Generalicar News Dicembre 2014Come di consueto parleremo di tecnica e delle novità presenti sul...

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Numero 24 – Dicembre 2014 Documento di proprietà Generali Innovation Center for Automobile Repairs Vietata la diffusione e la riproduzione Pagina 1 Buongiorno, sono lieto di trasmettervi GeneralicarNews di Dicembre 2014. In questo numero parleremo di formazione ed in particolare della creazione dei primi moduli formativi in E-Learning, traguardo importante ed allo stesso tempo inevitabile per restare al passo con i tempi. Come di consueto parleremo di tecnica e delle novità presenti sul mercato, come il fenomeno del cosiddetto “dipping”, evoluzione del “wrapping” (tecnica che prevede il rivestimento dei particolari di carrozzeria con pellicole colorate). Infine vi mostriamo i risultati del crash test RCAR condotto sulla nuova Citroen C4 Cactus. Confidando nel vostro interesse e gradimento, vi invio i miei migliori saluti, e a nome di tutto il personale di Generalicar vi auguro buone feste. Marco Castelli

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Buongiorno, sono lieto di trasmettervi GeneralicarNews di Dicembre 2014. In questo numero parleremo di formazione ed in particolare della creazione dei primi moduli formativi in E-Learning, traguardo importante ed allo stesso tempo inevitabile per restare al passo con i tempi. Come di consueto parleremo di tecnica e delle novità presenti sul mercato, come il fenomeno del cosiddetto “dipping”, evoluzione del “wrapping” (tecnica che prevede il rivestimento dei particolari di carrozzeria con pellicole colorate). Infine vi mostriamo i risultati del crash test RCAR condotto sulla nuova Citroen C4 Cactus. Confidando nel vostro interesse e gradimento, vi invio i miei migliori saluti, e a nome di tutto il personale di Generalicar vi auguro buone feste. Marco Castelli

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In questo numero:

• Al via la formazione tecnica E-learning!...................................................p.3

• La nuova frontiera della personalizzazione: il “dipping”………...………p.6

• L’innovazione ed i crash test della nuova Citroen C4 Cactus…………...p.9

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Al via la formazione tecnica E-learning!

Nel 2014 si è intensificato il processo di formazione legato al ruolo di Perito Liquidatore, tanto che

nel mese di Dicembre prende il via l’ottava sessione, composta da sette partecipanti. Tra l’altro, la

definizione di questa figura ha subito un aggiornamento nel nome, recentemente modificato in

Liquidatore Specializzato. Questo cambiamento, all’apparenza solo formale, è stato esplicitamente

voluto nell’ottica di rafforzare sia internamente che esternamente la percezione dell’aspetto tecnico

di questa figura: infatti il Liquidatore Specializzato come noto, da un lato possiede le competenze e

l’autonomia per liquidare il danno, dall’altro dispone anche di tutto quel bagaglio di conoscenze

tecniche che gli consente di affrontare la gestione di un sinistro in modo completo, dal principio

alla fine, compresa la stesura della stima del danno, garantendo un servizio al cliente più efficiente.

Tali conoscenze sono apprese durante un intenso percorso svolto presso Generalicar e composto da

svariati moduli, alcuni prettamente teorici ed altri più applicativi, a cui si accoda il “mese di

perizie” necessario per prendere confidenza con gli strumenti della professione analizzando una

serie di casi reali, per un totale di circa 40 giorni di formazione.

Con l’intento di ridurre il numero di giorni di formazione presso

la sede di Generalicar, recentemente all’interno del Gruppo è

stata presa la decisione di modificare la modalità di fruizione di

alcuni di questi moduli: in particolare, si è deciso di sfruttare le

potenzialità offerte dalla piattaforma di E-learning, che si è già

dimostrata ampiamente efficace per la formazione del personale.

Nello specifico settore operativo di Generalicar, è inevitabile

che una parte delle conoscenze debba essere appresa “di prima mano” presso la sede, seguendo le

dimostrazioni pratiche messe in atto dal personale del Centro Sperimentale: è ben diverso

apprendere un concetto tecnico solamente in via teorica, oppure avere la possibilità di vederlo in

atto!

All’interno del percorso formativo, sono pertanto stati previsti

momenti di incontro con gli specialisti di ciascun reparto: Stacco-

Riattacco (stacco lamierati dal corpo vettura, disabbigliamento

pannello porta e paraurti, ecc.), Lattoneria (riparazione danno, uso

saldatrici, tecnica del levabolli, dime e banco elettronico, …),

Verniciatura (ciclo completo di verniciatura, applicazione stucco,

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riparazione materie plastiche, vernici opache), Meccanica/Elettronica (componenti di

motopropulsore, sterzo, sospensioni, impianto frenante, dimostrazione del controllo assetto

vettura).

Nel corso del processo formativo i Liquidatori Specializzati apprendono anche una serie di

informazioni non direttamente inerenti al processo di valutazione del danno e ripristino del

veicolo, ma comunque utili nel corso della vita lavorativa: in particolare ci riferiamo a nozioni

inerenti la normativa RC Auto, norme del Codice della Strada, nozioni di Cinematica e di

Fotografia. Anche questi moduli vengono svolti nelle aule di Generalicar, in parte da personale

esterno, in parte dai formatori stessi del Centro.

Trattandosi di tematiche affrontate in maniera teorica,

si prestano decisamente bene alla trasformazione in

corso on-line; in particolare, si è deciso di procedere

inizialmente con la creazione dei moduli relativi a

Codice della Strada e Fotografia. Questi due corsi

sono ormai completati: pertanto, dal 2015 i nuovi

partecipanti potranno sfruttarne le potenzialità.

Essi ricalcano da vicino gli argomenti analizzati in

aula, e analogamente si sviluppano con un “Test iniziale”

(non valutativo, e che non pregiudica la partecipazione

al corso stesso) ed un “Test finale” (il cui esito viene al contrario memorizzato e salvato nelle

statistiche relative al profilo del corsista).

Ciascun corso vero e proprio, inoltre, si sviluppa in una serie di brevi capitoli focalizzati su un

tema preciso.

Per quanto riguarda il Codice della Strada, gli

argomenti da affrontare sono i seguenti: nozioni di

base-segnaletica, limiti di velocità, norme di

circolazione, incroci-cambi di direzione, partenza-

fermata-sosta, traino, patente a punti-documenti di

circolazione, requisiti di idoneità alla guida.

Per Fotografia invece i temi sono: nozioni di base, le fotocamere, fare una foto.

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All’interno dei capitoli è stata creata una serie di

casi pratici sotto forma di esercitazioni interattive,

utili per verificare l’apprendimento di nozioni

specifiche e per mantenere ad un più alto livello

l’interesse dell’utente. Allo stesso modo,

l’adozione di animazioni appositamente realizzate

permette di comprendere in modo molto più

semplice i concetti meno intuitivi.

Infine, non bisogna trascurare la possibilità concreta di estendere verso l’esterno la fruizione di

questi corsi, per esempio ai periti del Gruppo ed alle carrozzerie convenzionate: l’utilizzo della

piattaforma informatica permette di seguire contemporaneamente le slide da parte di più utenti di

quanti sarebbe possibile concentrare in una sessione nelle aule del Centro.

In termini generali, il passaggio alla formazione e-learning costituisce un traguardo importante ed

allo stesso tempo inevitabile per restare al passo con i tempi, valore fondamentale in cui crede

Generali. In senso pratico inoltre, considerata la difficile situazione economica di questi anni, i

corsi online costituiscono uno strumento ottimale per venire incontro alle difficoltà da parte delle

aziende di investire nella formazione dei propri dipendenti, nonché per limitare i costi sostenuti dai

periti per i trasferimenti presso la sede del corso: tramite l’e-learning invece si offre la possibilità

di restare aggiornati sulla propria attività lavorativa, operando comodamente dal proprio ufficio.

In futuro inoltre, grazie all’e-learning si potrà prendere in considerazione l’opportunità di pre-

selezionare tra un maggior numero di profili, quelli maggiormente adatti per approfondire il

percorso di formazione presso la sede di Generalicar; la piattaforma informatica dell’Accademy

infatti permetterà di avere sempre sotto controllo la scheda personale di ciascuna risorsa, dal punto

di vista sia dei corsi frequentati che dall’esito di ciascuna valutazione finale.

Per tutta questa serie di motivi, è già stata giudicata favorevolmente l’ipotesi di proseguire lungo

questa via, tramite la creazione in un futuro prossimo del corso e-learning di Elementi di

Cinematica. Come visto, ciò non prescinde assolutamente dalla presenza dei corsisti presso

Generalicar quando giunge il momento di trattare argomenti più pratici, che non potrebbero essere

trasmesse in maniera altrettanto efficace attraverso lo schermo di un computer.

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La nuova frontiera della personalizzazione: il “dipping”

Generalicar presta sempre particolare attenzione alle innovazioni nel settore automotive, in ambito

riparativo e non. In questo articolo presentiamo le caratteristiche e potenzialità dei prodotti “car

dipping”. Di cosa si tratta? In buona sostanza, il dipping costituisce l’evoluzione del più noto

wrapping, ovvero la tecnica di rivestire una superficie con una pellicola adesiva; le potenzialità del

wrapping sono numerose: innanzi tutto la possibilità,

particolarmente apprezzata dai giovani, di

personalizzare il veicolo, magari con tinte opache o

bicolori; in secondo luogo, la protezione della

carrozzeria originale; infine, il costo ridotto rispetto ad

un processo di verniciatura completa. È bene precisare

infatti che con queste tecniche non si procede a

verniciare i lamierati in maniera tradizionale

(carteggiatura del supporto seguita da applicazione di fondo, tinta base e trasparente); al contrario,

la superficie originale viene rivestita: l’operazione è pertanto pienamente reversibile, ulteriore

vantaggio nell’eventualità di vendita del veicolo stesso.

Il wrapping presenta, tuttavia, una criticità non trascurabile

legata all’applicazione stessa della pellicola sul supporto; si

tratta cioè di una procedura piuttosto delicata, che richiede

manodopera qualificata e tanta esperienza per garantire

l’uniformità del risultato e che il “foglio” adesivo ricopra

l’elemento sottostante senza la formazione di rigonfiamenti,

bolle o simili; a riprova di ciò, in passato si è tenuto un corso della durata di una settimana a cui

hanno partecipato gli esperti verniciatori di Generalicar: tuttavia, al termine del corso, il risultato

della prova pratica era lontano dall’essere ottimale. In termini pratici, ciò significa che l’utente

interessato a far rivestire il proprio veicolo, fino a questo momento non aveva altra scelta che

recarsi presso uno dei centri specializzati nella tecnica del wrapping ed affrontare una spesa

inferiore a quella necessaria per una verniciatura standard, ma in ogni caso non lieve (stimabile tra

1000 e 2500€ a seconda ovviamente della tipologia e dimensione dell’auto, cifra che può

facilmente crescere in caso di pellicole con tinte o effetti particolari).

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In questo contesto, si è inserito in modo piuttosto rivoluzionario il concetto di dipping: in sostanza,

anziché di una pellicola, si tratta di una forma particolare di verniciatura, che tuttavia risulta del

tutto rimovibile. Anche in questo caso infatti, non è necessario praticare alcuna carteggiatura del

supporto, ma abbiamo a che fare con un vero e proprio rivestimento.

La prima fase del lavoro prevede come di consueto una accurata pulizia delle superfici, completata

dallo sgrassamento delle stesse con un diluente antisiliconico: è facile comprendere come, al

contrario, eventuali impurità rimarrebbero intrappolate sotto il rivestimento dando luogo ad una

serie di antiestetici rilievi.

La seconda fase è l’applicazione del prodotto, e di fatto è quella che costituisce l’elemento più

innovativo: come accennato, poiché non si

tratta di stendere una pellicola, ma di applicare

una vernice, si tratta di una operazione assai

meno critica e, in molti casi, alla portata anche

degli utenti privati. Per chi si volesse cimentare

nel fai da te infatti, sono anche disponibili dei prodotti sotto forma di bomboletta aerosol, al costo

approssimativo di 15-20€ ciascuna. È buona norma procedere a mascherare le superfici da non

verniciare, ma ciò non è indispensabile! Questo perché, a procedura ultimata e prodotto essiccato,

basterà rimuovere il prodotto solidificato dai punti dove non è desiderato.

Pertanto la mascheratura fa certamente risparmiare tempo durante la terza ed ultima fase di

finitura, ma non influenza il risultato vero e proprio dell’operazione (al contrario di una

verniciatura tradizionale).

Per ottenere un risultato ottimale e garanzia di adesione del

prodotto, è necessario effettuare molteplici passaggi (da 6 a 8)

con mano leggera e costante, intervallati da circa 20-30 minuti di

attesa. A questo punto, la polimerizzazione completa del

prodotto richiede un tempo compreso tra 8 e 12 ore, in cui è

fondamentale evitare di toccare, bagnare o sporcare le superfici

trattate. Da ultimo, si può infine procedere delicatamente alla

rimozione del materiale in eccesso con l’aiuto di una lametta, bisturi o simili.

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E’ possibile coprire sia elementi in materiale metallico, sia particolari

a base plastica ,estendendo di molto il campo di applicazione del

prodotto (si pensi a calotte specchio, paraurti, modanature, carene ed

accessori di motocicli, ecc.).

Per chi preferisse affidarsi ad una carrozzeria professionale per

eseguire il lavoro, sono in commercio le più classiche latte di vernice

concentrata, da applicare tramite aerografo o una più semplice pistola elettrica semiprofessionale.

In questo caso le cifre per rivestire l’intero veicolo si aggirano tra 500 e 1500€.

I colori disponibili sono svariati, in genere legati alle mode

del momento e prevalentemente ad effetto opaco (questo

genere di tinta è la preferita da circa l’80% dei clienti); la

sensazione tattile è molto particolare, quasi di una

superficie “gommata”, fatto che tra l’altro aiuta a

proteggere maggiormente la carrozzeria dai lievi graffi che

inevitabilmente col passare del tempo andranno a scalfire lo

strato di prodotto. Ovviamente, la durata del trattamento

varia anche in funzione dell’esposizione alle intemperie, dell’escursione termica e così via, ma

soprattutto dipende dalla qualità dell’applicazione stessa: pertanto, in caso di dipping “fai-da-te” è

bene innanzi tutto prendere dimestichezza col prodotto, e quindi procedere rispettando

scrupolosamente le indicazioni del produttore, in primis i tempi di attesa.

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L’innovazione ed i crash test della nuova Citroen C4 Cactus Quest’anno Citroen ha presentato al pubblico un veicolo dal design particolarmente innovativo,

ovvero la C4 Cactus. Si tratta di una vettura difficile da

far rientrare nelle classificazioni standard di carrozzeria,

non essendo una berlina compatta, né un vero e proprio

Suv, né un monovolume: traendo spunto da ciascuno di

questi settori, è spesso definita in modo trasversale con il

termine “crossover”. Sicuramente però quest’auto sa

immediatamente distinguersi a colpo d’occhio e possiede

un look che non lascia indifferenti. Per dimensioni

(lunghezza di 4,16 m), stile e fascia di prezzo, è destinata a contendersi il mercato con i potenziali

acquirenti di Nissan Juke e Fiat 500L e X.

Le peculiarità della nuova Cactus sono molteplici. All’interno, il guidatore si interfaccia con una

strumentazione completamente digitale, posizionata in modo

tradizionale dietro il volante e coadiuvata da un ampio display da

7 pollici in posizione centrale: si tratta di un elemento totalmente

touch screen, fornito di serie su tutte le versioni (cambiano le

funzioni disponibili, a seconda degli allestimenti); la plancia è

molto semplice, ma non povera, ad esempio i comandi del

climatizzatore sono integrati nel sistema touch e la fessura per i cd musicali è stata completamente

soppiantata da un più moderno ingresso usb multifunzione. Anche i sedili anteriori presentano una

particolarità: nel caso venga scelta la trasmissione automatica, scompare la classica leva del freno

di stazionamento e ciò ha offerto la possibilità di unire le poltrone anteriori in una sorta di

divanetto con un comodo bracciolo centrale.

Più interessante dal punto di vista tecnico è il posizionamento

dell’airbag anteriore lato passeggero: esso è stato spostato in alto,

nella zona tra il tetto ed il rivestimento del padiglione; ciò consente

di offrire maggiore spazio e visibilità al passeggero, ed inoltre di

ricavare sulla plancia un ampio cassetto con comoda apertura verso

l’alto.

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Dal punto di vista meccanico, la Cactus è invece un’auto sostanzialmente convenzionale nella

scelte, anche se assolutamente moderna: come accennato infatti è disponibile la trasmissione

automatica robotizzata a 6 rapporti ed il dispositivo Start&Stop ad alternatore reversibile. Un

grande sforzo è stato compiuto per contenere il più possibile la massa complessiva, tanto che

Citroen dichiara un valore di appena 965kg per la versione base con motorizzazione 1.2 litri a 3

cilindri; a ciò contribuisce il fatto che, nonostante la designazione, la C4 Cactus nasce in realtà

sulla piattaforma della più piccola C3, seppur opportunamente rimaneggiata.

Ciò in cui invece la nuova Citroen si distingue da tutti gli

altri veicoli si trova all’esterno, lungo le fiancate: sono i

cosiddetti Airbump; si tratta sostanzialmente di un

dispositivo destinato a proteggere le porte in caso di lievi

urti, ad esempio quando vengono aperte in spazi molto

ristretti.

Il sistema, ispirato dalla funzione che svolgono i

parabordi sulle imbarcazioni, è stato affinato nel corso

degli anni prima di arrivare alla produzione vera a

propria; i primi progetti risalgono a ben cinque anni fa,

e sono frutto della collaborazione con la società tedesca Rehau.

In sostanza, ogni Airbump è realizzato da due strati di poliuretano termoplastico, uno più rigido

interno e l’altro più flessibile all’esterno, tra i quali si vengono a realizzare delle intercapedini

contenenti aria. Il tutto è poi fissato alla pannellatura della porta con una sola vite, per la massima

velocità d’intervento in caso di sostituzione. Questo dispositivo, in grado di comprimersi fino a

20mm e coperto da ben dieci brevetti, non è certamente destinato a rivoluzionare gli esiti di un

impatto laterale violento, ma può ridurre in modo significativo i danni legati ad un piccolo urto ed i

costi di riparazione associati; per fare un esempio, Citroen dichiara che gli Airbump sono in grado

di resistere all’urto di un carrello da supermercato carico di 40kg di spesa.

A proposito di valutazione dei costi riparativi, in primavera, prima ancora della

commercializzazione dell’auto, Generalicar ha partecipato all’esecuzione dei crash test di tipo

assicurativo che si sono svolti direttamente presso lo stabilimento Citroen. Ricordiamo che questo

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genere di crash non serve ad omologare il veicolo valutando la protezione offerta agli occupanti in

caso di sinistri importanti, quanto piuttosto a stimare i danni subiti dal mezzo in caso di urti di

entità moderata, secondo uno standard (prodotto da RCAR, di cui Generalicar è membro) che

permette di uniformare i tipi di prova svolti e confrontare in tal modo i risultati ottenuti. Ciascun

Costruttore si impegna assiduamente nel tentativo di

migliorare i risultati nell’evoluzione dei propri modelli

o in occasione dello sviluppo di un nuovo veicolo, e

nel resto d’Europa il grande pubblico è

particolarmente attento agli esiti di queste prove per

orientare il proprio acquisto. Questi test come noto

prevedono per la parte anteriore un urto frontale

contro una barriera indeformabile, alla velocità di

15km/h con una sovrapposizione della superficie di impatto pari al 40% del totale ed una

angolazione di 10 gradi; similmente, per la parte posteriore è previsto un impatto con un carrello

rigido, di massa pari a 1400kg, alle medesime velocità, superficie di sovrapposizione ed angolo

dell’urto.

Per quanto riguarda il crash anteriore, inevitabilmente si è

danneggiato il paraurti, con relativa griglia e modanatura sul

lato sinistro. Sottopelle, troviamo deformata la traversa

sacrificale, oltre all’assorbitore in materiale plastico ed alla

traversa inferiore a protezione dei pedoni; anche il

rivestimento anteriore va sostituito, in quanto presenta un

attacco spezzato sul lato sinistro ed un danno al centro

in corrispondenza della serratura del cofano. In

aggiunta a ciò, sono da sostituire anche il proiettore e

la luce diurna sinistri, ed il cofano, vistosamente

deformato sulla parte sinistra (con relativa serratura e

cerniere). Il totale del costo dei soli ricambi si aggira

sui 1400€; è poi necessario anche aggiungere la

manodopera necessaria alla risagomatura del lamierato

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contiguo al passaruota sinistro, piegatosi. Non hanno invece subito danni le masse radianti e la

relativa ventola, né il proiettore destro.

Per quanto riguarda l’urto posteriore, i danni sono meno rilevanti, in quanto si sono limitati alla

sostituzione di paraurti (graffiato e con un aggancio interno spezzato), spoiler inferiore,

modanatura e traversa, per un costo totale dei soli ricambi attorno a 500€ a cui aggiungere anche la

manodopera per il raddrizzamento di una lieve entroflessione sul rivestimento. Nessun danno

invece per quanto riguarda gruppi ottici, pavimento e portello.

Generali Innovation Center for Automobile Repairs RCAR Member Via C. Pisacane, 48 20016 PERO (MI) Tel. 02 38100356 web site: www.generalicar.com

Direttore Marco Castelli

[email protected]

Resp. Centro Sperimentale Ricerca e Formazione Tecnica Ing. Andrea Mondini

[email protected]

Resp. Studi e Consulenza Tecnica Automotive Ing. Giorgio Ighina

[email protected]

Resp. Formazione e Ricerca Redazione GeneralicarNEWS

Ing. Luca Ventola [email protected]