Frammenti di cuore

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frammenti di cuore Poesie racconti e… riflessioni in libertà Giuditt batescianni A

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Come nasce questo testo? Dall’esigenza di dare voce ai molteplici sentimenti che albergano il mio animo attraverso un percorso di vita che oggi, in piena maturità e consapevolezza, intendo condividere con quanti si approcceranno alla lettura. E così passando dall’euforia della gioia di vivere fino all’amara e triste sofferenza quotidiana di ogni essere umano ecco snodarsi una serie di versi racconti e riflessioni in… libertà. [...] mi sono stupita di aver potuto narrare di situazioni forti, dense di eros e pathos, (Gli uomini di Solitudo) per passare alla semplicità della favola dolce e commovente (La farfalla magica).

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Giuditta Abatescianni è nata e vive a Bari. Fun-zionario in pensione della Pubblica Amministrazio-ne si dedica con passione a tutto ciò che la mette in comunicazione con il sociale.

La sua esperienza professionale nei primi se-dici anni si è svolta nella fabbrica del tabacco nel periodo post-sessantottino a contatto con le pro-blematiche lavorative soprattutto delle donne.

Nell’ultimo decennio si è occupata della trat-tazione del contenzioso penale per le violazio-ni delle legge doganali, attività questa che le ha permesso di toccare con mano la cruda realtà dei meno fortunati ed in particolar modo della vasta popolazione degli extra-comunitari.

La curiosità l’ha sempre spinta ad ascoltare em-paticamente esperienze e testimonianze di storie vissute. Da qui l’input a scrivere racconti e poe-sie per viaggiare nell’esplorazione dell’universo dell’interiorità.

Frequenta corsi di scrittura creativa, recita nel teatro amatoriale, collabora gratuitamente con scuole primarie e medie inferiori come autrice e regista di rappresentazioni teatrali, nutrendosi e arricchendosi della autentica genuinità del mondo infantile e adolescenziale.

Rosa Catello, artista barese, ha incominciato la sua carriera fin da giovanissima età.La vastissima produzione dei suoi dipinti la vedo-no oggi affermata pittrice; numerose le mostre in gallerie d’arte in Italia dove riscuote lusinghieri consensi.Rosa Catello tiene a precisare di prediligere la pittura figurativa e, in particolar modo, l’universo femminile in tutte le sue sfaccettature, cogliendo-ne con delicata attenzione le multiformi espres-sioni dell’animo umano.“La solitudine” dipinta da Rosa in un particolare momento della sua vita, coglie appieno il senso che l’autrice Giuditta Abatescianni ha inteso dare al libro nella sua globalità.

Ha già pubblicato il racconto “La bambina dalle trecce viola” inserito nell’antologia “Haiti chiama Bari” (Levante, Bari 2010) e “U Malever-me” (Progedit, Bari 2011). Coautrice dell’antolo-gia “Florilegio barese” (Wip Edizioni, Bari 2012).

frammenti di cuore

Poesie racconti e…riflessioni in libertà

GiudittbatescianniA

€ 13,00

ISBN 978-88-8459-225-5

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i cu

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e WIP Edizioni

1a edizione Settembre 2012

ISBN 978-88-8459-225-5

WIP Edizioni SrlVia Capaldi, 37/A - 70125 Baritel. 080.5576003 - fax 080.5523055www.wipedizioni.it - [email protected]

In copertina: Rosa Catello, La solitudine, 70x60 Olio su telaIn quarta: Rosa Catello, La violinista, 50x60 Olio su tela

è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata,senza l’autorizzazione dell’Autore e dell’Editore.

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Prefazione

Come nasce questo testo?

Dall’esigenza di dare voce ai molteplici sentimenti che albergano il mio animo attraverso un percorso di vita che oggi, in piena maturità e consapevolezza, intendo condividere con quanti si approcceranno alla lettura.

E così passando dall’euforia della gioia di vivere fino all’amara e triste sofferenza quotidiana di ogni essere umano ecco snodarsi una serie di versi racconti e rifles-sioni in… libertà.

Ho letto più e più volte la bozza del testo e, in partico-lare, soffermandomi sui brevi racconti, io per prima mi sono stupita di aver potuto narrare di situazioni forti, dense di eros e pathos, (Gli uomini di Solitudo) per pas-sare alla semplicità della favola dolce e commovente (La farfalla magica).

Per quanto paradossale possa sembrare, e senza cade-re nella banalità del luogo comune che la realtà supera spesso la fantasia, tengo a precisare che in ogni racconto la ‘vera verità’, come io la definisco, è sempre presente. Le storie non sono inventate, ma semplicemente tra-sformate ed esasperate.

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I temi affrontati sono molteplici: rapporto genitori e figli, infanzia violata, pedofilia, omosessualità, prostitu-zione e altre condizioni di disagio esistenziale. Temati-che non facili da affrontare, per cui lascio al lettore la propria personale interpretazione.

Giuditta Abatescianni

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Frammenti di cuore

Frammenti di cuore sparsiqua e là dove un gesto, unacarezza, un abbraccio vihanno scolpito un segno.Frammenti di cuore sparsiqua e là, dove gente e paesimai più rivedrà.Frammenti di cuorecatturati da un arcobalenogioioso, esultante dopoun temporale sulla collinadi un castello su di un monte.Frammenti di cuore lasciatiin un mare verde, trasparentecome l’emozione del primo bacio.Frammenti di cuore sepoltiaccanto a voi, miei amati genitori,là in quel piccolo camposanto,nella stessa dimora che orainsieme vi accoglie.

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Sera d’agosto

Un cielo tormentatoturba l’animo mio:guardo le nuvole,ne seguo il cammino,par che siano inquiete,come l’animo mio!

La luce lunarescompare nel grigio:ali grandi e nerepronte a ghermirmi!

S’imperla la fronte,son fredde le mani,treman le membra,con timidi gemiti,silenti e disumani.

Un impeto rabbioso,ma è quasi una preghiera:vien giù pioggia questa sera!

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Un sorriso

Se il calore del sole per te potessi catturare,

se alle dolci onde lunari ti potessi io cullare,

se al brillìo di una stella ti potessi illuminare:

ma ti basta soltanto un sorriso per farti amare!

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Piccoli falò nella notte

Piccole luci che si vedono da lontanoe auto e moto che rallentano piano.E loro bianche o nere e poco vestitesorridono e invitano: ecco le loro vite!Falò di rami secchi al buio sono il loro calore, ma nessuno mai può riscaldare loro il cuore!Perché stanno lì, perché si danno via così?Cercano casa, cercano amore, cercano un tettoma che non sia più un lercio prato per letto!In tutti i modi gli ipocriti le appellano,ma son sempre tanti che poi le cercano!L’orologio conta le ore e i minuti:dietro il muro nascosti i vili, muti.Denaro essi cercano senza scrupoli e senza moraleda quelle fanciulle partite con illusioni finite male!

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Alice e i ratti

Ogni notte Alice aspettava i suoi piccoli grandi amici nella stanza adibita ai bagni in quel tetro reparto di psichiatria dove da ormai tre anni “viveva”. Parlava con loro Alice, ave-va stabilito un contatto ed essi, scorrazzandole intorno, non solo non le mettevano paura, ma la facevano sentire cercata, considerata, coccolata e abbracciata!La madre di Alice durante le visite “dovute” a quella figlia disgraziata che aveva portato scandalo in famiglia per esse-re uscita di senno nel pieno dell’esplosione adolescenziale, pur accorgendosi delle escoriazioni diffuse sul corpo della ragazza, la rimproverava duramente per la mania che aveva di grattarsi dappertutto senza ritegno, di non portare le mu-tandine e di scoprirsi indecentemente. “Che figura, e pensare che il fratello è così normale, intelli-gente, come è venuta fuori questa bambina che ha portato la vergogna nella nostra famiglia tanto a posto e perbene! Per fortuna abbiamo sparso in giro la voce che Alice ha preferito frequentare la scuola media a Milano dove si è trasferita dagli zii ed una cuginetta coetanea; noi l’abbiamo assecondata.”Alice rifiutava le visite della madre e, ogni volta che la vede-va così impersonale, fredda, altera e distante, incominciava il suo spettacolo: correva per la stanza intorno ai letti, si spettinava i pochi untuosi riccioli castani, sollevava la cami-

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Don Mario

Don Mario sente la fine approssimarsi e, circondato da pa-renti e amici, chiede disperatamente di essere ascoltato. Ha bisogno di togliersi dalla coscienza quell’orribile macigno ma, soprattutto, invoca il perdono di Angelo.Don Mario nel suo letto delira, il viso paonazzo, gli occhi cerchiati e violacei e un acre tanfo di morte, sprigionandosi dal corpo attraverso le lenzuola, invade la stanza.Intanto è giunto al suo capezzale l’Arcivescovo che tanto l’ha stimato poiché tante sono state le opere misericordiose di don Mario, durante il lungo percorso di salvatore di ani-me, così come amava definirlo.Nel suo farneticare il malato continua a ripetere: “Angelo, Angelo, perdonami, ti chiedo soltanto di perdonarmi. Vo-glio vederti Angelo, voglio che il tuo sguardo sia di pietà e di perdono per questo peccatore pentito!”Il sedativo sembra aver ridato a don Mario un po’ di tran-quillità e, vistosi circondato da occhi pietosi e commossi, non sopportando l’idea di aver ingannato tutti, chiede di confessarsi apertamente.

Il giovane Mario aveva studiato in seminario per compiace-re il padre. L’esperienza era risultata positiva al punto che divenne don Mario.

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Storia di Dora

Dora era una bambina piuttosto taciturna, schiva, timida e osservatrice; di quelle bambine che amano restare in om-bra, sentendosi invisibile e osservando gli altri come se il mondo intorno a sé non le appartenesse.Dora aveva un corpicino ben formato e delineato per i suoi dieci anni, infatti ne dimostrava circa tredici e la sua natura-le e semplice bellezza non passava inosservata. Come pure non passavano inosservati i lunghi e folti capelli scuri su una carnagione bianca in cui risaltavano verdissimi occhi, fran-giati di ciglia scure: il suo sguardo sconcertava chi “osava” scrutarla.La prima impressione che suscitava negli altri era che fosse una ragazzina altera superba e asociale. A scuola non aveva compagne, erano troppo piccine per lei così adulta; scriveva con una grafia piccola e minuta, evi-tava cancellazioni, era molto ordinata ed i suoi voti erano sempre alti. Dora capiva subito quando si stava parlando di lei, cosa questa che avveniva molto spesso tra la maestra di quinta elementare e le sue colleghe. Il disagio più grande Dora lo avvertiva quando veniva interrogata o doveva scri-vere alla lavagna: ecco era proprio uno di quei momenti in cui voleva essere invisibile. Aveva cinque anni Dora, frequentava la scuola materna pres-so le suore carmelitane e spiccava tra le altre bambine per

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Gli uomini di Solitudo

Solitudo era lo pseudonimo che Eva assunse quando decise di raccontare in un diario la propria vita: ne sentiva l’urgen-za e l’esigenza per poter mettere finalmente un po’ d’ordi-ne dentro la testa e il cuore … aveva ormai quarant’anni!La rivista per cui lavorava come free-lance l’aveva licenzia-ta di punto in bianco ma non era questo che la spaventava: aveva accumulato abbastanza denaro per poter vivere di rendita. Quel sabato pomeriggio di fine ottobre Eva si accoccolò sul divano, sul tavolino una bottiglia di porto e due pacchetti di sigarette e come sottofondo la sua musica preferita che non aveva mai condiviso con altri.Poteva vedere dal terrazzino i rami degli alberi: l’autunno precedente aveva raccolto tante foglie secche ed ingiallite, le aveva pazientemente selezionate e incollate su una vec-chia tela che appese su una parete della stanza da bagno e ogni volta che si immergeva nella vasca per rilassarsi non poteva fare a meno di pensare alla caducità della vita, alla sua decadenza morale. Anche lei sarebbe caduta come una foglia secca ingiallita e inservibile.L’appartamento, lasciatole in eredità dalla nonna, non era grande: c’erano la camera da letto la cucina il bagno un ter-razzino e poi la stanza-studio, il rifugio che aveva arreda-to con tutti gli oggetti che aveva comprato durante i suoi

Indice

Prefazione ...................................................... 7

Poesie

1 Frammenti di cuore ....................................15 2 Ciò che sono ............................................16 3 Tigre ......................................................17 4 Ad occhi chiusi..........................................18 5 Amica silenziosa ........................................20 6 Baci .......................................................21 7 Il rumore del cuore ....................................22 8 Abbraccio ................................................23 9 Cosa sto ancora cercando .............................24 10 I colori della vita .......................................25 11 Il calore di un abbraccio ...............................26 12 Il silenzio .................................................27 13 Albero ....................................................28 14 Madre ....................................................29 15 Odore di pioggia .......................................30 16 Sera d’agosto ............................................31 17 Un ballo in maschera ..................................32 18 Un sorriso ...............................................33 19 Sguardi ...................................................34 20 Il dono ....................................................35 21 Aspettare ................................................36 22 Il tuo viso ................................................37 23 La voce del vento, la voce del mare .................38

24 Piccoli falò nella notte .................................39 25 L’ultima passeggiata ....................................40 26 Come formiche .........................................41 27 Dell’Amore .............................................42 28 Il mio “Nestore” .........................................42 29 L’arpa ....................................................44 30 La voce ...................................................45 31 Le mani ..................................................46 32 Ogni giorno è un nuovo giorno ......................47 33 Gli occhi delle donne ..................................48 34 Tu credevi di farmi…e invece mi facevi ............49 35 Ricordare ................................................50 36 Il corpo che mi accoglie ...............................51 37 Detenuta in carcere ....................................52 38 Il mistero delle mani di una donna ..................43 39 Io, donna del sud .......................................54 40 La barca dei sogni ......................................56 41 Sui tetti ...................................................57 42 Paola ......................................................58 43 Iris .......................................................59 44 Tu, mare .................................................60 45 Quel tanfo di morte ...................................61 46. La mente viaggia ........................................62 47 Onde leggiadre .........................................53 48 Lo specchio ..............................................64 49 Perdersi ..................................................65 50 Amica mia ...............................................66

Racconti

1 Il camice grigio .........................................69 2 Alice e i ratti ............................................73 3 Don Mario ...............................................79 4 Storia di Dora ...........................................93 5 Gli uomini di Solitudo ............................... 105 6 Il violinista ............................................. 119 7 La valigia di Sara ...................................... 137 8 Il luogo del cuore ..................................... 143 9 La maldicenza ......................................... 149 10 La farfalla magica ..................................... 153

Riflessioni

1 La terra si ribella ..................................... 161 2 Basta!!! ................................................. 163 3 Indignazione ........................................... 165 4 Grazie alla vita ........................................ 167 5 In una casa di “riposo” ............................... 169 6 La solitudine .......................................... 171 7 Nonna Angela ......................................... 173 8 Un ricordo di Natale ................................. 175