GALLANTI, F (2007) Rapporto Sui Modelli Di Mappatura Della Dotazione Di Competenze e Assets...

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GALLANTI, F (2007) Rapporto Sui Modelli Di Mappatura Della Dotazione Di Competenze e Assets Immateriali Del Territorio

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  • Rapporto sui modelli di mappatura della dotazione di competenze e assets immateriali del territorio

    Mappe per progetti.Cosa e come Biella dovrebbe sapere per definire proprie strategie di sviluppo.Alcune indicazioni sugli approcci metodologici per la descrizione e mappatura di un territorio.

    Il presente documento il risultato di una attivit di ricerca e compilazione di informazioni, svolta da Interaction Design Lab, il cui obbiettivo principale di costruire un palinsesto di indicazioni metodologiche relative al tema della mappatura. Si intendono fornire indicazioni e spunti riferiti alle ragioni per cui si considera utile listruzione di un processo di prospezione, analisi e conseguente rappresentazione del territorio di Biella ed il lavoro si propone di ordinare un regesto di esperienze di riferimento.Lipotesi generale di questo lavoro che le azioni future che i diversi soggetti istituzionali, tanto privati quanto pubblici, vogliano promuovere al fine di stimolare lo sviluppo economico e sociale dellarea biellese, debbano basarsi sulla realt esistente, identificando le numerose ed articolate potenzialit presenti sul territorio.

    Le operazioni successive di conoscenza possono essere riassunte in quattro fasi: raccolta e compilazione di informazione; analisi, lettura ed ordinamento dei dati; esplorazione e generazione di contenuti; rappresentazione finale. Il complesso di queste azioni, articolate sincronicamente (ossia contemporanee

  • tra loro) e diacronicamente (in successione) descritto allinterno di questo documento come mappatura, poich allude alle pratiche della geografia e della cartografia, dove al fine della generazione di una mappa, ossia di uninterpretazione leggibile di una realt territoriale, sono innescate molteplici azioni di conoscenza ed approfondimento delle letture su un luogo.

  • In buona sostanza, questo documento dice che per ottenere la massima efficienza dai processi di trasformazione impressi su di un territorio, necessario che questi siano inscritti allinterno delle dinamiche esistenti e che si appoggino sulle potenzialit presenti. Successivamente propone che la mappatura, che si vedr deve essere coerente con le linee generali gi selezionate per lo sviluppo del Biellese, sia lo strumento adeguato per organizzare linformazione e soprattutto per renderla leggibile al pubblico. Infine avanza ipotesi e proposte metodologiche per la gestione del processo di mappatura da svolgere.

  • Cosa e come dovrebbe Biella sapere per definire le proprie strategie di sviluppo.Alcune indicazioni sugli approcci metodologici alla descrizione territoriale ed alla mappatura.

    La comprensione e descrizione di un territorio sono azioni che permettono di coglierne gli elementi strutturali, secondo due aspetti principali: morfologici, ossia che attengono alla forma ed ai processi di trasformazione di questa o funzionali, riferiti quindi agli usi ed alle dinamiche sociali, politiche, economiche ed ambientali che in un dato territorio possono essere registrate.Le strategie immaginate per il futuro del territorio biellese, si riferiscono a questi due campi, agendo per dal secondo verso il primo. Si pu ipotizzare che lo sviluppo di nuove attivit economiche o il rafforzamento e la diversificazione di quelle attuali, imprimano successivamente sul territorio e sui manufatti che l vi insistono delle trasformazioni fisiche significative di scale molto diverse che possano rispondere al sorgere di nuove domande da parte degli utenti ed innescare diversi processi economici: lapertura di nuove arterie di circolazione, la rilocazione di attivit pesanti, il recupero di edifici dimessi, ma anche ristrutturazioni di piccola scala (il bar che si estende, la cascina che diventa agriturismo, i coltivi che mutano per adeguarsi a nuovi tipi di domanda, ecc...).

    Invertendo la prospettiva di questo processo, si deve per riconoscere che la realt attuale, politica, sociale ed economica che si considera fortemente condizionata dagli aspetti fisici esistenti. Per citare alcuni esempi, che potrebbero genericamente identificare numerose porzioni del territorio italiano non solo nel Biellese, si pu intuire che la localizzazione di certe attivit e le catene produttive che sono determinate da queste hanno a che vedere tanto con gli assi di circolazione e mobilit (considerando la posizione delle manifatture storiche, anche con laccesso alle fonti di energia idrica in quel caso) come con lesistenza di tradizioni produttive ed artigianali specifiche; la frammistione tra attivit agricole, industriali e terziarie fortemente collegata alle tipologie di paesaggi e di condizioni geologiche (orientamenti dei rilievi, composizione chimica dei suoli, idrologia sono solo alcuni degli aspetti che indirizzano i tipi di attivit fruttuosi e di conseguenza la dislocazione degli insediamenti); i diversi gradi di localismo o capacit di proiezione internazionale dimostrati da diversi soggetti economici sono anche conseguenti alla vicinanza a sistemi di connessione o alle difficolt di accesso. Esiste quindi una coincidenza inestricabile tra territorio, paesaggio e societ, che nel contesto fortemente locale come quello italiano assume una rilevanza peculiare.

    Considerando i modi con i quali le realt locali italiane sono studiate, analizzate e descritte, larchitetto ed urbanista Stefano Boeri (in questo caso riferendosi a Milano, ma il concetto estendibile a diverse situazioni specifiche) avanza il sospetto che la tendenza generale ad operare ordinamenti per grandi classi di fenomeni e per indicazioni aggregate (fasce di reddito, produttivit, demografia, occupazione, ecc) restituisca un quadro di informazioni di rilievo ma non riesca a cogliere le scale ed i ritmi pi immediati e puntuali di una specifica condizione locale1.

    1 Stefano Boeri, Caleidoscopio Milano in Multiplicity Lab, Milano cronache dellabitare, Bruno Mondadori, Milano 2007.

  • Le sequenze cronologiche che sono necessarie per articolare comparativamente i dati aggregati restituiscono limmagine di una lentezza delle trasformazioni, che invece, se osservata ad una scala pi prossima, dimostra essere composta da una fibrillazione molteplice ed accelerata (molecolare secondo Boeri) di trasformazioni puntuali.Le linee di indirizzo (cinque attualmente) identificate per Biella, si troveranno ad agire ad una scala analoga, ossia minuta e dispersa, sommando azioni puntuali, iscritte allinterno di quadri di riferimento pi ampi.Come gi anticipato, quindi utile che le attuazioni delle linee di indirizzo si appoggino su letture della realt, in questo caso quindi condotte allo stesso livello molecolare e puntuale, che identifichino elementi di forza e di qualit preesistenti, opportunit di sviluppo potenziale e debolezze o carenze.Come anticipato, le letture che possano essere utilmente condotte, determinano la generazione di processi di mappature, che integrano le indicazioni macroeconomiche e generali desunte dalle analisi svolte ad una scala ampia: tali mappature, perch condotte direttamente sul terreno, rendono visibile ed intelleggibile quello che le ricompilazioni di dati, i diagrammi, le statistiche, insomma tutti gli apparati descrittivi solitamente condotti negli studi territoriali, tratteggiano generalmente.

    Quattro sguardi

    Le mappature devono attenersi ad alcuni parametri di operazione, angoli dello sguardo dai quali entrare nel territorio per descriverlo.Mentre le visioni generali, sia di tipo statistico, che ordinano il materiale secondo categorie ampie, sia gli approfondimenti di tipo cartografico, legati al progressivo potenziamento delle tecniche di registrazione e di rilievo digitale in qualche modo determinano uno sfondo di comprensione generale di un territorio, la scelta di modi dellosservazione particolari permette di dispiegare una stratificazione di rappresentazioni, pi vicine alla realt. utile considerare inoltre che il raffronto e lincrocio tra molteplici mappe, la sovrapposizione quindi tra diversi ordini di rappresentazione permette di riconoscere rapporti di causa ed effetto tra fenomeni diversi, potenzialit latenti: in qualche modo di spiegare il modo di costituirsi e di funzionare di un territorio, riconoscendo rapporti e relazioni tra fenomeni eterogenei.

  • Il paradigma che ha accompagnato la geografia e la cartografia recenti e stato quello di un progressivo aumento della potenza della visione: GPS, satelliti, nuove tecniche di fotografia digitale permettono di vedere sempre pi dettagli di un luogo, unarea, una parte di citt o di paesaggio. La nitidezza estrema permessa dalle nuove tecniche, per, non garantisce che di questo territorio si capisca di pi. Ne rivela la complessit per allo stesso tempo leccesso di informazione annulla le possibilit di letture ed interpretazioni.A questa attitudine di tracotanza zenitale, ossia di arroganza che prevede che una sola immagine sinottica riassuma tutto un luogo, possono essere opposte tattiche di lettura pi puntuali, che entrino nei luoghi per osservarli in maniera ravvicinata e che producano una serie di documenti paralleli, che insieme costituiscano un ritratto pi prossimo al vero. Innanzitutto tutte le pratiche e metodologie portate successivamente ad esempio allinterno del presente documento, impongono una osservazione in terreno, diretta, ossia una successione di azioni e movimenti, che fisicamente portino i soggetti nei luoghi da descrivere. Su di questa prima, e talvolta estesa, consuetudine diretta dei luoghi si appoggiano poi successivamente le fasi della descrizione, dellanalisi e della rappresentazione, dove spesso il progressivo affinamento e la messa a punto dei risultati finali, sono conseguenti ad un continuo confronto (ossia un ritorno frequente sui luoghi) con la realt concreta del territorio. Ma senza tale intimit diretta di chi guarda, che si converte quindi in qualche modo nel depositario di un articolato complesso di conoscenze locali, le operazioni di mappatura perdono la capacit di proiettare ad un pubblico vasto Nel saggio Atlanti eclettici del 1997, Stefano Boeri delinea quattro modi dello sguardo, che informano nuove pratiche di esplorazione e descrizione, alternative alle prassi convenzionali.Questi modi suppliscono alla difficolt delle letture estese e lontane, impossibilitate a fornire strumenti utili di visioni dei luoghi2.

    2 Stefano Boeri, Eclectic Atlases in documenta magazine, Kassel 1997.

  • La prima attitudine quella di uno sguardo obliquo, ossia prodotto da autori che entrino direttamente nei luoghi descritti, e che sviluppino quindi una intimit, quasi una complicit affettiva, con gli oggetti sottoposti alla loro descrizione. Questo sguardo obliquo, che quindi non domina un territorio dalla distanza siderale di un satellite, permette inoltre di dar conto della stratificazione di manufatti e sulla compresenza di ordini spaziali differenti che coesistono negli stessi luoghi (il boschetto di gelsi di fianco alla roggia, con il supermercato prefabbricato ed il parcheggio, a poca distanza dalla chiesetta seicentesca). Questa presenza dellautore (un geografo, un fotografo, uno scrittore, un team di ricercatori) garantisce inoltre che i soggetti entrino in dialogo con chi li osserva, costruendo quindi immagini concordate (il lavoro di autori come Patrick Faigenbaum o Marc Pataut, che sar descritto in seguito, aderisce a questo parametro): i ritratti sono il frutto di una negoziazione e non sottratti, come nellantropologia tradizionale, agli oggetti analizzati.

  • La seconda attitudine consiste nellinclusione dellelemento temporale, ossia nella generazione di rappresentazioni che siano in grado di dar conto della dinamica di trasformazione e di uso, legata al trascorrere del tempo.La gamma di materiali prodotti come conseguenza di una tale attenzione vasta.Pu determinare carte e mappe dove siano stratificate e quindi identificabili contemporaneamente le successive alterazioni occorse in un territorio, rendendo evidente le tendenze di sviluppo o di depressione di alcune aree.Pu costituire serie storiche comparative, in modo da accentuare le modificazioni occorse.Ed infine pu generare strumenti dinamici in grado di mantenere un aggiornamento costante degli usi di un luogo, documentando in tempo reale il fatto che allinterno di unit di tempo ridotte (giorni, settimane, mesi) le geografie dei movimenti e degli usi riconfigurano incessantemente i territori.La terza maniera di descrizione, considera la possibilit di concentrarsi su elementi ridotti, campioni, come nel caso dei vetrini di laboratorio: porzioni ridotte di aree pi vaste possono fornire indicazioni significative di carattere generale, concentrando in esse qualit ed aspetti che sono ampliabili. Questi campioni operano simbolicamente come riassunti fisici di elementi componessi. La delimitazione dei confini dei campioni diventa determinante per ottenere linclusione di tutti quegli elementi che si possano considerare come rappresentativi.La riduzione in scala degli oggetti da descrivere permette di affinare ed approfondire la acutezza degli sguardi, penetrando pi a fondo nelloperazione di discernimento e comprensione dei complessi meccanismi che sottendono al cambio ed alla trasformazione della citt e del paesaggio contemporanei.La quarta maniera presuppone che non sia possibile attualmente considerare e rappresentare una porzione geografica come una entit estensiva, che copre quindi uno spazio orizzontale, ma che i modi di vita attuali, ritagliano la percezione dei luoghi, seguendo le molteplici traiettorie di chi li attraversa. Quindi una rappresentazione veritiera di una parte dItalia pu essere composta tramite la sommatoria delle traiettorie che si sommano allinterno di quel luogo: il viaggio quotidiano del pendolare, i percorsi dei camion legati alla distribuzione di merci, il movimento per gli acquisti ed il tempo libero: negli occhi dei cittadini un luogo, una citt, la periferia o la campagna, sono in realt una successione di spazi e di attivit connessi da linee di movimento, dove permanentemente gli utenti sentono di entrare ed uscire da ambiti differenti. Questa sintesi composta quindi da traiettorie molteplici, frequentemente tangenti e che si incrociano in punti altamente connotati (lautogrill come simbolo della democrazia italiana, o meglio della compresenza di classi sociali diverse allinterno di uno spazio condiviso, stata utilizzata recentemente da Frank Bruni, giornalista del New York Times), che compone la quotidianit della vita di milioni di cittadini italiani pu essere rappresentata e tradotta in materiali e documenti che ne permettano una pi profonda comprensione.Le indicazioni di metodo successive si attengono a questi quattro parametri generali.Ma prima conviene soffermarsi brevemente su cosa siano una mappa ed una mappatura.

    Cos una mappa, come si fa ed a cosa serve.

    Una mappa una rappresentazione semplificata dello spazio che evidenzia relazioni tra componenti (oggetti, regioni) di quello spazio. Una mappa comunemente una rappresentazione bidimensionale, geometricamente accurata, di uno spazio tridimensionale, come ad esempio una carta geografica. Pi in generale, le mappe possono essere usate per rappresentare qualsiasi propriet locale del mondo o parte di esso, o qualsiasi altro spazio. Wikipedia

  • Questa definizione, che riprende il contenuto di svariate altre attualmente in circolazione, stabilisce un nesso tra un oggetto concreto (lo spazio in questo caso) e la sua rappresentazione. Laggettivo semplificata cruciale per definire alcune qualit specifiche della mappa.La prima che una mappa opera una riduzione quantitativa e qualitativa degli oggetti da rappresentare. Quantitativa perch ne sceglie solo alcuni (spesso quelli che per scala sorpassano una soglia fissata) e perch ne elide altri e qualitativa perch utilizza codici della rappresentazione che semplificano ogni oggetto ad alcuni tratti caratteristici (in una mappa un bosco rappresentato con un colore, non tutti gli alberi sono dipinti). In questo senso selettiva, ossia elimina dal campo della visione gli elementi inutili.La tradizione cartografica si sviluppa e potenzia in ambito militare, nellepoca barocca e settecentesca, per supplire documenti utili al movimento di truppe in guerra.Coincide con due necessit, intrecciate: da un lato la conoscenza degli elementi fisici utili alle attivit belliche, sia di difesa che di offesa, allinterno del processo di affermazione degli stati-nazione europei. Dallaltro lespansione della cartografia permette la delimitazione dei territori delle colonie, progressivamente acquisite dagli stati europei.La simbologia attualmente in uso e lenfasi su alcuni elementi (rilievi - come rappresentare la topografia? - corsi dacqua, manufatti costruiti) sono coerenti con questioni di logistica militare 8(spostamenti, mantenimento delle posizioni, sfondamenti, approvvigionamento dalle retrovie, ecc), di balistica: dellarte della guerra. Inoltre il territorio rappresentato attraverso una semplificazione di elementi, utili a tali fini (non minore tra gli altri la necessit di ridurre di scala linformazione): le carte sono strumenti dove il superfluo che potrebbe intralciare la semplicit di lettura dev essere risotto al minimo i9ndispensabile.

    Una mappa quindi selettiva.

  • Dovendo operare una depurazione di tutti gli elementi da rappresentare (a meno che non si cada nel noto paradosso di Jorge Luis Borges della mappa dellimperatore in scala 1:1 che ricopre un intero regno) una mappa rappresenta gli interessi e le necessit di chi la produce, ossia degli autori.

    Una mappa quindi soggettiva.

  • Il che non significa che non sia vera e non si riferisca alla realt, ma di questa fornisce una interpretazione.Il concetto che diventa fondamentale (sviluppato ed approfondito dal geografo Giuseppe De Matteis) che la qualit, il valore e lutilit di una rappresentazione cartografica non sia assoluto, ma dipenda dal grado di pertinenza degli strumenti utilizzati per compiere con un obbiettivo posto a priori: ossia se la mappa realizzata per rappresentare la popolazione degli storioni in un bacino fluviale, sar la adeguatezza dei diversi strumenti di indagine adoperati a tale fine, e non il risultato finale (potrebbero non esistere storioni del tutto) a definire il valore del processo di ricerca e quindi della mappa stessa.In questo senso relativamente alla geografia ed alle rappresentazioni di un luogo molti autori parlano di occhiali, ossia del palinsesto di idee e preconcetti con i quali un territorio osservato, usando tale metafora per descrivere quindi limpalcatura intellettuale sulla quale si realizzano le mappe. Spesso si invoca di cambiare gli occhiali, ossia introdurre concetti a priori differenti al fine di produrre nuove mappe, che siano innovative perch sovvertono le convinzioni generiche della descrizione.

    Una mappa non una mappa.

    Diciamo che una mappa quindi una rappresentazione sintetica, selettiva, pertinente e soggettiva di un territorio. Diciamo che una mappa utile, ossia rispetto alla quale si possano convocare comunit di cittadini che possono ravvisare elementi di verit o che invece imprimano cambi e diverse precisazioni ai contenuti riscontrati, dovrebbe essere prodotta esplorando.Quello che non necessariamente deve avere sono le qualit fisiche che normalmente associamo ad una mappa: non detto che una mappa sia un foglio di carta, talvolta spiegazzato: pu essere un racconto, una serie di fotografie, un film. Ossia ci interessa la mappa come concetto e non necessariamente come manufatto. Lidea di una collezione di apporti molteplici, di diversi punti di vista coerente con ci che si intende per mappa: un atlante il concetto che pi si approssima al risultato finale utile.

  • MappaturaLa mappatura quindi (come gi inteso) lazione di creazione di una mappa. Come noto dalla lettura della storia della cartografia, le mappe sono state prodotte in contemporanea con la scoperta ed esplorazione di nuovi territori: la mappa serve a nominare e descrivere e quindi a possedere. Ma soprattutto la mappa serve ad orientare (sia per scoprire di pi, e quindi sapere dove e come andare, sia per muoversi rispetto ad un avversario). Sono strumenti preziosi dove fissato una conoscenza individuale, resa pubblica e condivisa, perch oltre agli autori, altri, possano godere di una serie di vantaggi (non a caso mappe del tesoro o mappe dove siano identificate risorse militari sono oggetti bramati ed inseguiti per secoli).Quindi si pu dire che le mappe sono prodotte per esplorare ma che debbano essere fatte esplorando.

    Funzionano inoltre per successivi affinamenti e precisazioni, seguendo progressivamente maggiori approfondimenti: le rappresentazioni del Nilo diventano sempre pi precise mano a mano che questo camminato, visitato ed attraversato.

  • Ossia, importante cogliere laspetto cruciale che una mappa si fa facendo (muovendosi) e non dopo, il che ci rimanda ai modi dello sguardo, immesso nei luoghi, menzionati precedentemente3.Allinterno del processo che stiamo considerando, le mappe (quindi latlante) non serviranno per orientarsi allinterno del territorio, ma per orientarne i processi di sviluppo.

    Descrivere progettare.

    3 Le mappe realizzate manualmente, con operazioni di triangolazione geometrica, allepoca dellespansione coloniale, per esempio nel Congo Belga si stanno rivelando strumenti assai pi affidabili e ricchi delle tecniche attuali, perch in grado di riassumere una gamma di informazioni precise e puntuali sugli assetti locali, derivanti da una intensa frequentazione. Le maggiori compagnie minerarie mondiali utilizzano le mappe conservate presso il Muse royal de lAfrique Centrale, a Bruxelles per definire investimenti e strategie di sviluppo nellex Congo. Istituzioni analoghe in Francia (Bureau de recherches gologiques et minires ad Orleans) ed Inghilterra (il British Geographic Service) stanno progressivamente rendendo accessibile il materiale cartografico (realizzato a partire dal XIX secolo) che si sta rivelando di uso assai pi affidabile rispetto ai prodotti recenti. BGS, per esempio, fattura circa 100 milioni di dollari annui riproducendo le mappe dellAfghanistan e dello Zambia.

    Presenza concreta e frequentazione intensiva di un territorio e la accuratezza della sua descrizione appaiono essere sempre di pi elementi inscindibili.

  • In ogni azione descrittiva anche implicita una possibilit di prefigurazione del cambiamento. Considerando lipotesi dellarchitetto Giancarlo De Carlo, si pu considerare che latto descrittivo sia anche un atto progettuale, perch nelloperazione di scelta degli elementi da osservare si inserisce linteresse per utilizzarli come base e riferimento per i cambiamenti possibili.

    SoggettiAmpliando il concetto espresso nellintroduzione a questo documento, si pu presumere che un nuovo soggetto istituzionale sia creato allo scopo di definire, coordinare e raccogliere un lavoro di mappatura e quindi di generazione di materiali che appoggino le strategie di sviluppo del Biellese, identificate nellottobre 2006 dal Comitato di Distretto. Questo soggetto istituzionale (ufficio?) dovrebbe avere quindi il compito di fornire una serie di letture innovatrici ed una gamma di visioni della realt da discutere con il pubblico (al fine di raggiungere una dimensione consensuale della descrizione, in qualche modo coerente con quanto accennato rispetto alle persone che decidono coscientemente quale debba essere la loro immagine catturata dalla fotografia) e da utilizzare nellindirizzo delle azioni previste.Tale soggetto avrebbe un ruolo ulteriore, ossia quello di raccogliere, sistematizzare, organizzare, catalogare ed analizzare la massa di informazioni e ricerche che attualmente prodotta da una molteplicit di soggetti istituzionali pubblici e privati, e che hanno generato una estesa conoscenza della situazione Biellese, rispetto alla quale i processi di mappatura dovrebbero inserirsi.

  • Cinque linee. 1000 mappeIl comitato di distretto di Biella ha identificato cinque linee di sviluppo, allinterno delle quali promuovere interventi e processi che possano quindi prefigurare gli scenari futuri del territorio. Lipotesi generale di questo processo di indirizzare e stimolare le attuali tendenze sociali ed economiche, ampliando sensibilmente la disponibilit ed offerta di attivit, prodotti e servizi, in modo da mantenere ed incrementare il diffuso stato di benessere, legato alle attivit manifatturiere tessili, presente nella provincia.Queste cinque linee di indirizzo sono riferite sia a famiglie di attivit, sia a condizioni fisiche e territoriali presenti, che potrebbero divenire il supporto per lo sviluppo ed espansione delle trasformazioni desiderate.Le linee identificate dal distretto sono le seguenti:

    Industria tra passato e futuro.Tecnologia e benessere.Industria creativit arteGiovani.Turismo devozionale.

    Per ognuno di questi temi identificati dal Comitato, si suggeriscono metodologie, attori e proposte che definiscano indicazioni per possibili mappature che inizino a comporre un quadro esteso di descrizione e rappresentazione del territorio.

    Industria tra passato e futuro.

    Il lavoro di ricerca riferito a questo tema deve delineare una comprensione del sistema generale di infrastrutture complesse ed elementi puntuali, dedicati allindustria, principalmente tessile, dellarea di Biella.Le diverse ricognizioni analizzeranno sia gli aspetti immateriali del lavoro, ricostituendo le reti di conoscenza, creativit, saperi tecnici e specialistici, connessi allattivit industriale sia gli aspetti fisici e concreti dei manufatti e delle aree destinate alla produzione. Si considerer quindi il capitale cognitivo e quello fisico.

    Azioni potenziali.

  • Mappe e diagrammi, risultanti dalle diverse esplorazioni e letture dei dati esistenti saranno utilizzati:identificazione di quantit e posizioni allinterno del territorio biellese di addetti, ordinati secondo gerarchie e specializzazioni;ricostruzione delle reti e dei flussi di trasmissione dellinformazione e della conoscenza (interni al territorio in esame ed in provenienza da e verso il Biellese);mappatura dei flussi locali ed internazionali dei materiali e delle lavorazioni;

    identificazione ed ordinamento degli elementi fisici e dei manufatti connessi alla produzione industriale (le rappresentazioni potranno identificare i manufatti differentemente a seconda dei parametri adottati uso, scala, localizzazione, stato di conservazione ed obsolescenza, vincoli normativi ecc);ricostruzione delle catene produttive dispiegate sul territorio;mappatura delle infrastrutture energetiche, di movimento di informazione e dati e di mobilit;analisi comparativa delle successioni cronologiche dello sviluppo industriale ed economico

    La sommatoria complessiva delle azioni descrittive permette di identificare un palinsesto, che si pu convertire nello scheletro sul quale impostare il lancio delle diverse strategie di sviluppo (larea XY, dismessa, prossima alla connessione autostradale con Milano pu diventare sede di una accademia di eccellenza legata al settore tessile che si avvalga della collaborazione con i professionisti dellazienda XZ, ecc).Il lavoro di registro e catalogazione deve essere complimentato con aspetti di narrazione e testimonianza che restituiscano la voce della storia dellindustria tessile a Biella, permettendo un affinamento delle rappresentazioni pi astratte.

    Alcuni riferimenti possibili di esperienze condotte su temi analoghi sono:1 Geografia narrative, condotta attraverso la selezione di specifici punti di vista. Riferimento, Pietro Lembi, Il fiume sommerso.2 Catalogazione di manufatti fisici attraverso luso di parametri comparativi. Riferimento: Atelier Bow Wow, Made in Tokyo.3 Sistemi di lavoro e sistemi di produzione, rappresentazione dei fattori umani connessi con la produzione industriale passata ed attuale. Ricerca fotografica sui luoghi del lavoro, Olivier Menanteau.

    Tecnologia e benessere

  • Il concetto di benessere ampio. La mappatura dovrebbe svolgere principalmente un lavoro di precisazione concettuale del significato del termine, tentando successivamente di identificare famiglie di oggetti e/o servizi esistenti sul territorio o che si possano potenzialmente sviluppare successivamente. La definizione del concetto di benessere, da identificare allinterno della societ locale e relativamente ad ambiti esterni (nazionali o internazionali) utile a cogliere le potenziali nicchie di interesse collettivo rispetto alle quali immaginare progetti successivi ( evidente che se benessere significa sopprattutto natura e turismo le azioni da intraprendere sono differenti se significa salute e cura del corpo).Le categorie di ordinamento possibili afferiscono a due aspetti complementari: il primo riferito alle tecnologie applicate alla produzione di beni e servizi dedicati al benessere (che non implicito che siano da consumare ed utilizzare in sito)ed il secondo connesso con una geografia di luoghi e di situazioni specifiche nel Biellese, che possono essere associati alle nozioni di comfort e di benessere.

    Azioni potenziali1 Cos il benessere? Sondaggio ed inchiesta sul concetto di benessere, da condurre attraverso differenti strumenti statistici e sociologici (con particolare attenzione relativamente a focus group ed interviste a soggetti chiave).2 Produzione di benessere. Identificazione e catalogazione delle attivit produttive e di servizi legate al benessere presenti nellarea biellese (i parametri possono derivare dalla ricerca sul concetto e sulla percezione menzionata nel paragrafo precedente).3 Luoghi. Mappatura di luoghi associati ai diversi concetti di benessere emersi nellinchiesta. Riferimento: ricerca sugli immaginari urbani, ossia sulla proiezione di percezioni e fantasie collettive dello spazio urbano condotta dal sociologo colombiano Armando Silva, Imaginarios Urbanos.

  • Industria Creativit Arte

    Il tema della creativit si riferisce, implicitamente, allinserimento di Biella e dei suoi sistemi produttivi allinterno di sistemi internazionali articolati di circolazione di idee e sviluppo di pratiche innovative.La gamma delle attivit creative amplia, includendo aspetti di innovazione tecnologica e del prodotto ed aspetti di inserimento di valore aggregato di tipo estetico e culturale (sistema della moda). Inoltre gli apporti di tipo culturale, legati alle arti visive, alla letteratura, alla musica ed al cinema, influiscono sulla percezione e conseguentemente sulla espressione creativaLa ricerca dovrebbe necessariamente ampliare e ridurre il campo della visione dalle condizioni puntuali verso ambiti pi estesi e viceversa, in modo da cogliere i diversi punti di intersezione potenziale.Azioni potenziali e riferimenti1 Cartografie stratificate. Diversi parametri interpretativi sono incrociati per rivelare le influenze reciproche tra pratiche ed attivit parallele. Riferimento: mappature tematiche della rivista MARK; traduzione in diagrammi di dai numerici, studio MVRDV.

    2 Cartografie specialistiche. Parametri estremamente definiti, riferiti allinnovazione ed alla creativit (brevetti, localizzazione di soggetti portatori di titoli accademici di riferimento, premi allinnovazione, ecc) permettono di cogliere la disposizione sul territorio di attivit di tipo ad elevato valore aggregato. Riferimento: mappe tematiche elaborate dal gruppo di ricerca francese Bureau dEtudes.

  • 3 Arte e cultura. Registro e catalogazione delle attivit culturali ed artistiche promosse sul territorio del Biellese. I dati e le indicazioni generali possono essere scremati ed ordinati in base a letture differenziate: per temi (poesia, musica classica, pittura, scultura); per tipologia di istituzione (pubblica, privata, fondazione, associazione); per scala; per temporalit (permanente, festival, occasionale); per attributi particolari (tipo di sponsor, presenza sulla stampa locale ed estera).La raccolta ed edizione di testimonianze narrative riferite alle attivit culturali ed artistiche ed alla loro ricaduta rispetto al mondo della creativit e della produzione complimenterebbe la visione sinottica delle mappe.

    Giovani

    Stimolare la creativit giovanile e linserimento di autori anagraficamente e mentalmente freschi, formatisi nel Biellese ma anche di provenienze eterogenee italiane ed estere un obiettivo che pu essere raggiunto considerando due fattori.Il primo riferito allesistenza ed alle forme particolari di culture giovanili nellarea del Biellese. La traduzione di stili di vita, immaginari estetici ed esistenziali propri delle diverse trib giovanili si progressivamente affermata come uno strumento di mercato e di rinnovamento produttivo.Il secondo aspetto considera le potenziali espansioni di mercato verso lestero, che possono essere supportate grazie allintegrazione delle diverse pratiche culturali allinterno del territorio (politiche produttive puntuali possono essere sviluppate, tramite il ricorso a stagisti/praticanti stranieri, che allinterno dellazienda possono contribuire alla comprensione di necessit e desideri precisi).Le aree delleducazione e del tempo libero e le ibridazioni tra queste sono gli snodi cruciali da intervenire.

    Azioni potenziali1 Cosa studiare, dove studiare, dove andare a studiare. Definizione della geografia dinamica delle popolazioni studentesche nel Biellese, considerando i flussi in entrata ed in uscita, i successivi passaggi pedagogici, i vincoli con il mercato lavorativo.2 Teen. Documentazione delle diverse pratiche giovanili, sviluppate allinterno di comunit tematiche e sottoculture giovanili (skaters, graffitari, boy-scouts, etc..). Narrazione documentaristica. Riferimento: le comunit di otaku giapponesi filmate ed intervistate da Francesco Mori nel film Hikikomori.

  • 3 Stranieri. Analisi degli apporti potenziali di tipo culturale degli immigrati stranieri di seconda generazione, in relazione ai temi della formazione e del mercato lavorativo.

    Turismo devozionale

    La caratteristica principale, ereditata dalla tradizione, del turismo devozionale di svilupparsi seguenti traiettorie, che riprendono I pellegrinaggi lineari. Alla successione ritmata dai luoghi di culto si associa una gamma di luoghi complementari (hotel, foresterie, luoghi di riunione, punti di ristoro) che forniscono servizi accessori ma anche possibili deviazioni ed integrazioni, legate ad altri aspetti del territorio, di tipo culturale, patrimoniale o turistico. Come accennato nella parte introduttiva del documento, la percezione del territorio assimilabile ad una sequenza cinematografica, costituita dal montaggio di successivi spezzoni, che corrispondo ad esperienze ed a spazialit diverse, che si susseguono linearmente. Le strategie di sviluppo in questa area possono identificare i momenti adeguati dove inserire attivit ulteriori, che differenzino e rendano maggiormente complessa lofferta turistica.

  • Azioni potenziali

    1 Travelogue. Ricostruire narrativamente le traiettorie dei pellegrinaggi, in modo da sistematizzare la succesione di luoghi ed attivit di ogni itinerario. Riferimenti: Francesco Piccolo, LItalia spensierata, per quello che concerne laspetto letterario. Gianni Celati e Luigi Ghirri, Via Emilia o William Eggleston, Democratic Forest, in merito alla rappresentazione fotografica dellattraversamento di un territorio.

    Come?

    Il ruolo del lavoro di ricerca tematico su territorio biellese sia quello di fornire informazione e materiale con i quali indirizzare i processi di trasformazione ma anche di stabilire legami con la cittadinanza e lopinione pubblica.A tal fine utile immaginare che i materiali possiedano una forza visiva ed una semplicit di comprensione che permetta la loro manipolazione da parte di soggetti eterogenei e la massima diffusione possibile.Inoltre utile immaginare che il lavoro sia permanentemente in espansione, seguendo le trasformazioni in atto e che comunichi quindi il fatto che esista un laboratorio in permanente attivit. quindi possibile pensare ad una gamma di output finali.1 Pubblicazioni periodiche, che successivamente presentino gli avanzamenti dei lavori.2 Mostre e presentazioni pubbliche.3 Piattaforme digitali, dove sia possibile accogliere le reazioni e gli stimoli del pubblico e che diano conto delle attivit e degli eventi legati alle mappature. Riferimento: Ventura Broadcast.

    4 Cartografie dinamiche, dove i processi di trasformazione siano registrat ed appuntat in diretta. Riferimento: Faltwerksalon e MIT Senseable cities.

  • 5 Compendi generali, volumi che presentino la sommatoria dei contributi specifici. Riferimento: Mutations.

    Allegato le istituzioni nel biellese

    GIOVANIOrientagiovani - InformagiovaniForum Giovani Are@perCompagnia del BaulProgetto MusicaAssessorato alle politiche giovaniliProgetto Citt Giovane. Via ScagliaProgetto TaimutOsservatorio sulla condizione giovanile nel Biellese 999Parrocchie - Pastorale GiovanileScout BiellaUfficio scolastico provincialePiemonte ScuoleSistema piemonte. statistiche rilevazione scolasticaCitt studi - Programma ErasmusOstello - Ex carceriOpificio dellarteAssociazione culturale Obiettivo DomaniCentro Culturale Giovani - Palazzo FerreroStalker Teatro - Ex Lanificio PriaCittadellarte - Universit delle IdeeTECNOLOGIA E BENESSEREMuseo del territorio BielleseFondazione Art of ExcellenceUnione Industriale BielleseMomart - Museo della Cracking ArtEcomuseo del BielleseUnione Industriale BielleseCRABCNR-ISMACFondazione Art of ExcellenceCentri BenessereAgriturismi ( 2 strutture nel territorio)Parco La Bessa, Le Barragge e Parco BurcinaServizio offerto da Citt StudiAmbiente piemonte emozioniSlowfoodSport (atl)DocBi - Centro Studi BiellesiINDUSTRIA CREATIVITA ARTELa Fabbrica della Ruota

  • La strada della lanaIl Museo Laboratorio del MortigliengoProgetto Alta Valsessera e Arte RiccaIl Centro di Documentazione dellIndustria TessileIl Parco degli ArboItinerario etnografico Cerale - Bocchetto SesseraFondazione SellaFondazione La MarmoraTURISMO DEVOZIONALELa via della Fede:Santuario di OropaSantuario di GragliaLa passione di SordevoloOspizio-santuario di san Giovanni BattistaSantuario della Madonna della FontanaSantuario della Madonna delle Grazie di BanchettSantuario di N.S. della BrughieraSantuario di San BernardoSantuario del MazzuccoSantuario della NovarciaSantuario della Madonna di Sala BielleseSantuario della Madonnina delleNevi del CavalleroCorporazioni religiose - dati forniti dallArchivio di StatoEnti ecclesiasticiProcessione al Santuario di OropaCNR-ISMAC, Istituto per lo Studio delle MacromolecoleAssociazione Tessile e SaluteMaster in Tessile e Salute - Citt studi di BiellaAlta Formazione in Design della ModaAIL Biella Fondazione Clelio AngelinoCasa del Pellegrino del Santuario di OropaCasa Di Nazareth Loc. MorzanoIstituto San CassianoMonastero di BoseBorsa dei percorsi devozionali e culturaliINDUSTRIA TRA PASSATO E FUTUROLuoghi di possibile interventoFilatura Di TollegnoEx Agostinetti E FerruaEx Lanificio PriaEx Lanificio TrombettaCappellificio CervoEx Lanificio SellaLanificio CerrutiLanificio BarberaEx Filatura Bellia Poi GalfioneEx Lanificio GarbaccioEx Lanificio PiccoLanificio GarlandaEx Maglificio BelliaVillaggio RivettiPettinatura ItalianaLanificio Ermenegildo ZegnaEx Lanificio Lesna e Loro PianaEx Lanificio SpianatoLanificio Botto GiuseppeEx Lanificio Boggio, Valle e CartottoEx Filatura Fila e Ex Lanificio MaroneManifattura LaneLanificio TrabaldoFabbrica Della RuotaEx Mulino SustaMuseo Laboratorio Del MortigliengoLanificio Bozzalla

  • CreditsidlabAnna DellanoceFabrizio GallantiStefano MirtiClara ParonaIleana Pistoni