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Genova Parcheggi S.p.a. Società Unipersonale Viale Brigate Partigiane, 1-1A 16129 Genova P. IVA 03546590104

PIANO DI EMERGENZA INTERNO – rev. 01

Documento redatto in collaborazione con il T.I.A.L. Andrea Sut 2

Sommario

1. PREMESSA ...................................................................................................................................................................................................... 3

1.1 LAVORI IN APPALTO .......................................................................................................................................................4

1.2 OBIETTIVI DEL PIANO .....................................................................................................................................................4

1.3 CLASSIFICAZIONE DELLE EMERGENZE ......................................................................................................................4

2. ANAGRAFICA AZIENDALE .............................................................................................................................................................................. 5

2.1 DATI IDENTIFICATIVI ......................................................................................................................................................5

2.2 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO .............................................................................................6

2.3 SQUADRA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE ...........................6

2.4 ORGANIZZAZIONE DELLA SQUADRA ANTINCENDIO IN CASO DI EMERGENZA .....................................................7

3. DESCRIZIONE AMBIENTI DI LAVORO E VIE DI ESODO ............................................................................................................................... 10

4. SISTEMA DI RILEVAZIONE E ALLARME INCENDIO ..................................................................................................................................... 11

5. ESERCITAZIONI E VERIFICHE DELLE PROVE PERIODICHE .................................................................................................................... 12

5.1 VERIFICHE PERIODICHE SEMESTRALI ANTINCENDIO ............................................................................................12

5.2 CONTROLLO PERIODICO .............................................................................................................................................12

5.3 PROVA PERIODICA DI EVACUAZONE.........................................................................................................................12

6. MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA..................................................................................................................... 13

6.1 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO .......................................................................................13

6.2 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI SCOSSA SISMICA..........................................................................15

6.3 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI ALLUVIONE ....................................................................................15

6.4 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI FUGA DI GAS .................................................................................17

6.5 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TROMBA D’ARIA ............................................................................17

6.6 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO DELLE PERSONE IN CASI DI MINACCIA ARMATA..........................................18

6.7 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PRESENZA DI PRODOTTI CHIMICI PERICOLOSI .......................18

7. MODALITA’ DI EVACUAZIONE IN CASO DI INCENDIO .................................................................................................................................. 19

7.1 PROCEDURE DI ALLARME ...........................................................................................................................................19

8. PROCEDURE PER LE CHIAMATE DI EMERGENZA ....................................................................................................................................... 22

8.1 METODOLOGIA DI CHIAMATA VIGILI DEL FUOCO ....................................................................................................22

8.2 METODOLOGIA DI CHIAMATA PRONTO SOCCORSO ...............................................................................................22

9. ALLEGATI ....................................................................................................................................................................................................... 22

ALLEGATO I - NUMERI TELEFONICI DI EMERGENZA ALLEGATO II – GLOSSARIO ALLEGATO III – VADEMECUM ALLEGATO IV – PLANIMETRIA D’EMERGENZA [TIPO]

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11.. PPRREEMMEESSSSAA

Il Piano di Emergenza comprende le azioni, le procedure e i comportamenti da seguire da

parte di tutti (lavoratori, lavoratori in appalto (art. 26 del D. Lgs. 81/08), clienti, fornitori e comunque

tutti coloro che frequentano i locali della struttura in oggetto), in caso di situazione di emergenza.

Il Piano di Emergenza ha la finalità di assicurare un pronto intervento da parte del personale interno e

in particolare dei designati all’emergenza per prevenire o limitare danni a persone e cose.

Il presente Piano risulta complementare alle misure di prevenzione e protezione di cui al Documento

di Valutazione dei rischi (artt. 17, 18 del D. Lgs. 81/08) e al Documento di Valutazione dei rischi

incendio (art. 2 del D.M. 10 marzo 1998).

Durante la stesura del presente Piano di Emergenza sono stati consultati:

Il R.S.P.P. Tecnico di Igiene Ambientale e del Lavoro Andrea Sut;

Il R.L.S. Sig. Danilo Pestarino;

I Lavoratori.

Le disposizioni di seguito riportate sono parte integrante del bagaglio formativo ed informativo di

tutto il personale impiegato presso la struttura, il quale è direttamente coinvolto nell’attuazione delle

misure previste a contenimento del rischio residuo presente nell’attività in questione.

Il Piano di Emergenza dovrà periodicamente essere analizzato e controllato per verificarne la

funzionalità ed eventualmente corretto ed adeguato a nuove esigenze e tecniche che garantiscono

maggior sicurezza; inoltre lo stesso è stato redatto tenendo conto delle procedure descritte sul Piano

di Emergenza per l’intero complesso.

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1.1 LAVORI IN APPALTO

A tutte le ditte/lavoratori autonomi con contratto di appalto/somministrazione/opera, prima

dell’inizio lavori, viene fornito una copia del D.U.V.R.I. ed un estrapolato del presente piano di

emergenza. Le stesse partecipano alle eventuali riunioni di coordinamento tra le imprese ed in caso di

necessità alle esercitazioni antincendio.

1.2 OBIETTIVI DEL PIANO

Il presente piano tende a perseguire i seguenti obiettivi:

� affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti e riportare rapidamente la

situazione in condizioni di normale esercizio;

� dare precedenza ad eventuali persone disabili durante l’evacuazione dei locali;

� consentire, attraverso un’adeguata segnaletica in rapporto all’ambiente e alla conoscenza di questo

da parte dei lavoratori e di eventuali persone esterne, un facile orientamento dei percorsi di fuga e

delle uscite di piano in caso di emergenza;

� pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia all’interno che all’esterno;

� pianificare le procedure di evacuazione dai locali verso i punti di raccolta / luoghi sicuri;

� coordinare i servizi di emergenza e lo staff tecnico;

� prevenire o limitare i danni all’ambiente e alle proprietà.

1.3 CLASSIFICAZIONE DELLE EMERGENZE

Le emergenze ipotizzabili possono essere classificate nelle seguenti categorie:

� emergenze incendio di origine interna o esterna;

� emergenze esterne dovute a fenomeni metereologici o naturali di particolare gravità (trombe

d’aria, terremoti, allagamenti, alluvioni ecc.);

� interventi sanitari di urgenza (per traumi, incendi, malori).

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22.. AANNAAGGRRAAFFIICCAA AAZZIIEENNDDAALLEE

2.1 DATI IDENTIFICATIVI

DENOMINAZIONE SOCIALE: GENOVA PARCHEGGI S.P.A.

FORMA GIURIDICA: Società per Azione

PARTITA IVA: 03546590104

SEDE LEGALE ED OPERATIVA (VIA E N° CIVICO): Viale Brigate Partigiane, 1-1A

CAP / CITTÀ: 16129 Genova (GE)

UNITÀ LOCALE:

VIA E N° CIVICO: Viale Brigate Partigiane, 1-1A

CAP / CITTÀ: 16129 Genova (GE)

TELEFONO: +39 010 53.98.71

FAX: +39 010 53.04.728

ATTIVITÀ SVOLTA: Terziario (gestione parcheggi)

LEGALE RAPPRESENTANTE: Sig. Giovanni Battista Seccacini

DIRETTORE GENERALE: Sig. Claudio Gavazzi

DITTE / LAVORATORI AUTONOMI CON CONTRATTO DI APPALTO

PRESENTI NELLA STRUTTURA: CAR SHARING (Piano primo)

TIPOLOGIA DI RISCHIO (AI SENSI DEL D.M. 10/03/98): BASSO

N° USCITE DI SICUREZZA: 5 [Piano primo] 1 [Uscita di piano – Piano primo] 2 [Piano terra]

N° PUNTI DI RACCOLTA: 1 [Piano terra – Adiacente ad ACI] 1 [Piano primo – Adiacente scala di emergenza]

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2.2 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO

LEGALE RAPPRESENTANTE / DATORE DI LAVORO: Sig. Claudio Gavazzi

RESPONSABILE DEL S.P.P.: T.I.A.L. Andrea Sut

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA: Sig. Danilo Pestarino

MEDICO COMPETENTE: Dott. Andrea Mari

ADDETTI DEL PRIMO SOCCORSO: Sig. Parodi Luca [gruppo B - 12 ore] Sig.ra Ferraresi Sonia [gruppo B - 12 ore]

Sig.ra Franca Tonelli [gruppo B - 12 ore]

Sig. Marco Galdi [gruppo B - 12 ore]

Sig. Danilo Pestarino [gruppo B - 12 ore]

Sig. Paolo Cadelago [gruppo B - 12 ore] Sig. Carlo Orsuto [gruppo B - 12 ore] Sig. Manuel Caiti [gruppo B - 12 ore]

Sig. Mauro Gaeta [gruppo B - 12 ore]

Sig. Marcello Gaeta [gruppo B - 12 ore]

Sig. Gabriele Demutti [gruppo B - 12 ore]

2.3 SQUADRA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

Valutato il rischio di incendio in cui rientra l’attività, sono stati designati n. 22 addetti incaricati

dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze.

I Lavoratori designati hanno frequentare idoneo corso di formazione “tipo A – rischio basso”, per

addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, secondo i contenuti

minimi previsti dall’allegato IX del D.M. 10/03/98.

Nelle funzioni di routine per la prevenzione incendi la squadra antincendio dovrà osservare i seguenti

compiti:

- controllare e segnalare guasti o manomissioni ai sistemi di sicurezza;

- verificare che le vie di passaggio (corridoi, scale, uscite) siano sempre sgombri;

- verificare l’efficienza dei sistemi ed impianti di sicurezza (estintori portatili);

- controllare che tutte le apparecchiature elettriche, che non devono restare in servizio, siano messe fuori

tensione;

- controllare che tutti i materiali infiammabili siano stati depositati in luoghi sicuri;

- verificare che siano sempre rispettato il divieto di fumare.

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I ruoli svolti dagli addetti della squadra antincendio a fronte di un’emergenza sono riportati nel cap.

2.5 del presente Piano di Emergenza.

Qui di seguito sono riportati i nominativi degli addetti.

NOMINATIVO FORMAZIONE

SIG.RA FULVIA AVVENENTE RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. CARLO BENVENUTO RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. DAVIDE BRUZZESE RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. PAOLO CADELAGO RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. MANUEL CAITI RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. GABRIELE DEMUTTI RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG.RA VERONICA FAVERO RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. BACHISIO FROLDI RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. MARCELLO GAETA RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. MAURO GAETA RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. MARCO GALDI RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. ALESSIO LAZZARO RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. NICOLA LOPEDALE RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG.RA ALESSANDRA MORESCO RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG.RA DEBORA PALMIERI RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG.RA LUISA PARODI RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. IGNAZIO PIA RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG.RA ERIKA PERETTI RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. FABRIZIO RAVERA RISCHIO BASSO (4 ORE)

SIG. ALESSIO LAZZARO RISCHIO BASSO (4 ORE) COORDINATORE DELLA SQUADRA ANTINCENDIO: Responsabili in turno

2.4 ORGANIZZAZIONE DELLA SQUADRA ANTINCENDIO IN CASO DI EMERGENZA

L’attività lavorativa all’interno dei vari centri viene svolta con i seguenti orari:

� BLU AREA dal lunedì al venerdì - dalle ore 8.45 alle 12.30 e dalle ore 13.30 alle 17.45; - dalle ore 8.oo alle 16.oo; - dalle ore 8.30 alle 13.oo e dalle ore 14.oo alle 17.30; - dalle ore 8.30 alle 16.30; - dalle ore 8.45 alle 13.30 e dalle ore 14.30 alle 17.45.

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� ADDETTI TVCC dal lunedì al sabato

- dalle ore 6.oo alle 14.oo; - dalle ore 14.oo alle 22.oo.

� IMPIEGATI (UFFICI PRIMO PIANO): dal lunedì al venerdì

- dalle ore 9.oo alle 13.oo; - dalle ore 14.oo alle 18.oo.

� UFFICIO TECNICO dal lunedì al sabato

- dalle ore 8.oo alle 13.oo e dalle ore 14.oo alle 17.oo; - dalle ore 9.oo alle 13.oo e dalle ore 14.oo alle 18.oo: - dalle ore 9.oo alle 17.oo; - dalle ore 8.oo alle 12.30 e dalle ore 14.30 alle 18.oo; - dalle ore 8.30 alle 13.oo e dalle ore 14.oo alle 17.30.

� UFFICIO CONTAZIONE dal lunedì al venerdì

- dalle ore 7.45 alle 15.45; - dalle ore 8.30 alle 13.oo e dalle ore 14.oo alle 17.30; - dalle ore 9.oo alle 13.oo e dalle ore 14.oo alle 18.oo.

� TECNICI MANUTENZIONE IMPIANTI dal lunedì al sabato

- dalle ore 6.oo alle 14.oo; - dalle ore 7.oo alle 15.oo - dalle ore 8.oo alle 16.oo; - dalle ore 9.oo alle 17.oo; - dalle ore 10.oo alle 18.oo; - dalle ore 12.oo alle 20.oo.

L’assegnazione dei ruoli qui di seguito è avvenuta tenendo in considerazione le specifiche mansioni

dei lavoratori, i loro turni lavorativi, il fatto che presidino, nello svolgimento delle loro mansioni

lavorative, più parti dello stabile, l’ubicazione dei posti di lavoro e le eventuali assenze a fronte di

malattia, ferie, ecc., in modo da poter garantire un’adeguata organizzazione a fronte di un’eventuale

emergenza.

ADDETTI ALLE CHIAMATE DI EMERGENZA: Addetto rilevatore del principio d’incendio

ADDETTI ALL’EVACUAZIONE DEI LOCALI: Tutti gli addetti formati secondo le modalità previste dal D.M. 10 Marzo 1998

ADDETTI ALLA CONTA DEI PRESENTI: Sig.ra Fulvia Avvenente

Sig. Luca Parodi

Sig.ra Veronica Favero

Addetti emergenza in turno

ADDETTI ALL’INTERRUZIONE DELLA CORRENTE ELETTRICA: Tutti gli addetti formati secondo le modalità previste dal D.M. 10 Marzo 1998

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N.B. Le parti del presente documento “Modalità di comportamento in caso di emergenza”,

“Modalità di evacuazione in caso di incendio” e“Procedure per le chiamate di emergenza” sono

distribuite a tutti i lavoratori presenti nella struttura e ai datori di lavoro/lavoratori autonomi delle ditte

esterne che svolgono attività manutentive all’interno della stessa. Agli addetti emergenza è stato

consegnato il “VADEMECUM per l’addetto antincendio” con le specifiche ed i comportamenti da

adottare durante l’evacuazione dei locali.

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33.. DDEESSCCRRIIZZIIOONNEE AAMMBBIIEENNTTII ddii LLAAVVOORROO ee VVIIEE ddii EESSOODDOO

La struttura è ubicata nel Comune di Genova (GE), in un’area presidiata principalmente da

attività del terziario ed edifici adibiti a civile abitazione.

Il Comando dei Vigili del Fuoco più vicino è ubicato a ca. 9 minuti di distanza (Via Albertazzi).

La postazione del servizio ambulanze, Croce Rossa Italiana, più vicina è ubicata a ca. 1 minuto di

distanza dalla struttura (Via Olivieri Alessio).

L’immobile è raggiungibile dai mezzi di soccorso tramite viabilità ordinaria.

L’accesso allo stesso è possibile tramite Viale Brigate Partigiane.

L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra collegati da una scala interna (front-office e reception

uffici) e da una scala di emergenza, come previsto dalla normativa antincendio, posta su lato monti

dell’edificio. È inoltre presente un ulteriore collegamento interno nell’area definita sala conta.

L’edificio in base al tipo di attività svolta viene suddiviso nelle aree qui sotto riportate

PIANO TERRA

L’area è composta da:

� sala conta;

� front-office e ufficio responsabile aria;

� servizi igienici.

Affollamento persone max. previsto

n° max lavoratori addetti

n° lavoratori esposti a rischi particolari

n° uscite di sicurezza Luogo sicuro

50 18 0 3 Marciapiede adiacente ACI

PIANO PRIMO

L’area è composta da:

� reception;

� uffici (direzione, amministrativi, tecnici, acquisti, personale, sala ricevimenti, mensa, spogliatoi,

postazioni TVCC);

� magazzino ed archivi;

� spogliatoio;

� servizi igienici.

Affollamento persone max. previsto

n° max lavoratori addetti

n° lavoratori esposti a rischi particolari

n° uscite di sicurezza Luogo sicuro

70 40 0 6* Marciapiede scala di emergenza

* n.1 uscita definita uscita di piano

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44.. SSIISSTTEEMMAA ddii RRIILLEEVVAAZZIIOONNEE ee AALLLLAARRMMEE IINNCCEENNDDIIOO

OBIETTIVO

L’obiettivo delle misure per la rilevazione degli incendi e dei sistemi di allarme è quello di

assicurare che le persone presenti nel luogo di lavoro siano avvisate di un principio di incendio

prima che esso minacci la loro incolumità. L’allarme deve dare avvio alla procedura per

l’evacuazione del luogo di lavoro nonché l’attivazione delle procedure d’intervento.

CARATTERISTICHE GENERALI

All’interno dei locali, valutato il carico d’incendio, le dimensioni, la logistica dei locali e la

tipologia delle lavorazioni, si è ritenuto necessario installare un sistema di allarme automatico

integrato con un impianto di rilevazione fumo (targa ottica di allarme). I pulsanti di azionamento

manuale sono posti lungo i corridoi della struttura segnalati da adeguata cartellonistica e i rilevatori

posti sia al piano terra che al piano primo. Di seguito immagini relative agli elementi del sistema di

allarme utilizzati presso la struttura di Viale Brigate Partigiane, 1-1A adeguatamente mantenuti.

Targa ottico acustica “allarme incendio”

Rilevatore di fumo Pulsante di emergenza

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55.. EESSEERRCCIITTAAZZIIOONNII EE VVEERRIIFFIICCHHEE DDEELLLLEE PPRROOVVEE PPEERRIIOODDIICCHHEE

5.1 VERIFICHE PERIODICHE SEMESTRALI ANTINCENDIO

Secondo le modalità previste dall’allegato 6.2 del D.M. 10 marzo 1998, l’azienda provvede

tramite ditta specializzata a:

� controllare semestralmente la completa e corretta funzionalità degli estintori e relativo

contrassegno dei singoli cartellini;

� controllare semestralmente la completa e corretta funzionalità dell’impianto di rilevazione

fumi.

5.2 CONTROLLO PERIODICO

Gli addetti della squadra prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze,

secondo turnazione prestabilita, si occupano di attuare la sorveglianza di tipo visivo su tutti i

mezzi/sistemi di protezione attiva e passiva (estintori, vie di uscita, ecc.) presenti in azienda e di

annotare i relativi controlli su apposito registro antincendio con cadenza trimestrale.

5.3 PROVA PERIODICA DI EVACUAZONE

Periodicamente, con cadenza annuale, viene eseguita la prova di evacuazione alla quale

prendono parte tutti gli addetti antincendio, il personale presente all’interno della struttura e gli

eventuali clienti/fornitori. I verbali delle singole prove costituiscono allegati al presente Piano di

Emergenza.

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66.. MMOODDAALLIITTAA’’ ddii CCOOMMPPOORRTTAAMMEENNTTOO iinn CCAASSOO ddii EEMMEERRGGEENNZZAA

6.1 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO

- a voce;

- usando le linee telefoniche e telefoni cellulari (di proprietà dei lavoratori);

- azionando gli interruttori di allarme a comando manuale dislocati lungo i percorsi di emergenza.

Il piano di emergenza scatta con la rilevazione dell’incidente.

CHI CHIUNQUE (LAVORATORI, CLIENTI, FORNITORI, ECC.)

1

all’interno dell’azienda, si accorga di un principio di incidente, INCENDIO o altro deve:

- dare immediato allarme;

- avvisare il coordinatore e/o gli addetti della squadra antincendio;

- non utilizzare i mezzi di estinzione portatili;

- mantenere la calma;

- seguire le istruzioni impartite dagli addetti della squadra antincendio.

CHI GLI ADDETTI DELLA SQUADRA ANTINCENDIO

2

una volta allertati dovranno immediatamente:

- Se e solo se è presente un principio di incendio (Ignizione - 1a Fase della dinamica

dell’incendio), fronteggiare lo stesso con le strutture in dotazione(*);

- verificare l’eventuale presenza di feriti. (*) N.B. Ciò deve avvenire solamente quando tale azione non mette a repentaglio la propria incolumità e non ostacola o

rallenta l’evacuazione.

Non usare mai l’acqua sulle apparecchiature elettriche!

CHI GLI ADDETTI DELLA SQUADRA ANTINCENDIO

3

se le fiamme si sono estese (Propagazione - 2a Fase della dinamica dell’incendio) dovranno

attuare il piano di evacuazione:

- verificare l’eventuale presenza di feriti;

- facilitare l’accesso allo stabile dei mezzi di soccorso;

- favorire l’evacuazione delle persone presenti all’interno dello stabile;

- accertarsi che le vie di comunicazione ed evacuazione siano sgombre;

- aprire le ante delle uscite di sicurezza;

- favorire il convogliamento delle persone evacuate verso il luogo sicuro ed assicurarsi che

non si allontanino da questo.

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- staccare l’erogazione della corrente elettrica;

- chiudere la valvola del combustibile [esterna alla struttura];

- allontanare materiale combustibile che si possa trovare in prossimità dell’incendio.

CHI GLI ADDETTI ALLA CONTA DEI PRESENTI

4

una volta presenti sul Luogo Sicuro/Punto di Raccolta, devono:

- accertarsi della presenza di tutto il personale e delle persone presenti al momento

dell’emergenza mediante appello.

CHI ASSISTENZA SANITARIA

5

le persone incaricate per il primo soccorso devono assistere i feriti secondo le istruzioni

ricevute in attesa dell’intervento delle strutture esterne tempestivamente avvisate. (2*) (2*) N.B. L’assistenza sanitaria deve avvenire solamente quando si ha la certezza di non mettere a repentaglio la propria e

altrui incolumità.

Il trasporto dell’infortunato in ospedale deve essere effettuato dai soccorritori del 118

CHI TUTTO IL PERSONALE

N.B.

una volta allertato, deve immediatamente:

- sospendere ogni attività, mettere in sicurezza le persone esterne presenti all’interno dei locali e

recarsi con ordine all’esterno dello stabilimento usando le vie di evacuazione;

- prestare assistenza ad eventuali persone disabili in quanto hanno priorità nell’operazione.

CHI I CLIENTI E OPERATORI DI DITTE ESTERNE

N.B.

in caso di situazione di emergenza, devono prontamente allontanarsi dall’area interessata, senza

correre, urlare o dare luogo a panico ingiustificato, devono abbandonare i bagagli e colli ingombranti,

devono seguire rigorosamente le indicazioni del personale che li guiderà verso le uscite.

Non devono sostare ed in genere creare intralcio alle azioni di soccorso.

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6.2 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI SCOSSA SISMICA

Il territorio italiano è esposto al rischio sismico, pertanto diventa fondamentale prepararsi ad

affrontare un terremoto; in caso si avverta una scossa sismica, tutti si attengono alle seguenti norme di

comportamento:

DURANTE LA SCOSSA SISMICA

� mantenere la calma;

� non precipitarsi fuori dai locali;

� si portano vicino ad un architrave o ad un muro portante perimetrale, o trovano riparo sotto una

superficie quale scrivania, tavoli, ecc.;

� non sostare al centro degli ambienti;

� tenersi lontani da finestre, vetri e mobili pesanti;

� se viene comandato l’esodo seguono quanto previsto dai paragrafi successivi (si veda cap. 6).

AL TERMINE DELLA SCOSSA SISMICA

� prima di abbandonare lo stabile, accertarsi con cautela se le regolari vie di esodo sono integre e

percorribili; seguendo le disposizioni degli addetti alle emergenze incaricati.

� usare le scale e non gli ascensori;

� scendendo le scale spostarsi lungo i muri e prestare estrema cautela;

Una volta usciti dallo stabile, seguire le istruzioni del personale addetto alle emergenze e riunirsi nel

punto di raccolta esterno all’edificio.

6.3 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI ALLUVIONE

Un’alluvione non è quasi mai un fenomeno che si sviluppa con una rapidità tale da impedire di

mettere in salvo persone e cose. Utile è anche ascoltare i notiziari, mezzo rapido per ottenere le

informazioni sull’evolversi dell’evento. In casi critici spostarsi nei piani alti. È sempre opportuno

avere a disposizione l’elenco dei numeri di soccorso e dei servizi essenziali ad esempio energia

elettrica, gas, acqua potabile [in allegato al piano di emergenza].

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PREALLARME

E’ preferibile concentrare nel momento del preallarme anche le operazioni previste nella fase di allarme o

di evento in corso.

� È utile avere sempre a disposizione una torcia elettrica e una radio a batterie, per sintonizzarsi sulle

stazioni locali e ascoltare eventuali segnalazioni utili;

� Mettere in salvo i beni aziendali e propri collocati in locali allagabili, solo se sei in condizioni di

massima sicurezza;

� Assicurarsi che tutte le persone potenzialmente a rischio siano al corrente della situazione;

� Porre delle paratie a protezione dei locali situati al piano strada e chiudere o bloccare le porte di

cantine o seminterrati;

� Se non si corre il rischio di allagamento, rimanere preferibilmente nelle vicinanze dell’area;

ALLARME O EVENTO IN CORSO

E’ fondamentale ricordare che la differenza tra il preallarme e l’allarme o evento in corso, può essere

minima e di difficile previsione: è sufficiente che la pioggia si concentri in una zona ristretta per dar luogo

a fenomeni improvvisi di inondazione.

Pertanto in caso di allarme accertato occorre:

� Chiudere il gas, l’impianto di riscaldamento e quello elettrico. Prestare attenzione a non venire a

contatto con la corrente elettrica con mani e piedi bagnati;

� Salire ai piani superiori senza usare l’ascensore;

� Non scendere assolutamente nelle cantine e nei garage per salvare oggetti o scorte;

� Non cercare di mettere in salvo l’auto o i mezzi;

� Evitare la confusione e mantenere la calma;

� Aiutare i disabili e gli anziani dell’ edificio a mettersi al sicuro;

� Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere inquinata.

IN CASO DI ALLUVIONE DURANTE LAVORI NON IN SEDE

Se ci si trovasse fuori dalla sede aziendale occorre:

� Evitare l’uso dell’automobile se non in casi strettamente necessari;

� Se si è in auto, non tentare di raggiungere comunque la destinazione prevista, ma trovare riparo nello

stabile più vicino e sicuro;

� Evitare di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua, sopra ponti o passerelle;

� Fare attenzione ai sottopassi: si possono allagare facilmente;

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� Se si è in aree di lavoro che non si conoscono, affidarsi a chi conosce le vie di fuga;

� Allontanarsi verso i luoghi più elevati e non andare mai verso il basso;

� Evitare di passare sotto scarpate naturali o artificiali;

� Non ripararsi mai sotto alberi isolati;

� Usare il telefono solo per casi di effettiva necessità per evitare sovraccarichi delle linee.

ALLARME RIENTRATO

Norme da tenere a termine dell’allarme:

� Raggiunta la zona sicura, prestare la massima attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità di

protezione civile, attraverso radio, TV e automezzi ben identificabili della protezione civile;

� Evitare il contatto con le acque. Sovente l’acqua può essere inquinata da petrolio, nafta o da acque di

scarico. Inoltre può essere carica elettricamente per la presenza di linee elettriche interrate;

� Evitare le zone dove vi sono ancora correnti in movimento;

� Fare attenzione alle zone dove l’acqua si è ritirata. Il fondo delle strade può essere indebolito e

potrebbe collassare sotto il peso di un’ automobile;

� Gettare i cibi che sono stati in contatto con le acque dell’alluvione;

� Prestare attenzione ai servizi, alle fosse settiche, ai pozzi danneggiati. I sistemi di scarico danneggiati

sono serie fonti di rischio.

6.4 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI FUGA DI GAS

In caso si ravvisi una fuga di gas evitare tassativamente di attivare apparecchiature elettriche

(sia per accenderle che per spegnerle), allontanarsi dai locali, avvertire gli addetti della squadra

antincendio per intervenire sulla valvola generale di alimentazione del gas.

Successivamente aerare il locale, aprendo le porte e le finestre ed allontanarsi dal luogo; cercare nei

limiti del possibile di respirare con calma, porre sul naso e sulla bocca un fazzoletto o uno straccio

possibilmente bagnato con acqua ed abbandonare celermente i locali.

6.5 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TROMBA D’ARIA

In caso si ravvisi la formazione di una tromba d’aria il personale presente deve verificare che

tutte le persone:

� non restino all’aperto o affacciati alla finestra;

� stiano lontani dalle vetrate e dalle porte esterne ed interne;

� stiano lontani dalle zone dove sono possibili cadute di oggetti.

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Verificata la presenza del personale gli addetti devono verificare: la chiusura delle finestre e restare in

attesa che l’evento sia terminato. Successivamente gli addetti emergenza accerteranno che le vie di

transito siano prive di elementi sospesi o in procinto di caduta e che le vie di fuga siano fruibili e

sgombre.

6.6 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO DELLE PERSONE IN CASI DI MINACCIA ARMATA

In caso di riscontro della condizione, chi ha rilevato l’emergenza [nel caso in cui gli possa

risultare possibili e senza mettere in pericolo se stesso e gli altri presenti] dovrà raggiungere il più

vicino telefono fisso o cellulare e chiamare il 113 comunicando la sua posizione, la presenza di uno o

più soggetti armati e il numero di persone coinvolte. Le altre persone presenti dovranno:

� mantenere la calma;

� restare in assoluto silenzio;

� non eseguire per alcuna ragione l’evacuazione dell’edificio;

� non muoversi dal locale in cui ci si trova;

� non contrastare con propri comportamenti le azioni del folle;

� mantenere la calma ed il controllo delle proprie azioni anche nel caso di offese ricevute;

� muoversi il meno possibile od eventualmente con naturalezza e calma (non effettuare nessuna

azione che possa apparire furtiva o che possa apparire come una fuga).

6.7 MODALITA’ DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PRESENZA DI PRODOTTI CHIMICI PERICOLOSI

In caso si verifichino incidenti o emergenze che possono causare contatto o inalazione di

agenti chimici pericolosi si vedano immediatamente le prescrizioni di protezione individuale e di

manipolazione individuate nelle schede di sicurezza dei relativi prodotti utilizzati (si veda Documento

di Valutazione dei rischi).

Contattare il medico.

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77.. MMOODDAALLIITTAA’’ ddii EEVVAACCUUAAZZIIOONNEE iinn CCAASSOO ddii IINNCCEENNDDIIOO

7.1 PROCEDURE DI ALLARME

PREMESSA

Nello specifico, viste le dimensioni del luogo di lavoro, la sua struttura logistica (sviluppata su due

livelli), le procedure di evacuazione per le aree interessate da percorsi di fuga sono da considerarsi a

più fasi.

PIANO PRIMO

Fase 1 Se l’area interessata dall’incendio risulta il piano primo:

- le persone presenti in questa area provvederanno ad evacuare dal piano verso il Luogo Sicuro;

- nelle restanti aree dell’edificio le persone ed il personale addetto resteranno in Stato di allerta.

Fase 2 Qualora la situazione diventi grave sarà evacuato in sequenza tutto l’edificio (piano primo >

piano terra) seguendo le indicazioni riportate nel cap. 5.1.

PIANO TERRA

Fase 1 Se l’area interessata dall’incendio risulta il piano terra:

- le persone presenti in questa area provvederanno ad evacuare dal piano verso il Luogo Sicuro;

- nelle restanti aree dell’edificio le persone ed il personale addetto resteranno in Stato di allerta.

Fase 2 Qualora la situazione diventi grave sarà evacuato in sequenza tutto l’edificio (piano terra >

piano primo) seguendo le indicazioni riportate nel cap. 5.1.

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COMPITI DELLA SQUADRA ANTINCENDIO DURANTE L’EVACUAZ IONE

In caso di evacuazione totale dall’edificio gli addetti dovranno eseguire quanto segue:

- recepito l’allarme un addetto e/o il responsabile in turno provvede ad avvisare gli altri addetti per dare

inizio alle operazioni di emergenza; [mediante pulsanti di emergenza e a voce]

- un addetto (rilevatore del principio d’incendio) effettua la chiamata ai Vigili del Fuoco (115) e verifica che

gli accessi siano aperti per agevolare l’accesso ai mezzi di soccorso;

- il personale addetto alla gestione delle emergenze indica alle persone presenti di evacuare e dirigersi verso il

Luogo Sicuro/Punto di Raccolta indicando loro di non correre, urlare e dare luogo a situazioni di panico;

- gli addetti devono assicurarsi che le persone evacuate verso il luogo sicuro non si allontanino da questo;

- gli addetti, prima di uscire dalla struttura, effettuano un controllo dei locali per verificare che non vi sia

nessuno presente, questo senza porre in pericolo la propria incolumità;

- una volta effettuata l’evacuazione totale e convogliati tutti i presenti nel Punto di Raccolta, uno o più

addetti si occupa della conta dei presenti;

- all’arrivo dei mezzi di soccorso, gli addetti collaborano con questi indicando eventuali persone presenti e/o

feriti ed il luogo dell’incedente.

REGOLE PER L’USO DEGLI ESTINTORI

Per un efficace intervento con estintori portatili, si sceglie preferibilmente il tipo più idoneo in

relazione al tipo di incendio, CO2 (uscita a campana) per attrezzature elettriche, a polvere (uscita a

tubo) per altre classi d’incendio. Seguendo le immagine sotto riportate:

- estintore a polvere; [Figura 1]

- sganciarlo dal supporto dove è posto alzandolo leggermente; [Figura 2]

- togliere lo spinotto di sicurezza tenendo ben saldo l’estintore con l’altra mano; [Figura 3 e 4]

- azionare la leva e avvicinare il tubo con progressione iniziando lo spegnimento dal più vicino focolaio sino

a raggiungere il principale; [Figura 5]

- dirigere il getto alla base delle fiamme, avvicinandosi più possibile, senza pericoli per la persona; [Figura 6]

- erogare con precisione evitando gli sprechi;

- non erogare contro vento né contro le persone;

- nel caso di erogazione su parti in tensione, oltre alla scelta della sostanza estinguente che non deve risultare

conduttrice, l’operatore deve mantenersi a distanza di sicurezza dalle parti in tensione stesse;

- nel caso di erogazione contemporanea con due o più estintori, gli operatori devono agire parallelamente o

fino a formare un angolo al massimo di 90°;

- nel caso di erogazione su liquidi infiammabili in recipienti aperti, operare in modo da evitare spandimenti

di liquido infiammabile.

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Repertorio fotografico:

Figura 1 Figura 2

Figura 3 Figura 4

Figura 5 Figura 6

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88.. PPRROOCCEEDDUURREE ppeerr llee CCHHIIAAMMAATTEE ddii EEMMEERRGGEENNZZAA

8.1 METODOLOGIA DI CHIAMATA VIGILI DEL FUOCO

Comporre al telefono il numero 115, attendere la risposta e ripetere la frase:

“Qui GENOVA PARCHEGGI – Viale Brigate Partigiane 1 Genova, chiediamo il vostro

intervento per ………………… (indicare successivamente il motivo: incendio, scoppio,

allagamento, ecc..).

N.B. Non riagganciare e attendere il messaggio di ricevuto da parte dell’operatore all’altro

capo.

N.B.1 Il 115 è l’unico numero abilitato per le chiamate d’emergenza a seguito di incendi,

terremoti, alluvioni, ecc.. Non contattare numeri fissi di caserme dei VVF onde evitare

perdite di tempo!

8.2 METODOLOGIA DI CHIAMATA PRONTO SOCCORSO

“Qui GENOVA PARCHEGGI – Viale Brigate Partigiane 1 Genova, chiediamo il vostro

intervento per il soccorso di ………………… (indicare il numero degli infortunati), gli stessi

presentano ………………………… (descrivere brevemente: ustioni, asfissia, fratture, altro),

gli infortunati sono ………………… (dire se sono coscienti o incoscienti)”.

Non riagganciare e attendere il messaggio di ricevuto da parte dell’ operatore all’altro capo, il

quale può porre domande necessarie per inviare gli esatti mezzi di soccorso per il personale.

N.B.1 Il 118 è l’unico numero abilitato per le chiamate d’emergenza a seguito di infortuni a

persone. Non contattare numeri fissi di Croce Rossa, Verde, pubbliche assistenze, ecc. onde

evitare perdite di tempo!

99.. AALLLLEEGGAATTII

ALLEGATO 1 – NUMERI TELEFONICI DI EMERGENZA

ALLEGATO 2 – GLOSSARIO

ALLEGATO 3 – VADEMECUM

ALLEGATO 4 – PLANIMETRIA TIPO D’EMERGENZA

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ALLEGATO 1 PEI - NUMERI TELEFONICI UTILI

VIGILI DEL FUOCO 115

VIGILI DEL FUOCO GENOVA SAMPIERDARENA 010 24 411

CENTRO LIGURIA EMERGENZA 118

OSPEDALE GENOVA 010 34 46 1

A.S.L. 3 GENONESE 0131 22 67 10

CENTRO USTIONATI GENOVA SAMPIERDARENA 010 41 02 233

CENTRO ANTIVELENI OSPEDALE S. MARTINO GENOVA 010 35 28 08

SOCCORSO PUBBLICO DI EMERGENZA 113

CARABINIERI 112

CARABINIERI VIA MORESCO 1 010 81 43 86

RESPONABILE S.P.P. T.I.A.L. ANDREA SUT 347 75 30 967

MEDICO COMPETENTE DR. ANDREA MARI 335 66 12 586

ENEL SEGNALAZIONE GUASTI

800 900 800

GAS E ACQUA PRONTO INTERVENTO 800 900 777

ESTINTORI / IMPIANTO RILEVAZIONE BENE S.R.L. 010 34 62 275

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ALLEGATO 2 PEI - GLOSSARIO

- AFFOLLAMENTO: numero massimo ipotizzabile di lavoratori e di altre persone presenti nel

luogo di lavoro o in una determinata area dello stesso.

- LUOGO SICURO: luogo dove le persone possono ritenersi al sicuro dagli effetti determinati da

un incendio.

- PERCORSO DI FUGA o VIA DI USCITA (da utilizzare in caso di emergenza): percorso

senza ostacoli al deflusso, orizzontale o verso il basso, che consente agli occupanti un edificio o

un locale di raggiungere un luogo sicuro.

- USCITA DI PIANO: uscita che consente alle persone di non essere ulteriormente esposte al

rischio diretto degli effetti di un incendio e che può configurarsi come segue:

a) uscita che immette direttamente in un luogo sicuro (denominata anche Uscita di Sicurezza);

b) uscita che immette in un percorso di fuga attraverso il quale può essere raggiunta l'uscita che

immette in un luogo sicuro;

c) uscita che immette su di una scala interna.

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ALLEGATO 3 PEI – VADEMECUM

VADEMECUM PIANO DI EMERGENZA COMPORTAMENTI ADDETTO ANTINCENDIO

(ai sensi dell’art. 18, comma 1, lett. b) del D.lgs. 09/04/2008 n. 81 e del D.M. 10/03/1998)

VALUTAZIONE

ENTITA’ INCENDIO

SPEGNIMENTO FOCOLAIO

CON MEZZI D’ESTINZIONE

AZIONAMENTO ALLARME PULSANTI EMERGENZA

FINE ALLARME SI

NO

ADDETTO RILEVATORE

DELL’EMERGENZA EFFETTUA CHIAMATA 115

“QUI GENOVA PARCHEGGI, VIALE BRIGATE PARTIGIANE 1 GENOVA, CHIEDIAMO IL VOSTRO INTERVENTO PER … (indicare

motivo: incendio, scoppio, allagamento, ecc.)”

ADDETTI EMERGENZA

EVACUAZIONE LUNGO LE VIE DI FUGA

E LE USCITE DI EMERGENZA

(COME INDICATO NELLE PLANIMETRIE)

CONTROLLO DEI LOCALI

(SERVIZI IGIENICI, MAGAZZINI, ECC.)

RAGGIUNGIMENTO DEL LUOGO SICURO

PIANO TERRA [FRONT OFFICE] – MARCIAPIEDE FRONTE ACI

PIANO PRIMO [UFFICI] – MARCIAPIEDE LIMITROFO AGIP

INFORMAZIONI UTILI PER GLI ADDETTI EMERGENZA

- LO SPEGNIMENTO DELLA CENTRALINA (ALLARME SONORO), POSTO NELLA SALA SERVER, AVVIENE

DIGITANDO LA SEQUENZA: “RESET 1 2 3 ENTER”.

- L’USCITA DI EMERGENZA AL PIANO TERRA PUO’ ESSERE APERTA MANUALMENTE GIRANDO LA LEVA

ROSSA COLLOCATA SOPRA LA PORTA STESSA.

- IN CASO DI UTILIZZO DEGLI ESTINTORI DURANTE UN’EMERGENZA SARA’ NECESSARIO CONTATTARE LA

DITTA MANUTENTRICE.

STACCO EROGAZIONE CORRENTE ELETTRICA

(IL QUADRO ELETTRICO GENERALE E’ AL PIANO PRIMO NELLA SALA SERVER, LA CHIAVE PER L’APERTURA PRESSO LA STANZA UFFICIO UTL)

CONTA DEI PRESENTI FINE EVACUAZIONE