Gennaio Febbraio 2012
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BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE T. 0522/304258)
che il fondamento della vita evange-lica è l'incontro con Gesù Cristo risor-to. Tale Nota prevede programmi a livello di Chiesa universale, a livello di Conferenze episcopali e a livello dio-cesano. A livello di Chiesa universale incoraggia pellegrinaggi alla Sede di S.Pietro, a Roma, per professare la Fede Trinitaria, e in Israele, terra che ha visto la presenza di Gesù e di Ma-ria. Si invita anche a pellegrinaggi ai santuari mariani. Occasione privilegia-ta sarà la Giornata Mondiale dei Giova-ni in Brasile, a Rio de Janeiro, in luglio «Viene raccomandato soprattutto l'ap-profondimento della conoscenza dei principali documenti Conciliari e del Catechismo della Chiesa cattolica. A livello diocesano auspica una solenne apertura e a conclusione dell'Anno della Fede, una Giornata sul Catechi-smo della Chiesa cattolica per tutti gli operatori della catechesi, una Lettera pastorale sul tema e una celebrazione penitenziale diocesana per i peccati commessi contro la fede. A livello par-rocchiale invita tutti a leggere attenta-mente la Lettera apostolica "Porta fidei" del Papa e a intensificare la celebra-zione della fede nella liturgia e in parti-colare nella Messa, a prevedere Ritiri, Esercizi spirituali, campeggi e altri mo-menti sul tema. Si propone un rinnova-
to impegno nella diffusione dei documenti Conciliari, del Catechismo della Chiesa cattolica e di altri sussidi adatti alla famiglia. Ogni ini-ziativa per questo anno spe-ciale vuole favorire la gioia riscoperta e la rinnovata te-stimonianza della Fede.
don Riccardo
Un appuntamento eccezionale per tutta la Chie-sa cattolica sarà l'Anno della Fede che inizie-
rà l'11 ottobre 2012. E1 stato scelto da Papa Benedet-to XVI. C'è una ragione cronologica: 50 anni dall'inizio
del Concilio Vaticano II. Non potrà sfuggire a tutta la Chie-sa, come ad ogni diocesi e parrocchia la straordinaria occasione per la diffusioni e l'approfondi-mento dei contenuti del Concilio, at-traverso i do-cumenti stes-si conciliari e il Catechismo della Chiesa cattolica che li ha tradotti in forma sempli-ce e concre-ta, dopo
trent'anni. Il Papa ha dunque indetto l'Anno della fe-de, ricordando il mezzo secolo giusto dall’apertura del Concilio Vaticano II, come i vent'anni dalla pro-mulgazione del Catechismo. L'anno speciale chiude-rà nella solennità della domenica di Cri-sto Re, il 24 novembre 2013. L'indizione è avvenuta con la Lettera apostolica che porta il nome "Porta fidei", in data 11 Ot-tobre 2011. Nei quindici paragrafi della lettera, il Papa fa sentire le ragioni di que-sto anno: la fede non è più, nella stessa vita del popolo cristiano, un dato sconta-to e sicuro. A conferma della preoccupa-zione che sta alla base dell'indizione
Immagine del crocefisso di Guido Reni esposto per alcuni mesi in Cattedrale
dell'anno speciale, il Papa ha già convocato per il me-se di ottobre 2012 l'Assem-blea generale del Sinodo dei Vescovi di tutta la Chie-sa, sul tema: "La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana". Dovrà essere un anno veramente speciale per riscoprire i contenuti della fede cristiana profes-sata, celebrata, vissuta e pregata. Il Papa ricorda che la conoscenza dei con-tenuti della fede è indi-spensabile perché ciascu-no confermi il proprio as-senso. Un sussidio prezio-so è già nelle nostre mani: il Catechismo della Chiesa cattolica. Benedetto XVI ha incaricato la Congregazio-ne per la dottrina della fe-de, che in data 6 gennaio ha pubblicato la Nota uffi-ciale, ricca di numerose indicazioni e proposte pa-storali. Innanzitutto afferma che l'Anno indetto sarà una occasione propizia perché tutti i cristiani comprenda-no più profondamente
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LOCANDINA DELLE DONAZIONI PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO CENTRO PARROCCHIALE * Cesarina e Elio Sanibondi * Maria Camorani
* in memoria di G.Macchioni (fam. Beltrami) * Valentina Buffagni * Concerto di Natale * Paolo e Simona Reverberi * Bruna Rossi * Mirella F. * Annamaria Ferretti e Elda * don Riccardo e don Luca * Valentina Fiori * Massimo e Daniela Rinaldini * Vendita cappelletti * Fam.Casali in memoria di Francesca * Fam. Silvio e Daniela Conforti * Wilma Corradini * Bianca Bologni * Mirco Corradini * Lella Silvi * Raffaele, Luigi, Veronica * Corrado e Marina * N.N. * Flavio e Stefania * N.N. * Assoc. Divina Misericordia
TOTALE DONAZIONI: 8.326,00 €
Chi passa per via Zandonai o chi abita nelle case vicine alla parrocchia, da
due mesi può aver osservato l'avanzamento dei lavori, costante ed ordinato, del Nuovo Centro Parrocchiale. Ci sembra proprio che tutto stia procedendo bene. Sappiamo che per completare l'opera i lavori saranno tanti ed anche i costi. Non ci scoraggiamo perché siamo coscienti che l'opera risponde ai biso-gni del progetto del Signore a vantaggio di tutti. In data 11 gennaio l'Architetto Marco Pava-rani ci ha aggiornati sui lavori in termini semplici: “I lavori di costruzione del nuovo centro par-rocchiale sono partiti con molto entusiasmo e questo è buon augurante per garantire la data di completamento dei lavori indicata alla fine del 2012. L'impresa costruttrice TeCa ( società consor-tile tra Tecton e la società Cattolica) dopo una prima necessaria fase di elaborazione a "tavolino" per l'organizzazione del cantiere e per definire un appropriato programma dei lavori e alcune prime attività di accantiera-
mento (recinzioni, allacci temporanei alle varie utenze e posa della gru), ha iniziato i lavori ufficialmente nella metà di novembre. In questo primo breve periodo sono potuti avanzare rapidamente e senza inconvenien-ti. A oggi sono state completate le fonda-zioni, la soletta e i pilastri del piano terra e secondo il crono programma aggiornato, e sperando nel perdurare della bella stagione, entro la fine di gennaio crediamo possibile poter vedere completato la posa del primo solaio e speriamo anche i pilastri del primo piano; così da poter percepire la sagoma del primo livello con la sala polivalente e l'atrio “ Siccome la provvidenza di Dio arriva anche attraverso la disponibilità di ciascuno di noi
che siamo i destinatari del Nuovo Centro par-rocchiale, rinnoviamo l'appello a collaborare, ognuno secondo le proprie risorse e la propria coscienza. La parrocchia ha aperto una Locan-dina delle Donazioni che verrà tenuta aggior-nata all'ingresso della chiesa e su questi fogli parrocchiali.
Lo stato avanzamento lavori a fine Novembre del Nuovo Centro Parrocchiale
I lavori procedono ordina e rispettando la tempisca.
Fine Gennaio 2012
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Monsignor Mariano Crociata, segre-tario di tutti i Vescovi italiani, scrive a tutte le famiglia d'Italia:
C ara Signora, caro Signore, Le scrivo in questo periodo che prece‐de il Santo Natale, per ricordarLe la più familiare delle presenze, quella dei sacer‐doti.
Vorrei ringraziarLa per l'amicizia e il sostegno che ha donato ai sacerdoti che conosce e frequenta nella Sua parrocchia, e vorrei farLe sapere che anche Lei può sostenere tutti i 38.000 sacerdoti diocesani che in Italia dedicano la vita al ser‐vizio del prossimo. Nei quartieri urbani come nei piccoli centri, essi sono in missione. Portano la Parola del Van‐gelo, fanno opera di carità, accoglienza e conforto. La loro presenza è un dono prezioso per tutti. Ma ha biso‐gno del sostegno di tutti. Per questo mi rivolgo a quanti sono consapevoli del valore di tale presenza, perché aiu‐tino generosamente i sacerdoti che vivono in mezzo a noi. L'offerta per il sostentamento del clero, deducibile dalla dichiarazione dei redditi, è una via nuova di condi‐visione fraterna, possibile a partire dal 1989 in seguito al Concordato tra lo Stato e la Chiesa cattolica, che ha eliminato il sostegno economico diretto statale e ha affidato i pastori alle comunità stesse. La invito a guardare con fiducia al bene che ogni giorno ì sa‐cerdoti compiono con la preghiera, i sacramenti, le opere di carità, le attività educative. La invito a essere sollecito e premuroso verso di loro, in particolare verso i sacerdoti che hanno più bisogno, sostenendoli con la Sua offerta. La ringrazio fin d'ora per quanto potrà donare, e La saluto augurandoLe un sereno e felice Santo Natale.
Roma dicembre 2011 Mariano Crociata Vescovo
Verifica e suggerimenti pratici • La parrocchia si senta impegnata a favore delle
famiglie, favorendo momenti nei quali le famiglie possano partecipare al completo.
• Hanno partecipato parecchie famiglie nuove. Spiace che tante famiglie che fanno parte dei gruppi par-rocchiali non fossero presenti. Debbono certo esser-ci state delle cause oggettive.
• I campeggi favoriscono sempre le relazioni fra le famiglie.
• La disponibilità dei componenti delle famiglie per i servizi esterni non li dispensa certo dalla disponibili-tà ai servi interni alla stessa famiglia.
• La preghiera di adorazione per la salute di Isabella ha dato tanti frutti alle famiglie e alla parrocchia.
• E' stata molto positiva la partecipazione di famiglie di altre parrocchie dell'unità pastorale.
Tonezza del Cimone, Vicenza
Domenica 19 febbraio Ogni anno la parrocchia ha una domenica che desidera destinare alla Famiglia. Quest'anno sarà l'ultima domenica prima della Quaresima, il 19 febbraio. A livello nazionale sarà un anno
particolarmente denso di momenti e motivazioni; a motivo dell'Incontro mondiale delle Famiglie che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno. Mentre la diocesi ambrosiana si sta motivando anche per raggiungere il bel traguardo, che si è prefissata di centomila famiglie che ospiteranno altrettante che arrivano da lontano nei giorni dell’Incontro mondiale, noi come parrocchia vorremmo fare piccoli passi e vivere piccoli momenti, ma ugualmente significativi. Il prossimo potrebbe essere il 19 febbraio. Nella Messa delle ore 10,30 faremo festa alle coppie che nei mesi dell'anno 2012 completano un anniversario significativo di matrimonio: decimo, venticinquesimo, quarantesimo, cinquantesimo, cinquantacinquesimo... Chiediamo alle famiglie che festeggeranno quegli anniversari di contattare
al più presto la parrocchia. Sperando che il giornale arrivi in tempo, telefonare alla parrocchia nomi e cognomi della coppia, il numero dell'anniversario, il telefono o il cellulare. Abbiamo già iniziato ad avvisare in chiesa ma usiamo an-che il passa parola. Per chiamare in parrocchia tel. 0522/304258 e don Riccardo cell. 347.1492700.
Incontro dei presbiteri della zona Ovest della città per la programmazione della Quaresima. 26 gennaio 2012
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In occasione della quarta Giornata diocesana del Seminario, che è stata celebrata da poche settimane, diamo inizio ad un servizio che ci accompagnerà su questi fogli parrocchiali, almeno per alcuni numeri.
A un ragazzo o adolescente che ci chiedesse cos'è il Seminario, cosa potremmo dirgli? Di getto potremmo ten-tare di fargli capire che è un percorso che i cristiani dovrebbero farlo tutti, anche se per tracciati diversi. Il Se-minario della diocesi è, in breve, un gruppo di giovani che fa vita in comune, con la guida di alcuni sacerdoti incaricati dal Vescovo, condividendo assieme un amore grande per le loro comunità cristiane dalle quali pro-vengono,al punto da avere maturato il segreto desiderio di mettersi definitivamente al loro servizio, spinti dal fuoco dell'amore del Signore e dalle parole del suo Vangelo. Fanno ora seguito alcune voci che vengono dallo stesso seminario reggiano.
La comunità del Seminario Oggi è composta da 16 giovani che stanno compiendo il cammino per diventare sacerdoti diocesani. Tale cammino attualmente ha la durata di sette anni: dall'anno propedeutico al sesto anno. Inoltre il nostro Seminario ospita un seminarista della diocesi di Kumasi (Ghana) e uno della diocesi di rito latino a Teheran (Iran). L'anno propedeutico, istituito tre anni orsono in conformità ai nuovi Orienta-menti CEI per i Seminari, è un anno di ulteriore discernimento e approfondimento della chiamata del candidato al sacerdozio ministeriale. La comunità vocazionale e di propedeutica — intitolata dal 2009 al servo di Dio il seminarista Rolando Rivi — ha sede presso la parrocchia di Coviolo. Il prope-deuta ritenuto idoneo e deciso a proseguire, entra nella comunità del Seminario per un cammino di sei anni. Le due Co-munità sono tra loro legate da momenti di preghiera, for-mativi e aggregativi comuni, pur mante-nendo modalità e programmi propri.
La vita dei se-minaristi oggi Si possono suddivi-dere in tre ambiti: studio, vita di co-munità, vita pasto-rale.
Lo studio impegna i seminaristi per set-te anni, e sono circa ottanta gli esami necessari per portare a termine gli studi di Filosofia e Teologia. Agli esami vanno aggiunte la tesi finale e la lectio coram.
La vita comunitaria è composta durante la giornata da una ritmata vita di preghiera (Lodi e medita-zione alla mattina, Vespri e S. Messa alla sera, preghiera personale, condivisione) e dalla vita quoti-diana familiare (fare le pulizie, servire a tavola, usare la lavatrice, prove di canto, momenti di svago e formativi, ecc... ). La concretezza della vita quotidiana, la responsabilizzazione personale nella vita comunitaria diventano luoghi di crescita e di maturazione personale e nella vita fraterna.
La vita pastorale che porta i seminaristi a ricevere incarichi presso le parrocchie o servizi diocesani con mandati spesso biennali. Lo scopo di queste esperienze è imparare ad amare la comunità e il sa-cerdozio attraverso la vita fraterna, cioè lo scambio, il dialogo, la conoscenza con il parroco (che trasmette un proprio stile personale e diocesano di spiritualità presbiterale), e le attività pastorali che vengono svolte e nelle quali si entra in contatto con i parrocchiani.
Ordinati sacerdoti e deceduti negli ultimi 13 anni Dal 20 settembre 1998 (ingresso di Mons. Caprioli) ad oggi sono stati ordinati 35 presbiteri (3 nel 2011, 2 nel 2010, 6 nel 2009, nessuno nel 2008… media 2,75 per anno) e 28 diaconi permanenti; ne-gli stessi anni sono deceduti 117 presbiteri e 10 diaconi permanenti.
Studenti di teologia del Seminario Vescovile di Reggio Emilia
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Da diversi anni la Caritas parrocchiale, in collaborazione con il Centro d'Ascolto
Caritas di Pieve Modolena, aiuta singoli e famiglie in diffi-coltà temporanee con un percorso di accompagnamento. Sono moltissime le persone che, nei giorni prefissati (ogni mercoledì' e i sabati, alternati) si recano al Centro d'Ascolto di Pieve. Passando sulla via Emilia da-vanti alla chiesa, molti di voi avranno notato quella piccola cappella che si trova subito dopo l'ingresso della chiesa stessa. E' lì che vengono accol-te le persone che chiedono aiuto. Entrano, spesso timide, si siedono e ti raccontano. Ti raccontano di un viaggio, di speranze, di difficoltà, di de-lusioni. Spesso raccontano di un lavo-ro che, come per molti di noi, se n'è andato. E a volte di un marito che se n'è andato e di solitudine, di dover tirare avanti coi bambini. Sempre più' spesso parlano la nostra lingua e hanno il nostro aspetto, perché la crisi ha colpito e colpisce tutti. Così tu li ascolti e scrivi e chiedi. Ma più spesso sono loro a volerti raccontare. Qualche volta di una malattia che ti im-pedisce i fare quello che vorresti per la tua famiglia. E cer-chi, per quanto si possa in periodi come questi, di indirizzar-li al "Centro per l'impiego", alla signora che da tempo cerca un'assistenza per la mamma anziana, soprattutto a riacqui-stare coraggio. E speranza. A volte a tornare a casa. E mentre si cerca insieme una soluzione per il futuro prepari la tessera, a volte soltanto per un sabato (... e' solo un mo-mento, passerà) a volte per un mese, max due, a sabati alter-ni, poi ci rivediamo e mi racconti come e' andata. E' così che nasce la distribuzione alimentare (e di pane, e di vestiario). Parte da una tessera, fatta sulla base di una "analisi" della situazione, ed arriva ad una relazione, ad una conoscenza, ad un cammino. Con la tessera poi, chi abita a Regina Pacis si reca in parroc-chia al sabato dalle 9 e mezza alle 11 a ritirare la borsina. A volte però nel piccolissimo magazzino di Regina Pacis gli alimenti scarseggiano e quando devi preparare quella borsi-na ti si stringe il cuore. Le persone sono spesso generose e la domenica portano in chiesa una borsa piena di alimenti. Che però si esaurisce presto. Così pure le forniture di "Azione solidale", il centro di raccolta alimenti di S.Ilario. E così capita che molti di noi prendano il portafoglio e vada-no a fare la spesa, proprio come farebbero per casa propria, e passa un altro sabato. Poi i primi di dicembre 2011 un'idea: una raccolta alimenta-
due parole per spiegare,
mille per ringraziare!
re alla Conad, un po' come si fa con la "colletta alimentare". Ma questa e' indirizzata proprio ai nostri amici bisognosi, a quelli che abitano nella nostra zona. E allora tre giorni per organizzare, tante telefonate per trovare volontari, tanti a-mici disponibili anche tra coloro che non frequentano il gruppo. Anche ragazzi e ragazze, alcune proprio piccole ma animate da grande spirito di servizio, sorridenti e baldanzo-se! Mentre distribuisci i foglietti in cui e' spiegato chi siamo ma soprattutto cosa ci facciamo lì, qualcuno ti guarda con diffi-denza, c'e' chi accelera il passo, chi "finge" di essere al cellu-lare... ma la maggior parte di voi ci ha ascoltati, con atten-zione, ha fatto la sua spesa ed è ritornato al banchetto. Con una scatola di fagioli o una confezione di omogeneizza-
ti, con una borsa stracolma, con un intero cartone di latte. A volte vi siete scusati per avere portato poche cose. POCHE? Siete stati una vera benedizione! Queste righe vogliono spiegare cosa c'è dietro questa attività, una delle tante attività benefiche della nostra parrocchia, ma soprattutto vogliono essere un ringraziamento per tutti voi che avete contribuito, che avete letto nel nostro sguardo un sentimento di aiuto, un messaggio di speranza. Grazie, grazie, grazie! Mille grazie!
Silvia M.
NUOVA RISORSA, I MERCATINI
Le necessità econo-miche sono tante, nel-la stessa parrocchia per le attività oratoria-li, la catechesi, il do-poscuola per quanti vengono anche da lontano a chiedere aiuto. Ancora più gra-ve è la situazione sul territorio: famiglie bisognose, senza la-voro, immigrati senza alcun appoggio, fami-glie con bambini. Da un pò di tempo un gruppo di adulti ha scoperto una nuova
risorsa, i mercatini dell'usato. Gli oggetti raccolti: cose della casa, vecchie, da buttare, regalate. Un mercatino è stato preparato in pochi giorni prima del Natale e, dopo le Mes-se, sul sagrato è stato venduto tutto. Ed ecco il ricavato: ovvia-mente senza spese, euro 1.020,00.
Grazie a tutti ! Diversi hanno re-galato e poi riacquistato.
Scaffale della dispensa Caritas della Parrocchia
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...nel prossimo capodanno 2013
E’ appena terminato il 35s incontro euro-peo dei giovani guidato dalla comunità
di Taizé: Berlino ha accolto per la prima volta i giovani, arrivati soprattutto dal continente euro-peo. I trentamila giovani pellegrini sono stati ospitati dalle famiglie, dai parroci e pastori di
160 parrocchie. E' il "pellegrinaggio di fiducia sulla terra", esperienza iniziata da Frère Roger, fondatore della comunità ecumenica sulle colline della Borgogna francese. Il priore della comunità aveva dato inizio a quella esperienza giovanile suggeritagli dalla stessa onda giovanile quotidiana che invadeva la collina ogni anno da Pasqua ad ottobre. Dal 28 dicembre al primo gennaio i giovani hanno vissuto giornate di condivisione, meditazione, canti e silenzio. Il tema "verso una nuova solidarietà" è stato il filo conduttore che ha accompagnato le giornate dell'incontro: era stato proposto dalla lettera che il Priore aveva inviato ai giovani in più di cinquanta lingue, invitandoli a cercare la maturazione personale, più nelle relazioni sociali che nell'accumulo dei beni materiali. La parrocchia di Regi-na Pacis sollecita i giovani verso un serio protagonismo, non arrendendosi nonostante i tempi difficili. Lo stesso "pellegrinaggio della fiducia" che sarà vissuto insieme da tanti giovani d'Europa e di altri paesi, aiuterà a matu-rare una più profonda conoscenza dei problemi mondiali e a offrire il proprio impegno concreto e operativo. Sa-rà il Papa ad accogliere le migliaia di giovani europei nel capodanno del duemilatredici. Sarà certamente un in-contro di festa, segnato dalla speranza. Anche il numero sarà molto elevato. Lo stesso incontro di Taizé realizza-to nel 1999 a Milano, aveva segnato un record di ospitalità per i centomila giovani. La nostra parrocchia invita dunque giovani e adolescenti a mettere in calendario Taizé" nel prossimo capodanno.
Immagine dell’interno della chiesa di Taizè
Gli alimenti raccolti saranno distribuiti nei prossimi mesi alle circa 30 famiglie e perso-ne in difficoltà, seguite dal gruppo Caritas di Regina Pa-cis. I volontari della raccolta: Morena, Tullia, Marina, Cor-rado, Monica, Paola, Giliola, Silvia, Anna, Elena C, Stefa-no, Agnese, Elena F, Chiara, Nicolò, Gloria, Donatella, Daniela, Pia, Federico e le "piccole" Andrea e Matilde.
Durante la giornata del 7 dicembre 2011 sono stati raccolti:
187 litri di latte 58 succhi di frutta
328 scatole di tonno 567 omogeneizzati di frutta
45 scatole di carne 15 confezioni di biscotti per bambini
326 scatole di legumi 11 confezioni di latte per bambini
80confezioni di biscotti 6 pacchi di pannolini
50 litri di olio 18 pacchi di merendine
268 confezioni di pelati di conserva 9 kg di zucchero
148 confezioni di pasta e riso Fette biscottate,
6 conf. ni di cioccolata e marmellata e
frutta sciroppata
Pane
formaggio farina
n. 1 panettone
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Dal campeggio dei
giovani
In questo campeggio abbiamo tra-scorso giornate bellissime, all'inse-
gna della comunione e del divertimen-to. Le catechesi sulle virtù cristiane ci hanno aiutato a capire che solo con grande coraggio possiamo raggiungere vette altissime e scoprire il progetto che Dio ha per ognuno di noi. Fondamentale è stata la presenza delle famiglie e delle coppie che ci hanno so-stenuto e ci hanno mostrato, attraverso l'amore verso i loro figli, l'amore che Dio prova per ognuno di noi. I momenti di divertimento e di svago sono stati importanti per imparare a relazionarci tra noi e ci hanno aiutato ad essere un esempio per i più piccoli. Torniamo a casa arricchiti nello spirito e nelle nostre amicizie, con la speranza che questo campeggio sia una rampa di lancio verso una sempre più grande co-munione tra noi, in grado di coinvolgere l'intera comunità parrocchiale.
I simboli che vengono dal Vangelo non offendono assolutamente nessuno, neppure chi avesse una for-
mazione umana o religiosa lontana dal cristianesimo. Li conosciamo: il crocifisso, il presepio, la mensa eucaristi-ca, le sacre ceneri, l'acqua battesimale, gli anelli nuziali, l’ulivo benedetto, il cero pasquale, quelli della candelo-ra, i fiori dell'altare e dei tumuli, Da diversi mesi un giovane asiatico frequenta la chiesa parrocchiale di Regina Pacis, ripetendo molti gesti di venerazione verso le immagini religiose, l'altare, il fonte battesimale, il tabernacolo, le statue della Madonna. Spesso si intrattiene davanti alla statua della Madonna di Lourdes, poi passa ad abbracciare le singole statue, il taberna-colo. Saluta poi con premura le persone che si avvicinano. Un giorno venne accompagnato da una ragazza che aveva le sue stesse fattezze somatiche. Al Don che si avvicina presenta la ragazza, è sua moglie. Alla doman-da se è cristiana anche lei, lui risponde: noi siamo indui-sti. A noi fa bene pregare qui in chiesa, ci si trova bene in mezzo a queste cose belle. Si è concluso il tempo natalizio che è stato illuminato dal simbolo cristiano del presepio. Da molte parti, su tutto il territorio diocesano sono state organizzate vere e pro-prie rassegne di presepi. Piccoli paesi della collina reg-giana o parmense si sono trasformati in presepi naturali. Non si riesce a contare quelli montati nelle case. Fanno invece sbigottire maestre che hanno avuto premura di
non montare il presepio in clas-se per non offendere i bambini mussulmani. Come potrebbero spiegarlo al Custode di Terra Santa, il frate Pizzaballa che, proprio in Palestina, vede i bim-bi mussulmani con i loro genitori chiedere di poter aiutare a costruire il presepio di Gesù ? Chi offende qui da noi le fami-glie di fede mussulmana è l'atei-smo dell'Occidente e magari la sconciatezza dei nostri abiti e
delle nostre parole. Questo ed altro ancora. Non la cultura religiosa delle nostre tradizioni. Applaudiamo ai ragazzi e ai loro genito-ri che hanno curato il tradizio-nale segno natalizio del presepio in un angolino o al centro della sala. Così pure ai maestri che hanno fatto resistenza all'andazzo materialista, tenendo vivo il sim-bolo della presenza di Dio, vicino alle sofferenze uma-ne, ben rappre-sentate dal presepio e dal crocifisso. Ringraziamo quanti hanno messo a disposizione la loro arte e il loro tempo per montare i due presepi nella chiesa parrocchiale. Hanno fatto sentire la pace e il silenzio di Betlemme. Grazie. Grazie ancora alla Signo-ra Palma Rallo per il secondo anno di servi-zio nel pre-sepio parrocchiale: per l'arte, l'amore e la dedizione. Grazie a Luciano e Fausto Sorrentino, per il loro prese-pio, quest'anno aumentato, e per il gusto di offrirlo sempre più bello al Signore venuto fra noi.
Opera del presepio realizzata a mano con arte
amore e molta dedizione.
E' considerato il fondatore del monachesimo cristiano, in quanto riunì gli eremiti del
deserto di Egitto in comunità, anche se questi re-stavano liberi per regola e residenza. Egli stesso visse sempre come eremita. Esercitò su quelli una grande autorità. Nato a Men-fi nel 251 nel basso Egitto, avvertì un giorno la chiamata di Dio all'età di vent'anni, nel momento della proclamazione del Vangelo durante la Messa, lasciò tutto, andò a vivere solo nelle vicinanze, dedicandosi alla preghiera, allo studio e al lavoro. SI allontanò poi sempre più nel profondo Egitto, dove rimase per tutta la vi-ta, salvo una breve pausa ad Alessandria d'Egitto, per incoraggiare i cristiani, all'epoca della persecuzione di Massimino. Morì centenario. Di lui si ha cono-scenza di molti fatti e detti, grazie alla biografia scritta dal suo amico S.Atanasio, vescovo di Alessandria. Uomo di grande saggezza spirituale ed austerità di vita. La sua influenza e venerazione furono sempre molto grandi nella Chiesa Antonio è il rappresentante dei così detti "Padri del deserto", l'Abate, cioè il padre degli eremiti che, dopo la metà del terzo secolo, in nu-mero sempre crescente, si ritiravano nel deserto per cercare Dio nell'auste-rità della vita, nella preghiera e nel lavoro manuale. Non furono risparmiati dalle tentazioni più diverse e più forti, ad opera del maligno. Antonio fui un campione di tale combattimento. San Atanasio, suo amico e vescovo di Alessandria, suo ammiratore e primo biografo, scrisse che quando Antonio nel 356 moriva, il deserto d'Egitto fio-riva nella santità di solitari, isolati o in celle, o in caverne, che somigliavano a templi dove i cori celesti salmodiavano perpetuamente.
San Antonio eremita (abate)
Immagine di Sant’Antonio eremita (abate)
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Auguri in parrocchia
Tanti biglietti augurali sono arrivati in parrocchia durante i giorni del Na-
tale e del capodanno. In diversi c'era an-che l'invito ad estenderli a tutti particolar-mente alle famiglie in difficoltà o di recen-te arrivo sul territorio della parrocchia. Tanti auguri a voce, col gesto gioioso del-la mano, per la strada negli incontri di sfuggita, quelli scambiati "a braccio" do-po le Messe. Tanti auguri arrivati dai più anziani o malati per mezzo dei ministri della Comunione.
I due "don" ringraziano, ricambiano e ri-volgono la preghiera semplice, quotidia-na al Signore per le mani di Maria. Per tutti.
Capodanno in campeggio. Venti famiglie. Settanta persone.
Dopo un anno molto faticoso, abbiamo avuto la possibilità di parteci-pare al CAMPEGGIO INVERNALE DELLE FA-MIGLIE organizzato dal-la nostra parrocchia. La meta di quest'anno è stata Tonezza del Cimo-ne, in Triveneto. Pur non conoscendo quasi nes-suno, ci siamo sentiti subito accolti e accom-pagnati. Abbiamo pre-gato, condiviso i pasti, i momenti di festa e par-tecipato all'eucarestia sotto la paterna atten-zione di Don Riccardo,
che ha curato i momenti di preghiera e ha introdotto quelli della riflessione e del confronto sul tema "IL SEGRETO DI NAZA-RETH". Invito a vivere la propria vocazione con lo sguardo rivolto alla famiglia di Nazareth: esempio e meta di "uno stile capace di accogliere e generare stile evangelico della vita in famiglia". Ci ha colpito mol-to questa convivenza di persone coinvol-te con ciò che dicevano mettendo in comune le proprie esperienze. Abbiamo sperimentato che anche una passeggia-ta in montagna può diventare un modo per imparare uno stile di vita: ascolto e cura dell'altro; dove il limite e la fatica non sono ostacoli, ma il richiamo ad affidarsi ad un Altro. Anche per i nostri figli, infine, ha avuto il sopravvento la gioia di stare insieme. Per la nostra fa-miglia è stato davvero un momento di benedizione, ma anche di provocazione per guardare al nostro vissuto con mag-gior profondità. Grazie a tutti!
Grazia e Antonio Maria
Una parte del gruppo famiglie durante la camminata al monumento dei caduti del Cimone.
Alcuni momenti di festa du-rante la serata conclusiva del
campeggio delle famiglie
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Nel 1966 venne ultimata la costruzio-ne del Cinema Capitol, fortemen-
te voluta da Dino Fontanesi, con annesso bar. Nell'autunno dello stesso anno ebbe luogo la festosa inaugurazione della Sala: al pomeriggio, come riportano i giornali dell'e-poca, alla presenza del Vescovo Mons. Baro-ni, e delle autorità cittadine, venne proiettato il documentario "La Redenzione", realizzato dalla Pro Civitate di Assisi. In serata il Capi-tol iniziò la sua attività normale. In una sala gremita di pubblico invitato venne proiettato il film "Mary Poppins". Intervenuti all'inau-gurazione pubblica, Mons. Vescovo, gli O-norevoli Dossetti e Ferioli, il Vice Prefetto, l'intendente di Finanza e numerose altre per-
sonalità. Tuttavia non tutto filò liscio: un imprevedibile contrattempo (che i presenti di quella sera ricordano benis-simo) rischiò di rovinare l'inaugurazione. Ecco cosa accadde. Dopo la proiezione del primo tempo del film e il bre-ve intervallo, si spensero le luci e iniziò la proiezione del secondo tempo, con le sole immagini e senza sonoro. Si riaccesero le luci e in sala un fitto brusio di com-menti, tra la sorpresa e il disappunto. Don Dino Fontanesi, coster-nato, salì in cabina di proiezione e tornò poco dopo in sala, acceso in volto e riferì di un guasto improvviso. Per fortuna era presente in sala uno degli operato-ri del cinema Eliseo, il quale suggerì di andare a prendere un amplifi-catore sussidiario presso la sala di via' Migliorati. Don Dino mi chiese di accompa-gnarlo. Partimmo io e l'operato-re con la mia "giardinetta" e alla massima velocità compimmo il tragitto di andata e ritorno e consegnammo l'amplifica-tore in cabina del Capitol. Effettuati i collegamenti, la proiezione del secon-do tempo inizio quella volta regolarmente. I brusii del pubblico cessarono e il viso di Don Dino riprese il colorito normale. In seguito poi si sep-pe che non vi era stato alcun guasto tecnico: il proiettore infatti era nuovis-simo. Era accaduto che l'operatore, per inesperienza, aveva inavvertitamente premuto un tasto che escludeva il sonoro.
IL GRAZIE DELLE MATRICOLE
Ogni anno tanti sono i ragazzi che arri-vano in Italia per studiare e vivere una vita migliore. Questi sono per la stra-grande maggioranza studenti prove-nienti da diversi paesi, che hanno scelto per la loro formazione professionale e accademica le università e le istituzioni italiane, riconosciute per la qualità del loro insegnamento e dei loro risultati. Il loro soggiorno in Italia è reso piacevole, grazie alla contribuzione di enti e istitu-zioni come l'Er-go e la parrocchia di Regina Pacis, speciali nell'accoglienza. Quest'anno è stata particolarmente cura l'accoglienza alle matricole, dando così un senso forte al motto "Benvenuto in Italia !". Sono infatti numerose le case di residen-za che sono state aperte, per fornire loro alloggio. Si è notato anche il contri-
buto di alcune famiglie che sono venute in aiuto agli studenti già presenti sul territorio da anni. L'Associazione degli Studenti non Comunitari di Reggio Emi-lia, per questo motivo coglie l'occasione per ringraziare, a nome proprio e a no-me delle matricole 2011, tutti coloro che hanno partecipato al miglioramento delle condizioni dell'accoglienza.
Christelle
ADOLFO PEZZIN, parrocchiano di Regina Pacis, bigliettaio della pri‐
ma gestione del cinema nel 1961e interprete di un cortometraggio
realizzato da Dino Menozzi nel 1963.
sono sicuro è che al mio arrivo qui sono stato accolto da un'associazione di giovani dinamici che si chiama "ASNOCRE". Essa mi ha aperto le braccia a f f i d a n d o m i a d una bellissi-ma coppia di italiani, la famiglia Dossetti, che mi apri le porte della sua casa, mi o f f r ì un tetto in cui riposare, una voglia di poter ama-re sempre di più e di continuar a camminare. Vorrei premiare questo dinamismo di cui fa prova ASNOCRE, queste disponibilità date d a l l e famiglie per accogliere i nuovi arrivati e, aiutarli a ben iniziare il loro percorso acca-demico, insomma, devo dire che sono stato ben accolto e m i s e n t o m o l t o i n c o -r a g g i a t o a p r o s e g u i r e il mio cam-mino verso il raggiungimento di una si-tuazione stabile e felice in I t a l i a . I n f i n e , a u g u r o a tutti quelli che mi avranno o f -f e r t o u n bicchiere d ' a c q u a d i ricevere
indietro un mon-te di benedizioni da parte d e l nostro signor Gesù Cristo che veglia e si prende cura dei suoi piccoli.
Paulin Arnaud
LA NASCITA DEL CINEMA
PARROCCHIALE A REGINA PACIS
Racconto di un testimone diretto, Dino Menozzi (terza puntata)
LA MIA ACCOGLIENZA A REGGIO EMILIA
Io sono studente nella facoltà di ingegneria gestionale presso l’Università di Modena
e Reggio Emilia e vorrei testimoniare della mia accoglienza a Reggio Emilia, in realtà, io vengo da Siena dove ho con-seguito la mia laurea triennale in ingegneria gestionale. Non saprei spiegare come mai ho scelto di venire a seggio Emilia, questa bellissi-ma città le cui caratte-ristiche di cittadina e di città del Nord mi la-sciano un sapore di egualità. Quello di cui
10
ANAGRAFE
PARROCCHIALE
dei mesi di
Dicembre e Gennaio
Con il Battesi-mo ha ricevuto la nuova vita:
∗ SOFIA FIORE di Francesco e Da-niela Montiron;
∗ CHIARA FIORE di Francesco e Da-niela Montiron;
∗ LUIGIA MEREU di Antonio e Grazia Liccese;
∗ AURORA LIPEROTI di Domenico e Grazia Galante.
09 gennaio 2012
* Dopo la preghiera della Compie‐ta, testo di una studentessa universita‐ria cattolica sulla testimonianza cristiana nell'ambiente universitario di Reggio Emilia: Quale valore aggiunto?
∗ Giornata mondiale delle Famiglie a Milano 30 maggio‐3 giugno. La diocesi
ambro‐siana sta cercando 100.000 famiglie disponibili per l'ospitalità. Gran‐de opportunità per la nostra diocesi a motivo della vicinanza. Don Luca chie‐de se sia opportuno proporla anche ai giovani più maturi. Temi e materiale sono già disponibili. Le famiglie della parrocchia hanno già in parte utilizzato il materiale pubblicato. Equipe responsabile per raccogliere tutta la docu‐mentazione e consegnarla ai don: Alberto Conforti, Mattia Toschi, Francesco Manzini.
∗ Novene dell'Immacolata, del Natale, della Pentecoste: poca partecipazione in questi ultimi anni. Necessità di dare loro più visibilità, spazio, importanza; nelle settimane interessate i più diversi incontri vanno rinviati. La stessa cosa per la Lectio di Avvento e Quaresima, Stazioni quaresimali.
∗ Adorazioni: sono molto positive; sono anche partecipate. E' necessario fis‐sarne i termini per evitare la conclusione con agonia.
∗ Ministri straordinari della Comunione: chiedono di incontrarsi due volte all'anno per un momento di preghiera assieme e per la condivisione di espe‐rienze.
∗ Campeggi Invernali: GIOVANI a Cavalese, Passo Lavazè, con 70 delle Supe‐riori e 30 universitari‐lavoratori‐sposi. FAMIGLIE a Tonezza del Cimone (Vicenza) con70 iscrit‐ti, con parecchie famiglie nuove. Rimane la voglia di un campeggio unito, Giovani e Famiglie. Viene proposto per l'estate 2013.
∗ Nuovo Centro Parrocchiale. Relazione dell'Arch. Pavarani: dopo la posa del‐la Pri‐ma pietra,il tempo è servito all'Impresa per programmare e subappal‐tare i lavori; ora i lavori procedono bene, anche grazie al tempo favorevole. Tempo permettendolo, entro fine gennaio i solai del piano terra. Copertura prevista per marzo‐aprile.
∗ TAIZE’ A ROMA nel Capodanno prossimo 2012‐13: la parrocchia propone ai Giovani come campeggio invernale la partecipazione alla Tappa delle Capi‐tali di Taizè, di Roma assieme a molte migliaia di Giovani d'Europa e del mondo.
∗ Concorso "Reggiani per esempio": se la comunità vorrà partecipare anche quest'anno, entro il 31 gennaio dovrà essere presentato il progetto.
∗ Sito parrocchiale: Mattia Toschi ci sta lavorando; si chiede la collaborazione di molti per l'invio del materiale: gruppi, iniziative varie... e aggiornamento co‐stante.
∗ Prossimo incontro martedì 7 febbraio ore 21
Rossi Angiolina anni 92
sposa di Tas-soni Anselmo
Terenzani Mirna anni 39
Sposa Maren-go Mauro
Cecchetti
Gianfranco
anni 76
sposo di Se-veri Clotilde
Bertani Zeno (Fosco)
anni 86
sposo di Bar-bieri Maria Lucia
Torreggiani Clara anni 86
sposa di Boiardi Lucia-no
Ruggeri Anita anni 82
Ved. di Varini Vando
Deceduti
in attesa della risurrezione: