISMO» La terapia dell’integrità per un sistemasanitario giusto e sostenibileMEDICINA E CULTURA

» Bioetica: un fondamento della medicina

IN PRIMO PIANO» Affari nostri

LE COMMISSIONI DELL’ORDINE» Conflittualità e violenza in ambito sanitario: un problema sommerso» Emergenze, urgenze e complicanze nello studio del medico estetico

I vincitori del concorsofotografico 2015“I luoghi della salute” pag.8

MEDICINA E ATTUALITÀ» Decreto Lorenzin sull’appropriatezza:qualche perplessità

» Le cure palliative a Genova: dalla teoria

alla pratica... a che punto siamo?

» Malessere giovanile e dipendenze:

un nuovo linguaggio per la sofferenza?

» La famiglia che cambia attraverso

l’immaginario cinematografico

» La staffetta generazionale in Medicina

Generale: quali prospettive?

GENOVA MEDICAOrgano Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova

Anno 24 n.5/2016 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. euro 0,42

EDITORIALE

Il contrario di un popolo civilizzato

è un popolo creativo

...VOCI DAL MONDODELLA SANITÀ

Intervista a Paolo Cremonesi

Scià me digghe...

CORSI E CONVEGNI DELL’ORDINE

Notizie dalla C.A.O.

MAGGIO 20165

NOTE DI DIRITTO SANITARIO

» L’IRAP nell’attività medica in forma associata

IN PRIMO PIANO

» Quota A neoabilitati: facciamo chiarezza

» I giovani medici FNOMCeO plaudono

alla laurea abilitante

MEDICINA E ATTUALITÀ

» La violenza domestica negli studi dei MMG

MEDICINA E PREVIDENZA

» Assemblea Nazionale ENPAM 2016:

approvato il Bilancio

Direttore S.C. Medicina e Chirurgia d’Accettazione

e d’Urgenza E.O. Ospedali Galliera

Concorso fotografico

dell’Ordine

edizione 2016:

a breve il regolamento

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ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHIE DEGLI ODONTOIATRI

DELLA PROVINCIA DI GENOVAP.zza della Vittoria 12/4

16121 GenovaTel. 010.58.78.46 - Fax 59.35.58

[email protected] [email protected].

eu www.omceoge.org

Direttore responsabileEnrico Bartolini

Direttori editorialiMarina Botto

Massimo GaggeroComitato di redazione

Cristiano AlicinoIlaria Ferrari

Thea GiacominiFederico GiustoValeria Messina

Segreteria di redazioneVincenzo Belluscio

Diana [email protected]

CONSIGLIO DIRETTIVOEnrico Bartolini Presidente

Alessandro Bonsignore Vice Presidente Federico Pinacci Segretario

Monica Puttini TesoriereConsiglieri

Cristiano AlicinoAlberto De MicheliAlberto FerrandoLuigi Ferrannini

Ilaria FerrariThea GiacominiValeria Messina

Giovanni MurialdoLuca Nanni

Alice PerfettiGianni Testino

Massimo Gaggero (odontoiatra)Giuseppe Modugno (odontoiatra)

COLLEGIODEI REVISORI DEI CONTIFederico Giusto Presidente

Federico BianchiLoredana Miglietta

Elisa Balletto SupplenteCOMMISSIONE

ALBO ODONTOIATRIMassimo Gaggero PresidenteGiuseppe Modugno Segretario

Stefano BenedicentiMaria Susie Cella

Giorgio Inglese Ganora

Organo Ufficiale dell’Ordine dei MediciChirurghi e degli Odontoiatri

Periodico mensile - Anno 24 n.9 settembre 2016 Tiratura 8.154 copie + 1.148 invii telematici. Autorizz. n.15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova. Sped. in abb. postale - Gruppo IV 45%. Pubblicità e progetto grafico: Silvia Folco [email protected] - 010 582905 Stampa: Ditta Giuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N 16163 Genova. Stampato nel mese di settembre 2016. In copertina: Basilica di Santa Maria Assunta a Camogli.

sommarioGENOVA MEDICA SETTEMBRE 20169

EDITORIALE 4 La condivisione è un punto d’incontro di E. Bartolini VITA DELL’ORDINE 5 Concorso fotografico 2016-2017: “Questa non è salute” I CORSI DELL’ORDINE 7 Corpo, salute mentale e chirurgia estetica 8 La famiglia che cambia attraverso l’immaginario cinematografico 9 Giornata per la prevenzione delle malattie del fegato NOTE DI DIRITTO SANITARIO 10 Medico assente, responsabilità penale per interruzione di pubblico servizio di A. Lanata IN PRIMO PIANO 12 Tele salute (prima parte) di M. E. Botto 14 Scià me digghe... Voci dal mondo della Sanità Intervista a Claudio Viscoli: “Resistenza agli antibiotici, quali le cause e i possibili rimedi” DALLA FEDERAZIONE 17 La FNOMCeO dalla parte dei vaccini MEDICINA E ATTUALITÀ 20 ... la pelle... di V. Messina LE COMMISSIONI DELL’ORDINE 22 Vincent: santo o solo uomo? di R. Campus, R. Burrai 23 Staffetta generazionale in Medicina Generale. Quale futuro? di F. Giusto, F. Bianchi MEDICINA E FISCO 24 Fatturazione elettronica: online la web application delle Entrate 25 Attenzione alle sirene! di F. Pinacci MEDICINA E PREVIDENZA 26 Opzione donna: boom di uscite 27 CORSI E CONVEGNI 29 RECENSIONI 30 NOTIZIE DALLA CAO

La Redazione si riservadi pubblicare in modo parziale o integrale il materiale ricevuto

secondo gli spazi disponibilie le necessità di impaginazione.

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GENOVA MEDICA/SETTEMBRE 20164

La condivisione èun punto d‘incontro

Nel mese scorso è comparso sul “Secolo XIX” un articolo in cui l’Assessore alla Sa-nità annunciava il pensionamento di alcuni

manager di ospedali ed ASL: contestualmente si adombrava la possibilità di importare qualche diri-gente dalla vicina Lombardia in sostituzione. Tutto ciò sta avvenendo senza alcuna consultazione de-gli Ordini professionali e, ciò che crediamo ancora più grave, senza avere presente la realtà in cui si in-terviene. Ricorderei all’Assessore che la nostra rete ospedaliera ci era invidiata da tutto il mondo. La gerarchia era ben consolidata ed apprezzata anche oltreconfine. Assai difforme da ciò che ho descritto è la realtà attuale ospedaliera ligure: l’idea pervasi-va della necessità di risparmio a qualsiasi costo ha modificato la realtà strutturale dei reparti ad oggi. Vede, gentile Assessore, ciò che sino ad oggi è stato fatto non rappresenta quelle aspettative che attendavamo pur comprendendone la difficoltà. Inizio dalla degenza del Pronto Soccorso dell’O-spedale di S. Martino, cui va riconosciuto il proble-ma di un’enorme richiesta di interventi. Orbene essi vengono sempre erogati, ma il mio disappunto si focalizza sulla degenza al primo piano su letti car-rello inadeguati seppur monitorizzati, ma purtroppo anche in barella o in carrozzina.Non si risparmia poi diminuendo i posti letto di de-genza unendo reparti spesso eterogenei, con ca-ratterizzazioni diverse, né lesinando il tempo d’uti-lizzo delle sale operatorie; ma su tali problematiche non è l’Ordine che è deputato alla segnalazione. Ciò che ci preme invece segnalarLe è l’uso pre-determinato di professionisti, che se utilizzati per le loro competenze, sarebbero utili e necessari per smaltire liste di pazienti che oramai sono tali da provocare fenomeni di migrazione.

Mi creda gentile Assessore, non è importando da altre Regioni professionalità manageriali che si ri-solve la situazione Sanitaria Ligure. Le vorrei rap-presentare la storia della malattia: se si è giovani è facile accorgersi della malattia in quanto si av-verte che nell’organismo qualcosa non funziona, ed anche quando diveniamo adulti la consapevolezza del nostro stato ci fa avvertire che un cambiamento può rappresentare il danno fisico. E’ nella terza età che non è solo l’individuo ad avvertire lo stato di salute ma spesso è il medico che va a visitarlo l’ele-mento che rileva la malattia. Questa è la parte della nostra vita più costosa dal punto di vista dell’econo-mia sanitaria, quella in cui esistono costi strutturali e costi indotti ed è in questa fase di spesa che si devono concentrare le scelte di allocazione delle risorse. Se affrontiamo infine queste problematiche assieme saremo “garanti” di un sistema in equilibrio al fine di potere mantenere le sue attuali caratte-ristiche di universalità di accesso e di generalità delle prestazioni e la Regione può governare con le sue funzioni inalienabili di regolatore e finanziatore del sistema. Infine, gentile Assessore, non è per campanilismo che scriviamo tali considerazioni ma a muoverci è la profonda convinzione che anche nella nostra Re-gione esistano professionalità, profonde conoscitri-ci della nostra realtà, degne di un riconoscimento e quanto meno di essere messe alla prova.

Enrico BartoliniPresidenteOrdine dei Medici di Genova

Editoriale

Raccolta fondi FNOMCeOper il sisma del Centro Italia

La FNOMCeO ha attivato un conto corren-te presso UNICREDIT, con il codice IBAN

IT59M0200805240000104430752, sul quale gli OMCeO, gli iscritti e tutti quelli che lo de-siderano potranno versare da subito il proprio contributo economico, così come farà la stessa FNOMCeO. I fondi raccolti saranno utilizzati per ripristinare la regolare assistenza sanitaria nei territori colpiti dal sisma dei giorni scorsi, sulla base delle indicazioni che i Presidenti OMCeO delle province coinvolte forniranno, previa ap-provazione del Comitato Centrale.

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Vita dell’Ordine

CONCORSO FOTOGRAFICO 2016-2017

Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatridella Provincia di Genova

La nostra salute e la salute delle comunità sonoinfluenzate da numerosi fattori non solo connessi alle azioni degli individui, come i comportamenti e gli stili di vita benefici per la salute, ma anche a

fattori quali il reddito e la posizione sociale,l’istruzione, l’occupazione e le condizioni di lavoro,

l’accesso a servizi sanitari adeguati e la qualità degli ambienti fisici, l’accesso all’acqua potabile e

ad una sana alimentazione che, se associati,creano condizioni di vita diverse che si ripercuotono

positivamente o negativamente sulla salute deisingoli individui e di intere comunità.

RACCONTACI CON UNA FOTO CHI O COSAMETTE A RISCHIO LA NOSTRA SALUTE

E QUELLA DEGLI ALTRI.

Quando l’ambiente in cui viviamo e i nostricomportamenti mettono a rischio la nostra salutee la salute delle comunità

Questa non è saluteLa premiazione avverrà

martedì 14 marzo

alle 18,30 nella Sala

Convegni dell’Ordine

PREMI:1° CLASSIFICATO - Soggiorno in Sardegna di 7 notti per 2 persone, camera doppia classic,pernottamento e prima colazione presso una delle strutture Baja Hotels (*), da utilizzarenel periodo dal 1° al 15 Giugno 2017 2° classificato - Buono del valore di 200 euro per un corso di fotografia Top Market Academy3° classificato - Buono per 2 pannelli formato 70x100, spessore 10 mm bordato + stampa laminata 70X100Premio studenti - Buono sconto da 100,00 euro in libri acquistabili presso la libreria scientifica FrasconiPremio del pubblico - SmartBox per un valore di 80,00 euro

Main sponsor

LIBRERIA INTERNAZIONELEMEDICO SCIENTIFICA

FRASCONI

In collaborazione con

1° ottobre 2016 - 15 febbraio 2017

(*) Club Hotel/Baja Sardina - Hotel La Bisaccia/Baja Sardinia- Grand Relais dei Nuraghi/Baja Sardinia - Hotel Le Palme/Porto Cervo, secondo disponibilità e a discrezione della Catena Alberghiera.

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Art. 1 - La partecipazione è gratuita e aperta a:- Medici e Odontoiatri iscritti all’Ordine dei Medici di Genova- studenti del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e OdontoiatriaNon sono ammessi fotografi professionisti.Art. 2 - TempiLe opere possono essere inviate dal 1° ottobre fino alle ore 24 del 15 febbraio 2016.Ogni concorrente può inviare massimo 2 immagini.Art. 3 - Modalità di partecipazioneOgni partecipante si deve registrare nel form pre-disposto alla sezione “concorso fotografico” sul sito www.omceoge.org.Art. 4 - Invio dell’immagineL’invio delle immagini dovrà avvenire esclusiva-mente tramite il caricamento in upload, specifi-catemente indicato nella sezione “concorso fo-tografico”. L’upload dell’immagine dovrà avvenire secondo i criteri tecnici richiesti: formato jpg, di-mensione minima 2000 pixel del lato più lungo per un totale massimo di 20 MB.Non sono ammesse le fotografie:- protette da copyright;- che ledono la dignità della persona o giudicate in qualche modo offensive dal giudizio insinda- cabile della giuria;- in corso di pubblicazione o che abbiano già vinto altri concorsi fotografici e/o che siano state esposte in occasione di mostre o altri eventi pubblici.Art. 5 - Username e passwordL’utente riceverà sul suo recapito mail l’accettazio-ne dell’avvenuto upload dell’immagine e dei dati inseriti e riceverà username e password per poter accedere all’area riservata.Art. 6 - AnonimatoÈ imperativo mantenere l’anonimato sulla paterni-tà della foto; sono vietate foto firmate o indicazioni relative all’autore nel titolo della foto stessa.Art. 7 - Liberatoria (modulo scaricabile dal sito)Tutte le immagini contenenti persone riconoscibili

necessitano di una liberatoria del modello, anche nel caso in cui il volto non è visibile ma la persona ritratta è riconoscibile dal contesto dell’immagine. La foto di una folla indistinta non necessita libe-ratoria. Se la fotografia è relativa ad un minore la liberatoria della persona ritratta deve essere fir-mata da un genitore o da un tutore legale.Art. 8 - Giuria La valutazione delle foto avverrà a cura di una Giu-ria nominata dal Comitato Redazionale di “Genova Medica” che sarà composta da Consiglieri dell’Or-dine, rappresentanti del Comitato Redazionale di “Genova Medica”, professionisti della fotografia e professionisti dell’immagine. Ogni decisione della Giuria è insindacabile e inap-pellabile. La giuria valuterà le immagini secondo i criteri di attinenza al tema, originalità, composizio-ne e tecnica. Risulteranno vincitrici le tre foto che avranno raggiunto il massimo punteggio tra gli iscritti all’Ordine e quella con il maggior punteggio tra gli studenti del corso di laurea in medicina e chirurgia e odontoiatria.Art. 9 - Premiazione del pubblicoColoro che hanno partecipato al concorso potran-no votare, attraverso la propria area personale, le prime 50 foto scelte dalla giuria e rese visibili dal giorno 30 settembre alla sezione “Concorso fotografico” sul sito dell’Ordine. La fotografia più votata riceverà il premio del pubblico.Art. 10 - Premiazione della GiuriaI nomi dei vincitori saranno resi noti in occasio-ne della premiazione che avverrà presso la sede dell’Ordine di Genova in piazza della Vittoria 12-4 martedì 14 marzo alle 18,30.

Regolamentodel concorso

e modulo sullaliberatoria su:

www.omceoge.org

REGOLAMENTO

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Vita dell’Ordine

Dr................................................................................................................................................. Nato/a .................................................. (Prov. ..........)

il ................................................................... Cod. Fisc. ..........................................................................................................................................................

Via .............................................................................................................................................. n. ............ Città ..................................................................

Tel. ............................................................................. E-mail .............................................................................@................................................................

In fase di accreditamento. Segr. organizzativa: Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Genova.Segreteria scientifica: Componenti la Commissione Medicina Estetica e la Commissione Psichiatria e Neuropsichiatria Infantile. Inviare la scheda d’iscrizione (scaricabile anche da www.omceoge.org) via fax 010/593558 o via e-mail a: [email protected] o consegnarla agli sportelli dell’Ordine.

SCHEDA DI ISCRIZIONE AL CORSO“Corpo, salute mentale e chirurgia estetica” (inviare entro il 7 ottobre)

Corpo, salute mentalee chirurgia estetica

SABATO 8 OTTOBRESala Convegni dell’Ordine,

P.zza della Vittoria 12/5

ciò influisca sulla sfera della vita di relazione.

Lo scopo di questo convegno è di affrontare in

maniera multidisciplinare gli scenari della medicina

e della chirurgia estetica che ogni giorno si fanno

diversi e più pressanti, spinti soprattutto da even-

ti mass mediatici che condizionano il nostro agire,

senza dimenticare che il medico deve porsi dei limiti

etici e scientifici e ricordarsi sempre del “primum non

nocere” del giuramento di Ippocrate.

Continua il dialogo intrapreso da qualche tem-

po tra Chirurgia Estetica e Psichiatria, alla

ricerca di nuovi approfondimenti e di una

comprensione reciproca delle nuove frontiere, anche

patologiche, emergenti. Il convegno affronta la tema-

tica delle modificazioni indotte dalle patologie der-

matologiche, dell’effetto del bisturi sul corpo, delle

patologie ginecologiche e psichiatriche che alterano

l’immagine che la persona ha di sé e di quanto tutto

8.00 Registrazione dei partecipanti8.30 Saluti del Presidente OMCeOGE Enrico Bartolini Introduzione dei Coordinatori delle Commissioni Psichiatria e Neuropsi- chiatria Infantile e Medicina Estetica L. Ferrannini, G. Modugno 8.45 Aspetti etici e deontologici: informa- zione, comunicazione e consenso G. Modugno, R. Ciliberti 9.15 Il disturbo da dismorfismo corporeo: tra disturbi somatoformi e disturbo ossessivo-compulsivo - M. Amore9.45 La chirurgia estetica nei minori e il contributo della neuropsichiatria infantile R. Gaggero, A. Matricardi10.15 Le differenti motivazioni e aspettative

della chirurgia plastica del volto nei giovani dei due sessi - G. Lavagnino10.45 Io pelle nel paziente dermatologico D. Dal Sacco11.15 Coffee break11.45 L’eclissi del corpo P. Ciliberti - L. Ferrannini12.15 Corpo, salute mentale ed estetica in ginecologia. Falsi miti e realtà - M. Podestà12.45 Mastoplastica nelle minorenni: quando si può parlare di deformità? - P. Berrino13.15 Acne giovanile e alterazione dell’immagine corporea - C. Brusati13.45 Lunch14.45 Quando l’ansia tira i capelli - S. Balestrero.15.15 Tavola rotonda interattiva con i relatori Moderatori: L. Ferrannini, M. Gnone15.45 Consegna questionario ECM

CORSOORDINE

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Vita dell’Ordine

CORSOORDINE

L appuntamento mensile con il cinema dedicato al cambiamento della famiglia, proposto dalla

Commissione di Pediatria dell’Ordine di Genova, continua con la proiezione del film “Transamerica” (USA 2005) del regista Duncan Tucker.Scopo dell’incontro è quello di confrontare opi-nioni ed esperienze professionali e personali per stimolare una riflessione sui rapidi e profondi cambiamenti culturali in atto nella nostra socie-tà. Alla proiezione seguiranno alcuni interventi di approfondimento e un dibattito con i partecipanti.

I prossimi appuntamenti:giovedì 10 novembre: Il ruolo del padre, film ‘Come Dio comanda’ (Italia 2008)giovedì 15 dicembre: La sofferenza del medico o dell’operatore, film ‘Io ti salverò’ (USA 1945)

Dr................................................................................................................................................. Nato/a .................................................. (Prov. ..........)

il ................................................................... Cod. Fisc. ..........................................................................................................................................................

Via .............................................................................................................................................. n. ............ Città ..................................................................

Tel. ............................................................................. E-mail .............................................................................@................................................................

Per ogni singola serata 3,8 crediti ECM regionali per Medici ed Odontoiatri. Segr. organizzativa: Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Genova. Segr. scientifica: Rita Burrai, Teresa de Toni, Patrizia Sbolgi (Componenti Commissione Pediatria). Inviare la scheda d’iscrizione (scaricabile anche da www.omceoge.org) via fax 010/593558 o via e-mail a: [email protected] o consegnarla agli sportelli dell’Ordine.

SCHEDA DI ISCRIZIONE AL CORSO“La famiglia che cambia attraverso l’immaginario cinematografico”

(inviare entro il 12 ottobre)

La FAMIGLIA CHE CAMBIAattraverso l’immaginariocinematografico

GIOVEDÌ 13 OTTOBRESala Convegni dell’Ordine,

P.zza della Vittoria 12/5

Il film - Il protagoni-sta del film, Bree, è un transessuale. Alla vigilia dell’intervento chirurgico per cam-biare sesso scopre di avere un figlio, Toby, nato vent’anni prima dal suo unico rapporto eterosessuale.La psicoterapeuta, che

prepara Bree nel processo di passaggio alla sua nuova condizione sessuale, la costringe a con-frontarsi con il ragazzo e con il passato.In caso contrario le negherà l’autorizzazione le-gale a procedere con l’operazione. Toby, intanto, arrestato per droga e prostituzione, ha bisogno di un padre. Abusato dal patrigno e precoce-mente orfano di madre, il ragazzo conduce una vita dissipata e promiscua. Sarà Bree a paga-re la cauzione e il riscatto per una vita migliore, conducendo Toby in un viaggio di formazione attraverso l’America.

19.00 Registrazione dei partecipanti e cocktail di benvenuto19.45 Introduzione al film: Giuseppe Ballauri20.00 Proiezione del film: ‘Transamerica’ 22.00 Dibattito: Giuseppe Ballauri, Rita Burrai, Teresa DeToni, Patrizia Sbolgi23.30 Compilazione questionario ECM

Le problematiche di un transessuale donna nel film “Transamerica”

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Vita dell’Ordine

CORSOORDINE

Il corso si pone due obiettivi. Il primo è quello di informare la popolazione generale ed i giovani

sui più comuni fattori di rischio di patologia epa-tica. E’ possibile evitare o ritardare la patologia epatica con una corretta alimentazione, un ade-guato movimento ed evitando i due voluttuari più frequenti: fumo e alcol.Il secondo è quello di stimolare gli operatori sani-tari ad un maggiore sforzo per addivenire ad una diagnosi precoce di patologia epatica. Ormai è noto, infatti, come la diagnosi precoce di neoplasie del fegato al di sotto dei 2 cm. possa garantire una buona qualità di vita e sensibili risparmi.

Dr................................................................................................................................................. Nato/a .................................................. (Prov. ..........)

il ................................................................... Cod. Fisc. ..........................................................................................................................................................

Via .............................................................................................................................................. n. ............ Città ..................................................................

Tel. ............................................................................. E-mail .............................................................................@................................................................

In fase di accreditamento. Segreteria organizzativa: Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Genova. Segr. scientifica: Gianni Testino, Alessandro Sumberaz componenti la Commissione alcol, sostanze, stili di vita. Inviare la scheda d’iscrizione (scaricabile anche da www.omceoge.org) via fax 010/593558 o via e-mail a: [email protected] o consegnarla agli sportelli dell’Ordine.

SCHEDA DI ISCRIZIONE AL CORSO“Giornata per la prevenzione delle malattie del fegato”

(inviare entro il 20 ottobre)

Giornata per la prevenzione delle malattie del fegatoCome fare invecchiare in modo sano il nostro fegato

VENERDÌ 21 OTTOBRESala Convegni dell’Ordine,

P.zza della Vittoria 12/5

Ore 19.00: corso ECM per i mediciOre 16,30: incontro con la cittadinanza

16,30 INCONTRO CON LA CITTADINANZA aperto anche ai colleghi16.30 Saluti del Presidente OMCeOGE Enrico Bartolini e del Presidente Albo Odontoiatri Massimo Gaggero Intervengono: Ferruccio Bonino, Paolo Borro, Alessandro Sumberaz. Moderatore: Gianni Testino.

19.00 CORSO ECM PER I MEDICI E DENTISTI18.45 Registrazione dei partecipanti

Moderatori: Alessandro Sumberaz, Giuseppe Varagona19.00 Fattori di rischio - Gianni Testino Proposte di organizzazione in ambito di prevenzione epatologica (caso clinico) - Ferruccio Bonino Trattamento neoplasie epatiche in fase precoce (caso clinico) - Paolo Borro21.30 Discussione interattiva22.00 Consegna questionario ECM

L attività epatologica necessita ormai di un’orga-nizzazione avanzata, multidisciplinare che tende

alla personalizzazione della terapia. L’introduzione dei nuovi farmaci antivirali comporterà una drastica riduzione dei casi di epatopatia C correlata con un incremento di quelli causati da sindrome metabolica e consumo di bevande alcoliche. Questo cambia-mento epidemiologico impone una diversa visione dell’epatologia. L’epatologo dovrà acquisire maggiori competenze diagnostiche e terapeutiche e integrar-si con più specialisti per la diagnosi ed il trattamento delle neoplasie epatiche, per la gestione del pazien-te correlato o correlabile al trapianto di fegato.

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GENOVA MEDICA/SETTEMBRE 201610

Note di diritto sanitario

MEDICO ASSENTEresponsabilità penaleper interruzionedi pubblico servizio

Avv. Alessandro Lanata

Prendo spunto da una sentenza di alcuni mesi fa della Corte di Appello Penale di Lecce, di cui recentemente è stata data

ampia diffusione dagli organi di stampa specializ-zati, onde disquisire in merito agli obblighi ed alle correlative responsabilità del medico addetto al Servizio di Continuità Assistenziale.A seguito di annullamento con rinvio della prece-dente sentenza di condanna da parte della Corte di Cassazione, con la pronuncia in esame i Giudici dell’Appello sono stati chiamati a rivalutare la con-dotta di un medico il quale, a dispetto dell’orario di inizio del turno di Servizio, si era presentato con più di tre ore di ritardo in ambulatorio ove i pazienti lo stavano attendendo. Ciò, senza comunicare even-tuali impedimenti alla Direzione del Servizio o ad al-tre Autorità locali. A propria difesa il sanitario aveva sostenuto di aver tardato a raggiungere l’ambulato-rio a causa di un guasto subito dalla sua autovettu-ra, come documentato nel Registro delle Presenze e nel Registro delle Prestazioni del Servizio di Guar-dia Medica, e di avere avvisato della circostanza un collega, al quale aveva vanamente chiesto di sosti-tuirlo. Tale versione, a tacer di altre contraddizioni in essa che hanno riguardato l’effettivo orario di arrivo sul Polo, non è stata ritenuta credibile dalla Corte di Appello, vuoi perché il collega ha confermato la telefonata dell’imputato ma ha escluso di essere stato da egli notiziato del guasto al mezzo, vuoi perché di tale guasto non è emersa prova alcuna, sul punto evidenziando i Giudici

che i Registri di cui sopra sono vergati a mano dal medico stesso e, dunque, non certificati nella loro veridicità da alcuno né in alcun modo.Sotto un profilo strettamente giuridico, è bene evi-denziare il passaggio della sentenza che si dedica alla qualificazione della condotta contestata.Ed invero, nel rilevare che nel caso di specie nessuno dei pazienti in attesa nell’ambulato-rio presentava condizioni cliniche necessitan-ti prestazioni di diagnosi e cura da compiersi senza ritardo, la Corte di Appello ha ritenuto di ricondurre il comportamento del sanitario non già al reato di rifiuto di atti di ufficio, previsto e sanzionato dall’art. 328 comma 1 del codi-ce penale con la pena della reclusione da sei mesi a due anni, bensì al reato di interruzio-ne di pubblico servizio, previsto e sanzionato dall’art. 340 del codice penale con la pena del-la reclusione fino ad un anno.Più precisamente, a giustificazione del più mite trattamento sanzionatorio applicato, i Giudici hanno sottolineato che l’inerzia a compiere un atto del proprio ufficio da parte del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico ser-vizio può assumere valenza di rifiuto dell’at-to medesimo soltanto a fronte di un diniego verso una qualche sollecitazione esterna a compierlo oppure a fronte di una situazione di oggettiva impellenza. In questo contesto, altresì valga citare in massima una precedente decisio-ne della Suprema Corte (Cass. Pen., Sezione VI, 40572/2008): “Al medico di guardia medica, che si è reso irraggiungibile al recapito fornito, disattivando la segreteria telefonica e risultan-do assente dal suo ufficio, è imputabile il reato di cui all’art. 340 c.p. non solo in riferimento al

suo elemento materiale ma anche in rife-rimento al dolo, consistito nell’evidente consapevolezza che la sua condotta era

idonea a cagionare l’interruzione ed era anzi finalizzata a tale effetto”. Analogamente deve dirsi per l’am-

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GENOVA MEDICA/SETTEMBRE 2016 11

Note di diritto sanitario

bito ospedaliero, posto che i Giudici di legittimità (Cass. pen. Sez. VI, 08/07/2004, n. 37459) hanno avuto modo di affermare che “integra il reato di interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di pubblica necessità e non il reato di rifiuto di atti di ufficio la condotta del medico in turno di reperibilità presso una struttura ospedaliera che si renda irraggiungibile al recapito fornito disatti-vando il telefono cellulare”. Peraltro, sul tema del reato di interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di pubblica necessità di cui all’art. 340 del codice penale la Corte di Cassa-zione si è espressa in più occasioni, ponendo alcu-ni principi generali di diritto che trovano senz’altro applicazione anche all’attività medica ed in parti-colare affermando che il reato predetto “si realiz-za anche se l’interruzione o il turbamento della regolarità dell’ufficio o del servizio siano tempo-ralmente limitati, purchè in modo oggettivamente apprezzabile, e coinvolgano solamente un setto-re e non la totalità delle attività” (Cass. pen. sez. VI, 334/2008, Cass. pen. sez. V, 27919/2009). Per quanto attiene all’elemento soggettivo del reato che qui ci occupa, preme rimarcare che a detta del Supremo Collegio (Cass. pen. Sez. VI, 33062/2003) “nel reato di cui all’art. 340 c.p. l’elemento soggettivo non consiste esclusiva-mente nel dolo diretto, corrispondente alla con-dotta intenzionalmente diretta a provocare l’in-terruzione o la turbativa del pubblico ufficio o servizio, essendo rilevante anche il dolo indiretto o eventuale, fondato sulla consapevolezza che l’azione o l’omissione è idonea a cagionare l’e-vento dell’interruzione o della turbativa e sull’ac-cettazione del rischio della verificazione di esso. Ne consegue che commette il reato di interru-zione di un pubblico servizio il medico addetto a un determinato servizio, il quale pur essendo di turno, si renda irreperibile nell’intera giornata lavorativa, provocando con la sua assenza la ne-cessità della sostituzione con altro medico ad-detto ad altro servizio, potendo tali inconvenienti

essere previsti in esito alla condotta”.Da ultimo, seppur nell’occasione trattando del di-verso reato di abuso d’ufficio, v’è da dire che la Su-prema Corte (Cass. pen. Sez. VI, 35813/2007) ha ritenuto in ogni caso penalmente rilevanti anche quelle condotte che vengono realizzate in ade-renza a prassi diffuse all’interno di una struttura sanitaria: “In tema di abuso d’ufficio, va esclusa la carenza dell’elemento soggettivo allorquando una prassi diffusa si sia inserita in un contesto giuridico amministrativo, se non contrario, sicu-ramente incerto in ordine alla possibilità di rea-lizzare l’attività contestata, dovendo il pubblico dipendente, o comunque la persona addetta ad un pubblico servizio, astenersi dal porre in es-sere comportamenti di incerta rilevanza ed ac-quisire dai competenti organi amministrativi le necessarie informazioni ed assicurazioni circa la legittimità dell’attività svolta, in modo da adem-piere a quell’onere informativo che potrebbe ren-dere scusabile l’errore sulla legge penale”.

Trasmissione dati sanitari: modifiche agli allegati 3A e 3B

Circolare della FNOMCeO n.80

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.184 dell’8/8/2016 il decreto 12 luglio

2016 recante modifiche agli allegati 3A (“Conte-nuti minimi della cartella sanitaria e di rischio”) e 3B (“Contenuti e modalità di trasmissione delle informazioni relative ai dati aggregati sa-nitari e di rischio dei lavoratori utili alla trasmis-sione dei dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori”). Di fatto con il provvedimento viene soppresso, nell’allegato 3A, l’obbligo della firma del lavoratore sul certificato di idoneità, mentre nell’allegato 3B viene disposto che la trasmissio-ne degli allegati debba avvenire per via telemati-ca utilizzando unicamente la piattaforma informa-tica predisposta dall’INAIL. Testo integrale del decreto su:www.omceoge.org

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In primo piano

Tele salute (prima parte)

Marina E. BottoDirettrice editoriale“Genova Medica”

Risposte semplici a problemi complessi

Da oltre 15 anni sentiamo parlare sempre più spesso di tele medicina, anche se gli anglosassoni la definiscono correttamente

“E-Health”, termine che ci proietta in un futuro di gestione in rete (intesa come internet) dei pazienti e delle loro patologie. Il punto focale è che si trat-ta di teleprevenzione, telemedicina, teleassisten-za: un immenso potenziatore della presa in carico globale del paziente da parte dei professionisti sanitari, che in Italia ancora stentano e sono restii a lavorare in équipe.Già nel 1999 si bisbigliava di una “Internet medi-cine”, nel senso di ogni processo inerente la me-dicina effettuato via computer (anche la semplice trasmissione di un referto): erano i tempi in cui nascevano le e-words: e-commerce, e-business, e-via discorrendo. Nuove opportunità e sfide si ponevano soprattutto alle aziende sanitarie e far-maceutiche, che hanno dato grande impulso a questa trasformazione, a cominciare dal flusso di dati e dalla creazione di banche-dati.L’ambiente accademico ha recepito guardingo il termine, definendolo, in prima battuta, come un sistema dinamico di gestione dell’informazio-ne scientifica. E’ più dinamico di quanto ognu-no di loro potesse lontanamente immaginare: in vent’anni ha cambiato completamente la faccia e il corpo della scienza medica: “una materia in via di sviluppo nell’interazione tra l’informatizzazione della medicina, la salute pubblica e gli affari, in relazione ai servizi sanitari ed al trasporto di dati in rete o alla pubblicazione attraverso internet e le relative tecnologie. In un senso più ampio, il termine (e-health) caratterizza non solo lo svi-

luppo tecnologico, ma anche un certo modo di pensare, un comportamento, ed un adattamento al pensiero globale in rete, al fine di migliorare la cura della salute a livello locale, regionale e mondiale, usando l’informazione e la comunica-zione tecnologica” (cit. G. Eysenbach, at Confe-rence of the Internationalk Council for Global He-alth Progress, UNESCO, Paris 2001).

Gli scienziati hanno un debole per gli acronimi e i giochi di parole, ma in questo caso l’analisi di quel-la “e” (electronic) davanti a tante parole ha gene-rato un geniale decalogo su quali e quanti valori esprime o dovrebbe o potrà esprimere (cit. JMIR):

1. Efficiency 2. Enhancing quality of care (valorizzazione) 3. Evidence Based interventions 4. Empowerment 5. Encouragement 6. Education (professionisti e pazienti) 7. Enabling information exchange (consentire scambio d’informazioni) 8. Extending the scope of care (ampliare la portata delle cure) 9. Ethics 10. Equity

Se permettete, vorrei aggiungere qualcosa a que-sti capisaldi:1. English (inaccettabile ormai non conoscerlo)2. Easy (inaccettabile ormai non avere competenze digitali)3. Entertaining (non è noioso!)

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In primo piano

“L’autostrada informatica trasformerà la nostra cultura tanto drasticamente quanto l’invenzione della stampa di Gutenberg ha trasformato quella del Medio Evo”. (Bill Gates, La strada che porta a domani, 1995).Siamo alla cesura definitiva tra il vecchio modo di esercitare la medicina e quello nuovo (nuovo si fa per dire, dopo 25 anni di internet). Ce lo impone la complessità in medicina, con le sfide della comor-bilità, della cronicità e della sostenibilità economi-ca; ce lo impone la globalizzazione da un lato e la cosiddetta “precision medicine” (personalizzazio-ne delle cure, ecc.) dall’altro.Si sta superando cioè, anche il concetto di EBM, se non nel senso stretto di interventi valutati ri-gorosamente e scelti solo in base all’efficacia/efficienza scientifica: occorrono sempre più stru-menti preventivi e predittivi. L’analisi dei Big Data e la System Medicine sono alla base dei calcoli che ci permetteranno di utilizzare proficuamente la Biologia dei Sistemi, cioè lo studio degli orga-nismi in base alla sviluppo e all’evoluzione dalle molecole alle cellule, agli organismi stessi come insieme di sistemi collegati tra loro. Da qui alla personalizzazione delle cure c’è un percorso che va dagli individui (professionisti e pazienti, pardon persone assistite) alla rete e viceversa: può essere lunghissimo e irto di ostacoli o rapido e persino piacevole, a seconda di come gli animi e le menti degli individui si dispongono. Siamo al dunque. Il Change Management è una branca del Governo delle Organizzazioni, assai complessa e multidisciplinare come nessun’altra, ma una cosa ce la dice subito sic et simpliciter: solitamente un individuo accetta il cambiamento solo quando lo ritiene ineludibile. Bene, questo lo è. Sapevatelo! Cioè, prendiamolo con un sorriso, come una ventata di novità, come una speranza di sbucare fuori dal grigiore di un lavoro ripetitivo, come una svolta verso un uso del nostro PC un bel po’ oltre la macchina da scrivere, come un’op-portunità di conoscere situazioni e persone come

noi ma molto diverse dall’altra parte della Terra. Non è possibile qui e ora trattare le strategie del cambiamento, ma saranno materia di un prossimo articolo.

“E debbasi considerare come non è cosa più difficile a trattare, né più dubia a riuscire, né più pericolosa a maneggiare, che farsi a capo ad introdurre nuovi ordini. Perché lo introdut-tore ha per nimici tutti quelli che delli ordini vecchi fanno bene, et ha tepidi defensori tutti quelli che delli ordini nuovi farebbono bene... “

(cit. Niccolò Macchiavelli)

In Italia è attiva la Società Italiana di Telemedicina e Sanità Digitale dal 30 maggio 2007, quando fu presentata a Roma in un apposito workshop: il suo Presidente è Gianfranco Gensini, Professore Ordi-nario di Medicina Interna e di Cardiologia; Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia e Prorettore dell’Università degli Studi di Firenze; fondatore (e past Presidente) del Centro Italiano di EBM; ex membro del Comitato Scientifico dell’ISS. Per tutti i principi informatori e le attività della SIT, si riman-da - ça va sans dir - al suo sito internet!E’ importante sottolineare come in oggi sia ne-cessario concentrarsi sulla Medicina Telematica, come metodologia d’innovazione e motore per lo sviluppo della telecomunicazione in medicina: la frammentazione dei sistemi (problemi di “dialogo”) e l’analfabetismo digitale non consentono di an-dare oltre per adesso, ma utilizzandola nell’attuale pratica prettamente clinica è un ottimo punto di partenza per l’applicazione degli strumenti tecno-logici idonei alle varie attività professionali di tutti gli operatori sanitari.Nella prossima puntata dubbi, ansie, preoccupa-zioni, resistenze.

“Non c’è nessun motivo per cui qualcuno po-trebbe volere un computer in casa”.(Ken Olson - Digital Equipment Corp - 1977).

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In primo piano

A cura delComitato di Redazione di “Genova Medica”

CdR - Che cos’è e quanto è diffuso il fenomeno dell’antibiotico-resistenza?C.V. - I micro-organismi batterici dovrebbero avere il Premio Nobel per le loro capacità di resistenza e adattamento all’ambiente. Lo dimostra il fatto che a 70 anni dalla disponibilità su vasta scala di farmaci antimicrobici, siamo di nuovo ad argomentare sul fat-to che i batteri siano in grado di essere o di diventare resistenti agli antibiotici. In realtà, come dimostrano studi di archeo-microbiologia, batteri resistenti agli antibiotici sono sempre esistiti e sono stati rinvenuti anche in ambienti mai frequentati dall’uomo e in ri-trovati di epoche addirittura preistoriche. D’altronde, il fatto che in una popolazione di miliardi di batteri se ne possano trovare alcuni resistenti a uno o più anti-biotici è cosa del tutto ovvia: tra le molteplici varietà genetiche che costituiscono una popolazione batteri-ca sarà sempre possibile trovarne alcune che codifi-cano per un gene di resistenza e quindi potrà sempre esistere un battere che per sue intrinseche caratteri-stiche possa essere resistente ad un dato antibiotico. Il problema è un altro, e cioè consiste nel fatto che noi abbiamo nel corso dei decenni, usando troppi antibiotici, “selezionato” quelle specie inizialmente minoritarie di batteri resistenti e adesso queste spe-

Questo mese abbiamo intervistatoClaudio Viscoli, ProfessoreOrdinario di Malattie Infettive,Università di Genova (DISSAL)Direttore, Clinica Malattie Infettive, IRCCS San Martino-IST

...VOCI DAL MONDODELLA SANITÀIntervista a Claudio Viscoli

cie non sono più così minoritarie. Vorrei fare un solo esempio, che riguarda lo Staphylococcus aureus (SA). Agli albori dell’era antibiotica praticamente tut-ti i ceppi di SA erano sensibili alla penicillina. Molto presto, tuttavia, divenne chiaro che il farmaco per-deva efficacia, e l’industria e la ricerca ci diedero le penicilline anti-stafilococciche, di cui era capostipite la meticilina. Per un po’ di tempo il mondo medico-scientifico si mise l’anima in pace, poiché sembrava che la partita fosse vinta. Cantammo vittoria troppo presto, perché cominciarono a diffondersi gli MRSA (Methicillin-Resistant-Staphylococcus Aureus). Alcuni Paesi (la Gran Bretagna in primis, e, in ge-nerale, tutti i paesi del Nord-Europa) cominciarono una dura battaglia contro MRSA, isolando i pazienti portatori negli ospedali e limitando in molti modi la diffusione di questo battere. In Italia non si fece nulla e accettammo passivamente gli MRSA, perché tanto c’erano i glicopeptidi che ci aiutavano (vancomicina e teicoplanina), anche se erano più tossici e più co-stosi. Adesso, siamo al momento in cui anche i gli-copeptidi stanno perdendo attività su MRSA. Questo esempio è paradigmatico di ciò che sta accadendo per molti batteri, Gram-positivi e Gram-negativi. Il fe-nomeno non è solo ospedaliero, ma coinvolge anche la comunità, con ceppi di Escherichia coli isolati in banali infezioni delle vie urinarie, che sono resistenti ai chinolonici, micobatteri tubercolari resistenti a ri-fampicina e isoniazide e la Neisseria gonorrhoeae, che sta diventando resistente alle beta-lattamine. CdR - Quali sono le sue cause?C.V. - La prima causa dell’aumento delle resistenze agli antibiotici o della loro parziale perdita di efficacia è certamente il cattivo uso che ne è stato fatto; fatto da tutti, medici e pazienti. In Italia, per esempio, oltre il 50% dei pazienti ricoverati in ospedale riceve una terapia antibiotica, almeno in metà dei casi senza al-cuna necessità. A domicilio, l’Italia è uno dei primi paesi europei per consumo di antibiotici. Chi vuole l’antibiotico? A domicilio, lo vuole il paziente che cre-de, erroneamente, di potere guarire più in fretta dal-la sua malattia respiratoria invernale (quasi sempre causata da virus che sono insensibili agli antibiotici). Lo concede il medico, sia a casa, sia in ospedale,

Resistenza agli antibiotici,quali le causee i possibili rimedi

Scià me digghe...

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In primo piano

perché non sempre è sicuro della diagnosi e ha paura di non dare ciò che invece potrebbe essere necessario dare (“non si sa mai”). Per mal posto di-fensivismo, si concede ciò che “tanto non fa male”, dimenticando che gli antibiotici sono gli unici farmaci i cui gli effetti collaterali si scaricheranno sulle popo-lazioni future, più che sul singolo paziente, in termini di perdita di efficacia e induzione di resistenze. L’altra causa dell’aumento di resistenze è già stata fatta notare sopra. Per selezione naturale e grande capacità di resilienza, i batteri si adattano, reagisco-no, mutano e quindi sfuggono agli antibiotici. Infine, fattore di assoluta importanza, l’industria farmaceu-tica ha smesso di investire nella ricerca di nuovi an-tibiotici, perché, al di là dei problemi di durata del periodo di vendita in esclusiva, comunque un antibio-tico dura poco, soprattutto per il relativamente rapido sviluppo di fenomeni di resistenza. Meglio puntare su trattamenti destinati ad essere più duraturi nel corso del tempo invece che su farmaci vitali ma di breve “durata” economica. Tra il 1983 e il 1987 i nuovi an-tibiotici sono stati 16, negli anni ‘90 solo 10 mentre tra il 2003 e il 2007 solo 5. CdR - Com’è possibile limitare la diffusione delle resistenze agli antibiotici?C.V. - Combattere la diffusione delle resistenze si-gnifica combattere la perdita di efficacia degli anti-biotici. Significa quindi, in primo luogo, salvaguardare gli antibiotici ancora attivi e cercare di recuperare quelli di cui si è persa l’efficacia. Questo si può ottenere mettendo in atto politiche di “antimicrobial stewardship” ossia di buon uso degli antibiotici. Usarli: (1) solo quando è necessario; (2) per la durata giusta, non più breve e non più lunga (il farmacista non dovrebbe dare la scatola, ma solo le compresse di cui il malato ha bisogno); (3) al dosaggio mas-simo possibile, per non “mitridatiz-zare” i batteri. Migliorare l’uso degli antibiotici significa mettere in atto campagne educazionali per medici e pazienti e fornire consulenza infet-tivologica (gli infettivologi sono gli “specialisti” degli antibiotici), sia in

ospedale, sia a domicilio. In questo senso la Rete Infettivologica Ligure ha proposto all’Agenzia Regio-nale per la Sanità, l’istituzione di un sistema di con-sulenze sia a letto del malato, sia per via telefonica o telematica, sull’uso degli antibiotici in particolare e sulle problematiche infettive in generale. Già ades-so gli Infettivologi del San Martino effettuano con-sulenze presso gli Ospedali della ASL 3. Migliorare l’uso degli antibiotici può significare, infine, anche un controllo attivo della prescrizione, come sta succe-dendo ormai da due anni da noi, dove gli infettivologi intervengono automaticamente entro 48 ore dalla prescrizione di alcuni antibiotici, con il potere di con-trollare indicazioni (si/no), dosaggi e durate. Combattere la diffusione delle resistenze significa anche combattere le infezioni correlate all’assistenza (malamente definite “ospedaliere”). Le infezioni corre-late all’assistenza sono in larga parte la conseguenza diretta della complessità dell’assistenza sanitaria mo-derna, dell’uso sempre più diffuso di terapie immu-nosoppressive che curano malattie prima mortali, ma che riducono anche le difese antinfettive, dell’aumen-to dell’età media dei nostri pazienti, che sono quindi fragili e soggetti a complicanze infettive. Il problema è che ora la infezioni correlate all’assistenza sono spes-so causate da germi difficilmente aggredibili, i cosid-detti “superbug”. Infatti, con un gradiente geografico da sud a nord e da est a ovest, si sono andati diffon-dendo nel mondo ceppi particolari di batteri contro cui i comuni antibiotici non sono più attivi. Uno dei più temibili “superbugs” è la Klebsiella pneumoniae pro-duttrice di carbapenemasi e quindi resistente a quasi tutto e, a volte, a tutto. Dal 2008 al 2014, rispetto a tutti i ceppi di Klebsiella isolati da sangue o liquor, in Italia si è osservato un incremento delle percentuali di

ceppi multiresistenti fino a valori compresi il 25 e il 50%. In Italia la Klebsiella multiresistente è

endemica, così come in Grecia o in Turchia. Altri paesi europei hanno

situazioni migliori, ma non sono indenni dal fenomeno. Gli Sta-ti Uniti non sono da meno.

Oltre alla Klebsiella, altri batteri

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In primo piano

sono multi o pan-resistenti, tra cui Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter, per non parlare, tra i Gram-positivi, del già citato MRSA e del famigerato Clostridium difficile, causa di gravi tossinfezio-ni intestinali in pazienti predisposti. I provvedimenti da mettere in atto per contrastare la diffusione di questi micro-organismi sono ben conosciuti, ma non facilmente applicabili. L’educazione degli operatori sanitari al lavaggio delle mani e all’utilizzo dei guanti, lo screening dei portatori di questi batteri e il loro isolamento, lo screening dei contatti e la dia-gnosi microbiologica rapida sono azioni che, se appli-cate tutte insieme e da tutti gli ospedali, potrebbero arrestare questo preoccupante fenomeno. Mettere in atto tutto questo richiede una task force, un’azione centralizzata, negli Ospedali e nelle residenze assisti-te, un’azione che finora è mancata.CdR - Attualmente per combattere questa mi-naccia sono richiesti nuovi antibiotici? Quali sono le prospettive?C.V. - Assolutamente sì. Uso appropriato degli an-tibiotici, lotta alla diffusione dei “superbug”, miglio-ramento delle metodiche di diagnostica rapida (che consentano di fare terapie antibiotiche sempre più mirate e “chirurgiche” e di sospendere rapidamente gli antibiotici non necessari), sono elementi essen-ziali per combattere il fenomeno. Altrettanto essen-ziale è, tuttavia, avere nuovi antibiotici e non sprecar-li. Come detto sopra, la ricerca nel campo dei nuovi antibiotici ha languito per anni a seguito dello scarso interesse economico delle industrie farmaceutiche. Recentemente, a seguito di potenti incentivazioni da parte del Congresso e del Governo Americano e di Barack Obama, in persona, delle Agenzie Regolato-rie per i farmaci (EMA e FDA), della Comunità Euro-pea e di varie Società Scientifiche (IDSA, Infectious Disease Society of America, ESCMID, European So-ciety of Clinical Microbiology and Infectious Disease e, in Italia, soprattutto la SITA, Società Italiana per la Terapia Antinfettiva) qualcosa si è mosso e qual-che molecola nuova è all’orizzonte. La ricerca si è orientata sia seguendo vie tradizionali, sia innovative.

Le vie tradizionali tendono da un lato ad espandere le conoscenze sulle vecchie

“famiglie” di antibiotici per trovare nuovi e più efficaci composti e, dall’altro, ad asso-

ciare alle vecchie molecole, ormai scarsa-mente attive, sostanze in grado di agire in tandem con esse restituendo l’attività

perduta. Vecchi farmaci in parte non più atti-vi, come Ceftazidime, Imipenem, Meropenem

ed altri vengono coniugati con molecole capaci di ripristinarne in parte l’attività, scindendo gli enzimi inattivanti prodotti dai batteri. Nuovi approcci ven-gono tentati e si inizia la sperimentazione clinica di anticorpi monoclonali anti tossina per il Clostridium difficile o per MRSA. Solo pochissimi di questi nuovi composti saranno però attivi contro i “bad bugs” più “cattivi” e resistenti come per esempio le Klebsielle e gli Escherichia coli, produttori di enzimi inattivan-ti ad ampio spettro e/o carbapenemasi e quindi il problema non potrà essere risolto completamente. Inoltre, prima che questi farmaci o alcuni di essi pos-sano essere in commercio ed a disposizione (prezzi permettendo) non potranno passare meno di 2-7 anni nella migliore delle ipotesi. Per di più esiste il ri-schio tangibile che i batteri imparino rapidamente ad inattivare anche questi nuovi antibiotici e che quindi tanti sforzi e spese si rendano vani.In conclusione, il problema infettivo (soprattutto quel-lo dell’infezione opportunistica, che approfitta della riduzione delle difese antinfettive per aggredire un organismo defedato) è assai comune nella medicina moderna. Le armi per difenderci da queste infezio-ni, senza le quali trapianti, terapie antineoplastiche e molte delle procedure mediche e chirurgiche moder-ne non potrebbero essere effettuate, sono spuntate. Il mondo intero se ne è accorto e molti interventi fan-no ben sperare per il futuro. In Italia, ci sono iniziati-ve locali di sorveglianza (anche la Liguria sa ades-so come stanno le cose) e di contenimento e molti ospedali si sono attivati, ma pochi sono stati finora i fatti e gli interventi a livello centrale. Bisogna agire e mettere a disposizione risorse per combattere il feno-meno delle infezioni in generale e delle resistenze in particolare, e non subirli passivamente.

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Dalla Federazione

Pubblichiamo di seguito il “Documento sui vacci-ni” approvato e diffuso dalla FNOMCeO. Come

ricordato nel documento, nella storia della medicina i vaccini rappresentano una delle più grandi vittorie sulle malattie e sono tra i presidi più efficaci mai resi disponibili per l’uomo. La prevenzione e la scomparsa di malattie infettive, in passato tra i più terribili flagelli dell’umanità, costituiscono un successo senza pari e, senza dubbio, il più gran numero di vite salvate grazie alla scienza medica. Tuttavia, dopo due secoli di lento ma inesorabile avanzamento delle vaccinazioni e di quasi completa eradicazione o eliminazione di molte e terribili malattie, si assiste ora ad una regressione della copertura vaccinale derivante non solo da op-posizioni marginali e saltuarie, ma da una crisi pro-

La FNOMCeOdalla parte dei vaccini

fonda del rapporto fra razionalità medica e opinione pubblica. Come, però, sottolineato dalla FNOMCeO, la raccomandazione delle vaccinazioni da parte dei medici, sia in un’ottica di protezione individuale sia quale fondamentale strumento di tutela della salute della colletività, trova il suo fondamento deontologi-co negli articoli 15 e 55 del Codice di Deontologia Medica là dove si ricorda che “il medico non deve sottrarre la persona assistita a trattamenti scientifi-camente fondati e di comprovata efficacia” e che “il medico promuove e attua un’informazione sanitaria accessibile, trasparente, rigorosa e prudente, fon-data sulle conoscenze scientifiche acquisite e non divulga notizie che alimentino aspettative o timori infondati o, in ogni caso, idonee a determinare un pregiudizio dell’interesse generale”.

Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghie Odontoiatri della Provincia di Genova

Nella storia della medicina i vaccini rappresenta-no una delle più grandi vittorie sulle malattie e sono tra i presidi più efficaci mai resi disponibili

per l’uomo. La prevenzione e la scomparsa di malattie infettive, in passato tra i più terribili flagelli dell’umanità, costituiscono un successo senza pari e, senza dubbio, il più gran numero di vite salvate grazie alla scienza me-dica. Ed è forse la scomparsa del confronto quotidiano con le conseguenze mortali o invalidanti di tante malat-tie, dovuta alla scoperta dei vaccini e delle terapie anti-biotiche, che ha indotto la cittadinanza a credere che il successo sulle malattie infettive fosse definitivo.Statistiche raccolte negli USA dimostrano che le vac-cinazioni hanno ridotto di più del 99% molte gravi ma-lattie: del 100% polio paralitica, difterite e vaiolo, del 99% rosolia, rosolia congenita, morbillo, del 95% paro-tite, del 92% tetano e pertosse. Solo riferendosi a 7 dei 12 vaccini raccomandati sono state prevenute 33.000 morti e 14 milioni di casi malattia per ogni coorte di nuovi nati, con un enorme risparmio anche in termini di costi. Ricordiamo altresì gli episodi epidemici di difterite in Russia, nelle Repubbliche ex Sovietiche, in Belgio e in Germania, di polio in Siria e in Olanda in comunità

Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

“Documento sui vaccini”religiose che rifiutano le vaccinazioni, i casi di morbillo in California, i tanti Paesi in cui sono endemiche patologie scomparse laddove si è vaccinato in quantità sufficien-te; a causa di questi episodi non si è potuto raggiungere l’obiettivo della scomparsa globale di malattie gravissi-me che anzi sono ricomparse col loro carico di mortalità.Dopo due secoli di lento, ma inesorabile avanzamento delle vaccinazioni e di quasi completa eradicazione di molte e terribili malattie, si assiste, ora, ad una regres-sione della copertura vaccinale derivante non solo da opposizioni marginali e saltuarie, ma da una crisi pro-fonda del rapporto fra razionalità medica e opinione pubblica. Una crisi che investe il rapporto tra scienza e società, oscillante fra le illusioni di una tecnologia mi-racolosa e il timore o la delusione degli effetti negati-vi di questa, quasi spingendo alcuni verso il ritorno ad una pretesa naturalità, una età dell’oro, quando, come scriveva Hobbes “la vita era breve, povera, brutale e rozza”. Non bisogna invece dimenticare che l’incredibile aumento dell’aspettativa di vita in buona salute, nono-stante gli inevitabili rischi ambientali legati alla moderna produzione agricola e industriale, è dovuto anche all’e-norme numero di giovani vite salvate dalla diffusione

DALLAFEDERAZIONE

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Dalla Federazione

delle vaccinazioni. Inoltre, le terapie vaccinali hanno un ulteriore grande spazio di miglioramento e basta ricordare le promesse delle vaccinazioni terapeutiche, dell’immunoterapia e dei vaccini che prevengono lesioni precancerose che aprono spazi enormi al miglioramen-to della salute. Nonostante questo i vaccini che storica-mente hanno subito attacchi inutili e dannosi ora sono nuovamente contestati. Le ragioni sono molteplici:n l’irrazionalità diffusa per cui le dimostrazioni ragio-nevoli e scientifiche sembrano al contrario rafforzare le persone diffidenti nel preesistente pregiudizio;n l’individualismo prevalente, che porta a dimenticare gli obblighi verso la collettività;n la crisi di autorevolezza dei medici e la frustrazione che nasce da tante promesse non mantenute dalla medicina;n l’uso estesissimo di internet, in cui prevalgono infor-mazioni contraddittorie e ascientifiche, che spinge all’o-stracismo verso i vaccini le persone più colte e abituate all’uso della rete;n il tipico errore per cui di fronte ad un rischio per quan-to altamente improbabile (la reazione avversa da vac-cino) si trascura un vantaggio certo (l’immunizzazione rispetto ad una grave malattia) lasciandosi guidare più da diffidenze o sospetti che da prove scientifiche;n l’allarme sociale per i pregressi danni da vaccino, ora estremamente rari, che tuttavia fanno dimenticare le epidemie verificatesi ovunque si sia abbandonata o ridotta la pratica vaccinale;n le informazioni contraddittorie presenti troppo spesso sui mass media;n la scarsa formazione alla scienza nel nostro Paese, cioè alla valutazione dei dati e dei fatti rispetto alle opi-nioni indimostrate, da cui una diffusa adesione a cre-denze nate da una scarsa conoscenza della metodolo-gia scientifica;n la difficoltà che i programmi vaccinali trovano nel rag-giungere i gruppi emarginati e deprivati.A tutto ciò dobbiamo aggiungere la pervasiva diffidenza verso le istituzioni che porta a dare ascolto agli imboni-tori di turno e alle teorie del complottismo, espressione di uno scetticismo radicale nei confronti dei cosiddetti poteri forti; il ruolo fuorviante di medici “alternativisti”; la quotidiana presenza di ciarlatani che vantano scoper-te rivoluzionarie, che curano malattie incurabili e che si

lamentano di essere avversati e marginalizzati dall’al-leanza tra scienza e multinazionali dedite al profitto. Personaggi che non pubblicano nessun dato, che non si rivolgono alla letteratura specializzata, che rifuggo-no da ogni conferma statistica ed il cui parere peritale spesso condiziona anche la Magistratura. Mentre negli ultimi tempi i mass media sembrano più cauti sussiste la tendenza, specialmente su internet, ad una falsa par condicio, per cui le evidenze prodotte dalla scienza e le invenzioni truffaldine sono messe sullo stesso piano, quasi per un democratico confronto.I vaccini sono tra i farmaci più severamente controllati e garantiti riguardo ai profili di sicurezza, proprio perché predisposti per la somministrazione di massa a popola-zioni sane o potenzialmente fragili come i neonati e gli anziani. I vaccini hanno raggiunto un grado di sicurezza assolutamente tranquillizzante, certificato attraverso un lungo percorso autorizzativo, coerente con le più strin-genti normative internazionali in quanto prodotti secon-do la più rigorosa metodologia, attraverso studi clinici sperimentali controllati e randomizzati, attuati spesso in doppio cieco versus placebo e sottoposti al controllo incrociato di esperti. Infine le attuali tecnologie produt-tive applicate a vaccini in uso da molti anni ne rendono sicura la somministrazione. È altresì conoscenza comu-ne che le risposte alle più frequenti domande inerenti la somministrazione contemporanea di più vaccini, l’assen-za di effetti negativi sul sistema immunitario e l’assoluta mancanza di legame tra vaccinazioni ed altre malattie sono rigorosamente soddisfacenti. In particolare è fonte di meraviglia come una notizia palesemente falsa, il cui autore ha confessato il broglio, quale il rapporto tra vac-cinazione e patologie dello spettro autistico, riscuota an-cora successo sui media, segno di credulità e di assoluta incompetenza scientifica. Nonostante ciò si assiste ad una falsa applicazione del principio di precauzione che, al contrario, è utile per difendere uno strumento che pre-viene la malattia attraverso dosi infinitesimali di antigeni.In conclusione siamo di fronte ad un quadro preoccu-pante in cui la scienza medica e la politica debbono reagire insieme a tutela della collettività. Occorre muo-versi non solo sul piano del richiamo ai risultati veri e concreti della medicina ma anche rivolgersi all’imma-ginario collettivo per superare l’endemico disinteresse

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Dalla Federazione

per la scienza che, per inciso, si manifesta anche con il sottofinanziamento della ricerca, con la fuga dei cervelli e con il successo di improvvisati guaritori.

La Federazione Nazionale dei MediciChirurghi e degli Odontoiatri propone:1) di intensificare la campagna per l’adesione del per-sonale sanitario alla vaccinazione;2) di intensificare le campagne per valorizzare il ruolo del medico nella promozione delle vaccinazioni;3) di riconfermare l’obbligo dei medici di collaborare all’attuazione dei provvedimenti di sanità pubblica;4) di migliorare la comunicazione in ambito vaccinale nei confronti dei cittadini-utenti per favorire la parteci-pazione attiva e consapevole della popolazione ai pro-grammi vaccinali;5) di garantire l’omogeneità delle campagne vaccinali a livello nazionale;6) di dare il massimo impulso alla vaccinazione nei primi mesi di vita al fine di prevenire patologie potenzialmen-te gravissime e di assicurare un efficiente sistema di avviso e di richiamo degli appuntamenti vaccinali per diminuire i casi di incompleta vaccinazione;7) di sostenere tutte le normative regionali e nazionali tendenti a riaffermare la necessità della vaccinazione, attraverso provvedimenti che accertino validamente il dissenso dei genitori, l’assunzione di responsabilità rispetto ai rischi dei figli, l’impossibilità dei figli a fre-quentare la scuola durante i periodi epidemici, la non iscrivibilità all’asilo nido, ed eventualmente l’assicurazio-ne contro danni da mancata vaccinazione;8) di chiamare, al raggiungimento della maggiore età, i soggetti non vaccinati per illustrare la loro situazione im-munitaria e raccogliere il loro orientamento decisionale;9) di sollecitare lo Stato e le Aziende produttrici di vac-cini a dare il massimo supporto alla ricerca;10) di sollecitare il Governo all’adozione di provvedi-menti sulla estensione delle vaccinazioni a chiunque sia presente sul territorio nazionale e sulla predisposizione di linee guida per le campagne vaccinali attraverso i mass media;11) di favorire il superamento dell’evidente disallinea-mento tra scienza e diritto, auspicando che i magistra-ti intervengano in tema di salute recependo nelle loro

sentenze la metodologia della evidenza scientifica;12) di sollecitare, di fronte al possibile ripetersi di sen-tenze che stabiliscono per giurisprudenza la correlazio-ne tra vaccini e autismo fondate su singole attestazioni mediche, il Ministero della Salute e le autorità compe-tenti a presentarsi in giudizio in collaborazione con il Pubblico Ministero e ad impugnare siffatti provvedimen-ti con effetto immediato fin dal primo grado di giudizio;13) di favorire un’alleanza con i cittadini e i decisori pubblici per gestire correttamente il sovraccarico di in-formazioni fuorvianti, distorte o illusorie o in mala fede presenti su internet e di preparare consiglieri scientifici dei politici e dei mass media tali da riportare il dibattito nei limiti della correttezza metodologica;14) di formare ricercatori e medici alla divulgazione scientifica, onde migliorare le basi cognitive con cui i cittadini affrontano le notizie scientifiche;15) di uniformare gli standard delle strutture pubbliche per la somministrazione vaccinale e di fornire periodiche valutazioni epidemiologiche inerenti le malattie preveni-bili mediante vaccinazione.Solo in casi specifici, quali ad esempio alcuni stati di deficit immunitario, il medico può sconsigliare un inter-vento vaccinale. Il consiglio di non vaccinarsi nelle re-stanti condizioni, in particolare se fornito al pubblico con qualsiasi mezzo, costituisce infrazione deontologica.I medici ricordano che secondo la Costituzione della Repubblica la tutela della salute dell’individuo rappre-senta un interesse della collettività. Tale imperativo co-stituzionale si attaglia ai vaccini che, proteggendo il sin-golo dalla possibile comparsa di gravi malattie, tutelano la comunità attraverso il cosiddetto effetto gregge, che si realizza quando una percentuale variabile tra l’85% e il 96%, a seconda della contagiosità della malattia, in-duce una riduzione fino alla cessazione della circolazio-ne degli agenti patogeni. Questi concetti della medicina moderna, che hanno salvato centinaia di milioni di vite umane, non possono essere trascurati.È compito della Professione ricordarli ai medici, ai de-cisori politici ed ai cittadini tutti. Lo stato di salute della popolazione non è un dato definitivamente acquisito ma deve essere continuamente presidiato e difeso e ciò vale per ogni attentato che si voglia portare all’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale.

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Medicina e attualità

È un pomeriggio. Quando entro nel mio studio l’uomo è già sul lettino: indossa solo un paio di pantaloncini, la linea della

schiena si flette sul bacino, le braccia allungate sulle cosce, le mani si ancorano alle caviglie. È un uomo. Non riesco a dargli altro nome se non “uomo”. Un uomo nero. Avrà ventitré-venticinque anni. Un corpo armonioso, asciutto, la testa rasa-ta poggia su un collo possente, taurino, si piega leggermente in avanti per visualizzarmi quando entro nella stanza e subito si riallinea con lo sguardo all’infinito. Con lui nella stanza un ac-compagnatore, non è l’interprete che ho già im-parato a conoscere quando mi affidano persone straniere. Sono stupita. Chiedo chi sia e perché sia già sul lettino. È un profugo. Mi è stato porta-to affinchè possa certificare la natura delle lesio-ni che presenta sul corpo. Non so. Non capisco.“Le torture dottoressa” accenna l’accom pagna-tore. “Deve solo visitarlo e dichiarare se le lesio-ni che vede siano compatibili con le torture che afferma di aver subito”. Mi dice il suo nome, ma non riesco a memorizzarlo. Sono a disagio.Mi accosto al lettino... e allora incontro la sua pel-le... Chi ha detto che gli uomini sono tutti uguali non conosce le mille sfumature della pelle di un uomo. La grana spessa, il colore nero profondo, quasi fluido, ne percepisco l’afrore. La pelle di un uomo. Le mie dita scorrono lentamente sul-la sua schiena, come su una mappa cercano lageografia della sua sofferenza. Cosa ha violato la sua perfezione?L’armonia del tronco si interrompe in una linea semicurva che segue l’andamento delle coste. La pelle lì si infossa e si inspessisce: sembra il

dosso di una duna di sabbia. Un colpo di mache-te, non troppo profondo da ucciderlo, sufficiente-mente profondo da dargli dolore. Le dita risalgo-no all’angolo delle scapole, due fori circolari ne interrompono il percorso. Simmetrici, sfrangiati, tatuaggi di un’ustione da cavo elettrico.Scendono le dita fino all’addome e, di nuovo, si interrompono su piccole infossature: multiple le-sioni da punteruolo. Cosa ha subito quest’uomo?Il tempo si dilata. Ho percorso con le dita le sue ferite, vorrei potergli parlare, vorrei poter entrare con le mani dentro di lui, vorrei che fossero bal-samo. Non ho parole, ho solo le mani.Imparo il lessico dell’umiliazione di un uomo. Cerco di stilare il certificato ma sbaglio, sbaglio più volte, ricomincio ma sbaglio, sbaglio sempre. Straccio il foglio, ricomincio ma sbaglio. Impos-sibile mettere nero su bianco ciò che vedo, ciò che sento, ciò che respiro. Vorrei fare in fretta per sollevarlo da quest’ulteriore umiliazione pari solo alla seconda violenza che ogni donna viola-ta prova all’“esame della vittima”.Ecco, ho finito. Mi riavvicino all’uomo, un ragaz-zo in realtà, l’età è la stessa di mio figlio.La sua umiliazione è il mio disagio. Non ho paro-le di conforto, mi avvicino e gli sussurro l’unica parola di arabo che conosco: “Umm”. Mamma.Porto le mani al petto: “io Umm”.Mi guarda. Uno sguardo rosso, duro, diretto. Non si scioglie, non sorride.

Sono un medico di famiglia e questo fatto, real-mente accaduto, in cui mi si richiedeva di accer-tare la presenza di lesioni corporee su un uomo torturato mi ha segnato nel profondo. Il convulso tran tran dell’ambulatorio si è spezzato su questo episodio. In questi momenti così difficili in cui “la paura dell’’altro” ci spinge ad arroccarci, a creare muri e fili spinati, l’incontro con la disumanizzazio-ne di chi fugge ci obbliga a fare i conti con la no-stra inerzia e la nostra ignoranza.Secondo l’articolo 1 della Convenzione di Ginevra

Valeria MessinaConsigliere OMCeOGE

... la pelle...

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Medicina e attualità

del 1951, si trova nella condizione di rifugiato chi “nel giustificato timore di essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori dalla Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di tale stato”.Il numero di migrati e rifugiati in Italia nel 2016 è salito a 52.000 individui (UNHCR). In Italia, le nazionalità dei richiedenti sono prevalentemente: Nigeria (6.869), Gambia (3.648) Senegal (2.746), in minor percentuale Eritrei (1.912) e Siria (590).Oltre 40.000 hanno fatto richiesta di asilo e pro-tezione internazionale (IOM) nei primi sei mesi del 2016. Solo a 1.852 (4% del totale) è stato riconosciuto lo status di rifugiato. L’art. 32 del Co-dice Deontologico ci richiama all’obbligo di tutela della fragilità: il medico tutela il minore, la vittima di qualsiasi abuso o violenza e la persona in condi-

zioni di vulnerabilità o fragilità psico-fisica, sociale o civile in particolare quando ritiene che l’ambiente in cui vive non sia idoneo a proteggere la sua sa-lute, la dignità e la qualità di vita.“Odio gli indifferenti, l’indifferenza opera potente-mente nella storia... Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto”.Antonio Gramsci - Indifferenti - 11 febbraio 1917

Consiglio la lettura del libro “Nel mare ci sono i coccodrilli”, in cui si narra la storia vera di un ragazzino afgano che riesce ad arrivare in Italia: una vicenda che consente di comprendere cosa significa essere profughi. L’autore è Fabio Geda.

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Le Commissioni dell’Ordine

Vincent non è certo l’ideale compagno di giochi di un bambino. Misantropo, dedito al gioco d’azzardo e all’alcol, vive la sua

vita di cattive maniere isolato in una casa sporca e trasandata. Ma quando il figlio dodicenne di una mamma da poco single trova in Vincent un aiuto, il legame emotivo tra i due metterà in moto una positiva crescita personale del bambino e qualche modifica nel carattere dell’adulto. Il film “St Vin-cent”, tenutosi al terzo incontro del corso di ag-giornamento su “La famiglia che cambia” giovedi 16 giugno all’Ordine dei Medici di Genova, si pre-senta come una commedia leggera e abbastanza convenzionale, ricca di spunti per la discussione. Il dibattito che è seguito alla proiezione del film si è rivelato estremamente attuale riguardo ai temi della famiglia e della genitorialità, argomenti che riempiono ancora, nel bene o nel male, le pagine dei quotidiani. Quali figure deve avere accanto un bambino? È possibile avere omogenitorialità e crescere normali? Ma soprattutto: esiste una famiglia ideale? Nella pratica quotidiana abbiamo contatto con genitori differenti e ci rendiamo con-to che il livello culturale non è garanzia per la cre-scita equilibrata dei figli, come già visto in “I nostri ragazzi”, primo film della serie. Famiglie con re-gole interne poco ortodosse possono, viceversa, essere formatrici adeguate per la loro prole. Quali sono, quindi, le variabili che nettamente inficiano la crescita del bambino? Innanzitutto le regole, al di fuori delle quali esiste solo il deserto. I punti

fermi di una famiglia sono necessari, e poco im-porta quali essi siano e se siano condivisi dall’os-servatore o, paradossalmente, come in Vincent, si presentino, addirittura, socialmente esecrabili (attenzione, il regista gioca sull’ambiguità con la figura di Bill Murray): l’accettazione delle imperfe-zioni del padre, ad esempio, è motivo di crescita. La carenza di regole e di affettività rappresenta, invece, un pericolo ben maggiore per il bambino: alcune teorie psicoanalitiche ne fanno discendere la tossicomania per assenza della figura paterna, ed il terrorismo, frutto di una presenza paterna troppo autoritaria; altri ne giustificano, addirittu-ra, con pretese sociologiche, i sistemi autoritari del secolo scorso. Nella discussione collegiale è emerso come sia importante che, all’interno del sistema famiglia, vengano definiti i ruoli: padre e madre hanno certo posizioni differenti e distinte, anche se non necessariamente rispettivamente maschili e femminili, ma sono due persone che acquisiscono un ruolo e lo mantengono. E’ questa una risposta positiva alla discussione contempo-ranea se una famiglia omogenitoriale possa cre-scere un bambino equilibrato. L’appuntamento per il prossimo incontro è il 29 settembre con il film “Juno”, speriamo di essere altrettanto attivi e pro-positivi con la nostra platea come finora è stato.

Riccardo CampusChirurgo pediatraAssociazione Culturale Pediatri

Rita BurraiCoordinatrice Commissione Culturale Pediatri

Vincent: santo o solo uomo?

“La violenza di genere nel mito classico”. Questo il titolo dell’incontro pubblico, organizza-to dalla Commissione Culturale dell’Ordine, che si terrà giovedì 20 ottobre ore 16,30 nella Sala Convegni dell’Ordine.Relatrice: prof. Elisabetta Degl’Innocenti.

Commissione Culturale: Luca Nanni (coordi-natore) Silviano Fiorato, Arsenio Negrini, Giorgio Nanni, Anna Gentile, Emilio Gatto, Carlo Mantua-no, Roberto Todella, Gian Maria Conte.

Gli incontri dellaCommissioneCulturale dell’Ordine

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Le Commissioni dell’Ordine

Il 18 giugno scorso nella splendida cornice della sala Quadrivium di Genova, si è tenuto un inte-ressante convegno, ideato dai responsabili della

Scuola di Formazione in Medicina Generale ed or-ganizzato grazie alla preziosa collaborazione della segreteria del nostro Ordine dei Medici. Il razionale dell’incontro è stato in primis quello di fornire ai colleghi che svolgono la loro attività nell’ambito della Medicina Territoriale (Assistenza Primaria, Continuità Assistenziale o Emergenza Territoriale) una fotografia dell’attuale situazione in Liguria alla luce dei previsti numerosi pensiona-menti e delle novità previste dal nascente Accordo Collettivo Nazionale e, in secondo luogo, quello di stimolare i colleghi più giovani ad avvicinarsi alla Medicina Generale fornendo le attuali prospettive di lavoro e l’iter di studi necessario per raggiun-gerle. La mattina ha visto sul palco diversi relato-ri: dopo una prima parte introduttiva sul corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, si è arrivati, grazie alla relazione dei colleghi Giusto e

Curciarello, alle previsioni di pensionamento e di ipotetiche nuove convenzioni e posti di lavoro; il lavoro di censimento tramite survey telefonica dei colleghi che hanno terminato il triennio dal 2009 ad oggi ha permesso per la prima volta in Liguria (e forse anche in Italia) di avere un’idea concreta di quelli che sono i numeri dei medici formati dal triennio, di quelle che sono le reali prospettive la-vorative e di quelli che sono i tempi teorici di inse-rimento nel mondo del lavoro.A seguire la collega Bozzano, medico di Continui-tà Assistenziale di Savona, ha provato a fare chia-rezza sulle novità legate alla finora nebulosa pro-posta dell’attività “H16” nell’ambito della Medicina Generale: tale proposta trova, infatti, la necessità di creare il cosiddetto “ruolo unico” tra il medico di Assistenza Primaria e quello di Continuità As-sitenziale ma enormi difficoltà organizzative nelle fasce orarie scoperte da tale ipotesi.Molto esaustive a questo proposito le due relazio-ni dei colleghi Luca Nicora e Carla Ribeca, me-dici convenzionati per l’Emergenza Territoriale, i quali, numeri alla mano, hanno mostrato come le chiamate di aiuto attualmente evase dalla “Guar-dia Medica” non possano essere di fatto deviate di default sul 118 e sui Pronto Soccorso, poiché questa strategia creerebbe un sovraffollamento delle strutture ed una possibile mancata risposta alle vere emergenze che si dovessero verificare.Particolarmente gradita dagli studenti presen-ti in sala (un ringraziamento particolare al prof. Murialdo che ha permesso agli studenti del V e VI anno di Medicina di presenziare al convegno come attività elettiva) la sessione sulle esperienze di specializzazione e lavoro all’estero: da un lato il video-messaggio del collega Nardelli, formato in Medicina Generale in Italia e attualmente General Practicioner in UK, dall’altro le esperienze dei col-leghi Solari e Volpi: il primo ha illustrato in modo preciso il percorso che sta compiendo per specia-

Staffetta generazionalein Medicina Generale.Quale futuro?

Nelle foto: (a sin.) Luca Nicora, Federico Bianchi, Carla Ribeca; (a destra) l’intervento di Luca Nicora.

Federico GiustoPresidente del Collegiodei Revisori dei Conti OMCeOGe

Federico BianchiConsigliere del Collegiodei Revisori dei Conti OMCeOGe

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Le Commissioni dell’Ordine

lizzarsi all’estero, il secondo ha portato esperienze personali in merito al proprio lavoro di ricercatore dapprima in Olanda e poi negli USA.I lavori sono terminati con il prestigioso intervento del Presidente dell’ENPAM, dr. Oliveti, il quale ha illustrato tutte le novità in termini previdenziali e di agevolazioni fiscali per i propri iscritti; particolare interesse è stato suscitato dalla proposta di “APP”

(Anticipazione della prestazione previdenziale; https://www.enpam.it/news/pensione-il-part-time-che-crea-lavoro) secondo la quale ai medici convenzionati per l’Assistenza Primaria potrebbe essere garantito una sorta di prepensionamento con il simultaneo affiancamento di un giovane me-dico, formato per la Medicina Generale, a garantire continuità di presenza in studio per i propri assistiti.

È possibile generare, trasmettere e conser-vare documenti fiscali dematerializzati in modo semplice e gratuito. Il servizio è uti-

lizzabile anche per le operazioni tra privati.È disponibile, sul sito istituzionale dell’Agenzia, la prima versione del servizio web gratuito grazie al quale, da oggi, i contribuenti possono generare, trasmettere e conservare le fatture elettroniche (Dlgs 127/2015). L’applicazione, messa a punto in collaborazione con SOGEI (partner tecnologi-co del Ministero dell’Economia e delle Finanze), è rivolta a tutte le imprese, gli artigiani e i pro-fessionisti, che possono utilizzarla sia nel caso di fatture destinate a privati (b2b, ossia business to business), che per quelle indirizzate alla Pubblica Amministrazione.L’accesso e l’utilizzoPer accedere al servizio, basta cliccare sull’appo-sito logo presente nella home page del sito delle Entrate e autenticarsi con le stesse credenziali utilizzate per i servizi telematici dell’Agenzia (Fi-sconline o Entratel), di SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o della Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Per agevolare l’uso del nuovo stru-mento, è anche disponibile un sito di assistenza.Risparmi, precisione ed efficienzaNell’ambito della digitalizzazione dei processi amministrativi, in cui trova posto la fatturazione elettronica

b2b e Pa, il nuovo servizio per la generazione, conservazione e trasmissione dei documenti de-materializzati garantirà non solo risparmio di car-ta, stampa, spedizione e relativa archiviazione, ma anche, e in particolare, la gestione più rapida ed efficiente delle fatture, con conseguente riduzio-ne di errori e relativi oneri.Con pochi passaggi, dalla creazione alla con-servazioneLa web application permette agli utilizzatori, attra-verso pochi click, di creare, visualizzare e salvare i documenti fiscali e di decidere quando e come inviarli ai clienti. A tal proposito, lo Sdi (Sistema di interscambio), attualmente obbligatorio per i fornitori della Pubblica Amministrazione, dal 1° gennaio 2017 potrà essere utilizzato anche per la fatturazione tra privati. Il servizio, infine, per-metterà di conservare a norma le fatture elettro-niche, emesse o ricevute, purché in formato XML.Nel futuro sempre più mobilitàL’Agenzia continuerà a potenziare gli strumenti ed i servizi telematici. Questi gli step più imminenti: dal 1° gennaio 2017, sarà avviato il servizio per la memorizzazione e la trasmissione elettronica dei corrispettivi giornalieri relativi alle cessioni di

beni e alla fornitura di servizi; nei pros-simi mesi, inoltre, sarà rilasciata anche

l’app per smartphone e tablet, così da diffondere l’utilizzo dell’appli-cazione a tutti gli utenti, indipen-dentemente dal dispositivo elet-

tronico a disposizione.

Fatturazione elettronica: online la web application delle Entrate

Medicina e fisco

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GENOVA MEDICA/SETTEMBRE 2016 25

Medicina e fisco

Per sgombrare il campo da equivoci e ri-spondere a quesiti giunti da numerosi colleghi, occorre andare a richiamare la

risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, n. 106/E del 21.12.2015. Ciò permette un corretto inqua-dramento del problema. Tale risoluzione è conse-guenza di un interpello proposto da un’Azienda Sanitaria, in merito alla tassabilità o meno delle spese di accesso.La risoluzione appare articolata, ben esposta e ripercorre, in sintesi, tutti i motivi che hanno con-dotto alla tassabilità. Tale risoluzione giunge a se-guito di ordinanza della Corte di Cassazione 6793 del 2 aprile 2015 che ha riconosciuto funzione ri-sarcitoria e non retributiva a tale corresponsione, escludendola, pertanto, dalla tassabilità.Come sovente succede in questi casi, una singo-la sentenza ha suscitato un polverone, ben sup-portato dall’onda mediatica che ne ha amplificato gli effetti. Bisogna, intanto, ricordare che in Italia, a differenza dei paesi anglosassoni, non vige il “common law”, ossia un modello di ordinamento giuridico che si fonda sui precedenti giurispru-denziali piuttosto che su codici o leggi.Per l’ordinamento Italiano le leggi, in quanto tali, sono solo e soltanto quelle promulgate dal Parla-mento; la sentenza, per contro, è l’applicazione di tali leggi ad un fatto concreto.Scendendo nello specifico, le motivazioni dell’or-dinanza 6793/2015 riprendono altre pronunce (sentenze n. 5081 del 1999, n. 9107 del 2002 e n. 21517 del 2006) di fattispecie assolutamente

differenti, dedicate tra l’altro a categorie diverse di lavoratori e neppure relative agli accessi da e per il posto di lavoro.Concludendo, a parere dell’Agenzia delle Entra-te e dello scrivente, il rimborso spese di accesso corrisposto dagli Enti è tassabile e, correttamente, viene tassato dagli Enti.Pertanto occorre guardarsi da lusinghe che pos-sono provenire da associazioni o privati che sol-lecitino ad un’azione giudiziaria in tal senso, pro-mettendo una facile vittoria e altrettanto facili guadagni. Si ricordi che una lite temeraria, anche quando non sanzionata dal Giudice, conduce a spese spesso neppure contenute. In questo caso poi, siamo di fronte ad una pronuncia unica e per un caso assolutamente diverso, pertanto non ap-plicabile ai nostri casi, neppure in via analogica.Chi ritenesse di approfondire potrà consultare il seguente link che contiene il parere motivato e formulato per intero dalla Direzione Centrale Nor-mativa dell’Agenzia delle Entrate:http://def.finanze.it/DocTribFrontend/getCon-tent.do?id={B5429A14-E470-46D9-B207-243D2014D376} oppure, per una spiegazione più approfondita e articolata al link: http://www.fi-scooggi.it/normativa-e-prassi/articolo/indennita-missione-del-medicoil-via-casa-fa-scattare-l-irpef.Questo articolo ha visto la luce grazie alla colla-borazione della Direzione Regionale Liguria dell’A-genzia delle Entrate, area di staff, che in questa sede è doveroso ringraziare.

Federico PinacciSegretario OMCeOGe

Attenzione alle sirene!Il corretto trattamento fiscale da riservare al “rimborso spese di accesso”,riconosciuto ai medici specialistiambulatoriali convenzionati

Elezioni ONAOSI: gli elettiRinnovato il Comitato di indirizzo

della Fondazione ONAOSI, ecco

i risultati. Nel raggruppamento A

(“Medici dipendenti”) si è affermata

la lista guidata da Serafino Zucchelli. Tra i farma-

cisti, ha vinto la lista “Farmacisti e solidarietà” capi-

tanata da Antonio Castorina, mentre nel Raggrup-

pamento D dei Medici Contribuenti Volontari ha vinto

“ONAOSI” Futura, lista guidata da Umberto Rossa.

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GENOVA MEDICA/SETTEMBRE 201626

Medicina e previdenza

Ricordiamo che l’opzione donna è possibile an-che quest’anno purché i requisiti siano stati rag-giunti entro il 31 dicembre 2015; per l’applicazio-ne delle finestre mobili le scelte effettuate da chi ha maturato i requisiti entro il 2015 si vedranno nel 2016 (in gran parte) e nel 2017.Entro la fine di quest’anno si dovrà decidere circa un’ulteriore proroga della sperimentazione sulla base delle risorse effettivamente utilizzate.La legge di stabilità ha attribuito al Parlamento (non più al Governo come prevedeva la legge 243/04) il compito di stabilire se ci sarà spazio per un’ulteriore proroga della sperimentazione sulla base di una relazione che dovrà essere pre-sentata alle Camere entro il 30 settembre.Riportiamo uno studio sull’impatto economico elaborato da “PensioniOggi” su dati INPS.Il taglio, del resto, è molto variabile a seconda dell’età della lavoratrice e dalle caratteristiche di carriera, retribuzione ed anzianità contributiva maturata alla data di accesso al regime.In linea generale la penalità è più intensa quanto

maggiore è l’anticipo richiesto (uscire a 58 anni e 3 mesi di età comporta una penalità maggiore rispetto ad una lavoratrice che esercita l’opzione due o tre anni dopo) e a seconda se la quota re-tributiva dell’assegno è mantenuta sino al 2011 o al 1995 (nel primo caso la decurtazione sarà più importante). In via indicativa, l’impatto sull’asse-gno dell’opzione donna esercitata da quattro tipi di lavoratrici (elaborazione “PensioniOggi” su dati INPS). In pratica una perdita dal 30 al 40% pas-sando da una pensione calcolata col sistema misto a una pensione calcolata col sistema contributivo.Legge 23 agosto 2004, n. 243Art. 1 - comma 9. In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2015, è confermata la possibilità di con-seguire il diritto all’accesso al trattamento pen-sionistico di anzianità, in presenza di un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e di un’età pari o superiore a 57 anni per le la-voratrici dipendenti e a 58 anni per le lavoratrici autonome, nei confronti delle lavoratrici che opta-no per una liquidazione del trattamento medesimo secondo le regole di calcolo del sistema contribu-tivo previste dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n.180. Entro il 31 dicembre 2015 il Governo ve-rifica i risultati della predetta sperimentazione, al fine di una sua eventuale prosecuzione.

Sempre più lavoratrici scelgono di uscire prima con la pensione calcolata interamente con il sistema contributivo. Dalle 101 pensioni

liquidate nel 2009 si è passati a 664 nel 2010, 1.731 nel 2011, 7157 nel 2012, 11.316 nel 2013, 15.479 nel 2014 e ben 28.202 lo scorso anno.

Opzione donna:boom di uscitea cura di Marco Perelli Ercolinie Alfonso Celenza

Possibilità di accesso nel 2016 LAVORATRICI SETTORE PRIVATO SETTORE PUBBLICO Requisito contributivo 35 anni 34 anni, 11 mesi 16 giorni

Ultima data maturazione 31.12.2015 31.12.2015

Età necessaria 57 anni e 3 mesi 57 anni e 3 mesi

Ultima data di nascita utile 30.09.1958 30.09.1958

Finestra mobile 12 mesi 12 mesi

Ultima data decorrenza assegno 01.01.2017 01.01.2017

Con l’approvazione della legge di stabilità 2016 è venuta meno la restrizione prevista dall’INPS con le circolari 35 e 37 del 14 marzo 2012 che ave-vano interpretato la data del 31 dicembre 2015 come termine entro il quale si dovesse maturare la decorrenza della prestazione (la legge però par-lava di maturazione dei requisiti).

Anno di Lavoratrici Lavoratrici decorrenza del settore del settore privato pubblico 2008 - 4 2009 52 49 2010 494 170 2011 1.328 403 2012 5.511 1.646 2013 8.823 2.493 2014 11.568 3.911 2015 19.905 8.297 TOTALE 47.681 16.973

OPZIONE DONNA

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GENOVA MEDICA/SETTEMBRE 2016 27

Corsi e convegni

Corso di Formazione a distanza (FAD)Le malattie professionali (ideato dall’INAIL)Attivazione: da subito e per tutto l’anno 2016Destinatari: MMG e Medici Competenti iscrittiall’Ordine di Genova. Gratuito previa registrazione su: www.cisef.org >OFFERTA FORMATIVA>FADECM: 6 crediti

Corso di Formazione a distanza (FAD)Responsabilità del professionista sanitarioAttivazione: da subito fino al 31 ottobre 2016Destinatari: tutte le professioni sanitarieDurata dell’attività formativa: 6 oreECM: 9 crediti. E’ previsto un numero massimodi 5 tentativi per il superamento del test finale.Per info: GGallery tel. 010 888871

EDUISS Formazione a Distanza - Piattaforma de-dicata alla Formazione a Distanza (FAD) in salute pubblica dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

Farmacovigilanza e valutazione dell’antibioti-coresistenza nelle produzioni animaliScadenza: 20 dicembre 2016Crediti ECM: 24 - gratuito - (16 ore)

Analisi del rischio ambientale legatoalla sicurezza alimentare e alla sanità animaleScadenza: 17 novembre 2016Crediti ECM: 16 - gratuito (16 ore)Per iscriversi ai corsi è necessario creare un ac-count in piattaforma. Vedi: https://www.eduiss.it

Calendario CORSI FAD della FNOMCeO (www.fadinmed.it)

Elementi di medicina del lavoro nella gestione dell’attività professionale del medicoSolo in modalità on-line

10 creditiscadenza:

19 novembre 2016

Le allergie e intolleranze alimentariSolo in modalità on-line 10 crediti

scadenza:3 febbraio 2017

“Comunicazione e performance professionale:metodi e strumenti - II modulo - La comunicazionemedico-paziente e tra operatori sanitari - Solo in modalità on-line

12 creditiscadenza:

31 dicembre 2016

Lettura critica dell’articolo medico-scientificoSolo in modalità on-line 5 crediti

scadenza:31 dicembre 2016

5 creditiscadenza:

31 dicembre 2016Instant Learning: corso FAD su Zikainfezione da virus ZikaSolo in modalità on-line

NUOVO

Gestione della nutrizione artificialeData: 30 settembre 2016Luogo: Villa Serena, GenovaDestinatari: tutte le professioni sanitarieECM: 6 creditiPer info: Villa Serena tel. 010 312331 + int. 341

XX Corso di urologia generale: Laparoscopica e robotica. 20 anni di urologia a SavonaData: 30 settembre - 1° ottobre 2016Luogo: Fortezza del Priamar, SavonaDestinatari: medici chirurghiECM: richiestiPer info: Symposia tel. 010255146

Congresso Interregionale AAIITOLiguria - Piemonte/Valle d’AostaData: 30 settembre - 1° ottobre 2016Luogo: Grand Hotel ArenzanoDestinatari: medici chirurghiECM: richiesti Per info: Double EM tel. 010 8602968 [email protected]

Agitazione e comportamenti aggressivi. Dai disturbi dell’affettività allo spettro psicotico.Data: 30 settembre - 1° ottobre 2016Luogo: San Martino-IST l.go Benzi, 10 Genova Destinatari: psicologi, medici chirurghi, infermieri ECM: 8,3 crediti Per info: Aristea tel. 010 [email protected]

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Corsi e convegniIn

serz

ione

pub

blici

taria

Borse di studio per orfani dimedici e odontoiatri - Anno 2016La Fondazione ENPAM mette a disposizione 290 borse di studio per gli orfani dei medici e degli odontoiatri. I sussidi saranno concessi agli studenti universitari, delle scuole medie e superiori che appartengono a nuclei familiari in precarie condizioni economiche. Le borse di studio saranno erogate anche sotto forma di pagamento delle rette di ammissione ai convitti, collegi o centri formativi ONAOSI.Termine per la presentazione della domanda:15 dicembre 2016. Informazioni e bando su:www.enpam.it/assistenza/bando-sussidi-di-studio

Trauma Update - Trauma maggiore in LiguriaData: 7 ottobre 2016Luogo: Hotel Continental, S. Margherita Ligure Destinatari: medici chirurghi (anestesia e rianima-zione, chirurgia generale, chirurgia toracica, chirurgia vascolare, neurochirurgia, ortopedia e traumatologia)ECM: richiestiPer info: Noema Congressi tel. 051 230385e-mail: [email protected]

La Professione Sanitaria tra organizzazione,diritti e processoData: 8 ottobre 2016Luogo: GenovaDestinatari: medici chirurghi ECM: richiestiPer info: GGallery tel. 010 888871

Attualità per il controllo della tubercolosiin ambito comunitario, assistenzialee occupazionaleData: 27 ottobre 2016Luogo: Sala Convegni Ordine Medici di GenovaDestinatari: medici chirurghi ECM: richiesti Per info: ETAGAMMA tel. 010 8370728

La Biblioteca Medica Virtuale della FNOMCeO - La disponibilità in un click di 2500 riviste full text tra medicina e odontoiatria e di decine di migliaia di abstract. L’accesso libero e completo a migliaia di articoli scientifici, normalmente leggibili solo a pagamento. Un ventaglio di 4000 schede di educazione per il paziente su malattie, terapie, prevenzione, stili di vita. Sono solo alcune delle possibilità che la FNOMCeO offre, da settembre, ai propri iscritti tramite una convenzione con la EBSCO Infor-mation Services di Boston, uno dei principali fornitori mondiali di banche dati di letteratura scientifica.Testo del comunicato: www.fnomceo.it

STRUMENTARIO CHIRURGICOBILANCEAUSILI PER DISABILI E ANZIANI(ANCHE A NOLEGGIO)ARREDAMENTOELETTROMEDICALIGINECOLOGIAELETTROBISTURILAMPADE MEDICALIDIAGNOSTICA ECG, AUDIOMETRIAEMERGENZA E PRONTO SOCCORSOSTERILIZZAZIONE - VETERINARIA

ARTICOLI SANITARIVia V. Vitale 26 GenovaTel. 010 5220296www.sa-ge.it

SA.GE.

Elettrocardiografo

Poltronaginecologica

Attrezzatura e arredi per studi medici

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GENOVA MEDICA/SETTEMBRE 2016 29

Recensioni

ATLANTE DI TECNICHE CHIRURGICHE NEL TRAUMA di Demetriades, Inaba - Edizioni Piccin euro 115.00 per i lettori di “G. M.” euro 100.00

Scopo di questo Atlante, riccamente il-lustrato, è fornire un valido aiuto in sala operatoria ai chirurghi che si occupano dei traumatizzati. È pensato per es-sere un rapido riepilogo dell’anatomia

fondamentale, della sequenza procedurale e delle insidie associate a queste procedure. Ideale per i tirocinanti, così come per chi esercita, come rapida review delle procedure più e meno comunemente eseguite prima di accedere alla sala operatoria.

Robbins e Contran ATLANTE DI ANATOMIA PATOLOGICA di Klatt e C. - Edizioni EDRAeuro 49.00 per i lettori di “G. M.” euro 43.00

Questo atlante racchiude le cono-scenze di base dei testi di Robbins in un formato essenzialmente “visivo”, pensato per agevolare l’apprendi-mento degli studenti. Il testo è infatti

concepito come uno strumento integrativo al Rob-bins e Cotran “Le basi patologiche delle malattie”.

IMAGING ORTOPEDICOa cura di The Medical Letter - CIS Editoreeuro 260.00 per i lettori di “G. M.” euro 220.00

Questa sesta edizione, Imaging Or-topedico - Un approccio pratico alla diagnostica per immagini del siste-ma muscolo-scheletrico, riconferma i suoi princìpi ispiratori e consolida ed

espande i suoi obiettivi.

HANDBOOK OF GASTROENTEROLOGY AND LIVER DISEASES di G. Silecchia, V. Bacci, R. Baisi - Società Editrice Universoeuro 65.00 per i lettori di “G. M.” euro 55.00

The need to have a student-friendly dedicated textbook and a valuable resource for academic staff has prompted important contributions by a number of European gastroentero-logists and hepatologists. They have

been gathered into this handbook, which focuses on what students need to know today regarding the epidemiology, pathophysiology, diagnosis and treatment of digestive and liver diseases.

ATLANTE RM E ANGIO RMin patologia muscoloscheletrica:le piccole articolazionidi G. e F. Liessi - Edizioni Piccineuro 235.00 per i lettoridi “G. M.” euro 200.00

ANATOMIA TOPOGRAFICA DI MUNARIdi R. De Caro - Edizioni Piccineuro 39.00 per i lettori di “G. M.” euro 35.00

L’opera del prof. Munari è destina-ta sia agli studenti di medicina, di odontoiatria, delle classi sanitarie che possono aggiungere alla fase analitica descrittiva sistematica la fase della “Anatomia epicritica”, sin-

tetica, che al medico nella sua pratica quotidiana.

Libreria Internazionale Medico Scientifica “Frasconi”[email protected] www.libreriafrasconigenova.itCorso Aldo Gastaldi, Genova - Telefono 010 522 0147

Atlante di ANATOMIA ECOGRAFICAE BIOMECCANICA MUSCOLO-SCHELETRICAdi S. Galletti - Edizioni Piccineuro 235.00 per i lettori di “G. M.” euro 200.00 (su prenotazione)

RANG & DALE FARMACOLOGIAdi H.P. Ran, J.M. Ritter, R.J. FlowerSocietà Editrice Universoeuro 99.00 per i lettori di “G. M.” euro 85.00

Questo testo è considerato, a livello nazionale ed internazionale, un testo di riferimento fondamentale per l’in-segnamento e lo studio della farma-cologia nei corsi di laurea delle Facol-

tà di Medicina e Chirurgia e di Farmacia.

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NOTIZIE DALLA CAO

Giuseppe RenzoPresidente CAO Nazionale

La Commissione Albo Odontoiatri nazionale prevede, fra i suoi compiti, la promozione dei valori etico-deontologici e culturali del-

la nostra professione. La CAO ha già previsto, in quest’ottica, una rete nazionale di rappresentanti ordinistici provinciali nonché di referenti, individua-ti sul territorio, per quanto concerne la prevenzione del carcinoma del cavo orale. Questo argomento è stato affrontato presso la nostra sede ordinistica di Genova il 20 maggio scorso in un interessante incontro svoltosi in due fasi: la prima, divulgativa, aperta alla cittadinanza, ai giornalisti e ai profes-

Corso su “I Bifosfonati”La CAO sempre vicinaagli odontoiatri per la tuteladella salute dei cittadini

sionisti, la seconda parte, scientifica, riservata agli iscritti all’Ordine. Ultimamente gli odontoiatri si trovano a curare pazienti che assumono, per mo-tivi oncologici o di osteoporosi, farmaci che anno-verano, tra i possibili effetti, indesiderati l’osteone-crosi dei mascellari quale complicanza di interventi odontoiatrici. La CAO ha, quindi, costituito, anche per questo argomento, una rete nazionale di re-ferenti provinciali incaricati di organizzare incontri finalizzati alla “prevenzione delle osteonecrosi delle ossa mascellari associate a farmaci an-tiriassorbitivi e antiangiogenetici”. Il Coordinamento Scientifico si avvale della colla-borazione della Società Italiana di Patologia e Me-dicina Orale (S.I.P.M.O.) che vede, quale referente per i corsi in Liguria, la prof.ssa Monica Pente-nero del Dipartimento di Oncologia dell’Università degli Studi di Torino. La CAO di Genova organiz-zerà un incontro sabato 17 dicembre 2016 nella sua Sala Congressi. Questo incontro seguirà le linee di impostazione nazionale dell’Ordine e della

Giorgio Inglese GanoraMembro CAO Genova e ReferenteCAO Genova Progetto Nazionale prevenzione delle osteonecrosi delleossa mascellari associate a farmaci

Cari colleghi, nella continua opera di co-ordinamento e di reciproca informazione che da sempre la CAO Nazionale porta

avanti con continuità d’azione, desidero segnalar-vi l’allegata sentenza della Corte di Cassazione civile del 26/6/2015 n.13307 che sancisce la nullità assoluta di qualsiasi rapporto contrattua-le fra l’odontotecnico e il cliente. La sentenza è particolarmente interessante in quanto estre-mamente recente e perchè conferma la piena vigenza dell’art. 11 del R.D. 31/5/1928 n.1334 che vieta qualsiasi operazione e manovra da par-

Esercizio abusivo della professione odontoiatrica

te degli odontotecnici nei confronti dei pazienti. Ovviamente, tali interventi sono di esclusiva com-petenza dei legittimi esercenti l’odontoiatria.E’ importante sottolineare che la sentenza stabi-lisce che il rapporto contrattuale, eventualmen-te intercorso tra odontotecnico e cliente, non è semplicemente annullabile ma è nullo in maniera assoluta e tale nullità deve essere rilevata, anche d’ufficio, dal Giudice. E’ un’ennesima conferma che certi convincimenti non erano frutto di perso-nali valutazioni. Le affermazioni più volte enuncia-te che trattasi di inaccettabili invasioni di campo (non contrastate e anzi subite supinamente da una parte della categoria anche nei contesti isti-tuzionali) trovano riscontro, invece, nelle regole legali che garantiscono il nostro esercizio profes-sionale e che permettono al Giudice di intervenire a dichiarare, anche d’ufficio, la nullità assoluta di qualsiasi rapporto contrattuale che leghi l’odonto-tecnico al cliente.

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GENOVA MEDICA/SETTEMBRE 2016 31

Martedì 22 novembre 2016 avrà luogo presso la sala convegni dell'Ordine dei Medici di Genova, con orario 20.30 -

23, un altro bel corso nato dalla collaborazione di ANDI e CAO, secondo una formula che sem-bra trovare il favore dei partecipanti che seguono sempre più numerosi; l'argomento trattato inte-ressa diverse categorie mediche, infatti il titolo dell'incontro è: “La ricetta e la certificazione in ambito sanitario libero-professionale: istruzioni

Uberto PoggioComponente la Commissione Medicine non Convenzionali OMCeOGESegretario Culturale ANDI Ge

per l’uso” aperto ad odontoiatri, medici chirurghi e farmacisti. Ci si propone di fare chiarezza sui limiti prescrittivi riguardanti le diverse categorie libero-professionali: la prescrizione sul ricettario bianco, quello rosso (adesso caduto in disuso), con cenni sulla futura evoluzione della prescrizio-ne, la ricetta dematerializzata, il fascicolo sanitario elettronico e la progressiva entrata in vigore del sistema. Ci aiuteranno in questo il dr. Alessan-dro Bonsignore Medico Legale e Vice Presi-dente dell’Ordine dei Medici di Genova, la dr.ssa Monica Puttini Odontoiatra, Medico Legale e Tesoriere dello stesso Ordine, l’avvocato Ales-sandro Lanata consulente legale per l’Ordine ed il dr. Giuseppe Castello farmacista e Presidente dell’Ordine dei Farmacisti. Il corso sarà accredita-to ECM per tutte le categorie interessate.Vi aspettiamo numerosi!

La prescrizione in ambitolibero-professionale

S.I.P.M.O. pensate per fornire agli odontoiatri tutti gli strumenti culturali ed operativi per accompa-

gnare la nostra professione ad una corretta valu-tazione diagnostica e terapeutica.

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riaNOTIZIE DALLA CAONOTIZIE DALLA CAO

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GENOVA MEDICA/SETTEMBRE 201632

l ANDI Genova - ANDI Liguria: 010 581190 - [email protected] - [email protected] Cenacolo Ligure: 010 4222073 - [email protected] e20 srl: 010 5960362 - [email protected] SIA (Simposio in Amicizia): vedi e20srl, 010 5960362 - [email protected]

Per info e iscrizioni

SETTEMBREGiovedì 29 - SIA: Layers: semplicità ed este-tica. Relatore: Jordi Manauta. Sede: Starhotel President Genova.Venerdì 30 - ANDI Genova: Corso BASE R.S.P.P., secondo D.Lgs. 81/08 - parte in AULA - 1° incontro di 3. Relatori: Tutor 81/08 ANDI Genova. Sede: Sala Corsi ANDI Genova.

OTTOBRESabato 1 - ANDI Genova: Implantoprotesi, tra low cost, qualità e realtà. Relatore: Roberto Maf-fei. Sede: Sala Corsi ANDI Genova.

Martedì 4 - CENACOLO: Allineatori invisibili. Relatore: Filippo Cipriani - Odt. Antonio Gualco. Sede: Circolo Ufficiali, Via San Vincenzo 68.

Venerdì 7 e sabato 8 - ANDI Genova: Corso BASE R.S.P.P., secondo D.Lgs. 81/08 - parte in AULA - 2° e 3° incontro di 3. Relatori Tutor 81/08 ANDI Genova. Sede: Sala Corsi ANDI Genova.

Venerdì 7- Sabato 8 - e20: Alassio e L’arte del Sorriso. Relatori vari. Sede: Palasport di Alassio.

Venerdì 7- Sabato 8 - e20: La tecnica bidimen-sionale - Corso Avanzato. Relatori: Riccardo Elle-ro, Patrizia Lucchi. Sede: Studio dr. Riccardo Ellero.

Martedì 11 - ANDI Genova: Traumatologia den-tale: aspetti endodontici, ricostruttivi, ortodonti-ci e medico legali. Relatori: Zerbinati Massimo, Riccardo Ammannato, Parodi Marcello e Grimau-do Giovanni Sede: Sala Corsi ANDI Genova.

Venerdì 14 e Sabato 15 - e20: Corso di Odon-toiatria Estetica: Viso e Sorriso. Relatore: Mirco Fiorini. Sede: Sala Corsi e20.

Venerdì 14 e sabato 15 - ANDI Genova: Corso sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro per la figura di R.L.S. (per dipendenti), secondo D.Lgs. 81/08 - 3° e 4° incontro di 4. Relatori: Tutor 81/08 ANDI Genova. Sede: Sala Corsi ANDI Genova.

Martedì 18 - SIA: L’adesione come base portan-te dell’Odontoiatria moderna. Relatore: Lorenzo Breschi. Sede: Starhotel President Genova.

Venerdì 21 e sabato 22 - ANDI Genova: Corso 81/08, Art. 37 per dipendenti di studio diverse da RLS. Relatori: Tutor 81/08 ANDI Genova. Sede: Sala Corsi ANDI Genova.

Sabato 22 - CENACOLO: 8° Congresso Nazio-nale COCI (Confederazione Odontostomatologia Culturale Italiana) II Memorial Felice Antonio Nuc-ci - Odontoiatria Socialmente Sostenibile.Relatori vari. Sede: Hotel Bristol, Via XX settem-bre, Genova.

Venerdì 28 - ANDI Genova: BLS D RETRAI-NING - Corso sulle emergenze di Pronto Soc-corso e Rianimazione Cardiopolmonare. Relatore: Paolo Cremonesi. Sede: Sala Corsi ANDI Genova.

Sabato 29 - ANDI Genova: BLS D BASE - Cor-so sulle emergenze di Pronto Soccorso e Riani-mazione Cardiopolmonare. Relatore: Paolo Cre-monesi. Sede: Sala Corsi ANDI Genova.

Calendario Culturale Congiunto Genovese(settembre - ottobre 2016)

NOTIZIE DALLA CAO

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STRUTTURE CONVENZIONATE CON IL SSN INDIRIZZO E TEL.

IST. BIOTEST ANALISI GENOVADir. San.: Dr. F. Masoero Via Maragliano 3/1 Spec.: Igiene e Med. Prev. 010/587088R.B.: D.ssa P. Rosselli Spec. CardiologiaPunto prelievi: Via Vastato 44/1 Recco tel. 0185/720277 Sito Internet: www.biotestgenova.it E-mail: [email protected]

IST. IL BALUARDO GENOVA

Dir. San.: Dr. M. Canepa Porto AnticoSpec.: Ematologia clinica e di labor. 010/2471034Dir. Tec. IIB: Dr. P. Tortori Donati www.ilbaluardo.itSpec.: Neuroradiologia [email protected]. Tec. ex TMA: Dr. A. GambaroSpec.: RadiologiaDir. Tec.: Dr. M. Casaleggio Spec.: Fisiatria Altri centri:Via Montallegro, 48 (ex TMA) 010/3622923Corso De Stefanis, 1(ex Morgagni) 010/8391235Via G. Torti, 30-1 010/513895Via P. Gobetti 1-3 010/3622916Via Vezzani 32 R 010/7407083Via Bari, 48 (c/o CRI) 010/232846

SPECIALITÀ

IST. CIDIMU S.p.A. Diagnostico GENOVA

Dir. Sanitario D.ssa I. Fulle P.sso Ponte Carrega, 30 RResp. Terapia fisica: Dr.ssa Clelia Sibilio 010/8902111E-mail: [email protected] Fax 010/8902110Sito Internet: www.cidimu.it

IST. CICIO Rad. e T. Fisica GENOVAISO 9001:2000Dir. San. e R.B.: Dr. G. Cicio C.so Sardegna 280 RSpec.: Radiologia 010/501994Sito Internet: www.istitutocicio.it fax 010/8196956

CENTRO RADIOLOGICO E FISIOTERAPICO GE - BUSALLA

Dir. San. e R.B.: Dr. Carlo Alberto Melani Via Chiappa 4Spec.: Radiologia Medica 010/9640300Resp. Terapia fisica: Dr. Franco CiveraSpec.: Fisiatria

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RX RT TF DS RM

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PC ODS RX TF S DS TC RM

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IST. BIOMEDICAL GENOVA

Dir. San.: Dr. M. Pierri Specialista Igiene e Tecniche Osp. Via Prà 1/BDay Surgery: Dr. C. Pecis Spec. Chirurgia D’Urgenza e PS 010/663351 Dermatologia: D.ssa Romagnoli Spec. Dermatologia www.biomedicalspa.comLaboratorio Analisi: d.ssa C. Tomolillo Biologa Spec. Patologia C. [email protected]: Dr. M. Oddone Spec. Radiodiagnostica Terapia Fisica: D.ssa E. Marras Spec. Med. Fisica e Riabilitaz.Medicina Sport: Dr. A. Boccuzzi Spec. Medicina dello SportPoliambulatorio specialistico Punto Prelievi GE.-PEGLI - 010/6967470Dir. Tec.: D.ssa M. Schiavo spec. Endocrinologia Via Teodoro di Monferrato 58rPoliambulatorio specialistico Punto Prelievi GE.-SESTRI PONENTEDir. Tec.: Dr. S. Gatto Medico Chirurgo Vico Erminio,1/3/5 r - 010/6533299Poliambulatorio specialistico Punto Prelievi MELE - GE.Dir. Tec.: Dr. M. Pierri Spec. Igiene e Med. Preventiva Via Provinciale 30 - 010/2790114Poliambulatorio specialistico Punto Prelievi ARENZANO - GE.Dir. Tecnico: d.ssa T. Mustica Spec. in Cardiologia C.so Matteotti, 8/2 - 010/9123280

STRUTTURE ACCREDITATE (PROVINCIA DI GENOVA)L’editore è responsabile solo della veste grafica e non dei dati riguardanti le singole strutture

RX TF DS

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STRUTTURE CONVENZIONATE CON IL SSN INDIRIZZO E TEL.

IST. D.I.T. Diagnostica per Immagini del Tigullio CHIAVARI (GE)(di Villa Ravenna)

Dir.Tec. e R.B.: Prof. A. Taccone Via Nino Bixio 12 P.T.Spec. in Radiologia 0185/324777E-mail: [email protected] Fax 0185/324898 Sito Internet: www.villaravenna.it

IST. EMOLAB GENOVAcertif. ISO 9001/2000Dir. San. e R.B.: G. B. Vicari Via G. B. Monti 107rSpec.: Medicina Nucleare 010/6457950 - 6451425R.B.: Dr. G. Carlotti Spec.: Radiologia Via Cantore 31 D 010/6454263Via Montezovetto 9/2 010/313301Sito Internet: www.emolab.it

IST. Il CENTRO CAMPO LIGURE (GE)Dir. San.: Dr. G. Pistocchi Via Vallecalda 45Spec.: Radiologia 010/[email protected] 010/920909Analisi cliniche di laboratorio in forma privata

IST. IRO Centro Diagnostico GENOVAcertif. ISO 9002 Dir. Tec. e R.B.: Dr. L. Reggiani Via San Vincenzo, 2/4Spec.: Radiodiagnostica “Torre S. Vincenzo”R.B.: D.ssa R. Gesi Spec.: 010/561530-532184Oculistica e Oftalmologia www.iro.genova.itR.B.: Dr. M. V. Giacobbe Spec.: Med. dello sport

IST. LAB GENOVAcertif. ISO 9001-2008 Dir. Tec.: D.ssa F. Oneto Via Cesarea 12/4Biologa Spec.: Microbiologia 010/581181 - 592973Punti prelievi:C.so Europa 1110 (Quarto Castagna) 010/0898851C.so Magenta 15 r (zona Castelletto) 010/0899500Sito Internet: www.lab.ge.it

IST. MANARA Diagnostica per Immagini GE - BOLZANETO

Dir. San.: Dr. M. Manara Via Custo 11 r.Spec.: Radiologia Medica 010/7455063Sito Internet: www.studiomanara.come-mail: [email protected]

SPECIALITÀ

IST. SALUS GENOVAcertif. ISO 9001:2008 Dir. San. e R.B.: Dr. E. Bartolini P.zza Dante 9Spec.: Radiologia Igiene Med. Prev. 010/586642

IST. RADIOLOGIA RECCO GE - RECCO

Dir. San. e R.B.: Dr. C. A. Melani P.zza Nicoloso 9/10Spec.: Radiodiagnostica 0185/720061Resp. Terapia fisica: Dr. F. Civera Spec.: Fisiatria

RX S DS TC RM

PC RX TF S DS RM

RX S DS RM

PC RIA S

RX S DS TC RM

RX RT TF DS RM

PC RX TF S DS TC RM TC-PET

PC RIA RX S DS

IST. CIDIMU S.p.A. Diagnostico e Fisioterapico GE - Rivarolo

Dir. Sanitario D.ssa I. Fulle Via Vezzani 21 RResp. Terapia fisica: Dr. Sergio Tanganelli 010/8903111E-mail: [email protected] Fax 010/8903110

RX TF S DS

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PC TF S DS DIAGNOSTICA MEDICA MANARA GE - BOLZANETO

Dir. San.: Dr. M. Manara Spec. Radiologia Via Custo 5EDir. San.: Dr. G. Odino spec. Microbiologia 010/7415108Dir. San.: Dr. G. Delucchi spec. Fisiokinesi ortop.Dir. San.: Dr. F. Amodeo spec. [email protected] Punto prelievi: via Gianelli 94/c Quinto 010/[email protected]

LABORATORIO ALBARO GENOVAcertif. ISO 9001:2000Dir. San. e R. B. Prof. R. Bonanni Spec. in Via P. Boselli 30Ematologia, Microbiologia Medica, 010/3621769Anatomia Patologica Num. V. 800060383R.B.: L. De Martini Spec.: Radiologia R.B.: Prof. M.V. Iannetti Spec.: Cardiologia R.B.: Dr. G. Zandonini Spec.: Fisiatria www.laboratorioalbaro.com

PC RIA RX TF S DS TC RM

STRUTTURE CONVENZIONATE CON IL SSN INDIRIZZO E TEL.

IST. TARTARINI GE - SESTRI P.

Dir. Tec.: Dr. F. Zamparelli Spec.: Radiologia P.zza Dei Nattino 1Dir. Tec.: Dr. M. Della Cava 010/6531442 Spec.: Med. fisica e riabil. fax 010/6531438

IST. TMA - TECNOLOGIE MEDICHE AVANZATE (vedi Istituto Il Baluardo)

TIR - TURTULICI ISTITUTO RADIOLOGICO GENOVA

Dir. San.: Dr.ssa I. Turtulici Via Colombo, 11-1° pianoSpec.: Radiodiagnostica 010/593871

LEGENDA:PC (Patologia Clinica)TF (Terapia Fisica)R.B. (Responsabile di Branca)Ria (Radioimmunologia)

S (Altre Specialità)L.D. (LiberoŒ Docente)MN (Medicina Nucleare in Vivo)DS (Diagnostica strumentale)RX (Rad. Diagnostica)

TC (Tomografia Comp.)RT (Roentgen Terapia)RM (Risonanza Magnetica)TC-PET (Tomografia ad emissione di positroni)ODS (One Day Surgery)

Per variazioni riguardanti i dati pubblicati: tel. 010 582905 o e-mail [email protected]

SPECIALITÀ

STRUTTURE NON CONVENZIONATE CON IL SSN INDIRIZZO E TEL. SPECIALITÀ

RX RT TF S DS RM

RX RT DS TC RM

PIU’KINESI IN CARIGNANO (Montallegro) GENOVA

Dir. San.: Dr. L. Spigno Via Corsica 2/4R.B.: Dr. Marco Scocchi 010/587978Spec.: Medicina Fisica e Riabilitazione fax 010/5953923www.montallegro.it - [email protected]

TF S

STUDIO GAZZERRO GENOVA

Dir. San.: Dr. C. Gazzerro Piazza Borgo Pila, 3Spec.: Radiologia 010/588952www.gazzerro.com fax 588410

RX S DS TC RM

VILLA RAVENNA CHIAVARI (GE)

Dir. San.: Dr. A. Guastini Via Nino Bixio, 12Spec.: Chirurgia Generale 0185/324777Spec.: Chirurgia Vascolare fax 0185/[email protected] - [email protected]

ODS S DS

STATIC GENOVA GENOVA certif. ISO 9001/2000

Dir. San. e R.B. FKT: Dr.ssa Chiara Giusti Via XX Settembre 5Spec.: Fisiatria 010/543478

TF

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“SINGLE” (nel caso si tratti di unico componente previsto nello stato di famiglia)

Le possibilità di adesione sono due:

“NUCLEO” (nel caso che si tratti di tutti i componenti previsti nello stato di famiglia)

Acmiwww.acminet.itACMI ha stipulato una vantaggiosa convenzione per il RIMBORSO

DELLE SPESE MEDICHE aderendo alla Cassa di Assistenza Sanitaria

SANINT, la più importante d’Italia.

La Cassa di Assistenza è un’associazione senza fine di lucro che persegue

la finalità di promuovere, realizzare ed erogare a favore dei propri

beneficiari prestazioni assistenziali a carattere sociale e/o sanitario.

La Cassa SANINT si avvale per la sua gestione di una centrale operativa

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2° livello e di 336,00 euro per i medici specializzandi, la copertura prevede un massimale di

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