Genere e Tecnologia, cyborg e ibridi

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Genere e tecnologia Donne e tecnologia Il genere nella/della tecnologia: a) in rapporto al corpo b) in rapporto al lavoro STS (Social Studies of Technology): actor-network theory, costruttivismo: critica del determinismo tecnologico, performatività

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Pesaro 31 3-11, seminario di Federica Timeto - corso Prof. Laura Gemini, laurea specialistica Scienze della comunicazione pubblicitaria

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Genere e tecnologia• Donne e tecnologia• Il genere nella/della tecnologia:

a) in rapporto al corpo b) in rapporto al lavoro

• STS (Social Studies of Technology): actor-network theory, costruttivismo: critica del determinismo tecnologico, performatività

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Le tecnologie del genere

• Teresa De Lauretis: il soggetto in-generato

• Judith Butler: la performance di genere

• Donna Haraway: il cyborg

Cindy Sherman, Untitled A-E, 1975

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Il genere della tecnologia

“Sia il genere che la tecnologia sono costruiti e potenzialmente ricostruibili”ed entrambi hanno un carattere “performativo e processuale, piuttosto che dato una volta per tutte e immodificabile”Wendy Faulkner, 2001

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CYBORG

• Kybernàn= pilotare• Cyber+ organism

• Norbert Wiener (1947) cyberneticsCybernaut Cyberspace

Borg (Star Trek)

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Manfred E. ClynesNathan S. Kline

Astronautics, Settembre 1960

“Cyborgs and Space”

Come adattare il corpo umano a un nuovo ambiente

Sistemi uomo-macchina autoregolantesi

Il cyborg regola automaticamente questi meccanismi lasciando l’uomo (man) libero di “esplorare, creare, pensare e sentire”

Risolvere questi problemi è un segno di progresso scientifico ma anche un miglioramento della dimensione spirituale dell’uomo

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Cedimenti di confine (Haraway):

• Umano-animale (tutto è soggetto a conoscenza)

• uomo-macchina (INCRINATURA FRA NATURALE E ARTIFICIALE, il naturalculturale)

• fisico-non fisico (la fisica quantistica)

• Produzione• Riproduzione• Immaginazione

• Piacere del confondere• Responsabilità del

costruire

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“Instead of thinking technology and gender as essentially connected (or essentially dis-connected) we might think of both as performatively produced; linked by discourses which give themmeaning, discourses which might be rewritten, or even, queered.”Caroline Bassett, A Manifesto against Manifestos, 1999

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“I corpi come oggetti di conoscenza sono nodi generativi material-semiotici.

I loro margini si materializzano nella interazione sociale tra umani e non umani, incluse le macchine e altri strumenti che mediano gli

scambi alle interfacce cruciali.”D. Haraway, The Promises of Monsters, 1992

Prema Murthy, Morphogenesis, 2007http://vimeo.com/2938197

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“Nel modello del cyborg il corpo non è né fisico né meccanico, e non è nemmeno puramente

testuale.Il cyborg è piuttosto un

controparadigma che descrive l’intersezione del corpo con una

realtà esterna molteplice e complessa […].

Il cyborg è un costrutto post-metafisico”

(Rosi Braidotti)

Carolee Schneemann Interior Scroll, 1975

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“Il legame normativo tra ‘il femminile’ e ‘il naturale’ è rimpiazzato […] dall’identificazione disturbante tra il femminile e un incerto mescolarsi di naturale e tecnologico.Nell’intreccio di genere e meccanismo, il corpo femminile naturale è disarticolato, è iscritto sulla macchina, e reincarnato pezzo a pezzo come l’occhio o la mano del nuovo sistema industriale” Ursula Biemann, Performing the Border

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“Il tecnofemminismo deve creare un ponte tra le metafore e la realtà materiale. La tecnologia dev’essere intesa come una parte del tessuto sociale che tiene insieme la società. Ovvero, la tecnologia è sempre un prodotto socio-materiale - una rete continua o network - entro cui si combinano artefatti, persone, organizzazioni, saperi e significati culturali”Judy Wajcman, Technofeminism,2004

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“Per la salamandra, dopo una ferita, come per esempio la mutilazione di un arto, c’è una rigenerazione che

comporta la ricrescita di una struttura e il recupero di una funzione, con la possibilità costante di una

gemellazione o di altre strane produzioni topografiche al posto della mutilazione. L’arto ricresciuto può essere

mostruoso, doppio, potente. Siamo tutti feriti, in profondità. Abbiamo bisogno di rigenerazione, non di

rinascita”D. Haraway

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MOSTRUOSO

Postmoderno DIVENIRE ANIMALE

IBRIDO TRES-PASSING

L’Alterità Il PrimitivoPostumano Cyborg

Il corpo sfigurato Il corpo apertoPostorganico

INFORME

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Teknolust, Lynn Hershman Leeson, 2002

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Dna Sluts, da All New Gen (1994) VNS Matrix

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L’abiezionesecondo Julia Kristeva in

“Poteri dell’Orrore. Saggio sull’abiezione”, Spirali ed. 1981

• L’abietto non è oggettuale, è semplicemente frontiera

• Il linguaggio chiude la permeabilità• Il corpo semiotico, proprio e puro, come

territorio

Kathy Prendergast, To Control a Landscape, Irrigation, 1983

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“i corpi non hanno luogo, né nel discorso né nella materia. Non abitano né lo ‘spirito’ né il ‘corpo’. Hanno luogo al limite, in quanto limite; limite – bordo esterno, frattura e intersezione dell’estraneo nel continuo del senso, nel continuo della materia. Apertura, discrezione […] Un corpo è il luogo che apre, che distanzia, che spazia capo e coda; dando loro luogo per fare evento (godere, soffrire, pensare, nascere, morire, fare l’amore, ridere, starnutire, tremare, piangere, dimenticare…)” Jean-Luc Nancy

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Certainly what becomes important now is not merely the body's identity, but its connectivity - not its mobility or location, but its interface.

.

“The body now performs beyond the boundaries of its skin and beyond the local space that it occupies. It can project its physical presence elsewhere. So the notion of single agency is undermined, or at least made more problematic. The body becomes a nexus or a node of collaborating agents that are not simply separated or excluded because of the boundary of our skin, or of having to be in proximity. So we can experience remote bodies, and we can have these remote bodies invading, inhabiting and emanating from the architecture of our bodies, expressed by the movements and sounds prompted by remote agents. What is being generated and experienced is not the biological other - but an excessive technological other, a third other. A remote and phantom presence manifested by a locally situated body.” STELARC

http://stelarc.org/video/?catID=20308&type=Documentary

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“Quando l’umano è visto come parte di un sistema distribuito, la piena espressione delle capacità umane può essere vista precisamente dipendere dalla congiunzione [SPLICE] piuttosto che essere messa in pericolo da essa”Katherine Hayles

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Splice,

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Sostituzione della dialettica presenza /assenza con quella schema (pattern) /casualità (randomness)

Katherine Hayles How We Became Posthuman (1999)

Quello che il POSTUMANO può, ma non necessariamente sempre significa:

EMERGENZA vs TELEOLOGIAEPISTEMOLOGIA RIFLESSIVA vs. OGGETTIVITA’

CONOSCENZA DISTRIBUITA vs. VOLONTA’ AUTONOMAINCARNAZIONE vs. CORPO come SUPPORTO per la mente INTERRELAZIONE DINAMICA uomini/macchine vs. UOMO

come dominatore

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David Cronenberg, Videodrome, stills, 1983

Lunga vita alla nuova carne!

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“le femministe cyborg devono ribadire che noi non cerchiamo nessuna matrice naturale di unità, e che nessuna costruzione è totale”

Donna Haraway

Annette Messager

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“Assumersi la responsabilità delle relazioni sociali della scienza e della tecnologia

significa rifiutare la metafisica antiscientifica, una

demonologia della tecnologia, e di conseguenza significa

accettare il difficile compito di ricostruire i confini della vita

quotidiana, in parziale connessione ad altri, in

comunicazione con tutte le nostre parti.”D. Haraway

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Ana Mendieta, Silueta, Messico, 1973-8

“When one says man-made is all artificial, one is not necessarily implying that nature is truer. For ultimately, it is in producing the artificial that one manifest "truth" and gives shapes to one's situation.

Perhaps the only "natural" element or event is this energy, this force that exists in no single material form, but thank to which things materialize, take form, mutate and disintegrate.”

Inappropriate/d Artificiality 1998Trinh T. Minh-ha and Marina Grzinic http://www.ced.berkeley.edu/faculty/bourdier/trinh/TTMHInterviews002.htm

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“to be an ‘inappropriate/d other’ means to be in critical, deconstructive relationality, in a diffracting rather than reflecting (ratio)nality-as the means of making potent connection that exceeds domination. To be inappropriate/d is not to fit in the taxon, to be dislocated from the available maps specifying kinds of actors and kinds of narratives, not to be originally fixed by difference. To be inappropriate/d is to be neither modern nor postmodern, but to insist on the amodern.”

DONNA HARAWAYThe Promises of Monsters: A Regenerative Politics for Inappropriate/d Others, 1992

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I am transreal, between realities, moving through layers of the symbolic, the imaginary and the real, simultaneously quivering, swapping out and swapping back in, too fast to find the border between them. I am existing between my fantasies and desires, which are driving the changing form of my body, and the moment of perception in which you see me and call me maam, sir, dude, miss, or avoid choosing a category.

Becoming Dragon Micha Cardenashttp://vimeo.com/3874238

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Chela Sandoval, Methodology of the Oppressed, 2000:

la politica dell’articolazione

“Il differenziale può essere concepito come un costante riassetto dello spazio, dei confini [… ]. Si tratta di una rete trasversale della coscienza, una trans-coscienza che avviene in un registro

che permette che le stesse reti […] siano appropriate come arma ideologica”

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Transborder Immigrant Tool, Transitionhttp://vimeo.com/6109723

Tansborder Immingrant Tool, Dublinershttp://vimeo.com/6108310

“The trans in transborder and transgender can signify a crossing, but also a hope and a bravery in crossing […] In a way this hope is always a hope for the unknown, for one can never know what the result of the crossing will be, a better life, a new body, death or life. “ Micha Cardenas The Transborder Immigrant Tool: Violence, Solidarity and Hope in Post-NAFTA Circuits of Bodies Electr(on)/ic 2009

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Due possibilità per il cyborg(Yvonne Volkart)

• Corpo chiuso, perfetto, automa, privo di genere (assunzione del modello molare)

• Corpo aperto, fluido, metamorfico (assunzione del modello informatico - molecolare)

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Il cyborg secondo Haraway

• Non ha un’origine• Diffida dell’olismo

ma cerca il legame• Unità mostruose e

illegittime• Interfacciabilità• Contro il codice

unico• Né l’uno né l’altro

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“Un cyborg è un organismo cibernetico,un ibrido di macchina e organismo, una creatura che appartiene tanto alla realtà sociale quanto

alla finzione”

“finzione cartografica della nostra realtà sociale e corporea”

“se il cyborg è qualcosa, allora è auto-differenza” (Actors are Cyborg)

“il cyborg è un’immagine condensata di fantasia e realtà materiale”

“il cyborg è risolutamente dedito alla parzialità”

“il cyborg è una sorta di sé postmoderno collettivo e personale, disassemblato e riassemblato, è il sé che le femministe devono

elaborare”

Donna Haraway Manifesto Cyborg, alcune definizioni

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Natasha Vita-More, Primo Posthuman

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Corpo umano   Prototipo di Primo PosthumanDurata limitata eterno

Geni ereditari Geni rimpiazzabili

Si logora migliora

Errori casuali correzione

Senso di umanità Trasnumanità illuminata

Capacità intellettiva: 100 trilioni di sinapsi

Capacità intellettiva: 100 quadrilioni di sinapsi

Limitato a un genere Genere mutevole

A rischio di danni ambientali Inattaccabile dall’ambiente

Logorato da irritabilità e depressione Ottimismo turbo

Elimina gli scarti Ricicla e purifica gli scarti

Table 1. "Primo Posthuman Prototype Comparison Chart"

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Mentre per Haraway l’immaginario cyborg suggerisce nuove modalità per negoziare positivamente le complesse differenze materiali, per altri è un’opzione per trascenderle del tutto; per lasciarsi alle spalle il mondo complicato della politica materiale e entrare nell’utopia post-politica delle possibilità infinite(Judith Squires, cit. in Judy Wajcman, Technofeminism)

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Il CsOcorpo ipocondriaco, paranoico,

schizo, masochista

“non è assolutamente una nozione, un concetto. Piuttosto è una pratica,

Un insieme di pratiche”

(Gilles Deleuze e Felix Guattari)

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“Il corpo grottesco è aperto, protruso, è un corpo che secerne, il corpo del divenire, del processo e del cambiamento. Il corpo grottesco si oppone al corpo classico, monumentale, statico, chiuso

e liscio, corrispondente alle aspirazioni dell’individualismo borghese; il corpo grottesco è

connesso al resto del mondo”Mary Russo

Mira Schor, Cunt, 1993

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“La donna, come segno della differenza, è mostruosa. Se

definiamo il mostro come un’entità corporea anomala e deviante

rispetto alla norma, allora possiamo sostenere che il corpo femminile condivide col mostro il privilegio di indurre un singolare

miscuglio di orrore e fascinazione […]. Il mostruoso, o il deviante, è

figura dell’abiezione in quanto oltrepassa e trasgredisce i confini

tra le norme riconoscibili e le definizioni date.”

Rosi Braidotti, Madri, Mostri, Macchine

Kara Walker

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“Non è l’assenza di pulizia o di salute a rendere abietto,ma quello che turba un’identità,un sistema, un ordine. Quel

che non rispetta i limiti, i posti, le regole. L’intermediario, l’ambiguo, il misto…” Julia Kristeva

ECCESSO E MANCANZA

Estratto da Venus Noire di A. Kechichehttp://dailymotion.virgilio.it/video/xfdh4f_extrait-3-venus-noire_shortfilms

Nancy Spero, Chorus Line, collage su carta (scroll), 1985

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Nancy Spero, Codex Artaud VI, 1971-2, details

“Il corpo è il corpo,/ è solo/ e non ha bisogno di organi/

il corpo non è mai un organismo,/ gli organismi sono i nemici del corpo”

Antonin ArtaudAntonin Artaud

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“L’informe non è niente in sé, non ha altra esistenza che quella

operatoria: è un performativo […]. L’informe è un’operazione”

Yves Alain BoisIskra Dimitrova,ContACT Binary,Interactive video installation2000

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“Pensiamo al corpo senza organi come a un corpo che non ha uno stato

determinato, pronto a ogni azione del suo repertorio: questo è il corpo dal punto di vista del potenziale, o della

virtualità.”Brian Massumi

Still da I Come with the Rain, 2008, di Anh Hung Tran

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Immagini digitali come CLONI(Mitchell)

• La copia perfetta che non si deteriora con la replicazione• L’epidemia di immagini• Dalla questione del valore alla questione della vitalità

(potenza riproduttiva, energia)• Dalla riproducibilità tecnica (Benjamin) a quella bio-

cibernetica

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With an image, we ask: Does X go anywhere? Does it flourish, reproduce itself, thrive and circulate?

the question of value is transformed into a question of vitality. We can ask if

a picture is a good or bad specimen, but with an image, the question is: Is it

alive?The criterion of value for images is liveliness [not lifelikeness]

perhaps the most interesting consequence of seeing images as living things is that the question of their value

(understood as vitality) is played out in a social context.

Excerpts from J. W. T. Mitchell, The Surplus value of Images

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“The Surrogate is nothing if not the mutter/matter of gestation out of place, a necessary if not sufficient cut into the female-defining function called reproduction. To be out of place is often to be in danger and sometimes also to be free, in the open, not yet nailed by value and purpose, but full of pastpresents. The point for me in Piccinini's Nature's Little Helpers is parenting, not reproducing. Parenting is about caring for generations, one's own or not; reproducing is about making more of oneself to populate the future, quite a different matter.” D. Haraway

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“The hybridityof our media environments

has the effect of breaking through the traditional smooth surface

of representation”Jay Bolter, LEONARDO, Vol. 39, No. 2, pp.

109–111, 2006

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“diffraction patterns are about a heterogeneous history, not originals.” D. Haraway

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La pratica della diffrazione

• Crea interferenze e spostamenti• Emerge da una relazione di

coimplicazione invece che di esteriorità• È generativa e trasformativa• Accentua la mediazione• Produce immagini performative che

possono esser abitate

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“Non c’è modo di fermare la proliferazione di mediazioni, iscrizioni, oggetti, icone, idoli, immagini

e segni, nonstante la loro interdizione” (Bruno Latour, Che cos’è Iconoclash,

ed. or. 2002, trad. it. 2009)