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GEDI Gruppo Editoriale Società per azioni Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017

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GEDI Gruppo EditorialeSocietà per azioni

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017

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GEDI Gruppo Editoriale Società per azioni

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017

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Indice

Financial Highlights 9

Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2017Risultati economico-finanziari del Gruppo GEDI al 31 dicembre 2017 13Risultati economico-finanziari del Gruppo GEDI, presentazione dei dati 2016 a perimetro equivalente 14Andamento del mercato 14Andamento della gestione del Gruppo GEDI nell’esercizio 2017 15Risultati per area di attività 15Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione 19Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2017 21Risultati della Capogruppo GEDI Gruppo Editoriale SpA al 31 dicembre 2017 31Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo e i dati del bilancio consolidato 34Principali rischi e incertezze cui GEDI Gruppo Editoriale SpA e il Gruppo GEDI sono esposti 34Attestazione ai sensi dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/07 (Regolamento Mercati) 38Altre informazioni 38Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2017 39

Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 43

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 53

Bilancio consolidato del Gruppo GEDI al 31 dicembre 2017Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata 99Conto Economico Consolidato e Conto Economico Complessivo Consolidato 100Rendiconto Finanziario Consolidato 101Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 102Note illustrative al bilancio consolidato del Gruppo GEDI 105Allegati 179Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 187Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato 191

Bilancio di esercizio di GEDI Gruppo Editoriale SpA al 31 dicembre 2017 Situazione Patrimoniale-Finanziaria 194Conto Economico e Conto Economico Complessivo 195Rendiconto Finanziario 196Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 197Note illustrative al bilancio di esercizio di GEDI Gruppo Editoriale SpA 201Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 257Relazione del Collegio Sindacale 261Relazione della Società di Revisione sul bilancio di esercizio 273

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Denominazione Sociale GEDI Gruppo Editoriale Società per Azioni

Capitale Sociale Euro 76.303.571,85

Codice fiscale e Iscrizione Registro Imprese di Roma n. 00488680588

Partita IVA n. 00906801006

Sede Sociale Roma, Via Cristoforo Colombo, 90Sede Secondaria Roma, Via Cristoforo Colombo, 90

Il Consiglio di Amministrazione:Presidente onorario Carlo De Benedetti

Presidente Marco De Benedetti

Amministratore delegato Monica Mondardini

Consiglieri Massimo Belcredi Agar Brugiavini Elena Ciallie Alberto Clò Rodolfo De Benedetti Francesco Dini John Philip Elkann Silvia Merlo Elisabetta Oliveri Luca Paravicini Crespi Carlo Perrone Michael Zaoui

Il Collegio Sindacale:Presidente Stefania Mancino

Sindaci Effettivi Pietro Manzonetto Marina Scandurra

I Revisori Contabili KPMG SpA

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Financial Highlights

Principali dati economici

Anno 2016 Anno 2016 Anno 2017(milioni di euro) Perimetro equivalente

Ricavi 585,5 634,4 633,7Margine operativo lordo 43,7 46,1 53,2Risultato operativo 22,4 22,5 28,7Risultato ante imposte 16,6 13,9 19,1Risultato netto 10,4 7,0 (123,3)

Principali dati patrimoniali/finanziari

(milioni di euro) 31-dic-16 31-dic-17Capitale investito netto 566,7 672,7Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 598,4 557,6

Patrimonio netto di Gruppo 597,9 557,1

Patrimonio netto di terzi 0,5 0,5

Posizione finanziaria netta 31,7 (115,1)Dividendi distribuiti - - -

Personale

Anno 2016 Anno 2016 Anno 2017 Perimetro equivalente

Dipendenti alla fine del periodo 1.940 2.488 2.445Dipendenti medi 2.172 2.250 2.214

Principali indicatori

Anno 2016 Anno 2016 Anno 2017 Perimetro equivalente

ROS (Risultato operativo/Fatturato) 3,8% 3,5% 4,5%ROCE (Risultato operativo/Capitale Investito) 4,0% 4,0% 4,3%ROE (Utile netto/Patrimonio netto) 1,7% 1,2% n.s.

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Relazione del Consiglio di Amministrazione

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Risultati economico-finanziari del GruppoGedi al 31 dicembre 2017

Si riportano qui di seguito i principali indicatorieconomici e patrimoniali al 31 dicembre 2017.

Risultati consolidati Anno Anno(€mn) 2016 2017

Fatturato, di cui: 585,5 633,7• diffusione 200,2 201,7• pubblicità 343,0 390,1• Prodotti opzionali e diversi 42,3 41,9Margine operativo lordo 43,7 53,2Risultato operativo 22,4 28,7Risultato ante imposte 16,6 19,1Imposte (8,1) (150,5)Risultato netto attività destinate a continuare 8,5 (131,4)Risultato attività cessate e destinate alla dismissione (1) 2,0 8,2Risultato netto 10,4 (123,3)

31 dicembre 31 dicembre(€mn) 2016 2017

Posizione finanziaria netta 31,7 (115,1)Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 598,4 557,6• patrimonio netto di Gruppo 597,9 557,1• patrimonio netto di terzi 0,5 0,5Dipendenti 1.940 2.445

(1) Il “Risultato attività cessate e destinate alla dismissione” include glieffetti derivanti dalla porzione di corrispettivo differito legata allacessione, avvenuta il 30 gennaio 2015, di All Music, società del Gruppoeditrice della televisione nazionale generalista DeeJay TV, al nuovoeditore Discovery Italia.

I risultati del 2017 recepiscono un onerefiscale di natura straordinaria ed importosignificativo, in quanto la Società nel corsodell’esercizio ha ritenuto di procedere alladefinizione di un contenzioso, pendente inCassazione, che si riferiva, secondo quanto

ampiamente indicato al mercato nelle diverseRelazioni Finanziarie della Società, a conte-stazioni di natura antielusiva relative aibenefici fiscali derivanti dall’operazione diriorganizzazione societaria del Gruppo Edi-toriale L’Espresso realizzata nel 1991.Il Consiglio di Amministrazione di GEDIGruppo Editoriale SpA, pur ribadendo lapropria convinzione quanto alla legittimitàcivilistico-tributaria dell’operazione oggettodi censura da parte dell’AmministrazioneFinanziaria, ha deliberato, in data 29 set-tembre 2017, di avvalersi della facoltà pre-vista dall’art.11 del Dl n. 50/2017 convertitodalla legge n. 96/2017 di definire il conten-zioso fiscale, oggetto della sentenza n.64/9/2012 della Commissione TributariaRegionale di Roma.L’adesione comporta per la Società il pagamentodi un importo pari a €175,3mn, di cui€140,2mn pagati nel 2017 ed i restanti€35,1mn da versare entro il 30 giugno 2018.L’eventuale esito sfavorevole per la Società delcontenzioso pendente in Cassazione avrebbecomportato un onere, sulla base delle valuta-zioni al 30 giugno 2017, pari a €388,6mn.L’effetto nel conto economico dell’esercizioderivante dalla definizione del contenzioso,nei termini sopra illustrati, è ammontato a€143,2mn e trova integrale copertura nelleriserve disponibili di patrimonio netto,senza intaccare il capitale sociale.Nel considerare che la Società disponga deirequisiti e dei mezzi per rendere tale esborsofinanziariamente ed economicamente soste-nibile, il Consiglio di Amministrazione haritenuto che tale definizione rispondesse all’in-teresse sociale in ragione dei vantaggi derivantidalla rimozione di un possibile rischio fiscaledalle potenziali conseguenze economico-finan-ziarie di medio/lungo termine rilevanti e cer-tamente di assai maggiore gravità rispettoalla scelta deliberata.

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Relazione del Consiglio di Amministrazione al 31 Dicembre 2017

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Risultati economico-finanziari del Gruppo GEDI, presentazione dei dati2016 a perimetro equivalente

Il 27 giugno 2017 è stata perfezionata l’ope-razione di integrazione in GEDI del GruppoITEDI, editore dei quotidiani La Stampa ed ilSecolo XIX, dando vita al principale gruppoeditoriale del paese nel settore della stampaquotidiana.L’operazione è stata effettuata mediante unaumento del capitale sociale riservato in sot-toscrizione a Fiat Chrysler Automobiles N.V.(“FCA”) e ad Ital Press Holding SpA (“IPH”),liberato da queste ultime mediante conferi-mento in natura di partecipazioni azionariecomplessivamente rappresentative di tutto ilcapitale sociale di Italiana Editrice SpA. Per effetto di tale operazione, GEDI ha acqui-sito il controllo del Gruppo ITEDI, entratonel perimetro di consolidamento dal 30 giugno2017; pertanto il conto economico del GruppoGEDI relativo all’esercizio 2017 comprende ilGruppo ITEDI a partire dal 1° luglio. Quale operazione propedeutica a tale inte-grazione, nel corso del quarto trimestre del2016, al fine di rientrare nei limiti di concen-trazione previsti dalla legislazione vigente peril settore dei quotidiani, il Gruppo aveva pro-ceduto al deconsolidamento di 5 testatelocali, mediante la vendita di 4 di esse (AltoAdige, Il Trentino, Il Centro e La Città diSalerno) e la cessione in affitto della restante(La Nuova Sardegna). Il conto economicodel 2016 comprendeva ancora un contributosignificativo delle testate cedute verso la finedell’esercizio.Pertanto, il perimetro di attività dell’esercizio2017 è significativamente diverso da quellodel 2016.In ordine a garantire la comparabilità deidati, è stato quindi elaborato per l’esercizio2016 un conto economico a perimetro equi-valente, ossia escludendo il contributo eco-nomico delle testate cedute ed includendo ilconto economico del secondo semestre 2016

del Gruppo ITEDI. Di seguito vengono rap-presentati i principali parametri economici.

Risultati consolidati a perimetro equivalente Anno Anno(€mn) 2016 2017

Fatturato, di cui: 634,4 633,7• diffusione 217,1 201,7• pubblicità 369,1 390,1• Prodotti opzionali e diversi 48,3 41,9Margine operativo lordo 46,1 53,2Risultato operativo 22,5 28,7Risultato ante imposte 13,9 19,1Imposte (8,8) (150,5)Risultato netto attività destinate a continuare 5,1 (131,4)Risultato attività cessate e destinate alla dismissione (1) 2,0 8,2Risultato netto 7,0 (123,3)

(1) Il “Risultato attività cessate e destinate alla dismissione” include gli effettiderivanti dalla porzione di corrispettivo differito legata alla cessione,avvenuta il 30 gennaio 2015, di All Music, società del Gruppo editrice dellatelevisione nazionale generalista DeeJay TV, al nuovo editore Discovery Italia.

Andamento del mercato

Dopo la leggera ripresa del 2016, nel 2017gli investimenti pubblicitari hanno mostratouna flessione del 2,1% rispetto all’esercizioprecedente (dati Nielsen Media Research). Hanno registrato andamenti positivi solo laradio, che ha mostrato un incremento del5,4% confermando il trend positivo in attodal 2015, ed internet che, esclusi Search eSocial, ha conseguito una raccolta in leggeracrescita (+1,7%); la televisione ha registratouna flessione dell’1,6% e la stampa ha subitoun calo del 7,1%, con i quotidiani al -7,7%(-9,0% la raccolta nazionale e -6,7% quellalocale) ed i periodici al -6,2%. Quanto alla diffusione dei quotidiani nel2017, secondo i dati ADS (AccertamentoDiffusione Stampa), è stata registrata unaflessione delle vendite in edicola ed in abbo-namento dell’8,8%, dato sostanzialmente inlinea con il precedente esercizio.

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Andamento della gestione del Gruppo GEDI nell’esercizio 2017

I ricavi consolidati, pari a €633,7mn, sonoaumentati dell’8,2% rispetto al 2016 e sisono mantenuti sostanzialmente stabili aperimetro equivalente (-0,1%). I ricavi diffusionali, pari a €201,7mn, sonoin leggero aumento (+0,8%) rispetto a quellidell’esercizio precedente e risultano in flessionedel 7,1% a pari perimetro, in un mercatoche, come sopra riportato, ha continuato aregistrare una significativa riduzione dellediffusioni dei quotidiani (-8,8%). I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 13,7%rispetto al 2016; la crescita a perimetro equi-valente è stata del 5,7%, con una flessione del3,3% sui mezzi del Gruppo ed un incre-mento significativo delle concessioni di terzi,grazie alle nuove concessioni di Radio Italia edelle testate La Stampa e il Secolo XIX (la cuiraccolta di pubblicità nazionale è passata alGruppo dall’inizio del 2017 e per il primosemestre dell’esercizio è stata classificata qualeraccolta per terzi, posto che l’integrazione èavvenuta a metà anno).Con riferimento ai mezzi del Gruppo, la rac-colta su radio è cresciuta del 5,0%, confer-mando l’evoluzione positiva già riscontratanel precedente esercizio.La raccolta su internet ha mostrato una cre-scita del 9,9% (+2,3% a perimetro equiva-lente), con un andamento migliore di quellodel mercato.Infine, la raccolta su stampa ha registrato unaumento del 4,8% (-7,3% a perimetro equi-valente, in linea con l’andamento generaledella raccolta dei quotidiani).I costi, esclusi gli opzionali e le concessionidi terzi, sono cresciuti dell’1,4% e sono scesidel 5,4% a perimetro equivalente; sonodiminuiti in particolare i costi fissi industriali(-12,8%), grazie al proseguimento delle atti-vità di riorganizzazione della struttura pro-duttiva del Gruppo, i costi di logistica edistribuzione (-11,0%), per la razionalizza-

zione operata sui trasporti, i costi redazionalied i costi di gestione e amministrazione(complessivamente -3,3%), grazie alle misureadottate per il contenimento del costo dellavoro e delle spese generali.Il margine operativo lordo consolidato èstato pari a €53,2mn, importo significativa-mente maggiore rispetto al dato del 2016(€43,7mn), anche a perimetro equivalente(€46,1mn).Il risultato operativo consolidato è stato paria €28,7mn, in crescita rispetto al risultatodel 2016 (€22,4mn), anche a perimetro equi-valente (€22,5mn). Gli oneri fiscali sono ammontati a €150,5mna causa del costo sostenuto per la definizionedel contenzioso sopra illustrato, pari a€143,2mn.Il risultato delle attività cessate e destinatealla dismissione include €8,2mn a titolo dicorrispettivo differito per la cessione di AllMusic a Discovery, avvenuta a gennaio 2015.Il risultato netto consolidato, per effetto del-l’onere fiscale sopra menzionato, è negativoper €123,3mn, a fronte di un utile di€10,4mn nel 2016. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicem-bre 2017 ammonta a €115,1mn, dopo l’esbor-so fiscale di €140,2mn per la definizione delcontenzioso. L’organico del Gruppo a fine 2017, inclusi icontratti a termine, è di 2.445 dipendenti, dicui 523 provenienti dal Gruppo ITEDI.

Risultati per area di attività

In soli sei mesi, il Gruppo ha completato ilprocesso di integrazione di ITEDI, propedeu-tico alla realizzazione di significative sinergieeditoriali e gestionali.In particolare, a valle del processo di riorga-nizzazione, il Gruppo risulta così articolato:• tre business unit editoriali:

- Stampa Nazionale (La Repubblica,L’Espresso e altri periodici), GEDI SpA;

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- News Network (La Stampa, il SecoloXIX ed i 13 quotidiani locali ex Finegil),GEDI News Network SpA;

- Radio (Radio Deejay, Radio Capital,m2o), Elemedia SpA;

• tre attività trasversali: - Digitale (sviluppo e marketing prodottidigitali di Gruppo e non), GEDI Digital Srl;

- Concessionaria per la raccolta pubblici-taria (per il Gruppo e per terzi), A.Man-zoni&C. SpA;

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Sulla base dei dati ADS (Anno 2017) laRepubblica registra una diffusione totale di222.700 copie medie giornaliere e sulla basedegli ultimi dati Audipress (Indagine 2017/III)2 milioni di lettori giornalieri.Sempre in base alle ultime rilevazioni Audipress,L’Espresso si è confermato quale primo new-smagazine per numero di lettori (1,3 milioni).Secondo la ricerca Audiweb, che rileva i dati di“Total Digital Audience”, ovvero i comporta-

- Produzione industriale (con 8 siti produttivi col-locati nelle principali aree di distribuzione deiquotidiani del Gruppo), GEDI Printing SpA.

Sono state inoltre già avviate le attività di svi-luppo dei quotidiani locali del Gruppo, insinergia con La Stampa, nonché le raziona-lizzazioni in ambito gestionale ed industriale,che hanno determinato l’interesse imprendi-toriale dell’operazione.

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Stampa Nazionale

L’attivitàLa divisione “Stampa Nazionale” comprendel’attività di produzione, realizzazione e com-mercializzazione dei prodotti editoriali relativialla testata la Repubblica (quotidiano nazionale,9 edizioni locali ed i supplementi settimanaliAffari&Finanza, Il Venerdì e D) e alle testateperiodiche L’Espresso, National Geographic,Limes, Micromega e le Guide de L’Espresso.

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menti di navigazione degli utenti non solo da PCma anche da dispositivi smartphone e tablet, nel2017 Repubblica.it ha mantenuto il primato trai siti d’informazione italiani con 1,4 milioni diutenti unici nel giorno medio ed un distaccorispetto al secondo sito d’informazione del 31%. Nel corso del 2017 è proseguita la crescitadei collegamenti da smartphone, che rap-presentano il 56% dei collegamenti giorna-lieri. La sempre maggiore rilevanza delmobile ha portato ad una riorganizzazionegraduale del sito Repubblica.it in ordine afavorirne la fruibilità.Nel mese di novembre è stato inoltre lanciato“Rep:”, il nuovo prodotto informativo digitalea pagamento, che si affianca alle notizie intempo reale di Repubblica.it, con la funzionedi proporre all’utente gli approfondimenti ecommenti presenti sul giornale completati daelementi multimediali. Il nuovo prodotto hagià registrato nel corso di questi primi mesioltre 7.500 abbonati.Il 2017 ha visto un ulteriore rafforzamentodelle posizioni dei marchi del Gruppo suisocial network: in particolare Repubblica restail primo quotidiano italiano per numero di fansu Facebook (3,6 milioni) e Twitter (2,8milioni) ed uno dei primi a livello internazionaleper tasso di coinvolgimento dei lettori.

Il mercato dei quotidiani e dei periodiciNel 2017 le vendite in edicola ed in abbona-mento dei quotidiani sono scese dell’8,8%; inparticolare, i giornali nazionali hanno registratouna contrazione del 15,4% (elaborazioneinterna basata su dati ADS). Sempre sulla basedei dati ADS, la diffusione dei settimanali èscesa del 6,5% e quella dei mensili del 15,3%.La raccolta pubblicitaria sui quotidiani èscesa del 7,7%: sui quotidiani nazionali si èregistrato un -10,1%, con la pubblicità nazio-nale in calo del 10,3% e quella locale e lealtre tipologie del 9,6% (FCP). Gli investimentipubblicitari sui periodici hanno mostratoun’evoluzione lievemente meno negativa, regi-strando una flessione del 6,2%.

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2016 2017 2017/2016

Fatturato 267,0 240,7 -9,9%Costi operativi e per il personale (269,6) (239,0) -11,3%Margine operativo lordo (2,6) 1,7 n.d.Ammortamenti e svalutazioni (4,0) (4,7) +16,4%Risultato operativo (6,6) (3,0) +54,7%

I ricavi complessivi della divisione sono paria €240,7mn, in flessione del 9,9% rispetto a€267,0mn nel 2016, riflettendo i trend nega-tivi del mercato sopra esposti.I costi sono diminuiti dell’11,3%: le riduzionihanno riguardato in particolare i costi indu-striali, commerciali e gestionali. Il risultato operativo registra una perdita di€3,0mn, in riduzione rispetto a quella del2016 (-€6,6mn).

News Network

L’attivitàIl 29 dicembre 2017 è stata perfezionata lafusione per incorporazione di ITEDI SpA inFinegil SpA, la cui denominazione sociale èstata cambiata in GEDI News Network SpA,con sede legale a Torino.La divisione “News Network” comprende15 testate (La Stampa, il Secolo XIX, Gaz-zetta di Mantova, Gazzetta di Modena,Gazzetta di Reggio, Il Mattino di Padova, IlPiccolo, Messaggero Veneto, Corriere delleAlpi, La Nuova Ferrara, La Nuova Venezia,La Provincia Pavese, La Sentinella del Cana-vese, La Tribuna di Treviso e Il Tirreno) cheregistrano una diffusione totale di 412.400copie medie giornaliere (ADS 2017) e rag-giungono quotidianamente 3,3 milioni dilettori (Audipress 2017/III). I rispettivi siti internet nel 2017 hanno regi-strato una Total Digital Audience di 837 milautenti unici nel giorno medio (dati AWDB),con un peso del traffico mobile in crescita

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anche grazie ad una presenza sui social semprepiù rilevante. Nell’anno è stato avviato il pro-getto di Membership: l’obiettivo è quello diincrementare il valore per utente, offrendocontenuti e servizi aggiuntivi che incentivinoalla registrazione e successivamente alla sot-toscrizione di servizi a pagamento.Sono stati altresì avviati i progetti di sviluppodei siti de La Stampa e de il Secolo XIX,sfruttando le sinergie nella produzione dicontenuti multimediali realizzabili all’internodel Gruppo.Infine si ricorda che, nell’ambito del progettodi riorganizzazione del Gruppo, in data 1°luglio 2016 sono stati conferiti alla controllataGEDI Printing i rami d’azienda relativi aicentri stampa di Mantova, Padova, Gorizia,Livorno e Sassari ed in data 1° ottobre 2017il ramo relativo al centro stampa di Torino.Tale concentrazione è stata effettuata conl’obiettivo di razionalizzare ed efficientare icentri stampa mediante la realizzazione dieconomie di scala, una maggiore flessibilitàdelle prestazioni e dell’offerta, nonché unmigliore posizionamento nel mercato di rife-rimento al fine di rivolgersi potenzialmenteanche ad una clientela non captive.

Il mercato dei quotidiani localiNel 2017 i quotidiani locali hanno registratoun calo delle vendite in edicola ed in abbona-mento del 6,8% sull’anno precedente (elabo-razione interna basata su dati ADS), calosignificativamente più contenuto di quellodei quotidiani nazionali (-15,4%).La raccolta pubblicitaria del mercato deiquotidiani locali è diminuita del 5,7%, conun calo analogo per la pubblicità nazionale eper quella locale (fonte FCP).

Principali dati economici della divisione

Anno

2016

Anno perimetro

Anno Δ%(€mn) 2016 equivalente 2017 2017/2016

Fatturato* 150,3 178,1 170,5 +13,5%Costi operativi e per il personale (126,4) (154,6) (147,8) +17,0%Margine operativo lordo 23,9 23,5 22,7 -4,9%Ammortamenti e svalutazioni (8,8) (10,9) (3,2) -63,9%Risultato operativo 15,1 12,6 19,5 +29,2%(*) Al netto dei ricavi intragruppo

I ricavi complessivi della divisione ammontanoa €170,5mn, in aumento del 13,5% rispettoal 2016 ed in flessione del 4,2% a perimetroequivalente.Il risultato operativo ammonta a €19,5mn,con una redditività dell’11,5%. Rispettoall’esercizio precedente a perimetro equiva-lente, la redditività, ante oneri non ricorrenti,è passata da 10,9% a 12,2%.

Radio

L’attivitàLa divisione “Radio” comprende le tre emit-tenti nazionali del Gruppo, Radio Deejay,Radio Capital e m2o, e le relative declinazionidigitali. In base alla rilevazione RadioTer, l’indaginerealizzata nel 2017 per il primo anno dalTavolo Editori Radio e condotta dagli istitutidi ricerca Gfk e Ipsos, le tre radio del Gruppocontinuano a registrare buoni risultati diascolto: Radio Deejay si conferma tra ileader del mercato radiofonico con 5,2 milionidi ascoltatori nel giorno medio; Radio Capitale m2o hanno registrato un’audience rispetti-vamente di 1,6 milioni e 1,7 milioni.

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In data 11 ottobre 2017 GEDI Gruppo Edito-riale ha acquisito il 10% di Radio Italia daMario Volanti, azionista di maggioranza dellaSocietà. Radio Italia è una delle prime 5 radioitaliane, con quasi 4,4 milioni di ascoltatorinel giorno medio. Ha un format basato sullamusica italiana, è titolare del canale televisivoRadio Italia TV e organizza importanti eventi,quali concerti e tour musicali. La sua propostaeditoriale e il suo profilo di pubblico sonofortemente complementari a quelli delle emit-tenti di GEDI, che con l’acquisizione di questapartecipazione intende sviluppare le collabo-razioni con Radio Italia, rafforzandosi in uncomparto che da anni vede crescere i fatturatipubblicitari, in controtendenza nel panoramadei media tradizionali.

Il mercato delle radio Secondo la rilevazione RadioTer, le emittentiradiofoniche italiane hanno mantenuto unabase di 35,5 milioni di ascoltatori giornalierisopra i 14 anni di età. Nel 2017 gli investimenti pubblicitari su radiohanno mostrato una crescita del 5,4%, chesegue al +2,3% del 2016 e al +8,8% del2015, confermando la radio come uno deimezzi con le migliori performances. Tra isettori merceologici si segnalano in particolaregli andamenti positivi della grande distribuzione(+11,5%) e dei trasporti (+12,7%), da sempresettori primari nella raccolta radiofonica.

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2016 2017 2017/2016

Fatturato 59,5 59,0 -0,9%Costi operativi e per il personale (44,4) (40,9) -7,8%Margine operativo lordo 15,1 18,1 +19,3%Ammortamenti e svalutazioni (2,6) (2,5) -2,6%Risultato operativo 12,5 15,5 +23,9%

Il fatturato complessivo delle radio del Grup-po, pari a €59,0mn si è mantenuto sostan-zialmente invariato rispetto all’esercizio pre-cedente (-0,9%): il fatturato pubblicitario ècresciuto (+5,0%), mentre i restanti ricavisono diminuiti a causa in particolare deiminori introiti dalla vendita di programmitelevisivi a terzi. I costi sono diminuiti del 7,8% rispetto al2016, sempre in relazione alle attività televisive. Il risultato operativo è pari a €15,5mn, conuna crescita del 24% rispetto ai €12,5mndell’esercizio precedente e con una redditivitàdel 26,3%.

Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

In data 21 marzo 2018 GEDI Gruppo Edito-riale S.p.A. è stata informata dell’esistenzadi un procedimento penale per l’ipotesi aggra-vata di concorso nel reato previsto dall’art.640, comma 2, n. 1 nei confronti dell’Ammi-nistratore Delegato, del Direttore Centraledelle Risorse Umane e del Direttore GeneraleStampa Nazionale, nonché per il reato di cuiall’art. 24 del d.lgs. 231/2001 (a seguito diillecito commesso da persone fisiche nell'in-teresse o a vantaggio dell’ente) nei confrontidella Società e di alcune delle sue controllate.L’indagine condotta dalla Procura di Romariguarda una presunta truffa ai danni dell’INPSin relazione all’accesso, asseritamente irrego-lare, da parte di alcuni dipendenti nel periodofra il 2012 e il 2015, alla c.d. CIGS, finalizzatoal prepensionamento ex L.416/81.Nella consapevolezza di aver sempre agitonel rispetto della normativa vigente, circo-stanza che risulta corroborata anche da veri-fiche interne finalizzate all’esame del rispetto

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dell’iter procedurale previsto dalla normativadi riferimento e da un autorevole parerelegale giuslavorista, la Società rappresentache allo stato attuale non si trova per ragionioggettive nelle condizioni di potere valutarené le specifiche condotte che asseritamenteintegrerebbero le ipotesi di reato, né il numerodegli ex dipendenti che avrebbero avuto ille-gittimamente accesso al pensionamento anti-cipato, né conseguentemente l’eventuale dannoerariale risarcibile.Tale situazione rende pertanto allo statoimpossibile la valutazione del grado di rischioe la conseguente quantificazione dello stesso,secondo quanto previsto dallo IAS 37.In caso di condanna definitiva per l'illecitoamministrativo ex art. 24 d.lgs. 231/2001, lesanzioni amministrative pecuniarie sarebberoquelle previste dal combinato disposto degliarticoli 10,11 e 24 del medesimo decreto. Per quanto riguarda l’andamento dei primimesi del 2018, le evidenze ad oggi disponibilinon consentono di prevedere evoluzioni dimercato significativamente diverse da quelleche hanno caratterizzato il 2017.In tale contesto, il Gruppo si impegnerà nelconseguimento di tutti i vantaggi derivantidall’operazione di integrazione con ITEDI,nello sviluppo delle attività digitali e nellapermanente implementazione di razionaliz-zazioni volte a preservare la redditività in unmercato strutturalmente difficile.Successivamente alla chiusura dell’esercizio,la Società ha ricevuto un’offerta vincolanteper l’acquisto di Persidera, di cui detiene il30%. L’offerta non è stata considerata inlinea con le aspettative e pertanto è statarifiutata. Sono attualmente in corso contatticon altri investitori, le cui eventuali offertesaranno valutate dalla Società.

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Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2017

Come detto in precedenza, il 27 giugno 2017 è stata perfezionata l’operazione di integrazionedelle società Italiana Editrice SpA, Publikompass SpA e Nexta Srl (“Gruppo ITEDI”) in GEDI.

Per effetto di tale operazione, a partire dal 27 giugno 2017 GEDI ha acquisito il controllo delGruppo ITEDI. Come data di consolidamento si è adottata quella del 30 giugno 2017 epertanto il conto economico del Gruppo GEDI relativo all’esercizio 2017 comprende il GruppoITEDI a partire dal 1° luglio.

Nel valutare i risultati economici dell’esercizio 2017 ed il loro confronto con il 2016, ènecessario tener conto, oltre che dell’operazione di cui sopra, anche del deconsolidamento nelcorso del quarto trimestre del 2016 di 5 testate locali del Gruppo. In particolare, le operazionidi deconsolidamento hanno riguardato:

• cessione il 28 ottobre 2016 dell’intera partecipazione, pari al 71%, nella Seta SpA, editricedelle testate Alto Adige e Il Trentino;

• cessione il 1° novembre 2016 del ramo d’azienda includente le testate Il Centro, ed ilrelativo centro stampa, e La Città di Salerno;

• affitto dal 1° dicembre 2016 del ramo d’azienda comprendente la testata “La NuovaSardegna” a favore della società DB Information SpA.

In ordine a garantire la comparabilità dei dati, è stato quindi elaborato per l’esercizio 2016 unconto economico a perimetro equivalente, ossia escludendo il contributo economico delletestate cedute ed includendo il conto economico del secondo semestre 2016 del Gruppo ITEDI.

Il “Risultato attività cessate e destinate alla dismissione” include gli effetti derivanti dallaporzione di corrispettivo differito legata alla cessione, avvenuta il 30 gennaio 2015, di AllMusic, società editrice della televisione nazionale generalista DeeJay TV, all’ editore DiscoveryItalia. Tali effetti sono stati rilevati nel bilancio 2017 in accordo con i principi contabili inter-nazionali di riferimento, facendo seguito alla maturazione delle condizioni contrattuali inerentiil riconoscimento della suddetta porzione di corrispettivo differito.

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Conto Economico

Di seguito viene esposto il Conto Economico Consolidato del Gruppo nel 2017, confrontatocon l’esercizio precedente.

Anno Anno 2016 Anno(€mn) 2016 perimetro equivalente 2017Ricavi 585,5 634,4 633,7 Variazione rimanenze prodotti (0,4) (0,4) 0,0 Altri proventi operativi 8,6 12,5 10,8 Costi per acquisti (55,5) (59,4) (54,3) Costi per servizi (265,7) (297,7) (311,7) Altri oneri operativi (14,6) (16,3) (14,0) Costi per il personale (214,2) (226,9) (211,3) Ammortamenti e svalutazioni (21,3) (23,6) (24,6)Risultato operativo 22,4 22,5 28,7 Proventi/(Oneri) finanziari netti (6,8) (9,8) (9,1) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto 1,0 1,2 (0,4) Risultato ante imposte 16,6 13,9 19,1 Imposte (8,1) (8,8) (150,5) Risultato netto attività destinate a continuare 8,5 5,1 (131,4) Risultato attività cessate e destinate alla dismissione 2,0 2,0 8,2 Risultato netto 10,5 7,1 (123,3) Quota dei terzi (0,1) (0,1) (0,1) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 10,4 7,0 (123,3)

Dell’andamento dei ricavi e dei risultati della gestione si è già ampiamente trattato nella primaparte della relazione, cui si rinvia per maggiori approfondimenti.

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Viene di seguito presentata la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata del Gruppo.

ATTIVO31-dic 31-dic

(€mn) 2016 2017Attività immateriali a vita indefinita 466,4 577,0 Altre immobilizzazioni immateriali 3,7 9,0 Immobilizzazioni immateriali 470,1 586,0 Immobilizzazioni materiali 83,9 90,6 Partecipazioni valutate al patrimonio netto 129,1 124,3 Altre partecipazioni 3,3 10,3 Altri crediti non correnti 2,0 1,4 Attività per imposte anticipate 16,0 36,7 ATTIVITA' NON CORRENTI 704,4 849,3 Rimanenze 10,2 12,9 Crediti commerciali 174,5 208,3 Crediti e altre attività finanziarie 0,2 17,5 Crediti tributari 15,5 18,8 Altri crediti 23,4 30,6 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 148,5 63,5 ATTIVITA' CORRENTI 372,3 351,6 TOTALE ATTIVO 1.076,7 1.200,8

PASSIVO31-dic 31-dic

(€mn) 2016 2017Capitale sociale 61,8 76,3 Riserve 174,7 236,3 Utili (perdite) a nuovo 351,0 367,8 Utile (perdita) di esercizio 10,4 (123,3) Patrimonio netto di Gruppo 597,9 557,1 Patrimonio netto di terzi 0,5 0,5 PATRIMONIO NETTO 598,4 557,6Debiti finanziari 83,5 95,7 Fondi per rischi ed oneri 46,8 29,2 TFR e altri fondi per il personale 47,8 59,2 Passività per imposte differite 89,1 113,5 PASSIVITA' NON CORRENTI 267,3 297,5Debiti finanziari 33,6 100,5 Fondi per rischi ed oneri 20,6 27,5 Debiti commerciali 96,0 113,2 Debiti tributari 10,0 45,9 Altri debiti 50,8 58,8 PASSIVITA' CORRENTI 211,1 345,8TOTALE PASSIVITA' 478,4 643,3TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.076,7 1.200,8

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Le immobilizzazioni immateriali, pari a €586,0mn, aumentano di €115,9mn rispetto al 31dicembre 2016 (€470,1mn) quale effetto del consolidamento del Gruppo ITEDI che ha com-portato la rilevazione del fair value delle testate “La Stampa” e “Il Secolo XIX” per un importopari complessivamente a €77,7mn ed un avviamento residuo pari ad €32,9 mn. Tale rilevazioneconsegue al completamento del processo di identificazione del fair value delle attività epassività del Gruppo ITEDI effettuato secondo le disposizioni dell’IFRS 3. Le informazioni inmerito alla Purchase Price Allocation sono fornite nelle “Note illustrative al bilancio consolidatodel Gruppo GEDI”, cui si rinvia. Con il consolidamento al 30 giugno 2017 del Gruppo ITEDIsono inoltre aumentate di €1,9mn le altre immobilizzazioni immateriali relative a concessioni,licenze e diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno.

Le immobilizzazioni materiali ammontano a €90,6mn, ed aumentano di €6,6mn rispetto al 31dicembre 2016 (€83,9mn) quale effetto combinato, degli incrementi derivanti dal consolidamentoal 30 giugno 2017 del Gruppo ITEDI per €21,2mn e da investimenti netti del periodo per€7,1mn, parzialmente controbilanciati da ammortamenti per €13,3mn e svalutazioni pari ad€8,4mn relative ad impianti e macchinari di stampa.

Le partecipazioni ammontano a complessivi €134,6mn, in aumento di €2,2mn rispetto al 31dicembre 2016. I movimenti sono stati determinati, in aumento, dall’acquisizione del 10% diRadio Italia per €6,5mn e, in diminuzione, dalla valutazione con il metodo del patrimonionetto della partecipazione in Persidera per €4,3mn, su cui incide, prevalentemente, la quota diammortamento del fair value delle frequenze del digitale terrestre e la distribuzione di dividendioperata dalla collegata nel corso del 2017 per un importo pari ad €3,9 milioni.

Gli altri crediti non correnti, pari a €1,4mn, sono in diminuzione di €0,6mn rispetto al 31dicembre 2016 (€2,0mn).

Le attività per imposte anticipate ammontano a €36,7mn (€16,0mn al 31 dicembre 2016).L’incremento di €20,7mn rispetto a fine 2016 è imputabile, oltre che alle imposte anticipate sudifferenze temporanee rilevate nel corso dell’esercizio per €7,3mn, al consolidamento al 30 giugno2017 delle imposte anticipate su differenze temporanee del Gruppo ITEDI per €7,6mn, e adimposte anticipate su perdite fiscali del Gruppo ITEDI per €6,2mn rilevate, nell’ambito del comple-tamento del processo di Purchase Price Allocation, a diretta riduzione dell’avviamento.

Le rimanenze, pari a €12,9mn, sono relative al valore della carta, dei materiali di stampa, edelle pubblicazioni presenti in magazzino. L’aumento di €2,7mn rispetto al 31 dicembre 2016è dovuto per €1,2mn alle rimanenze rilevate in ITEDI a fine 2017.

I crediti commerciali sono pari a €208,3mn, in aumento di €33,8mn rispetto al 31 dicembre2016; il consolidamento del Gruppo ITEDI ha determinato un incremento della voce che al 30giugno 2017 era pari a €17,4m.

I crediti e altre attività finanziarie ammontano a fine 2017 a €17,5mn (€0,2mn al 31 dicembre 2016)e si riferiscono al prezzo differito del portafoglio crediti ceduto alla società veicolo nell’ambito del-l’operazione di cartolarizzazione effettuata dalla controllata A.Manzoni&C..

I crediti tributari ammontano a €18,8mn, in aumento di €3,4mn rispetto ai €15,5mn del 31dicembre 2016.

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Gli altri crediti sono pari a €30,6mn (€23,4mn al 31 dicembre 2016) ed includono, tra gli altri,gli anticipi a fornitori, agenti e collaboratori, nonché i risconti attivi per i canoni di locazionee per i diritti dei prodotti opzionali e dei programmi radiofonici che verranno realizzati neiprimi mesi del 2018. Si ricorda, inoltre, che la voce include €8,6mn (interamente coperti da unfondo rischi di pari importo) relativi ad una cartella esattoriale riferita agli esercizi 1993 e 1994per la quale il Gruppo ha in essere un procedimento di ricorso. L’ingresso del Gruppo ITEDInel perimetro di consolidamento ha comportato un incremento della voce di €7,4mn al 30giugno 2017.

Le disponibilità liquide si attestano a €63,5mn registrando una diminuzione di €85,0mnrispetto al 31 dicembre 2016: tale diminuzione è attribuitbile prevalentemente ai pagamentieffettuati per la definizione del contenzioso fiscale, pari a €140,2mn ed agli esborsi per investi-menti, pari a €13,1mn, parzialmente controbilanciati dal positivo flusso della gestioneoperativa, pari a €20,3mn, dalla liquidità apportata al 30 giugno 2017 dal Gruppo ITEDI, paria €9,0mn, e dalla liquidità generata dall’incremento dello smobilizzo crediti da parte della con-trollata A.Manzoni&C., pari a €40,7mn.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2017 ammonta a €557,6mn (€598,4mn al 31 dicembre2016), di cui €557,1mn di competenza del Gruppo (€597,9mn a fine esercizio 2016) e€0,5mn di spettanza dei terzi (€0,5mn al 31 dicembre 2016). Le azioni proprie detenute dallaCapogruppo al 31 dicembre 2017, la cui valorizzazione è portata in detrazione del patrimonionetto, erano n. 21.850.609 e rappresentavano il 4,295% del capitale sociale. Il conferimentodel Gruppo ITEDI ha determinato un incremento del capitale sociale e delle riserve dasovrapprezzo azioni per complessivi €83,7mn.

I debiti finanziari non correnti ammontano a €95,7mn, in aumento di €12,1mn rispetto al 31dicembre 2016; il consolidamento del Gruppo ITEDI ha comportato, al 30 giugno 2017, unincremento di €8,1mn. La voce include il valore del Prestito Obbligazionario equity linked percomplessivi €100mn collocato ad aprile 2014 con scadenza 9 aprile 2019 e con una cedolasemestrale a tasso fisso del 2,625% annuo. Al 31 dicembre 2017 la componente debito delprestito obbligazionario ammonta a €93,7mn (di cui €87,9mn non correnti e €5,8mncorrenti). La voce include, inoltre, €7,7mn (valore complessivo di €8,8mn, di cui €1,1mncorrenti) relativi a rapporti di finanziamento contratti da società del Gruppo ITEDI nel corsodell’esercizio 2014 con un pool di banche: lo spread è fisso allo 0,75% fino al 31 dicembre2017 incrementato, per gli anni successivi, in un range compreso tra l’1,75% ed il 2,50%; l’am-mortamento è iniziato nel corso dell’esercizio 2016 e si concluderà nel corso dell’esercizio2022.

I fondi per rischi ed oneri correnti e non correnti ammontano nel complesso a €56,6mn, in dimi-nuzione di €10,8mn rispetto al 31 dicembre 2016. La diminuzione deriva in particolare dal-l’utilizzo di un fondo precedentemente accantonato a fronte di un contenzioso di naturatributaria, relativamente al quale il 2 ottobre 2017 la Società ha presentato, ai sensi dell’art. 11del d.lgs. n. 50/2017, domanda di definizione. Il contenzioso si riferiva a fatti risalenti al 1991e riguardava contestazioni sollevate dall’Amministrazione Finanziaria di natura antielusivarelative ai benefici fiscali derivanti dall’operazione di riorganizzazione societaria del GruppoEditoriale L’Espresso mediante la fusione per incorporazione di Editoriale La Repubblica SpAin Cartiera di Ascoli SpA. Nel medesimo accertamento furono altresì contestati i beneficiattinenti operazioni di usufrutto azionario con soggetti esteri. L’adesione alla definizione dellalite comporta per la Società il pagamento di un importo pari a €175,3mn, di cui €70,1mn

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versati il 2 ottobre 2017, €70,1mn di euro versati il 30 novembre e i restanti €35,1mn daversare entro il 30 giugno 2018. L’impatto a conto economico ammonta a €143,2mn a frontedi un onere di €175,3mn, in quanto è stato utilizzato il sopra menzionato fondo di €20,8mned è stato registrato un beneficio fiscale sulla quota dell’onere riconducibile agli interessi per€11,3mn. Il consolidamento al 30 giugno 2017 del Gruppo ITEDI ha comportato unincremento della voce di €18,3mn.

Il fondo di Trattamento di fine rapporto e gli altri fondi per il personale ammontano globalmente a€59,2mn (€47,8mn al 31 dicembre 2016). L’aumento di €11,4mn rispetto a fine 2016 èdovuto al consolidamento al 30 giugno 2017 del Gruppo ITEDI per €14,0mn e all’effettofinanziario della valutazione dei fondi (interest cost) e al valore attualizzato degli accantonamenti(service cost) pari a complessivi €1,5mn, solo in parte compensati dalle quote di TFR eIndennità Fissa liquidate nel periodo (€4,1mn).

Le passività per imposte differite, prevalentemente riferite alla deduzione di ammortamenti diattività immateriali a vita utile indefinita, sono pari a €113,5mn, in aumento di €24,3mnrispetto a €89,1mn a fine 2016; il consolidamento del Gruppo IITEDI ha comportato un incre-mento della voce di €22,7mn al 30 giugno 2017.

I debiti finanziari correnti, pari a €100,5mn, includono la quota a breve, pari a €5,8mn, delprestito obbligazionario di €100mn collocato ad aprile 2014, la quota a breve dei rapporti difinanziamento contratti da società del Gruppo ITEDI ed i debiti relativi allo smobilizzo creditidella concessionaria A.Manzoni&C..

I debiti commerciali ammontano a €113,2mn, con un incremento di €17,2mn rispetto ai€96,0mn del 31 dicembre 2016. L’effetto del consolidamento del Gruppo ITEDI ha comportatoun incremento della voce di €17,9mn al 30 giugno 2017.

I debiti tributari, pari a €45,9mn, registrano rispetto al 31 dicembre 2016 un aumento di€35,9mn quasi esclusivamente dovuto alla domanda di definizione delle liti fiscali pendenti cheha generato un debito residuo al 31 dicembre 2017 pari a €35,1mn.

Gli altri debiti sono pari a €58,8mn, in aumento di €7,9mn rispetto ai €50,8mn del 31dicembre 2016 principalmente per effetto del consolidamento del Gruppo ITEDI (€11,6mn al30 giugno 2017), solo in parte compensato dalla liquidazione degli oneri sociali e dai pagamentieffettuati ai dipendenti in relazione ai piani di riorganizzazione aziendale in corso.

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Variazione della Posizione Finanziaria Netta

Anno Anno(€mn) 2016 2017FONTI DI FINANZIAMENTORisultato di periodo, proprio e di terzi 10,5 (123,3) Perdita (utile) delle attività cessate (2,0) (8,2) Ammortamenti e svalutazioni 21,3 24,6 Valutazione attuariale piani di stock options 1,1 0,7 Variazione netta fondi del personale (2,8) (2,6) Variazione netta fondi rischi e oneri (3,3) (29,2) Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (1,0) (0,6) Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni (2,5) (0,2) Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 0,1 (0,0) Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto 2,2 4,7 Autofinanziamento 23,7 (134,0) Decremento (Incremento) crediti non correnti 0,1 0,8 Incremento passività/ Decremento attività imposte differite 6,3 (5,5) Incremento debiti/ Decremento crediti tributari 0,4 31,2 Decremento (Incremento) rimanenze 0,0 1,7 Decremento (Incremento) crediti commerciali e altri 24,3 (13,3) Incremento (Decremento) debiti commerciali e altri (7,1) (5,7) Variazione capitale circolante 24,0 9,2 FLUSSO DELLA GESTIONE CORRENTE 47,7 (124,7) Disinvestimenti in partecipazioni 6,1 4,3 Altre variazioni 0,7 - Flusso generato da cessione di attività 2,0 2,0 TOTALE FONTI 56,4 (118,5) IMPIEGHI Investimenti netti in immobilizzazioni (10,5) (12,0) Investimenti in partecipazioni (1,3) (6,5) Acquisizione della posizione finanziaria netta del Gruppo ITEDI - (7,8) Acquisto di azioni proprie 0,1 (0,0) Altre variazioni (2,3) (1,9) TOTALE IMPIEGHI (14,0) (28,3) Avanzo (disavanzo) finanziario 42,4 (146,8) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INIZIALE (10,7) 31,7 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA FINALE 31,7 (115,1)

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Flussi finanziari

I flussi finanziari tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2017, confrontati con quelli tragennaio e dicembre 2016, sono presentati nel seguente prospetto.

Anno Anno(€mn) 2016 2017

ATTIVITA’ OPERATIVARisultato di periodo, proprio e di terzi 10,5 (123,3) Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni 21,3 24,6 - Valutazione attuariale piani di stock options 1,1 0,7 - Variazione netta fondi del personale (2,8) (2,6) - Variazione netta fondi rischi e oneri (3,3) (29,2) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (1,0) (0,6) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli (2,5) (0,2) - Rettifiche di valore di attività finanziarie 0,1 (0,0) - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto 2,2 4,7 - Perdita (utile) delle attività cessate (2,0) (8,2) Autofinanziamento 23,7 (134,0) Variazione del circolante e altri flussi 28,4 14,0 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 52,1 (119,9) di cui: Incassi (pagamenti) interessi (2,8) (3,0) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito 3,2 (6,2) ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (11,7) (13,1) Esborsi per acquisto partecipazioni (1,3) (6,5) Incassi da cessioni 7,3 5,3 (Increm.) decrem. crediti e attività finanziarie 0,3 - Flusso generato da acquisizione di ITEDI - 9,0 Flusso generato da cessione di attività 2,0 2,0 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (3,4) (3,3) ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (Acquisto) vendita di azioni proprie 0,1 (0,0) Accensione (estinzione) debiti finanziari (8,5) 40,2 (Dividendi pagati) - - Altre variazioni (2,3) (1,9) FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (10,7) 38,3 Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 38,0 (85,0) Disponibilità liquide nette iniziali 110,5 148,5 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 148,5 63,5

Il flusso dell’attività operativa del 2017, pari a -€119,9mn, risente del pagamento di €140,2mnper la definizione del contenzioso fiscale; al netto di tale effetto, il flusso operativo risulta

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positivo per €20,3mn. Si ricorda che nell’esercizio 2016 il flusso dell’attività operativa, pari a€52,1mn, beneficiava del recupero del ritardo degli incassi della controllata A.Manzoni&C.,ritardo che si era determinato nella seconda metà del 2015 conseguentemente al cambiamentodel sistema informatico.

I flussi dell’attività di investimento, negativi per €3,3mn, sono relativi principalmente aipagamenti per investimenti netti in immobilizzazioni, pari a €13,1mn, e agli esborsi perl’acquisto di partecipazioni, pari a €6,5mn, solo in parte compensati dagli incassi da cessionidi attività e partecipazioni per complessivi €7,3mn e dalla liquidità apportata dal GruppoITEDI per €9,0mn.

Per quanto riguarda i nuovi investimenti, nel corso del 2017 sono stati realizzati interventi perlo sviluppo tecnologico delle rotative e degli altri macchinari di stampa dei quotidiani delGruppo (€1,5mn), sono state effettuate ristrutturazioni di uffici, redazioni e studi (€3,0mn),sono stati aggiornati i sistemi informativi ed editoriali e migliorate le infrastrutture di rete(€6,6mn) e sono stati potenziati gli impianti radiofonici in bassa ed alta frequenza (€3,2mn).

Per quanto riguarda gli incassi da cessioni, l’importo di €7,3mn si riferisce alla quota annualedel prezzo di vendita residuo di All Music (€2,0mn), al residuo del prezzo di cessione della par-tecipazione di SETA (€3,2mn) e alla vendita di altri assets e partecipazioni (€1,0mn).

Nell’esercizio è stata inoltre acquisita una quota del 10% di Radio Italia a fronte di un esborsodi €6,5mn.

Il flusso dell’attività di finanziamento è stato positivo per €38,3mn principalmente per i maggioriincassi derivanti dall’incremento dello smobilizzo crediti effettuato dalla controllataA.Manzoni&C. per €40,7mn, commentata in maggior dettaglio nella nota illustrativa 11 albilancio consolidato cui si rinvia.

Di seguito è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo.

31-dic 31-dic (€mn) 2016 2017 Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 0,2 0,2 Debiti finanziari vs imprese del Gruppo - - Denaro e disponibilità di banca 148,4 63,3 Debiti per conti correnti bancari (0,0) (0,1) Disponibilità liquide nette 148,5 63,5 Titoli e altre attività finanziarie 0,2 17,5 Prestito obbligazionario (88,9) (93,7) Altri debiti verso le banche - (8,8) Altri debiti finanziari (28,1) (93,5) Altre attività (passività) finanziarie (116,8) (178,6) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (31,7) (115,1)

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Il peggioramento della posizione finanziaria netta è interamente dovuto al pagamento delleprime due quote di quanto dovuto a seguito della definizione del contezioso fiscale, così comedescritto nella Nota 12.17 del bilancio consolidato del Gruppo GEDI cui si rinvia.A tal riguardo, la decisione di aderire alla definizione della lite tributaria è stata assunta nellaconsapevolezza di disporre dei requisiti e dei mezzi per rendere tale esborso finanziariamenteed economicamente sostenibile, anche tenuto conto della posizione finanziaria netta positiva almomento del pagamento della prima rata avvenuto il 2 ottobre 2017. Le fonti di finanziamento su cui il Gruppo fa affidamento, descritte analiticamente nella Nota11 del bilancio consolidato del Gruppo GEDI cui si rinvia, sono:- fonti di finanziamento a breve, costituite dalle disponibilità liquide in essere al momento delladefinizione della lite e dai contratti di smobilizzo crediti (factoring e cartolarizzazione)sottoscritti dalla controllata A.Manzoni&C.;

- fonti di finanziamento a lungo, costituite dal Prestito Obbligazionario equity linked; in meritoa tale fonte, la cui scadenza è prevista per il 9 aprile 2019, la Capogruppo ha in corsotrattative avanzate con un pool di banche per la sottoscrizione di una linea Revolving CreditFacility di durata pluriennale.

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Risultati della Capogruppo GEDI Gruppo Editoriale SpA al 31 dicembre 2017

Conto Economico

Anno Anno(€mn) 2016 2017 Ricavi 263,3 237,1 Variazione rimanenze prodotti (0,4) 0,0 Altri proventi operativi 4,9 6,6 Costi per acquisti (30,9) (26,6) Costi per servizi (139,6) (125,5) Altri oneri operativi (5,2) (6,8) Costi per il personale (95,2) (85,7) Ammortamenti e svalutazioni (3,5) (4,0) Risultato operativo (6,5) (5,0) Proventi/(Oneri) finanziari netti (5,2) 0,6 Dividendi 25,3 28,8 Risultato ante imposte 13,7 24,4 Imposte 3,7 (141,0) RISULTATO NETTO 17,4 (116,6)

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

ATTIVO 31-dic 31-dic(€mn) 2016 2017Attività immateriali a vita indefinita 220,7 220,7 Altre immobilizzazioni immateriali 2,7 4,7 Immobilizzazioni immateriali 223,3 225,4 Immobilizzazioni materiali 10,4 10,8 Altre partecipazioni 355,9 446,1 Altri crediti non correnti 1,4 0,9 Attività per imposte anticipate 7,0 16,4 ATTIVITA' NON CORRENTI 598,0 699,5 Rimanenze 6,3 6,3 Crediti commerciali 80,3 74,9 Crediti tributari 18,3 15,5 Altri crediti 14,4 19,9 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 128,3 44,2 ATTIVITA' CORRENTI 247,6 160,9 TOTALE ATTIVO 845,6 860,4

PASSIVO 31-dic 31-dic(€mn) 2016 2017Capitale sociale 61,8 76,3 Riserve 84,4 153,5 Utili (perdite) a nuovo 351,0 367,8 Utile (perdita) di esercizio 17,4 (116,6) PATRIMONIO NETTO 514,6 481,0 Debiti finanziari 83,5 87,9 Fondi per rischi ed oneri 38,5 18,0 TFR e altri fondi per il personale 20,4 19,7 Passività per imposte differite 61,0 61,6 PASSIVITA' NON CORRENTI 203,4 187,2 Debiti finanziari 27,4 65,8 Fondi per rischi ed oneri 10,4 11,1 Debiti commerciali 59,7 54,7 Debiti tributari 5,1 40,3 Altri debiti 25,0 20,3 PASSIVITA' CORRENTI 127,6 192,2 TOTALE PASSIVITA' 331,0 379,4 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 845,6 860,4

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Flussi finanziari

I flussi finanziari tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2017, confrontati con quelli tragennaio e dicembre 2016, sono presentati nel seguente prospetto.

Anno Anno(€mn) 2016 2017ATTIVITA' OPERATIVA Risultato di periodo 17,4 (116,6) Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni 3,5 4,0 - Valutazione attuariale piani di stock options 1,1 0,7 - Variazione netta fondi del personale (2,5) (0,7) - Variazione netta fondi rischi e oneri (0,6) (19,8) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni - (0,0) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli (2,0) (8,2) - (Proventi) per dividendi (25,3) (28,8) Autofinanziamento (8,4) (169,3) Variazione del circolante e altri flussi 3,0 26,6 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA (5,4) (142,7) di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (2,1) (2,3) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito 5,9 5,8 ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (6,3) (5,4) Esborsi per acquisto partecipazioni (1,8) (9,2) Incassi da cessioni 2,0 4,9 Dividendi incassati 25,3 28,8 Flusso generato da cessione di attività - 2,0 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 19,2 21,1 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (Acquisto) vendita di azioni proprie (0,8) (0,6) Altre variazioni (0,4) - FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (1,2) (0,6) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 12,7 (122,2) Disponibilità liquide nette iniziali 93,7 106,3 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 106,3 (15,8)

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Per l’analisi dei risultati operativi si rimanda al commento sulle singole divisioni; qui di seguitovengono esaminati i risultati della gestione finanziaria.

Gli investimenti sostenuti dalla Capogruppo nell’esercizio 2017 ammontano a €6,7mn e si rife-riscono principalmente agli interventi di manutenzione degli uffici amministrativi e redazionalidi Roma e delle altre sedi dislocate sull’intero territorio nonché al potenziamento delle infra-strutture di rete e dei sistemi informativi gestionali ed editoriali. Nell’anno sono inoltreaumentati di €1,3mn i debiti per investimenti.Al 31 dicembre 2017 l’indebitamento finanziario della Capogruppo era pari a €109,5mnrispetto ad una posizione finanziaria netta positiva di €17,4mn al 31 dicembre 2016. Il peggio-ramento è imputabile principalmente all’esborso di €140,2mn per la definizione del contenziosofiscale, solo parzialmente compensato dai dividendi percepiti dalle società controllate e collegate.

A fine dicembre 2017 gli organici inclusi i contratti a termini erano pari a 740 persone, inaumento di 9 unità rispetto ai 731 dipendenti del 31 dicembre 2016.

Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo ed i dati del bilancio consolidato

Utile netto Patrimonio netto al(€mn) 2016 2017 31/12/16 31/12/17 Saldo da bilancio della controllante 17.401 (116.572) 514.609 481.030Eliminazione dividendi controllate (22.858) (24.830) - -Rilevazione del patrimonio netto e del risultato di periodo delle partecipazioni controllate 24.536 24.097 316.410 427.616Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate 4.928 - (432.286) (551.252)Avviamenti, testate, marchi e frequenze (11.669) (1.382) 71.021 75.516Effetto della valutazione delle collegate secondo il metodo del patrimonio netto/svalut.ne partecipazioni (2.188) (4.726) 129.011 124.325Valutazione Put/Call Option nuove acquisizioni - - (680) (680)Altre rettifiche di consolidamento 206 77 (212) 499SALDO DA BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO 10.356 (123.336) 597.873 557.054

Principali rischi e incertezze cui GEDI Gruppo Editoriale SpA e il Gruppo GEDI sono esposti

I principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto, dato il settore in cui opera, sonoclassificati nelle seguenti categorie:- rischi connessi alle condizioni generali dell’economia e del settore editoriale;- rischi operativi di gestione;- rischi finanziari.Per quanto riguarda più in particolare i rischi di natura tributaria si ricorda che il 29 settembreil Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale SpA ha deliberato di avvalersidella facoltà prevista dall’art.11 del Dl n. 50/2017 convertito dalla legge n. 96/2017 di definireil contenzioso fiscale oggetto della sentenza n. 64/9/2012 della Commissione TributariaRegionale di Roma, pur ribadendo la propria convinzione quanto alla legittimità civilistico-tri-butaria dell’operazione oggetto di censura da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

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35Relazione del Consiglio di Amministrazione | GEDI Gruppo Editoriale |

Il contenzioso pendente in Cassazione si riferiva a contestazioni di natura antielusiva relative aibenefici fiscali derivanti dall’operazione di riorganizzazione societaria del Gruppo EditorialeL’Espresso realizzata nel 1991 mediante la fusione per incorporazione di Editoriale LaRepubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA. L’adesione comporta per la Società il pagamento di un importo pari a €175,3mn, di cui€70,1mn versati il 2 ottobre 2017, €70,1mn versati il 30 novembre e i restanti €35,1mn daversare entro il 30 giugno 2018. Nel considerare che la Società disponga dei requisiti e dei mezzi per rendere tale esborso finan-ziariamente ed economicamente sostenibile, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto chetale definizione rispondesse all’interesse sociale in ragione dei vantaggi derivanti dalla rimozionedi un possibile rischio fiscale dalle potenziali conseguenze economico-finanziarie di medio/lungotermine rilevanti e certamente di assai maggiore gravità rispetto alla scelta deliberata.Per un esame più approfondito di tale vicenda, si rimanda ai commenti nelle “Note illustrativeal bilancio consolidato del Gruppo GEDI”.

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Per quanto attiene al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, è attribuito alConsiglio di Amministrazione il compito di “definire la natura ed il livello di rischio compatibilecon gli obiettivi strategici dell’emittente”. Nello specifico, il Consiglio di Amministrazione,previo parere del Comitato Controllo e Rischi, è chiamato a determinare il grado di compatibilitàdei rischi identificati con una gestione dell’impresa coerente con gli obiettivi strategici individuatie a valutare, con cadenza almeno annuale, l’adeguatezza del sistema di controllo interno e digestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell’impresa e al profilo di gestione del rischioassunto. Al fine di garantire agli organismi interni le informazioni necessarie a poter esprimereuna valutazione complessiva sul rischio compatibile con gli obiettivi aziendali, si è procedutoad effettuare, in coerenza con quanto svolto nei precedenti periodi, l’aggiornamento delprocesso di mappatura, analisi e valutazione globale dei rischi, individuando altresì eventualinuove entità di rischio connesse ai processi aziendali. Tali attività sono integrate all’interno diun sistema strutturato di Risk Management che interessa l’intero Gruppo GEDI e che èsottoposto a verifica, aggiornamento e validazione con cadenza annuale.

Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia e del settore editorialeL’esercizio 2017 ha riproposto per il settore editoriale andamenti ancora critici, con unulteriore calo della raccolta pubblicitaria su stampa e dinamiche diffusionali che confermanol’erosione riscontrata nel corso degli ultimi anni. Tale ambito strategico risulta essere tra i principali rischi a cui è esposto il Gruppo GEDI, con-siderata la forte concentrazione nel settore della stampa. L’attuale situazione d’incertezza sulloscenario di breve e medio periodo, che sta determinando il negativo andamento del fatturatopubblicitario e diffusionale per il comparto stampa, rende peraltro più difficili la stime delleassunzioni riguardanti l’andamento futuro. Tali incertezze si riflettono, inter alia, sulle previsionidei flussi di cassa utilizzati per la determinazione del valore d’uso delle cash generating units aifini della verifica della recuperabilità dei valori delle immobilizzazioni immateriali a vita utileindefinita e delle partecipazioni (con riferimento al bilancio di esercizio). All’interno del contesto generale dell’economia si registrano primi segnali di ripresa, con unleggero incremento del PIL ed un miglioramento del clima di fiducia complessivo; ad oggi,

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tuttavia, non sussiste ancora un consolidamento effettivo della ripresa economica tale da deter-minare per il 2018 una netta inversione di tendenza. La persistenza delle difficoltà del mercato pubblicitario e, in particolare, del comparto stampa,hanno reso necessario per il Gruppo assumersi l’impegno di un ulteriore e costante contenimentodei costi, trasversale a tutte le aree di business, e ciò anche al fine di sempre meglio garantire lacontinuità e lo sviluppo dei propri mezzi. Qualora il contesto macroeconomico e finanziario variasse in maniera non conforme alle stimee alle ipotesi formulate dal management in sede di predisposizione del Budget 2018 e del PianoTriennale 2018-2020, o qualora le società del Gruppo evidenziassero in futuro un peggioramentodella loro capacità di generare flussi finanziari rispetto alle previsioni su cui si basa l’impairmenttest, potrebbe rendersi necessario apportare delle rettifiche al valore contabile delle attivitàimmateriali iscritte nel bilancio consolidato, con conseguente necessità di contabilizzare aconto economico delle svalutazioni di tali assets.

Rischi operativi di gestioneRischio di prezzo della cartaIl Gruppo, operando in maniera significativa nel settore della stampa, è un grande acquirente dicarta ed è pertanto esposto al rischio di oscillazione del prezzo della stessa. Al fine di ottenereuna più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto al fine di raf-forzare il potere negoziale con le controparti, la gestione della contrattazione e degli acquisti perla fornitura della carta di tutte le società del Gruppo viene effettuata in modo centralizzato.

Rischio di creditoL’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile ai crediti commerciali e a quelli finanziari. IlGruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale di particolarerilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di esposizioni, il Gruppo adottaprocedure operative che impediscono la vendita di pubblicazioni, spazi pubblicitari e altri servizi aclienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Nonostante tali procedure, non èpossibile escludere che nelle attuali condizioni di mercato una quota di clienti possa ritardare o nononorare i pagamenti e pertanto il Gruppo ha iscritto in bilancio un congruo fondo svalutazione crediti.Tale contesto è confermato, da un lato, dalle perduranti difficoltà del settore distributivo checomportano un incremento del rischio connesso ad una maggiore frequenza di casi di insolvenza perfallimento o ad una maggiore resistenza alla concessione di fidejussioni preventive e, dall’altro lato,dalle difficoltà del settore pubblicitario dove si rilevano dilatazioni dei tempi di pagamento. Per quanto attiene ai crediti finanziari, le operazioni di investimento della liquidità e leeventuali transazioni in derivati sono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevatostanding creditizio.

Rischi legali, di compliance e di regolamentazione del settoreNon si può escludere che il Gruppo possa essere tenuto a far fronte a passività conseguenti avertenze legali e fiscali di varia natura. A fronte di tali rischi il Gruppo ha da sempre effettuatocongrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti tra le passività di bilancio (sivedano anche le relative note illustrative al bilancio). Il Gruppo si è dotato di un insieme di regole etico-comportamentali oggetto di continua divul-gazione a tutto il personale aziendale e continuamente sottoposte a verifica per garantirne lacorretta applicazione. Con riferimento al D. Lgs. 231/2001 sulla responsabilità amministrativa

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delle persone giuridiche, si evidenzia che tutte le Società del Gruppo si sono dotate di unModello di Organizzazione, Gestione e Controllo continuamente aggiornato alle più recentinovità normative introdotte in materia.Infine, il Gruppo è soggetto a potenziali rischi derivanti dall’evoluzione del contesto normativo eregolatorio di riferimento. Al riguardo il Gruppo è impegnato in una continua attività di monitoraggioe dialogo costruttivo con le istituzioni al fine di recepire tempestivamente i cambiamenti intervenuti.

Rischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delineaobiettivi, strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteridi prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento cheprevede, tra l’altro, l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se nonadeguatamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Capogruppo gestisce e coordina un conto corrente intragruppo centralizzato, cui partecipanotutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economico nei rapporti con lecontroparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permette infatti una piùefficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisce una maggiore omo-geneità delle varie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza il profilo di rischio delGruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattuale con ilsistema bancario.Il Gruppo si è assicurato la disponibilità di risorse attraverso il collocamento di un prestitoobbligazionario convertibile nonché la definizione di tre contratti di factoring volti a sfruttarefinanziariamente i crediti commerciali della A.Manzoni&C.; inoltre, sempre relativamente aicrediti della A.Manzoni&C., è stato sottoscritto un accordo di cartolarizzazione. Infine, la Capogruppo ha in corso trattative avanzate con un pool di banche per la sottoscrizionedi una linea “revolving credit facility” di durata pluriennale volta anche a garantire le risorsefinanziarie al rimborso del prestito obbligazionario in scadenza il 9 aprile 2019.Maggiori informazioni in merito ai rischi derivanti dagli strumenti finanziari, come richiestodai principi IFRS, sono fornite nell’apposita sezione delle note illustrative al bilancio.

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GEDI Gruppo Editoriale SpA, nella sua posizione di Capogruppo, è sostanzialmente esposta aimedesimi rischi di Gruppo sopra descritti.

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Sulla base dei risultati economici e della generazione di cassa conseguiti nel corso degli ultimianni, oltreché delle disponibilità finanziarie risultanti al 31 dicembre 2017, la Società ritieneche non sussistano rilevanti incertezze tali da far sorgere dubbi circa la capacità del Gruppo diproseguire la propria attività in continuità aziendale.

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Attestazione ai sensi dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/07 (Regolamento Mercati)

In relazione agli obblighi richiamati dall’art. 2.6.2, comma 11, del Regolamento di BorsaItaliana, tenuto conto del disposto dell’art. 37 della Delibera Consob 16191/2007, si attestache non sussistono condizioni tali da inibire la quotazione delle azioni di GEDI GruppoEditoriale SpA sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.A tale proposito si evidenzia che la società GEDI Gruppo Editoriale SpA ha adempiuto, relati-vamente alla soggezione all’attività di direzione e coordinamento della controllante CIR SpA(di seguito anche CIR), agli obblighi di pubblicità previsti dall’articolo 2497-bis del codicecivile, ha una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori e non ha inessere con CIR un rapporto di tesoreria accentrata. Inoltre, il Consiglio di Amministrazionedella società è composto in maggioranza da amministratori indipendenti mentre il Comitatocontrollo e rischi ed il Comitato per le nomine e la remunerazione sono composti da soli ammi-nistratori indipendenti.

Altre informazioni

Al 31 dicembre 2017 le azioni proprie detenute dalla Capogruppo erano n. 21.850.609(valore nominale 0,15 euro) e rappresentavano il 4,295% del capitale sociale.

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GEDI Gruppo Editoriale SpA recepisce, nei processi interni, le misure previste dal Garanteper la protezione dei dati personali e specificate nel decreto legislativo 30 giugno 2003 n.196, recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Il Gruppo inoltre siimpegna ad adottare le misure tecniche ed organizzative idonee a proteggere le informazioniattinenti ai dipendenti, ai collaboratori e ai soggetti terzi, acquisite all’interno dellosvolgimento della propria attività e ad evitare ogni uso improprio. A tal fine, GEDI Gruppo Editoriale SpA attesta che il trattamento dei dati personali svoltoall’interno delle proprie direzioni avviene nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali,nonché della dignità delle persone coinvolte e si impegna ad adottare tutte le necessariemisure tecniche, organizzative e di sicurezza per tutte le banche dati nelle quali sonoraccolti e custoditi i dati personali, al fine di evitare rischi di distruzione e perdite oppureaccessi non autorizzati o trattamenti non consentiti.

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Il Gruppo fa riferimento al Documento di Valutazione dei Rischi previsto dalla legislazionein materia di sicurezza sul lavoro, che comporta l’individuazione dei pericoli e la valutazionedei rischi residui presenti in azienda, nonché la successiva definizione delle misure e delletempistiche necessarie alla loro minimizzazione ed al mantenimento di un adeguato livellodi sicurezza. Le valutazioni condotte - aggiornate periodicamente ed in funzione di variazionie cambiamenti - non hanno evidenziato, per quanto attiene allo stress lavoro-correlato,situazioni di rischio specificamente riconducibili alle modalità di organizzazione dell’attivitàlavorativa, confermando i livelli di rischio bassi, senza particolari criticità.

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Nel corso dell’anno è stata inoltre pianificata ed è in corso di esecuzione la formazione/infor-mazione sui temi della gestione dell’emergenza, dei videoterminali e degli altri rischi residui,con il coinvolgimento delle figure aziendali preposte, nonché la formazione dei rappresentantidei lavoratori della sicurezza. È stata altresì pianificata ed effettuata la sorveglianzasanitaria prevista dai protocolli in essere.Per quanto riguarda la tutela ambientale oltre alla consueta attività di valutazione egestione per il rispetto della normativa, la società ha svolto tutti gli adempimenti connessiall’introduzione del sistema SISTRI per la gestione dei rifiuti, per una pronta adesioneall’avvio.

Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20gennaio 2012La Società ha aderito al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis,del Regolamento Consob n. 11971/99 (e s.m.i.), avvalendosi pertanto della facoltà di derogareagli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall’Allegato 3B del predettoRegolamento Consob in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti dicapitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Rapporti infragruppo e con parti correlatePer quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioniinfragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né comeinusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazionisono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e deiservizi prestati.Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla ComunicazioneConsob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 14.4 del Bilancioconsolidato e nella Nota 11.4 del Bilancio d’esercizio.L’elenco delle società incluse nell’area di consolidamento è riportato nell’Allegato 1 delle“Note illustrative al bilancio consolidato del Gruppo GEDI”.

Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2017

Signori azionisti,il bilancio di GEDI Gruppo Editoriale SpA che sottoponiamo alla Vostra approvazionechiude con una perdita netta di €116.571.802,69.Data la presenza di riserve disponibili in bilancio per complessivi Euro 461.133.069,67, sipropone all’Assemblea di coprire interamente la perdita d’esercizio, mediante l’utilizzo ditali riserve disponibili iscritte in bilancio al 31 dicembre 2017.

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Informativa sui piani d’incentivazione basati su strumenti finanziari

Informazioni sui piani adottati

Il Gruppo riconosce benefici addizionali a dirigenti della società e di società controllate chericoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani di compensi basatisu strumenti finanziari.In particolare i piani adottati dal Gruppo prevedono l’attribuzione di diritti di partecipazioneal capitale (c.d. stock option e stock grant).Nel passato sono stati adottati anche piani che prevedevano l’attribuzione di diritti che com-portavano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale corresponsione di carat-tere straordinario, basata sull’andamento del titolo azionario di riferimento (c.d. phantomstock option); tuttavia alla luce delle modifiche intervenute nella normativa fiscale in terminidi incentivazione a favore di dipendenti, l’assemblea dei soci di GEDI Gruppo Editoriale SpA,tenutasi il 22 aprile 2009, ha deliberato di cancellare gli esistenti Piani di Phantom StockOption 2007 e 2008 (Piani Phantom) e di sostituirli con un piano di stock option “straordina-rio” (i) riservato in via esclusiva agli stessi soggetti già beneficiari dei Piani Phantom e ancoradipendenti del Gruppo GEDI e (ii) disciplinato, mutatis mutandis, dai medesimi termini e con-dizioni contenuti nei regolamenti dei Piani Phantom.Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo prevedono la facoltà per i beneficiari di eser-citare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito, un’opzione, di sotto-scrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite delibere. I relativi rego-lamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzioni in caso di ces-sazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.I Piani di Stock Grant 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017 deliberati dall’assembleadei soci di GEDI Gruppo Editoriale SpA rispettivamente del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012,del 18 aprile 2013, del 16 aprile 2014, del 23 aprile 2015, del 21 aprile 2016 e del 27 aprile2017 prevedono l’attribuzione ai beneficiari di un determinato numero di diritti condizionati(Units) a ricevere azioni ordinarie già nel portafoglio della società (azioni proprie), ad un deter-minato prezzo ed entro un arco temporale predefinito. Come per le stock option anche per lestock grant, il regolamento, tra le altre condizioni e termini, disciplina la sorte delle Units incaso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.

Piani di stock option in essere

Attualmente sono in essere i seguenti piani di stock option:

Piano di stock option “2006” Il Consiglio di Amministrazione del 26 aprile 2006, avvalendosi della delega conferitagli dall’Assemblea degli azionisti tenutasi in pari data, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 2.900.00 azioni, di valore nominale pari a euro0,15, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolaridelle opzioni di sottoscrizione ai sensi del “regolamento del piano di stock option 2006” ilquale prevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media arit-

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metica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo meseche precede le relative date di assegnazione.

2° TrancheIl 15 novembre 2006, al prezzo di euro 3,96, è stata assegnata, la seconda tranche di1.430.000 opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguentiperiodi: a) al 30 giugno 2007, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascunodei quattordici trimestri successivi al 30 giugno 2007, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioniattribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 30giugno 2007, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30giugno 2017. Nel corso dell’esercizio, sono decadute interamente 625.000 opzioni.

Piano di Stock Option Straordinario 2009Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 6.790.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate,titolari delle opzioni di sottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock OptionStraordinario 2009” il quale prevede l’assegnazione delle opzioni in quattro tranche ad unprezzo di esercizio determinato in coerenza ai parametri di riferimento previsti dai già citatiPiani Phantom: in particolare sono state assegnate per la Prima Tranche n. 1.520.000 opzioniad un prezzo di € 3,84, per la Seconda Tranche n. 1.520.000 opzioni ad un prezzo di €3,60,per la Terza Tranche n. 1.790.000 opzioni ad un prezzo di € 2,22 e per la Quarta Tranche n.1.840.000 ad un prezzo di €1,37.Ai sensi del Regolamento le opzioni sono state attribuite a tutti gli effetti con decorrenza dalla datadella deliberazione del Consiglio di Amministrazione. Le Opzioni così attribuite maturano, divenendoesercitabili, nei medesimi termini già stabiliti nei regolamenti dei Piani Phantom e precisamente:

1° Tranche• quanto al 54% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009;• fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dalla fine di ciascuno dei sette trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dal 30 giugno 2011;• tutte le Opzioni di Prima Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30 settembre 2017.Nel corso dell’esercizio sono interamente decadute 942.500 opzioni.

2° Tranche• quanto al 42% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009;• fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dalla fine di ciascun dei nove trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dal 30 dicembre 2011.Tutte le Opzioni di Seconda Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31marzo 2018.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 15.000, per cui ne residuano 927.500.

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3° Tranche• quanto al 30% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009;• fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dalla fine di ciascuno degli undici trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dal 30 giugno 2012.Tutte le Opzioni di Terza Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30settembre 2018.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 15.000, per cui ne residuano 1.062.500.

4° Tranche• quanto al 18% delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009;• fino ad un massimo del 6% del totale delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dalla fine di ciascuno dei tredici trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% del totale delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dal 31 dicembre 2012.Tutte le Opzioni di Quarta Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31marzo 2019.Fino ad oggi risultano esercitate 717.750 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 5.100, per cui ne residuano 598.100.

Piano di Stock Option Ordinario 2009Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 5.000.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione all’Amministratore Delegato e Direttore Generale dellaSocietà e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni disottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option Ordinario 2009” il qualeprevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 14 maggio 2009, al prezzo di euro 1,00, è stata assegnata la Prima Tranche di 2.500.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2009, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30settembre 2009, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c)allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2009, quanto al residuo 4%delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2019.Fino ad oggi risultano esercitate 1.760.350 opzioni e, a termine di regolamento, ne residuano338.850.

2° TrancheIl 14 ottobre 2009, al prezzo di euro 1,86, è stata assegnata la Seconda Tranche di 2.500.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2010, quanto al 12%

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delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scaderedel quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2010, quanto al residuo 4% delle opzioniattribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo 2020.Fino ad oggi risultano esercitate 6.300 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute22.500 per cui ne residuano 1.608.500.

Piano di Stock Option 2010II Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2010, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 6.000.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione all’Amministratore Delegato e Direttore Generale dellaSocietà e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni disottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option 2010” il quale prevede l’as-segnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 12 maggio 2010, al prezzo di euro 2,25, è stata assegnata la prima tranche di 2.795.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2010, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30settembre 2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c)allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2010, quanto al residuo 4%delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2020.Fino ad oggi non risultano esercitate opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute25.000, per cui ne residuano 1.752.500.

2° TrancheIl 13 ottobre 2010, al prezzo di euro 1,58 è stata assegnata la seconda tranche di 2.795.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2011, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo2011, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scaderedel quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2011, quanto al residuo 4% delle opzioniattribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo 2021.Fino ad oggi risultano esercitate 323.100 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 25.000 per cui ne residuano 1.586.900.

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Sulla base di quanto esposto, al 31 dicembre 2017, le opzioni di sottoscrizione di azioni dellasocietà ancora valide, ma non esercitate, ammontano a 7.874.850, pari all’1,548% sul totaledelle azioni attualmente componenti il capitale sociale.

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Piani di stock grant in essere

Piano di Stock Grant 2011Il Consiglio di Amministrazione del 20 aprile 2011, avvalendosi della delega conferitagli dal- l’As-semblea degli azionisti tenutasi nella medesima data, ha deliberato l’approvazione del piano distock grant 2011, come da proposta del comitato di remunerazione, da riservare all’AmministratoreDelegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate.Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Impostedirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficialidi Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.410.000 Units suddivise tra Time-based Units (n.705.000) e Performance Units (n.705.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2013. Le Performance Units, che sarebbero dovute maturare alle medesimedate di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che fossero statiraggiunti target di performance aziendale e azionaria, non sono mai state maturate.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 146.723 Time-basedUnits; sono state esercitate 3.750 Time-based Units.

Piano di Stock Grant 2012Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi nella medesima data, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2012, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare all’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti dellaCapogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quantoprevisto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento allamedia aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevatinell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,9814, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.897.500 Units suddivise tra Time-based Units (n.948.750) e Performance Units (n.948.750). LeTime-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partiredal 24 aprile 2014. Le Performance Units che sarebbero dovute maturare alle medesime date dimaturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che venissero raggiunti targetdi performance aziendale e azionaria, sono state in parte maturate ed in parte non maturate.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 340.781 Time-based Unitse 138.927 Performance Units; sono state esercitate 8.125 Time- based Units e 3.125 PerformanceUnits.

Piano di Stock Grant 2013Il Consiglio di Amministrazione del 27 giugno 2013, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 18 aprile 2013, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2013, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma

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IV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 27 giugno 2013, al prezzo di euro 0,83 è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.395.000Units, suddivise tra Time-based Units (n. 697.500) e Performance Units (n.697.500). Le Time-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione a titologratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal28 giugno 2015. Le Performance Units che sarebbero dovute maturare alle medesime date di matu-razione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che venissero raggiunti target di per-formance aziendale e azionaria, sono state in parte maturate ed in parte non maturate.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 262.819 Time-based Unitse 182.529 Performance Units; sono state esercitate 98.740 Time-based Units e 29.066Performance Units; sono state annullate nel corso dell’esercizio 2.500 Time-based Units e2.500 Performance Units; sono scadute nel corso dell’esercizio 172.465.

Piano di Stock Grant 2014Il Consiglio di Amministrazione del 16 aprile 2014, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 16 aprile 2014, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2014, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, commaIV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 16 aprile 2014, al prezzo di euro 1,70 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.450.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 725.000) e Performance Units (n.725.000).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 16 aprile 2016. Le Performance Units fino ad oggi non ancoramaturate, matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units,ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 337.492 Time-based Unitse 541.252 Performance Units; sono state esercitate 131.883 Time-based Units; sono stateannullate nel corso dell’esercizio 10.000 Time-based Units e 10.000 Performance Units.

Piano di Stock Grant 2015Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 23 aprile 2015, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2015, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, commaIV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 23 aprile 2015, al prezzo di euro 1,24 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.420.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 710.000) e Performance Units (n.710.000).Le Time-based Units sono maturate ematureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 23 aprile 2017.

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Le Performance Units fino ad oggi non maturate, matureranno alle medesime date dimaturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiuntitarget di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 469.682 Time-based Unitse 525.000 Performance Units; sono state esercitate 55.318 Time-based Units; sono stateannullate nel corso dell’esercizio 20.000 Time- based Units e 20.000 Performance Units.

Piano di Stock Grant 2016Il Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2016, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 21 aprile 2016, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2016, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, commaIV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 21 aprile 2016, al prezzo di euro 0,9531, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.315.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 657.500) e Performance Units (n. 657.500).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2018. Le Performance Units che sarebbero dovute maturare alle medesime date di maturazionepreviste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target diperformance aziendale e azionaria, non matureranno, non essendosi verificata la condizioneprevista nel Piano.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 555.000 Time-based Unitse sono scadute 555.000 Performance Units.

Piano di Stock Grant 2017Il Consiglio di Amministrazione del 26 luglio 2017, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 27 aprile 2017, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2017, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, commaIV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 26 luglio 2017, al prezzo di euro 0,7785 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.465.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 732.500) e Performance Units (n.732.500).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 26 luglio 2019.Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale eazionaria.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 707.500 Time-based Unitse 707.500 Performance Units; sono state annullate 25.000 Time-based units e 25.000Performance Units.

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Revisione contabile KPMG SpA GEDI Gruppo Editoriale SpA 197

Altri servizi KPMG SpA GEDI Gruppo Editoriale SpA 390

(*) I corrispettivi non includono l'IVA, le spese e l'eventuale rimborso del contributo di vigilanza Consob

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Revisione contabile KPMG SpA Società controllate 483

(*)I corrispettivi non includono l'IVA, le spese e l'eventuale rimborso del contributo di vigilanza Consob

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Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietariai sensi dell’articolo 123 bis TUF

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PREMESSACon la presente Relazione si intende illustrare il sistema di governo societario adottato daGEDI Gruppo Editoriale S.p.A. (la “Società”). Tale sistema è in linea con le raccomandazionicontenute nel Codice di Autodisciplina predisposto dal Comitato per la Corporate Governancedelle Società Quotate e promosso da Borsa Italiana S.p.A. (il “Codice”).La Relazione, che nel rispetto degli obblighi normativi e regolamentari in materia contieneanche informazioni sugli assetti proprietari della Società, dopo essere stata approvata dalConsiglio di Amministrazione nella sua riunione del 5 marzo 2018, viene messa a disposizionedei Soci, unitamente alla documentazione prevista per l’Assemblea convocata per l’approvazionedel Bilancio al 31 dicembre 2017, e contestualmente trasmessa alla Borsa Italiana, al fine difacilitarne la messa a disposizione del pubblico. La Relazione è inoltre consultabile sul sitointernet istituzionale della Società www.gedispa.it, nella sezione Governance, insieme agli altridocumenti di interesse per il mercato.

1. PROFILO DELL’EMITTENTE1.1) Profilo sintetico del Gruppo GEDIGEDI Gruppo Editoriale S.p.A., è una delle più importanti aziende italiane del settore media cheopera, direttamente ed attraverso le sue controllate (Gruppo GEDI), nelle aree della stampa quo-tidiana e periodica, della radiofonia, della raccolta pubblicitaria, di internet e della televisione. IlGruppo GEDI è proprietario ed editore del quotidiano nazionale la Repubblica, del settimanaleL’Espresso, e dal 2017, a seguito della integrazione con il Gruppo ITEDI, anche dei quotidianiLa Stampa e Il Secolo XIX, nonché di dodici quotidiani locali (più un trisettimanale) ed altriperiodici; è proprietario di tre radio nazionali, tra le quali Radio Deejay (leader, per ascolti trale prime emittenti private in Italia) e di alcune televisioni musicali. Il Gruppo GEDI si qualificacome una branded content company in grado di diffondere i propri contenuti originali di qualitàai propri lettori ed ascoltatori dovunque essi si trovino e in qualunque momento della giornata,grazie ad una strategia multipiattaforma. GEDI opera, inoltre, nel settore internet e raccoglie lapubblicità, tramite la concessionaria Manzoni, per i propri mezzi e per editori terzi.

1.2) Sistema di governo societario adottatoIl sistema di governo societario di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. si basa sui principi e suicriteri espressi nel Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa ItalianaS.p.A., ai quali il Consiglio di Amministrazione aderisce.Per una più puntuale analisi del sistema di Corporate Governance, si rinvia all’esame deisingoli punti della Relazione.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis, comma 1, TUF)a) Struttura del capitale sociale (ex art.123 bis, comma 1, lettera a), TUF) alla data del 5/03/2018Il capitale sociale sottoscritto e interamente versato della Società è pari a Euro 76.303.571,85composto da n. 508.690.479 azioni ordinarie con diritto di voto.Il capitale sociale è così composto:

numero azioni % rispetto al c.s. Quotato Diritti e obblighiAzioni ordinarie 508.690.479 100% MTA -

53Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | GEDI Gruppo Editoriale |

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietariGEDI Gruppo Editoriale SpA

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La Società non ha emesso azioni con diritto di voto limitato o prive dello stesso, né warrant chediano il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione. In data 2 aprile 2014 la Società haemesso obbligazioni cosiddette equity linked, convertibili in azioni ordinarie della Società – dinuova emissione ovvero anche azioni proprie in portafoglio – subordinatamente all’approvazioneda parte dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di un aumento di capitale a servizio dellaconversione con esclusione del diritto di opzione dei Soci, per un importo nominale pari a Euro100.000.000,00 con scadenza 2019. L’Assemblea Straordinaria della Società, tenutasi il 23luglio 2014, ha deliberato di aumentare il capitale sociale mediante emissione di massime n.46.461.925 azioni ordinarie della Società, aventi le medesime caratteristiche delle azioniordinarie in circolazione, riservate irrevocabilmente ed esclusivamente al servizio dellaconversione del prestito obbligazionario.La Società ha adottato piani di stock option che comportano aumenti di capitale e di stockgrant la cui descrizione è riportata nel fascicolo di bilancio alla sezione “Informativa ai sensidel Regolamento Consob n.11971”, disponibile sul sito istituzionale della Società (www.gedispa.it)nella sezione Investitori, nonché nei documenti informativi predisposti ai sensi dell’art. 84-bisdel Regolamento Emittenti, anch’essi disponibili sul sito nella sezione Governance.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art.123 bis, comma 1, lettera b), TUF)Le azioni della Società sono liberamente trasferibili, salvo alcune restrizioni applicabili a deter-minate categorie di persone per limitati periodi di tempo sulla base del Codice di Comportamentoin materia di Internal Dealing pubblicato sul sito della Società, nella sezione Governance.I Piani di Stock Grant 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017 prevedono un impegno di“minimum holding” delle azioni assegnate ai beneficiari, che hanno l’impegno irrevocabile a detenerecontinuativamente, sino al quinto anniversario dalla data di attribuzione, un numero di azionialmeno pari al 10% di quelle assegnate. Durante tale periodo, le azioni saranno pertanto soggette atale vincolo di inalienabilità, salvo diversa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione.In forza del patto parasociale meglio descritto al successivo punto g), punto 3, il cui estratto èrinvenibile sul sito internet della Società nella sezione Governance, n. 23.770.876 azioniordinarie dell’Emittente detenute da Exor N.V., restano inalienabili per la durata del pattostesso, ovvero sino al 2 luglio 2020, terzo anniversario dalla Data di Efficacia del patto,sottoscritto il 30 luglio 2016.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art.123 bis, comma 1, lettera c), TUF)Si riportano di seguito i nominativi degli Azionisti di ultima istanza che, come previsto dalladelibera Consob 11971/99, direttamente e/o indirettamente detengono percentuali di possessosuperiori al 5% del capitale con diritto di voto, (rientrando la Società nella categoria PMI comedefinita dall’art. 1 TUF) come risulta dal libro soci al 31 dicembre 2017, integrato dellesuccessive comunicazioni effettuate ai sensi dell’art.120 TUF nonché delle altre informazioni adisposizione della Società.

Azionisti di ultima istanza

Dichiarante Quota % su capitale Quota % su capitaleordinario votante

F.lli De Benedetti S.p.A. 43,780% 45,745%Giovanni Agnelli BV 5,992% 6,261%Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck 5,078% 5,305%

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Azionisti che direttamente posseggono più del 5 %

Azionista diretto Quota % su capitale Quota % su capitaleordinario votante

Cir S.p.A. 43,780% 45,745%EXOR N.V. 5,992% 6,261%Sia Blu S.p.A. 5,078% 5,305%

d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF)Non esistono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo. Non sono previsti poterispeciali. Non sono previste dallo statuto azioni a voto plurimo o maggiorato.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: mec canismo di esercizio dei diritti di voto (ex art.123 bis,comma 1, lettera e), TUF)

Non è previsto alcun meccanismo specifico di esercizio dei diritti di voto in caso di partecipazioneazionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto (ex art.123 bis, comma 1, lettera f), TUF)Non esistono restrizioni al diritto di voto.

g) Accordi tra gli azionisti (ex art.123 bis, comma 1, lettera g), TUF)È nota alla Società l’esistenza di patti parasociali, tra loro separati ed autonomi rilevanti aisensi dell’art. 122 del TUF, e, segnatamente:1 CIR S.p.A. e Fiat Chrysler Automobiles N.V.(“FCA”) hanno sottoscritto in data 30 luglio

2016 un patto parasociale avente ad oggetto azioni ordinarie di GEDI quotate sul MercatoTelematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana; tale patto parasociale è statomodificato in data 27 marzo 2017 ed è cessato in data 2 luglio 2017.

2 CIR, da una parte, e Ital Press Holding S.p.A. (IPH) e Mercurio S.p.A., dall’altra, hanno sot-toscritto in data 30 luglio 2016 un patto parasociale avente ad oggetto azioni ordinarie diGEDI quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana; talepatto è stato modificato in data 27 marzo 2017 ed ulteriormente in data 9 novembre 2017a seguito della fusione per incorporazione di IPH in Mercurio S.p.A.

3 CIR ed EXOR S.p.A. (ora N.V.) (“EXOR”) - hanno sottoscritto in data 30 luglio 2016 unpatto parasociale, avente ad oggetto azioni ordinarie di GEDI quotate sul Mercato TelematicoAzionario gestito da Borsa Italiana; tale patto parasociale è stato modificato in data 27marzo 2017 ed è efficace a far data dal 2 luglio 2017.

L’estratto dei predetti patti parasociali è rinvenibile sul sito internet della Società nella sezioneGovernance.

h) Clausole di change of control (ex art.123 bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni statutarie inmateria di OPA (ex art. 104, comma 1-ter, e 104-bis, comma 1)

La Società non ha stipulato accordi significativi che prevedano la cosiddetta clausola di“change of control” ovvero clausole che acquistano efficacia in caso di cambiamento dicontrollo azionario di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.Lo statuto della Società non prevede deroghe alle disposizioni sulle passivity rule previstedall’art. 104, commi 1 e 1-bis del TUF, né l’applicazione delle regole di neutralizzazione con-template dall’art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

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i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (ex art.123 bis,comma 1, lettera m), TUF)

i.1) Deleghe ad aumentare il capitale L’Assemblea straordinaria degli Azionisti del 21 aprile 2016 ha conferito al Consiglio di Ammi-nistrazione per un periodo di cinque anni una delega ad aumentare il capitale sociale:(i) per un ammontare massimo di Euro 300 milioni di valore nominale, con emissione di

azioni con o senza sovrapprezzo, anche di categorie particolari, da offrire in sottoscrizioneed anche al servizio di warrant o della conversione di prestiti obbligazionari anche emessida terzi, sia in Italia che all’estero, ovvero da assegnare gratuitamente agli aventi diritto,mediante imputazione a capitale della parte disponibile delle riserve e dei fondi risultantidall’ultimo bilancio approvato;

(ii) per un ammontare massimo di Euro 10.000.000 di valore nominale con emissione di azioniordinarie da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Società e di sue controllate e con-trollanti ai sensi dell’articolo 2441 ottavo comma del codice civile, con facoltà per ilConsiglio stesso di stabilire il prezzo di emissione che non dovrà essere inferiore al valorenominale, i requisiti di sottoscrizione e i limiti della disponibilità delle azioni stesse, nonchéin generale, modalità e termini di detta sottoscrizione.

i.2) Autorizzazioni all’acquisto di azioni proprieL’Assemblea ordinaria dei Soci del 27 aprile 2017, ha revocato per il periodo ancora mancantee per la parte non ancora esercitata la precedente delega ad acquistare azioni proprie e, conte-stualmente, ne ha conferita una nuova con le seguenti caratteristiche:a) durata: 18 mesi;b) numero massimo di azioni ordinarie acquistabili: 20.000.000, comunque non eccedenti un

quinto del capitale sociale, includendo nel conteggio le azioni proprie già possedute;c) il prezzo di ogni acquisto di azioni dovrà essere non superiore del 10% e non inferiore del

10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni ordinarie nella seduta delmercato regolamentato precedente ogni singola operazione e comunque, ove gli acquistisiano effettuati sul mercato regolamentato, per un corrispettivo non superiore al prezzo piùelevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquistoindipendente corrente più elevata sul medesimo mercato, in conformità a quanto previstodall’art. 3 del Regolamento Delegato UE n. 2016/1052;

d) l’acquisto dovrà avvenire sul mercato, secondo modalità concordate con la società digestione del mercato in modo da assicurare parità di trattamento tra gli Azionisti, inconformità a quanto prescritto dall’art. 132 del D Lgs n. 58/1998 e dalle disposizioni dilegge o di regolamento vigenti al momento dell’operazione e precisamente:

- per il tramite di offerta pubblica di acquisto o di scambio;- sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione

e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte dinegoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita;

- mediante attribuzione proporzionale ai soci di opzioni di vendita da assegnarsi entro 15 mesidalla data della delibera assembleare di autorizzazione ed esercitabili entro 18 mesi dalla stessa;

- mediante acquisto e vendita di strumenti derivati negoziati sui mercati regolamentati cheprevedano la consegna fisica delle azioni sottostanti ottemperando alle ulteriori previsionicontenute nell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob.

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Nel rispetto di tale delega nonché di quelle conferite negli anni precedenti, la Società al 31dicembre 2017 deteneva complessivamente n. 21.850.609 azioni proprie, pari al 4,295% delleazioni componenti il capitale sociale di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.

l) Attività di direzione e coordinamento (ex art.2497 e ss. c.c.)La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte della controllante CIRS.p.A. Le società controllate direttamente e indirettamente da GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.hanno indicato la stessa come soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento.

****Si precisa che:- le informazioni richieste dall’art. 123 bis, comma 1, lettera i), TUF (“gli accordi tra la societàe gli Amministratori che prevedono in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causao se il loro rapporto cessa a seguito di un’offerta pubblica di acquisto”) sono contenute nellarelazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell’art 123-ter TUF;

- le informazioni richieste dall’art. 123-bis, comma 1, lettera l) TUF (“le norme applicabili allanomina e alla sostituzione degli Amministratori nonché alla modifica dello statuto, se diverseda quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva”) sono illustrate nellasezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sez. 4.1).

3. COMPLIANCE (ex art.123 bis, comma 2, lettera a), TUF)La Società aderisce al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A. approvato dal Comitatoper la Corporate Governance accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana (http://www.bor-saitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/codice.htm), secondo quanto specificatonelle diverse sezioni della presente Relazione.Né la Società, né le società controllate (di seguito anche “il Gruppo”) sono soggette a disposizionidi legge non italiane che influenzano la struttura di Corporate Governance della Società.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE4.1) Nomina e sostituzione degli Amministratori (ex art.123 bis, comma 1, lettera l), TUF)Per le disposizioni di carattere generale relative alla nomina e sostituzione degli Amministratori,si rinvia a quanto riportato dall’art. 5 del Codice di Autodisciplina GEDI, allegato alla presenteRelazione.La quota di partecipazione minima richiesta per presentare le liste è prevista dallo statuto nellamisura del 2,5%; con delibera n. 20273 del 24.1.2018 Consob ha indicato nel 4,5% delcapitale sociale la percentuale minima per presentare una lista di candidati, fatta salval’eventuale minor quota prevista dallo statuto.Al fine di garantire l’equilibrio tra i generi, in caso di mancato rispetto dei quorum previstidalla normativa vigente, l’art. 15 dello statuto prevede un meccanismo di decadenza esostituzione dei candidati eletti o, in mancanza, l’integrazione da parte dell’Assemblea per assi-curare il rispetto dei requisiti di legge.Parimenti l’art. 15 dello statuto prevede che la nomina di un componente del Consiglio siariservata agli azionisti di minoranza attraverso un meccanismo di voto di lista.Lo statuto non prevede requisiti di indipendenza diversi dal quelli previsti dalla normativaapplicabile; dispone altresì la decadenza e sostituzione dell’amministratore nel caso non sussistao si perda il requisito dell’indipendenza e venga meno il numero minimo di amministratori

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indipendenti. Si precisa che i criteri utilizzati per qualificare come indipendenti i Consiglierinon sono stati integrati o modificati rispetto a quelli previsti dal Codice. Il Consiglio di Ammi-nistrazione valuta l’indipendenza degli Amministratori con periodicità almeno annuale, tenendoanche conto delle informazioni che i singoli interessati sono tenuti a fornire. Con riferimento alpresente esercizio la verifica è stata positiva. La Società, fatto salvo quanto previsto dall’articolo147-ter, comma 4, del Testo Unico della Finanza, con il documento di Orientamento in meritoal numero massimo di incarichi di Amministratore o sindaco approvato in data 31 gennaio2013 (riportato all’art. 1 del Codice di Autodisciplina GEDI in allegato), ha introdottol’obbligo dell’Amministratore che abbia perduto la qualifica di indipendente ai sensi delleprevisioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A. (Criterio 3.C.1) di rassegnare leproprie dimissioni, senza pregiudizio per la facoltà del Consiglio di Amministrazione divalutare ciascun caso specifico ammettendo eventuali deroghe. Al riguardo si segnala che ilConsiglio di Amministrazione, in data 1° febbraio 2017 e 26 gennaio 2018, ha dichiarato divalutare positivamente la qualità di Amministratori indipendenti con riferimento sia a quantoprevisto dall’art. 148 comma terzo del TUF, che a quanto previsto in merito dal Codice diAutodisciplina, anche per i Consiglieri Agar Brugiavini e Luca Paravicini Crespi, precisandoche la valutazione è avvenuta avendo riguardo più alla sostanza che alla forma, come racco-mandato dal Codice di Autodisciplina. In particolare, il Consiglio di Amministrazione haritenuto che: a) l’applicazione automatica del limite dei 9 anni porterebbe a un formalismo nonin linea con lo spirito del Codice di Autodisciplina; b) il profilo complessivo dei ConsiglieriAgar Brugiavini e Luca Paravicini Crespi (e la loro stessa storia presso la Società) offrasufficienti garanzie sotto il profilo dell’indipendenza, avendo gli stessi sempre dimostrato pienaautonomia di giudizio e libero apprezzamento dell’operato del management. Gli Amministratori indipendenti costituiscono la maggioranza del Consiglio di Amministrazionee sono per numero e autorevolezza tali da garantire che il loro giudizio possa avere un pesosignificativo nell’assunzione delle decisioni consiliari, contribuendo alla formazione di decisioniequilibrate in particolar modo nel caso sussistano potenziali conflitti di interesse.Il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Comitato per le Nomine e la Remunerazione,ha adottato con delibera del 31 gennaio 2013 un piano per la successione degli Amministratoriesecutivi. Il piano prevede la procedura per regolamentare il processo da seguire per garantirela successione degli Amministratori esecutivi in caso di improvvisa indisponibilità, cessazione osospensione dalla carica al di fuori del caso di naturale scadenza (c.d. Contingency Plan).Gli organi sociali coinvolti nella predisposizione del piano sono il Presidente, il Consiglio di Ammi-nistrazione ed il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, sentito il Collegio Sindacale. Nonsono previsti appositi meccanismi in caso di successione anticipata rispetto all’ordinaria scadenzadalla carica. Il piano di successione è sottoposto a revisione periodica da parte del Comitato per leNomine e la Remunerazione e comunque a ricognizione con cadenza almeno triennale. Nel corsodell’esercizio 2017 il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha svolto un processo direvisione del piano, non ritenendo tuttavia necessario introdurvi modifiche o integrazioni.

4.2) Composizione (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF)Si rinvia a quanto illustrato agli artt. 2, 3 e 5 del Codice di Autodisciplina GEDI, nonché aquanto riportato all’art. 1 del medesimo in ordine alle funzioni del Presidente.Lo statuto dispone che il Consiglio di Amministrazione sia composto da sette a diciannove membri.L’Assemblea ordinaria del 23 aprile 2015 ha nominato per un triennio, fino all’approvazione

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del bilancio dell’esercizio 2017, un Consiglio di Amministrazione composto da undicicomponenti, per i quali non è prevista una scadenza differenziata. Le liste presentate sono statetre e non risultano tra le stesse rapporti di collegamento.- Lista n.1, presentata dalla società CIR S.p.A., socio di maggioranza, recante i seguenti

nomativi: Prof.ssa Agar Brugiavini, Prof. Alberto Clò, Ing. Carlo De Benedetti, Dott. RodolfoDe Benedetti, Dott. Francesco Dini, Dott.ssa Silvia Merlo, Dott.ssa Monica Mondardini, Ing.Elisabetta Oliveri, Dott. Luca Paravicini Crespi, Dott. Michael Zaoui. Tale lista ha ottenutoil voto favorevole di n. 222.923.046 azioni (54,103% del capitale sociale). Tutti i candidatidella lista solo risultati eletti.

- Lista n.2, presentata congiuntamente dai soci Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste,Prosper S.p.A. e Erga Omnes S.r.l., soci di minoranza, recante i seguenti nominativi: Dott.Massimo Paniccia, Dott.ssa Tiziana Benussi. Tale lista ha ottenuto il voto favorevole di n.39.238.477 azioni (9,522% del capitale sociale). Nessuno dei candidati è risultato eletto.

- Lista n.3, presentata congiuntamente dai soci Anima SGR S.p.A. gestore dei fondi: FondoAnima Geo Italia e Fondo Anima Italia; Eurizon Capital S.G.R.S.p.A. gestore dei fondi:Eurizon Azioni Italia e Eurizon Azioni PMI Italia; Eurizon Capital SA gestore del fondoEurizon EasyFund - Equity Italy; Fideuram Investimenti S.G.R. S.p.A. gestore del fondoFideuram Italia; Fideuram Asset Management (Ireland) Limited gestore dei fondi: FideuramFund Equity ltaly, Fonditalia Flexible ltaly e Fonditalia Equity ltaly; Interfund Sicav gestoredel fondo Interfund Equity Italy; Mediolanum Gestione Fondi SgrpA gestore dei fondi:Mediolanum Flessibile Italia Mediolanum Flessibile Sviluppo Italia e Mediolanum InternationalFunds Limited - Challenge Funds - Challenge Italian Equity; soci di minoranza, recante ilseguente nominativo: Prof. Massimo Belcredi. Tale lista ha ottenuto il voto favorevole di n.47.080.273 azioni (11,426% del capitale sociale).

In data 27 aprile 2017 l’Assemblea dei Soci ha deliberato di ampliare il numero dei membri delConsiglio di Amministrazione da n. 11 a n. 14 componenti, nominando Consiglieri la Dott.ssaElena Ciallié, l’Ing. John Philip Elkann ed il Dott. Carlo Perrone, fino alla scadenza delmandato del Consiglio di Amministrazione in carica, e con decorrenza dal 27 giugno 2017,ovvero la data di efficacia dell’aumento di capitale deliberato dalla stessa Assemblea, uno voltaperfezionato l’atto di conferimento delle partecipazioni rappresentative del capitale sociale diITEDI S.p.A. a liberazione del suddetto aumento di capitale.In data 23 giugno 2017, il Presidente Carlo De Benedetti ha rassegnato le proprie dimissioni dalConsiglio. In pari data gli è stata conferita la carica onorifica di Presidente Onorario del Consigliodi Amministrazione. Tale carica non è prevista dallo Statuto della Società ed è funzione esclusivamenteonorifica, attribuita dal Consiglio di Amministrazione senza deleghe né oneri di rappresentanza, aifini della promozione dell’immagine della Società in occasione di eventi e/o contesti istituzionali perla durata del mandato, anche attraverso l’affidamento di particolari compiti coerenti con l’ampiobagaglio di esperienza personale e professionale del Presidente Onorario.Alla luce delle dimissioni sopra richiamate, sempre in data 23 giugno 2017, il Consiglio diAmministrazione ha provveduto a cooptare nel Consiglio ai sensi dell’art. 2386 c.c. il Dott.Marco De Benedetti e a designare lo stesso Presidente ai sensi dell’art. 16 dello statuto sociale. Per la composizione del Consiglio di Amministrazione in carica e le ulteriori informazioni adesso relative, si rinvia alla Tabella 2, riportata in allegato. Le principali caratteristicheprofessionali degli Amministratori sono reperibili nel sito internet della Società, nella sezioneGovernance – Consiglio di Amministrazione.Non vi sono cambiamenti successivi alla chiusura dell’Esercizio nella composizione del Consiglio.

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4.2.1) Politiche di diversità

A seguito dell’entrata in vigore del D. Lgs n. 254/06 che ha introdotto l’art. 123-bis del TUF(lett. d-bis del comma 2), è previsto che la Relazione sulla Corporate Governance debba“contenere una descrizione delle politiche in materia di diversità applicate in relazione alla com-posizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo relativamente ad aspetti qualil’età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale, nonché una descrizionedegli obiettivi, delle modalità di attuazione e dei risultati di tali politiche. Nel caso in cui nessunapolitica sia applicata, la società motiva in maniera chiara e articolata le ragioni di tale scelta”.Il Consiglio di Amministrazione della Società, riuntosi in data 5 marzo 2018 (quando haprovveduto tra l’altro ad approvare la presente Relazione), ha confermato il proprio orientamentoa non adottare politiche ulteriori in materia di diversità nella composizione degli organi di ammi-nistrazione e controllo, così come richiamate dall’art. 123-bis, comma 2, lett. d-bis del TUF,tenuto conto che, fermi restando i requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza, nonchéle situazioni di incompatibilità e/o decadenza previsti dalla legge e dallo Statuto sociale:1. è stata già adottata dalla Società in via statutaria una policy che assicura l’equilibrio dei generi

della composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale (v. art. 4.1);2. è stato parimenti adottato il Codice di Autodisciplina GEDI (allegato alla presente relazione),

che all’art. 2 (al quale si rinvia), nel recepire e fare propri i contenuti del Codice di Autodi-sciplina, riporta una chiara indicazione sulla composizione del Consiglio, sulle competenzee professionalità degli Amministratori e sulle modalità di espletamento dell’incarico;

3. viene regolarmente effettuata da parte dei Consiglio, almeno una volta l’anno, unavalutazione sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei suoicomitati, tenendo anche conto di elementi quali le caratteristiche professionali, di esperienza,anche manageriale, e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica;valutazione che costituisce, per lo stesso Consiglio, l’occasione per una periodica la verificadell’attuazione della politica di cui al precedente punto 2;

4. il Consiglio, nell’esercizio delle sue funzioni, può avvalersi della facoltà prevista dallo stessoCodice di Autodisciplina GEDI (all’art. 1) di esprimere agli Azionisti, prima della nominadel nuovo Consiglio, i propri orientamenti sulla dimensione e composizione del nuovoorgano amministrativo, tenuto conto anche della valutazione di cui al precedente punto(così come effettuato in occasione della prossima scadenza dell’attuale Consiglio), in talmodo orientando, nel rispetto dei reciproci compiti e prerogative, le scelte degli Azionistinella libera designazione dei componenti dell’organo amministrativo.

Ferma restando la possibilità di riconsiderare nel futuro la propria posizione, il Consiglio haconsiderato allo stato quanto sopra sufficiente a garantire un’adeguata articolazione in tema didiversity della composizione dell’organo amministrativo, valutazione che trova riscontro nellaattuale composizione del Consiglio stesso secondo le diverse accezioni considerate, ossia: età,genere, esperienza / seniority, competenze professionali, formazione, cultura e dimensioneinternazionale. Anche all’esito del processo di Board Review per l’anno 2017, si confermaperaltro l’adeguatezza nella composizione in termini di diversità (latu sensu) dell’attualeConsiglio e la circostanza che lo stesso nel suo insieme presenti un mix bilanciato di esperienzee competenze, adeguate ed in linea con le esigenze prospettiche della Società.

4.2.2) Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre societàI Consiglieri, che agiscono con cognizione di causa e in autonomia, accettano la carica quandoritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario,

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anche tenendo conto del numero di cariche di Amministratore o sindaco da essi ricoperte inaltre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie, assicurative o dirilevanti dimensioni. Sono inoltre tenuti ad informare il Consiglio di eventuali attività in con-correnza con la Società e di ogni modifica rilevante. Il Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2013 ha approvato un orientamento in meritoal numero massimo di incarichi di Amministratore o sindaco, prevedendo alcuni limitiquantitativi agli incarichi che possono essere ricoperti dagli Amministratori esecutivi e nonesecutivi di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. in altre società quotate in mercati regolamentati, insocietà finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni (Società Rilevanti), cosìcome riportato all’art. 1 dell’allegato Codice di Autodisciplina GEDI a cui si fa rimando.È in ogni caso prevista la possibilità di derogare a tali limiti con deliberazione motivata delConsiglio di Amministrazione, che tenga conto anche del livello di partecipazione dell’Ammi-nistratore interessato ai lavori consiliari e dei comitati.L’attuale Consiglio di Amministrazione rispetta i criteri sopra illustrati.

4.2.3) Induction ProgrammeIl Presidente cura che gli Amministratori e i sindaci possano partecipare, successivamente allanomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un’adeguata conoscenza delsettore di attività in cui opera la Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione,nonché del quadro normativo di riferimento.Per quanto riguarda l’informativa sui settori di attività, l’Amministratore Delegato presentaperiodiche informative sull’andamento dei mercati e del business in occasione delle riunioni delConsiglio di Amministrazione.Nel corso del processo di autovalutazione del Consiglio, gli Amministratori vengono chiamatiad esprimere specifiche richieste di natura informativa, che vengono soddisfatte nel corso di unmassimo di n. 2 riunioni di induction da svolgere nel corso di ogni esercizio.Eventuali specifiche sessioni informative per i Consiglieri, con il supporto di esperti in formazioneprofessionale, possono essere organizzate in occasione del rinnovo del Consiglio di Amministrazionee successivamente, ogni qualvolta l’evoluzione del quadro normativo richieda un aggiornamento inmerito. In data 13 giugno 2017 si è tenuta per gli Amministratori ed i sindaci una sessione diinduction della durata di 3 ore relativa ai seguenti temi: “Market Abuse Regulation: gestione e comu-nicazione al pubblico delle informazioni privilegiate e disciplina sugli acquisti di azioni proprie”.

4.3) Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF)

4.3.1) Funzionamento del Consiglio di AmministrazionePer le disposizioni di carattere generale relative al ruolo del Consiglio di Amministrazione si rinviaa quanto riportato all’art. 1 del Codice di Autodisciplina GEDI in allegato alla presente Relazione.Lo statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione si riunisca di norma trimestralmente suconvocazione del Presidente e comunque ogni volta che le esigenze societarie lo esigano. Leriunioni consiliari sono convocabili anche su richiesta di almeno due Amministratori, ovverodal Collegio sindacale o da almeno uno dei suoi componenti, previa comunicazione alPresidente del Consiglio di Amministrazione.Il Consiglio di Amministrazione viene convocato dal Presidente o da chi ne fa le veci conlettera, lettera raccomandata, telegramma, fax, posta elettronica o mezzo equivalente e deve

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pervenire almeno cinque giorni prima di quello della riunione. In caso di urgenza i termini dellaconvocazione sono ridotti a un giorno.Il Consiglio di Amministrazione ha regolamentato i flussi informativi al Consiglio di Ammini-strazione da parte del Presidente e dell’Amministratore Delegato, il quale, e riferisce circal’esercizio delle proprie deleghe in relazione all’attività svolta in occasione di ogni riunione con-siliare e comunque con periodicità non inferiore al trimestre.Lo statuto disciplina anche i flussi informativi per il Collegio sindacale. È, infatti, previsto chegli Amministratori riferiscano tempestivamente, con periodicità almeno trimestrale al Collegiosindacale sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario epatrimoniale, effettuate dalla Società, con particolare riferimento alle operazioni in potenzialeconflitto di interesse. È altresì previsto che l’informativa possa essere data anche in via diretta,in forma scritta o verbalmente e/o telefonicamente, qualora particolari esigenze di tempestivitàrendano preferibile tale modalità.

4.3.2) Attività svolta nel 2017 e prevista per il 2018Nel corso dell’esercizio 2017 il Consiglio di Amministrazione della Società si è riunito 10 volte,con le percentuali di partecipazione degli Amministratori riportate nella Tabella 2 in allegato.Le riunioni hanno avuto una durata media di due ore circa.Per il 2018 sono state programmate 5 riunioni del Consiglio di Amministrazione, di cui unatenutasi in data 26 gennaio 2018, una in data 5 marzo 2018.

4.3.3) Informativa preconsiliareIl Presidente si adopera affinché ai membri del Consiglio ed ai sindaci siano fornite la documentazionee le informazioni necessarie per permettere al Consiglio stesso di esprimersi con consapevolezzasulle materie sottoposte al suo esame ed approvazione, eventualmente integrata da un documentodi sintesi, ove particolarmente voluminosa e complessa. A tal fine è stato fissato un termine è di 48ore prima rispetto alla data della riunione, termine che, salve sporadiche e motivate eccezioni legateessenzialmente ad esigenze di riservatezza ed urgenza, è stato normalmente rispettato.

4.3.4) Modalità di svolgimento delle riunioni consiliariIl Presidente ha coordinato le attività del Consiglio di Amministrazione e guidato lo svolgimentodelle relative riunioni, curandosi che agli argomenti all’ordine del giorno fosse dedicato il temponecessario per consentire il dibattito e incoraggiando il contributo da parte dei Consiglieri.Il Presidente può chiedere all’Amministratore Delegato, anche su richiesta di uno o più Ammini-stratori, che i dirigenti della Società e quelli delle società del Gruppo intervengano alle riunioniconsiliari per fornire gli opportuni approfondimenti. Tale partecipazione rappresenta una prassiconsolidata per la Società, confermata nelle riunioni dell’esercizio 2017, alle quali ha sempre par-tecipato il Dirigente preposto per la redazione dei documenti contabili societari, regolarmente ilDirettore Generale della Società e, di volta in volta, i dirigenti responsabili delle funzioni aziendalicompetenti per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all’ordine del giorno.

4.3.5) Ruolo del Consiglio di AmministrazioneSulla base del Codice di Autodisciplina e delle procedure interne adottate dal Consiglio diAmministrazione in data 31 gennaio 2013, il Consiglio:- ha positivamente valutato ed approvato i piani strategici, industriali e finanziari della Società

a livello consolidato, monitorandone periodicamente l’attuazione;

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- ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società; - ha valutato l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società

nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento alsistema di controllo interno e di gestione dei rischi, secondo quanto disposto dalle Linee diindirizzo in materia di sistema di controllo interno e gestione dei rischi, riportate nel Codicedi Autodisciplina GEDI in allegato;

- ha ricevuto con periodicità almeno trimestrale dall’Amministratore Delegato l’informativadell’attività svolta nell’esercizio delle deleghe conferite;

- ha valutato l’andamento della gestione tenendo in considerazione, in particolare, le informazioniricevute dall’Amministratore Delegato, nonché confrontando periodicamente i risultaticonseguiti con quelli programmati;

- ha esaminato ed approvato preventivamente le operazioni dell’emittente ed esaminato quelledelle controllate aventi un significativo rilievo strategico, così come definito in apposita pro-cedura approvata dal Consiglio di Amministrazione.

In data 31 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione ha approvato una apposita procedurache definisce le operazioni di significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale ofinanziario, in base a parametri qualitativi (natura delle operazioni) e quantitativi (impegno dispesa), ne regola il processo di approvazione ed i soggetti nello stesso coinvolti. Il Consiglio, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, e sentito ilCollegio sindacale, ha determinato le remunerazioni del Presidente e dell’AmministratoreDelegato sulla base delle linee guida stabilite nella politica della remunerazione, mentre laripartizione del compenso globale spettante ai membri del Consiglio viene effettuatadirettamente dall’Assemblea.Durante tutte le riunioni del Consiglio il Presidente e l’Amministratore Delegato hanno fornitoun’ampia relazione sull’andamento della gestione ed ove possibile previsioni sull’andamentodei mesi successivi.

4.3.6) AutovalutazioneIl Consiglio, almeno una volta l’anno, effettua una valutazione sulla dimensione, sulla com-posizione e sul funzionamento proprio e dei suoi Comitati. Per l’esercizio 2017 l’annualeprocesso di valutazione è stato svolto dal Lead Independent Director attraverso la sommini-strazione di un apposito questionario. Il documento di sintesi del processo di autovalutazione(riferito al solo anno 2017) è suddiviso in sei sezioni, ognuna delle quali evidenzia graficamentele risposte ai singoli quesiti e si conclude con una elaborazione dei risultati ed una sintesi dicommenti particolari sui temi trattati. I principali temi analizzati sono: la dimensione e com-posizione del Consiglio; l’organizzazione e lo svolgimento delle riunioni consiliari; l’efficaciadel Consiglio di Amministrazione; i Comitati costituiti in seno al Consiglio; gli Amministratoriindipendenti.I risultati, che sono stati presentati al Consiglio in occasione della riunione del 26 gennaio2018, hanno confermato un quadro complessivo molto positivo e privo di criticità del Consiglioe dei suoi comitati, caratterizzato da dinamiche costruttive al suo interno, stima reciproca tragli Amministratori esecutivi e non esecutivi e un’ottima interazione coi manager apicali.Una specifica sezione è stata riservata agli Amministratori indipendenti, con conclusionisostanzialmente sovrapponibili a quanto sopra riportato.Nel processo di autovalutazione, per il quale non ci si è avvalsi si consulenti esterni, si è consideratala circostanza che il Consiglio terminerà il proprio mandato con l’approvazione del bilancio 2017.

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Tenuto conto degli esiti dell’autovalutazione, il Consiglio ha elaborato propri orientamentida sottoporre agli Azionisti sulla dimensione e composizione del nuovo Consiglio di Ammi-nistrazione.L’Assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenzaprevisto dall’art.2390 c.c.

4.4) Organi delegati

4.4.1) Amministratore DelegatoIl Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015 ha conferito all’Amministratore DelegatoMonica Mondardini tutte le più ampie deleghe di rappresentanza e di ordinaria amministrazione,con l’eccezione della nomina di direttori di testata e di direttori generali, che rimane nella sfera dicompetenza del Consiglio di Amministrazione. Non sono stati previsti limiti di spesa ad eccezione:1) degli acquisti di macchinari superiori a Euro 10 milioni; 2) della stipula di finanziamenti,contratti di leasing o apertura di crediti anche assistiti da garanzie reali superiori a Euro 5 milioni;3) della concessione di garanzie, pegni, ipoteche, privilegi e fidejussioni superiori a Euro 5 milioni;4) dell’acquisto, vendita e permuta di partecipazioni e beni immobili superiori a Euro 5 milioni.L’Amministratore Delegato Monica Mondardini è il principale responsabile della gestione del-l’impresa (chief executive officer).La Società aderisce al cosiddetto divieto di interlocking directorate, come specificato all’art. 2del Codice di Autodisciplina di GEDI, ossia al principio per cui il chief executive officer di unaemittente non può assumere l’incarico di Amministratore di un’altra emittente non appartenenteallo stesso gruppo, di cui sia chief executive officer un Amministratore dell’emittente medesima.Tale situazione pertanto non ricorre.

4.4.2) Presidente del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015 ha conferito al Presidente del Consiglio diAmministrazione Carlo De Benedetti la legale rappresentanza della Società e, con essa, il poteredi rappresentare la Società nei confronti di terzi. Il Consiglio ha altresì attribuito al Presidenteil ruolo proprio dell’editore di sovrintendere alla linea editoriale di GEDI Gruppo EditorialeS.p.A., formulando proposte in merito alla nomina, revoca e/o trasferimento dei direttori ditestata. Successivamente alle sue dimissioni, intervenute il 23 giugno 2017, identici poteri sonostati conferiti al nuovo Presidente Marco De Benedetti, nominato in pari data.

4.4.3) Informativa al ConsiglioIl Presidente e l’Amministratore Delegato, in occasione di tutte le riunioni e comunque almenotrimestralmente, hanno informato regolarmente il Consiglio in merito alle attività svolte nel-l’esercizio delle deleghe loro conferite ed hanno aggiornato altresì i Consiglieri sugli eventisocietari di maggior rilievo, sui provvedimenti adottati e sulle operazioni effettuate, inclusequelle con parti correlate o in potenziale conflitto d’interesse.

4.5) Altri Consiglieri esecutiviOltre al Presidente e all’Amministratore Delegato non vi sono altri Amministratori esecutivi.

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4.6) Amministratori indipendentiGli Amministratori indipendenti sono 9, di cui 8 nominati dall’assemblea del 23 aprile 2005 eduno (Elena Ciallié), dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile 2017, che ha deliberato di ampliare ilnumero dei membri del Consiglio di Amministrazione da n. 11 a n. 14.All’art. 3 dell’allegato Codice di Autodisciplina di GEDI, a cui si rinvia, sono riportati i principisulla base dei quali la Società, in adesione a quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplinae prescritto dall’art. 147 ter co. 4 del TUF, considera gli Amministratori indipendenti. Alriguardo ci si riporta a quanto già illustrato al precedente punto 4.1.Nel corso dell’esercizio (e anche successivamente alla sua chiusura) il Consiglio ha verificato,applicando criteri condivisi, con esito positivo, la sussistenza dei requisiti di indipendenza deiConsiglieri Belcredi, Brugiavini, Ciallié, Clò, Merlo, Oliveri, Paravicini Crespi e Zaoui e ne ha datonotizia al mercato. Il Collegio sindacale ha preso atto dei criteri adottati senza formulare osservazioni. I Consiglieri indipendenti si sono riuniti nel corso dell’anno una volta in assenza degli altriAmministratori senza una specifica agenda.

4.7) Lead indipendent directorIn data 23 aprile 2015 (pur non ricorrendo più i presupposti previsti dal Codice), il ConsigliereElisabetta Oliveri è stato nominato quale Lead Independent Director, a cui fanno riferimentogli Amministratori non esecutivi (ed in particolare gli indipendenti) per consentire un migliorcontributo all’attività e al funzionamento del Consiglio stesso. Il Lead Independent Directorcollabora con il Presidente al fine di garantire che gli Amministratori siano destinatari di flussiinformativi completi e tempestivi. Al Lead Independent Director è attribuita, tra l’altro, lafacoltà di convocare, autonomamente, o su richiesta di altri Consiglieri, apposite riunioni disoli Amministratori indipendenti per la discussione dei temi giudicati di interesse rispetto alfunzionamento del Consiglio o alla gestione sociale.Il Lead Independent Director ha svolto la sua attività prevalentemente partecipando alleriunioni periodiche del Comitato Controllo e Rischi (di cui è Presidente), organizzando nelcorso dell’esercizio incontri con il Collegio sindacale, l’Organismo di vigilanza ex D. Lgs231/2001 e la società di revisione, nonché tra gli Amministratori indipendenti. La conoscenzadella Società, del suo sistema organizzativo e di controllo, nonché informazioni sull’andamentodei risultati sono state acquisite attraverso numerosi incontri con la funzione di Internal Audit,con il Risk Manager e con il management della Società.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE La Società ha adottato una procedura per la gestione e la comunicazione al pubblico didocumenti e notizie riservate, con particolare riferimento alle informazioni c.d. privilegiate;tale procedura è stata aggiornata in data 27 giugno 2017 ed è disponibile sul sito istituzionalewww.gedispa.it nella sezione Governance.La Società ha inoltre istituito e reso operativo il Registro delle persone che hanno accesso a infor-mazioni privilegiate (“Registro”), nel quale sono iscritte le persone che, in ragione dell’attivitàlavorativa o professionale, ovvero in ragione delle funzioni svolte, hanno accesso a informazioniprivilegiate. Tale Registro è stato modificato nel corso dell’Esercizio ed istituito ex novo secondole modalità previste dall’art. 18 MAR, a seguito dell’entrata in vigore del Regolamento UE n.596/2014. Le modalità di tenuta del Registro sono riportate nel Codice di comportamento in

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materia di internal dealing e di tenuta del registro delle persone che hanno accesso a informazioniprivilegiate disponibile sul sito istituzionale www.gedispa.it nella sezione Governance.La Società ha altresì nominato l’Ufficio “Servizio Societario” quale preposto alla tenuta del Registro.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF)Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015 ha nominato il Comitato Controllo eRischi, il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, il Comitato per le Operazioni con PartiCorrelate.I principi di istituzione e funzionamento dei comitati interni dal Consiglio sono riportati all’art.4 del Codice di Autodisciplina GEDI a cui si fa rinvio.La Società, così come consentito dal Codice, ha riunito per ragioni organizzative e di economia,anche in relazione alla propria struttura ed alle proprie caratteristiche, le funzioni del ComitatoNomine e del Comitato per la Remunerazione in un unico comitato, all’interno del qualefigurano adeguate competenze in materia finanziaria o di politica retributiva, denominatoComitato Nomine e Remunerazione, dotato di proprio regolamento.Il Comitato Controllo e Rischi (già Comitato per il controllo interno), istituito dal Consiglio diAmministrazione, ha al suo interno almeno un componente che possiede adeguata esperienzain materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.Nel corso dello svolgimento della loro attività i comitati hanno la facoltà di accedere alle infor-mazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e possonoinvitare a partecipare alle riunioni soggetti che non ne siano membri.

7. COMITATO PER LE NOMIMELa Società non è dotata di un autonomo Comitato per le nomine. Come riferito al punto pre-cedente, la Società ha riunito le funzioni del Comitato Nomine e del Comitato per la Remune-razione. Si rinvia pertanto al seguente art. 8 per le informazioni sulla sua composizione e fun-zionamento.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 8.1) Composizione e funzionamento del Comitato per le nomine e la remunerazione (ex art. 123-bis,

comma 2 lettera d), TUF)Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione nominato dal Consiglio di Amministrazione èattualmente composto dagli Amministratori indipendenti Alberto Clò, Luca Paravicini Crespie Michael Zaoui.Almeno un componente del Comitato possiede una conoscenza ed esperienza in materia contabilee finanziaria e di politiche retributive ritenuta adeguata dal Consiglio al momento della nomina.I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Michael Zaoui, le riunioni sono verbalizzateed il Presidente dà comunicazione delle attività svolte al primo Consiglio di Amministrazioneutile. Nel corso dell’esercizio 2017 il Comitato si è riunito 4 volte con una durata media di 45minuti. Alle riunioni tenutesi nel corso dell’esercizio hanno partecipato, su invito del Comitatoe su singoli punti all’ordine del giorno, soggetti che non ne sono membri. La partecipazione deicomponenti è riportata nella Tabella 2 in allegato. Le riunioni programmate per il 2018 sono4 di cui due si sono già tenute in data 24 gennaio e 28 febbraio 2018.

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8.2) Funzioni del Comitato per le nomine e la remunerazioneLe funzioni svolte dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione sono dettagliate agli artt. 5e 6 dell’allegato Codice di Autodisciplina GEDI a cui si fa rinvio.Nel corso dell’anno il Comitato per le Nomine e la Remunerazione si è riunito per discuterele proposte da sottoporre all’esame del Consiglio di Amministrazione in ordine a: (i) ladeterminazione dell’emolumento da corrispondere al Presidente ed all’Amministratore Dele-gato; (ii) la Relazione sulla Remunerazione prevista dall’art. 84-quater del RegolamentoConsob n. 11971/99 in attuazione dell’art. 123-ter del TUF.; (iii) l’adozione di un piano distock grant per l’anno 2017, con relativa relazione ex art.84 bis e regolamento attuativo,finalizzato alla incentivazione e retribuzione dei dipendenti della Società o delle controllate.I dettagli del piano di stock grant 2017 sono esposti nel fascicolo di bilancio alla sezione“Informativa ai sensi del Regolamento Consob n.11971”, disponibile sul sito istituzionaledella Società nella sezione Investitori.Nel corso dell’esercizio il Comitato ha concluso l’attività relativa al processo per la formulazionedi un piano di successione delle risorse dirigenziali strategiche.Ai lavori del Comitato ha sempre partecipato il Presidente del Collegio sindacale.Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate.Nello svolgimento delle proprie funzioni il Comitato ha avuto la possibilità di accedere alleinformazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti.Il Comitato non ha un budget di spesa assegnato, ma qualora ne ravvisasse la necessità puòautorizzare spese per consulenze, ricerche o quant’altro utile o opportuno per la sua attività neitermini stabiliti dal Consiglio, come avvenuto del corso dell’esercizio in relazione alla predispo-sizione del piano di successione per il management.Il Comitato svolge le sue funzioni secondo il regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORIPer le informazioni della presente Sezione si rinvia alle parti rilevanti della Relazione sulla Remu-nerazione pubblicata ai sensi dell’art. 84-quater del Regolamento Consob n. 11971/99 in attuazionedell’art. 123-ter del TUF e consultabile sul sito www.gedispa.it nella sezione Governance.L’orientamento delle politiche retributive della Società è altresì descritto all’art. 6 del Codice diAutodisciplina GEDI a cui si fa rinvio.

10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI10.1) Composizione e funzionamento del Comitato controllo e rischi (ex art. 123-bis, comma 2

lettera d), TUF).Il Comitato Controllo e Rischi adottato dal Consiglio di Amministrazione è attualmentecomposto dagli Amministratori indipendenti Massimo Belcredi, Agar Brugiavini, Silvia Merlo,Elisabetta Oliveri e Luca Paravicini Crespi. Più di uno dei suoi componenti possiede una signi-ficativa esperienza in materia contabile e finanziaria, ritenuta adeguata dal Consiglio almomento della nomina.I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Elisabetta Oliveri, le riunioni sonoverbalizzate ed il Presidente dà comunicazione delle attività svolte al primo Consiglio di Ammi-nistrazione utile. Nel corso dell’esercizio il Comitato si è riunito 6 volte con una durata mediadi 2 ore e mezza. La partecipazione dei componenti è riportata nella Tabella 2 in allegato. Le

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riunioni programmate per il 2018 sono 5 di cui tre si sono già tenute rispettivamente in data24 gennaio, 26 gennaio e 2 marzo.Alle riunioni del Comitato sono sempre invitati a partecipare il Presidente del Collegiosindacale, ovvero altro sindaco da questi designato, e con riferimento ai punti all’ordine delgiorno, il Responsabile della funzione di Internal Audit, il Risk Manager, il Dirigente prepostoalla redazione dei documenti contabili societari ed il Responsabile del Servizio legale e societariodella Società.Inoltre vengono periodicamente invitati alle riunioni anche altri dirigenti della Società e disocietà controllate, per riferire al Comitato su specifiche tematiche.Il Comitato, attraverso incontri periodici con i responsabili delle varie funzioni aziendali, conil Collegio sindacale, l’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs 231/01 e con la società di revisione,ha verificato l’efficacia e l’efficienza nella conduzione delle operazioni aziendali, l’affidabilitàdell’informazione finanziaria e il rispetto della normativa applicabile.

10.2) Funzioni attribuite al Comitato controllo e rischi.Le funzioni del Comitato Controllo e Rischi sono riportate all’art. 7 del Codice di AutodisciplinaGEDI allegato alla presente ed al quale si fa rinvio.Le attività svolte dal Comitato hanno riguardato principalmente i seguenti temi: Relazionefinanziaria annuale; procedura di impairment test; monitoraggio dell’attuazione del piano dilavoro per il 2017 ed analisi del piano di lavoro per il 2018 della funzione di Internal Audit;Risk Management; incontri con il management; aggiornamenti in materia di D. Lgs 231/2001;valutazioni e pareri in ordine a: autonomia, adeguatezza, efficacia ed efficienza della funzionedi Internal Audit; adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno e di gestione deirischi rispetto alle caratteristiche dell’impresa e al profilo di rischio assunto; modo in cui iprincipali rischi afferenti all’emittente e alle sue controllate risultano identificati, misurati,gestiti e monitorati, e sul grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell’impresacoerente con gli obiettivi strategici individuati; specifici aspetti inerenti alla identificazione deiprincipali rischi aziendali, formulato con riferimento alle informazioni ricevute dall’AmministratoreDelegato, dal Responsabile Internal Audit, dall’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs 231/2001,dal Collegio Sindacale, dalla società di revisione, nonché dal Dirigente preposto alla redazionedei documenti contabili societari; risultati esposti dal revisore legale nella relazione sullequestioni fondamentali emerse in sede di revisione legale; valutazione, unitamente al Dirigentepreposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti il revisore contabile ed ilcollegio sindacale, del corretto utilizzo dei principi contabili e della loro omogeneità ai finidella redazione del bilancio consolidato.Al Comitato è stata data facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarieper lo svolgimento dei suoi compiti; tutte le riunioni sono state verbalizzate e, nonostante nonabbia assegnato un budget di spesa, qualora ne ravvisi la necessità, può autorizzare spese peracquisizioni di informazioni, consulenze, collaborazioni, perizie o quant’altro.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHILinee di indirizzo in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischiIl Sistema Controllo e Rischi è l’insieme delle regole, delle procedure e delle struttureorganizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione,gestione e monitoraggio dei principali rischi della Società.

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Le finalità del Sistema di Controllo e Rischi, gli organi, le funzioni responsabili, i rispettivicompiti e le modalità di gestione del rischio sono dettagliatamente illustrate all’art. 7 dell’allegatoCodice di Autodisciplina GEDI a cui si fa rinvio.Il Consiglio di Amministrazione ha valutato i rischi che possono assumere rilievo nell’otticadella sostenibilità nel medio-lungo periodo dell’attività della Società ed ha definito le linee diindirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi identificando, misurando,monitorando e gestendo i rischi in maniera compatibile con una gestione di impresa coerentecon gli obiettivi strategici individuati.Il Consiglio ha approvato con cadenza annuale il piano di lavoro predisposto dalla responsabiledella funzione di Internal Audit, sentito il Collegio sindacale ed il Comitato controllo e rischied ha valutato l’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto allecaratteristiche dell’impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia.

11.1) Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischiIl Consiglio di Amministrazione, nel riconoscere estrema importanza alla funzionalità delsistema di controllo interno, ha individuato l’Amministratore Delegato Monica Mondardiniquale Amministratore Incaricato della istituzione e del mantenimento di un efficace sistema dicontrollo interno e di gestione dei rischi.L’Amministratore Incaricato:- ha curato l’identificazione dei principali rischi aziendali tenendo conto delle attività e delle

caratteristiche delle attività svolte dalla Società;- ha dato esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione,

realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandonel’adeguatezza e l’efficacia;

- si è occupato dell’adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e delpanorama legislativo e regolamentare;

- ha riferito tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche ecriticità emerse nello svolgimento della propria attività.

L’Amministratore Incaricato ha il potere di richiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimentodi verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell’esecuzionedi operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio, alPresidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio sindacale.

11.2) Responsabile della funzione di Internal AuditIl Consiglio ha nominato Edoardo Biancardi quale Responsabile della funzione di InternalAudit (di seguito “Responsabile Internal Audit”) al fine di verificare che il sistema dicontrollo interno e gestione dei rischi sia funzionalmente adeguato. La nomina è avvenutasu proposta dell’Amministratore Incaricato del sistema del controllo interno, previo parerefavorevole del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Nomine e Remunerazione esentito il Collegio sindacale.Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha verificato la coerenza: (i) della remunerazionedel Responsabile Internal Audit con le politiche aziendali e (ii) dei meccanismi di incentivazionecon i compiti allo stesso assegnati.Il Responsabile Internal Audit non è responsabile di alcuna area operativa, non dipende gerar-chicamente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione né dall’Amministratore Delegato,ha avuto accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico ed

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ha riferito periodicamente al Comitato Controllo e Rischi, al Collegio sindacale e all’Ammini-stratore Incaricato.Il Responsabile Internal Audit non ha un budget assegnato, ma ha la facoltà di spesa se le cir-costanze lo richiedono.Nel corso dell’esercizio ha:- predisposto il piano di audit sottoponendolo al Comitato Controllo e Rischi, perché ne pro-

ponesse l’adozione al Consiglio di Amministrazione;- verificato, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità, l’operatività e

l’idoneità del Sistema Controllo e Rischi attraverso il piano di audit approvato dal Consigliodi Amministrazione;

- predisposto relazioni semestrali sulla propria attività, le modalità con cui viene condotta lagestione dei rischi, il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e l’idoneità delSistema Controllo e Rischi e ne ha trasmesso copia al Comitato Controllo e Rischi e alCollegio sindacale prima della riunione del Comitato Controllo e Rischi che precede ilConsiglio di Amministrazione della relazione annuale e semestrale;

- verificato nell’ambito del piano di audit l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemidi rilevazione contabile.

Successivamente alla chiusura dell’esercizio, a seguito di assegnazione del Dott. Biancardi ad altrafunzione all’interno dell’azienda, in data 26 gennaio 2018, su proposta del Comitato Nomine eRemunerazione e previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, il Consiglio di Ammini-strazione ha nominato responsabile della funzione di Internal Audit la Dott.ssa Alessandra Maurelli.

11.3) Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001La Società e le sue controllate hanno adottato il “Modello di Organizzazione, Gestione eControllo” (anche il “Modello”) ex D. Lgs 231/01 al fine soprattutto di prevenire la commissionedei reati di corruzione, anche tra privati, ed altri reati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione;i reati informatici; i reati di criminalità organizzata; i delitti contro l’industria e il commercio; ireati societari; i delitti contro la personalità individuale; i reati in materia di abusi di mercato; ireati commessi in violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salutesui luoghi di lavoro; i reati di riciclaggio, ricettazione, autoriciclaggio, ecc.; reati in materia diviolazione dei diritto d’autore; reati di induzione a non rendere dichiarazioni o renderedichiarazioni mendaci all’Autorità Giudiziaria; i reati in materia ambientale; i reati di impiego dicittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare; ovvero quei reati attinenti alla attività diimpresa della Società che di volta in volta sono stati inserti nella disciplina del D. Lgs 231/01quali reati presupposto. Il Modello è stato da ultimo aggiornato con delibera del 5 marzo 2018.Il Modello è costituito da una “Parte Generale” e da una “Parte Speciale”.Nella Parte Generale, dopo un richiamo ai principi del D. Lgs 231/01 e alle linee guida emanatedalla Confindustria, vengono illustrati: (i) i contenuti essenziali del Modello; (ii) il funzionamentodell’Organismo di Vigilanza; (iii) il sistema sanzionatorio; (iv) la formazione del personale ediffusione del Modello; (v) l’adozione dei Modelli nell’ambito della struttura dell’interoGruppo. Nella Parte Speciale, strutturata in sottosezioni articolate sulle singole tipologie direati applicabili alla Società, individuati sulla alla Matrice delle Aree a Rischio-Reato, vengonoriportati, per ciascuna sezione: (i) reati applicabili alla Società; (ii) le attività sensibili; (ii) leregole comportamentali; (iv) i principi di controllo specifici.Un estratto del Modello è consultabile sul sito istituzionale della Società www.gedispa.it nellasezione Governance.

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Sulla applicazione e sulla adeguatezza del Modello è operante l’Organismo di Vigilanza che,dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo e di un proprio budget, ha il compito divigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello, verificandone periodicamente l’efficaciae proponendone l’aggiornamento agli organi competenti.L’Organismo di Vigilanza della Società è composto dall’Avv. Giovanni Barbara, esperto inmateria, dal Dott. Giuseppe Gianoglio, già preposto all’Internal Audit della controllante CIRS.p.A., e dalla Dott.ssa Marina Scandurra, sindaco effettivo della Società.L’Organismo ha informato periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprieattività. Dall’attività svolta non sono emerse fattispecie censurabili. Al fine di garantire il colle-gamento tra i diversi organi di controllo, l’Organismo ha tenuto alcune delle riunioni in sedutacongiunta con il Comitato Controllo e Rischi ed il Collegio Sindacale per favorire lo scambiodi informazione tra i diversi organi.

11.4) Società di revisioneL’Assemblea dei Soci del 21 aprile 2016 ha deliberato di conferire alla società KPMG S.p.A.l’incarico per la revisione del bilancio di esercizio e consolidato per il periodo 2016 – 2024,nonché per la revisione contabile limitata della situazione semestrale ai sensi del D Lgs 27gennaio 2010, n.39.

11.5) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societariIl Consiglio di Amministrazione ha nominato il dottor Gabriele Acquistapace, Responsabiledella Direzione Amministrazione e Bilancio della Società, quale Dirigente preposto allaredazione dei documenti contabili societari di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.Lo statuto prevede, quali requisiti professionali del dirigente preposto, una adeguata esperienzain materia contabile e finanziaria e che lo stesso venga nominato dal Consiglio di Amministrazionesu proposta dell’Amministratore Delegato e previo parere del Collegio sindacale.Il dottor Gabriele Acquistapace è stato dotato di poteri e mezzi idonei a svolgere tale incarico.In particolare egli può: a) accedere ad ogni informazione ritenuta rilevante ai fini dell’assolvimento dei propri compiti;b) dialogare con gli organi amministrativi e di controllo e coordinare con gli stessi le attività

da svolgere;c) valutare e monitorare l’adeguatezza delle procedure adottate all’interno della Società che

hanno impatto sul bilancio d’esercizio, sul bilancio consolidato, sulla relazione semestrale esui documenti soggetti ad attestazioni;

d) partecipare al disegno dei sistemi informativi che hanno impatto sulla situazione economica,patrimoniale e finanziaria;

e) organizzare una adeguata struttura utilizzando risorse disponibili internamente, quali quellerelative ai sistemi informativi, al controllo di gestione e alla funzione di Internal Audit,ovvero, laddove necessario, in outsourcing;

f) coordinarsi con gli organi amministrativi e di controllo ovvero con il management dellesocietà controllate, individuando specifiche procedure ai fini del corretto svolgimento ditutti i compiti e le attività previste dalla legge.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, ha assegnato alla Dott.ssa Michela Marani,responsabile della Direzione del Controllo di Gestione di Gruppo, la funzione di Risk Manager,prevista dalle Linee di indirizzo in materia di sistema di controllo interno e di gestione rischi,nonché dal Codice di Autodisciplina GEDI a cui si fa rinvio.

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11.6) Coordinamento tra soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischiLa Società ha disciplinato il coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema dicontrollo interno e di gestione dei rischi approvando a tal fine apposito documento chedefinisce il sistema di coordinamento attraverso:1. i procedimenti di approvazione iniziale del piano di lavoro della funzione di InternalAudit, nonché di eventuale modifica successiva, di monitoraggio e di rendicontazione;

2. i flussi informativi prodotti dal responsabile della funzione di Internal Audit;3. i flussi informativi prodotti dal Comitato Controllo e Rischi;4. il procedimento di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione;5. la valutazione consiliare dei risultati esposti dalla società di revisione;6. gli scambi di informazioni tra il Collegio Sindacale e il Comitato Controllo e Rischi.

12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE La Società ha adottato la procedura per le operazioni con parti correlate prevista dalRegolamento Consob, emanato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i. Taleprocedura è reperibile sul sito Internet: www.gedispa.it nella sezione Governance.La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta adadottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine: 1. determina i criteri e le modalità per l’identificazione delle parti correlate della Società; 2. detta i principi per l’individuazione delle operazioni con parti correlate;3. disciplina le procedure per l’effettuazione delle operazioni con parti correlate;4. stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi.Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le operazioni con particorrelate composto dai consiglieri indipendenti Massimo Belcredi, Agar Brugiavini, AlbertoClò ed Elisabetta Oliveri. I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Agar Brugiavinie le riunioni sono verbalizzate.La procedura per le operazioni con parti correlate è stata inoltre resa operativa attraversol’adozione di un opportuno sistema informativo e la realizzazione del database delle particorrelate condiviso con la controllante CIR S.p.A.Con delibera del 24 febbraio 2016, previo parere favorevole del Comitato per le Operazionicon Parti Correlate, la Procedura è stata modificata del Consiglio di Amministrazione,nell’ambito della periodica attività di verifica ed aggiornamento della stessa.

13. NOMINA DEI SINDACILa nomina del Collegio sindacale è regolata dall’art. 22 dello statuto sociale, riportatonell’art. 8 dell’allegato Codice di Autodisciplina GEDI a cui si fa rinvio.La quota di partecipazione minima richiesta per presentare le liste è prevista dallo statutonella misura del l 2,5%; con delibera n. 20273 del 24 gennaio 2018, la CONSOB ha indicatonel 4,5% del capitale sociale di GEDI S.p.A. la percentuale minima per presentare una lista dicandidati, fatta salva la minor quota prevista dallo Statuto della Società, pari al 2,5% delcapitale sociale.

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14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALELo statuto sociale prevede che il Collegio sindacale sia composto da tre sindaci effettivi e da tresindaci supplenti che durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili.Il Collegio sindacale della Società è stato nominato in data 23 aprile 2015 e rimarrà in caricafino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017. Per la composizione del Collegiosindacale e per le ulteriori informazioni ad esso relative, si rinvia a quanto indicato nellaTabella 3 riportata in allegato. Le caratteristiche personali e professionali di ciascun sindacosono consultabili sul sito della Società www.gedispa.it, nella sezione Governance.Nel corso dell’esercizio 2017 il Collegio sindacale si è riunito 10 volte. La durata media delleriunioni è stata di circa 2 ore. Le riunioni programmate per l’anno 2018 sono 6 di cui due sisono già svolta in data 14 febbraio e 2 marzo 2018.E’ stata verificata con esito positivo la sussistenza dei requisiti di indipendenza e onorabilità deisindaci, utilizzando i criteri previsti dal Codice.Il Collegio sindacale, inoltre, applicando tutti i criteri previsti dal Codice con riferimento all’in-dipendenza degli Amministratori, ha verificato l’indipendenza dei propri membri sia nella primaoccasione utile dopo la loro nomina, sia nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.I sindaci che hanno un interesse in una determinata operazione della Società devono informaretempestivamente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa lanatura, i termini e la portata del proprio interesse.Il Collegio sindacale ha altresì vigilato sull’indipendenza della società di revisione verificandoil rispetto delle disposizioni normative in materia. Il Collegio sindacale ha svolto la propria attività in modo da affiancare alle tradizionalifunzioni di vigilanza un ruolo propositivo e catalizzatore con riferimento alle tematiche delcontrollo interno e a quelle di propria competenza attribuite dalla legge e dai regolamenti. Intale ottica il Collegio sindacale ha posto al centro della propria attività lo scambio diinformazioni con gli organi di amministrazione del Gruppo, con le figure apicali della strutturaoperativa, nonché con gli altri organi di controllo. In particolare, il Collegio sindacale ha coor-dinato la propria attività, attraverso la partecipazione alle riunioni e la richiesta di chiarimentie/o di informazioni, con la funzione Internal Audit, con il Comitato Controllo e Rischi, conl’Organismo di Vigilanza e con la società di revisione.I sindaci sono stati invitati a partecipare alla riunione di induction per gli Amministratori di cuial punto 4.2.3 che precede, a cui si fa rinvio.La remunerazione dei sindaci è commisurata all’impegno richiesto, alla rilevanza del ruolocoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriale dell’impresa.

15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTILa Società ha istituito un’ampia sezione del proprio sito istituzionale www.gedispa.it, facilmenteaccessibile, nella quale sono riportate le informazioni rilevanti per gli Azionisti.Responsabile della funzione “Investor Relations” è il Dott. Stefano Canu, che gestisce il flussodelle informazioni dirette ai Soci, agli analisti finanziari e agli investitori istituzionali, nelrispetto delle regole stabilite per la comunicazione di informazioni e documenti della Società.La Società si è sempre attivamente adoperata per instaurare e mantenere un dialogo efficacecon i propri azionisti e con il mercato, utilizzando varie forme di comunicazione quali peresempio: presentazione dei risultati della Società e del Gruppo nel corso delle riunioniassembleari, incontri con analisti finanziari e investitori istituzionali in Italia ed all’estero,

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diffusione al pubblico mediante la messa a disposizione sul sito web della Società dei comunicatistampa e delle presentazioni.

16. ASSEMBLEE L’Assemblea è convocata, mediante pubblicazione di avviso sul sito internet della Societànonché sul quotidiano la Repubblica secondo i termini e le modalità previste dalla normativavigente. Nello stesso avviso viene fissato il giorno per la seconda convocazione.Il diritto di intervento in Assemblea e di delega sono regolati dalla normativa applicabile.La delega può essere notificata alla Società a mezzo di posta elettronica certificata entro l’iniziodei lavori assembleari all’indirizzo indicato nell’avviso di convocazione.Per la regolarità della costituzione e per la validità delle deliberazioni dell’Assemblea, sia ordinariache straordinaria, sia in prima che nelle successive convocazioni, valgono le norme di legge.La Società si è dotata di un Regolamento che, pur non costituendo parte integrante dello statuto,disciplina l’ordinato e funzionale svolgimento dell’Assemblea ordinaria e straordinaria della Società.Tale Regolamento, consultabile sul sito della Società www.gedispa.it, nella sezione Governance,garantisce a ciascun socio il diritto di prendere la parola sugli argomenti in discussione.Il Consiglio, che è intervenuto nella sua interezza all’Assemblea ad eccezione di tre componenti,si è adoperato per assicurare agli Azionisti un’adeguata informativa circa gli elementi necessariperché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare.Le variazioni nella capitalizzazione delle azioni della Società avvenute nel corso dell’anno sonostate generalmente in linea con quelle di mercato e del settore di riferimento.

17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA A) TUF)La Società non ha adottato ulteriori pratiche di governo societario rispetto a quelle illustratenei punti precedenti.

18. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO DI RIFERIMENTONon vi sono stati fino a oggi cambiamenti nella struttura di Corporate Governance dallachiusura dell’esercizio 2017.

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CODICE DI AUTODISCIPLINA

PREMESSAIl Codice di Autodisciplina di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. (di seguito il “Codice”) contienela descrizione dei principali compiti e delle funzioni degli organi sociali e dell’assetto dicontrollo interno e gestione dei rischi della Società.La rappresentazione di tali compiti e funzioni è effettuata in modo organico in un unicodocumento nel quale è possibile reperire, oltre ai contenuti, riferimenti specifici al quadro delleregole applicabili: le disposizioni di legge e di regolamento, le norme statutarie, i principi delCODICE DI AUTODISCIPLINA DI BORSA ITALIANA S.P.A. a cui la Società aderisce.A questo proposito la Società nel Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2013, a seguitodelle nuove disposizioni del CODICE DI AUTODISCIPLINA DI BORSA ITALIANA S.P.A. introdotte neldicembre 2011, ha aggiornato la propria Corporate Governance e approvato procedure internecome indicato nel Codice.

Art. 1 - Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito al ruolo del Consiglio di Amministrazione

Art. 18 - Poteri del Consiglio di AmministrazioneIl consiglio di amministrazione è investito dei poteri di ordinaria e di straordinaria amministrazione,con facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga necessari ed opportuni per l’attuazione e il rag-giungimento dello scopo sociale, con esclusione degli atti che la legge o il presente statuto, inmodo tassativo, riservino all’assemblea dei soci.Il consiglio di amministrazione potrà pertanto deliberare la riduzione del capitale sociale in caso direcesso dei soci, l’adeguamento dello statuto a disposizioni normative inderogabili, il trasferimentodella sede legale nell’ambito del territorio nazionale nonché la fusione per incorporazione di unasocietà interamente controllata o partecipata in misura almeno pari al 90 (novanta) per cento del suocapitale, il tutto nel rispetto delle previsioni di cui agli articoli 2505 e 2505 bis del Codice Civile.

Art. 19 - Informazione degli amministratori al Collegio SindacaleGli amministratori riferiscono tempestivamente agli altri amministratori e al collegio sindacalesull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo ai sensi di legge.La comunicazione viene effettuata con periodicità almeno trimestrale in occasione delle riunionidel consiglio di amministrazione o del comitato esecutivo ovvero con comunicazione scritta overbale o telefonica al Presidente del collegio sindacale qualora particolari esigenze ditempestività lo rendano preferibile.Gli amministratori devono dare notizia agli altri amministratori ed al collegio sindacale di ogniinteresse che, per conto proprio o di terzi, abbiano in una determinata operazione, il tutto aisensi di legge.

Art. 20 – Riunioni del consiglio di amministrazioneIl consiglio di amministrazione si riunisce, nella sede sociale o altrove, su convocazione del Pre-sidente o di chi ne fa le veci, di norma trimestralmente, e comunque ogni qual volta gli interessidella società lo esigano, anche su richiesta di almeno due consiglieri.

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Il consiglio si riunisce altresì secondo quanto previsto al successivo articolo 22. La convocazionesi farà per lettera o lettera raccomandata o telegramma o fax o posta elettronica o mezzo equi-valente e dovrà pervenire almeno cinque giorni prima di quello della riunione. In caso diurgenza i termini della convocazione sono ridotti a un giorno.Le adunanze del consiglio e le sue deliberazioni sono valide, anche senza convocazioneformale, quando intervenga anche per videoconferenza e/o audioconferenza la maggioranzadei consiglieri in carica e dei sindaci effettivi, tutti gli aventi diritto ad intervenire siano statipreventivamente informati della riunione ed i partecipanti siano sufficientemente informatisugli argomenti da trattare.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione, in applicazione di quanto previsto dall’art. 1 delCODICE DI AUTODISCIPLINA DI BORSA ITALIANA S.P.A.:

- sulla base di apposita procedura interna approvata dal Consiglio di Amministrazione,esamina e approva i piani strategici, industriali e finanziari dell’emittente a livello consolidato,monitorandone periodicamente l’attuazione;

- definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell’emittente,come illustrato al successivo Art. 7;

- valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’emittentenonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento alsistema di controllo interno e di gestione dei rischi;

- stabilisce la periodicità, di norma trimestrale, con la quale l’Amministratore Delegato deveriferire al Consiglio circa l’attività svolta nell’esercizio delle deleghe conferite;

- valuta l’andamento della gestione tenendo in considerazione, in particolare, le informazioniricevute dall’Amministratore Delegato, nonché confrontando periodicamente i risultati con-seguiti con quelli programmati;

- esamina ed approva preventivamente - salvo le previste eccezioni - le operazioni dell’emittenteed esamina quelle delle controllate aventi un significativo rilievo strategico, così comedefinito in apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione;

- effettua, almeno una volta all’anno, una valutazione sulla dimensione, sulla composizione esul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati, tenendo anche conto di elementiquali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoicomponenti, nonché della loro anzianità di carica;

- può esprimere agli Azionisti, prima della nomina del nuovo Consiglio, i propri orientamentisulle figure professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna, tenuto contoanche della valutazione di cui al precedente punto;

- al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie, la Società ha adottatouna procedura aggiornata per la gestione interna e la comunicazione all’esterno di documentie informazioni riguardanti l’emittente, con particolare riferimento alle informazioniprivilegiate, resa disponibile sul sito internet della Società;

- fornisce informativa nella Relazione sul governo societario sulla propria composizione, suitempi e modalità di svolgimento delle sue riunioni e sul processo di autovalutazione.

Gli Amministratori agiscono e deliberano con cognizione di causa ed in autonomia edaccettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei lorocompiti il tempo necessario, anche tenendo conto dell’impegno connesso alle loro attività

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lavorative e professionali, del numero di cariche di Amministratore o sindaco da essi ricopertein altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie,assicurative o di rilevanti dimensioni. Sono inoltre tenuti ad informare il Consiglio di Ammi-nistrazione di eventuali attività svolte in concorrenza con l’emittente e di ogni significativamodifica intervenuta nelle cariche da essi ricoperte in altre società.

Sempre in applicazione di quanto previsto dall’art. 1 del CODICE DI AUTODISCIPLINA DI BORSA

ITALIANA S.P.A. il Consiglio di Amministrazione ha approvato il seguente:

ORIENTAMENTO IN MERITO AL NUMERO MASSIMO DI INCARICHI DI AMMINISTRATORE OSINDACO IN ALTRE SOCIETA’ QUOTATE IN MERCATI REGOLAMENTATI, ANCHE ESTERI, INSOCIETA’ FINANZIARIE, BANCARIE, ASSICURATIVE O SOCIETA’ DI RILEVANTI DIMENSIONI

Con riferimento al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco in altre societàquotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurativeo società di rilevanti dimensioni (di seguito “Società Rilevanti”) si riportano di seguito icriteri generali applicabili per la valutazione degli incarichi e le ipotesi che possono portaread una deroga degli stessi criteri.

a) Criteri generali per la valutazione1. Escludere che un Amministratore esecutivo di GEDI possa assumere altri incarichi come

amministratore esecutivo o sindaco in Società Rilevanti non appartenenti al Gruppo CIR;2. Per gli Amministratori esecutivi di GEDI, possibilità di svolgere incarichi ulteriori per un

massimo di cinque come Amministratore non esecutivo in Società Rilevanti nonappartenenti al Gruppo CIR;

3. Per gli Amministratori non esecutivi di GEDI, possibilità di svolgere incarichi ulteriori perun massimo di cinque come Amministratore non esecutivo e/o sindaco e due come ammi-nistratore esecutivo in Società Rilevanti non appartenenti al Gruppo CIR o a quello dellasua controllante;

4. Gli incarichi ricoperti in Società Rilevanti appartenenti al medesimo gruppo conterannocome un unico incarico (e tale unico incarico sarà considerato come di Amministratoreesecutivo ai fini del computo dei limiti, se almeno uno degli incarichi ricoperti nelmedesimo gruppo sia di Amministratore esecutivo);

5. Per “società di rilevanti dimensioni” si intendono società che superino almeno uno deiseguenti requisiti: fatturato superiore a Euro 500 milioni, attivo patrimoniale superiore aEuro 1.000 milioni, numero di dipendenti superiore a 2.000.

6. Per “società finanziarie” si intendono solo quelle che esercitano le attività di prestazionedi servizi finanziari nei confronti del pubblico, sottoposte a vigilanza.

b) Derogabilità dei criteri generaliResta inteso che i criteri generali sopra indicati potranno essere sempre derogabili con riferimentoad uno o più Amministratori con deliberazione motivata del Consiglio di Amministrazione. IlConsiglio di Amministrazione chiamato a deliberare in merito a tali deroghe potrà tener conto,ai fini della propria valutazione, anche dei dati relativi alla presenza e quindi alla garantita parte-cipazione dell’Amministratore interessato alle riunioni consiliari e dei comitati di GEDI.

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Si precisa, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione valuta l’indipendenza degli Amministratoricon periodicità almeno annuale, tenendo anche conto delle informazioni che i singoli interessatisono tenuti a fornire. La Società, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 147-ter, comma 4, delTesto Unico della Finanza, fa obbligo all’Amministratore che abbia perduto la qualifica di indi-pendente ai sensi delle previsioni del Codice di Autodisciplina (Criterio 3.C.1) di rassegnare leproprie dimissioni, senza pregiudizio per la facoltà del Consiglio di Amministrazione divalutare ciascun caso specifico ammettendo eventuali deroghe.

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito al Presidente del Consiglio di Amministrazione

Art. 17 - Rappresentanza legaleIl Presidente ha la rappresentanza legale della società. La rappresentanza legale è inoltreaffidata separatamente ai Vice Presidenti, agli amministratori delegati, ai direttori generali e adeventuali procuratori, nei limiti dei poteri loro conferiti.In applicazione di quanto previsto dall’art. 1 del CODICE DI AUTODISCIPLINA DI BORSA ITALIANA

S.P.A. il Presidente del Consiglio di Amministrazione:- convoca le riunioni del Consiglio di Amministrazione e si adopera affinché ai membri del

Consiglio ed ai sindaci siano fornite, almeno 48 ore prima rispetto alla data della riunione(salve motivate eccezioni), la documentazione e le informazioni necessarie per permettere alConsiglio stesso di esprimersi con consapevolezza sulle materie sottoposte al suo esame edapprovazione, eventualmente integrata da un documento di sintesi, ove particolarmentevoluminosa e complessa;

- coordina le attività del Consiglio di Amministrazione e guida lo svolgimento delle relativeriunioni, curando che agli argomenti all’ordine del giorno sia dedicato il tempo necessarioper consentire il dibattito e incoraggiando il contributo da parte dei Consiglieri;

- può chiedere all’Amministratore Delegato, anche su richiesta di uno o più amministratori,che i dirigenti dell’Emittente e quelli delle società del gruppo intervengano alle riunioniconsiliari per fornire gli opportuni approfondimenti.

Art. 2 – Composizione del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è composto da Amministratori esecutivi e non esecutivi, dotatidi adeguata competenza e professionalità, consapevoli dei diritti e doveri della propria carica eche operano sempre con indipendenza di giudizio. Gli Amministratori non esecutivi apportano le loro specifiche competenze alle discussioniconsiliari, contribuendo all’assunzione di decisioni consapevoli e prestando particolare curaalle aree in cui possono manifestarsi conflitti di interesse. La composizione del Consiglio di Amministrazione dell’emittente – anche sotto il profilo delnumero, della competenza, dell’autorevolezza e della disponibilità di tempo degli amministratorinon esecutivi, deve essere idonea a garantire adeguate condizioni di autonomia gestionale,orientate alla massimizzazione degli obiettivi economico-finanziari propri dell’emittente.La composizione del Consiglio di Amministrazione rispetta altresì l’equilibrio fra i generiprescritto dalla normativa vigente.

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Gli Amministratori sono tenuti a conoscere i compiti e le responsabilità inerenti alla carica.Il Presidente cura che gli Amministratori e i sindaci possano partecipare, successivamente allanomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un’adeguata conoscenza delsettore di attività in cui opera l’emittente, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione,nonché del quadro normativo di riferimento.Per quanto riguarda l’informativa sui settori di attività, l’Amministratore Delegato presentaperiodiche informative sull’andamento dei mercati e del business in occasione delle riunioni delConsiglio di Amministrazione.Nel corso del processo di autovalutazione del Consiglio, gli Amministratori vengono chiamatiad esprimere specifiche richieste di natura informativa, che vengono soddisfatte nel corso di unmassimo di n. 2 riunioni di induction da svolgere nel corso di ogni esercizio.Eventuali specifiche sessioni informative per i Consiglieri, con il supporto di esperti informazione professionale, potranno essere organizzate in occasione del rinnovo del Consigliodi Amministrazione e successivamente, ogni qualvolta l’evoluzione del quadro normativorichieda un aggiornamento in merito.

Il Consiglio di Amministrazione designa un Lead Independent Director che:

a. rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degliAmministratori non esecutivi, ed in particolare degli indipendenti;

b. collabora con il Presidente al fine di garantire che gli Amministratori siano destinatari diflussi informativi completi e tempestivi.

Al Lead Independent Director è attribuita, tra l’altro, la facoltà di convocare, autonomamenteo su richiesta di altri Consiglieri, apposite riunioni di soli Amministratori Indipendenti per ladiscussione dei temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Ammini-strazione o alla gestione sociale.

Con riferimento alla possibilità che gli emittenti adottino meccanismi che assicurino la scadenzadifferenziata di tutti o parte dei componenti dell’organo amministrativo (cd. staggered board),la Società non ha ritenuto opportuno adottare tale previsione, in quanto non adatta alparticolare assetto proprietario di GEDI.

La Società aderisce al cosiddetto divieto di interlocking, previsto dall’art. 2 del CODICE DI

AUTODISCIPLINA DI BORSA ITALIANA S.P.A., ossia il principio per cui il chief officer di unaemittente non può assumere l’incarico di Amministratore di un’altra emittente non appartenenteallo stesso gruppo, di cui sia chief officer un Amministratore dell’emittente medesima.

Art. 3 - Amministratori Indipendenti

In conformità a quanto previsto dal Regolamento recante norme di attuazione del D.LGS.58/1998 in materia di mercati adottato da Consob con Delibera 16191/2007 gli AmministratoriIndipendenti costituiscono la maggioranza dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

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In adesione a quanto raccomandato dal CODICE DI AUTODISCIPLINA DI BORSA ITALIANA S.P.A.,sono considerati “Amministratori Indipendenti” coloro che:

a) direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interpostapersona, non controllano l’Emittente o non sono in grado di esercitare su di essoun’influenza notevole, o non partecipano a un patto parasociale attraverso il quale uno opiù soggetti possono esercitare il controllo o un’influenza notevole dell’Emittente;

b) non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, esponenti di rilievo dell’Emittente, di unasua controllata avente rilevanza strategica o di una società sottoposta a comune controllo conl’Emittente, ovvero di una società o di un ente che, anche insieme con altri attraverso un pattoparasociale, controlla l’Emittente o è in grado di esercitare sullo stesso un’influenza notevole;

c) direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali siaesponente di rilievo, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una societàdi consulenza), non hanno, o non hanno avuto nell’esercizio precedente, una significativarelazione commerciale, finanziaria o professionale:

- con l’Emittente, una sua controllata, o con alcuno dei relativi esponenti di rilievo;- con un soggetto che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla

l’emittente, ovvero – trattandosi di società o ente – con i relativi esponenti di rilievo; ovvero non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, lavoratori dipendenti di uno dei predetti soggetti;d) non ricevono, o non hanno ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall’Emittente o da una

società controllata o controllante una significativa remunerazione aggiuntiva rispettoall’emolumento “fisso” di Amministratore non esecutivo dell’Emittente, ivi inclusa la par-tecipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a baseazionaria;

e) non sono stati Amministratori dell’Emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni;f) non rivestono la carica di Amministratore esecutivo in un’altra società nella quale un Ammi-

nistratore esecutivo dell’emittente abbia un incarico di Amministratore;g) non sono soci o Amministratori di società o di un’entità appartenente alla rete della società

incaricata della revisione contabile dell’Emittente;h) non sono stretti familiari di una persona che si trova in una delle situazioni di cui ai

precedenti punti.

Qualora ricorressero alcune delle suddette ipotesi previste dal CODICE DI AUTODISCIPLINA DI

BORSA ITALIANA S.P.A., quali condizioni di non indipendenza degli Amministratori non esecutivi,il Consiglio di Amministrazione dovrà valutare, con riferimento al singolo caso, se sussistanoo meno i requisiti necessari per l’attribuzione della qualifica di Amministratore Indipendente.

Sulla base di quanto prescritto al comma 4, art. 147-ter del T.U.F., almeno uno dei componentidel Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione è compostoda più di sette componenti, devono possedere i requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci epertanto, ai sensi del comma 3, art. 148 del T.U.F., non vengono considerati indipendenti:

a) il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli Amministratori della Società, gli Ammi-nistratori, il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli Amministratori delle societàda questa controllate, delle società che la controllano e di quelle sottoposte a comune controllo;

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b) coloro che sono legati alla Società od alle società da questa controllate od alle società chela controllano od a quelle sottoposte a comune controllo ovvero agli Amministratori dellaSocietà ed ai soggetti di cui al punto precedente da rapporti di lavoro autonomo osubordinato ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale o professionale che ne compro-mettano l’indipendenza.

L’indipendenza degli amministratori è valutata dal Consiglio di Amministrazione dopo lanomina e, successivamente con cadenza annuale. Il Consiglio rende noto l’esito delle proprievalutazioni nella Relazione sul governo societario.

Art. 4 - Istituzione e funzionamento dei comitati interni al Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione istituisce al proprio interno uno o più comitati con funzionipropositive e consultive, definendone i compiti con le deliberazioni con cui sono istituiti.I comitati sono composti da non meno di tre membri tutti indipendenti e sono coordinati da unpresidente.Le riunioni di ciascun comitato sono verbalizzate. Il presidente, qualora ne ravvisi la necessità, può invitare di volta in volta altri soggetti la cuipresenza possa risultare opportuna allo svolgimento della riunione.

La Società ha istituito i seguenti comitati:

a) Il Comitato Controllo e Rischi, all’interno del quale almeno un componente deve possedereun’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi, oltre allefunzioni consultive e propositive, svolge funzioni di monitoraggio del Sistema Controllo eRischi;

b) Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, dotato di un proprio regolamento. Talecomitato, all’interno del quale figurano adeguate competenze in materia finanziaria o dipolitica retributiva, per motivi organizzativi riunisce le funzioni del Comitato Nomine e delComitato per la Remunerazione;

c) Il Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate, così come previsto dalla Procedura per leOperazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione in conformitàdella delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i.

I compiti assegnati ai singoli comitati sono illustrati negli articoli successivi.

Art. 5 – Nomina degli Amministratori

La nomina degli Amministratori avviene secondo quanto disposto dall’art. 15 dello Statuto socialedi seguito riportato.

Art. 15 - Consiglio di AmministrazioneLa società è amministrata da un consiglio di amministrazione costituito da sette a diciannovecomponenti.L’assemblea, prima di procedere alla nomina degli amministratori, determina il numero deicomponenti del consiglio, numero che rimarrà fermo fino a sua diversa deliberazione.

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Agli azionisti di minoranza è riservata la nomina di un componente il consiglio di amministrazione.I consiglieri durano in carica per il periodo di tempo stabilito dall’assemblea all’atto dellanomina, comunque per un periodo non superiore a tre esercizi, e sono rieleggibili. Il consigliodi amministrazione è nominato dall’assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti, nellequali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo; le liste di candidati,sottoscritte dagli azionisti che le presentano, devono essere depositate nei termini e con lemodalità previste dalla normativa applicabile. Hanno diritto di presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri azionisti,rappresentino almeno il 2,5% del capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria o quelladiversa percentuale che venisse determinata ai sensi di legge o di regolamento, con onere dicomprovare la titolarità del numero di azioni richiesto entro il termine e con le modalitàpreviste dalla normativa applicabile; gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, rappresentinocomplessivamente meno del 20% del capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria,potranno presentare liste contenenti non più di tre candidati.Le liste che presentano un numero di candidati pari o superiore a tre devono includerecandidati appartenenti ad entrambi i generi, almeno nella proporzione prescritta dalla normativavigente in materia di equilibrio fra i generi.Le liste presentate senza l’osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate comenon presentate.Nessun azionista può presentare o concorrere a presentare, neppure per interposta persona osocietà fiduciaria, più di una lista; gli azionisti che siano assoggettati a comune controllo aisensi dell’art. 93 del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria oquelli che partecipino ad uno stesso sindacato di voto possono presentare o concorrere apresentare una sola lista.Ogni azionista può votare una sola lista.Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.Unitamente a ciascuna lista, sono depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidatiaccettano la candidatura e attestano sotto la propria responsabilità l’inesistenza di cause di ine-leggibilità e di incompatibilità previste dalla legge e l’esistenza dei requisiti eventualmenteprescritti dalla legge e dai regolamenti vigenti per i componenti il consiglio di amministrazionenonché un curriculum vitae riguardante le caratteristiche personali e professionali conl’indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società e dell’idoneitàa qualificarsi come amministratore indipendente ai sensi di legge o di regolamento. Eventualiincompletezze o irregolarità relative ai singoli candidati comporteranno l’eliminazione delnominativo del candidato dalla lista che verrà messa in votazione.Per poter conseguire la nomina dei candidati indicati, le liste presentate e messe in votazione devonoottenere una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta ai sensi del presente articoloper la presentazione delle liste stesse; in difetto, di tali liste non verrà tenuto conto.All’elezione dei componenti il consiglio di amministrazione si procederà come segue:a) dalla lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base

all’ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista, tanti consiglieri che rappresentinola totalità di quelli da eleggere meno uno;

b) dalla seconda lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti e che non sia col-legata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato lalista risultata prima per numero di voti, è tratto il restante consigliere, nella persona del can-didato elencato al primo posto di tale lista.

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Qualora l’applicazione della procedura di cui alle lettere a) e b) non consenta il rispetto del-l’equilibrio fra i generi prescritto dalla normativa vigente, l’ultimo eletto della lista che haottenuto il maggior numero di voti appartenente al genere più rappresentato decade ed èsostituito dal primo candidato non eletto della stessa lista appartenente al genere meno rappre-sentato, nel rispetto dei requisiti di legge. In mancanza l’assemblea integra l’organo amministrativocon le maggioranze di legge assicurando il rispetto dei requisiti di legge.

Tutti i consiglieri eletti dovranno essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalitàrichiesti dalla normativa vigente. Il difetto di tali requisiti determina decadenza dalla carica.Nel caso in cui sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i consiglieri sonotratti da tale lista. Nel caso in cui non sia stata presentata o ammessa al voto alcuna lista oppure risulti eletto unnumero di amministratori inferiore al numero determinato dall’assemblea, l’assemblea stessadovrà essere riconvocata per la nomina dell’intero consiglio di amministrazione.Qualora per dimissioni o per altre cause vengano a mancare uno o più amministratori, si prov-vederà alla loro sostituzione ai sensi dell’art. 2386 c.c., assicurando il rispetto dei requisitiapplicabili.Almeno uno dei componenti il consiglio di amministrazione, ovvero almeno due se il consiglioè composto da più di sette componenti, deve possedere il requisito di indipendenza previstodalla normativa applicabile.L’amministratore indipendente che, successivamente alla nomina, perda i requisiti di indipendenzadeve darne immediata comunicazione al consiglio e, in ogni caso, decade dalla carica.Il consiglio valuta periodicamente l’indipendenza e l’onorabilità degli amministratori. Nelcaso in cui i predetti requisiti non sussistano o vengano meno e nel caso in cui venga menoil numero minimo di amministratori indipendenti stabilito nel presente statuto, il consigliodichiara la decadenza dell’amministratore privo di detto requisito dalla carica e provvedealla sua sostituzione.Qualora per dimissioni o per altra causa venisse a mancare la metà o più degli amministratori,si ritiene dimissionario l’intero consiglio e si deve convocare l’assemblea per le nuove nomineai sensi di legge.Ai componenti il consiglio di amministrazione spetta il rimborso delle spese sostenute perragioni d’ufficio purché documentate. L’assemblea può determinare un compenso annuale afavore degli amministratori anche sotto forma di partecipazione agli utili. Il consiglio di ammi-nistrazione stabilisce, sentito il collegio sindacale, le remunerazioni per gli amministratoriinvestiti di particolari cariche.In applicazione di quanto previsto dall’art. 5 del CODICE DI AUTODISCIPLINA DI BORSA ITALIANA

S.P.A. con riguardo alla nomina degli Amministratori, il Comitato Nomine e Remunerazionesvolge le seguenti funzioni:- propone al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di Amministratore qualora

occorra sostituire un Amministratore indipendente ai sensi dell’art. 2386, primo comma delCodice Civile;

- formula pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizionedello stesso, nonché, eventualmente, in merito alle figure professionali la cui presenzaall’interno del Consiglio sia ritenuta opportuna;

- formula pareri al Consiglio di Amministrazione in merito al numero massimo di incarichi diamministratore o sindaco che gli Amministratori della società possono assumere, anche in

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deroga ai criteri generali, in società quotate nei mercati regolamentati (anche esteri), societàfinanziarie, assicurative e società di rilevanti dimensioni, tenendo conto della partecipazionedei consiglieri ai comitati costituiti all’interno del Consiglio.

Il Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione,adotta un Piano per la successione degli Amministratori esecutivi. Tale Piano viene sottopostoa revisione periodica e comunque a ricognizione con cadenza almeno triennale da parte delComitato per le Nomine e la Remunerazione.

Art. 6 - Remunerazione degli Amministratori

Le politiche retributive sono orientate a garantire la competitività sul mercato del lavoro inlinea con gli obiettivi di crescita e fidelizzazione delle risorse umane, oltre che a differenziare glistrumenti retributivi sulla base delle singole professionalità e competenze.

La remunerazione degli Amministratori non esecutivi, commisurata all’impegno richiesto a cia-scuno di essi, è determinata dall’Assemblea.Il Consiglio di Amministrazione determina l’emolumento per la carica del Presidente ed icompensi agli Amministratori per incarichi speciali.Il Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Nomine e Remunerazione, definisce unapolitica per la remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con responsabilità strategiche.La remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche, in conformità dellostatuto, è stabilita dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Nomine eRemunerazione, sentito il parere del Collegio sindacale, sulla base delle linee guida stabilitenella politica della remunerazione.

Nel predisporre eventuali piani di remunerazione basati su azioni, il Consiglio di Amministrazioneassicura il rispetto dei criteri prescritti dal CODICE DI AUTODISCIPLINA DI BORSA ITALIANA S.P.A.

In applicazione di quanto previsto dall’art. 6 del CODICE DI AUTODISCIPLINA DI BORSA ITALIANA

S.P.A. con riferimento alle remunerazioni il Comitato Nomine e Remunerazioni svolge leseguenti funzioni:

- formula proposte o esprime pareri per la remunerazione dell’Amministratore Delegato e degliAmministratori investiti di particolari cariche, che possono includere anche piani di remunerazioneche prevedono l’assegnazione di stock option o l’erogazione di altri incentivi parametrati su azioni;

- formula proposte al Consiglio in merito a piani di pagamento a dipendenti basati su azioni(redigendo a tal fine lo specifico Regolamento), identificandone i beneficiari e l’entità delleopzioni di assegnazione a ciascuno di essi, e su indicazione dell’Amministratore Delegato, inmerito ai criteri per la remunerazione del personale direttivo della Società;

- valuta periodicamente l’adeguatezza, la coerenza e la concreta applicazione della politica perla remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche formulandoal Consiglio proposte in materia;

- valuta periodicamente l’adeguatezza dei meccanismi di incentivazione del Responsabile del-l’Internal Auditing e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societaririspetto ai compiti ad essi assegnati.

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Art. 7 - Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il Consiglio di Amministrazione approva i principi generali del sistema di controllo interno egestione dei rischi.In particolare il Consiglio di Amministrazione ha adottato le Linee di indirizzo in materia diSistema di controllo interno e di gestione dei rischi qui di seguito riportate.

LINEE DI INDIRIZZO IN MATERIA DI SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

PREMESSAIl Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. (“GEDI” o la “Società”) haadottato le presenti Linee di Indirizzo che dettano i principi generali del sistema di controllointerno e gestione dei rischi di GEDI (il “Sistema Controllo e Rischi”). GEDI è una holding operante nel settore editoriale e dei media, con aree di business affidatealle società controllate facenti parti del Gruppo GEDI (il “Gruppo”). Le presenti Linee Guida sono così suddivise:A. Sistema Controllo e RischiB. Compiti degli organi e funzioni del Sistema Controllo e RischiC. La gestione dei rischi

A. Sistema Controllo e RischiIl Sistema Controllo e Rischi è l’insieme delle regole, delle procedure e delle struttureorganizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione,gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa sana, corretta ecoerente con gli obiettivi prefissati e favorire l’adozione di decisioni consapevoli. Il SistemaControllo e Rischi contribuisce a garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l’efficienza el’efficacia dei processi aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria, il rispetto di leggi eregolamenti nonché dello statuto e delle procedure interne adottate dalla Società.Il Sistema Controllo e Rischi contribuisce a ridurre e contenere, ma non può eliminare lapossibilità di decisioni sbagliate, errori, violazioni fraudolente di sistemi di controllo eaccadimenti imprevedibili.

Il Sistema di Controllo e Rischi contribuisce a definire i compiti di ciascun organismoresponsabile e i meccanismi di collaborazione e scambio di informazioni tra i diversi soggetticoinvolti nel processo di informativa finanziaria e gestione dei rischi.

Il Sistema Controllo e Rischi ricomprende, oltre i principi espressi nelle presenti linee guida,anche:i) le specifiche disposizioni statutarie e regolamentari interne in materia di ripartizione di

competenze e deleghe di responsabilità;ii) il sistema delle deleghe, delle procedure e delle aree a rischio mappate dal Modello Orga-

nizzativo ai sensi del D Lgs 231/2001;iii) gli obiettivi e le metodologie di valutazione dei rischi e le disposizioni in materia di sistema

amministrativo, contabile e finanziario.

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B. Compiti degli organi e funzioni del Sistema Controllo e RischiGli organi e le funzioni responsabili per il Sistema Controllo e Rischi sono i seguenti:a) il Consiglio di Amministrazione;b) l’Amministratore incaricato in materia di Sistema Controllo e Rischi (l’“Amministratore

Incaricato”);c) il Comitato Controllo e Rischi; d) il Responsabile della funzione di Internal Audit;e) il Risk Manager;f) il Collegio sindacale;g) l’Organismo di Vigilanza ex D Lgs 231/2001;h) gli altri organi e funzioni aziendali competenti in materia di controlli interni e gestione dei

rischi.

Resta inteso inoltre che tutti i dipendenti sono chiamati ad adoperarsi per garantire l’efficacefunzionamento del Sistema Controllo e Rischi, ciascuno nell’ambito dei propri compiti e per ilruolo ricoperto all’interno dell’organizzazione aziendale. Infatti, in base alle mansioni assegnate,le risorse umane dell’azienda hanno la formazione necessaria per adempiere alle proprieresponsabilità con la necessaria conoscenza e comprensione dell’attività, dell’organizzazione edelle modalità di funzionamento del mercato di riferimento e del settore specifico in cuioperano, non senza trascurare i rischi propri egli obiettivi gestionali della Società.Gli organi e funzioni sopra riportati operano ciascuno nel rispetto dei propri compiti ecompetenze e secondo le indicazioni previste nelle presenti Linee Guida e nelle disposizioni nor-mative, regolamentari e interne applicabili.

Il Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità finale del Sistema Controllo e Rischi e nedefinisce le linee di indirizzo, in coerenza con gli obiettivi strategici e il profilo di rischio dellaSocietà.Il Consiglio di Amministrazione nell’ambito del Sistema Controllo e Rischi:a) definisce le linee di indirizzo del Sistema Controllo e Rischi, provvedendo alle opportune

modifiche e aggiornamenti;b) individua la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della

Società, rivalutandoli ogni volta che le circostanze lo rendessero necessario;c) valuta con cadenza annuale l’adeguatezza, efficacia ed efficienza del Sistema Controllo e

Rischi rispetto all’attività di impresa e il profilo di rischio assunto, tenuto anche conto dellevalutazioni dell’Amministratore Incaricato e del Comitato Controllo e Rischi;

d) approva, su proposta del Comitato Controllo e Rischi, con cadenza annuale, in concomitanzacon l’approvazione del bilancio di esercizio, il piano di audit, sentito il Collegio sindacale el’Amministratore Incaricato;

e) valuta, sentito il Collegio sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventualelettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede direvisione legale;

f) nomina l’Amministratore Incaricato; g) nomina al suo interno un Comitato Controllo e Rischi e ne designa il presidente;h) approva il regolamento del Comitato Controllo e Rischi ed eventuali sue modifiche e

aggiornamenti;

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i) nomina e revoca il Responsabile della funzione di Internal Audit, su proposta del ComitatoNomine e Remunerazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi esentito il Collegio sindacale, verificando periodicamente la coerenza dei meccanismi diincentivazione con i compiti allo stesso assegnati.

j) assicura che il Responsabile della funzione di Internal Audit sia dotato delle risorse adeguateper l’espletamento delle proprie responsabilità.

Amministratore Incaricato L’Amministratore Incaricato ha la responsabilità di assicurare la funzionalità e l’adeguatezzadel sistema di controllo interno. Nel sistema aziendale esistente e sulla base dell’articolazionedelle deleghe in essere presso la Società l’Amministratore Incaricato coincide con l’AmministratoreDelegato.L’Amministratore Incaricato:a) cura l’identificazione dei principali rischi aziendali e li sottopone periodicamente all’esame

del Consiglio di Amministrazione;b) cura la progettazione, realizzazione e gestione del Sistema Controllo e Rischi, prevedendo

modalità di coordinamento tra gli organi e le funzioni interessate al fine di massimizzarnel’efficienza e ridurre duplicazioni;

c) verifica costantemente, anche sulla base delle relazioni predisposte dal Responsabiledell’Internal Audit e delle indicazioni del Comitato Controllo e Rischi, l’adeguatezza,efficacia ed efficienza del Sistema Controllo e Rischi, proponendo al Consiglio di Ammini-strazione le opportune modifiche e aggiornamenti;

d) può chiedere al Responsabile della funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su spe-cifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell’esecuzione di operazioniaziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione,al Presidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio sindacale;

e) riferisce tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche ecriticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunquenotizia, affinché il Consiglio di Amministrazione possa prendere le opportune iniziative;

f) può avvalersi nello svolgimento delle proprie funzioni del supporto del Comitato Controllo e Rischi.

Il Comitato Controllo e RischiIl Comitato Controllo e Rischi svolge funzioni consultive, propositive e di monitoraggio sulSistema Controllo e Rischi. Il Comitato Controllo e Rischi:a) valuta, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e

sentiti la società incaricata della revisione legale e il Collegio sindacale, il corretto utilizzodei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio d’esercizio edel bilancio consolidato e presenta i risultati della propria valutazione al Consiglio diAmministrazione come previsto dalla successiva lettera f);

b) esprime pareri su specifici aspetti inerenti l’identificazione dei principali rischi aziendali, edin particolare sull’identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischiaziendali;

c) esamina le relazioni aventi per oggetto la valutazione del Sistema Controllo e Rischipredisposte dalla funzione di Internal Audit e riferisce al Consiglio di Amministrazione leproprie valutazioni in merito come previsto dalla successiva lettera f);

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d) monitora l’autonomia, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza della funzione di InternalAudit e propone al Consiglio di Amministrazione eventuali interventi correttivi;

e) può chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche areeoperative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio sindacale e delConsiglio di Amministrazione e all’Amministratore Incaricato;

f) riferisce al Consiglio almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione della relazionefinanziaria annuale e semestrale, sull’attività svolta nonché sull’adeguatezza del SistemaControllo Rischi;

g) esamina il piano di audit e ne propone l’adozione al Consiglio di Amministrazione;Il Comitato Controllo e Rischi è composto da almeno 3 amministratori indipendenti, dei qualialmeno uno è dotato di un’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestionedei rischi, e opera in conformità alle disposizioni del regolamento interno approvato dalConsiglio di Amministrazione, che descrive le modalità di nomina, i compiti, la modalità difunzionamento, i poteri e il budget.Ai lavori del Comitato Controllo e Rischi partecipa il Presidente del Collegio sindacale o altrosindaco designato dal Presidente del Collegio (e possono comunque partecipare anche gli altrisindaci).

Il Responsabile della funzione di Internal AuditIl Responsabile della funzione di Internal Audit nell’ambito del Sistema Controllo e Rischi:a) predispone il piano di audit sottoponendolo al Comitato Controllo e Rischi, affinché ne

proponga l’adozione al Consiglio di Amministrazione;b) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità, l’operatività e

l’idoneità del Sistema Controllo e Rischi attraverso il piano di audit approvato dalConsiglio di Amministrazione;

c) predispone relazioni semestrali sulla propria attività, le modalità con cui viene condotta lagestione dei rischi, il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e l’idoneità delSistema Controllo e Rischi e ne trasmette copia al Comitato Controllo e Rischi e alCollegio sindacale e prima della riunione del Comitato Controllo e Rischi che precede iConsigli di Amministrazione della relazione annuale e semestrale;

d) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza, trasmettendonecopia ai Presidenti del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi edel Collegio sindacale e all’Amministratore Incaricato;

e) verifica nell’ambito del piano di audit l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemidi rilevazione contabile.

Il Responsabile della funzione di Internal Audit non dipende gerarchicamente dal Presidentedel consiglio di Amministrazione né dall’Amministratore Delegato ed ha accesso diretto atutte le informazioni utili per lo svolgimento del suo incarico.È prevista una periodicità dei flussi.

Il Risk ManagerLa descrizione delle attività e funzioni del Risk Manager sono indicate al successivo punto(C).

Il Collegio SindacaleIl Collegio sindacale vigila sull’efficacia del Sistema Controllo e Rischi. Nell’espletamento delle

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proprie funzioni il Collegio sindacale può chiedere al Responsabile della funzione di InternalAudit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative o operazioni aziendali dandonenotizia al Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Collegio sindacale e il ComitatoControllo e Rischi si scambiano tempestivamente le informazioni rilevanti per l’espletamentodei propri compiti.

Organismo di VigilanzaL’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D Lgs 231/2001 svolge i compiti per esso previstidal Modello Organizzativo della Società e collabora e scambia informazioni regolarmente conil Comitato Controllo e Rischi, il Collegio sindacale e l’Amministratore Incaricato.

Gli altri organi e funzioni competenti Gli altri organi e funzioni aziendali competenti in materia di controlli interni e gestione deirischi includono il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e l’insieme di pro-cedure e organi che compongono la struttura aziendale.

C. La gestione dei rischiIl Sistema di Gestione dei Rischi si articola sui seguenti tre livelli di controllo:a) le funzioni operative all’interno della Società rilevano i rischi e stabiliscono le azioni da

intraprendere per la loro gestione;b) le funzioni preposte alla gestione dei rischi (Risk Management) svolgono costante attività di

analisi e monitoraggio;c) la funzione di Internal Audit controlla il funzionamento del Sistema e fornisce proprie valu-

tazioni indipendenti.

D. Definizione della natura e livello di rischi compatibili con gli obiettivi strategici di GEDILa Società almeno una volta all’anno in fase di redazione del budget esegue una valutazione globaledei rischi con la relativa valutazione del loro possibile impatto sul raggiungimento dei risultati.L’analisi viene effettuata con il supporto metodologico del documento “Analisi e valutazionedei rischi” riportato in allegato (all. A), che forma parte integrante del presente documento.L’output di tale attività è costituito da un documento che rappresenta in modo completo illivello di rischio per ogni area di business e definisce le azioni di mitigazione dei rischi previste.Il contenuto di massima dell’informazione elaborata è dato dal documento (all. B) e deve esserediscusso dal Risk Manager con la direzione aziendale e con Comitato Controllo e Rischi. IlComitato Controllo e Rischi potrà richiedere delucidazioni e/o integrazioni al documentoaffinché possa relazionare in modo esaustivo al Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio diAmministrazione dovrà essere posto nelle condizioni di poter valutare agevolmente se il livellodi rischio compatibile con gli obiettivi strategici della società è accettabile così come riportatonel documento predisposto dal management e discusso con Comitato Controllo e Rischi.Il Consiglio di Amministrazione dovrà esprimere la sua opinione in merito alle azioni dimitigazione proposte e sull’entità del rischio residuo.L’esame, la discussione e la definizione nel Consiglio di Amministrazione della natura elivello di rischio compatibile con gli obiettivi aziendali è attuata attraverso un’analisi criticadella valutazione di probabilità/impatto del Comitato Controllo e Rischi e tiene conto diparametri collegati al risultato della gestione, al patrimonio netto e alla posizione finanziarianetta della Società.

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Passi operativiL’attività di cui sopra deve essere sottoposta ad una revisione completa e ad un monitoraggiocostante nel corso dell’esercizio da parte del Risk Manager in stretta collaborazione con iresponsabili di processo e con il Responsabile della funzione di Internal Audit. In concreto l’attività del Risk Manager in collaborazione con i responsabili di processo consistenello svolgimento delle seguenti operazioni:a) mappatura dei processi aziendali e relativo aggiornamento qualora necessario;b) rilevazione dei rischi sia interni che esterni con periodicità annuale, riferiti ai singoli processi;c) misurazione dei rischi in termini di probabilità / impatto e valutazione dell’effetto suibusiness plan e sul budget;

d) analisi fattori di mitigazione del rischio;e) presentazione dei risultati dell’attività al Comitato Controllo e Rischi per esame e discussione

preliminare, al fine della presentazione degli stessi al Consiglio di Amministrazione.L’attività suindicata è svolta seguendo le linee guida metodologiche contenute nel documento“Analisi e valutazione dei rischi” allegato al presente documento, che sono ispirate al framework“ERM - enterprise risk management” elaborato dal “Committee of Sponsoring Organisationsof the Treadway Commission” (COSO report).

Monitoraggio continuoIl Risk Manager svolge un’attività di costante monitoraggio sulle possibili conseguenzederivanti dai rischi strategici, operativi, di compliance e di reporting. Definisce una serie diflussi informativi provenienti dalle funzioni operative per monitorare nel continuo il livello delrischio. Riporta trimestralmente al Comitato Controllo e Rischi e si coordina con i referentidelle aree di business al fine di elaborare un documento di valutazione e monitoraggio deirischi. Con riferimento alle società controllate l’analisi e la valutazione dei relativi rischi ègestita direttamente dal Risk Manager della Società.

Tempistiche per l’analisi e valutazione annuale dei rischiEntro il 31 ottobre di ogni anno il Risk Manager incontra il Comitato Controllo e Rischi perillustrare l’attività annuale di analisi e valutazione dei rischi della società; il Comitato Controlloe Rischi analizza il documento ed effettua gli opportuni approfondimenti nel corso deisuccessivi mesi di novembre e dicembre per poi sottoporre il documento definitivo al Consigliodi amministrazione in occasione dell’approvazione del budget nel corso del mese di gennaio.

Art. 8 - Sindaci

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito ai Sindaci.

Art. 22 – Collegio SindacaleIl collegio sindacale è composto da tre sindaci effettivi e da tre sindaci supplenti che durano incarica tre esercizi e sono rieleggibili. Alla minoranza è riservata l’elezione di un sindacoeffettivo e di un supplente. Le liste che presentano un numero di candidati pari o superiore atre devono includere in ciascuna sezione candidati appartenenti ad entrambi i generi.La nomina del collegio sindacale avviene sulla base di liste presentate dagli azionisti nelle quali icandidati sono elencati mediante un numero progressivo. La lista si compone di due sezioni: una peri candidati alla carica di sindaco effettivo, l’altra per i candidati alla carica di sindaco supplente.

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Le liste di candidati, sottoscritte dagli azionisti che le presentano, devono essere depositate neitermini e con le modalità previste dalla normativa applicabile.Hanno diritto a presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, sianocomplessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno il 2,5% (duevirgola cinque per cento) del capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria o quelladiversa percentuale che venisse determinata ai sensi di legge o di regolamento, con oneredi comprovare la titolarità del numero di azioni richiesto entro il termine e con le modalitàdi legge.Le liste presentate senza l’osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate comenon presentate. Nessun azionista può presentare o concorrere a presentare, neppure perinterposta persona o società fiduciaria, più di una lista; gli azionisti che siano assoggettati acomune controllo ai sensi dell’art. 93 del Testo Unico delle disposizioni in materia di interme-diazione finanziaria o quelli che partecipino ad uno stesso sindacato di voto possono presentareo concorrere a presentare una sola lista.Ogni azionista può votare una sola lista.Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.Non possono essere inseriti nelle liste candidati che ricoprano già incarichi di sindaco effettivoin altre cinque società od enti, i cui titoli siano ammessi alle negoziazioni in un mercato rego-lamentato iscritto nell’elenco previsto dagli articoli 63 e 67 del D Lgs 58/1998, o candidati chenon siano in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità ed indipendenza stabilitidalla normativa applicabile o che non rispettino i limiti di cumulo degli incarichi stabiliti aisensi di legge o di regolamento.Unitamente a ciascuna lista, entro il termine sopra indicato, sono depositate le dichiarazionicon le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propriaresponsabilità, l’inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l’esistenza deirequisiti prescritti dalla legge e dai regolamenti vigenti per tali cariche, nonché un curriculumvitae riguardante le caratteristiche personali e professionali dei candidati con l’indicazione degliincarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società. Eventuali incompletezze oirregolarità relative a singoli candidati comporteranno l’esclusione del nominativo del candidatodella lista messa in votazione.All’elezione dei sindaci si procede come segue:

a) alla lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in baseall’ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, due componentieffettivi e due supplenti;

b) dalla seconda lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, inbase all’ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, il restante com-ponente effettivo e l’altro componente supplente, non collegati, neppure indirettamente, coni soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti.

Nel caso in cui sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i sindaci effettivi esupplenti sono tratti da tale lista.Qualora l’applicazione della procedura di cui alle precedenti lettere a) e b) non consenta ilrispetto dell’equilibrio fra i generi prescritto dalla normativa vigente, l’ultimo eletto dellasezione della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti del genere più rappresentatodecade ed è sostituito dal primo candidato non eletto della stessa lista e della stessa sezione delgenere meno rappresentato. In mancanza l’assemblea integra il Collegio Sindacale con le mag-gioranze di legge, assicurando il rispetto del requisito.

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La presidenza del collegio sindacale spetta al candidato della lista di minoranza che ha ottenutoil maggior numero di voti. In caso di presentazione di una sola lista la presidenza del collegiosindacale spetta al primo candidato in elenco.Nel caso in cui non sia stata presentata o ammessa al voto alcuna lista, l’assemblea dovrà esserericonvocata per la nomina del collegio sindacale.Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il sindacodecade dalla carica.In caso di sostituzione di un sindaco, subentra il supplente appartenente alla medesima lista diquello cessato assicurando il rispetto dei requisiti di legge e di Statuto, tenendo specificamenteconto dell’obbligo di equilibrio tra i generi.Le riunioni del collegio sindacale possono svolgersi anche per videoconferenza o audioconferenzanel rispetto delle seguenti condizioni:a) che sia consentito ai partecipanti di visionare, ricevere o trasmettere tutta la documentazionenecessaria;b) che sia consentita la partecipazione in tempo reale alla discussione nel rispetto del metodocollegiale.Le riunioni si tengono nel luogo di convocazione in cui deve trovarsi il Presidente.Il collegio sindacale può, previa comunicazione al Presidente, convocare l’assemblea, il consigliodi amministrazione e il comitato esecutivo. Il potere di convocazione del consiglio di ammini-strazione e del comitato esecutivo può essere esercitato individualmente da ciascun componenteil collegio sindacale; quello di convocazione dell’assemblea da almeno due componenti ilcollegio sindacale.

Inoltre i Sindaci sono scelti tra persone che possono essere qualificate come indipendenti anchein base ai criteri previsti per gli Amministratori.Il Collegio Sindacale verifica il rispetto di detti criteri dopo la nomina e successivamente concadenza annuale.I Sindaci accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente deiloro compiti il tempo necessario.L’attività di vigilanza sull’efficacia del Sistema di Controllo è descritta nel precedente articolo 7.

Art. 9 - Rapporti con gli Azionisti

La Società si adopera per instaurare e mantenere un dialogo efficace con i propri Azionisti econ il mercato, utilizzando varie forme di comunicazione quali: presentazione dei risultati dellaSocietà e del Gruppo nel corso delle riunioni assembleari, incontri con analisti finanziari e inve-stitori istituzionali in Italia ed all’estero, diffusione al pubblico mediante la messa a disposizionesul sito web della Società della documentazione societaria prevista dalla normativa, dicomunicati stampa e di presentazioni.La Società inoltre si attiene ai principi della Guida per l’Informazione al Mercato.La Società ha nominato un responsabile per la funzione “Investor Relations” per gestire ilflusso delle informazioni dirette ai Soci, agli analisti finanziari ed agli investitori istituzionali,nel rispetto delle regole stabilite per la comunicazione di informazioni e documenti dellaSocietà.

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Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito alle modalità e termini di convocazionedelle assemblee.

Art. 10 - Convocazione delle assembleeL’assemblea è convocata, sia in sede ordinaria che straordinaria, nei casi previsti dalla legge eogni qual volta il consiglio di amministrazione lo ritenga opportuno ovvero secondo quantoprevisto al successivo articolo 22.L’assemblea è convocata presso la sede sociale o altrove in Italia, mediante pubblicazione diavviso sul sito internet della società nonché sul quotidiano “la Repubblica” secondo i terminie le modalità previste dalla normativa vigente. Nello stesso avviso può essere fissato il giornoper la seconda convocazione.L’assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l’anno, entro 120 (centoventi)giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale. Qualora ricorrano le condizioni di legge, il terminepotrà essere elevato a 180 (centottanta) giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale.L’Assemblea Ordinaria potrà assumere le delibere richieste dalla Disciplina per le Operazioni conParti Correlate adottata dalla Società nel rispetto delle norme di legge e regolamentari vigenti.

Il Consiglio di Amministrazione mette a disposizione degli Azionisti, nei termini previsti dallanormativa vigente, un fascicolo contenente le proposte all’ordine del giorno dell’Assemblea,consultabile sul sito internet della Società.

Il Regolamento Assembleare, reperibile sul sito Internet della Società, assicura un ordinato efunzionale svolgimento delle riunioni assembleari.

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Tabella 1Elenco delle cariche ricoperte da amministratori di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. in altre società quotate in mercati regolamentati (ancheesteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni1.

Consiglio di Amministrazione

Componenti Altri incarichi

Massimo Belcredi Amministratore di ERG SpA

Agar Brugiavini -

Carlo De Benedetti2 -

Marco De Benedetti3 Amministratore di CIR SpA; Amministratore di Cofide SpA; Amministratore di Moncler SpA

Rodolfo De Benedetti Presidente di CIR SpA; Presidente di Cofide SpA; Amministratore di Sogefi SpA;

Amministratore di Decalia Asset Management SA;

Amministratore V-P Decalia Asset Management Sim SpA; Amministratore di AON Italia

Elena Ciallié4 -

Alberto Clò Amministratore di De Longhi SpA

Francesco Dini -

John Philip Elkann5 Vice Presidente di Ferrari NV; Vice Presidente di Ferrari SpA; Presidente di FCA NV;

Presidente e Amministratore Delegato di Exor NV; Presidente di G.A. BV;

Amministratore di The Economist Group (non quotata); Presidente di Partner RE

Silvia Merlo Amministratore Delegato di Merlo SpA Industria Metalmeccanica (non quotata);

Amministratore di Leonardo SpA; Amministratore di ERG SpA

Monica Mondardini Amministratore Delegato di CIR SpA; Presidente di Sogefi SpA;

Amministratore di Atlantia SpA; Amministratore di Trevi-Finanziaria Industriale SpA;

Amministratore di Crédit Agricole S.A

Elisabetta Oliveri Amministratore di Snam SpA; Amministratore di Gruppo Banca Farmafactoring SpA;

Amministratore di Sagat SpA (non quotata)

Luca Paravicini Crespi Amministratore di Consilium Sgr SpA.; di Ecor Naturasì SpA, (non quotata)

Carlo Perrone6 -

Michael Zaoui -

1 N.B. Dove non indicato la società deve intendersi “quotata”.2 Cessato dalla carica in data 23 giugno 2017.3 Nominato il 23 giugno 2017.4 Nominato il 27 aprile 2017 con efficacia dal 27 giugno 2017.5 Nominato il 27 aprile 2017con efficacia dal 27 giugno 2017.6 Nominato il 27 aprile 2017con efficacia dal 27 giugno 2017.

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96 | GEDI Gruppo Editoriale | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Tabella 3Struttura del Collegio Sindacale

L'Assemblea ordinaria del 23 aprile 2015 ha nominato per un triennio, fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2017, il Collegio sindacale sopra descritto. Perla nomina del Collegio sindacale sono state presentate le seguenti due liste: Lista presentata dalla società CIR S.p.A., socio di maggioranza, e Lista presentata da AnimaSGR + altri, socio di minoranza. In conformità alle disposizioni statutarie, il presidente del collegio sindacale è stato eletto dalla lista di minoranza, risultata secondaper numero di voti. Si precisa che la lista presentata dal socio CIR S.p.A. e la lista presentata dal socio Anima SGR + altri .hanno ottenuto rispettivamente unapercentuale di voti favorevoli pari al 56,216% ed al 11,947% del capitale sociale. Per ogni altra informazione inerente le liste presentate ovvero le caratteristichepersonali e professionali dei sindaci, si rinvia alla documentazione disponibile sul sito www.gedispa.it.

NOTE* In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una minoranza (m).** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni

cui avrebbe potuto partecipare )*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art.148 bis del TUF e del-

le relative disposizioni di attuaz. contenute nel RE Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art.144 - quinquiesdecies del RE Consob.

Collegio sindacale

Carica Componenti Anno di nascita Data di prima nomina

In carica dal

In carica fino a

Lista(M/m) *

Indip. daCodice

Part. riunioni del Collegio

Numero altriincarichi ***

Presidente Stefania Mancino 1963 23-apr-15 23-apr-15 approv.ne bil.esercizio 2017 m x 10/10 4

Sindaco Effettivo Pietro Manzonetto 1944 23-apr-15 23-apr-15 " M x 10/10 5

Sindaco Effettivo Marina Scandurra 1969 23-apr-12 23-apr-15 " M x 9/10 7

Sindaco Supplente Riccardo Zingales 1960 16-dic-98 23-apr-15 " M - - -

Sindaco Supplente Antonella Dellatorre 1971 16-apr-14 23-apr-15 " M - - -

Sindaco Supplente Andrea Bignami 1964 23-apr-15 23-apr-15 " m - - -

---------------------------- SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO -------------------------------

Cognome Nome

Presidente -

Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 10

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Bilancio consolidato del Gruppo GEDI al 31 dicembre 2017

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

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Prospetti del bilancio consolidato | GEDI Gruppo Editoriale | 99

Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) Note 2016 2017Attività immateriali a vita indefinita 466.424 577.036 Altre immobilizzazioni immateriali 3.709 8.998 Immobilizzazioni immateriali (1) 470.133 586.034 Immobilizzazioni materiali (2) 83.923 90.559 Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3) 129.051 124.325 Altre partecipazioni (4) 3.348 10.258 Crediti non correnti (5) 1.998 1.400 Attività per imposte anticipate (6) 15.982 36.685 ATTIVITA' NON CORRENTI 704.435 849.261 Rimanenze (7) 10.233 12.936 Crediti commerciali (8) 174.493 208.277 Crediti e altre attività finanziarie (9) 222 17.491 Crediti tributari (10) 15.452 18.803 Altri crediti (11) 23.352 30.561 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12) 148.537 63.518 ATTIVITA' CORRENTI 372.289 351.586 TOTALE ATTIVO 1.076.724 1.200.847

PASSIVO Note 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) 2016 2017Capitale sociale (13) 61.806 76.304 Riserve (14) 174.738 236.278 Utili (perdite) a nuovo (14) 350.973 367.808 Utile (perdita) di esercizio 10.356 (123.336) Patrimonio netto di Gruppo 597.873 557.054 Patrimonio netto di terzi (15) 487 502 PATRIMONIO NETTO 598.360 557.556 Debiti finanziari (16) 83.526 95.651 Fondi per rischi ed oneri (17) 46.781 29.152 TFR e altri fondi per il personale (18) 47.836 59.197 Passività per imposte differite (6) 89.140 113.475 PASSIVITA' NON CORRENTI 267.283 297.475 Debiti finanziari (16) 33.568 100.460 Fondi per rischi ed oneri (17) 20.643 27.456 Debiti commerciali (19) 96.001 113.194 Debiti tributari (20) 10.023 45.929 Altri debiti (21) 50.846 58.777 PASSIVITA' CORRENTI 211.081 345.816 TOTALE PASSIVITA' 478.364 643.291 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.076.724 1.200.847

Le note da pagina 105 a pagina 175 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

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Conto Economico Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) Note 2016 2017Ricavi (22) 585.512 633.743 Variazione rimanenze prodotti (7) (431) 45 Altri proventi operativi (23) 8.631 10.792 Costi per acquisti (24) (55.495) (54.256) Costi per servizi (25) (265.696) (311.702) Altri oneri operativi (26) (14.590) (14.042) Costi per il personale (27) (214.225) (211.331) Ammortamenti e svalutazioni (28) (21.320) (24.570) Risultato operativo 22.386 28.679 Proventi/(Oneri) finanziari netti (29) (6.807) (9.140) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto (3) 1.016 (444) Risultato ante imposte 16.595 19.095 Imposte (30) (8.124) (150.512) Risultato netto attività destinate a continuare 8.471 (131.417) Risultato attività cessate e destinate alla dismissione 2.000 8.161 Risultato netto 10.471 (123.256) Quota dei terzi (31) (115) (80) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 10.356 (123.336) Utile per azione, base (32) 0,027 (0,281) Utile per azione, diluito (32) 0,023 (0,247)

Conto Economico Complessivo Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) 2016 2017RISULTATO NETTO 10.471 (123.256) Altre componenti del conto economico complessivo: Utili/(perdite) attuariali sui fondi del personale (1.540) (677) Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita - - Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) 271 162 Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali (1.269) (515) TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 9.202 (123.771) Totale conto economico complessivo attribuibile a: Soci della controllante 9.087 (123.851) Interessenze di pertinenza dei terzi 115 80

Le note da pagina 105 a pagina 175 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

100 | GEDI Gruppo Editoriale | Prospetti del bilancio consolidato

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Rendiconto Finanziario Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) Note 2016 2017ATTIVITA' OPERATIVA Risultato di periodo, proprio e di terzi 10.471 (123.256) Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (28) 21.320 24.570 - Valutazione attuariale piani di stock option (27) 1.131 734 - Variazione netta fondi del personale (18) (2.779) (2.611) - Variazione netta fondi rischi e oneri (17) (3.290) (29.152) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (990) (568) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli (2.488) (208) - Rettifiche di valore di attività finanziarie 108 (28) - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto 2.189 4.726 - Perdita (utile) delle attività cessate (2.000) (8.161) Autofinanziamento 23.672 (133.954) Variazione del circolante e altri flussi 28.429 14.005 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 52.101 (119.949) di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (2.841) (2.966) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito 3.223 (6.245) ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (11.713) (13.103) Esborsi per acquisto partecipazioni (1.344) (6.530) Incassi da cessioni 7.287 5.326 (Increm.) decrem. crediti e attività finanziarie 330 - Flusso generato da acquisizione di ITEDI - 8.965 Flusso generato da cessione di attività 2.000 2.000 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (3.440) (3.342) ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (Acquisto) vendita di azioni proprie 80 (35) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (8.476) 40.192 Altre variazioni (2.276) (1.897) FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (10.672) 38.260 Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 37.989 (85.031) DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIALI 110.509 148.498 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 148.498 63.467

Le note da pagina 105 a pagina 175 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

101Prospetti del bilancio consolidato | GEDI Gruppo Editoriale |

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| GEDI Gruppo Editoriale | Prospetti del bilancio consolidato102

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Situazione al 31 dicembre 2015 61.806 2.845 (34.624) - 52.904 11.561 121.309 355.612 16.974 588.387 2.036 590.423

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10.3

56 1

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15

10.4

71Situazione al 31 dicembre 2016 61.806 2.845 (34.544) - 52.904 12.010 141.523 350.973 10.356 597.873 487 598.360

Movim

entazio

ne del risu

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(566)

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Situazione al 31 dicembre 2017 76.304 71.999 (34.579) - 52.904 11.952 134.002 367.808 (123.336) 557.054 502 557.556

005_097-102_Bilancio�consolidato.qxp_impaginato��05/04/18��14:36��Pagina�102

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Note illustrative al bilancio consolidato del Gruppo GEDI

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Note illustrative al bilancio consolidato | GEDI Gruppo Editoriale | 105

Note illustrative al bilancio consolidato

1. Informazioni generali

PremessaL’Assemblea straordinaria del 27 aprile 2017 ha deliberato in merito ad un’operazione diaumento del capitale sociale riservato in sottoscrizione a Fiat Chrysler Automobiles N.V.(“FCA”) e ad Ital Press Holding SpA (“IPH”), liberato da queste ultime in data 27 giugno 2017con il conferimento in natura di partecipazioni azionarie complessivamente rappresentative ditutto il capitale sociale di Italiana Editrice SpA (“ITEDI”). Per effetto di tale operazione, in data27 giugno 2017 è stato acquisito il controllo di ITEDI e delle società da questa controllate.La medesima Assemblea straordinaria, ritenendo opportuno esplicitare in modo distintivo laportata dell’operazione di integrazione con ITEDI, ha deliberato di modificare la denominazionedella Società in “GEDI Gruppo Editoriale SpA”.

****

GEDI Gruppo Editoriale SpA (di seguito anche “GEDI”, la “Società” o la “Capogruppo”) e lesocietà da questa direttamente e indirettamente partecipate (di seguito congiuntamente il“Gruppo GEDI” o semplicemente il “Gruppo”) ha per oggetto principale l’attività nel settoredell’editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidiana e periodica, dellaradiofonia, della raccolta pubblicitaria e, della editoria on-line. GEDI Gruppo Editoriale SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n. 90, Roma, Italia. CIR Compagnie Industriali Riunite SpA detiene il controllo della Società e ne esercita il coor-dinamento e la direzione ai sensi dell’art. 2497 del Codice Civile. Il titolo GEDI Gruppo Editoriale è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di BorsaItaliana SpA (cod. Reuters GEDI.MI, cod. Bloomberg GEDI IM). Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data29 marzo 2018 approvandone nel contempo la diffusione.

2. Forma, contenuto e principi contabili

Il presente bilancio consolidato, predisposto sulla base del principio di continuità aziendale, èstato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (International AccountingStandards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS), integrati dalle relativeinterpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC e International Financial ReportingInterpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’International Accounting Standards Boards(IASB) e omologati dall’Unione Europea.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte leattività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarieper le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio, così comei principi contabili adottati, non sono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre2016, ad eccezione della voce “Valutazione partecipazioni a Patrimonio Netto” contenuta nelprospetto di Conto Economico che è stata riclassifica tra le poste di natura finanziaria. Ciò alfine di dare una rappresentazione dei risultati reddituali più coerente con le attuali prospettive

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| GEDI Gruppo Editoriale | Note illustrative al bilancio consolidato106

di gestione delle principali società collegate ed a seguito del riassetto che di recente hariguardato alcune attività di business; la medesima voce è stata parimenti riclassificata anchenel prospetto comparativo.La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo sia peril passivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella per grado diliquidità, si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà del Gruppo. La forma delprospetto è a sezioni divise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto, passività aliquidità crescente (da non corrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzarei medesimi schemi anche per le situazioni periodiche, si è prevista l’indicazione nel prospettounicamente delle macrovoci: tutte le sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scadenze,ecc.) sono invece riportate nelle note. Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finanziariaadottato è quello minimo previsto dallo IAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giornalistiche,delle frequenze radiofoniche e dei marchi, classificati nella voce “Attività immateriali a vitaindefinita”, non sono state individuate poste rilevanti o particolari tali da richiedereindicazione separata. La classificazione adottata per il Conto Economico è per natura poiché,considerata l’attività del Gruppo, non si ritiene che la classificazione per destinazione riesca arappresentare meglio la situazione economica. Nella redazione del Rendiconto Finanziario,predisposto secondo il “metodo indiretto”, è riportata la separata indicazione dei flussi di cassaderivanti da attività operative, di investimento, di finanziamento e da attività cessate. Ilprospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta i proventi e oneri del periodo e le altremovimentazioni delle riserve.Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentatiin migliaia di euro, senza cifre decimali.

3. Principi di consolidamento

L’area di consolidamento include il bilancio della Capogruppo, delle sue controllate e dellesue collegate. Per società controllate si intendono quelle nelle quali la Capogruppo detiene ilpotere decisionale sulle politiche finanziarie e operative. L’esistenza del controllo è presuntaquando è detenuta, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto effettivio potenzialmente esercitabili in assemblea alla data di rendicontazione. Per società collegatesi intendono le società nelle quali la Capogruppo esercita un’influenza significativa. Taleinfluenza è presunta quando è detenuto più del 20% dei diritti di voto effettivi opotenzialmente esercitabili alla data di rendicontazione.Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce ilcontrollo e deconsolidate a partire dalla data in cui tale controllo viene meno. L’acquisizione delle società controllate e collegate è contabilizzata in base al metodo dell’ac-quisto. Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente delle attività acquisite, azioniemesse o passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili.L’eccesso del costo di acquisizione rispetto alla quota di pertinenza del Gruppo del valorecorrente delle attività nette della acquisita è contabilizzato come avviamento per le societàcontrollate mentre è incluso nel valore della partecipazione per le società collegate. Iltrattamento contabile dell’avviamento è illustrato alla Nota 4.1.

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Ai fini del consolidamento delle società controllate è applicato il metodo dell’integrazioneglobale, assumendo cioè l’intero importo delle attività e passività patrimoniali e tutti i costie ricavi a prescindere dalla percentuale effettiva di partecipazione. Il valore contabile dellepartecipazioni consolidate è quindi eliminato a fronte del relativo patrimonio netto. Le ope-razioni, i saldi nonché gli utili e le perdite non realizzati sulle transazioni infragruppo sonoelisi. Le quote di patrimonio netto e di risultato di competenza dei soci di minoranza sonoevidenziate rispettivamente in un’apposita posta del patrimonio netto ed in una lineaseparata del conto economico complessivo consolidato.Dopo l’acquisizione, le partecipazioni in società collegate sono rilevate con il metodo delpatrimonio netto ossia rilevando la quota di pertinenza del Gruppo nel risultato e neimovimenti delle riserve rispettivamente a conto economico e a patrimonio netto. Gli utili ele perdite non realizzati sulle operazioni infragruppo sono elisi per la quota di interessenza.Quando la quota di pertinenza del Gruppo nelle perdite di una società collegata risulta pario superiore al valore della partecipazione, il Gruppo non riconosce ulteriori perdite a menoche non abbia obblighi di ripianamento perdite o abbia effettuato pagamenti per conto dellasocietà collegata. Non sono incluse nel bilancio consolidato le controllate inattive o in liquidazione. La loroinfluenza sul totale delle attività e delle passività, sulla posizione finanziaria e sul risultatonetto attribuibile ai soci della controllante non è rilevante.Ai fini del consolidamento, tutti i bilanci delle società del Gruppo sono predisposti alla stessadata, con i medesimi principi contabili e sono riferiti ad un esercizio di uguale durata.

3.1 IFRS 12Con riferimento alle finalità informative dell’IFRS 12, si evidenzia che le società designatecome controllate nell’Allegato Prospetto Riassuntivo delle società del Gruppo sono entità in cuiGEDI Gruppo Editoriale esercita il controllo, sia in forza del possesso azionario diretto oindiretto della maggioranza dei voti esercitabili nelle rispettive assemblee sia per effetto deldiritto a percepire i rendimenti variabili derivanti dal proprio rapporto con le stesse, incidendosu tali rendimenti ed esercitando il proprio potere sulla società, anche prescindendo da rapportidi natura azionaria.In merito al riepilogo dei dati economico-finanziari delle entità controllate con partecipazionidi minoranza si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 11.8 delle note al Bilancio diesercizio della Capogruppo.Ai fini dell’informativa relativa alle variazioni nella composizione del Gruppo si rimanda aquanto riportato nel paragrafo sull’Area di consolidamento. Le società designate comecollegate nell’Allegato Prospetto Riassuntivo delle società del Gruppo sono imprese nellequali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto,sulle politiche finanziarie e operative. Ai fini dell’informativa relativa alla natura, misura edeffetti economico-finanziari delle quote del Gruppo in società collegate e al riepilogo dei datieconomico-finanziari delle entità collegate si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 12.3“Partecipazioni valutate al patrimonio netto”. Non risultano restrizioni alla capacità delGruppo di accedere o utilizzare le attività e di estinguere passività né disposizioni chepossono limitare la distribuzione di dividendi o altre distribuzioni di capitale sia dellecontrollate che delle collegate.

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4. Criteri di valutazione

4.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o diproduzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamentoutilizzati per acquisire l’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suoutilizzo. Il costo di acquisizione è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione epertanto, qualora il pagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione delcredito, la differenza rispetto all’equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungoil periodo di dilazione. Per le immobilizzazioni immateriali generate internamente, il processodi formazione dell’attività è distinto nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata) e quella suc-cessiva dello sviluppo (capitalizzata). Qualora le due fasi non siano distinguibili l’interoprogetto è considerato ricerca. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui viè evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almeno una voltaall’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero delvalore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 4.7.

Testate, marchi e frequenzeLe testate e i marchi allocati alle rispettive CGU sono considerati attività a vita utile indefinita.Sono altresì considerate attività a vita utile indefinita le frequenze radiofoniche in quanto illoro utilizzo viene effettuato sulla base di concessioni per l’esercizio della radiodiffusionesonora la cui durata è a tempo indeterminato. Tali attività non sono ammortizzate masottoposte con cadenza almeno annuale, e ogni volta vi sia un’indicazione che l’attività possaavere subito una perdita di valore, ad impairment test. L’eventuale perdita di valore viene con-tabilizzata a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni”.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delleattività e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamentooriginatosi all’acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L’avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato,con cadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalladata di acquisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cashgenerating unit - CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment testsono contabilizzate a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sonoripristinate nei periodi successivi.

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di uti-lizzazione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili, e dai software, sonovalutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quotecostanti lungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.In particolare l’acquisizione di diritti pluriennali di produzioni televisive, iscritti tra i diritti diutilizzazione delle opere dell’ingegno, sono ammortizzati in quote costanti annuali nel periododella loro disponibilità contrattuale, a partire dall’esercizio in cui sono disponibili e pronti per

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l’uso. Qualora i diritti abbiano esaurito i passaggi disponibili, indipendentemente dall’ammor-tamento già contabilizzato, il valore residuo viene interamente spesato nel periodo in cui si èverificato l’ultimo passaggio. I costi riferiti a produzioni televisive destinate ad una fruizioneimmediata affluiscono a conto economico interamente nell’esercizio di utilizzazione.Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, adeccezione dei diritti pluriennali, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni. I criteri diammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno allafine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

4.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione.Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti perpredisporre l’attività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento,ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, èeffettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essereseparatamente classificati come attività o parte di una attività. I costi di manutenzioneordinaria sono addebitati a conto economico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degliammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valoreammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, aventedifferente vita utile, è ripartito in quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefinitialmeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazionisignificative. I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più brevetra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui visia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomiche facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairmenttest descritto alla Nota 4.7. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragionialla base della svalutazione.

4.3 Aggregazioni aziendaliLe aggregazioni sono rilevate utilizzando il metodo dell’acquisizione (acquisition method), ove ilcosto di acquisto (corrispettivo trasferito) è pari al fair value, alla data di acquisizione, delle attivitàcedute, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dal-l’acquirente. Il costo di acquisto include il fair value delle eventuali attività e passività percorrispettivi potenziali. I costi direttamente attribuibili all’acquisizione sono rilevati a Contoeconomico o, qualora l’acquisizione sia effettuata mediante emissione di strumenti di capitale, apatrimonio netto, alla data in cui i servizi sono resi. Il costo di acquisto è allocato rilevando leattività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisita ai relativi fair value alla datadi acquisizione. L’eventuale eccedenza positiva tra il corrispettivo trasferito, valutato al fair valuealla data di acquisizione, e l’importo di qualsiasi partecipazione di minoranza, rispetto al valorenetto degli importi delle attività e passività identificabili nell’acquisita stessa valutate al fair value, èrilevata come avviamento ovvero, se negativa, a Conto economico. Il valore delle interessenze diterzi è determinato in proporzione alle quote di partecipazione detenute dai terzi nelle attività nette

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identificabili dell’acquisita, ovvero al loro fair value alla data di acquisizione. Qualora l’aggregazioneaziendale fosse realizzata in più fasi, al momento dell’acquisizione del controllo le quotepartecipative detenute precedentemente sono rimisurate al fair value e l’eventuale differenza(positiva o negativa) è rilevata a Conto economico. L’eventuale corrispettivo potenziale è rilevato alfair value alla data di acquisizione. Le variazioni successive del fair value del corrispettivo potenziale,classificato come strumento finanziario ai sensi dello IAS 39, sono rilevate a Conto economico. Nelcaso in cui i fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano determinarsisolo provvisoriamente, l’aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Leeventuali rettifiche, derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate entro 12mesi a partire dalla data di acquisizione, rideterminando i dati comparativi, ove necessario.

4.4 LeasingI contratti di leasing relativi ad attività in cui il Gruppo assume sostanzialmente tutti i rischi ei benefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari. In presenza dileasing finanziari l’attività viene rilevata al minore tra il valore corrente del bene oggetto delcontratto di leasing e il valore attuale dei canoni minimi contrattualmente stabiliti. L’ammontaretotale dei canoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo daottenere un tasso d’interesse costante sul debito residuo. I canoni di locazione residui, al nettodei costi finanziari, sono classificati come debiti finanziari. L’onere finanziario è imputato aconto economico lungo la durata del contratto. Le attività acquisite con contratti di leasingfinanziario sono ammortizzate in modo coerente con la natura del bene. I contratti di leasing in cui il locatore mantiene una quota significativa dei rischi e beneficiderivanti dalla proprietà sono classificati come leasing operativi, i relativi canoni sono rilevatia conto economico a quote costanti lungo la durata del contratto.Nel caso di operazioni di vendita con patto di retrolocazione di leasing finanziari l’eventualedifferenza tra il prezzo di vendita dei beni e il valore contabile non è rilevata salvo il caso diminusvalenze identificative di perdita di valore dei beni.

4.5 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formaledelibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previsteper la concessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziariaiscrivendo il contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in basealla vita utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo darettificare in diminuzione le quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare unimmediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso correlatiè rilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

4.6 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmentetrascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la venditasono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri onerifinanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

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4.7 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore alsuo valore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenza diindicatori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori siprocede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizzazionedell’eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attività rilevate nel-l’esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impairment test vienecondotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi divendita e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singolaattività, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivantidall’uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altreattività o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unitàgeneratrice di flussi indipendenti che comprende l’attività in oggetto (cash generating unit).Ripristini di valore sono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazionieffettuate, ad eccezione di quelli relativi ad avviamenti.

4.8 Partecipazioni in società collegate e joint arrangementPer joint venture (società a controllo congiunto) si intendono le società su cui il Gruppo detiene ilcontrollo congiunto e vanta diritti sulle attività nette delle stesse. Per controllo congiunto si intendela condivisione del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardantile attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.Per società collegate si intendono le società su cui il Gruppo esercita un’influenza notevole. L’in-fluenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie egestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.Le partecipazioni in imprese collegate e le joint venture sono valutate con il metodo del patrimonionetto (equity method). Con l’applicazione di tale metodo, tali partecipazioni sono rilevateinizialmente al costo allocando nel valore contabile delle stesse il fair value delle attività acquisite edelle passività assunte, nonché l’eventuale avviamento emergente dalla differenza tra il costo dellapartecipazione e la quota di interessenza del Gruppo alla data di acquisizione; tale avviamento nonviene sottoposto separatamente a verifica per riduzione di valore. Successivamente, il costo della par-tecipazione è rettificato per rilevare la quota di pertinenza del Gruppo dell’utile (perdita) complessivodella collegata o joint venture, realizzato a partire dalla data di acquisizione. Le componenti di Contoeconomico complessivo relative a tali partecipazioni sono presentate come specifiche voci delle altrecomponenti di Conto economico complessivo del Gruppo. I dividendi ricevuti da partecipazioni inimprese collegate e joint venture sono contabilizzati a rettifica del valore contabile dellapartecipazione. Gli utili e le perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e una società collegata ojoint venture sono rilevati nel Bilancio consolidato soltanto limitatamente alla quota d’interessenzadi terzi nella collegata o nella joint venture. I bilanci delle società collegate e delle joint venture sonopresentati per lo stesso periodo contabile del Gruppo, apportando, se necessario, le eventualirettifiche per garantire la conformità ai princípi contabili di Gruppo. Successivamente all’applicazionedel metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se è necessario rilevare un impairment relativoalla partecipazione nella collegata o joint venture. Se vi sono indicazioni che la partecipazione hasubíto una perdita di valore, il Gruppo determina l’ammontare dell’impairment tramite un appositotest mediante il quale viene determinato il valore recuperabile delle partecipazioni.

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Le partecipazioni in società collegate, ovvero quelle nelle quali la Capogruppo esercitainfluenza significativa, sono rilevate secondo il metodo del patrimonio netto.Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 4.13.

4.9 Attività destinate a dismissioneLe attività non correnti (o gruppi in dismissione) il cui valore cantabile sarà recuperato princi-palmente attraverso la vendita anziché con il loro utilizzo continuativo sono classificate comepossedute per la vendita e rappresentate separatamente dalle altre attività e passività dellaSituazione finanziaria-patrimoniale. Perché ciò si verifichi, l’attività (o gruppo in dismissione)deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta acondizioni che sono d’uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione)e la vendita deve essere altamente probabile entro un anno. Se tali criteri vengono soddisfattidopo la data di chiusura dell’esercizio, l’attività non corrente (o gruppo in dismissione) nonviene classificata come posseduta per la vendita. Tuttavia, se tali condizioni sono soddisfattesuccessivamente alla data di chiusura dell’esercizio ma prima della autorizzazione alla pubbli-cazione del bilancio, opportuna informativa viene fornita nelle note esplicative.Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita,sono rilevate al minore tra il valore cantabile e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita;i corrispondenti valori patrimoniali dell’esercizio precedente non sono riclassificati.Un’attività operativa cessata (“discontinued operation”) rappresenta una parte dell’impresache è stata dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e:• rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività;• è parte di un piano coordinato di dismissione di un importante ramo di attività o area

geografica di attività; o• è una società controllata acquisita esclusivamente allo scopo di essere rivenduta.I risultati delle attività operative cessate - siano esse dismesse oppure classificate comepossedute per la vendita e in corso di dismissione - sono esposti separatamente nel Conto eco-nomico, al netto degli effetti fiscali. I corrispondenti valori relativi all’esercizio precedente, ovepresenti, sono riclassificati ed esposti separatamente nel Conto economico, al netto degli effettifiscali, ai fini comparativi.

4.10 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinatosecondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rap-presentato dal prezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valoredi realizzo è il prezzo di vendita stimato nella normale attività al netto dei costi dicompletamento e delle spese di vendita. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizisuccessivi se ne vengono meno i motivi.

4.11 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventualiperdite di valore. Il Gruppo cede una parte dei propri crediti commerciali attraversooperazioni di factoring di tipo pro-solvendo. I crediti ceduti non rispettano i requisiti perl’eliminazione come definiti dallo IAS 39 e quindi rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo,sebbene siano stati legalmente ceduti; nel bilancio consolidato è contabilizzata una passività

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finanziaria di pari importo come Debiti Finanziari Correnti. Gli utili e le perdite relativi allacessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dallasituazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.

4.12 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti abreve termine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggettiad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio ditesoreria accentrato. Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi avista o a termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenzaoriginaria generalmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, aifini della redazione della Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziaridel passivo corrente.

4.13 Attività finanziarieLe attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; • attività finanziarie detenute sino a scadenza; • prestiti e altri crediti finanziari;• attività finanziarie disponibili per la cessione.Il Gruppo determina la classificazione delle attività finanziarie all’atto dell’acquisizione. Sono classificate come:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarie

acquisite principalmente con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzo abreve termine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall’origine;

• attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie ascadenza prefissata con pagamenti fissi o determinabili che il Gruppo ha intenzione ecapacità di mantenere fino alla scadenza;

• prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili,non quotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall’origine comeattività finanziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziariedisponibili per la cessione;

• attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cuiai precedenti comparti o quelle designate come tali sin dall’origine.

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento. La rilevazioneiniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi di transazione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita contoeconomico e le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attivitàfinanziarie detenute fino alla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutatial costo ammortizzato. Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attivitàfinanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economiconell’esercizio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificatecome attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e le

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perdite realizzate sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui si verificano unitamentea quelli precedentemente contabilizzati a patrimonio netto.I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati omediante l’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sonostimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell’emittente.Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modoaffidabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore. A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore ela svalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentementecontabilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevanocomportato la rilevazione, eccetto nel caso di attività valutate al costo.

Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente (c.d. derecognition) ogni qualvolta siverifichi una delle seguenti condizioni:• il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa dall’attività è scaduto;• il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefíci connessi all’attività, cedendo

i suoi diritti a ricevere flussi di cassa dall’attività oppure assumendo un’obbligazione con-trattuale a riversare i flussi di cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari in virtù di uncontratto che rispetta i requisiti previsti dallo IAS 39 (c.d. “pass through test”);

• il Gruppo non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefíciconnessi all’attività finanziaria ma ne ha ceduto il controllo.

4.14 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riservedi patrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

4.15 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessunutile/(perdita) è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazionedelle azioni proprie.

4.16 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, dellepartite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

4.17 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica.

4.18 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per laparte non distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in casodi perdite). La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando silibera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamentidi principi contabili e di errori rilevanti.

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4.19 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo incui viene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoroDal 1 gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decretiattuativi hanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di FineRapporto (c.d. TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione delproprio TFR maturando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuoviflussi di TFR a forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stessolavoratore abbia optato per il mantenimento in azienda di tali flussi e l’azienda non abbia menodi 50 dipendenti, ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS. Tali modifiche normativehanno comportato un nuovo inquadramento contabile del fondo TFR.Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali col-locavano infatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende conpiù di 50 dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i“piani a benefici definiti”, mentre quello maturato successivamente a tale data vieneconfigurato come un “piano a contribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioniin capo alla società si esauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità.Pertanto a conto economico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sonorilevati tra i costi del personale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche sceltedal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituito presso l’INPS, calcolati in baseall’art. 2120 cc.

Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuarioindipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effettiattuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definitaIl Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privatasu base obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientranogli accantonamenti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art.2120 cc., vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al serviziodi tesoreria separata istituito presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazionedel Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi delperiodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraversopiani di compensi basati su strumenti finanziari.In particolare nel corso degli anni il Gruppo ha adottato piani che prevedono l’attribuzione didiritti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”).

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Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinatocon riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodointercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonionetto. Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottopostoad aggiornamento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte del-l’importo iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”; incaso di mancato esercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.In fase di passaggio agli IFRS, il Gruppo, avvalendosi di una specifica esenzione, non haapplicato i suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

4.20 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incertaderivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accanto-namenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale oimplicita, nei confronti di terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempreche possa essere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevatocome accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimentodell’obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ognidata di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normalitermini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamentoè rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguatainformativa a riguardo.

4.21 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al nettodei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato utilizzandoil criterio dell’interesse effettivo.Le obbligazioni convertibili sono contabilizzate quali strumenti finanziari composti, formati dadue componenti, che sono trattate separatamente solo se rilevanti: una passività ed un’opzionedi conversione. La passività corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, basato sultasso d’interesse corrente alla data di emissione per un equivalente prestito obbligazionario nonconvertibile. Il valore dell’opzione è definito quale differenza fra l’importo netto ricevuto el’ammontare della passività ed è iscritto nel patrimonio netto. Il valore dell’opzione diconversione non si modifica nei periodi successivi.

4.22 Strumenti derivatiI contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rilevazione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli stru-menti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedgeo Cash Flow Hedge).Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate diret-tamente a conto economico.

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Nel caso di contratti designati come di copertura, il Gruppo documenta tale relazione alladata di costituzione della copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento o ope-razione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l’efficaciadello strumento di copertura, così come il rischio. L’efficacia della copertura è misurata ponendoa confronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento coperto con levariazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L’efficacia dellacopertura è testata sia all’inizio della copertura sia regolarmente durante tutta la durata dellacopertura stessa; in ogni caso, il test di efficacia “on going” è effettuato almeno ad ogni data direndicontazione. Più in dettaglio, la copertura è considerata efficace quando la variazione delfair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata “quasi completamente”dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura e i risultati aconsuntivo rientrano in un intervallo compreso tra l’80 e il 125 per cento.La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair value dellostrumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazioneadottato per quest’ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumenti finanziaricoperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita contrattuale residuadell’elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell’interesse effettivo. La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione divariazione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come coperturaefficace, e rilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nellostesso esercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differentementenel caso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al Fair ValueHedge, l’elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalla data dichiusura del contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso vengono applicatele regole di valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particolare, nel caso distrumenti finanziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valore adeguato al fair valuerelativo al rischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazione dell’hedge accounting èammortizzata lungo la vita residua dello strumento finanziario, in base alle regole previste per ilcalcolo dell’interesse effettivo. Relativamente al Cash Flow Hedge, l’utile o la perdita sospesi apatrimonio netto restano tali fino a quando la transazione futura non avrà luogo, quando la tran-sazione futura non è più altamente probabile ovvero non ne è più prevista l’effettuazione, o fino aquando i flussi originariamente coperti non si manifesteranno a conto economico.

4.23 Riconoscimento dei ricavi e dei costiI ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fairvalue) tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di com-pletamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento evalore totale dei servizi previsti. In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti:• i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione, al

netto delle rese di competenza;• i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione.

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I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunquesecondo il principio della competenza temporale.Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenuto contodel tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

4.24 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere inapplicazione della normativa fiscale vigente. Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valori patri-moniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovo diperdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estinzione)riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati se talerecupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. La probabilità di recupero (estinzione) èvalutata in base sia alla capacità reddituale delle singole società del Gruppo, sia sulla base dellacapacità reddituale emergente a livello di consolidato fiscale. Gli effetti fiscali delle operazioni sono rilevati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto,con le medesime modalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla basedelle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica dellepredette aliquote, il valore contabile delle attività e passività fiscali differite viene adeguato conimputazione a conto economico o patrimonio netto in coerenza con la passata registrazione. Dall’esercizio 2004 GEDI Gruppo Editoriale SpA, così come la maggior parte delle società da essacontrollate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delleImposte sul Reddito (T.U.I.R.). Nel giugno 2016 è stata rinnovata l’adesione al consolidato fiscale peril triennio 2016-2018. Tuttavia in ragione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea dei Socidel 27 aprile e liberato con l’atto di conferimento di ITEDI spa del 27 giugno, CIR ha perduto ilcontrollo di diritto di GEDI e, di conseguenza, è decaduto il consolidato fiscale di Gruppo a cui laSocietà aveva aderito per il triennio 2016-2018. Venendo meno il Consolidato Fiscale CIR è statavalutata positivamente l’opportunità di adottare un consolidato fiscale a livello di GEDI SpA e dellesue controllate. L’applicazione di tale regime ha richiesto l’esercizio di un’espressa opzionecongiuntamente da parte della società controllante e di ciascuna società da essa controllata, ai sensidell’art. 120 del TUIR. L’opzione ha validità per il triennio 2017-2019.Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante ilreddito o la perdita fiscale; la società consolidante rileva un credito nei confronti delle società cheapportano imponibili fiscali pari all’IRES da versare (debito per la società consolidata). Per contro,nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito pariall’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo (credito per la societàconsolidata). Per la parte di perdite fiscali delle società consolidate eccedenti la compensazionepossibile nell’esercizio a livello di consolidato fiscale, la società consolidata si iscrive crediti perimposte anticipate tenendo conto della probabilità del loro futuro realizzo nell’ambito delconsolidato fiscale. Le società partecipanti al consolidato fiscale che presentano oneri finanziari nettiindeducibili possono beneficiare (rendendo quindi deducibili tali oneri) di eccedenze fiscalidisponibili in altre società partecipanti.

4.25 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario in cuiopera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio consolidato è redatto in euro, che coincide con lavaluta funzionale della Capogruppo.

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Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della data del-l’operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dallaconversione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

4.26 Cambiamenti nelle stime contabiliUn cambiamento nella stima contabile deve essere rilevato rettificando il valore contabile diattività, passività, poste di patrimonio netto nell’esercizio in cui si è verificato il cambiamentonella misura in cui un cambiamento dà origine a cambiamenti di valore delle attività e passivitàinteressate, o si riferisce a una posta di patrimonio netto. La rilevazione prospettica dell’effetto di un cambiamento nella stima contabile significa che il cam-biamento è applicato alle operazioni, altri eventi e circostanze che si sono verificate a partire dalladata del cambiamento di stima. Un cambiamento nella stima contabile può influire solo sul risultatoeconomico dell’esercizio corrente, o sul risultato economico sia dell’esercizio corrente sia degli esercizifuturi. Un cambiamento nella vita utile stimata o nelle modalità previste di utilizzo dei beneficieconomici riferibili a un’attività ammortizzabile influisce sulla quota di ammortamento dell’eserciziocorrente e di ciascun esercizio futuro della vita utile residua dell’attività medesima. L’effetto del cam-biamento relativo all’esercizio corrente è rilevato come provento o onere nell’esercizio stesso.L’impatto, laddove esista, sugli esercizi futuri è rilevato come provento o onere negli esercizi futuri.

5. Informativa di settore

Nel corso del secondo semestre del 2017 il Gruppo ha completato il processo di integrazionedi ITEDI, propedeutico alla realizzazione di significative sinergie editoriali e gestionali.A valle del processo di riorganizzazione la presentazione dell’informativa di settore è statamodificata per tenere conto del nuovo assetto organizzativo, che ha assunto una struttura amatrice con particolare riferimento all’area trasversale del digitale. Conseguentemente, coeren-temente con quanto disposto dallo IFRS 8 “Settori operativi”, l’informativa di settore relativaall’esercizio 2016, presentata a fini comparativi, è stata rideterminata.Più in particolare, il Gruppo risulta così articolato:

• tre business unit editoriali:– Stampa Nazionale (La Repubblica, L’Espresso e altri periodici);– News Network (La Stampa, il Secolo XIX ed i 13 quotidiani locali ex Finegil);– Radio (Radio Deejay, Radio Capital, m2o);

• tre attività trasversali:– una divisione dedicata alla raccolta della pubblicità che opera sia in supporto alle trebusiness unit editoriali sopra elencate, sia verso terzi. Di tale attività viene fornita informativadi settore dettagliata in accordo con la struttura di reporting periodico utilizzata dallaDirezione del Gruppo ai fini dell’allocazione delle risorse e delle analisi dei risultati;– una attività trasversale dedicata al digitale (sviluppo e marketing prodotti digitali diGruppo e non) i cui dati sono ricompresi in quelli delle tre business unit editoriali e, in viaresiduale, tra le altre attività;– una attività traversale che include la produzione industriale (con 8 siti produttivi collocatinelle principali aree di distribuzione dei quotidiani del Gruppo) e le attività di servizio svoltedalla Capogruppo a favore degli altri settori; i dati relativi a tali attività sono presentati nel-l’informativa di settore tra le “attività diverse”.

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L’individuazione dei settori operativi del Gruppo e la presentazione delle relative informazioniè stata effettuata sulla base della reportistica periodica interna utilizzata dalla Direzione delGruppo ai fini dell’allocazione delle risorse e delle analisi dei risultati.La struttura della reportistica direzionale interna è basata sui diversi prodotti e servizi resi.Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base dell’Utile/(Perdita)operativa. I ricavi dei settori presentati sono quelli direttamente conseguiti o attribuibili alsettore e derivanti dalla sua attività caratteristica; includono sia i ricavi derivanti datransazioni con i terzi, sia quelli derivanti da transazioni con altri settori, queste ultimeeffettuate a valori remunerativi ed in linea con le condizioni di mercato.In particolare, nei settori di natura editoriale (Stampa Nazionale e News Network) i fatturatiincludono principalmente i ricavi per la vendita delle testate e/o dei prodotti collateralitenendo in considerazione sia il canale tradizionale della carta stampata, sia l’attivitàtrasversale digitale (siti internet e diverse piattaforme digitali web, tablet e mobile nonché altricanali minori) ed i ricavi pubblicitari; nel settore Radio i fatturati sono rappresentati daipassaggi pubblicitari sulle tre emittenti del Gruppo nonché dalla vendita di programmi eservizi a terzi e dai canali digitali delle emittenti. Nel settore della raccolta pubblicitaria si dà conto dei ricavi realizzati dalla concessionaria A.Manzoni & C. sia sui mezzi del Gruppo che nei confronti di terzi editori. Le informazioni riguardanti la sfera fiscale e la gestione finanziaria sono rappresentate indi-stintamente nella colonna dei risultati consolidati, in linea con la struttura della reportisticainterna ed anche perché non risulterebbe significativa un’eventuale allocazione.Per le attività non specificatamente attribuibili ai singoli settori, sono stati individuati specificiparametri di attribuzione. Le attività non attribuibili attraverso parametri specifici sonoindicate separatamente nello schema.I principi contabili con cui i dati di settore sono esposti nelle note sono coerenti con quelliadottati nella predisposizione del bilancio consolidato.

Informativa di settore

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CONSUNTIVO 2017 Stampa Raccolta Attività Elisioni(milioni di euro) nazionale GNN Radio pubblicità diverse e rettifiche TOTALE

Ricavi da pubblicazioni 121,3 103,5 - - 0,6 (0,6) 224,7 di cui digitale 6,4 2,7 - - 0,6 - 9,7

Ricavi da pubblicità 115,9 61,0 57,7 385,4 - (229,9) 390,1 di cui digitale 26,7 6,5 1,0 42,1 - (32,1) 44,3

Ricavi diversi 3,5 6,0 1,3 1,5 44,2 (37,7) 18,9 di cui digitale 1,5 1,1 0,1 - 2,2 - 4,9

Totale Ricavi 240,7 170,5 59,0 386,9 44,8 (268,2) 633,7 Ricavi da altri settori (117,4) (54,9) (55,8) (0,8) (39,3) 268,2 - Ricavi netti 123,3 115,6 3,2 386,1 5,5 - 633,7 Risultato operativo (3,0) 19,5 15,5 4,2 (7,6) - 28,7 Proventi (oneri) finanziari (9,6)Imposte e quota terzi (142,4)Risultato del Gruppo (123,3)

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121Note illustrative al bilancio consolidato | GEDI Gruppo Editoriale |

CONSUNTIVO 2016 Stampa Raccolta Attività Elisioni(milioni di euro) nazionale GNN Radio pubblicità diverse e rettifiche TOTALE

Ricavi da pubblicazioni 136,6 92,7 - - 0,3 (0,5) 229,1 di cui digitale 6,4 2,2 - - - - 8,5

Ricavi da pubblicità 125,9 55,5 56,9 339,5 0,1 (234,9) 343,0 di cui digitale 27,5 5,1 1,2 39,6 - (32,1) 41,2

Ricavi diversi 4,5 2,1 2,6 2,1 30,7 (28,6) 13,4 di cui digitale 1,9 0,1 0,0 - 2,6 - 4,7

Totale Ricavi 267,0 150,3 59,5 341,6 31,1 (264,0) 585,5 Ricavi da altri settori (128,9) (50,8) (54,4) (1,0) (28,7) 264,0 - Ricavi netti 138,1 99,4 5,1 340,5 2,4 - 585,5 Risultato operativo (6,6) 15,1 12,5 0,5 0,9 - 22,4 Proventi (oneri) finanziari (5,8)Imposte e quota terzi (6,2)Risultato del Gruppo 10,4

CONSUNTIVO 2017 Stampa Raccolta Attività Elisioni(milioni di euro) nazionale GNN Radio pubblicità diverse e rettifiche TOTALE

Investimenti netti 6,5 (0,2) 4,0 1,2 1,9 - 13,4 Attività 828,5 168,9 114,4 251,5 101,0 (319,1) 1.145,4 Attività fiscali 55,5 Totale Attività 1.200,8

CONSUNTIVO 2016 Stampa Raccolta Attività Elisioni(milioni di euro) nazionale GNN Radio pubblicità diverse e rettifiche TOTALEInvestimenti netti 4,2 (2,6) 1,8 0,0 1,1 2,7 7,3 Attività 820,3 255,3 131,1 162,0 101,1 (424,5) 1.045,3 Attività fiscali 31,4 Totale Attività 1.076,7

Nota: nel 2016 le attività del settore radio includono anche il digitale.

6. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamento èrichiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili erilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultato eco-nomico o sui flussi finanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell’effettoa patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l’informazione comparativa è adattata confor-memente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risulti impraticabile ricostruire l’informazionecomparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabilizzata comerichiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cambiamento ècontabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti neiprincipi contabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la conta-bilizzazione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.

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I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizioin cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenutoil cambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

7. Eventi successivi la data di riferimento della relazione finanziaria

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento della relazionefinanziaria sino alla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui dellarelazione finanziaria è autorizzata per la pubblicazione si intende la data di approvazione daparte del Consiglio di Amministrazione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistenti alladata di riferimento della relazione finanziaria (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicatividi situazioni sorte dopo la data di riferimento della relazione finanziaria (eventi successivi non ret-tificativi). Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativafornita, per i secondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.Successivamente alla chiusura dell’esercizio, la Capogruppo ha ricevuto un’offerta vincolanteper l’acquisto di Persidera, di cui detiene il 30%. L’offerta presenta un valore sensibilmenteinferiore a quello derivante dall’utilizzo della partecipazione e non è stata considerata in lineacon le aspettative; pertanto è stata rifiutata. Sono attualmente in corso contatti con altri inve-stitori, le cui eventuali offerte saranno valutate dalla Capogruppo; la cessione della partecipa-zione nel breve periodo non è considerata probabile. In data 21 marzo 2018 GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. è stata informata dell’esistenza di unprocedimento penale per l’ipotesi aggravata di concorso nel reato previsto dall’art. 640,comma 2, n. 1 nei confronti dell’Amministratore Delegato, del Direttore Centrale delleRisorse Umane e del Direttore Generale Stampa Nazionale, nonché per il reato di cui all’art.24 del d.lgs. 231/2001 (a seguito di illecito commesso da persone fisiche nell'interesse o a van-taggio dell’ente) nei confronti della Società e di alcune delle sue controllate.L’indagine condotta dalla Procura di Roma riguarda una presunta truffa ai danni dell’INPS inrelazione all’accesso, asseritamente irregolare, da parte di alcuni dipendenti nel periodo fra il2012 e il 2015, alla c.d. CIGS, finalizzato al prepensionamento ex L.416/81.Nella consapevolezza di aver sempre agito nel rispetto della normativa vigente, circostanza cherisulta corroborata anche da verifiche interne finalizzate all’esame del rispetto dell’iterprocedurale previsto dalla normativa di riferimento e da un autorevole parere legalegiuslavorista, la Società rappresenta che allo stato attuale non si trova per ragioni oggettivenelle condizioni di potere valutare né le specifiche condotte che asseritamente integrerebbero leipotesi di reato, né il numero degli ex dipendenti che avrebbero avuto illegittimamente accessoal pensionamento anticipato, né conseguentemente l’eventuale danno erariale risarcibile.Tale situazione rende pertanto allo stato impossibile la valutazione del grado di rischio e laconseguente quantificazione dello stesso, secondo quanto previsto dallo IAS 37.In caso di condanna definitiva per l'illecito amministrativo ex art. 24 d.lgs. 231/2001, lesanzioni amministrative pecuniarie sarebbero quelle previste dal combinato disposto degliarticoli 10,11 e 24 del medesimo decreto.

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8. Nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2017.

A partire dal 1° gennaio 2017, il Gruppo ha adottato i seguenti nuovi principi contabili:

- “Disclosure initiative Amendments to IAS 7 - Statement of cash flows”. L’omologazione daparte della UE è avvenuta in data 6 novembre 2017 con il Regolamento n. 1990. Le modificheintroducono nuovi obblighi informativi per le variazioni di passività ed attività derivanti daattività di finanziamento.

- “Amendments to IAS 12 – Income Taxes - Recognition of Deferred Tax Assets for UnrealisedLosses”. L’omologazione da parte della UE è avvenuta in data 6 novembre 2017 con il Re-golamento n. 1989. L’emendamento ha chiarito come contabilizzare le attività fiscali differiterelative a strumenti di debito misurati al fair value.

- “Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle”. L’omologazione da parte della UEè avvenuta in data 7 febbraio 2018 con il Regolamento n. 182. Le modifiche introdotte,rientranti nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili inter-nazionali, riguardano i seguenti principi: IFRS 1 - First-time adoption of IFRS, IFRS 12 - Di-sclosure of interests in other entities e IAS 28 - Investments in associates and joint venture.

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Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in viaanticipata del Gruppo

Il Gruppo ha valutato gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione dei seguenti principi:- Principio IFRS 15

In data 28 maggio 2014, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 – Revenue from Contractswith Customers che, unitamente ad ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016, èdestinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché leinterpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Con-struction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello diriconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezionedi quelli che rientrano nell’ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i con-tratti d’assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazionedei ricavi secondo il nuovo modello sono:- l’identificazione del contratto con il cliente;- l’identificazione delle performance obligations del contratto;- la determinazione del prezzo;- l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;- i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation.Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018. Le modifiche all’IFRS 15, Clarifications toIFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers, pubblicate dallo IASB nell’aprile 2016.Sulla base delle analisi preliminari svolte, gli Amministratori si attendono che l’applicazionedell’IFRS 15 avrà un impatto sugli importi iscritti a titolo di ricavi e sulla relativa informativariportata nel bilancio consolidato del Gruppo. In particolare, il Gruppo rappresenterà lafattispecie Agent/Principal come segue.Il Gruppo ha identificato impatti relativamente alla rilevazione dei ricavi rinvenienti dal business delladiffusione, laddove l’Editore dovrebbe iscrivere il ricavo sulla base del prezzo di copertina al lordo ditutti gli aggi corrisposti, inclusa la quota parte riconosciuta agli edicolanti. L’Editore, ai sensi dell’IFRS15, è considerato Principal nell’esecuzione delle performance obbligation in quanto il rischio d’invendutoe il prezzo sono sotto il controllo dello stesso, anche con riferimento alla quota parte riconosciuta agliedicolanti. Conseguentemente e quale differenza rispetto all’attuale trattamento contabile, anche taleaggio sarà rilevato come costo di distribuzione e non sarà più esposto a riduzione dei ricavi. I ricaviunitari saranno perciò esposti come risultante delle copie vendute valorizzate al prezzo di copertina.In conseguenza delle preliminari analisi sopra esposte, l’applicazione dell’IFRS 15 sui dati di Bi-lancio Consolidato di Gruppo Gedi del 2017 avrebbe comportato un incremento sui ricavi dapubblicazione pari a €64,5 milioni e un corrispondente incremento di pari importo nei costi perdistribuzione all’interno dei costi per servizi, non rilevandosi pertanto impatti né sul patrimonionetto né sul risultato operativo nè sull’utile del periodo.Il Gruppo ha analizzato, inoltre, le obbligazioni contrattuali relative alla Concessionaria di Pub-blicità, concludendo che la fattispecie in cui si inquadra la prestazione è quella riferibile a chiriveste il ruolo di Agent, non controllando la performance obligation, e pertanto dovrebbeesporre i relativi costi e ricavi su base netta.Di conseguenza, l’applicazione dell’IFRS 15 sui dati di Bilancio Consolidato di Gruppo Gedi del2017 avrebbe comportato una riduzione sui ricavi da pubblicità pari a €86,9 milioni e una cor-

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rispondente riduzione di pari importo dei canoni editore derivanti dalla raccolta pubblicitariaper conto di editori terzi, all’interno dei costi per servizi, non rilevandosi pertanto impatti né sulpatrimonio netto né sul risultato operativo nè sull’utile del periodo.

- Principio IFRS 9

In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell’IFRS 9 – Financial Instruments. Il do-cumento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovoprincipio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.Il principio introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività epassività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza ununico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratte-ristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarneil criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passivitàfinanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile dellevariazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria va-lutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste variazioni sianodovute alla variazione del merito creditizio dell’emittente della passività stessa. Secondo ilnuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nel prospetto “Other comprehensiveincome” e non più nel conto economico. Inoltre, nelle modifiche di passività non sostanzialinon è più consentito spalmare gli effetti economici della rinegoziazione sulla durata residuadel debito modificando il tasso di interesse effettivo a quella data, ma occorrerà rilevarne aconto economico il relativo effetto.Con riferimento all’impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su creditivenga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurredlosses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri osforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Il principio prevede che taleimpairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutatea costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, aicrediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.Infine, il principio introduce un nuovo modello di hedge accounting allo scopo di adeguare i requisitiprevisti dall’attuale IAS 39 che talvolta sono stati considerati troppo stringenti e non idonei a rifletterele politiche di risk management delle società. Le principali novità del documento riguardano:• l’incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l’hedge accounting, includendo anchei rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;

• il cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quandoinclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del conto economico;

• le modifiche al test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sul pa-rametro dell’80-125% con il principio della “relazione economica” tra voce coperta e stru-mento di copertura; inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell’efficacia retrospetticadella relazione di copertura.

La maggior flessibilità delle nuove regole contabili è controbilanciata da richieste aggiuntive diinformativa sulle attività di risk management della società. Sulla base delle analisi preliminarisvolte, gli amministratori non si attendono che l’applicazione dell’IFRS 9 avrà un impatto signi-ficativo sulla rilevazione degli strumenti finanziari. Eventuali variazioni potranno essere valutatealla luce dell’effettiva practice dell’industry.

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Il Gruppo sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione dei seguentiprincipi:

- Principio IFRS 16

Il nuovo principio IFRS 16 – Leases, (pubblicato in data 13 gennaio 2016), destinato asostituire il principio IAS 17 – Leases, fornisce una nuova definizione di lease ed introduce uncriterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing daicontratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene, il diritto disostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economicirivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto. Ilprincipio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasingper il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del bene oggetto di lease anche operativonell’attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di nonriconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i “low-value assets” e i leasing conuna durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprendemodifiche significative per i locatori. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma èconsentita un’applicazione anticipata, solo per le Società che hanno già applicato l’IFRS 15 -Revenue from Contracts with Customers.Con riferimento agli effetti dell’adozione del nuovo principio la Società ha avviato l’analisi deicontratti e la raccolta delle informazioni riguardo ai leasing definiti come operativi in baseall’attuale IAS 17- Leases. La stima degli impatti potrà essere effettuata nel momento in cui laSocietà avrà completato tale attività. Inoltre l’approccio da adottare in fase di transizione verràdefinito una volta completata l’analisi.

9. Principali cause di incertezze nelle stime

La redazione del Bilancio consolidato, in applicazione degli IFRS-EU, richiede che il managementeffettui stime ed assunzioni che possono aver effetto sul valore dei ricavi, dei costi, delle attivitàe delle passività di bilancio e sulla relativa informativa, nonché sulle attività e passivitàpotenziali alla data di riferimento. Le stime e le assunzoni del management si basano sulleesperienze pregresse e su fattori considerati ragionevoli a seconda delle fattispecie oggetto divalutazione. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazionesono riflessi in accordo con i principi contabili di riferimento di volta in volta applicabili. Irisultati che si consuntiveranno, pertanto, potrebbero differire da tali stime

Per il Gruppo GEDI, le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del casorilevare perdite di valore sulle attività immateriali e sulle partecipazioni in società collegate iscrittein bilancio, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici ai dipendenti,imposte e altri accantonamenti e fondi.

9.1 Recuperabilità delle attività immateriali a vita utile indefinita Il bilancio consolidato include attività immateriali a vita utile indefinita di importo significativoriferite a testate, marchi, frequenze ed avviamenti. Come descritto in precedenza, il managementcon cadenza almeno annuale svolge i test di impairment, per identificare eventuali perdite perriduzioni di valore delle CGU cui sono allocate le attività immateriali a vita uitle indefinita. Nelcaso delle testate, marchi ed avviamenti tali impairment test sonon basati, di fatto, sul valore

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d’uso che viene determinato mediante il metodo dell’attualizzazione dei flussi finanziari attesi.Tale metodo è caratterizzato da una elevata componente di stima, con particolare riferimento aiflussi finanziari attesi ed ai parametri finanziari da utilizzare ai fini dell’attualizzazione dei flussisopra indicati. Per quanto riguarda in particolare le previsioni sui flussi finanziari attesi, chesono basate sui piani triennali approvati dagli amministratori, l’attuale situazione d’incertezzasullo scenario di breve e medio periodo, che sta determinando il negativo andamento delfatturato pubblicitario e diffusionale per il comparto stampa, rende più difficili la stime delleassunzioni riguardanti l’andamento futuro. Pertanto, non si può escludere il concretizzarsi, nelprossimo futuro, di risultati diversi dalle stime effettuate.Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitoratiattentamente dalla Direzione del Gruppo, che provvederà alla costante verifica dell’esistenza diperdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci.

9.2 Recuperabilità delle partecipazioni in società collegate Il Gruppo detiene partecipazioni in società collegate per importi significativi e, tra queste, par-ticolarmente rilevante è la partecipazione nella società collegata Persidera SpA, in merito allaquale il management ha effettuato un impairment test per identificare eventuali perdite perriduzioni di valore. Nell’ambito di tale impairment test il valore recuperabile della partecipataè stato basato sul valore d’uso, stimato con la metodologia dell’attualizzazione dei flussifinanziari futuri attesi che, come inficato in precedenza, è caratterizzata dall’utilizzo di stime,per loro natura incerte e soggettive circa i flussi finanziari attesi della partecipata ed i parametrifinanziari da utilizzare ai fini dell’attualizzazione di tali flussi finanziari. Inoltre, come indicatoin precedenza, successivamente alla chiusura dell’esercizio, la Capogruppo ha ricevutoun’offerta vincolante per l’acquisto di Persidera, di cui detiene il 30%. L’offerta presenta unvalore sensibilmente inferiore al valore d’uso stimato con la metodologia dell’attualizzazionedei flussi finanziari futuri attesi e non è stata considerata pertanto in linea con le aspettative.

9.3 Contenziosi legali e fiscaliIl Gruppo GEDI è parte in giudizio in diversi contenziosi legali relativi all’attività editoriale.Data la natura di tali contenziosi, le stime effettuate dagli amministratori si basano sulla pon-derazione di trend storici riferiti al triennio precedente, che mostrano un andamento sostan-zialmente lineare.Con riferimento agli altri contenziosi legali e fiscali non è sempre oggettivamente possibile pre-vedere l’esito finale di tali vertenze, alcune delle quali potrebbero concludersi con esitosfavorevole. Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casiin cui i legali abbiano constatato la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragionevoledell’importo della perdita.

9.4 Stima delle reseLa stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali viene effettuata mensilmenteattraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al pervenire dei primi dati consuntivi.

9.5 AltroOltre alle voci elencate in precedenza, l’uso di stime ha riguardato il processo di valutazionedel fair value delle attività acquisite e delle passività assunte con operazioni di aggregazioniaziendali. Al riguardo si rimanda a quanto descritto in maggior dettaglio nel paragrafodedicato all’area di consolidamento.

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10. Area di consolidamento

Il perimetro di consolidamento risulta variato rispetto allo scorso esercizio.Il 27 giugno 2017 è stata infatti perfezionata l’operazione di integrazione della società ItalianaEditrice SpA e delle società da questa controllate Publikompass SpA e Nexta Srl (“GruppoITEDI”) in GEDI. Italiana Editrice SpA era l’editore di due rilevanti testate quotidiane “LaStampa” e “Il Secolo XIX”; oltre all’attività editoriale di cui sopra, il Gruppo ITEDI operavaanche nel settore della raccolta pubblicitaria locale tramite Publikompass SpA, nonché nelsettore multimediale attraverso Nexta Srl, società avente ad oggetto, tra le altre cose, losviluppo, la produzione, la gestione e la promozione di servizi e prodotti di natura editoriale edi e-commerce e la prestazione di servizi di marketing, informatica e di telecomunicazioni.

Modalità di esecuzione dell’operazioneL’operazione di integrazione è stata effettuata mediante un aumento del capitale sociale conesclusione del diritto di opzione per i soci preesistenti, riservato in sottoscrizione a FiatChrysler Automobiles N.V. (“FCA”) e ad Ital Press Holding SpA (“IPH”), liberato da questeultime mediante il conferimento in natura di partecipazioni azionarie complessivamente rap-presentative di tutto il capitale sociale di Italiana Editrice SpA.Per effetto di tale operazione, a partire dal 27 giugno 2017 GEDI ha acquisito il controllo delGruppo ITEDI. Come data di consolidamento si è adottata quella del 30 giugno 2017 epertanto il conto economico del Gruppo GEDI relativo all’esercizio 2017 comprende il GruppoITEDI a partire dal 1° luglio. Nel periodo di sei mesi chiuso al 30 giugno 2017, il Gruppo ITEDI ha generato ricavi pari a62.322 migliaia di euro ed un risultato netto negativo per 1.917 migliaia di euro. A riguardo,si ritiene che se l’acquisizione fosse avvenuta il 1° gennaio 2017, i ricavi consolidati sarebberoammontati a 686.569 migliaia di euro e il risultato netto consolidato dell’esercizio sarebbestato negativo per 125.312 migliaia di euro. Nel calcolare i suddetti importi, è stato ipotizzatoche le rettifiche di fair value alla data di acquisizione sarebbero state le stesse anche sel’acquisizione fosse avvenuta il 1° gennaio 2017.

Operazioni societarie post-conferimentoL’integrazione tra GEDI ed il Gruppo ITEDI ha reso opportuno un riassetto societarioall’interno del gruppo, volto ad accorpare società che svolgono analoghe attività economichesotto il controllo diretto o indiretto di GEDI allo scopo di favorire una semplificazione delleattività di governance, anche mediante l’eliminazione della duplicazione di attività e funzioni.A tal fine nel corso dell’esercizio si è proceduto a realizzare le seguenti operazioni societarie:• in data 25 settembre e con efficacia 1° ottobre, è stato perfezionato l’atto di conferimento delramo Stampa di ITEDI (relativo allo stabilimento di stampa di Torino) in Rotocolor SpA;tutte le attività di stampa dei quotidiani, realizzate in 8 stabilimenti (situati a Roma,Livorno, Torino, Milano, Mantova, Sassari, Padova e Gorizia) sono quindi concentrate inRotocolor SpA, la cui denominazione è stata cambiata in GEDI Printing SpA;

• in data 25 ottobre e con efficacia 1° novembre 2017 è stato stipulato l’atto di fusione traPublikompass e Manzoni, rendendo così definitiva l’integrazione delle due concessionarie dipubblicità in A.Manzoni&C. SpA;

• in data 25 ottobre e con efficacia 1° novembre 2017 è stato stipulato l’atto di scissionedell’area digitale di Elemedia a favore di Nexta, che ha assunto la denominazione di GEDIDigital SpA, perfezionando il processo di integrazione di tutte le attività digitali del Gruppo

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in una sola realtà societaria, in linea con il modello di Gruppo;• infine, in data 29 dicembre 2017 è stata perfezionata la fusione per incorporazione di ITEDISpA in Finegil SpA, deliberata dalle rispettive Assemblee Straordinarie degli Azionistitenutesi il 25 ottobre 2017. Contestualmente, Finegil ha cambiato la propria denominazionesociale in GEDI News Network SpA (GNN SpA), è stata trasferita la sede legale a Torino edè stata definita una nuova struttura organizzativa e linea di governance. In seno a GNN, giàorganizzata in tre divisioni operative, è stata poi costituita una nuova divisione operativa(Nord-Ovest) che accoglie le attività editoriali e gestionali della ex ITEDI.

Corrispettivo dell’operazioneAi fini dell’operazione di conferimento mediante aumento di capitale riservato, il valore di con-ferimento in GEDI delle Azioni ITEDI è stato convenuto tra le parti sulla base di unavalorizzazione di ITEDI (i.e. equity value del 100% del capitale) pari ad Euro 79.969.000.Sulla base del rapporto di cambio tra i due gruppi, anch’esso convenzionalmente stabilito trale parti, l’operazione è stata effettuata mediante un aumento del capitale sociale che ha vistol’emissione di n. 96.651.191 nuove azioni ordinarie ad un prezzo unitario di Euro 0,827397978per ciascuna azione (di cui Euro 0,677397978 a titolo di sovrapprezzo).Ai fini della rilevazione dell’aggregazione aziendale, tuttavia, l’emissione di azioni rappresentail corrispettivo trasferito per l’acquisizione. Di conseguenza, coerentemente con quantodisposto dal principio contabile internazionale IFRS 3 Business Combinations, si è quindi pro-ceduto a determinare il fair value delle azioni ordinarie alla data di emissione (che coincide conla data di acquisizione del controllo) che è stato determinato sulla base del prezzo di mercatodelle azioni GEDI a tale data. Il prezzo di mercato delle nuove 96.651.191 azioni al 27 giugno2017 era pari a Euro 0,8655 per azione, per un controvalore complessivo dell’operazione paria Euro 83.651.605,81 di cui Euro 14.497.678,65 è stato rilevato quale incremento del capitalesociale (valore nominale unitario delle azioni Euro 0,15) ed Euro 69.153.927,16 è statorilevato a sovrapprezzo (valore unitario Euro 0,7155).

Costi correlati all’acquisizioneNel corso del primo semestre 2017 il Gruppo ha sostenuto costi correlati all’operazione pari a792 migliaia di euro, inerenti spese legali, oneri per relazioni e costi di Advisor; tali costi sonostati rilevati a patrimonio netto, coerentemente con quanto disciplinato dai principi contabiliinternazionali di riferimento nel caso di operazioni di integrazione effettuate mediantel’emissione di strumenti di capitale.

Attività acquisite e passività assunte identificabiliAi fini della rilevazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte, oltre che larilevazione dell’avviamento, è stata completata la Purchase Price Allocation (PPA), effettuatasecondo le disposizioni dell’IFRS 3. La PPA, predisposta con il supporto di PricewaterhouseCoopersAdvisory SpA, consulente con una consolidata conoscenza della realtà aziendale, ha portato allarilevazione del fair value dei due asset core identificati nelle testate “La Stampa” e “Il Secolo XIX”,oltre ad attività per imposte anticipate rilevate su perdite fiscali che non erano state iscritte nellesocietà del Gruppo ITEDI in quanto non ritenute recuperabili in via autonoma. In via residuale èstato poi determinato l’avviamento derivante dall’acquisizione.

Di seguito sono sintetizzati gli importi rilevati con riferimento alle attività acquisite e allepassività assunte al 30 giugno 2017:

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DESCRIZIONE NOTE IMPORTO/000Testate (1) 77.682

Altre immobilizzazioni immateriali (1) 1.704

Immobilizzazioni materiali (2) 21.392

Partecipazioni (4) 1.174

Altri crediti non correnti (5) 207

Attività per imposte anticipate (6) 7.611

Rimanenze (7) 4.399

Crediti commerciali (8) 17.426

Crediti tributari e altri crediti (10) (11) 8.082

Disponibilità liquide (12) 8.965

TOTALE ATTIVITÀ 148.642Debiti Finanziari (16) 16.813

Fondi per rischi ed oneri (17) 18.336

TFR e altri fondi per il personale (18) 13.972

Passività per imposte differite (6) 22.685

Debiti commerciali (19) 17.934

Debiti tributari e altri debiti (20) (21) 14.388

TOTALE PASSIVITÀ 104.128Fair value delle attività nette identificabili 44.514

Il valore delle due testate è stato rideterminato in complessivi 77.682 migliaia di euro e, a frontedella rilevazione di tale valore, sono state iscritte imposte differite pari a 21.673 migliaia di euro.Sono inoltre state rilevate attività per imposte anticipate su perdite fiscali per un importo pari a6.209 migliaia di euro e, in via residuale un avviamento pari a 32.929 migliaia di euro. La stima del valore da attribuire alle due testate è stata effettuata tramite l’applicazione delmetodo c.d. “Multi-Period Excess Earnings Method” (“MEEM”), tipicamente utilizzato inmateria valutativa per esprimere il valore dei beni intangibili considerati come “asset strategicodominante”, ossia l’asset che determina il vantaggio competitivo dell’azienda. Tale metodo si fonda sul principio che, poiché alla generazione del reddito aziendalecontribuiscono tutti i fattori produttivi, il reddito di pertinenza dell’asset strategico dominante– in questo caso le due testate – può essere ricavato in via residuale, sottraendo dal redditocomplessivo la remunerazione normale di tutti gli altri fattori produttivi di cui si componel’azienda, tangibili e intangibili. In questo modo il fair value dell’asset strategico riflette ilvantaggio competitivo e di conseguenza l’extra-reddito aziendale.

11. Informazioni relative a strumenti finanziari

In data 1 aprile 2014, GEDI ha collocato il Prestito Obbligazionario Convertibile equity linkedper complessivi Euro 100 milioni che prevede una durata di 5 anni (con scadenza alla data del 9aprile 2019) e rimborso mediante pagamento di una cedola con cadenza semestrale ad un tasso diinteresse fisso pari al 2,625% su base annua. Il Prestito Obbligazionario Convertibile ed il relativopagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant.

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Il regolamento del Prestito Obbligazionario Convertibile prevede, in capo all’obbligazionista,la facoltà di convertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni ordinarie dellaSocietà che, in virtù dell’atto formale (deed poll) sottoscritto in data 28 gennaio 2015, non hafacoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili (in caso di esercizio del diritto di conversione)mediante pagamento in contanti, dovendo invece emettere in ogni caso ordinarie. In virtù dell’opzione call in capo agli obbligazionisti, lo strumento è stato rilevato mediantescomposizione dello stesso nelle sue due componenti: una relativa al diritto di opzione ed unarelativa alla componente di debito. Il fair value dell’opzione pari a 4.290 migliaia di euro èstato classificato nel Patrimonio Netto.Il Gruppo, oltre al Prestito Obbligazionario, ha un ulteriore canale di finanziamento costituitoda operazioni di cessione dei crediti commerciali della controllata A.Manzoni&C. SpA, societàconcessionaria per la raccolta pubblicitaria.In particolare, alla fine dell’esercizio 2013, la A.Manzoni&C. SpA, ha sottoscritto due distinticontratti di factoring (uncommitted) rispettivamente con UniCredit Factoring SpA e conSociété Général Factoring SpA per un affidamento complessivo di 50 milioni di euro.Inoltre, nel mese di dicembre 2017 la controllata A.Manzoni&C. SpA ha perfezionato unaoperazione di cartolarizzazione (committed) del portafoglio crediti commerciali con unaccordo stipulato con Unicredit. Tale accordo prevede l’acquisizione, da parte di una società discopo (Diamante SPV Srl), di un valore complessivo massimo finanziabile di crediti commercialipari ad €45 milioni con un margine di interesse del 1,5% e costi di mancato utilizzo dello0,60%. La durata del contratto è triennale. L’operazione, in particolare, prevede che A.Man-zoni&C. SpA ceda e trasferisca alla Società Diamante SPV Srl determinati crediti facenti partedi un portafoglio preventivamente concordato in base a determinate caratteristiche qualitative(i.e. rating di controparte) dei crediti oggetto di cessione. La cessione è finalizzata a realizzarela cartolarizzazione dei crediti oggetto di cessione, mediante l’emissione da parte della stessaDiamante SPV Srl di titoli c.d. back secured (i “Titoli”). Tali Titoli sono collocati sul mercatoper la loro sottoscrizione e gli incassi derivanti dall’emissione degli stessi sono utilizzati daparte di Diamante SPV Srl per finalizzare l’acquisto di ulteriori crediti ceduti da parte dellaManzoni fino a concorrenza del limite contrattualmente previsto. Manzoni, a sua volta, incasserà una parte del prezzo relativo ai crediti ceduti (al 31 dicembre2017 pari a 16.333 migliaia di euro) in via differita; su tale porzione di prezzo differito,rilevata come credito finanziario nel bilancio consolidato del Gruppo GEDI, grava di fattoil rischio di mancato incasso dei crediti ceduti. In virtù di tale meccanismo il rischio diinsoluto rimane, nella sostanza, in capo alla società che, in accordo con i principi contabiliinternazionali vigenti, considera come pro-solvendo le cessioni di crediti effettuate nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione.Infine, nei primi mesi del 2018 la stessa controllata A.Manzoni&C. SpA ha inoltre sottoscrittoun ulteriore contratto di factoring (uncommitted) con Aosta Factor SpA per un affidamentocomplessivo di 25 milioni di euro. Per effetto del consolidamento delle società del Gruppo ITEDI, il Gruppo è divenuto titolare deicontratti di finanziamento con un pool di banche per un importo originario di 10,7 milioni: l’am-mortamento è iniziato nel corso dell’esercizio 2016 e si concluderà nel corso dell’esercizio 2022.

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12. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

Attivo

Immobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria. 31/12/2016 31/12/2017Testate e marchi 376.317 453.999Frequenze radiofoniche 87.374 87.375Avviamenti 2.733 35.662Diritti di brevetto ind. e utilizz. opere d’ingegno 31 505Concessioni e licenze 3.669 6.986Immobilizzazioni immateriali in corso 9 1.507TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 470.133 586.034

di cui:Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 466.424 577.036Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 3.709 8.998

Le immobilizzazioni immateriali, pari a 586.034 migliaia di euro, aumentano di 115.901 migliaiadi euro rispetto al 31 dicembre 2016 (470.133 migliaia di euro) quale effetto principalmente delconsolidamento del Gruppo ITEDI che ha comportato la rilevazione del fair value delle testate “LaStampa” e “Il Secolo XIX” per un importo pari a 77.682 migliaia di euro e un avviamento pari a32.929 migliaia di euro. Tale rilevazione consegue al completamento del processo di identificazionedel fair value delle attività e passività del Gruppo ITEDI effettuato secondo le disposizioni dell’IFRS3. Le informazioni in merito alla Purchase Price Allocation sono fornite nella Nota 10, cui si rinvia.

Non sono capitalizzati costi di sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore.

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nellesuccessive tabelle.

Attività immateriali a vita indefinita

Testate e marchi31/12/2017

Situazione inizialeCosto originario 380.757

Svalutazioni (4.440)

Saldo iniziale 376.317MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi -

Decrementi -

Aggregazioni 77.682

Situazione finaleCosto originario 453.999

Svalutazioni -

Saldo finale 453.999

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Frequenze 31/12/2017Situazione iniziale Costo originario 87.374Svalutazioni -Saldo iniziale 87.374MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1Decrementi -Situazione finale Costo originario 87.375Svalutazioni -Saldo finale 87.375

Avviamenti 31/12/2017Situazione iniziale Costo originario 2.733Svalutazioni -Saldo iniziale 2.733MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -

Aggregazioni 32.929Situazione finale Costo originario 35.662Svalutazioni -Saldo finale 35.662

L’elenco dettagliato delle CGU sottoposte a impairment test è riportato nella tabella sottostante.Gli impairment test sono stati condotti anche con il supporto del consulente esterno DeloitteFinancial Advisory Srl.

Cash Generating Unit Valore contabile Valore contabile o Gruppi di CGU 31/12/2016 31/12/2017

1. La Repubblica 229.952 229.9522. GEDI News Network Nuova Sardegna 6.113 6.1133. GEDI News Network Livorno 13.957 13.9574. GEDI News Network Lombardia-Emilia 17.655 17.6555. GEDI News Network Nord-Est 108.064 108.0646. GEDI News Network Nord-Ovest - 110.6117. Radio (R.Deejay, R.Capital e m2o) 88.545 88.5468. Mo-Net 2.138 2.138TOTALE 466.424 577.036

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Rispetto al test di impairment elaborato nell’esercizio 2016 le CGU sono variate per effetto del-l’introduzione della CGU GEDI News Network Nord-Ovest, riferita alle attività di ITEDIacquisite durante l’anno 2017 oltre che, sotto un profilo meramente formale, per la denominazionedelle stesse. In particolare tutte le CGU relative alle testate locali sono state rinominate per tenereconto del cambio di denominazione sociale della controllata Finegil in GEDI News Network. Perla sola “CGU Finegil Editoriale Nord-Ovest” la denominazione è cambiata anche con riferimentoal connotato geografico, in “GEDI News Network Lombardia-Emilia”. Per quanto concerne, inparticolare, la CGU GEDI News Network Nord-Ovest, si segnala che la stessa include le duetestate La Stampa e il Secolo XIX che sono state considerate in un’unica CGU in linea con lamodalità di configurazione delle CGU adottata dal Gruppo. In particolare:• la divisione ha un solo amministratore delegato ed è sotto la responsabilità di un unico dirigente;• i risultati sono monitorati congiuntamente; • entrambi i quotidiani hanno un unico centro stampa a Torino.L’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2017 sulle testate, le frequenzeradiofoniche, l’internet company, i marchi e gli avviamenti, ha accertato che non sussistonoperdite di valore da iscrive in bilancio.Per la stima del valore recuperabile di ciascuna CGU si è fatto riferimento al maggiore tra ilfair value less costs to sell e il valore d’uso.Si riportano nella successiva tabella le principali informazioni utilizzate per la predisposizionedell’impairment test per ogni unità o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari il cui valoresia significativo.

Cash Generating Unit Criterio Settore Impairmento Gruppi di CGU utilizzato loss1. La Repubblica Valore d’uso Quotidiani -2. Testate GEDI News Network (Div. Nuova Sardegna,

Livorno, Lombardia-Emilia, Nord-Est, Nord-Ovest) Valore d’uso Quotidiani -3. Radio: frequenze e marchio Deejay Fair value Radio -4. Mo-Net Valore d’uso Digitale -

La determinazione del valore d’uso delle Cash Generating Unit Sulla determinazione del valore d’uso delle cash generating unit (CGU), si è proceduto all’at-tualizzazione – ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e inuscita, generati dall’unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. Inaltri termini, il value in use viene stimato applicando il metodo del Discounted Cash Flow,nella formulazione unlevered (o asset side), mediante la formula che considera l’attualizzazionedei flussi analiticamente attesi nell’orizzonte di durata dei piani previsionali e la determinazionedi un terminal value successivamente a tale orizzonte temporale.Per stimare correttamente il valore d’uso di una cash generating unit, è necessario valutareattentamente l’entità dei flussi di cassa attesi dall’unità, le attese riguardanti le possibilivariazioni in ordine all’ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso diattualizzazione da impiegare, eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni diimmobilizzo dell’investimento nella specifica unità.L’approccio prescelto per il calcolo del valore d’uso e del tasso di attualizzazione è quello c.d.“post-tax”. Tale approccio è riconosciuto dai principi IFRS, dall’OIC e dall’OIV e supera ilimiti dell’approccio c.d. “pre-tax”, oggetto di dibattito nella comunità professionale per lasemplificazione della stima degli effetti dello scudo fiscale.

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Il tasso di attualizzazione viene stimato al netto delle imposte, in coerenza con le configurazionidei flussi da scontare. Nel caso di specie, viene adottato il costo medio del capitale investito(wacc) del Gruppo GEDI risultato al 31 dicembre 2017 pari al 6,58%.I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2017 si basano sulle previsioni dei flussi di cassaattesi per le CGU di riferimento, desumibili dal Budget 2018 e dal Piano Triennale 2018-2020approvati dal Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 26 gennaio 2018, con riferimentoai risultati e agli obiettivi di business. In continuità con il test di impairment elaborato al 31dicembre 2016, non è stato necessario elaborare estrapolazioni dei dati prospettici per ulteriorianni successivi al periodo esplicito in quanto tutte le azioni strategiche trovano implementazioneentro il 2020. Pertanto, l’ultimo anno di previsione esplicita contenuto nel piano industrialeapprovato (e.g. 2020) è ritenuto rappresentativo di una situazione normalizzata che possaessere utilizzata come valore normalizzato per la stima del valore terminale.In considerazione di quanto sopra esposto, nel presente esercizio è stato pertanto assunto cheil valore terminale sia stimato prendendo a riferimento un flusso terminale (o “a regime”),coincidente con un reddito normalizzato determinato sulla base del margine operativo lordoattesto nell’ultimo anno di previsione analitica (2020), da cui sono dedotti gli esborsi per unimporto di investimento definito “normalizzato”, e le imposte teoriche sul reddito operativo.La variazione del capitale circolante commerciale è stata assunta pari a zero nel valoreterminale, coerentemente con la prassi. Si evidenzia inoltre che, in ipotesi di continuitàaziendale e coerentemente con la prassi in materia di calcolo del valore terminale, il valore degliammortamenti coincide con quello degli investimenti.Si assume altresì che il tasso di crescita “g” sia nullo, ad eccezione della CGU “Mo-Net” chepresenta una dinamica in progressiva evoluzione del business sottostante.

La determinazione del fair value less costs to sell delle Cash Generating UnitLo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un’attività o di un gruppo di attività(ad esempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo pattuito in unaccordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti didismissione del bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessionepuò essere determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori discambio: il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti tran-sazioni similari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall’azienda.Nel caso di specie, il fair value less costs to sell viene determinato seguendo un approccio meto-dologico differenziato per le divisioni operative di natura editoriale alle quali sono allocate letestate, per le frequenze radiofoniche e per le internet company.Più esattamente:a) per le divisioni operative di natura editoriale, si fa riferimento a moltiplicatori diretti di valu-

tazione; questo approccio è reso necessario dalla carenza di un mercato attivo ditrasferimento di simili cash generating unit, nonché dalla difficile comparabilità delletransazioni rilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto di verifica;

b) per le divisioni relative a frequenze radiofoniche, viene utilizzato un multiplo empirico deltipo price/users, osservando i prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggettodi verifica in rapporto alla popolazione raggiunta dal relativo segnale;

c) per la società attiva nel settore digitale (“internet company”), ovvero Mo-Net, si fariferimento a moltiplicatori diretti di valutazione desumibili da società quotate comparabili.

Allo scopo di determinare il fair value dedotti i costi di vendita delle cash generating unit dinatura editoriale, vengono impiegati i seguenti multipli del tipo “entity side”, nella versione

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trailing (o multipli storici/puntuali) e nella versione leading (o multipli attesi/medi): EnterpriseValue/Sales, Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit. I moltiplicatori impiegatiderivano dalle stime riportate da Bloomberg con riferimento alla media dei multipli relativi adun panel di società comparabili al Gruppo GEDI nell’orizzonte temporale 2017-2020, in modotale da considerare sia i multipli correnti (trailing) che i multipli prospettici (leading) e ridurrela variabilità connessa all’utilizzo di valori prospettici (caratterizzati da una stima).Per quanto attiene le grandezze aziendali di riferimento, per ciascuna cash generating unit, vengonoconsiderati, in coerenza con il tipo di multiplo da applicare, il fatturato (Sales), il margine operativolordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit); in particolare, per i valori da testare alla data diriferimento dell’impairment test, le grandezze aziendali di riferimento sono state determinate qualemedia del periodo 2017-2020, in coerenza con l’orizzonte temporale del multiplo.Per determinare il fair value less cost to sell, si tiene quindi conto del valore medio risultantedall’applicazione dei tre moltiplicatori prima menzionati.La stima del fair value less cost to sell delle unità operative delle frequenze radiofoniche si fondasull’osservazione dei prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto di verifica inrapporto alla popolazione potenzialmente raggiungibile dal segnale. L’impiego di questoapproccio valutativo permette di stimare il fair value delle frequenze correlando il prezzo che ilmercato è disposto a pagare per l’acquisizione della frequenza al numero di abitanti raggiuntidal segnale. Nell’applicazione di tale metodo, sono state analizzate le transazioni relative afrequenze radiofoniche nel mercato italiano giungendo alla definizione di intervalli di “prezzi”delle frequenze radiofoniche rapportati al numero di persone raggiunge dal segnale (c.d. illumi-nazione dell’impianto di trasmissione); tali intervalli di “prezzo” oscillano tra 1,54 volte (valoremedio ricavato dalle ultime transazioni di mercato relative ad acquisizioni di Radio i cui datierano disponibili pubblicamente) e 2,25 volte (valore ricavato dalle acquisizione di frequenzeeffettuate dal Gruppo GEDI) il numero di abitanti potenzialmente raggiungibili dal segnale. Per la “internet company” (Mo-Net), la stima del fair value less cost to sell si fonda su molti-plicatori diretti (Enterprise Value/Sales, Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit)desumibili da società quotate comparabili. I moltiplicatori basati sull’osservazione dei prezzi divendita di aziende similari risultano, infatti, di difficile applicazione, sia per la scarsità ditransazioni internet nel panorama italiano che per le differenze sostanziali dei modelli dibusiness delle società oggetto di transazione. Al contrario, le metriche finanziarie sembranoindicare una più chiara correlazione tra il consensus che il mercato esprime circa la potenzialecrescita dei ricavi e l’evoluzione della marginalità operativa del business ed i prezzi di borsadelle società internet. Per tener conto del differente fattore dimensionale e della relativa“illiquidità” della società oggetto di valutazione rispetto al panel di internet companies di rife-rimento, come suggerito dai principali studi di settore, all’equity value di Mo-Net ottenutoapplicando i moltiplicatori di mercato è stato applicato uno sconto (discount factor) del 30%.

Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali 2018-2020 I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2017 si basano sulla previsione dei flussi di cassaattesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2018 e dal PianoTriennale 2018-2020 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 26 gennaio 2018. È, inoltre, opportuno ricordare che in linea con le raccomandazioni emanate dalla Consob con-giuntamente alla Banca d’Italia e all’Isvap nei Documenti n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3marzo 2010, la procedura di impairment test del Gruppo GEDI è stata sottoposta in viapreventiva all’esame ed alla valutazione da parte del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio

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Sindacale e approvata dal Consiglio di Amministrazione del 26 gennaio 2018; successivamenteil documento di impairment test è stato oggetto di approvazione da parte del Consiglio diAmministrazione in un punto precedente e separato all’ordine del giorno della riunioneconsiliare in cui viene approvata la relazione finanziaria.Qui di seguito vengono riepilogate le principali ipotesi sottostanti i piani previsionali delleCGU editoriali con riferimento all’andamento del fatturato pubblicitario e diffusionale, al con-tributo derivante dalle iniziative collaterali allegate ai quotidiani e all’evoluzione dei costi.

Fatturato pubblicitario Per il 2018 si ipotizza una sostanziale stabilità rispetto al 2017 del mercato pubblicitario nelsuo complesso e ciò anche in considerazione di una lieve crescita prevista per il PIL (+1,4%)che risulta comunque insufficiente a determinare una netta inversione di tendenza degli inve-stimenti. Per gli anni successivi di piano si ipotizza che il mercato pubblicitario registri unacrescita contenuta.Per i singoli mezzi si prevede un’evoluzione della quota sostanzialmente in linea con quantoosservato negli ultimi esercizi, il che comporterebbe: per la stampa, un’ulteriore contrazione delproprio peso percentuale e conseguentemente ancora un calo degli investimenti; per la radio ela televisione un andamento lievemente migliore del mercato; per internet un mantenimentodella quota e pertanto una crescita in linea con il mercato. Gli andamenti del mercato sono stati riflessi nei piani previsionali per gli anni 2018-2020 delleCGU editoriali del Gruppo, ipotizzando un calo della pubblicità sulle testate cartacee sostan-zialmente in linea con l’evoluzione prevista per il mercato, ed una crescita della raccolta suinternet.

Fatturato diffusionaleLe ipotesi formulate per il Budget 2018 relativamente all’andamento delle vendite in edicoladei quotidiani del Gruppo si basano sull’osservazione dei dati del mercato dal 2007 al 2017.In tale periodo, sulla base dei dati ADS, le vendite in edicola ed in abbonamento diquotidiani si sono ridotte del 52,6% (-7,2% medio annuale), passando da 4,8 a 2,3 milionidi copie medie giornaliere. Per segmento, i quotidiani nazionali di informazione e quellisportivi hanno registrato un andamento più negativo, perdendo dal 2007 rispettivamente il62,1% (-9,3% medio annuale) ed il 57,5% (-8,2% medio annuale), mentre i quotidianilocali hanno perso il 46,1% (-6,0% all’anno). Il trend negativo ha, tuttavia, subito una signi-ficativa accelerazione nel corso degli ultimi anni. Gli ultimi dati disponibili al momento del-l’elaborazione del Budget 2018 (ADS a ottobre) indicavano per l’anno 2017 un calocomplessivo delle vendite in edicola ed in abbonamento dell’8,9% (-15,5% per i quotidianinazionali e -7,0% per i giornali locali). Tenuto conto di tali andamenti, il Budget prevede che l’evoluzione del mercato nel 2018 siasimile a quella del 2017; per gli anni successivi di piano si assume una leggera attenuazionedella flessione.Accanto al calo strutturale delle copie cartacee, il piano assume una crescita dei ricavidell’edizione digitale dei quotidiani su pc, mobile e tablet, supportata anche dall’introduzionedi contenuti premium (paywall) sui siti web di tutte le testate.I piani 2018-2020 prevedono, infine, un aumento di €0,10 del prezzo di copertina deiquotidiani che permette in parte di bilanciare l’effetto sul fatturato derivante dal calo dellecopie vendute.

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Prodotti opzionaliIl Budget 2018 ed i successivi anni di piano prevedono una sostanziale stabilità dei marginidelle iniziative collaterali vendute in abbinamento con i quotidiani.

CostiPer quanto concerne l’evoluzione dei costi, i piani previsionali 2018-2020 tengono conto diuna serie di interventi di savings avviati in tutte le realtà aziendali:• riduzione della tiratura e della foliazione su tutte le testate a seguito del previsto calo della

diffusione e della raccolta pubblicitaria;• ulteriore razionalizzazione dell’assetto industriale e recuperi di efficienza in tutti i centri

stampa; • riduzione del costo del lavoro del personale poligrafico;• riduzione dei costi redazionali attraverso il contenimento delle spese per borderò, foto e

agenzie nonché del costo del lavoro giornalistico;• ottimizzazione della resa ed efficienze nel processo distributivo;• riduzione di tutte le principali voci dei costi generali (affitti, consulenze, telefoniche, viaggi,

ecc.).Tali azioni di riduzione dei costi consentono nell’arco di piano di compensare gli incrementiinerziali previsti per il costo del lavoro e per i prezzi dei materiali di stampa.

Analisi di sensitivitàLe stime condotte sul valore recuperabile delle CGU cui fanno capo le testate editorialimostrano headroom (margine tra il valore recuperabile ed il valore contabile delle CGU di rife-rimento) molto ridotti rispetto agli esercizi passati e, in alcuni casi, il valore recuperabile risultasostanzialmente allineato al valore contabile delle CGU. Per quelle cash generating unit che presentano un valore delle testate e/o dell’avviamentorilevante ai fini del bilancio consolidato del Gruppo ed un valore recuperabile che non sidiscosta in misura significativa dal valore contabile, si è provveduto ad effettuare un’analisi disensitività dei risultati dell’impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base.In particolare, tra le CGU di natura editoriale, tale analisi condotta sulle CGU “Repubblica”,“GEDI News Network Livorno”, “GEDI News Network Nord-Est” e “GEDI News NetworkNord-Ovest” ha condotto ai seguenti risultati:• per la CGU “Repubblica” il valore d’uso risulterebbe uguale al suo valore contabile

(€221,90mn) ipotizzando rispetto ai trend previsti nel piano per il biennio 2019-2020ulteriori riduzioni annue di 0,2p.p. del fatturato pubblicitario cartaceo e di 0,3p.p. delfatturato diffusionale cartaceo, a parità di andamento dei costi. In alternativa, assumendocome valide le ipotesi del piano 2018-2020, il valore d’uso recuperabile della CGU “LaRepubblica” risulterebbe uguale al suo valore contabile ipotizzando un tasso di attualizzazionedei flussi previsti (wacc) pari al 6,87%, rispetto al 6,58% utilizzato nello scenario base;

• per la CGU “GEDI News Network Livorno” il valore d’uso risulterebbe uguale al suovalore contabile (€10,64mn) ipotizzando rispetto ai trend previsti nel piano per ilbiennio 2019-2020 ulteriori riduzioni annue di 1p.p. del fatturato pubblicitario e di0,8p.p. del fatturato diffusionale, a parità di andamento dei costi. In alternativa,assumendo come valide le ipotesi del piano 2018-2020, il valore d’uso recuperabile della

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CGU “GEDI News Network Livorno” risulterebbe uguale al suo valore contabile ipotiz-zando un tasso di attualizzazione dei flussi previsti (wacc) pari all’8,75% anziché al6,58% utilizzato nella versione base del test;

• per la CGU “GEDI News Network Nord-Est” il valore d’uso risulterebbe uguale al suo valorecontabile (€95,13mn) ipotizzando rispetto ai trend previsti nel piano per il biennio 2019-2020ulteriori riduzioni annue di 0,2p.p. del fatturato pubblicitario e di 0,2p.p. del fatturatodiffusionale, a parità di andamento dei costi. In alternativa, assumendo come valide le ipotesidel piano 2018-2020, il valore d’uso recuperabile della CGU “GEDI News Network Nord-Est” risulterebbe uguale al suo valore contabile ipotizzando un tasso di attualizzazione deiflussi previsti (wacc) pari al 6,73%, rispetto al 6,58% utilizzato nello scenario base;

• per la CGU “GEDI News Network Nord-Ovest” il valore d’uso risulterebbe uguale al suovalore contabile (€64,78mn) ipotizzando rispetto ai trend previsti nel piano per il biennio2019-2020 ulteriori riduzioni annue di 0,7p.p. del fatturato pubblicitario cartaceo e di0,6p.p. del fatturato diffusionale cartaceo, a parità di andamento dei costi. In alternativa,assumendo come valide le ipotesi del piano 2018-2020, il valore d’uso recuperabile dellaCGU “GEDI News Network Nord-Ovest” risulterebbe uguale al suo valore contabile ipo-tizzando un tasso di attualizzazione dei flussi previsti (wacc) pari al 7,77%, rispetto al6,58% utilizzato nella versione base del test.

Impairment test di secondo livelloL’impairment test di secondo livello è richiesto dallo IAS 36 in presenza di costi e/o di attivitànon allocate alle CGU.Nel caso del Gruppo GEDI, inoltre, la capitalizzane di mercato alla data di bilancio risultainferiore al patrimonio netto di gruppo e pertanto il test di impairment di secondo livello èstato finalizzato anche alla verifica di recuperabilità del patrimonio netto dell’intero gruppo. L’impairment test di secondo livello è stato effettuato considerando la sommatoria dei flussidi cassa delle singole CGU già considerate in sede di impairment di primo livello, oltre allavalutazione dei costi non allocati. Ciò ha comportato la stima del valore attuale dei costi cor-porate (non allocati alle CGU); il valore attuale di tali costi è stato considerato a riduzionedel valore globale del Gruppo nel suo complesso ed è stato stimato utilizzando flussi nettoimposte ed un tasso di attualizzazione netto imposte analogo a quello utilizzato per il test diI livello.Per la proiezione dei costi corporate e la determinazione dei flussi di cassa sono stati utilizzaticriteri in linea con quelli applicati ai fini dell’impairment test di primo livello in termini diorizzonte di previsione esplicita e in termini di crescita (oltre l’orizzonte di previsione esplicita).Per il calcolo del valore d’uso sono stati presi a riferimento i flussi di cassa operativi al nettodelle imposte dell’intero Gruppo, desumibili dal piano elaborato per gli anni 2018-2020; perla proiezione dei relativi flussi di cassa è stato utilizzato un tasso netto imposte, pari al 6,58%e un tasso di crescita pari a zero. In particolare, nell’arco di piano si è assunta una progressivariduzione dei costi corporate, tra i quali anche i costi di gestione e amministrazione(consulenze, affitti, spese viaggi, ecc.), analogamente a quanto già realizzato dal Gruppo nelcorso degli ultimi anni.Dalla procedura di impairment svolta a livello dell’entità nel suo insieme non sono emerseperdite di valore.

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Altre immobilizzazioni immaterialiSi riporta nella successiva tabella l’evidenza della vita utile e della relativa aliquota d’ammor-tamento per le varie classi di immobilizzazioni immateriali a vita utile definita.

Vita utile AliquotaDiritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 2-3 anni 33,33%-50,00%Concessioni e licenze 3-5 anni 20,00%-33,33%Altre immobilizzazioni immateriali 3-6 anni 16,67%-33,33%

La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 31/12/2017Situazione iniziale Costo originario 1.711Fondi ammortamento, svalutazioni (1.680)Saldo iniziale 31MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 395Decrementi (516)Riclassifiche (22)Aggregazioni (9.206)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (437)Decrementi 377Riclassifiche 22Aggregazioni (8.551)Situazione finale Costo originario 10.774Fondi ammortamento, svalutazioni (10.269)Saldo finale 505

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Concessioni e licenze 31/12/2017Situazione iniziale Costo originario 49.559Fondi ammortamento, svalutazioni (45.890)Saldo iniziale 3.669MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 4.548Decrementi (129)Riclassifiche 29Aggregazioni 7.166MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (2.387)Decrementi 129Riclassifiche (108)Aggregazioni (5.931)Situazione finale Costo originario 61.173Fondi ammortamento, svalutazioni (54.187)Saldo finale 6.986

Immobilizzazioni immateriali in corso31/12/2017

Situazione inizialeCosto originario 9Saldo iniziale 9MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 1.500Decrementi (2)Situazione finaleCosto originario 1.507Saldo finale 1.507

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Altre immobilizzazioni immateriali31/12/2017

Situazione inizialeCosto originario 3.742Fondi ammortamento, svalutazioni (3.742)Saldo iniziale -MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 6Decrementi -Riclassifiche (6)MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (77)Decrementi -Riclassifiche 77Situazione finaleCosto originario 3.742Fondi ammortamento, svalutazioni (3.742)Saldo finale -

Immobilizzazioni materiali (2)Si riporta il dettaglio della presente categoria.

31/12/2016 31/12/2017Terreni 6.872 6.220

Fabbricati ed edifici 27.841 26.336

Migliorie su beni di terzi 5.919 8.351

Impianti e macchinari 38.291 43.070

Attrezzature industriali e commerciali 991 1.086

Mobili, dotazioni, automezzi 3.683 4.739

Immobilizzazioni materiali in corso 239 422

Altri beni 87 335

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 83.923 90.559

Al 31 dicembre 2017 le immobilizzazioni materiali ammontano a 90.559 migliaia di euro, conun incremento di 6.636 migliaia di euro rispetto alla fine del 2016 quale effetto, in aumento,del consolidamento al 30 giugno 2017 del Gruppo ITEDI per 21.206 migliaia di euro e di inve-stimenti netti pari a 7.099 migliaia di euro e, in diminuzione, di ammortamenti per 13.316migliaia di euro e di svalutazioni per 8.353 migliaia di euro relative ad impianti e macchinaridi stampa di stabilimenti oggetto di riorganizzazioni industriali pianificate.

Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che levite utili per categoria di beni e le rispettive aliquote d’ammortamento siano le seguenti.

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Vita utile AliquotaTerreni - -Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5/10 anni 20%/10%Rotative full color 20 anni 5%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà sonoesposte nei prospetti seguenti.

Terreni 31/12/2017

Situazione inizialeCosto originario 6.872

Saldo iniziale 6.872MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi -

Decrementi (653)

Riclassifiche 1

Situazione finaleCosto originario 6.220

Saldo finale 6.220

Fabbricati ed edifici31/12/2017

Situazione iniziale

Costo originario 50.448Fondi ammortamento, svalutazioni (22.607)Saldo iniziale 27.841MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 105Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (1.612)Decrementi 1Riclassifiche 1Situazione finaleCosto originario 50.553Fondi ammortamento, svalutazioni (24.217)Saldo finale 26.336

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Migliorie su beni di terzi 31/12//2017Situazione iniziale

Costo originario 42.615Fondi ammortamento, svalutazioni (36.696)Saldo iniziale 5.919MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 2.008Decrementi (181)Riclassifiche (8)Aggregazioni 7.160MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (1.455)Decrementi 3Riclassifiche 6Aggregazioni (5.101)Situazione finaleCosto originario 51.594Fondi ammortamento, svalutazioni (43.243)Saldo finale 8.351

Impianti e macchinari 31/12/2017Situazione iniziale Costo originario 190.455Fondi ammortamento, svalutazioni (152.164)Saldo iniziale 38.291MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 3.436Decrementi ( 80)Riclassifiche 124Aggregazioni 17.866MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (16.169) Decrementi 72Riclassifiche (4)Aggregazioni (466)Situazione finale Costo originario 211.801Fondi ammortamento, svalutazioni (168.731)Saldo finale 43.070

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Attrezzature industriali e commerciali 31/12/2017Situazione iniziale Costo originario 2.350Fondi ammortamento, svalutazioni (1.359)Saldo iniziale 991MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 17Decrementi (185)Riclassifiche (5)Aggregazioni 387MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (186)Decrementi 183Riclassifiche 10Aggregazioni (127)Situazione finale Costo originario 2.564Fondi ammortamento, svalutazioni (1.478)Saldo finale 1.086

Mobili, dotazioni, automezzi 31/12/2017Situazione iniziale Costo originario 85.496Fondi ammortamento, svalutazioni (81.813)Saldo iniziale 3.683MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 2.052Decrementi (1.252)Riclassifiche (3)Aggregazioni 8.465MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (1.984)Decrementi 1.247Riclassifiche 4Aggregazioni (7.473)Situazione finale Costo originario 94.758Fondi ammortamento, svalutazioni (90.019)Saldo finale 4.739

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Immobilizzazioni materiali in corso 31/12/2017Situazione iniziale Costo originario 239Saldo iniziale 239MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 293Decrementi -Riclassifiche (110)Situazione finale Costo originario 422Saldo finale 422

Altri beni 31/12/2017Situazione iniziale Costo originario 3.808Fondi ammortamento, svalutazioni (3.721)Saldo iniziale 87MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 26Decrementi (64)Aggregazioni 1.111MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (263)Decrementi 63Riclassifiche (9)Aggregazioni (616)Situazione finale Costo originario 4.881Fondi ammortamento, svalutazioni (4.546)Saldo finale 335

Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3)Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni valutate al PatrimonioNetto, nonché l’evoluzione della percentuale di possesso.

Percentuale di possesso 31/12/2016 31/12/2017

Le Scienze SpA* 50% 50%Editoriale Corriere Romagna Srl 49% 49%HuffingtonPost Italia Srl 49% 49%Editoriale Libertà SpA 35% 35%Altrimedia SpA 35% 35%Persidera SpA 30% 30%

* Società in joint venture

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Nelle tabelle successive vengono riportate le movimentazioni del valore delle partecipazionivalutate col metodo del Patrimonio Netto. Con riferimento alla quota di risultato di PersideraSpA di pertinenza del Gruppo, si ricorda che lo stesso include l’ammortamento del fair value dellefrequenze del digitale terrestre rilevate al momento dell’acquisizione della società collegata.

31/12/2016 Increm. Dividendi Risultato 31/12/2017Le Scienze SpA* 151 - (67) 19 103Editoriale Corriere Romagna Srl 3.264 - - 3 3.267HuffingtonPost Italia Srl 303 - - 68 371Editoriale Libertà SpA 13.951 - (280) 424 14.095Altrimedia SpA 733 - (35) 64 762Persidera SpA 110.649 - (3.900) (1.022) 105.727TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO 129.051 - (4.282) (444) 124.325* Società in joint venture

Al 31 dicembre 2017 le partecipazioni detenute in Persidera SpA, Editoriale Libertà SpA eEditoriale Corriere di Romagna Srl sono state sottoposte a impairment test, utilizzando nella deter-minazione sia del fair value che del valore d’uso metodologie e assunzioni analoghe a quelleadottate per le CGU del Gruppo tenendo conto degli specifici settori di attività di ciascuna società.Più precisamente, il valore recuperabile delle partecipazioni – termine di raffronto per accertarela presenza di impairment loss – è stato determinato, secondo le indicazioni dello IAS 36, nelmaggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso: il primo è stato stimatofacendo riferimento ai multipli di mercato (nel caso di Persidera su moltiplicatori direttidesumibili da società quotate comparabili); il secondo è stato quantificato sulla base dei flussiattesi dall’impresa partecipata, sulla base dei piani previsionali 2018-2020. Per tutte le partecipazioni il metodo di valutazione del recoverable amount si è quindi basatosul valore d’uso, in quanto superiore al fair value al netto dei costi di vendita. Per le partecipazioni detenute in Editoriale Libertà SpA e Editoriale Corriere di Romagna Srl conriferimento alla determinazione del valore d’uso sono state utilizzate le metodologie e le assunzionialla base della determinazione dei flussi di cassa analoghe a quelle descritte nella nota 12.1, iviincluse quelle relative al tasso di attualizzazione (wacc 6,58%) e all’andamento dei ricavi e dei costi.Per la Partecipazione in Persidera è stato, invece, utilizzato il piano previsionale 2017-2019 approvatodal Consiglio di Amministrazione di Persidera SpA in data 25 gennaio 2017. Tale piano è stato ritenutotuttora valido dal Consiglio di Amministrazione della società stessa. Il tasso di attualizzazione dei flussiprevisti è pari al 7,32% tenuto conto delle caratteristiche spe- cifiche del business e della società.Dall’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2017 sulle partecipazioni inPersidera SpA, Editoriale Corriere di Romagna Srl ed Editoriale Libertà SpA non è emersaalcuna riduzione del valore contabile.

Analisi di sensitivitàLe stime condotte sul valore recuperabile delle partecipazioni in imprese collegate mostranoheadroom (margine tra il valore recuperabile ed il valore contabile) non elevati. Per quelle par-tecipazioni in imprese collegate che presentano un valore rilevante ai fini del bilancioconsolidato del Gruppo si è provveduto ad effettuare un’analisi di sensitività dei risultati del-l’impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base. In particolare:

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• per la partecipazione in Persidera SpA il valore d’uso pro-quota risulterebbe uguale al suovalore contabile ipotizzando, a parità di altre condizioni un tasso di attualizzazione dei flussifinanziari previsti (wacc) pari all’8,3%, in lugo del 7,32% utlizzato;

• per la partecipazione in Editoriale Libertà, il valore d’uso pro-quota risulterebbe uguale alsuo valore contabile ipotizzando, a parità di altre condizioni, un tasso di attualizzazione deiflussi finanziari previsti ( wacc) pari al 6,84%, in luogo del 6,58% utlizzato;

Viene riportata infine la sintesi dei principali dati di bilancio delle suddette Partecipazioni.

Attività Passività 31/12/2016 31/12/2017 31/12/2016 31/12/2017Le Scienze SpA* 3.318 3.296 3.007 3.080Editoriale Corriere Romagna Srl 1.965 1.967 166 165HuffingtonPost Italia Srl 1.331 1.331 695 695Editoriale Libertà SpA 26.182 26.169 4.497 4.019Altrimedia SpA 4.241 4.275 2.419 2.370

* Società in joint venture

Ricavi Utili/(perdite) 2016 2017 2016 2017Le Scienze SpA* 3.251 3.023 135 39Editoriale Corriere Romagna Srl 187 175 15 3HuffingtonPost Italia Srl 1.990 1.990 125 121Editoriale Libertà SpA 11.870 12.016 1.165 1.265Altrimedia SpA 6.298 6.482 127 184

* Società in joint venture

La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di GEDI GruppoEditoriale SpA.Ai fini dell’IFRS 12 si riportano di seguito i dati economico-finanziari di Persidera SpA,collegata rilevante rispetto al totale delle attività consolidate.

Persidera SpA 31/12/2016 31/12/2017Attività non correnti 144.303 131.729Attività correnti 38.625 32.346Totale Attività 182.928 164.075Passività non correnti 49.199 34.843Passività correnti 31.579 29.246Totale Passività 80.778 64.089

2016 2017

Ricavi 80.804 72.614

Utile netto 15.370 10.771

Utile complessivo 15.416 10.744

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Al 31 dicembre 2017 le attività correnti della Persidera SpA includono disponibilità liquide emezzi equivalenti per 34 migliaia di euro, mentre le passività correnti includono passività finan-ziarie correnti per 17,5 milioni di euro. L’utile dell’esercizio 2017 include ammortamenti per 20,5 milioni di euro, oneri finanziari per0,9 milioni di euro e imposte sul reddito per 4,2 milioni di euro.La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di GEDI GruppoEditoriale SpA.

Altre partecipazioni (4)

Valore di carico al 31 dicembre 2016 3.348Acquisizioni e incrementi 6.960Cessioni e decrementi (50)Valore di carico al 31 dicembre 2017 10.258

Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria,l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.

Percentuale di possesso Valore di carico 31/12/2016 31/12/2017 31/12/2016 31/12/2017Radio Italia SpA - 10,00% - 6.500ANSA Soc. Coop.a r.l. 16,92% 20,59% 1.902 2.172D-Share Srl 10,96% 10,96% 1.000 1.000Telelibertà SpA 4,32% 4,32% 136 136Club Dab Italia Soc. Consortile p.A. 37,50% 37,50% 78 78Liguria Press Srl - 20,00% - 68Immobiliare Editori Giornali Srl 0,34% 7,96% 1 53Consorzio CSEDI - 11,11% - 30Consorzio Edicola Italiana 16,67% 33,33% 10 20Premium Publisher Network Consorzio 16,96% 23,96% 14 19FCA servizi per l’industria Soc.Consortile p.A. - 1,50% - 19Tavolo Editori Radio Srl 12,50% 12,50% 14 14Trento Press Service Srl - 1,60% - 4Gold 5 Srl 20,00% - 50 -Altre partecipazioni - - 143 145TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI 3.348 10.258

La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di GEDI GruppoEditoriale SpA.

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Crediti non correnti (5) 31/12/2016 31/12/2017Depositi cauzionali oltre 1 anno 889 500Altri crediti non correnti 1.109 900TOTALE CREDITI NON CORRENTI 1.998 1.400Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite (6) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita.

Imposte AnticipateImponibili per imposte anticipate

31/12/2016 31/12/2017Da fondi del personale 10.742 11.889Da fondi rischi 18.585 27.472Da svalutazione delle attività correnti 21.996 47.744Da svalutazione delle attività immobilizzate 11.514 20.161Da perdite fiscali di esercizi precedenti - 39.030 TOTALE 62.837 146.296

Attività per imposte anticipate 31/12/2016 31/12/2017Da fondi del personale 2.712 2.893 Da fondi rischi 4.893 7.379 Da svalutazione delle attività correnti 5.321 11.639 Da svalutazione delle attività immobilizzate 3.056 5.407 Da perdite fiscali di esercizi precedenti - 9.367 TOTALE 15.982 36.685

L’incremento di €20,7mn rispetto a fine 2016 è principalmente imputabile, oltre che alle imposteanticipate su differenze temporanee rilevate nel corso dell’esercizio per €7,3mn, al consolidamentoal 30 giugno 2017 delle imposte anticipate su differenze temporanee del Gruppo ITEDI per €7,6mn,e ad imposte anticipate su perdite fiscali del Gruppo ITEDI per €6,2mn rilevate, nell’ambito delcompletamento del processo di Purchase Price Allocation a diretta riduzione dell’avviamento.

Imposte DifferiteImponibili per imposte differite

31/12/2016 31/12/2017Da minore valutazione dei fondi del personale 3.568 3.395Da maggiore valutazione delle attività correnti 3 -Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 323.861 409.728 TOTALE 327.432 413.123

Passività per imposte differite 31/12/2016 31/12/2017Da minore valutazione dei fondi del personale 872 866Da maggiore valutazione delle attività correnti 1 -Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 88.267 112.609 TOTALE 89.140 113.475

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151Note illustrative al bilancio consolidato | GEDI Gruppo Editoriale |

L’incremento di 24.335 migliaia di euro delle passività per imposte differite è dovuto per22.685 migliaia di euro al consolidamento del Gruppo ITEDI al 30 giugno 2017.

31/12/2016 31/12/2017Imposte differite accreditate/addebitate 271 162TOT. RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO 271 162

Rimanenze (7) 31/12/2016 31/12/2017 Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 7.614 (260) 7.354 8.516 (82) 8.434Materiali di stampa (materie prime) 2.493 - 2.493 3.447 - 3.447Pubblicazioni testate (prodotti finiti) 45 - 45 129 - 129Pubblicazioni opzionali (prodotti finiti) 71 (7) 64 116 (7) 109Prodotti opzionali resi (prodotti finiti) 2.783 (2.506) 277 1.911 (1.719) 192Altre merci 63 (63) - 688 (63) 625TOTALE RIMANENZE 13.069 (2.836) 10.233 14.807 (1.871) 12.936

Al 31 dicembre 2017 la variazione delle rimanenze iscritta a conto economico è negativa per1.532 migliaia di euro (al 31 dicembre 2016 era negativa per 237 migliaia di euro), di cui 45migliaia di euro relativi alla variazione positiva delle rimanenze di prodotti inclusa nella voce“Variazione rimanenze prodotti” (al 31 dicembre 2016 tale variazione era negativa per 431migliaia di euro) e 1.577 migliaia di euro relativi alla variazione negativa delle rimanenze dicarta, materie prime, merci e materiale di stampa inclusa nella voce “Costi per acquisti” (a fineesercizio 2016 era positiva per 194 migliaia di euro).

Crediti commerciali (8) 31/12/2016 31/12/2017Clienti edicole e distributori 12.439 11.042Crediti verso clienti pubblicità e cambi merce 147.668 173.857Crediti verso clienti vari 12.840 21.368Crediti verso imprese del Gruppo 1.546 2.010TOTALE CREDITI COMMERCIALI 174.493 208.277

Il consolidamento del Gruppo ITEDI ha determinato un incremento dei crediti commerciali cheal 30 giugno 2017 era pari a 17.426 migliaia di euro.

I crediti verso imprese del Gruppo si riferiscono a crediti commerciali verso le società consolidatecon il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Altrimedia, HuffingtonPost Italia, Persidera).Per il dettaglio si rimanda alla tabella riportata in Nota 14.4.

Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2017 ammonta a 17.845 migliaia di euro (13.379migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

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31/12/2017

Saldo iniziale 13.379Svalutazioni 2.812Utilizzi (4.911)Aggregazioni 6.565Saldo finale 17.845

Crediti e altre attività finanziarie (9)

31/12/2016 31/12/2017Crediti finanziari 222 17.491TOTALE CREDITI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE 222 17.491

I crediti finanziari si riferiscono alla porzione di prezzo differito relativa all’operazione di cartola-rizzazione effettuata dalla controlalta A. Manzoni & C. SpA descritta alla Nota 11 a cui si rinvia.

Crediti tributari (10) 31/12/2016 31/12/2017Crediti verso l’Erario per Ires/Irap 2.590 5.052Crediti Ires verso controllanti 11.548 11.784Crediti verso l’Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 50 145Crediti verso l’Erario per IVA 327 731Altri crediti verso l’Erario 937 1.091TOTALE CREDITI TRIBUTARI 15.452 18.803

I crediti tributari ammontano a 18.803 migliaia di euro, registrando un incremento di 3.351migliaia di euro (di cui 661 migliaia di euro per effetto del consolidamento del Gruppo ITEDI)rispetto ai 15.452 migliaia di euro del 31 dicembre 2016.In ragione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile e liberato conl’atto di conferimento di ITEDI SpA del 27 giugno, CIR ha perduto il controllo di diritto di GEDIe, per l’effetto, è decaduto il consolidato fiscale di Gruppo a cui la Società aveva aderito preceden-temente aderito.Venendo meno il Consolidato Fiscale CIR è stata valutata positivamente l’opportunità di adottareun consolidato fiscale a livello di GEDI SpA e delle sue controllate per il triennio 2017-2019.

Altri crediti (11) 31/12/2016 31/12/2017Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 1.218 1.077Depositi cauzionali 63 475Anticipi a fornitori e agenti 2.453 6.348Crediti verso dipendenti e collaboratori 1.265 1.549Crediti per cessione partecipazioni - 7.000Altri crediti 18.353 14.112TOTALE ALTRI CREDITI 23.352 30.561

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Note illustrative al bilancio consolidato | GEDI Gruppo Editoriale | 153

Gli altri crediti si riferiscono principalmente ai diritti dei prodotti opzionali e dei programmiradiotelevisivi che verranno realizzati nei primi mesi del 2018.Il consolidamento al 30 giugno 2017 del Gruppo ITEDI ha determinato un incremento deglialtri crediti di 7.371 migliaia di euro.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12) 31/12/2016 31/12/2017Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 170 173Depositi su c/c presso banche e poste 148.259 63.122Denaro e valori in cassa 108 233Ratei attivi su depositi bancari e postali - (10)TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 148.537 63.345

Le disponibilità liquide si attestano a 63,3 milioni di euro registrando una flessione di 85,2 milionidi euro rispetto al 31 dicembre 2016: i pagamenti per la definizione del contenzioso fiscale, pari a€140,2mn, e gli esborsi per investimenti, pari a €13,1mn, sono stati parzialmente bilanciati dalpositivo flusso della gestione operativa, pari a €20,3mn, dalla liquidità apportata al 30 giugno2017 dal Gruppo ITEDI, pari a €9,0mn, e dalla liquidità generata dall’incremento dellosmobilizzo crediti da parte della controllata A.Manzoni&C., pari a €40,7mn.I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine e adaltra liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti ad un rischioirrilevante di variazione del loro valore. Tali depositi sono effettuati in relazione alle esigenzefinanziarie del Gruppo e sono remunerati ad un tasso fisso preventivamente concordato.

Passivo

Capitale sociale (13)Al 31 dicembre 2017 il capitale sociale ammonta a euro 76.303.571,85 ed è costituito da n.508.690.479 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2016 è incrementato nellamisura di euro 14.497.678,65 in ragione dell’operazione di aumento del capitale sociale, conesclusione del diritto d’opzione, deliberato dall’Assemblea dei Soci tenutasi in data 27 aprile2017. Tale aumento di capitale è stato effettuato a servizio dell’operazione di acquisizione delGruppo Itedi descritta alla Nota 10 cui si rinvia per tutti i dettagli.

31/12/2016 31/12/2017N° azioni deliberate 474.933.713 568.614.904N° azioni emesse 412.039.288 508.690.479 di cui: N° azioni proprie 21.395.616 21.850.609

Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Nonesistono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quantoprevisto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.

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Riserve (14) La composizione e la movimentazione delle La composizione e la movimentazione delle riservesono dettagliate nel “Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto”.Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazionedella Capogruppo ad effettuare acquisti di azioni ordinarie GEDI Gruppo Editoriale SpA, nelcorso dell’esercizio 2017 sono state acquistate n. 785.000 azioni per complessivi 565.876 migliaiaeuro e, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in portafoglioal 31 dicembre 2017 n. 21.850.609 azioni che rappresentano il 4,295% del capitale sociale.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti della Capogruppo e di societàcontrollate che ricoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani dicompensi basati su strumenti finanziari.In particolare i piani adottati hanno previsto in taluni casi l’attribuzione di diritti dipartecipazione al capitale (c.d. “stock option”) ed in altri casi l’attribuzione di diritti a riceveregratuitamente azioni ordinarie della Capogruppo (c.d. “stock grant”).Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo tra il 2001 e il 2010 prevedono la facoltà peri beneficiari di esercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito,un’opzione di sottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di appositedelibere. Le assemblee dei soci del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 18 aprile 2013, del16 aprile 2014, del 23 aprile 2015, del 21 aprile 2016 e del 27 aprile 2017 hanno deliberatol’attribuzione, rispettivamente, di un piano di stock grant 2011, di un piano di stock grant2012, di un piano di stock grant 2013, di un piano stock grant 2014, di un piano di stock grant2015, di un piano di stock grant 2016 e di un piano di stock grant 2017 quali strumenti diincentivazione e fidelizzazione del management del Gruppo.I piani di stock grant prevedono l’attribuzione a ciascuno dei partecipanti al Piano di un deter-minato numero di diritti condizionati (Unit) a ricevere azioni ordinarie già nel portafoglio dellaSocietà (azioni proprie): le Units sono state attribuite a titolo gratuito, non sono trasferibili esono suddivise in due categorie: “Times-based Units”, la cui maturazione è subordinata al solodecorrere dei termini e “Performance Units”, la cui maturazione è subordinata al decorrere deitermini e al raggiungimento degli obiettivi di apprezzamento del valore delle azioni nonché adun ulteriore parametro di performance legato ai risultati economico finanziari del Gruppo.I relativi regolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzionie dei diritti in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.Nell’allegato 2) vengono riepilogate tutte le informazioni relative a ciascun piano di stockoption e stock grant in essere al 31 dicembre 2017. In particolare si evidenzia che, così comeindicato nell’Allegato 2), ad oggi le opzioni di sottoscrizione della Società ancora valide, manon esercitate, ammontano a 7.874.850 pari all’1,548% del totale delle azioni attualmentecomponenti il capitale sociale.Per la descrizione dei piani di stock option (2002-2010) si rimanda a quanto riportato nellasezione “Informativa ai sensi del Regolamento Consob n.11971”, mentre vengono di seguitoriportate le descrizioni dei piani di stock grant 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017.

Piano di Stock Grant 2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017I Consigli di Amministrazione del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 27 giugno 2013,del 16 aprile 2014, del 23 aprile 2015, del 21 aprile 2016 e del 26 luglio 2017, avvalendosi

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delle deleghe conferitegli dall’Assemblea degli azionisti tenutesi nella medesima data,eccezion fatta per l’Assemblea dell’anno 2013, tenutasi invece in data 18 aprile 2013 e l’As-semblea dell’anno 2017 tenutasi in data 27 aprile 2017, hanno deliberato, rispettivamente,l’approvazione del piano di stock grant 2011, del piano di stock grant 2012, del piano distock grant 2013, del piano stock grant 2014, del piano stock grant 2015, del piano stockgrant 2016 e del piano stock grant 2017 come da proposta del Comitato di Nomine e Remu-nerazione, da riservare all’Amministratore Delegato della Società (esclusivamente inriferimento ai piani di stock grant 2011 e 2012) e a dipendenti della Capogruppo e di suecontrollate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal Testo Unicodelle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmetica semplicedei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese che precede ladata di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.410.000Units suddivise tra Time-based Units (n. 705.000) e Performance Units (n. 705.000).Le Time-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazionea titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2013. Le Performance Units, che sarebbero dovute maturare allemedesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione chevenissero raggiunti target di performance aziendale e azionaria, non sono mai state maturate.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 146.723 Time-basedUnits; sono state esercitate 3.750 Time-based Units.Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,98, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.897.500 Units suddivise tra Time-based Units (n. 948.750) e Performance Units (n. 948.750).Le Time-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partiredal 24 aprile 2014. Le Performance Units che sarebbero dovute maturare alle medesime date dimaturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che venissero raggiunti targetdi performance aziendale e azionaria, sono state in parte maturate ed in parte non maturate.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 340.781 Time-based Unitse 138.927 Performance Units; sono state esercitate 8.125 Time- based Units e 3.125Performance Units.Il 27 giugno 2013, al prezzo di euro 0,83 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.395.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 697.500) e Performance Units (n. 697.500).Le Time-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazionea titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totalea partire dal 28 giugno 2015. Le Performance Units che sarebbero dovute maturare allemedesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione chevenissero raggiunti target di performance aziendale e azionaria, sono state in parte maturateed in parte non maturate.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 262.819 Time-based Unitse 182.529 Performance Units; sono state esercitate 98.740 Time- based Units e 29.066Performance Units; sono scadute nel corso dell’esercizio 172.465 Performance Units.Il 16 aprile 2014, al prezzo di euro 1,70, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.450.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 725.000) e Performance Units (n. 725.000).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del

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relativo totale a partire dal 16 aprile 2016. Le Performance Units ad oggi non ancora maturate,matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo acondizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 337.492 Time-based Unitse 541.252 Performance Units; sono state esercitate 131.883 Time- based Units.Il 23 aprile 2015, al prezzo di euro 1,2355, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.420.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 710.000) e Performance Units (n. 710.000).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 23 aprile 2017. Le Performance Units ad oggi non ancora maturate,matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo acondizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 469.682 Time-based Units e525.000 Performance Units; sono state esercitate nel corso dell’esercizio 55.318 Time- based Units.Il 21 aprile 2016, al prezzo di euro 0,9531, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.315.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 657.500) e Performance Units (n. 657.500).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazionea titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2018. Le Performance Units non matureranno non essendosi verificata lacondizione prevista nel Piano ai fini della maturazione.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 555.000 Time-based Unitse sono scadute 555.000 Performance Units.Il 26 luglio 2017, al prezzo di euro 0,7785, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.465.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 732.500) e Performance Units (n. 732.500).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazionea titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 26 luglio 2019. Le Performance Units matureranno alle medesime date dimaturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiuntitarget di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2017 a termine di regolamento, sono in circolazione 707.500 Time-based Unitse 707.500 Performance Units.

****

Ai fini della valutazione delle opzioni assegnate con i piani adottati dal Gruppo è statautilizzata la procedura numerica degli alberi binomiali. Tale metodologia, largamente in usoper valutare le opzioni finanziarie secondo l’approccio stocastico, fa riferimento ai modellidiscreti “binomiali”, elaborati a partire dal 1979 da Cox, Rubinstein e Ross, con l’intento difornire una generalizzazione del modello di Black e Scholes.Le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option sonoriassunte nel prospetto seguente.

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Piano 2006 II tranche Prezzo medio di esercizio 3,96

Volatilità attesa * 16,56%

Tasso free risk 4,10%

Fair value 0,6938

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Mentre le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option2017 sono riassunte nel prospetto seguente.

Piano Straordinario 2009 Piano Ordinario 2009 Piano Ordinario 2010 I tranche II tranche III tranche IV tranche I tranche II tranche I tranche II tranchePrezzo medio di esercizio 3,84 3,60 2,22 1,37 1,00 1,86 2,25 1,58

Volatilità attesa * 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 33,23% 29,98%

Tasso free risk 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 3,19% 2,60%

Fair value 0,1596 0,1699 0,2404 0,2404 0,5431 0,8927 0,5361 0,3815

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2011 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,81 1,81Volatilità attesa * 40,81% 40,81%Tasso free risk 3,63% 3,63%Fair value medio 1,8357 1,6627*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2012 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,98 0,98

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 1,62% 1,62%

Fair value medio 0,7546 0,6718

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2013 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,83 0,83

Volatilità attesa * 35,00% 35,00%

Tasso free risk 1,42% 1,42%

Fair value medio 0,7875 0,6631

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

157Note illustrative al bilancio consolidato | GEDI Gruppo Editoriale |

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Stock Grant 2014 Time based Units Performance Unitsiniziale 1,70 1,70

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 1,04% 1,04%

Fair value medio 1,5785 1,4501

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2015 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,24 1,24

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 0,5% 0,5%

Fair value medio 1,1900 0,8861

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2016 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,95 0,95

Volatilità attesa* 39,6% 39,6%

Tasso free risk 0,18% 0,18%

Fair value medio 0,9840 0,7508

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2017 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,78 0,78

Volatilità attesa* 40,00% 40,00%

Tasso free risk 0,18% 0,18%

Fair value medio 0,7681 0,5782

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Al 31 dicembre 2017, il costo complessivo rilevato in bilancio derivante dai piani di opzioniammonta a 734 migliaia di euro (1.131 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

Patrimonio netto di terzi (15)

31/12/2016 31/12/2017GEDI News Network SpA 426 373Mo-Net Srl 61 129TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 487 502

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Debiti finanziari (16)

Debiti finanziari non correntiscadenza scadenza

31/12/2016 31/12/2017 1-5 anni oltre 5 anni

Obbligazioni 83.526 87.906 87.906 -Debiti verso banche - 7.745 7.745 -TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 83.526 95.651 95.651 -

Debiti finanziari correnti 31/12/2016 31/12/2017Obbligazioni 5.394 5.795Debiti in c/c verso le banche 39 51Debiti per finanziamenti da banche - 1.101Debiti verso altri finanziatori 28.135 93.513TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 33.568 100.460

Al 31 dicembre 2017 il valore del Prestito Obbligazionario equity linked ammonta complessi-vamente a 93.701 migliaia di euro. Al 31 dicembre 2016 l’ammontare complessivo del debitoera pari a 88.920 migliaia di euro. Per i dettagli in merito alle caratteristiche del prestito e allarilevazione in bilancio si rinvia a quanto descritto nella nota 11.I debiti finanziari verso altri finanziatori includono, prevalentemente, debiti per la cessione pro solvendodi crediti commerciali. A partire dall’esercizio 2014 la concessionaria di pubblicità del Gruppo hainfatti consolidato le operazioni di Factoring (pro solvendo) con primari istituti di credito quali:• UniCredit Factoring SpA, per un fido di euro 30 milioni, utilizzato al 31 dicembre 2017 per 28.720migliaia di euro, con un tasso annuo pari all’Euribor 3 mesi più 1,1%, oltre a commissioni flat dello0,258% sul valore del portafoglio ceduto, a tempo indeterminato con facoltà di recesso senza preavviso;

• Société Général Factoring SpA, per un fido di euro 20 milioni, utilizzato al 31 dicembre 2017per 19.480 migliaia di euro, con un tasso annuo pari all’Euribor 3 mesi più 1,5% (1% dadicembre 2017) oltre a commissioni flat dello 0,18% sul valore del portafoglio ceduto, atempo indeterminato con facoltà di recesso senza preavviso.

I debiti verso altri finanziatori includono, inoltre, debiti verso Diamante SPV Srl per 44.633migliaia di euro legati all’operazione di cartolarizzazione come illustrato nella Nota 11.Il valore del debito al 31 dicembre 2017 è di 28.720 migliaia di euro verso UniCredit Factoring SpA,di 19.480 migliaia di euro verso Société Général Factoring SpA. A tali cessioni si aggiungono i creditioggetto di cartolarizzazione nell’operazione con Diamante SPV Srl per 44.633 migliaia di euro.

Riconciliazione delle passività finanziarie rilevate nella gestione finanziaria

Debiti verso le Totale Prestito banche per mutui Altri debiti passività obbligazionario e finanziamenti finanziari* finanziarieSaldo al 31/12/2016 88.920 - 27.913 116.833Flussi di cassa - (467) 40.659 40.192Altre variazioni: Acquisizione di Itedi - 9.313 7.450 16.763Variazione del fair value e del costo ammortizzato 4.781 - - 4.781Saldo al 31/12/2017 93.701 8.846 76.022 178.569* Debiti di Factoring al netto dei crediti correlati.

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Fondi per rischi e oneri (17) Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente.

Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale di cui di cui non legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi corrente corrente contrattualiSaldo iniziale 10.703 4.032 7.580 45.109 67.424 20.643 46.781Aggregazione 6.548 - 9.920 1.868 18.336 17.267 1.069Utilizzi/rilasci (4.836) (115) (9.439) (21.768) (36.234) (14.712) (21.522)Giroconti corrente/non corrente - - - - - 656 (656)Accantonamenti 2.456 - 2.281 2.102 6.839 3.602 3.237Variazione per attualizzazione 243 - - - 243 - 243Saldo finale 15.114 3.917 10.342 26.256 56.608 27.456 29.152

Parte non corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi contrattualiSaldo iniziale 6.008 4.032 - 36.741 46.781Aggregazione 1.069 - - - 1.069Utilizzi/rilasci (182) (115) - (21.225) (21.522)Giroconti corrente/non corrente (445) - - (211) (656)Accantonamenti 2.456 - - 781 3.237Variazione per attualizzazione 243 - - - 243Saldo finale 9.149 3.917 - 16.086 29.152

Parte corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi contrattualiSaldo iniziale 4.695 - 7.580 8.368 20.643Aggregazione 5.479 - 9.920 1.868 17.267Utilizzi/rilasci (4.654) - (9.439) (619) (14.712)Giroconti corrente/non corrente 445 - - 211 656Accantonamenti - - 2.281 1.321 3.602Saldo finale 5.965 - 10.342 11.149 27.456

Il consolidamento al 30 giugno 2017 del Gruppo ITEDI ha comportato un incremento deifondi per rischi e oneri correnti e non correnti pari complessivamente a 18.336 migliaia di euro.Le componenti di lungo termine dei fondi, con esclusione di quelle relative alle vertenze legali(che maturano interessi pari al tasso legale), sono state attualizzate ad un tasso pari al 5% allordo delle imposte (invariato rispetto al 31 dicembre 2016).

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I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuniper tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro edil rischio legato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazioneaziendale avviati in alcune società del Gruppo.

Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, davertenze fiscali per operazioni a premio e altri rischi.

La Capogruppo si è avvalsa della facoltà prevista dall’art.11 del DL. n. 50/2017 convertito dalla leggen. 96/2017 (di seguito il “Decreto”), di definire il contenzioso fiscale relativo a fatti risalenti all’esercizio1991 e oggetto della sentenza n. 64/9/2012 della Commissione Tributaria Regionale di Roma.Si ricorda che tale contenzioso riguardava accertamenti IRPEG e ILOR 1991 che diedero luogoai seguenti principali rilievi di natura antielusiva: • furono contestati dall’Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle operazioni di rior-ganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso conseguenti alla spartizione del GruppoMondadori (in particolare, i benefici emergenti dalla fusione per incorporazione di Editoriale LaRepubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamente ne assunse la denominazione);

• furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggettiesteri, in particolar modo quelli relativi al credito d’imposta sui dividendi ed alle relativeritenute subite, oltre che agli interessi maturati.

Su quest’ultimo capitolo, usufrutto di azioni, l’Amministrazione Finanziaria contestò la medesimafattispecie di beneficio anche per i tre periodi di imposta successivi. La Capogruppo, valutando ilrischio come “probabile” ha effettato negli esercizi precedenti specifici accantonamenti: al 31dicembre 2016 il fondo relativo a tale fattispecie ammontava a 35,5 milioni di euro. Si ricorda infineche, nel corso del 2012, a seguito di una sentenza favorevole della Corte di Cassazione con la qualeera stato estinto il processo, si era provveduto a rilasciare il fondo relativo all’annualità 1992. Sul primo capitolo, riguardante unicamente il 1991, la Commissione Tributaria Regionale, conla sentenza sopra menzionata, ha accolto la posizione dell’Amministrazione Finanziaria relati-vamente alla contestazione economicamente più rilevante, concernente le operazioni di riorga-nizzazione societaria, mentre ha respinto la contestazione relativa agli usufrutti. Tale sentenzaavrebbe dato luogo, sulla base delle valutazioni al 31 dicembre 2016, ad un importo di rischiomassimo pari a 376,6 milioni di euro (di cui maggiori imposte accertate per 121,4 milioni dieuro, interessi per 121,4 milioni di euro e sanzioni per 133,8 milioni di euro).La Capogruppo, pur ribadendo la propria convinzione quanto alla legittimità civilistico-tributaria dell’operazione oggetto di censura da parte dell’Amministrazione Finanziaria, hadeliberato nel corso del 2017 di avvalersi della facoltà offerta dal Decreto di addivenire alladefinizione agevolata della predetta controversia.Tale adesione comporta per la Capogruppo il pagamento di un importo complessivo pari a 175,3milioni di euro, di cui 140,2 milioni di euro già versati nel corso del 2017 mentre i restanti 35,1milioni di euro saranno pagati entro il 30 giugno 2018. Contestualmente il fondo rischi è statoridotto di 20,8 milioni di euro relativi al capitolo “usufrutti” oggetto di definizione della lite. Ilvalore del fondo rischi si attesta al 31 dicembre 2018 a 14,7 milioni di euro anche a seguito diun accantonamento di 78 migliaia di euro per tenere conto degli interessi maturati.

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TFR e altri fondi per il personale (18)Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di50 dipendenti e maturato al 31 dicembre 2017 per le altre, nonché il fondo Indennità fissa peri dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono statideterminati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valoreattuale dell’obbligazione legale futura.

Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDITasso annuo tecnico di attualizzazione 1,30% 1,30%Tasso annuo di inflazione 1,5% 1,5%Tasso annuo aumento retribuzioni* 1,5% 1,5%*in base alla categoria

Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria sono stati così determinati.

Fondo Trattamento Fine Rapporto 31/12/2017Saldo iniziale 41.192Aggregazioni / (Disaggregazioni) 12.012Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 36Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) 767Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) 87Incremento per interessi finanziari (interest cost) 517Benefici pagati (3.659)Saldo finale 50.952

Altri fondi per il personale 31/12/2017Saldo iniziale 6.644Aggregazioni / (Disaggregazioni) 1.960Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 201Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) (176)Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) (1)Incremento per interessi finanziari (interest cost) 60Benefici pagati (443)Saldo finale 8.245

Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito.

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Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio 2016 2017 31/12/2016 31/12/2017

Giornalisti 971 972 832 1.111Operai 151 185 171 195Impiegati 929 922 829 997Dirigenti 67 67 65 67Contratti a termine 54 68 43 75TOTALE 2.172 2.214 1.940 2.445

Debiti commerciali (19)

31/12/2016 31/12/2017Debiti verso fornitori:• carta 5.451 6.009• stampa 6.914 5.915• trasporti e distribuzione 2.609 2.096• investimenti 3.811 5.095• promozioni 5.819 4.328• prodotti opzionali 4.354 4.776• collaboratori 4.289 3.768• diversi redazionali 3.808 2.476• utenze e manutenzioni 4.765 3.049• altri fornitori 50.389 70.718Debiti per acconti 165 2.221Debiti verso imprese del Gruppo 3.627 2.743TOTALE DEBITI COMMERCIALI 96.001 113.194

I debiti verso imprese del Gruppo, pari a 2.752 migliaia di euro, si riferiscono a debiti commercialiverso le società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Altrimedia, Huf-fingtonPost Italia e Persidera). Per il dettaglio si rimanda alla tabella in Nota 14.4. I debiti commerciali sono normalmente regolati a 60/90 giorni. Il consolidamento del Gruppo ITEDI ha comportato un incremento dei debiti commerciali paria 17.934 migliaia di euro.

Debiti tributari (20)

31/12/2016 31/12/2017Debiti per Irap 1.226 1.507Debiti per ritenute e IRPEF 7.845 8.631Debiti verso l’Erario per IVA 873 683Altri debiti tributari 79 35.108TOTALE DEBITI TRIBUTARI 10.023 45.929

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Altri debiti (21)

31/12/2016 31/12/2017Debiti vs istituti previdenziali e sicurezza sociale 16.363 20.343Debiti vs il personale per ferie 9.131 8.449Debiti vs il personale diversi 11.508 12.366Debiti vs amministratori e sindaci 142 183Ratei passivi 2.039 2.066Debiti per abbonamenti 5.453 4.729Debiti per contributi Legge 62/2001 442 93Altri debiti 5.768 10.548TOTALE ALTRI DEBITI 50.846 58.777

13. Note relative al Conto Economico Consolidato

Ricavi (22)

2016 2017Ricavi da pubblicazioni 229.060 224.735Ricavi da pubblicità 343.008 390.089Lavorazioni c/terzi per stampa 1.182 4.939Ricavi da vendita scarti e rese 1.518 1.936Ricavi da vendita servizi internet e mobile 1.643 2.231Ricavi cessione diritti e marchi 1.136 512Ricavi da vendita contenuti 2.824 2.192Ricavi da vendita altri servizi 5.109 7.090Ricavi da vendita altri prodotti e merci 32 19TOTALE RICAVI 585.512 633.743

I ricavi, pari a 633.743 migliaia di euro, hanno registrato un incremento dell’8,2% rispetto al2016 (585.512 migliaia di euro). Per maggiori dettagli sull’andamento dei ricavi si rimanda aquanto esposto nella relazione sulla Gestione.

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Altri proventi operativi (23)

2016 2017 Contributi 847 143Fitti attivi 3 2Plusvalenze cessioni cespiti 1.009 580Sopravvenienze attive 4.193 7.148Altri proventi 2.579 2.919TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 8.631 10.792

Costi per acquisti (24)

2016 2017

Carta testate, promozioni e pubblicazioni opzionali 36.584 34.494

Materiali per la stampa 12.924 12.116

Acquisto pubblicazioni opzionali 4.370 4.015

Materiali di consumo 1.639 1.863

Altre merci 172 191

Variazione rimanenze materie prime e merci (194) 1.577TOTALE COSTI PER ACQUISTI 55.495 54.256

Costi per servizi (25)

2016 2017Stampa e altre lavorazioni presso terzi 20.424 17.591Distribuzione 18.087 17.187Diritti di riproduzione, SIAE e altri 9.171 8.024Promozioni 15.703 15.454Canoni editore 43.033 87.375Provvigioni agenti e agenzie 23.621 26.271Costi redazionali 48.960 49.495Produzioni radio e Tv 292 561Consulenze 10.241 11.550Spese viaggi e soggiorni 7.473 7.969Telefoniche e trasmissione dati 2.621 2.707Manutenzioni e utenze 16.235 17.017Gestione impianti e tecnologie 11.477 7.941Fitti passivi 13.663 16.678Vigilanza, pulizia e smaltimento rifiuti 3.112 2.966Altri costi per servizi 21.583 22.916TOTALE COSTI PER SERVIZI 265.696 311.702

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I canoni editore, che ammontano a 87.375 migliaia di euro, includono le quote di fatturato pub-blicitario retrocesse dalla concessionaria del Gruppo, A. Manzoni&C., agli editori terzi.L’incremento di 44.342 migliaia di euro rispetto al 2016 è dovuto principalmente all’acquisizionedelle nuove concessioni di Radio Italia e delle testate La Stampa e il Secolo XIX per lapubblicità nazionale dei primi sei mesi dell’anno.

Altri oneri operativi (26)

2016 2017 Accantonamento fondi rischi e oneri 4.569 4.558Imposte e tasse accessorie 2.016 2.061Spese di rappresentanza e omaggi 422 452Quote associative 2.629 2.564Transazioni e risarcimenti 466 228Sopravvenienze passive 1.407 2.091Svalutazioni e perdite su crediti 2.681 1.651Minusvalenze cessione cespiti 19 12Altri oneri operativi 381 425TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 14.590 14.042

Costi per il personale (27)

2016 2017 Salari e stipendi 192.709 194.671Accantonamento per TFR 10.451 10.705Accantonamento trattamento di quiescenza e simili (40) 201Accantonamento per ferie (418) (1.082)Stock Grant 1.131 734Incentivi all’esodo 7.240 2.807Altri costi del personale 3.152 3.295TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 214.225 211.331

Ammortamenti e svalutazioni (28)

2016 2017 Ammortamento immobilizzazioni immateriali 1.612 2.900Ammortamento immobilizzazioni materiali 13.303 13.316Svalutazione immobilizzazioni immateriali 4.440 1Svalutazione immobilizzazioni materiali 1.965 8.353TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 21.320 24.570

Nel 2016 la voce svalutazioni immobilizzazioni immateriali si riferiva alla svalutazione del valoredella CGU “Finegil Editoriale Livorno” a seguito dell’impairment test.

La voce svalutazioni immobilizzazioni materiali si riferisce a svalutazioni di impianti e macchinaridi stampa.

166 | GEDI Gruppo Editoriale | Note illustrative al bilancio consolidato

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Proventi/(oneri) finanziari netti (29)

2016 2017 Dividendi - -Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 197 154Utile su cambi 83 55Altri proventi finanziari 74 42Proventi finanziari 354 251Interessi passivi su c/c bancari (1) -Spese bancarie accessorie (672) (744)Interessi passivi su prestiti obbligazionari (7.029) (7.399)Interessi su mutui e finanziamenti (452) (567)Perdite su cambi (93) (44)Oneri finanziari da applicazione IAS (1.175) (820)Altri oneri finanziari (119) (53)Oneri finanziari (9.541) (9.627)Plusvalenze da cessione partecipazioni 2.488 208Svalutazioni e perdite su partecipazioni (108) -Rivalutazioni di partecipazioni - 28TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (6.807) (9.140)

Nel 2016 la voce plusvalenze da cessione partecipazioni si riferiva alla plusvalenza realizzata aseguito delle cessioni de Il Centro e de La Città e della partecipazione di Seta.

Imposte (30)2016 2017

Imposte correnti (2.128) (1.773)Imposte differite e anticipate (5.649) 5.834(Proventi)/Oneri fiscali esercizi precedenti (347) (154.573)TOTALE IMPOSTE (8.124) (150.512)

Il sensibile incremento delle imposte rispetto al precedente esercizio è da imputarsi agli effettidella definizione delle liti fiscali (per il cui approfondimento si rimanda al commento deifondi rischi): in particolare l’onere fiscale è stato pari a 175.341 migliaia di euro (di cui128.233 migliaia di euro a titolo di imposta e 47.108 migliaia di euro a titolo di interessi).La definizione ha permesso di rilasciare fondi precedentemente accantonati per complessivi20.847 migliaia di euro. Sono stati inoltre stanziati 78 migliaia di euro per tenere conto degliinteressi maturati su rischi di natura fiscale. La deducibilità della quota di interessi per47.108 migliaia di euro ha avuto un effetto positivo complessivo pari a 11.304 migliaia dieuro, di cui 2.322 migliaia di euro a titolo di imposte correnti e 8.984 migliaia di euro atitolo di imposte anticipate.In ragione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile e liberatocon l’atto di conferimento di ITEDI SpA del 27 giugno, CIR ha perduto il controllo di dirittodi GEDI e, per l’effetto, è decaduto il consolidato fiscale di Gruppo a cui la Capogruppo avevaaderito per il triennio 2016-2018.

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Venendo meno il Consolidato Fiscale CIR è stata valutata positivamente l’opportunità diadottare un consolidato fiscale a livello di GEDI SpA e delle sue controllate (il “Gruppo GEDI”o il “Gruppo”) in base alle disposizioni contenute negli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 22dicembre 1986, n. 917. L’applicazione di tale regime ha richiesto l’esercizio di un’espressaopzione congiuntamente da parte della società controllante e di ciascuna società da essacontrollata, ai sensi dell’art. 120 del TUIR. L’opzione ha validità per il triennio 2017-2019.

Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra l’onere fiscale teorico, determinato conIres al 27,5% e Irap al 3,9%, e l’onere fiscale effettivo.

2016 20171) Utile ante imposte risultante da bilancio 16.595 27.2562) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) 4.564 6.541b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 6.081 2.906c. Dividendi 358 349d. Proventi/contributi non tassabili (5.948) (5.048)e. Imposte (antic.)/diff. non accantonate negli anni precedenti - 9f. Effetto fiscale su decremento IRES (27) -g. Effetto netto definizione delle liti - 143.188

3) Imposte sul reddito (IRES) 5.028 147.9454) IRAP 2.749 2.4895) Oneri fiscali di esercizi precedenti 347 786) Totale imposte da bilancio 8.124 150.512Aliquota teorica 31,40% 27,90%

Quota dei terzi (31)Si riferisce alla quota di utile di spettanza dei soci terzi delle società GEDI News Network SpAe Mo-Net Srl.

Utile per azione (32)L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile al Gruppo peril numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendole azioni proprie).L’utile per azione diluito è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionistiordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante ilperiodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell’utile perazione base e diluito.

2016 2017Risultato del Gruppo 10.356 (123.336) N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 390.644 438.514Utile base per azione 0,027 (0,281)

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2016 2017Risultato del Gruppo 10.356 (123.336)N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 390.644 438.514N° opzioni (.000) 65.273 60.419Utile diluito per azione 0,023 (0,247)

Dividendi pagati (33)Nell’esercizio 2017 non sono stati distribuiti dividendi.

14. Altre informazioni

14.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Grupposecondo la Comunicazione Consob n. Dem/6064293 del 28 luglio 20016.

31/12/2016 31/12/2017 Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 170 173Denaro e disponibilità di banca 148.367 63.345Debiti per conti correnti bancari (39) (51)Disponibilità liquide nette 148.498 63.467Titoli e altre attività finanziarie 222 17.491Prestito obbligazionario (88.920) (93.701)Altri debiti verso le banche - (8.846)Altri debiti finanziari (28.135) (93.513)Altre attività (passività) finanziarie (116.833) (178.569)POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 31.665 (115.102)

Il peggioramento della Posizione Finanziaria Netta è interamente dovuto al pagamento delleprime due quote di quanto dovuto a seguito della definizione del contezioso fiscale, cosi comedescritto nella Nota 12.17, cui si rinvia.A tal riguardo, la decisione di aderire alla definizione della lite tributaria è stata assunta nellaconsapevolezza di disporre dei requisiti e dei mezzi per rendere tale esborso finanziariamenteed economicamente sostenibile, anche tenuto conto della posizione finanziaria netta positiva almomento del pagamento della prima rata avvenuto il 2 ottobre 2017. Le fonti di finanziamentosu cui il Gruppo fa affidamento, descritte analiticamente nella Nota 11, cui si rinvia, sono:

- fonti di finanziamento a breve, costituite dalle disponibilità liquide in essere al momentodella definizione della lite e dai contratti di smobilizzo crediti (factoring e cartolarizzazione)sottoscritti dalla controllata A.Manzoni&C. SpA;

- fonti di finanziamento a lungo, costituite dal Prestito Obbligazionario equity linked; inmerito a tale fonte, la cui scadenza è prevista per il 9 aprile 2019, la Capogruppo ha in corsotrattative avanzate con un pool di banche per la sottoscrizione di una linea Revolving CreditFacility di durata pluriennale.

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14.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrentiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che l’Assembleastraordinaria del 27 aprile 2017 ha deliberato in merito ad un’operazione di aumento delcapitale sociale riservato in sottoscrizione a Fiat Chrysler Automobiles N.V. (“FCA”) e ad ItalPress Holding SpA (“IPH”), liberato da queste ultime in data 27 giugno 2017 con ilconferimento in natura di partecipazioni azionarie complessivamente rappresentative di tuttoil capitale sociale di Italiana Editrice SpA (“ITEDI”). Per effetto di tale operazione, in data 27giugno 2017 è stato acquisito il controllo di ITEDI e delle società da questa controllate.

14.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizioil Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dallaComunicazione stessa.

14.4 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate,rientrano nella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato.In particolare si segnala che la conclusione di operazioni con parti correlate è disciplinata dauna apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione e descritta nella relazioneannuale sul Governo Societario riportata in una apposita sezione del presente bilancio al 31dicembre 2017 e disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Italiana SpA. Inparticolare GEDI Gruppo Editoriale SpA intrattiene con le società controllate e collegate siarapporti commerciali sia rapporti di prestazioni di servizi e di consulenza operativa efinanziaria. Tra i rapporti commerciali più rilevanti si ricordano quelli con le controllate A.Manzoni&C. SpA, concessionaria per la vendita degli spazi pubblicitari, con GEDIDistribuzione SpA per la gestione della distribuzione a livello nazionale, con GEDI Digital Srlper la gestione tecnica dei siti e GEDI Printing SpA per l’attività di stampa. Inoltre, la Societàgestisce un servizio accentrato di tesoreria cui partecipano tutte le società controllate. GEDI Gruppo Editoriale SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpAprestazioni di servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria efiscale. Si sottolinea che lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenutopreferibile rispetto ai servizi resi da terzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita neltempo della realtà aziendale e di mercato in cui GEDI Gruppo Editoriale SpA opera.Dall’esercizio 2004 GEDI Gruppo Editoriale SpA, così come la maggior parte delle societàda essa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Nel giugno 2016 è statarinnovata l’adesione al consolidato fiscale per il triennio 2016-2018. In ragione dell’aumentodi capitale deliberato dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile e liberato con l’atto diconferimento di ITEDI SpA del 27 giugno, CIR ha perduto il controllo di diritto di GEDIe, per l’effetto, è decaduto il consolidato fiscale di Gruppo a cui la Società aveva aderito.Venendo meno il Consolidato Fiscale CIR è stata valutata positivamente l’opportunità diadottare un consolidato fiscale a livello di GEDI SpA e delle sue controllate. L’applicazionedi tale regime ha richiesto l’esercizio di un’espressa opzione congiuntamente da parte dellasocietà controllante e di ciascuna società da essa controllata, ai sensi dell’art. 120 del TUIR.L’opzione ha validità per il triennio 2017-2019.GEDI Gruppo Editoriale SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continuato adavvalersi della particolare disciplina dell’“IVA di Gruppo”.

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Per quanto riguarda, infine, i piani di compensi su strumenti finanziari riservati adamministratori e dipendenti delle società del Gruppo si rimanda alla nota 12.14 (Riserve).Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici,patrimoniali e finanziari tra GEDI Gruppo Editoriale SpA e le relative imprese correlate.

Rapporti di GEDI Gruppo Editoriale SpA con società correlate

Costi Ricavi Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti Garanzietrib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri comm.li prestate

SOCIETA' CONTROLLATEKsolutions SpA (in liquidazione) - - - - - 3 173 - - - - 9 -SOCIETA' COLLEGATELe Scienze SpA 207 1.274 - - - 67 - - 1.473 - - 827 -Persidera SpA 372 107 - - - 3.900 - - 2 - - 113 -HuffingtonPost Italia Srl 1.514 210 - - - - - - 126 - - 685 -Editoriale Libertà SpA - - - - - 280 - - 11 - - - -Altrimedia SpA 480 197 - - - 35 - - 60 - - 196 -SOCIETA' CONTROLLANTICIR SpA 885 301 - - - 29 - 11.784 338 - - 899 -Cofide SpA 132 11 - - - - - - - - - 14 -ALTRE SOCIETA' CORRELATESogefi SpA - 12 - - - - - - - - - - -

* In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate

14.5 Gestione dei rischiRischi connessi alle condizioni generali dell’economia e del settore editorialeL’esercizio 2017 ha riproposto per il settore editoriale andamenti ancora critici, con unulteriore calo della raccolta pubblicitaria su stampa e dinamiche diffusionali che confermanol’erosione riscontrata nel corso degli ultimi anni.Tale ambito strategico risulta essere tra i principali rischi a cui è esposto il Gruppo GEDI, con-siderata la forte concentrazione nel settore della stampa. L’attuale situazione d’incertezza sulloscenario di breve e medio periodo, che sta determinando il negativo andamento del fatturato pub-blicitario e diffusionale per il comparto stampa, rende peraltro più difficili la stime delle assunzioniriguardanti l’andamento futuro. Tali incertezze si riflettono, inter alia, sulle previsioni dei flussi dicassa utilizzati per la determinazione del valore d’uso delle cash generating units ai fini dellaverifica della recuperabilità dei valori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita edelle partecipazioni (con riferimento al bilancio di esercizio).All’interno del contesto generale del-l’economia si registrano primi segnali di ripresa, con un leggero incremento del PIL ed un miglio-ramento del clima di fiducia complessivo; ad oggi, tuttavia, non sussiste ancora un consolidamentoeffettivo della ripresa economica tale da determinare per il 2018 una netta inversione di tendenza.La persistenza delle difficoltà del mercato pubblicitario e, in particolare, del comparto stampa,hanno reso necessario per il Gruppo assumersi l’impegno di un ulteriore e costantecontenimento dei costi, trasversale a tutte le aree di business, e ciò anche al fine di sempremeglio garantire la continuità e lo sviluppo dei propri mezzi.

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Qualora il contesto macroeconomico e finanziario variasse in maniera non conforme alle stimee alle ipotesi formulate dal management in sede di predisposizione del Budget 2018 e del PianoTriennale 2018-2020, o qualora le società del Gruppo evidenziassero in futuro un peggioramentodella loro capacità di generare flussi finanziari rispetto alle previsioni su cui si basal’impairment test, potrebbe rendersi necessario apportare delle rettifiche al valore contabiledelle attività immateriali iscritte nel bilancio consolidato, con conseguente necessità di conta-bilizzare a conto economico delle svalutazioni di tali assets.

Rischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo ispirata a criteridi prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento eche prevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo. Tale policydelinea obiettivi, strategie, linee guida nonché modalità operative.Il Gruppo utilizza prevalentemente due canali per la provvista di mezzi finanziari: il mercatoobbligazionario internazionale e la cessione dei crediti della concessionaria A.Manzoni&C. SpA.tramite appositi contratti di Factoring e di Cartolarizzazione dei crediti. Per maggiori dettagli inmerito al Prestito Obbligazionario Convertibile equity linked si rimanda alla Nota 11. Con tali operazioni il Gruppo si è assicurato risorse finanziarie a breve e lungo termine tali daprevenire eventuali rischi di liquidità: inoltre, qualora fosse necessario il reperimento diulteriori risorse non coperte dal cash flow gestionale, il Gruppo potrà attingere ad una serie dilinee bancarie “uncommitted” non utilizzate. La Società, infine, ha in corso trattative avanzate con un pool di banche per la sottoscrizione diuna linea Revolving Credit Facility (“committed”) di durata pluriennale volta anche a garantirele risorse finanziarie al rimborso del Prestito Obbligazionario in scadenza il 9 aprile 2019.Per la gestione della finanza/tesoreria la Capogruppo GEDI Gruppo Editoriale SpA gestisce ecoordina un conto corrente infragruppo centralizzato, cui partecipano tutte le societàcontrollate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economico nei rapporti con le controparti eduna maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permette infatti una più efficace attivitàdi pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisce una maggiore omogeneità dellevarie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza il profilo di rischio del Gruppo nel suocomplesso, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattuale con il sistema bancario.

Rischio di prezzo Il Gruppo, operando nel settore della stampa, è un grande acquirente di carta. Al fine diottenere una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto alfine di rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenzatra le stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppoviene effettuata in modo centralizzato. Il Gruppo nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” in una percentuale del fabbisognoannuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuarenell’utilizzo di tali strumenti.

Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile a crediti commerciali e finanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale diparticolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di tale

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rischio, il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizia clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai creditifinanziari le operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sonoeffettuate unicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.Maggiori informazioni in merito ai rischi operativi di gestione ed ai rischi connessi allecondizioni generali dell’economia sono fornite nell’apposita sezione della Relazione delConsiglio di Amministrazione.

Categorie di attivita e passività finanziarie esposte in bilancio

Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2016 alla iniziale detenute per fino a per laATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza vendita

Attivo non correnteAltre partecipazioni (4) 3.348 - - - - 3.348 3.348 - - Altri crediti * (5) 1.998 - - 1.998 - - 1.998 3 - Attivo correnteCrediti commerciali (8) 174.493 - - 174.493 - - 174.493 (2.424) - Altri crediti * (11) 20.385 - - 20.385 - - 20.385 (257) - Crediti finanziari** (9) 222 - - 222 - - 222 - - Disponibilità liquide (12) 148.537 - - 148.537 - - 148.537 200 -

Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2016 alla iniziale detenute per ammortizzatoPASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Passivo non correntePrestiti obbligazionari (16) (83.526) - - (83.526) (97.617) - - Altri debiti finanziari (16) - - - - - - - Passivo correnteBanche c/c passivi (16) (39) - - (39) (39) (1) - Prestiti obbligazionari (16) (5.394) - - (5.394) (5.394) (7.029) - Altri debiti finanziari (16) (28.135) - - (28.135) (28.135) (452) - Debiti commerciali (19) (96.001) - - (96.001) (96.001) - -

* La voce non include i risconti attivi, né i creditit tributari.** Il fair value dei crediti finanziari per derivati 2014 era classificato nel "livello 2" IFRS 7 par. 27A.

Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2017 alla iniziale detenute per fino a per laATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza vendita

Attivo non correnteAltre partecipazioni (4) 10.258 - - - - 10.258 10.258 236 - Altri crediti * (5) 1.400 - - 1.400 - - 1.400 63 - Attivo correnteCrediti commerciali (8) 208.277 - - 208.277 - - 208.277 (2.812) - Altri crediti * (11) 25.079 - - 25.079 - - 25.079 (161) - Titoli (9) 16.333 - - - - 16.333 16.333 - - Crediti finanziari** (9) 1.158 - - 1.158 - - 1.158 - - Disponibilità liquide (12) 63.518 - - 63.518 - - 63.518 154 -

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174 | GEDI Gruppo Editoriale | Note illustrative al bilancio consolidato

Scadenze contrattuali delle passività finanziarie

ESERCIZIO 2016 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE

Prestito obbligazionario 1.298 1.319 2.617 100.403 - - - 105.637Altri debiti finanziari: 28.135 - - - - - - 28.135- Debiti verso banche per finanziamenti - - - - - - - -

- Debiti verso altri finanziatori 28.135 - - - - - - 28.135

Banche c/c passivi 39 - - - - - - 39Debiti commerciali 96.001 - - - - - - 96.001

TOTALE 125.473 1.319 2.617 100.403 - - - 229.812

ESERCIZIO 2017 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE

Prestito obbligazionario 1.298 1.319 100.403 - - - - 103.020 Altri debiti finanziari: 94.064 550 2.662 1.951 1.387 1.745 - 102.359 - Debiti verso banche per finanziamenti 551 550 2.662 1.951 1.387 1.745 - 8.846

- Debiti verso altri finanziatori 93.513 - - - - - - 93.513Banche c/c passivi 51 - - - - - - 51 Debiti commerciali 113.194 - - - - - - 113.194

TOTALE 208.607 1.869 103.065 1.951 1.387 1.745 - 318.624

Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2017 alla iniziale detenute per ammortizzatoPASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Passivo non correntePrestiti obbligazionari (16) (87.906) - - (87.906) (100.694) - - Altri debiti finanziari (16) (7.745) - - (7.745) (1.476) - - Passivo correnteBanche c/c passivi (16) (51) - - (51) (51) - - Prestiti obbligazionari (16) (5.795) - - (5.795) (5.795) (7.399) - Altri debiti finanziari (16) (94.614) - - (94.614) (93.938) (524) - Debiti commerciali (19) (113.194) - - (113.194) (113.194) - -

* La voce non include i risconti attivi, né i creditit tributari.** Il fair value dei crediti finanziari per derivati 2014 era classificato nel "livello 2" IFRS 7 par. 27A.

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175Note illustrative al bilancio consolidato | GEDI Gruppo Editoriale |

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Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito le tabellenelle quali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie, (ii) vieneriportato l’ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze contrattuali dellepassività finanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione Patri-moniale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valutazione del fair value.

14.7 ImpegniAl 31 dicembre 2017 il Gruppo ha impegni in essere per 21.186 migliaia di euro relativi a:• garanzie prestate dalla Capogruppo alle società facenti parti del pool IVA per 14.663

migliaia di euro;• contratti di acquisto di impianti ed altre attrezzature di stampa per 1.157 migliaia di euro,

per la Capogruppo;• altre garanzie per 5.366 migliaia di euro che si riferiscono principalmente alle fidejussioni della

Capogruppo, della controllata GEDI News Network divisone Nord Est e A.Manzoni & C..

Ageing delle attività finanziarie

Esposizione Totale A Scaduto 0 - 30 31 - 60 61 - 90 oltre 90 Scaduto SvalutazioniESERCIZIO 2016

in bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato

Attivo non corrente Altri crediti (5) 1.998 1.998 - - - - - - -Attivo corrente Crediti commerciali (8) 174.493 108.667 65.826 27.017 7.064 3.697 28.048 - -

Credito lordo 187.872 114.186 73.686 27.548 7.215 3.796 35.127 - -

Fondo svalutazione (13.379) (5.519) (7.860) (531) (151) (99) (7.079) - (2.481)

Altri crediti * (11) 20.385 20.385 - - - - - - -Credito lordo 21.485 20.899 586 293 - - 293 - -

Fondo svalutazione (1.100) (514) (586) (293) - - (293) - (257)

TOTALE 196.876 131.050 65.826 27.017 7.064 3.697 28.048 - (2.738) * Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari.

Esposizione Totale A Scaduto 0 - 30 31 - 60 61 - 90 oltre 90 Scaduto SvalutazioniESERCIZIO 2017

in bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato

Attivo non corrente Altri crediti (5) 1.400 1.400 - - - - - - -Attivo corrente Crediti commerciali (8) 208.277 93.315 114.962 53.244 32.760 7.527 21.431 - -

Credito lordo 226.122 101.106 125.016 54.569 33.793 7.763 28.891 - -

Fondo svalutazione (17.845) (7.791) (10.054) (1.325) (1.033) (236) (7.460) - (2.812)

Altri crediti * (11) 25.079 25.079 - - - - - - -Credito lordo 28.497 28.307 190 - - - 190 - -

Fondo svalutazione (3.418) (3.228) (190) - - - (190) - (161)

TOTALE 234.756 119.794 114.962 53.244 32.760 7.527 21.431 - (2.973)

* Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari

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Allegati

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179Allegati | GEDI Gruppo Editoriale |

Prospetto riassuntivo delle società del Gruppo

ALLEGATO N. 1

Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedute

e attività sociale dalla società

SOCIETA' CAPOGRUPPO

- GEDI Gruppo Editoriale SpA Roma 76.304 CIR SpA

editoriale

SOCIETA' CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE GLOBALE

- A. Manzoni & C. SpA Milano 21.934 68,39 GEDI Gruppo Editoriale SpA

concessionaria di pubblicità 31,61 GEDI News Network SpA

- Elemedia SpA Roma 25.000 100 GEDI Gruppo Editoriale SpA

radio, internet e tv satellitare

- GEDI News Network SpA Torino 195.045 99,85 GEDI Gruppo Editoriale SpA

editoriale

- Mo-Net Srl Roma 36 83 GEDI Digital Srl

internet

- GEDI Printing SpA Roma 33.637 100 GEDI News Network SpA

tipografica

- GEDI Digital Srl Roma 279 82,07 GEDI Gruppo Editoriale SpA

servizi internet 17,93 GEDI News Network SpA

SOCIETA' COLLEGATE CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

- Altrimedia SpA Piacenza 517 35 GEDI News Network SpA

concessionaria di pubblicità

- Editoriale Corriere Romagna Srl Forlì 1.757 49 GEDI News Network SpA

editoriale

- Editoriale Libertà SpA Piacenza 1.000 35 GEDI News Network SpA

editoriale

- HuffingtonPost Italia Srl Roma 250 49 GEDI Gruppo Editoriale SpA

editoriale

- Le Scienze SpA Roma 103 50 GEDI Gruppo Editoriale SpA

editoriale

- Persidera SpA Roma 21.429 30 GEDI Gruppo Editoriale SpA

operatore di rete

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

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Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedute

e attività sociale dalla società

SOCIETA' CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

- Cellularmania.com Srl (in liquidazione) Roma 10 100 GEDI Digital Srl

servizi internet

- Club DAB Italia - Società Consortile SpA Milano 240 37,50 Elemedia SpA

servizi di radiodiffusione

- Enotrya Srl (in liquidazione) Roma 77 70 GEDI Digital Srl

e-commerce

- Ksolutions Srl (in liquidazione) Massa 100 100 GEDI Digital Srl

servizi internet

-Liguria Press Srl Genova 240 20 GEDI News Network SpA

servizi di distribuzione

ALTRE SOCIETA' VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

- Agenzia ANSA Soc. Coop. a r.l. Roma 10.783 3,68 GEDI Gruppo Editoriale SpA

agenzia di stampa 20,59 GEDI News Network SpA

- Radio Italia SpA Milano 580 10,00 GEDI Gruppo Editoriale SpA

radio, internet e tv satellitare

- Agenzia Informativa Adriatica d.o.o. Capodistria 13 19 GEDI News Network SpA

produzione e trasmissione informazioni (Slovenia)

- Audiradio Srl (in liquidazione) Milano 258 7,50 A. Manzoni & C. SpA

ricerche di mercato

- Consorzio Edicola Italiana Milano 22 16,67 GEDI Gruppo Editoriale SpA

servizi editoria digitale 16,67 GEDI News Network SpA

- Consuledit Società Consortile a r.l. (in liquidazione) Milano 20 9,18 GEDI News Network SpA

ricerche di mercato 6,64 GEDI Gruppo Editoriale SpA

- C.S.E.D.I Consorzio Milano 103 11,11 GEDI Distribuzione SpA

servizi di distribuzione

- FCA servizi per l'industria Soc.Consortile p.A. Torino 1.653 1,50 GEDI News Network SpA

servizi

- Fidimpresa Liguria Soc.Consortile p.A. Genova 15.480 0,01 GEDI News Network SpA

servizi di garanzia fidi

- D-Share Srl Modugno 111 10,96 GEDI Digital Srl

servizi internet (BA)

- Immobiliare Editori Giornali Srl Roma 830 7,96 GEDI News Network SpA

immobiliare

- Premium Publisher Network consorzio Milano 9 16,96 GEDI Gruppo Editoriale SpA

servizi internet 7 GEDI News Network SpA

- Presto Technologies Inc. (non operativa) Cambridge 7.664 7,83 GEDI Digital Srl

servizi internet (USA - MA) (.000) $ USA

- Tavolo Editori Radio Srl Milano 110 12,5 Elemedia SpA

ricerche di mercato

- Telelibertà SpA Piacenza 2.200 4,32 GEDI News Network SpA

servizi di telediffusione

- Trento Press Service Srl Gardolo di Trento 260 1,6 GEDI News Network SpA

servizi di distribuzione (TN)

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

180 | GEDI Gruppo Editoriale | Allegati

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181Allegati | GEDI Gruppo Editoriale |

Piani d

i stoc

k op

tion

per i d

ipen

dent

i al 3

1 d

icem

bre 2017

ALLEGA

TO N. 2

Piano di Stock Option 2006 - II tranche

625.000

3,96

-

-

625.000

3,96

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Piano di Stock Option straord. 2009 - I tranche

942.500

3,84

-

-

942.500

3,84

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Piano di Stock Option straord. 2009 - II tranche

942.500

3,60

-

-

15.000

3,60

-

-

-

-

-

927.500

3,60

0,25

927.500

3,60

Piano di Stock Option straord. 2009 - III tranche

1.077.500

2,22

-

-

15.000

2,22

-

-

-

-

- 1.062.500

2,22

0,75

1.062.500

2,22

Piano di Stock Option straord. 2009 - IV tranche

603.200

1,37

-

-

5.100

1,37

-

-

-

-

-

598.100

1,37

1,25

598.100

1,37

Piano di Stock Option ord. 2009 - I tranche

338.850

1,00

-

-

-

1,00

-

-

-

-

-

338.850

1,00

1,75

338.850

1,00

Piano di Stock Option ord. 2009 - II tranche

1.631.000

1,86

-

-

22.500

1,86

-

-

-

-

- 1.608.500

1,86

2,25

1.608.500

1,86

Piano di Stock option ord. 2010 - I tranche

1.777.500

2,25

-

-

25.000

2,25

-

-

-

-

- 1.752.500

2,25

2,75

1.752.500

2,25

Piano di Stock option ord. 2010 - II tranche

1.611.900

1,58

-

-

25.000

1,58

-

-

-

-

- 1.586.900

1,58

3,25

1.586.900

1,58

TOTALE

9.54

9.95

02,

37-

-

1.

675.

100

3,78

-

-

-

-

-

7.87

4.85

02,

072,

037.

874.

850

2,07

Opzion

i in circolazione

all'inizio de

l periodo

Opzion

i asseg

nate

nel c

orso del periodo

Opzion

i ann

ullate

nel c

orso del periodo

Opzion

i esercita

te

nel c

orso del periodo

Opzion

i in circolazione

a fin

e pe

riodo

Opzion

i esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio di

mercato alla

data d'esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Opzion

i sca

dute

nel p

eriodo

Scadenza

media (anni)

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

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182 | GEDI Gruppo Editoriale | Allegati182

Time-based Units

150.473

1,81

-

-

-

-

-

-

3.750

1,81

146.723

1,81

613.799

1,81

146.723

1,81

Performance-based Units

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Units

in circ

olazione

all'inizio de

l periodo

Units

asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units

annullate nel

corso del p

eriodo

Units

esercita

te nel

corso de

l periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units

in circ

olazione

a fin

e pe

riodo

Units

maturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Piani d

i stoc

k gran

t pe

r i dipe

nden

ti al 31 d

icem

bre 2017

Stock

grant

2011

Units

esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Units

sca

dute nel corso

del p

eriodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Time-based Units

348.906

0,98

-

-

-

-

-

-

8.125

0,98

340.781

0,98

868.750

0,98

340.781

0,98

Performance-based Units

142.052

0,98

-

-

-

-

- -

3.125

0,98

138.927

0,98

543.000

0,98

138.927

0,98

Units

in circ

olazione

all'inizio de

l periodo

Units

asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units

annullate nel

corso del p

eriodo

Units

esercita

te nel

corso de

l periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units

in circ

olazione

a fin

e pe

riodo

Units

maturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Stock

grant

2012

Units

esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Units

sca

dute nel corso

del p

eriodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Time-based Units

364.059

0,83

-

-

2.500

0,83

-

-

98.740

0,83

262.819

0,83

597.508

0,83

262.819

0,83

Performance-based Units

386.560

0,83

-

-

2.500

0,83

172.465

0,83

29.066

0,83

182.529

0,83

419.417

0,83

176.903

0,83

Units

in circ

olazione

all'inizio del p

eriodo

Units

asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units

annullate nel

corso del p

eriodo

Units

esercita

te nel

corso de

l periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units

in circ

olazione

a fin

e pe

riodo

Units

maturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Stock

grant

2013

Units

esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Units

sca

dute nel corso

del p

eriodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Time-based Units

479.375

1,70

-

-

10.000

1,70

-

-

131.883

1,70

337.492

1,70

480.037

1,70

276.277

1,70

Performance-based Units

551.252

1,70

-

-

10.000

1,70

-

-

-

-

541.252

1,70

-

-

-

-

Units

in circ

olazione

all'inizio del p

eriodo

Units

asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units

annullate nel

corso del p

eriodo

Units

esercita

te nel

corso de

l periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units

in circ

olazione

a fin

e pe

riodo

Units

maturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Stock

grant

2014

Units

esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Units

sca

dute nel corso

del p

eriodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Time-based Units

545.000

1,24

-

-

20.000

1,24

-

-

55.318

1,24

469.682

1,24

196.893

1,24

141.575

1,24

Performance-based Units

545.000

1,24

-

-

20.000

1,24

-

-

-

-

525.000

1,24

-

-

-

-

Units

in circ

olazione

all'inizio del p

eriodo

Units

asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units

annullate nel

corso del p

eriodo

Units

esercita

te nel

corso de

l periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units

in circ

olazione

a fin

e pe

riodo

Units

maturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Stock

grant

2015

Units

esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Units

sca

dute nel corso

del p

eriodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

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183Allegati | GEDI Gruppo Editoriale |

Time-based Units

555.000

0,95

--

- -

-

-

-

-

555.000

0,95

-

-

-

-

Performance-based Units

555.000

0,95

- -

- -

555.000

0,95

-

-

-

- -

-

-

-

Units

in circ

olazione

all'inizio de

l periodo

Units

asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units

annullate nel

corso del p

eriodo

Units

esercita

te nel

corso de

l periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units

in circ

olazione

a fin

e pe

riodo

Units

maturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Stock

grant

2016

Units

esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Units

sca

dute nel corso

del p

eriodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Time-based Units

--

732.500

0,78

25.000

0,78

-

-

-

-

707.500

0,78

-

-

-

-

Performance-based Units

-

-

732.500

0,78

25.000

0,78

-

-

-

-

707.500

0,78

-

-

-

-

Units

in circ

olazione

all'inizio de

l periodo

Units

asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units

annullate nel

corso del p

eriodo

Units

esercita

te nel

corso de

l periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units

in circ

olazione

a fin

e pe

riodo

Units

maturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Stock

grant

2017

Units

esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

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eriodo

Prezzo medio

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esercizio

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Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bisdel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

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| GEDI Gruppo Editoriale | 187

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Relazione della Società di Revisione

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Bilancio di esercizio di GEDI Gruppo Editoriale SpAal 31 dicembre 2017

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

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194 | GEDI Gruppo Editoriale | Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo

Situazione Patrimoniale - Finanziaria

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) Note 2016 2017Attività immateriali a vita indefinita 220.660.859 220.660.859 Altre immobilizzazioni immateriali 2.686.931 4.726.748 Immobilizzazioni immateriali (1) 223.347.790 225.387.607 Immobilizzazioni materiali (2) 10.351.747 10.776.234 Partecipazioni (3) 355.918.913 446.070.519 Crediti non correnti (4) 1.432.760 916.867 Attività per imposte anticipate (5) 6.979.321 16.376.261 ATTIVITA' NON CORRENTI 598.030.531 699.527.487 Rimanenze (6) 6.268.048 6.305.683 Crediti commerciali (7) 80.274.307 74.927.822

di cui società correlate 77.510.207 (96,6%) 69.369.237 (92,6%)

Crediti tributari (8) 18.322.563 15.489.585 di cui società correlate 16.425.105 (89,6%) 11.376.155 (73,4%)

Altri crediti (9) 14.350.734 19.912.206 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (10) 128.343.868 44.217.030

di cui società correlate 6.119.408 (4,8%) 2.316.896 (5,2%)

ATTIVITA' CORRENTI 247.559.519 160.852.326 TOTALE ATTIVO 845.590.050 860.379.813

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) Note 2016 2017Capitale sociale (11) 61.805.893 76.303.572 Riserve (12) 84.429.064 153.489.876 Utili (perdite) a nuovo (12) 350.973.143 367.808.322 Utile (perdita) di esercizio 17.402.407 (116.571.803) PATRIMONIO NETTO 514.610.507 481.029.967 Debiti finanziari (13) 83.525.789 87.906.595 Fondi per rischi ed oneri (14) 38.505.287 18.018.910 TFR e altri fondi per il personale (15) 20.351.977 19.666.116 Passività per imposte differite (5) 60.972.691 61.559.598 PASSIVITA' NON CORRENTI 203.355.744 187.151.218 Debiti finanziari (13) 27.392.251 65.822.849

di cui società correlate 21.997.641 (80,3%) 60.027.652 (91,2%)

Fondi per rischi ed oneri (14) 10.350.398 11.055.954 Debiti commerciali (16) 59.716.715 54.731.938

di cui società correlate 23.128.112 (38,7%) 21.258.370 (38,8%)

Debiti tributari (27) 5.148.325 40.286.568 di cui società correlate 220.895 (4,3%) 1.759.554 (4,4%)

Altri debiti (18) 25.016.110 20.301.318 PASSIVITA' CORRENTI 127.623.798 192.198.627 TOTALE PASSIVITA' 330.979.543 379.349.846 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 845.590.050 860.379.813

Le note da pag 201 a pagina 254 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

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195Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo | GEDI Gruppo Editoriale |

Conto Economico

Anno Anno(migliaia di euro) Note 2016 2017Ricavi (19) 263.341.334 237.090.471

di cui società correlate 134.588.871 (51,1%) 122.384.373 (51,6%)

Variazione rimanenze prodotti (6) (430.180) 44.971 Altri proventi operativi (20) 4.924.356 6.588.257

di cui società correlate 7.017 (0,1%) 64.935 (1,0%)

Costi per acquisti (21) (30.850.016) (26.598.714) di cui società correlate (1.355.908) (4,4%) (1.314.395) (4,9%)

Costi per servizi (22) (139.570.873) (125.513.169) di cui società correlate (47.667.714) (34,2%) (42.332.499) (33,7%)

Altri oneri operativi (23) (5.193.941) (6.845.150) di cui società correlate (37.743) (0,7%) (248) (-)

Costi per il personale (24) (95.207.553) (85.713.091) di cui società correlate 328.527 (-) (273.313) (0,3%)

Ammortamenti e svalutazioni (25) (3.470.035) (4.013.100) Risultato operativo (6.456.908) (4.959.525) Proventi/(Oneri) finanziari netti (26) (5.191.331) 591.310

di cui società correlate 342.120 (-) 231.066 (39,1%)

Dividendi (27) 25.305.802 28.796.972 di cui società correlate 25.305.802 (100,0%) 28.796.972 (100,0%)

Risultato ante imposte 13.657.563 24.428.758 Imposte (28) 3.744.843 (141.000.561)

di cui società correlate 7.769.129 (-) 124.501 (-)

RISULTATO NETTO 17.402.407 (116.571.803) Utile per azione, base 0,045 (0,27) Utile per azione, diluito 0,038 (0,23)

Conto Economico Complessivo Anno Anno

(migliaia di euro) 2016 2017RISULTATO NETTO 17.402.407 (116.571.803)Altre componenti del conto economico complessivo: Utili/(perdite) attuariali sui fondi del personale (567.178) (50.958)Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita - - Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) 120.298 12.230Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali (446.880) (38.728)TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 16.955.527 (116.610.531)

Le note da pag 201 a pagina 254 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

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196 | GEDI Gruppo Editoriale | Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo

Rendiconto FinanziarioAnno Anno

(migliaia di euro) Note 2016 2017ATTIVITA' OPERATIVARisultato di periodo 17.401 (116.572) Rettifiche:- Ammortamenti e svalutazioni (25) 3.471 4.013 - Fair value stock option (24) 1.131 734 - Variazione netta fondi del personale (15) (2.469) (686) - Variazione netta fondi rischi e oneri (14) (635) (19.781) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni - (15) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli (2.000) (8.161) - (Proventi) per dividendi (25.305) (28.797) Autofinanziamento (8.406) (169.265) Decrem. (increm.) crediti non correnti 17 516 Increm. passivo / decrem. attivo imposte differite 4.875 (8.810) Increm. debiti / decrem. crediti tributari (3.924) 37.972 Decrem. (increm.) rimanenze 119 (38) Decrem. (increm.) crediti commerciali ed altri 1.383 5.946 Increm. (decrem.) debiti commerciali ed altri (3.856) (10.983) Altre variazioni 4.405 1.954 Variazione del circolante e altri flussi 3.019 26.557 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA (5.387) (142.708) di cui:Incassi (pagamenti) per interessi (2.094) (2.293) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito 5.934 5.842 ATTIVITA' DI INVESTIMENTOEsborsi per acquisto immobilizzazioni (6.328) (5.374) Esborsi per acquisto partecipazioni (1.772) (9.206) Incassi da cessioni 2.037 4.901 Dividendi incassati 25.305 28.797 Flusso generato da cessione di attività - 2.000 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 19.242 21.118 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO(Acquisto) vendita di azioni proprie (758) (566) Altre variazioni (445) - FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (1.203) (566) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 12.652 (122.156) DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIALI 93.694 106.346 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 106.346 (15.810)

* Gli importi si riferiscono alle imposte correnti pagate a seguito dell'adesione al consolidato fiscale.

Le note da pag 201 a pagina 254 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

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197Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo | GEDI Gruppo Editoriale |

Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto

Ca

pitale Sovrapp

r. A

zioni Riserva Riserva Ris. Stock Riserve di Utili Risulta

to P.N

etto

(miglia

ia di euro) Sociale Azio

ni Proprie Fair V

alue

IFR

S Op

tion Patrim

onio a

nuovo di periodo

p

roprio

Situazione

al 3

1 dice

mbre 20

15 61.80

6 2.84

5 (34.62

3)

- 52

.905

11

.561

5

1.213 355.610 (4.037) 497.281

Movim

entazio

ne del risulta

to - - - - -

- - (4.038) 4

.038 -

Valutazio

ne di opzioni su azioni - - - - -

1.13

1 -

- - 1.131

Operazioni su azioni proprie - - 8

0 - -

- - (839) - (759)

Movim

entazio

ni tra ris

erve

- - - - -

(6

81) - 681 - -

Altre

variazio

ni - - - - -

- - 2 -

2

Utile (p

erdita) d

i periodo com

plessivo

- - - - -

- - (447) 17.402 16.956

Situazione

al 3

1 dice

mbre 20

16 61.80

6 2.84

5 (34.54

3) -

52

.905

12

.011

5

1.213 350.970 17.403 514.611

Movim

entazio

ne del risulta

to - - - - -

- - 17.402 (17.402) -

Aumenti capitale, versam. d

a soci 1

4.49

8 69.15

4 - - -

- - - -

83.652

Valutazio

ne di opzioni su azioni - - - - -

73

4 -

- - 734

Operazioni su azioni proprie - - (35) - -

- - (531) - (566)

Movim

entazio

ni tra ris

erve

- - - - -

(7

92) - 792 - -

Altre

variazio

ni - - - - -

- - (790) - (790)

Utile (p

erdita) d

i periodo com

plessivo

- - - - -

- - (39) (116.572) (116.611)

Situazione

al 3

1 dice

mbre 20

17 76.30

4 71.99

9 (34.57

8) -

52

.905

11

.953

5

1.213 367.805 (116.571) 481.030

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Note illustrative al bilancio di esercizio di GEDI Gruppo Editoriale SpA

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Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

1. Informazioni generali

PremessaL’Assemblea straordinaria del 27 aprile 2017 ha deliberato in merito ad un’operazione di aumen-to del capitale sociale riservato in sottoscrizione a Fiat Chrysler Automobiles N.V. (“FCA”) e adItal Press Holding SpA (“IPH”), liberato da queste ultime in data 27 giugno 2017 con il conferi-mento in natura di partecipazioni azionarie complessivamente rappresentative di tutto il capitalesociale di Italiana Editrice SpA (“ITEDI”). Per effetto di tale operazione, in data 27 giugno 2017è stato acquisito il controllo di ITEDI e delle società da questa controllate. Per ulteriori informa-zioni si rimanda al commento della nota 9 nelle sezioni Partecipazioni e Capitale Sociale.La stessa Assemblea straordinaria, ritenendo opportuno esplicitare in modo distintivo la por-tata dell’operazione di integrazione con ITEDI, ha inoltre deliberato di modificare la denomi-nazione della Società in “GEDI Gruppo Editoriale SpA”.

****

GEDI Gruppo Editoriale SpA (di seguito anche “GEDI” o la “Società”) ha per oggetto princi-pale l’attività nel settore dell’editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidianae periodica e della editoria on-line.GEDI Gruppo Editoriale SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n.90, Roma, Italia.CIR Compagnie Industriali Riunite SpA, detiene il controllo della Società e ne esercita il coor-dinamento e la direzione ai sensi della art. 2497 del Codice Civile.Il titolo GEDI Gruppo Editoriale è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di BorsaItaliana SpA (cod. Reuters GEDI.MI, cod. Bloomberg GEDI IM). Il progetto di bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data29 marzo 2018, approvandone nel contempo la diffusione.

2. Forma, contenuto e principi contabili

Il presente bilancio di esercizio, Il presente bilancio di esercizio, predisposto sulla base del prin-cipio di continuità aziendale, è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali(International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards -IFRS), integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC eInternational Financial Reporting Interpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’Internatio-nal Accounting Standards Boards (IASB) e omologati dall’Unione Europea.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte leattività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarieper le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio, così come i prin-cipi contabili adottati, non sono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre 2016, adeccezione della voce “Valutazione partecipazioni a Patrimonio Netto” contenuta nel prospetto diConto Economico che è stata riclassifica tra le poste di natura finanziaria. Ciò al fine di dare unarappresentazione dei risultati reddituali più coerente con le attuali prospettive di gestione delle

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principali società collegate ed a seguito del riassetto che di recente ha riguardato alcune attività dibusiness; la medesima voce è stata parimenti riclassificata anche nel prospetto comparativo.La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo sia peril passivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella per grado diliquidità, si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà della Società. La forma del pro-spetto è a sezioni divise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto, passività a liqui-dità crescente (da non corrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzare imedesimi schemi anche per le situazioni periodiche, si è prevista l’indicazione nel prospettounicamente delle macrovoci: tutte le sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scaden-ze, ecc.) sono invece riportate nelle note. Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finanzia-ria adottato è quello minimo previsto dallo IAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giornali-stiche, classificate nella voce “Attività immateriali a vita indefinita”, non sono state individuateposte rilevanti o particolari tali da richiedere indicazione separata. La classificazione adottataper il Conto Economico è per natura poichè, considerata l’attività della Società, non si ritieneche la classificazione per destinazione riesca a rappresentare meglio la situazione economica.Nella redazione del Rendiconto Finanziario, predisposto secondo il “metodo indiretto”, èriportata la separata indicazione dei flussi di cassa derivanti da attività operative, di investi-mento, di finanziamento e da attività cessate. Il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Nettoriporta i proventi e oneri del periodo e le altre movimentazioni delle riserve. Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentatiin migliaia di euro, senza cifre decimali.

3. Criteri di valutazione

3.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzio-ne. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati peracquisire l’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Il costodi acquisizione è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora ilpagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenzarispetto all’equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.Per le immobilizzazioni immateriali generate internamente, il processo di formazione dell’attivitàè distinto nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata) e quella successiva dello sviluppo (capita-lizzata). Qualora le due fasi non siano distinguibili l’intero progetto è considerato ricerca.Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui viè evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almeno una voltaall’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero delvalore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 3.5.

Testate e marchiLe testate e i marchi allocati alle rispettive CGU sono considerati attività a vita utile indefinita.Tali attività non sono ammortizzate ma sottoposte con cadenza almeno annuale, o ogni voltavi sia un’indicazione che l’attività possa avere subito una perdita di valore, ad impairment test.L’eventuale perdita di valore viene contabilizzata a conto economico nella voce “Ammorta-menti e svalutazioni”.

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AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delleattività e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamento ori-ginatosi all’acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L’avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato,con cadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalladata di acquisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash gene-rating unit - CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment test sonocontabilizzate a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sono ripri-stinate nei periodi successivi.

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di uti-lizzazione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili e dai software, sono valu-tate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quotecostanti lungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, ameno di casi specifici rilevanti, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni. I criteri di ammorta-mento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine diogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

3.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione. Nelcosto sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporre l’at-tività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento omiglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamentenei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attivitào parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degliammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valoreammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, aventedifferente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti alme-no alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più brevetra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evi-denza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomi che faccianoprevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairment test descritto alla Nota3.5. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della svalutazione.

3.3 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale deli-bera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste perla concessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscriven-

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do il contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base allavita utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificarein diminuzione le quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare unimmediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso correlatiè rilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

3.4 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmentetrascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la venditasono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri onerifinanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

3.5 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore alsuo valore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenza diindicatori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori siprocede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizzazionedell’eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attività rilevate nel-l’esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impairment test vienecondotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori. Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi divendita e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singolaattività, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivantidall’uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altreattività o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità gene-ratrice di flussi indipendenti che comprende l’attività in oggetto (cash generating unit). Ripri-stini di valore sono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, adeccezione di quelli relativi ad avviamenti.

3.6 PartecipazioniLe partecipazioni sono rilevate al costo, ridotto di perdite di valore. Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 3.10.

3.7 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinatosecondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rap-presentato dal prezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valoredi realizzo è il prezzo di vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completa-mento e delle spese di vendita. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivise ne vengono meno i motivi.

3.8 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventualiperdite di valore.

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3.9 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti abreve termine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggettiad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio ditesoreria accentrato.Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi avista o a termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenza ori-ginaria generalmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai finidella redazione della Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari delpassivo corrente.

3.10 Attività finanziarieLe attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; • attività finanziarie detenute sino a scadenza; • prestiti e altri crediti finanziari;• attività finanziarie disponibili per la cessione.La Società determina la classificazione delle attività finanziarie all’atto dell’acquisizione. Sonoclassificate come:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarie

acquisite principalmente con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzo abreve termine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall’origine;

• attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie a scaden-za prefissata con pagamenti fissi o determinabili che la Società ha intenzione e capacità dimantenere fino alla scadenza;

• prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili,non quotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall’origine come atti-vità finanziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziarie dispo-nibili per la cessione;

• attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cuiai precedenti comparti o quelle designate come tali sin dall’origine.

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento. Larilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi ditransazione.Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto economicoe le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attività finanziarie detenute finoalla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutati al costo ammortizzato.Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attivitàfinanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economiconell’esercizio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificatecome attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e leperdite realizzate sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui si verificano unitamentea quelli precedentemente contabilizzati a patrimonio netto.I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati omediante l’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono sti-

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mati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell’emittente.Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affi-dabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore ela svalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabiliz-zata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato larilevazione, eccetto nel caso di attività valutate al costo.

3.11 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato.I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riservedi patrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

3.12 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessunutile/(perdita) è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazionedelle azioni proprie.

3.13 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, dellepartite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

3.14 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica.

3.15 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per laparte non distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in casodi perdite). La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando silibera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamentidi principi contabili e di errori rilevanti.

3.16 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo incui viene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Dal 1 gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attua-tivi hanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto(c.d. TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFRmaturando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFRa forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia opta-to per il mantenimento in azienda di tali flussi e l’azienda non abbia meno di 50 dipendenti,ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS. Tali modifiche normative hanno comportatoun nuovo inquadramento contabile del fondo TFR.

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Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collo-cavano infatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende con piùdi 50 dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani abenefici definiti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato comeun “piano a contribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società siesauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a conto eco-nomico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del per-sonale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al serviziodi tesoreria separata istituito presso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 cc.

Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuarioindipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effettiattuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definitaLa Società partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privatasu base obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientranogli accantonamenti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art.2120 cc. vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio ditesoreria separata istituito presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazionedella Società nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi delperiodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariLa Società riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraversopiani di compensi basati su strumenti finanziari.In particolare nel corso degli anni La Società ha adottato piani che prevedono l’attribuzione didiritti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”).

Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinatocon riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodointercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonionetto. Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottopostoad aggiornamento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte del-l’importo iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”; incaso di mancato esercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.In fase di passaggio agli IFRS, la Società, avvalendosi di una specifica esenzione, non ha appli-cato i suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

3.17 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incertaderivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accanto-

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namenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implici-ta, nei confronti di terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre chepossa essere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato comeaccantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento del-l’obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni datadi rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normalitermini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamentoè rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione. Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informa-tiva a riguardo.

3.18 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al nettodei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato utilizzandoil criterio dell’interesse effettivo.Le obbligazioni convertibili sono contabilizzate quali strumenti finanziari composti, formati dadue componenti, che sono trattate separatamente solo se rilevanti: una passività ed un’opzionedi conversione. La passività corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, basato sultasso d’interesse corrente alla data di emissione per un equivalente prestito obbligazionario nonconvertibile. Il valore dell’opzione è definito quale differenza fra l’importo netto ricevuto el’ammontare della passività ed è iscritto nel patrimonio netto. Il valore dell’opzione di conver-sione non si modifica nei periodi successivi.

3.19 Strumenti derivatiI contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rileva-zione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati(speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate diret-tamente a conto economico.Nel caso di contratti designati come di copertura, La Società documenta tale relazione alla datadi costituzione della copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento ooperazione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l’effi-cacia dello strumento di copertura, così come il rischio. L’efficacia della copertura è misurataponendo a confronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento coperto conle variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L’efficacia dellacopertura è testata sia all’inizio della copertura sia regolarmente durante tutta la durata dellacopertura stessa; in ogni caso, il test di efficacia “on going” è effettuato almeno ad ogni datadi rendicontazione. Più in dettaglio, la copertura è considerata efficace quando la variazionedel fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata “quasi completamen-te” dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura e i risultatia consuntivo rientrano in un intervallo compreso tra l’80 e il 125 per cento.La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair value dellostrumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazioneadottato per quest’ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumenti finanziari

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coperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita contrattuale residuadell’elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell’interesse effettivo.La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazio-ne del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, e rile-vando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nello stes-so esercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differentementenel caso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al Fair ValueHedge, l’elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalla data dichiusura del contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso vengono applicatele regole di valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particolare, nel caso di stru-menti finanziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valore adeguato al fair valuerelativo al rischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazione dell’hedge accounting èammortizzata lungo la vita residua dello strumento finanziario, in base alle regole previste per ilcalcolo dell’interesse effettivo. Relativamente al Cash Flow Hedge, l’utile o la perdita sospesi apatrimonio netto restano tali fino a quando la transazione futura non avrà luogo, quando la tran-sazione futura non è più altamente probabile ovvero non ne è più prevista l’effettuazione, o fino aquando i flussi originariamente coperti non si manifesteranno a conto economico.

3.20 Riconoscimento dei ricavi e dei costiI ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fairvalue) tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di com-pletamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento evalore totale dei servizi previsti.In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti:• i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione, al

netto delle rese di competenza;• i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunquesecondo il principio della competenza temporale. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenutoconto del tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

3.21 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere inapplicazione della normativa fiscale vigente.Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valoripatrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto anuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recu-pero (estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebberoverificati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali delle ope-razioni sono rilevati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesimemodalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla base delle ali-

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quote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica dellepredette aliquote, il valore contabile delle attività e passività fiscali differite viene adeguato conimputazione a conto economico o patrimonio netto in coerenza con la passata registrazione.Dall’esercizio 2004 GEDI Gruppo Editoriale SpA, così come la maggior parte delle società da essacontrollate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unicodelle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Nel giugno 2016 è stata rinnovata l’adesione al consolidatofiscale per il triennio 2016-2018. Tuttavia, in ragione dell’aumento di capitale deliberato dall’As-semblea dei Soci del 27 aprile e liberato con l’atto di conferimento di ITEDI spa del 27 giugno,CIR ha perduto il controllo di diritto di GEDI e, di conseguenza, è decaduto il consolidato fiscaledi Gruppo a cui la Società aveva aderito per il triennio 2017-2019. Venendo meno il ConsolidatoFiscale CIR è stata valutata positivamente l’opportunità di adottare un consolidato fiscale a livel-lo di GEDI SpA e delle sue controllate. L’applicazione di tale regime ha richiesto l’esercizio diun’espressa opzione congiuntamente da parte della società controllante e di ciascuna società daessa controllata, ai sensi dell’art. 120 del TUIR. L’opzione ha validità per il triennio 2017-2019.Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il red-dito o la perdita fiscale; la società consolidante rileva un credito nei confronti delle società che appor-tano imponibili fiscali pari all’IRES da versare (debito per la società consolidata). Per contro, nei con-fronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito pari all’IRES sullaparte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo (credito per la società consolidata). Perla parte di perdite fiscali delle società consolidate eccedenti la compensazione possibile nell’esercizioa livello di consolidato fiscale, la società consolidata si iscrive crediti per imposte anticipate tenendoconto della probabilità del loro futuro realizzo nell’ambito del consolidato fiscale. Le società parteci-panti al consolidato fiscale che presentano oneri finanziari netti indeducibili possono beneficiare (ren-dendo quindi deducibili tali oneri) di eccedenze fiscali disponibili in altre società partecipanti.

3.22 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario incui opera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio di esercizio è redatto in euro.Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della datadell’operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni edalla conversione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

3.23 Cambiamenti nelle stime contabiliUn cambiamento nella stima contabile deve essere rilevato rettificando il valore contabile diattività, passività, poste di patrimonio netto nell’esercizio in cui si è verificato il cambiamentonella misura in cui un cambiamento dà origine a cambiamenti di valore delle attività e passivitàinteressate, o si riferisce a una posta di patrimonio netto. La rilevazione prospettica dell’effetto di un cambiamento nella stima contabile significa che il cam-biamento è applicato alle operazioni, altri eventi e circostanze che si sono verificate a partire dalladata del cambiamento di stima. Un cambiamento nella stima contabile può influire solo sul risultatoeconomico dell’esercizio corrente, o sul risultato economico sia dell’esercizio corrente sia degli esercizifuturi. Un cambiamento nella vita utile stimata o nelle modalità previste di utilizzo dei beneficieconomici riferibili a un’attività ammortizzabile influisce sulla quota di ammortamento dell’eserciziocorrente e di ciascun esercizio futuro della vita utile residua dell’attività medesima. L’effetto del cam-biamento relativo all’esercizio corrente è rilevato come provento o onere nell’esercizio stesso.L’impatto, laddove esista, sugli esercizi futuri è rilevato come provento o onere negli esercizi futuri.

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4. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamento èrichiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili erilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultato eco-nomico o sui flussi finanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell’ef-fetto a patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l’informazione comparativa è adattataconformemente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risulti impraticabile ricostruirel’informazione comparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabi-lizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, ilcambiamento è contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei prin-cipi contabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la contabiliz-zazione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizioin cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenutoil cambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

5. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio della relazione finanziaria

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento della relazionefinanziaria sino alla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui la relazionefinanziaria è autorizzata per la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte delConsiglio di Amministrazione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistentialla data di riferimento della relazione finanziaria (eventi successivi rettificativi) ovvero fattiindicativi di situazioni sorte dopo la data di riferimento del bilancio (eventi successivi non ret-tificativi). Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativafornita, per i secondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.Succesivamente alla chiusura dell’esercizio, la Società ha ricevuto un’offerta vincolante per l’ac-quisto di Persidera, di cui detiene il 30%. L’offerta non è stata considerata in linea con le aspet-tative e pertanto è stata rifiutatata. Sono attualmente in corso contatti con altri investitori, lecui eventuali offerte saranno valutate dalla Società. In data 21 marzo 2018 GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. è stata informata dell’esistenza di unprocedimento penale per l’ipotesi aggravata di concorso nel reato previsto dall’art. 640,comma 2, n. 1 nei confronti dell’Amministratore Delegato, del Direttore Centrale delle Risor-se Umane e del Direttore Generale Stampa Nazionale, nonché per il reato di cui all’art. 24 deld.lgs. 231/2001 (a seguito di illecito commesso da persone fisiche nell'interesse o a vantaggiodell’ente) nei confronti della Società e di alcune delle sue controllate.L’indagine condotta dalla Procura di Roma riguarda una presunta truffa ai danni dell’INPS inrelazione all’accesso, asseritamente irregolare, da parte di alcuni dipendenti nel periodo fra il2012 e il 2015, alla c.d. CIGS, finalizzato al prepensionamento ex L.416/81.Nella consapevolezza di aver sempre agito nel rispetto della normativa vigente, circostanzache risulta corroborata anche da verifiche interne finalizzate all’esame del rispetto dell’iter

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procedurale previsto dalla normativa di riferimento e da un autorevole parere legale giuslavo-rista, la Società rappresenta che allo stato attuale non si trova per ragioni oggettive nelle con-dizioni di potere valutare né le specifiche condotte che asseritamente integrerebbero le ipotesidi reato, né il numero degli ex dipendenti che avrebbero avuto illegittimamente accesso al pen-sionamento anticipato, né conseguentemente l’eventuale danno erariale risarcibile.Tale situazione rende pertanto allo stato impossibile la valutazione del grado di rischio e laconseguente quantificazione dello stesso, secondo quanto previsto dallo IAS 37.In caso di condanna definitiva per l'illecito amministrativo ex art. 24 d.lgs. 231/2001, le san-zioni amministrative pecuniarie sarebbero quelle previste dal combinato disposto degli articoli10,11 e 24 del medesimo decreto.

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6. Nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2017.

A partire dal 1° gennaio 2017, la Società ha adottato i seguenti nuovi principi contabili:

- “Disclosure initiative Amendments to IAS 7 Statement of cash flows”. L’omologazione daparte della UE è avvenuta in data 6 novembre 2017 con il Regolamento n. 1990. Le modifi-che introducono nuovi obblighi informativi per le variazioni di passività ed attività derivantida attività di finanziamento.

- “Amendments to IAS 12 – Income Taxes – Recognition of Deferred Tax Assets for Unreali-sed Losses”. L’omologazione da parte della UE è avvenuta in data 6 novembre 2017 con ilRegolamento n. 1989. L’emendamento ha chiarito come contabilizzare le attività fiscali dif-ferite relative a strumenti di debito misurati al fair value.

- “Annual Improvements to IFRS Standards 2014 – 2016 Cycle”. L’omologazione da parte dellaUE è avvenuta in data 7 febbraio 2018 con il Regolamento n. 182. Le modifiche introdotte, rien-tranti nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili interna-zionali, riguardano i seguenti principi: IFRS 1 – First time adoption of IFRS, IFRS 12 – Disclo-sure of interests in other entities e IAS 28 – Investments in associates and joint venture.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in viaanticipata dalla Società

La Società ha valutato gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione dei seguen-ti principi:

- Principio IFRS 15In data 28 maggio 2014, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 – Revenue from Contractswith Customers che, unitamente ad ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016, èdestinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonchéle interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for theConstruction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Reve-nues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovomodello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clientiad eccezione di quelli che rientrano nell’ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS comei leasing, i contratti d’assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per lacontabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:- l’identificazione del contratto con il cliente;- l’identificazione delle performance obligations del contratto;- la determinazione del prezzo;- l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;- i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation.Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018. Le modifiche all’IFRS 15, Clarifications to IFRS 15– Revenue from Contracts with Customers, pubblicate dallo IASB nell’aprile 2016. Sulla base delle ana-lisi preliminari svolte, gli Amministratori si attendono che l’applicazione dell’IFRS 15 avrà un impattosugli importi iscritti a titolo di ricavi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio della Società. Inparticolare, GEDI Gruppo Editoriale SpA rappresenterà la fattispecie Agent/Principal come segue.

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GEDI Gruppo Editoriale SpA ha identificato impatti relativamente alla rilevazione dei ricavirinvenienti dal business della diffusione, laddove l’Editore dovrebbe iscrivere il ricavo sullabase del prezzo di copertina al lordo di tutti gli aggi corrisposti, inclusa la quota parte ricono-sciuta agli edicolanti. L’Editore, ai sensi dell’IFRS 15, è considerato Principal nell’esecuzionedelle performance obbligation in quanto il rischio d’invenduto e il prezzo sono sotto il control-lo dello stesso, anche con riferimento alla quota parte riconosciuta agli edicolanti. Conseguen-temente e quale differenza rispetto all’attuale trattamento contabile, anche tale aggio sarà rile-vato come costo di distribuzione e non sarà più esposto a riduzione dei ricavi. I ricavi unitarisaranno perciò esposti come risultante delle copie vendute valorizzate al prezzo di copertina.In conseguenza delle preliminari analisi sopra esposte, l’applicazione dell’IFRS 15 sui dati diBilancio 2017 della Società avrebbe comportato un incremento sui ricavi pari a €39,0 milionie un corrispondente incremento di pari importo nei costi per distribuzione all’interno dei costiper servizi, non rilevandosi pertanto impatti né sul patrimonio netto né sul risultato operativoné sull’utile del periodo.

- Principio IFRS 9In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell’IFRS 9 – Financial Instruments. Ildocumento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovoprincipio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.Il principio introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passivitàfinanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approcciobasato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassacontrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sosti-tuendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principalemodifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passivitàfinanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto econo-mico, nel caso in cui queste variazioni siano dovute alla variazione del merito creditizio dell’emit-tente della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nelprospetto “Other comprehensive income” e non più nel conto economico. Inoltre, nelle modifi-che di passività non sostanziali non è più consentito spalmare gli effetti economici della rinego-ziazione sulla durata residua del debito modificando il tasso di interesse effettivo a quella data,ma occorrerà rilevarne a conto economico il relativo effetto.Con riferimento all’impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su creditivenga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurredlosses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri osforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Il principio prevede chetale impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarievalutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensiveincome, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.Infine, il principio introduce un nuovo modello di hedge accounting allo scopo di adeguarei requisiti previsti dall’attuale IAS 39 che talvolta sono stati considerati troppo stringenti enon idonei a riflettere le politiche di risk management delle società. Le principali novità deldocumento riguardano:• l’incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l’hedge accounting, includendo anche

i rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;• il cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni

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quando inclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del contoeconomico;

• le modifiche al test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sulparametro dell’80-125% con il principio della “relazione economica” tra voce coperta estrumento di copertura; inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell’efficacia retro-spettica della relazione di copertura.

La maggior flessibilità delle nuove regole contabili è controbilanciata da richieste aggiuntive diinformativa sulle attività di risk management della società. Sulla base delle analisi svolte, gliamministratori non si attendono che l’applicazione dell’IFRS 9 avrà un impatto significativosulla rilevazione degli strumenti finanziari. Eventuali variazioni potranno essere valutate allaluce dell’effettiva practice dell’industry.

La Società sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione deiseguenti principi:

- Principio IFRS 16Il nuovo principio IFRS 16 – Leases, (pubblicato in data 13 gennaio 2016), destinato a sostituireil principio IAS 17 – Leases, fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basa-to sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per ser-vizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene, il diritto di sostituzione dellostesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del benee il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modellounico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevedel’iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell’attivo con contropartita un debito finan-ziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno adoggetto i “low-value assets” e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi.Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori. Il principio siapplica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un’applicazione anticipata, solo per leSocietà che hanno già applicato l’IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers.Con riferimento agli effetti dell’adozione del nuovo principio la Società ha avviato l’analisi deicontratti e la raccolta delle informazioni riguardo ai leasing definiti come operativi in baseall’attuale IAS 17- Leases. La stima degli impatti potrà essere effettuata nel momento in cui laSocietà avrà completato tale attività. Inoltre l’approccio da adottare in fase di transizione verràdefinito una volta completata l’analisi.

7. Principali cause di incertezze nelle stime

La redazione del bilancio d’esercizio della Società, in applicazione degli IFRS-EU, richiede cheil management effettui stime ed assunzioni che possono aver effetto sul valore dei ricavi, deicosti, delle attività e delle passività di bilancio e sulla relativa informativa, nonché sulle attivitàe passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e le assunzoni del management si basanosulle esperienze pregresse e su fattori considerati ragionevoli a seconda delle fattispecie oggettodi valutazione. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni varia-zione sono riflessi in accordo con i principi contabili di riferimento di volta in volta applicabili.I risultati che si consuntiveranno, pertanto, potrebbero differire da tali stime.

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Per la Società, le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del caso rile-vare perdite di valore sulle attività immateriali e sulle partecipazioni in società collegate iscrittein bilancio, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici ai dipendenti,imposte e altri accantonamenti e fondi.

7.1 Recuperabilità delle attività immateriali a vita utile indefinitaIl bilancio d’esercizio della Società include attività immateriali a vita utile indefinita di importosignificativo riferite a testate. Come descritto in precedenza, il management con cadenza almenoannuale svolge i test di impairment, per identificare eventuali perdite per riduzioni di valore delleCGU cui sono allocate le attività immateriali a vita utile indefinita. Nel caso delle testate taliimpairment test sono basati, di fatto, sul valore d’uso che viene determinato mediante il metododell’attualizzazione dei flussi finanziari attesi. Tale metodo è caratterizzato da una elevata com-ponente di stima, con particolare riferimento ai flussi finanziari attesi ed ai parametri finanziarida utilizzare ai fini dell’attualizzazione dei flussi sopra indicati. Per quanto riguarda in particolarele previsioni sui flussi finanziari attesi, che sono basate sui piani triennali approvati dagli ammi-nistratori, l’attuale situazione d’incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, che sta deter-minando il negativo andamento del fatturato pubblicitario e diffusionale per il comparto stampa,rende più difficili la stime delle assunzioni riguardanti l’andamento futuro.Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitoratiattentamente dalla Direzione della Società, che provvederà alla costante verifica dell’esistenzadi perdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci.

7.2 Recuperabilità delle partecipazioni in società controllate e collegateLa Società detiene partecipazioni in società controllate e collegate per importi significativi e, traqueste ultime, particolarmente rilevante è la partecipazione nella società collegata Persidera SpA.In merito alle partecipazioni il management ha effettuato i test di impairment per identificareeventuali perdite per riduzioni di valore. Nell’ambito di tali test il valore recuperabile delle par-tecipate è principalmente basato sul valore d’uso, stimato con la metodologia dell’attualizzazionedei flussi finanziari futuri attesi che, come indicato in precedenza, è caratterizzata dall’utilizzo distime, per loro natura incerte e soggettive circa i flussi finanziari previsti delle partecipate ed iparametri finanziari da utilizzare ai fini dell’attualizzazione di tali flussi finanziari. Inoltre, comeindicato in precedenza, successivamente alla chiusura dell’esercizio, la Società ha ricevuto un’of-ferta vincolante per l’acquisto di Persidera, di cui detiene il 30%. L’offerta presenta un valore sen-sibilmente inferiore al valore d’uso stimato con la metodologia dell’attualizzazione dei flussifinanziari futuri attesi e non è stata considerata pertanto in linea con le aspettative.

7.3 Contenziosi legali e fiscaliLa Società è parte in giudizio in diversi contenziosi legali relativi all’attività editoriale. Data lanatura di tali contenziosi, le stime effettuate dagli amministratori si basano sulla ponderazione ditrend storici riferiti al triennio precedente, che mostrano un andamento sostanzialmente lineare.Con riferimento agli altri contenziosi legali e fiscali non è sempre oggettivamente possibile pre-vedere l’esito finale di tali vertenze, alcune delle quali potrebbero concludersi con esito sfavo-revole. Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casi incui i legali abbiano constatato la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragionevoledell’importo della perdita.

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7.4 Stima delle reseLa stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali viene effettuatamensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al pervenire dei primi daticonsuntivi.

8. Informazioni relative a strumenti finanziari

In data 1 aprile 2014, GEDI ha collocato il Prestito Obbligazionario Convertibile equity lin-ked per complessivi Euro 100 milioni che prevede una durata di 5 anni (con scadenza alladata del 9 aprile 2019) e rimborso mediante pagamento di una cedola con cadenza semestra-le ad un tasso di interesse fisso pari al 2,625% su base annua. Il Prestito ObbligazionarioConvertibile ed il relativo pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifichené sono previsti covenant.Il regolamento del Prestito Obbligazionario Convertibile prevede, in capo all’obbligazionista,la facoltà di convertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni ordinarie della Socie-tà che, in virtù dell’atto formale (deed poll) sottoscritto in data 28 gennaio 2015, non ha facol-tà di rimborsare le obbligazioni convertibili (in caso di esercizio del diritto di conversione)mediante pagamento in contanti, dovendo invece emettere in ogni caso ordinarie. In virtù dell’opzione call in capo agli obbligazionisti, lo strumento è stato rilevato mediantescomposizione dello stesso nelle sue due componenti: una relativa al diritto di opzione ed unarelativa alla componente di debito. Il fair value dell’opzione pari a 4.290 migliaia di euro èstato classificato nel Patrimonio Netto.

9. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

Attivo

Immobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria.

31/12/2016 31/12/2017Testate 220.661 220.661Concessioni e licenze 2.687 4.727TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 223.348 225.388 di cui: Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 220.661 220.661 Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 2.687 4.727

Non sono presenti immobilizzazioni immateriali generate internamente.Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore. La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nellesuccessive tabelle.

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Attività immateriali a vita utile indefinita

Testate

31/12/2017Situazione inizialeCosto originario 220.661Svalutazioni -Saldo iniziale 220.661MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -Situazione finaleCosto originario 220.661Svalutazioni -Saldo finale 220.661Nelle attività valutate come aventi vita utile indefinita è presente la testata la Repubblica il cui valo-re contabile, pari a 220.527 migliaia di euro, è rimasto invariato rispetto al 31 dicembre 2016.

L’impairment test effettuato sulla CGU di cui la testata “la Repubblica” ne è parte rilevante,ha accertato che non sussistono perdite di valore da iscrivere in bilancio. Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fairvalue less costs to sell e il valore d’uso. Nel caso specifico è il valore d’uso.

La determinazione del valore d’uso della Cash Generating UnitSulla determinazione del valore d’uso della cash generating unit (CGU), si è proceduto all’at-tualizzazione – ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e inuscita, generati dall’unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. Inaltri termini, il value in use è stato stimato applicando il metodo del Discounted Cash Flow,nella formulazione unlevered (o asset side), mediante la formula che considera l’attualizza-zione dei flussi analiticamente attesi nell’orizzonte di durata dei piani previsionali e la deter-minazione di un terminal value successivamente a tale orizzonte temporale.Per stimare correttamente il valore d’uso di una cash generating unit, è necessario valutareattentamente l’entità dei flussi di cassa attesi dall’unità, le attese riguardanti le possibilivariazioni in ordine all’ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attua-lizzazione da impiegare, eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immo-bilizzo dell’investimento nella specifica unità.L’approccio prescelto per il calcolo del valore d’uso e del tasso di attualizzazione è quello c.d.“post-tax”. Tale approccio è riconosciuto dai principi IFRS, dall’OIC e dall’OIV e supera ilimiti dell’approccio c.d. “pre-tax”, oggetto di dibattito nella comunità professionale per lasemplificazione della stima degli effetti dello scudo fiscale. Il tasso di attualizzazione viene stimato al netto delle imposte, in coerenza con le configura-zioni dei flussi da scontare. Nel caso di specie, viene adottato il costo medio del capitale inve-stito (wacc) del Gruppo GEDI risultato al 31 dicembre 2017 pari al 6,58%.I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2017 si basano sulle previsioni dei flussi di cassa attesiper la CGU di riferimento, desumibili dal Budget 2018 e dal Piano Triennale 2018-2020 approvati

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dal Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 26 gennaio 2018. In continuità con il test diimpairment elaborato al 31 dicembre 2016, non è stato necessario elaborare estrapolazioni dei datiprospettici per ulteriori anni successivi al periodo esplicito in quanto tutte le azioni strategiche tro-vano implementazione entro il 2020. Pertanto, l’ultimo anno di previsione esplicita contenuto nelpiano industriale approvato (e.g. 2020) è ritenuto rappresentativo di una situazione normalizzatache possa essere utilizzata come valore normalizzato per la stima del valore terminale.In considerazione di quanto sopra esposto, nel presente esercizio è stato pertanto assuntoche il valore terminale sia stimato prendendo a riferimento un flusso terminale (o “a regi-me”), coincidente con un reddito normalizzato determinato sulla base del margine operativolordo attesto nell’ultimo anno di previsione analitica (2020), da cui sono dedotti gli esborsiper un importo di investimento definito “normalizzato”, e le imposte teoriche sul redditooperativo. La variazione del capitale circolante commerciale è stata assunta pari a zero nelvalore terminale, coerentemente con la prassi. Si evidenzia inoltre che, in ipotesi di continui-tà aziendale e coerentemente con la prassi in materia di calcolo del valore terminale, il valoredegli ammortamenti coincide con quello degli investimenti. Si assume altresì che il tasso di crescita “g” sia nullo.

La determinazione del fair value less costs to sell della Cash Generating UnitLo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un’attività o di un gruppo di attività(ad esempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo pattuito in unaccordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismis-sione del bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessione puòessere determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scam-bio: il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti transa-zioni similari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall’azienda.Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato facendo riferimento amoltiplicatori diretti di valutazione; questo approccio è reso necessario dalla carenza di unmercato attivo di trasferimento di simili cash-generating unit, nonché dalla difficile com-parabilità delle transazioni rilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto diverifica.Allo scopo di determinare il fair value dedotti i costi di vendita della cash generating unitsono stati impiegati i seguenti multipli del tipo “entity side”, nella versione trailing (o mul-tipli storici/puntuali) e nella versione leading (o multipli attesi/medi): Enterprise Value/Sales,Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit. I moltiplicatori impiegati derivano dallestime riportate da Bloomberg con riferimento alla media dei multipli relativi ad un panel disocietà comparabili al Gruppo GEDI nell’orizzonte temporale 2017-2020, in modo tale daconsiderare sia i multipli correnti (trailing) che i multipli prospettici (leading) e ridurre lavariabilità connessa all’utilizzo di valori prospettici (caratterizzati da una stima).Per quanto attiene le grandezze aziendali di riferimento relative alla cash generating unit,sono stati considerati, in coerenza con il tipo di multiplo da applicare, il fatturato (Sales), ilmargine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit); in particolare, per i valorida testare alla data di riferimento dell’impairment test, le grandezze aziendali di riferimentosono state determinate quale media del periodo 2017-2020, in coerenza con l’orizzonte tem-porale del multiplo.Per determinare il fair value less cost to sell, si è tenuto quindi conto del valore medio risul-tante dall’applicazione dei tre moltiplicatori prima menzionati.

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Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali 2018-2020I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2017 si basano sulla previsione dei flussi dicassa attesi dalla cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2018 e dalPiano Triennale 2018- 2020 approvati dal Consiglio di Amministrazione riunitosi in data26 gennaio 2018.È, inoltre, opportuno ricordare che in linea con le raccomandazioni emanate dalla Consobcongiuntamente alla Banca d’Italia e all’Isvap nei Documenti n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4del 3 marzo 2010, la procedura di impairment test del Gruppo GEDI è stata sottoposta invia preventiva all’esame ed alla valutazione da parte del Comitato Controllo e Rischi e delCollegio Sindacale e approvata dal Consiglio di Amministrazione del 26 gennaio 2018; suc-cessivamente il documento di impairment test è stato oggetto di approvazione da parte delConsiglio di Amministrazione in un punto precedente e separato all’ordine del giorno dellariunione consiliare in cui viene approvata la relazione finanziaria.Qui di seguito vengono riepilogate le principali ipotesi sottostanti i piani previsionali della CGU“La Repubblica” con riferimento all’andamento del fatturato pubblicitario e diffusionale, al con-tributo derivante dalle iniziative collaterali allegate al quotidiano e all’evoluzione dei costi.

Fatturato pubblicitario Per il 2018 si ipotizza una sostanziale stabilità rispetto al 2017 del mercato pubblicitario nelsuo complesso e ciò anche in considerazione di una lieve crescita prevista per il PIL (+1,4%)che risulta comunque insufficiente a determinare una netta inversione di tendenza degli inve-stimenti. Per gli anni successivi di piano si ipotizza che il mercato pubblicitario registri una cre-scita contenuta.Per i singoli mezzi si prevede un’evoluzione della quota sostanzialmente in linea con quantoosservato negli ultimi esercizi, il che comporterebbe: per la stampa, un’ulteriore contrazione delproprio peso percentuale e conseguentemente ancora un calo degli investimenti; per internet unmantenimento della quota e pertanto una crescita in linea con il mercato. Gli andamenti del mercato sono stati riflessi nei piani previsionali per gli anni 2018-2020 dellaCGU “La Repubblica” ipotizzando un calo della pubblicità sulla testata cartacea (quotidianoe supplementi), sostanzialmente in linea con l’evoluzione prevista per il mercato, ed una cresci-ta della raccolta su internet.

Fatturato diffusionaleLe ipotesi formulate per il Budget 2018 relativamente all’andamento delle vendite in edicola delquotidiano “la Repubblica” si basano sull’osservazione dei dati del mercato dal 2007 al 2017.In tale periodo, sulla base dei dati ADS, le vendite in edicola ed in abbonamento di quotidiani sisono ridotte del 52,6% (-7,2% medio annuale), passando da 4,8 a 2,3 milioni di copie mediegiornaliere. Per segmento, i quotidiani nazionali di informazione e quelli sportivi hanno registratoun andamento più negativo, perdendo dal 2007 rispettivamente il 62,1% (-9,3% medio annuale)ed il 57,5% (-8,2% medio annuale), mentre i quotidiani locali hanno perso il 46,1% (-6,0%all’anno). Il trend negativo ha, tuttavia, subito una significativa accelerazione nel corso degli ulti-mi anni. Gli ultimi dati disponibili al momento dell’elaborazione del Budget 2018 (ADS a otto-bre) indicavano per l’anno 2017 un calo complessivo delle vendite in edicola ed in abbonamentodell’8,9% (-15,5% per i quotidiani nazionali e -7,0% per i giornali locali). Tenuto conto di tali andamenti, il Budget prevede che l’evoluzione del mercato nel 2018 sia simile aquella del 2017; per gli anni successivi di piano si assume una leggera attenuazione della flessione.

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Accanto al calo strutturale delle copie cartacee, il piano assume una crescita dei ricavi dell’edi-zione digitale dei quotidiani su pc, mobile e tablet supportato anche dall’introduzione di con-tenuti premium (paywall) sul sito web. I piani 2018-2020 prevedono, infine, un aumento di €0,10 del prezzo di copertina che permet-te in parte di bilanciare l’effetto sul fatturato derivante dal calo delle copie vendute.

Prodotti opzionaliIl Budget 2018 ed i successivi anni di piano prevedono una stabilità dei margini delle iniziativecollaterali vendute in abbinamento con il quotidiano.

CostiPer quanto concerne l’evoluzione dei costi, i piani previsionali 2018-2020 tengono conto diuna serie di interventi di savings:• riduzione della tiratura e della foliazione a seguito del prevedibile calo della diffusione e

della raccolta pubblicitaria;• ulteriore razionalizzazione dell’assetto industriale dei centri stampa;• riduzione del costo del lavoro del personale poligrafico;• riduzione dei costi redazionali attraverso il contenimento delle spese per borderò, foto e

agenzie nonché mediante interventi sul costo del lavoro giornalistico;• ottimizzazione delle rese ed efficienze nel processo distributivo;• riduzione di tutte le principali voci dei costi generali (affitti, consulenze, telefoniche, viaggi, ecc.).

Analisi di sensitivitàLe stime condotte sul valore recuperabile della CGU Repubblica mostrano headroom(margine tra il valore recuperabile ed il valore contabile delle CGU di riferimento) moltoridotto rispetto agli esercizi passati con un valore recuperabile che risulta sostanzialmenteallineato al valore contabile della CGU. In particolare, il valore d’uso della CGU risulterebbeuguale al suo valore contabile ipotizzando rispetto ai trend previsti nel piano per il biennio2019-2020 ulteriori riduzioni annue di 1,2p.p. del fatturato diffusionale cartaceo, a paritàdi andamento della raccolta pubblicitaria e dei costi. In alternativa, assumendo come validele ipotesi del piano 2018-2020, il valore d’uso recuperabile della CGU “La Repubblica”risulterebbe uguale al suo valore contabile ipotizzando un tasso di attualizzazione dei flussiprevisti (wacc) pari al 7,19%, rispetto al 6,58% utilizzato nello scenario base.

Altre immobilizzazioni immaterialiLa categoria “Concessioni e licenze” è stata sottoposta ad ammortamento del 33,3%, dato chesi stima una vita utile di 3 anni.La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

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Concessioni e licenze31/12/2017

Situazione inizialeCosto originario 27.245 Fondi ammortamento, svalutazioni (24.558) Saldo iniziale 2.687 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 3.652 Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (1.612) Decrementi - Situazione finaleCosto originario 30.897 Fondi ammortamento, svalutazioni (26.170) Saldo finale 4.727

Gli investimenti avvenuti nel corso dell’esercizio nelle immobilizzazioni immateriali ammon-tano a 3.652 migliaia di euro e sono stati sostenuti nella categoria “Concessioni licenze emarchi”.Gli acquisti sono principalmente relativi per 752 migliaia di euro al progetto Business Con-tinuity, per 1.371 migliaia di euro al sistema editoriale, per 128 migliaia di euro allo svilup-po del nuovo sistema di gestione della tesoreria e 955 migliaia di euro alle sinergie ex Itedi.

Immobilizzazioni materiali (2)Si riporta il dettaglio della presente categoria.

31/12/2016 31/12/2017Fabbricati ed edifici 267 217Migliorie su beni di terzi 4.486 4.792Impianti e macchinari 3.589 3.275Mobili, dotazioni, automezzi 1.939 2.409Immobilizzazioni in corso 70 83Altri beni 1 -TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 10.352 10.776

Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio, si ritiene che, levite utili per categoria di beni siano le seguenti.

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Vita utile Aliquota

Terreni - -Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5/10 anni 20%/10%Rotative full color 20 anni 5%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà sonoesposte nei prospetti seguenti.

Fabbricati ed edifici 31/12/2017Situazione inizialeCosto originario 400Fondi ammortamento, svalutazioni (133)Saldo iniziale 267MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (50)Decrementi -Situazione finale Costo originario 400Fondi ammortamento, svalutazioni (183)Saldo finale 217

Migliorie su beni di terzi 31/12/2017Situazione inizialeCosto originario 29.004Fondi ammortamento, svalutazioni (24.518)Saldo iniziale 4.486MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 1.212Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (906)Decrementi -Situazione finaleCosto originario 30.216Fondi ammortamento, svalutazioni (25.424)Saldo finale 4.792

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Impianti e macchinari 31/12/2017Situazione iniziale Costo originario 58.610Fondi ammortamento, svalutazioni (55.020)Saldo iniziale 3.589MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 307Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (622)Decrementi -Situazione finale Costo originario 58.917 Fondi ammortamento, svalutazioni (55.643) Saldo finale 3.274

Mobili, dotazioni e automezzi 31/12/2017Situazione inizialeCosto originario 46.178Fondi ammortamento, svalutazioni (44.240)Saldo iniziale 1.939MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 1.293Decrementi (56)MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (822)Decrementi 56Situazione finaleCosto originario 47.415Fondi ammortamento, svalutazioni (45.006)Saldo finale 2.410

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Immobilizzazioni in corso 31/12/2017Situazione inizialeCosto originario 70Fondi ammortamento, svalutazioni -Saldo iniziale 70MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 13Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi -Decrementi -Situazione finaleCosto originario 83Fondi ammortamento, svalutazioni -Saldo finale 83

Altri beni 31/12/2017Situazione inizialeCosto originario 1.722Fondi ammortamento, svalutazioni (1.721)Saldo iniziale 1MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (1)Decrementi -Situazione finaleCosto originario 1.722Fondi ammortamento, svalutazioni (1.722)Saldo finale -

Gli investimenti avvenuti nel corso dell’esercizio nelle immobilizzazioni materiali ammontanoa 2.825 migliaia di euro e sono stati sostenuti principalmente nella categoria “Migliorie su benidi terzi” per 1.212 migliaia di euro, “Mobili, dotazioni e automezzi” per 1.293 migliaia dieuro, “Impianti e macchinari” per 307 migliaia di euro.Nelle “Migliorie su beni di terzi” i principali acquisti hanno interessato la ristrutturazionepresso la sede redazionale di Roma per 1.200 migliaia di euro e la ristrutturazione della sedein locazione per 12 migliaia di euro.Nei “Mobili, dotazioni e automezzi” i principali acquisti hanno interessato le dotazionielettroniche relative al Progetto Business Continuity (1.050 migliaia di euro) e gli arredi dellasede di Roma per 215 migliaia di euro.Negli “Impianti e macchinari” i principali incrementi hanno interessato gli impianti di impiantipresso la sede redazionale di Roma per 270 migliaia di euro.

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Partecipazioni (3)Si riporta il dettaglio della movimentazione di tale voce. 31/12/2017Situazione inizialeCosto originario 431.529Svalutazioni (75.610)Saldo iniziale 355.919MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 92.858Decrementi (32.731)MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi -Decrementi 30.024Situazione finaleCosto originario 491.656Svalutazioni (45.586)Saldo finale 446.070

Il valore delle partecipazioni al 31 dicembre 2017 ammonta a 446.070 migliaia di euro (al 31dicembre 2016 il valore delle partecipazioni ammontava a 355.919 migliaia di euro). Successivamente l’operazione che ha condotto all’incorporazione di Italiana Editrice S.p.A.(“ITEDI”) avvenuta il 27 giugno 2017, sono state perfezionate una serie di operazioni straor-dinarie volte a razionalizzare la struttura organizzativi del Gruppo. In particolare il 29 dicembre 2017, è stata perfezionata la fusione per incorporazione di ITEDISpA in Finegil Editoriale SpA, deliberata dalle rispettive Assemblee Straordinarie degli Azioni-sti tenutesi il 25 ottobre 2017. Contestualmente, Finegil Editoriale SpA ha cambiato la propriadenominazione sociale in GEDI News Network SpA (GNN SpA) e ha trasferito la sede legalea Torino. L’incremento del capitale sociale, pari ad Euro 66.246.273, deliberato dalla incorpo-rante GNN SpA a favore di GEDI in qualità di socio unico della incorporata, è stato determi-nato secondo il rapporto di cambio menzionato nel progetto di fusione la cui relazione di con-gruità, predisposta ai sensi dell’art. 2501 sexies cc., è stata sottoscritta dalla Società Ernst &Young SpA, in qualità di perito nominato dal Tribunale di Roma.A seguito di tale operazione, il valore della partecipazione in GNN SpA si è incrementato di83.652 migliaia di euro e la percentuale di possesso è passata da 99,78% a 99,85%.Il 1° novembre 2017, in esecuzione delle deliberazioni delle assemblee straordinarie dei socidel 19 luglio 2017, ha avuto efficacia l’atto di scissione parziale mediante trasferimento diparte del patrimonio di Elemedia SpA, partecipata al 100% da GEDI, a favore di Nexta Srl,partecipata al 100% da Itedi SpA Contestualmente l’efficacia, Nexta Srl ha cambiato la pro-pria denominazione in GEDI Digital Srl. La beneficiaria ha provveduto ad aumentare ilCapitale Sociale di 229 migliaia di euro a favore interamente di GEDI in qualità di sociounico di Elemedia SpA. A seguito di tale operazione, e sulla base di un apposito parere rila-sciato da PriceWaterhouseCoopers Advisory SpA, il valore della partecipazione in ElemediaSpA è diminuito di 2.707 migliaia di euro a favore della quota dell’82,07% della partecipa-zione detenuta in GEDI Digital Srl.In data 19 luglio 2017 l’assemblea straordinaria di A. Manzoni & C. SpA (“Manzoni”), dete-nuta al 100% da GEDI, ha deliberato la fusione per incorporazione di Publikompass SpA, pos-seduta interamente da ITEDI.

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La fusione ha comportato un aumento di capitale di Manzoni per €6.933.535, effettuato medianteemissione di un corrispondente numero di azioni ordinarie del valore nominale unitario di euro 1attribuite a ITEDI sulla base di un rapporto di concambio di n. 2,259953 azioni ordinarie dellasocietà incorporante per ogni azione della società incorporata. Tale rapporto di concambio è statodeterminato dagli amministratori di entrambe le società partecipanti alla fusione anche tramite ilcoinvolgimento di esperti indipendenti all’uopo incaricati (PriceWaterhouseCoopers Advisory SpA).All’esito della fusione, la quota posseduta da GEDI è pari 68,39% mentre il restante 31,61%era posseduta da ITEDI. Tale quota successivamente stata incorporata, in data 29 dicembre, inGEDI News Network SpA a seguito della fusione citata precedentemente.Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questacategoria, l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.

Percentuale di possesso Patrimonio Netto Valore di carico 31/12/2016 31/12/2017 31/12/2016 31/12/2017 31/12/2016 31/12/2017

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE

GEDI News Network SpA 99,78% 99,85% 175.852 257.746 176.764 260.416

Manzoni & C. SpA 100,00% 68,39% 12.461 17.241 28.556 28.557

Elemedia SpA 100,00% 100,00% 70.977 70.918 36.098 33.390

GEDI Digital Srl - 82,07% - 3.964 - 2.707

GEDI Distribuzione SpA 100,00% 100,00% 1.786 1.879 841 841

TOTALE IMPRESE CONTROLLATE 261.076 351.748 242.259 325.911

Partecipazioni in società collegate

Persidera SpA 30,00% 30,00% 28.838 n.d 110.588 110.588

Le Scienze SpA 50,00% 50,00% 155 108 1.361 1.361

Huffington Post Italia Srl* 49,00% 49,00% 196 n.d 1.092 1.092

TOTALE IMPRESE COLLEGATE 29.189 n.d 113.042 113.042

ALTRE PARTECIPAZIONI *

Radio Italia SpA - 10,00% - n.d - 6.500

Ag. ANSA Società Coop. a r.l. 4,02% 4,02% 727 n.d 454 454

Premium Publisher Network Consorzio 16,96% 16,96% 2 n.d 14 14

Consorzio Edicola Italiana 16,67% 16,67% 4 n.d 10 10

Consuledit Soc. consortile a r.l. 6,64% 6,64% (2) n.d 1 1

TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI 731 n.d 479 6.979

STRUMENTI PARTECIPATIVI *

4 Baby Srl - - 351 n.d 139 139

TOTALE PARTECIPAZIONI 291.347 n.d 355.919 446.070

*L’ultimo bilancio disponibile delle Società è al 31 dicembre 2016.

I dati riclassificati essenziali dei bilanci al 31 dicembre 2017 delle società controllate, sonoriportati nel paragrafo 11.8. Le altre informazioni sui rapporti con parti correlate sono riportate nel paragrafo 11.4.La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di GEDI GruppoEditoriale SpA.

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Al 31 dicembre 2017 le partecipazioni detenute in società controllate e collegate sono state sottopo-ste a impairment test, utilizzando nella determinazione sia del fair value che del valore d’uso meto-dologie e assunzioni analoghe a quelle adottate per le CGU del Gruppo descritte nel bilancio con-solidato, tenendo conto degli specifici settori di attività di ciascuna società. Più precisamente, il valo-re recuperabile delle partecipazioni – termine di raffronto per accertare la presenza di impairmentloss – è stato determinato, secondo le indicazioni dello IAS 36, nel maggiore tra il fair value al nettodei costi di vendita ed il valore d’uso: il primo è stato stimato facendo riferimento ai multipli di mer-cato (nel caso di Persidera su moltiplicatori diretti desumibili da società quotate comparabili); ilsecondo è stato quantificato sulla base dei flussi attesi dall’impresa partecipata, sulla base dei pianiprevisionali 2018 - 2020. Per tutte le partecipazioni il metodo di valutazione del recoverable amountsi è quindi basato sul valore d’uso, in quanto superiore al fair value al netto dei costi di vendita; faeccezione la partecipazione detenuta nella concessionaria di pubblicità del gruppo A. Manzoni &C. SpA il cui valore recuperabile è rappresentato dal fair value al netto dei costi di vendita.Per la partecipazione in GEDI News Network SpA sono state utilizzate le metodologie e le assun-zioni alla base della determinazione dei flussi di cassa analoghe a quelle descritte nella nota 12.1del bilancio consolidato, ivi incluse quelle relative al tasso di attualizzazione (wacc 6,58%) e all’an-damento dei ricavi e dei costi. Per la partecipazione detenuta in A. Manzoni & C. SpA il calcolodel fair value considera uno sconto del 30% dell’equity value ottenuto in applicazione dei multplidi mercato in quanto il business della società è limitato alla concessione di pubblicità (rispetto aicomparabili del settore editoria) e in considerazione del fattore dimensionale della stessa.

Per le partecipazioni detenute in Editoriale Libertà SpA e Editoriale Corriere di Romagna Srlcon riferimento alla determinazione del valore d’uso sono state utilizzate metodologie e assun-zioni alla base della determinazione dei flussi di cassa analoghe a quelle descritte nella nota12.1 del bilancio consolidato, ivi incluse quelle relative al tasso di attualizzazione (wacc6,58%) e all’andamento dei ricavi e dei costi.

Per la Partecipazione in Persidera è stato, invece, utilizzato il piano previsionale 2017 - 2019 approvatodal Consiglio di Amministrazione di Persidera SpA in data 25 gennaio 2017. Tale piano è stato rite-nuto tuttora valido dal Consiglio di Amministrazione della società stessa. Il tasso di attualizzazione deiflussi previsti è pari al 7,32% tenuto conto delle caratteristiche specifiche del business e della società.

Dall’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2017 sulle partecipazioninon è emersa alcuna riduzione del valore contabile.

Analisi di sensitivitàLe stime condotte sul valore recuperabile delle partecipazioni in GEDI News Network SpA ePesidera SpA mostrano valori recuperabili sostanzialmente allineati ai valori di carico. Per talipartecipazioni che presentano un valore rilevante ai fini del bilancio d’esercizio si è provvedutoad effettuare un’analisi di sensitività dei risultati dell’impairment test rispetto alle variazionidegli assunti di base. In particolare:- per la partecipazione in GEDI News Network SpA il valore d’uso risulterebbe uguale al suo

valore contabile ipotizzando, a parità di altre condizioni un tasso di attualizzazione dei flussifinanziari previsti (wacc) pari all’6,7%, in lugo del 6,58% utlizzato;

- per la partecipazione in Persidera SpA il valore d’uso pro quota risulterebbe uguale al suovalore contabile ipotizzando, a parità di altre condizioni un tasso di attualizzazione dei flussifinanziari previsti (wacc) pari al 7,6%, in lugo del 7,32% utlizzato.

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Crediti non correnti (4)Si riporta il dettaglio della voce. 31/12/2016 31/12/2017Depositi cauzionali oltre 1 anno 384 20 Altri crediti non correnti 1.049 897TOTALE CREDITI NON CORRENTI 1.433 917

I crediti non correnti si assestano a 917 migliaia di euro rispetto al saldo del 2016 pari a 1.433migliaia di euro.

Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite (5) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita. Le variazioni di tali voci sono commentate nella nota delle imposte di conto economico (28).

Imposte Anticipate Imponibili per imposte anticipate

31/12/2016 31/12/2017

Da fondi del personale 3.011 3.032

Da fondi rischi 9.278 15.442

Da svalutazione delle attività correnti 13.002 13.596

Da svalutazione delle attività immobilizzate 2.713 5.214

Da perdite fiscali di esercizi precedenti - 37.433

TOTALE 28.005 74.717

Attività per imposte anticipate 31/12/2016 31/12/2017

Da fondi del personale 723 728

Da fondi rischi 2.393 2.628

Da svalutazione delle attività correnti 3.123 3.251

Da svalutazione delle attività immobilizzate 740 785

Da perdite fiscali di esercizi precedenti - 8.984

TOTALE 6.979 16.376

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Imposte DifferiteImponibili per imposte differite

31/12/2016 31/12/2017

Da minore valutazione dei fondi del personale 1.506 1.510

Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 222.157 422.342

TOTALE 223.662 423.852

Passività per imposte differite

31/12/2016 31/12/2017

Da minore valutazione dei fondi del personale 361 362

Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 60.611 61.197

TOTALE 60.973 61.560

31/12/2016 31/12/2017

Imposte differite accreditate/addebitate 120 120

TOT. RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO 120 120

Rimanenze (6)

Le rimanenze al 31 dicembre 2017 ammontano complessivamente a 6.305 migliaia di euro esono aumentate di 37 migliaia di euro rispetto allo scorso anno (un decremento di 8 migliaiadi euro relativa alla carta, una flessione di 39 migliaia di euro relativa ai prodotti e unincremento di 84 migliaia di euro). Il dettaglio è riportato nella tabella sottostante.

31/12/2016 31/12/2017Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze

lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 6.144 (260) 5.884 5.933 (57) 5.876Materiali di stampa (materie prime) - - - - - -Pubblicazioni testate(prodotti finiti) 45 - 45 129 - 129Pubblicazioni opzionali e multimediali(prodotti finiti) 2.846 (2.507) 339 2.020 (1.720) 300TOTALE RIMANENZE 9.034 (2.766) 6.268 8.082 (1.777) 6.305

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Crediti commerciali (7) 31/12/2016 31/12/2017Clienti edicole e distributori 18.066 14.590Crediti verso clienti vari 1.572 4.305 Crediti verso imprese del Gruppo 60.636 56.033 TOTALE CREDITI COMMERCIALI 80.274 74.928

I crediti commerciali, che a fine anno ammontano a 74.928 migliaia di euro, si decrementanocomplessivamente di 5.346 migliaia di euro rispetto al 2016. Per maggiori dettagli dei crediti verso imprese del Gruppo e per l’analisi delle scadenze si rinviaal paragrafo 11.4 “Rapporti con parti correlate” e al paragrafo 11.5 “Gestione dei rischi”.

Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2017 ammonta a 5.659 migliaia di euro (5.754migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

La movimentazione è la seguente.

31/12/2017Saldo iniziale 5.754Svalutazioni 901Utilizzi/rilasci (996)Saldo finale 5.659

Crediti tributari (8) 31/12/2016 31/12/2017Crediti verso l'Erario per Ires/Irap 1.548 6.876 Crediti Ires verso controllanti 15.003 6.837 Crediti verso l'Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 42 2 Crediti verso l'Erario per IVA 214 269 Crediti IVA di Gruppo 1.423 1.504Altri crediti verso l'Erario 93 1 TOTALE CREDITI TRIBUTARI 18.323 15.490 Complessivamente i crediti tributari, che a fine anno ammontano a 15.490 migliaia di euro,diminuiscono di 2.833 migliaia di euro soprattutto per effetto dei minori crediti IRES. In ragione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile e liberatocon l’atto di conferimento di ITEDI SpA del 27 giugno, CIR ha perduto il controllo di dirittodi GEDI e, per l’effetto, è decaduto il consolidato fiscale di Gruppo a cui la Società aveva ade-rito precedentemente aderito.Venendo meno il Consolidato Fiscale CIR è stata valutata positivamente l’opportunità di adottareun consolidato fiscale a livello di GEDI SpA e delle sue controllate per il triennio 2017-2019.

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Altri crediti (9) 31/12/2016 31/12/2017Depositi cauzionali: entro 1 anno 59 136 Anticipi a fornitori e agenti 163 19 Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 833 403 Crediti verso dipendenti e collaboratori 582 162 Crediti per cessione immob.ni e partecipazioni 839 7.000Altri crediti 9.815 9.932 Risconti attivi 2.060 2.260TOTALE ALTRI CREDITI 14.351 19.912

Nella voce altri crediti e riscontri attivi sono classificate le voci relative ai diritti di competenzadegli esercizi futuri e ai canoni delle locazioni passive pagate anticipatamente.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (10) 31/12/2016 31/12/2017Denaro e valori in cassa 33 22 Depositi su c/c presso banche e poste 122.192 41.878 Crediti e ratei finanziari verso imprese del Gruppo 6.119 2.317 TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 128.344 44.217

I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine e adalta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti ad unrischio irrilevante di variazione del loro valore. Tali depositi sono effettuati in relazione alle esi-genze finanziarie del Gruppo e sono remunerati ad un tasso fisso preventivamente concordato.

Le disponibilità liquide diminuiscono di 84.127 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedentesoprattutto per effetto del pagamento di un importo complessivo pari a 140,2 milioni di euro,a seguito della facoltà, prevista dal Dl 50/2017, di cui la società si è avvalsa per definire unalite tributaria (si rinvia al commento dei fondi rischi per maggiori informazioni). I crediti e ratei finanziari verso società del Gruppo sono analiticamente riepilogati nel prospettoriportato nel paragrafo 11.4. “Rapporti con parti correlate” e sono costituiti da operazioniconnesse al servizio di tesoreria accentrato.

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Passivo

Patrimonio NettoL’analisi della composizione del patrimonio netto con riferimento alla disponibilità e distribui-bilità è evidenziata di seguito.

Utilizzazioni compiute Natura/Descrizione Importo Possibilità di Quota negli ultimi 3 esercizi complessivo utilizzazione disponibile copertura perdite altreCAPITALE SOCIALE 76.304 - - -

Sovrappr. Azioni 71.999 B 71.999 - -Ris. diritti d’opzione pres. obb. Conv. - B - - -Riserve per contributi in c/capitale 17.857 ABC 17.857 - -Ris. Conguaglio dividendi 3.869 ABC 3.869 - -Ris. Rivalutazione L. 413/91 786 ABC 786 - -

RISEVE DI CAPITALE 94.510 94.510 - -Riserva legale 13.033 B 13.033 - -Riserva facoltativa 30.289 - - -Riserva facoltativa 4.690 B 4.690 - -Riserva facoltativa 335.665 ABC 335.665 2.376 -Utili a nuovo 1.855 ABC 1.855 6.862 -Riserva da utili attuariali (1.516) - - -Riserva legge 675/1977 490 ABC 490 - -Ris. Plusvalenze art. 54 934 ABC 934 - -Avanzo di fusione 9.956 ABC 9.956 - -

RISEVE DI UTILI 395.397 366.623 9.238 -Variazioni positive 52.904 - - -Variazioni negative - - - -Utili (perdite) a nuovo (3.175) - - -

RISERVA IFRS 49.729 - - -Riserva per azioni proprie (34.579) - - -Riserva per stock options 11.952 - - -Riserva dir. Opzione Prest. Obbligaz. 4.290 - - -

TOTALE ALTRE RISERVE (18.337) - - -TOTALE 597.602 461.133 9.238 -

Legenda: A – per aumento di capitaleB – per copertura perditeC – per distribuzione ai soci

Al 31 dicembre 2017 le riserve disponibili ammontano a 461.133 migliaia di euro di cui371.411 migliaia di euro distribuibili.

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Capitale sociale (11)Al 31 dicembre 2017 il capitale sociale ammonta a euro 76.303.571,85 ed è costituito da n.508.690.479 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2016 è incrementato nellamisura di euro 14.497.678,65 in ragione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea deiSoci della Società tenutasi in data 27 aprile 2017, sottoscritto e liberato in data 27 giugno 2017.

31/12/2016 31/12/2017N° azioni deliberate 476.383.713 568.614.904N° azioni emesse 412.039.288 508.690.479di cui: N° azioni proprie 21.395.616 21.850.609

Il 27 giugno 2017 infatti è stata perfezionata l’operazione di integrazione della società ItalianaEditrice SpA e delle società da questa controllate Publikompass SpA e Nexta Srl (“GruppoITEDI”) in GEDI. Italiana Editrice SpA è l’editore di due rilevanti testate quotidiane “La Stam-pa” e “Il Secolo XIX”; inoltre, il Gruppo ITEDI, oltre all’attività editoriale di cui sopra, operanel settore della raccolta pubblicitaria locale tramite Publikompass SpA, che agisce quale sog-getto concessionario della raccolta pubblicitaria, nonché nel settore multimediale attraversoNexta Srl, società avente ad oggetto, tra le altre cose, lo sviluppo, la produzione, la gestione ela promozione di servizi e prodotti di natura editoriale e di e-commerce e la prestazione di servizidi marketing, informatica e di telecomunicazioni.L’operazione di integrazione è stata effettuata mediante un aumento del capitale sociale conesclusione del diritto di opzione per i soci preesistenti, riservato in sottoscrizione a Fiat ChryslerAutomobiles N.V. (“FCA”) e ad Ital Press Holding SpA (“IPH”), liberato da queste ultimemediante il conferimento in natura di partecipazioni azionarie complessivamente rappresentati-ve di tutto il capitale sociale di Italiana Editrice SpA. Per effetto di tale operazione, a partire dal27 giugno 2017 GEDI ha acquisito il controllo del Gruppo ITEDI. Ai fini dell’operazione di conferimento mediante aumento di capitale riservato, il valore di con-ferimento in GEDI delle Azioni ITEDI è stato convenuto tra le parti sulla base di una valorizza-zione di ITEDI (i.e. equity value del 100% del capitale) pari ad Euro 79.969.000. Sulla base delrapporto di cambio tra i due gruppi, anch’esso convenzionalmente stabilito tra le parti, l’opera-zione è stata effettuata mediante un aumento del capitale sociale che ha visto l’emissione di n.96.651.191 nuove azioni ordinarie ad un prezzo unitario di Euro 0,827397978 per ciascunaazione (di cui Euro 0,677397978 a titolo di sovrapprezzo). Alla data di efficacia dell’aumento di capitale sociale il prezzo di mercato delle nuove96.651.191 azioni era pari a Euro 0,8655 per azione, per un controvalore complessivo dell’ope-razione pari a Euro 83.651.605,81 di cui Euro 14.497.678,65 è stato rilevato quale incrementodel capitale sociale (valore nominale unitario delle azioni Euro 0,15) ed Euro 69.153.927,16 èstato rilevato a sovrapprezzo (valore unitario Euro 0,7155).Nel corso del primo semestre 2017 il Gruppo ha sostenuto costi correlati all’operazione pari a 792migliaia di euro, inerenti spese legali, oneri per relazioni e costi di Advisor; tali costi sono stati rilevatia patrimonio netto, coerentemente con quanto disciplinato dai principi contabili internazionali di rife-rimento nel caso di operazioni di integrazione effettuate mediante l’emissione di strumenti di capitale.Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Nonesistono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quantoprevisto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.

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Riserve (12) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel “Prospetto dellevariazioni di Patrimonio Netto”.Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazionedella Capogruppo ad effettuare acquisti di azioni ordinarie GEDI Gruppo Editoriale SpA, nelcorso dell’esercizio 2017 sono state acquistate n. 785.000 azioni per complessivi 565.876 migliaiaeuro e, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in portafoglioal 31 dicembre 2017 n. 21.850.609 azioni che rappresentano il 4,295% del capitale sociale.A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 e della conse-guente sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Società haunilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso diesercizio del diritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordi-narie. Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato il medesimo modelloapplicato al 31 dicembre 2014) era pari a 4.290 migliaia di euro. Dal momento che la sotto-scrizione del deed poll ha un effetto analogo alla modifica del prestito, essendo venuto meno ildiritto all’Opzione call a favore della Società in modo irrevocabile, definitivo e incondizionatoe configurandosi così come uno strumento composto e non più ibrido, la Società ha riclassifi-cato con effetto 28 gennaio 2015 l’importo dell’opzione sopra descritto (4.290 migliaia dieuro) nel Patrimonio Netto nella “Riserva diritti opzione Prestito Obbligazionario 2014”.

Benefici basati su strumenti finanziariLa Società riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti che ricoprono posizioni di primopiano, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. I piani di stock option e stock grant in essere alla data del 31 dicembre 2017, nonché le relativecaratteristiche, sono descritte nella nota di commento al bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2017, il costo complessivo derivante dai piani di stock grant ammonta a 734migliaia di euro (ammontava a 1.131 migliaia di euro nel 2016) di cui 461 migliaia di euroriaddebitato alle società del Gruppo per le stock grant assegnate ai rispettivi dipendenti (680migliaia di euro nel 2016).

Debiti finanziari (13)

Debiti finanziari non correnti

scadenza scadenza scadenza 31/12/2016 31/12/2017 1-2 anni 2-5 anni oltre 5 anniObbligazioni 83.526 87.907 87.907 - -Debiti verso le banche - - - - -Altri debiti finanziari - - - - -TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 83.526 87.907 87.907 - -

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Debiti finanziari correnti

31/12/2016 31/12/2017Obbligazioni 5.395 5.795 Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 21.997 60.028 TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 27.392 65.823

Al 31 dicembre 2017 il valore del Prestito Obbligazionario ammonta complessivamente a 93.702migliaia di euro. Al 31 dicembre 2016 l’ammontare complessivo del debito era pari a 88.920migliaia di euro. Per i dettagli in merito alle caratteristiche del prestito ed alla rilevazionecontabile si rimanda a quanto descritto in nota 8.Il sensibile incremento di 38.031 migliaia di euro dei debiti finanziari verso imprese del Gruppo èprincipalmente dovuto all’incremento dei debiti verso Manzoni per 37.740 migliaia di euro, versoGEDI Printing SpA per 4.082 migliaia di euro e verso la GEDI Distribuzione SpA per 1.020 migliaiadi euro, solo parzialmente compensati dalla riduzione verso GNN SpA per 9.532 migliaia di euro.

Riconciliazione delle passività finanziarie rilevate nella gestione finanziaria

Debiti verso le Totale Prestito banche per mutui Altri debiti passività obbligazionario e finanziamenti finanziari finanziarieSaldo al 31/12/2016 88.920 - - 88.920Flussi di cassa - - - -Altre variazioni: Acquisizione di Itedi - - - -Variazione del fair value e del costo ammortizzato 4.781 - - 4.781Saldo al 31/12/2017 93.701 - - 93.701

Fondi per rischi e oneri (14) Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente.

Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale di cui di cui nonlegali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondi corrente corrente

Saldo iniziale 4.421 - 3.602 40.833 48.856 10.350 38.505Utilizzi/rilasci (1.395) - (1.117) (21.447) (23.959) (3.008) (20.951)Giroconti corrente/non corrente - - - - - 1.169 (1.169)Accantonamenti 1.617 - 909 1.513 4.040 2.544 1.495Variazione per attualizzazione 139 - - - 139 - 139Saldo finale 4.782 - 3.394 20.899 29.075 11.056 18.019

Parte non correnteVertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale

legali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondi

Saldo iniziale 3.045 - - 35.460 38.505Utilizzi/rilasci (104) - - (20.847) (20.951)Giroconti corrente/non corrente (1.169) - - - (1.169)Accantonamenti 1.417 - - 78 1.495Variazione per attualizzazione 139 - - - 139Saldo finale 3.328 - - 14.691 18.019

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Parte correnteVertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale

legali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondi

Saldo iniziale 1.375 - 3.602 5.373 10.350Utilizzi/rilasci (1.291) - (1.117) (600) (3.008)Giroconti corrente/non corrente 1.169 - - - 1.169Accantonamenti 200 - 909 1.436 2.544Saldo finale 1.453 - 3.394 6.209 11.056

Le componenti di lungo termine dei fondi, sono state attualizzate ad un tasso pari al 5% allordo delle imposte.

I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuniper tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro edil rischio legato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazioneaziendale.

Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, da ver-tenze fiscali per operazioni a premio e altri rischi. La Società si è avvalsa della facoltà prevista dall’art.11 del DL. n. 50/2017 convertito dallalegge n. 96/2017 (di seguito il “Decreto”), di definire il contenzioso fiscale relativo a fatti risa-lenti all’esercizio 1991 e oggetto della sentenza n. 64/9/2012 della Commissione TributariaRegionale di Roma.Si ricorda che tale contenzioso riguardava accertamenti IRPEG e ILOR 1991 che diederoluogo ai seguenti principali rilievi di natura antielusiva: • furono contestati dall’Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle opera-

zioni di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso conseguenti alla spar-tizione del Gruppo Mondadori (in particolare, i benefici emergenti dalla fusione per incor-porazione di Editoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamentene assunse la denominazione);

• furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggettiesteri, in particolar modo quelli relativi al credito d’imposta sui dividendi ed alle relativeritenute subite, oltre che agli interessi maturati.

Su quest’ultimo capitolo, usufrutto di azioni, l’Amministrazione Finanziaria contestò la medesimafattispecie di beneficio anche per i tre periodi di imposta successivi. La Società, valutando il rischiocome “probabile” ha effettato negli esercizi precedenti specifici accantonamenti: al 31 dicembre2016 il fondo relativo a tale fattispecie ammontava a 35,5 milioni di euro. Si ricorda che, nel corsodel 2012, a seguito di una sentenza favorevole della Corte di Cassazione con la quale era stato estin-to il processo, si era provveduto a rilasciare il fondo relativo all’annualità 1992. Sul primo capitolo, riguardante unicamente il 1991, la Commissione Tributaria Regionale,con la sentenza sopra menzionata, ha accolto la posizione dell’Amministrazione Finanziariarelativamente alla contestazione economicamente più rilevante, concernente le operazioni diriorganizzazione societaria, mentre ha respinto la contestazione relativa agli usufrutti. Talesentenza avrebbe dato luogo, sulla base delle valutazioni al 31 dicembre 2016, ad un importodi rischio massimo pari a 376,6 milioni di euro (di cui maggiori imposte accertate per 121,4milioni di euro, interessi per 121,4 milioni di euro e sanzioni per 133,8 milioni di euro).

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La Società, pur ribadendo la propria convinzione quanto alla legittimità civilistico-tributariadell’operazione oggetto di censura da parte dell’Amministrazione Finanziaria, ha deliberatodi avvalersi nel corso del 2017 della facoltà offerta dal Decreto di addivenire alla definizioneagevolata della predetta controversia.Tale adesione comporta per la Società il pagamento di un importo complessivo pari a 175,3milioni di euro, di cui 140,2 milioni di euro già versati nel corso del 2017 mentre i restanti 35,1milioni di euro saranno pagati entro il 30 giugno 2018. Contestualmente il fondo rischi è statoridotto di 20,8 milioni di euro relativi al capitolo “usufrutti” oggetto di definizione della lite.Il valore del fondo rischi si attesta al 31 dicembre 2017 a 14,7 milioni di euro anche a seguitodi un accantonamento di 78 migliaia di euro per tenere conto degli interessi maturati.

TFR e altri fondi per il personale (15)Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 nonché il fondo Indennitàper i dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono statideterminati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valoreattuale dell’obbligazione legale futura.Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDITasso annuo tecnico di attualizzazione 1,30% 1,30%Tasso annuo di inflazione 1,5% 1,5%Tasso annuo aumento retribuzioni* 1-1,5% 1,5%Tasso annuo rivalutazione TFR 2,625% -Probabilità di anticipazione annua** 3-7% -* in base alla categoria** in base all’anzianità lavorativa

Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria, che ammontano complessiva-mente a 19.666 migliaia di euro (in diminuzione di 686 migliaia di euro rispetto al 2016), sonostati così determinati.

Fondo Trattamento di Fine Rapporto 31/12/2017Saldo iniziale 17.281Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) -Costi/(ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) -Costi/(ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) 80Incremento per interessi finanziari (interest cost) 217Benefici pagati (1.208)Saldo finale 16.371

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Altri Fondi per il Personale 31/12/2017Saldo iniziale 3.071Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 76Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) -Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) (29)Costi/(Ricavi) attuariali da cambio piano - curtailment (actuarial gain/loss) -Incremento per interessi finanziari (interest cost) 27Benefici pagati 150Saldo finale 3.296

Le principali ipotesi attuariali adottate nella determinazione delle obbligazioni future sonostate il tasso di inflazione, l’incremento salariale, la frequenza di turnover e il tasso di attualiz-zazione. L’analisi di sensitività pertanto è stata fatta su ciascuna ipotesi attuariale rilevante,mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito di variazioni ragionevolmente possibili ditali ipotesi alla fine dell’esercizio.La Società è sempre stata in grado di far fronte ad eventuali debiti a breve e ha disponibilitàfinanziarie tali da garantire l’assolvimento delle obbligazioni future.

Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito.

Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio

2016 2017 31/12/2016 31/12/2017Giornalisti 458 439 434 438Operai e impiegati 272 275 271 277Dirigenti 16 16 16 15Contratti a termine 11 14 10 10TOTALE 757 743 731 740

Debiti commerciali (16) 31/12/2016 31/12/2017

Debiti verso fornitori: • carta 4.220 3.641• stampa 6.438 5.642• trasporti e distribuzione 119 137• utenze e telefoniche 1.398 6.282• investimenti 2.562 3.844• promozioni 2.978 2.859• prodotti opzionali 3.265 4.215• collaboratori 2.952 1.707• redazionali (foto, indagini e agenzie) 3.355 2.020• altri fornitori 9.310 8.777Debiti commerciali verso società del Gruppo 23.120 21.268TOTALE DEBITI COMMERCIALI 59.717 54.732

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I debiti commerciali, normalmente regolati a 60/90 giorni, si decrementano complessivamentedi 4.985 migliaia di euro rispetto all’esercizio.

I debiti commerciali verso società del Gruppo sono analiticamente riepiloganti nel paragrafo11.4 “Rapporti con parti correlate”.

Debiti tributari (17) 31/12/2016 31/12/2017Debiti per ritenute e IRPEF 4.170 3.192 Debiti verso l'Erario per IVA 718 245 Debiti IVA di Gruppo 221 1.760 Altri debiti tributari 39 35.090 TOTALE DEBITI TRIBUTARI 5.148 40.287

I debiti tributari, pari a 40.287 migliaia di euro si incrementano di 35.139 migliaia di euro rispet-to all’esercizio 2016.

Altri debiti (18) 31/12/2016 31/12/2017Debiti verso istituti previdenziali e sicurezza sociale 7.851 7.871 Debiti verso il personale per ferie 4.704 3.774 Debiti verso il personale diversi 4.702 2.552 Debiti verso amministratori, sindaci e altri soci 2 - Debiti per abbonamenti 4.526 3.902 Debiti contributi Legge 62/2001 156 93 Altri debiti 3.075 2.110 TOTALE ALTRI DEBITI 25.016 20.301

Gli altri debiti sono pari a 20.301 migliaia di euro e diminuiscono di 4.715 migliaia di eurorispetto al 31 dicembre 2016.

10. Note relative al Conto Economico Complessivo

Ricavi (19) 2016 2017Ricavi da pubblicazioni 127.672 112.674Ricavi da pubblicità 125.045 115.261Ricavi cessione diritti e marchi 686 179Ricavi da vendita altri servizi 7.423 6.440Ricavi da vendita servizi internet 1.395 1.355Ricavi da vendita altri prodotti 18 17Ricavi da vendita scarti e rese 1.101 1.163TOTALE RICAVI 263.341 237.090

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I ricavi complessivi della Società evidenziano un decremento di 26.251 migliaia di euro (pari al10%) rispetto ai dati dell’esercizio precedente. I ricavi da pubblicazioni si sono ridotti per14.998 migliaia di euro (pari all’11,7%).I ricavi da pubblicità sono diminuiti di 9.784 migliaia di euro (pari al 7,8%).

Altri proventi operativi (20) 2016 2017Contributi 62 86Plusvalenze cessioni cespiti - 14Sopravvenienze attive 3.289 5.019Altri proventi 1.573 1.469TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 4.924 6.588

Il saldo della voce Altri proventi operativi si assesta a 6.588 migliaia di euro.

Costi per acquisti (21) 2016 2017Carta quotidiani e periodici 24.036 21.376Carta per opzionali e promozioni 3.159 2.243Acquisto beni e merci 2.758 1.985Acquisto materiali per stampa (1) (11)Materiali di consumo 898 1.005TOTALE COSTI PER ACQUISTI 30.850 26.599

Costi per servizi (22) 2016 2017Stampa e altre lavorazioni presso terzi 39.333 34.260Costi gestione impianti e tecnologie 17.326 17.775Costi redazionali 16.040 14.723Distribuzione 9.368 8.011Diritti di riproduzione, SIAE e altri 6.425 4.926Promozioni 8.646 7.788Consulenze 7.694 5.423Telefoniche e trasmissione dati 1.487 1.276Manutenzioni e utenze 3.341 2.961Fitti passivi ed altri costi per godimento beni di terzi 6.139 6.962Altri servizi 23.772 21.407TOTALE COSTI PER SERVIZI 139.571 125.513

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Altri oneri operativi (23) 2016 2017Accantonamento fondo rischi e oneri 1.922 3.093Imposte e tasse accessorie 600 552Spese di rappresentanza e omaggi 142 172Quote associative 984 838Transazioni e risarcimenti 114 -Sopravvenienze passive 738 1.266Svalutazione crediti 672 901Altri oneri operativi 23 24TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 5.194 6.845

Costi per il personale (24) 2016 2017Salari e stipendi 61.581 58.074Oneri sociali 21.230 20.274Accantonamento per TFR 4.582 4.410Accantonamento trattamento di quiescenza e simili (100) 77Oneri per la riorganizzazione aziendale in atto 4.548 999Stock Grant 451 272Altri costi del personale 2.916 1.607TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 95.208 85.713

Il costo per il personale si decrementa di 9.495 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2016.

Il valore complessivo sostenuto nel corso dell’esercizio per i compensi spettanti al personaledirettivo è pari a 0,6 milioni di euro e 0,1 milioni di euro per stock grant.

Ammortamenti e svalutazioni (25) 2016 2017Ammortamento immobilizzazioni immateriali 1.120 1.612Ammortamento immobilizzazioni materiali 2.350 2.401TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 3.470 4.013

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Proventi/(oneri) finanziari netti (26) 2016 2017Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 175 92Utile su cambi 56 36Altri proventi finanziari 364 276Proventi finanziari 595 405Interessi passivi su c/c bancari (1) -Spese bancarie accessorie (59) (50)Interessi passivi su prestiti obbligazionari (7.029) (7.399)Perdite su cambi (75) (40)Oneri finanziari da applicazione IAS (532) (384)Altri oneri finanziari (90) (102)Oneri finanziari (7.786) (7.974)Proventi/(oneri) da negoziazione titoli e partecipazioni 2.000 8.161TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (5.191) 591

I proventi finanziari netti ammontano a 591 migliaia di euro; al 31 dicembre 2016 gli onerifinanziari ammontavano a 5.191 migliaia di euro. Il Prestito Obbligazionario Convertibile collocato il 9 aprile 2014 ha generato nel 2017interessi passivi complessivi per 7.399 migliaia di euro, di cui 2.617 migliaia di euro interessida cedole e 4.782 migliaia di euro dal costo ammortizzato.

Dividendi (27) 2016 2017

- da imprese controllate

GEDI News Network SpA 11.168 16.128

Elemedia SpA 10.750 8.505

GEDI Distribuzione SpA 586 197

- da imprese collegate

Persidera SpA 2.802 3.900

Le Scienze SpA - 67

TOTALE DIVIDENDI 25.306 28.797

I dividendi incassati nel 2017, che ammontano a 28.797 migliaia di euro, si incrementano di3.491 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2016.

Imposte (28) 2016 2017Imposte correnti (8.125) (4.649)Imposte differite e anticipate 4.087 (8.795)Imposte anni precedenti (53) (125)Oneri fiscali esercizi precedenti 347 154.572TOTALE IMPOSTE (3.745) 141.001

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Il sensibile incremento delle imposte rispetto al precedente esercizio è da imputarsi agli effetti delladefinizione delle liti fiscali (per il cui approfondimento si rimanda al commento dei fondi rischi): inparticolare l’onere fiscale è stato pari a 175.341 migliaia di euro (di cui 128.233 migliaia di eurorelativi a titolo di imposta e 47.108 migliaia di euro a titolo di interessi). La definizione ha permessodi rilasciare fondi precedentemente accantonati per complessivi 20.847 migliaia di euro. Sono statiinoltre stanziati 78 migliaia di euro per tenere conto degli interessi maturati su altri rischi di naturafiscale precedentemente già accantonati. La deducibilità della quota di interessi per 47.108 migliaiadi euro ha avuto un effetto positivo complessivo pari a 11.304 migliaia di euro, di cui 2.322 migliaiadi euro a titolo di imposte correnti e 8.984 migliaia di euro a titolo di imposte anticipate.In ragione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile e liberato conl’atto di conferimento di ITEDI SpA del 27 giugno, CIR ha perduto il controllo di diritto di GEDIe, per l’effetto, è decaduto il consolidato fiscale di Gruppo a cui la Società aveva aderito per iltriennio 2016-2018.Venendo meno il Consolidato Fiscale CIR è stata valutata positivamente l’opportunità di adottareun consolidato fiscale a livello di GEDI SpA e delle sue controllate (il “Gruppo GEDI” o il“Gruppo”) in base alle disposizioni contenute negli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 22 dicembre1986, n. 917. L’applicazione di tale regime ha richiesto l’esercizio di un’espressa opzionecongiuntamente da parte della società controllante e di ciascuna società da essa controllata, ai sensidell’art. 120 del TUIR. L’opzione ha validità per il triennio 2017-2019.

Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra l’onere fiscale teorico, determinato con Ires al27,5%, e Irap al 3,9%, e l’onere fiscale effettivo.

2016 2017

1) Utile ante imposte risultante da bilancio (escl. Effetto definizione liti) 13.658 24.429

2) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) 3.756 5.863

b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 601 623

c. Effetto fiscale su decremento aliquota IRES (67) -

d. Dividendi (6.611) (6.566)

e. Proventi/contributi non tassabili (2.132) (2.650)

f. Imposte correnti e differite relative anni precedenti (172) 9

g. Effetto netto definizione delle liti - 143.188

3) Imposte sul reddito (IRES) (4.625) 140.467

4) IRAP 533 455

5) Oneri fiscali di esercizi precedenti 347 78

6) Totale imposte da bilancio (3.745) 141.001

Aliquota media effettiva - -

Aliquota teorica 31,40% 27,90%

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245Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | GEDI Gruppo Editoriale |

11. Altre informazioni

11.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta della Capogruppo.

31/12/2016 31/12/2017

Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 6.119 2.317

Debiti finanziari verso imprese del Gruppo (21.998) (60.028)

Denaro e disponibilità di banca 122.224 41.900

Disponibilità liquide nette 106.346 (15.811)

Prestito obbligazionario (88.920) (93.702)

Altre attività (passività) finanziarie (88.920) (93.702)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 17.426 (109.512)

La posizione finanziaria netta si è movimentata soprattutto a causa del pagamento di un importocomplessivo pari a 140,2 milioni di euro, a seguito della facoltà, prevista dal DL. 20/2017, di cuila società si è avvalsa per definire una lite tributaria (si rinvia al commento dei fondi rischi permaggiori informazioni).

11.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrentiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che l’Assemblea straordi-naria del 27 aprile 2017 ha deliberato in merito ad un’operazione di aumento del capitalesociale riservato in sottoscrizione a Fiat Chrysler Automobiles N.V. (“FCA”) e ad Ital PressHolding SpA (“IPH”), liberato da queste ultime in data 27 giugno 2017 con il conferimento innatura di partecipazioni azionarie complessivamente rappresentative di tutto il capitale socialedi Italiana Editrice SpA (“ITEDI”). Per effetto di tale operazione, in data 27 giugno 2017 èstato acquisito il controllo di ITEDI e delle società da questa controllate.

11.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’eserciziola Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dallaComunicazione stessa.

11.4 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rientranonella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato. In particolare si segnala che la conclusione di operazioni con parti correlate è disciplinata da unaapposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione e descritta nella relazione annualesul Governo Societario riportata in una apposita sezione del presente bilancio al 31 dicembre 2016e disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Italiana SpA. In particolare il GEDI GruppoEditoriale SpA intrattiene con le società controllate e collegate sia rapporti commerciali sia rapportidi prestazioni di servizi e di consulenza operativa e finanziaria. Tra i rapporti commerciali più rile-vanti si ricordano quelli con le controllate A. Manzoni&C. SpA, concessionaria per la vendita deglispazi pubblicitari, con GEDI Distribuzione SpA per la gestione della distribuzione, con GEDI Digital

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Srl per la gestione tecnica dei siti, GEDI Printing SpA e GEDI News Network SpA per l’attività dicomposizione e stampa. Inoltre, la Società gestisce un servizio accentrato di tesoreria cui partecipanotutte le società controllate. GEDI Gruppo Editoriale SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA prestazioni diservizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale. Si sottolinea chelo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto preferibile rispetto ai serviziresi da terzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita nel tempo della realtà aziendale e dimercato in cui GEDI Gruppo Editoriale SpA opera.Dall’esercizio 2004 GEDI Gruppo Editoriale SpA, così come la maggior parte delle società da essacontrollate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Nel giugno 2016 è stata rinnovata l’adesioneal consolidato fiscale per il triennio 2016-2018. In ragione dell’aumento di capitale deliberato dal-l’Assemblea dei Soci del 27 aprile e liberato con l’atto di conferimento di ITEDI SpA del 27 giugno,CIR ha perduto il controllo di diritto di GEDI e, per l’effetto, è decaduto il consolidato fiscale diGruppo a cui la Società aveva aderito. Venendo meno il Consolidato Fiscale CIR è stata valutatapositivamente l’opportunità di adottare un consolidato fiscale a livello di GEDI SpA e delle sue con-trollate. L’applicazione di tale regime ha richiesto l’esercizio di un’espressa opzione congiuntamenteda parte della società controllante e di ciascuna società da essa controllata, ai sensi dell’art. 120 delTUIR. L’opzione ha validità per il triennio 2017-2019.GEDI Gruppo Editoriale SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continuato ad avva-lersi della particolare disciplina dell’“IVA di Gruppo”.Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patrimonialie finanziari tra GEDI Gruppo Editoriale SpA e le relative imprese correlate.

246 | GEDI Gruppo Editoriale | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti GaranzieCosti Ricavi trib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* comm.li finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri prestate

SOCIETA' CONTROLLATEGEDI News Network SpA 3.591 2.881 - - 22 16.156 3.919 655 731 2.700 - 913 135 Elemedia SpA 14.952 7.132 - - 1 8.635 1.865 1.489 2.863 231 - - -GEDI Digital Srl 2.984 1.143 - - 7.157 - - 4.359 4.578 - -A. Manzoni & C. SpA 1.397 113.554 - - 4 86 39.951 - 523 2.809 37.740 - 8.869GEDI Printing SpA 16.736 453 - - 11 - 347 - 173 4.622 11.751 165 1.923GEDI Distribuzione SpA 8.567 1.371 - - 7 197 25.959 - 77 5.442 5.630 681 3.652Ksolutions SpA (in liquidazione) - - - - - 3 - 173 - 9 - - -Mo.Net. Srl 40 9 - - - - 1 - 171 27 330 - -SOCIETA' COLLEGATELe Scienze SpA 24 1.214 - - - 67 1.313 - - 30 - - -HuffingtonPost Italia Srl 20 98 - - - - 124 - - 116 - - -Persidera SpA - - - - - 3.900 1 - - - - - -SOCIETA' CONTROLLANTICofide SpA 132 - - - - - - - - 14 - - -CIR SpA ** 885 3 - 125 - 29 - - 6.837 899 - - -

* In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate** Nella voce dei costi sono inclusi gli oneri/proventi per adesione al consolidato fiscale.

Rapporti di GEDI Gruppo Editoriale SpA con società correlate

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11.5 Gestione dei rischiRischi finanziari L’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo ispirata a criteridi prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimentoe che prevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo. Tale policydelinea obiettivi, strategie, linee guida nonché modalità operative.La Società utilizza prevalentemente il mercato obbligazionario per la provvista di mezzifinanziari.In data 2 aprile 2014 la Società ha collocato un Prestito Obbligazionario Convertibile equitylinked per complessivi 100 milioni di euro: il prestito conferisce al titolare la possibilità diconvertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente; nel casospecifico all’esercizio del diritto di conversione era prevista per la Società la facoltà di con-segnare azioni, corrispondere l’ammontare in denaro o offrire una combinazione di azioni edenaro. Il Prestito Obbligazionario, ha una durata di 5 anni (scadenza 9 aprile 2019) e hauna cedola semestrale a tasso fisso pari al 2,625% annuo. Le obbligazioni potranno diven-tare convertibili in azioni ordinarie della Società esistenti o di nuova emissione.Il Prestito Obbligazionario Convertibile ed il relativo pagamento degli interessi non sonoassistiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant. La Società ha in corso trattative avanzate con un pool di banche per la sottoscrizione di unalinea Revolving Credit Facility di durata pluriennale volta anche a garantire le risorse finan-ziarie al rimborso del Prestito Obbligazionario in scadenza il 9 aprile 2019.Inoltre qualora fosse necessario il reperimento di ulteriori risorse non coperte dal cash flowgestionale, la Società potrà attingere ad una serie di linee bancarie “uncommitted” non uti-lizzate. GEDI Gruppo Editoriale SpA gestisce e coordina un conto corrente infragruppo centralizza-to, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economiconei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione per-mette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garan-tisce una maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/ investimento, ottimizza ilprofilo di rischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare ilpotere contrattuale con il sistema bancario.

Rischio di prezzo La Società, operando nel settore della stampa, è una grande acquirente di carta. Al fine di otte-nere una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto al finedi rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenza trale stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppoviene effettuata in modo centralizzato.

Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito della Società è riferibile a crediti commerciali e finanziari. La Società, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale diparticolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di talerischio, sono adottate procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizi aclienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai creditifinanziari le operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sonoeffettuate unicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.

247Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | GEDI Gruppo Editoriale |

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Maggiori informazioni in merito ai rischi operativi di gestione ed ai rischi connessi alle condi-zioni generali dell’economia sono fornite nell’apposita sezione della Relazione del Consiglio diAmministrazione.

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Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito le tabellenelle quali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie, (ii) vieneriportato l’ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze contrattuali dellepassività finanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione Patri-moniale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valutazione del fair value.

Categorie di attività e passività finanziarie esposte in bilancio

Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2016 alla iniziale detenute per a scadenza vendita ATTIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Attivo non correnteAltre partecipazioni (3) 619 - - - - 619 619 - -Altri crediti (4) 1.433 - - 1.433 - - 1.433 79 -Attivo correnteCrediti commerciali (7) 80.274 - - 80.274 - - 80.274 (672) -Altri crediti * (9) 12.290 - - 12.290 - - 12.290 - -Disponibilità liquide (10) 128.344 - - 128.344 - - 128.344 458 -

* La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l’Erario.

Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2017 alla iniziale detenute per a scadenza vendita ATTIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Attivo non correnteAltre partecipazioni (3) 7.119 - - - - 7.119 7.119 - -Altri crediti (4) 917 - - 917 - - 917 63 -Attivo correnteCrediti commerciali (7) 74.928 - - 74.928 - - 74.928 (901) -Altri crediti * (9) 17.652 - - 17.652 - - 17.652 - -Disponibilità liquide (10) 44.217 - - 44.217 - - 44.217 276 -

* La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l’Erario.

248 | GEDI Gruppo Editoriale | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo Value a CE a PN a CE a CE autorizzato + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2016 alla iniziale detenute per PASSIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Passivo non corrente Prestiti obbligazionari (13) (83.526) - - (83.526) (97.617) - -Altri debiti finanziari (13) - - - - - - -Passivo corrente Banche c/c passivi (13) - - - - - (1) -Prestiti obbligazionari (13) (5.395) - - (5.395) (5.395) (7.029) -Altri debiti finanziari (13) (21.997) - - (21.997) - (20) -Debiti commerciali (16) (59.717) - - (59.717) (59.717) (2) -

Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo value a CE a PN a CE a CE ammortizzato + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2017 alla iniziale detenute perPASSIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazionePassivo non corrente Prestiti obbligazionari (13) (87.907) - - (87.907) (100.694) - -Altri debiti finanziari (13) - - - - - - -Passivo corrente Banche c/c passivi (13) - - - - - - -Prestiti obbligazionari (13) (5.795) - - (5.795) (5.795) (7.399) -Altri debiti finanziari (13) (60.028) - - (60.028) - (44) -Debiti commerciali (16) (54.732) - - (54.732) (54.732) (2) -

249Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | GEDI Gruppo Editoriale |

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Ageing delle attività finanziarie

ESERCIZIO 2016 Voci di

bilancio Tot. credito A scadere Scaduto 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg SvalutazioniAttivo non corrente Altri crediti (4) 1.433 1.433 - - - - - -Attivo corrente Crediti commerciali (7) 80.274 76.682 3.592 1.737 104 24 1.728 -- Credito lordo 86.028 79.757 6.271 1.737 104 69 4.361 -

- F.do svalutazione (5.754) (3.075) (2.679) - - (45) (2.634) (172)

Altri crediti (9) 12.290 12.290 - - - - - -- Credito lordo 12.583 12.290 293 - - - 293 -

- F.do svalutazione (293) - (293) - - - (293) -

TOTALE 93.997 90.405 3.592 1.737 104 24 1.728 (172)

ESERCIZIO 2017 Voci di

bilancio Tot. credito A scadere Scaduto 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg SvalutazioniAttivo non corrente Altri crediti (4) 917 917 - - - - - -Attivo corrente Crediti commerciali (7) 74.928 73.386 1.542 897 148 29 467 -

- Credito lordo 80.587 75.776 4.811 1.563 416 136 2.694 -

- F.do svalutazione (5.659) (2.390) (3.269) (666) (268) (108) (2.227) (901)

Altri crediti (9) 17.652 17.652 - - - - - -- Credito lordo 17.842 17.652 190 - - - 190 -

- F.do svalutazione (190) - (190) - - - (190) -

TOTALE 93.497 91.955 1.542 897 148 29 467 (901)

250 | GEDI Gruppo Editoriale | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Scadenze contrattuali delle passività finanziarie

ESERCIZIO 2016 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE

Prestito obbligazionario 1.298 1.319 2.617 100.403 - - - 105.637

Altri debiti finanziari: 21.998 - - - - - - 21.998

- Debiti verso banche per finanziamenti - - - - - - - -

- Debiti fin. verso imprese del Gruppo 21.998 - - - - - - 21.998

Banche c/c passivi - - - - - - - -

Debiti commerciali 59.717 - - - - - - 59.717

TOTALE 83.012 1.319 2.617 100.403 - - - 187.351

ESERCIZIO 2017 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE

Prestito obbligazionario 1.298 1.319 100.403 - - - - 103.020

Altri debiti finanziari: 60.028 - - - - - - 60.028

- Debiti verso banche per finanziamenti - - - - - - - -

- Debiti fin. verso imprese del Gruppo 60.028 - - - - - - 60.028

Banche c/c passivi - - - - - - - -

Debiti commerciali 54.732 - - - - - - 54.732

TOTALE 116.057 1.319 100.403 - - - - 217.779

11.6 Impegni A seguito del completo rimborso dei mutui bancari avvenuti già nel corso del 2015, sono staticompletamente liberati i privilegi sugli impianti tipografici e sulle rotative.Al 31 dicembre 2017 la Società ha in essere degli impegni di acquisto per 1.157 migliaia di euro(ammontavano a 326 migliaia di euro nel 2016). Le garanzie prestate ammontano a 17.146migliaia di euro (19.190 migliaia di euro nel 2016) e si riferiscono alle fideiussioni per locazionipassive (per 1.930 migliaia di euro di cui 569 migliaia di euro a favore di società del Gruppoe 1.362 migliaia di euro a favore di terzi), all’obbligazione di pagamento concessa all’Agenziadelle Entrate a garanzia delle eccedenze creditorie realizzate nell’ultimo triennio da alcunesocietà facenti parte del “pool IVA” per 14.663 migliaia di euro (13.296 migliaia di euro nel2016) ed a altre garanzie (per 554 migliaia euro di cui 315 migliaia di euro a favore di societàdel Gruppo e 239 migliaia di euro a favore di terzi).

11.7 Prospetto dei dati essenziali della controllante CIR SpA (art. 2497-bis comma 4 Cod. Civ.) La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento di CIR SpA, come risulta dagliatti e dalla corrispondenza aziendale. A norma dell’articolo 2497-bis comma 4 del Codice Civi-le, viene di seguito evidenziato un prospetto riepilogativo con i dati essenziali dell’ultimo bilan-cio d’esercizio approvato. Per una corretta e completa comprensione della Situazione Patrimo-niale e Finanziaria di CIR SpA al 31 dicembre 2016, nonché del risultato economico consegui-to, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società di revisioneDeloitte & Touche SpA, è disponibile presso la sede e presso la Borsa Italiana.

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Situazione Patrimoniale - Finanziaria

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) 2015 2016 Immobilizzazioni immateriali 75 75Immobilizzazioni materiali 1.832 1.855Investimenti immobiliari 14.924 14.474Partecipazioni 896.131 809.157Crediti diversi 80.214 127.319di cui verso società correlate 79.694 126.634

Titoli - 13.300Imposte differite 6.494 2.425ATTIVITA’ NON CORRENTI 999.670 968.605Crediti diversi 38.584 45.884di cui verso società correlate 21.378 28.276

Disponibilità liquide 22.386 14.291ATTIVITA’ CORRENTI 60.971 60.175TOTALE ATTIVO 1.060.640 1.028.780

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) 2015 2016 Capitale sociale 342.935 332.862 Riserve 391.953 402.560 Utili (perdite) a nuovo 281.654 228.399 Utile (perdita) d’esercizio (8.390) 14.230 PATRIMONIO NETTO 1.008.152 978.051Imposte differite - 792Fondi per il personale 1.026 1.262 PASSIVITA’ NON CORRENTI 1.026 2.054 Banche c/c passivi - - Altri debiti 39.417 36.630 di cui verso società correlate 30.329 32.446

Fondi per rischi e oneri 12.045 12.045 PASSIVITA’ CORRENTI 51.462 48.675 TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO 1.060.640 1.028.780

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252 | GEDI Gruppo Editoriale | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Conto Economico Complessivo

Anno Anno (migliaia di euro) 2015 2016

Ricavi e proventi diversi 3.654 3.801

di cui verso società correlate 2.698 1.905

Costi per servizi (6.163) (9.119)

di cui verso società correlate (280) (49)

Costi per il personale (5.395) (5.557)

di cui verso società correlate (14) (31)

Altri costi operativi (2.944) (1.752)

di cui verso società correlate (1.220) (54)

Ammortamenti e svalutazioni (641) (648)

Risultato operativo (11.489) (13.275)

Proventi finanziari 3.745 1.783

di cui verso società correlate 3.601 1.753

Oneri finanziari (20) (59)

Dividendi 9.907 23.170

di cui verso società correlate 9.703 21.421

Oneri da negoziazione titoli (57) (514)

Rettifiche di valore di attività finanziarie (10.722) (1.009)

Risultato ante imposte (8.636) 10.096

Imposte 1.246 4.135

RISULTATO NETTO DERIVANE DALLE ATTIVITA’ DI FUNZIONAMENTO (7.390) 14.231

Risultato attività destinate alla dismissione (1.000) -

RISULTATO NETTO (8.390) 14.231

Risultato Netto (8.390) 14.231

Altre componenti del conto economico complessivo - 2.508

TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (8.390) 16.739

253Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | GEDI Gruppo Editoriale |

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11.8 Dati riclassificati essenziali delle società controllate

Patrimonio Posizione Capitale Ricavi Margine Risultato Risultato Netto finanziaria investito operativo operativo Netto(migliaia di euro) netto lordo GEDI News Network SpA 258.133 2.756 255.377 115.034 19.639 18.046 12.654Elemedia SpA 70.918 (330) 71.248 88.936 18.996 16.216 11.224GEDI Digitale Srl 4.830 5.866 (1.036) 7.304 (175) (218) 289A. Manzoni & C. SpA 25.210 (33.848) 59.058 376.586 4.733 4.487 3.356GEDI Printing SpA 66.394 12.039 54.355 39.242 6.518 (7.371) (6.041)GEDI Distribuzione SpA 1.879 8.208 (6.329) 7.855 783 396 265Mo-Net Srl 756 398 358 2.334 714 630 401

254 | GEDI Gruppo Editoriale | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bisdel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

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Relazione del Collegio Sindacale

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GODI GRUPPO EDITORIAL.E SPA

]ÌELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

AI SENSI DELL'ART. 153 DEL D.LGS. N. 58/1998 ("T.U.F.")

Signori Azionisti,

Con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del T.U.F. e nel rispetto delle

raccomandazioni fornite dalla Consob con Comunicazione n. 1025564 de1 6 aprile 2001 e

successivi aggiornamenti, riferiamo sull'attività di vigilanza che il Collegio sindacale della Vostra

Società ha complessivamente svolto nel corso dell'esercizio chiuso al 3 1 dicembre 20 17.

Nel corso di tale esercizio, il Collegio Sindacale ha svolto le attività di vigilanza previste dalla

legge, tenendo anche conto delle comunicazioni Consob in materia di controlli societari e attività

del Collegio Sindacale e delle "Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società

quotate", raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti

Contabili.

In particolare, il Collegio Sindacale ha vigilato (i) sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo,

(il,l sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, (ili,l sull'adeguatezza della struttura

organizzativa della Società per gli aspetti di competenza, del sistema del controllo interno e del

sistema amministrativo-contabile nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare

conettamente i fatti di gestione, (iv,l sulle modalità di concreta attuazione delle regole di govemo

societario adottate dalla Società in adesione al Codice di Autodisciplina del Comitato per la

Colorate Governance delle società quotate e (v) sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle

società controllate ex art. 1 14, comma 2', T.U.F.

Inoltre il Collegio Sindacale, nella sua qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione

contabile, ha svolto tutte le funzioni previste dall'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010 anche mediante

periodici incontri con il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, con U

responsabile della Direzione Internal Audit e i responsabili della Società di revisione.

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Premesso quanto sopra, nel seguito vengono fornite le specifiche informazioni richieste dalla

Comunicazione Consob n. 1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, secondo l'ordine

espositivo iviindicato.

1. Il Collegio ha vigilato sulle operazioni di maggiore rilievo economico, finanziario e patrimoniale

effettuate nel corso dell'esercizio 2017, delle quali è venuto tempestivamente a conoscenza

partecipando ai Consigli di Amministrazione, alla Assemblea dei soci ed interloquendo con il

management di vertice della Società, ritenendo le stesse conformi alla legge ed all'atto costitutivo.

Tra le principali operazioni che hanno interessato la Società, si evidenzia il perfezionamento

dell'operazione di integrazione in CEDI Gruppo Editoriale spa (ex Gruppo editoriale l'Espresso)

delle attività di Italiana Editrice S.p.A. (redi) e del relativo gruppo, avvenuta a seguìto

dell'esecuzione dell'aumento di capitale della Società deliberato dall'Assemblea degli Azionisti il 27

aprile, mediante la stipulazione dell'atto dì conferimento in GEDI delle partecipazioni di ITEDI

detenute da Fiat Chrysler e Ital Press Holding, pari rispettivamente al 77% e al 23% del capitale

sociale. A seguito de]]'aumento, CIR detiene i] 43,4% di GED] mense ag]i azionisti di ]TED], FCA

e IPH, viene attribuito rispettivamente il 1 4,63% e il 4,37% del capitale della Società.

Con efficacia l' ottobre, è stato perfezionato l'atto di conf'erimento del Ramo Stampa di ITEDI

(relativo allo stabilimento di stampa di Torino) in Rotocolor S.p.A.: pertanto tutte le attività di

stampa dei quotidiani, sono concentrate in Rotocolor S.p.A, ora denominata GEDI Printing S.p.A.

Con efficacia l' novembre 2017 è stato stipulato l'atto di fusione tra Publikompass e Manzoni,

rendendo così definitiva l'integrazione delle due concessionarie di pubblicità in A. Manzoni & C.

S.p.A.; nella stessa data è stato eHettuato l'atto di scissione dell'area digitale di Elemedia a favore

di Nexta, che ha assunto la denominazione di GEDI Digital S.p.A.

Infine, a dicembre 2017 è stato perfezionato l'atto di fusione tra Finegil Editoriale S.p.A. e ITEDI

Inoltre, in data 29 settembre 2017 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di avvalersi della

facoltà prevista dall'art. Il del DI n. 50/2017 convertito dalla legge n. 96/2017 di definire il

contenzioso fiscale, oggetto della sentenza n. 64/9/2012 della Commissione tributaria Regionale di

Roma a contestazioni di natura antielusiva relative ai benefici fiscali derivanti dall'operazione di

riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L'Espresso realizzata ne1 1991.

L'adesione ha comportato per la Società il pagamento di un importo pari a 175,3 milioni di euro di

cuì 140,2 milioni pagati ne1 2017 ed i restanti 35,1 milioni da versare entro il 30 giugno 2018.

S.p.A

La Relazione degli Amministratori, nella sezione dedicata all'illustrazione dei fatti successivi alla

chiusura dell'esercizio, informa dell'esistenza di un procedimento penale in corso presso la Procura

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della Repubblica di Roma nei confronti di alcuni esponenti di GEDI ai sensi dell'art. 640, comma 2,

n. l c.p., e della Società e di alcune sue controllate ai sensi dell'art. 24 del D. Lgs. 231/2001.

2. Il Collegio non ha rilevato nel corso dell'esercizio 2017 1'esistenza di operazioni atipiche e/o

inusuali con società del Gruppo, con terzi o con parti correlate che presentino pro6lli meritevoli di

menzione in questa sede.

Le operazioni di natura ordinaria poste in essere con società del Gruppo e con parti correlate,

descritte dagli Amministratori nella Relazione sulla Gestione e nelle Note al bilancio di esercizio, a

cui si rimanda per quanto dì competenza, risultano congrue e rispondenti all'interesse della Società.

3. In ordine alle operazioni di cui al punto 2 che precede, il Collegio ritiene adeguate leinformazioni rese dagli Amministratori nella Relazione sulla Gestione e nelle Note al bilancio di

esercizio.

4. Abbiamo ricevuto dalla KPMG le Relazioni previste dagli artt. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e 10 del

Regolamento UE n. 537/2014, emesse in data 4 aprile 2018, in ordine al bilancio separato e al

bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2017, nelle quali la Società di revisione ha

fomìulato un giudizio positivo, senza rilievi né richiami di informativa, evidenziando gli aspetti

chiave della revisione contabile nonché la coerenza della Relazione sulla gestione, redatta in

conformità alle nomìe di legge, con i bilanci separato e consolidato.

Nella Relazione aggiuntiva di cui all'art. Il del Regolamento UE n. 537/2014, emessa in data 4

aprile 2018 e di cui verrà curata la dovuta trasmissione al Consiglio di Amministrazione, KPMG ha

illustrato: i) gli aspetti principali della revisione; ii) i livelli di significatività per il bilancio

consolidato ed il bilancio separato; iii) il piano di revisione; iv) l'area e il metodo diconsolidamento; v) la metodologia di revisione e i metodi dì valutazione applicati in sede dibilancio consolidato e di bilancio separato; vi) le aree di attenzione relative al bilancio consolidato e

al bilancio separato; vii) le attività svolte dal team di revisione del Gruppo Godi Gruppo Editoriale.

Nel medesimo documento KPMG ha anche attestato che non sono state rilevate significative

differenze di revisione sul bilancio consolidato e sul bilancio separato, né identificate carenze

significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria,

elencando le comunicazioni obbligatorie al Collegio Sindacale, ed infine dando atto che dalle

verifiche sulla regolare tenuta della contabilità sociale e della concita rilevazione dei fatti di

gestione nelle scritture contabili non sono emersi aspetti significativi da segnalare.

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In allegato alla menzionata Relazione aggiuntiva, abbiamo ricevuto la confemìa annuale

dell'indipendenza della Società di revisione ai sensi dell'art. 6, paragrafo 2), lett. a) del citato

Regolamento UE.

Inoltre, nelle menzionate Relazioni, la Società di revisione ha concluso circa l'appropriatezza in

merito all'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale non

evidenziando incertezze significative al riguardo.

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle metodologie e dei processi impiegati per la

predisposizione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, oltre che

sull'assolvimento degli obblighi di legge in merito alla sua redazione e pubblicazione, ivi compreso

il rilascio da parte di KPMG della Relazione ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. n. 254/2016.

5. Nel coeso dell'esercizio 2017 e sino alla data odierna sono pervenute tre denunce ai sensi dell'art.

2408 c.c. La prima del 3 1 maggio 2017.avente ad oggetto la richiesta di censura della condotta che

la Società ha tenuto nel formulare le risposte alle richieste avanzate da un socio allegate al verbale

dell'Assemblea dei soci tenutasi in data 27 aprile u.s. Il Collegio, acquisita ed esaminata la

pertinente documentazione, anche alla luce dei chiarimenti forniti dal méznczge/?ze/zf e preso atto che

la suddetta richiesta risulta qualificata dallo stesso denunziante come "Z)e/lancia ex ar/. 2408 c.c.

l)0/7za/zde prec.remo/cari 20/7', ha ritenuto non ricorrenti i presupposti evidenziati dal socio

stesso. Con la seconda denuncia de1 17 novembre 2017 il medesimo socio ha invitato il Collegio ad

accertare se i] ruolo ricoperto dal nuovo dhettore dell'Espresso possa configurare una situazione di

conflitto di interesse. Il Collegio, esaminata la fattispecie c sentito anche il direttore del personale,

ha ritenuto, anche in questo caso, non riconenti i presupposti evidenziati dal denunciante. La terza

denuncia de1 29 marzo 201 8 riguarda la censura di un socio per la mancata conferma da parte della

Società di una indiscrezione giornalistica asseritamente pr/ce ó'e/zó'i/ive. Il Collegio, esaminata la

fattispecie, ha ritenuto non rigon'enti i presupposti evidenziati dal socio per inesistenza del fatto

denunciato.

6. Il Collegio non ha conoscenza di esposti di cui riferire nella presente Relazione

7. Nel corso dell'esercizio 2017, come attestato da KPMG, la Società di Revisione ha ricevuto per

incarichi ulteriori rispetto a quelli di revisione legale (e, segnatamente, parere ai sensi dell'art 2441

quarto comma primo periodo e sesto comma del Codice Civile e 158 del D. LGS 58/98 (TUIF);

esame delle informazioni finanziarie pro-fomìa inserite nel prospetto informativo per l'ammissione

alle negoziazioni delle nuove azioni ai sensi dell'art 94 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF); la

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società Nolan Norton Italia srl ("NNl") società rientrante nel network KPMG, per una attività di

Gap Analysis per standardizzare le soluzioni infrastrutturali a seguito dell'integrazione con ITEDI

Spa.; due diligente sulla società Il Meteo srl) da parte della Società, compensi pari

complessivamente a € 390 mila.

Nel corso dell'esercizio 2017 la Società ha conisposto alla Società di Revisione, per incarichi

aventi ad oggetto servizi di revisione legale, compensi per € 1 97 mila, mentre le società controllate

da GEDI hanno corrisposto alla medesima Società di Revisione, peì incarichi aventi ad oggetto

sempre servizi di revisione, compensi per complessivi 483 mila.

8. Tenuto conto della richiamata attestazione sulla propria indipendenza che KPMG ha rilasciato in

data 04 apri]e 2018 ai sensi de]]'art. 17 de] D.Lgs. n. 39/2010 e considerato, a]tresì, ]'entità de]

conispettivo versato per gli incarichi ulteriori rispetto a quelli dì revisione, nonché per la tipologia

dell'attività svolta dalla Rete KPMG, il Collegio Sindacale ritiene che non siano emersi aspetti

critici in materia di indipendenza della Società di Revisione.

9. Ncl corso dell'esercizio 2017 il Collegio Sindacale ha rilasciato i pareri di legge e le attestazioni

richieste. Il contenuto di tali pareri non è risultato in contrasto con le deliberazioni successivamente

assunte dal Consiglio di Amministrazione.

Il Collegio Sindacale, in conformità a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina adottato dalla

Società,hainoltre verificato:

a) la colletta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di

Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri in base ai criteri previsti dalla

legge e dal Codice di Autodisciplina;

b) la permanenza dei requisiti di indipendenza dei Sindaci-- già accertati prima della nomina -- in

base ai criteri previsti dalla legge e dal Codice di Autodisciplina, fermo restando che, qualora un

Sindaco, per conto proprio o di terzi, dovesse avere un interesse in una determinata operazione della

Società, lo stesso è tenuto a dare tempestiva ed esaustiva informazione agli altri membri del

Collegio ed al Presidente del Consiglio di Amministrazione circa natura, termini, origine e portata

delpropriointeresse.

10. Nel corso del 2017 il Consiglio di Amministrazione della Società sì è riunito 10 volte; il

Comitato per le Nomine e la Remunerazione si è riunito 4 volte, il Comitato Partì Conciato 2 volte,

c il Comitato per il Controllo e Rischi 6 volte. Nel corso del medesimo anno il Collegio Sindacale si

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è riunito 10 volte ed ha partecipato a tutte le riunioni consiliari ed assembleari tenutesi nel corso

dell'esercizio.

Il Collegio Sindacale, in persona del Presidente ovvero di un Sindaco Effettivo, ha inoltre

partecipato alle riunioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e del Comitato Controllo e

Rischi.

Il. Il Collegio Sindacale ha acquisito adeguata conoscenza e vigilato, per quanto di propria

competenza, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza della struttura

amministrativa della Società ai fini del rispetto di tali principi.

[n partico[are, per quanto attiene ai processi de]iberatìvi de] Consig]io di Amministrazione, i]

Collegio ha vigilato sulla conformità alla legge e allo statuto sociale delle scelte gestionali operate

dagli Amministratori e ha verificato che le relative delibere non fossero imprudenti, azzardate o

comunque in conti'asta con l' interesse della Società.

Il Collegio ritiene, dunque, che siano stati rispettati i principi di corretta amministrazione

12. H Collegio Sindacale ha vigilato sulla struttura organizzativa della Società; ritiene, alla luce

dell'attività di vigilanza svolta e per quanto di propria competenza, che tale struttura sia, nel suo

complesso, adeguata rispetto alle esigenze di GEDI.

13. Il Collegio Sindacale ha vigilato sul sistema del controllo interno clelia Società e sull'attività

svolta dalla funzione di //z/er/zaJ .4adfr, anche interagendo e coordinandosi con il Comitato

Controllo e Rischi c con l'Organismo di Vigilanza.

In particolare, il Collegio Sindacale segnala che, nel corso dell 'esercizio

è stato mantenuto il necessario collegamento funzionale ed informativo con il Responsabile

della funzione di Internal Audit sulle modalità di svolgimento dei compiti di controllo afHldati a

quest'ultima funzione nonché sugli esiti delle attività di verifica dalla stessa svolte in conformità al

piano di audit approvato dal Consiglio di Amministrazione;

- nella sua qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ai sensi del

D.Lgs. n. 39/2010, il Collegio ha periodicamente incontrato la Società di Revisione e il Dirigente

Preposto alla redazione dei documenti contabili societari(il "Dirigente Preposto");

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ha garantito nel continuo il raccordo informativo con l'Organismo di Vigilanza, grazie anche

alla presenza di un Sindaco in qualità dì membro effettivo dell'Organismo; in proposito, il Collegio

dà atto che la Società, relativamente a quanto statuito dal D.Lgs. n. 231/2001, ha aggiornato nel

corso dell'esercizio 2017 il proprio "Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs.

23 1/01'' e il Codice Etico sulla cui concreta attuazione ha vigilato l'Organismo di Vigilanza.

- il Collegio ha monitorato le operazioni effettuate dalla Società con le parti correlate,

verificando il funzionamento e la coìTetta applicazione della relativa Procedura approvata dal

Consiglio di Amministrazione in seguito all'emanazione del Regolamento Consob n. 17221 de1 12

marzo 2010.

Il Collegio, alla luce dell'attività dì vigilanza svolta secondo le modalità copia sintetizzate, come

anche accertato nelle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, per quanto dì propria competenza

non rileva osservazioni sul sistema dì controllo interno c di gestione dei rischi, che reputa adeguato

alle caratteristiche dimensionali e gestionali della Società.

14. Il Collegio Sindacale ha vigilato sul sistema amministrativo-contabile della Società e sulla sua

affidabilità a rappresentare correttamente i fatti di gestione attraverso la raccolta di informazioni dal

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili-societari e dai responsabili delle funzioni

aziendali competenti, l'esame della documentazione aziendale e l'analisi dei risultati del lavoro

svolto dalla Società di Revisione.

In particolare, il Collegio riferisce che nel corso del 2017 il Dirigente Preposto ha reso le proprie

attestazioni di cui al1' 154-bis T.U.F., confermando in particolare che i bilanci di esercizio e

consolidato forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale,

economica e Hinanzìaria della Società e delle imprese incluse nel consolidamento.

Il Collegio, alla luce dell'attività di vigilanza svolta ritiene, per quanto di propria competenza, che il

sistema amministrativo-contabile sia sostanzialmente adeguato ed affidabile ai fini della colletta

rappresentazione dei fatti di gestione e non ha osservazioni da svolgere al riguardo.

15. Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impal'tile dalla Società alle proprie

controllate aì sensi dell'art. 114, 2' comma, T.l.J.F. e non ha osservazioni da svolgere

sull'adeguatezza del flusso di informazioni tra le stesse, ritenendo che la Società sia risultata in

grado di adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge.

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AI nine di consentire lo scambio di informazioni previsto dall'art. 151, 2' comma, del T.U.F., è stato

trasmesso agli organi di controllo delle società controllate un questionario in merito all'attività di

vigilanza dai medesimi svolta nel corso dell'esercizio 2017, ai sistemi di amministrazione e

controllo adottati e all'andamento dell'attività sociale. Dall'analisi di tali questionari, compilati e

ritrasmessi dagli organi di controllo delle società partecipate, non sono state segnalate, né sono

emersi fatti tali da dover essere menzionate nella presente relazione.

16. Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha incontrato i responsabili della Società di

Revisione al nine di scambiare con gli stessi dati e informazioni rilevanti aì sensi dell'art. 150, 3'

comma,T.U.F

In detti inganni la Società di Revisione non ha comunicato alcun fatto e/o anomalia di rilevanza tale

da dover essere segnalati nella presente Relazione.

17. La Società ha adottato un sistema di governo societario aderendo in maniera sostanziale alle

raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina predisposto dal Comitato per la Corpora/e

Cover/lance delle Società Quotate di Borsa Italiana S.p.A., mediante l'adozione di un proprio

Codice di Autodisciplina ad esso conforme.

Il sistema di governance adottato dalla Società risulta dettagliatamente descritto nella Relazione sul

Governo Societario per l'esercizio 2017 approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 27

febbraio 2017.

18. Nell'ambito dell'attività di vigilanza e controllo svolta nel corso dell'esercizio non sono stati

rilevati fitti censurabili, omissioni o inegolarità di rilevanza tale da richiederne la segnalazione

nella presente Relazione.

19. Il Collegio, per quanto di $ua conoscenza, rileva che nella predisposizione del bilancio

consolidato e d'esercizio non si è derogato a norme di legge.

Il Collegio, considerate anche le risultanze dell'attività svolta dalla Società di Revisione, sotto i

profili dì propria competenza, non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio al 3 1.1 2.2017,

così come da progetto predisposto e approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del

giorno 5 marzo 2018, dal quale risulta una perdita d'esercizio pari a € 1 16.571.803, e concorda con

quest'u]timo in merito a]]a proposta di coprire interamente ]a perdita d'esercizio mediante l'utilizzo

delle riserve disponibili iscritte in bilancio.

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InlìnGi rammentiamo cbejb Qccg$ione dell'A$seaìblea chiomatB ad apprQVUejl bilancio sepqrat0 81

.3Ì :dicembre 20t7 gange a $mdeazR il ®$hdato dì Qadéa dello ®fiveQtè Conegìò Siòdac€ùe. Nè!

fin#àdgfVI pèr la giduòià. 8®ofdat@i,. Vi ibvitiàmo ;a pfowèderó iò metìb.

RQa% 04 4Pdle a018

Il Collegio $hdaoale

@r$ddenB del Collegio giód4èàle)

Relazione del Collegio Sindacale | GEDI Gruppo Editoriale |

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Relazione della Società di Revisione

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Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017