Freccia nel fianco n.0 del 25/05/2013

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NUMERO DA CONSERVARE, PER I VOSTRI FIGLI E PER I VOSTRI NIPOTI n. 0 del 25/05/2013 AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI S. MARIA C.V. N.1593 /2011 direttore Prospero Cecere , L. 80/2005 GIA' POPOLO SAMMARITANO Nel momento in cui ci ripresentiamo a quanti ci hanno onorato per averci seguiti nelle precedenti pubblicazioni della “Freccia nel fianco”, riteniamo doveroso chiarire chi siamo e cosa ci proponiamo di fare nel prossimo futuro. Siamo i veri esponenti di quelle associazioni cittadine, che hanno partecipato, con significativo e consistente peso alla nascita di questa amministrazione comunale, che vede il nostro candidato Biagio Di Muro, sindaco di questa città ed al quale va un doveroso ed affettuoso saluto. Già prima delle elezioni del maggio 2011 queste associazioni ebbero un continuo e dinamico fermento, e, dopo numerosissime riunioni si giunse alla formazione delle liste a sostegno della candidatura di Biagio Di Muro. Contestualmente fu steso, con molta cura e con la dovuta passione per la nostra città, un programma elettorale, ispirato ai più sani principi di democrazia e di sana amministrazione, che teneva in primissimo ordine il lavoro, la trasparenza, la validità dei servizi, la programmazione etc., tutte cose viste, comunque, nell’ ottica della crisi economica e delle difficoltà esistenti.Fu, pertanto, ipotizzata una nuova amministrazione che mettesse fine a ogni forma di abuso, di clientelismo e mal governo, che avesse intenti di studio sulle cose a farsi e di programmazione in attesa dei tempi migliori che, sicuramente, sarebbero venuti. Non erano previste ed ipotizzate cattedrali, progetti megagalattici etc. ma soltanto un sano e costante ben operare ed un costante impegno per i cittadini. Per la verità Tudisco ha curato questi indirizzi, e, in particolare, va detto che solo Mario Tudisco, ha segnato qualcosa di veramente notevole, anche se poco evidenziata. A lui va il merito della nascita del “Catabulum”, cui vanno a collegarsi tutte le attività culturali che si spera possano aver una degna risonanza al più presto; purtroppo la sua prematura morte ha lasciato da un lato un vuoto incolmabile, dall’altro un segno indelebile del suo breve passaggio come assessore alla cultura.Ed è proprio la morte del caro amico ed il lavoro da lui svolto che ci ha fatto riflettere sulle cose che queste associazioni possono e devono fare. Bisogna avere lo spirito e l’amore per sostenere questa amministrazione, partecipando con azioni propositive e di appoggio e, nello stesso tempo, di critica costruttiva per quei provvedimenti, invece, che non sono lo specchio delle nostre programmazioni. Per la verità il sindaco già ha dato segni positivi di accettare questa forma di collaborazione consentendo ad alcuni nostri rappresentanti di poter dare un contributo valido per la risoluzione del problema Campo Sorbo, autorizzando incontri con dirigenti e tecnici comunali. Questo fatto viene accolto da noi tutti con grande apprezzamento, nel senso che democrazia vera esiste e che tutti hanno diritto di collaborare. Si spera che molti altri eventi simili possano seguire. Da queste pagine, nel ringraziare quanti ci leggeranno e nell’invitare tutti i nostri concittadini a partecipare personalmente alla stesura di questo giornale con propri scritti e segnalazioni, garantiamo fin d’ora di evitare ogni forma di arroganza, nello spirito della più corretta forma di collaborazione con l’amministrazione in carica. Nicola Cantone Gli ultimi avvenimenti che riguardano l’eventuale, nuova collocazione dei vari uffici del Tribunale di Santa Maria, hanno fatto balzare, inequivocabilmente, all’attenzione di tutti l’inaffidabilità e l’impreparazione di questi politici nell’affrontare i veri problemi della città. Tutti i crediti che potevano essere concessi si sono esauriti nelle dimostrazioni di inefficienza che, in tante occasioni, hanno dato a tutta l’opinione pubblica. Oggi rischiamo di compromettere, definitivamente la permanenza del Tribunale a Santa Maria, Dopo aver speso, inutilmente più di un miliardo per il progetto della Cittadella Giudiziaria che poi è rimasto nel dimenticatoio, si è incapaci di affrontare il problema della collocazione degli uffici Giudiziari in luoghi vicini al centro storico. Si è creato un problema inesistente, perché non si è stati in grado o non si è voluto, dopo più di due anni, offrire una soluzione accettabile ai responsabile dell’Amministrazione Giudiziaria. Già da anni avevo paventato questo pericolo ed avevo indicato in miei scritti la possibilità di ubicare nell’ex casa comunale, nell’ex Cappabianca e nell’ ex caserma Mario Fiore il Tribunale Civile, la Procura e l’Ufficio del Giudice di Sorveglianza. Con i soldi che si spendono per fittare capannoni nati per ospitare le industri e dare lavoro alla gente ( senza pensare a progetti faraonici ed irrealizzabili a breve) si potrebbe concretizzare un progetto realizzabile in meno di due anni, facendo venire meno ogni velleità di Caserta di scipparci il Tribunale. Anzi, come giustamente richiesto dal dr. Lembo, si potrebbe richiedere anche la dislocazione in città di una sezione della DIA per perseguire i reati di camorra che sono frequenti nella nostra Provincia. Chi ora si erge a censore di questa amministrazione ( Giudicianni -Campochiaro) è stato il primo responsabile di questa situazione tanto precaria. Ha permesso si infiltrassero elementi destabilizzanti e che hanno dimostrato di non aver a cuore l’interesse della città. La Politica deve avere uno scatto di orgoglio e, unita, deve combattere una battaglia che coinvolga tutte le sue componenti . I professionisti e gli intellettuali si oppongano a questa ennesima manovra ad essa contraria: si devono allontanare quegli elementi che hanno rifiutato, con immediatezza, di sposare i bisogni reali della città ed hanno permesso il suo saccheggio. Il risveglio delle coscienze è necessario per allontanare le forze malsane che infestano il tessuto sociale cittadino per, finalmente, pensare ad una rinascita della città e della sua economia, Per ottenere questo ci vuole l’apporto di tutti, a prescindere dal colore politico. La legalità che tanto si sbandiera è un concetto empirico che dovrebbe concretizzarsi nel perseguire l’interesse collettivo e non quello personale o di pochi. Gaetano Rauso Quando la coalizione che supportava questo foglio vinse la sua battaglia politica, il direttore del tempo, nel congedarsi dal suo pubblico usò la frase di Marziale "de hoc satis ". Io, veramente, non la condivisi, forse pure per nostalgia, convinto come sono che la carta stampata, anche quando arde, manda messaggi al cuore. Chi non ricorda la falcidie che, durante il ventennio, colpì tante testate contrarie al regime? Ebbene quando quei cumuli di carta bruciavano pure dal crepitio delle loro fiamme pareva giungessero cori di proteste all'indirizzo del regime. LA FRECCIA NEL FIANCO non era andata al macero, nè era andata in cantina a fare compagnia ai topi, si era presa, come ogni foglio che si rispetti , una pausa di riflessione. Sapeste come è importante riflettere! Forse quello di cui difetta troppo questo nostro tempo è la riflessione, quell'atto conoscitivo mediante il quale l'intelletto prende coscienza di sè alla ricerca della verità, delle ragioni e del senso di ogni cosa. Per anni questo è stato il credo della nostra testata, e temo dovrà ricominciare ad esserlo. Rieccoci qua, pronti a riascoltare, presenti sulle strade a raccogliere ogni forma di malessere, alla ricerca delle possibili soluzioni che la vastità degli argomenti può lasciare accantonate. Pronti a verificare che ciò che è stato promesso, almeno in parte, sia stato mantenuto. Pronti a dare voce ai più deboli, ai più indifesi. Noi ci saremo con lo stesso spirito di lotta, convinti come sempre, che l'unica vera politica è quella che privilegia il solo bene della città. L'Osservatore sammaritano RIECCOCI QUA Un patto per salvare il Tribunale CAMPO SORBO IN VIA DI RISOLUZIONE I fitti incontri tra le associazioni, il Comitato Campo Sorbo ed il sindaco Di Muro stanno dando i primi frutti : a breve vi sarà la consegna delle strade da parte dei residenti dell'area all'Amministrazione che finalmente potrà avviare quelle opere che rendono civile una città e trasformeranno da borgo medioevale in quartiere moderno la zona conosciuta come Campo Sorbo. Presto , quindi, dopo 40 anni di attesa, grazie alla caparbietà dI Carmine Spina,Di Nardo Raffaele, Munno Giuseppe, Gravante Pietro,Valentino Franco e Anna Pepe eall'assistenza tecnica dell'arch. Di Patria, a breve, anche quelle 54 famiglie potranno usufruire dei servizi ( acqua, luce e gas) alla pari di tutti i loro concittadini . A distanza di 6 mesi noi della Freccia nel Fianco vogliamo ricordare chi ha iniziato con noi quest'avventura e non l'ha più abbandonata neanche da assessore . Non vi è modo migliore per ricordare Mario che riproponendo le sue stesse parole , sperando che possano essere d'ausilio a coloro che invece hanno dimenticato ciò che per anni è stato scritto su questo giornale La recente mega ordinanza del pm Guarriello,ha finalmente fatto piena luce sui fatti e i misfatti dell’UTC di Santa Maria Capua Vetere, ma stranamente ciò non sembra abbia provocato disdegno e clamore né nella stampa locale né nell’”intellighentia “ sammaritana, anzi, sembra quasi che anche la classe politica e dirigenziale abbia la volontà di rimuovere quello che vorrebbe farsi passare per un “incidente di percorso” ; quando in realtà si tratta della vera cartina di tornasole di come si è amministrato il territorio negli ultimi 15 anni in un intreccio perverso tra politica speculativa, intrallazzatori ad ogni livello e professionisti compiacenti. Fare finta di nulla, in attesa degli sviluppi giudiziari, è deleterio anche per chi oggi è chiamato a governare l’”Antica Capua” se davvero vogliono prendere le distanze e marcare una vera discontinuità. Come affermano alcuni magistrati l’opera della “giustizia” si attiva dopo che il reato è stato commesso, mentre un buon amministratore dovrebbe anticipare la possibile azione giudiziaria ponendo in essere tutti gli accorgimenti e le procedure ,soprattutto quelle inerenti la trasparenza e l’affidamento di incarichi e appalti. A Santa Maria poi, la situazione è davvero particolare : infatti, il sindaco ha riservato la delega all’urbanistica per sé . Meglio farebbe a nominare un assessore esterno, magari un magistrato a riposo , in modo tale che un vero competente possa seguire quotidianamente l’Ufficio Tecnico Comunale , cosa che il primo cittadino non può garantire per i molteplici impegni da cui è assillato. Mario Tudisco Il suggerimento di Mario Tudisco al sindaco : nomina un magistrato a riposo come assessore esterno all'Urbanistica in nome della trasparenza La Freccia nel Fianco ritorna DIRETTORE : PROSPERO CECERE PROPRIETA' : ASSOCIAZIONE IL DOMANI NON LASCIARE MAI, CHE IL SUCCESSO TI NASCONDA LA SUA VACUITÀ, UN'IMPRESA LA SUA VANITÀ, LA FATICA LA SUA DESOLAZIONE. MANTIENI VIVO DENTRO DI TE L'INCENTIVO AD ANDARE ANCORA PIÙ AVANTI, QUELL'INQUIETUDINE DELL'ANIMA CHE CI SPINGE AL DI LA' DI NOI STESSI. NON GUARDARE INDIETRO. E NON ACCAREZZARE SOGNI PER IL FUTURO. CIO' NON VERREBBE NÉ A RESTITUIRTI IL PASSATO NÉ A SODDISFARE GLI ALTRI TUOI SOGNI AD OCCHI APERTI. IL TUO DOVERE, LA TUA RICOMPENSA, IL TUO DESTINO SONO QUI ORA. DAG HAMMAARSKJÒLD, MARKINGS COMMERCIO DALLE GRINFIE DI PALAZZINARI E FACCENDIERI CHE SI SONO INFILTRATI NEL PD E NELLA ZAVORRA SALVIAMO L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, IL SOLDATO RYAN , IL TABACCHIFICIO, L'OCCUPAZIONE E IL DOBBIAMO ACCETTARE LE DELUSIONI CHE SONO LIMITATE, MA NON DOBBIAMO MAI PERDERE L'INFINITA SPERANZA. (MARTIN LUTER KING)

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Ritorno della Freccia nel Fianco Free local pressstampato e distribuito a S. Maria C.V. in provincia di Caserta

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NUMERO DA CONSERVARE, PER I VOSTRI FIGLI E PER I VOSTRI NIPOTI

n. 0 del 25/05/2013 AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI S. MARIA C.V. N.1593 /2011 direttore Prospero Cecere , L. 80/2005GIA' POPOLO SAMMARITANO

Nel momento in cui ci ripresentiamo a quanti ci hanno onoratoper averci seguiti nelle precedenti pubblicazioni della “Freccianel fianco”, riteniamo doveroso chiarire chi siamo e cosa ciproponiamo di fare nel prossimo futuro. Siamo i veri esponentidi quelle associazioni cittadine, che hanno partecipato, consignificativo e consistente peso alla nascita di questaamministrazione comunale, che vede il nostro candidatoBiagio Di Muro, sindaco di questa città ed al quale va undoveroso ed affettuoso saluto. Già prima delle elezioni delmaggio 2011 queste associazioni ebbero un continuo edinamico fermento, e, dopo numerosissime riunioni si giunsealla formazione delle liste a sostegno della candidatura diBiagio Di Muro. Contestualmente fu steso, con molta curae con la dovuta passione per la nostra città, un programmaelettorale, ispirato ai più sani principi di democrazia e disana amministrazione, che teneva in primissimo ordine illavoro, la trasparenza, la validità dei servizi, laprogrammazione etc., tutte cose viste, comunque, nell’ otticadella crisi economica e delle difficoltà esistenti.Fu, pertanto,ipotizzata una nuova amministrazione che mettesse fine aogni forma di abuso, di clientelismo e mal governo, cheavesse intenti di studio sulle cose a farsi e di programmazionein attesa dei tempi migliori che, sicuramente, sarebberovenuti. Non erano previste ed ipotizzate cattedrali, progettimegagalattici etc. ma soltanto un sano e costante benoperare ed un costante impegno per i cittadini. Per la verità Tudisco ha curato questi indirizzi, e, in particolare, va detto che solo Mario Tudisco, ha segnato qualcosa di veramentenotevole, anche se poco evidenziata. A lui va il merito dellanascita del “Catabulum”, cui vanno a collegarsi tutte le attivitàculturali che si spera possano aver una degna risonanza alpiù presto; purtroppo la sua prematura morte ha lasciato daun lato un vuoto incolmabile, dall’altro un segno indelebiledel suo breve passaggio come assessore alla cultura.Ed èproprio la morte del caro amico ed il lavoro da lui svolto checi ha fatto riflettere sulle cose che queste associazionipossono e devono fare. Bisogna avere lo spirito e l’amoreper sostenere questa amministrazione, partecipando conazioni propositive e di appoggio e, nello stesso tempo, dicritica costruttiva per quei provvedimenti, invece, che nonsono lo specchio delle nostre programmazioni.Per la verità il sindaco già ha dato segni positivi di accettarequesta forma di collaborazione consentendo ad alcuni nostrirappresentanti di poter dare un contributo valido per larisoluzione del problema Campo Sorbo, autorizzando incontricon dirigenti e tecnici comunali. Questo fatto viene accoltoda noi tutti con grande apprezzamento, nel senso chedemocrazia vera esiste e che tutti hanno diritto di collaborare.Si spera che molti altri eventi simili possano seguire.Da queste pagine, nel ringraziare quanti ci leggeranno enell’invitare tutti i nostri concittadini a parteciparepersonalmente alla stesura di questo giornale con propriscritti e segnalazioni, garantiamo fin d’ora di evitare ogniforma di arroganza, nello spirito della più corretta forma dicollaborazione con l ’amministrazione in carica. Nicola Cantone

Gli ultimi avvenimenti cheriguardano l’eventuale, nuovacollocazione dei vari uffici delTribunale di Santa Maria, hannofatto balzare, inequivocabilmente,all’attenzione di tutti l’inaffidabilitàe l’impreparazione di questipolitici nell’affrontare i veriproblemi della città. Tutti i creditiche potevano essere concessis i s o n o e s a u r i t i n e l l edimostrazioni di inefficienza che,in tante occasioni, hanno dato atut ta l ’opinione pubbl ica.O g g i r i s c h i a m o d icompromettere, definitivamente

la permanenza del Tribunale a Santa Maria,Dopo aver speso, inutilmente più di un miliardo per il progettodella Cittadella Giudiziaria che poi è rimasto nel dimenticatoio,si è incapaci di affrontare il problema della collocazione degliuffici Giudiziari in luoghi vicini al centro storico. Si è creato unproblema inesistente, perché non si è stati in grado o non si èvoluto, dopo più di due anni, offrire una soluzione accettabileai responsabile dell’Amministrazione Giudiziaria. Già da anniavevo paventato questo pericolo ed avevo indicato in miei scrittila possibilità di ubicare nell’ex casa comunale, nell’exCappabianca e nell’ ex caserma Mario Fiore il Tribunale Civile,la Procura e l’Ufficio del Giudice di Sorveglianza. Con i soldiche si spendono per fittare capannoni nati per ospitare le industrie dare lavoro alla gente ( senza pensare a progetti faraonici edirrealizzabili a breve) si potrebbe concretizzare un progettorealizzabile in meno di due anni, facendo venire meno ognivelleità di Caserta di scipparci il Tribunale. Anzi, come giustamenterichiesto dal dr. Lembo, si potrebbe richiedere anche ladislocazione in città di una sezione della DIA per perseguire ireati di camorra che sono frequenti nella nostra Provincia. Chiora si erge a censore di questa amministrazione ( Giudicianni-Campochiaro) è stato il primo responsabile di questa situazionetanto precaria. Ha permesso si infiltrassero elementidestabilizzanti e che hanno dimostrato di non aver a cuorel’interesse della città. La Politica deve avere uno scatto diorgoglio e, unita, deve combattere una battaglia che coinvolgatutte le sue componenti . I professionisti e gli intellettuali sioppongano a questa ennesima manovra ad essa contraria: sidevono allontanare quegli elementi che hanno rifiutato, conimmediatezza, di sposare i bisogni reali della città ed hannopermesso il suo saccheggio. Il risveglio delle coscienze ènecessario per allontanare le forze malsane che infestano iltessuto sociale cittadino per, finalmente, pensare ad una rinascitadella città e della sua economia, Per ottenere questo ci vuolel’apporto di tutti, a prescindere dal colore politico. La legalitàche tanto si sbandiera è un concetto empirico che dovrebbeconcretizzarsi nel perseguire l’interesse collettivo e non quellopersonale o di pochi.Gaetano Rauso

Quando la coalizione che supportava questo foglio vinse la suabattaglia politica, il direttore del tempo, nel congedarsi dal suopubblico usò la frase di Marziale "de hoc satis ".Io, veramente, non la condivisi, forse pure per nostalgia, convintocome sono che la carta stampata, anche quando arde, mandamessaggi al cuore.Chi non ricorda la falcidie che, durante il ventennio, colpì tantetestate contrarie al regime?Ebbene quando quei cumuli di carta bruciavano pure dal crepitiodelle loro fiamme pareva giungessero cori di proteste all'indirizzodel regime.LA FRECCIA NEL FIANCO non era andata al macero, nè eraandata in cantina a fare compagnia ai topi, si era presa, come ognifoglio che si rispetti , una pausa di riflessione.Sapeste come è importante riflettere!Forse quello di cui difetta troppo questo nostro tempo è la riflessione,quell'atto conoscitivo mediante il quale l'intelletto prende coscienzadi sè alla ricerca della verità, delle ragioni e del senso di ogni cosa.Per anni questo è stato il credo della nostra testata, e temo dovràricominciare ad esserlo.Rieccoci qua, pronti a riascoltare, presenti sulle strade a raccogliereogni forma di malessere, alla ricerca delle possibili soluzioni chela vastità degli argomenti può lasciare accantonate.Pronti a verificare che ciò che è stato promesso, almeno in parte,sia stato mantenuto.Pronti a dare voce ai più deboli, ai più indifesi. Noi ci saremo conlo stesso spirito di lotta, convinti come sempre, che l'unica verapolitica è quella che privilegia il solo bene della città. L'Osservatore sammaritano

RIECCOCI QUA Un patto per salvare il Tribunale

CAMPO SORBO IN VIA DI RISOLUZIONEI fitti incontri tra le associazioni, il Comitato Campo Sorboed il sindaco Di Muro stanno dando i primi frutti : a brevevi sarà la consegna delle strade da parte dei residentidell'area all'Amministrazione che finalmente potrà avviarequelle opere che rendono civile una città e trasformerannoda borgo medioevale in quartiere moderno la zonaconosciuta come Campo Sorbo.Presto , quindi, dopo 40 anni di attesa, grazie alla caparbietà dI Carmine Spina,Di Nardo Raffaele, Munno Giuseppe,Gravante Pietro,Valentino Franco e Anna Pepeeall'assistenza tecnica dell'arch. Di Patria, a breve, anchequelle 54 famiglie potranno usufruire dei servizi ( acqua,luce e gas) alla pari di tutti i loro concittadini .

A distanza di 6 mesi noi della Freccia nel Fianco vogliamo ricordare chi ha iniziato connoi quest'avventura e non l'ha più abbandonata neanche da assessore . Non vi è modomigliore per ricordare Mario che riproponendo le sue stesse parole , sperando chepossano essere d'ausilio a coloro che invece hanno dimenticato ciò che per anni èstato scritto su questo giornale

La recente mega ordinanza del pm Guarriello,ha finalmente fatto piena luce suifatti e i misfatti dell’UTC di Santa Maria Capua Vetere, ma stranamente ciò nonsembra abbia provocato disdegno e clamore né nella stampa locale nénell’”intellighentia “ sammaritana, anzi, sembra quasi che anche la classe politicae dirigenziale abbia la volontà di rimuovere quello che vorrebbe farsi passare perun “incidente di percorso” ; quando in realtà si tratta della vera cartina di tornasoledi come si è amministrato il territorio negli ultimi 15 anni in un intreccio perversotra politica speculativa, intrallazzatori ad ogni livello e professionisti compiacenti.Fare finta di nulla, in attesa degli sviluppi giudiziari, è deleterio anche per chi oggiè chiamato a governare l’”Antica Capua” se davvero vogliono prendere le distanzee marcare una vera discontinuità.Come affermano alcuni magistrati l’opera della “giustizia” si attiva dopo che il reatoè stato commesso, mentre un buon amministratore dovrebbe anticipare la possibileazione giudiziaria ponendo in essere tutti gli accorgimenti e le procedure ,soprattuttoquelle inerenti la trasparenza e l’affidamento di incarichi e appalti.A Santa Maria poi, la situazione è davvero particolare : infatti, il sindaco ha riservatola delega all’urbanistica per sé . Meglio farebbe a nominare un assessore esterno,magari un magistrato a riposo , in modo tale che un vero competente possa seguirequotidianamente l’Ufficio Tecnico Comunale , cosa che il primo cittadino non puògarantire per i molteplici impegni da cui è assillato.Mario Tudisco

I l suggerimento di Mario Tudisco als indaco : nomina un magistrato ar i p o s o c o m e a s s e s s o r e e s t e r n oa l l ' U r b a n i s t i c a i n n o m e d e l l atrasparenza

La Freccia nel Fianco ritorna

DIRETTORE : PROSPERO CECEREPROPRIETA' : ASSOCIAZIONE IL DOMANI

NON LASCIARE MAI, CHE IL SUCCESSO TI NASCONDA LA SUA VACUITÀ, UN'IMPRESA LA SUA VANITÀ, LA FATICA LA SUA DESOLAZIONE.MANTIENI VIVO DENTRO DI TE L'INCENTIVO AD ANDARE ANCORA PIÙ AVANTI, QUELL'INQUIETUDINE DELL'ANIMA CHE CI SPINGE ALDI LA' DI NOI STESSI. NON GUARDARE INDIETRO. E NON ACCAREZZARE SOGNI PER IL FUTURO. CIO' NON VERREBBE NÉ A RESTITUIRTIIL PASSATO NÉ A SODDISFARE GLI ALTRI TUOI SOGNI AD OCCHI APERTI. IL TUO DOVERE, LA TUA RICOMPENSA, IL TUO DESTINOSONO QUI ORA. DAG HAMMAARSKJÒLD, MARKINGS

COMMERCIO DALLE GRINFIE DI PALAZZINARI E FACCENDIERI CHE SI SONO INFILTRATI NEL PD E NELLA ZAVORRASALVIAMO L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, IL SOLDATO RYAN , IL TABACCHIFICIO, L'OCCUPAZIONE E IL

D O B B I A M O A C C E T T A R E L E D E L U S I O N I C H E S O N O L I M I T A T E , M A N O ND O B B I A M O M A I P E R D E R E L ' I N F I N I T A S P E R A N Z A . ( M A R T I N L U T E R K I N G )

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LA FRECCIA

Invece di governare una città in agonia, si pensa solo ad accaparrarsi un po’ di gettoni di presenza o a piazzare qualche amicoin giunta. Subito dopo le ultime elezioni amministrative e l’ascesa dell’architetto Biagio Maria Di Muro a primo cittadino della città,si organizzò una riunione con tutte le persone che avevano partecipato alla vittoria delle associazioni.Quel giorno si avanzò una proposta: quella di costituire due gruppi di lavoro; il primo prettamente politico, che avrebbe agito nellestanze del comune con assessori e consiglieri comunali e l’altro che avrebbe agito per la strada, con il compito di segnalare ciòche accadeva in città, e sollecitare l‘amministrazione ad intervenire, in modo che il neo sindaco non incorresse in brutte figure,con la possibilità di venie incontro a tutte le istanze della cittadinanza.Indovinate un po’ chi non fece partire questo progetto? I consiglieri comunali eletti e votati dalle associazioni, i quali non accettaronolo spirito di squadra, che si voleva instaurare, pensando che si sarebbe limitato il loro potere.Ma, mi chiedo, il programma delle Associazioni non era forse volto al rilancio della città? Si dovevano condividere i progetti dirilancio e di sviluppo dell’economia cittadina; perché questo non è stato fatto !!?? Come ho già detto e ribadisco, da tempo si staassistendo solo a diatribe sterili, finalizzate all’allargamento della giunta, e si pensa solo agli incarichi, alle poltrone, dimenticandoquello che è stato promesso alla gente. Per risollevare le sorti di una citta messa in ginocchio dalla disastrose amministrazionidi Iodice-Campochiaro-Giudicianni-Campochiaro, vi è bisogno dell'aiuto di tutti: basta con le gare x dividersi poltrone e strapuntini.Ci sono decine di candidati non eletti, tra le fila delle associazioni, che nell'interesse della città potrebbero, con la coscienza ladedizione e la preparazione adeguata, questi si, rimpiazzare la zavorra che attualmente litiga per le poltrone. Se non fosse statoper le associazioni, le vere associazioni, sarebbe stato già consumato lo scempio dell’ex Tabacchificio e quello dell’ex ITALTELcon la nascita di centinaia di appartamenti che già stavano per essere autorizzati su progetti della passata amministrazione e dialcuni che fanno parte integrante di questa. Rauso dava fastidio in questa maggioranza che ha tradito le promesse fatte aiSammaritani; Rauso doveva stare fuori per non sapere dei progetti che si volevano realizzare e perché metteva in ombra la“zavorra”. Senza pensare che chi ha riserve mentali non ha e non può avere alcuna credibilità e capacità propositiva. Oggi, dopodue anni di NIENTE , pensano ancora ad accaparrarsi le poltrone e, conseguentemente, di poter ingessare un’amministrazioneche è già fallita. Due anni di inerzia, di figuracce che non hanno portato a niente.Se si pensasse di rilanciare questa consiliatura e se si pensasse al bene della città, si accetterebbero le critiche e si andrebberoa scegliere i più capaci per affiancare un Sindaco, che allo stato accetta questi continui ricatti, solo per non andare a casa.Scendanoin campo direttamente i consiglieri che vogliono avere più visibilità, che per il loro titolo di studio dovrebbero essere più capacied assumano la carica di assessore per dimostrare se e quanto valgono. Si abbia il coraggio di fare il nome di Omero Simone asvolgere l'attività di assessore. Si abbia il coraggio di rimuovere dirigenti inefficaci e messi a determinati posti solo per realizzarei progetti dei “soliti noti”. Si abbia il coraggio di amministrare una città che ha bisogno di essere amministrata, altrimenti si vadatutti a casa. Le associazioni non hanno intenzione di lasciar correre, due anni sono stati piùche sufficienti per lasciar spazio a consiglieri e giunta per mostrare cosa erano capaci difare. Ora è arrivato il momento di ricordare a tutti il vero interesse della città e non quelloche nasconde gli interessi personali e di poltrone. Nelle recenti riunioni le associazioni hannodeciso di predisporre direttamente proposte che verranno avanzate al’intero ConsiglioComunale, a prescindere dalle appartenenze politiche, affinchè le istanze dei cittadini vengano finalmente discusse e risolte. Tra i primi problemi da risolvere hanno deciso di affrontarequello relativo al Campo Sorbo cui, tramite l’arch. Di Patria, già è stato messo mano. Leassociazioni non accetteranno più di essere ut i l izzate come copertura.

Poche e sentite riflessioni distanti dall’idea di voler affondare ilcolpo ma esplicitate con l’intento di indurre la compagineamministrativa ad avvedersi e a cambiar rotta.Non abbiamo il timore di andare controcorrente. L'esigenza dicoerenza ci impone, nuovamente, una scelta di coraggio. Siamofermamente convinti che le cose si cambino esponendosi in primapersona, attivandosi per smuovere le coscienze. Abbiamo sposatoun ideale consci della necessità di anteporre il bene della città alledistinzioni ideologiche, abbiamo ritenuto impellente l’accantonamentodi tali distinzioni, per unirci intorno ad un unico impegno civico elavorare concretamente per riappropriarci del futuro di questa città.La politica è il motore immobile della nostra società. Dobbiamoriscoprire il senso primigenio di questa parola. La politica è l’artedel ben governare la città, la Res publica. Fare politica significainteressarsi del bene comune, della collettività al fine di migliorarela qualità della vita dei suoi cittadini. Tradire la volontà popolare èun’aberrazione che dovrebbe trovare l’unanime condanna di chi si

candida a rappresentare i concittadini, che chiedono coerenza, non camaleontismi che hanno costituito ladegenerazione della politica locale. I cittadini si aspettano risposte tangibili ed il rispetto degli impegni presi. Lacampagna elettorale è terminata, ma ancora si assiste alle solite trame di palazzo con l’unico scopo di accaparrarsipoltrone, incarichi e prebende. Si è ben lontani dal dimostrare la volontà di contribuire, mettendo a disposizionele proprie risorse e professionalità, allo sviluppo cittadino. Ciò che più langue è il senso di appartenenza, l’amoreverso la città. Sembra quasi un ovvietà ricordare gli antichi splendori di quest’ urbe, il suo pregevole patrimonioculturale, storico, artistico ed archeologico che ne fanno uno dei siti culturali più importanti al mondo. L’Altera Roma,la città dove il gladiatore Spartaco prese le mosse per la rivolta servile contro Roma sembra aver perso la suaidentità culturale. Eppure ancora oggi, resta l’incanto e il profumo di questa splendida città vessata dall’ incuria.Qualche giorno fa, dal balcone del Salone degli Specchi con un amico miravamo la piazza sottostante e lo scenarioche si prospettava volgendo lo sguardo verso il monumento ai caduti, in sincrono uscì un’ unica frase “ chemeravigliosa prospettiva ” Due generazioni a confronto, un unico pensiero sullo splendido paesaggio che ammiravamo. Ciò nonostante, non tutti riescono ad avvertire il potente richiamo dei 2500 anni di storia scolpiti nella pietra.Coloroai quali si chiedeva un cambiamento, con perdita di comodità o di profitti o di consensi, nel nome della salvaguardia,del rilancio e della riqualifica del territorio dal punto di vista turistico – culturale, si sono energicamente opposti.Ancora una volta, alla rivitalizzazione della città si è preferito, la dannosa cementificazione, laddove doveva sorgereun impresa, la sede di un industria per garantire nuovi sbocchi occupazionali si erge sprezzante l’ennesimo centrocommerciale. Incentivando la progressiva riduzione della capacità di richiamo della piccola distribuzione commercialecittadina rispetto alle politiche più "aggressive" della moderna distribuzione (ipermercati, centri commerciali, factoryoutlet village) e all'imporsi di fenomeni quali l'e-commerce Ancora una volta, dimostriamo di essere anacronistici,in completo disaccordo con la più moderna accezione del marketing territoriale e urbano che evidenzia la necessitàdi incentivare centri commerciali naturali, con moderne forme di aggregazione tra piccole e medie attività commercialidi vendita al dettaglio, insediate nel nucleo storico cittadino, finalizzate a realizzare politiche comuni di marketingterritoriale e comunicazione. Ritenuto oggi lo strumento di marketing d’area più efficace a disposizione della piccolae media distribuzione cittadina per stimolare l’evoluzione dell’offerta commerciale del centro urbano verso formepiù competitive, in linea con i tempi attuali. Alla luce di queste considerazioni vi preghiamo, dunque, di catalizzarele energie sane della città, tracciando un solco netto con tutto ciò che non è funzionale alla visione comune. Diinterrogarvi con onestà e urgenza sul vostro impegno in qualità di amministratori, abbattendo qualunque muro didistaccoe pregiudizio. Il Guerriero della Luce

IL CORAGGIO DI DIRE NO ALLE CEMENTIFICAZIONI

Gaetano Rauso chiede a gran voce ad Omero Simonedi farsi avanti e ricoprire lui l'incarico di assessore

C’era una volta in provincia di Caserta una città dal nome prestigioso,perché erede di una tradizione millenaria che faceva capo al periododella grandezza di Roma antica; questa suggestiva cittadina dalnome di S. Maria C.V., nel periodo successivo alla seconda guerramondiale, viveva l’evoluzione socio-politica che la portava nellanuova realtà industriale del 1900.Il passaggio dalla società agricola, che aveva visto nella raccoltadella canapa e del tabacco, le maggiori fonti di sussistenza, vedevanella sorgente Siemens una nuova fonte di benessere. Questarealtà negli anni sessanta e successivi diede da vivere a migliaiae migliaia di lavoratori, che con le loro famiglie riuscirono a farsiuna casa, l’automobile ed altro.Il fenomeno di sviluppo industriale a S. Maria C.V. non nacque dalnulla ma ebbe le sue origini nella forza e nel talento della classepolitica del tempo, che grazie ai suoi migliori rappresentanti riuscìin imprese di sviluppo, che non tutti i comuni della regione riuscironoad ottenere. La stessa città di Caserta, capoluogo di provincia, a quei tempinon poteva paragonarsi a noi in nessuno dei campi in cui fossepreso il confronto: fabbriche, ospedale, tribunale, cultura, archeologia,commercio, attività sociali, servizi etc. non erano certamente coseda poco.Negli anni successivi per un fenomeno dovuto al cambiamentogenerazionale, che ha interessato principalmente la guida politica,si è avuto un calo spaventoso della valenza ed importanza dellanostra città. Fabbriche chiuse, ospedale a regimo ridotto in attesadi essere trasferito altrove, tribunale in bilico per ipotetiche nuovedestinazioni, cultura zero, commercio sottozero, classe politicasotto,sotto,sotto zero.Per dare una giustificazione a questo drammatico fatto si è datala colpa alla Cina, all’India, al governo centrale e forse, in ciò c’èmolto di vero; ma nella sostanza e, per il caso locale, non puòdisconoscersi che questa città da oltre un ventennio soffre lamancanza di vere personalità politiche degne di questo nome.Tralasceremo per doveroso rispetto di chi è assente dilungarcisulle specifiche gravissime responsabilità degli ultimi amministratori,perché solo la “Storia”può essere sovrana in materia di giudizi. Cilimiteremo invece a cercare di dare un pallido e semplificativoaspetto della realtà politica di questo nostro Consiglio. Esiste unsindaco che ha le sue estrazioni politiche nelle forze delle classirappresentate dalle associazioni, che a loro volta trovano motividi gratitudine ed ispirazione in un vecchio saggio. Egli stesso èsolo sindaco per motivi di nomina istituzionale, di fatto è sindacoa un terzo, in quanto la poltrona in molte occasioni è divisa conaltri due rappresentanti che trovano forza ed ispirazione politicain personaggi occulti.I tre sindaci, o come qualcuno li ha definiti affettuosamente i TreTenori, rappresentano tutte le classi politiche che attualmentegovernano la nazione; a cominciare dalla destra passando per ilcentro e finendo nella sinistra. Questo è un innegabile vantaggiopolitico che non trova riscontro nemmeno nel governo centrale,attualmente presieduto dall’on.le Letta, il quale è sostenuto “solo”(si fa per dire) da alcuni gruppi di destra e di sinistra. Per la nostraclasse dirigente il loro status di equivocità in realtà non sortiscealcun beneficio, anche se è vero come la luce del sole che gliappoggi politici del centro nazionale possono dare veri aiuti allaperiferia.Tra i consiglieri comunali vi è di tutto, tranne che esperienza,volontà di operare, trasparenza e lealtà. Si pensa solo a litigareper le poltrone, per le cariche etc. ma nulla, dico nulla, si fa nelprendere coscienza di una gravissima situazione politico socialee, cosa ancor più grave, non si fa nulla, in questo momento diprofonda crisi, ma comunque di trapasso, in materia diPROGRAMMAZIONE; dove questa parola non è mera utopia, mavuole indicare come preparasi adeguatamente per fronteggiarele circostanze propizie che certamente, entro breve tempo, sipresenteranno; dove questa parola è prepararsi con tempestivapreveggenza e intuizione sul futuro e nell’ottica esclusiva, primariaed ineluttabile di creare nuovi posti di lavoro.Infatti non è difficile comprendere come, nel passato, per creare iposti di lavoro sia stato sufficiente un atteggiamento politico disemplice attesa, aspettando che il miracolo venisse dal cielo, mafu necessario lottare continuamente ed impegnarsi su tutti i frontie con tutte le forze, per cogliere le occasioni buone, che viderol’insediamento di fabbriche, il potenziamento di ospedali funzionanti,l’ampliamento dei tribunali, lo sviluppo del commercio e così via.Si vuole concludere questo sfogo con un sincero augurio agliamministratori per l’assunzione di atti di programmazione cheabbiano radici profonde nella realtà dei fatti e delle cose, senzasviamenti per chimere irraggiungibili e con il solo doveroso obbligodi pensare e programmare per tutti coloro che stanno peggio perla mancanza di un di lavoro dignitoso.A titolo indicativo e per far riscontro alla nostra volontà dicollaborazione costruttiva, siamo ad indicare con semplicità assolutai casi che maggiormente meritano un attenzione programmatica,con un invito a non prendere decisioni affrettate e sbagliare perchétrattasi di beni comuni a tutti noi:Utilizzo del suole ex Siemens, Utilizzo del suolo ex Tabacchificio,risanamento su progetto originario ed autentico della villa comunale,destinazione cinema politeama, piantumazione di alberi secolari,sistemazione definitiva del piano traffico; utilizzo della capacitàattitudinali di dirigenti, impiegati ed operai comunali, etc. Nicola Cantone portavoce delle Associazioni

C'ERA UNA VOLTA

Si ricorda che per il disbrigo di tutte le altrepratiche INPS, INAIL, INPDAP, IPSEMA,quali ad esempio Invalidità Civile,Reversibilità, Vecchiaia, Disoccupazionied ogni altro genere di assistenza Sociale.;730, ISE, RED, ISEE, Bonus Famiglia –etc.; Vertenze sindacali, Assistenza

Diversamente Abili ed assistenza per tutti i Contratti di Lavoro.Il Patronato Acai tutela i diritti dei cittadini tramite l'assistenzae la consulenza previdenziale e lavorativa La sede ACAI èaperta dalle 9:30 alle 12:30 dal Lunedì al Venerdì e dalle15:30 alle 17:00 il giovedì e il venerdì. Per info è possibilecontattare gli addetti al seguente numero: cel. 392 887 4154o tramite la nostra posta elettronica [email protected]

CAF ACAI C.SO ALDO MORO 73

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA E TUTTE

Page 3: Freccia nel fianco n.0 del 25/05/2013

NEL FIANCO

Durante l'ultima campagna elettorale,gli schieramenti che oggi

formano l'amministrazione in carica, promisero tutti, ciascuno per

la propria parte politica, come primo obiettivo la ricostruzione della

città. Si veniva da un lungo periodo di lassismo, centinaia di negozi

avevano abbassato le saracinesche, l'economia languiva per l'incuria

di chi aveva così disamministrato, per cui erano tutti concordi sul

fatto che salvare la città doveva essere il bene primario che ogni

schieramento politico aveva fatto proprio. D'altro canto erano state

proprio queste aspettative dell'elettorato quelle che avevano

determinato il successo finale. Oggi siamo a due anni da quelle

promesse. Naturalmente quando si parla della ricostruzione non ci

si potrà per nulla riferire ad una edilizia privata che, quasi sempre

è di matrice casalese o paracasalese. Questa città è piena di

appartamenti e di negozi sfitti per la grave congiuntura che attanaglia

l'intera economia nazionale. Non sono le case quelle che mancano,

ma sono i posti di lavoro. In tante famiglie si vive con le pensioni

delle persone anziane.E allora cosa bisogna ricostruire? Bisogna

creare le condizioni per promuovere gli insediamenti che creino

nuovi posti di lavoro. Occorre creare le infrastrutture, rendere agevole

l'iter iniziale che spinga nella zona nuove energie con idee nuove (

mai più casalesi! ). Ci sono tanti terreni che si possono offrire a ditte

intenzionate a creare sul territorio nuove fabbriche . Sarebbe

l'occasione per creare nuovi posti di lavoro,per rimettere in moto

l'economia locale, per uscire da questo pantano nel quale la città

continua a sprofondare. Un vecchio proverbio recita:"Ogni promessa

è debito". Ne facciano tesoro i nostri amministratori.

RICOSTRUIRE MA COME ?

La città di S.Maria C.V. si ès e m p r ed i s t i n t a al i v e l l oprovinciale eregionale oltreche per la suaultramillenariacultura , perl'operosità deisuoi f ig l i .Ta n t i s s i m isono infatti isammaritaniche hannodato lustro allacittà del Foroa n c h erecentemente

, la Proloco Antica Capua, vuole mantenere vivo il ricordodi quanti si sono distinti nelle varie materie e che hannofatto si che la città di S. Maria C. V. venisse additata comeuna cittadina fiorente e pregna di professionisti valenti .Non si può , quindi , assolutamente , non ricordare il prof.dott. Giuseppe Di Stasio che non solo si è contraddistintoper le proprie capacità professionali ma viene ricordatocon particolare affetto da tutti coloro che lo hannoconosciuto o anche solo frequentato per la carica umanae per la costante disponibilità verso il suo prossimo .Particolarmente prolifica la sua carriera medica eprofessionale che si riassume brevemente di seguitoNato il 14/11/1935 a Santa Maria Capua Vetere(Ce),conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia pressol’Università di Napoli il 31/07/1961.In seguito conseguì le seguenti specializzazioni: Diplomadi Medicina Scolastica nel 1963; Specializzazione inCardiologia nel 1964;Specializzazione in Medicina Internanel 1968; Specializzazione in Malattie Infettive nel 1970;La Libera Docenza in Malattie Infettive nel 1970.Fu Assistente alla Cattedra di Malattie Infettivedell’Università di Napoli dal 1961 al 1970 e alla Cattedradi Clinica Medica dal 1970 al 1972,diventando vice-caporeparto e responsabile del Servizio di Cardiologia e delLaboratorio di Immunologia.Nel 1972 assunse l’incarico di Primario della Divisionedella Medicina Generale dell’Ospedale Civile “SanGiuseppe e Melorio” di Santa Maria Capua Vetere.Nel 1984 ebbe l’incarico di Direttore Sanitario esuccessivamente di Coordinatore Sanitario della USL 18.Nel 1985 venne nominato Capo Servizio della MedicinaPreventiva Materna Infantile-Scolastica e dellaProcreazione.Dal 1975 al 1982 fu Direttore della Scuola per Terapistidella Riabilitazione di Venafro.Dal 1984 al 1993 fu Direttore della Scuola per InfermieriProfessional i e Caposala presso l ’USL 18.Inoltre fu Presidente di una Commissione per InvalidiCivili per oltre 5 anni fino al 1991,e Presidente di variealtre Commissioni mediche nell’ambito delle varie USLde SSN.Fu autore di oltre 40 Pubblicazioni Scientifiche,alcunepubblicate su autorevoli riviste internazionali.Fu relatore in diversi simposi scientifici;fu socio dellaSocietà Italiana di Diabetologia e della Società Italiana diMedicina Fisica e Riabilitazione.Nel 1991 si collocò a riposo dall’Ospedale Civile di SantaMaria Capua Vetere ed assunse l’incarico di DirettoreSanitario della Casa di Cura di Riabilitazione “CARSIC”di Venafro,fino al 01/09/1993,giorno del suo decesso.Il prof. Di Stasio è stato, inoltre, tra i creatori di uno deiprincipali centri di riabilitazione della provincia , a CastelMorrone , che oltre ad assistere, ancora oggi, tantissimipazienti, ha dato sbocco a tanti professionisti e lavoro atanti sammaritani.Ma, al di là della sua vita professionale il prof . Di Stasioè stato anche un mecenate per pittori ed artisti ,la suapassione per l'arte lo spingeva infatti a ricercarecontinuamente nuovi talenti . E proprio questa sua passioneci spinge oggi a voler ricordarlo istituendo un premio dipittura a lui intestato per poter continuare, in suo nomead incoraggiare gli artisti locali. Nel prossimo numeropubblicheremo il bando e le modalità di partecipazione

La Proloco Antica Capuaricorda il prof. Di Stasio

Nella nostra città, per decenni, non si è fatto altro chetrascurare le nostre bellezze lasciando cadere ogni propostacostruttiva che portasse Santa Maria Capua Vetere ad essereconsiderata sotto il suo aspetto più importante: che è quelloturistico- culturale .

La nostra presente proposta, rivolta al sindaco edall’amministrazione in carica, nasce dal nostro concretoconvincimento che, con spese contenute e con la collaborazionedi sponsor, si potrebbero collocare cartelli ed altri mezzi pubblicitari,quali tabelle fotografiche dell’Antica Capua, da apporsi lungo lestrade principali e di maggior traffico, nell’ambito ed in prossimitàdi luoghi sottoposti a vincoli paesaggistici o di edifici e luoghi diinteresse storico e artistico.

L’installazione potrebbe essere effettuata, con sicurosuccesso, alle uscite degli svincoli autostradali di Caserta Norde Sud, Capua e Santa Maria Capua Vetere e la posa di tabellefotografiche potrebbe essere effettuata negli autogrill lungo l’A1,nelle vicinanze dei predetti svincoli.

Tutto ciò finalizzato a tutelare e valorizzare il nostropatrimonio culturale, con l’obbiettivo di promuovere la conoscenzadei luoghi, in quanto, tali beni sono una testimonianza dellagrandezza storica della nostra città.

Credo, pertanto, che l’affissione di detti manifesti e cartellipubblicitari possa richiamare in futuro moltissimi visitatori, comeè accaduto per altre città italiane, le cui bellezze sono conosciutee rinomate in tutto il Mondo.

In realtà molti luoghi della nostra Città, in cui vi è lapresenza di importanti bellezze artistiche, architettoniche earcheologiche, si vedono rubare la scena da meri cartellonipubblicitari, con la conseguenza che va ad essere esaltata solol’altra faccia della medaglia che è inevitabilmente costituita dalcrescente dominio degli interessi economici connessi alla pubblicitàper fini commerciali.

In breve la nostra Città di Capua Antica ha bisogno diessere pubblicizzata, come si sarebbe dovuto fare da decenni.E’ bene, quindi, sollecitare questa amministrazione a chiederealla Soprintendenza di soffermarsi sul problema e fornire unavalutazione sulla compatibilità o meno di quanto stiamoproponendo, aggiornando, pubblicando e divulgando la CartaArcheologica dell’Antica Capua, dando modo non solo ai numerosistudiosi legati a questa materia, ma anche ai visitatori provenientida ogni dove il miglior BENVENUTO nella CITTA’ di SPARTACUS.ANTONELLA CANALONGA SOCIO E MEMBRODELL'ASSOCIAZIONE CATABULUM

PUBBLICIZZIAMO LA CULTURA

Un Piano regolatore per la cittàCon Deliberazione di Giunta Comunale n. 175 del 21.11.2012l’Amministrazione Comunale ha stabilito di procedere alla formazionedel Piano Urbanistico Comunale in collaborazione con l’ Universitàdegli Studi di Napoli “Federico II”, affidando l’ incarico per laredazione del PUC al Centro Interdipartimentale di Ricerca L.U.P.T. –Laboratorio di Urbanistica e Pianificazione Territoriale, retto dalProf Luigi Piemontese.Dopo la vagonata di soldi buttata via ai tempi dell’incarico al Prof.Forte, ora si ricomincia con colui che, alcuni mesi fa, fu chiamatoper fornire un parere sulla storia dei 430 appartamenti nell’extabacchificio.La procedura consueta prevede che l’approvazione del P.R.G. èadottata con provvedimento del Consiglio Comunale e cioè l’organocomunale investito del potere deliberativo. La Giunta dovrebbeprocedere all’approvazione e successiva divulgazione di unaproposta di “Linee guida per la redazione del Nuovo PianoUrbanistico Comunale”, al fine di favorire il più ampio dibattitopossibile della città e consentire in tal modo al Consiglio Comunaledi poter deliberare il documento d’indirizzo finale dopo aver acquisitoogni necessario approfondimento.Tutto ciò premesso, ci sembra che un dibattito ampio non ci siamai stato, se non nelle segrete stanze, e ci chiediamo quali sonostati gli impedimenti che nel corso degli anni passati hanno impeditodi attuare il lavoro del prof. Forte? Quanto effettivamente siacostato alla collettività sammaritana il PUC, ma anche i conseguentiPUT (Piani urbani del traffico) e relativi piani che fanno parte dellavoro.L’individuazione delle varie zone e’ un aspetto fondamentale nella redazione di un PUC e spesso e’ proprio un mancato accordosull’individuazione delle stesse la causa degli enormi ritardi nelle approvazioni del piano medesimo. Ci limitiamo a riportare qualcunadelle le voci che per tanto tempo giravano in città, come per esempio l’inserimento in zona “C “di estesi terreni agricoli in località S.Andrea o la costruzione di manufatti privati al C1 NORD in zona “F” per tacere degli enormi palazzi realizzati in Via Fosse Ardeatinesui resti di un quartiere di epoca romana. Si e’ preferito in tanti casi favorire interventi di speculazione a danno della ricchezza dellacittà.Noi vorremmo che le cose sopra riportate cose non accadessero anche con il nuovo PUC.Per chiarezza e per facilitare la comprensione di quanto sopra riportiamo la classificazione delle aree di un PUC:Ø Zona A: Centri edificati con caratteristiche storiche;Ø Zona B: Aree completamente edificate (uso residenziale);Ø Zona C: Aree per nuove espansioni residenziali;Ø Zona D: Zona produttiva (industriale, artigianale, grande commercio);Ø Zona E: Zona agricola;Ø Zona F: Standard urbanistici, attrezzatura collettiva di interesse comune (scuole, parcheggi, verde).Pensiamo che una particolare attenzione debba essere posta nella redazione del piano di recupero.Il piano di recuperoconsiste nell’individuazione di quelle zone dove è opportuno recuperare il patrimonio edilizio e urbanistico esistente, con interventidiretti alla conservazione, al risanamento, alla ricostruzione.S. Maria necessita di un piano di recupero il cui obiettivo sia rivolto soprattutto verso le tre seguenti direttrici: La conservazione, il risanamento e la ristrutturazione di quegli immobili esistenti in numero elevato e che presentano caratteri intrinsecidi degrado, esempio lampante P.zza S. Pietro, con diversi palazzi prospicienti la piazza, pericolanti e disabitati; ma anche P.zzaAdriano, interessata da un prossimo intervento allo studio dell’Amministrazione Comunale. La migliore destinazione di edifici nondegradati nelle strutture, ma aventi utilizzi funzionali impropri nella prospettiva di riassetto della zona in cui si trovano: Mulino Buffolano,Casa del Fascio (Ex Commissariato), Istituto Santa Teresa; Caserma Pica, Caserma M. Fiore., STU, etc.- ed infine un coerente utilizzo delle poche aree ancora inedificate.A tal proposito ribadiamo la nostra contrarietà alla proposta di riduzione del vincolo cimiteriale, che prevede la riduzione in direzionesud da 200 a 50 mt e che trasformerebbe tutta quell’area adiacente la bretella, da aree agricole in aree edificabili. Non dobbiamodimenticare che S. Maria ha da sempre mantenuto nella sua storia una vocazione agricola oltre che commerciale. E una tale modifica,che porterebbe le costruzioni a ridosso delle mura cimiteriali, inciderebbe negativamente su quello che puo’ essere uno sviluppoequilibrato della nostra città.L’auspicio è che vi siano segni di discontinuità con il passato recente e che tali segni siano confermati dalle azioni e daiprovvedimenti che l’esecutivo riterrà di adottare. I cittadini auspicano un cambio di passo che finalmente ponga al centrodell’agenda amministrativa una incisiva politica urbana di tutela e protezione del nostro territorio, tralasciando quellespeculazioni che fino ai nostri giorni attendono di essere realizzate (430 appartamenti nell’ex tabacchificio). (1° parte)

L'ANGOLO DELLE ECCELLENZE SAMMARITANE

ANTICO AUTOSALONEMATTIELLO

Via Galatina - S. Maria C.V

E L E P R O M E S S E S I D I M E N T I C A N O

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LA FRECCIA NEL FIANCONEI PROSSIMI NUMERI SVELEREMO LE NUOVE MELE

" NEI CONDIZIONALI INCOMPIUTI, NON È TARDI PER DIRTI CHE... LE TUE BATTAGLIESARANNO LE NOSTRE MARIO E LA VITTORIA NON AVRÀ CHE UN NOME... IL TUO.

Eh, no no no. Così non va. Proprio non va. Si pensava che la città,la nostra, si fosse liberata del fardello di un manipolo di personaggiche, con beneplacito di un ufficio romano, aveva scelto la stradadel popolo arraffone e palazzinaro ponendo su un piatto d’argentoall’elettorato la possibilità di scegliere la libertà, o meglio, la liberazionedalla loro ingombrante presenza. La liberazione si pensava fossecompleta con l’aver intrapreso la stessa strada del popolo arraffonee palazzinaro da parte del seguito di quel manipolo di benpensanti,che pure avevano fatto istanza di adesione a quello stesso ufficioromano. Ma la mortificazione del popolo sovrano non poteva e nondoveva rimanere impunita. E fu così che una aggregazione di civicheAssociazioni decisero di restituire alla città, la nostra, quella dignitàe quell’orgoglio dei tiemp bell e’ na vota! Un candidato sindaco,figlio di cotanto progetto civico, in grado di stravolgere nel bene lesorti della città, la nostra. Pronti, partenza, via… ed ecco che ilprogetto prende forma ma non anche sostanza. Una notte, purtroppo,sotto un cielo stellato, si realizza il patto. Patto di tradimento! Perchéquel cielo sereno, stellato, ben presto anzi subito, si è rabbuiato dinubi. Tempestose. Il vento del cambiamento è spirato poco. Oggivento non c’è; calma piatta, apparentemente. E già, perché quel cielostellato, snobbato dapprima e gratificato poi sopratutto grazieall’incapacità di quell’ufficio romano, ha portato giù una pioggia distelle cadenti che stanno continuando a sconquassare la città, lanostra. Quelle stesse stelle che si pensava ormai cadute e quindiinoffensive. Invece, ritornate incandescenti, hanno ripreso a brillareed a produrre quegli stessi effetti dannosi in piena continuità colventennio trascorso. Quelle stelle ri-cadute sulla città, la nostra, nonhanno però scalfito la casa delle Associazioni e gli associati pur sei rappresentanti di questi ultimi, a furia di essere colpiti al capo daiframmenti delle comete, sono andati fuori di senno. Si ritrovanosbriciolati e raccolti in un sacco. Come zavorra! Le stelle cadono efanno danni. Ma la casa delle Associazioni ed i suoi associati sonosalvi così come è salvo il suo inestimabile tesoro: il programmaelettorale, vincente! Francesco Caramico

La città, la nostra

Nel bel mezzo del cammin dinostra vita mi imbattei in una selvalucente… Ad un tratto una luceaccecò gli occhi miei. Dopo di cheudii una voce inconfondibile: “ WeProspero che stai a fa ccà? Sirimaste tale e quale! Dimmi in cheposso esserti utile…? ”. Al che miresi conto di trovarmi al cospettodel mio Maestro Pietro chel’Onnipotente aveva assegnato algirone dei puri di cuore. E fu un

gran sollievo per me apprendere che almeno lui se la passavabene. Ma la mia contentezza durò ben poco: egli mi chiesedell’Antica Capua. E il cielo si fece subito scuro. E, se possibile,il suo volto si fece ancor più scuro del cielo. Al che io a lui: “Maestro, perché vi rabbuiate così ? Forse… pu fatte ‘e Mario?“ . Ed egli a me: “ Infatti, sta cosa sua mi ha fatto un grandedispiacere. So che stava facendo molto bene l’Assessore allaCultura… “. E io di getto a lui: “ lasciamo stare questo tastodolente…” al che mastro Pietro a me: “ Nooooo, non voglio lasciarperder niente: anche ccù Mario si sono comportati male!!! Maa lui ora ci penso io “.Ed io a lui: “ pecchè, con chi altri si stanno comportando male?“ E lui ferocemente: “ ccomme cù chì?!Se stanne cumpurtann nà chiavica con tutti quelli che hannomesso la faccia nelle elezioni. E soprattutto u’ sindach fa fintacà nun canoscé cchiù a nisciune!. Ma chistù sceme è convintche i vote a pigliate isse? Chille si ere pe isse quann’ sa metteva’ fasce ‘mpiette… Comunque, non è il peggiore. Pegg e isse cista cchill che pe' quatt'ann m' 'a mise in croce : si è rimangiatotutt’e ccos pur di fare l’Assessore! E a’cchill o schifan tutt’quant,pure cchill che lo tengono a fianche! Non ti dico o' popolo commsta ‘ncazzate: se lo potessero uccidere con gli occhi, l’avrebberogià fatto…” al che io mi permisi di interrompere il Maestro mio “addirittura…” e lui a me: “ anzi, già staremo al trigesimo!”.Nonostante lo sfogo, l’ira funesta del mio Maestro non diminuiva.Sembrava uno di quei temporali che fino ad ora si era limitatoai lampi. I tuoni dovevano ancora arrivare. E puntualmentearrivarono. Presi coraggio e mi rivolsi a lui senza giri di parole:“ Maestro, mi pare che la vostra anima sia in pena anche peraltro o mi sbaglio? ”. E lui rincuorato dalle mie parole rispose: “Caro Prospero, con te che mi conosci bene non voglio fare ilfurbo. Il mio animo è dolente perché qualcuno dal Comune hatelefonato a mio fratello e a mio figlio per non far stampare ilgiornale che sai, minacciando loro che altrimenti non avrebberopiù lavorato per il Comune! E loro due pavidi si sono stati alricatto. Questa gentaglia ha ragione che io sono morto: altrimentiandavo a Palazzo Lucarelli a sputarli in faccia! ”. – “ Don Piè,però vi voglio far sapere che anche noi ci siamo tolti una grandesoddisfazione… Non so se in Paradiso si è saput ‘o fatte: dopol’Interrogazione Parlamentare sono arrivati dodici avvisi di garanziaa cchella gente che mettevamo ‘ncoppe ‘u giurnal… “. Ma luinon mi diede il tempo di finire il ragionamento e in preda ad unaeuforia mai avuta in vita mi tolse la parola. “ Ccomme ‘no!?! Quale buone notizie si vengono a sapere subito. Almeno chest ‘cèrimaste di quattro anni di battaglia… E nun è fernute ca ! Haivoglia chell c'adda ancora succedere ”.

QUATTRO CHIACCHIERE CON PIETRO

Tutti avranno riconosciuto nella foto l’ex assessore al comunedi Santa Maria Capua Vetere Mario Tudisco, in suo onoreè stato organizzato uno spettacolo teatrale.C’era tutta lagente che vuole ancora credere nelle opere sociali e sta alfianco di chi soffre per una malattia degenerativa come laSla.La compagnia teatrale degli HIpocrites, che si impegnaanch’essa nel sociale a fini umanitari, ha dato in scena nellussuoso Teatro Garibaldi, anche noto come il piccolo SanCarlo per la sua impostazione simile al teatro napoletano,la commedia scritta da Vincenzo Scarpetta “U’ tuono e marzo“. Commedia in tre atti che nella serata di ieri ha deliziatoun pubblico maturo, intervenuto per passare qualche ora intutta spensieratezza. La manifestazione voluta fortementedall'Amministrazione Comunale, dall' “AssociazioneCatabulum” e dal “Comitato 16 novembre” del dott.Pennacchio di Macerata Campania, ha visto una largapartecipazione di pubblico, a riprova di una testimonianzaconcreta dell'affetto per l'ex assessore Tudisco. Nellacircostanza è stato dimostrata la grande generosità delledonazioni dei sammaritani, raccolte dall' “AssociazioneCatabulum” e consegnate, con una sobria cerimonia, primadello spettacolo al Presidente Pennacchio. Le offerte sonostate devolute al comitato 16 novembre per l’organizzazionedel raduno – convegno nazionale che si svolgerà il 12 luglio2013 a Caserta. L’ “Associazione Catabulum” e il “Comitato16 Novembre onlus”, in qualità di organizzatori delloSpettacolo di Beneficenza, fortemente volutodall'Amministrazione di S. Maria C.V., si sono compiaciutied hanno apprezzato il fatto che, numerosi commerciantisammaritani e della Provincia abbiano deciso di sponsorizzarel’evento con fondi privati.L’evento e tutta l’umanità che neè trasfusa vuole essere un risposta concreta di questa nobilecittà di Santa Maria Capua Vetere, contro gli abusivismi, ifalsi invalidi, i malati immaginari che giornalmente prendonoin giro cittadini e istituzioni.Si ringrazia tutti per lapartecipazione ed un affettuoso e commosso ricordo per ilcompianto Mario Todisco. Prospero Cecere

ASSOCIAZIONE CATABULUM : UN SORRISO ETANTI APPALUSI PER CHI SOFFRE E ER CHICREDE NELLE OPERE SOCIALI. UN SUCCESSOLA MANIFESTAZIONE AL GARIBALDI IN RICORDODI MARIO TUDISCO .

PASSEGGIANDO IN CITTA'

Caro Giornale sono un cittadino Sammaritano che ama lacittà dove è nato e cresciuto e che passeggiando per le suestrade ha notato delle disfunzioni, che già c’erano durantel’amministrazione passata, ma che questa non ha ancoraprovveduto a rimuovere.Andando nella Villa Comunale si nota la mancanza di uncustode come dovrebbe esserci in ogni giardino pubblicoche si rispetti, guardando poi verso l’alto si notano unatrentina di plafoniere rotte, lasciando così una parte dellaVilla completamente al buio.Andando poi verso il Corso Garibaldi e proseguendo perpiazza Mazzini e poi Piazza Matteotti si nota un trafficoautomobilistico caotico dove le automobili permanentementevengo fermate in divieto di sosta notando così la totaleinesistenza dei Vigili Urbani, lo stesso dicasi per piazza SanPietro e via San Erasmo senza parlare di via Avezzana ( lastrada più trafficata d’Italia) dove c’è mancanza di segnaleticastradale sia verticale che orizzontale, specialmente nei pressidel sottopasso, e in questa strada c’è il parcheggio soprail marciapiede ed anche qui i Vigili sono inesistenti.Andando poi nel Cimitero si nota l’assenza all’interno deiguardiani, che stanno all’ingresso, ma la presenza di decinadi cani che scorrazzano e che fanno paura ai visitatori. Sinota ancora che le stradine interne al cimitero ( vedi cimiterovecchio) sono dissestate, i bagni sono sporchi e senzaalcun accessorio e non sono ancora risolti i problemi dellacappelle funerarie pericolanti con grave pericolo perl’incolumità di chi va a trovare i propri defunti.Quando poi si fa sera la città cade nella penombra perchéla luce è insufficiente, e in alcune strade la luce mancaproprio, come nella nuova strada nei pressi del cimiteroche anche se provvista di pali e lampadine non viene illuminae chi lo sa perchè , forse per risparmiare??

Innovative, leggere, ricercate, eleganti, funzionali, calde,accoglienti cosi le architetture realizzate dall' architettoFrancesca Frendo. La capacità di carpire l'anima dellacommittenza e trasporla in architetture sempre diverse edoriginali, senza tralasciare l'anima del sito in se, e intuirne lepotenzialità inespresse sono la base della progettazione perlo studio Frendo. Tutto ciò condito da una esperienzaquindicinale, maturata sui cantieri più disparati ed impegnativi:dalla struttura ospedaliera, al piccolo negozio, all'oggetto diarredo disegnato su misura, alla villa di grande rappresentanza,cambia solo la scala del lavoro, ma, l'approccio tecnicoprogettuale, e l'impegno di art director restano i medesimi,perché è la passione per la perfezione e per la ricerca dellamassima soddisfazione della committenza, che la spingeogni volta a un progetto diverso, coadiuvata da uno staffprofessionale egualmente motivato e di spessore tecnicoaltamente qualificato, guidato dall'interiors designer AlessandroCarmone. Potrete contattare l'arch. Carmone presso la sedeAcai di c.so Aldo Moron. 73

NOTIZIE UTILI

Studio tecnico A&C+PProgettazione architettonica, pratiche catastali ed

urbanistiche, architettura di interni.Designer@alessandrocarmone. it

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Presso la nostra sede in C.so Aldo Moro n.73 , avretea disposizione tutta una serie di utili servizi: CAFAcai, Patronato e Centro Servizi Professionali.Il CAF Acai si occupa della compilazione e dellatrasmissione delle dichiarazioni dei redditi Modello730, Modello Unico, RED, bollettini ICI, ma elaboraanche attestati ISEE/ISE/ISEU per poter usufruiredei principali benefici, come Bonus Gas, BonusEnergia o Social Card. Si presta assistenza anchein materia di: contratti di affitto, successioni, bustepaga colf e badanti, associazioni (Modello EAS).Il Patronato tutela i diritti dei cittadini tramitel'assistenza e la consulenza previdenziale e lavorativa.Presso il Centro Servizi Professionali, è possibilericevere consulenza e assistenza legale, aziendalee finanziaria da parte di vari professionisti, fra cuianche un architetto. Si fornisce , assistenzainfermieristica, medica; assistenza domiciliari diurna e notturna; assistenza trasporto infermi; assistenzanei luoghi di ricovero o di degenza; assistenzadomiciliare; assistenza nel prelievo e consegnadelle ricette mediche e farmaci , pagamenti ticket –postali e bancari , Consulto psicologico; Consulenzaortopedica; Consulenza neurologica; Consulenzavascolare; Consulenza chirurgica: Consulenza dimedicina interna (tiroide), Consulenza ginecologicaTra gli altri servizi professionali forniamo anche :Progettazione architettonica; Pratiche Catastali;Esecuzione lavori chiavi in mano; assistenza piccolamanutenzione: falegnameria idraulica - elettricisti,riparazione elettrodomestici, attintatura e muratura;Assistenza riparazione /formattazione pc; assistenzapulizia domestica; assistenza scolasticainterdisciplinareLa nostra sede è aperta tutte le mattine dal lunedìal venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e il giovedì e venerdìpomeriggio dalle 15:00 alle 17:00Potete contattarci telefonicamente al numero di cel.392 887 4154 o tramite la nostra posta [email protected]'ANGOLO DELLE ECCELLENZE SAMMARITANE

LA 40ENNALE COOP. AL RISPARMIO

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Laureata esperta impartisce lezioni private di inglese e francese, anche doposcuola. rivolgersi al numero di cell. 347- 8881850