Gazzettaatc Num. 41 2014

4
La scorsa settimana il presidente di Acer Reggio Emilia, l’ente che come Atc gestisce l’edilizia pubblica di quella provincia, è stato in visita a Torino per un confronto su idee e buone pratiche soprattutto in tema di politiche so- ciali. Gli abbiamo chiesto il suo punto di vista sullo stato di salute dell’edilizia sociale. Le persone oggi sono portatrici di nuovi bisogni, tanto forti quanto diversificati, che richiedono da parte delle Ammi- nistrazioni una straordinaria capacità di risposta. La casa rappresenta uno di questi bisogni gravato, purtroppo, da un incremento spropositato dei costi per il suo manteni- mento che incide pesantemente sui bilanci familiari. In Italia, infatti, la maggior parte delle famiglie è proprietaria dell’abitazione in cui vive, tuttavia la casa rappresenta un peso economico difficilmente sostenibile, che assorbe una parte importante del reddito familiare generando, in casi sempre più frequenti, situazioni al limite della pover- tà. I costi della casa – comprensivi di canone di affitto o rata del mutuo, utenze e spese condominiali – per un alloggio di medie dimensioni, possono raggiungere complessiva- mente e talvolta superare gli 8.000 euro annui. Una cifra insostenibile, se consideriamo il reddito medio pro capite della maggior parte delle persone, e ancora più grave per le famiglie monoreddito, per le persone con reddito preca- rio o che vivono da sole, oggi in costante aumento. Si moltiplicano, infatti, i casi di persone che, pur perce- pendo un reddito mensile fisso, non riescono a sostenere le spese primarie della casa. Stiamo assistendo ad un nuovo fenomeno sociale: alla popolazione che già vive in fascia di povertà si sta aggiungendo una nuova catego- ria di persone che cade ineluttabilmente nella medesima condizione di bisogno. n. 41 - 26 febbraio 2014 Vuoi una mano? Bisogno di una mano in casa, anche saltuariamente? La Città e la Circoscrizione 7 patrocinano il progetto “Vuoi una mano?” che - tramite l’associazione Nessuno È Straniero - offre servizi professionali a prezzi modici, a cura di un gruppo di inquilini delle case Atc di corso Farini. Per informazioni e richieste potete contattare Nes, Nessuno È Straniero, in corso Farini 32 a Torino: [email protected] oppure 392-5740914 (signora Aurelia). SOMMARIO Il restyling di via Cravero pag. 2 Fondo sociale, domande al via dal 13 marzo pag. 3 Chi era costui? Curiosità sui nomi delle vie pag. 4

description

In questo numero: Il restyling di via Cravero. Lavori di riqualificazione energetica per 300 appartamenti in Barriera di Milano - Fondo sociale, il 13 marzo parte la presentazione delle domande - Attenti alle truffe! Qualche consiglio per tenere i malintenzionati alla larga - Gallina, chi era costui? Tornano le curiosità sui nomi delle vie dei quartieri popolari Buona Lettura!

Transcript of Gazzettaatc Num. 41 2014

La scorsa settimana il presidente di Acer Reggio Emilia, l’ente che come Atc gestisce l’edilizia pubblica di quella provincia, è stato in visita a Torino per un confronto su idee e buone pratiche soprattutto in tema di politiche so-ciali. Gli abbiamo chiesto il suo punto di vista sullo stato di salute dell’edilizia sociale.

Le persone oggi sono portatrici di nuovi bisogni, tanto forti quanto diversificati, che richiedono da parte delle Ammi-nistrazioni una straordinaria capacità di risposta. La casa rappresenta uno di questi bisogni gravato, purtroppo, da un incremento spropositato dei costi per il suo manteni-mento che incide pesantemente sui bilanci familiari. In Italia, infatti, la maggior parte delle famiglie è proprietaria dell’abitazione in cui vive, tuttavia la casa rappresenta un peso economico difficilmente sostenibile, che assorbe una parte importante del reddito familiare generando, in casi sempre più frequenti, situazioni al limite della pover-tà.I costi della casa – comprensivi di canone di affitto o rata del mutuo, utenze e spese condominiali – per un alloggio di medie dimensioni, possono raggiungere complessiva-mente e talvolta superare gli 8.000 euro annui. Una cifra insostenibile, se consideriamo il reddito medio pro capite della maggior parte delle persone, e ancora più grave per le famiglie monoreddito, per le persone con reddito preca-rio o che vivono da sole, oggi in costante aumento. Si moltiplicano, infatti, i casi di persone che, pur perce-pendo un reddito mensile fisso, non riescono a sostenere le spese primarie della casa. Stiamo assistendo ad un nuovo fenomeno sociale: alla popolazione che già vive in fascia di povertà si sta aggiungendo una nuova catego-ria di persone che cade ineluttabilmente nella medesima condizione di bisogno.

n. 41 - 26 febbraio 2014

Vuoi una mano?

Bisogno di una mano in casa, anche saltuariamente?

La Città e la Circoscrizione 7 patrocinano il progetto “Vuoi una mano?” che - tramite l’associazione Nessuno È Straniero - offre

servizi professionali a prezzi modici, a cura di un gruppo di inquilini delle case Atc di corso Farini. Per informazioni e

richieste potete contattare Nes, Nessuno È Straniero, in corso Farini 32 a Torino:

[email protected] oppure 392-5740914 (signora Aurelia).

SOMMARIO

Il restyling di via Cravero pag. 2

Fondo sociale, domande al via dal 13 marzo

pag. 3

Chi era costui? Curiosità sui nomi delle vie

pag. 4

2

Dopo corso Taranto, il restyling delle case popolari fa tappa in via Cravero, a Barriera di Milano. E’ possibile grazie ai finanziamenti europei stanziati nell’am-bito dei programmi operativi regionali per la riqualificazione energetica degli edi-fici di edilizia sociale. L’intervento riguarda il complesso di edifici tra via Cravero e via Sinigaglia, per un totale di 294 famiglie. I lavori prevedono la sostituzione dei serramenti, il rifacimento di tetti e sottotetti con l’installazione di pannelli so-lari, il rifacimento della rete di acqua fredda e l’allacciamento alla rete del teleri-scaldamento per calore e acqua calda sanitaria per un importo totale di 6milioni e mezzo di euro. In ogni appartamento saranno installati dei contabilizzatori, che permetteranno a ogni famiglia di tenere d’occhio i consumi di acqua calda, fredda e riscaldamento.

«Ristrutturare case popolari costruite negli anni ’50 con questi parametri non significa solo restituire agli abitanti case più decorose ma anche più efficienti dal punto di vista del risparmio di energia,- spiega il presidente Elvi Rossi - consentendo loro di risparmiare sulle bollette. Non dimentichiamo che per chi vive in un appartamento di edilizia socia-le la difficoltà più grande non è pagare l’affitto mensile, che ammonta in media a circa 90 euro, ma le spese per le utenze: acqua calda sanitaria, riscaldamento». Ma non è tutto: Atc ha deciso di fornire un supporto agli abitanti per tutta la durata dei lavori. Si tratta infatti di un intervento di notevole impatto per i residenti, dal momento che prevede l’ingresso e i lavori anche all’interno delle case. Per que-sto motivo, accanto alla direzione lavori Atc ha affiancato una direzione sociale lavori, incaricata di “accompagnare” gli abitanti lungo tutto il periodo di cantiere, illustrando loro le varie fasi dei lavori e raccogliendo le segnalazioni di problemi ed eventuali disagi legati ai cantieri. Semplici indicazioni, come quello di togliere le tende alle finestre da sostituire il giorno prima, velocizzano l’attività di cantiere e tranquillizzano gli abitanti sul da farsi. Nel cortile è stato allestito un infopoint, dove gli abitanti potranno avere informazioni circa il cronoprogram-ma degli interventi e in via Cravero 45, al piano terra, sarà aperto uno sportello al pubblico dove funzionari e tecnici di Atc incontreranno periodicamente delegazioni di abitanti per spiegare loro i lavori nel dettaglio e definire il calendario degli interventi che li riguarderanno da vicino. Per ora i lavori si sono concentrati prevalentemente sulle parti comuni: sono state costruite ai piani interrati le sottocentrali che serviranno per l’allacciamento del riscaldamento. Su quattro edifici sono invece cominciati i lavori su tetti e facciate.

VIA CRAVERO CAMBIA VOLTOLavori di riqualificazione energetica per quasi 300 appartamenti

E una direzione sociale aiuta gli abitanti a sopportare i disagi dei lavori in corso

M’ILLUMINO DI MENO NELLE CASE ATCVenerdì 14 febbraio risate e divertimento con B-teatroRisate e divertimento venerdì 14 febbraio alla chiesetta di legno di via Perosi, in zona Regio Parco a Torino. Anche Atc Torino ha aderito a M’Illumino di Meno, la giornata nazionale di sensibilizzazione sul risparmio energetico indetta per il decimo anno consecutivo dalla trasmis-sione Caterpillar di Rai Radio due. L’invito di questa edizione era di spegnere le luci per accendere la cultura: così, nello spazio di via Perosi, nel cuore del quartiere popolare di corso Taranto si sono accesi i riflettori (ma rigorosamente al led, per ridurre i consumi) sullo spettacolo d’improvvisazione comi-ca dell’associazione B-teatro, che per oltre un’ora ha divertito il numeroso pubblico in sala. In scena proprio il risparmio di energia con esilaranti scenette che hanno spaziato dalla lampadina alimentata a caramelle ai siparietti di un goffissimo benzinaio. Ecco alcune foto dello spettacolo, che B-teatro ha portato in scena gratuitamente per aiutare Atc a diffondere le buone pratiche del risparmio di energia.

3

Si avvicina una scadenza importante per i morosi incolpevoli che hanno diritto al fondo sociale regionale.

QUANDO Quest’anno si potrà presentare domanda a partire da giovedì 13 marzo e ci sarà tempo fino al 30 aprileDOVE Per evitare lunghe file allo Sportello Unico nella sede Atc, dove ci si reca anche per altre pratiche amministrative, le domande saranno raccolte nei nuovi locali attrezzati di via Arquata 2 a-b, a pochi passi dalla sede dall’Agen-zia.

Ma cos’è il fondo sociale e quali sono i requisiti per presentare domanda? Come ben sanno gli utenti che ne hanno diritto e che riceveranno comunque una lettera con tutte le informazioni nei prossimi giorni, si tratta di un contributo destinato a chi, nel 2013, non è riuscito a pagare tutte le bollette d’affitto. Due i requisiti: un Isee 2014, cioè riferito ai redditi dell’anno 2013 inferiore o uguale a 6186 euro e aver pagato ad Atc la quota minima per accedere al fondo (pari 14% del reddito imponibile lordo annuo del 2012 oppure, in caso di as-senza di redditi, 480 euro). E chi non è riuscito a pagare la quota minima? I termini sono scaduti il 31 gennaio ma con qualche eccezione. La Regione Piemonte ha infatti concesso tempo fino al 30 aprile ai nuclei familiari composti soltanto da anzia-ni ultrasessantacinquenni oppure che al loro interno abbiano disabili (con un invalidità non inferiore al 67%), persone in carico ai servizi sociali o con un componente che, nel corso del 2013, abbia avuto un periodo di disoccupazione per almeno 3 mesi.

COME Coloro che devono presentare la domanda dovranno prenotare un appuntamento telefonando a parti-re dal 10 marzo ai numeri telefonici 011-3130251 e 011-3130504. Si può telefonare dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16 e il venerdì dalle 9 alle 12.

COSA PORTARE Una volta fissato l’appuntamento, non dimenticate di portare con voi i documenti necessa-ri, ovvero l’autocertificazione Isee 2014 sui redditi 2013, l’autocertificazione del reddito imponibile del nucleo familiare per l’anno 2012; eventuale documentazione che attesti che il nucleo familiare rientra tra i casi che hanno diritto alla proroga per la quota minima (ad esempio, una documentazione che attesti l’invalidità).

FONDO SOCIALE: DAL 13 MARZO SI PUO’ PRESENTARE LA DOMANDA

ATTENTI ALLE TRUFFE! Qualche consiglio su come tenere gli occhi aperti

Falsi addetti dell’acquedotto, della società elettrica. Finti carabinieri o medici dell’Asl: sono sempre di più i truffatori che bussano alla porta di ignari cittadini per sottrare loro denaro e preziosi mentre sono in casa. Secondo recenti dati statistici pubblicati dai quotidiani qualche giorno fa, le truffe da parte di “trasfor-misti” sono in aumento del 20-30% anche a Torino e provincia. Come difender-si, allora? Tenendo gli occhi bene aperti. E facendo molta attenzione prima di far entrare qualcuno in casa nostra. E’ bene ricordare che gli enti e le aziende pubbliche, come Atc, si fanno pagare solo tramite bollette o assegni. Nessun addetto è autorizzato a ritirare o consegnare soldi a domicilio, nemmeno se si tratta di un’associazione benefica. Inoltre, tutto il personale di Atc è munito di tesserino di riconoscimento e non riscuote mai direttamente denaro dagli inquilini per il servizio prestato.

«Se qualcuno bussa alla vostra porta qualificandosi come un addetto dell’Atc e non vi sentite sicuri – avverte il presidente Elvi Rossi – chiedetegli di controlla-re il suo tesserino di riconoscimento e non esitate a contattare il numero verde 800301081: è gratuito e attivo 24 ore su 24».Trovate questi e altri consigli in un video sul nostro canale youtube (http://www.youtube.com/watch?v=Gc9k-KBGscg&feature=c4-overview-vl&list=PLVItsqWVA9qHMg_zz34P2kQPaRKLut2ss) con l’intervista al commissario Enzo Rogina, responsabile del Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale di Torino.

continua da pag. 1

4

Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino e Provincia

Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012direttore responsabile: Carola Quaglia

redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 [email protected] in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini

Questa volta parliamo di Giacinto Gallina (1852-1897), au-tore di commedie praticamente sconosciuto a Torino, ma ancora rappresentato nella sua terra, il Veneto, dove am-bienta le sue opere.

Gallina, che coltiva il teatro di Goldoni, ha con lui ha molte affinità a partire dalla terra natia e dalla professione del padre, quella di medico. E sarà proprio l’attività del padre a far conoscere casualmente il mondo del teatro a un gio-vanissimo Gallina. Infatti per dovere d’ufficio, il padre, un medico comunale, era spesso costretto a recarsi a teatro, così pur di non lasciare a cosa solo il ragazzo – i genitori erano separati - lo portava con sé alle rappresentazioni. Da ragazzo Gallina studia musica e frequenta il ginnasio, ma con scarsi risultati a tal punto che viene bocciato. Sarà questa l’occasione per spingerlo verso la carriera artistica. Sfruttando i precedenti studi di violoncello viene assunto nell’orchestra del teatro Malibran, così Gallina entra a te-atro dalla porta di servizio nella speranza di diventare un drammaturgo a tutto tondo.

Sono questi gli anni della rinascita del teatro veneziano, ad opera di Angelo Moro Lin, fondatore, nel 1870, della com-pagnia “Drammatica compagnia veneziana”, denominata l’anno successivo “Comica Compagnia Veneta” che ripor-tò sulle scene italiane, traendoli dal dimenticatoio, i capo-lavori goldoniani e diede inizio ad una nuova stagione del teatro veneziano. Fu una ventata di freschezza che venne a spazzar via dai palcoscenici drammoni tragici, storici o falsamente spettacolari, essendo anche di stimolo ai gio-

vani autori a dare un repertorio vivo e scevro da influssi stranieri.

Così Gallina, dopo il fiasco di “Amore e onestà”, opera dramma-tica poco gradita al pubblico e scomparsa dal cartellone dopo la prima, su sollecitazione del capocomico Angelo Moro Lin, che aveva bisogno di testi nuovi, scrisse “Le ba-rufe in famegia” (1872), “Una famegia in rovina” commedie in stile goldoniano dal dialoghi scintillanti e pervase da un malinconico umorismo. Furono un successo straordinario che però resero infelice Gallina che segnava di diventare un autore di drammi epici e morali. Perciò tra alterne vicende, Gallina, che pure doveva gua-dagnarsi da vivere, accettò di continuare a scrivere com-medie producendone oltre quindici, una delle quali “El mo-roso de la nona” (1875) fu uno dei maggiori successi del Gallina e venne tradotta in piemontese e rappresentata a Torino nel 1879. Ma con il tempo la vena artistica si esaurì e le condizioni di salute peggiorarono così grazie al un suo vecchio amico Roberto Selvatico, oramai diventato sin-daco di Venezia, gli fu assegnata nel 1894 una pensione come corrispettivo della cessione di tutti i suoi manoscritti al Museo Correr.

Morì nel 1897 dopo avere legalizzato l’unione con Paolina Campsi, un’attrice conosciuta nel periodo della compagnia di Angelo Moro Lin.

Una situazione gravissima che necessita di provvedimenti urgenti in grado di ampliare l’offerta abitativa, ad integrazione del canone sociale (per le famiglie di reddito più basso) e del canone calmierato (quote mensili di 350 euro max), e di abbattere i costi delle utenze energetiche e le spese condominiali.Detassare gli alloggi a canone sociale e a canone concor-

dato, aumentare il numero degli alloggi – intercettando l’enor-me disponibilità di appartamenti privati vuoti o attraverso l’ac-quisto di immobili all’asta a prezzi estremamente vantaggiosi – sostenere la costruzione di edifici a consumo quasi zero di energia, moltiplicare i programmi di riqualificazione per rende-re efficienti gli edifici sono alcuni dei temi più urgenti su cui le Aziende per la Casa stanno lavorando per garantire alle persone il diritto di vivere in un alloggio adeguato che risponda ai criteri fondamentali di sostenibilità economica, ambientale e sociale.Per raggiungere questi obiettivi oggi è necessario costruire reti di

lavoro e di scambio di conoscenze tra il sistema pubblico e gli inter-locutori privati, tra le associazioni, la cooperazione sociale e i servizi pubblici al fine di integrare le attività, sviluppare nuove metodologie di intervento e dare corso a nuove esperienze. Senza trascurare il coin-volgimento sempre più attivo dei Cittadini, in grado di contribuire alla costruzione di piccole Comunità di condominio e di quartiere ognuno con il proprio bagaglio di esperienze, di conoscenze e di tempo da dedicare. Marco Corradi, presidente di Acer Reggio Emilia

PER VIVERE IN UN CONDOMI-NIO SICUROVivere in un condominio sicuro? Si può. Ecco qualche consiglio per prevenire il rischio di pericolosi incidenti:- evitare le bombole di gas, salvo nei fabbricati sprovvisti di allacciamento alla rete cittadina di gas metano. In questo caso, per legge è consentito te-nere bombole di gas per uso domestico in quantità non superiore a 25 Kg;- lasciare liberi scale e spazi comuni, evitando di depositare oggetti, mobili ecc… - non accumulare masserizie, vestiti e materiali infiammabili nelle cantine: gli accumuli disordinati sono una delle principali cause di incendi;- non manomettere gli impianti condominiali.

GIACINTO GALLINA, CHI ERA COSTUI?Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai nomi delle vie che ospitano le case popolari

IN MOSTRA IL LAVORO DI AMIATI volti e le azioni quotidiane dei dipendenti di Amiat raccontano il “dietro le quinte” del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. “Ogni giorno il nostro lavoro per l’ambiente” è il titolo della mostra foto-grafica che Amiat, in collaborazione con il servizio Biblioteche Civiche Torinesi, propone dal 18 febbraio al 15 marzo alla Biblioteca Civica Centrale di via della Cittadella 5. Negli spazi della struttura saranno esposti 25 pannelli dal formato 70x100 che ritraggono il personale Amiat al lavoro.La mostra, dopo una prima esposizione,saràpoi ospitata in altre biblioteche della città, così da coinvolgere più quartieri di Torino in questa opera di sensibilizzazione sul rispetto dell’ambiente.