Gazzettino 57 b

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Z O T Z T I G A N E il senese Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno II • numero 57 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it Chiuso in redazione il 18 maggio 2009 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” Sul mare sventola bandiera blu Inizia la stagione balneare con l’incognita della crisi. Anche quest’anno le spiagge toscane in testa alle classifiche per la migliore qualità ambientale. Apre la Capannina e si torna a ballare sotto le stelle. Alle pagine 12 e 13

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Sul mare sventola bandiera blu senese il Inizia la stagione balneare con l’incognita della crisi. Anche quest’anno le spiagge toscane in testa alle classifiche per la migliore qualità ambientale. Apre la Capannina e si torna a ballare sotto le stelle. Alle pagine 12 e 13 E a fine maggio tocca ai Rinnovati senese 4 mercoledì 20 maggio 2009 4 4 il

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Z OTZ TIGA NEil seneseSettimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno II • numero 57 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it

Chiuso in redazione il 18 maggio 2009 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

Sul mare sventola bandiera blu

Inizia la stagione balneare con l’incognita della crisi. Anche quest’anno le spiagge toscane in testa alle classifiche per la migliore qualità ambientale.Apre la Capannina e si torna a ballare sotto le stelle.

Alle pagine 12 e 13

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4 mercoledì 20 maggio 2009 4 teatro 3Z OTZ TIGA NEil senese 4

Colle di Val d’Elsa torna a riappropriarsi del Teatro del Popolo. Dopo due anni di lavoro e un investimento di oltre due milioni euro, con il contributo della Fondazione Mps, infatti, è tornato a vivere uno dei luoghi più importanti della vita culturale valdelsa-na. Il nuovo Teatro del Popolo è stato riaperto lo scorso sabato, 16 maggio, e alla cerimonia hanno partecipato numerose perso-ne, oltre alle autorità cittadine e al presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini. Sul nuovo palcoscenico colligiano è sa-lito anche Alessandro Benvenuti per un breve “saluto teatrale” alla folta platea. L’intervento che ha interessato il Teatro del Popolo non è stato un semplice restyling della sala, ma una complessa ri-strutturazione che ha interessato aspetti strutturali, quali il rifacimento di tutte le strutture lignee di copertura in betulla e dello spazio tecnico sopra il palcoscenico; una nuova pavi-mentazione in legno; l’ampliamento e la nuova sagomatura della galleria e della sala per migliorare la visibilità da tut-ti i posti, con un maggiore comfort delle sedute e un loro adeguamento normativo; la creazione di un nuovo piano impiantistico fra la copertura e il nuovo controsoffitto del-la sala; l’installazione di un ascensore a servizio del piano galleria; l’impiantistica elettrica per l’adeguamento ai nuovi standard normativi e il miglioramento delle prestazioni au-dio del cinema con i nuovi sistemi digitali; l’impiantistica meccanica della sala e della galleria per l’adeguamento a un più elevato standard igienico e di comfort dell’ambiente; l’adeguamento alle normative sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono state, poi, sostituite le poltrone e i ten-daggi della sala e del palcoscenico e c’è stata una ridistribuzione dei posti. All’esterno, invece, i lavori hanno riguardato le finiture di prospetto delle facciate su Via Roma, definendo anche il fronte incompiuto su via Roma ed è stata inserita una pensilina in metallo e vetro a protezione dell’ingresso principale. La riqualificazione assume anche un valore particolare legato al tema della sicurezza sul lavoro. L’intervento, infatti, fa parte del proto-collo sulle buone pratiche sottoscritto dalla Fondazione Mps nel 2007 per garantire la sicurezza e la promozione della salute nei cantieri edili che usufruiscono del contributo della Fondazione Mps.Il nuovo Teatro del Popolo rianimerà il legame fra Colle di Val d’Elsa e il teatro, che affonda le sue radici nel passato e che ruota attorno alla storia di questo edificio. Il Politeama del Popolo fu inaugurato nel 1921 da un grup-po di socialisti e fu costruito “avanza tempo” in una zona di nuova espan-

sione urbana. Era il teatro degli operai, che si doveva distinguere, anche nell’aspetto esteriore, da quello borghese, identificato nel Teatro dei Varii, nella parte alta della città. Durante il periodo fascista il capannone Politeama venne distrutto e poi ricostruito, divenendo il Teatro Littorio con annessa Casa del Fascio. L’edificio fu completato nel 1930 su progetto dell’ingegnere Gerard e per volere di Mino Maccari. Finita la guerra, il locale passò sotto la gestione diretta del Comune che ne ristabilì il nome originario di Teatro del Popolo. Successivamente, il teatro è stato oggetto di diversi interventi di riqualificazione e di ampliamento. Il primo grande intervento risale agli anni ’70, mentre il secondo è del 1996, con la completa ristrutturazione degli spazi pubblici di servizio al teatro, la creazione di nuovi ambienti, il ridotto, il bar, il foyer di platea e la galleria, il rifacimento degli impianti, del sistema delle scale e delle uscite di sicurezza per la sala. Ora Colle di Val d’Elsa e chi conosce e ama il Teatro del Popolo e la sua stagio-ne di spettacoli, aspettano i prossimi appuntamenti per fruire di una struttura rinnovata, moderna, elegante e accogliente.

Francesca Guglielmi

Torna a vivere il Teatro del PopoloColle, riaperto uno dei luoghi più importanti della vita culturale valdelsana

Dopo cinque anni di lavori e restauri, riapre finalmente al pubblico il Teatro dei Rinnovati, uno dei più antichi ed importanti teatri di Siena e di tutta la Toscana. Il 26 maggio, infatti, si terrà una conferenza stampa nella quale saranno illustrati gli importanti interventi effettuati sul-la struttura, resi possibili anche grazie ai contributi della Fondazione Mps. Alla conferenza di apertura saranno presenti ed interverranno Maurizio Cenni, sindaco di Siena, Mauro Marzucchi, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Siena, Marcello Flores d’Arcais, assessore alla Cultura del Comune di Siena; Gabriello Mancini, presi-dente Fondazione Monte dei Paschi di Siena; Gabriele Borghini, Soprintendente per i Beni Artistici, Storici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto e l’architetto Ettore Vio, direttore dei Lavori. Saranno inol-tre invitati tutti gli esponenti della stampa locale.

E a fine maggio tocca ai Rinnovati

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4 mercoledì 20 maggio 2009 4 NotIZIe IN BreVefoNdaZIoNe museI seNesIa spasso

per I museI

ll Museo della Terracotta di Petroio diviene il centro per qualche settima-na di un’interessante iniziativa di arte contemporanea, legata alla presenza dello scultore americano Neil Tetkow-ski. Lo scultore è stato chiamato a progettare e realizzare un’apposita installazione artistica con la terracotta dal Comune di Trequanda, in occa-sione della mostra “Le terrecotte del XX secolo nella collezione dell’istitu-to d’arte”. L’artista americano dello

Stato di New York, dopo aver studia-to a Siena, ritorna ogni anno a lavo-rare a Petroio a contatto con quello che per lui è il materiale primario, la terracotta. La finalità del suo lavoro sarà quella di lasciare alla comunità un opera che sottolinei come l’amore per la creta e la terracotta sia un valo-re artistico universale. Per informazioni: Museo di Petroio 0577 665188; Comune di Trequanda 0577 662007.

Dal 16 maggio è possibile visitare presso il Museo della Terracotta di Petroio la mostra “La terre-cotta nelle collezioni pubbliche e private”, il cui allestimento si deve alla collaborazione fra Co-mune di Trequanda, l’Istituto d’Arte di Siena, la Fondazione Musei Senesi e la Pinacoteca Nazionale di Siena. La mostra è a cura di Fabio Mazzieri, profes-sore dell’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna di Siena. Oltre ad alcune opere dell’archivio dell’Istituto d’Arte di Siena, pic-cole sculture di studenti e inse-gnanti spesso di autore anonimo ma sempre di pregevole fattura, sono esposte opere di studenti e pezzi provenienti da collezioni private.Tra le opere esposte alcune figure sacre di Pier Luigi Olla, e dei soggetti di sapore paesano che hanno caratterizzato la produzione artistica degli anni ’70 e ’80 del Nove-cento. Si ha anche l’opportunità di poter vedere molte piccole terrecotte, mai esposte, che fanno parte di collezioni di privati e di artisti. Opere di Arturo Viligiardi, Vico Consorti, Giuseppe Papi, Giulio Corsini, Plinio Tammaro e di artisti contemporanei come Pier Giorgio Balocchi, Rino Conforti, Luciana Staderini, Celso Mileno Ermini, Matthew Spender, Claudio Maccari e tanti altri che sono o sono stati anche docenti all’Istituto D’arte di Siena. L’esposizione si concluderà il 30 settembre.

Per informazioni: Museo della Terracotta di Petroio. Via Valgelate, 10. Località Petroio. 53020 Trequanda. Telefono Museo di Petroio: 0577 665188. Telefono Comune di Trequanda: 0577 662007. Orario: dal 16 maggio al 30 settembre: il giovedì e il venerdì ore 16.00 - 19.00; il sabato e la domenica ore 10.00 - 12.30 / 16.00 - 19.00. Negli altri giorni sono possibili visite su prenotazione. Biglietto comprensivo della visita al Museo della Terracotta: Intero euro 3,00. Ri-dotto (ragazzi tra 6 e 14 anni, gruppi superiori a 20 persone) euro 1,50. Gratuito (bambini sotto i 6 anni).

Le terracotte del Novecento

Il 5 giugno Neil Tetkowski installerà una sua opera

Nel Museo di Petroio la collezione dell’Istituto d’Arte di Siena

RitRatto di BRuno MaRzi RitRatto di donatella CappeRuCCiCRoCifissione: teRRaCotta e fondo oRo.

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Il Museo della Terracotta di Petroio non è che un pic-colo contenitore rispetto alla ricca presenza di reperti in terracotta presenti nel territorio. Secoli di attività hanno lasciato numerose tracce antiche e moderne nel paese, formando una sorta di esposizione diffusa di cui il “mu-seo“ è solo una parte. Il Palazzo che ospita il Museo è stato costruito in periodo medioevale e si sviluppa su tre piani con un allestimento caratterizzato dall’intreccio di pannelli illustrativi fotografici, filmati, strumenti ed oggetti in terracotta spesso inseriti in appositi contesti (come l’ antica bottega artigiana, il forno, ecc.) ricostru-iti per poter meglio rappresentare l’attività artigiana di Petroio, chiarendo il significato dell’espressione “S’era tutti concai” che è un po’ il blasone popolare della co-munità. La prima parte dell’esposizione è dedicata alla lavorazione dell’artigianato tradizionale nel senese, per passare poi allo specifico tema della terracotta di Petroio presentato con un’esplosione di pezzi di misure e di fun-zioni diverse per sottolineare la plasticità della materia: l’argilla. Il percorso prosegue ricostruendo il processo lavorativo a partire dalla dalla cava dove viene estratta l’argilla. All’inizio del piano superiore, dopo una grande fotografia storica di una bottega artigiana di Petroio, si

passa alla presentazione dell’interno di un’antica botte-ga collocata dentro il paese, allestita con il bancone, il picio e gli stampi di legno, per passare poi alla fabbrica moderna fuori del paese, con spazi dilatati e sistemi tec-nici sempre più automatizzati.Al centro, tra passato e modernità, la ricostruzione di un forno: luogo di diversità e continuità, punto centrale della lavorazione della terracotta oggi come migliaia di anni fa. Un spazio dedicato alle mostre temporanee e un labo-

ratorio per consentire ai visitatori e alle scolaresche di cimentarsi con la manipolazione della terracotta conclu-dono il percorso interno.Museo della Terracotta di Petroio. Via Valgelate,10. Lo-calità Petroio. 53020 Trequanda.Per informazioni: Museo di Petroio 0577 665188; Co-mune di Trequanda 0577 662007. Orario estivo (1 aprile - 14 ottobre): il giovedì e il vener-dì ore 16.00 - 19.00; il sabato e la domenica ore 10.00 - 12.30 / 16.00 - 19.00.Orario invernale (15 ottobre - 31 marzo): il sabato e la domenica ore 10.30 - 13.00 / 15.00 - 18.00. Gli altri gior-ni apertura su prenotazioneBiglietto: Intero euro 3,00. Ridotto (ragazzi tra 6 e 14 anni, gruppi superiori a 20 persone) euro 1,50. Gratuito (bambini sotto i 6 anni). Visita guidata al museo euro 1,50 (da aggiungere al prezzo del biglietto d’ingresso e da applicare a tutti i partecipanti).Manipolazione euro 1,50 (da aggiungere al prezzo del biglietto d’ingresso e da applicare a tutti i partecipan-ti). Visita guidata al paese euro 2,00 (da aggiungere al prezzo del biglietto d’ingresso e da applicare a tutti i partecipanti).

Petroio, un museo che è una bottega

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Una vera tradizione

Dopo il successo degli anni passati, il Bruscello di Montepulciano, uno degli appuntamenti più importanti del teatro popolare italiano, si è svelato in anticipo rispetto alla tradizionale messa in scena prevista in estate dal 13 al 15 agosto nello scenario di Piazza Grande. È stato presentato sabato 16 maggio al tea-tro di Montepulciano, l’anteprima della Pia de’ Tolomei. Lo spettacolo è stato scelto dal regista Franco Romani. La “Pia” è stato il primo Bruscello ad essere stato rappresentato nel 1939 e questa nuova edizione rientra nell’ambito della trilogia di spettacoli dedicati a Dante iniziata lo scorso anno con Ugolino della Gherardesca, proseguita quest’anno con la Pia dei Tolomei, e che si concluderà il prossimo anno con la rappresentazione di San Francesco. L’iniziativa di sabato è stato il primo evento di un più amplio programma di iniziative organizzate dalla Compagnia Popolare del Bruscello in collaborazione con il Comune di Montepulciano, la Provincia di Siena e la Fondazione MPS. Per sapere di più del Bruscello abbiamo intervistato Franco Romani, regista e scenografo della Compagnia Popolare del Bruscello; ed ha scritto anche un testo “Del Pecora”, rappresentato nel 1998. La prima rappresentazione del Bruscello di Poliziano è stata nel 1939 con la Pia de’ Tolomei. Perché lei, per festeggiare i 70 anni dalla prima manifestazione, ha scelto di rappresentare la stessa opera?«In settanta anni di tradizione la Pia de’ Tolomei è stata presentata già due volte, e quella di quest’anno è la terza rappresentazione. La storia della Pia è sempre attuale, è un argomento della vita normale. Ma oltre alla sua contemporanei-tà, la Pia è avvolta da molte interpretazioni e da una buona dose di fantasia. Quest’anno grazie alla collaborazione di Luciano Garosi che si è occupato delle musiche ed Irene Tofanini che invece ha pensato ai testi, siamo riusciti a realiz-zare un’opera inedita».Dal 1939, data della prima rappresentazione del Bruscello di Poliziano, il contenu-to e la forma dei Bruscelli sono cambiati?«La tradizione popolare del Bruscello nasce e si sviluppa tra la Val D’Orcia e la Valdichiana, dove il dialetto aretino si incontra con il più dolce parlato senese. Nella provincia di Siena, si sviluppa in vari modi, ad esempio a Castelnuovo Berardenga è un ibrido di prosa e versi, invece in altri luoghi, il sistema è rimasto tale. Attualmente i Bruscelli sono mutati nella forma mantenendo gli stessi con-tenuti. Il linguaggio si è evoluto nei metodi, per dare più movimento alla scena, le ottave sono state sostituite dalle quartine e settenari».Non trova che il Bruscello, essendo una tradizione viva e vitale, dovrebbe essere maggiormente considerata e protetta e anche molto gelosamente?«Sono d’accordo anche se il rischio è che col tempo si travolga tutto e che della tradizione dei bruscelli rimangano solo antichi ricordi. Comunque molti giovani continuano a dedicarsi a questa forma di teatro popolare. Grazie soprattutto al legame che c’è tra l’Istituto Musicale di Montepulciano con l’Istituto Attività Teatrali. Anche nelle scuole elementari ho coinvolto i ragazzi nella composizio-ne di un Bruscellino, e devo dire che c’è stato molto entusiasmo».

Nicola Ciuffoletti

Bruscello, parola che sta per arboscello e deriva dal latino “arbor” è quella forma di teatro popolare rappresentato per secoli da compagnie itineranti di contadini, che innalzando un ramoscello, si spostano di podere in podere, sulle piazze, negli incroci e davanti alle Chiese. Bruscello è anche un momento in cui si compendiano tutte le forme tradizionali campagnole. La discendenza storica del Bruscello si pensa possa riferirsi alla rappresen-tazione di Jacopone da Todi, oppure ai Madrigali di Corte, entrambe forme poetico letterarie del XIII secolo. Le storie che venivano narrate erano quelle in ottava rima dell’epica cavalleresca dei Reali di Francia, e del ciclo medio-evale di Genoveffa, della Pia de’ Tolomei, del Ghino di Tacco, del Guerrin Meschino ma anche la vita dei Santi o le storie della Bibbia.

La storia del Bruscello

La Pia, primadonna del Bruscello

Franco Romani ne spiega la longevità

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4 mercoledì 20 maggio 2009 4 7Z OTZ TIGA NEil senese 4

Una storia di settecento anni che dimostra una grande capacità di richiamo tutt’oggi. Pia de’ Tolomei, bella e giovane nobile senese costretta a sposare il signore di Siena Nello Pannocchieschi della Pietra, è la protago-nista di una romantica leggenda che è stata interpretata, e continua ad esserlo, in versi e in prosa, in musica e in pittura. Già Dante, nel 1300, raccontava la sua storia nel quinto canto del Purgatorio, nella Divina Commedia. Nell’800 molti artisti, tra cui Bartolomeo Sestini e il Ban-dello, contribuivano invece a ricostruire tutte le sfaccet-tature della leggenda. La versione più recente, quella in ottave del Sestini, parla di una Pia devota al marito, che è costretta a sposare per suggellare un’alleanza tra due importanti casati dell’oligarchia senese. Quando Nello parte per la guerra di Colle, Ghino, amico fedele del si-gnore di Siena, s’invaghisce della Pia e, respinto, decide di vendicarsi. Recatosi da Nello di ritorno dalla guerra, accusa la giovane di adulterio, offrendo di provare ciò che afferma. Ecco che la Pia, spiata di notte mentre un giovane le va incontro, verrà così segregata per sempre nel Castello della Pietra, in Maremma, dal marito che la vuole punire, senza sapere che il giovane altri non era che il fratello della donna. «Le tradizioni orali molto spesso si biforcano. – spiega Alessandro Falassi, docente di Antropologia presso l’Università di Siena – Ecco per-ché esistono molte versioni della leggenda, soprattutto sulla fine a cui andrà incontro la bella Pia. Il Bruscelli la vede morire di stenti nel Castello di Pietra, un’altra versione parla del salto della Contessa, che volerà via dal castello. Il Bandello, nella sua versione tardo rina-scimentale, racconta invece di un’amante appassionata ma infelice, che sceglie di opporsi al suo misero destino abbandonandosi tra le braccia del giovane Agostino e concedendosi così un momento di gioia per riscattarsi dell’amarezza della sua vita, che comunque finirà di lì a poco dato che il marito la strangolerà». La più antica delle interpretazioni è quella di Dante, che parla di un pentimento della Pia in procinto di morte, ponendola così nel Purgatorio e destinandola alla beatitudine del Paradiso, dove si augura che ritroverà il suo Agostino. Pia de’ Tolomei è una donna grande, è insieme sim-bolo del sacrificio della donna che deve sottostare alle convenzioni del tempo e simbolo della forza del-la stessa, che sceglie di opporsi al proprio destino,

conscia che comunque finirà in tragedia. «La Pia rappresenta la donna che si sposa senza amore, per gli interessi del proprio casato, – continua Alessan-dro Falassi – e che subisce le volontà di un marito molto più vecchio e potente di lei. La storia di Pia de’ Tolomei è sopravvissuta nei secoli proprio perché rappresenta il lato dolente e tragico della condizio-ne femminile». Rinchiusa in un castello, finirà i suoi giorni sola e abbandonata da tutti, senza nemmeno l’opportunità di provare la sua innocenza. «Nello Pannocchieschi non concede alla sua sposa nem-meno la possibilità di contraddittorio, ma la giudica e le infligge una punizione definitiva. È qui che si coglie la mancanza di spessore della figura di Nello, un vecchio preso solo dalla guerra e dalla ricchezza, che tradirà la moglie e la patria. La leggenda parla infatti della volontà di Nello di sposare Margherita degli Aldobrandeschi, tradendo così gli interessi di Siena che voleva invece sottomettere questo casato. Nella Divina Commedia, come nella storia, non è in-fatti rimasta traccia di quest’uomo. Per dirla con un proverbio antico “Per i bischeri non c’è Paradiso. E neppure Inferno”». Ecco quindi che la Pia diventa l’eroina di tutte le donne che si rispecchiano nella sua condizione e trova la giustificazione del pubblico per il suo adulterio. «Il suo tradimento è compreso e accettato proprio perché rappresenta la volontà della giovane di ribellarsi alla prepotenza del marito, che, ad essere sinceri, non era nemmeno tanto viri-le. Le poche ore in cui si concede al suo amante le regalano più gioia di quanta ne avrebbe potuta pro-vare in una vita intera: è così che il lettore modello si identifica e condivide le scelte di questa eroina dalla squallida sorte».Una storia così antica, ma così attuale, che è soprav-vissuta nei secoli, e che ha fatto diventare grande la figura della Pia de’ Tolomei. «Duole dirlo – conclude Alessandro Falassi – ma l’attualità che si riconosce in questa figura testimonia l’esistenza di tante ingiustizie che continuano a sopravvivere nella società di oggi, che, prendendo spunto anche da questo dramma popolare, dovrebbe pensare e interrogarsi sulla condizione di tan-te donne».

Michela Ceravolo

E la Nannini la canta in un’opera rock

Un’icona per tutte le donneAlessandro Falassi ricostruisce una storia e il suo mito

Il mito della Pia de’ Tolomei è stato inseguito per molti anni da una donna libera e anticonformista come Gianna Nannini. È nato così Pia Come La Canto Io, album che ha de-buttato al quarto posto nelle classifiche di vendita del maggio 2007. Al disco è succeduto il pro-getto che ha portato, nell’estate del 2007, alla realizzazione di Pia de’ Tolomei, prima Opera destinata al palcoscenico della

cantante rock. Tutto è nato dall’incontro della Nannini con Pia Pera, la scrittrice che sette anni fa iniziò a scrivere versi in forma di bruscello in ot-tava rima ispirati al personaggio dantesco. L’opera rock, ispirata alla Pia ma ambientata ai giorni nostri, vede alternarsi i protago-nisti della storia interpretati quasi tutti dalla stessa Nannini con cori e qualche voce solista aggiunta.

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4 mercoledì 20 maggio 2009 4 cultura – appuNtameNtIZ OTZ TIGA NEil senese8 3

Chiude martedì 26 maggio la stagione teatrale 2008-2009 del teatro Politeama di Poggibonsi. In programma per l’occasione “Paolo Poli e le Fiabe Musicali”. L’attore, regista e autore di testi si ci-menterà in “Histoire de Babar, le petit éléphant”, di Poulenc, e “Pierino e il lupo”, di Prokof’ev, di-retto da Alessandro Pinzauti. Legato alla cultura grande e piccola dell’Italia fine secolo e di quella del Novecento tra le due guerre, arricchita da una raffinata educazione letteraria, soprattutto fran-cese, Poli esercita i suoi bersagli affabilmente ma puntualmente satirici contro la retorica e l’ipocrisia di una società ancora connotata sostanzialmente da mentalità piccolo-borghesi; ma lo fa a modo suo, coniugando alla satira di costume, la parodia e il funambolismo, la malinconia e il guizzo farsesco, il travestitismo e il divertissement cabarettistico. Informazioni: tel. 0577 983067, fax 0577 992789, politeama.inf.

“Le Settimane dei Vini” di Enoteca Italiana celebrano i 100 anni del Futurismo con una mostra fotografica nella storica sede su Tommaso Marinetti. Arte, cultura, premi a prestigiosi rappresentanti del mondo dell’infor-mazione, ma anche esibizioni gastronomiche, assaggi da nord a sud con il Giro d’Italia nel calice, abbinamenti di eccellenza con il Gigante Bianco della Valdichiana, in versione “cibo di strada”, dolcissimi rendez-vous nelle isole Eolie, animeranno la manifestazione in programma dal 22 maggio al 19 giugno 2009, ma non solo. Alla ceri-monia di inaugurazione de “Le Settimane dei Vini”, ve-nerdì 22 maggio (Palazzo Civico, ore 17.30), per la quale è attesa la presenza del ministro Luca Zaia, vi sarà la con-segna del “Premio Dioniso d’Oro” a Paolo Valentino, corrispondente da Washington del Corriere della Sera, il “Premio Vite d’Oro Giovanni Dalmasso” a Alessandro Regoli, fondatore del portale Winenews.it e il “Premio Penna d’Oro Paolo Maccherini” a Walter Mariotti, di-rettore di “IL”, il magazine maschile del Sole 24 Ore.

Nel decennale della scomparsa di Fabrizio de André, i dotto-randi dell’Università di Siena, in collaborazione con la Scuola Superiore Santa Chiara e con il patrocinio della Fondazione e del Centro Studi “Fabrizio de André”, organizzano un incontro di studio e un concerto in omaggio al poeta e cantautore geno-vese, per la sera del 20 maggio presso l’Auditorium del Collegio S. Chiara in via Valdimontone, 1. Alle 18.30 si terrà un primo incontro dal titolo “L’archivio Fabrizio de André: dai documenti all’analisi testuale”, a cura del centro studi “Fabrizio de André”. La serata prosegue con un concerto a cura di Luca Bassanese e la “Piccola Orchestra Popolare” di Padova per poi concludersi con una jam session in omaggio al cantautore, a cura dei dottorandi. L’ingresso è libero e aperto a tutti. Il programma completo si trova sul sito unisi.it/santachiara/servizi.html.

Una serata per de Andrè

Il Castello di Celsa

Poli al Politeama Settimana dei vini

Chiari e scuri a PoggibonsiChiari e scuri. Si intitola così la personale di Francesco Musante che resterà aperta fino al 15 giugno presso la sala Quadri del Comune di Poggibonsi. La mostra è un percorso attraverso un mondo magico e onirico raccontato da Francesco Musante. Oltre 50 opere che l’artista ha arricchito aggiungendoci elementi esterni quali pennelli, cartoline, scatolette. Si tratta di 37 pitture ad olio e di circa 10 acquerelli oltre al altre opere realizzate con tecnica mista, ed è proprio da questo che trae origine il titolo della mostra: i ‘chiari’ sono gli acquerelli dipinti su fondo bianco e gli ‘scuri’ sono gli oli su fondo scuro visto che Musante dipinge solo notturni. Le opere sono raccolte in un catalogo curato da Vera Bracci con testi di Maurizio Vanni.“Chiari e scuri” è realizzata dall’associazione via Maestra Centro Commerciale Naturale e dalla Pro loco con il patrocinio del Comune di Poggibonsi. È visitabile tutti i giorni dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17 alle 20. Ingresso gratuito. Informazioni 0577 986203.

Continuano giovedì 21 e mercoledì 27 maggio gli appuntamenti con le visite al Castello di Celsa, nel Comune di Sovicille. La passeggiata all’inter-no della struttura, resa possibile già dallo scorso anno grazie a una convenzione tra i proprietari e il Comune di Sovicille, interesserà la cinquecentesca cappella dei Peruzzi, il granaio, il parco e lo sceno-grafico giardino all’italiana. Le visite avranno luogo

al raggiungimento di un numero minimo di dieci partecipanti e su prenotazione. Le visite saranno effettuate al raggiungimento di un numero minimo di dieci partecipanti e su prenotazione al numero 0577 582330. Dal 18 maggio, inoltre, sarà possibile prenotare anche presso l’ufficio turistico al numero 0577.314503 - [email protected]. Il ca-stello di Celsa: www.castellodicelsa.com

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94Z OTZ TIGA NEil senese4 mercoledì 20 maggio 2009 4 saNItà

Il 22 maggio alle ore 16.30, presso il Salone dei concerti dell’Acca-demia Musicale Chigiana, saranno presentati gli ultimi due libri di Raffaella Cuccia in collaborazione con il dott. Sandro Palla, uno dei più grandi odontoiatri del mondo, docente all’Università di Zurigo. Si tratta di “Asante sana, Africa”, cui hanno lavorato entrambi, e “Affronti. Tracce d’Africa” opera della sola Raffaella Cuccia. L’even-to è organizzato dall’Associazione culturale Abbazia di Spineto con la collaborazione di Amref Italia. Raffaella Cuccia e Sandro Palla sono impegnati in un progetto per la realizzazione di un ospedale pediatrico in Africa, i cui lavori si avviano ormai alla conclusione. Questi lavori nascono proprio dalla loro esperienza africana, si trat-ta infatti di due libri fotografici che catturano i momenti più signi-ficativi riguardanti la costruzione dell’ospedale. Le foto sono state realizzate dallo stesso Sandro Palla.

Proteggere la propria pelle per prevenire il mela-noma: questo il messaggio che l’Istituto Toscano Tumori ha rivolto a tutti in occasione della Setti-mana del Melanoma. Negli ospedali della regione sono stati distribuiti dèpliant informativi su questo tumore maligno della pelle perchè l’informazione possa essere più efficace. «I principali fattori di rischio per l’insorgenza del melanoma cutaneo – spiega il professor Michele Fimiani, direttore della Dermatologia del policlinico Santa Maria alle Scot-te – sono l’esistenza di una predisposizione familia-re alla malattia, la presenza di un numero elevato di nei, il colore chiaro della pelle e le ustioni solari avvenute in età giovanile. É di estrema importanza prendere il sole, evitando le ustioni. Poichè sono soprattutto le radiazioni ultraviolette, raggi UVA e UVB, ad essere pericolose per il benessere del-la cute, è importante avere informazioni sulla loro intensità nell’arco della giornata. Ad esempio gli

UVB sono presenti nelle ore centrali del giorno. Chi si espone in questo lasso di tempo, è bene che indossi opportuni indumenti e che applichi creme ad alta protezione». Alle Scotte di Siena i casi di melanoma sono più che raddoppiati negli ultimi 10 anni. «Tra il 2000 e il 2004 abbiamo registrato 313 nuovi casi – aggiunge Fimiani – mentre tra il 1990 e il 1994 erano solo 148». Nel 15-20% dei casi di melanoma, non hanno all’inizio le caratteristiche proprie della patologia e per questo è importante farsi controllare periodicamente da un professio-nista ed eseguire, eventualmente, un esame in epi-luminescenza ed una mappa delle lesioni pigmen-tarie. «Il melanoma – conclude Fimiani –, rimane per molto tempo confinato in superficie: in questo caso l’asportazione chirurgica risolve il problema. Nel caso in cui la neoplasia si diffonda è l’oncologo medico che a questo punto interviene selezionando le modalità di trattamento più utili ed efficaci».

Arriva l’estate: è bene“controllare” la pelle

Scotte in breveRadioterapia anche di notte

Chirurgia plastica,visite gratuite il 22

Cresce l’offerta dei test genetici

Nel reparto di Radioterapia del policlinico Santa Maria alle Scotte è stato disattivato il vecchio acceleratore lineare che verrà sosti-tuito con un nuovo sofisticato strumento. A partire da lunedì 18 maggio, sono state este-se anche nella fascia serale le prestazioni del reparto, diretto dal professor Luigi Pirtoli. La Direzione Aziendale, ha reso disponibile il servizio anche dalle 20 alle 22.30. I lavori permetteranno al reparto di attivare l’IGRT – Image Guided Radio Therapy che è dotato anche di una TAC per trattamenti mirati, in modo da salvaguardare i tessuti sani.

Consulenze e visite gratuite in chirurgia pla-stica, ricostruttiva ed estetica il prossimo 22 maggio al policlinico Santa Maria alle Scot-te. In occasione dell’Open Day di Chirurgia Plastica, organizzato in tutta Italia dalla SI-CPRE – Società Italiana di Chirurgia Plasti-ca Ricostruttiva ed Estetica I professionisti dell’U.O.C. Chirurgia Plastica, diretta dal professor Carlo D’Aniello, attuale presiden-te della SICPRE, saranno a disposizione dei cittadini per un’informazione professionale, sulle attività cliniche, diagnostiche e terapeuti-che proprie di questa specialità: dall’oncologia alle malformazioni, dalle ustioni alla chirurgia dell’obesità, dalla traumatologia alla chirurgia estetica. Sarà sufficiente chiamare il numero verde 800 903 205 per prenotare la visita.

Cresce la possibilità di effettuare test genetici prenatali al policlinico Santa Maria alle Scotte. In un anno è stata quadruplicata l’offerta dei test genetici prenatali eseguiti su prelievo dei villi coriali, un’analisi che può essere effettuata tra la 11^ e la 12^ settimana di gestazione grazie ad un prelievo analizzato presso l’U.O.C. Genetica Medica, diretta dalla professoressa Alessandra Renieri ed effettuato presso il Centro Diagnosi Prenatale, coordinato dal professor Giovanni Centini. I test genetici prenatali su prelievo di villi coriali sono passati da una media di 4 al mese ad una media di 16 al mese.

Melanoma: in aumento i casi diagnosticati alle Scotte

Chigiana, due libri per l’Africa

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Z OTZ TIGA NEil senese10 3 4 mercoledì 20 maggio 2009 4 polItIca

Continuano le iniziative legate alle campagne elettorali degli schieramenti che si af-fronteranno nelle prossime elezioni di giugno. I Verdi, che nel loro programma dichia-rano di mirare ad una strategia politica fondata sull’ecologia e sull’armonia tra persona e ambiente, la scorsa domenica hanno organizzato una pedalata Soviclle – Ampugna-no, per dire no al progetto di ampliamento dell’aeroporto. Ad essa ha preso parte un nutrito numero di persone (circa ottanta), tra cui lo stesso candidato alla presidenza Pietro Del Zanna. Il significato dell’iniziativa è stato spiegato dallo stesso Del Zanna: «La decisione di ampliamento dell’aeroporto risulta in contraddizione col modello di mobilità dolce e a basso impatto ambientale di cui ha bisogno un territorio come quello senese, ed è in contrasto con il documento dell’Unione Europea “Agenda per il turismo sostenibile e competitivo”». Del Zanna e i Verdi, sostengono la necessità di elaborare un sistema che garantisca mobilità a basso impatto ambientale e che limiti i tassi di inquinamento atmosferico ed acustico «non più sopportabili dalla società ed estremamente dannosi per la salute dei cittadini». La politica dei Verdi mira anche a sensibilizzare la gente su tematiche di interesse generale, come le emissioni di gas ad effetto serra, che minano gli equilibri climatici del pianeta.

Dopo la presentazione ufficiale dei candidati del Pdl al ristorante “La Speranza”, a Siena ha fatto tappa Gaetano Quagliariello, vicepresidente dei senatori del Popolo della Libertà. Nel suo giro isti-tuzionale, è stato accompagnato dalla candidata alla presidenza Donatella Santinelli, dal coordinatore provinciale del Pdl Claudio Marignani e dal vice Alessandro Manganelli. Il senatore ha incontrato il rettore dell’ateneo Silvano Focardi e successiva-mente il neo direttore della Camera di commercio Massimo Guasconi insieme ai rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti e Associazione in-dustriali. Intanto, in merito alla campagna elettora-le, qualcuno sostiene che il centrodestra si sia mosso con un po’ di ritardo rispetto alle altre forze politi-che in campo, ma questo non pare essere un proble-ma per gli esponenti del Pdl che, come dichiarato da Claudio Marignani, essendo nato ad un mese dalle elezioni «segue un’evoluzione diversa e deve svolgere un lavoro doppio, ma siamo molto radicati nel territorio e seguiremo con molta attenzione sia la campagna per le elezioni dei sindaci, che quella delle europee». Stesso concetto ribadito dalla Santi-

A seguito dell’incontro fra i Riformisti di Siena ed il candidato a Presidente della Provincia Simone Bezzini sono emersi valori forti e radici solide. A ufficializza-re la scelta dei Riformisti senesi è stato il Segretario Nazionale Riccardo Nencini, incontratosi coi candidati al consiglio provinciale ed il candidato alla presidenza del centro sinistra Simone Bezzini. Gianluca Targhetti, Segretario Provinciale, ha ringraziato Riccardo Nencini ed Simone Bezzini per essere venuti a salutare i can-didati nella federazione dei Riformisti. «Noi Riformisti siamo nella coalizione con l’unico simbolo rimasto rispetto alle ultime elezioni provinciali – ha detto Targhetti –, segno di coerenza e radicamento. Con Simone Bezzini – ha continuato il Segreta-rio Provinciale – condividiamo il modo di pensare e quello di fare politica, lo stesso di noi Riformisti». Anche Riccardo Nencini ha avuto parole positive riguardo all’at-tività politica dei riformisti nella nostra Provincia. Simone Bezzini ha sottolineato nel suo discorso il forte dialogo con i Riformisti proiettato al futuro. «La gente vuole un dialogo diretto con chi fa politica – ha detto Bezzini –. Questo faremo tutti insieme, a partire dai Riformisti, e tutti insieme usciremo con un risultato davvero importante alle prossime elezioni».

I Riformisti ufficializzano il loro appoggio a Bezzini

I Verdi vanno in bicicletta da Sovicille ad Ampugnano

«Radicati nel territorio»Così la Santinelli ha presentato le liste del Pdl

nelli: «È un anno e mezzo che noi stiamo lavorando nel territorio per affermare le nostre idee e i nostri principi, soprattutto la nostra forza alternativa in un ambito che risente dei difetti di un gruppo politico che per troppo tempo si è mostrato egemonico e chiuso al dialogo». La Santinelli pare essere pronta a raccogliere la sfida per la presidenza e, sempre nei giorni scorsi, ha sostenuto che la campagna eletto-rale del centrodestra non sarà solo una battaglia, ma anche un rinnovamento profondo del modo di fare politica, contro ogni burocrazia e clientelismo. «Vogliamo che ritorni al centro la meritocrazia, – ha dichiarato – elaborando progetti che siano vola-no di sviluppo, promotori di posti di lavoro, senza sperpero di denaro pubblico. Questo è il momento nel quale si deve guardare avanti affrontando con coraggio le difficoltà di una crisi economica mon-diale, delineando linee programmatiche di sviluppo estremamente pragmatiche». Della lista dei candi-dati fa parte anche Lorenzo Rosso, già consigliere provinciale nelle fila di AN e candidato per i collegi di Sarteano e Castelnuovo, e Lorenzo Izzo, il più giovane del gruppo con i suoi ventitré anni, candi-

dato per il collegio di Siena 2, il quale ha affermato di candidarsi «perché ritengo che ci sia bisogno di voltare pagina e che vada salvaguardato in maniera più attenta il nostro territorio».

Giuseppe Del Fuoco

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114Z OTZ TIGA NEil senese4 mercoledì 20 maggio 2009 4 polItIca

Dopo la presentazione delle liste per la Provincia e per i 30 comuni in cui si vota, il Pd ha presentato il candidato più prestigioso della Circoscrizione per il Parlamento Europeo: è Leonardo Domenici, sindaco uscente di Firenze. Presentandosi all’elettorato senese il candidato del Pd ha detto: «Abbiamo bisogno di portare i territori in Europa e di ricondurre l’Europa più vicina ai territori». All’incontro che si è svolto ve-nerdì scorso, presso il Santa Maria della Scala di Sie-na, hanno partecipato Franco Ceccuzzi, deputato del Pd; Simone Bezzini, candidato alla presidenza della Provincia e Maurizio Cenni, sindaco di Siena. L’ini-ziativa, coordinata dal giornalista Daniele Magrini, è stata aperta dalla testimonianza di due giovani, Serena Valenzin e Maria Paola Baini, che hanno parlato delle condizioni in cui vivono molti lavoratori e lavoratrici senesi in questo periodo di crisi.Leonardo Domenici ha spiegato i motivi della sua candidatura e ha approfondito il tema dell’iniziativa, il rapporto fra città ed Europa: «Ho accettato di can-didarmi, perché credo che la costruzione dell’Unione Europea sia la sfida più importante dei nostri tempi e perché credo che ci sia bisogno di più Europa per affrontare la crisi e dare risposte alle difficoltà che abbiamo di fronte. Il tema delle politiche urbane è fondamentale e implica differenti rapporti fra i di-versi livelli istituzionali. Il primo obiettivo deve essere quello di uno sviluppo urbano integrato, che si leghi alle sfide del risparmio energetico, della mobilità so-stenibile, delle misure contro la recessione e la crisi, della redistribuzione della ricchezza. In questo senso è fondamentale il ruolo delle istituzioni locali, anche nel dialogo con la gente».Sul “respingimento” dei clandestini provenienti dal continente africano, tema quanto mai scottante, ha detto: «Oggi c’è bisogno di un’Europa più sicura e aperta di quella che vuole la destra. Non mi piace, e non sappiamo dove possa portare, il populismo con il quale il Governo sta affrontando la questione immi-grazione. Un tema che va discusso fuori dalla gabbia della retorica e dagli annunci della destra, con poli-tiche adeguate che non prescindano dai trattati in-ternazionali e che tengano conto della fondamentale

Toscana, cuore d’EuropaUn incontro del Pd con il candidato alle Europee, Leonardo Domenici

Un corso pratico e gratuito pensato per aiutare i cittadini extracomunitari e i loro datori di lavoro a districarsi in modo più autonomo e consapevole tra le pro-cedure burocratiche previste dalla disciplina migratoria italiana. È “immigrazione ..a chiare lettere”, un ciclo di quattro incontri promossi dalla collaborazione tra circolo Arci “Blue Train” di Poggibonsi e comitato provinciale e regionale Arci, nell’ambito del progetto “Associazionismo ed intercultura” promosso dalla Regione Toscana.Il primo incontro è stato il 19 maggio. A seguire ci saranno gli incontri di martedì 26 maggio, martedì 9 giugno e martedì 16 giugno, sempre presso il circolo Arci “Blue Train”, in Via Vallepiatta 18 a Poggibonsi. Tanti gli argomenti che verranno trattati: decreto flussi (prima assunzione); procedure per l’assunzione di colf-badanti; contratto nazionale colf badanti; assistenza sanitaria; visti d’ingresso; rinnovo del permesso di soggiorno; carta di soggiorno (o permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo); ricongiungimento familiare; coesione familiare; richiesta status di rifugiato; anagrafe e certificazioni. Ai partecipanti verrà consegnato del materiale informativo schematico su ogni singolo argomento trattato, al fine di mettere a disposizione un vademecum/guida sulla disciplina migratoria, aggiornato a livello normativo e completo di una lista di indirizzi utili. Per informazioni e l’iscrizione gratuita, è possibile contattare i numeri 328 8262517 oppure 349 1273525.

«Immigrazione ..a chiare lettere»

differenza tra chi è immigrato clandestino e chi arriva nel nostro Paese per chiedere asilo politico».Simone Bezzini, capolista del Pd per la Provincia, ha parlato della necessità che i nostri territori hanno di stabilire un rapporto con l’Europa: «Siena e la sua provincia hanno bisogno di un ponte verso l’Europa e Domenici può rispondere a questa esigenza per le competenze professionali e amministrative maturate in questi anni. La destra reagisce alla crisi con l’indi-vidualismo, ma questa non è la strada giusta, occorre aprire nuovi orizzonti, ragionando su come si possano creare innovazione e nuovi motori di sviluppo. Nei prossimi anni sarà importante intercettare i fondi dell’Unione Europea. La Provincia di Siena ha gli ele-menti positivi, che dovremo incentivare e valorizzare, sui quali punta anche l’UE: progetti di sviluppo tec-nologico e scientifico che favoriscano la crescita della cosiddetta green economy; un’agricoltura di qualità; la spinta verso l’innovazione; l’investimento nella cultu-ra e nella formazione; una rete di comunicazione effi-ciente e infrastrutture moderne».

Anche il sindaco Maurizio Cenni ha collocato Siena in una dimensione europea, spiegando perchè que-sto rapporto ci è essenziale: «Il nostro sistema di le-gislazione ci pone fuori dalla concorrenza con gli altri Paesi, dove gli enti locali operano in un sistema di controllo efficace che riconosce il loro ruolo sui terri-tori. Dobbiamo fare un grande lavoro per conquistare i comuni al voto e la Provincia, cercando di far capire l’importanza delle elezioni europee, che sono un’oc-casione importante per andare ad incidere concreta-mente sulla qualità della vita dei cittadini».«L’Europa dei cittadini – ha dichiarato, concludendo l’iniziativa, l’onorevole Ceccuzzi – sta diventando una realtà con tanti benefici, ma anche questioni spinose da affrontare, come quella dell’integrazione, della so-stenibilità dello sviluppo, della coesione sociale. Siena è in grado di far coesistere le tradizioni e il suo patri-monio, includendo i nuovi arrivati. Di fronte ad una prospettiva europea, Siena può essere protagonista e Leonardo Domenici è la persona su cui punta il Pd e la Toscana per essere rappresentata in Europa».

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Anche quest’anno Legambiente ha assegna-to il rinomato premio “Bandiera Blu”, certi-ficando quelle che dovrebbero essere le lo-calità costiere díItalia con la migliore qualità ambientale. Tra i criteri considerati per líassegnazione delle Bandiere Blu, oltre alla qualità delle acque di balneazione, vengono considerati: la depurazione delle acque reflue, la corretta gestione dei rifiuti e conseguente utilizzo del riciclaggio, la presenza di aree pedonali e di piste ciclabili, la qualità dei trasporti pubblici, la presenza di parcheggi in aree decentrate, la sicurezza e i servizi in spiaggia.Per il 2009 sono state assegnate 113 bandiere blu in tutta Italia. Tra queste, ben sedici ap-partengono al litorale toscano. Un numero che rappresenta un primato a livello nazionale, condiviso con la Liguria e le Marche, anch’es-se insignite di sedici bandierine. Qui di seguito riportiamo i comuni e le località (divisi per pro-vince) che, nella nostra regione, si sono fregiate di quest’ambito premio.Provincia di Livorno. Sono ben sette le lo-calità segnalate da Legambiente per questa

Sul mare sventola bandiera blu

Ma le code restano sulla Siena- Grosseto

Le spiagge toscane prime in Italia per qualitàprovincia: le bandirere blu sono state assegna-te a Antignano-Quercianella, Rosignano Ma-rittimo, Marina di Cecina, Marina di Bibbona, Marina di Castagneto Carducci, San Vincenzo e Piombino.Provincia di Grosseto. La costa meridionale della Toscana vede la presenza di ben quattro località che hanno ottenuto la bandiera blu da Legambiente: si tratta di Follonica, Castiglione della Pescaia, Marina di Grosseto e del Monte Argentario.Provincia di Lucca. Anche la costa lucche-se può vantare, nel suo territorio, ben quattro località costiere con un’ottima qualità ambien-tale. Legambiente segnala: Forte dei Marmi, Pietrasanta, Lido di Camaiore e, naturalmente, Viareggio.Provincia di Pisa. L’unica località presente, per la provincia pisana, nella graduatoria stilata da Legambiente, è Marina di Pisa.La Toscana, dunque, si conferma anche que-stíanno ai vertici in Italia per qualità delle spiag-ge e dei servizi offerti ai turisti che, tra qualche settimana, torneranno ad riempire ed animare questi splendidi litorali.

Torna la stagione estiva, la voglia di andare al mare e con esse tornano, immancabilmente, le sempre più lunghe code di automobili bloccate sulla Siena-Grosseto, la strada a grande comunicazione in cui conti-nuano i lavori di costruzione dal 2003. Per fortuna da giugno dell’estate scorsa è stato aperto il tratto che collega Grosseto a Paganico, garantendo agli automobilisti circa 20 km di strada a quattro corsie, con limite di 110 km/h, dove il traffico non è mai intenso. Peccato che da qui in poi inizi un tratto di strada a due corsie, con limite di 70 km/h nei tratti migliori, 50 km/h nei tratti con lavori in corso, che nella bella stagione si trasforma in un lungo serpentone di vetture di ritorno dal mare dirette verso Siena, la domenica sera, o verso Grosseto, e quindi verso il mare, il venerdì sera o il sabato mattina. Un soffio di sollievo lo si può tirare solo nei pressi di San Rocco a Pilli, dove inizia il tratto che porta fino a Siena e che si ricollega alla Siena-Firenze, ultimato nell’estate del 2006. La Grosseto-Siena fa parte di un progetto più ampio di via di comunicazione che è la strada a grande comunicazione E-78, detta anche Grosseto-Fano. L’itinerario prevede il collegamento tra la strada statale “Via Aurelia”, presso Grosseto, e l’autostrada A14 presso il casello di Fano, che attuerà un collegamento trasversale fra i due assi longitudinali tirrenico e adriatico. Il tracciato si sviluppa collegando le città di Grosseto, Siena, Arezzo, l’asse longitudinale costituito dalla E45 presso Città di Castello, la valle del Metauro in provincia di Pesaro e Urbino ed infine le città di Pesaro e Fano, per una lunghezza totale di circa 270 km, di cui il 63% in Toscana, il 5% in Umbria e il 32% nelle Marche.Attualmente la parte più complessa dei lavori interessa il tratto che collega Paganico a Civitella Paganico. Un pezzo di strada di appena 3 km che costerà circa 80 milioni di euro e di cui è stato ultimato soltanto per il 24% dei lavori. Il progetto che interessa la costruzione del tratto che collegherà Civitella Paganico a Monticiano è stato definitivamente approvato e verrà appaltato entro l’anno corrente per un costo di 277,3 milioni di euro. Infine sono iniziati i lavori anche nel tratto Bagnaia-San Salvatore a Pilli, completati per solo il 28%. Da segnalare la presenza di un autovelox fisso, poco dopo l’incrocio con Monticiano per chi viene da Siena, dove il limite è 70 km/h.

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Apre la Capannina. Al via le discotecheCon l’arrivo della bella stagione il popolo della notte torna a ballare, e a brindare, sotto le stelle. La prima ad aprire le danze è stata La Capannina, nota discoteca di Castiglione della Pescaia, che ha inaugurato i nuovi locali venerdì 15 maggio. Situata su un colle denominato Poggio d’Oro è da quasi un trentennio il punto di riferimento degli amanti della vita not-turna, frequentata sia da chi vive in quella parte di Toscana che comprende Firenze, Siena, Arezzo e Grosseto, sia da molti turisti italiani e stranieri. Madrina della serata è stata la mo-della e show girl Belén Rodriguez che ha tagliato la torta inau-gurale insieme a Antonio Degortes, Davide Patrone e Nicola Coppetelli. Il locale resterà aperto per tutta l’estate offrendo due diversi tipi di intrattenimento. Il venerdì, come sempre, sarà serata discoteca, con i migliori dj di house music, mentre il sabato sarà caratterizzato dalla vera novità di questa stagio-ne. Come ogni anno, infatti, La Capannina si è rinnovata nel suo interior design, proponendo il nuovo MonkeyPrivé. Uno spazio tutto nuovo, con ingresso indipendente e arredamento high-tech, completamente fuori dagli schemi rispetto agli altri locali della zona. Il sabato sera resterà aperto solamente questo spazio, dedicato ad un pubblico più selezionato, in base all’età e all’abbigliamento, che avrà a disposizione un ricco buffet e live music fino alle 00.30, per poi proseguire la serata in com-pagnia dei vari dj. Ma la vita notturna in provincia di Grosseto non è solo all’insegna de La Capannina. Altri noti locali sono il Tartana, a Punta Ala, di prossima apertura, il Black Sun, che per la stagione estiva apre ogni anno i locali esterni che dan-no direttamente sulla spiaggia. A Principina a mare si balla al Conte Max, ogni sabato e venerdì, e durante l’estate vengono organizzate serate speciali. E ancora il King’s, a Orbetello, con l’apertura della stagione estiva, e il Magic a Capalbio, discoteca prettamente estiva, con tre piste all’aperto. Ma l’estate non è solo all’insegna del divertimento: nella notte tra sabato 17 e do-menica 18 il bar ristorante Il Sestante, nella pineta di Ponente, a Follonica, è andato a fuoco. Per fortuna le fiamme non hanno invaso l’interno del locale, anche se sono andati distrutti alcuni oggetti del bancone e delle cucine. Ad una prima stima i danni ammontano a 80mila euro, ma i gestori sono ottimisti e non disperano di riuscire a ripartire.

Michela Ceravolo

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Utili a 330 milioni di euro, avanzo dei ricavi (+1,7 per cento anno su anno), calo dei costi (-5,4 per cento anno su anno), e cost/income al 60 per cento (dal 66 per cento di dicembre 2008). Sono questi alcuni dei principali elementi ritro-vabili nei risultati di Gruppo al 31 marzo scorso, approvati dal Consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena nella seduta del 15 maggio. Nel primo trimestre 2009 la nostra Banca, nonostante lo scenario di crisi globale, ha ottenuto risultati complessivamente positivi con una generale crescita dell’attività del comparto della gestione del risparmio ed una sostanziale tenuta della gestione del credito. Gli aggregati patrimoniali e commerciali registrano incrementi dei volumi intermediati con la clientela anche in termini di quote di mercato. I ricavi crescono dell’1,7 per cento anno su anno su basi omogenee e di oltre il 17 per cento ri-spetto al quarto trimestre 2008 grazie al miglio-ramento dei risultati del “comparto finanza” e alla tenuta dei ricavi direttamente correlati all’attività commerciale. Al 31 marzo, inoltre, il patrimonio netto (sopra i 15 miliardi di euro)

Mps: 330 Milioni di euRo di utili nei pRiMi tRe Mesi di quest’anno. avanzano i RiCavi e Calano i Costi

appRovati dal Cda i Risultati finanziaRi. la BanCa tiene nonostante lo sCenaRio Mondiale

Z OTZ TIGA NEil senese14 3 4 mercoledì 20 maggio 2009 4 ecoNomIa

Il nuovo presidente di Cna Servizi è Emilio Ber-nini, che succede a Paolo Parodi, adesso presi-dente della Cna provinciale. Il direttore di Cna Servizi sarà ancora Riccardo Martinelli. Bernini è imprenditore edile ed è al primo mandato come presidente di Cna Servizi. Da tempo è anche il presidente dell’Eacos, il consorzio delle imprese artigiane del settore co-struzioni. «Sono 32 anni che offro il mio apporto alla Cna come artigiano – ha dichiarato –. Per me è un grande onore, un orgoglio ed una soddisfa-zione poter rappresentare qualcosa di importan-te come presidente di Cna Servizi. È un incarico nuovo, che va a toccare i problemi quotidiani delle imprese, dalla contabilità, alla sicurezza, i rifiuti e così via. Credo che la grande collabora-zione che ha contraddistinto tutto il sistema Cna nel tempo sia il miglior viatico anche per il fu-turo. Più che un auspicio questa è una certezza, dal momento che l’estrema coesione e unità degli artigiani è stato da sempre il principale compo-nente che ha contribuito alla crescita della nostra associazione».

La Direzione provinciale della Cna ha votato all’unanimità e con un lungo applauso la pro-posta della Presidenza di ricandidare Gianni Castagnini alla guida degli artigiani per i prossi-mi quattro anni. Nell’occasione sono stati nomi-nati vicepresidenti Sergio Ciccioni, presidente dell’area senese, e Claudio Botarelli, ex presi-dente di Cna Valdichiana. «È un grande orgo-glio per me essere nominato per la terza volta il direttore della Cna – ha dichiarato Castagnini –. Ringrazio tutti gli artigiani, la Direzione e la Presidenza Cna, che hanno confermato la linea ed il gruppo che ha visto la nostra associazione crescere in questi anni. Sono sicuro che il trend iniziato con Massimo Guasconi, che ringrazio per i bellissimi otto anni insieme, proseguirà an-che con Paolo Parodi. La fase economica è dif-ficile, ne siamo perfettamente coscienti, ma le sfide non ci fanno paura e le stiamo affrontando in modo concreto e deciso. La nostra forza sono le 4000 imprese, i quasi 160 dipendenti, le 24 sedi, tutti i dirigenti del sistema Cna e, non ulti-ma, la nostra storia».

Trimestre con buoni risultati

Cna, rinnovo cariche. Castagnini al terzo mandato

cresce dell’1,3 per cento rispetto al dicembre 2008 e del 6,1 per cento rispetto al giugno 2008. Si segnalano dividendi e proventi per un saldo di circa 21 milioni grazie al positivo contribu-to degli utili da partecipazioni (principalmente AXA-MPS). A fronte delle criticità del contesto esterno, si sono intensificate le azioni di riduzio-

ne e di contenimento strutturale della spesa in continuità con i passati esercizi. Gli oneri opera-tivi flettono del 5,4 per cento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente grazie ai benefici strutturali delle manovre di riorganizzazione degli organici realizzate nella seconda metà del precedente esercizio e proseguite nel 2009 e a se-guito dei processi di riorganizzazione intervenu-ti e delle azioni di cost management intraprese. In particolare, le “spese per il personale” (circa 574 milioni di euro) sono in calo (-4,1 per cento); le “altre spese amministrative”, circa 277 milioni di euro, si riducono dell’ 8,3 per cento. Il risulta-to operativo netto, quindi, è di circa 289 milioni di euro e si pone in leggera riduzione (-2,7 per cento) rispetto al primo trimestre 2008 omoge-neo e l’utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte è pari a cir-ca 194 milioni. Ma soprattutto il bilancio trime-strale sottolinea come l’utile netto consolidato del Gruppo di 300,6 milioni di euro. Importan-ti risultanze commerciali e reddituali, infine, ar-rivano da Banca Antonveneta che ha contribuito con ricavi nel primo trimestre per 163 milioni.

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4 mercoledì 20 maggio 2009 4 ecoNomIa 154Z OTZ TIGA NEil senese

È stato un 2008 soddisfacente per Banca Mon-teriggioni Credito Cooperativo. Dal bilancio approvato dall’assemblea dei soci risulta infatti che la banca ha una raccolta complessiva di 667 milioni di euro e diretta di oltre 550 milioni di euro, impieghi superiori a 515 milioni di euro, un utile di 5,6 milioni di euro. «I valori sono tanto più positivi se proiettati nell’attuale in-certezza economica – ha detto Claudio Corsi, presidente di Banca Monteriggioni – La raccol-ta diretta è aumentata del 10%, gli impieghi del 12,6%. Sale la fiducia del mercato: l’incremen-to del 12% della base sociale, a oltre 1530 soci, dimostra l’attualità del nostro modello impren-ditoriale». «La solidità della Banca è sostenuta dalla crescita del patrimonio netto a quota 86 milioni di euro che è fondamentale – ha spiegato il direttore generale Roberto Mugnaini – nella nostra gestione e proteg-ge da perdite inattese e rischi bancari. I cambia-menti del mercato, come la forte discesa dei tassi a fine 2008, hanno condizionato gli obiettivi. Banca Monteriggioni ha, comunque, migliorato la reddi-tività con un aumento del 9,8% del margine di in-teresse e del 6,3% del margine di intermediazione. Abbiamo realizzato importanti crescite dei volumi intermediati. La raccolta diretta ha rispettato gli obiettivi, l’aumento degli impieghi ha superato le previsioni».«Nonostante la recessione – ha aggiunto Mugnaini – senza allentare gli standard di sicurezza, qualità, ottimizzando i profili rischi/rendimenti, abbiamo continuato a concedere credito, dimostrando che

2008 positivo per Banca Monteriggioni

essere specchio del territorio è la sintesi della no-stra mission. La situazione non è facile: ma siamo fiduciosi di compensare le difficoltà del ciclo eco-nomico anche con la ricerca di efficienza e, secon-do l’Orientamento Strategico, adeguando l’assetto organizzativo».«Il capitale è cresciuto del 4,6%. Per Cram – ha sot-tolineato Corsi – ha un importante ruolo: consente di fornire credito per investimenti incoraggiando la crescita, superando le fasi recessive senza con-

traccolpi finanziari. Grande attenzione è dedicata alle risorse umane: un organico di 124 dipendenti elemento di successo della nostra azienda».«Banca Monteriggioni – ha confermato Roberto Frosoni, direttore Federazione Toscana Banche di Credito cooperativo – dimostra la validità del cre-dito cooperativo: il pluralismo bancario è garanzia di democrazia economica, le banche locali tutelano dal rischio che le concentrazioni bancarie disperda-no risorse dal territorio».

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4 mercoledì 20 maggio 2009 4 INformaZIoNeZ OTZ TIGA NEil senese16 3

Si tiene a Siena il primo appuntamento della mo-stra itinerante 150 anni de La Nazione che porterà La Nazione e Banca Monte dei Paschi in giro per le filiali di Banca MpS in diverse città, sia in Toscana che fuori dai confini regionali.A Siena l’esposizione, inaugurata dai vertici del Monte e dal direttore del giornale, è ospitata nella sede storica di Rocca Salimbeni e nella vicina filiale di via Banchi di Sopra. Sarà possibile visitarla fino al 22 maggio e gli orari saranno quelli di apertura al pubblico della stessa filiale. Una bella iniziativa da parte di Banca MpS che ha deciso di affianca-re il prestigioso quotidiano toscano in questa sua retrospettiva storica, a dimostrazione di quanto sia elevato il valore sociale e culturale che la testata ricopre per tutto il territorio. L’iniziativa è organiz-zata con la collaborazione della Poligrafici Edito-riale e ripercorre un secolo e mezzo di cronaca con uno sguardo attento ai fatti italiani e del mondo, attraverso la riproduzione delle pagine storiche più significative del quotidiano. I 150 anni di vita del giornale sono una ricorren-za importante ed estremamente significativa che, come ha dichiarato il presidente di Banca Monte Paschi Giuseppe Mussari, «richiama forti valori storici e sociali che hanno, fin dalla sua fondazione, determinato l’impegno del quotidiano fiorentino in

Si è chiuso l’appuntamento classico col Forum PA, rassegna che mette in mostra le pubbliche amministrazioni centrali e locali nello scenario avveniristico della Fiera di Roma. La manifestazione, quest’anno, si è proposta di porre l’accento sul ruolo fondamentale che assumono la pubblica amministrazione e l’azione pubblica in genere in una situazione di crisi economica globale come quella in corso. L’obiettivo di Forum PA 2009 è stato quello di parlare di una pubblica amministrazione più efficiente, migliore e lungimirante, in grado di giocare un ruolo principale nell’uscita dalla crisi. Tre gli impegni presi per questa edizio-ne: il primo è dare conto, ai clienti, ai cittadini e alle imprese, degli impegni assunti nell’ulti-mo anno. Il secondo è quello di spingere le PA a lavorare insieme attraverso la condivisione delle esperienze. Il terzo grande impegno è quello di premiare i migliori: un passo dovero-so dopo che il ministro Renato Brunetta aveva fustigato l’anno passato i cosiddetti “fannullo-ni”. I temi in primo piano: e-government, sem-plificazione, lotta alla corruzione e pari oppor-tunità. Con particolare attenzione per l’inno-vazione. Il Comune di Siena era presente con un proprio stand, in cui sono stati mostrati, tra l’altro, le innovazioni principali previste per il futuro, tra le quali spicca SICoM, il sistema integrato di comunicazione mobile sviluppato sul canale mobile dalla cooperativa Sogno Te-lematico in sinergia con la Neos Research. È stato un modo per mantenere viva l’attenzione all’innovazione in una fase in cui deve giusta-mente prevalere la funzione di sostegno e di garanzia che la pubblica amministrazione deve svolgere in tempi di crisi.

L’ultima tendenza dei giornali è quella di cre-are il proprio profilo su Facebook. Anche il Corriere di Siena segue l’onda. La tendenza del Corriere di Siena è quella di pubblicare nel-la barra in alto del proprio profilo una frase oppure un sondaggio di opinione, dando la possibilità ai lettori di commentarlo. Il giorno seguente i commenti degli utenti appariranno nell’ultima pagina del Corriere. Una strategia ben pianificata che mira all’av-vicinamento della carta stampata al linguaggio multimediale. Così facendo il dialogo con i lettori diventa con-tinuo e autenticamente interattivo: il giornalista pone le questioni sulle quali il lettore esprime il proprio parere. «La pagina su Facebook – dice la curatrice – na-sce nell’ottica e con la volontà di dialogare con tutti in serenità».

Forum PA: Siena innova l’informazione

I 150 de La Nazione

favore della comunità toscana e nazionale». «Ospi-tiamo quindi con gioia nelle nostre filiali – ha ag-giunto Mussari – la testimonianza di questo lungo tragitto storico culturale».La mostra, come detto, non si fermerà nella sola città di Siena, ma continuerà il suo tour nelle filiali di Prato, Lucca, Grosseto, Livorno, La Spezia, Via-reggio, Montecatini, Arezzo, Massa, Pistoia, Pisa, Carrara, Perugia, Empoli, Chianciano Terme, città sedi anche di redazioni periferiche de La Nazio-ne. Grazie a questa iniziativa, La Nazione e Banca Monte dei Paschi danno grande risalto ad un pezzo di storia dell’informazione della regione Toscana e, allo stesso tempo, portano questa iniziativa a stret-to contatto con le comunità locali.Intanto, sempre a Siena presso il San Niccolò, il 19 maggio si sono tenute le premiazioni del cam-pionato di giornalismo organizzato da La Nazione. Hanno partecipato gli alunni delle terze medie di 14 scuole della provincia. La giuria, formata da au-torità ed esperti di giornalismo e comunicazione, ha premiato le prime quattro scuole della classifica generale, il miglior supporto di immagine (foto o vignetta), il miglior servizio sui 150 anni de La Na-zione e la pagina più votata sul sito de La Nazione di Siena.

Giuseppe Del Fuoco

Il Corriere di Siena gioca con Facebook

A Rocca Salimbeni la mostra sul giornale

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VIta dI coNtradaIl maGo dI oZ 17Z OTZ TIGA NEil senese 44 mercoledì 20 maggio 2009 4

ARIeTeIl costume in valigia l’ave-te messo? Bene, allora siete pronti per partire. Lidi esotici o mete medi-terranee, poco importa, l’importante è salpare.

Giove assicura: tornerete abbronzati e li farete di-ventare neri. AnticipAtori.

ToRoAl peggio non c’è mai fine, si sa. Ma a volte basta un attimo per capovolgere una situazione apparentemente compromessa. e stavolta an-drà così, cari amici del Toro,

le stelle non ingannano mai. L’importante è crederci fino all’ultimo. Anche oltre la zona Cesarini. resistenti.

GeMeLLILe telefonate della banca si stanno facendo un po’ troppo insistenti. o l’impiegato si è invaghito di voi oppure non è sono ancora arreso: perché non volete proprio comprare

tutte quelle belle obbligazioni? Ricordategli che adesso potreste anche denunciarli per stalking. AssediAti.

LeoneÈ l’ora del latinoamericano. non nel senso del giocatore da comprare per la prossi-ma stagione in A del Siena ma nel senso del ballo. Sa-rebbe perfetto per voi, sem-

pre così appassionati. Ma attenti a non ancheggiare troppo: le giunture non sono più quelle di una volta. BAllerini.

BILAnCIADovete assolutamente sco-prire chi sta attentando alle vostre piante. I fiori si sec-cano, le foglie cadono, i fiori appassiscono subito. La vici-na invidiosa? Il vecchino che

ci vede poco? Indagate, ma attenti: potrebbe essere più vicino del previsto e avere quattro zampe…GiArdinieri.

SAGITTARIoLa festa di fine corso ci sarà e sarà grandiosa. e, lo sape-te, a voi tocca il ruolo di star. Quindi iniziate a pensare al vestito, alle scarpe, alla pet-tinatura. Insomma, cercate

di essere all’altezza. non sarà facilissimo ma, alle brutte, potete sempre noleggiare una controfigura. Attesissimi.

ACQUARIoVi si vede a Pian del Lago a correre ormai ogni sera. Il vostro sforzo podistico è en-comiabile, la vostra costanza sorprendente. In molti si sor-prendono. Ma iniziano a cir-

colare voci sulle vostre motivazioni. Che c’entri qualcosa la biondina che porta a spasso il cane? AppAssionAti.

CAnCRoLa vostra rovina alla fine sarà il telefono. nel senso della bolletta. Saturno consiglia di mettere le cose in chiaro in famiglia. Dopo potrebbe essere troppo tardi. Va bene

il tutto compreso, va bene navigare, va bene chiamare i cel-lulari degli amici ma la nonna in chat è troppo. retrò.

VeRGIneCi sarà tempo dopo per le la-crime da coccodrillo, intanto vi potete continuare col cor-netto a colazione e il gelato dopo cena. Dopotutto potete permettervelo. Anzi, c’è an-

che chi vi chiede il segreto della vostra forma. non svelate-lo. o almeno, solo in cambio di una sacher torte. Golosi.

SCoRPIoneVa bene essere contrari alle diete ma voi forse state esa-gerando un po’. Tutti questi salumi e formaggi potreb-bero diventare un problema. A meno che non sia una spe-

ciale cura ipercalorica, è venuto il momento di passare a insalate e frutta fresca, ahi voi. AffAmAti.

CAPRICoRnoIl ritardo vi perseguita ulti-mamente: non riuscite ad ar-rivare in orario nemmeno più a tavola. Ma non è tutta colpa vostra, qualcosa congiura contro di voi. Giove sornione

preferisce non commentare al momento, ma qualche sor-presa nell’aria c’è. oltre al polline. AllerGici.

PeSCICon le pinne, fucile ed oc-chiali… no, per ora vi dovete accontentare della piscina e lì il fucile non è ammesso. Meglio il materassino, even-tualmente. Ma va bene lo

stesso, purché sia acqua, purché si stia a galla, purché si sguazzi. Lo stile, piuttosto, va migliorato. lenti.

Ambrogio è un cane che non ha mai conosciuto la libertà! Preso da cucciolo, una volta cresciuto è diventato troppo ingombrante, quindi la sua nuova casa è stata questa: una gabbia fuori nel giardino e con una catena al collo.È un cane dolcissimo: continua ad andare avanti e indietro nella gabbia con la testa china quasi arreso ormai al suo destino! Guarda e ascolta solo da lon-tano le voci della sua pseudo famiglia da 9 anni!Regaliamogli qualche anno di libertà.

Per informazioni:Cinzia 349 [email protected]://adottaunpelosino.myblog.it/http://www.adottaunpelosino.it/index.html

Da adottare AmbrogioIl GazzettIno

Inviate le vostre domande e le vostre proposte alla no-

stra redazione: [email protected]

editore Alsaba Grafiche, Siena

Direttore responsabile Fabio Di Pietro

Hanno scritto: Pancrazio Anfuso, Sonia Boldrini, Michela Ceravolo, nicola Ciuffoletti, Giuseppe Del Fuoco, Anna Maria Di Battista, Claudia Gasparri, Lello Ginanneschi, Francesca Guglielmi, Ines Ricciato.

Fotografie Fabio Di PietroGrafica di Claudia Gasparri

Pubblicità RS Service, SienaTel. 0577 531053/247533

Stampa AL.SA.BA. Grafiche, Siena

Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008

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annuncI confesercentI

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GaZZetta sport

4 mercoledì 20 maggio 2009 4

Il calcIatore, per defInIzIone, ha sempre la valIgIa In mano. È un profes-sIonIsta che fIrma contrattI lImItatI nel tempo e sI sposta facIlmente da una pIazza all’altra. moltI tIfosI sI dIvertono a seguIre, poI, glI sposta-mentI deI loro ex benIamInI e In qualche occasIone contInuano a fare Il tIfo per loro. abbIamo cercato le tracce, pIù o meno evIdentI, dI alcunI ex del sIena. ecco cosa fanno oggI I vecchI protagonIstI del rastrello.

enrico chiesaNon si può che iniziare da lui: con i suoi gol è stato fonda-mentale per la conquista delle prime tre salvezze, le più diffi-cili per una squadra che veni-va da una salita rapidissima e aveva bisogno di consolidarsi ad alti livelli. Maccarone l’ha appena superato come miglior marcatore di sempre in serie A:

Enrico, a 38 anni, ha guidato il Figline a una storica promozione in Lega Pro 2.

rodriGo Ferrante taddeiEra il figlio prediletto: si era guadagnato l’affetto dei senesi con le sue prodezze e con una vicenda umana toccante, che attraeva solidarietà e vicinan-za. Ha un po’ tradito questi sentimenti, dimostrando che nel calcio la gratitudine è un lusso. È approdato così alla Roma, dove gioca da quattro

stagioni. È stato un grande protagonista, levando-si lo sfizio di segnare un gol persino al Bernabeu. Oggi morde il freno per colpa di qualche acciacco di troppo.

tore andre FLoArrivava dalla Premiership, dove si era distinto nel Chelsea di Vialli, Zola e Di Matteo. È stato qui due stagioni, lascian-do il segno: un grande contri-buto alla causa senese e il gol che ha deciso un memorabile derby con la Fiorentina. Dopo aver annunciato il ritiro è stato convinto a tornare dal suo ex

compagno Roberto Di Matteo che guida i Milton Keynes Dons nella serie C inglese. Parte dalla pan-china, ma a 36 anni sa ancora rendersi utile.

iGor tudorFu uno dei grandi protagoni-sti del campionato 2004/2005, quello della salvezza in rimonta conquistata agli ordini di De Canio. Tornato alla Juventus, Tudor ha continuato con i guai fisici che ne hanno limitato la carriera. È tornato in Croazia, dove ha giocato ancora con l’Hajduk Spalato, dove aveva

esordito, prima di ritirarsi a 30 anni.

steFano arGiLLiComi si può dimenticare chi ha vestito il bianconero centinaia di volte (227 presenze in cam-pionato) partecipando a tutte le più importanti tappe della crescita della Robur? Argilli è nel cuore di tutti i senesi, non solo per il gol-salvezza che se-gnò nel 2005 contro l’Atalanta, o per quello che a Modena con-

tribuì alla prima impresa in serie A. Gioca ancora nella Cremonese, in Lega Pro 1.

MicheLe MiGnaniAnche per lui vale il di-scorso fatto per Argilli: ha scandito tutte le tappe della crescita del Siena, di cui è stato a lungo il capitano. La maglia numero 4 è stata ri-tirata dopo la sua partenza. Ad Argilli è accomunato an-che dal fatto di aver militato, dopo aver lasciato in Siena,

in formazioni storicamente rivali della Robur: lui nel Grosseto, Argilli nel Livorno. Oggi offre il suo fondamentale contributo alle sorti del Poggibonsi, impegnato nella sfida dei play out in Lega Pro 2.

aLexander ManninGerIl portierone austriaco ha lasciato un ottimo ricordo, coniugando l’eleganza all’af-fidabilità. Quest’anno si è distinto nella Juventus, dove ha avuto molte occasioni per giocare, complice il mal di schiena di Buffon. Fa sempre bella figura.

José vitor roque JuniorCinque volte in campo per il talismano di Felipao Scola-ri. Arrivato a due anni dalla conquista del mondiale core-ano, Roque Junior apprezzò molto la bellezza della città. In campo, diciamo così, non lasciò il segno come poteva: per fortuna Papadopulo lo tirò fuori prima che fosse

troppo tardi. È rientrato al Palmeiras dopo aver peregrina-to sui campi (pardon, sulle panchine) di mezzo mondo.

Fernando MeneGazzoSi scaldava, si scaldava. Ma non entrava mai. Aveva talento ma per lui l’adattamento non era facile. Più avanti è venuto fuori per quel che valeva: l’esterno di Anita Garibal-di, dopo un soggiorno a Catania, è approdato a Bordeaux, dove si è ambientato alla grande, arrivando persino alla nazionale brasiliana. E sta lottando per lo scudetto.

Bruno ciriLLoAnche per lui dopo Siena c’è stata un’esperienza all’estero: l’AEK di Atene, prima, e successivamente il buco nero del Levante, finito con il fallimento del club e il rientro in Italia, nella Reggina, dove Cirillo aveva mosso i primi passi da calcia-tore. È in lotta con i compagni per cercare di evitare la retrocessione.

Marco FortinUn altro grande protagonista in bianconero. Dopo Siena Fourte-en è approdato a Cagliari, per trasferirsi poi a Vicenza, tornando nel suo Veneto. Sacrificato alla crescita della squadra, il suo con-tributo è stato comunque molto importante.

roBerto antonio nanniPittoresco prestito arrivato dalla fredda Ucraina, Nanni si era distinto in Argentina nel Velez. A Siena non è riuscito a di-mostrarsi all’altezza della se-rie A e se n’è andato via in punta di piedi. È tornato al Velez.

roBerto d’aversaUn altro pilastro del primo Sie-na di serie A, col tempo è sci-volato ai margini della squadra, non tanto per la crescita della Robur quanto per una sua in-voluzione. Dal Siena è passato al Messina e da qui al Treviso, poi quest’anno al Mantova. Sempre in squadre con proble-mi, peccato.

PaoLo neGroL’eroe di Siena-Lazio, il Cava-liere senza macchia che si era innamorato di Siena ha cercato una squadra ma non l’ha trova-ta. Pagando l’età, ha finito per smettere, suo malgrado.

Ma dove sta l’ex?

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19Z OTZ TIGA NEil senese 44 mercoledì 20 maggio 2009 4

aBBiaMo RintRaCCiato alCuni ex gioCatoRi e allenatoRi BianConeRi peR vedeRe Cosa fanno oggi: si va da Chiesa, neo eRoe del figline, a nanni Che se ne è toRnato in aRgentina

Fernando MeneGazzoSi scaldava, si scaldava. Ma non entrava mai. Aveva talento ma per lui l’adattamento non era facile. Più avanti è venuto fuori per quel che valeva: l’esterno di Anita Garibal-di, dopo un soggiorno a Catania, è approdato a Bordeaux, dove si è ambientato alla grande, arrivando persino alla nazionale brasiliana. E sta lottando per lo scudetto.

Bruno ciriLLoAnche per lui dopo Siena c’è stata un’esperienza all’estero: l’AEK di Atene, prima, e successivamente il buco nero del Levante, finito con il fallimento del club e il rientro in Italia, nella Reggina, dove Cirillo aveva mosso i primi passi da calcia-tore. È in lotta con i compagni per cercare di evitare la retrocessione.

Marco FortinUn altro grande protagonista in bianconero. Dopo Siena Fourte-en è approdato a Cagliari, per trasferirsi poi a Vicenza, tornando nel suo Veneto. Sacrificato alla crescita della squadra, il suo con-tributo è stato comunque molto importante.

roBerto antonio nanniPittoresco prestito arrivato dalla fredda Ucraina, Nanni si era distinto in Argentina nel Velez. A Siena non è riuscito a di-mostrarsi all’altezza della se-rie A e se n’è andato via in punta di piedi. È tornato al Velez.

roBerto d’aversaUn altro pilastro del primo Sie-na di serie A, col tempo è sci-volato ai margini della squadra, non tanto per la crescita della Robur quanto per una sua in-voluzione. Dal Siena è passato al Messina e da qui al Treviso, poi quest’anno al Mantova. Sempre in squadre con proble-mi, peccato.

PaoLo neGroL’eroe di Siena-Lazio, il Cava-liere senza macchia che si era innamorato di Siena ha cercato una squadra ma non l’ha trova-ta. Pagando l’età, ha finito per smettere, suo malgrado.

Francesco coLonneseIl suo giorno di gloria fu all’Olimpico, quando insieme a Negro e a Chiesa inchiodò la Roma con un sensazionale 3-2. Difensore dignitoso, sempre positivo, anche lui ha pagato il prezzo dell’età e oggi si fa ap-prezzare come commentatore televisivo.

siMone tiriBocchiGrande protagonista della pro-mozione in A, il Torino ne ha reclamato la proprietà, ritar-dandone l’approdo nella massi-ma serie avvenuto poi col Chie-vo. Ora è a Lecce, dove soffre alla ricerca della salvezza. Una curiosità: ha lavorato agli or-dini di Papadopulo, Beretta e De Canio, in rapida sequenza,

insieme ad Andrea Ardito.

GLi aLtriNicola Le Grottaglie ha recuperato Juventus e nazionale e fa parlare di se per la svolta religiosa, avvenuta per merito (o colpa) di Guzman (al Pia-cenza), proprio a Siena. Leandro Damian Cufré è approdato in Bundesliga, dove lotta per lo scudet-to nell’Herta Berlino. Nicola Ventola è al Torino, Fernando Martin Forestieri cerca di risalire sul tre-no del futuro, ripartendo da Vicenza. Ha il tempo dalla sua.

i misterGiusePPe PaPadoPuLo

Si deve cominciare da lui ob-bligatoriamente. Il “Papa” ha lasciato il Siena dopo la prima salvezza, girando diverse squa-dre: ha ottenuto una salvezza difficile con la Lazio, ha pilo-tato con sicurezza il Palermo, ha riportato il Lecce in serie A. Ora tenta un’altra grande impresa: salvare il Bologna.

Non sarà facile, ma la vittoria di domenica scorsa (proprio sul Lecce) lascia intatte le speranze dei rossoblu.

GiGi de canioDue le salvezze bianconere di De Canio, che avrebbe potuto farsi amare di più dalla gente ma non c’è riuscito. Eppure a Siena ha fatto bene, soprattut-to il primo anno, recuperando una situazione disperata anche grazie ai grandi sforzi fatti dalla società. De Canio ha fatto una bella esperienza in Inghilterra,

guidando alla salvezza il Queen’s Park Ranges di Briatore. Ora guida il Lecce, subentrato a Beretta. Vorrebbe salvarsi ma la situazione è critica.

Mario BerettaAmato ex, Beretta ha regalato anche lui due salvezze al Siena, al termine di stagioni belle e intense. La prima dall’inizio, la seconda subentrando a Man-dorlini e ribaltando le sorti di una stagione disastrosa. Ha accettato di ripartire da Lecce, quest’anno, ma non ha avu-to fortuna: una squadra non

all’altezza del compito, che ha lasciato a De Canio ancora in piena corsa per la salvezza.

MarceLLo LiPPi Esonerato con vituperio, Lippi se l’è presa a male e ha deciso di mettersi sotto per dimostrare di avere delle doti come allena-tore. Essendo orgoglioso, Mar-cello non s’è fermato prima di aver vinto la Coppa del Mon-do, portando a casa qualunque trofeo messo in palio sul pia-neta. Siena lo ha doppiamente

festeggiato, la notte di Berlino.

GiGi siMoniArrivò qui troppo tardi: il tem-po volgeva al freddo e gli parve di essersi fatto improvvisamen-te vecchio. È stato un onore lo stesso. Dopo, solo una puntati-na a Lucca.

antonio saLaAndò via da promosso per crescere, ma è finita che il Siena è cresciuto molto più di lui. È passato infatti per Cagliari prima di finire ad al-lenare in Serie C. Quest’anno è stato esonerato anzi tempo dalla Pro Sesto.

Pagine a cura di:Pancrazio Anfuso

Le foto sono di Fabio Di Pietro

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Siena, a San Siro con onoreMa in mattinata la Primavera di Baroni s’era presa una piccola rivincita

20 3 4 mercoledì 20 maggio 2009 4 BIaNcoNero

Tutti i mercoledì è possibile leggere il settimanale free Il Gazzettino Senese nella versione scaricabile in pdf grazie a Siena News. Nella home page del giornale elettronico più letto di Siena e provincia tro-verete infatti un link che vi permetterà questa operazione.

www.sienanews.it

L’incrocio tra Siena e Inter nel finale di stagione è diventata un’abitudine del calcio italiano. Stavolta la televisione ha regalato ai nerazzurri lo scudet-to, con la sconfitta del Milan a Udine che ha reso totalmente platonica la sfida del Meazza. Il Siena ha cercato di fare bella figura, comportandosi da invitato desideroso di partecipare. Ha retto l’urto della corrazzata di Mourinho per un tempo, poi ha cercato di recuperare il punteggio senza fortu-na, offrendo il fianco alle ripartenze dei campioni d’Italia. È finita con un 3-0 che mortifica i bianco-neri oltre i reali demeriti: con un po’ di fortuna il Siena avrebbe potuto segnare almeno un gol, visti i due pali colpiti da Calaiò e da Coppola. Poco male: la festa per il Siena è in corso già da tempo e ci saranno altre due occasioni per mettersi in mostra e per dare spazio a qualche giocatore che si è vi-sto poco. Domenica il Siena saluterà i suoi tifosi al Rastrello in un pomeriggio di gala: c’è la Juventus, battuta già l’anno scorso, quando i tre punti ancora contavano. Stavolta si giocherà per lo spettacolo, caldo permettendo. Anche se per la Juve c’è da difendere il terzo posto, insidiato dalla Fiorentina. Si pensa già alla prossima stagione, con Giampaolo che dovrebbe restare, salvo offerte irrinunciabili dell’ultimo momento. Col terremoto di panchine che si annuncia non c’è da stare tranquilli. Intanto (anche qui in posticipo, anche se mattuti-no) i bimbi della primavera di Baroni coltivano il sogno di arrivare ai quarti di finale del campionato primavera. Nell’infuocato (per il caldo) catino del Rastrello i giovani bianconeri hanno vinto con una prestazione ottima contro i rivali dell’Inter (e dai), più quotati sulla carta ma non per questo superiori in campo. La gara è stata decisa dal senese Nicco-lo Giannetti, con un fulmineo inserimento che gli ha consentito di calciare in porta dall’area picco-la, in anticipo su un cross dalla destra. Una bella prestazione del collettivo bianconero, impreziosito da alcuni singoli di valore. Il ritorno a Milano sarà difficile. All’Inter l’onere di battere con due gol di scarto il Siena: da quello che si è visto, non sarà per niente facile.

Pancrazio Anfuso

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Finalmente partiti i play off dopo i ricorsi della Fortitudo. Tutti a caccia dello scudetto della Montepaschi

VIta dI coNtrada

È l’ora di PesaroBIaNcoVerde 2144 mercoledì 20 maggio 2009 4

Da ieri dopo tanta, troppa attesa, sono iniziati i Play Off del campionato. La serie con la Scavolini è dunque in pieno svolgimento. A prescindere dal risul-tato di ieri, domani i biancoverdi scenderanno sul parquet di Pesaro, mentre sabato la serie tornerà al PalaMensSana per la terza partita. Ricordiamo che la vincente della nostra serie incontrerà la migliore fra Benetton e Virtus Bo-logna. I tempi del calendario sono stati rivoluzionati dai ricorsi (poi persi) della Fortitudo, miseramente scesa nella vecchia A2, con un budget fra i primi quattro d’Italia ed il manager più retribuito, Savic. È così, con la vecchia ba-sket city oramai in pieno disfacimento. I due ricorsi fatti, il tira e molla che si è visto, le continue diatribe fra Lega e Federazione peseranno non poco anche sulla scelta che verrà fatta per la sede dei mondiali di basket del 2014. Nono-stante gli encomiabili sforzi profusi da numerose società (compresa Siena), sembra infatti che la Spagna goda di maggiori possibilità rispetto a noi, con la Cina pronta a fare la sorpresa. Pare che la nostra Federazione non abbia in tante cose una linea condivisa da tutti, dalle regole per i prossimi anni, fino alla tutela della nazionale, che non passa sicuramente dall’obbligo imposto

per legge di mettere nel roster giocatori italiani, anche se di scarsa qualità. Il discorso sarebbe lungo e magari nei lunghi mesi estivi lo affronteremo. Ades-so la post season ci obbliga al massimo della concentrazione su ogni singola partita. Certamente Armani, Lottomatica, Virtus e Benetton si sono avvantag-giate non poco dalla settimana di riposo che hanno avuto. Alcune di loro sono andate anche sul mercato per rinforzarsi, come Milano che ha ingaggiato il pivot Marconato o Treviso che ha firmato l’ex Roma Stefannson e la guardia greca Kalampokis. I Play Off faranno dunque storia a sé: i tanti punti di van-taggio che abbiamo conquistato in classifica porteranno “solo” il vantaggio del campo nella eventuale “bella” in tutte le serie che affronteremo. Ogni match inizierà da zero a zero e dovremo lottare su ogni palla, per ogni canestro, ben coscienti che, come sempre, nessuno ci regalerà nulla. Anzi, andando a sbirciare in giro per l’Italia, tanti gufi hanno già iniziato i rituali propiziatori contro di noi. Ma ci siamo abituati e, come si dice a Siena, meglio antipatici che compatiti! Forza Mensanina!

Lello Ginanneschi

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Z OTZ TIGA NEil senese22 3 4 mercoledì 2o maggio 2009 4 calcIo proVINcIa

Si brinda con lo spumante negli spogliatoi della Colligiana a Celano. Dopo l’1 a 1 contro la compagine abruzzese, finalmente si ha la certezza matema-tica che i biancorossi disputeranno, anche il prossimo anno, il torneo di Seconda Divisione. La soddisfazione è davvero tanta in casa dei valdelsani, sia da parte dei giocatori che dei dirigenti. «Siamo riusciti ad evitare il peggio e a portare a casa una meritata salvezza – ha affermato il diret-tore sportivo dei biancorossi, Giorgio Bre-sciani –. È un’impresa che porta la firma dei giocatori e della società». Una socie-tà che ha dovuto operare delle scelte difficili, come l’esonero dell’allenatore, anche se, come sottolinea Bresciani «la scelta di affidare la squadra a Misiti si è rivelata azzeccata». La partita di domenica è stata un po’ più sofferta del previsto, in quanto il Celano ha onorato l’impegno fino in fondo, pur non avendo nulla da chiede-re al campionato. Gli abruzzesi, infatti, si sono portati in vantaggio con Negro in avvio di ripresa. Ma i biancorossi hanno mostrato subito di es-sere ancora in partita e, grazie all’ottima prova di Billio, hanno preso in mano le redini del centrocam-po e creato buone occasioni in attacco con Tranchitella. Proprio questi, ha siglato il gol del pareggio a venti minuti dalla fine, dopo aver sprecato, pochi minuti prima, un’ottima occasione per bat-tere Goletti, portiere di casa. Un’ottima prestazione, dunque, a corona-mento di una stagione lunga e difficile.

Domenica il Poggibonsi doveva vincere a tutti i costi e sperare in uno stop di Sangiovannese e Cuoipoelli. E invece i giallorossi non sono andati al di

là di un opaco 0 a 0 casalingo contro la Giacomense, risultato che condanna i leoni al quart’ultimo posto in classifica e che

vuol dire giocarsi la permanenza in Seconda Divisio-ne contro il San Marino in un difficile doppio

scontro il 31 maggio e il 7 giugno prossimi. La partita di domenica è stata un po’ lo spec-

chio degli ultimi due mesi di una squadra che non è riuscita ad esprimersi sui livelli

del girone d’andata e che da molto tempo non fa bottino pieno. E pensare che al giro di boa il Poggi-bonsi aveva 24 punti, una quota più che rassicurante per raggiungere la salvezza. Nel ritorno, invece, gli uomi-ni di mister Buglio hanno racimolato la miseria di dodici punti in diciassette partite e con un preoccupante 0 nella

casella dei gol segnati in trasferta. Davvero poco per una squadra che punta

alla permanenza in questa categoria. Il presidente Mario Volterrani, al termine

del match contro la Giacomense, ha parlato di una giornata dolorosa per Poggibonsi, in senso

calcistico: «La delusione è grande – ha proseguito – credo che debba cambiare lo spirito nell’affrontare certi

incontri, che sono determinanti». Ora bisogna remare uniti per battere San Marino, compresi i tifosi che ieri hanno contestato la squadra dopo un periodo di sostegno incondizionato.

Colligiana, il punto più atteso

Poggibonsi, i play out sono ormai una realtà

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Tanto sole, tanto divertimento e soprattutto tan-to sport hanno caratterizzato ancora una volta i Giochi della Gioventù a Siena. Tutti protagonisti, nessuno escluso è stato lo slogan della manifesta-zione, organizzata dal Coni, con il patrocinio del Comune di Siena e della Provincia e in programma giovedì 14 maggio scorso, presso il Campo Scuola di viale Avignone a Siena e che ha visto protagoni-ste trentasette classi misurarsi in diverse discipline con grande spirito di partecipazione, ma soprat-tutto di gruppo: a essere premiati, infatti, non sono stati i singoli ragazzi, ma la forza delle classi e il to-tale dei punteggi raggiunti dai singoli componenti. Alla quarta edizione hanno partecipato ventuno scuole secondarie di primo grado, seicentosettan-tanove ragazzi che hanno gareggiato in tre diverse abilità sportive: abilità atletiche, cioè l’esecuzione di un circuito a prove multiple, composto di una corsa, un salto in lungo e un getto del peso; abilità ginnico ed espressive, vale a dire il superamento di un percorso da eseguire in forma di staffetta a tempo, composto di quattro stazioni in cui i par-tecipanti hanno dovuto eseguire rotolamenti su un

tappetino, il superamento e sottopassaggio di un ostacolo di 60 cm e di uno di 80 cm, salti su cerchi disposti in terra e slalom tra birilli. Infine i ragazzi si sono dovuti misurare nei giochi di squadra con la palla, ossia un percorso di tre giochi-sport: uno slalom con pallone; il lancio della boccia verso un boccino fisso, posto a una distanza di circa 10 me-tri e una staffetta con la racchetta. L’edizione 2009 porta con sé anche altre novità: quest’anno, infatti, sono stati istituiti alcuni con-corsi collaterali alla manifestazione e numerose sono state le partecipazioni dei ragazzi a “Crea la mascotte”, cioè l’ideazione di una proposta di mascotte dei Giochi della Gioventù; “Intervista doppia”, il confronto di due soggetti coinvolti nel progetto come insegnanti, alunni o genitori e “Gira lo spot” ossia l’invenzione e la realizzazione, con i propri mezzi, di uno spot dei Giochi della Gioventù. I giochi, inoltre, sono stati accompagna-ti dalle incantevoli coreografie e dalla bravura dei ragazzi della scuola di ballo “M.G. Siena”, seguiti dagli istruttori di danze standard, Giorgio Berti e di danze latino-americane, Claudio Girolami. Si

Giochi della Gioventù con novitàsono esibite due coppie: Bruno Agnorelli e Irene Vallone; Claudio Agnorelli e Giulia Florindi e il gruppo formato dai ballerini: Mattia Ottavi, Alice Pizzetti, Marina Bastiani, Eleonora Raniero, Mad-dalena Raniero, Elisa Rabissi, Alessandra Fava, Kendra Fabiani. «I Giochi della Gioventù – ha detto Roberto Montermini, presidente provinciale del Coni – si stanno consolidando come un appun-tamento tradizionale e sempre più importante per celebrare la positiva collaborazione fra il mondo della scuola e quello dello sport, due elementi fon-damentali per la crescita dei ragazzi. Ancora una volta sono stati tre gli obiettivi principali: avvicina-re i giovani all’attività sportiva; far partecipare tut-ti gli allievi alle varie discipline con attenzione alla collettività della classe e non al singolo individuo e proporre giochi semplici affinché tutti i ragazzi partecipassero. Enti, istituzioni, dirigenti scolasti-ci, insegnanti e famiglie – ha concluso Montermini – costituiscono ormai una squadra consolidata per dare vita a un progetto che coinvolge tutti i bambi-ni, nessuno escluso».

Francesca Guglielmi

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