GARFAGNANA ILGIORNALEDICASTELNUOVODI · terremoto. Lamemoriaelaconoscenza degli effetti distruttivi...

8
Redazione via traversa Vecchiacchi, 17 - 55032 Castelnuovo di Garfagnana (Lucca). Email: [email protected] - www.ilgiornaledicastelnuovo.it Direzione via Terme di Traiano, 25 - 00053 Civitavecchia (Roma) Registrazione n. 871/07 del 19/12/2007 presso il Tribunale di Lucca Anno VI - Numero 56 - Novembre-Dicembre 2012 Si è aperto un conflitto generazionale tra chi ha avuto e tra chi non avrà Quando l’Onorevole era lo Stato S T U D I O P A L M E R O - B E R T O L I N I ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE D O T T . L U C I A N O B E R T O L I N I - D O T T . M I C H E L A G U A Z Z E L L I R A G . M A S S I M O P A L M E R O - D O T T . S A R A N A R D I N I Castelnuovo di Garfagnana (LU) - Via Debbia, n. 6 - Tel. 0583/644115 Piazza al Serchio (LU) - Via Roma, n. 63 - Tel. 0583/1913100 P. IVA 0041711.046.7 Contabilità: Fax 0583/62117 - e-mail: [email protected] Paghe: fax 0583/1990021 - e-mail: [email protected] Nelle Terre del Serchio abbiamo un pro- blema: siamo rimasti fermi alla prima Repubblica. E con una responsabilità chiara da riversare sull'Onorevole, che per quaranta anni ha governato la valle con fare paternalista e piglio personale. Loris Biagioni era deus ex machina e conducador per i cittadini. Pronto ad ascoltare tutti – ma vera- mente tutti anche coloro che militavano nel Partito Comunista o altre forma- zioni d'opposizione – ha aiutato fami- glie intere a trovare occupazioni, lavoro, sistemazione. Dalle Poste all'Enel, dalla Plinc alla Val- serchio, dalla Caltos alle cartiere, dalla SMI alle amministrazioni pubbliche, c'era posto per tutti. Per non parlare delle pensioni o degli assegni che pron- tamente giungevano a chi aveva diritto a poterne usufruire. Insomma per quaranta anni ogni gar- fagnino aveva un punto di riferimento ben preciso: l'Onorevole Loris Bia- gioni. Se si aveva un problema lui garantiva una soluzione. E sul territorio, in ogni Comune, paese, frazione, la Democra- zia Cristiana aveva un uomo che faceva da terminale e garante per le richieste. In cambio, ovviamente – e aggiungerei “naturalmente” - la popolazione votava l'Onorevole. Si trattava del famoso “voto di scambio” in uso ovunque nel mondo, dalle lobby americane alle con- tee britanniche, dai Lander tedeschi, alle circoscrizioni francesi. Pochi mesi fa – pare e in gran segreto – a Castelnuovo sono stati bruciati alcuni scatoloni contenenti migliaia di lettere di richieste di aiuti e raccomandazioni indirizzate all'Onorevole Biagioni. Ose- remmo dire paradigma dei tempi: con questo gesto si chiude un'epoca. Quella dove l'uomo politico era garante dei propri elettori e pronto ad ascoltarli per metterli in condizione di essere citta- dini. Ecco con la prima Repubblica l'Onore- vole ha garantito dignità a centinaia di cittadini. Gli ha dato il lavoro e gli ha permesso di costruire il futuro della valle. E' un dato inconfutabile che negli ultimi qua- ranta anni è praticamente cessato il fe- nomeno emigratorio verso l'estero. Ma questo articolo non ha lo scopo di elogiare l'Onorevole, vuole invece porre l'attenzione su cosa ci aspetta ora che stiamo saltando, forse, verso la terza Re- pubblica. Ovvero verso un'epoca durante la quale lo Stato arretra e dove la politica non potrà più garantire nulla ai propri cittadini. Facciamo un esempio: molto probabil- mente l'ufficio postale di Gorfigliano chiuderà. Qualche politico locale ha al- zato la mano facendo presente che si tratta di un taglio grave per il territorio, ma non accadrà null'altro. Sì, forse qual- che comunicato stampa, ma nulla di più. La politica amministrativa attuale e quella del futuro sono “castrate”, limi- tate, rese sterili da tagli orizzontali, ver- ticali e longitudinali. Insomma le raccomandazioni stanno esaurendo la propria forza popolare e si potrà aiutare solo chi ha qualcosa da offrire in cambio. Dunque ne usufrui- ranno i parenti, gli amici e i sodali più vicini e fedeli. Pochi, pochissimi, ri- spetto al passato. Per il resto è facile fare previsioni. A febbraio o marzo andremo a votare con il “porcellum” e i partiti sceglie- ranno i propri candidati da portare in Parlamento. Nelle prossime settimane assisteremo alla polemica delle prima- rie del centro sinistra, che alla fine molto probabilmente non si faranno per mancanza di tempo. Sceglieranno le segreterie e non si pre- vedono sorprese. Tutto già visto, ma con la nostra terra ferma alla prima Repubblica. Solo un problema di non poco conto: lo Stato ar- retra, ci abbandona, e perderemo nei prossimi mesi i servizi sanitari, la ma- ternità di Barga, alcune caserme di Ca- rabinieri, altri uffici postali, alcune scuole, le manutenzioni delle strade, l'il- luminazione pubblica, i treni, gli auto- bus e chissà cos'altro. E poi ancora l'Enel non assume più; le Poste chiudono e informatizzano; gli enti locali per sopravvivere dovranno accorparsi e unirsi ancora di più con un ufficio tecnico e una anagrafe per tutta la valle (solo per fare un esempio); do- v'era la Plinc ci sono abitazioni; alla Cal- tos ci hanno fatto palestra, studi e ma- gazzini; della ex Valserchio non parliamo, per lo scempio compiuto nel più assoluto silenzio; e alla via così. A breve avremo solo pensionati che sorreggeranno sulle loro spalle ancora per qualche anno l'intera economia della valle. Poi si tornerà ad emigrare perché anche l'Onorevole è un ricordo. Di lui è rimasto in piedi solo il sistema di controllo del voto. La struttura della vecchia Democrazia Cristiana che abbiamo rivisto in movi- mento durante le primarie per racco- gliere voti per Renzi. I vecchi portaborse del Biagioni sono rimasti su un territorio che deve molto a lui e il ri- cordo basta ed è sufficiente per garan- tire per altri anni un blocco solido di voti di scambio. Del resto come dimen- ticare chi ha portato le Terre del Serchio fuori da un lungo Ottocento. Ecco la prima Repubblica rivive nel ri- cordo delle urne e nella gratitudine verso l'Onorevole che ancora oggi rac- coglie consensi. Se per scherzo mettes- simo sulla scheda elettorale il nome Loris Biagioni con lo scudo crociato ac- canto, sarebbe ancora lui a sgombrare il campo. Lui sarebbe il vincitore in questa pe- renne e secolare prima Repubblica garfagnina. In definitiva si sta aprendo un conflitto generazionale. Da una parte chi ha usu- fruito dei vantaggi della prima Repub- blica, rimane fedele ai vecchi meccanismi, e ringrazia ancora l'Onore- vole votando seguendo le indicazioni dei vecchi portaborse del Biagioni. Dall'altra le nuove generazioni che non hanno ancora avuto nulla e non rie- scono a far sentire la loro voce. Per loro lo Stato è un oggetto lontano che sfugge e che non ha tempo per ascoltarli. E a fregare i giovani sono proprio gli an- ziani fedeli al voto, allineati nel ringra- ziamento alla memoria di Biagioni. E anche se ti allinei non rimani che un numerino distante anni luce, immobile, in un angolo nascosto. I “soloni” non ti vedono e non ti sen- tono, caro mio lettore, al lavoro solo per cercare ancora il voto di scambio per salvare la poltrona come ai vecchi tempi, quando l'Onorevole ascoltava tutti e lo Stato era in ogni casa. Andrea Giannasi IL GIORNALE DI CASTELNUOVO DI G ARFAGNANA Caro... E' in uso in queste settimane fare la let- terina per Babbo Natale. Si prende carta e penna e si scrive cosa si vor- rebbe ricevere sotto l'albero. Sempre che anche quest'anno l'arzillo rosso-vestito creazione della Coca Cola abbia voglia e tempo per calarsi dal camino e venirci a trovare. Scriviamo: Caro Babbo Natale sotto l’albero vorrei, come prima cosa, ini- ziare a trovare programmi dei nostri politici e amministratori, dove si trova scritto cosa vogliamo farne della no- stra terra. Insomma al primo posto metto i progetti per disegnare il fu- turo della Garfagnana. Di conseguenza il lavoro e la dignità di tutti noi. Ma anche sanità e diritti per gli abi- tanti che sono e devono rimanere uguali di fronte ai servizi che lo Stato eroga in cambio del pagamento delle tasse (spesso ci dimentichiamo che il patto tra cittadini e Stato è proprio questo: io pago Imu, Iva, Irpef, Inps, etc. e tu Stato mi dai in cambio dei ser- vizi). Vorrei inoltre che si parlasse di più dell'idea elaborata da alcuni esperti e tecnici in seno agli Stati Generali della Garfagnana Terre del Serchio, chia- mata “Villa 1920”. Ovvero il progetto nato per fare prevenzione in merito al terremoto. Bravi, bravissimi – anzi tanti compli- menti per l'esercitazione del 24 e 25 novembre a tutti i partecipanti – nel fare primo intervento grazie ad una organizzazione della Protezione civile quasi perfetta; deboli, debolissimi, nel mettere in campo strumenti e risorse per evitare danni, crolli e lutti. Pensate che l'unico Sindaco che ha risposto al- l'appello lanciato per parlare di pre- venzione del rischio sismico è stato Paolo Fantoni di Piazza al Serchio. Troppo poco; caro Babbo Natale, ti scrivo per girare questa nota anche agli altri primi cittadini. Vorrei infine che il mostro della ex Valserchio svanisse nel nulla. Che qualcuno ne ridimensionasse le di- mensioni o ne abbattesse la struttura, brutta, immensa, cavernosa, im- monda, fetida. E penso anche alla bestemmia archi- tettonica sul Piano della Pieve. Un orrore che ha sfregiato il territo- rio. Oltre non vado. Già parlare di futuro, pensare ai nostri figli e nipoti, abbat- tere gli orrori, chiarire il rapporto tra Stato e Cittadini è un bel lavoro. Solo un dubbio mi assale ancora: ma quest'anno Babbo Natale verrà? Siamo sicuri che troverà la via come un tempo? Il direttore Portate un ciocchettin “O' tè ma 'un glielo dai un ciocchettin di legno al tu' fiolo per portallo a scuola? 'Un lo sai che enno finiti i soldi e ci è tòcco torna' a quando si era piccolin noi? 'Un te lo ricordi che su alla scuolina c'era la stufa e se 'un si portava la legna noi, si moriva dal freddo? Sian torni indietro caro mio”. Tanto indietro che da gen- naio - se continuamo così - si dovrà mettere mano al portafoglio per comprare piccole stufe a legna per ogni classe di ogni scuola. Dalla scuola materna agli istituti superiori con obbligo poi per ogni bambino di portarsi a scuola ogni mat- tina un pezzo di legno. Un ciocchetto per animare la fiammella e poter scaldare l’inchiostro per il calamaio. Il merlo giallo

Transcript of GARFAGNANA ILGIORNALEDICASTELNUOVODI · terremoto. Lamemoriaelaconoscenza degli effetti distruttivi...

Redazione via traversa Vecchiacchi, 17 - 55032 Castelnuovo di Garfagnana (Lucca).Email: [email protected] - www.ilgiornaledicastelnuovo.it Direzione via Terme di Traiano, 25 - 00053 Civitavecchia (Roma)Registrazione n. 871/07 del 19/12/2007 presso il Tribunale di LuccaAnno VI - Numero 56 - Novembre-Dicembre 2012Si è aperto un conflitto generazionale tra chi ha avuto e tra chi non avràQuando l’Onorevole era loStato

STUDIO PALMERO - BERTOLINIASSOCIAZIONE PROFESSIONALE

DOTT. LUCIANO BERTOLINI - DOTT. MICHELA GUAZZELLIRAG. MASSIMO PALMERO - DOTT. SARA NARDINI

Castelnuovo di Garfagnana (LU) - Via Debbia, n. 6 - Tel. 0583/644115Piazza al Serchio (LU) - Via Roma, n. 63 - Tel. 0583/1913100

P. IVA 0041711.046.7Contabilità: Fax 0583/62117 - e-mail: [email protected]: fax 0583/1990021 - e-mail: [email protected]

Nelle Terre del Serchio abbiamo un pro-blema: siamo rimasti fermi alla primaRepubblica. E con una responsabilitàchiara da riversare sull'Onorevole, cheper quaranta anni ha governato la vallecon fare paternalista e piglio personale.Loris Biagioni era deus ex machina econducador per i cittadini.Pronto ad ascoltare tutti – ma vera-mente tutti anche coloro che militavanonel Partito Comunista o altre forma-zioni d'opposizione – ha aiutato fami-glie intere a trovare occupazioni, lavoro,sistemazione.Dalle Poste all'Enel, dalla Plinc alla Val-serchio, dalla Caltos alle cartiere, dallaSMI alle amministrazioni pubbliche,c'era posto per tutti. Per non parlaredelle pensioni o degli assegni che pron-tamente giungevano a chi aveva dirittoa poterne usufruire.Insomma per quaranta anni ogni gar-fagnino aveva un punto di riferimentoben preciso: l'Onorevole Loris Bia-gioni.Se si aveva un problema lui garantivauna soluzione. E sul territorio, in ogniComune, paese, frazione, la Democra-zia Cristiana aveva un uomo che facevada terminale e garante per le richieste.In cambio, ovviamente – e aggiungerei“naturalmente” - la popolazione votaval'Onorevole. Si trattava del famoso“voto di scambio” in uso ovunque nelmondo, dalle lobby americane alle con-tee britanniche, dai Lander tedeschi, allecircoscrizioni francesi.Pochi mesi fa – pare e in gran segreto –a Castelnuovo sono stati bruciati alcuniscatoloni contenenti migliaia di letteredi richieste di aiuti e raccomandazioniindirizzate all'Onorevole Biagioni. Ose-remmo dire paradigma dei tempi: conquesto gesto si chiude un'epoca. Quelladove l'uomo politico era garante deipropri elettori e pronto ad ascoltarli permetterli in condizione di essere citta-dini.Ecco con la prima Repubblica l'Onore-vole ha garantito dignità a centinaia dicittadini.Gli ha dato il lavoro e gli ha permessodi costruire il futuro della valle. E' undato inconfutabile che negli ultimi qua-ranta anni è praticamente cessato il fe-nomeno emigratorio verso l'estero.Ma questo articolo non ha lo scopo dielogiare l'Onorevole, vuole invece porrel'attenzione su cosa ci aspetta ora chestiamo saltando, forse, verso la terza Re-pubblica.Ovvero verso un'epoca durante laquale lo Stato arretra e dove la politicanon potrà più garantire nulla ai propricittadini.Facciamo un esempio: molto probabil-mente l'ufficio postale di Gorfiglianochiuderà. Qualche politico locale ha al-zato la mano facendo presente che sitratta di un taglio grave per il territorio,ma non accadrà null'altro. Sì, forse qual-che comunicato stampa, ma nulla dipiù.La politica amministrativa attuale e

quella del futuro sono “castrate”, limi-tate, rese sterili da tagli orizzontali, ver-ticali e longitudinali.Insomma le raccomandazioni stannoesaurendo la propria forza popolare esi potrà aiutare solo chi ha qualcosa daoffrire in cambio. Dunque ne usufrui-ranno i parenti, gli amici e i sodali piùvicini e fedeli. Pochi, pochissimi, ri-spetto al passato.Per il resto è facile fare previsioni.A febbraio o marzo andremo a votarecon il “porcellum” e i partiti sceglie-

ranno i propri candidati da portare inParlamento. Nelle prossime settimaneassisteremo alla polemica delle prima-rie del centro sinistra, che alla finemolto probabilmente non si faranno permancanza di tempo.Sceglieranno le segreterie e non si pre-vedono sorprese.Tutto già visto, ma con la nostra terraferma alla prima Repubblica. Solo unproblema di non poco conto: lo Stato ar-retra, ci abbandona, e perderemo neiprossimi mesi i servizi sanitari, la ma-ternità di Barga, alcune caserme di Ca-rabinieri, altri uffici postali, alcunescuole, le manutenzioni delle strade, l'il-luminazione pubblica, i treni, gli auto-bus e chissà cos'altro.E poi ancora l'Enel non assume più; lePoste chiudono e informatizzano; glienti locali per sopravvivere dovrannoaccorparsi e unirsi ancora di più con unufficio tecnico e una anagrafe per tuttala valle (solo per fare un esempio); do-

v'era la Plinc ci sono abitazioni; alla Cal-tos ci hanno fatto palestra, studi e ma-gazzini; della ex Valserchio nonparliamo, per lo scempio compiuto nelpiù assoluto silenzio; e alla via così.A breve avremo solo pensionati chesorreggeranno sulle loro spalle ancoraper qualche anno l'intera economiadella valle.Poi si tornerà ad emigrare perchéanche l'Onorevole è un ricordo.Di lui è rimasto in piedi solo il sistemadi controllo del voto.La struttura della vecchia DemocraziaCristiana che abbiamo rivisto in movi-mento durante le primarie per racco-gliere voti per Renzi. I vecchiportaborse del Biagioni sono rimasti suun territorio che deve molto a lui e il ri-cordo basta ed è sufficiente per garan-tire per altri anni un blocco solido divoti di scambio. Del resto come dimen-ticare chi ha portato le Terre del Serchiofuori da un lungo Ottocento.Ecco la prima Repubblica rivive nel ri-cordo delle urne e nella gratitudineverso l'Onorevole che ancora oggi rac-coglie consensi. Se per scherzo mettes-simo sulla scheda elettorale il nomeLoris Biagioni con lo scudo crociato ac-canto, sarebbe ancora lui a sgombrareil campo.Lui sarebbe il vincitore in questa pe-renne e secolare prima Repubblicagarfagnina.In definitiva si sta aprendo un conflittogenerazionale. Da una parte chi ha usu-fruito dei vantaggi della prima Repub-blica, rimane fedele ai vecchimeccanismi, e ringrazia ancora l'Onore-vole votando seguendo le indicazionidei vecchi portaborse del Biagioni.Dall'altra le nuove generazioni che nonhanno ancora avuto nulla e non rie-scono a far sentire la loro voce. Per lorolo Stato è un oggetto lontano che sfuggee che non ha tempo per ascoltarli. E afregare i giovani sono proprio gli an-ziani fedeli al voto, allineati nel ringra-ziamento alla memoria di Biagioni.E anche se ti allinei non rimani che unnumerino distante anni luce, immobile,in un angolo nascosto.I “soloni” non ti vedono e non ti sen-tono, caro mio lettore, al lavoro solo percercare ancora il voto di scambio persalvare la poltrona come ai vecchitempi, quando l'Onorevole ascoltavatutti e lo Stato era in ogni casa.Andrea Giannasi

IL GIORNALEDI CASTELNUOVODIGARFAGNANACaro...

E' in uso in queste settimane fare la let-terina per Babbo Natale. Si prendecarta e penna e si scrive cosa si vor-rebbe ricevere sotto l'albero.Sempre che anche quest'anno l'arzillorosso-vestito creazione della CocaCola abbia voglia e tempo per calarsidal camino e venirci a trovare.Scriviamo: Caro Babbo Natale sottol’albero vorrei, come prima cosa, ini-ziare a trovare programmi dei nostripolitici e amministratori, dove si trovascritto cosa vogliamo farne della no-stra terra. Insomma al primo postometto i progetti per disegnare il fu-turo della Garfagnana.Di conseguenza il lavoro e la dignitàdi tutti noi.Ma anche sanità e diritti per gli abi-tanti che sono e devono rimanereuguali di fronte ai servizi che lo Statoeroga in cambio del pagamento delletasse (spesso ci dimentichiamo che ilpatto tra cittadini e Stato è proprioquesto: io pago Imu, Iva, Irpef, Inps,etc. e tu Stato mi dai in cambio dei ser-vizi).Vorrei inoltre che si parlasse di piùdell'idea elaborata da alcuni esperti etecnici in seno agli Stati Generali dellaGarfagnana Terre del Serchio, chia-mata “Villa 1920”.Ovvero il progettonato per fare prevenzione in meritoal terremoto.Bravi, bravissimi – anzi tanti compli-menti per l'esercitazione del 24 e 25novembre a tutti i partecipanti – nelfare primo intervento grazie ad unaorganizzazione della Protezione civilequasi perfetta; deboli, debolissimi, nelmettere in campo strumenti e risorseper evitare danni, crolli e lutti. Pensateche l'unico Sindaco che ha risposto al-l'appello lanciato per parlare di pre-venzione del rischio sismico è statoPaolo Fantoni di Piazza al Serchio.Troppo poco; caro Babbo Natale, tiscrivo per girare questa nota ancheagli altri primi cittadini.Vorrei infine che il mostro della exValserchio svanisse nel nulla. Chequalcuno ne ridimensionasse le di-mensioni o ne abbattesse la struttura,brutta, immensa, cavernosa, im-monda, fetida.E penso anche alla bestemmia archi-tettonica sul Piano della Pieve.Un orrore che ha sfregiato il territo-rio.Oltre non vado. Già parlare di futuro,pensare ai nostri figli e nipoti, abbat-tere gli orrori, chiarire il rapporto traStato e Cittadini è un bel lavoro.Solo un dubbio mi assale ancora: maquest'anno BabboNatale verrà? Siamosicuri che troverà la via come untempo?Il direttore

Portateunciocchettin“O' tè ma 'un glielo dai un ciocchettin di legno al tu' fiolo per portallo a scuola?'Un lo sai che enno finiti i soldi e ci è tòcco torna' a quando si era piccolin noi?'Un te lo ricordi che su alla scuolina c'era la stufa e se 'un si portava la legna noi,si moriva dal freddo? Sian torni indietro caro mio”. Tanto indietro che da gen-naio - se continuamo così - si dovrà mettere mano al portafoglio per comprarepiccole stufe a legna per ogni classe di ogni scuola. Dalla scuola materna agliistituti superiori con obbligo poi per ogni bambino di portarsi a scuola ogni mat-tina un pezzo di legno. Un ciocchetto per animare la fiammella e poter scaldarel’inchiostro per il calamaio. Il merlo giallo

Pagina2 IlGiornalediCastelnuovodiGarfagnana Numero 56 - Novembre-Dicembre 2012

E ora non solo marmo per il bagno ma anche marmo da mangiareLo scempio delle Alpi Apuane

TORTELLI LUCIANO & C. SNCVia Nicola fabrizi 5

55032 Castelnuovo di GarfagnanaTel. e fax 0583 62175 - [email protected]

IlcarbonatodicalcioIl CACO3 in particolare, grazie al grado di purezza che oscilladal 98,50% al 99,50% si presta ad un impiego molto più vastodei comuni calcari.I campi di applicazione spaziano in diversi settori:- settore dell'agricoltura: fertilizzante, correttore di acidità deiterreni.- nell’alimentazione umana sotto forma di additivo alimentare(E170 oppure Calcium hydrogen carbonate o carbonato di Cal-cio).- settore della zootecnia: additivo nell'alimentazione animale,integratore. Il carbonato di calcio è il sale di calcio dell'acidocarbonico e viene utilizzato in percentuali stabilite dalla leggenei mangimi per gli animali.- settore dello sport: per tracciare le linee bianche del terreno digioco e delimitare così il campo di calcio.- settore del vetro: fibre di vetro, fibre ottiche.- settore chimico legato all'edilizia: idropitture, colle, intonaci.- Idropitture. Il carbonato di calcio è la carica più importanteper la composizione di idropitture. Le cariche sono polveri cheappesantiscono il prodotto.- Colle. La mescola si esegue in un macchinario, aggiungendonell'ordine e nelle quantità prestabilite i vari additivi quali ca-riche (carbonato di calcio), rinforzanti, stabilizzanti, protettivi.- Intonaci. La materia prima per la produzione della calce equindi per intonaco finale è il calcare, roccia sedimentaria riccadi carbonato di calcio.- settore della carta. Viene utilizzato nei processi di patinaturadella carta come sbiancante ed opacizzante.- settore delle fonderie: raffinazione dei metalli.- settore del calcestruzzo.- settore depurazione acque. La funzione è di neutralizzare gliacidi e le basi utilizzando soluzioni di idrossido di sodio e car-bonato di calcio per aumentare i livelli di pH.(Riferimenti in rete Mauro Chessa).

“Ricordiamo che il marmo èun bene non rinnovabile,quindi l’avventatezza di ogginon avrà risarcimenti futuri”.Questa la frase contenuta inuno dei tanti articoli prodottiin rete da ricercatori, studiosi,ambientalisti, appassionatidella montagna, o semplicicittadini rispettosi del nostrofuturo (per approfondire l’ar-gomento cercate anche il Pro-getto Marmi Alpi Apuane oMauro Chessa). Sono in moltida anni a lavorare intorno allaquestione delle Alpi Apuanee del rapporto tra escavazionee distruzione del paesaggio.Sono raccolti in alcune asso-ciazioni ma quella che hamaggior successo e visibilità è“Salviamo le Apuane” che haanche un gruppo molto nu-meroso su Facebook.Tra questi cittadini troviamovolti e nomi noti agli ambientidi coloro che pensano ad unfuturo sostenibile e solidale;Tetti, Baroni, Marchi sonosolo alcuni che nel tempo sisono conquistati a pieno di-ritto il titolo di difensori delleAlpi Apuane (e non solo), conuna regola: tutte le battagliedevono passare attraversol’informazione, la conoscenza,la preparazione. E questo ilcompito assunto molti anni fae che oggi ha creato cittadiniche sono diventati negli annivere e proprie sentinelle sulleApuane e che possono rico-struire la tremenda cronisto-ria della quotidianadistruzione delle nostre mon-tagne.Cronaca fatta di cave al-l’aperto, di ravaneti, di galle-

rie, di polveri e sprechi, diarditi tagli e lavori notturni.Dicevamo che questi cittadinipotrebbero narrare attraversofotografie e filmati quanto ècambiato sia sul versante ver-siliese, sia su quello garfa-gnino. Potrebbero farlo maper quale motivo dovrebberoi cittadini che se ne stanno invalle e che non alzano mai losguardo verso le Apuane oche non si sonomai interessatiallo scempio della montagne,stare ad ascoltarli?Ecco il problema è tutto qui.Il silenzio vitreo su una lenta eimpietosa agonia di una delleparti geologiche più belledella Terra.Ma lasciamo stare la prosopo-pea e i paroloni, i lunghi di-scorsi e certi romanticismi eimmergiamoci nel mondo delmarmo. Perché di questo vo-gliamo parlarvi.Il marmo hamolte qualità connomi particolari e suggestivi:Acquabianca, Zebrino, Fior dipesco, Grigio trambiserra,Persichino della rava, VerdeLuana. E poi ancora il Bardi-glio, il Cipollino e il Bianco; esu tutti il sovrano che è lo Sta-tuario.E’ famoso per via delle scul-ture in tutto il mondo e perquesto dal 1800 l’estrazioneindustriale ha preso il posto aquella tradizionale, lenta e fa-

ticosa, ma rispettosa dei“tempi della montagna”.E diciamo la verità, il marmovale molto e basta tagliarloper portarlo a valle in blocchi.Nulla di più semplice. A costiridotti si fanno profitti im-mensi. E questo il problema.Addentriamoci nella storiaper capire meglio prendendobrani da articoli di Eros Tetti,Mauro Chessa e altri studiosi.La questione degli ‘agri mar-miferi’ (così sono definite lecave apuane) è antica di al-meno tre secoli. Gli estensiemisero editti nel 1751 e nel

1846 per impedire che i cava-tori potessero percepirli come‘cosa loro’. Le norme ricono-scevano gli esistenti usi civicisulle cave in favore delle co-munità locali, per tutelarequeste dai soprusi. Tutto que-sto per evitare usurpazioni epossedimenti perpetui illegit-timi. Altra legge è quella del1852 e si chiamava proprio“Legge delle Usurpazioni” etrova – guarda caso - un corri-spettivo legale con una sen-tenza della CorteCostituzionale italiana del1995 ove si stabilisce: “chequasi la totalità delle cavesono patrimonio indisponibiledel Comune, possono esseredate in concessione a privatisolo a titolo oneroso e tempo-raneo”.Di fatto lo Stato dopo l’unità siè disinteressata degli usi civicilasciando che i privati potes-sero fare e disporre a piaci-

mento. Tutto questo è duratofino al 1927, quando fu ema-nata la legge mineraria cheperò stabiliva che per colti-vare una cava non era neces-saria l’autorizzazione ma erasufficiente comunicare l’iniziodelle attività al Comune 8giorni prima.Per farsi venire anche un belmal di testa basta aggiungereche il Comune di Massa nonha mai approvato un regola-mento in merito, mentre Car-rara ha adottato norme nel1995, ma si sono dimenticatipezzi qua e la, di fatto la-sciando ancora mano liberaalle società private.Leggiamo in alcuni docu-menti degli ambientalisti/stu-diosi: “Il processo diimpossessamento delle cave èiniziato nella metà dell’800con l’affermarsi della produ-zione di tipo industriale; giànei primi anni del ‘900 l’interocomparto era in mano solo aduna ventina di ditte, tale con-dizione si consolida fino altempo del fascismo. […]Quando i padroni delle cavefallirono in massa (la ‘grandecrisi’ del ‘30) la Montecatini,sostenuta dalle gerarchie fa-sciste, rilevò il 60% delle pro-prietà marmifere Carraresi,per poi vendere a società,prima statali e poi private.Una mano la dette persino laCostituzione (1948) che ‘di-menticò’ gli usi civici”.Insomma una serie di pasticciche alla fine finiscono conl’aiutare solo pochi che incas-sano molto.L’esito di tutto questo è che“Si tratta di un comparto a ca-ratterizzazione ‘oligopoli-stica’, con poche imprese didimensioni maggiori che inci-dono per una fetta particolar-mente consistente sul totaledel fatturato”, come recita laricerca realizzata nel 2009 dal-l’Istituto di Studi e Ricerche diMassa CarraraNel frattempo l’intero com-parto del marmo è in crisi.Centinaia di addetti finisconoa casa senza lavoro, e para-dossalmente “in termini nu-merici si deve registrare che in

un secolo si è passati da14.000 occupati nelle cave aicirca 1.000 attuali, mentre laproduzione in blocchi è pas-sata da 200.000 tonnellate alleattuali 1.400.000. Lo sviluppodelle nuove tecnologie estrat-tive ha prodotto un’esplo-sione della produttivitàprocapite: dalle 50 ton/annoper addetto di 60 anni fa alleoltre 1.000 attuali”.Per avere una valutazionedell’estensione delle superficiin gioco si pensi che, secondoil già citato Progetto MarmiAlpi Apuane, l’area è interes-sata da 662 ravaneti, che co-prono la superficie di10.362.051 mq, e 785 cave at-tive, inattive o abbandonate;quelle dettagliate con unascheda ed individuabili conun toponimo sono 566, nei co-

muni di Careggine (4), Car-rara (175), Casola in Luni-giana (5), Fivizzano (18),Massa (105), Minucciano (41),Molazzana (7), Montignoso(3), Pietrasanta (11), Serra-vezza (61), Stazzema (96),Vagli di Sotto (40).Un vero è proprio labirinto diestrazioni che negli ultimianni stanno virando e tro-vando sempre maggior inte-resse alla polvere di marmo,agli scarti perché più facili datrasportare e con un maggiorguadagno. E con una novitàincredibile. Come ha scrittoMauro Chessa le Apuane oggice le stiamo mangiando.Il detrito viene polverizzato incarbonato di calcio e così im-piegato nell’alimentazioneumana, nei dentifrici, per laproduzione di plastiche,gomme, pneumatici, isolanti,vernici, colle, carta, prodottichimici, farmaceutici, cosme-tici e nell’edilizia.Insomma le Apuane stannosubendo un saccheggio im-pressionante a ritmi vertigi-nosi. In pochi anni, se nenessuno metterà mano allaquestione, per pochi spicciolisarà tutto distrutto. E il pro-blema non sarà solo estetico: ildissesto idrico farà perderemolto buone fonti di acquapura e al contempo lo squili-brio del territorio porterà adun aumento degli eventi allu-vionali. Per non parlare del-l’inquinamento, delle polverisottili e dell’impatto sul turi-smo. E tutto per pochi spic-cioli, perline colorate,specchietti come gli indigeniricevevano dai conquistatoridei nuovi mondi. Piccoli teso-retti che rimangono sul terri-torio nelle tasche di pochi.E bello che un tempo si dicevache i Liguri Apuani eranoscaltri, furbi ed eccellenti com-battenti. Andrea Giannasi

www.flickr.com/photos/emanuelelotti/

www.flickr.com/photos/emanuelelotti/

Numero 56 - Novembre-Dicembre 2012 IlGiornalediCastelnuovodiGarfagnana Pagina3

In merito al Progetto Villa1920 e alla riduzione del ri-schio sismico l’Onorevole Raf-faella Mariani ci ha inviatoquesta nota che pubblichiamointegralmente:“Caro Direttore ho atteso a ri-sponderti perchè volevoanche ricostruire lo stato del-l'arte in merito ai finanzia-menti erogati alle Regioni dalDipartimento di ProtezioneCivile.Devo dirti che la nostra "Gar-fagnana" è stata menzionatapiù volte negli ultimi mesi allaCamera dei Deputati, soprat-tutto nelle discussioni e negliapprofondimenti che, nellacommissione VIII Lavori Pub-blici e Ambiente di cui faccioparte, abbiamo dedicatio allariforma della Protezione Ci-vile, alla composizione dellaLegge per il sisma dell'EmiliaRomagna, agli effetti dellaSentenza dell'Aquila nei ri-guardi della CommissioneGrandi Rischi.La cultura della prevenzioneè uno dei fattori decisivi nellapredispozione degli strumentinecessari per difendersi daglieffetti di una calamità in ge-nerale tanto più nel caso di unterremoto.La memoria e la conoscenzadegli effetti distruttivi delsisma, che popolazioni comela nostra hanno ancora moltopresenti grazie ai racconti digenerazioni che nel 1920hanno subito la tragedia di-rettamente, sono state utili perdefinire mappature, classifica-zioni da cui sono derivatenorme tecniche per le costru-zioni e linee guida per i primipiani di protezione civile.Non è stato lo stesso per terri-tori che prima della ultima ri-classificazione sismica nonricordavano eventi sismicisuccessivi a quelli di 500 annifa e che quindi avevano unadifferente percezione del ri-schio e diverse norme tecni-che di riferimento (vedi icapannoni industriali del-l'Emilia).Alla cultura della prevenzioneè affidato anche il delicatis-simo compito della defini-zione dei comportamentidelle popolazioni in riferi-mento ai livelli di rischio pre-vedibili o previsti.Questo argomento riguardamolto la responsabilità delleIstituzioni a partire dal Dipar-timento di Protezione Civile

che segnala e avvisa rispettoai rischi coadiuvato dallaScienza e dai più efficacimezzi di conoscenza dei feno-meni, e trasmette alle Autoritàlocali informazioni con i limitiche tutti conosciamo.Il processo dell'Aquila allaCommissione Grandi Rischiha sviscerato tutti i limiti diuna comunicazione del ri-schio, che i cittadini percepi-scono anche attraverso mezzidi informazione e che è utilegestire con grande prudenzada parte delle Istituzioni pre-poste alla serissima responsa-bilità, ad esempio,dell'evacuazione delle abita-zioni, delle scuole e dei luo-ghi di lavoro.In questo senso l'esperienzadella Garfagnana nel 1985 hasegnato un esempio impor-tante e Zamberletti può an-cora raccontare le polemichetra chi denunciava il procu-rato allarme e chi ritenevaquella grande "evacuazione"come un utile avviso ad unapopolazione che vive su unterritorio ad elevato rischio si-smico e quindi deve poterfronteggiare situazioni diemergenza possibili.Insomma l'argomento è moltoimportante e devo dire che lanostra Regione ed il nostroterritorio hanno fatto da apri-pista sia sulla microzonazionesismica che sugli strumentinormativi per la messa in si-curezza dei fabbricati strate-gici pubblici.Pur con i limiti della applica-zione a costruzioni esistenti

delle norme tecniche mutaterafforzate e riviste da ordi-nanze di protezione civilepossiamo affermare che l'evo-luzione verso la riduzione delrischio c'è stata e che dinami-camente quel fattore può edeve ancora migliorare so-prattutto per le civili abita-zioni.Noi del gruppo del Pd in Par-lamento stiamo insistendosulla necessità di introdurreun incentivo simile al 55% de-dicato all'efficienza energeticaper le abitazioni anche per lamessa in sicurezza del patri-monio edilizio esistente.Oltre che un'aiuto consistenteper le famiglie sarebbe un vo-lano non indifferente per leimprese delle costruzioni cosìmartoriate dalla crisi anchenella nostra provincia.Oggi siamo arrivati al 50% perle ristrutturazioni che non èmale ma riteniamo che unoscarto superiore per la messain sicurezza sismica agirebbenei territori ad alto rischio conpiù nettezza.Insomma c'è ancora da fare eoccorre non fermarsi perchèprevenzione e conoscenzasono gli investimenti che da-ranno maggior ritorno in fu-turo. Risparmio di vite umaneè l'obiettivo primario in casodi calamità da cui discendonotutte le subordinate di cui ilcosto per la comunità è unadelle più significative.Ti allego (di seguito) i riferi-menti alle risorse e rimango adisposizione per quello chevorrete organizzare nei pros-

www.dacia.it

OGGI ANCHE

TAN 6,99% TAEG 9,36%

A 11.900 €* O SOLO CON DACIA WAY A 199 €** AL MESE.E PUOI CAMBIARLO DOPO 3 ANNI CON UNO NUOVO.

* Dacia Duster 4x2 1.6 16V 110CV, prezzo chiavi in mano, IVA inclusa, IPT e contributo PFU esclusi. ** Esempio di finanziamento “Dacia Way”: anticipo 2.650 €, importo totale del credito 9.250 €; 36 rate da 198,92 € comprensive di Finanziamento Protettoe Pack Service a 699 € che comprende 3 anni di Assicurazione Furto & Incendio (in caso di adesione). Importo totale dovuto dal consumatore 12.040 €; TAN 6,99% (tasso fisso); TAEG 9,36%; Valore Futuro Garantito 4.879 € (rata finale); spese di gestionepratica 300 € + imposta di bollo a misura di legge; spese di incasso mensili 3 €. Salvo approvazione DACIAFIN. Informazioni europee di base sul credito ai consumator i disponibili presso i punti vendita della Rete Dacia convenzionati DACIAFIN e sul sito www.dacia.it; messaggio pubblicitario con finalità promozionale. È una nostra oCerta valida fino al 30/11/2012. Foto non rappresentativa del prodotto. Emissioni di CO

2: 165 g/km. Consumi ciclo misto: 7,1 l/100 km. Consumi ed emissioni omologati.

Dacia Duster.Sfacciatamente unico.

Intervento dell’On. Mariani in merito al progetto degli Stati Generali della Garfagnana Villa 1920Lavoriamo per la prevenzione

Franco TaddeiSono successe moltecose nel 2012 e nonsarà un anno facile dadimenticare.Noi come giornale vo-gliamo ricordare, trale tante, la data del 7agosto quando ci halasciato Franco Tad-dei, già Governatoredella Misericordia diCastelnuovo.Uomo spesso duro etenace, ha saputo co-niugare il servizio pergli altri alla forza e lacapacità di saper costruire, edificare una Misericordia che nonsia solo “nome” ma famiglia.Questa l’eredità di un uomo, di un Governatore, di un confra-tello. E si vedono i risultati oggi osservando una delle realtà divolontariato migliori della Toscana.Il Giornale di Castelnuovo deve molto a Franco Taddei perchélui è stato sprone, aiuto e sostegno. Lui e la Misericordia sonostati “fratelli” del Giornale perché proprio il Governatore èstato il primo a comprendere il valore e le potenzialità.Noi lo ricordiamo anche attraverso il filmato pubblicato in in-ternet su Youtube sulla pagina Giornalecastelnuovo, visto daquasi 800 persone. In otto minuti la forza e la carica del Go-vernatore Franco Taddei emergono attraverso passione e com-petenza, presnetando il centro Alzheimer, fiore d’eccellenzaper la nostra valle. Uomo che sapeva guardare oltre lo ricor-diamo così e lo salutiamo.Ciao Franco.

simi mesi.L'articolo 11 della legge n. 77del 2009 prevede che "nellostato di previsione del Mini-stero dell’economia e delle fi-nanze è istituito un Fondo perla prevenzione del rischio si-smico.A tal fine è autorizzata laspesa di euro 44 milioni perl’anno 2010, di euro 145,1 mi-lioni per l’anno 2011, di euro195,6 milioni per ciascunodegli anni 2012, 2013 e 2014,di euro 145,1 milioni perl’anno 2015 e di euro 44 mi-lioni per l’anno 2016".Le risorse indicate risultanoessere iscritte in bilancio pergli importi previsti dallanorma (art. 11 D.L. 39/2009).Le risorse sono allocate nelcapitolo 7459/MEF.Si segnala che l'annualità 2011è stata ripartita con l'OPCM29 febbraio 2012, n. 4007 econ il successivo Decreto 16marzo 2012 (Pubblicato nellaGazz. Uff. 15 giugno 2012, n.138.) allegate alla presentemail. In particolare, nel de-creto è compreso l'elenco

delle regioni beneficiarie delriparto.Il testo del prossimo ripartoper l'annualità 2012 è statobollinato dalla Ragioneria Ge-nerale dello Stato ed è statoinviato alla Conferenza Unifi-cata delle Regioni per il pa-rere. Al ritorno del parere saràpubblicato.In queste ore abbiamo lavo-rato per l'emergenza alluvionie per dissesto idrogeologicoche sono veramente diventatiuna priorità, viste le scarse ri-sorse destinate alla difesa delsuolo.Pensa che nel 2008 il GovernoProdi destinava 558milioni dieuro a quel capitolo oggi di-sponiamo di 80 milioni.In queste ore siamo riusciti adottenere (ed è un miracolo)250 milioni per il 2013 per leRegioni disastrate dagli ultimieventi ma senza un piano plu-riennale non si riesce a garan-tire prevenzione e messa insicurezza.Con i migliori saluti

Raffaella Mariani

“Hanno arrestato Sallusti en-trando in redazione”, “Vergo-gna”, “Che scandalo”,“Perché i giornalisti non scio-perano? Perché Sallusti non èdi sinistra?”.Noi giornalisti viviamo questiultimi giorni sballottati a de-stra e a manca da questi colpidi scena (se proprio li vo-gliamo chiamare così) e daeventi che rendono ancor piùridicolo e pericoloso il conte-sto in cui l'informazione sitrova ad operare.Tanto per cominciare, vistoche tutto nasce da lì, sarebbeil caso di chiarire la situazionee ripercorrere le tappe dellavicenda. Nel 2007 sul quoti-diano “Libero”, diretto da Sal-

lusti, compare un articolo fir-mato da un fantomatico Drey-fus nel quale si racconta lastoria di una ragazzina che sa-rebbe stata costretta ad abor-tire da un giudice. Unanotizia che era apparsa ilgiorno prima su La Stampa, enon proprio in questi ter-mini, ma che poi era stata ret-tificata.Rettifica che non è mai ap-parsa su Libero perché, di-cono, non erano abbonatiall'Ansa (che aveva diffuso larettifica).Ma per favore!Tanto per non farsi mancarenulla va anche ricordato che ilDreyfus autore dell'articolo èRenato Farina, oggi parla-

Lo strano caso che lo ha portato in prigione, mentre la politica si vendicaGrazie a Sallusti la stampa trema

Sono giunti da tutta Italia gli oltre cento ospiti dell’edizione 2012MeravigliosoGarfagnana inGiallo

Pagina4 IlGiornalediCastelnuovodiGarfagnana Numero 56 - Novembre-Dicembre 2012

mentare del Pdl e un tempogiornalista poi radiato dal-l'Ordine Nazionale dei Gior-nalisti perché ammise di averutilizzato il potere professio-nale in suo possesso per car-pire informazioni da passarepoi alla Cia con lo pseudo-nimo di agente Betulla. Sì, aFarina piacciono i sopran-nomi.Quindi ricapitoliamo.Il caso nasce da una notiziafalsa, scritta da un giornalistaradiato dall'Ordine e che finoad oggi non ha mai, ripetomai, avuto una rettifica su Li-bero o almeno una richiestapubblica di scuse.Altro che “reato d'opinione”.L'opinione non c'entra nientese non quella furbetta di moltigiornalisti importanti che nonhanno perso l'occasione perstringersi attorno a Sallustiparlando di “opinioni in peri-colo”.Opinioni un corno.La diffamazione è un reato eun direttore responsabilenon può non sapere o esserecosciente di quello che vienepubblicato dal suo giornalealtrimenti perché si chiame-rebbe “direttore responsa-bile”?Ecco perché quando ho sen-tito gente dire “siamo tuttiSallusti” ho detto “parlate pervoi”.Questo non significa, però,che il direttore de Il Giornaledebba andare in prigione.Che la polizia entri in una re-dazione per arrestare qual-

cuno. È una cosa semplice-mente ridicola il fatto che nel2012, in un paese teorica-mente civile, un giornalistapossa finire in carcere per ilreato di diffamazione.

Ricordiamolo, però, che Sal-lusti ha rinunciato ai lavorisocialmente utili.In tutto questo la classe poli-tica di fenomeni che ab-biamo in Parlamento ne haapprofittato per tirare fuoriuna legge nata come “SalvaSallusti” ma che sarebbe me-glio definire “fotti tutti glialtri”.Già, perché la nuova norma-tiva per la diffamazione pre-vede il carcere per i giornalistifino ad un anno.Roba da Corea del Nord.Roba talmente tanto inde-cente che i parlamentari nonhanno avuto nemmeno il co-

Sono arrivati da Torino, Na-poli, Senigallia, L’Aquila,Roma, Firenze, Bologna, La-tina, Civitavecchia, Terracinae tanti altre città italiane i gial-listi che hanno animato il Gar-fagnana in Giallo 2012. Più di

cento persone hanno poipreso parte alla cena criminaleorganizzata dalla EccoFatto diMassimo Lerose.A vincere è stato il libro Sher-lock Holmes e la morte del cardi-nale Tosca di Luca Martinelli(sezione libri editi). Per i rac-

conti a prevalere sono statiDe-litti nel parco dell’Orecchiella diPaolo Bartolozzi e Il terzo colpodiMaurizio Maggi.Premio speciale della giuria aNella Carne di Sara Bilotti,Premio del Giornale di Castel-nuovo al raccontoMagix di Ia-copo Riani.Nella splendida cornice dellaFortezza di Montalfonso a Ca-stelnuovo di Garfagnana sa-bato 24 novembre di fronte adun folto pubblico sono stateconsegnate le targhe del pre-mio, giunto alla quarta edi-zione, dal direttore AndreaGiannasi e dai responsabilidelle giurie tecniche EnricoLuceri (per la parte inediti) eFabio Mundadori (per il libri).L’ospite della serata Carlo A.Martigli ha consegnato ilprimo premio dopo aver pre-sentato nella sala superioredella Casa con gli Archi, L’ere-tico, thriller storico edito daLonganesi che ha superato le100mila copie vendute e giàtradotto in 16 paesi nelmondo.Il Garfagnana in Giallo orga-nizzato dal Giornale di Castel-nuovo con la collaborazione diAbel Books, Prospettiva e Gar-fagnana editrice anche que-

st’anno ha avuto la collabora-zione di un importante artistaper realizzare la copertina.Dopo Antonio Possenti, Ric-cardo Benvenuti e GiampaoloTalani nel 2012 è stata la voltadi Roberto Fontirossi.

All’evento ha partecipato l’as-sessore alla scuola del Co-mune di Castelnuovo Elena

raggio di votarla a viso apertoquesta legge.L'hanno votata in segreto cosìla loro coscienza (a dir la ve-rità non mi risulta ne abbianouna proprio per statuto, ma

tant'è) sarà pulita.Poi, però, hanno cambiatorotta: multa per il direttore esempre prigione per il giorna-lista. Questo significa che lemigliaia di giornalisti che inquesto paese scrivono senzauno straccio di contratto, dicopertura legale e in modo to-talmente precario rischianodi andare in carcere.Ma di questo i giornalisti im-portanti non ne parlano e siconcentrano solo su Sallusti.Che meravigliosa categoria dicialtroni che siamo eh?Damiano Celestini

Picchetti che ha consegnato aCarlo A. Martigli, DamianoCelestini (giornalista de IlMessaggero di Roma e autoredella diretta Twitter del-l’evento con l’hashtag #giallo-garfagnana) e LucianaQuattrini, giallista di Senigal-lia giunta in Garfagnana perpresentare il suo ultimo ro-manzo dal titolo Adriatico, gliocchi del Puma, le targhe conlo stemma cittadino.Dopo le presentazioni (tra

queste anche l’ultimo giallo diMundadori) nelle sale inferioridella Casa con gli Archi dellaFortezza si è svolta una CenaCriminale, organizzata dallaEccoFatto di Terracina.Appuntamento all’edizione2013 con il Garfagnana inGiallo che dopo essere appro-dato a RaiLetteratura, ha su-perato sul motore di ricercaGoogle le 75.000 pagine, di-ventando uno dei cinquepremi letterari dedicati al libropoliziesco più famosi d’Italia.In libreria è già presente l’an-tologia con i racconti di diPaolo Bartolozzi, Maria PiaPieri, Maurizio Maggi, Anto-nella Pellegrinotti, AlessandroMarchetti Guasparini, MariaEnrichetta Cavani, Marco Ca-tocci e Iacopo Riani.Gabriele Coli

www.boscoegiardino.comTel e Fax: 0583-641023 E-mail: [email protected]. Pantaline - 55036 Pieve Fosciana (LU)

Foto da Libero

« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pen-siero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o cen-sure.Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato del-l'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sullastampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazionedelle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione deiresponsabili.In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibileil tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestrodella stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di poli-zia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltreventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se que-sta non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il se-questro s'intende revocato e privo di ogni effetto.La legge può stabilire, con norme di carattere generale, chesiano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte lealtre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabi-lisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le vio-lazioni. » (Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 21)

Dopo le primarie in valle si fanno i conti e si stringono accordiVerso leurnee il voto

dare il loro parere. Costacome un SMS – e vedrete chearriveremo anche al televotoprima o poi - con l’unico in-conveniente della fila fuoridai seggi.Ma cosa scrive Pupo? Ad ini-zio articolo ci dice che: “sonoandato a votare alle primariedel Pd. Lo dico subito: hodato la mia preferenza a Mat-teo Renzi”.Bene, bravo, hai fatto il tuodovere di elettore di centrosi-nistra, penserete sbagliando.Sì perché poi alla fine delpezzo afferma: “quando ci sa-ranno, se ci saranno le prima-rie del Pdl, andrò a votare evoterò Angelino Alfano”.E conclude: “Un altro giovaneal quale voglio dare unachance”.Pupo ha capito tutto e svelato

Le primarie del centrosinistraoffrono ancora una volta uncopione già scritto.E a riprova è bastato leggereLa Nazione nelle ultime pa-gine, dove si trova la rubricadedicata alla televisione.Sì perché tra tutti gli analisti, icommentatori, gli esperti, ipolitologi, i sondaggisti,l’unico che ha capito a cosaservono veramente le prima-rie è proprio lui: Pupo.Sul quotidiano fiorentino ilcantante conduttore, senzanascondere nulla, con la suaingenuità elementare e tenera,svela il vero segreto delle pri-marie.Non si tratta di una scelta po-litica ma di un grande televotocollettivo sul modello GrandeFratello dove tutti – ma pro-prio tutti – sono chiamati a Analisi politica del voto di Pietro Paolo LupiLe due “emme” non litighino

TrattoriaMarchettidi Clara PedreschiLoggiato Porta Castelnuovo di Garfagnana

Telefono 0583 639157

Numero 56 - Novembre-Dicembre 2012 IlGiornalediCastelnuovodiGarfagnana Pagina5

Sinceramente non comprendol'euforia dei renziani.Se paragoniamo le primarieodierne del Centro Sinistra edello yankee obamiano conquelle del PD del 2009 i risul-tati sono identici.Bersani nel PD di ieri vantava1.600.000 voti; oggi nel CentroSinistra ha gli stessi voti.L'antagonista principale di al-lora (Franceschini) aveva uncapitale di 1.050.000; oggiRenzi ha la stessa quota.Il trascinamento promessonon c'è stato e l'area di riferi-mento del "Puttino" è, più omeno, la medesima (ameri-cana) del post kennediano.Come dire: “Much AdoAbout Nothing.”Riflettiamo sul PD . Bersani(1.400.000), Renzi (1.100.00),Puppato (80.000) raccolgono,al primo turno, 2.580.000.La percentuale di gradimentointerno premia il segretariocon il 54%.Se allarghiamo il ragiona-

mento ed inseriamo i voti Sel(500.000), in minima parte diTabacci (40.000), dei Socialistied altre liste collegate, tor-niamo ai numeri complessividel 2009 pari a 3.100.000 vo-tanti.Al ballottaggio Renzi perde,pure, un po' voti e una partedi Sel. (-300.000) non ha vo-

il segreto. Tutti per uno e unoper tutti.E già Pupo si prepara al pros-simo confronto televisivodove ogni candidato sarà ab-binato alla lotteria nazionale oal televoto dei cantanti di SanRemo, con Bersani legato aVasco Rossi, Renzi a MarcoMasini, Vendola a Vinicio Ca-possela, Tabacci a frate Cion-foli e la Puppato a Mietta.Ma andiamo avanti e risa-liamo il fiume Serchio.Peccato che il Pdl abbia decisodi non fare le primarie e cheGrillo le abbia fatte ma non siè capito bene cosa sia suc-cesso.In ogni caso nella valle delSerchio si sono mostrati i mu-scoli e come ai vecchi tempi –quando la Democrazia Cri-stiana regnava sovrana – i ga-loppini sono andati casa percasa a snidare i potenziali elet-tori. In alcuni paesi il voto èstato bulgaro. Sul campo nonsolo Bersani e Renzi, maanche e soprattutto da unaparte l’On. Mariani e dall’altrail Senatore Marcucci, con leseconde linee Remaschi e Pel-legrinotti.E possiamo dirlo senza dubbi:

tato.La capacità politica di Bersanista nell'aver capito, anticipa-tamente, che senza Sel edescludendo il vero "Centro"non si "Governa Bene".I sogni sono altra cosa.Vecchi DC o nuovi PCI?E' come continuare a discu-tere sul sesso degli angeli.Illudersi di contare qualcosastando divisi sul territorio èpuerile.Nessuno deve rottamare"nimo" ed uno non deve pen-sare di escludere l'altro.Allarghiamo l'orizzonte, altri-menti le primarie potrebberorivelarsi una vittoria di Pirroper il PD ed un'altra occasionepersa per la Garfagnana.La mia speranza è che le dueEmme mantengano il loroseggio.La provocazione (bonaria) èche facciano qualcuna di "piùgarfagnino"!.Pietro Paolo Lupi

il primo round dell’incontro èandato al Senatore Marcucciche ha raccolto un mare divoti.Renzi ha trionfato a Coreglia(92,5%), Barga (76,4%), Giun-cugnano (72,2%), Castiglione(67,5%), Castelnuovo (62,7%),Piazza al Serchio (61,9%),Camporgiano (58,9%).L’onorevoleMariani ha difesoS. Romano (64,8% per Ber-sani), mentre oltre si è andativerso sostanziali pareggi.Tra i due consiglieri regionaliad avere la meglio Remaschiche nella sua Coreglia ha por-tato alle urne quasi 1200 elet-tori, mentre il bersanianoPellegrinotti nella sua Galli-cano ha visto prevalere netta-mente Renzi (52%).Segnale poco confortante.Il secondo e definito con-fronto invece ha visto preva-lere ancora Renzi, ma Bersaniha recuperato molto.Sembrerebbe dunque, in que-sta fase politica, che il vinci-tore in valle sia proprioAndrea Marcucci che hamesso in campo la propria ar-tiglieria pesante, ma guai apensare che tutto sia così fa-cile e cristallino. In politica

mai dare per scontato qual-cosa.Quello che è chiaro al mat-tino, a sera è già differente.A Lucca e provincia ha pre-valso Renzi e quindi il gruppoparlamentari che farà capo alsindaco di Firenze potrà can-didare Marcucci.Raffaella Mariani ha comun-que una buona base di voti eDel Ghingaro potrebbe essereun soggetto meno temibile.Al centro la probabile non ri-candidatura di Nedo Poliapre nuovi scenari e si fannogià nomi che però non sareb-bero di politici dei 16 comunidella Garfagnana.Il centrodestra segue la buferache sta avvolgendo il camponazionale, ma in valle del Ser-chio l’ex ministro Altero Mat-teoli può contare sumolti votied estimatori. Intorno a lui c’èun gruppo di amministratoriche cercheranno candidaturee conferme.Pare tutto ben disegnato, mac’è qualcosa che non torna.A febbraio o marzo – quandovoteremo – alle urne avremodue incognite: l’astensione eBeppe Grillo.

Le Pascoli compiono cento anniHa compiuto in questi giorni il suo primo secolo di vita la Scuola media “Pascoli” di Castelnuovo che, però, oggi, è inserita nel-l’Istituto Comprensivo del capoluogo garfagnino, guidato dalla dirigente Amina Pedreschi. Si tratta, dunque, di una delle più an-tiche istituzioni scolastiche della provincia, nella quale hanno studiato generazioni di castelnuovesi e, fino agli anni ’60, ragazziprovenienti da tutta quanta la Garfagnana.Prese avvio nell’ottobre 1912 con il nome di Scuola tecnica “Pascoli” per volontà dell’amministrazione comunale di Castelnuovoe per interessamento degli allora onorevoli Artom, Gallini e del sottosegretario alla Pubblica Istruzione Vicini. L’anno successivola scuola divenne pareggiata, a seguito di una attenta ispezione ministeriale e così la Garfagnana, che allora aveva una popolazionesuperiore ai 50 mila abitanti, ebbe finalmente un Istituto di istruzione media. Sono notizie che attingiamo da un vecchio annuariodell’anno scolastico 1923-24 dell’allora Scuola complementare pareggiata “Pascoli”. Fu anche per diversi adulti l’occasione per ri-prendere o completare gli studi. Nell’ottobre del 1923 la “Pascoli” fu trasformata da scuola tecnica in complementare e fu istituitoanche un corso integrativo per preparare gli alunni all’ammissione al Liceo e agli altri Istituti superiori.Diverse, nel tempo, sono state le sedi dove ha trovato posto. Nell’autunno del 1923 la “Pascoli” era ospitata in un edificio in piaz-zetta “Santa Croce”, vicino al Duomo andato distrutto durante la seconda guerra mondiale, ma già nel 1925, in un documento siparlava del trasferimento in via Roma dove tuttora si trova. Nell’anno scolastico 1994-95 alla “Pascoli” fu unita la scuola media “Vec-chiacchi”, l’altro istituto medio del capoluogo garfagnino. In ricordo di Giovanni Pascoli, a cui è intitolata la scuola, per molti de-cenni, il 6 aprile, anniversario della morte del poeta, insegnanti e alunni si recavano a Castelvecchio Pascoli per assistere allacelebrazione della Messa e porre un fiore sulla tomba.Prima dell’attuale dirigente Pedreschi, hanno diretto la “Pascoli” i presidi Luciano Benedetti, Leda Bianchini (scomparsa proprioin questi giorni), Edgardo Pisani, Ebe Bresciani Angeloni, Teresita Santini Panizza. Dino Magistrelli

Il voto impeditoNon si placano, anche in Garfagnana, le polemiche da partedei cittadini che non sono stati ammessi al ballottaggio tra Ber-sani e Renzi. Abbiamo raccolto la testimonianza della signoraIolanda Turriani, assente per malattia al primo turno e desi-derosa di partecipare al ballottaggio per portare il suo voto aRenzi.“Ho iniziato- racconta- venerdì per avere notizie relative al-l'iscrizione al ballottaggio di domenica 2 dicembre. Non è statofacile avere riferimenti, ma finalmente ci sono riuscita, via fax.La mail non era praticabile in quanto, se sono giusti i dati,c'erano 1243 persone che stavano provando ad iscriversi alvoto.Detto questo sono arrivata a domenica, mi sono presentata alseggio elettorale a Pieve Fosciana, anche se nonmi era arrivataconferma”.Continua la signora di Pieve: “Se è vero che in Provincia diLucca hanno ammesso al voto 150 persone, vorrei sapere inbase a cosa sono stati scelti questi nominativi. E’ stato più re-golare e democratico il comportamento delle commissioni dialtre provincie, dove non è stato ammesso nessuno.Una mia amica, addirittura, ha ricevuto la mail per esercitareil diritto di voto, ma al seggio le è stato detto che non era va-lida.Alla faccia della democrazia”.

Le letteredal fronte russodell’alpinoRinoDapratoMammastobene

La partecipazione del contin-gente Italiano all’operazione“Barbarossa”, quella cheavrebbe dovuto garantire “lospazio vitale a oriente” allaGermania nazista, ha lasciatouna ferita insanabile in moltefamiglie della nostra Valle.La passività dimostrata dal-l’Armata Rossa nel difenderei propri confini, la rapidaavanzata dell’esercito tedesconello sconfinato territoriorusso, spinse Mussolini, con-vinto, come già accaduto agliinizi della guerra con la Fran-cia, in una rapida capitola-zione, a fare pressionesull’alleato germanico.Questo, affinché anche all’Ita-lia fosse concesso di prendereparte alla campagna di Rus-sia. Ciò gli avrebbe permessodi sedere da vincitore al ta-volo della pace e di riacqui-stare quella credibilità internache gli eventi bellici stavanominando. Dopo la primaparte del conflitto il C.S.I.R.(Corpo di Spedizione Italianoin Russia) venne ampliato enacque l’Armata Italiana inRussia che vide l’aggrega-zione delle divisioni alpuneJulia, Tridentina e Cuneense.Tra gli Alpini dell’A.R.M.I.R.,il contingente destinato alfronte russo, molti proveni-vano dalla Valle del Serchio,storicamente uno dei baciniprincipali di reclutamentodella Cuneense. Nella letterache segue, scritta alla madre,da Rino Daprato di Barga, siintuisce come i vertici militariavessero sottovalutato la pre-sumibile reazione russa.P:M: 3-10-42Cara MammaVengo a scrivere queste pocherighe per farvi sapere che stò benecosi vivo con la speranza che siadi voi tutti Mamma quando miscrivete mi farete sapere come vacon la stagione quà posso dirviche fà sempre delle belle giornatecosi spero che sia li cosi potetestaccare l’uva bene sensa pioggiache o sentito su le vostre letteredove mi dicevate che faceva delbel tempo cosi spero che vengabono anche il vinoMamma ti fac-cio sapere che per il momento sitrovamo fermi e qui si sta assaibene però abbiamo fatto circa 100

chilometri a piedi e o veduti moltiposti cara Mamma vi faccio sa-pere che ora stiamo facendo dellebaracche per questo inverno espero di passare questi pochi mesimeglio che in Albania perche sitroviamo piu al corente di tuttoMamma questa volta non pro-lungo di piu riceverete tanti sa-luti in famiglia ma i piu cari liriceverete voi da vostro figlio Da-prato RinoI cento chilometri a piedi perraggiungere la zona opera-tiva, indice della mancanza dicollegamenti diretti con lalinea del fronte, avevano perconseguenza la carenza di ap-provvigionamenti costanti diarmamenti, vestiari e viveri.

I Russi, attuarono di fatto, lastessa tattica con cui un secoloprima avevano decimato l’in-vincibile armata di Napo-leone.Il loro ripiegamento, fin quasialle porte di Mosca, allungò inmodo significativo le linee deirifornimenti dell’esercito in-vasore, il quale, illuso da unarepentina fine delle ostilità,non ritenne prioritario questoaspetto.Ancora una volta, il maggiorealleato dei difensori fu il “Ge-nerale Inverno”, l’implacabilefreddo di quelle latitudini.La strategia di guerra del-l’esercito nipponico, alleatodei Nazi-Fascisti, rivoltaesclusivamente verso unaespansione nel sud del Paci-fico, scongiurò, di fatto, per laRussia, l’apertura di un se-condo fronte a oriente.Fu dunque possibile pianifi-care il contrattacco con tuttequelle truppe che, in un

primo momento, vi eranostate destinate. Intanto l’eser-cito assediante, illuso che solocon il ritorno della bella sta-gione sarebbero ripresi gliscontri su larga scala, seppurtra mille difficoltà e priva-zioni, si preparava ad affron-tare il temibile inverno russo.Una della maggiori preoccu-pazioni dei militari era rassi-curare le proprie famigliedello stato delle cose, forseanche per una forma di autoconvincimento, mentre, neipaesi natii, le notizie che riu-scivano ad eludere la censuraraccontavano ben altro.Posta M: 29-11-42Cara MammaVengo a rende risposta alla vo-stra cara lettera dove con piaceresento che godete buona salutecosi posso dirvi che segue pure dime cara Mamma sento nella vo-stra lettera che mio fratello a pas-sato la visita e lo anno presoquesto mi dispiace ma ce poco dafarci e un debito che tutti bisognapagarlo Mamma in quanto midite se o bisogno di roba chechiedi che siete pronta a spedirema per ora quello che volevo hochiesto tutto solo quando mi scri-vete mettete dentro delle cartineper sigarette perche qua bisognafumare carta da lettera Mammasento che pensate molto che soffrimolto freddo ma in quanto aquello non pensate perche qui ab-

biamo una stuffa che forse a casanon lo mai vista riscalda lastanza come un forno in quantosento che non credete a quello chevi conto e quasi da non crederci epure e vero cercate di non pen-sare piu a certe cose altro nonresto a dirvi che salutate tutti ivicini e parenti ma i piu cari sa-luti e baci li riceverete voi tutti infamiglia da me vostro figlio Da-prato Rino e in piu augurandovile bone feste a tutti e bon capodanno e bon principio di nuovo visalutociaoL’inizio della controffensivarussa segnerà per sempre ildestino di molti nostri concit-tadini. Le battaglie e la ritiratadel gennaio 1943, con i nume-rosi dispersi, priveranno persempre molte famiglie dellapossibilità di piangere i propricari sulla loro tomba.Questa l’ultima lettera di Rinoalla madre, l’ultimo ricordodel figlio in vita.P: M: 9-12-42Cara MammaVengo con queste poche righe perfarvi sapere il mio bene stare disalute e cosi voglio sperare che siadi voi tutti in famiglia caraMamma vengo ancora con que-sto mio scritto in tanto per esseresempre incomunicazzioni con voie per dirvi che ancora il pacconon sie ancora visto spero che

prima di Natale lo possa averecosi potrò passare meglio le festefumando qualche sigaretta spe-riamo che non sia andato persoperche mi dispiacerebbe averefatto la spesa inutile Mamma in-quanto a me non ci pensate chesto molto bene forse meglio diquanto immaginate noi qua simangia e si dorme specie ora chefà una brutta stagione non fac-ciamo che poco lavoro se non cifosse il pensiero di casa stareimolto bene solo che penso a voiche sono certo che soffrite tantoperme pensando che faccia unabrutta vita mentre vengo a dirvila mia verità che non mi sono mairitrovato bene come ora Mammatermino di scrivere salutandotutti gli amici e parenti e inpiuvengo augurarvi le bone feste ebona fine e bon principio a tuttivoi in famiglia da me vostro figlioDaprato RinoI pochi sopravvissuti che fe-cero ritorno, alcuni dei qualidopo un lungo migrare apiedi, raccontarono la spe-ranza, il lato umano di ognisporca guerra, fatto di gene-rosità e eroismo, ma soprat-tutto del fondamentalesostegno ricevuto dalle popo-lazioni locali.Lo stravolgersi del quadrobellico, con la Germania cheda alleato diventava oppres-sore, costrinse i reduci, unavolta ripudiata la lotta ar-mata, a una vita da imboscati,nascosti in qualche legnaia ofienile, per sfuggire ai rastrel-lamenti e alle deportazioni.Il destino volle, che quellaguerra, che avevano in qual-che modo fuggito, li seguissenei loro paesi fagocitati dallaLinea Gotica.Terminato il conflitto mon-diale, ebbe inizio la dolorosaricerca di notizie dei dispersi,molti dei quali lo sono tut-t’oggi. Archivio storicoCristian Tognarelli

Pagina6 IlGiornalediCastelnuovodiGarfagnana Numero 56 - Novembre-Dicembre 2012

Tanti auguri a RosaL’amicizia è un valore e se coltivata e mantenuta negli anni, alla fine viene riconosciuta premiatae diffusa. Del resto lo sappiamo che è contagiosa e che è fonte di soddisfazioni.Nelle scorse setti-mana nella jara aCastelnuovo si ètenuta una singo-lare, ma apprez-zatacerimonia,che ha visto alcentro come pre-miata la signoraRosa.Gli amici, i pa-renti e il figliohanno voluto fe-steggiare il com-pleanno con untorta e tanto af-fetto.Ci sembra, inquesti tempi, unbellissimo gestoemozionante.Auguri Rosa.

MUSIC BARVia di Fondovalle di fronte alla KedrionLoc. Bolognana - Gallicano (LU)

Molte le domande del Comitato sanitàQuale Ospedale?

Vtyy¢VxÇàÜtÄxPiazzaUmberto a Castelnuovo di Garfagnana

Come annunciato dal presi-dente Tamagnini, il 20 Dicem-bre la Conferenza dei Sindaci,articolazione zonale, si riuniràa Castelnuovo; l’assembleadei sindaci della Valle del Ser-chio prenderà visione del-l’analisi svolta dalla notacommissione tecnica sui sitiproposti per il nuovo ospe-dale unico, e nello stesso po-meriggio sarà anche chiamataa votare definitivamente la lo-calizzazione più adatta per lanuova struttura. Al riguardo,il comitato Per la Sanità nellaValle del Serchio, come noto,non porta avanti nessuna pro-posta come la sua, né esprimein merito giudizi valutativi;non per questo rinuncia al suoruolo statutario che è quellodi difendere il diritto alla sa-lute dei cittadini della Valle, ein questa ottica presenta alleistituzioni le perplessità cheognuna delle proposte su-scita: qualunque sarà la deci-sione dei sindaci, chiede finda adesso e continuerà a chie-dere a scelta avvenuta di fu-gare con chiarezza ognidubbio relativo all’ipotesi vin-citrice.La sfida del comitato è, ancorauna volta, unire la Valle, sta-volta in una riflessione criticariguardo ai siti proposti: davarie settimane infatti sonostati invitati tutti gli aderentiad analizzare il materiale in-formativo presente sul sitowww.sanitavalledelserchio.it,ed a scrivere alla mail ufficialeevidenziando i punti critici diogni soluzione proposta; inmodo particolare, sono staticoinvolti e protagonisti i refe-renti da quei comuni che

hanno avanzato le candida-ture: va registrato però che lasezione barghigiana del comi-tato, a maggioranza, in sededi stesura definitiva ha decisodi non riconoscere il comuni-cato. Per garantire l’equità digiudizio, sono doverosa-mente stati presi in esame glistessi documenti per tutte learee proposte: solo per lazonamessa a disposizione dalcomune di Castiglione non èstato possibile reperire l’in-tera cartografia invece analiz-zata per le zone di PianoPieve e Mologno, in partico-lare è mancata per essa unostudio complessivo delle areeallagabili non solo dai corsid’acqua principali.Iniziamo con Piandicerreto-Monticello. Il punto centraleriguardo a questa proposta èquello della viabilità; la Fon-dovalle arriva effettivamentea ridosso della zona, ma dallastrada all’area propostamanca un reale allaccio viario:sufficiente potenziare i debolicollegamenti esistenti? Se ser-virà una nuova strada, costi-tuirà un grave ostacolo ildislivello di circa 50 metridalla strada all’area? Sarà unproblema la natura franosadella zona in cui andrà co-struita (Fonte: Piano d’As-setto Idrogeologico 2010)? Icosti saranno elevati? Esi-stono vincoli paesaggistici cheinteressino l’area?Passiamo alla zona di PianoPieve, considerando l’areanella sua interezza nel-l’unione delle due proposte diCastelnuovo e Pieve Fosciana.Dal Piano di Assetto Idrogeo-logico 2010, elaborato dal-

l’Autorità di Bacino, non ri-sultano esserci criticità sottogli aspetti idraulico e geomor-fologico; dal Regolamento Ur-banistico comunale diCastelnuovo, la zona propostanon rientra nelle aree allaga-bili. Vi è però la presenzadella Fondovalle fin dentrol’area interessata a dar luogo adue interrogativi di grande ri-lievo; l’asse viario assorbeun’enorme percentuale deltraffico da e verso la Garfa-gnana, e sullo stesso tracciatoinsiste la variante di Castel-nuovo su cui transita il trafficopesante proveniente dallazona industriale cittadina: esi-stono parametri riguardo al-l’inquinamento atmosferico inaree ospitanti strutture sanita-rie? Se sì, la situazione soddi-sfarà le richieste? Discorsoanalogo per l’inquinamentoacustico: la situazione rien-trerà in eventuali parametriprevisti? Gli ipotizzabili inter-venti di messa a normaavranno costi elevati? Il conte-sto fortemente urbanizzatosarà un elemento di difficoltà,nella doppia prospettiva delleattività sanitarie e della quoti-dianità dei residenti?Concludiamo con Mologno.Mantenendo come riferi-mento la Lodovica, mentrel’accessibilità non risulta par-ticolarmente problematica peri 35.000 cittadini residenti indirezione sud fino a Valdot-tavo, sembra penalizzante peri 25.000 residenti in direzionenord fino a Pieve San Lo-renzo, che dovranno percor-rere un tortuoso tratto dellaSR445 o raggiungere Galli-cano e transitare per il centrodel paese: che soluzione si in-tende adottare? La SR445 ri-sulta essere, in prossimitàdell’area, a costante elevatapericolosità geomorfologica(Fonte: nuovo RegolamentoUrbanistico Comune diBarga): sono già stati compiutiinterventi in grado di metterein sicurezza l’accesso viario, one sono previsti? Proprio ilnuovo Regolamento Urbani-stico, approvato a metà set-tembre dal comune di Barga,prescrive che, in riferimentoalle piene del Serchio a piùbassa probabilità, “i piani di

Numero 56 - Novembre-Dicembre 2012 IlGiornalediCastelnuovodiGarfagnana Pagina7

calpestio e gli accessi ai vaniinterrati della struttura ospe-daliera siano sopraelevati ri-spetto alle aree esterneinedificate”, in assenza di ul-teriori approfondimenti: il pa-rere favorevole fornitodall’Autorità di Bacino sgom-bra il campo anche da questacriticità? Sempre nello stessodocumento comunale, in rife-rimento alla carta delle areeallagabili, si legge che unapiccola parte dell’area desti-nata a Attrezzature Sanitarierisulta essere ad “elevata emolto elevata pericolositàidraulica”, così come la mas-sima parte delle porzioni de-stinate a verde pubblico: qualisoluzioni al riguardo? Perché,parzialmente o integralmente,tutte le porzioni in cui è divisafunzionalmente l’area eranodestinate, nel precedente Re-golamento Urbanistico comu-nale, a “pertinenze fluviali”?Nel documento si legge poiche una parte dell’area desti-nata ad Attrezzature Sanitariepresenta una media pericolo-sità geomorfologica, mentreuna minima porzione della

stessa area, costituita da unafrana quiescente, è caratteriz-zata da una pericolosità geo-morfologica elevata: sonorischi trascurabili, o si pensadi intervenire?Infine, una precisazione: nonsi è tenuto conto, in questo co-municato, della tematica rela-tiva alle distanze, ovvero alpericolo, per i cittadini resi-denti nei comuni più a nord opiù a sud della Valle del Ser-chio di subire gravi disagi re-lativamente alla lontananzadalla struttura ospedaliera,specie riferendosi a quel re-gime di emergenza che hasempre costituito l'interesseprincipale delle iniziative finqui prese. Per la Sanità nellaValle del Serchio si fa caricofin da adesso di rimanere alfianco di quei cittadini che ri-terranno necessarie ulterioririsposte anche in relazionealla tematica non trattata inquesto scritto.Comitato sanitàdella valle del Serchio

Il Giornale di CastelnuovoRedazione: via traversa Vecchiacchi, 17 55032 Castelnuovo Garfagnana

Direttore: Andrea GiannasiCaporedattrice Barbara Coli

In redazioneMarco Giannasi, Gabriele Coli, Matteo Ferranti, Fabrizio Ferrari, Emilio

Bertoncini, Cristian TognarelliFotografie

Antonella Bertolini, Gabriele Coli, STUDIO BIANCOCommerciale

Debora Mori, Marco GuazzelliDirezione e sede legale:via Terme di Traiano, 25 Civitavecchia ROMAGruppo editoriale Giannasi editore P.iva 09345201009

Stampa Etruria Arti Grafiche - Via della Vittoria Civitavecchia (Roma)

www.ilgiornaledicastelnuovo.it - [email protected] IL GIORNALE30,00 € per l’abbonamento ordinario annuale50,00 € per l’abbonamento sostenitore su conto corrente postale n. 11507530 intestato a Giannasi editoreIL GIORNALE SI TROVA A

Castelnuovo - Presso tutte le edicole e le librerie, Pieve Fosciana - Edicola di viaSan Giovanni, Barga - Edicola Poli (via Pascoli), Gallicano - Edicola (via Serchio),

Castiglione di Garfagnana (all’edicola bar Marcalli), Roggio (pressol’edicola/bar), Fornaci - Edicola e libreria c/o Conad

La danza a MilanoEsibizione a livello internazionale, domenica 25 novembre,alla rassegna “Milano Danza 2012” a Rho, nel capoluogo lom-bardo, per la Scuola del “Centro studio danza” di Castel-nuovo, diretta dalla coreografa ed insegnante Ilaria Pilo. Dopo aver vinto le selezioni regionali a Livorno e quelle na-zionali a Chianciano Terme (Siena), le splendide ballerine gar-fagnine approdano al “santuario” della danza a Milanopresentando la coreografia “Da dentro”. Il gruppo artistico del Centro studio danza è composto dalleballerine Ilaria Bani, Sara Crincoli, Sonia Benelli, Silvia Deiana,Samanta Ferrazzano, Moyra Dinelli, Maria Grazia Suffredini,Benedetta Martinelli, Clara Cosimini, Veronica Giannotti,Eleonora Raffaelli. “Abbiamo lavorato intensamente– spiega Samanta Ferraz-zano- per questo appuntamento artistico che in qualche modoviene a coronare il nostro curriculum di ballerine dilettanti.Da parte di tutte le ragazze un ringraziamento alla nostra in-segnante e coreografa Ilaria Pilo che da anni ci guida con tantadedizione, grande professionalità e squisita amicizia”. Da sedici anni è in attività a Castelnuovo la scuola di danza diIlaria Pilo, diventata un punto di riferimento per le tante gio-vanissime che si avvicinano a questa pratica artistica. Una ini-ziativa culturale e sociale ormai radicata nel territorio e, loscorso anno, l’amministrazione comunale di Castelnuovoaveva voluto sottolinearne l’importanza, con la consegna daparte del sindaco Gaddo Gaddi di una targa di merito ad Ila-ria Pilo, fondatrice, insegnante e direttrice della scuola, con laseguente motivazione: “Per l’impegno profuso nella divulga-zione della disciplina e dell’arte della danza”.

Dino Magistrelli Biciclette per l’AfricaNell’ “Anno della Fede” inviamo tante biciclette ai catechisti delle Parrocchie della diocesi diByumba in Rwanda. E’ quanto sta realizzando la sezione di Castelnuovo del Centro per la Cooperazione missiona-ria della Diocesi di Lucca, sotto la guida di don Giovanni Berkmans. “La missione di evangelizzazione affidata a numerosi catechisti africani- spiegano al Centro-non è facile sia per carenza di mezzi di trasporto pubblici locali, sia per le distanze che sono co-stretti percorrere per raggiungere i punti d’incontro. La loro opera è indubbiamente importante in quanto, oltre alla diffusione del Vangelo, provve-dono all’insegnamento scolastico di tanti ragazzini. Quindi il fornire loro una bicicletta per poter coprire quelle lunghe distanze si rivela un grandeaiuto anche per tante altre necessità, compreso il trasporto di una persone ammalate. Vogliamo pensare che questo possa migliorare anche il loro modo di vivere convinti di dare so-stegno ad un’opera veramente missionaria”.Ad oggi, con una serie di iniziative del Gruppo di Castelnuovo, con la partecipazione di molti,con alcune donazioni in memoria, sono state consegnate circa 90 biciclette. “A Byumba - aggiungono i volontari - abbiamo la nostra referente suor Pascasie Mukabasi laquale coordina la missione dei catechisti ed ha già provveduto all’acquisto ed alla distribuzionedelle biciclette (costo di ogni bicicletta € 50), inviandoci puntuale documentazione anche foto-grafica per farci vedere il sorriso di quelle persone”. Un piccolo gesto per aiutare comunità che come vedete hanno poco o nulla. Una semplice bici-cletta può aiutare intere famiglie.A Natale pensiamo anche a chi ha avuto meno di noi. d.m.

Vi presentiamo i programmidelle rappresentazioni teatralinei teatri di Barga e Castel-nuovo.Teatro dei Differenti diBargaSabato 15 dicembre alle 21,15“La cantatrice calva” di Eu-gène Ionesco, portato in scenadal Teatro Metastasio Stabiledella Toscana. Con FrancescoBorchi, Valentina Branci,Mauro Malinverno, Fabio Ma-scagni, Elisa Cecilia Langone,Sara Zanobbio. Regia di Mas-simo Castri. Martedì 15 gennaio alle 21,15“Occidente solitario” di Mar-tin McDonagh. Con ClaudioSantamaria, Filippo Nigro,Nicole Murgia, Massimo DeSantis. Regia di Juan DiegoPuerta Lopez. Giovedì 24 gennaio alle 21,15“Open day” di Walter Fon-tana. Regia di Ruggero Caracon Angela Finocchiaro e Mi-chele di Mauro. Mercoledì 6 febbraio alle 21,15“L’amore è un cane blu” di e

con Paolo Rossi. Musichecomposte ed eseguite dal vivoda Emanuele Dell'Aquila e IVirtuosi del Carso. Sabato 23 febbraio alle 21,15“Scene da un matrimonio” diIngmar Bergman. Regia Ales-sandro D'Alatri con DanielePecci e Federica Di Martino.Si chiude sabato 16 marzo alle21,15 con “Tetè-a-tetè” con lavoce di Veronica Pivetti eAlessandro Nidi al pianoforte.Testi di Giovanna Gra.,Teatro Alfieri di Castelnuovodi GarfagnanaSabato 19 gennaio alle 21,15“2112 fra cento anni” di e con

Presentiamo gli eventi ai Differenti di Barga e all’Alfieri di CastelnuovoStagione teatrale di grande livello

Successo per la manifestazione che si tiene ogni anno a Lucca al Real CollegioLa Garfagnana regina del DescoPagina 8 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Numero 56 - Novembre-Dicembre 2012

Giobbe Covatta. Venerdì 15 febbraio alle 21,15“L’inferno non esiste?” di Su-sanna Tamaro, con Laura Lat-tuada. Regia di MatteoTarasco. Sabato 2 marzo alle 21,15 “Beniamino” con Paolo Fer-rari. Regia di Giancarlo Sepe. Sabato 13 aprile ore 21,15Corrado Tedeschi sarà impe-gnato in “Non dovevamo par-lare d’amore?” di MarcoRampoldi. La stagione di Castelnuovo diGarfagnana si chiude venerdì3 maggio alle 21,15 con il“Paolo Ruffini Show”.

Arriva il Winter Festival BargaIn un momento storico durante il quale le amministrazioni riducono e tagliano l’offerta cultu-rale a causa della crisi, il Comune di Barga raddoppia presentando il “Tra le righe winter Festi-val Barga”.Il festival letterario estivo che ha già portato a Barga autori come Priore, Guzzanti, Englaro, Ca-porale dunque veste i panni invernali e presenta Marco Malvaldi, Marcello Simoni, Marco Vichi,Vincenzo Pardini e Mario Rocchi. Autori molto noti nel panorama letterario italiano.L’evento studiato da Andrea Giannasi, patrocinato dal Comune di Barga con la collaborazionedella Biblioteca "Fratelli Rosselli", include anche la Giornata della Memoria e la giornata del Ri-cordo, con incontri con gli studenti al fine di mantenere, conservare e tutelare la memoria.Tutti gli eventi saranno introdotti da Giovanna Stefani, assessore alla cultura del Comune e daMaria Luisa Livi, bibliotecaria.Il "Tra le righe winter Festival Barga” è nato grazie anche alla collaborazione con le case editriciNewton Compton, Fandango, Guanda, Prospettiva e Sellerio. Fondamentale il supporto della li-breria Ubik di Lucca e della libreria Poli di Barga, che hanno in Gina Truglio e Maurizio Poli dueappassionati lettori e promotori culturali.In programma:15 dicembre Marco Malvaldi (Sellerio). In collaborazione con la libreria Ubik di Lucca. PalazzoPancrazi ore 15,30.Giornata della memoria con Mirella Stanzione (superstite di Ravensbruck) 18 gennaio all'aulamagna delle scuole alle ore 11.Giornata del ricordo con Armando Spinelli e Bruno Giannoni 8 febbraio all'aula magna dellescuole alle ore 11.16 marzo Marcello Simoni (Newton Compton) Palazzo Pancrazi ore 16.23 marzo Vincenzo Pardini (Fandango) Palazzo Pancrazi ore 16.13 aprile Marco Vichi (Guanda) Palazzo Pancrazi ore 1620 aprile Mario Rocchi (Prospettiva) Palazzo Pancrazi ore 16.Il Tra le righe winter Festival Barga è inserito nel programma dei Festival letterari che vede lapresenza di eventi in Toscana, Lazio, Puglia e Calabria.http://www.prospektiva.it/winter-barga13.htm

Centro antiviolenzaNell’ultimo numero del Giornale avevamo parlato di femmi-nicicio. Ovvero di quella “pratica” che ogni giorno porta incronaca, in prima pagina, la notizia dell’uccisione di unadonna. Ma non solo. Purtroppo al riparo delle mura domesti-che quotidianamente da secoli molte donne subiscono vio-lenze grandi e piccole, tormenti e torture, che non hanno maifine. Schiave di padri-padroni e poi di mariti-padroni e poi difigli o compagni sempre padroni in cerca di possesso.Avevamo parlato di rieducare gli uomini e siamo bel lieti didarvi questa notizia. Ebbene il 7 dicembre si è svolta a Gallicano una fiaccolata inmemoria di Vanessa. Un gesto non solo per ricordarla maanche per non dimenticare le centinaia di donne che ogni annosono vittime di violenza nel nostro Paese. Nella valle del Ser-chio le Istituzioni e molte donne hanno voluto reagire alla tra-gedia dando vita ad un progetto che ha coinvolto le scuole conl’obiettivo di sensibilizzare i più giovani su tale terribile feno-meno; a questo ha fatto seguito l’apertura di un centro anti-violenza proprio a Gallicano alla presenza del sindaco Adami,dell’on. Mariani. ”Dopo il primo anno di lavoro molte iniziative sono in can-tiere: dagli incontri dedicati agli studenti, che riprenderannopresto, alle necessarie occasioni di sensibilizzazione nei co-muni. Rivolgersi alle nuove generazioni, avvicinare le donnein difficoltà – ha affermato la parlamentare - sono obiettivi fon-damentali a cui continuerò ad offrire il mio più convinto so-stegno.

PremiUna bella soddisfazione peril poeta e scrittore Gian Ga-briele Benedetti che ha otte-nuto il terzo premio assolutonell’ottavo concorso “RenatoFucini”, a Vinci (Firenze)nella sezione narrativa atema “Un momento partico-lare”. Nello stesso concorsoè risultato finalista nella se-zione poesia inedita, con lapoesia “E lo sguardo a cer-care”. I due lavori sono statipubblicati su un’antologiarealizzata nell’occasione. Lapremiazione è avvenutanella villa “Dianella Fucini”di Vinci, dove è sepolto ilpoeta e novelliere toscanoRenato Fucini. Infine se-condo premio assoluto alla Vedizione del premio lettera-rio “Marino Matteoni” diPontetetto di Lucca.

Anche quest’anno grande suc-cesso per il Desco, l’eventoche si tiene al Real Collegio diLucca e che accoglie i mag-giori e migliori produttoridella provincia di Lucca.Sono giunti turisti da tutta Ita-lia per incontrare i sapori dellanostra tavola.L’evento è stato animato da 41espositori tra le migliori im-prese produttrici di prodottitipici del territorio. Tra questedue realtà della Garfagnanal’azienda Coletti e il caseificioBertagni.Coletti ha colto nel segno por-tando a Lucca tutti i saporidella valle, ma a farla da pa-droni è stata la polenta ottofile servita con formaggi efunghi. Il tutto condito da vinilocali.Lo stand - felice anche la posi-zione vicina all’ingresso - èstato il più visitato e tra lardo,salsicce, focaccia di farinagialla, noci, castagne, sono

stati serviti i prodotti dallostaff coordinato dalla signoraColetti. Insomma da Roggio un’eccel-lenza che porta in alto il nomedella nostra terra.Altro stand molto frequentatoquello del caseificio Bertagni

dove Marco Guazzelli ha fattoassaggiare il famoso Tuadapecorino a pasta dura, stagio-nato con camicia per un pe-riodo superiore ai 5 mesi sutavola di faggio. Gusto piccante al palato, conil latte proveniente solo da pa-

stori selezionati e scelti (i Ber-tagni provengono da Soraggionell'Appennino Tosco-Emi-liano e sono stati pastori dun-que conoscono le tradizioni ele qualità). A promuovere l’evento dodicisoggetti. Tra questi la Cameradi Commercio, il Real Colle-gio, la Provincia di Lucca,ilComune di Lucca, la Fonda-zione Cassa di Risparmio diLucca, la Fondazione Bancadel Monte di Lucca, la Con-fcommercio, la Confesercenti,AIS – TOSCANA, Slow FoodLucca Compitese gli Orti Luc-chesi, la Strada dell’olio e delvino e infine Lucca Promos.Appuntamento al prossimoanno augurandoci che nelfrattempo noi del Giornale diCastelnuovo stiamo pensandoad un Desco particolare chepossa essere oggetto e sog-getto di pregio in Garfagnana.Barbara Coli

Fai centroLa tua pubblicità sul Giornale di Castelnuovo

[email protected]