FORMaZIONE nella P UBBLICA A MMINISTRAZIONE tappe evolutive di un sistema di governo del processo...
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FORMaZIONE nella
PUBBLICA AMMINISTRAZIONEtappe evolutive di un sistema
di governo del processo formativo
26 marzo 2014Palazzo Isimbardi - Milano
Area risorse umane Servizio formazione
1997 prima analisi fabbisogno formativo
primo Piano di formazione generale
Un impegno costante per costruire un SISTEMA che ha consentito di dare alla funzione FORMaZIONE un valore ed un peso in ambito organizzativo, di “prendere posizione all’interno dell’organizzazione”, collocandosi fra gli altri strumenti di gestione delle risorse umane.
Le PERSONE nella PA … una scoperta! Fattori di cambiamento
separazione responsabilità gestionali e politiche (concetti di autonomia e responsabilità)
nuovo schema di classificazione del personale per categorie (concetto flessibilità)
sviluppo dei sistemi di valutazione (retribuzione correlata alle competenze e alla prestazione)
istituzione delle posizioni organizzative (incarichi temporanei in rapporto alla professionalità e ai risultati)
Pressioni e istanze della società Complessità del lavoro
alla base di tutto la volontà di trasformare la PA
trasformare come ?
destrutturando la logica del lavoro per adempimenti
passando al lavoro per obiettivi e risultati abbandonando il mansionarismo a favore di una
gestione fondata sulla conoscenza
quindi … fare formazione
valorizzandole conoscenze e le competenze
proprie delle persone
1997: passaggio fondamentale della formazione
Dauna formazione spontanea, interaziendale, su richiesta individuale, generale o contingente
A
una formazione programmata, garantita, continua, personalizzata radicata nel presente e nel contempo proiettata nel futuro
SCOPO:dare continuità, stabilità, legittimità, alle azioni formative, efficienza del servizio
FOCUS:processo di lavoro, ruoli dei soggetti coinvolti, le regole, strumenti operativi e tecnologici per lo sviluppo del processo e il funzionamento del servizio
1^ FASE la funzione, il sistemacostruzione del sistema formazione, dei suoi strumenti organizzativi ed operativi
STORIA DELLA FORMAZIONE
strumenti tecnologici funzioni
Sistema informativo DB formazione
Sito Intranet dedicato Notizie Applicativo analisi:
schede, repertori competenze, profili professionali, training formativi
Applicativo iscrizione:calendari, classi, planning di settore
Produzione dati, monitoraggio attività
Informazione, comunicazione
Analisi fabbisogno guidata
Contestualizzazione col sistema programmazione e controllo
Controllo attività formative dipendente
Iscrizione diretta, formazione classi, aggiornamento in tempo
reale delle iscrizioni
Linee guida, Regolamento
Servizio dedicato
Rete referenti di settore
Servizio assistenza d’aula/tutoraggio
Collocazione assetti organizzativi, legittimazione funzione, riconoscimento
ruolo
Uniformità gestione, competenze specifiche, raccordo con organizzazione, visione
complessiva e coordinata, monitoraggio
Conoscenza esigenze del settore, coerenza con mission, supporto dirigenza,
rapporto con destinatari
Presidio erogazione, verifica esecuzione, interfaccia servizio, utenti, relatori, risultati
strumenti organizzativi funzioni
IL DUBBIO…..
Quanto il «sistema» costruito è garanzia di risultato in termini di apprendimento?
RISPOSTA
Solo in parte. Il legame fra bontà del prodotto e apprendimento è un legame debole
La coerenza organizzativa, elemento importante ma da sola non strettamente correlabile al risultato
SCOPO:migliorare la capacità di mettere in sintonia le persone con l’organizzazione,favorire, sostenere il cambiamento
FOCUS:come migliorare l’intercettazione dei bisogni, come favorire l’apprendimento, come migliorare la sintonia con l’organizzazione
2^ FASE l’apprendimentole persone (i bisogni e le aspettative), la motivazione all’apprendere, le competenze intese come contributo al raggiungimento degli obiettivi
I referenti di Settore
FUNZIONI
Raccordo Settori/Servizio
Raccordo persone/Servizio
Controllo della domanda
Monitoraggio partecipazione
Intercettazione bisogni specifici
Supporto alla dirigenza
qualitàInteresse formazione
Predisposizione a captare esigenze, sensibilità
organizzativa
Predisposizione all’ascolto, al lavoro con altri e
alle relazioni
Maturità professionale
Diagnosi
Progettazione
Gestione
Valutazione
Concorrono: rilevamento bisogni ed elaborazione richieste
Collaborano: definizione obiettivi formativi e aree di intervento
Provvedono: iscrizioni, monitoraggio partecipazioni
Collaborano: attività di valutazione
CAPACITA’analisi, sintesi, visione
d’insieme, soluzione problemi, relazione,
comunicazione, negoziazione, logica,
intuizione
COMPETENZEelementi di organizzazione,
strumenti di indagine, elaborazione dati,
informatica, elementi apprendimento adulti e
didattica, comunicazione, elementi valutazione
I referenti di Settoreruolo, competenze
I Piani Individuali di Sviluppo delle competenze - PINS Metodologia che si riferisce al bilancio di
competenze e al counseling di orientamento
Riconoscono l’apprendimento come processo volontario strettamente legato alla motivazione
Completano l’apprendimento con l’applicazione, con l’accompagnamento per un cambiamento
I Piani Individuali di Sviluppo delle competenze - PINS
Consistono: Percorso di apprendimento che la persona stessa, assistita, sviluppa e costruisce partendo da un’analisi dei propri desideri/aspirazioni, predisposizioni e si concretizza in una serie di azioni (formazione, affidamento di incarichi, progetti, accompagnamento)concordate, in un rapporto di corresponsabilità.
Il Bilancio di competenze un progetto per la stabilizzazione
di 400 nuovi assunti
Per: orientare, sostenere, valorizzarePer ciascuna persona è stato costruito uno specifico piano di inserimento che partendo dalla valorizzazione delle competenze possedute ha accolto nuove competenze attese dal ruolo assegnatoDoppia opportunità: guidare le persone, garanzia di un sapere minimo diffuso
… per concludere
come?
aiutando l’organizzazione ad essere
il più possibile
un’organizzazione
capace di apprendere
sostenere l’organizzazione sostenendo le persone