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Gaggiano TUTTO Supplemento mensile di “Ordine e Libertà” in distribuzione gratuita a Gaggiano e frazioni ANNO 4 - N. 12 - DICEMBRE 2013 - tel. 029464026; fax 0294967121; email [email protected] Dolci per ogni occasione con prodotti di nostra produzione Via Roma, 42 - Gaggiano (Mi) - Tel. 02.9085053 Via Dante, 5 - Trezzano s/N (Mi) - Tel. 02.48405920 e-mail: [email protected] Riflessioni e appuntamenti di Natale alle pagine 8 e 9 Viale Sforza, 66 Abbiategrasso Tel. 02 94964957 Fax 02 9464202 [email protected] Abbiategrasso Viale Sforza, 66 Abbiategrasso Tel. 02 94964957 Fax 02 9464202 [email protected] Abbiategrasso Via Dante, 125 - Abbiategrasso (Mi) Tel. 02.99763000 - 333.8775433 Devi vendere la tua auto??? Te l’acquistiamo in giornata!!! Pagamento immediato oppure portala in conto vendita gratuitamente!!! Piccoli gesti L’imminente Natale, dicono gli in- dicatori economici, si presenterà an- cora all’insegna dell’austerità. Negozi meno pieni, centri commerciali in crisi, famiglie con meno soldi in ta- sca. Tredicesime spese più per Imu e tasse varie che non per regali. Ce la passiamo generalmente meno bene, ma c’è chi decisamente se la passa molto peggio. Tra questi, i nostri concittadini ex-lavoratori della Safo- sa, che da mesi non vedono un sol- do e sperano nel rinnovo della cassa integrazione straordinaria. Durante un incontro sindacale che si è tenuto a inizio dicembre, gli ex lavoratori hanno fatto il punto della situazione con i rappresentanti sindacali. Tema della riunione: come mettere insie- me il pranzo con la cena. Dal sinda- cato è arrivata la proposta di attivare il Fondo Welfare Ambrosiano. Volu- to da Comune di Milano, Provincia, Camera di commercio e Cgil, Cisl e Uil di Milano, il fondo (in sigla FWA) è nato come forma di ammortizzato- re sociale. In pratica è possibile chiedere l’anticipo dell’integrazione salariale (la quota prevista dalla cas- sa integrazione) non ancora perce- pita dall’istituto di previdenza. Il fondo (gestito da un pool di ban- che, tra cui Banca Prossima, Intesa Sanpaolo e Banca Popolare di Mila- no), prevede di erogare fino a dieci milioni di credito per i lavoratori in cassa integrazione. La Safosa, che ha chiuso i batten- ti l’8 marzo scorso nonostante il set- tore della cosmesi sia meno in reces- sione di altri, ha gettato sul lastrico 250 dipendenti, oltre ad altre centi- naia di lavoratori dell’indotto. In atte- sa che venga rinnovata la cassa inte- grazione straordinaria, quella del Fondo Welfare Ambrosiano sembra essere l’unica prospettiva per poter godere di un sussidio per vivere. Non se la passano meglio i dipen- denti Satinox, azienda leader nel set- tore degli acciai, in crisi da mesi. An- che qui pesanti ristrutturazioni e li- cenziamenti, di fronte a difficoltà che sono più legate alla gestione fi- nanziaria dell’azienda che non a og- gettive difficoltà di mercato. Insomma, tra le tante luci di que- sto Natale, che ci auguriamo porti comunque pace e serenità, non ci dobbiamo dimenticare delle tante ombre (cioè delle sofferenze) che pesano sulla nostra comunità. Diffi- coltà alle quali non dobbiamo volta- re le spalle, ma che ci chiamano ad una presa di coscienza e a concreti (seppur piccoli) gesti di solidarietà. Giuseppe Caffulli S.S. 494 Vigevanese km 17+900 - ABBIATEGRASSO Tel. 02 9462732 - fax 02 9466257 E-mail: [email protected] - www.gorlautensili.it TUBI E RACCORDERIA OLEODINAMICA Esecuzione e riparazione immediata di tubi per tutti gli utilizzi a bassa, media, alta e altissima pressione

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Supplemento mensile di “Ordine e Libertà” in distribuzione gratuita a Gaggiano e frazioniANNO 4 - N. 12 - DICEMBRE 2013 - tel. 029464026; fax 0294967121; email [email protected]

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produzione

Via Roma, 42 - Gaggiano (Mi) - Tel. 02.9085053

Via Dante, 5 - Trezzano s/N (Mi) - Tel. 02.48405920e-mail: [email protected]

Riflessioni e appuntamenti di Natale alle pagine 8 e 9

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Piccoli gestiL’imminente Natale, dicono gli in-

dicatori economici, si presenterà an-cora all’insegna dell’austerità. Negozimeno pieni, centri commerciali incrisi, famiglie con meno soldi in ta-sca. Tredicesime spese più per Imu etasse varie che non per regali. Ce lapassiamo generalmente meno bene,ma c’è chi decisamente se la passamolto peggio. Tra questi, i nostriconcittadini ex-lavoratori della Safo-

sa, che da mesi non vedono un sol-do e sperano nel rinnovo della cassaintegrazione straordinaria. Duranteun incontro sindacale che si è tenutoa inizio dicembre, gli ex lavoratorihanno fatto il punto della situazionecon i rappresentanti sindacali. Temadella riunione: come mettere insie-me il pranzo con la cena. Dal sinda-cato è arrivata la proposta di attivareil Fondo Welfare Ambrosiano. Volu-to da Comune di Milano, Provincia,Camera di commercio e Cgil, Cisl eUil di Milano, il fondo (in sigla FWA)

è nato come forma di ammortizzato-re sociale. In pratica è possibilechiedere l’anticipo dell’integrazionesalariale (la quota prevista dalla cas-sa integrazione) non ancora perce-pita dall’istituto di previdenza. Ilfondo (gestito da un pool di ban-che, tra cui Banca Prossima, IntesaSanpaolo e Banca Popolare di Mila-no), prevede di erogare fino a diecimilioni di credito per i lavoratori incassa integrazione.

La Safosa, che ha chiuso i batten-ti l’8 marzo scorso nonostante il set-

tore della cosmesi sia meno in reces-sione di altri, ha gettato sul lastrico250 dipendenti, oltre ad altre centi-naia di lavoratori dell’indotto. In atte-sa che venga rinnovata la cassa inte-grazione straordinaria, quella delFondo Welfare Ambrosiano sembraessere l’unica prospettiva per potergodere di un sussidio per vivere.

Non se la passano meglio i dipen-denti Satinox, azienda leader nel set-tore degli acciai, in crisi da mesi. An-che qui pesanti ristrutturazioni e li-cenziamenti, di fronte a difficoltà

che sono più legate alla gestione fi-nanziaria dell’azienda che non a og-gettive difficoltà di mercato.

Insomma, tra le tante luci di que-sto Natale, che ci auguriamo porticomunque pace e serenità, non cidobbiamo dimenticare delle tanteombre (cioè delle sofferenze) chepesano sulla nostra comunità. Diffi-coltà alle quali non dobbiamo volta-re le spalle, ma che ci chiamano aduna presa di coscienza e a concreti(seppur piccoli) gesti di solidarietà.

Giuseppe Caffulli

S.S. 494 Vigevanese km 17+900 - ABBIATEGRASSOTel. 02 9462732 - fax 02 9466257

E-mail: [email protected] - www.gorlautensili.it

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media, alta e altissima pressione

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BACHECADICEMBRE 2013

2 TuttoGaggiano

Agenda di DICEMBRESABATO 14Santuario Sant’InvenzioOre 21 Concerto delCorpo Bandistico di Gaggianodiretto dal maestroMarco RomagnoniIngresso liberoDOMENICA 15Sede Gruppo AvisDalle 8 alle 11.30possibilità di effettuareuna donazione di sangue.DOMENICA 15Sede Contrada BonirolaDalle ore 15 gran tombolataper grandi e piccini; a seguirearrivo di Babbo Natale.VENERDI’ 20Scuola media stataleOre 11, recital nataliziodegli alunni della scuolaSABATO 21Auditorium comunaleOre 21, musical“Sister Act, uno, due e...”Compagnia teatrale Agadou,serata benefica organizzatadal Rotaract Binasco a favoredei bambini della Siria.Ingresso 15 euro.DOMENICA 22Refettorio suola primariaOre 12.30 Pranzo natalizio pertutti i gaggianesi dai65 anni in su, proposto al prezzo di 10 euro dallaamministrazione comunalein collaborazione con l’Avis.DOMENICA 22Cooperativa La NovellaOre 20.45 Grande tombolatabenefica a favore del Centro “IlMelograno” per il progetto“Dopo di noi, con noi”

Dov’era la Safosa, un’area dismessa. Non per “la crisi”Purtroppo a farne le spese sono gli ex lavoratori della grande fabbrica di cosmetici alla periferia di Gaggiano. Per molti di loro si è aperto il triste ca-pitolo della mobilità. Altri colleghi, sempre d’accordo coi sindacati, stanno sperando di ottenere un altro periodo di cassa in deroga. Intanto nel-l’area dove sorgono gli impianti non restano che “fantasmi”. Il più spaventoso, la cattiva gestione e gli sprechi che hanno portato alla chiusura.

LA FOTO DEL MESE

Lettere a TGInvia un fax al numero 0294967121 o scrivi a [email protected]

Buona Sanità, grazie a tutti

Grazie grazie grazie. Inizio così,perché tutti devono saperequanto grato sono a loro per tut-to quello che hanno fatto permio padre, per la professionalitàcon la quale sono stati in gradodi accudire a tutta la sofferenzache provava e che con una paro-la semplice e un gesto affettivosono riusciti a farlo sorridere finoalla fine, solo le ultime ore sonostate di agonia ma, intrepidi so-no intervenuti, e anche in quelmomento io che non credo anulla ho ringraziato Dio perchéha fatto in modo che esistanocerte persone. Si parla tanto dimalasanità, se la malasanità èquesta ben venga, perché tantepersone così vicine, così corret-te e professionali come loro,meritano elogi tutti i giorni. Il miopapà Giuseppe Togni ha semprerispettato gli infermieri, i mediciche lo hanno seguito, sarebbestato fiero di scrivere questoelogio di suo pugno, non ne haavuto il tempo. Fiero ne sono iodi farlo al posto suo. Quindi gra-zie San Carlo Borromeo, graziedottor Meregalli, grazie infer-mieri di oncologia, grazie volon-tari di Amo. E che dire dei sanitari della strut-

tura Hospice di Abbiategrasso?Fulmini: sono sempre intervenuticome fulmini. Grazie dottoressa Sara Baratto,grazie infermiera Claudia Parvu,grazie a tutta la vostra organiz-zazione, grazie perché state vi-cino a persone così sofferenti,ammalati e parenti, grazie ancheall’Oss Mauro. Grazie a tutti i cittadini di Gag-giano che ci sono stati vicini, gra-zie, un milione di grazie a tutti.

Marco Togni

Cabina di legno? No, è di ghisaL’errata corrige ci sta tutto. Nella didascalia delle "Foto del mese"

pubblicata a pagina 2 nell’edizione del nostro mensile “Tutto Gaggiano”di novembre (che riproponiamo qui sopra), avevamo scritto che la ca-bina telefonica proveniente da Londra e installata a San Vito, risalente al-la metà degli anni Trenta, è di legno. Correggiamo l'errore. La cabina, unodei residui esemplari del modello K6, progettato nel 1935 in occasionedel giubileo d'argento di Re Giorgio V (che sarebbe morto l'anno do-po), nonno dell'attuale Regina d'Inghilterra, è stata realizzata in ghisa. Dilegno è solo la porta, come di legno sono le cineserie prodotte a suaimitazione. Ma questa non è un'imitazione.

Ci scusiamo dell'errore con i lettori (e con la memoria di Sir Giles Gil-bert Scott, l'architetto che l'ha ideata). TG

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TERZA PAGINADICEMBRE 2013

3TuttoGaggiano

CRONACHE PADANENotizie semiserietra la Vigevanese e il WestNon toccate il barbagianni!Il nome scientifico è Tyto Alba. E la definizione di per sé ladice lunga sul colore del piumaggio, immacolato perlo-più. Un bell’esemplare di barbagianni, che in alcune areedel milanese è chiamato per la sua eleganza Beladona, è fi-nito impallinato nei pressi del nostro cimitero principale(quello di Gaggiano). Il rapace è ora ricoverato presso ilCentro Recupero Fauna Selvatica “La Fagiana” gestito dallaLipu a Magenta, nel Parco del Ticino. «Per fortuna – spiegaVeronica Burresi, responsabile del Centro – non vi sonofratture ossee. Di certo, chi ha sparato, non può averloconfuso con altro animale». I barbagianni si nutrono di ra-ne e insetti, oltre che di animali dannosi per l'uomo cometopi e pantegane. Arriva a divorarne anche tre al giorno. Unuccello prezioso, oltre che bellissimo. Ma cosa volete chene sappia lo scemo che gli ha sparato? Lui sì della speciepiù dannosa.

La Gazza d’Oro 2014Presenti una decina di rappresentanti, le associazioni gag-gianesi si sono ritrovate l’11 novembre scorso per far ripar-tire la macchina organizzativa della Gazza d’oro, il premioal «volontario dell’anno» attribuito nel maggio scorso aLuigi Battaglia. Le associazioni hanno confermato l’inten-zione di ripetere l’iniziativa nel 2014. Si è individuata la da-ta in cui tenere la Giornata del Volontariato, durante la qua-le consegnare la Gazza d’Oro 2014 (con tutta probabilitàdomenica 11 maggio). Il luogo in cui allestire i gazebo sa-rà preferibilmente il cortile del Municipio, ma la decisioneverrà presa nella prossima riunione, sentite le competentiautorità comunali. Verrà inoltre ripetuto il momento musi-cale all’interno della manifestazione in Auditorium, indivi-duando l’ospite o gli ospiti fra gli artisti locali vicini al mon-do del volontariato. La prossima riunione si terrà il 13 gen-naio prossimo, presso la sede dell’Associazione Daccò(cortile delle scuole elementari). Tra le novità a cui le asso-ciazioni stanno pensando per la prossima edizione, unmaggior coinvolgimento delle scuole e della cittadinanza,attraverso una sorta di «primarie» dei candidati.

Irresistibilmente FacebookPer qualcuno, anche tra i nostri politici locali, riveste un’at-trazione irresistibile. Sono in piazza San Pietro e postano suFacebook una foto del Papa, tanto per far sapere che sonolì. Seguono le primarie del Pd e sentono il desiderio di co-municare all’orbe terracqueo che ritengono Cuperlo unosfigato e Civati un comunistello radical chic vestito di ca-chemire. Fin qui siamo nel novero assolutamente legittimodelle opinioni personali, che uno può manifestare dovevuole (i bagni degli autogrill ne sono pieni). Quello che di-sturba un poco di più è leggere di cose che dovrebbero re-stare riservate semplicemente per pudore (e per decoroistituzionale). Nel merito: c’è una associazione gaggianeseche ha le chiavi della vecchia biblioteca comunale (quelladi Piazza d’Acquisto, venduta ma usata fino all’ottobrescorso), e ne dispone senza alcun problema, al punto cheil 13 dicembre ci ha convocato una festa di Natale. Ma il no-stro, che forse si rende conto dell’esagerazione, a questopunto interviene, sempre su Facebook: «Ciao, scusate. Maabbiamo rogitato il locale. Non è più nostro e non siete piùautorizzati ad entrare nel locale da parte del Comune (a cuibisognerebbe chiedere volta per volta). Vi invito a non usa-re più la vecchia biblioteca per gli incontri. In merito a quel-la nuova, vi ricordo che è tassativamente vietato portarci dabere e da mangiare». Peccato, qualcuno stava già pensan-do ad un veglione di fine anno.

Lettere criptiche ai giornaliE alla fine Elisabetta, studentessa di canto, non ce l’ha

fatta più. Ha preso carta e penna è ha scritto ad un giorna-le freepress locale. «Vorrei illustrare il mio pensiero sullamusica. A Gaggiano ci sono Veri cantanti, ossia coloro chenon esaltano la loro persona nonostante lavorino gomito agomito con artisti di grido. Sono in grado di mescolarecuore, anima e tecnica vocale. Questi sono esempi da se-guire, questi sono i modelli da far conoscere alla gente».L’invito è quello di lasciar perdere «imbonitori» e patacca-ri, perché per arrivare a certi risultati ci vuole sacrificio ecostanza. «A intenditor poche parole. Spero di essere sta-ta esauriente», conclude l’irritata Elisabetta. Sapere a chi siriferisce sarebbe stata come la ciliegina sulla torta.G i u -seppe Caffulli

2014 / Si volta pagina e si rinnova la tradizione

I Gagianinn, tanti voltidentro un calendarioA cura dell’associazione culturale “Rachinaldo”

E'pronta l'edizione 2014 del Ca-lendario che Il Rachinaldo, cir-

colo gaggianese per la ricerca sullastoria locale, produce col dichiaratointento di offrire una raccolta dei"volti e sorrisi della gente di Gaggia-no", come recita il sottotitolo fin dal-la prima edizione. Il titolo, "I Gagia-ninn", indica, in dialetto, un'apparte-nenza molto più profonda di quelladata dalla semplice iscrizione al-l'anagrafe comunale. Come a direche "gagianes", gaggianese, è chiabita a Gaggiano, mentre "gagianin"è chi vi ha radici di famiglia e identitàdi storia e costume.

Quando, sullo slancio dell'immi-nente Expo, l'Area Metropolitanaavrà allungato i suoi tentacoli fin so-pra il Ponte Vecchio, i "gagianinn" sa-ranno verosimilmente una specie invia di estinzione, braccati da pab efasfud, imbrigliati fra tuiit e feisbuch,dopo che si saranno visti sostituire ildialetto, lingua madre, non da quellanazionale che nessuno parla più co-me si deve, ma da parole vaganti ap-prossimativamente americane.

Ecco, quindi, che il Calendariodell'anno che viene, diventa memo-ria degli anni che se ne sono andati.

Le fotografie di ogni edizione de-vono, secondo la regola che si sonodati i promotori dell'impresa, radu-nare almeno cinque volti di personeidentificate ed essere state scattatealmeno trent'anni prima della pub-blicazione.

L'identificazione, appunto, risultauno dei momenti più difficili dellaproduzione, soprattutto quando sitratta di istantanee risalenti a parec-chi decenni fa. Qualche volto rimanesenza nome.

L'edizione 2014 presenta in co-pertina un gruppo di donne del cor-tile Malpensata, uno dei più antichi emeglio conservati fra quelli sullasponda destra del Naviglio. E' un'im-magine estiva: ragazze, giovani e an-ziane (queste ultime "cont el scos-sà", le prime con abitini sbracciati,tutte in zoccoli e ciabatte) stanno incircolo sulle seggiole impagliate gu-standosi un ghiacciolo; scattata la fo-to, distolto lo sguardo dal fotografo,riprenderanno la loro conversazio-ne.

Sono gli anni Settanta e si vedonoancora sullo sfondo le baracche dilegno che servivano da ripostiglioper gli orti.

A fornire la maggior parte deisoggetti del Calendario 2014 è l'am-biente della Parrocchia: ci sono duefoto della Freccia degli anni Cin-quanta sul vecchio campo paralleloal Naviglio; una foto di sposi maturiche festeggiano - sfilando dopo lamessa - un anniversario di matrimo-nio; una foto di ragazzi alla Coloniaestiva con i calzoni corti e le magliet-te a righe; una gita in collina (tutti gio-vanotti, qualcuno col vestito dellafesta e la cravatta); una sfilata di car-nevale; una gita in barca sul Naviglio;una recita della filodrammatica, pri-ma che nascesse la Codos.

Seguono: due scolaresche, quel-la degli anni Venti con le bambine inprima fila a braccia conserte e boccaingrugnita ed i maschietti rapati infunzione antipidocchi; quella deglianni Sessanta coi ragazzini in blusanera e maestra col grembiule.

Quindi cinque signore a fine anniSessanta: le gonne sono già tagliateal ginocchio, una indossa i pantalonie qualche acconciatura è cotonatasecondo la moda del momento; ungruppo di cortile, ai primi del Nove-cento, si mette in posa con bambinie adulti: cappelli di paglia, berretti

di panno e una catena attraverso ilpanciotto; un gruppo nell'orto sul re-tro della Trattoria Martello ritratto nel-la prima metà del Novecento. Sei si-gnorine in una sosta del passeggiodomenicale, appoggiate ai paracarriall'imbocco del ponte, sotto il car-tello del Touring Club con la scrittaGaggiano. In conclusione Il Rachinal-do elenca - per chi non ne avesse an-cora conoscenza - i titoli dei libri chehanno dato corpo alle sue ricerchesulla storia locale dal 2003, anno difondazione.

Paolo Migliavacca

Immagine di copertina del Calendario 2014: donne alla Malpensata

Una recita d’altri tempi sul palco del teatro dell’Oratorio

Signorine in una foto degli Anni Trenta all’inizio del ponte “nuovo”

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ATTUALITÀ E POLITICADICEMBRE 2013

4 TuttoGaggiano

LE GRANDI MANOVRE Gianluca Bianchi, vicesindaco uscente, a Roma per Alfano

«Qui sono per la lista civica»Attraverso “Gaggiano Viva”, «nata in risposta ad un Pd in cerca di visibilità»

Il vicesindaco di Gaggiano GianLuca Bianchi ha aderito al Nuo-

vo Centro Destra. Lo confermalui stesso, di ritorno dalla con-vention in cui, a Roma, AngelinoAlfano ha dato vita al partito.«Ma per quanto riguarda Gaggia-no non cambia molto - affermaBianchi - Continuiamo con il pro-getto di lista civica attraversol’associazione Gaggiano Viva,della quale fanno parte anche al-tri amministratori e che ogni mar-tedì si ritrova per elaborare pro-grammi e progetti per il nostropaese. Gaggiano Viva è nata ol-tre un anno fa, un po’ come rea-zione alla decisione del Pd di“volere più visibilità” e di ap-procciare le elezioni comunalicome partito e non più all’inter-no di “Uniti per Gaggiano”, ilgruppo civico che attualmente èal governo del Comune. Negliscorsi mesi Gaggiano Viva è cre-sciuta, aggregando alcune deci-ne di persone di diverso orienta-mento politico».

Il manifesto costitutivo del-l’associazione, dopo averespresso “un giudizio sostan-zialmente positivo sull’attualegestione comunale, dove i pro-blemi vengono affrontati senzaseguire logiche di partito” invita

a mettere in campo “maggioricompetenze amministrative;maggiori capacità di relazionecon gli enti sovracomunali daiquali dipendono i più grandiproblemi irrisolti (circonvalla-zione, servizi di trasporto checolleghino meglio le frazioni,stazione ferroviaria); maggioricapacità di far partecipare i cit-tadini ed i gruppi locali”. Segna-la che “le risorse economichedel Comune sono in continuadiminuzione” e osserva che“l’esperienza di Uniti per Gag-giano non è più sufficiente a farfronte ai problemi di oggi”, maconferma la propria fiducia inuno schieramento trasversale:“E’ necessario rinnovare la for-mula della lista civica collabo-rando con altri gruppi e chia-mando i cittadini associati ad in-teressarsi della cosa pubblica”.

Tale formula sarà applicata al-le prossime amministrative, mafin d’ora i promotori assicuranoche “l’esperienza non esaurirà lasua funzione al termine dellacampagna elettorale 2014”.

Nell’attesa, però, GaggianoViva ha avviato “un lavoro diascolto, elaborazione, appro-fondimento e scelta delle priori-tà, definendo un programma

che avrà come caratteristicaquella di essere realistico e par-tecipato” e si impegna “a pro-porre come amministratori co-munali persone competenti,preparate e disponibili a dedi-care per cinque anni il tempo ele energie necessarie”.

«Con questo spirito, negli ul-timi mesi l’associazione ha in-contrato i numerosi gruppi poli-tici esistenti a Gaggiano, così co-me hanno fatto reciprocamenteun po’ tutti - riprende Bianchi -Abbiamo incontrato, tanto perfare qualche esempio, il Pd (Goi,Vita, Perfetti, Zacchetti, LanteriStrati ecc.), gli Amici di Gaggia-no (Berardi, Del Corso), il PattoCivico Ambrosoli (Caffulli, Ref-fo), Vivere Gaggiano (Pozzi, Ma-rin), l’associazione De Gasperi(Gatti, Fasani) e il gruppo il Navi-glietto/Forza Italia (Vavassori,Melloni). Con alcuni di questi c’èstata maggiore sintonia e con al-tri meno, ma sinceramente nonso dire come andrà a finire. Cre-do sia impossibile dire adessoquali schieramenti e quali candi-dati si confronteranno alle con-sultazioni di primavera».

A.M.

Elezioni comunali 2014: scusi, lei pensa di ricandidarsi?

Un bel «No, grazie» da Gatti e Chiara RisoPer quasi tutti gli altri domina l’incertezza

Gianluca Bianchi, vicesindaco uscente; a livello nazionaleaderisce al Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano. «Ma perquanto riguarda Gaggiano - dice - non cambia molto»

Nebbia fitta in quei diGaggiano in merito alle fu-ture prospettive elettoralidei consiglieri uscenti.Molti sono stati infatti colo-ro che si sono dichiarati in-certi sulle prossime inten-zioni. A partire dal consi-gliere di maggioranza Da-niele Bonomi, al quale èstato chiesto se si ricandi-derà alle prossime elezionied eventualmente con chi:«Domanda semplice, ri-sposta semplice - ha iro-nizzato il consigliere - almomento non ho ancoradeciso. Ora mi occupodei problemi attuali, chesono presenti e che pur-troppo sono molti!».

Decisione invece daparte di chi ha già scelto didire di no alle prossime ele-zioni, come nel caso dellaconsigliera Chiara Riso, acui è affidata la gestione deirapporti con società parte-cipate e controllate (Asga,Sasom, Tam), la quale hasottolineato che nel suo ca-so «le prospettive più cheelettorali sono familiari. Rin-grazio quanti mi hanno da-to fiducia, ma non ho inten-zione di ricandidarmi».

Secco no anche da par-te del consigliere d’oppo-sizione e storico compo-nente del consiglio gag-gianese Giuseppe Gatti,che dopo anni di onoratacarriera non si presenteràalle elezioni del 2014.

Prudente la posizionedi Maria Teresa Vavassoridi Forza Italia, la quale halasciato tuttavia intravede-re intenzioni ottimistiche,dichiarandosi «soddisfattadell’esperienza appenavissuta. Il bilancio è statocertamente positivo e nonho dubbi che rimarrò im-pegnata politicamente persostenere il centro destra.Tuttavia l’aspetto dell’im-pegno amministrativo re-sta da definire».

Fase valutativa dunquein atto, come spiega lastessa consigliera, che sista basando anzitutto sullaricerca di «punti di conver-genza» per individuare leforte politiche con le qualisia pensabile un lavorofianco a fianco, sebbeneper avere delle certezzepare proprio che si dovràattendere ancora del tem-po.

Punto di domanda an-che per Daniele Vecchi,con incarichi ai lavori pub-blici e manutenzione pa-trimonio comunale, per ilquale «i giochi sono anco-ra aperti ed è presto perdire. Inoltre - ha continua-to il consigliere – la verità èche la legislazione non ci

aiuta ad impegnarci per lacosa pubblica. Per chi haun impiego prendere deipermessi per occuparsidella propria carica ammi-nistrativa è molto difficile,specialmente se si lavoranel contesto di un’azien-da privata (ed è inutilesottolineare il momentocritico che stanno passan-do i privati e le conse-guenze che ciò compor-ta). L’impegno profuso daalcuni di noi è quasi “vo-lontaristico” nel senso chedi certo non ne ricaviamoil necessario per vivere.Tuttavia non aver tempo,perché si è costretti a la-vorare altrove, vuol diredisservizio, così pure co-me eventualmente dimi-nuire il numero degli am-ministratori in comuni pic-coli come il nostro, in cuidi certo la spesa per l’am-ministrazione non puòconsiderarsi incidente».

Insomma, uno dei tantidrammatici risvolti dellacrisi da inserire nella lista.Intanto ai gaggianesi nonresta che aspettare.

Mariadele Parrinello

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ATTUALITÀ E POLITICADICEMBRE 2013

5TuttoGaggiano

LA PROTESTA Coi sindaci del Sudovest

Basta gabelle!Anche Gaggiano a Bià e poi in tv

PD E DINTORNI In linea col resto d’Italia

Non solo RenziPrimarie ok. Ma è qui che fan penare

Anche il sin-daco di

Gaggiano Fran-co Miracoli hapartecipato, lu-nedì mattina, al-la protesta cheha radunato alCastello di Ab-biategrasso unaventina di am-ministratori delSud Ovest mila-nese. Con tantodi fascia tricolo-re a tracolla,hanno volutoesprime la lorosolidarietà aPaola Tedoldi, sindaco di Gudo Visconti,che con la propria maggioranza ha votatocontro il bilancio preventivo (determi-nando quindi il commissariamento delcomune) per dire basta alla politica eco-nomica di un governo che costringe glienti locali a fare da esattori delle tasse perconto terzi.

«Siamo arrabbiati, il nostro non è piùun appello ma un vero e proprio grido -ha tuonato Luigi Tarantola, sindaco di Al-bairate e coordinatore dell’incontro - Cisentiamo presi in giro quando veniamo asapere che coloro che hanno aumentatol’Imu riceveranno dallo Stato il rimborsodel 60 per cento della quota aggiuntiva:vuol dire che quelli che non hanno volutoritoccare l’imposta sono meno furbi degli

altri?». Nel mirino degli amministratori non

tanto il patto di stabilità in sé, ma le rego-le con le quali viene applicato nel nostroPaese. Diversi sindaci hanno affermato didisporre dei soldi necessari per interven-ti più o meno urgenti, ma di non poterlispendere per via appunto delle com-plesse norme contabili che disciplinanoil patto nella “versione italiana”.

Le rimostranze dei sindaci, che nonhanno escluso azioni di forza nel prosie-guo della loro battaglia, hanno avuto unavasta eco sui media. Nella serata di mer-coledì 11 dicembre una loro rappresen-tanza ha partecipato al talk show politico“La gabbia” in onda su La7.

Ha ottenuto il 64,69% deivoti Matteo Renzi da coloro chedomenica 8 dicembre hannoonorato l’appuntamento con leurne per le primarie indette dalPartito Democratico. Il 21% hapreferito Civati, mentre i soste-nitori di Cuperlo si sono fermatial 13.4%. Un risultato in lineacon quanto accaduto a livellonazionale, anche se in generalel’affermazione del sindaco diFirenze, ora segretario naziona-le del Pd, è stata più larga, atte-standosi mediamente appenaal di sopra del 70%. Anche nella zonadell’Abbiatense e del Magentino limitrofaa Gaggiano, peraltro, vi sono stati comuninei quali il successo di Renzi è stato ancheben più largo: ad esempio a Cisliano ilneosegretario ha raggiunto il 73,18% (con131 voti su un totale di 179), mentre a Ro-sate-Gudo Visconti ha toccato quota72,44%. La punta minima per quanto ri-guarda tutto il territorio dell’Abbiatense edel Magentino, renzi l’ha raggiunta a Oz-zero, dove si è attestato al 55.81% (conCuperlo e Civati perfettamente in equili-brio, entrambi al 22.09%). l contrario, ilmassimo il neosegretario del Pd lo incassaa Marcallo con Casone (paese a forte con-notazione leghista e “culla” politica dell’exsindaco, poi ex senatore ed attuale asses-sore regionale al Bilancio, Massimo Gara-vaglia . Molto bene Renzi anche a Robec-co sul Naviglio, col 74.19. Dunque pieno

successo delle primarie del Pd. E propriol’argomento delle primarie per la sceltadel candidato alla carica di sindaco diGaggiano sarebbe al centro delle discus-sioni in corso tra i rappresentanti dei diver-si soggetti politici che si affacciano sullascena delle elezioni amministrative 2014.Favorevoli a compiere questo passaggio,oggi più che mai, quelli del Pd, sostenutianche dalla componente “Patto CivicoAmbrosoli”, nella convinzione che taleprova di democrazia garantirebbe al can-didato sottoposto preliminarmente al giu-dizio degli elettori una autorevolezza altri-menti incerta; di parere diverso quanti,come il vicesindaco Bianchi, ritenendoesaurita l’esperienza di Uniti per Gaggia-no, hanno fondato l’associazione Gaggia-no Viva.

M.A.

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ATTUALITÀ E POLITICADICEMBRE 2013

6 TuttoGaggiano

AMMINISTRAZIONE / Giunta municipale, le decisioni... appese all’albo (segue)

Le scelte del Palazzo(quello che le carte non dicono)Delibere e determinazioni dei Responsabili tratte dal sito del Comune

PREVENTIVI

Il 27 novembre scorso l’Uffi-cio Tecnico ha esaminato alcunipreventivi di spesa “per operedi finitura nuova biblioteca co-munale”.

E’ quella che si trova nel cor-tile del Municipio, inaugurata il 2novembre e che da quel giorno,davanti al popolo e alle Autorità,ha preso il nome “Aldo e CeleDaccò”.

Non sono mancati, nei di-scorsi ufficiali e negli articoli distampa, complimenti e congra-tulazioni per quest’opera “por-tata a termine nonostante le diffi-coltà del momento”, da ammini-stratori che hanno “avuto il meri-to di credere con forza di arriva-re fino in fondo”, compiendo il“miracolo”, eccetera eccetera.

Venticinque giorni dopol’inaugurazione, ecco cosa dicela Determinazione n. 521: “Con-siderata la necessità di provve-dere all’apertura della nuova Bi-blioteca Comunale, predispo-nendo la necessaria segnaleticae le operazioni complementariche consistono nei seguenti la-vori: segnaletica esterna e inter-na biblioteca; pulizia straordina-ria; manifesti e locandine”.

Le ditte interpellate “specia-lizzate nel settore e abituali for-nitrici di tali prestazioni per ilComune di Gaggiano” sono sta-te: la Tecnocoop srl di Mori, pro-vincia di Trento che ha fornito unpreventivo di 2.196,00 euro; laCEV di Vigevano con un preven-tivo di 429,75; la Coop. Il Porticodi Rho, euro 821,06 (presumibil-mente per le pulizie) e la Ingrafi-cagu di Gaggiano, euro 507,52(presumibilmente per manifestie locandine). Il totale è di3.954,33 euro e si tratta di soldidisponibili, per cui i destinatarisaranno pagati “su presentazio-ne di regolare fattura, alla sca-denza della stessa”.

Va detto, per completarel’informazione al cittadino-letto-re, che la ditta trentina, oltre alla“segnaletica” a cui si presume siriferisca questa prestazione, hafornito anche l’arredamento del-la Biblioteca per poco meno di100.000 euro elargiti (dopo i400.000 utilizzati per costruirel’edificio) dalla Fondazione Al-do e Cele Daccò ed eseguito iltrasloco dei libri dalla vecchiaalla nuova sede; che la CEV diVigevano produce estintori diogni tipo e si occupa di sicurez-za antincendio.

Notevole l’investimento inCultura del nostro Comune. In-fatti, se la spesa per il passaggiodalla vecchia biblioteca di Piaz-za D’Acquisto alla nuova “Aldoe Cele Daccò” del cortile comu-nale è stata in gran parte copertasenza mettere le mani nelle cas-se del Comune, la sua attività co-sterà quest’anno attorno ai

44.000 euro.Lo riassume un’altra Determi-

nazione, la n. 491, presa dal Ser-vizio Uffici Scolastici lo scorso19 novembre rifacendo nellapremessa la storia delle decisio-ni che hanno portato ad affronta-re, adesso, questa spesa.

In breve: nel 2006 il Comunedi Gaggiano (Consiglio comuna-le del 31 marzo) aderisce allaFondazione per Leggere cheraggruppa oltre cinquanta bi-blioteche del Sud Ovest Milano;nel 2011 (Giunta comunale del24 settembre) approva “gli indi-

rizzi per il progetto di valorizza-zione della Biblioteca”; come?Affidandosi (Giunta comunaledel 22 ottobre) alla medesimaFondazione con cui firma unaconvenzione.

Ecco arrivato il momento dipagare: 10.780,80 euro sono il

contributo dovuto alla Fonda-zione per il fatto di avervi aderi-to ed è commisurato al numerodegli abitanti calcolato alla finedel 2011; 27.170,67 euro vannoalla Fondazione per due tran-ches (la determinazione non di-ce se e quante ne restano even-tualmente da pagare) “del con-tributo spettante al comune peril progetto di valorizzazionedella biblioteca comunale”; altri5.500,00 euro vanno alla Fonda-zione quale contributo standardper l’acquisto centralizzato deilibri; per chiudere il conto,440,00 euro per la “guida al-l’ascolto”.

RIPARAZIONI

Il patrimonio di automezzidel Comune richiede, come av-viene in ogni famiglia automuni-ta, periodiche spese per la ma-nutenzione.

In questo ultimo lembo d’au-tunno, in vista delle incipientinevicate, l’Ufficio Tecnico hamesso mano al trattore e allospargisale adibiti alla manuten-zione dei 46 chilometri di stradecomunali che s’incrociano nei27 chilometri quadrati del no-stro territorio. La prima neve ca-drà per alcune ore tre giorni do-po, senza lasciar traccia se nonsu qualche tetto, ma intanto ilConsorzio Agrario Provinciale diPiacenza ha già fornito il suo pre-ventivo: 1.169,39 euro. Sotto iferri del meccanico finisce an-che l’autobus Iveco adibito alservizio di trasporto pubblico,ma il meccanico è, questa volta,la Mauri Bus System di Caravag-gio: 466,03 euro il suo preventi-vo.

Il lavoro è aggiudicato ad en-trambe le ditte dall’Ufficio tecni-co il 27 novembre con la Deter-minazione n. 519.

(segue a pagina 7)

Un momento della recente inaugurazione della nuova sede della Biblioteca di Gaggiano

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ATTUALITÀ E POLITICADICEMBRE 2013

7TuttoGaggiano

OTTANT’ANNI SUONATI

L’edificio della scuola ele-mentare ha poco più di ottan-t’anni; fu costruito nel 1932, inpieno Ventennio, in meno di no-ve mesi: approvato il progetto inmarzo, appaltati i lavori in aprile,inaugurazione in ottobre. Altritempi.

Il tempo e le generazioni dialunni che sono passati fra quel-le mura rendono adesso neces-sari alcuni ritocchi.

Il denaro per realizzarli(22.048,44 euro) è stato rispar-miato nell’esecuzione dellanuova palestra: finanziata con unmutuo del Credito Sportivo di1.200.000 è stata completatacon una spesa inferiore ed aquel che è avanzato si attingeper “provvedere alla manuten-zione delle scuole elementaricon l’esecuzione dei seguentilavori:sistemazione dell’impian-to di climatizzazione; tinteggia-tura di cucina, bagni, corridoi eaule; manutenzione impiantiidraulici; manutenzione impiantielettrici; manutenzione porte,pareti divisorie, pareti mobili;fornitura barre paraspigolo”.

I lavori sono stati affidati allaVRV Service di Milano per quan-to riguarda l’impianto di clima-tizzazione (2.562,00 euro); allaMartincolori di Bagnaria (PV) perle tinteggiature (4.514,00 euro);alla Termoidraulica D’Acci diGaggiano per gli impianti idrau-lici (4.000,00 euro); alla ElettricSem di Gaggiano per gli impian-ti elettrici (3.172,00 euro); alCentro Infissi di Gaggiano per lepareti (7.698,20 euro) e al Grup-po Dimensione Comunità diGrassobbio (BG) per i paraspi-goli (102,24 euro)

CACCIA ALL’EVASORE

Nel guazzabuglio nato in Par-lamento attorno all’IMU, il citta-dino medio si è quasi dimenti-cato dell’ICI, scomparsa ma nonper tutti.

La Delibera n. 146 presa dallaGiunta comunale al gran com-pleto lo scorso 16 novembre, ri-spolvera il premio istituito dalConsiglio comunale nel 2007(aggiornato nel 2009) per i di-pendenti del Comune impegna-ti “sia in via continuativa chetemporanea” nella caccia al-l’evasore dell’ICI.

Si è costituito un “fondo” parial 10% delle somme regolar-mente riscosse nell’anno prece-dente, da attribuire in misuramaggiore al “responsabile di im-posta”, minore al responsabiledel singolo procedimento, il re-sto da suddividersi fra quantihanno dato una mano.

La delibera non indica l’im-porto del Fondo.

COMPRO OROSe il Governo è arrivato a

pensare di mettere in venditaspiagge e caserme per ridurrelo spaventoso debito accumu-lato dai suoi predecessori (cheper questa colpa non sarannomai puniti), poteva il Comunedi Gaggiano non fare un pensie-rino per mettere in venditaquello che può per fare fronteagli “investimenti programmati”e alle “spese correnti qualoranecessario alla corretta gestio-ne”?

Così come fanno, di questitempi, le tante famiglie in diffi-coltà, che depositano sul bancodei Compro Oro i gioielli di fa-miglia.

Vendono le famiglie, vendelo Stato, vende il Comune.

I gioielli da vendere sono inun elenco approvato dal Consi-glio comunale il 30 ottobre. Su-bito dopo, avutone il via libera,la Giunta ha deciso di mettere al-l’asta l’alloggio di 3,5 vani al se-condo piano di Via S. Invenzio36, rendita catastale 325,37 do-tato di un posto auto coperto da

15 metri quadrati.Come mai la scelta è caduta

su questo? Lo spiega la deliberan. 143 dalla Giunta comunale il 9novembre (assente Berardi):“...detto patrimonio comportaper l’Amministrazione Comuna-le gravosi costi di gestione emanutenzione, nonché pesantioneri fiscali, senza poter con-sentire alla comunità stessa dipoter usufruire di tali immobiliper far fronte all’emergenza abi-tativa presente sul suo territo-rio”.

Si farà un’asta pubblica, par-tendo dal valore determinatodall’Ufficio Tecnico Comunale.

STATO E CHIESAMolta acqua è passata sotto i

ponti del Naviglio da quando ilparroco ed il sindaco erano aiferri corti e cercavano ogni pre-testo per accapigliarsi. Succe-deva a fine Ottocento, nellaGaggiano post risorgimentaledel parroco Girotti e del sindacoDaccò, col primo che chiudevaa chiave un accesso secondarioalla sua chiesa per togliere ai fe-

deli l’antica abitudine di passarenel suo giardino e il secondoche mandava il fabbro ad aprirloarmato di tenaglie e scortato dauna guardia; col primo che vie-tava la presenza della Filarmoni-ca alle cerimonie religiose, fune-rali compresi, per punirla di averaccolto l’invito del secondo ditenere un concerto il 20 settem-bre, anniversario dell’ingressodei bersaglieri italiani nella Romapapalina e il sindaco che intima-va con un’ordinanza al parrocodi tenere pulite le vicinanze del-la chiesa, per una questione dipubblico decoro.

Ecco, proprio intorno allapiazza della chiesa di S. Inven-zio, centotrent’anni dopo quel-l’epoca di sgarbi e dopo quasinovant’anni di pratica concor-dataria, arriva la delibera diGiunta n. 147 del 16 novembre aconfermare le buone intese esi-stenti tra municipio e campanile.

Oggetto della delibera è lapiazza formatasi da secoli tra lafacciata dell’edificio sacro e lastrada che affianca il Naviglio: èproprietà privata (lo ricordano

le mattonelle della pavimenta-zione su cui s’è inciso il nomedella parrocchia e le catenellestese lungo il perimetro) e desti-nata al culto.

La piazza completa dal pun-to di vista storico, paesaggisti-co, artistico ed ambientale ilSantuario cresciuto sulle rovined’una chiesetta medievale. Nes-suno dovrebbe perciò lasciarcil’auto per andare alla stazione,passeggiare lungo la riva, foto-grafare i ponti, cenare nei risto-ranti con sguardo sull’onda lentadel Naviglio. E nemmeno permetterci mercatini domenicali,allestirci un set, installarci un pal-co per suonare o tener concionial popolo.

Nessuno vuol dire nessuno:nemmeno il Comune, che peròtroverebbe assai difficile farne ameno per le proprie saltuarieesigenze o vietarne l’uso a tutti(compresi i genitori che par-cheggiano per consegnare i pic-coli al vicino Asilo Calvi Carabel-li).

Municipio e Campanile han-no trovato un accordo: stabilitoche la Parrocchia ha la prece-denza nell’uso dello spazio eche nulla vi può accadere chenon le sia gradito (gli accordi“escludono la possibilità di ogniuso che a giudizio della Parroc-chia non sia compatibile con leproprie finalità”), si stabilisceche il Comune la può usare gra-tuitamente, facendosi però cari-co dei costi per “la manutenzio-ne ordinaria e straordinaria, lapulizia, la pubblica illuminazio-ne e la responsabilità relativa al-l’utilizzo pubblico della piazzastessa”.

La piazza sarà aperta alle autosolo per le cerimonie religiose edue ore al giorno (8,30-9,30 e15,30-16,30) per l’accesso alCalvi Carabelli.

Vi si potranno ancora teneremanifestazioni, ma dovrannoessere promosse o patrocinatedal Comune, meglio se all’inter-no di un calendario predispostoall’inizio dell’anno e con esclu-sione assoluta di “manifestazionipolitiche, partitiche e sindacali”,mentre potranno svolgersi“pubblici spettacoli o intratteni-menti” purché “ad insindacabilegiudizio della parrocchia” nonrisultino “in contrasto con la na-tura e la funzione della piazza”.

L’esercizio di attività com-merciali e/o pubblicitarie saran-no “di norma” vietate, a menoche non siano la Parrocchia o ilComune ad organizzarle.

L’accordo è per i prossimivent’anni.

A cura di Paolo Migliavacca

Sindaco e assessori di Gaggiano in una foto di archivio che li ritrae durante la seduta di un Consiglio comunale; tra massimo 6 mesi si vota

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FOCUSDICEMBRE 2013

8 TuttoGaggiano

L’articolo che segue fu scritto dall’allora cardinale Jorge Ma-rio Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, e pubblicato sulquotidiano La Nación del 23 dicembre 2011. Il testo è inedi-to in Italia. Buona lettura e buon Natale. TGIn una vignetta pubblicata di recente, una bambina racconta ad una piccola amica di aver chiesto ai genitori,per le feste, che non le si regalassero giocattoli. Il suo desiderio era piuttosto di avere lo «spirito del Natale». I genitori appaiono sconcertati, e non sanno cosa fare. La provocazione è molto forte e certamente solleva questa domanda: che cosa è lo «spirito del Natale»?Per rispondere, mi sembra, dobbiamo districarci tra moltiostacoli, non ultimo l’accelerazione consumistica che viviamo ogni anno in occasione delle feste. Ma la domanda è lì. Nel corso dei secoli l'arte ha indagato in mille modi il tema e forse è arrivata molto vicina al significato dello spirito natalizio. Quante storie di Natale ci offrono spunti che ci aiutano a cogliere «lo spirito del Natale». Le belle favole di Andersen, Tillich , Lenz , Böll , Dickens ,Gorki , Hamsun , Hesse , Mann e molti altri ci aprono orizzonti di significato che ci portano sulla strada della comprensione del Mistero del Natale. Ma ancora non è abbastanza.È proprio una storia, un evento storico, per la precisione,che apre la porta al vero significato dello «spirito del Natale». Un racconto semplice e preciso. Dice: «In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era go-vernatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città diDavide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla ca-sa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme aMaria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fascee lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era po-sto nell'alloggio (Lc 2,1-7 )».Questo è un fatto storico, narrato con semplicità e intimamente legato all’itinerario del popolo d’Israele.Quando Dio ha scelto il suo popolo e ha cominciato a cam-minare con lui, gli fatto una promessa. Non ha venduto illusioni, ma nel loro cuore ha seminato speranza, la speranza in un Dio che rimane fe-dele perché non può contraddire se stesso; una speranza che non delude. In virtù della storia di cui sopra, i cristiani ritengono che quella speranza abiti tra noi. È una certezza che ci spinge in avanti, verso il futuro, verso l’ora in cui tutti ci ritroveremo. Così lo «spirito natalizio» si manifesta: una promessa che genera speranza e in Gesù diventa carne. Fino a proiettarsi verso la seconda venuta del Signore.La storia di cui sopra continua narrando la scena dei pastori, l'apparizione degli angeli e il canto che è unmessaggio per tutti: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sul-la terra pace agli uomini, che egli ama». Una speranza soli-da non guarda solo al futuro, ma innerva la realtà presente ed esprime un desiderio di pace e di fratellanzauniversale che, per diventare possibile, deve radicarsi neicuori ciascuno.Ogni volta che leggo la storia narrata nel Vangelo e contemplo la scena che vi è raccontata, addentrandomisempre più in questo spirito di speranza e di pace, penso atutti gli uomini e le donne, credenti e non credenti, chepercorrono il sentiero della vita tra speranza e disperazione. E mi nasce il desiderio di avvicinarmi, peraugurare pace, tanta pace. E anche per riceverla. Una pace che ci fa sentire fratelli, perché tutti lo siamo; unapace che ci costituisce come uomini. Augurare e ricevere questa pace rende possibile, tra lenebbie e le molte notti della nostra esistenza, che ci si riconosca e ci si incontri co-me fratelli. Che ci si guardi infine negli occhi, ravvisando nei nostri voltil’immagine di Dio che ci ha creato. Sarà forse questo un barlume di quello «spirito del Natale» così tanto reclamato dalla bambina della vignetta ai suoi genitori?

Un articolo inedito di papa Francesco quand’era Arcivescovo di Buenos Aires

LO SPIRITO DEL NATALE

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«Come associazione Rota-ract Club Binasco abbiamoorganizzato un musicalbenefico patrocinato dalComune di Gaggiano: sitratta dello spettacolo "Si-ster Act uno, due e..." chesi terrà il giorno 21 dicem-bre 2013, sabato, alle 21 inAuditorium». È la comuni-cazione che arriva dal re-sponsabile del Club, Jaco-po Giavenni, e che viene agettare un po’ di luce suquesto Natale gaggianese2013 che per altri versi sipresenta un po’ sottotono.Luminarie ridotte all’osso«sia proprio per l’esigenzadell’amministrazione co-munale di risparmiarequattrini - spiega il consi-gliere con delega alla Cul-tura, Mattia Zangrossi - siaper una scelta di sobrietàin considerazione dellacrisi che colpisce tante fa-miglie»; mercatini natalizisaltati «per carenza di ade-sioni», secondo quanto af-fermato dall’assessore Da-niele Bonomi che avrebbedovuto fare da punto di ri-ferimento; avrebbe infinedovuto esserci una bellanovità a Vigano Certosino,con un presepe viventeche avrebbe dovuto coin-volgere parrocchiani ditutte le età, ma purtroppol’iniziativa è sfumata perproblemi organizzativi.Invano abbiamo messo unnostro collaboratore sulletracce del parroco donPiercarlo Fizzotti perché ciillustrasse la situazione che

riscontra in paese girandocasa per casa per le bene-dizioni natalizie e le inizia-tive in campo per le cele-brazioni del Natale 2013:evidentemente è troppooccupato e assorbito ap-punto dal consueto (inquanto tradizionale) im-pegno straordinario (conriferimento alle energieche assorbe) della visita al-le famiglie per il rito dellabenedizione.Ecco dunque che in que-sto quadro assume ancorapiù rilevanza l'evento orga-nizzato dal Rotaract ClubBinasco, finalizzato al ser-vice internazionale "Unicef& Distretto 2050 Uniti per laSiria".Il Rotaract Club Binasco, in-fatti, in collaborazione conUnicef e il Distretto Rotaract2050, scende in campoper aiutare i bambini siriani.Il Service internazionale,denominato “UNICEF & Di-stretto 2050 Uniti per la Si-ria”, ha come primo obiet-tivo quello di aiutare e so-stenere i profughi, in parti-colar modo i bambini, col-piti dalla tremenda guerracivile che sta attualmenteaffliggendo quel territorio.«Per raccogliere fondi de-stinati al finanziamento diquesto importante proget-to - spiega Giavenni nelsuo comunicato - il Rota-ract Club Binasco si è im-pegnato nell’organizza-zione di un musical in col-laborazione con la Com-pagnia Teatrale Agadou e

con il patrocinio del Di-stretto Rotaract 2050 e delComune di Gaggiano. Lospettacolo “Sister Act uno,due e…” si terrà il giorno21 dicembre 2013 alle 21,nell’Auditorium di via Dan-te Alighieri. L’intero ricava-to della serata (prezzo deibiglietti d’ingresso 15 eu-ro) sarà devoluto al soste-gno di questo importanteprogetto umanitario inter-nazionale che il RotaractClub Binasco ha deciso disposare».Protagonisti dello spetta-

colo, già messo in scenal’estate scorsa il 25 e 26maggio a Vizzolo Pereda-bissi e il 1 giugno “in casa”a Lacchiarella, sono ap-punto i giovani della com-pagnia teatrale Agadou,nata in seno all’oratorio SanGiuseppe di Lacchiarella.Una compagnia nata nel2002 e che ha all’attivo unadozzina di spettacoli delgenere musical, culminatiin quest’ultima produzio-ne che si preannuncia par-ticolarmente promettente.

M.A.

Una bella e nuova iniziativa all’Auditorium ravviva un clima per il resto un po’ spento

Sister Act benefico: Rotaract e Unicef per i bambini siriani

Sabato 14 nel solco della tradizione e nel segno del rinnovamento

La Banda in concerto: il maestro ringraziaL’appuntamento prenatalizio che as-

sume un’importanza particolare que-st’anno è quello di sabato 14 dicembrealle 21 nel Santuario di Sant’Invenzio:quello con il Corpo Bandistico di Gaggia-no, diretto dal maestro Marco Romagno-ni. Qualcuno si domanderà che cosa cisia di speciale: si tratta di un appuntamen-to tradizionale... Ma la sua straordinarietàdi quest’anno è data, come accennato,dal fatto che la banda ha, dallo scorsomese di settembre, un nuovo maestro, se-lezionato dal Consiglio direttivo fra colo-ro che si erano presentati per ottenere ta-le incarico. E che “la carica” di entusiasmoe di energia che il maestro Marco Roma-gnoni ha iniziato da subito a dare ai suoicollaboratori ha consentito di arrivare a ri-spettare l’impegno di questo concertoprenatalizio che prima dell’estate non eraaffatto scontato si sarebbe ripetuto anchequest’anno. Chi poi (l’invito è esteso a

tutti ed è vivamente consigliato proprioper le sorprese che riserverà) parteciperàsabato sera in Sant’Invenzio, scoprirà chetira un’aria nuova che per prima cosa simanifesterà nel modo di presentarsi: unnuovo tipo di look appositamente sceltoper l’occasione, con baschi adornati dipiume. Ma naturalmente, oltre all’appa-renza, anche tanta sostanza: «Stiamo ap-portando modifiche innovative per dareuna linea alla banda - spiega il maestro Ro-magnoni - Stiamo lavorando per introdur-re novità sia dal punto di vista organizzati-vo che musicale, con incarichi precisi al-l'interno della banda. A me sta a cuore, in-fatti, non solo la parte musicale (che pureè ovviamente fondamentale), ma anchequella delle varie mansioni che sto affi-dando ai diversi elementi e di essere il co-ordinatore di questi aspetti». Un’impor-tantissima novità introdotta è quella dellaScuola Allievi (info 3335222674), con in-

segnanti qualificati interni alla banda cheformeranno i ragazzi a questo particolaretipo di musica; al contempo si sta metten-do mano al rinnovamento anche dal pun-to di vista musicale, con l’introduzione,accanto ai brani classici, di musica legge-ra, e colonne sonore d film. Come pure sistanno ponendo le basi per la youngband. «Desidero ringraziare tutti coloroche mi seguono e mi sostegnono - dice ilmaestro - sia dentro la banda che fuori: ol-tre che a tutti i dirigenti e i musicanti, nes-suno escluso, rivolgo un grazie specialeall’amministrazione comunale e in parti-colare al consigliere delegato Mattia Zan-grossi che si sta dando tanto da fare pernoi, e alla parrocchia nella persona delparroco don Piercarlo Fizzotti per l’ospi-talità in Sant’Invenzio».

Non resta che andarci. M.A.

FOCUSDICEMBRE 2013

9TuttoGaggiano

Luminarie al minimo, mercatini in sospeso, presepe vivente annullato

Le iniziative di Natale

TuttoGaggianoSupplemento mensile di "Ordine e Libertà" in distribu-zione gratuita a cura di Editrice Abbiatense srl, vicoloCortazza, 3 - Abbiategrasso (Mi). Aut. trib. Milano 9/8/1945 n. 346 del Registro. Direttore responsabile: Marco Aziani. Coordinatore: Giuseppe Caffulli. Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale, Cilavegna (Pv). Hanno collaborato: Eleonora Aziani, Simona Borgatti,Claudio Gandelli, Ilaria Landino, Mara Marchesi, Al-berto Marini, Paolo Migliavacca, Mariadele Parrinello,Paolo Rossetti, Marina Rosti, Antonio Varieschi, MarcoVendramel. Per la raccolta pubblicitaria: 0294965331 (ufficio);oppure Antonio Altimani (3387003027, mail [email protected]), Antonio Negroni (3385824135,mail [email protected])

Marco Romagnoni, nuovo maestro della Ban-da di Gaggiano, suona la carica

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COMUNITÀ E TERRITORIODICEMBRE 2013

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Lo sportivo dell’anno. Un“concorso” che si è perso neltempo (in questi giorni ver-

rebbe anche da dire che si po-trebbe essere perso nella neb-bia), ma che trent’anni fa eviden-temente era molto sentito dallagente di Gaggiano, visto e consi-derato che la notizia del suo esi-to apre la prima pagina dell’edi-zione di dicembre 1983 delmensile “Il Ponte”. Se ne parla inriferimento alle votazioni avvenu-te il precedente mercoledì 30novembre; si specifica nel sotto-titolo che si tratta dell’iniziativaideata a suo tempo da LearcoZucca; si specifica (con soddi-sfazione somma, perché era stataproprio la testata giornalistica lo-cale a proporre la sua candidatu-ra) che ad essere giudicata la mi-gliore e dunque a vincere lo spe-ciale concorso era stata «la pic-cola Morena Zoncada». Che evi-dentemente oggi piccola nonpuò più esserlo, ma che nel frat-tempo è diventata, in anni ormaianch’essi remoti, nientemenoche detentrice del titolo di cam-pionessa italiana di ciclismo.

Una notizia un tantino meno“spensierata” e appunto soddi-sfacente è invece quella che inquella prima pagina di trent’annifa occupa la cosiddetta “spalla”(cioè sempre la parte alta, ma sul-la destra, anche se in questo casol’impaginazione risulta piuttostofuori dai canoni): «Bando di con-corso per le case Iacp», si leggenell’occhiello che introduce il ti-tolo: «Confusione sul calcolo delreddito». Nel sottotitolo, la spie-gazione sommaria: «Le indica-zioni riportate sul bando comu-nale sono in contrasto con i con-tenuti della legge regionale. C’è ilrischio che qualcuno resti esclu-so perché non ha i requisiti legali.Ricordiamo che la scadenza è al22 dicembre». Insomma, nientedi particolarmente originale edinsolito (purtroppo). E tanto dicappello al giornale che rende unservizio prezioso di informazio-ne alla cittadinanza.

Giornale che in seconda pagi-na celebra il proprio ottavo com-pleanno, con un titolo che è in-sieme una sintesi e, come si dice,un programma: «Una sfacchinata

tremenda.. ma tante soddisfazio-ni». Merita di essere ripreso pro-prio il primo capoverso, densodi preziose informazioni: «Conquesto numero di dicembre1983, “Il Ponte” era nel suo ottavoanno di vita. Di anno in anno si ècostantemente rinnovato ed ègiunto a quella che è la sua vesteattuale, ricco di ben 32 paginedense di notizie, commenti, in-formazioni, problemi, curiosità:insomma, al suo interno si con-

densano, ogni mese, decine edecine di articoli che, pur con ilimiti di un mensile fatto nel tem-po libero da gente che lavora,toccano un po’ tutti gli aspettidella nostra Gaggiano...». Ecco.Qui volevo arrivare. Per inchinar-mi (insieme a voi lettori, immagi-no) di fronte al fatto che l’ideale ela passione per la propria comu-nità fecero grande quel “piccolo”giornale che infatti arrivò quasi aquadruplicare quel primo tra-guardo celebrato in quell’artico-lo. Ma anche per far sapere ai let-tori e agli sponsor di quest’altrogiornale (che in modo certamen-te riduttivo e in tutt’altro contestosi è inserito nel solco di una tradi-zione che per cause di forzamaggiore era giunta al capolinea)che ancora oggi la sostanza non ècambiata: anche “TuttoGaggia-no” ha i limiti di un mensile inmassima parte fatto nel tempo li-bero da gente che lavora (com-presi i giornalisti di varie testateche qui scrivono “in aggiunta” enon certo “in sostituzione”), oche oggi è in pensione dopo averlavorato una vita, ma che in ogno

caso questo tempo, queste ener-gie, questa passione per la co-munità di Gaggiano e continuanoa donarli in totale gratuità.

Accantonata la divagazionesull’oggi, torniamo su quell’ieri esu quel numero di 30 anni fa.

Curioso, nelle pagine dedica-te alle elezioni per il rinnovo de-gli Organi Collegiali della scuola,trovare nell’elenco degli elettiuna serie di personaggi che suc-cessivamente hanno per così di-re “fatto carriera”, oppure hannoprobabilmente trasmesso o con-diviso in famiglia quella che an-che all’interno della scuole era aquel tempo soprattutto passionepolitica: nell’elenco figuravanoGiovanni Bonalumi (poi presi-dente del cda della materna Cal-vi Carabelli), Giuseppe Bianchi(papà dell’attuale vicesindaco,Gianluca), Maria Rosa Bonasegale(moglie dell’ex più volte sindacoGiuseppe Gatti), Luigi Taverna(che in seguito fu eletto consi-gliere nella Dc), Giancarlo Guerra(che attualmente è il sindaco diZelo Surrigone).

M.A.

C’ERA UNA VOLTA Note e curiosità dalle cronache de “Il Ponte” di trent’anni fa

Una “profezia” sulla Morena«La piccola Zoncada» insignita del titolo di sportivo dell’anno. Candidataproprio dal giornale, che intanto celebrava i suoi primi 8 anni. Lasciando tracce

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COMUNITÀ E TERRITORIODICEMBRE 2013

11TuttoGaggiano

Notti agitate in paese:delinquenti “al lavoro”Assalto al bancomat e all’autolavaggio dopo la rapina in Posta

Notti agitate per i cit-tadini gaggianesiche nelle nell'ultima

settimana si sono trovati afare i conti con due episo-di che hanno fatto scalpo-re. Tra venerdì 6 e sabato 7(precisamente alle 2) infat-ti una banda di malviventiha fatto salare il bancomatBmp di via Carroccio, uti-lizzando con tutta proba-bilità una bomba a gas. Ilsecondo invece, solo 24ore più tardi, ha preso dimira il nuovo impianto selfservice di autolavaggio chesi trova in via Marco Polo,inaugurato di recente. Nelcaso della banca, secondole prime indiscrezione tra-pelate pare che alcuni te-stimoni (il cui racconto è alvaglio degli inquirenti), pa-re che la banda fosse com-posta da 4 persone arrivatea bordo di un'Audi di co-lore grigio scuro. Uno di lo-ro sarebbe rimasto a fare ilpalo, mentre gli altri com-plici si sono scagliati con-tro la porta anti panico del-la filiale, riuscendo nel girodi pochissimo a penetrarenegli uffici. A questo puntouno dei malviventi si è de-dicato al dispositivo auto-matico che distribuisce lebanconote collegandouna bombola di gas e satu-rando il dispositivo conuna miscela esplosiva; unsecondo ha provato asfondare la porta che dàaccesso al cavea, ma nonriuscendo ad aprirlo è tor-nato suoi passi. Il terzo in-vece si è dedicato all'arma-dio metallico dove è istal-lato il dispositivo di regi-strazione automatica delletelecamere di sicurezza,da dove ha portato via ilnastro dellaregistrazione.Un istantedopo un potentissima de-flagrazione ha distrutto ilmacchinario dello sportel-lo automatico, l’esplosioneè stata talmente potenteche ha sradicato e proietta-to all’esterno la pesante ve-trata in cristallo antiproietti-le, danneggiando anchel'arredo interno alcune vet-ture parcheggiate lungo lavia: in particolare un Suvche si trovava proprio difronte allo sportello auto-matico ha avuto il cristalloanteriore frantumato.

Immediatamente i tre sisono fiondati all’internodell’agenzia e hanno arraf-fato più banconote possi-bili, lasciando a terra deci-ne e decine di quelle di ta-glio minore. L'auto dei ra-

pinatori è ripartita sgom-mando in direzione diTrezzano sul Naviglio. Su-bito dopo il raid sul postosono arrivati i carabinieri diRosate Trezzano sul Navi-glio.

Pochi minuti dopo è ar-rivata sul posto una mac-china dei carabinieri dellaStazione di Rosate, rimastia presidiare l'agenzia finoalle prime ore della matti-nata di sabato 7 quandosul posto è arrivato il diret-tore della Banca Popolare.Proseguono a tutto campole indagini per cercare dirintracciare i responsabilidel colpo che, tenendoconto del fatto che il ban-comat era appena stato ri-caricato per i prelievi del fi-ne settimana, sarebbe frut-tato qualcosa come 60 mi-la euro.

Un bottino decisamen-te più magro invece quelloche si sono messi in tasca imalviventi che tra sabato edomenica hanno presod’assalto il nuovo autola-vaggio di via Marco Polo.Muniti di picconi e persi-no di una smerigliatrice abatteria i ladri hanno dap-prima spinto verso l’alto letelecamere di controllo inmodo da non essere ripre-si, poi con la smerigliatricesono riusciti ad aprire losportello posteriore del di-stributore automatico deigettoni. Per loro sono po-chi spiccioli visto che lacassa era stata svuotata co-me da abitudine proprio

per evitare furti. L’indomanimattina, quando i proprie-tari dell’impianto che è vi-deo sorvegliato, hanno ac-ceso il monitor del loro ter-minale si sono accorti chequalcosa non andava. Su-bito si sono recati in viaMarco Polo dove hannopotuto constatare l’ingentedanno alla struttura.

Ma la scia di azioni cri-minali che hanno caratte-rizzato l’inizio del mese didicembre a Gaggiano, ave-va avuto un prologo il 29novembre, con la rapina al-l’ufficio postale di via Gari-baldi.

In quel caso due perso-ne si erano introdotte negliuffici per ripulire le casse.Prima però avevano rubatodue targhe ad un’auto ap-partenente ad un pendola-re che, ignaro, l’aveva la-sciata nel parcheggio dellabruciata. I malviventi si era-no poi preoccupati di ap-plicare le targhe rubate sul-la loro vera auto, così danon essere rintracciati daicommercianti del posto,che effettivamente hannosegnalato ai carabinieri latarga, ma non quella auten-tica.

Un piano diabolico che(per ora) ha permesso ai ra-pinatori di farla franca.

Eleonora Aziani

Criminalità

Su laguardia

Banche, uffici postali,attività commerciali, maanche parecchi apparta-menti. La criminalità ha al-zato il tiro a Gaggiano esolo nelle ultime due set-timane tra furti tentati emessi a segno sono statipiù di una decina gli inter-venti delle forze dell’or-dine. Sarà il periodo, pri-ma delle feste i malviventitendono a scatenarsi, saràil fatto che il paese offrealcune vie di fuga a porta-ta di mano, sta di fattoche Gaggiano pare esserenel mirino della criminali-tà.

Una grossa mano alpresidio del territorio vie-ne dagli agenti dell’Unio-ne i Fontanili, spesso inprima linea nel contrasta-re le azioni criminose.L’altro contributo fonda-mentale viene dai cittadi-ni, il cui contributo in al-cune circostanze si è rive-lato fondamentale. Tene-re gli occhi aperti e se-gnalare permette a chideve intervenire di farlo inmaniera tempestiva equindi più efficace. E’questa la rete più temutadai malviventi che invececontano sull’omertà e sulfatto che le persone, perpaura o per pigrizia, ten-dano a non volerne sape-re di dare una mano a chisi trova in difficoltà.

El.A.

IL RIEPILOGO / Cronache del mese più movimentato dell’anno

di Monica Battaini

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PRIMO SOCCORSO PEDIATRICO / Folla all’incontro con l’istruttore della Croce Oro

Se in ballo cʼè la vita dei bimbiLe regole d’oro e le tecniche per intervenire subito in caso di emergenza

Febbre, convulsioni,traumi, ustioni, ostru-zioni delle vie aree. Co-

me comportarsi di fronte aqueste emergenze? Cono-scere le tecniche e le pro-cedure da adottare in ognisituazione di emergenzapuò salvare la vita di unbambino.

E questo tutti lo sanno:infatti mercoledì 20 no-vembre, la sala del CentroSocio Sanitario di piazzaCavalieri di Vittorio Venetoera gremita di mamme, pa-pà e nonni per assistere alcorso di primo soccorsopediatrico, organizzatogratuitamente dalla CroceOro di Gaggiano: relatoredella serata è stato AndreaManca, istruttore e soccor-ritore dell’associazione divolontariato e del 118.

La serata è stata scanditain tre momenti: nella primaparte l’istruttore ha passatoin rassegna le differenzeanatomiche tra un bambi-no e un adulto, nella se-conda parte si è sofferma-to maggiormente sulle mo-dalità di gestione delle ur-genze per il neonato e peril bambino e nell’ultima hatrattato il soffocamento (ingergo ostruzione delle vieaeree), un vero e proprioincubo per mamme e papàalle prese con bambini vi-vaci e pronti a ingoiare ditutto. “Tra gli incidenti do-mestici – spiega Manca –l'inalazione di corpo estra-neo è un evento tuttora aiprimi posti tra quelli cheavvengono tra i 6-24 mesi”.

“Nel soccorso di un pa-ziente in età pediatrica nonbisogna sottovalutare duecose: l’aspetto psicologi-co, sia nell’approccio conil piccolo che nel coinvol-gimento delle persone chegli sono accanto, e la rapi-dità dell’evoluzione delquadro clinico” ha spiega-to l’istruttore, introducen-do così i primi principi daseguire in fase di primosoccorso; “… è fondamen-tale ricordare che il bambi-no (che dal punto di vistamedico sopra gli 8 anni o i25 kg di peso è considera-to e trattato come un adul-to) ha caratteristiche fisi-che peculiari delle diverseetà” ha precisato, passan-do, poi, in rassegna tutte leemergenze sanitarie piùcomuni ed elencando i“cosa fare” e i “cosa non fa-re”, diciamo i cosiddetti“rimedi della nonna”, chenel corso degli anni sonostati giudicati inefficaci otalvolta dannosi dagli studimedici. In sintesi le “coseda fare” sono: a) valutazio-ne della scena (e.g. cosa ilbambino può avere ingeri-

to in caso di avvelenamen-to, dove può aver preso uncolpo, ecc.); b) valutazio-ne delle alterazioni dellostato di coscienza (in que-sto caso solo una personamolto vicina al piccolopuò essere in grado di va-lutare se il piccolo presen-ta stati di attenzione diffe-renti dalla norma); c) lapervietà delle vie aeree,ossia che queste ultimenon siano ostruite, soprat-tutto in caso di incoscien-za; d) valutazione del re-spiro; e) valutazione delpolso. Ultimo, ma non perquesto meno importante,, allertare il 118, che sapràguidare l’occasionale soc-corritore in ogni fase, at-tendendo l’arrivo dei soc-corsi.

Il terzo tema della sera-ta, ossia le tecniche di di-sostruzione delle vie ae-ree, è stato trattato in ma-niera approfondita, in par-ticolare l’istruttore si è sof-fermato sulle modalità diesecuzione delle mano-vre, fornendo anche esem-pi pratici per bambini so-pra e sotto i tre anni. La pri-ma cosa da valutare è se

l’ostruzione sia parziale ototale: se il bambino respi-ra o piange/tossisce, signi-fica che le vie respiratoriesono solo parzialmenteostruite e in tal caso non è

necessario applicare alcu-na manovra e chiamare su-bito il 118. Se, invece, ilpiccolo non riesce a respi-rare, significa che le vie ae-ree sono completamente

ostruite e occorre allertareil 118 e procedere con leprime manovre di disostru-zione. Le istruzioni coltedurante il corso sono le se-guenti:

1 - se è al di sotto dei treanni, ci si deve sedere si-stemando il bimbo a facciain giù sulle gambe, dandocolpi sulla schiena dal cen-tro verso l'esterno; se cosìnon espelle il corpo estra-neo deve essere posto suun piano rigido praticandocompressioni toracichecon l’ausilio dell’indice edel medio.

2 - se il bambino ha piùdi tre anni, si deve sistema-re leggermente prono inavanti con la testa verso ilbasso; quindi si danno cin-que colpi decisi con il pal-mo della mano sulla schie-na, in zona centro-laterale;se così non espelle il corpoestraneo, si deve praticarela cosiddetta manovra diHeimlich: sistemare un pu-gno sopra l'ombelico, cir-condarlo con l'altra mano espingere verso l'interno ein alto contemporanea-mente per aumentare lapressione interna al toracee facilitare l'espulsione. Lasequenza di colpi allaschiena e manovre va ripe-tuta fino all'arrivo dei soc-corsi.

Il corso di formazioneaveva lo scopo di fornirenell’arco di un paio d’ore lenozioni di primo soccorsoe aiutare a mantenere lacalma e a non commetterepericolosi errori. L’istrutto-re ha centrato in pienol’obiettivo: con parolesemplici e con esempi pra-tici ha saputo dare una ri-sposta ad una vasta casisti-ca di eventi in cui ci si trovacoinvolti, ma questa voltaalmeno un poco più “for-mati”.

Ilaria Landino

Ripercorrere il viaggiocinquecentesco delcardinale Luigi d’Ara-

gona è stato l’intento feli-cemente raggiunto dome-nica primo dicembrepresso l’antica sala consi-liare del Castello viscon-teo di Abbiategrasso.L’occasione è pervenutadall’uscita del libro “D’Illu-stri città, messeri e leggia-dre madonne” di Antoniode Beatis. La presentazio-ne dell’opera è stata op-portunamente introdottada Giuseppe Caffulli, di-rettore delle Edizioni TerraSanta, casa editrice che hacurato la pubblicazionedel volume. In apertura,gli interventi di AndreaCapello, presidente del-l’APS “Il Punto” e di CesareNai, presidente di Fonda-zione Per Leggere, hannoconcordemente sottoli-neato l’importanza dellapromozione di eventi cul-turali di questo tipo nel-l’ambito di percorsi di retesul territorio. I curatori del-la trasposizione dal volga-re in italiano, Giovanni An-tonio Bortolin e ClaudioMaria Tartari, hanno quindi

presentato il contesto del-la ricerca documentale ol-tre ai contenuti salienti diquesto scritto del canoni-co Antonio de Beatis, se-gretario al seguito del car-dinale Luigi d’Aragona nelsuo viaggio in Germania,Olanda, Francia e Altitalianegli anni 1517 e 1518.L’attenzione del pubblicoin sala è stata attratta nonsolamente dal racconto dialcune vicende del viag-gio cardinalizio, ma anchedall’occhio curioso e tal-volta spensierato del ca-nonico che racconta a tut-to campo della vita dellepopolazioni europee in-

contrate lungo il viaggio.Notevoli gli incontri e iluoghi come corti, città eprincipati europei raccon-tati in questo diario diviaggio minuzioso e com-plesso tra cui spicca l’im-battersi inaspettato conLeonardo da Vinci in Fran-cia presso Amboise. Al-trettanto singolare l’arrivodel cardinale d’Aragona aMilano con il suo seguito ela visita al Cenacolo pressoSanta Maria delle Grazie.Indimenticabile anche ilresoconto della visita allaSacra Sindone a Chambé-ry . E per finire, ma non ul-timo, il transito sui territori

di Vigevano e Abbiate-grasso: «E a 7 miglia da Vi-gevano c’è Abbiategras-so, terra pure assai buonadel ducato di Milano. Adue miglia da Vigevano sipassò con la chiatta il Tici-no. E da Abbiategrasso viè un canale costruito ap-posta ben largo, che vadritto fino a Milano ...»,scrive il canonico De Bea-tis. Un diario questo cheracconta di un viaggio digrande valore documen-tale. Infatti vi si possonoattingere tante notizie e in-formazioni sulla geografiae su gli usi e i costumi deltempo. L’importante ini-ziativa, che ha avuto luogonell’ ambito della rassegnaabbiatense promossa daAscom e dall’amministra-zione comunale “La Cittàche ti piace”, è stata realiz-zata con il patrocinio delComune di Abbiategrassoe di Fondazione Per Leg-gere, in collaborazionecon l’Associazione di Pro-mozione Sociale “Il Punto”di Abbiategrasso e la casaeditrice Edizioni TerraSanta. Mara Marchesi

ABBIATEGRASSO / Presentato domenica 1 al Castello

Viaggio nel “nostro” ̒ 500Il diario del canonico De Beatis edito da “Terrasanta”

La presentazione al Castello di Abbiategrasso

Centro Sociosanitario affollato per le tecniche di primo soccorso pediatrico: una dimostrazione

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25 NOVEMBRE / L’iniziativa del Centro Donna (e per intermezzo un racconto di Avas)

Tutti i volti della violenzaPer scoprirli, l’avvocato, la psicologa, la giornalista e l’agente di polizia locale

Nonostante i ricambigenerazionali e il va-ro di nuove leggi,

ancora oggi milioni di don-ne subiscono soprusi diogni tipo: la violenza sulledonne è una piaga chel’umanità non è ancora riu-scita a sanare.

E proprio in occasionedella celebrazione mon-diale della “Giornata perl’eliminazione della vio-lenza contro le donne”,proclamata dall’ONU nel1999, che la sera di marte-dì 26 Novembre l’Associa-zione Centro Donna diGaggiano ha organizzatoun dibattito per parlare diqueste tematiche.

“In Italia ogni 2 giorni emezzo muore una donna,per lo più, per mano dimariti, fidanzati o ex par-tner” con queste parole hainiziato il suo intervento, ilprimo della serata, l’avvo-cato Rossella Mileo, volon-taria presso lo Sportello le-gale di Gaggiano. “E’ la se-conda causa di morte perle donne in gravidanza. Equesta è solo la punta del-l’iceberg. Oltre alle donneuccise, si devono contaretutte quelle che sono statemaltrattate, picchiate eviolentate. Nella maggiorparte dei casi si tratta diviolenza domestica: gli au-tori dei delitti sono infattigeneralmente parenti mol-to stretti (mariti, fidanzati,ex partner)” ha proseguito.Parole molto forti, ma chehanno saputo trasmetterela gravità della situazione.Dopo questa panoramicasull’attuale stato delle co-se, l’avvocato ha passato inrassegna i passi fonda-mentali fatti dalla legislatu-ra per una maggiore tuteladei diritti delle donne. Ipiù significativi sono stati:nel ’46 introduzione deldiritto di voto, nel ’75 lapossibilità d’uso del pro-prio cognome, nell’81l’abolizione dell’art. 587del codice penale, il co-siddetto “delitto d’onore”,nel 2009 l’approvazionedella legge sullo stalking fi-no al tanto atteso decretolegge (119/2013) contro laviolenza sulle donne, ap-provato in Senato a Giugnodi quest’anno.

Il recentissimo decretolegge contro il femminici-dio e la violenza sulle don-ne sancisce: pene più se-vere se un minore assistealla violenza o se la vittimaera in gravidanza, arrestoobbligatorio in caso di fla-granza di reato, allontana-mento dall’ambiente do-mestico del coniuge vio-lento, impossibilità di riti-rare la denuncia, corsiapreferenziale per i proces-si di femminicidio e per

maltrattamenti, patrociniolegale gratuito per le vitti-me che non possono per-mettersi un avvocato.

Ma perché si scatenaquesta violenza e questaira che sfocia sempre piùspesso in tragedia?

A questa domanda harisposto la psicologa Car-men D’Angelo, il secon-do intervento della serata.In sintesi nasce da un ar-chetipo antichissimo edalla considerazione chemolti uomini hanno delledonne: la donna viene vi-sta come procreatrice divita e come un oggetto dipotere; e proprio il pote-re e questa presunta su-periorità maschile spessosi traducono in violenzapsicologica e/o fisicacontro la donna. Secondoelemento è l’evoluzionedell’emancipazione fem-minile, che sta mettendosempre di più in discussio-ne questa impostazioneculturale, basata sulla figu-ra del ‘maschio dominan-te’, e, nel momento in cuivede sminuito il suo pote-re, reagisce con violenzabrutale.

“Spesso si pensa che

sia la donna a dover esse-re aiutata, ma in realtà lapersona che ha maggiorbisogno di un supporto èl’uomo” ha precisato lapsicologa. “Infatti quandosi chiede al soggetto vio-lento, perché lo abbia fat-to, la classica risposta è:“Dottoressa, uno schiaffonon ha mai fatto male anessuno!” ha continuato ladottoressa

Per contro quando si fala stessa domanda alladonna “Perché sopporta

tutto questo?” la rispostaè: “Lo faccio per i figli oper la famiglia, in fondo èun bravo padre”. Motiva-zione smentita dalla psi-cologa, che occupandosiprevalentemente di bam-bini inseriti in contesti fa-miliari difficili, rivive que-ste situazioni attraverso iloro racconti. “Questo èun falso alibi, perché unbambino che vive con ungenitore violento avràmaggiori probabilità di di-ventare lui stesso di indole

aggressiva” ha rimarcato lapsicologa.

La serata è continuatacon l'appassionato inter-vento della giornalista An-na Pozzi, del gruppo Pime,autrice del libro "Schiave",che ha raccontato le vio-lenze subite dalle donneche restano vittime dellatratta di essere umani: dal-l'oppressione sia fisica chepsicologica patita fino allepratiche voodoo inflitte lo-ro o ai loro familiari, anchea distanza, dagli sfruttatori.

Ultimo intervento quel-lo del solo uomo al tavolodei relatori, il vicecoman-dante della polizia localeMaurizio Grottoli: “A pro-posito del fenomeno dellaprostituzione di strada - haammesso l'ufficiale - la so-la prevenzione che ci èconsentito fare, dal mo-mento che prostituirsi noncostituisce un reato, èl'azione di disturbo chepattugliando le strade sco-raggi i clienti.

Null'altro è possibiledopo che la Corte Costitu-zionale ha decretato l'inef-ficacia delle ordinanze deisindaci volte a sanzionarecoloro che sostano sui ter-ritori dei loro Comuni peracquistare prestazioni ses-suali a pagamento. I solireati annessi alla prostitu-zione sono dunque losfruttamento e il favoreg-giamento, ed è su quelliche noi possiamo interve-nire. Ma che a volte non so-no nemmeno perseguibili:ci capita di avvicinare ra-gazze che candidamentespiegano di essersi messein gruppo a gestire in pri-ma persona i loro "affari".Per quanto riguarda, inve-ce, le violenze domesti-che, gli agenti presenti sulterritorio devono essereconsiderati un punto di ri-ferimento, in quanto, in se-guito a denuncia, possonointervenire direttamente,anche allontanando il sog-getto violento dagli am-bienti familiari. “[ … ] Neconsegue che la personasegnalata viene convocatae diffidata dal proseguirenei suoi comportamenti evi assicuro che otto voltesu dieci questo provvedi-mento mette fine ad ogniproblema” ha spiegatoGrottoli.

Nonostante la se-rata fosse segnata da tema-tiche particolarmente deli-cate e ad alto impatto psi-cologico, gli organizzatorihanno saputo gestire ma-gistralmente il susseguirsidegli interventi, inserendoalcuni intermezzi (la recitadel racconto “Un sabatoqualunque” e di una poe-sia tratti dall’antologia “E’vietato calpestare i fiori”),che hanno alleggerito il to-no degli argomenti.

Per l’occasione la sedescelta è stata la sala consi-gliare del Comune di Gag-giano, che ha patrocinatol’iniziativa, e molti gaggia-nesi hanno risposto all’ap-pello lanciato dall’Asso-ciazione, manifestandoelevato interesse nei con-fronti dell’iniziativa.

Ilaria Landino

Un pubblico numeroso ha presenziato all’incontro contro la violenza

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LAVORO / Drammatica assemblea alla Novella

Safosa, in ansiaper la prorogaSperando nel Fondo Welfare Ambrosiano...

Incontro alla CooperativaNovella, lo scorso merco-ledì 4 dicembre, per gli ex

dipendenti della Safosa, icui capannoni sono chiusiormai da mesi.

Come accedere alle anti-cipazioni sugli ammortizza-tori sociali e in particolare alFondo Welfare Ambrosiano,per tutelare quanti hannoperso il lavoro causa dellacrisi economica con antici-pazioni di pagamento suitempi tecnici dell’Inps.

Diego Palmieri e Luca DiCroce in rappresentanzadella Cisl e Cinzia Liosi per laCgil hanno incontrato unbuon numero di lavoratori,per i quali (come per tutticoloro che l’hanno accettatain alternativa alla mobilità) èstata richiesta una proroga dialtri sei mesi alla cassa inte-grazione straordinaria sca-duta lo scorso 12 ottobre. Almomento l’iter della praticaè al vaglio del Ministero delLavoro e vi sono caute spe-ranze tra i rappresentanti deilavoratori, ma il dato reale èche intanto, nell’attesa, dacirca due mesi che non per-cepiscono un euro.

I requisiti e le caratteristi-che per accedere al FondoWelfare Ambrosiano ci sa-rebbero, ed i tre relatori han-no spiegato ai lavoratori co-me fare per richiedere que-sta anticipazione, quali do-cumenti procurarsi, dove ed a quali banche presen-tare la documentazione e la richiesta.

Le cifre massime previste dal fondo sono circa800 euro mensili, per un periodo massimo di 7 mesi,per un totale dunque di meno di 6 mila euro.

Con questo ammortizzatore sociale, si mettereb-bero in breve tempo soldi a disposizione dei lavora-tori in attesa dei pagamenti dalla cassa integrazione,

che presumibilmente (almeno lo si spera) verrà con-cessa entro fine anno.

Qualora invece la cassa integrazione non venisseconcessa, le banche rientrerebbero comunque del-la somma anticipata ai lavoratori, attraverso il FondoWelfare.

A.V.

Lʼesperto: comprarecasa allʼasta,unʼopportunità perle giovani coppie

In tempo di crisi e con un lavoro sempre più precario, com-prare casa, per molte famiglie, risulta sempre più difficile. Perriuscire a raggiungere questo obiettivo, negli ultimi tempi, sistanno diffondendo metodi alternativi di acquisto come, peresempio, l’affitto con riscatto e l’acquisto all’asta.

Il metodo alternativo di acquisto che potrebbe favorire ilrealizzarsi del sogno delle giovani coppie risulta essere pro-prio l’acquisto di casa all’asta: il motivo sta nel risparmio che sipuò ottenere comprando attraverso questa procedura che,mediamente, risulta del 25% rispetto al prezzo di mercato(sempre più frequenti sono i casi dove il risparmio supera il40%); oltre al risparmio sul prezzo di mercato non dobbiamodimenticare che questo tipo di acquisto si perfeziona senzal’intervento di un notaio e senza spese di intermediazione,quindi, con un evidente risparmio di costi.

Naturalmente sull’immobile non graveranno più pendenzegiudiziarie pregresse poiché il giudice stabilirà la cancellazionedi ogni ipoteca o disposizione di pignoramento, con spese acarico della procedura stessa. Visto il numero sempre crescen-te di soggetti interessati a questo canale di acquisto, di recente,il Consiglio Nazionale del Notariato, in concerto con le Associa-zioni di Consumatori, ha pubblicato una guida dal titolo “Ac-quisto all’asta, un modo alternativo e sicuro di comprare casa”con l’intento di porre al riparo i potenziali acquirenti dalle pos-sibili insidie. Ma vediamo praticamente come si fa a cercare ca-sa con questo canale e quali accorgimenti pratici occorre adot-tare per evitare sorprese future.

Innanzitutto, il potenziale acquirente di un immobile, perpoter partecipare ad un’asta, dovrà collegarsi ad uno dei vari si-ti specializzati che pubblicizzano le case in vendita all’asta op-pure direttamente al sito del Tribunale di Milano (accedendoalla sezione vendite giudiziarie).

Una volta individuato l’immobile con le caratteristiche desi-derate, l’acquirente dovrà visionare l’Ordinanza di vendita delGiudice, l’avviso di vendita e la perizia dell’immobile.

Tutti i sopracitati documenti sono allegati all’annuncio pub-blicitario e devono essere oggetto di un’attenta lettura poichécontengono tutte le informazioni, non solo sulle modalità dipartecipazione all’asta, ma anche riguardanti l’immobile stes-so: infatti, la relazione peritale, effettuata da un professionistaabilitato su disposizione del Giudice del Tribunale, contieneinformazioni sullo stato di conservazione, sulla regolarità urba-nistica ed edilizia, sulle spese condominiali arretrate, sulla cer-tificazione energetica, sugli eventuali vincoli e oneri a caricodell’acquirente, etc..

Dopo aver esaminato la relazione peritale, se si deciderà dipartecipare all’asta, occorrerà visionare l’avviso di vendita checontiene le seguenti informazioni: la data in cui si procederà al-la vendita (senza incanto o con eventuale incanto), prezzo ba-se di partenza, termine entro il quale presentare l’offerta e mo-dalità di presentazione dell’offerta stessa.

Spieghiamo qui di seguito la procedura delle due tipologiedi asta, con o senza incanto:

- Vendita senza incanto: l’acquirente interessato deve pre-sentare un’offerta d’acquisto in busta chiusa presso la Cancel-leria del Tribunale (o presso lo studio del professionista dele-gato alla vendita) nei giorni e nelle ore prefissate dall’avviso divendita. L’offerta dovrà contenere il prezzo proposto per l’im-mobile, accompagnato da una cauzione pari al 10% del prez-zo offerto (assegno circolare), nonché: le proprie generalità, ilregime patrimoniale (comunione o separazione dei beni), ilmodo e i termini di pagamento.

Nel giorno fissato per l’asta si apriranno tutte le buste pre-sentate contenenti le relative offerte e, se le offerte saranno rite-nute tutte valide, verrà indetta tra gli offerenti una gara, con unrialzo minimo già prefissato in precedenza, e l’immobile verràaggiudicato al miglior offerente. Se invece risulterà una sola of-ferta si potranno verificare due ipotesi: se l’offerta è superioread un quinto rispetto alla base d’asta, l’immobile sarà aggiudi-cato se, invece, l’unica offerta è inferiore al quinto, i creditori sipotranno opporre e in questo caso il Giudice o il delegato allavendita disporrà la vendita all’incanto.

- Vendita con incanto: la vendita con incanto ricalca a gros-se linee la procedura prevista della vendita senza incanto condue sostanziali differenze: la cauzione da allegare all’offerta èdel 10% del prezzo di base d’asta (anziché sul prezzo offer-to); l’aggiudicazione è solo provvisoria: infatti, nei dieci giornisuccessivi, si potranno presentare nuove offerte purché supe-riori ad un quinto del prezzo raggiunto nell’incanto.

Per chi volesse approfondire maggiormente l’argomento oformulare quesiti può scrivere a [email protected]

Cono Vertuccidottore commercialista e revisore contabile

Un momento dell’assemblea nel salone della Novella; sotto il titolo, il manifesto del Fondo

Page 15: Gaggiano TUTTO · naia di lavoratori dell’indotto. ... bina telefonica proveniente da Londra e installata a San Vito, ... Ha preso carta e penna è ha scritto ad un giorna-

COMUNITÀ E TERRITORIODICEMBRE 2013

15TuttoGaggiano

RACHINALDO / È pronto il Quaderno n. 7

Parliamo di donneSarà disponibile dai primi di gennaio

Situazione del cimiterodi Gaggiano «sotto con-trollo». Questo è quantodichiarato della consiglie-ra comunale Chiara Riso,che si occupa dei rappor-ti con le società parteci-pate e controllate (comeAsga, a cui è affidata la ge-stione dei servizi cimite-riali del comune, Sasom,Tam).

A detta della consiglie-ra, nella sostanza non esi-stono «particolari proble-matiche di gestione del si-stema cimiteriale, ad ec-cezione del tema non tra-scurabile della sicurezza,in quanto furti ed atti van-dalici si verificano ormaicon una certa frequenza.Tale problematica non ècerto una prerogativa diGaggiano – ha detto la Ri-so - si registra un aumentodel fenomeno criminosoin tutta Italia, ma sicura-mente negli ultimi tempisiamo stati presi di mira».Proprio a causa di questeincursioni notturne, che

sembrano collocarsi nelcontesto di un fenomenodi profanazione triste-mente diffuso, nel corsodel 2012 sono stati ese-guiti lavori di manutenzio-ne e restauro del cimiterodi Gaggiano. Se la manu-tenzione ha riguardato in-terventi ordinari (quindiprogrammati), le opere direstauro «si sono rese in-vece necessarie proprio aseguito dei ripetuti attivandalici/furti di cui il ci-mitero stesso e' stato og-getto».

Accanto a tali interven-ti, sempre nel 2012, sonoinoltre stati fatti lavori diampliamento, a seguitodei quali è stato imple-mentato il numero deinuovi loculi ed ossari,«dopo valutazioni circa ilnumero medio annuale didecessi e la disponibilitàresidua del cimitero. Talirilievi vengono effettuatiannualmente ad operadell'ufficio tecnico pre-

posto e relazionati allaGiunta che delibera anchesulla base di considera-zioni di tipo economico».Proprio questi interventihanno reso la situazioneampiamente gestibile,tanto che ad oggi la Risoconferma che «non si regi-strano necessità di nuovi

ampliamenti; disponiamoinfatti di un discreto nu-mero di loculi (una ses-santina circa) e di un ele-vato numero di ossari (cir-ca 140)».

Un poco differente pa-re invece essere la situa-zione delle tombe a terra,per le quali si stanno valu-

tando soluzioni capaci diaumentare i posto dispo-nibili (come eventuali esu-mazioni). Dato di un certointeresse, indicatore sin-golare dei costumi checambiano, si sottolineapoi un aumento delle ri-chieste di cremazioni e «sicominciano a registrare -anche se la normativa re-

gionale lo prevede datempo - alcune richiestedi sepolture multiple (ades. una bara con una urnacineraria nel medesimoloculo)». Per quanto con-cerne i costi per l'acqui-sto di loculi, invece, «le ta-riffe si differenziano perresidenti e non residenti(ma con parenti residentiin Gaggiano) e in base allafila prescelta.

Un esempio: il costo diun loculo in seconda fila(la piu' "ambita" e costo-sa) per un gaggianese è dicirca 4.360 euro, mentre inquarta fila è di 1.780 eurocirca». Una spesa impor-tante dunque, che incidepiù pesantemente se ildeceduto è non residen-te. In quel caso infatti sarànecessario calcolare «unamaggiorazione del 60%per coloro che hanno pa-renti di primo grado resi-denti e del 100% per chiha parenti di secondo gra-do residenti».

Mariadele Parrinello

PASSATO NOVEMBRE... / Secondo la consigliera comunale delegata, Chiara Riso

Cimitero sotto controllo. Vandali a parte

Èpronta, ma uscirà solo aiprimi di gennaio, la settimaedizione de “I Quaderni

del Rachinaldo”, la collana cheraccoglie, di anno in anno, il frut-to delle ricerche sulla storia delpaese e del territorio circostan-te, condotte da quell’Associa-zione.

Questa volta esce con un an-no di ritardo, in quanto i volon-terosi ricercatori sono stati di-stratti da altri impegni: una ricer-ca sul teatro cattolico, presenta-ta a Milano nel 2012 e un’altra suinovant’anni di storia dell’Orato-rio, andata in stampa quest’au-tunno e già in distribuzione nelleedicole e cartolerie di Gaggia-no.

Il “Quaderno”, settimo dellaserie, è suddiviso in tre parti, de-dicate ad altrettanti argomenti elascia le ultime pagine alla storiadi uno dei cortili tipici del vec-chio centro cittadino, quellochiamato “Babilonia”, attual-mente con ingresso al numero64, un cancello ad apertura au-tomatica seminascosto fra unagelateria e un compro-oro.

Prendiamo dalla Prefazionedel volume, piuttosto consi-stente e ricco di fotografie, ladescrizione degli argomenti chesviluppa in circa 300 pagine:«Abbiamo ricostruito nella pri-ma parte del settimo “Quader-no” la lenta e faticosa evoluzionedella presenza femminile nellavita della comunità durante ilNovecento: donne protagoniste

negli ambienti di lavoro, nellapolitica, nell’amministrazionecittadina, nelle professioni;dapprima poche, a volte guar-date con diffidenza, tollerate inquanto eccezioni; poi, col mu-tare del costume nazionale, nelgiro di pochi decenni, presenti– senza destare scandalo o sor-presa – alla pari degli uomini.

Il largo ricorso alle fotografieed alle testimonianze dirette èstato di grande sostegno al no-stro lavoro e perciò ringraziamole famiglie che ci hanno prestatola loro collaborazione.

Nella seconda parte, per gliamanti della buona musica cheancora non conoscono il TeatroAlla Scala, abbiamo voluto crea-re una piccola guida che li ac-compagni, arricchendola conqualche curiosità sui legami cheabbiamo individuato fra la Scalae Gaggiano.

La terza parte è dedicata ad

una ricostruzione dei cambia-menti intervenuti nella nostra co-munità dopo gli anni della rico-struzione seguiti alla guerra,quelli che coincidono con glianni Cinquanta, Sessanta e Set-tanta del Novecento».

Ai diversi capitoli hanno la-vorato i soci di lungo corso delRachinaldo: Maurizia Bruno,Franco Marongiu, Paolo Miglia-vacca, Massimo Pravettoni eAmbrogio Zacchetti. La corre-zione delle bozze è stata svolta,con grande pazienza, da PaolaMontuschi.

Il volume non sarà presentatoin alcun modo. Secondo lo stile,tanto sobrio da sembrare scon-troso dell’Associazione, arriveràsilenziosamente nelle edicole ecartolerie di Gaggiano una bellamattina con le sue storie di don-ne (insegnanti e balie, ostetrichee contadine) che furono impor-tanti, essendo normali.

Paolo Migliavacca

Zoncada; a lato, foto dell’800

L’anno che ricorda il cinquantesimo di fondazione della sezioneAvis Luigi Castiglioni di Gaggiano si chiude con un gesto insolito. Co-me ogni anno, in occasione del Natale, gli avisini addobbano a lorospese varie parti del paese, con striscioni e alberi di natale, uno diquesto è il pino dell’aiuola alla destra accanto alla scalinata della par-rocchiale dello Spirito Santo, che ogni anno viene addobbato e illu-minato di luci colorate. L’idea di fare qualche cosa di diverso e pos-sibilmente di più grande è nata durante gli incontri del consiglio ilvenerdì sera nella sede di Largo Donatori del Sangue. Due membridel direttivo che, guarda caso, sono anche due esperti rocciatori eIstruttori di Alpinismo della sezione Cai di Corsico, hanno concepi-

to un’idea mai vista prima:«Usiamo come albero ilcampanile!». Ed ecco chei due istruttori (che prefe-riscono non comparirecol loro nome perché siasolo l’Avis ad essere mes-sa in evidenza) si sono of-ferti volontari per scalarela torre campanaria ed in-stallarvi le luminarie.

Un’idea piaciuta subi-to al parroco don Piercar-lo Fizzotti, che però hamanifestato da subito lapreoccupazione che tut-ta l’operazione si potessesvolgere in assoluta sicu-rezza, aspetto che i dueistruttori, con la loro pre-parazione e specializza-zione, hanno garantito alcento per cento. E così ilparroco ha rilanciato: sepossibile, che le luci fos-

sero fissate in modo stabile e lasciate lassù definitivamente, in mododa essere riutilizzate per abbellire la torre campanaria anche in altreoccasioni diverse dal Natale.

Naturalmente nessun problema da parte del gruppo Avis, che inpochissimi giorni si è procurato il materiale necessario ed ha prov-veduto, grazie ai suoi due donatori/scalatori, ad aprire una via inedi-ta sullo spigolo di nord-ovest del campanile, dove le luminarie sonostate installate con una tecnica ed un metodo da veri “ragni” delleDolomiti, altro che padani! Complimenti vivissimi a loro e al gruppoAvis per l’idea.

A.V.

Donatori-arrampicatorisul campanile-albero

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