FUNZIONALITA - federvolley.it PF FIPAV 02 sett... · 2 FIPAV Corso per Preparatori Fisici della...
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FIPAVCorso per Preparatori Fisici
della Pallavolo 2010
LA RICERCA DELLA LA RICERCA DELLA ““ FUNZIONALITAFUNZIONALITA’’ ““
PER IL MIGLIORAMENTO DELLA PER IL MIGLIORAMENTO DELLA PRESTAZIONE PRESTAZIONE
NELLA PALLAVOLO NELLA PALLAVOLO
Giovanni RossiPreparatore Fisico “Volley Segrate 1978 “
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FIPAVCorso per Preparatori Fisici
della Pallavolo 2010
• MODULO 1°;ALLENAMENTO FUNZIONALE, METODI E MEZZI
• MODULO 2°;ALLENAMENTO FUNZIONALE, ESPERIENZA PRATICA
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FUNZIONALITAFUNZIONALITA ’’==
OTTIMIZZAREOTTIMIZZARE•• Far funzionare un sistema al Far funzionare un sistema al meglio delle sue possibilitmeglio delle sue possibilitààmigliorando progressivamente la migliorando progressivamente la gestione e il controllo dei gestione e il controllo dei sottosistemi al fine di avere i sottosistemi al fine di avere i migliori risultati.migliori risultati.
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I PERCORSI DELLA I PERCORSI DELLA FUNZIONALITAFUNZIONALITA ’’
• Le catene muscolari rappresentano “l’evidenza di un dialogo interno” , che, attraverso una perfetta organizzazione sequenziale e consequenziale, permette il funzionamento di ogni parte del corpo, in un contesto globale, con una varietà infinita di schemi. (L.Busquet)
• Un (1) muscolo; è semplicemente appeso a seicento (600) o più tasche fasciali. (I.Rolf 1977; M.Feldenkrais 1992; T.Myers 2001
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CATENE MUSCOLARICATENE MUSCOLARI
• Dal più semplice al piùcomplesso, l’ ATTUAZIONEdi ogni MOVIMENTO FINALIZZATO èl’espressione diretta di una SEQUENZA cinetica.
• La sequenza èpropagazione di un’ onda motoria , generata dalla piùsolida stabilità del nucleo centrale, e diffusa alla piùefficace mobilità dei segmenti distali.
• Sciascia, McMullen, Uhl, *Lexington SportsMedicine Center, Lexington, KY; †University ofKentucky, Lexington, KY, 2000
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CATENE CATENE MUSCOLARIMUSCOLARI
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PAROLE CHIAVEPAROLE CHIAVE• La chiave dell’allenamento funzionale è l’integrazione . Insegnare a tutti i muscoli a lavorare insieme piutto sto che isolatamente..” ( Greg Roskopf,2005)
• la corteccia motoria è organizzata in modo tale da ottimizzare la selezione di sinergie muscolari e non per selezionare l’attività di un singolo muscolo. Quindi, la corteccia motoria pensa in termini di movimenti e non di singoli muscoli.
• Allenare i muscoli isolatamente interrompe la catena cinetica.
•Allenare in modo integrale , migliora la funzione della catena cinetica
(Noth J. 1992)
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Dovremmo sempre Dovremmo sempre ricordare che, quando ricordare che, quando cerchiamo di cerchiamo di migliorare le migliorare le prestazioni motorie, il prestazioni motorie, il cervello riconosce cervello riconosce soltanto i movimenti e soltanto i movimenti e non i muscoli.non i muscoli.
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SCOPO DELLSCOPO DELL ’’ALLENAMENTO ALLENAMENTO FUNZIONALEFUNZIONALE
“Functional movement”:movimenti , integrati, multiplanari, che coinvolgono accelerazione, stabilizzazione,decelerazione , con l’intento di migliorare abilità, core strength, efficienza neuromuscolare.
(Bryant, 2005,NASM, american council on exercise)
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SCOPO DELLSCOPO DELL ’’ALLENAMENTO ALLENAMENTO FUNZIONALEFUNZIONALE
• Aumento del rendimento muscolare (efficienza neuro muscolare del movimento)
• Prevenzione degli infortuni (migliora il controllo)
• A livello condizionale è un mezzo speciale non specifico (si allena sempre ma in forme variabili)
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DOVE SI PONEDOVE SI PONEC
AP
AC
ITA
’DIF
OR
ZA
ENTITA’ DEL SOVRACCARICO SPOSTATO
FORZA MASSIMA
VELOCITA’ DISPOSTAMENTO DEL CARICO
FDM
FORZA EXP/REATTIVA
EFFICIENZA NEUROMUSCOLARE NELLO SPOSTAMENTO DEL CARICO
COORDINAZIONE
FORZA FUNZIONALE
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FONDAMENTIFONDAMENTI• ATTIVAZIONE DI CATENE CINETICHE FUNZIONALI(i movimenti a coinvolgimento analitico non sono funzionali)
• RICHIESTA DI CONTROLLO MOTORIO (ottimizzazione della strategia motoria: es analitico per il principiante/giovane?)
• ATTIVAZIONE DELLA CINTURA ADDOMINALE (funzione link del CORE per la forza)
• SIMILITUDINE ALLA STRUTTURA DEL MOVIMENTO SPECIFICO DELLA PALLAVOLO (pensiamo ad un modello di prestazione del movimento nella pallavolo)
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MEZZIMEZZI
• DALL’UTILIZZO DELLE MACCHINE A CAVO(Free motion “Cross Cable”, Technogym “Kinesis – Radiant”)
• ALLO SVILUPPO DEI PICCOLI ATTREZZI(Swiss ball, Bosu, Skimmy, Step BalanceAcqua Bag’s, Slosh Balls, Trx suspension, Kettlebell)
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METODIMETODI1. MOBILITA’ (ricerca dell’ampiezza
del movimento, ROM attivo)2. ALLENAMENTO DEL “ CORECORE””3. STABILIZZAZIONE E RIFLESSI
PROPRIOCETTIVI4. UTILIZZO DI ESERCIZI
POLIASSIALI E POLIARTICOLARI
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11°°METODOMETODO
MOBILITA’ ATTIVA AD AMPIA ESCURSIONE
• Movimenti dinamici a velocità di flessibilità progressiva (preceduta da un adeguato riscaldamento)
CARATTERISTICA ALLENATA;• Aumento dell’elasticità connettivale• Aumento del ROM attivo
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MOBILITA ’
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MOBILITA ’
1 2
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MOBILITA ’
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MOBILITA ’
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MOBILITA ’
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MOBILITA ’
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MOBILITA ’
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22°°METODOMETODO
3 FASI• Conoscenza (percezione e controllo
motorio del bacino in vari gradi di difficoltà)• Forza (tenuta dell’allineamento bacino-
gambe-busto in vari gradi di difficoltà)• Controllo (tenuta dell’allineamento con
pertubazioni instabili)
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MUSCOLI COINVOLTI NELLA CORE STABILITY
Trasverso dell’addomeObliqui interno ed esternoRetto dell’addomeErettore della colonnaMultifido
Muscoli che garantiscono stabilitàdel “baricentro”
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IL COREIL CORE
TRASFERISCE LE SPINTE DEGLI ARTI INFERIORI
TRASFERISCE GLI SLANCI DEGLI ARTI SUPERIORI
COMPATTA IL SISTEMA (LINK)
PRVIENE GLI INFORTUNI*
AUMENTA LA PERCEZIONE DELLE SINERGIE MUSCOLARI
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� Gli atleti meno soggetti alla lombalgia hanno una migliore mobilità specifica tra i segmenti vertebrali ed un controllo ottimale nell’attivazione dei muscoli stabilizzatori del tronco (addominali, obliqui e trasversi)
� Meno infortuni (low back pain) nel Rugby in Nuova Zelanda.
LA RICERCA SCIENTIFICALA RICERCA SCIENTIFICA
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Consiste nell’imparare a contrarre volontariamente il muscolo trasversodell’addome e l’obliquo interno, così da generare stabilità nelle aree prossimali che assicurano la base della produzione di forza estrinsecata dai segmenti distali.
PRINCIPIO DELLPRINCIPIO DELL ’’ALLENAMENTO DEL COREALLENAMENTO DEL CORE
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CONOSCENZA
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CONOSCENZA
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CONOSCENZA
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FORZA -TENUTA
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FORZA -TENUTA
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CONTROLLO
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33°° METODOMETODO
NO ALLENAMENTO DELLA PERDITA DIEQUILIBRIO
SI ALLA RICERCA DI UN MIGLIOR EQUILIBRIO
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CARATTERISTICHECARATTERISTICHE
PROGRESSIONE;• Statico bipodalico• Statico monopodalico• Dinamico sul posto bipodalico• Dinamico sul posto monopodalico• Dinamico in salto verticale• Dinamico in salto orizzontale• Destabilizzazione treno superiore con 1 arto
(manubri – Body Bar)• Trazione trasversale (elastico)• Combinazione dei precedenti
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TRONCO CON SWISS BALL
MONOPODALICO
BIPODALICO
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44°° METODOMETODOBASATO SULL’UTILIZZO DI ESERCIZI DELLA PESISTICA
ADATTATA ESEGUITI SEMPRE IN DINAMICA CON LE VARIANTI
• Sul posto• In locomozione
• In salto
• Necessita di competenze sugli altri 3 metodi funzio nali
• Necessita della conoscenza dei fondamenti della pes istica
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CARATTERISTICHECARATTERISTICHE
• Simmetrici (stesso carico a dx e sx)
• Asimmetrici (carico che varia fra dx e sx, utilizzo dell’H2o)
• Monolaterali (manubri, Kettlebel)
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SIMMETRICI
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SIMMETRICI
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SIMMETRICI
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ASIMMETRICI
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ASIMMETRICIpluriassiali
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ASIMMETRICIpluriassiali
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ASIMMETRICIutilizzo acqua
• CLEAN ACQUABAGCLEAN ACQUABAG ’’ss
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ASIMMETRICIutilizzo acqua
•• FRONT SQUAT FRONT SQUAT ACQUABAGACQUABAG ’’ss
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ASIMMETRICIutilizzo acqua
•• SQUAT SQUAT OVERHEADOVERHEAD
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ASIMMETRICIutilizzo acqua
••SWING SWING ACQUABAGACQUABAG ’’ss
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MONOLATERALIbipodalico
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MONOLATERALIappoggio sagittale
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MONOLATERALImonopodalico
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MONOLATERALImonopodalico
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PROGRAMMAZIONEPROGRAMMAZIONE
• “E’ una sottoprogrammazione della programmazione principale” e può essere presente tutto l’anno in forme variabili.
• Nello Sport- 75% Lavori pesanti con Carichi (condizionale)- 25 % Allenamento Funzionale (controllo)
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VALUTAZIONE
• 1 METODO,- studio del ROM in max allungamento
• 2 METODO,- valutazione della tenuta –allineamento nei vari esercizi (gestione della difficoltà)
• 3 METODO,- Test con mezzi computerizzati - Valutazione del limite nello stato di perturbazion e (gradi di difficoltà)
• 4 METODO,- Aumentando il carico, quanto cambia la capacità di controllo e la precisione del gesto richiesto?
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VALUTAZIONE
• Valutazione oggigiorno solo obbiettiva (attraverso video)
• Importante l’esperienza del valutatore
• SCHEMA DI ANALISI+1 esegue bene0 esegue bene solo una parte-1 esegue male tutto e compensa
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PROGRAMMAZIONEPROGRAMMAZIONEQUANDO ?
Mini Functional Workout(da 2 a 4 esercizi per 1-2 serie)
Possono essere svolte;• Nelle fasi di warm up o cool down dell’allenamento
tecnico o fisico
Full Functional Workout (max 30’ in circuito)Possono essere svolte;• Nel primo periodo della preparazione come lavoro
principale• Nei giorni di recupero attivo dopo una gara
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PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE
COME ?• Circuito, sistema preferito (30”/40” work–30”/40” rest)• Tutti i metodi presenti (in quantità variabile in base agli
obbiettivi)• 1 solo tipo di circuito con priorità di metodo per 1-3 serie• Anche tutti i giorni con n°di stazioni variabile( se viene
eseguito singolarmente o dalla squadra)• Lavorare sulla base di 7 gg per permettere all’atleta di adattarsi
alle situazioni perturbanti, poi cambiare le difficol tà per riprogrammare il sistema nervoso
• Il parametro di carico è il graduale aumento delle diffi coltà che perturbano il movimento( non il peso stesso degli att rezzi !)
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PROGRAMMAZIONE
COSTRUZIONE DEL CIRCUITO;• In base ai test• In base al livello motorio degli atleti• Per scelta di priorità di metodo nelle varie
fasi della programmazione• All’interno di ogni metodo creare una
scaletta di difficoltà per sviluppare al meglio il miglioramento
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PROGRAMMAZIONETipo di Lavoro Circuito a coppie 30"work + 30" rest
Quantità 2 serie senza recupero tra una serie e l'altra
1Click here to insert image 2Click here to insert image 3Click here to insert image 4Click here to insert image
Ser. Rep. Tempo Rest Result Ser. Rep. Tempo Rest Result Ser. Rep. Tempo Rest Result Ser. Rep. Tempo Rest
Set 1 30" 30" 30" 30" 30" 30" 30" 30"
Set 2Set3Set 4
Note: Note: Note: Note:
5Click here to insert image 6Click here to insert image 7Click here to insert image 8Click here to insert image
Ser. Rep. Tempo Rest Result Ser. Rep. Tempo Rest Result Ser. Rep. Tempo Rest Result Ser. Rep. Tempo Rest
Set 1 30" 30" 30" 30" 30" 30" 30" 30"
Set 2Set3Set 4
Note: Note: Note: Note:
BALANCESquat Parallelo instabile
MOBILITYPush Up di scapole braccia tese
CORERotazioni con manubrio
BALANCEStep up 1 gamba con skymmy
CROSS TRXTrazioni gomito stretto a 45°
COREBridge prone alzo 1 gamba alternata
BALANCESkip su Bouncer
CORESuperMan con swiss ball
Questa mobilità di caviglie la facciamo nel riscaldamento insieme ad altri es di mobilità funzionale (da
MO MOBILITA'CO COREBAL BALANCE BAL
WATT POWER WATT
SPORT VOLLEY SPORT VOLLEY
0 1 2 3mesocicli sett MO CO BA WATT Σ CARICOmesocicli
1 2 2 3 2 O 72 3 2 3 1 1 73 4 1 1 6 1 9 2,2666674 3 4 3 1 1 9 0,466667
Torneo 0 Torneo6 07 08 09 0
Σ 9 10 10 3
NOTE
PRIORITA'
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GRAZIE PER LGRAZIE PER L’’ATTENZIONEATTENZIONE