Frati della Corda - Gennaio 2012

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1 GENNAIO 2012 Frati della Corda Notiziario della Custodia di Terra Santa Gerusalemme, 24 dicembre 2011 La vigilia e la Notte di Natale a Betlemme: cronaca di un evento religioso e sociale F d C 1 Gennaio | 2012 2 dicembre 2011 Nascono due nuovi CD della collezione “Magnificat” 16 dicembre 2011 La Custodia di Terra Santa partner nel programma di micro-credito della The People of S. Miniato Foundation 20 Dicembre 2011 Comunicazione - Congresso dei Commissari 2012

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Frati della Corda - Gennaio 2012

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1Gennaio 2012

Frati della Cordanotiziario della custodia di terra santa

Gerusalemme, 24 dicembre 2011

La vigilia e la Notte di Natale a Betlemme: cronaca di un eventoreligioso e sociale

FdC

Gerusalemme, 24 dicembre 2011

La vigilia e la Notte di Natale a Betlemme: cronaca di un eventoreligioso e sociale

1Gennaio | 2012

2 dicembre 2011Nascono due nuovi CD della collezione “Magni� cat”

16 dicembre 2011La Custodia di Terra Santa partner nel programma dimicro-credito della The People of S. Miniato Foundation

20 Dicembre 2011Comunicazione - Congresso dei Commissari 2012

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2 Gennaio 2012

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3Gennaio 2012

Santa Sedeil Vaticano chiede lo stop alle violenze in Siria 4iraq, attentati contro Sciiti e Cristiani 5La scomparsa del Cardinale John Patrick Foley 6iraq: Cancellata la Messa della Vigilia in molte città 7

Curia GeneraLiziaComunicato del tempo forte di dicembre 2011 10

PatriarCato Latinoil natale porti la fi ne delle violenze in Medio oriente 12

Curia CuStodiaLeComunicazione - Congresso dei Commissari 2012 14agenda del Custode 23

SoreLLa Mortefra Victor dionne 24

CronaCa CuStodiaLenascono due nuovi Cd della collezione “Magnifi cat”: al servizio della terra Santa, della sua spiritualità e della sua cultura 27il sorriso degli anziani: i frati e i giovani della parrocchia visitano gli anziani in occasione della festa di Santa Barbara 30il Concerto in onore di Maria immacolata inaugura il lungonatale del Magnifi cat 31Festa nel quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme 32dalla Grotta del Latte la Messa in streaming ogni giorno sulsito Custodia 34La Custodia di terra Santa partner nel programma di micro-credito della the People of S. Miniato Foundation 34

indiCe Lo splendore della fi ducia e della tenerezza per dio: la festadell’immacolata Concezione della Vergine Maria 35Gli auguri della tau Banda all’ambasciata d’italia 38il lieto annunzio dei “due che vanno”: pellegrinaggio a piedi daGerusalemme a Betlemme degli indiani cristiani di israele 39L’aurora di una nuova evangelizzazione: la festa dellaBeata Maria Vergine di Guadalupe 42Seconda edizione della Magnifi cat String Competition sponsorizzata dalla Luogotenenza olandese dei Cavalieri del Santo Sepolcro 44La meravigliosa radicalità del S. natale: fra artemio Vitorescelebra la S. Messa presso la Grotta del Latte di Betlemme 45il Custode incontra i ragazzi della Casa del Fanciullo di Betlemme per gli auguri di natale 46Le autorità militari israeliane porgono al Custode gli auguri per il S. natale 48undicesima edizione del Concerto per la Vita e per la Pace 50“L’espressione più alta del cuore dell’uomo”: S. Messa per il S. natale 2011 dedicata a don Luigi Giussani 52La vigilia e la notte di natale a Betlemme: cronaca di un eventoreligioso e sociale 54L’umanità di dio che si fa povero e fragile: S. Messa del giorno di natale nella Chiesa parrocchiale di S. Salvatore 58il bacio della roccia a Betlemme 60tradizionale scambio d’auguri per il S. natale con le Chiese cristiane di terra Santa 61“i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio”:la Festa dei Santi innocenti a Betlemme 64

in BreVenotizie dal FMC 68

VariePresentazione volume terra della mia anima 72

FraternitaSGennaio 2012 78

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4 Gennaio 2012

Santa Sede

ginevra, 4 Dicembre 2011

il Vaticano chiede lo stop alle violenze in Siria

La repressione e le violenze in Siria devono finire al più presto. È quanto auspicato da monsignor Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Ufficio ONU di Ginevra, intervenendo alla Sessione speciale del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.“La violenza non porta bene a nessuno e la linea che abbiamo adottato è stata quella di insistere sulla necessità della riconciliazione ma nel rispetto dei diritti umani di ogni persona”, ha dichiarato il presule ai microfoni di Radio Vaticana.“Per il futuro del Paese – ha aggiunto - non si può semplicemente continuare su una linea violenta, ma bisogna dialogare in modo che i diritti legittimi degli individui e delle comunità minoritarie che di fatto costituiscono la Siria, possano essere rispettati e si possa aprire la porta per una partecipazione più larga di queste varie comunità nella gestione del Paese”.Le legittime aspirazioni della società civile siriana sono quelle “di partecipare nella vita pubblica e di avere i suoi diritti fondamentali rispettati”, ha proseguito mons. Tomasi, ricordando poi quanto detto da papa Benedetto XVI: “pregando assieme perché venga la pace ne verrebbe un bene per tutti, perché alla fine si tratta di rispettare la dignità e le libere scelte di ogni persona”.La risoluzione del Consiglio dei diritti umani di votare una risoluzione per il rispetto dei diritti umani “è un segnale di volontà politica di aiutare e di fare in modo che la situazione in Siria si stabilizzi”, ha commentato l’osservatore permanente vaticano a Ginevra.Non è sufficiente, tuttavia, che la comunità internazionale si muova soltanto con le sanzioni ma è giusto che prenda in considerazione “tutte le esigenze di tutte le persone, sia le minoranze, sia le persone al potere, e soprattutto di garantire per un dopo-crisi una partecipazione giusta di tutte le forze del Paese per una ricostruzione e una possibilità di convivenza serena e pacifica”, ha poi concluso mons. Tomasi nel suo intervento radiofonico.Ieri l’ultima repressione del governo di Bashar Assad ha provocato almeno18 vittime. Dall’inizio delle proteste, che in Siria vanno avanti dal marzo 2011, l’ONU ha denunciato la morte di circa 4000 persone, di cui 307 bambini.

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5Gennaio 2012

roma, 6 Dicembre 2011

iraq, attentati contro Sciiti e Cristiani

Tornano le bombe e il terrore in Iraq. Sono stati tre gli attentati dinamitardi che hanno sconvolto ieri Baghdad, provocando almeno 11 morti e alcune decine di feriti: gli obiettivi erano principalmente gli sciiti ma anche i cristiani sono nel mirino.La prima esplosione si è verificata nel quartiere settentrionale di Urr, con 8 morti e 18 feriti tra i pellegrini sciiti recatisi nella capitale irachena per la festività dell’Ashura. Una seconda bomba è esplosa nel pomeriggio contro un altro gruppo di pellegrini, causando tre vittime. Un terzo ordigno ha ferito 4 sciiti nel quartiere di Zaframiyah, nel centro cittadino.L’attentato più cruento è però avvenuto a nord della città di Hilla, nell’area di al-Nil, dove un’autobomba è esplosa in mezzo ad una processione provocando la morte di 16 persone, tra cui donne e bambini.L’Ashura, che si celebra oggi, è la commemorazione del martirio dell’imam Husayn, avvenuto nel VII secolo, e da molto tempo è divenuta pretesto per violenze ed attentati da parte della minoranza sunnita. La situazione è precipitata dopo la caduta del regime di Saddam Hussein e l’occupazione militare statunitense che si concluderà alla fine di questo mese.AsiaNews riferisce anche di aggressioni avvenute nei giorni scorsi nei confronti dei cristiani. Il 2 dicembre a Zakho in Kurdistan, i fondamentalisti, sobillati dall’imam locale, hanno distrutto negozi di liquori, centri massaggi e un albergo, ferendo almeno 30 persone.Aggressioni contro negozi e strutture appartenenti ai cristiani caldei, sono avvenute anche a Dohok.Episodi analoghi, secondo quanto riportato da AsiaNews si sono verificati anche a Baghdad, dove alcuni gestori di negozi di liquori avrebbero ricevuto lettere minatorie contro i loro esercizi commerciali.Secondo le fonti cristiane consultate dall’agenzia e rimaste anonime per motivi di sicurezza, nel Nord del paese, i fondamentalisti stanno portando avanti una campagna di intimidazione pianificata nei minimi dettagli contro i cristiani per scoraggiare i curdi nel sostenere la resistenza siriana.

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6 Gennaio 2012

vaticano, 12 Dicembre 2011

La scomparsa del Cardinale John Patrick Foley

Commozione e gratitudine sono state espresse stamattina da papa Benedetto XVI, in occasione della morte del cardinale John Patrick Foley, Gran Maestro emerito dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, avvenuta ieri a Villa St. Joseph in Darby (Delaware County), all’età di 76 anni. “Apprendo con tristezza della morte del cardinale John Patrick Foley”, scrive il Santo Padre nel suo messaggio di condoglianze inviato a monsignor Charles Chaput, arcivescovo di Philadelphia.Ricordando “con riconoscenza” gli anni del ministero sacerdotale del defunto porporato nell’arcidiocesi di Philadelphia, Benedetto XVI ha lodato l’“encomiabile servizio” che Foley svolse presso la Santa Sede in qualità di Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni e, più di recente, la sua opera per le comu-nità cristiane della Terra Santa.“Prego che il suo impegno per favorire la presenza della Chiesa nei media, ispiri altri ad assumere tale apostolato così essenziale nella proclamazione del Vangelo e per il progresso della nuova evangeliz-zazione”, ha proseguito il Papa nel suo messaggio di condoglianze. John Patrick Foley era nato a Darby, nell’arcidiocesi di Philadelphia, l’11 no-vembre 1935. Ordinato sacerdote il 19 maggio 1962, Foley fu consacrato vescovo l’8 maggio 1984, ed infine nominato cardinale da Benedet-to XVI durante il concistoro del 24 novembre 2007. Foley compì i suoi studi in giornalismo alla Columbia University, conseguendo poi laurea e dottorato presso la Pontificia Uni-versità “San Tommaso d’Aquino”. Durante i suoi primi quattro anni di sacerdozio a Roma fu corrispondente vaticanista per The Catho-lic Standard and Times, quotidiano della sua arcidiocesi. Dal 1967 al 1984 Foley insegnò filoso-fia presso il seminario “San Carlo Borromeo” di Phila-delphia, dove ebbe anche il ruolo di direttore spirituale.Nel 1984, poco dopo la sua ordinazione episcopale, fu nominato presidente del Pontificio Consiglio per le Co-municazioni dal beato Giovanni Paolo II. Per i successivi 25 anni, monsignor Foley si occupò di evangelizzazione attraverso i media e divenne un volto noto della comuni-cazione religiosa negli USA, in particolare in TV: fino al dicembre 2009 fu infatti commentatore delle messe ponti-ficali della Vigilia di Natale nella basilica di San Pietro.

Santa Sede

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7Gennaio 2012

Nello stesso quarto di secolo il presule americano fu presidente del Consiglio di Amministrazione del Centro Televisivo Vaticano. “Il cardinale Foley è stato un uomo di grande energia apostolica - ha com-mentato l’arcivescovo di Philadelphia, monsignor Charles Chaput -. Chiunque lo incontrasse, intuiva immediatamente il suo amore intenso per la Chiesa e il suo zelo nell’annuncio del Vangelo”.Chiedendo ai fedeli e al clero dell’Arcidiocesi di Philadelphia, preghiere e messe di suffragio per il cardi-nale Foley, monsignor Chaput ha aggiunto che il “carisma e lo spirito affabile” del porporato statunitense “mancheranno dolorosamente alla Chiesa universale”.

roma, 22 Dicembre 2011

iraq: Cancellata la Messa della Vigilia in molte città

Monsignor Louis Sako, arcivescovo cattolico-caldeo di Kirkuk, nel Nord dell’Iraq, ha dichiarato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre che i cristiani sono spaventati dai recenti attacchi. Il presule ha detto che non sarà possibile celebrare la Messa di mezzanotte a causa dell’alto rischio per l’incolumità dei fedeli (tutte le li-turgie del tempo natalizio saranno celebrate nelle ore diurne) e che i cristiani non mostreranno decorazio-ni di Natale fuori delle loro case. “La Messa di mezzanotte per la Vigilia di Natale – ha affermato monsi-gnor Sako - è stata cancellata a Baghdad, a Mosul e a Kirkuk, a causa dei continui attentati omicidi contri i cristiani e dell’attacco contro la chiesa di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, avvenuto il 31 ottobre, in cui sono rimaste uccise 57 persone”. Secondo l’arcivescovo di Kirkuk la sicurezza nel paese sta diven-tando sempre più precaria a seguito del ritiro delle truppe USA avvenuto all’inizio di questo mese.Monsignor Sako ha sostenuto, tuttavia, che la situazione è drammaticamente segnata dai contrasti per il potere politico tra sunniti e sciiti. Le dichiarazioni dell’arcivescovo sono state precedute da un gran numero di incidenti nel Nord della provincia del Kurdistan, precedentemente considerata “sicura”, avendo attirato numerosi cristiani dal Sud. Ad Erbil, la capitale del Kurdistan, un cristiano di 29 anni, Sermat Pa-tros, è stato rapito nel pomeriggio del 12 dicembre scorso. La settimana precedente, tra il 2 e il 5 dicem-bre, non meno di 30 negozi di proprietà dei cristiani sono stati dati alle fiamme a Zakho nella provincia curda di Dohuk, nei pressi del confine con la Turchia. Molti dei negozi assaltati vendono alcool ed è stato riferito che gli agguati sono conseguenza della condanna contro le rivendite di liquori, proclamata durante le preghiere del venerdì.Oltre a questi incidenti si segnala l’uccisione di due coniugi cristiani, Adnan Elia Jakmakji e Raghad al Tawil, avvenuta in un sparatoria a bordo della loro automobile, a Mosul, nel Nord dell’Iraq, lo scorso 13 dicembre. Secondo quanto riferito, la coppia è stata deliberatamente presa di mira ed assassinata.Aiuto alla Chiesa che Soffre ha esortato i cristiani di tutto il mondo a pregare per i loro correligionari iracheni, durante tutto il tempo natalizio, in segno di solidarietà.

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8 Gennaio 2012

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9Gennaio 2012

Casa del FanciulloBetlemme

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10 Gennaio 2012

GeneraLiziaCuriaroma, 15 gennaio 2011

Comunicato del tempo forte di dicembre 2011

Il Definitorio generale si è incontrato dal 12 al 16 dicembre 2011 presso la Curia generale. Dopo la ses-sione ordinaria, in cui tutti i presenti hanno parlato delle loro esperienze e attività a partire dalla fine della riunione di novembre, il Ministro generale e il Definitorio generale hanno valutato i due recenti incon-tri – con i Visitatori generali (12-19 novembre 2011) e con i frati professori della Pontificia Università Antonianum (10 dicembre 2011). Hanno poi dedicato molto tempo per risolvere alcune situazioni molto particolari che coinvolgono alcuni singoli frati e alcune Entità, le decisioni che si occupano di ogni situa-zione saranno comunicate ai frati e alle Entità interessati.Il Definitorio generale ha approvato una serie di documenti:* Statuti particolari della Provincia del Sacro Cuore di Gesù, Stati Uniti d’America, che era stato in parte modificato nel corso del recente Capitolo Provinciale.* Statuti particolari della Provincia di San Filippo di Gesù, in Messico, che era stato radicalmente aggior-nato all’ultimo Capitolo Provinciale.* Alcuni aggiustamenti a guidare la riflessione sulla nostra identità per la presentazione ai nuovi Ministri e Custodi nel gennaio 2012.* Il questionario preparato dalla Commissione internazionale per uno studio interdisciplinare della situa-zione dell’Ordine in risposta ai mandati capitolari n. 2.* Il bilancio per il 2012 della Curia Generale e le altre case dipendenti dal Ministro generale.Con l’assistenza del Segretariato Generale per le Missioni ed Evangelizzazione, il Definitorio generale ha approvato una metodologia per la preparazione della Guida allo studio del capitolo V delle Costituzioni Generali.A seguito delle dimissioni del Ministro provinciale della Provincia di San Michele Arcangelo, in Argenti-na, il Definitorio generale ha eletto i nuovi membri del governo della Provincia:Ministro provinciale: FR. SERGIO HORACIO CARBALLOVicario provinciale: FR. JORGE ALBERTO BENDERDefinitore Provinciale: FR. SALVADOR VILAR.Il Definitorio generale ha eletto tre Visitatori generali:o FR. MARTIN OLSTHOORN – HARUN, della Provincia di San Michele Arcangelo, in Indonesia,per la Provincia dei Santi Martiri di Gorcum nei Paesi Bassi.o FR. ROBERT HOOGENBOOM, della Provincia dei Santi Martiri di Gorcum nei Paesi Bassi, per la Provincia di Santa Elisabetta, in Germania.o FR. MASSIMO RESCHIGLIAN della Provincia Serafica di S. Francesco d’Assisi, in Italia, per la Fon-dazione di Notre Dame d’Afrique, nella Repubblica del Congo (Brazzaville), una fondazione dipendente dal Ministro generale.Inoltre, il Definitorio ha esaminato e preso decisioni circa 19 file (Plichi) da Entità diverse dell’Ordine, e circa tre richieste di assistenza finanziaria. Varie questioni, che hanno bisogno di ulteriore riflessione, sono state prorogate fino al Tempo Forte di gennaio.L’incontro si è concluso prima di pranzo di Venerdì 16 dicembre, con lo scambio degli auguri per il Nata-le e il Nuovo Anno.

23 Dic 2011Aidan McGrath ofmSegretario Generale

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11Gennaio 2012

Concerto di NataleBetlemme

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12 Gennaio 2012

LatinoPatriarcatogerusalemme, 21 Dicembre 2011

il natale porti la fine delle violenze in Medio oriente

Tutte le religioni devono cooperare per costruire la pace e il rispetto della libertà di culto è il primo irrinunciabile passo di questo cammino insieme.Nel corso del suo messaggio di Natale, il Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, ha parlato della primavera araba e di rispetto della dignità di tutti i popoli della sua regione.“Le religioni sono un fattore di pace – afferma Twal nel messaggio -. Condanniamo ogni violenza a danno dei luoghi di culto e così pure il disprezzo verso i simboli religiosi”.Il Patriarca ha poi ricordato due momenti salienti dell’anno che sta per concludersi, per ciò che riguarda il dialogo interreligioso: la Giornata della Pace, tenutasi ad Assisi il 27 ottobre, e l’incontro in Vaticano del 10 novembre con papa Benedetto XVI e con tutti i capi religiosi del Medio Oriente.“Ciò che ci aspettiamo da questi incontri - scrive in proposito Twal - è un superamento dei pregiudizi e la crescita del rispetto reciproco per imparare a conoscere i nostri valori comuni e a costruire così ponti di buon senso e di buona volontà, senza dimenticare l’importanza del dialogo di vita che si svolge nel quotidiano, all’interno delle nostre scuole e nelle nostre diverse istituzioni”.Il Patriarca accenna poi all’intenzione di “unificare la data della Pasqua, spinti dal desiderio del Signore e dalla volontà unanime del popolo cristiano della Terra Santa”.Riguardo alla primavera araba il leader religioso mediorientale ha ribadito il proprio ap-poggio a tutti i “cambiamenti in atto a favore della democrazia e della libertà” e che siano sempre “rispettati i diritti umani e la dignità di ogni singolo”.Fouad Twal ha quindi lanciato un appello alle autorità governative dei vari paesi del Medio Oriente perché compiano “ogni sforzo per calmare gli spiriti senza ricorrere alla violenza, proteggendo le minoranze che sono parte integrante di questi popoli. Dobbiamo saper co-gliere questo momento per costruire una nuova società, basata sulla cittadinanza uguale per tutti”.Il Patriarca di Gerusalemme ha poi commentato la richiesta dell’Onu di riconoscimento di uno stato palestinese, ricordando che, a questo proposito, la Santa Sede auspica “due stati con confini sicuri e internazionalmente riconosciuti”.“Siamo per il benessere di tutto il mondo: per la pace, la sicurezza, il reciproco rispetto e dignità. Il cammino è avviato, ma il tragitto è ancora lungo”, ha aggiunto Twal, precisando che “stare con una delle parti non significa essere contro l’altra”.Ai microfoni di Radio Vaticana, il Patriarca latino di Gerusalemme ha rivolto i propri auguri natalizi agli ascoltatori: “Sono gli stessi auguri di sempre: che si realizzi l’annuncio di Bet-lemme, un annuncio di pace. Abbiamo bisogno che arrivi la pace annunciata dagli angeli, la pace nei cuori prima ancora che una pace esteriore fatta di incontri e di accordi tra i popoli”.“Domando anche la vostra preghiera, la preghiera a tutti coloro che ci ascoltano: io ne ho bisogno, come ne ha bisogno la Terra Santa, come Gerusalemme ha bisogno delle vostre preghiere, dei vostri pellegrinaggi: venite a trovarci e insieme pregheremo per la pace!”, ha poi concluso Twal.

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13Gennaio 2012

Ingresso del PatriarcaBetlemme

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14 Gennaio 2012

CuStodiaLeCuria

CoMuniCazioni - ConGreSSo dei CoMMiSSari 2012

Gerusalemme, martedì 17 gennaio 2012

Prot: CA-16-RT/12

A tutti i religiosiCustodia di Terra SantaLoro Sedi-------------------------

Fratelli Carissimi,Il Signore vi dia pace!La fraternità custodiale da un anno si sta preparando per celebrare il III Congresso Internazionale di Commissari di Terra Santa che si terrà nel convento di San Salvatore a Gerusalemme dal 30 Gennaio al 4 Febbraio 2012. A tale Congresso parteciperanno 90 fratelli Commissari o Vicecommissari di Terra Santa insieme ai collaboratori dei commissariati di tutto l’Ordine dei Frati Minori.Il Congresso dei Commissari è di vitale importanza per la nostra fraternità custodiale, giacché in esso vie-ne visibilmente materializzato l’impegno di tutto l’Ordine dei Frati Minori nella promozione e sostegno della Missione di Terra Santa.La presidenza del Congresso è tenuta dal Rev.mo Padre José Carballo, Ministro Generale, che sarà pre-sente tra noi per tutto il tempo del Congresso. Insieme al Segretario Generale per le Missioni e l’Evange-lizzazione saranno presente tutto il Discretorio di terra Santa.Il programma del Congresso è allegato alla presente e sarà anche pubblicato sul prossimo numero de I Frati della Corda. Il desiderio è che dopo ogni relazione, i fratelli commissari possano lavorare in grup-pi linguistici su temi ben precisi e dare spazio alla condivisione tra i Commissari e tra i Commissari e le diverse attività della Custodia. Il lavoro del congresso dovrà produrre un Vademecum per i Commissari di Terra Santa. Tale documento, richiesto nel Congresso precedente, ha l’obiettivo di definire le precise funzioni del commissario, i suoi rapporti con la Custodia di Terra Santa e di specificare chiaramente le relazioni delle diverse entità dell’Ordine con i Commissariati e la Custodia.Alla luce di tutto ciò ritengo che sia importante che noi tutti ci sentiamo partecipi a tale Congresso, giac-ché i commissari sono un po’ come nostri ambasciatori e strumenti insostituibili della Provvidenza divina, che sostiene tutte le nostre attività. Alcuni fratelli parteciperanno attivamente e porteranno il loro contri-buto in base all’attività a loro assegnata dall’obbedienza. Ma il Congresso è aperto a chiunque lo desideri. La presenza dei fratelli della Custodia, sarà anzi benvenuta di Commissari.Ogni giorno i lavori del congresso iniziano e si concludono con la preghiera liturgica. Tutti i fratelli sono caldamente invitati a partecipare a questi momenti di preghiera, soprattutto alle celebrazioni eucaristiche di apertura e di chiusura del Congresso, presiedute dal Rv.mo P. Ministro Generale.Vi prego comunque di accompagnare i lavori dei Congressisti con la vostra preghiera personale e comuni-taria.Fraternamente nel Signore

Fra Pierbattista Pizzaballa, ofmCustode di Terra Santa

Fra Silvio R. De La Fuente ofmSegretario di Terra Santa

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15Gennaio 2012

introduzione1) Gli obiettivi del Congresso: comunicare, cond-ividere e individuare le opportune strategie circa alcune urgenti problematiche riguardanti la Custodia e i Commissari (cfr. Statuti speciali 9,1).2) Il metodo e le scansioni che seguiremo nei lavori sono sinteticamente: Le relazioni di esperti che termineranno con almeno 3 domande a indicare le piste di lavoro nei gruppi linguistici. Alle relazioni seguono domande di chiarificazione. Gli argomenti trattati dai relatori vengono ripresi nei lavori per gruppi linguistici, le cui sintesi saranno riportate in assemblea per la discussione. Vi saranno alcune brevi comunicazioni finalizzate a informare su alcuni settori della vita della Custodia. Al termine il Congresso terminerà con un documento conclusivo, preparato da una commissione ad hoc, comprendente i vari punti che saranno assunti come impegno per le parti in causa: la Custodia e i Com-missariati. Dovrà essere altresì approvato il “Vademecum” che sarà consegnato al Discretorio per l’appro-vazione. Sono previste XXI sessioni di lavoro.3) Il programma, durante lo svolgimento dei lavori, potrà subire variazioni organizzative ma non sostan-ziali.

terminato il Congresso...Proposte per chi rimane: Domenica 5, Betfage: inaugurazione di Convento restaurato. Lunedì 6 – Mercoledì 8: escursioni guidate da fra Pietro Kaswalder.

Fra Giorgio M. VignaSegretario del Congresso

Responsabile CLIO

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3  –  Il  programma  di  lavoro  in  sintesi  

Tempi   Oggetto  L  30   10   I  Sess.   I  Tema   I  Commissari  e  i  loro  rapporti  con  la  Custodia,  la  Provincia  e  le  Diocesi  

  11.15  II  Sess.   I  Tema   I  Commissari  e  i  loro  rapporti  con  la  Custodia,  la  Provincia  e  le  Diocesi.  Aspetti  giuridici  rilevanti  

  15   III  Sess.   Workshop   I  Commissari  e  i  loro  rapporti  con  la  Custodia,  la  Provincia  e  le  Diocesi     17   IV  Sess.   Workshop   I  Commissari  e  i  loro  rapporti  con  la  Custodia,  la  Provincia  e  le  Diocesi.  

Aspetti  giuridici  rilevanti  Ma  31  

9   V  Sess.   II  Tema   La  situazione  economica  della  Custodia.  Il  contributo  dei  Commissari    

  11   VI  Sess.   Comunicazione   Franciscan  Foundation  of  Holy  Land  (FFHL)       Comunicazione   Associazione  Terra  Santa  (ATS)     15   VII  Sess.   Workshop   La  situazione  economica  della  Custodia.  Il  contributo  dei  Commissari    

(I  parte)     17   VIII  Sess.   Workshop   La  situazione  economica  della  Custodia.  Il  contributo  dei  Commissari    

(II  parte)            

Me  1  9   IX  Sess.   III  Tema   Il  Commissario  animatore  dei  pellegrinaggi.  Aspetti  pastorali  e  pratici     11   X  Sess.   IV  Tema   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i    Commissari     15   XI  Sess.   Workshop   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i    Commissari  (I  parte)     17   XII  Sess.   Workshop   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i  Commissari  (II  parte)  

G  2   9   XIII  Sess.   Workshop   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i  Commissari  (III  parte)     10.30  XIV  Sess.   Comunicazioni   La  comunicazione  nella  Custodia  di  Terra  Santa     15   XV  Sess.   Report  IV  tema   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i    Commissari       17   XVI  Sess.   Doc.  finale   Presentazione  della  bozza  

V  3   9   XVII  Sess.  Report  I  Tema   I  Commissari  e  i  loro  rapporti  con  la  Custodia,  la  Provincia,  le  Diocesi     11   XVIII  

Sess.  Report  II  Tema   La  situazione  economica  della  Custodia.  Il  contributo  dei  Commissari    

  17   XIX  Sess.   IV  tema   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i    Commissari:  presentazione  della  bozza  S  4   8   XXI  Sess.   Conclusioni   Presentazione  del  “Vademecum”  

      Presentazione  del  documento  finale  

PUERTORICO

SINGAPORE

TAIWAN

III INTERNATIONAL CONGRESSFOR THE COMMISSARIES

OF THE HOLY LANDIII CONGRESO INTERNACIONAL

DE COMISARIOS DE TIERRA SANTA

III CONGRESSO INTERNAZIONALE DEI COMMISSARI DI TERRA SANTA

30 JANUARY4 FEBRUARY

2012

JERUSALEMConvento di San Salvatore

CUSTODIATERRÆSANCTÆFranciscan missionariesserving the Holy Land

CuStodiaLeCuria

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17Gennaio 2012

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4  –  Il  programma    

Tempi   Oggetto  

L  30   7   Celebrazione     Eucaristia  a  San  Salvatore  

  9   Burocrazia     Questioni  tecniche  

  9.30   Apertura     Introduzione  generale  

        Saluto  

        Saluto  e  presentazione  del  Congresso  

  10   I  Sess.   I  Tema   I  Commissari  e  i  loro  rapporti  con  la  Custodia,  la  Provincia  e  le  Diocesi  

        Domande  

  10.45   Intervallo      

  11.15   II  Sess.   I  Tema   I  Commissari  e  i  loro  rapporti  con  la  Custodia,  la  Provincia  e  le  Diocesi.  Aspetti  giuridici  rilevanti  

        Domande  

  12.30   Pranzo     San  Salvatore  

  15   III  Sess.   Workshop   I  Commissari  e  i  loro  rapporti  con  la  Custodia,  la  Provincia  e  le  Diocesi    

  16.30   Intervallo      

  17   IV  Sess.   Workshop   I  Commissari  e  i  loro  rapporti  con  la  Custodia,  la  Provincia  e  le  Diocesi.  Aspetti  giuridici  rilevanti  

  19.30   Celebrazione     Vespri  a  San  Salvatore  

  20   Cena     Casa  Nova  

Ma  31  

6.30   Celebrazione     Lodi  e  Eucaristia  a  San  Salvatore  

  8.30   V  Sess.   II  Tema   La  situazione  economica  della  Custodia.  Il  contributo  dei  Commissari    

        Domande  

  10.30   Intervallo      

  11   VI  Sess.   Comunicazione   Franciscan  Foundation  for  Holy  Land  

        Domande  

      Comunicazione   Associazione  Terra  Santa  

        Domande  

  12.30   Pranzo     Casa  Nova  

         

  15   VII  Sess.   Workshop   La  situazione  economica  della  Custodia.  Il  contributo  dei  Commissari    (I  parte)  

  16.30   Intervallo      

  17   VIII  Sess.   Workshop   La  situazione  economica  della  Custodia.  Il  contributo  dei  Commissari    

Page 18: Frati della Corda - Gennaio 2012

18 Gennaio 2012-­‐  Pag.  4  -­‐  

(II  parte)  

  19.30   Celebrazione     Vespri  a  Betlemme  

  20   Cena  /  Ricreazione  

  Betlemme,  Casa  Nova  

Me  1   6.30   Celebrazione     Eucaristia  a  Santo  Sepolcro  

  9   IX  Sess.   III  Tema   Il  Commissario  animatore  dei  pellegrinaggi.  Aspetti  pastorali  e  pratici  

        Domande  

  10.30   Intervallo      

  11   X  Sess.   IV  Tema   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i  Commissari    

        Domande  

  12.30   Pranzo     Casa  Nova  

         

  15   XI  Sess.   Workshop   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i  Commissari  (I  parte)  

  16.30   Intervallo      

  17   XII  Sess.   Workshop   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i  Commissari  (II  parte)  

  19.30   Celebrazione     Vespri  a  San  Salvatore  

  20   Cena     San  Salvatore  

G  2   9   XIII  Sess.   Workshop   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i  Commissari  (III  parte)  

  10   Intervallo      

  10.30   XIV  Sess.   Comunicazione   La  comunicazione  nella  Custodia  di  Terra  Santa.  Le  riviste  italiana  e  portoghese  

        Domande  

      Comunicazione   La  comunicazione  nella  Custodia  di  Terra  Santa.  Le  riviste  spagnola  e  francese  

        Domande  

      Comunicazione   La  comunicazione  nella  Custodia  di  Terra  Santa.  Christian  Information  Center  e  Franciscan  Media  Center    

        Domande  

  12.30   Pranzo     San  Salvatore  

  15   XV  Sess.   Report  IV  Tema   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i  Commissari  (I  parte)  

    Discussione  

  16.30   Intervallo      

  17   XVI  Sess.   Doc.  finale   Presentazione  della  bozza  

      Discussione  

  19   Celebrazione     Eucaristia  a  San  Salvatore  

  20   Cena     San  Salvatore  

V  3   7   Celebrazione     Lodi  e  Eucaristia  a  San  Salvatore  

  9   XVII  Sess.   Report  I  Tema   I  Commissari  e  i  loro  rapporti  con  la  Custodia,  la  Provincia,  le  Diocesi  

CuStodiaLeCuria

Page 19: Frati della Corda - Gennaio 2012

19Gennaio 2012

-­‐  Pag.  5  -­‐  

        Discussione  

  10.30   Intervallo      

  11   XVIII  Sess.   Report  II  Tema   La  situazione  economica  della  Custodia.  Il  contributo  dei  Commissari    

        Discussione  

  12.30   Pranzo     Casa  Nova  

  15   Celebrazione     Via  Crucis  

  17   XIX  Sess.   IV  Tema   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i  Commissari:  Presentazione  della  bozza  (I  parte)  

        Discussione  

  17.45   Intervallo      

  18   XX  Sess.   IV  Tema   Il  “Vademecum”:  una  guida  di  lavoro  per  i  Commissari:  Presentazione  della  bozza  (II  parte)  

      Discussione  

  20   Cena     San  Salvatore  

S  4   8   XXI  Sess.   Conclusioni   Presentazione  del  documento  finale  

    Presentazione  del  “Vademecum”  

      Sintesi  

        Messaggio  ai  CTS  

  10   Celebrazione     Eucaristia  a  San  Salvatore  

  12.30   Pranzo     San  Salvatore  

III INTERNATIONAL CONGRESSFOR THE COMMISSARIES

OF THE HOLY LAND

III CONGRESO INTERNACIONAL DE COMISARIOS DE TIERRA SANTA

III CONGRESSO INTERNAZIONALE DEI COMMISSARI DI TERRA SANTA

30 JANUARY - 4 FEBRUARY 2012JERUSALEM

Convento di San Salvatore

ORDO FRATRUM MINORUMorder of fr iars minor - ordine dei frat i minori - orden de frai les menores

Page 20: Frati della Corda - Gennaio 2012

20 Gennaio 2012

CuStodiaLeCuria

SCHEDA AGGIORNAMENTO INDIRIZZI Nazione ________________________________________ Provincia religiosa ___________________________________________________________________ Conferenza di appartenza della Provincia ________________________________________________ Nome della Casa _____________________________________________________________________ Via Piazza ___________________________________________________ N° _______ Tel ufficio _________________________________ Fax ufficio Commissario Vice-Commissario Nome religioso ______________________________ Cognome ______________________________ Abitazione (se differente dalla sede) Via Piazza ___________________________________________________ N° _______ Tel abitazione ___________________________ Fax abitazione __________________________ Cell ______________________________ Cell in Israele ___________________________ Anno di inizio del servizio per la Custodia ____________________________________ Note: ______________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________

Per favore, consegnare alla Segreteria prima della partenza.

Page 21: Frati della Corda - Gennaio 2012

21Gennaio 2012

NataleBetlemme

Page 22: Frati della Corda - Gennaio 2012

22 Gennaio 2012

Page 23: Frati della Corda - Gennaio 2012

23Gennaio 2012

deL CuStodeAgendaFeBBraio 201129/2 - napoli, italia: Visita Canonica27-28/2 – roma, italia: Visita Canonica19-21/2 – Cipro: discretorio16-18/2 – Gerusalemme-nazareth: Lettura degli scrittori Francescani14-15/2 – tel aviv: Conferenza all’università di tel aviv11/2 - emmaus: Visita Canonica6-11/2 - Montefalco, italia: Congresso di Formatori

Gennaio 2012

30/1-04/2 – Gerusalemme: terzo Congresso internazionale dei Commissari di terra Santa26/01 – Gerusalemme: Prima sessione annuale del discretorio di terra Santa23-25/01 – Flagellazione, Gerusalemme: Visita canonica20/01 – Monte tabor: incontro guardiani e superiori di Galilea19/01 – Gerusalemme: incontro guardiani e superiori di Giudea18/01 – Betfage: Visita Canonica17/01 – tabgha: Visita Canonica16/01 – Cafarnao: Visita Canonica15/01 – Cana di Galilea: Commemorazione dell’inizio del Ministero di Gesù e posa della prima pietra dell’erigendo centro parrocchiale e scuola11/01 – Giaff a, Chiesa di S. Pietro: incontro di formazione permanente per sagrestani, assistenti di santuari e animatori di pellegrinaggi09-14/01 – Gerusalemme, Seminario: incontro con gli studenti08/01 – Kasser el-Yahud, presso Gerico: Solennità del Battesimo del Signore06/01 – Betlemme: solennità dell’epifania05/01 – ingresso solenne a Betlemme e Primi Vespri dell’epifania01/01 – Gerusalemme, Patriarcato latino: Messa per la Pace in terra Santa

diCeMBre 2011

29/12 – Gerusalemme: Scambio di auguri dei capi religiosi cristiani con il Presidente dello Stato d’israele27/12 – Gersalemme: scambi di auguri con le comunità ortodosse24-26/12 Festività e celebrazioni di natale

22/12 – Gerico: Visita canonica20/12 – Betlemme: tradizionale Concerto per la vita e la pace19-20/12 – Giaff a: Visita Canonica alle due comunità16/12 – ramleh: Visita Canonica15/12 – Gerusalemme, S. Salvatore: ottava sessione annuale del discretorio14/12 – Cana: Visita Canonica13/12 – akko: Visita Canonica10/12 – San Miniato: incontro con i sostenitori di terra Santa08/12 – Gerusalemme, S. Salvatore: Festa dell’immacolata07-09/12 – nazareth: Visita Canonica06/12 – Monte tabor: Visita Canonica1-4/12 – Malta: incontri di Formazione Permanente con i Frati Minori e con la Chiesa locale

noVeMBre 201128-30/11 – Betlemme: Visita Canonica26-27/11 – ingresso solenne a Betlemme (Chiesa di S. Caterina e inizio d’avvento)24-25/11 – ein Karem: Visita Canonica alle tre comunità18-22/11 – Washington dC: incontro con il Board of trustees del Commissariato di terra Santa e Visita Canonica15/11 – Gerusalemme: incontro con i responsabili dei pellegrinaggi cattolici di Francia (andPP)13/11 – Latrun (abbazia trappista): ingresso del nuovo abate rene Hascoet12/11 – Gerusalemme, S. Sepolcro: Visita Canonica10/11 – roma: incontro di tutti i Capi religiosi di israele con il S. Padre09/11 – Gerusalemme, dominus Flevit: Visita Canonica07/11 – Gerusalemme: accoglienza e ricevimento Vicent nichols, arcivescovo di Westmister, Londra07/11 – Gerusalemme, Getsemani: Visita Canonica03/11 – Betlemme: Settima sessione annuale del discretorio

ottoBre 201131/10 - Gerusalemme, israele: Cerimonia di apertura della 18 sessione ordinaria della Knesset.27/10 – Kasser al-Yahud, West Bank: Peregrinazione al fi ume Giordano26-27/10 – amman, Giordania: assemblea degli ordinari Cattolici di terra Santa21-22/10 – roma, italia: incontro con associazioni e movimenti sostenitori di attività in terra Santa18/10 – Mestre, italia: incontro con i partecipanti al pellegrinaggio diocesano in terra Santa

Page 24: Frati della Corda - Gennaio 2012

24 Gennaio 2012

MorteSorella

fraVictor dionne ofm

n. Grand Island, Maine (Stati Uniti) 21 giugno, 1936 † Montreal (Canada) 2 novembre, 2011Provincia di San Giuseppe in Canada

Cari confratelli, ci è arrivata la triste notizia del ritorno alla casa del Padre del nostro confratello fra Victor Dionne. Lo ricordiamo seguendo il necrologio scritto dalla sua Provincia.

Nascita: 21 giugno 1936 a Grand Island (Maine), Diocesi di Portland, figlio di Albert Dionne e Rose Anne Lavigne.

Educazione:Scuola Elementare Lincoln Grammar School a Grand Isle (Maine); scuole Medie Inferiori e Superiori presso l’Oblate Seminary a Bucksport (Maine) (2 anni) e il St. Francis College a Biddeford (Maine); Teologia presso il Franciscan Theology Seminary a Montreal (1959-1963); Studi Superiori alla Catholic University of America a Washington e allo Studium Biblicum Franciscanum a Gerusalemme (1977-1978). Ha ottenuto una laurea in discipline umanistiche, una laurea in Teologia e una laurea ma-gistrale in Teologia Pastorale. Ha inoltre conseguito una laurea magistrale (con specializzazione in Studi Religiosi) presso la Catholic University of America di Washington.

Ha aderito al noviziato dei Francescani a Lennoxville il 10 agosto 1958.

Professione: Voti temporanei il 16 agosto 1959; voti solenni il 19 aprile 1963.

E’ stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1963, da Sua Eccellenza il Vescovo Josep-Romeo Gagnon, Vesco-vo di Edmunston, nella Chiesa parrocchiale di Saint-Coeur-de-Marie a Baker Brook, New Brunswick.

MOMENTI DELLA SUA VITA RELIGIOSA

1963-1964 Convento di San Giuseppe, Montreal. Studente presso l’Istituto Pastorale dei Dominicani.Vicario dominicale nella Parrocchia di Nostra Signora del Perpetuo Aiuto a Châteauguay.1964-1972 Sacerdote, Parrocchia di Nostra Signora del Perpetuo Aiuto a Châteauguay. Vicario domi-nicale (1964-1972). Cappellano, St. Willibrod e Pie XII Schools in Châteauguay (1964-1966).Discreto (1964-1966). Membro del Comitato di Vocazioni (1965-1966). Cappellano e Ministro Pastorale presso la

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25Gennaio 2012

Châteauguay Valley Regional High School in Ormstown e la Howard S. Billings Regional High School in Châteauguay (1966-1987).1972-1977 Châteauguay, Maison du Christ-Roi. Vicario dominicale nella Parrocchia di Christ-Roi a Châteauguay (1972-1977). Membro del comitato accoglienza (1974-1975). Membro del Comitato per le Celebrazioni del 750esimo Anniversario della Morte di San Francesco (1976-1977). Membro del Consi-glio Presbiteriale per la Diocesi di Valleyfield (196-1977).1977-1978 Gerusalemme. Anno di studio presso lo Studium Biblicum Franciscanum.1978-1987 Châteauguay, Maison du Christ-Roi. Proseguimento dell’attività pastorale presso la Château-guay Valley Regional High School e la Howard S. Billings Regional High School a Châteauguay (1978-1987). Vicario, Maison du Christ-Roi (1978-1984). Membro del Pastoral Ministry for Youth (1984-1985). Mazo - Giugno 1986, corso in Studi Biblici presso il Bible Training Center of the Sisters of Our Lady of Zion, Ecce Homo a Gerusalemme.1987-1988 Gerusalemme, Convento dei Francescani dei Getsemani. Anno di Studi Biblici presso il Bi-ble Training Center of the Sisters of Our Lady of Zion.1988-1989 Châteauguay, Maison du Christ-Roi.1989-1990 Montreal, Convento di San Giuseppe. Tirocinio presso l’ l’Institut de formation et de réhabili-tation de Montréal sotto la direzione di Jeannine Guindon. Studio della lingua araba.1991-1992 Gerusalemme, Convento dei Francescani dei Getsemani. Servizio missionario con la Custo-dia della Terra Santa. Celebrazione dell’Eucarestia in lingua inglese per i dipendenti delle Nazioni Unite; Celebrazione dell’Eucarestia in lingua Francese per la Comunità Benedettina sul Monte degli Ulivi e nei santuari. Studio della lingua araba.1992-1993 Gericho, Convento del Buon Pastore. Assistente nella Parrocchia e responsabile del frutteto. Ritornò in provincia nel novembre del 1993.1993-1994 Montreal, Convento di San Giuseppe.1994-2010 Châteauguay, Parrocchia di Nostra Signora del Perpetuo Aiuto, Sacerdote (1994-2010). Mem-bro del Consiglio Presbiteriale del Vescovo di Valleyfield (1997-2000). Occasionalmente ha accompa-gnato giovani in pellegrinaggi dalla sua Parrocchia in Terra Santa. Il 24 aprile 1998 ha ricevuto la Pilgrim Animator Guide Card (Tessera di Guida Animatore nei Pellegrinaggi) dalla Custodia della Terra Santa, la quale lo ha riconosciuto guida ufficiale per i pellegrini in Terra Santa. Ha lasciato il servizio della Parroc-chia di Nostra Signora del Perpetuo Aiuto nel giugno del 2010.2010-2011 Montreal, Convento di San Giuseppe nel quartiere Parc-Extension. Ha esercitato la professio-ne sacerdotale quando richiesto.2011 Montreal, Convento della Resurrezione (all’inizio di agosto del 2011). E’ deceduto nell’ospedale della Congregazione a Montreal, nella mattinata del 2 novembre 2011.

Insieme ai suoi fratelli religiosi, lascia in Terra la sorella Cecile (John Mackenzie), i fratelli Leo (Mina), Albert (Ginette) e Omer (Ruth), i nipoti e le nipoti, così come molti altri parenti e amici.Fra Victor aveva 75 anni di età, 52 di professione e 48 di sacerdozio e 3 di servizio. A norma dei nostri Statuti Particolari, ogni sacerdote applichi 1 Messa e gli altri frati partecipino ciascuno ad 1 Messa. Lode-volmente, i singoli frati pratichino 1 Via Crucis, In ogni fraternità una Santa Messa sia celebrata in co-mune. Ricordiamo con sollecitudine questo fratello nella preghiera, nella gratitudine al Padre che ce l’ha donato, affinché ora la nostra unione fraterna sia piena, nella luce del Signore.

San Salvatore, 20 Gennaio 2011

Fra Silvio R. De La Fuente ofmSegretario di Terra Santa

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26 Gennaio 2012

Cronaca CuStodiaLe

“Non è da lodare il fatto di essere stati a Gerusalemme ma di essere vissuti bene a Gerusalemme” 'Non Hierosolymis fuisse, sed Hierosolymis bene vixisse laudandum est' (Epistle 58.3.4, San Girolamo)

IL SIGNORE TI DONI LA SUA PACE!

“Fa’ splendere il tuo Volto e salvaci Signore”

(Cfr Salmo 80, 4)

AL ROMITAGGIO DEL GETSEMANI

L E C T I O D I V I N A

sui testi biblici della Domenica (in italiano) guidata da

p. Frédéric Manns, fr. Daniel Attinger e d. Roberto Camilotti

SABATO 26 novembre, 3, 10 e 17 dicembre 2011 alle ore 15,30 nella Cappella del Romitaggio

NB: Porta con te la Bibbia Per chi dovesse venire in macchina c’è la possibilità di parcheggiare all’interno del Romitaggio Per informazioni: Romitaggio del Getsemani [email protected] Tel. 6266430 opp. 052 7713784

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27Gennaio 2012

gerusalemme, 2 Dicembre 2011 nascono due nuovi Cd della collezione “Magnificat”: al servizio della terra Santa, della sua spiritualità e della sua cultura

testo caterina foppa pedrettifoto marco gavasso

L’Istituto Magnificat, la Scuola di Musica della Custodia di Terra Santa e diretta da fra Armando Pierucci, stimato compositore e organista del Santo Sepolcro da oltre 23 anni, ha visto recentemente la nascita di due nuovi CD che vanno ad arricchire la collezione “Magnificat” e la cui realizzazione ha ricevuto il fondamentale sostegno di alcuni membri dell’Associazione Amici del Magnificat della Svizzera. Quando vedono la luce opere di tale pregio, davvero si è portati a riflettere sul valore del lavoro e del servizio che i Francescani compiono qui in Terra Santa, con l’aiuto di persone di talento e di amici sensibili e generosi, che comprendono l’importanza di tutelare e far crescere l’attività liturgica e culturale unica che contraddistingue questi luoghi. Già un paio d’anni fa l’Associazione Amici del Magnificat della Svizzera aveva promosso un’analoga iniziativa preziosa e originale, grazie alla quale vennero pubblicati un CD dei Canti natalizi ed uno dei Canti della Quaresima e della S. Pasqua della tradizione araba cristiana di Terra Santa, registrati nel settembre 2009 durante la tournée di concerti svizzeri dai Cori Jasmin e Magnificat della Custodia diretti da Hania Soudah Sabbara, con l’accompagnamento dell’Orchestra da Camera di Locarno diretta dal Maestro Andreas Laake, e all’organo da fra Armando Pierucci.Oggi due nuove opere, con musiche eseguite o composte nell’ambito della Custodia di Terra Santa, vanno ad arricchire lo straordinario patrimonio della collezione “Magnificat”.Il primo CD, De Basilica Sanctissimi Sepulcri – Laudes Ecclesiae Latinae, documenta il

servizio musicale che i Francescani svolgono quotidianamente al Santo Sepolcro a Gerusalemme, attraverso il canto delle voci guida di fra Cristoforo Alvi e Sr. Anne Laurent, insieme ai frati della Comunità del Santo Sepolcro e al servizio organistico di fra Armando Pierucci e di Sr. Anne Laurent. L’opera contiene tre SS. Messe, De Angelis (VIII), Pater Cuncta (XII), Cum Jubilo (IX), cantate in gregoriano davanti all’edicola del Sepolcro, e alcune stazioni della Processione quotidiana. “Molte sono le persone che si complimentano e si commuovono quando assistono alla S. Messa presso il Santo Sepolcro – dice con passione fra Armando Pierucci – e il CD che abbiamo realizzato rappresenta un prezioso ricordo di questo suggestivo momento per tutti coloro che lo desiderano”. Nel libretto, che raccoglie testi scritti dai frati che servono o che hanno quotidianamente officiato al Santo Sepolcro e fotografie dei francescani nei vari momenti liturgici e dei luoghi fondamentali che la basilica racchiude, scrive ancora fra Armando: “Il Santo Sepolcro, anche se l’ora è così mattiniera, è sempre frequentato da tante persone. Spesso arrivano dei gruppi di pellegrini, delle torme di turisti; e le guide non esitano a fare le loro spiegazioni a voce alta. È la volta che mi concentro [...] L’organo è una sorgente di preghiera e io gli chiedo di mettersi a pregare. Il chiasso diminuisce. È il momento della Comunione. Tutti si raccolgono; in basilica non si sente più un fruscio. Il sommo pontefice degli strumenti musicali ha imposto il silenzio. E io sono felice di pregare ogni giorno con lui”. E davvero il Cd fa assaporare il gusto di questa preghiera che si innalza quotidianamente dal Santo Sepolcro e che anche la registrazione fatta dall’alto, nelle gallerie della rotonda sopra l’edicola della Resurrezione, vuole restituire nel suo carattere profondamente spirituale, “in ascesa”, con gli intrecci delle armonie diverse che in questo luogo, misteriosamente, si incontrano e si toccano. Scrivono dalla SUISA, la Cooperativa degli Autori ed Editori di Musica con sedi a Zurigo, Losanna e Lugano: “Il Finale della Messa Cum Jubilo è semplicemente mozzafiato. [...] Il design con l’oro a caldo e i libretti sono assolutamente splendidi”.Il secondo CD, Via Crucis – De Profundis, nasce dall’incontro e dall’amicizia tra due artisti

Page 28: Frati della Corda - Gennaio 2012

28 Gennaio 2012

Cronaca CuStodiaLe

originali e profondi, la poetessa russa Regina Derieva, che ha composto le due cantate, e fra Armando Pierucci, che ha scritto la musica che le accompagna. Il risultato è un lavoro di grande spessore, un’indagine raffi nata e toccante sull’essenza dell’umano condotta con stile moderno e colto e capace di alte sintesi culturali e spirituali. La lingua russa è quella originale in cui sono state composte le due cantate che, con questo CD, sono oggetto di una nuova pubblicazione avvenuta in occasione di un concerto svoltosi il 30 settembre 2011 nella Basilica di S. Maria delle Grazie a Milano, la Chiesa nella quale è conservata l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. In quell’occasione, alla quale ha presenziato la signora Svetlana Medvedev, moglie del Presidente della Federazione Russa, il coro del S. Sinodo di Mosca e l’orchestra dell’Accademia di Musica Sacra diretta dal maestro Diego Montrone hanno eseguito brani di Sergej Rachmaninov, del Metropolita Hilarion Alfayev, di fra Armando Pierucci e di Giuseppe Verdi. L’esecuzione di parte della cantata De Profundis di fra Armando Pierucci ha suscitato grande interesse, ricevendo critiche molto favorevoli, che sottolineano come questa “potente e bella opera per mezzosoprano, fl auto, coro e orchestra” si situi “in mirabile equilibrio fra classicità e modernità, con un impianto armonico tanto solido quanto ardito, ricca di profonde e suggestive interrogazioni sul signifi cato della vita e della morte” (www.arcipelagomilano.org/archives/13840). Completa il pregio dell’opera la veste grafi ca del CD che, in forma di trittico, si ispira alla suggestiva opera del pittore francese d’arte sacra Arcabas, riproducendo in copertina il suo famoso dipinto del Cristo Re e, all’interno, il Gesù crocifi sso, su uno sfondo blu di pioggia battente, ed un dettaglio dell’affresco della crocifi ssione che si trova a Notre-Dame de La Salette, ossia lo svenimento di Maria, Madre di Gesù, tra le braccia di San Giovanni apostolo e delle pie donne. I due CD, stampati per questa prima edizione in numero limitato di copie, ma di cui già si pensa ad una ristampa, vengono distribuiti presso l’Istituto Magnifi cat della Custodia

di Terra Santa (www.magnifi catinstitute.org), il Franciscan Corner (bookshop) e il Christian Information Center a Gerusalemme (www.cicts.org), la Libreria di Terra Santa delle Edizioni Terra Santa a Milano (www.libreriaterrasanta.it) e l’Associazione Amici del Magnifi cat in Svizzera (www.amicimagnifi cat.ch).Oggi fra Armando Pierucci sta già lavorando ad un nuovo, splendido progetto: la realizzazione di una Sinfonia Eucaristica che riunisca brani sacri di tutte le tradizioni antiche presenti in Oriente (Ebrei, Armeni, Greci, Melchiti, Russi, Latini, Luterani, Siriaci, Etiopi, Copti, Caldei, Maroniti), di cui egli con grande maestria sta curando gli arrangiamenti. E già sono in preparazione esecuzioni dell’opera in sedi prestigiose. L’amore per la musica e per la Terra Santa sta scrivendo una straordinaria storia di servizio e di cultura in un luogo dove lo sviluppo e l’impegno culturali e spirituali non possono restare esclusi da alcun discorso sul futuro e sulla pace.

The Franciscan Friars Minor oF The holy sepulchre MonasTeryThe organisT oF The holy sepulchre

Organ: armandO Pierucci, Ofm (TiTular OrganisT)

anne laurenT (secOnd OrganisT)leading VOices:

crisTOfOrO alVi, Ofmanne laurenT

Main distributors:

Israel

the magnificat institute of music, saint saviour’s monastery, st. francis road 1, jerusalem, tel. +972 2 6266609, fax +972 2 6266701, [email protected], www.magnificatinstitute.orgfranciscan bookshop, jaffa gate, jerusalem, tel. +972 2 628 22 18 ats - pro terra sancta christian information center, jaffa gate, 91142 jerusalem, tel. +972 2 6271165, fax +972 2 6286417, www.ats.custodia.org

Italy

edizioni di terra santa, via g. gherardini 5, 20145 milano, tel. +39 02 34592679, fax +39 02 31801980, [email protected], www.terrasanta.netlibreria di terra santa, via g. gherardini 6, 20145 milano, tel. +39 02 3491566, [email protected], www.terrasanta.net

swItzerland

associazione amici del magnificat, via pocobelli 29, ch-6815 melide, [email protected], www.amicimagnificat.ch

Page 29: Frati della Corda - Gennaio 2012

29Gennaio 2012

VIA CRUCISDE PROFUNDIS

Крестный путь Из глубины

Main distributors:

Israel

the magnificat institute of music, saint saviour’s monastery, st. francis road 1, jerusalem, tel. +972 2 6266609, fax +972 2 6266701, [email protected], www.magnificatinstitute.orgfranciscan bookshop, jaffa gate, jerusalem, tel. +972 2 628 22 18ats - pro terra sancta christian information center, jaffa gate, 91142 jerusalem, tel. +972 2 6271165, fax +972 2 6286417, www.ats.custodia.orgItaly

edizioni di terra santa, via g. gherardini 5, 20145 milano, tel. +39 02 34592679, fax +39 02 31801980, [email protected], www.terrasanta.netlibreria di terra santa, via g. gherardini 6, 20145 milano, tel. +39 02 3491566, [email protected], www.terrasanta.net

France musée d’art sacré contemporain eglise saint hugues, eglise saint-hugues, 38380 saint-pierre-de-chartreuse, tél. 04 76 88 65 01, fax. 04 76 88 69 79, www.saint-hugues-arcabas.frswItzerlandassociazione amici del magnificat, via pocobelli 29, ch-6815 melide,[email protected], www.amicimagnificat.ch

two cantatas by armando pierucci, ofm

original russian texts by regina derieva

the vilnius aidija chamber choir

the vilnius string Quartet

conductor: romualdas grazinis

organ: darius ckramtai

Paintings by the French Painter arcabas

Page 30: Frati della Corda - Gennaio 2012

30 Gennaio 2012

Cronaca CuStodiaLe

gerusalemme, 2 Dicembre 2011 il sorriso degli anziani: i frati e i giovani della parrocchia visitano gli anziani in occasione della festa di Santa Barbara

testo caterina foppa pedretti

Nel pomeriggio di venerdì 2 dicembre un gruppo di giovani frati francescani della Custodia di Terra Santa ha organizzato la tradizionale visita agli anziani del quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme, in occasione della festa di Santa Barbara, che ricorre il 4 dicembre e alla quale la popolazione locale è particolarmente devota. Insieme a fra Badie Elias, Animatore vocazionale per la Terra Santa, che si è impegnato a promuovere l’iniziativa, si sono raccolti presso l’abitazione di una famiglia palestinese particolarmente sensibile e attiva in parrocchia anche fra Sandro Tomašević, fra Claudio Lotterman e fra Bernardo Moya con le loro chitarre, ed inoltre fra Luai Bsharat, fra David Grenier e fra Ayman Bathish. In breve si sono uniti a loro diversi giovani cristiani della parrocchia di San Salvatore ed anche un ragazzo che suonava con molta grazia la tromba. Già pronto e confezionato in piccole porzioni il dolce di Santa Barbara, a base di grano, uva sultanina e mandorle spezzettate, da distribuire nelle case durante la visita. Secondo la leggenda, nel periodo che Barbara, di ardenti sentimenti cristiani e decisa a dedicare la sua vita a Dio, trascorse prigioniera nella torre che il padre, di fede pagana, fece costruire per allontanarla dai suoi pretendenti, gli uccelli nutrivano la giovane con chicchi di grano. Da qui la tradizione di preparare dolci a base di grano in occasione della festa della Santa. Uscendo sulla strada, molti bambini di tutte le età si sono raccolti attorno al gruppo e l’hanno accompagnato con vivacità e simpatia lungo tutto il percorso. Insieme, tra i canti dedicati a Santa Barbara e la festosa musica delle chitarre, ci si

è mossi seguendo gli stretti vicoli della Città Vecchia, dove si affacciano tante piccole porte dietro le quali una miriade di appartamentini si intrecciano e si sovrappongono, uniti da ripide scalinate e ballatoi. Molte di queste case sono di proprietà della Custodia francescana, che le concede gratuitamente alle persone e alle famiglie più bisognose, mentre in altri casi contribuisce alle spese d’affitto ed interviene, laddove necessario, con i lavori di ristrutturazione e di manutenzione più urgenti. “Noi conosciamo e visitiamo più di 100 anziani – dice con commozione fra Badie – e ci facciamo carico delle loro necessità. Non tutte queste persone, infatti, vivono all’interno di una situazione familiare serena che permetta loro di essere accudite e accompagnate. Ci sono casi di solitudine e di abbandono, dove sono evidenti la povertà materiale, le difficoltà e le privazioni che gli anziani si trovano ad affrontare. Entrando nelle loro case e visitandoli, noi siamo dunque in grado di conoscere le loro condizioni di vita e di intervenire offrendo le risorse e gli aiuti necessari a risolvere i problemi più urgenti e a sostenere le situazioni più delicate”. I giovani della parrocchia, a loro volta, sono vicini agli anziani del quartiere, spesso li vanno a trovare, trascorrono del tempo con loro, pregano insieme a loro. I frati francescani, nella loro visita, portano con sé l’acqua benedetta per aspergere le abitazioni e per benedire le persone che ci vivono, accompagnando questo momento con una breve preghiera in comune. Un gesto semplice, tra persone umili, nel quale tuttavia davvero si misura come sono belli e grandi l’amore e la solidarietà umani e cristiani. “Troviamo tante persone anziane che si commuovono quando chiediamo loro come stanno”, ci dice ancora fra Badie. “Ma per noi è sufficiente vedere per un attimo il loro volto rasserenarsi, distendersi e aprirsi in un sorriso. La loro gioia è la nostra più grande gratificazione”. E in queste piccole case, anche nelle più povere, tra i molti segni di fede cristiana che ne delineano l’identità, davvero si compie qualcosa di straordinario, l’incontro resta nel cuore di tutti come un dono, rinnovando la fiducia nell’uomo, perché “finché un essere può riscaldarsi al calore di un altro, l’estrema amarezza che rende insensibili non ha potere su di lui” (Siegfried Kracauer).

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gerusalemme, 3 Dicembre 2011 il Concerto in onore di Maria immacolata inaugura il lungo natale del Magnificat

testo caterina foppa pedretti

Nel pomeriggio di venerdì 2 dicembre un gruppo di giovani frati francescani della Custodia di Terra Santa ha organizzato la tradizionale visita agli anziani del quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme, in occasione della festa di Santa Barbara, che ricorre il 4 dicembre e alla quale la popolazione locale è particolarmente devota. Insieme a fra Badie Elias, Animatore vocazionale per la Terra Santa, che si è impegnato a promuovere l’iniziativa, si sono raccolti presso l’abitazione di una famiglia palestinese particolarmente sensibile e attiva in parrocchia anche fra Sandro Tomašević, fra Claudio Lotterman e fra Bernardo Moya con le loro chitarre, ed inoltre fra Luai Bsharat, fra David Grenier e fra Ayman Bathish. In breve si sono uniti a loro diversi giovani cristiani della parrocchia di San Salvatore ed anche un ragazzo che suonava con molta grazia la tromba. Già pronto e confezionato in piccole porzioni il dolce di Santa Barbara, a base di grano, uva sultanina e mandorle spezzettate, da distribuire nelle case durante la visita. Secondo la leggenda, nel periodo che Barbara, di ardenti sentimenti cristiani e decisa a dedicare la sua vita a Dio, trascorse prigioniera nella torre che il padre, di fede pagana, fece costruire per allontanarla dai suoi pretendenti, gli uccelli nutrivano la giovane con chicchi di grano. Da qui la tradizione di preparare dolci a base di grano in occasione della festa della Santa. Uscendo sulla strada, molti bambini di tutte le età si sono raccolti attorno al gruppo e l’hanno accompagnato con vivacità e simpatia lungo tutto il percorso. Insieme, tra i canti dedicati a Santa Barbara e la festosa musica delle chitarre,

ci si è mossi seguendo gli stretti vicoli della Città Vecchia, dove si affacciano tante piccole porte dietro le quali una miriade di appartamentini si intrecciano e si sovrappongono, uniti da ripide scalinate e ballatoi. Molte di queste case sono di proprietà della Custodia francescana, che le concede gratuitamente alle persone e alle famiglie più bisognose, mentre in altri casi contribuisce alle spese d’affitto ed interviene, laddove necessario, con i lavori di ristrutturazione e di manutenzione più urgenti. “Noi conosciamo e visitiamo più di 100 anziani – dice con commozione fra Badie – e ci facciamo carico delle loro necessità. Non tutte queste persone, infatti, vivono all’interno di una situazione familiare serena che permetta loro di essere accudite e accompagnate. Ci sono casi di solitudine e di abbandono, dove sono evidenti la povertà materiale, le difficoltà e le privazioni che gli anziani si trovano ad affrontare. Entrando nelle loro case e visitandoli, noi siamo dunque in grado di conoscere le loro condizioni di vita e di

“Magnificat Institute” - Custodia Terrae Sanctae - New Gate – Jerusalem - tel 02.6266609 - [email protected]

The Magnificat Institute presents

CONCERT IN HONOUR OF MARIA IMMACOLATA

Thursday December 8, at 18:00 in St. Saviour’s Church (1, St.Francis str.)

Free Entrance

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32 Gennaio 2012

Cronaca CuStodiaLe

gerusalemme, 6 Dicembre 2011 Festa nel quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme

testo caterina foppa pedrettifoto marco gavasso

Si è svolta ieri pomeriggio, 6 dicembre, una bella cerimonia per celebrare la fine dei lavori di ristrutturazione in Saha Square, una piazzetta nel quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme.Sui cappellini dei bambini del quartiere si vedevano i quattro loghi delle istituzioni e associazioni che hanno reso possibile il progetto: Custodia di Terra Santa, ATS pro Terra Santa, Cooperazione Italiana e Centro del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. I lavori di ristrutturazione nella piazzetta, infatti, sono stati eseguiti dall’Ufficio Tecnico della Custodia di Terra Santa in coordinamento con l’Economato Custodiale nell’ambito del progetto “Gerusalemme, pietre della memoria” promosso da ATS pro Terra Sancta, in partenariato con il Centro del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, e realizzato grazie al contributo della Cooperazione Italiana.“La Custodia di Terra Santa possiede oltre 400 case a Gerusalemme messe a disposizione dei cristiani della Città Vecchia, la maggior parte delle

quali necessitano di opere di restauro e interventi”, ha commentato padre Ibrahim Faltas, Economo Custodiale, ringraziando i donatori istituzionali, la Cooperazione Italiana e l’UNESCO, per i contributi concessi. A tale proposito Gian Pietro Testolin, coordinatore dell’Ufficio Emergenze della Cooperazione Italiana di Gerusalemme, ha ricordato l’importanza degli interventi all’interno della Città Vecchia proprio per dare la possibilità alle famiglie di vivere in condizioni più dignitose. Il progetto “Gerusalemme, Pietre della Memoria” nasce infatti con l’obiettivo di proteggere e salvaguardare l’eredità culturale della Città Vecchia di Gerusalemme, considerata Patrimonio dall’Unesco, affrontando proprio l’emergenza abitativa e venendo incontro alle esigenze delle famiglie più bisognose della Città Vecchia.Tra i partecipanti all’evento, che ha visto coinvolto il quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme, c’erano gli operai che hanno lavorato alla ristrutturazione delle case, e la cui formazione professionale è uno degli obiettivi del progetto, in modo che l’esperienza acquisita in questi anni di lavoro in affiancamento con personale qualificato, possa diventare un patrimonio riutilizzabile per interventi futuri.La cerimonia è proseguita con il tradizionale taglio del nastro e la benedizione delle case, ad opera di Padre Feras Hejazin, parroco di San Salvatore. La gente del quartiere e tutti gli invitati si sono poi ritrovati per un momento conviviale presso la sala della Terra Santa School.

intervenire offrendo le risorse e gli aiuti necessari a risolvere i problemi più urgenti e a sostenere le situazioni più delicate”. I giovani della parrocchia, a loro volta, sono vicini agli anziani del quartiere, spesso li vanno a trovare, trascorrono del tempo con loro, pregano insieme a loro. I frati francescani, nella loro visita, portano con sé l’acqua benedetta per aspergere le abitazioni e per benedire le persone che ci vivono, accompagnando questo momento con una breve preghiera in comune. Un gesto semplice, tra persone umili, nel quale tuttavia davvero si misura come sono belli e grandi l’amore e la solidarietà umani e cristiani. “Troviamo tante persone anziane che si commuovono quando chiediamo loro come

stanno”, ci dice ancora fra Badie. “Ma per noi è sufficiente vedere per un attimo il loro volto rasserenarsi, distendersi e aprirsi in un sorriso. La loro gioia è la nostra più grande gratificazione”. E in queste piccole case, anche nelle più povere, tra i molti segni di fede cristiana che ne delineano l’identità, davvero si compie qualcosa di straordinario, l’incontro resta nel cuore di tutti come un dono, rinnovando la fiducia nell’uomo, perché “finché un essere può riscaldarsi al calore di un altro, l’estrema amarezza che rende insensibili non ha potere su di lui” (Siegfried Kracauer).

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Cronaca CuStodiaLe

gerusalemme, 8 Dicembre 2011 Dalla Grotta del Latte la Messa in streaming ogni giorno sul sito CustodiaIn Avvento, i Luoghi Santi che sono stati primi testimoni dell’Incarnazione si faranno un po’ più vicini a chi non ha la possibilità di toccarli di persona. Da lunedì 28 novembre, per tutta la durata del periodo che porta al Natale e fino all’Epifania, infatti, sarà trasmessa in streaming sul nostro sito la diretta della Messa celebrata nella Grotta del Latte di Betlemme ogni giorno alle 9.30 (le 8.30 in Italia), a cura del Franciscan Media Center. Alla Celebrazione Eucaristica, trasmessa in diretta anche dall’emittente italiana Tv2000, prenderanno parte le Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento. Le tredici monache, parte di un ordine claustrale dedito interamente alla vita contemplativa,

abitano dal 2006 un monastero – predisposto per loro dalla Custodia di Terra Santa - adiacente alla Grotta, verso la quale si dirigono ogni giorno in processione. Il santuario francescano della Grotta del Latte, a pochi metri dalla Basilica della Natività, sorge in un Luogo Santo che secondo la tradizione - attestata dalle testimonianze di pellegrini dal XII secolo – avrebbe visto il passaggio della Sacra Famiglia poco dopo la nascita di Gesù. Il suo nome è legato alla leggenda che narra di una goccia di latte persa dalla Madonna mentre allattava il Figlio, e da cui deriverebbe il colore bianco della roccia. In questo luogo, che fa memoria dell’amore materno di Maria, molte donne si rivolgono ogni giorno alla Madre di Dio chiedendo proprio la grazia della maternità.

gerusalemme, 8 Dicembre 2011 La Custodia di terra Santa partner nel programma di micro-credito della the People of S. Miniato FoundationUn programma teso a migliorare le condizioni economiche e sociali di una parte della popolazione della Terra Santa e a creare solidarietà e fratellanza tra i popoli che la abitano.È questo il progetto, già al suo terzo bando, che vede coinvolti i francescani della Custodia, partner della S. Miniato Foundation e grandi conoscitori della realtà locale. Il programma, in particolare, intende sostenere lo sviluppo e la ristrutturazione di piccole realtà imprenditoriali e professionali locali come le attività artigianali, manifatturiere e quelle che erogano servizi localizzate a Gerusalemme est e Betlemme. Le persone target del programma di micro-credito senza interessi sono principalmente i giovani laureati e le donne, e più in generale i

gruppi vulnerabili o marginalizzati che sono tali in ragione dell’età, dell’esperienza o del loro stato di minoranza. La speranza è che attraverso il progetto della fondazione The People of San Miniato la gen-te più svantaggiata della Terra Santa abbia un’op-portunità di vivere dignitosamente, di crescere pro-fessionalmente, di guardare al futuro con serenità e, soprattutto, di scongiurare l’opzione emigrazione.La Custodia di Terra Santa s’inquadra all’interno di questo progetto per vari aspetti:riveste un ruolo fondamentale nell’analisi dei biso-gni e delle priorità della realtà locale;fornisce assistenza nella fase di studio del progetto, predisposizione del bando e relativa modulistica;assicura un prezioso aiuto nella diffusione dell’i-niziativa e nell’individuazione di possibili nuovi beneficiari;garantisce assistenza nelle fasi di monitoraggio e supporto contribuendo significativamente al suc-cesso del progetto.Altri partner del progetto sono: la Camera di Com-mercio di Betlemme; il Peres Center for Peace; il Consolato Generale d’Italia e la Cooperazione Italiana.

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betlemme, 8 Dicembre 2011 Lo splendore della fiducia e della tenerezza per dio: la festa dell’immacolata Concezione della Vergine Mariatesto caterina foppa pedrettifoto marie armelle

Una celebrazione particolarissima, toccante e sug-gestiva, ha aperto questa mattina, 8 dicembre, la fe-sta dell’Immacolata Concezione della Vergine Ma-ria a Betlemme, piccolo centro della Terra Santa e cuore della Cristianità, al quale ci si rivolge da ogni parte del mondo in questo periodo d’Avvento che ci prepara al S. Natale. A poca distanza dalla Basilica della Natività, si trova il Santuario della Grotta del Latte, un luogo silenzioso e raccolto, una grotta scavata in tufo bianco nella quale, secondo un’anti-ca tradizione, la Sacra Famiglia si sarebbe rifugiata per sfuggire alla strage degli innocenti ordinata da Erode e, mentre Maria vi allattava il Bambino, qualche goccia del suo latte cadde sulla pietra e la rese candida. Questo santo luogo, trasformato in cappella e custodito dai frati francescani, è meta di pellegrinaggio da parte di molte donne cristiane e musulmane, che ancor oggi chiedono alla Madonna la grazia della maternità e l’abbondanza di latte per nutrire i loro figli. Qui, ogni mattina lungo tutto il periodo dell’Avvento e delle festività natalizie, viene celebrata la S. Messa che si può seguire in diretta sull’emittente televisiva italiana Tv2000 e, in streaming, sul sito della Custodia di Terra Santa. A questa preziosa iniziativa prendono parte ogni giorno le suore Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, un ordine religioso di stretta clausura e dedito interamente alla vita contemplativa. La comunità di Betlemme abita dal 2006 presso un convento, messo a disposizione dalla Custodia francescana, adiacente alla Grotta e il cui ingresso immette negli splendidi chiostri e, attraverso una breve discesa, direttamente nella Grotta, accanto al luogo dove si trova il suo piccolo altare. Qui, in questo giorno di festa dedicato a Maria, il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzabal-

la, è venuto a celebrare la S. Messa, con la gioia e l’emozione per la semplicità e la delicatezza di questa iniziativa. Attorno all’altare, lungo le pareti rocciose della grotta, erano disposte le 13 suore della comunità delle Adoratrici, tra cui 4 giovani postulanti ed una professa temporanea, distinta quest’ultima dal colore rosso dell’abito e dal velo bianco. Hanno assistito alla cerimonia anche alcuni amici e collaboratori della Custodia, trovando posto in un diverso spazio, a breve distanza, nel rispetto della clausura a cui le suore si devono attenere. Ac-compagnata dalla delicatezza del canto gregoriano intonato dalle religiose e dalla loro grazia nell’ani-mare e scandire la liturgia, la S. Messa si è svolta in un clima di devozione e di profondo raccoglimento, nel quale ciascuno ha assaporato il gusto di trovarsi a partecipare ad un evento tanto particolare. Al ter-mine della celebrazione le suore, accompagnate dal Custode, si sono recate in processione alla Cappella dell’Adorazione del Convento, per un momento di intensa preghiera in ginocchio davanti al Santissi-mo Sacramento. Al centro dell’omelia di fra Pizzaballa vi è la dimensione della relazione con Dio, che si fon-da essenzialmente sul dialogo e la cui dimanica permette di penetrare nel mistero dell’Immacolata Concezione di Maria. Nella Genesi l’uomo, dopo il peccato, ha paura e si nasconde, fugge l’intimità con Dio perché non sa più come relazionarsi con Lui, avendo ascoltato un altro, il serpente, che dà all’uomo un’altra legge e che subentra a Dio nel dialogo e nella relazione con la Sua creatura. E benché Dio non si rassegni alla perdita della rela-zione con l’uomo e venga nuovamente a cercarlo, a domandargli dove sia (Gen 3,9), “nel cuore dell’uo-mo rimane la paura, il dubbio [...] Il rapporto con Dio rimane una lotta, un cammino non più sconta-to, il cui esito non è più sicuro. Rimane un uomo in fuga, che si nasconde. E rimane un Dio che deve sempre ricominciare a cercare l’uomo, a parlargli. Questa domanda, “Dove sei?” percorre il tempo, i secoli, la storia, sempre alla ricerca dell’uomo, alla ricerca di ricostruire questo dialogo interrotto. Dio persegue con tenacia il suo progetto di relazione, d’amore, e va a cercare Abramo, i Patriarchi, Mosè, Davide, i Profeti... E arriva fino a Maria”. Maria, concepita senza peccato, immacolata fin dalla sua origine, è la creatura che riesce a ricostruire il

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dialogo e il rapporto con Dio nella loro pienezza, che sa porsi in intimità con Dio attraverso la più limpida fiducia e la totale apertura del cuore, senza alcun nascondimento, senza alcuna incertezza. “E Maria ascolta veramente, cioè si lascia convincere dalla verità di Dio, da ciò che Dio le dice, e cioè semplicemente di non aver paura: “Non temere, perché hai trovato grazia presso Dio” (Lc 1,30)”. E nella grazia, nella benevolenza di Dio, si cela l’immenso dono della relazione con Lui, si racco-glie la fiducia che alimenta il dialogo di vita, che apre alla santità. Perché essere immacolati significa essere in perfetta comunione con Dio, risplendere della Sua santità fin nell’essenza del proprio essere. Scrive Papa Benedetto XVI: “Maria, Madre di Cri-sto, ci dice che la Grazia è più grande del peccato, che la misericordia di Dio è più potente del male e sa trasformarlo in bene. Purtroppo ogni giorno noi facciamo esperienza del male, che si manifesta in molti modi nelle relazioni e negli avvenimenti, ma che ha la sua radice nel cuore dell’uomo, un cuore ferito, malato, e incapace di guarirsi da solo. La Sacra Scrittura ci rivela che all’origine di ogni male c’è la disobbedienza alla volontà di Dio, e che la morte ha preso dominio perché la libertà uma-na ha ceduto alla tentazione del Maligno. Ma Dio non viene meno al suo disegno d’amore e di vita: attraverso un lungo e paziente cammino di ricon-ciliazione ha preparato l’alleanza nuova ed eterna,

sigillata nel sangue del suo Figlio, che per offrire se stesso in espiazione è “nato da donna” (Gal 4,4). Questa donna, la Vergine Maria, ha beneficiato in anticipo della morte redentrice del suo Figlio e fin dal concepimento è stata preservata dal contagio della colpa. Perciò, con il suo cuore immacolato, Lei ci dice: affidatevi a Gesù, Lui vi salva.”Ecco il paradosso di un’Autorità che si affida ad un dono, al disinteresse della gratuità: Dio, che è linguaggio originario, affida la Sua Parola alla tenerezza di una donna, Maria, fedele al suo essere ascolto originario, alla sua vocazione di accogliere in sé la Verità. Il “sì” di Maria diviene perciò la ri-sposta al rivelarsi di Dio nella Sua Parola, consente all’uomo di immergersi nell’esperienza totalizzante della Rivelazione, grazie alla quale ciò che per sua natura si presenta inaccessibile, impronunciabile, inaudibile, diventa punto di contatto e di intimità tra Dio e la Sua creatura. La tenerezza di Maria, che rende possibile la nuova durata e la nuova fedeltà della relazione, riporta gli animi vicini e permette di rimarginare le ferite, ossia di “rimet-tere ai margini” il male per offrire nuovo spazio alla speranza. Ella è davvero il terreno immacola-to della tenerezza, permeabile alla Verità, tenera all’azione trasformante dello Spirito, aperta a Colui che è profondamente legato, comunionalmente, al proprio sé e al sé di ogni creatura.

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akko, 10 Dicembre 2011 Gli auguri della tau Banda all’ambasciata d’italia frc

La “Taubanda” di Acri ha accompagnato i tradizionali auguri natalizi che l’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv porge ogni anno ai religiosi. “Questa partecipazione – ha detto il fondatore della banda P. Quirico Calella- vuole essere un atto di gratitudine all’Ambasciata e agli amici dell’Ambasciatore che ci hanno aiutato nei restauri del Taumusica Center, inaugurato quest’anno ad Acri”. Nata due anni fa per l’intraprendenza di P. Calella, la Taubanda e il Taumusica Center si stanno sviluppando grazie ad una collaborazione tra il Conservatorio di Acri e la locale Scuola della Custodia di Terra Santa, diretta appunto

da P.Quirico. La banda -composta da bambini ebrei, cristiani e musulmani tra gli 11 e i 15 anni- incomincia a farsi conoscere in Terra Santa e all’estero, dove ha partecipato ad una sezione del Festival della Valle d’Itria, sempre diretta dal maestro bielorusso Borsi Ekelchik. In questa occasione la Taubanda si è presentata con il nuovo stendardo e le divise personalizzate. Il logo rappresenta un frate “volante” attaccato alla corda di un Tau (il simbolo dei francescani) che forma una chiave musicale incorniciata dalla scritta “Terra Santa Tau Banda” sullo sfondo di Acri.La serata degli auguri ha avuto un inizio solenne con l’esecuzione dell’Inno della Terra Santa -ascoltato in piedi da tutti i presenti- al quale sono seguite le più note melodie natalizie, variamente arrangiate. Parole di elogio e ringraziamento sono state espresse dall’ambasciatore Luigi Mattiolo, dal nunzio apostolico mons. Antonio Franco e dal mons. Giacinto Marcuzzo, vicario patriarcale per Israele.

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gerusalemme, 10 Dicembre 2011 il lieto annunzio dei “due che vanno”: pellegrinaggio a piedi da Gerusalemme a Betlemme degli indiani cristiani di israele

testo caterina foppa pedrettifoto marco gavasso

La preparazione al S. Natale nella terra di Gesù è ricca di esperienze toccanti e coinvolgenti, come il pellegrinaggio a piedi da Gerusalemme a Betlemme organizzato sabato 10 dicembre dagli indiani cattolici che vivono in Israele, una comunità molto numerosa e vivace, che testimonia con entusiasmo e sensibilità la propria fede cristiana, profondamente riconoscente per il dono di vivere i Luoghi Santi. Il pellegrinaggio ha richiamato più di 800 partecipanti, giovani e meno giovani, famiglie intere con i loro bambini anche molto piccoli portati in braccio dai genitori, provenienti da Gerusalemme e dai luoghi vicini alla Città Santa, da Tel Aviv, Herzylia, Nof Yam, Haifa, Nethanya, Petah Tikva ed altre località ancora. È stata un’occasione straordinaria per richiamare, come si legge nel programma dell’iniziativa, il cammino, a volte molto lungo e faticoso, che hanno dovuto affrontare attraverso queste terre la Sacra Famiglia, gli umili pastori venuti ad adorare Gesù dopo la sua nascita e tutti gli uomini in cerca di Dio, che nell’incarnazione del Suo Figlio si è pienamente manifestato al mondo.Già prima delle 8.30 centinaia di persone si sono raccolte nella piazza davanti alla Basilica del S. Sepolcro, portando con sé bandiere e semplici cartelli con messaggi natalizi ed invocazioni di pace per la Terra Santa. Molti dei convenuti sono entrati nella Basilica per un breve momento di preghiera sul Calvario e presso la Pietra dell’Unzione. Altri, all’esterno, attendevano con gioia l’inizio del pellegrinaggio, scattando qualche foto e predisponendo gli ultimi dettagli organizzativi. In breve, è arrivato anche fra Jayaseelan Pitchaimuthu, cappellano e straordinario

punto di riferimento per la grande comunità cattolica indiana, il quale ha radunato tutti i partecipanti all’interno della Basilica, davanti all’altare dedicato a S. Maria Maddalena, per una preghiera comune prima di cominciare il percorso a piedi. Uscito dalla Chiesa, il grosso gruppo, ordinato in due file, si è avviato gioioso, tra canti e preghiere, lungo le strette vie della Città Vecchia di Gerusalemme, passando accanto alla Chiesa parrocchiale di S. Salvatore e dirigendosi poi verso la sede del Patriarcato latino, non distante dalla Porta di Giaffa. Giunti al Patriarcato, i partecipanti al pellegrinaggio si sono fermati in Chiesa, riempiendola interamente dei loro colori e dei loro canti di festa e disponendo ai lati dell’altare le bandiere vaticana, indiana e con la Croce di Gerusalemme. Accanto alle insegne hanno preso posto tre giovani indiani con i costumi rossi da Babbo Natale, le maschere e la barba sul viso e, intorno ad essi, le mamme con i bambini più piccoli. Il Patriarca, S.B. Mons. Fouad Twal, è comparso con leggerezza e semplicità tra le centinaia di persone che l’attendevano e che gli si sono strette attorno per porgergli gli auguri più calorosi per il S. Natale e il Nuovo Anno. Le spalle del Patriarca sono state adornate con una morbida pashmina e sull’altare sono stati deposti alcuni tipici dolci natalizi indiani, accanto al tradizionale Pandoro. Davvero commoventi l’affetto e il calore con cui questa comunità di gente umile e discreta ha circondato Mons. Twal in quest’incontro. “Mi congratulo di cuore – ha esordito il Patriarca, sedendo davanti ai gradini dell’altare e circondato dalla gente – per questa bellissima iniziativa, per la collaborazione che offrite alla vita della Chiesa locale e alla cura pastorale che vi contraddistingue. La vostra comunità è motivo di grande gioia e soddisfazione in seno alla nostra Chiesa. Con il vostro esempio offrite un messaggio di pace e di speranza a tutti coloro che abitano o visitano la Terra Santa, ai cristiani, agli ebrei e ai musulmani di questa terra e ai turisti che, in gran numero, vi accorrono. Voi siete per tutti l’immagine della collaborazione e della comunione fraterna, in una terra che troppo spesso viene associata ad immagini e segni di violenza. Per questo la Terra Santa ha bisogno di voi, dell’esempio e della testimonianza che date ai cristiani, del contributo d’amore che

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offrite a Gerusalemme, la Chiesa Madre, dove abbiamo il privilegio di vivere e verso la quale non possiamo che essere profondamente riconoscenti. Nelle vostre preghiere, dunque, insieme alle vostre famiglie, ai vostri giovani e alla vostra patria, ricordate sempre la Terra Santa, il suo bisogno di pace, i suoi giovani e i giovani di tutto il mondo”. Mons. Twal ha poi concluso porgendo a fra Jaya e a tutta la comunità indiana il suo più caro augurio di buona preparazione al S. Natale, nell’intimità dell’amicizia con Gesù nel proprio cuore e nel calore della propria comunità.Terminato l’incontro con il Patriarca, il lungo e ordinato corteo ha ripreso il suo cammino attraverso la Porta di Giaffa e poi, fuori le mura, lungo l’ampia strada che unisce Gerusalemme a Betlemme. Alla testa del gruppo, sempre attento e disponibile per ogni necessità, camminava sicuro fra Jaya e, al suo fianco, fra Felix John, anch’egli francescano della Custodia di Terra Santa. Aprivano la strada, innanzi a tutti, i giovani con indosso i costumi da Babbo Natale. Dietro, un nugolo di bandiere, cartelli, palloncini colorati, donne che cantavano e pregavano, con i capelli neri lunghi e lucenti ed i bimbi portati in braccio. Un corteo lungo e compatto, armonioso e suggestivo, che tutti lungo la strada si fermavano, almeno per un instante, a contemplare.Giunto nei pressi del Monastero greco-ortodosso di Mar Elias, non molto distante da Betlemme, il gruppo di pellegrini si è fermato per una breve sosta, bevendo un caffè caldo con alcuni biscotti preparati con grande cura da alcuni amici che attendevano appositamente in quel luogo. Ripreso poi il cammino con nuovo entusiasmo, il lungo corteo, arricchitosi ancora lungo la strada di nuove presenze, ha attraversato il muro di separazione tra Israele e territori palestinesi, incontrando la

disponibilità dei soldati israeliani e la simpatia un po’ stupita dei palestinesi di Betlemme in attesa a loro volta di varcare il muro nella direzione opposta. Ancora camminando e cantando lungo le strade di Betlemme, i pellegrini sono giunti infine alla grande piazza che si apre innanzi alla Basilica della Natività e qui, nella Chiesa francescana di S. Caterina, hanno potuto celebrare la S. Messa in lingua hindi, presieduta da fra Jaya e concelebrata da fra Felix John. La celebrazione, animata dal coro della comunità indiana, si è svolta in una Chiesa completamente piena, come accade nelle occasioni più solenni, e in un clima di familiarità e di intensa partecipazione, al quale anche i bambini più piccoli hanno preso parte, circondando fra Jaya sull’altare con la loro vivacità e spontaneità.Il S. Natale è la festa di un Dio che si fa vicino, così vicino da diventare uno di noi, da diventare piccolo come un bambino, tra gente umile, tra gesti semplici, tra relazioni autentiche. E in queste relazioni autentiche, di comunione e di solidarietà, Dio si rivela pienamente e ciascuno arricchisce gli altri del tesoro della sua personale relazione con Dio. Essi potranno dire allora, come le anime beate di Dante “Ecco chi crescerà li nostri amori”, poiché nella condivisione l’amore e la Verità fioriscono. “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20). E nel camminare insieme, nel concretizzare l’ideale di convivenza rivolto a tutti e simboleggiato proprio dai due che vanno insieme, davvero gli uomini “danno testimonianza di quell’Altro che va insieme con loro, di quell’Altro che è fondamento della riconciliazione di tutti gli uomini così come della riconciliazione di cui il loro essere insieme dà prova. L’annunzio chiede esso stesso di essere portato dal soggetto comunionale della chiesa, reso visibile dall’amicizia dei ‘due che vanno’”.

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gerusalemme, 12 Dicembre 2011

L’aurora di una nuova evangelizzazione: la festa della Beata Maria Vergine di Guadalupe

testo caterina foppa pedretti

foto marco gavasso

Nel pomeriggio di lunedì 12 dicembre è stata celebrata nella Chiesa parrocchiale di San Salvatore a Gerusalemme la S. Messa solenne in lingua spagnola in occasione della festa della Beata Maria Vergine di Guadalupe, patrona e regina del Messico, delle Americhe e delle isole Filippine. Per questa speciale occasione, davanti all’altare e all’icona della Vergine splendidamente adornati di rose con attorno veli azzurri con piccole stelle, si sono raccolti tanti religiosi e religiose di diverse congregazioni, molti dei quali di origine sudamericana, nonché numerosi membri delle comunità cristiane latino-americana e filippina presenti in Israele, insieme a cristiani locali di lingua araba, ad amici e collaboratori della Custodia francescana di Terra Santa. La celebrazione è stata presieduta dal Custode, fra Pierbattista Pizzaballa, con il quale hanno concelebrato il Vicario custodiale, fra Artemio Vitores, e l’attuale Vicario del Patriarcato latino per Cipro, fra Evencio Herrera Diaz. Ai lati dell’altare hanno trovato posto i molti religiosi e sacerdoti che hanno voluto rendere omaggio alla Vergine di Guadalupe nel giorno della sua festa, tra cui numerosi frati francescani della Custodia e padre Guy Tardivy o.p., attuale priore della comunità dominicana all’Ecole Biblique et Archeologique Francaise di Gerusalemme. Nella sua omelia, fra Herrera ha raccontato brevemente la storia delle apparizioni della Madonna a San Juan Diego Cuauhtlatoatzin, un azteco convertitosi al Cristianesimo, a cui la Vergine si sarebbe manifestata più volte, tra il 9 e il 12 dicembre 1531, sulla collina del Tepeyac, a nord di Città del Messico. Juan Diego, un indio

povero e privo di istruzione, una persona semplice ma di limpida fede cristiana, a cui Maria chiese di costruire un santuario in suo onore ai piedi del colle delle apparizioni, faticò a conquistare la fiducia e la comprensione del Vescovo a cui raccontò degli incontri miracolosi. Ma la Vergine offrì a Juan Diego un segno da mostrare come prova della verità delle sue parole: dei bellissimi fiori di Castiglia, fioriti fuori stagione nella desolata pietraia del colle. Quando, davanti al Vescovo, Juan Diego aprì il suo mantello (tilmàtli) per mostrare i fiori raccolti, immediatamente sulla tilma, sotto lo sguardo dei presenti, si impresse l’immagine della Vergine Maria. Nel luogo delle apparizioni fu subito eretta una cappella, che nel 1557 fu sostituita da una cappella più grande e, in seguito, da un vero e proprio santuario consacrato nel 1622. Infine, nel 1976, è stata inaugurata l’attuale Basilica di Nostra Signora di Guadalupe. Nel santuario è conservato il mantello di Juan Diego, sul quale è raffigurata l’immagine di Maria, che presenta i tratti somatici di una giovane indiana. Per il colore scuro della sua pelle, Ella viene chiamata dai fedeli Virgen morenita (Vergine meticcia). “La Madonna di Guadalupe – prosegue fra Herrera –rappresenta il volto di Dio che si mostra al popolo messicano, con la pelle dal colore scuro come quella dei popoli indigeni d’America con i quali gli Spagnoli vennero a contatto al loro arrivo, anzi con tratti meticci, auspicando e precorrendo l’incontro e l’integrazione tra indigeni e Spagnoli”. La Vergine di Guadalupe è l’aurora di una nuova evangelizzazione, è anticipatrice di una nuova, originale inculturazione della fede cristiana, che sboccerà nelle peculiarità e nella creatività di un intero continente. Scrive Papa Giovanni Paolo II: “Nella imperante cultura azteca è penetrata, dieci anni dopo la conquista, l’avvenimento evangelizzatore di Maria di Guadalupe, percepita come nuovo sole, creatore di armonia tra gli elementi in lotta e che ha aperto un’altra era. Questa presenza evangelizzatrice, con la immagine meticcia di Maria che unisce in sé due razze, costituisce una storica pietra miliare di creatività connaturale ad una nuova cultura cristiana in un Paese e, parallelamente, in un continente. Per questo potrà giustamente dire la Conferenza di Puebla che “Il Vangelo incarnato nei

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nostri popoli li unisce in una originalità storica e culturale che chiamiamo America Latina. Questa identità è simbolizzata molto luminosamente dal volto meticcio di Maria di Guadalupe che si pone all’inizio dell’evangelizzazione” (Puebla, 446). [...] Ed effettivamente, la coesione attorno ai valori essenziali della cultura della nazione messicana si realizza intorno ad un valore fondamentale, che per il messicano – così come per il latino americano – è stato Cristo, presentato da Maria di Guadalupe. Per questo, Ella con ovvio riferimento a suo Figlio, ha costituito il centro della religiosità popolare del popolo messicano e della sua cultura, ed è stata presente nei momenti decisivi della sua vita individuale e collettiva”. Il progetto di Dio, dunque, si compie attraverso strade inattese, chiamando a collaborare un umile indio, del quale tuttavia il Signore conosce la fede, le virtù dell’animo, la sensibilità del cuore. Juan Diego diverrà così il messaggero della Madonna di Guadalupe, l’intermediario tra il popolo di

Dio e la Vergine, catechista e missionario, perché Dio chiama tutti alla santità. Quindi la Vergine meticcia, mentre si commemora in diversi luoghi dell’America Latina il bicentenario della loro indipendenza, è simbolo ancor oggi della “vocazione alla speranza” e invita tutti coloro che a lei si affidano a promuovere e a tutelare la vita umana in tutte le sue fasi, dal concepimento fine al suo termine, la dimensione sacramentale della famiglia e la sua missione educativa, la pace universale.Al termine della S. Messa tutti i presenti hanno partecipato alla processione con l’icona della Vergine di Guadalupe dalla Chiesa di San Salvatore ai locali della Curia custodiale, passando attraverso il cortile. In Curia, infine, dopo la benedizione solenne, vi è stato un piacevolissimo momento conviviale, durante il quale è stato possibile assaggiare alcune pietanze tipiche della cucina messicana.

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gerusalemme, 20 Dicembre 2011

Seconda edizione della Magnificat String Competition sponsorizzata dalla Luogotenenza olandese dei Cavalieri del Santo Sepolcro

Sabato 17 dicembre nell’auditorium di San Salvatore a Gerusalemme si è conclusa la seconda edizione della Magnificat String Competition, il concorso di musica per strumenti a corda (chitarra violino, violoncello) sponsorizzato dalla Luogotenenza Olandese dei Cavalieri del Santo Sepolcro. Il concorso ha ancora una dimensione interna, essendo riservato agli studenti

del Magnificat e agli allievi dei professori del Magnificat iscritti in altre scuole. L’obbiettivo è infatti didattico: stimolare gli allievi ad un maggiore impegno nello studio e confrontarsi fin dall’inizio con la verifica di una giuria e di un pubblico. La giuria era composta dai professori dello strumento e da membri esterni provenienti da altri istituti. Il concorrente più giovane aveva sette anni, il più vecchio diciotto; gli iscritti erano trenta, suddivisi nelle varie categorie. Non ci resta che citare il nome dei vincitori, che sono per la chitarra Yael Boasson, Simon Kasbari, Roey Meir, Fadi Kuttab; per il violoncello Sofia Shammà, Yasmeen Sabbara e Nadine Shaheen; per il violino Zein Assali, Rita Tawil e Shireen Abu-Adeed. I premi e gli attestati sono stati consegnati da P. Armando Pierucci, direttore del Magnificat, alla fine del concerto dei vincitori.

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betlemme, 20 Dicembre 2011

La meravigliosa radicalità del S. natale: fra artemio Vitores celebra la S. Messa presso la Grotta del Latte di Betlemme

testo caterina foppa pedretti

Raccolta e piena di attesa la S. Messa che si è svolta questa mattina, a pochi giorni ormai dal S. Natale, presso la cappella del Convento delle Suore Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, adiacente al Santuario della Grotta del Latte di Betlemme. La celebrazione è stata presieduta da fra Artemio Vitores, Vicario custodiale, ed animata dalla comunità delle suore che, come ogni mattino per tutto il periodo d’Avvento, ha reso viva la liturgia con la dolcezza del servizio e del canto gregoriano. Come di consueto in questo tempo di preparazione al S. Natale, la celebrazione è stata trasmessa in diretta da Tv2000 ed è stata visibile in streaming sul sito istituzionale della Custodia di Terra Santa. Davvero suggestivo lo scenario disegnato dalla cappella dell’adorazione in cui la S. Messa ha avuto luogo, con l’essenzialità del suo spazio e dei suoi arredi, che richiama l’attenzione sul tabernacolo che custodisce l’Eucaristia, il corpo vivo del Signore, sul bel crocifisso dorato, sul piccolo altare, davanti al quale si trova ora una mangiatoia vuota che attende, circondata di splendide stelle di Natale rosse, il lieto evento della nascita del Salvatore.E questa nascita del Bambino Gesù ci sorprende, ci rende più consapevoli – ha esordito fra Artemio nella sua omelia – della meraviglia del Cristianesimo che sta nella sua concretezza, nella sua tangibilità. “Dio, infatti, non è un’entità astratta, bensì una realtà concreta, che si fa presente nel tempo e nello spazio. Come si legge nella Lettera agli Ebrei (1,1-2), «Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi

modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio». E la Terra Santa è proprio il luogo in cui la pienezza dei tempi della Rivelazione si fa reale e concreta nello spazio: qui, a Nazareth, il Verbo si è fatto carne; qui, a Betlemme, dalla Vergine Maria è nato Gesù. La storia, poi, continua fino ad oggi, poiché Gesù è ancora e sempre presente nella liturgia, nell’Eucaristia”. Ciò che noi abbiamo visto e toccato lo testimoniamo. “Perché Dio – ha continuato fra Artemio – s’è fatto uomo per la nostra salvezza, s’è fatto uno di noi. Egli ha lavorato con mani d’uomo, ha compreso e pensato con mente d’uomo, ha amato con cuore d’uomo. E si è fatto carne nel seno di una fanciulla di Nazareth, Maria. La figura di Maria è emblematica di una creatura il cui valore sta innanzi tutto nella fede: Ella ha aperto a Dio la porta per entrare nel mondo grazie alla sua grande fede, prima ancora che al suo grembo. Infatti, Maria si è offerta al Signore con semplicità, con umiltà, come la povera di Yahvè che accetta di compiere la volontà di Dio. E noi, che nuovamente concepiamo Cristo nell’Eucaristia, come Maria dobbiamo essere capaci di farlo crescere dentro di noi, fino a poter dire con S. Paolo: «Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20)”.Ecco la meravigliosa radicalità del S. Natale, di un Dio che, incarnandosi, sceglie la via della più profonda prossimità all’uomo, del farsi segno vivente dell’amicizia divina, poiché Cristo, assumendo le nostre sembianze, da un lato viene a dare compimento al progetto del Padre di costruire una nuova alleanza con tutti gli uomini, come i Profeti avevano annunciato, e dall’altro lato eleva la stessa natura umana alla dignità della vita divina. Nel S. Natale, dunque, possiamo davvero vedere, toccare, baciare, far nostro questo Dio fatto Bambino, perché “Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato” (Gv 1,18).

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betlemme, 20 Dicembre 2011

il Custode incontra i ragazzi della Casa del Fanciullo di Betlemme per gli auguri di nataletesto di maria grazia sannafoto di alice caputo e giovanni zennaro

È diventato ormai una tradizione l’incontro del Custode con i ragazzi della Casa del Fanciullo di Betlemme, il centro che ospita 35 ragazzi tra i 5 e i 16 anni, nato cinque anni fa da un progetto della Custodia e della Foundation for the Holy Land.Il tutto è iniziato con la Messa presieduta da P. Pierbattista Pizzaballa e concelebrata da P. Peter Vasko, presidente della Foundation, e P. Rami Asakrieh, presso il santuario della Grotta del Latte. Davvero piacevole il momento dell’omelia in cui il P. Custode ha parlato direttamente ai ragazzi, rivolgendo loro domande su particolari della storia di Gesù e la sua famiglia, sulla sua nascita a Betlemme e sul suo significato. I ragazzi

hanno sostenuto “la prova” in modo eccellente, rispondendo timidi dai banchi, un po’ come fossero a scuola. Una breve “lezione”, dunque, in cui si è voluto ricordare che Gesù è nato povero, tra i poveri, per essere più vicino a tutti e che “Egli nasce nei nostri cuori e nelle nostre famiglie ogni giorno” attraverso l’amore che manifestiamo ai nostri cari nella vita quotidiana. Durante l’offertorio i ragazzi hanno portato, fra i vari doni, un bellissimo quadro di perline nere e bianche raffigurante le sagome di due persone: un francescano che tende la mano in segno d’aiuto e sostegno a un bambino. Un’immagine eloquente di abnegazione e generoso altruismo di cui Gesù è il simbolo.Un incontro, insomma, con un augurio di Natale speciale per la speranza che su ognuno di questi bambini è riposta. Alla celebrazione è seguito un piccolo rinfresco, in una delle stanze della Casa del Fanciullo, e la tanto attesa distribuzione dei regali direttamente da Babbo Natale, arrivato un po’ in anticipo per l’occasione!

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betlemme, 21 Dicembre 2011

Le autorità militari israeliane porgono al Custode gli auguri per il S. nataletesto di caterina foppa pedrettifoto di alice caputo e giovanni zennaro

La mattina del 21 dicembre, com’è ormai tradizione, una delegazione delle forze militari israeliane ha incontrato il Custode, fra Pierbattista Pizzaballa, per porgere alla comunità francescana gli auguri in occasione del S. Natale. Il breve incontro si è tenuto nei locali della Curia custodiale, presso il convento di S. Salvatore a Gerusalemme. Presenti anche fra Artemio Vitores, Vicario custodiale, e fra Ibrahim Faltas, attuale economo custodiale e responsabile delle relazioni con le autorità israeliane e palestinesi. Tra gli esponenti delle forze di polizia israeliane interventi in quest’occasione erano presenti il dr. Moshe Bareket, Comandante del sub-distretto David Police di Jaffa Gate a Gerusalemme, i Sovrintendenti Capo Avi Bitton, Erez Tavour e Yaniv Shlomo e il Segente Maggiore Johnny Kassabri, ufficiale responsabile delle relazioni con le comunità cristiane.In un clima di apertura e di cordialità, davanti ad una piccola, graziosa Natività deposta sul tavolino al centro della sala, si è parlato dell’afflusso di pellegrini atteso nei Luoghi Santi per questi giorni di festa e dell’impegno in termini di organizzazione, coordinamento e sicurezza che le solennità del S.

Natale richiedono affinché ogni cosa si svolga in modo sereno e ordinato. I responsabili militari israeliani, d’altro canto, hanno assicurato la loro piena disponibilità a collaborare affinché le misure di sicurezza adottate siano efficaci e, nello stesso tempo, permettano alla popolazione cristiana e ai pellegrini di transitare nel modo più agevole e rapido possibile attraverso i checkpoints e i punti di controllo dislocati tra Betlemme e Gerusalemme. Ad un semplice momento di convivialità ha fatto seguito lo scambio degli auguri, con l’offerta agli ospiti di un piccolo dono da parte della Custodia francescana. Opportunità significative, pur nella loro essenzialità, per far crescere gesti di reciproca comprensione e per far maturare la strada della collaborazione in una terra che ancora fatica a trovare i giusti equilibri, ma che lo spirito del S. Natale contribuisce a rendere un po’ più sensibile. In un comune piccolo fatto, la nascita di un bambino, si cela la grandezza del dono perfetto.

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betlemme, 21 Dicembre 2011

undicesima edizione del Concerto per la Vita e per la Pacetesto di maria grazia sannafoto di giovanni zennaro

Si è tenuto ieri sera in una chiesa gremita di gente e operatori televisivi, l’undicesima edizione del Concerto per la Vita e per la Pace organizzato dall’omonima Associazione Italiana. Un’edizione con una dedica speciale a Sua Eccellenza Mons. Pietro Sambi, scomparso a Luglio di quest’anno, che sostenne la realizzazione del primo concerto nel 2001 (e negli anni successivi) e che credette nella forza di questa iniziativa. E così il messaggio di pace che si è intercalato fra le note degli strumenti musicali e le voci raffinate di artisti d’eccezione ha potuto davvero varcare i confini territoriali, diventando un evento storico legato al Natale e conosciuto a livello internazionale.Che sia stata poi un’orchestra palestinese, la Palestinian Youth Orchestra, a esibirsi quest’anno sostituendo le varie orchestre sempre italiane che negli anni si sono susseguite, ha caricato quello stesso messaggio di un significato sicuramente più imponente. Formata da giovani musicisti

palestinesi che vivono in Palestina e in diversi altri paesi e che si ritrovano ogni anno per concerti e workshop in giro per il mondo, la Palestinian Youth Orchestra (PYO) ha già ottenuto una certa fama e riconoscimento per la sua esecuzione e promozione della musica composta da artisti locali. Presenti tra il pubblico varie autorità politiche, fra cui il Console Italiano a Gerusalemme Luciano Pezzotti, e religiose come il Custode di Terra Santa fra Pierbattista Pizzaballa ofm, e il Nunzio Apostolico Sua Eccellenza Mons. Antonio Franco, e poi tante famiglie con bambini e molti giovani fra cui qualche turista “per caso”.La musica-protagonista che ha riempito questa volta la Chiesa di Santa Caterina, spaziando dal classico al tradizionale fino al moderno, ha incantato lasciandosi guidare dal Maestro Juan David Molano e servendosi di volta in volta delle voci soliste di Petra Magoni, Sanaa Moussa e Enrico Nadai, del pianoforte di Fadi Deeb, dell’oboe di Nicola Barbagli, del violino e della viola delle sorelle Laura e Sara Marzadori e del contrabbasso di Ferruccio Spinetti. Una serata davvero speciale che si è conclusa con un noto canto natalizio le cui parole tutti conosciamo e cantiamo a memoria con la meccanicità di chi le sa da sempre, di chi le ha sempre sapute. È così che un giorno la pace s’infonderà nei nostri cuori, come se fosse sempre stata lì.

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gerusalemme, 22 Dicembre 2011

“L’espressione più alta del cuore dell’uomo”: S. Messa per il S. natale 2011 dedicata a don Luigi Giussani

La storia di ogni S. Natale in Terra Santa è speciale e affascinante. Fra Armando Pierucci, Direttore dell’Istituto Magnificat, la scuola di musica della Custodia francescana a Gerusalemme, è certamente uno dei protagonisti di questa meravigliosa storia che ogni anno si rinnova. Egli, infatti, che in oltre 25 anni di attività in questi Santi Luoghi ha composto e arrangiato melodie bellissime ed ha compiuto un prezioso lavoro di conservazione e valorizzazione del patrimonio di musica sacra e popolare della tradizione araba cristiana locale, è da tempo anche lo stimato autore della musica, ogni anno nuova e pregiata, della S. Messa che si celebra solennemente la notte del S. Natale nella Chiesa francescana di S. Caterina, adiacente alla Basilica della Natività a Betlemme. S. Messa che è al centro dell’interesse del mondo intero e che palpita nel cuore di ogni cristiano, ovunque egli si trovi in questa Santa Notte in cui Dio è entrato nel mondo.La S. Messa composta quest’anno da fra Armando in occasione del S. Natale è dedicata a don Luigi Giussani (15 ottobre 1922 – 22 febbraio 2005), fondatore del noto Movimento cattolico di Comunione e Liberazione. Egli, che attraverso la sua opera educativa in seminario, nelle scuole e nell’Università seppe dare un impulso straordinario alla vita e all’impegno cristiani del nostro tempo, culminato appunto nella nascita e nell’attività di CL, dimostrò sempre una grande passione per la musica e il canto, che gli venne instillata specialmente dal padre fin dalla più giovane età. Musica e canto, dunque, costituiscono uno degli aspetti essenziali del Movimento ispirato da don Giussani, poiché, come egli amava ripetere, “il canto è l’espressione più alta del cuore dell’uomo”, “la carità più grande di tutte perché il canto rende vicino e visibile il mistero”. Con molta cura don

Giussani cercò di trasmettere ai suoi giovani la conoscenza e l’amore per la musica, insegnando loro i classici della devotio moderna, i canti solisti, popolari e polifonici del Cinquecento e del Seicento, nonché la grande tradizione della musica classica ed una molteplicità di altri generi. La pratica dell’ascolto e del commento di brani musicali e di canti è rimasta così a fondamento della vita del Movimento perché, diceva don Giussani, “non esiste un servizio alla comunità paragonabile al canto”. A motivo dunque di questa speciale sensibilità di don Giussani per la musica, della sua dedizione all’educazione musicale dei giovani, della sua consapevolezza che la musica e il canto sono vie privilegiate di espressione della persona, come suggerisce Giacomo Leopardi nel Canto A Silvia, “Sonavan le quiete/Stanze, e le vie dintorno,/Al tuo perpetuo canto”, fra Armando Pierucci ha voluto dedicare la S. Messa scritta per il S. Natale 2011 a questa grande personalità cristiana del nostro tempo. La S. Messa, composta per coro maschile, coro femminile e orchestra, sarà cantata a Betlemme dal Coro Magnificat e dal Coro Jasmine delle giovani allieve della scuola della Custodia, a cui si unirà il Coro di Sant’Angela di Budapest. Sarà presente alla solenne celebrazione anche il vice Primo Ministro ungherese, la cui moglie è direttrice del Coro ospite. È prevista anche la partecipazione dell’assemblea ai momenti lirici salienti della S. Messa, quali il Kyrie, il Gloria, l’Alleluia, il Sanctus e l’Agnus Dei, attraverso piccole melodie proposte dai Cori e che l’assemblea sarà chiamata a ripetere. Ricorrendo inoltre quest’anno il bicentenario della nascita di Franz Liszt (1811-1886), compositore, pianista, organista e direttore d’orchestra ungherese, verrà eseguita in suo onore durante la S. Messa una sua Ave Maria. L’accompagnamento orchestrale, infine, sarà eseguito dall’orchestra dell’Accademia delle Opere di Milano, una prestigiosa formazione molto impegnata nel campo della musica sacra, di recente anche in collaborazione con la Fondazione Russa per le Iniziative Sociali e Culturali, e che, aderendo al progetto Non nobis della Custodia di Terra Santa, ha già svolto il servizio musicale alla S. Messa di Mezzanotte nella Basilica di S. Caterina a Betlemme nel 2010, accompagnando i

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Cori del Magnificat nell’esecuzione della Messa S. Jacobi, anch’essa composta per l’occasione da fra Armando, e tenendo alcuni altri concerti in Terra Santa. “Anche per la Messa dedicata a don Giussani – ci dice fra Armando – ho pensato proprio alla presenza dell’orchestra e dunque, pur nei limiti della stringatezza liturgica, ho voluto sviluppare la parte orchestrale”.Un tesoro prezioso, quello rappresentato dalle S. Messe polifoniche per il S. Natale, che dà ulteriore valore alla lunga tradizione della Custodia francescana di promuovere iniziative culturali di alto profilo e capaci di inserirsi e di armonizzarsi nel particolare contesto della Terra Santa, tenendo conto delle risorse e del patrimonio di cultura

che già qui esistono ed operando in modo attivo e competente per far crescere nelle persone la consapevolezza dell’esistente, per educare alla conoscenza e al sentimento del bello e dell’infinito, per sviluppare e potenziare i talenti. “La musica e il canto – dice ancora fra Armando – sono una parte fondamentale della nostra storia e della nostra cultura. Se non cantiamo, ciò significa che non abbiamo identità e che il mondo sociale e culturale a cui apparteniamo in realtà non esiste”. Perché, come ricorda Papa Benedetto XVI, il futuro è nella cultura, in tutto ciò che viene fatto bene e non nell’improvvisazione, in una seria ed accurata formazione al vero, al bello e al buono, aprendo la persona alla ricerca del senso profondo d’ogni cosa.

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betlemme, 24-25 Dicembre 2011

La vigilia e la notte di natale a Betlemme: cronaca di un evento religioso e socialetesto fra riccardo ceriani foto marco gavasso, giovanni zennaro e alice caputo

Questa è la cronaca della Santa Notte di Betlemme, una notte così lunga che –per così dire– inizia di giorno. Nel cuore della Terra Santa l’aspetto religioso coinvolge infatti tutta una complessità di riti, di protocolli e di vita sociale e politica che non possono essere disgiunti.

1) Il Prologo a GerusalemmeLa Santa Notte di Betlemme incomincia a Gerusalemme. Verso mezzogiorno i notabili della parrocchia di Gerusalemme guidati dal loro mukhtar sig. Jakob Amer si recano dal Patriarca latino per accompagnarlo a Betlemme. Il patriarca Fouad Twal li riceve insieme ai canonici, al parroco di Gerusalemme P. Feras Hejazin e ai vescovi William Shomali e Kamal Batish, che dopo i discorsi e i saluti di prammatica augureranno a tutti singolarmente il Buon Natale.

2) In corteo verso BetlemmeSi forma un lungo corteo di auto (oltre sessanta) il quale, scortato dalla polizia israeliana, raggiunge il monastero greco-ortodosso di Mar Elias, che segna il confine della parrocchia di Gerusalemme. Qui attendono i sindaci dei comuni confinanti di Bet Sahur e di Bet Jala, insieme con membri delle loro comunità e con P. Ibrahim Faltas, responsabile del protocollo con l’Autorità Nazionale Palestinese per la Custodia di Terra Santa. Questa è una delle rare occasioni in cui è consentito ad automobili con targa palestinese di recarsi in un territorio sotto il controllo israeliano. Dopo i saluti il corteo riprende, per fermarsi ancora una volta presso la Tomba di Rachele (confine originario del comune di Betlemme) dove attendono i rappresentanti delle associazioni cattoliche guidati dal parroco di Betlemme P. Marwan Di’des. Si risale in macchina e, superato l’ultimo diaframma di separazione, il

lungo corteo di auto –che ormai ha raggiunto il centinaio di unità – si avvia lentamente verso la Basilica della Natività. È un grande giorno di festa per Betlemme e tutti gli abitanti si riversano nelle strade per passeggiare, incontrarsi, scambiarsi gli auguri e salutare dai marciapiedi il Patriarca e gli altri ministri che vengono a celebrare il Natale. Per la strada si incontrano anche cristiani di altre città come Gerico, Gerusalemme e Ramallah, venuti qui per vivere questa atmosfera di letizia con i parenti e gli amici di Betlemme. Per Betlemme il Natale è una manifestazione di identità collettiva, un momento di autorappresentazione sottolineato anche dal Patriarca nell’omelia della Messa della Notte: “Possiamo essere fieri perché, tra tutti i continenti e fra tutti i luoghi del mondo, Dio ha scelto proprio questa nostra terra, la Palestina, questo luogo, come patria del Salvatore”.

3) L’arrivo in Manger Square e l’ingresso del Patriarca nella Basilica della NativitàFinalmente il corteo arriva davanti alla Basilica della Natività, con un ritardo di novanta minuti che ha causato qualche malumore tra i ministranti i quali, schierati in orario sul piazzale secondo il rigido protocollo dello status quo, hanno aspettato tutto questo tempo al freddo; ma soprattutto perché a causa del ritardo sarà necessario cancellare la prevista liturgia dei Primi Vespri di Natale. In una gran calca di fotografi e giornalisti provenienti da tutto il mondo, il Patriarca viene accolto dalle autorità cittadine, tra le quali il sindaco Victor Batarse, il governatore Abdelfatah Hmayel e il capo della polizia Khaled Tamini. Quindi si procede con l’ingresso solenne in basilica. Davanti alla “Porta dell’Umiltà” si svolgono i riti introduttivi presieduti dal guardiano del convento di Santa Caterina P. Stéphane Milovitch, sotto lo sguardo attento dei rappresentanti della chiesa greco-ortodossa e di quella armena.

4) Conclusione dell’ingresso del Patriarca nella Chiesa di Santa Caterina e processione alla grotta della NativitàIl patriarca e il suo seguito entrano nella Basilica della Natività e fanno il loro ingresso nella Chiesa di Santa Caterina passando dal chiostro di San Girolamo. La liturgia si conclude con il saluto del

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parroco di Betlemme e la benedizione del Patriarca. Dopo un breve intervallo giunge l’ora della processione alla Grotta della Natività, presieduta dal guardiano P. Stéphane con l’assistenza del patriarca mons. Fouad. Sullo sfondo sonoro dei bellissimi canti latini propri di questa processione, viene incensata la stella che segna il luogo dell’incarnazione del Verbo e la mangiatoia dove fu adagiato il Bambino Gesù.

5) La cena con il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud AbbasOgni anno i frati minori della Custodia di Terra Santa invitano a Casa Nova per la cena di Natale il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, tanto che questo momento conviviale è diventato ormai tradizionale entrando di fatto nel protocollo degli eventi natalizi di Betlemme. In assenza del Custode di Terra Santa P. Pierbattista Pizzaballa (impegnato con le celebrazioni liturgiche a Nazaret) è stato il suo vicario P. Artemio Vitores a fare gli onori di casa. Parlando in italiano e avvalendosi della traduzione in arabo di P. Ibrahim Faltas, P. Artemio ha ricordato il significato del Natale per San Francesco e ha ringraziato il presidente Abbas per avere accettato anche quest’anno l’invito e soprattutto per la sua opera a sostegno della speranza, della pace e della libertà per la Palestina. Ha quindi preso la parola il patriarca Fouad Twal, ringraziando i frati minori francescani per l’accoglienza ed augurando al presidente Abbas di potere continuare il suo impegno politico per la pace in Palestina, quella pace annunciata dagli angeli a Betlemme la Notte di Natale e indirizzata agli uomini di buona volontà. Alla cena erano presenti anche il primo ministro dello stato insulare di Saint Vincent e Grenadine Gonzales, un rappresentante degli Emirati Arabi, il primo ministro dell’Autorità Nazionale Palestinese Salam Fayyad e il ministro degli esteri della Giordania Mansour Giuda, che ha portato il saluto di re Abd Allah e ha ricordato l’impegno fattivo del suo paese in favore delle chiese cristiane. Ha quindi ha preso la parola il presidente Mahmoud Abbas, ringraziando i francescani per questa festa che si ripete ogni anno e augurando pace, amore e serenità a tutti i cristiani di Palestina. “Noi continueremo a lavorare per la pace per la Palestina e per il mondo

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arabo –ha detto il Presidente– e vogliamo avere relazioni di buon vicinato con Israele. Tutti devono comprendere che la pace conviene a tutti”.

6) La Santa Messa della Notte di NataleE finalmente giunge il momento più atteso, la santa messa che ripresenta in maniera reale l’incarnazione e la passione di Cristo, rinnovando il prodigio della salvezza per la misericordia di Dio. La messa è stata preceduta dal “Presepe di Greccio”, un momento di preghiera che ricorda l’invenzione del Presepe e il significato del Natale per San Francesco. Quindi la liturgia ha avuto inizio con l’Ufficio delle Letture e la messa con il canto del Gloria, il suono delle campane e lo scoprimento della tradizionale statua del Bambino di Betlemme da parte del primo sacrestano fra John Bomah. I canti sono stati eseguiti dal coro Yasmeen dell’Istituto Magnificat e dal coro della Custodia di Terra Santa diretti da Hania Soudah Sabbara con all’organo P. Armando Pierucci, che ha anche composto i canti della messa (Gloria, Sanctus e Agnus Dei) eseguiti oggi per la prima volta. A questi si è aggiunto il coro S. Angela di Budapest, venuto in compagnia di una rappresentanza diplomatica ungherese guidata dal vice primo ministro Zsolt Semièn, il quale si è unito ale altre rappresentanze diplomatiche consolari tradizionalmente presenti alla Messa di Mezzanotte. Il presidente Mahmoud Abbas è stato presente dall’inizio della messa fino alla conclusione dell’omelia del Patriarca (essendo musulmano lascia la chiesa prima dell’inizio della liturgia eucaristica insieme ai membri musulmani del suo staff; quelli cristiani sono invece rimasti). La santa messa è stata celebrata dal patriarca Fouad Twal, affiancato dai vescovi William Shomali e Kamal Batish del patriarcato Latino, il vescovo Melki della chiesa siro-cattolica, l’arcivescovo Minassian della chiesa armeno-cattolica, l’esarca armeno-cattolico Telekian e il vescovo emerito di Vigevano Claudio Baggini, insieme a decine di sacerdoti provenienti dalla Terra Santa e da tutto il mondo. Contemporaneamente alla messa solenne nella chiesa di Santa Caterina, la parrocchia di Betlemme con i suoi sacerdoti ha celebrato la messa di Natale nella grotta. Alla fine della messa in Santa Caterina il Patriarca ha preso la statua del Bambin Gesù

posta sotto l’altare per portarla in processione con tutti i frati e i celebranti nella grotta della Natività: qui la statua è stata posta prima sulla stella e poi nel presepio, con una toccante liturgia che per motivi di spazio è preclusa ai più, ma che sarà possibile vedere grazie alle immagini riprese dalla televisione palestinese. Nella grotta sono state poi celebrate sante messe lungo tutta la notte.

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betlemme, 27 Dicembre 2011

L’umanità di dio che si fa povero e fragile: S. Messa del giorno di natale nella Chiesa parrocchiale di S. Salvatoretesto fra riccardo ceriani foto marco gavasso

È stata celebrata questa mattina, presso la Chiesa parrocchiale di S. Salvatore, la S. Messa del giorno di Natale, presieduta da fra Noel Muscat, Discreto di Terra Santa, e concelebrata, fra gli altri, da fra Artemio Vitores, Vicario custodiale. All’evento hanno partecipato diversi membri della comunità francescana di Gerusalemme, piccoli gruppi di religiose appartenenti a varie congregazioni presenti in Terra Santa, amici e collaboratori della Custodia, alcuni cristiani locali di lingua araba.

Nell’omelia fra Muscat ha posto l’accento sul paradosso tra la misteriosa scelta di un Dio “che diventa fragile, povero e tenero come il bambino neonato che non può vivere senza il latte materno e la tenerezza di un abbraccio” e la difficoltà e la resistenza che molte volte noi mostriamo nell’accogliere questo Dio, perché spesso “vorremmo essere accolti da potenti, forti e grandi, non da poveri che vivono lungo la via” e ci sentiamo timorosi davanti all’insicurezza “di un Dio che diventa carne, di una Parola che risuona nel silenzio della notte oscura della fede in ricerca di luce e di senso”. Proprio come si legge nel Prologo del Vangelo di S. Giovanni: “La luce splende nelle tenebre,/ ma le tenebre non l’hanno accolta. [...] Venne fra la sua gente,/ ma i suoi non l’hanno accolto” (Gv 1,5.11). Eppure, questa è proprio la strada che, nel S. Natale, Dio sceglie per diventare uomo, per “farsi uno di noi”. E attraverso questo gesto divino di immensa tenerezza l’umanità d’ogni uomo, con le sue povertà, le sue miserie e le sue fragilità, viene raccolta e sublimata da Dio nell’eterna grazia della Sua vita perfetta.

Ogni uomo, dunque, dev’essere guardato e

compreso nella sua somiglianza al Verbo incarnato, quale “traccia dell’Infinito”, come insegna Emmanuel Levinas, varco attraverso il quale Dio si affaccia all’incontro e chiama ciascuno alla responsabilità verso i fratelli. In particolare, il volto dell’altro, nella sua espressività, nudità, essenzialità, si mostra come “idea dell’Infinito in noi”. Scrive Levinas: “Porre il trascendente come straniero e povero significa impedire alla relazione metafisica con Dio di attuarsi nell’ignoranza degli uomini e delle cose. La dimensione del divino si apre a partire dal volto umano. Una relazione con il Trascendente [...] è una relazione sociale. Solo qui il Trascendente, infinitamente Altro, ci sollecita e fa appello a noi. La prossimità d’Altri, la prossimità del prossimo, è nell’essere un momento ineluttabile della rivelazione, di una presenza assoluta (cioè libera da qualsiasi relazione) che si esprime. La sua epifania stessa consiste nel sollecitarci attraverso la sua miseria nel volto dello Straniero, della vedova e dell’orfano”. E qui il S. Natale mostra la pienezza del suo valore, portando a recuperare il senso e il desiderio della relazione con Dio nella sua essenzialità, la quale fa affiorare nello stesso tempo l’essenza nei rapporti sociali ed illumina l’aspirazione umana a vivere-bene.

Al termine della celebrazione i partecipanti si sono scambiati gli auguri per il S. Natale e molti hanno fatto una breve sosta davanti al bel Presepe che ogni anno viene allestito in modo originale in fondo alla navata sinistra, a poca distanza dalla porta d’ingresso della chiesa.

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betlemme, 27 Dicembre 2011

il bacio della roccia a Betlemmefrc

Il 27 dicembre, festa di San Giovanni Evangelista, la comunità dei frati minori del Convento di Santa Caterina presso la Basilica della Natività a Betlemme si reca in processione nella Grotta per una devozione propria di questo giorno: il bacio della roccia sul presepe che accolse il Bambino Gesù. Per poter effettuare questo atto di venerazione, è necessario che i sacrestani smantellino tutto l’apparato che era stato solennemente predisposto per il Natale nella Mangiatoia: le grate di protezione vengono smontate e vengono tolte le lampade, i panni preziosi e il retrostante quadro che rappresenta la Natività. I sacrestani ne approfittano per pulire bene il luogo; nonostante le protezioni la pietà dei pellegrini è riuscita ad infilare biglietti contenenti preghiere di intercessione e fotografie. Anche la statua del Bambino Gesù viene prelevata, perché tutto deve rimanere assolutamente spoglio in modo che la roccia testimone dell’evento salvifico dell’incarnazione si presenti in tutta evidenza e si presti ad essere venerata dal bacio dei frati. Questo atto di devozione viene eseguito in silenzio, privo di una liturgia propria. Benché sia molto antico e venga previsto dai protocolli dello Status Quo, le ricerche sulla sua origine e sulla sua storia sono ancora in corso. Secondo il cerimoniere della Custodia di Terra Santa P. Marcelo Ariel Cichinelli, questa devozione sarebbe il residuo di un rito più ampio, del tempo in cui i frati della Custodia avevano pieno e libero accesso alla grotta e alla basilica. Il gesto ricorda il bacio della Colonna della Flagellazione che i francescani compiono durante la loro pellegrinazione del mercoledì santo al Santo Sepolcro, e da quello potrebbe essere stato ispirato. Ma perché il 27 dicembre? Secondo P. Marcelo –il quale rimanda però a ulteriori approfondimenti– la ragione va cercata nella dipendenza della liturgia dei francescani e della Custodia di Terra Santa dalla Liturgia Romana: il messale tridentino fissa in questo giorno una stazione papale a Santa Maria Maggiore, dove è

custodita la reliquia della culla in cui fu deposto il Bambino Gesù, che nell’Ottava del Natale avrebbe ricevuto un’attenzione particolare. Similmente in Terra Santa i frati potrebbero avere introdotto questo atto di devozione, che nel contesto della Grotta della Natività è altrettanto giustificato e significativo.

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gerusalemme, 27 Dicembre 2011

tradizionale scambio d’auguri per il S. natale con le Chiese cristiane di terra Santafrc

In questi giorni che seguono il S. Natale, tra il 26 e il 27 dicembre, com’è tradizione consolidata, i rappresentanti delle diverse Chiese cristiane di Gerusalemme, soprattutto quelle che collaborano secondo le norme dello Status Quo, si sono incontrati per un fraterno scambio d’auguri, in un sincero spirito di simpatia e d’apertura. I primi ad essere ricevuti alla Curia custodiale, presso il Convento di S. Salvatore, nella mattina del 26 dicembre, sono stati i religiosi Greci Ortodossi, a cui hanno fatto seguito, nella giornata del 27 dicembre, gli Armeni, gli Etiopi, i Copti e i Siriani. Sono stati invece i francescani, nella tarda mattinata del 27 dicembre, a recarsi in visita alla comunità melchita per il tradizionale scambio d’auguri natalizi.Gli ospiti sono stati ricevuti nel Divano del Convento dal Custode, fra Pierbattista Pizzaballa, dal Vicario custodiale, fra Artemio Vitores, dal segretario, fra Silvio De La Fuente, insieme a gran parte della comunità dei frati. Presente anche un gruppo di giovani frati, studenti presso lo Studium Biblicum Franciscanum, che ha allietato le visite con alcune melodie eseguite con chitarre e percussioni. Gli incontri si sono attenuti ad un cerimoniale consolidato, che si ripete con regolarità nelle diverse visite: dapprima il capo della delegazione ospite rivolge il suo saluto al Custode e all’intera comunità dei frati, ringrazia per l’invito ricevuto e porge i propri auguri per il S. Natale, auspicando il meglio per il futuro e sottolineando i vincoli d’amicizia che intercorrono con i Francescani; il Custode, a sua volta, risponde con le stesse modalità e con contenuti simili. Vengono dunque serviti liquori e dolci natalizi, mentre le conversazioni tra i presenti assumono un tono più informale, finché la visita volge a conclusione e gli ospiti si separano con un saluto cordiale.

Dopo l’Epifania, quando anche le Chiese orientali celebreranno il S. Natale, saranno il Custode e la comunità francescana a recarsi in visita per contraccambiare gli auguri.

Infine, nel tardo pomeriggio del 27 dicembre, vi è stato l’incontro in Custodia per il tradizionale scambio d’auguri, in veste però meno formale rispetto agli incontri con le altre comunità cristiane, con il Patriarca Latino di Gerusalemme, S.B. Mons. Fouad Twal, e successivamente con il Nunzio Apostolico, S.E. Mons. Antonio Franco, con i quali il Custode si è brevemente soffermato a parlare dello svolgimento delle celebrazioni natalizie degli scorsi giorni, che li ha visti, come di consueto, insieme coinvolti all’interno di un complesso apparato liturgico, organizzativo e di sicurezza.

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betlemme, 28 Dicembre 2011

“i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio”: la Festa dei Santi innocenti a Betlemmetesto caterina foppa pedrettifoto marco gavasso

Mentre la città di Betlemme va ritrovando un po’ di quiete e di normalità dopo gli intensi e coinvolgenti giorni del S. Natale, la comunità francescana celebra, nella data del 28 dicembre, un’altra significativa festa legata a questo periodo natalizio, ossia la Festa dei Santi Innocenti, la cui liturgia si svolge presso la Grotta di San Giuseppe, di proprietà dei Francescani e che rappresenta la continuazione della Grotta della Natività, all’interno della Basilica della Natività a Betlemme. Lungo la navata destra della Chiesa di Santa Caterina, infatti, una piccola scala immette in un sistema di antiche grotte e la prima di queste, centrale, che si incontra scendendo è appunto denominata Grotta di San Giuseppe. Essa si trova proprio accanto alla Grotta della Natività, divisa da quest’ultima soltanto da un muro posteriore, ed è dedicata a San Giuseppe in ricordo della visione che lo sposo di Maria ebbe in sogno dell’angelo che lo esortò a prendere con sé Gesù e Sua Madre e a fuggire in Egitto, poiché il re Erode stava cercando il Bambino per ucciderlo (Mt 2,13). Sul fondo della grotta, in posizione elevata, si trova un piccolo altare, a cui si accede salendo due scalette poste sui due lati. A sinistra, sotto le fondazioni di un muro costantiniano, un arco precostantiniano ospita alcuni loculi del I-II sec. d.C. Accanto, sempre sulla sinistra, si trova la Grotta dei Santi Innocenti, dedicata ai bimbi martiri di Betlemme, morti nella strage ordinata da re Erode dopo aver appreso della nascita di Gesù in quei luoghi. In questo Santo Luogo, in un clima intimo e raccolto, la mattina del 28 dicembre, fra Artemio Vitores, Vicario custodiale, ha presieduto la S. Messa solenne, circondato da numerosi sacerdoti

concelebranti che hanno trovato posto ai lati del piccolo altare, adornato di bei fiori bianchi per questa speciale occasione. Molte le religiose di Terra Santa intervenute alla celebrazione, suore francescane, suore brigidine, suore salesiane, suore del Rosario, suore di San Giuseppe, suore della famiglia di Madre Teresa di Calcutta ed altre ancora, che hanno interamente riempito la piccola grotta. Sui lati e sul fondo della sala presenti anche alcuni pellegrini, richiamati da questa speciale ricorrenza a cui i più non partecipano, ed alcuni cristiani locali di lingua araba. Nella sua omelia, dopo aver evidenziato la lunga tradizione in cui si colloca la Festa dei Santi Innocenti, che compare negli antichi calendari fin dal IV° secolo, fra Vitores ha dapprima condotto una breve riflessione sul S. Natale, sul Figlio di Dio che entra nel mondo come un bambino povero, a cui tutto manca, eppure infinitamente ricco d’ogni Grazia celeste. E nel mistero della Sua nascita si compie la nascita della Vita, della pienezza della Vita, per cui, come San Francesco, in ogni S. Natale, occorre “farsi bambino con il Bambino” (2 Cel 35), scoprire negli umili e nei poveri la ricchezza della Vita divina, che si fa fragile e nascosta in mezzo a noi. Ed i primi testimoni di questo Dio divenuto Bambino a Betlemme, le prime vittime, i primi martiri solidali con Cristo sono proprio i Santi Innocenti, che ricevono con la loro drammatica testimonianza il battesimo di sangue, la palma e la corona che li associano al corteo del re messianico. Ma, se la gloria di questi piccoli Santi infonde negli animi sentimenti di tenerezza e simpatia, la loro tragica vicenda, l’atroce violenza che essi subirono diventano un monito contro ogni tentativo, anche attuale, di colpire, violentare e distruggere i bambini innocenti. Gesù stesso esorta con rigore a non trasgredire questo comando: “Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli” (Mt 18,10). Per tale ragione, come anche Papa Benedetto XVI ha sottolineato, la Festa dei Santi Innocenti deve portare a ricordare e a pregare per tutti quei bambini che, ancor oggi, sono vittime di ogni forma di violenza, dalla mancanza di una famiglia, alla povertà materiale e culturale, all’impiego dei

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più piccoli nei conflitti armati, nei traffici illeciti, nelle azioni criminali. Fino a quella violenza radicale che impedisce ai bambini di adempiere il progetto che Dio ha pensato per loro, perché questo viene loro tolto prima della nascita attraverso la pratica dell’aborto. Infine, fra Vitores ha voluto specialmente ricordare i tanti cristiani martiri, anche recentissimi, in Nigeria, Egitto, Iraq e in molte altre parti del mondo. Dopo un semplice pranzo condiviso con la

comunità francescana locale, fra Vitores, insieme ai francescani di Gerusalemme e agli studenti che l’hanno accompagnato in questa peregrinazione a Betlemme, ha fatto ritorno nella Grotta di San Giuseppe per presiedere i Vespri solenni e commemorare ancora una volta quei piccoli martiri del tempo di Gesù. Accanto al Vicario custodiale, in occasione dei Vespri, fra Stephane Milovitch, attuale guardiano della Basilica della Natività a Betlemme.

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BreVeInLe donne tentatrici della BibbiaE’ uscito anche in arabo, il 22 novembre scorso, il libro dello scrittore ebreo Yomi Eini dal titolo “Le donne tentatrici della Bibbia”. Un testo - destinato a far discutere - che indaga sul potere delle donne nell’Antico Testamento, un fascino a volte malizioso ma non per questo negativo.

i mercatini di natale a BetlemmeSono ripartiti anche quest’anno I mercatini di natale. Al Bethelem Peace Center sono tanti i banchetti allestiti per il momento più sentito dalla città che ospitò la nascita di Gesù.. Giunti da tutto il mondo, i mercatini contribuiscono a risollevare l’economia di una terra da sempre in diffi coltà.

Seconda domenica di avventoPer la rubrica “Parola e Luoghi - meditazioni in Terra Santa” a cura dello Studium Biblicum Franciscanum,il Prof. P. Mario Cucca ci offre una rifl essione sulla Seconda Domenica di Avvento, nel Deserto di Giuda...“Gesu Cristo e’ la consitenza della storia umana, della storia di ciascuno di noi...E’ solo la sua presenza che da’ signifi cato alla storia in cui ciascuno di noi e’ immerso, che da’ gusto al lavoro e agli affetti. Lui e’ il centro del cosmo e della storia. Il personaggio di Giovanni Battista e’ l’emblema del metodo che Gesu’ usa per lasciarsi incontrare da tutti noi, perche’ l’incontro con Gesu’ avviene attraverso l’incontro con persone affascinanti che non si puo’ far a meno di seguire. E il fascino di Giovanni attira la gente perche’ indica l’unico capace di attrarre davvero la vita dell’uomo.”

ats - Campagna di natale300 famiglie palestinesi, 150 bambini, 100 anziani ...anche quest’anno, si puo’ rispondere in maniera concreta ai bisogni di Betlemme, sostenendo la Custodia di Terra Santa attraverso la campagna A Natale ritorna alle origini.

La festa delle festeHa preso il via anche quest’anno la festa delle feste, una kermesse unica in tutto il paese. Un mese pieno di appuntamenti che unisce tutte le religioni. Un’occasione unica in cui celebrare assieme la festa del sacrifi cio, hannuka’ e il natale cristiano.

artigiani a BetlemmeStatuine, presepi e tanto lavoro ... Anche cosi si accende di speranza il Natale di Betlemme, dove sono all’opera - soprattutto in questo periodo - gli artigiani del legno di ulivo.

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Festa di Santa Barbara, per le vie della Citta’ VecchiaIn una Gerusalemme spesso associata a violenza e scontri, va in scena un copione completamente diverso ... Anche quest’anno frati francescani e giovani della parrocchia hanno visitato, in occasione della festa di Santa Barbara, gli anziani del quartiere cristiano della città vecchia. Un pomeriggio di allegria per alleviare un po’, solitudine e abbandono. Situazioni purtroppo non rare nella città’ vecchia di Gerusalemme.

il giardino delle madriE’ stato inaugurato giovedì primo dicembre il giardino delle madri, a Dail’yt Carmel. A pochi passi dal luogo che venne devestatao dall’incendio di un anno fa, sono stati piantati 44 alberi, per ricordare le altrettante vittime, di ogni religione, perdute durante l’incendio.

GoSPeL traiLSulle orme di Gesu’, ripercorrendo i passi del suo cammino da Nazareth al Mar di Galilea: e’ il Gospel Trail, il sentiero del Vangelo, che pellegrini e turisti possono scegliere di percorrere a piedi, in bicicletta e persino a cavallo.

Festa dell’immacolata alla Grotta del LatteNella festa dell’Immacolata concezione della Beata Vergine, il Custode di Terra Santa ha presieduto la messa in uno dei Luoghi Santi che piu’ di tutti fa memoria della maternita’ di Maria, piena della Grazia di Dio e disponibile al disegno del Signore su di Lei.

terza domenica di avventoPer la rubrica “Parola e Luoghi - meditazioni in Terra Santa” a cura dello Studium Biblicum Franciscanum, il Prof. P. Alessandro Cavicchia ci offre una rifl essione sulla Terza Domenica di Avvento, lungo le rive del Fiume Giordano... “Sappiamo quanto nel Vangelo di Giovanni l’amore sia importante...L’amore e’ una realta’ strana: talvolta per amore ci illudiamo, talvolta per amore non vogliamo lasciarci ingannare, perche’ il tesoro che abbiamo trovato e’ troppo importante, e’ troppo prezioso. Questo e’ il tesoro che la comunita’ di Giovanni l’evangelista ha trovato nella persona di Gesu’: un principio, una sorgente, una fonte di vita e di amore che disseta e soddisfa ogni desiderio ...”.

il futuro della famiglia in Medio orienteE’ un momento diffi cile per la famiglia in Medio Oriente, ma ricco di speranze. A parlare e’ Naser Shakkour, membro del pontifi cio consiglio per la Famiglia appena tornato con sua moglie Amira da Roma, dove si e’ svolta l’assemblea plenaria.

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un goal per un campo a BetlemmeUn match tra italiani e palestinesi applaudito da un pubblico di bambini e ragazzi. Allo Stadio Al Khader un evento che e’ stato ben piu’ di una partita: “Un goal per un campo di calcio a Betlemme”.

Magnifi cat, eventi per nataleL’Istituto Magnifi cat si prepara a impreziosire con la sua musica tutto il periodo natalizio. I due cori della scuola di musica della Custodia, accanto alle esibizioni in concerto, saranno protagonisti delle celebrazioni della Vigilia di Natale, di Capodanno e del giorno dell’Epifania, con una nuova messa composta da padre Armando Pierucci.

Monasteri nel deserto di GiudaCome vivevano i monaci nei monasteri di 1500 anni fa. Nel monastero di san Giorgio, nel deserto di Giuda, si vive ancora oggi quella pienezza spirituale che cercavano i monaci eremiti.

Quarta domenica di avventoPer la rubrica “Parola e Luoghi - meditazioni in Terra Santa” a cura dello Studium Biblicum Franciscanum, il Prof. P. Gregor Geiger ci offre una rifl essione sulla Quarta Domenica di Avvento, nella Grotta dell’Annunciazione di Nazareth... dove “Verbum caro factum est”.

Messaggio di natale 2011 del Custode“Natale e’ la storia di un Dio venuto venuto a inaugurare la strada del perdere. Spogliandosi di tutto, ha trovato l’uomo”. Nel messaggio del Custode di Terra Santa per questo Natale, l’augurio di “diventare persone che si perdono dentro la propria storia nel cercare Dio e si ritrovano nel desiderio di Lui, nella scoperta che questo tesoro abita davvero il campo della nostra vita”.

Buon natale a Betlemme“A Betlemme e’ Natale tutti i giorni”. Qui, sopra la grotta di Gesu’ Bambino, sorge la piu’ antica tra le chiese della Terra Santa. Intorno a questo Luogo si raccoglie la festa della comunita’ cristiana locale. “Aiutiamoli ad ancorarsi sempre di piu’ alla loro citta’ e alla loro identita’”, chiede il Custode di Terra Santa.

Vigilia di natale a BetlemmeTantissimi pellegrini e cristiani locali per la festa di Betlemme, che inizia il 24 dicembre con la musica degli scout, la folla in piazza e l’ingresso solenne del Patriarca di Gerusalemme.

BreVeIn

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La notte di natale a BetlemmeLa notte di Betlemme: ...il raccoglimento, l’entusiasmo e l’emozione di chi ha fatto migliaia di chilometri per vivere il Natale nella grotta dove nacque Gesu’. “La nascita di Cristo non sia un pio ricordo -- ha detto il Patriarca di Gerusalemme mons. Twal nell’omelia della Messa di Mezzanotte -- ma un evento che accade ora”.

Gli auguri di Peres ai cristiani di Jaff aE’ la prima volta che il presidente dello stato d’Israele fa gli auguri natalizi alla comunita’ cristiana di Jaffa di Tel Aviv. Shimon Peres ha incontrato i rappresentanti di tutte le confessioni nella parrocchia francescana di Sant’Antonio, in occasione del Natale.

al luogo del martirio di Santo StefanoIl giorno dopo Natale, nella festa del Primo Martire, si e’ svolta anche quest’anno, a Gerusalemme, la tradizionale pellegrinazione dei francescani della Custodia alla grotta che fa memoria della morte di Stefano. Poco fuori dalle mura della Citta’...

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VariePontremoli, 10 dicembre 2011

Presentazione volume terra della mia anima Serra Club Pontremoli - Lunigiana 827, in collabo-razione con la Biblioteca Nazionale “Junipero Ser-ra” presenta il libro TERRA DELLA MIA ANIMA di p. Vigilio Bianchi, OFM.Partecipano all’iniziativa, S.E. Mons. Rodolfo Ce-toloni, Vescovo di Montepulciano, Chiusi, Pienza e P. Noel Muscat, OFM Segretario per la Formazione e gli Studi e Maestro del Seminario Francescano Internazionale di San Salvatore, a Gerusalemme. Al termine dell’incontro, molto atteso e partecipa-to, la signora Angela Lastrucci, anima dell’inizia-tiva, illustra il progetto Antica Magdala sostenuto dall’Assaciazione Seminalapace, a favore dei lavori di scavo per individuare la “magnifica chie-sa” seguiti dagli archeologi dello Studio Biblico Francescano di Gerusalemme.

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M saicidi Terra Santa

Consiglio Regionale della Lombardia - via Fabio Filzi 22, Milano - Sala Pirelli

Da martedì 6 a venerdì 16 dicembre 2011 Orario d’apertura: martedì 6 dicembre dalle 14.30 alle 19.00Tutti i giorni dalle 10.30 alle 19.00

Ingresso libero

Con il patroCinio di

Mostra a cura di Osama Hamdan e Carla Benelli

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Il Trentino in Terra Santa. Il presepio: accoglienza e paceTrentino in the Holy Land. Nativity scenes: goodwill and peace

Provincia Autonoma di Trento - ITALIAAutonomous Province of Trento - Italy

Con il patrocinio di - under the patronage of:

Consolato Generale d’Italia a GerusalemmeConsulate General of Italy in Jerusalem

Patriarcato Latino di GerusalemmeLatin Patriarchate of Jerusalem

Custodia di Terra SantaFranciscan Custody of the Holy Land

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Fraternitas

FRATERNITAS Ita. Vol. XLV. Nr. 183 — OFM Roma — E-mail: [email protected] — 01. 01. 2012

FRATERNITAS | OFM | DOCUMENTI | ALBUM

►06 gennaio: Epifania del Signore, Santa Maria in Aracoeli, Roma (Italia). ►09-15 gennaio: Tempo forte del Definitorio in Curia Generale (Roma – Italia). ►16-27 gennaio: Incontro con i nuovi Ministri Provinciali, in Curia Generale (Roma – Italia). ►16 gennaio: Festa dell’Università e del Gran Cancelliere alla PUA, Ro-ma (Italia). ►28-31 gennaio: Congresso dei C o m m i s s a r i T e r r a S a n t a (Gerusalemme).

Nuova presenza francescana in Amazzonia

I l 1° febbraio 2012 inizierà a prendere corpo la nuova Frater-nità francescana in Amazzonia.

Infatti, i sei missionari francescani – Fr. Atilio Battistuz, della Provincia dell'Immacolata, Brasile; Fr. Ademir Francisco Matilde, della Custodia S. Cuore di Gesù, Brasile; Fr. Eugenio Ortiz, della Provincia S. Michele, Ar-gentina; Fr. Bernardo González Guerrero, della Provincia SS. France-sco e Giacomo, Messico; Fr.Vicente Patricio Guerra Torres, della Provin-cia S. Francesco, Ecuador; Fr. Edel Chanchari, della Provincia S. France-sco Solano, Perù – si ritroveranno a Lima (Perù) con il Ministro della Pro-vincia S. Francesco Solano, Fr. Mau-ro Vallejo. Questa Entità sarà il rife-rimento giuridico della nuova Frater-nità. I sei missionari, dopo vari adempimenti, giungeranno a Reque-na, nell’Amazzonia peruana, dove stabiliranno la propria residenza provvisoria in attesa, dopo la cono-scenza del territorio ed una maggio-re intesa tra di loro, di scegliere il luogo stabile della loro incarnazione in quella regione. La Fraternità, tenendo conto dei va-lori propri del carisma francescano (dimensione contemplativa, vita fra-terna in comune, minorità e spirito missionario), sceglierà le modalità concrete per essere una vera Frater-nità missionaria ed evangelizzatrice in quel contesto peculiare di Chiesa e di realtà sociale, cioè nel Vicariato di Requena e in quel territorio im-menso, che presenta varie sfide: la difesa e la promozione dei diritti del-le popolazioni locali e delle loro cul-ture, dei più poveri, degli indigeni, della natura e dell'ambiente. La Fra-

ternità avrà come punti di riferimen-to, a diversi livelli e con varie modali-tà, il Vicariato, la Provincia di S. Francesco Solano, l'UCLAF, il Defini-torio generale ed alcuni Organismi della Curia dell'Ordine dei Frati Mino-ri. La nuova presenza francescana nell'Amazzonia peruana – voluta dal Capitolo generale del 2009 (Mandato 24) – ha avuto il seguente iter di preparazione: i missionari, proposti dai rispettivi Ministri provinciali ed inviati con l'obbedienza del Ministro generale, si sono incontrati per la prima volta a Quito, Ecuador, nei mesi di ottobre-novembre 2011, con i quattro Presidenti dell'UCLAF, l'Ani-matore dell'Ordine per l'Evangelizza-zione, un Definitore generale ed un missionario di lunga esperienza nella regione amazzonica; hanno parteci-pato al 3° Incontro americano sulla Giustizia, Pace ed Integrità del Crea-to; hanno affrontato, infine, con i Responsabili del "Progetto Integrale dell'Amazzonia", gli aspetti pratici per dare inizio alla nuova Fraternità, chiamata ad essere una presenza evangelico-francescana in quella re-gione.

Premio allo "Studium Biblicum Franciscanum"

I l 30 novembre 2011 nell’aula magna del Palazzo San Pio X, in Roma, in occasione della sedice-

sima seduta pubblica delle Pontificie Accademie, il Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità, dopo aver letto il Messaggio del Pa-pa Benedetto XVI, ha consegnato il "Premio delle Pontificie Accademie", alla presenza del Corpo Diplomatico, alla Facoltà di Scienze Bibliche e Ar-cheologia, Studium Biblicum Franci-scanum, di Gerusalemme, per il suo impegno nel campo dell'archeologia cristiana. Erano presenti il Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Con-siglio della Cultura e del Consiglio di Coordinamento tra Accademie Ponti-ficie, il Custode di Terra Santa, Fr. Pierbattista Pizzaballa, numerosi Frati di Terra Santa, della Curia ge-nerale OFM e della Pontificia Univer-sità Antonianum.

Agenda del Ministro generale

Kenya – Visita alla casa di Formazione

I l segretario generale per la for-mazione e gli studi, Fr. Vidal Ro-dríguez López e il vicesegretario

Fr. Sergiusz Bałdyga, hanno visitato il 19 novembre 2011, la casa di forma-zione dei professi temporanei in Lan-gata, Nairobi (Provincia di San France-sco in Africa, Kenya), incontrando i formatori e i frati di professione tem-

poranea insieme con il loro Ministro Provinciale Fr. Sebastian Unsner. Han-no condiviso un tempo di dialogo fra-terno, la preghiera comune e la picco-la ricreazione con tutta la fraternità. Adesso la Provincia del Kenya ha 15 postulanti, 2 novizi e 23 frati nella for-mazione del post-noviziato.

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Regula et vita Minorum Fratrum haec est, scilicet Domini nostri Jesu Christi sanctum Evangelium observare (RB I,1)

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I Frati Minori della Provincia SS. Nome di Gesù della Sicilia, con-tinuando un cammino di rifles-

sione iniziato diversi anni fa, e in risposta anche agli imput del Capito-lo Generale del 2009, lo scorso 19 settembre, ha avviato una nuova presenza nella città di Mazara del Vallo. Essa è una fraternità inserita nel quartiere arabo detto Kasbah, luogo abitato soprattutto da tunisini, ma anche da rom e italiani. È una realtà di frontiera e di marginalità, di particolare frattura sociale, culturale e religiosa. Vuole essere una fraternità france-scana che testimonia con la vita fra-terna e di preghiera la vicinanza e la condivisione con tutti e in particolare con i più poveri ed emarginati e, in comunione alla Chiesa locale, inten-

de rispondere alle esigenze della n u o v a e v a n g e l i z z a z i o n e , «restituendo creativamente con la vita, con gesti concreti il dono del Vangelo che ha ricevuto». Questa esperienza, è semplicemente una modalità diversa di arrivare al cuore dell’uomo, di quell’uomo che non sempre si incontra lungo i nostri sen-tieri. Leggi qui il progetto della fra-ternità, soltanto in italiano.

Ungheria - Iniziato il processo diocesano di sette Frati martiri

Brasile - 2ª edizione della Giornata per i Diritti Umani

I l 27 novembre 2011 il Cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Esz-tergom-Budapest, durante i Ve-

spri solenni nella chiesa dei Frati di Budapest-Pasarét, ha dato inizio al processo diocesano di beatificazione di sette Frati martiri ungheresi, Bernát Károlyi e compagni. I sette Frati, il cui martirio è avvenuto tra il 1944 e il 1954, sono: • Krizosztom Körösztös (1909-1944) e Kristóf Kovács (1914-1944), marti-rizzati dai partigiani di Tito nella città di Novi Sad, oggi in Serbia; • Zénó Hajnal (1900-1945), un sol-dato bulgaro fucilato mentre accom-pagnava i fedeli della sua parrocchia in fuga negli ultimi giorni della guer-ra; • Szaléz Kiss (1944-1946), condan-nato a morte dalle autorità sovieti-che in Ungheria, mentre Pelbárt Lukács (1916-1948), deportato in Carelia nella Russia di Nord, morì nel campo di lavoro; • Nel 1950, a seguito di una manife-

stazione provocata dalle autorità davanti al convento francescano a Hatvan, i Fati furono messi in prigio-ne, dove il Guardiano, Rafael Krisz-ten (1899-1952), vi morì nel 1952 per le condizioni disumane. • Bernát Károlyi (1892-1954), primo superiore della missione cinese della Provincia di S. Giovanni da Capestra-no in Ungheria, in patria ha aiutato

le persone che venivano per-seguitate dal regime. Per la capacità che aveva di soste-nere la gente nel rimanere fedele alla fe-de e alla Chie-sa, venne im-p r i g i o n a t o , torturato ed ucc iso nel 1954 a Buda-pest.

Giappone - In scena la vita di Francesco e Chiara

Italia – Fraternità nella città di Mazara del Vallo

T ra i giorni 1º e 10 dicembre 2011 la Gioventù Francesca-na (GiFra) del Brasile ha rea-

lizzato la 2ª Giornata Francesca-na per i Diritti Umani. Coordinata dalla Vice-Segreteria Nazionale per i Diritti Umani – la Giustizia, la Pace e l’Integrità del Creato (DHJUPIC) – con l’aiuto delle Segreterie Regionali e Locali, questa giornata si è cele-

brata nella prima settimana di di-cembre e si è conclusa con la giorna-ta universale dei diritti umani. Quest’anno la GiFra del Brasile aveva come obiettivo generale: pensare a strategie attuative, partendo dalle sfide della realtà locale, allo scopo di formare dei leader giovanili, incorag-giando così la loro potenzialità creati-va nel promuovere la giustizia socia-

le e ambientale. Infatti, il tema della giornata 2011 era: “Gioventù e Giustizia Sociale ed Ambienta-le”, con il motto: “Quanto costa questo progresso?”. Per ulteriori informazioni vedi: w w w . j u f r a b r a s i l . o r g e www.dhjupic.blogspot.com

I francescani di Osaka, in Giap-pone, hanno voluto ricordare gli 800 anni della fondazione

dell'Ordine di santa Chiara, rappre-sentando la conversione di santa Chiara e di san Francesco con un'o-pera teatrale messa in scena da un gruppo buddista. “La storia di san Francesco: guarda-te gli uccelli del cielo”, titolo della rappresentazione teatrale, aveva come scopo quello di far conoscere ai Giapponesi la vita di san France-sco e santa Chiara, nonché il loro ruolo di operatori di pace e la loro fraternità verso le persone e tutto il creato. Sembra che lo scopo sia sta-to raggiunto, poiché, da giugno a settembre 2011, il dramma è stato replicato circa 50 volte in molti luo-ghi. La sceneggiatura è stata scritta da Elizabet Nishida Akiko, OFS, sulla falsariga del film “Fratello Sole, So-rella Luna” di Franco Zeffirelli.

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Regula et vita Minorum Fratrum haec est, scilicet Domini nostri Jesu Christi sanctum Evangelium observare (RB I,1)

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Segnalibro francescano

►La Regola di san Francesco. Lettera e Spirito, Fernando Uri-be, Edizioni Dehoniane Bologna, Bologna, 2011, pp. 361.

La Regola di san Francesco è un documento spiri-tuale orientato ad animare la vita ordinaria dei fra-ti attraverso un linguaggio esor-tativo. Lo studio si inscrive tra i

commenti “del nuovo corso”, che escono dagli schemi giuridici delle spiegazioni tradi-zionali per utilizzare nuovi parametri - storico, biblico, teologico, spirituale - che permetta-no di meglio scoprire il significato del testo e le intenzioni del legislatore.

► “Nella tua tenda per sempre”. Storia delle Clarisse. Un'avven-tura di ottocento anni, M.C. Rous-sey – M.P. Gounon, a cura di R. Bar-tolini, Edizioni. Porziuncola, Assisi 2005, pp.1200 A conclusione del Centenario del Transito di S. Chiara, viene pubblica-ta la prima “storia delle Clarisse”. Il titolo sintetizza la grazia e l’impegno della vocazione di Chiara e delle So-relle in otto secoli di storia: sempre alla presenza di Dio, nella Tenda di Dio che è la Chiesa. Il ponderoso volume, diviso in 42 capitoli, è frutto della ventennale ricerca di due Cla-risse francesi, Sr. Colette e Sr. Pa-scale, e del Frate minore umbro Fr. Rino Bartolini che ha completato e aggiornato l’opera. Otto secoli di vita

dell’Ordine claustrale vengono suddi-visi in “undici periodi storici significa-tivi” con una breve introduzione ad ognuno di essi. Nel percorso storico vengono evidenziate alcune figure significative di Clarisse. Corredano il volume, oltre alla bibliografia e agli indici, numerose Tavole a colori che illustrano graficamente le tappe della storia delle Clarisse.

► Peter of John Olivi – Com-mentary on the Gospel of Mark (Commento al Vangelo di Marco), Pubblicazioni Istituto Francescano, 2011, pp. 112.

Il mondo degli Studi di Olivi, me-dievalisti e storici in generale e, so-prattutto, per la lingua inglese, i seminaristi in America devono a Robert Karris un elogio e un rico-noscimento per la

sua traduzione altamente leggibile e meticolosamente accurata del com-mento dell’Olivi su Marco. Stiamo arrivando a comprendere che Pietro di Giovanni Olivi, OFM (1248-1298), leader intellettuale degli spirituali francescani, è stato non solo “il se-greto meglio conservato del XIII” ma anche una delle menti più feconde del Medioevo. Leggendo la traduzio-ne di Karris si riesce a collocare un altro pezzo del grande e complesso puzzle che è l’Olivi.

Nuovi Ministri provincialiMedjugorje – Incontro della Conferenza Sud-Slavica

L 'Assemblea dei Ministri pro-vinciali e dei Definitori delle sei Province della Conferenza

Sud-Slavica si è tenuta per la prima volta a Medjugorje dal 30 novembre al 1° dicembre 2011. Durante l’in-contro i partecipanti hanno conosciu-to le modalità di lavoro delle singole Province e hanno condiviso le pro-prie esperienze. Nei lavori di gruppo si è parlato delle iniziative per promuovere la qualità della vita fraterna e della collabora-zione e della solidarietà interprovin-ciale. Nella sessione plenaria finale i Mini-stri e i Definitori hanno anche formu-

lato alcune proposte, che dovranno essere concretizzate dalle singole Province, allo scopo di elevare la qualità della vita e della missione dei 1200 Frati presenti in questi territori (S loven ia , Croaz ia , Bosn ia/Erzegovina, Kossovo e Serbia).

►Fr. Hugh McKenna è stato eletto Mini-stro provinciale della Provincia d’Irlanda. ►Fr. Michael Copps è stato eletto Mini-stro provinciale della Provincia dell’Immaco-lata Concezione, in Gran Bretagna. ►Fr. Aurelio Pessoa Rivera è stato elet-to Ministro provinciale della Provincia Missio-naria S. Antonio, in Bolivia ►Fr. Rufin Maryjka è stato eletto Ministro provinciale della Provincia di S. Maria degli Angeli, in Polonia►Fr. William Spencer è stato eletto Mini-stro provinciale della Provincia del S. Cuore di Gesù, negli U.S.A. ►Fr. David Barnard è stato eletto Mini-stro provinciale della Provincia di Nostra Signora, Regina della Pace, in Sud Africa e Namibia. ►Fr. Eduardo López Ramírez è stato eletto Ministro provinciale della Provincia dei SS. Pietro e Paolo de Michoacán, in Messico. ►Fr. Mario Wilson Ramos Novoa è stato eletto Ministro provinciale della Provin-cia della S. Fede, in Colombia.

Nuovi Visitatori generali►Fr. Franco Pepe della Provincia di No-stra Signora delle Grazie, in Italia, è stato eletto Visitatore generale per la Provincia di S. Michele Arcangelo, in Italia. ►Fr. Eulalio Gómez Martínez della Pro-vincia dei Santi Pietro e Paolo, in Messico, è stato eletto Visitatore generale per la Pro-vincia di B. Junipero Serra, in Messico. ►Fr. Mauro Iacomelli Scorzoso della Provincia di Nostra Signora di Guadalupe, in America Centrale, è stato eletto Visitatore generale per la Provincia di S. Paolo, in Colombia. ►Fr. Wanderley Gomes de Figueiredo della Custodia delle Sette Allegrezze, in Brasile, è stato eletto Visitatore generale per la Provincia di S. Croce, in Brasile. ►Fr. Edilson Rocha della Custodia di San Benedetto dell’Amazzonia, in Brasile, è stato eletto Visitatore generale per la Provincia del Santissimo Nome di Gesù, in Brasile.►Fr. Manuel Anaut Espinosa della Pro-vincia del Santo Vangelo, in Messico, è sta-to eletto Visitatore generale per le Province del B. Pacifico e dei Tre Compagni, in Fran-cia e Belgio, per il processo dell’unione delle due Province. ►Fr Antonio Riccio della Provincia di No-stra Signora delle Grazie, in Italia, è stato eletto Visitatore generale per la fraternità del General Secretariat of the Franciscan Missions, Waterford, USA, dipendente dal Ministro Generale. ►Fr. Ángel Esteban Talens Albiñana della Provincia di San Giuseppe, Sposo della Beata Vergine Maria, in Spagna è stato eletto Visitatore generale per la Provincia di Arantzazu, in Spagna.

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Regula et vita Minorum Fratrum haec est, scilicet Domini nostri Jesu Christi sanctum Evangelium observare (RB I,1)

Redattore: Robert Bahčič  http://www.ofm.org/fraternitas E-mail: [email protected]

Fraternitas - OFM - Roma

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Grandi/piccole notizie ► Brasile - per ricordare il 27 otto-bre 1986, l’ITF (Istituto Teologico Francescano) ha promosso il 25 no-vembre un incontro dal tema “Lo Spirito di Assisi: Un dialogo per co-struire la pace”, allo scopo di riflette-re, a partire dalle diverse tradizioni religiose, sul come il dialogo inter-religioso possa contribuire alla co-struzione della pace. Questo hanno cercato di evidenziare i Relatori: Fr. Volney Berkenbrock, parlando sui “25 anni dello spirito di Assisi”; Fr. Vitorio Mazzucco, soffermandosi su “Francesco d’Assisi e la mistica della Pace” e il monaco buddhista, Lama Padma Santem, illustrando la “Mistica e spiritualità nella visione buddista come un contributo alla pace”. ►Indonesia - la Commissione per GPIC della Provincia francescana di San Michele Arcangelo in Indonesia, in collaborazione con la Famiglia Francescana di Jakarta (KANESTA) e con il Forum Interreligioso (SIJAR FAPSEDU), ha voluto ricordare il 25° anniversario dello spirito di Assisi, organizzando il 27 ottobre 2011 un incontro, presso l’Auditorium Adhiya-na-Wisma Antara, Jakarta. Dopo le relazioni dei Rappresentati delle va-rie religioni, si è aperto un franco dialogo, moderato da Fr. Adrianus Sunarko, OFM, Ministro della Provin-cia di San Michele Arcangelo. All'e-vento hanno partecipato anche Frati francescani dell'Indonesia e vari membri della Famiglia Francescana. L'evento si è concluso con un "pellegrinaggio" al Palazzo Presiden-ziale di Jakarta. ► Singapore - la Custodia di S. Antonio di Singapore, Malaysia e Brunei ha celebrato, il 27 ottobre 2011, il 25° anniversario dello spirito di Assisi, presso la Chiesa di Santa Maria degli Angeli. All’evento, a cui hanno partecipato più di 300 perso-ne, sono intervenuti: il Presidente della Repubblica di Singapore, il Dr. Tony Tan, il Nunzio Apostolico, l'Ar-civescovo Leopoldo Girelli, l’Arcive-scovo Nicholas Chia dell’Arcidiocesi di Singapore e i Leader religiosi dell’IRO (Inter-Religious Organisa-tion). I vari leader religiosi, a turno, hanno pregato nelle loro rispettive fedi per la Pace e, poi, tutti si sono riuniti con le candele accese nel Giardino della Pace. Le candele erano posizio-

nate in modo tale che si poteva "leggere" la parola pace in quattro lingue: inglese, mandarino, malese e tamil.

►Portogallo- la Famiglia Francescana portoghese ha promosso varie iniziati-ve per ricor-

dare il 25° anniversario dello spirito di Assisi: un incontro interreligioso e di preghiera nella moschea centrale d i L i s b o n a ; u n c o n c e r t o “Francescano” tenuto da diversi mu-sicisti il 26 ottobre 2011, presso il Centro Culturale Francescano a Li-sbona; una Conferenza del Dr. Gui-lherme de Oliveira Martins sul tema “Libertà e Diversità alla luce dei se-g n i d e i t e m p i ” ; u n a "commemorazione" dell'incontro di San Francesco con il Sultano Melek-el-Kamel, il 27 ottobre 2011. Alle varie iniziative hanno partecipato i Ministri provinciali del 1° Ordine e del TOR, il Consiglio nazionale dell'OFS, numerosi altri religiosi e laici. ► La Biblioteca francescana di Gerusalemme prosegue il lavoro di catalogazione del fondo antico. All’interno del convento di San Salva-tore, nel cuore del quartiere cristiano della Città Vecchia di Gerusalemme, si trova la biblioteca dei francescani della Custodia di Terra Santa. Qui, tra preziosi manoscritti e bellissime collezioni di volumi antichi, sta avan-zando il lavoro di catalogazione di alcuni di questi volumi, e precisa-mente dei libri a stampa del Quattro e Cinquecento. Il lavoro, che prosegue da diversi mesi, intende creare un catalogo dettagliato in cui siano riportati i dati e le informazioni sullo stato di con-servazione e sulla provenienza di ogni singolo volume, in modo da poter ricostruire con sempre maggior precisione, attraverso la storia dei libri, la storia della biblioteca. Il progetto è portato avanti con il sostegno di ATS pro Terra Sancta – all’interno del progetto più ampio “Raccontare la Terra Santa” -, della Custodia di Terra Santa e del Centro di Ricerca Europeo Libro Edi-toria Biblioteca dell’Università Cattoli-ca di Milano, e coinvolge, oltre al-la biblioteca di San Salvatore, anche la biblioteca dello Studium Biblicum Franciscanum.

Il catalogo, che verrà pubblicato durante quest’anno 2012, costituirà uno strumento importante per gli studiosi e i ricercatori non solo di Gerusalemme ma di tutto il mondo, che potranno avere una panoramica dettagliata dei volumi che si possono consultare in questa biblioteca. Di grande interesse, ad esempio, sono alcune collezioni rare, come quella dedicata agli itinerari e ai resoconti di viaggio in Terra Santa, dal Quat-trocento ai giorni nostri. ►“O mirabile umiltà" – la mostra internazionale di presepi alla Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola in onore di santa Chiara è stata inaugurata il 7 dicembre 2011 e rimarrà aperta fino al 2 febbraio 2012. Vedi: http://www.assisiofm.it

► Fr. Giulio Cerchietti presso la tomba del Card. Gantin con Be-nedetto XVI: Su invito della Confe-renza Episcopale del Benin, Fr. Giu-lio Cerchietti, della Provincia OFM di Roma, ha "accompagnato" Benedet-to XVI nel Viaggio apostolico in Be-nin, svoltosi nei giorni 18-20 di no-vembre 2011. Soprattutto ha potuto pregare, accanto a Benedetto XVI, sulla tomba del Card. Bernardin Gantin, scomparso nel 2008 e sepol-to nel Seminario di Ouidah. Il motivo? Oltre ad essere stato ordi-nato sacerdote dal Card. Africano, Fr. Giulio è stato suo segretario per 20 anni. In una intervista rilasciata a Radio Vaticana, in quella circostan-za, Fr. Giulio ci ha aperto uno spira-glio interessante su alcuni aspetti peculiari della personalità del Presu-le africano, come il suo grande amo-re per il Papa, la Chiesa, le missioni e il suo legame fortissimo con il Pae-se di origine; la sua spiccata sensibi-lità verso le vicende e le persone "quotidiane"; la sua grande semplici-tà ed umiltà, tanto da assicurare sua mamma, di fronte alle bellezze di Roma: «Mamma, non ho mai dimen-ticato la mia capanna». Il Card. Gantin, una delle figure più importanti della Chiesa del beninese e di tutta l'Africa, è stato decano del Collegio Cardinalizio, prefetto della Congregazione per i Vescovi, presi-dente della Pontificia Commissione per l'America Latina.

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