FORMATIVA - istitutopirandello.it Formativa 2013... · “E’ meglio una testa ben fatta che una...

45
Istituto Comprensivo Luigi Pirandello Via Appennini, 53 00013 Fonte Nuova (Roma) DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Antonio Sansotta PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA anno scolastico 2013/2014 “E’ meglio una testa ben fatta che una testa ben piena” Michel de Montaigne (1533-1592)

Transcript of FORMATIVA - istitutopirandello.it Formativa 2013... · “E’ meglio una testa ben fatta che una...

Istituto Comprensivo

Luigi Pirandello

Via Appennini, 53 – 00013 Fonte Nuova (Roma)

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Antonio Sansotta

PIANO DELL’OFFERTA

FORMATIVA anno scolastico 2013/2014

“E’ meglio una testa ben fatta che una testa ben piena” Michel de Montaigne (1533-1592)

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

2

Cosa significa “una testa ben piena ” è chiaro: è una testa nella quale il sapere è accumulato, ammucchiato, e non dispone di un principio di selezione e di organizzazione che gli dia senso.

Una “testa ben fatta” significa che invece di accumulare il sapere è molto più importante disporre allo stesso tempo di: • un’attitudine generale a porre e

trattare problemi; • principi organizzatori che

permettono di collegare i saperi e di dare loro senso

Edgar Morin, La testa ben fatta, 1999

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

3

Il Piano dell’Offerta Formativa rappresenta l’identità culturale e

progettuale della comunità scolastica, esplicita le peculiarità in termini

curricolari ed extracurriculari. Il collegio dei docenti lo definisce sulla

base degli indirizzi generali avanzati dal Consiglio d’Istituto:

ATTO D’ INDIRIZZO DEL CONSIGLIO D’ ISTITUTO

Finalità dell’I.C.

1. Promuovere identità e appartenenza;

2. Favorire un sereno clima di relazioni interno ed esterno alla scuola;

3. Assicurare la comunicazione interna per favorire la conoscenza e

condivisione dell’operato di ciascuno (docenti, assistenti amministrativi e

collaboratori scolastici);

4. Garantire:

- la qualità dell’istruzione;

- uguaglianza ed equità formativa;

- interculturalità fondata sulla valorizzazione delle diversità;

5. Impostare le attività educative attraverso:

Selezione dei contenuti nel rispetto dei saperi essenziali;

Potenziamento delle lingue straniere per far acquisire agli alunni

competenze pragmatico-comunicative;

Uscite didattiche, campi-scuola, partecipazione a manifestazioni sul

territorio faranno parte integrante del curricolo di ogni alunno e

serviranno ad arricchire la sua formazione culturale e civica;

Riconoscimento e valorizzazione delle capacità e delle competenze

di ciascuno, per il successo formativo, attraverso la costruzione di

un modello territoriale integrato;

Problematizzazione di ipotesi di lavoro e ricerca di soluzioni;

Riproduzione di uno stesso messaggio in differenti situazioni e con

diversi linguaggi;

Promozione di dibattiti e discussioni per favorire l’autocritica e per

analizzare i dati positivi e negativi dei comportamenti altrui;

Coinvolgimento operativo degli allievi, tramite attività finalizzate

all’acquisizione e al potenziamento delle capacità di formulare

ipotesi, di selezionare dati, di sperimentare, di analizzare, di

stabilire regole, di costruire modelli;

Attività modulari organizzate per fasce di livello;

Costruzione di percorsi didattici individualizzati che tengano conto

degli stili cognitivi degli alunni;

Attività laboratoriali come supporto per l’attivazione di processi

cognitivi che facilitino l’acquisizione di abilità di base.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

4

Strategie

1. Rispettare i tempi di apprendimento di ciascuno;

2. Individuare gli apprendimenti indispensabili e operare affinché tutti gli

allievi li raggiungano;

3. Agire per innalzare il grado di motivazione all’apprendimento di tutti gli

allievi

4. Agire per rendere uniforme il grado di motivazione all’apprendimento di

tutti gli allievi;

5. Fornire l’attrezzatura culturale di base affinché gli allievi possano

esercitare in modo autonomo la loro capacità critica, alla quale devono

concorrere tutte le discipline in forma progettata;

6. Affiancare al compito dell’insegnare ad apprendere quello di insegnare ad

essere;

7. Ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in una prospettiva

complessa volta a superare la frammentazione delle discipline e a

integrarle in nuovi quadri d’insieme;

8. Garantire un adeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana e

delle lingue comunitarie;

9. Favorire i linguaggi non verbali;

10. Utilizzare le nuove tecnologie

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

5

Presupposti teorico - culturali

I processi di insegnamento nella nostra scuola, come nei Paesi

Europei, non possono non tener conto delle ricadute che le ricerche di

Delors, Cresson, Morin e tanti altri comportano.

Contesto Internazionale

Rapporto Delors (1996) Quattro pilastri dell’educazione

• Imparare a conoscere • Imparare a fare • Imparare a vivere insieme

• Imparare a essere

Rapporto DeSeCo/Ines (DEfinition and SElection of

COmpetencies) (2003)

COMPETENZE ESSENZIALI PER RIUSCIRE NELLA VITA

E PER IL BUON FUNZIONAMENTO DELLA SOCIETA‘

• Agire in modo autonomo

• Capacità di difendere e affermare i propri diritti, interessi,

responsabilità, limiti e bisogni • Capacità di definire e realizzare programmi di vita e progetti

personali • Capacità di agire in un quadro d'insieme, in un contesto ampio • Servirsi di strumenti in maniera interattiva • Capacità di utilizzare la lingua, i simboli e i testi in maniera

interattiva • Capacità di utilizzare le conoscenze e le informazioni in

maniera interattiva • Capacità di utilizzare le nuove tecnologie in maniera

interattiva • Funzionare in gruppi socialmente eterogenei • Capacità di stabilire buone relazioni con gli altri

• Capacità di cooperare • Capacità di gestire e risolvere i conflitti

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

6

Contesto Europeo Consiglio Europeo 2009 – “Istruzione e Formazione 2020” per una società della conoscenza = educazione come primario fattore di

sviluppo

Entro il 2020:

• Almeno il 95 % dei bambini di età compresa tra i 4 anni e l'età dell’istruzione primaria obbligatoria dovrebbe partecipare all'istruzione

della prima infanzia.

• La percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l'istruzione

e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10 %.

• La percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l'istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10 %.

• La percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l'istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10 %.

• Una media d almeno il 15% di adulti dovrebbe partecipare

all'apprendimento permanente.

Libro bianco - Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva di Édith Cresson 1995

Promuovere l'acquisizione di nuove conoscenze

Avvicinare la scuola e l'impresa

Lottare contro l'esclusione

Promuovere la conoscenza di tre lingue comunitarie

Porre su un piano di parità gli investimenti materiali e gli investimenti a livello

di formazione

“I sette saperi necessari all’educazione del futuro” Edgar Morin, 2000

1. Potenziare lo studio dei caratteri mentali, culturali della conoscenza umana

per evitare errori o illusioni

2. Insegnare a cogliere le relazioni che corrono tra le parti e il tutto in

un mondo complesso

3. Insegnare la condizione umana per mostrare il legame che corre tra l’unità

e la diversità

4. Insegnare come tutti gli esseri umani siano di fronte agli stessi problemi di

vita e di morte

5. Insegnare a navigare in un oceano di incertezze attraverso

arcipelaghi di certezze 6. Insegnare la reciproca comprensione perché le relazioni umane escano dallo

stato di incomprensione;

7. Educare ad una nuova etica: l’essere umano è allo stesso tempo individuo,

parte di una società, parte di una specie, in funzione di una cittadinanza

terrestre.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

7

Contesto Nazionale

Competenze chiave di cittadinanza (DM 139/2007)

• Imparare a imparare

• Progettare • Comunicare • Collaborare e partecipare • Agire in modo autonomo e responsabile • Risolvere i problemi • Individuare collegamenti e relazioni

• Acquisire ed interpretare le informazioni

Indicazioni Nazionali per il curricolo per la Scuola

dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione (4 settembre 2012)

• Cultura Scuola Persona: per il successo scolastico di tutti

gli studenti • Centralità della persona: lo studente è posto al centro

dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti • Per una Nuova Cittadinanza: formare cittadini in grado di

partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività sempre più ampie e composite, sia quella nazionale, che europea, che mondiale.

• Per un Nuovo Umanesimo: insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in una prospettiva complessa, volta a superare la frammentazione delle discipline e ad integrarle in

nuovi quadri d’insieme.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

8

La realtà naturale e sociale è complessa e le molteplici interconnessioni

che ne legano le diverse componenti devono essere colte da un ragazzo con

un approccio sistemico. L’apprendimento scolastico è solo una delle tante

esperienze di formazione che i bambini vivono e molto spesso l’acquisizione di

competenze avviene al di fuori dell’ambiente scolastico.

E’ importante ricordare la triangolarità del sistema formativo:

• Formale, la scuola

• Non-formale, la famiglia, gli ente locali, l’associazionismo, la chiesa

• Informale, i mass media, la cultura diffusa, il tempo libero

I tre quarti delle conoscenze di cui dispongono i ragazzi provengono da

alfabeti culturali extrascolastici, di cui la scuola deve tenere conto. La società

sta vivendo un momento di incertezze, una crisi di valori. La scuola deve

rispondere alle domande esplicite e implicite che emergono dalla generazione

che sta crescendo al suo interno.

Il rapporto scuola-famiglia implica quindi la condivisione di comuni

intenti educativi.

La scuola rivolge particolare attenzione agli alunni con disabilità,

attivando interventi personalizzati, in una logica di interazione con i servizi del

territorio. In questo modo diventa anche mezzo di sensibilizzazione delle

realtà locali per favorire la cultura dell'inclusione.

La convivenza di culture, lingue e religioni diverse è ormai un dato

strutturale nel nostro Paese. L’intercultura è il modello che permette a tutti i

bambini di aprirsi verso il mondo e di praticare i principi di uguaglianza e

libertà, sanciti dalla nostra Costituzione.

La rivoluzione digitale è una grande opportunità per la scuola: i

ragazzi a cui si insegna sono nati digitali, vivono questa realtà e la riconoscono

quotidianamente; è una modalità che già influenza il loro modo di conoscere,

di esplorare, di relazionarsi e di esprimersi. Pertanto, l’insegnamento oggi

deve tener conto di modi radicalmente nuovi di apprendimento.

Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

9

aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali. La progettazione didattico – educativa è

in relazione con i bisogni fondamentali espressi dai bambini e dai ragazzi.

La conoscenza della nostra Costituzione, con i suoi principi di libertà, di

giustizia, di uguaglianza, di rispetto della dignità della persona, di solidarietà,

di pari opportunità, di democrazia, costituisce il punto di partenza, per

sviluppare la coscienza civica, per imparare a convivere con le tante

diversità presenti nella nostra società.

Nella prospettiva di un nuovo umanesimo, la scuola deve educare alla

consapevolezza che per comprendere la complessità dell’attuale condizione

dell’uomo planetario è necessario integrare le discipline in quadri d’insieme,

ricercare le connessioni tra locale e globale, essere consapevoli di vivere in un

mondo in continuo cambiamento e che i grandi problemi possono essere

affrontati e risolti solo attraverso la collaborazione fra le discipline e le culture.

L’impegno della nostra scuola oggi è quello di costruire percorsi formativi

per il successo scolastico di tutti gli studenti, che accompagnino i bambini e

i ragazzi nella crescita, per diventare cittadini del mondo, nel rispetto delle

diversità, dell’ambiente, dell’uomo.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

10

Contesto territoriale

Fonte Nuova è collocata a circa 15 Km dalla città di Roma. E’ un nuovo

comune costituito nel 2001 con zone di territorio scorporate dai comuni di

Guidonia Montecelio e Mentana.

E’ una comunità relativamente giovane che ha visto un progressivo e

consistente sviluppo demografico ed economico legato sia alla relativa

vicinanza con la metropoli, sia all’incremento di attività produttive.

La popolazione (circa 31.000 abitanti) è aumentata in modo costante e

tale trend continua tutt’ora. Dal 2001 al 2013 l’aumento è stato del 32%.

Gli stranieri residenti a Fonte Nuova al 1° gennaio 2011 rappresentano il

16,7% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è

quella proveniente dalla Romania con il 56,7% di tutti gli stranieri presenti sul

territorio, seguita dall'Albania (8,6%) e dalla Repubblica di Macedonia (5,7%).

Dati ISTAT al 1° gennaio 2011

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

11

Lo stimolo iniziale alla sua nascita e al suo sviluppo è stato il fatto che il

territorio si estende sulla via Palombarese, quindi è una via di percorrenza

relativamente vicina alla città di Roma, con i pregi di una zona

paesaggisticamente pregevole che mantiene i vantaggi della Provincia.

Gli adulti in età attiva sono in maggioranza pendolari, gli altri sono impiegati

in attività commerciali o artigianali a conduzione familiare.

Un elemento che contraddistingue tale realtà è ravvisato dal fatto che la

necessità e la scelta di vivere nel territorio, pur con il sacrificio del viaggio

quotidiano verso Roma, consente un risparmio sulle spese degli affitti ma,

soprattutto, consente un tenore di vita più “semplice” con forti legami

personali, soprattutto quelli familiari; gli anziani hanno un notevole ruolo di

supporto alle coppie con bambini piccoli e il tempo libero viene impegnato in

attività agricole. Molte famiglie sono costituite da genitori che lavorano e

hanno poco tempo da dedicare ai propri figli.

In tempi più recenti la comunità si è arricchita, come molte realtà italiane,

della presenza di cittadini dei paesi dell’Est che scelgono il nostro territorio sia

per un motivo economico sia perché l’integrazione si è rivelata favorevole alle

loro esigenze.

Il Comune non offre luoghi ed occasioni di incontro e di aggregazione per i

giovani.

Quindi in molti casi bambini e i ragazzi spesso sono privi di quegli stimoli e

strumenti culturali e tecnologici che le famiglie non possono supportare. In

parallelo si rileva che il resto della popolazione, rappresentata da famiglie di

livello culturale ed economico medio, pone alla Scuola richieste di

consolidamento e potenziamento rispetto a quanto presente in famiglia.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

12

Bisogni del territorio

La nostra Scuola rappresenta l’unico Istituto Scolastico pubblico

presente sul territorio. Le agenzie educative non formali, oltre alla famiglia,

sono rappresentate dalla Chiesa e da un certo numero di associazioni di

volontariato (giovani e anziani) che vantano un solido rapporto di

collaborazione con la “Pirandello”. Non esistono biblioteche, teatri, cinema o

altro.

La Scuola si è sempre collocata a pieno titolo quale referente culturale

significativa e riconosciuta dalla popolazione.

Il rapporto con le famiglie è quindi improntato ad un rispetto reciproco che

incide positivamente anche nella relazione alunno-docente.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

13

La costante collaborazione tra Scuola e Territorio è testimoniata dalle

numerose iniziative realizzate con le associazioni presenti sul territorio.

Il Collegio Docenti lavora in armonia sulla base di una progettazione educativa

e didattica, orientata all’innovazione e alla ricerca, per soddisfare i bisogni dei

bambini e dei ragazzi in continua evoluzione.

Il problema emergente segnalato dai Docenti è rappresentato dalle difficoltà

logistiche dovute al fatto che la Scuola ha collocazione fisica in tre plessi

distanti tra loro, le strutture sono inadeguate e gli spazi insufficienti.

Nonostante ciò, da alcuni anni, si sta lavorando per creare una comunità

professionale all’interno della quale ci si confronta in modo costruttivo per

realizzare percorso formativo unitario che accompagni i nostri alunni dai 3 ai

14 anni.

Relativamente alla popolazione scolastica si registrano: molti casi di disagio

dovuti a disturbi specifici dell’apprendimento, allievi con esigenze di recupero

sistematico ed il 16% di allievi di origine straniera con padronanza della

lingua italiana limitata.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

14

L’Istituto Comprensivo Luigi Pirandello

L’Istituto consta complessivamente di tre plessi. Nella sede centrale, in via

Appennini 53, si trovano l’Ufficio del Dirigente scolastico, gli Uffici di

Segreteria, la Scuola Secondaria di I grado e le quattro classi V della Scuola

Primaria; in un secondo plesso, in Via Appennini 51, si trovano le altre

diciannove classi della Scuola Primaria e accanto a questa è ubicato un plesso

prefabbricato che ospita quattro sezioni di Scuola d’Infanzia. Un terzo plesso,

in Via Campania, ospita sette sezioni di Scuola dell’Infanzia.

Risorse strutturali

Rapporti con il territorio

L’Istituto cerca di offrire occasioni di incontro mirate alla costruzione di

valori positivi, proponendo percorsi scolastici che valorizzino il senso di

appartenenza al territorio. Quindi, come negli anni precedenti, intende proporsi

come istituzione collegata alle realtà presenti nella Comunità locale.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

15

I rapporti di collaborazione con l’extra-scuola, già avviati da molti anni,

creano sinergie tra il sistema formale, non formale e informale coinvolti nel

processo formativo dei ragazzi.

La scuola si aprirà al territorio consentendo l’utilizzo delle sue risorse e

competenze e le agenzie esterne saranno sollecitate nel supportare le iniziative

attuate nel progetto didattico. In particolare:

Comune di Fonte Nuova

Consultorio familiare

Comando Vigili Urbani

Comando Carabinieri

Scuole del Territorio

Rete tra scuole “Insieme per crescere”

Associazione sportive: ADS “La Fonte del Benessere”, ASD Amatori

Basket, ICS S. Lucia e Gruppo Sportivo Scolastico Pirandello

Centro Anziani

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

16

Finalità del POF

Sulla base dell’esperienza pregressa, il nostro Istituto ha individuato i

bisogni dell’allievo e del territorio e definito le risposte, coincidenti con le

finalità del Piano dell’Offerta Formativa:

► Garantire il successo formativo

► Garantire e promuovere la dignità e l’uguaglianza

di tutti gli studenti

► Educare al senso del “bene comune” e alla

consapevolezza delle responsabilità sociali

► Promuovere e consolidare le competenze e i

saperi di base

► Fornire le chiavi per apprendere ad apprendere

► Valorizzare le diversità

L’Istituto Comprensivo ha messo in atto un processo per l’unificazione dei

tre ordini della scuola di base, creando un continuum educativo, i cui passaggi

sono considerati come raccordi dell’esperienza formativa, non solo nelle

finalità, ma anche nei metodi, nei mezzi, nella valutazione e nell’organizzazione

stessa della scuola.

La continuità presenta una forte valenza positiva in quanto evita il

disorientamento, l’incertezza, la disistima degli allievi e l’abbandono scolastico.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

17

FINALITA’ EDUCATIVE

Scuola infanzia Scuola primaria Scuola secondaria I grado

Istituto Comprensivo P.O.F. 2013/2014

SVILUPPO IDENTITA’ PERSONALE Imparare a conoscersi

e ad essere riconosciuti come persona unica

Sperimentare diversi ruoli e forme di identità (figlio, alunno, ecc)

Sviluppare senso di appartenenza alla comunità scolastica e territoriale

SVILUPPO DELLA PERSONALITA’ • Sviluppare le

dimensioni: cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose

• Sviluppare il pensiero riflessivo e critico

SVILUPPO DELLA PERSONALITA’ Promozione capacità

decisionali fondate su

conoscenza di sé

Maturazione persone capaci

di scelte consapevoli

Favorire lo sviluppo armonico e integrale della persona

CONQUISTA AUTONOMIA • Avere fiducia in sé e

fidarsi degli altri • Acquisire capacità di

scelte personali • Partecipare alle

decisioni, esprimendo opinioni

• Esprimere sentimenti ed emozioni

AUTONOMIA E ORIENTAMENTO • Favorire il confronto con gli

altri e la realtà circostante, stimolando la riflessione sul senso e le conseguenze delle proprie scelte

• Imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle

ORIENTAMENTO Conoscere la realtà sociale,

per operare scelte personali e consapevoli

Favorire la presa di

coscienza della realtà

in cui si vive

Educare a scelte

consapevoli

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

18

SVILUPPO COMPETENZE • Esplorare, osservare e

confrontare

• Ascoltare, comprendere e raccontare

• Descrivere, rappresentare e immaginare situazioni ed eventi con linguaggi diversi

SVILUPPO COMPETENZE • Acquisire gli

apprendimenti di base

• Acquisire la padronanza degli strumenti culturali di base, soprattutto per i bambini che vivono in situazioni di svantaggio, ai fini dell’inclusione sociale e culturale

SVILUPPO COMPETENZE Favorire una più

approfondita padronanza delle discipline, intese come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza e rappresentazione del mondo

Organizzare le conoscenze nella prospettiva di un sapere integrato e non frammentato nelle diverse discipline

Promuovere lo sviluppo di competenze trasversali

Fornire gli strumenti che

consentano una corretta

comunicazione, attraverso

i linguaggi verbali e non

verbali

Favorire la comprensione

di messaggi e stimoli

Sviluppare il pensiero

razionale, per affrontare

problemi

Imparare ad imparare

Sviluppare spirito

d’iniziativa

AVVIO ALLA CITTADINANZA • Acquisire gradualmente

consapevolezza della necessità di regole condivise

• Porre le fondamenta di un comportamento rispettoso degli altri e dell’ambiente

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Formare il CITTADINO

consapevole e responsabile a livello locale-europeo-planetario

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA • Favorire la partecipazione

attiva alla vita sociale

• Orientare ai valori della convivenza civile e del bene comune

• Educare alla Cittadinanza attiva e responsabile

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

19

Identità dell’Istituto

L’identità culturale e formativa del nostro Istituto si fonda su linee educativo -

didattiche che sono alla base del nostro Piano dell’Offerta Formativa:

Continuità per creare un continuum educativo nei tre ordini di scuola dell’Istituto

Comprensivo

Interdisciplinarietà per un approccio sistemico al sapere e per lo sviluppo di competenze

Interculturalità modello necessario in una scuola in cui convivono culture e lingue diverse

Integrazione per una scuola di tutti e di ciascuno

Ricerca/azione per migliorare la prassi educativa ed affrontare situazioni nuove

Rapporto con il territorio per creare sinergie tra i tre aspetti del sistema formativo

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

20

Curricolo d’Istituto

Il curricolo d’Istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso esplicita le scelte della comunità

scolastica e l’identità dell’Istituto.

(Indicazioni nazionali per il curricolo – 2012)

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

21

Continuità e unitarietà del curricolo

La progettazione didattica è finalizzata alla costruzione di percorsi di conoscenza che sono progressivamente

orientati dai Campi di Esperienza verso le discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.

CONTINUITA’

Scuola Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria I grado

ISTITUTO COMPRENSIVO

I discorsi e le parole Lingua italiana

Lingua

straniera

Lingua italiana

Lingua straniera 1-

2

Area linguistica

Il corpo e il

movimento Musica

Scienze

motorie

Musica

Scienze

motorie

Area espressivo -

corporea

La conoscenza del mondo

Matematica

Scienze

Geografia

Tecnologia

Matematica

Scienze

Tecnologia

Geografia

Area tecnico-scientifica

Il sé e l’altro Cittadinanza e Costituzione

Storia

Religione

Cittadinanza e Costituzione

Storia

Religione

Area storico - sociale

Immagini, suoni,

colori Arte

Musica

Arte

Musica

Area artistico -

espressiva

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

22

Curricolo d’Istituto: Verticalità e Continuità

Il curricolo d’Istituto, cuore didattico dell’offerta formativa, è lo strumento della

progettazione, della ricerca educativa e dell’innovazione.

E’ inoltre espressione della libertà e dell’autonomia scolastica e, al tempo

stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’ identità dell’ istituto.

Il curricolo è il percorso che l’istituzione scolastica, anche con altre agenzie

formative, organizza per orientare gli alunni e far loro acquisire conoscenze,

abilità, competenze, capacità, comportamenti e atteggiamenti indispensabili

per conoscersi, conoscere, valutare e scegliere.

L’art.1 del Regolamento dell’autonomia (Dpr 275/99), afferma che ogni scuola

è tenuta a garantire al cittadino un livello essenziale di competenze e a creare

un ambiente che favorisca il successo formativo.

I docenti del nostro Istituto individuano le esperienze di apprendimento più

efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, ponendo

attenzione all’ integrazione tra le discipline.

Nelle Indicazioni per il curricolo viene sottolineata la dimensione verticale

del curricolo che deve saldare, in un percorso coerente, universi scolastici un

tempo separati.

Secondo Giancarlo Cerini tali indicazioni delineano il tracciato di un curricolo

verticale coerente (dai 3 ai 16 anni), in cui i traguardi per lo sviluppo delle

competenze rappresentano la nervatura significativa dove le responsabilità

vengono condivise da tutti gli insegnanti per garantire una formazione

essenziale a tutti i ragazzi. Ciò rappresenta una risorsa per gli Istituti

Comprensivi, veicolando un’idea di unitarietà che porta alla costruzione di un

quadro comune, da condividere tra i vari livelli scolastici. Da qui l’ importanza

di una continuità educativa (o “discontinuità utile” come suggerisce G. Cerini)

cioè la progressione di competenze, da realizzare attraverso la predisposizione

di una serie di ambienti di apprendimento, differenziati e progressivamente

arricchiti, ma con una regia comune degli insegnanti.

Il nostro impegno sarà di costruire e sviluppare la pratica curricolare per

rendere più efficace e costruttivo il percorso formativo di ogni alunno (dai 3 ai

14 anni).

Solo lavorando sulle abilità di base e rafforzando i livelli di capacità e di

comprensione dei nostri studenti possiamo renderli “competenti”, cioè in grado

di utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite (saper e saper fare) al di fuori

del contesto scolastico (saper essere) manifestando un graduale e

consapevole orientamento verso l’apprendimento riproducendo le condizioni

positive che motivano verso la curiosità intellettuale e la soluzione dei

problemi.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

23

E’ la ricerca sul curricolo verticale (in termini di percorsi disciplinari piuttosto

che trasversali) il valore aggiunto della continuità/discontinuità educativa.

Nella logica “lunga” dell’istituto comprensivo risulta più agevole calibrare il

progressivo passaggio da un’impostazione unitaria ad una progressiva

differenziazione degli apprendimenti e delle conoscenze. Occorre salvaguardare

il valore dell’unitarietà e della trasversalità della conoscenza, senza però

perdere la forza conoscitiva dello “specifico” disciplinare.

In sostanza, il curricolo verticale facilita il progressivo incontro, fin dalla scuola

dell’infanzia, dei bambini con i saperi, cioè con le parole, i linguaggi, le

conoscenze, gli strumenti che permettono la ricostruzione culturale

dell’esperienza vissuta, dell’ambiente, dello spazio, assicurando coerenza e

coesione all’intera formazione di base, fornendo a tutti gli allievi uguaglianza di

opportunità in un’età decisiva per la loro crescita.

Finalità del nostro curricolo

Dare ai giovani strumenti e opportunità per:

Imparare a conoscere

Imparare a fare

Imparare a essere

Imparare a vivere con gli altri

Imparare ad imparare, quindi a studiare in vista di un orientamento

permanente.

La forza del Curricolo verticale sta nell’adattare la programmazione dei tre

ordini di scuola ad una situazione formativa concreta, in modo da garantire

continuità e gradualità che i tre gradi separati non hanno garantito.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

24

Curricolo locale

L’Art. 8 del Regolamento sull’Autonomia -D.P.R. 275/1999 - dà alle scuole la possibilità di destinare una quota del

curricolo nazionale al curricolo locale, scegliendo liberamente discipline e attività da proporre nel proprio POF, in

modo tale da adeguare gli interventi educativi alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico.

Quota nazionale e quota locale non sono una fondamentale e l’altra accessoria, ma l’una e l’altra si integrano nel

curricolo d’Istituto, che garantisce insieme il carattere unitario dell’istruzione e la ricchezza del pluralismo dei

territori e delle persone.

Curricolo Locale 2013-2014

Tema portante: EDUCARE AL BENE COMUNE

Tematica: Lotta alla discriminazione e al bullismo

Premesso che:

- Considerata l’attuale complessità sociale, la scuola non deve essere solo un contesto di apprendimento ma

anche un luogo di socializzazione; i ragazzi passano la maggior parte del loro tempo proprio a scuola, dove

imparano a conoscersi ed interagire con i coetanei e con tutti i membri della comunità scolastica.

- Quindi, la scuola oltre ad essere un luogo di acquisizione di conoscenze è, soprattutto, un luogo di

socializzazione, di sviluppo delle competenze sociali e dell’identità.

- Per i ragazzi accettare, conoscere ed accogliere la diversità significa non averne paura.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

25

- Per risolvere i problemi legati alla discriminazione e al bullismo è importante lavorare sulla gestione dei conflitti

all’interno dei gruppi classe e della scuola.

- Il ruolo dell’insegnante non deve essere solo quello di occuparsi dell’istruzione e della didattica ma anche della

conduzione della classe, tale da creare un clima positivo di socializzazione.

- Non c’è apprendimento senza motivazione. La motivazione scaturisce solo quando c’è un’interdipendenza

positiva tra alunno-insegnante e alunno-alunno.

Finalità:

> educare all’affettività e alla non violenza

> favorire un clima positivo all’interno della comunità scolastica

> sensibilizzare al problema della discriminazione e del bullismo l’intera comunità scolastica

> promuovere cooperazione e solidarietà,

> favorire l’ apertura verso la diversità

> imparare a gestire i conflitti

> educare alla convivenza civile

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

26

Curricolo locale a.s. 2013-2014

Star bene insieme

Scuola dell’Infanzia Noi vorremmo

tutti un’opportunità

Prodotti

Il rispetto degli altriClassi I Primaria Un anno

insiemeSpettacolo musicale

Classi II Primaria Mostra dei lavori

Adolescenza e bullismoCL: II SecondariaSpot pubblicitario anti-bullismo

Emigrazione ed emarginazione socialeClassi III Secondaria Incontriamoci Film sull’esperienza

dell’emigrazione

Giochi e canti

Bullismo a scuola

Meglio brutti che bulli

Progetti

Educazione alla convivenza civile

Lotta alla discriminazione e al bullismo

Classi III Primaria Bullo di sapone

Bullismo a scuolaSpettacolo

Classi IV Primaria Spettacolo

Il bullo scarafaggio

Classi V Primaria Lotta alla discriminazione e al bullismo

Spettacolo teatrale

Classi I Secondaria Star bene con gli altri e nella

natura

Il benessere a scuola e nell’ambiente

Canzone rap – Book trailerCarta dei diritti del bambino

all’aria aperta

Smontiamo il bullo

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

27

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER L’ACQUISIZIONE DI

COMPETENZE DEFINITE

NEL PROFILO DELLO STUDENTE IN USCITA

Progettazione del Curricolo

I docenti, in riferimento al Profilo dello studente, definiscono i traguardi per lo

sviluppo delle competenze, gli obiettivi di apprendimento specifici per ogni

disciplina e individuano le attività didattiche, i metodi e le strategie più adatte,

con particolare attenzione all’integrazione delle discipline ed elaborano:

Programmazione dei Consigli di intersezione, interclasse e delle classi

parallele

Programmazione dei Dipartimenti disciplinari

Programmazioni disciplinari per classi parallele

Cittadinanza e Costituzione

“L'educazione alla Cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative

che consentano di apprendere il concetto di prendersi cura di se stessi, degli altri e

dell'ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e solidarietà.”

Indicazioni Nazionali per il curricolo - 2012

OBIETTIVI

Costruzione del senso della legalità

Sviluppo della responsabilità

Conoscenza della Costituzione della Repubblica Italiana

Cittadinanza e Costituzione non è quindi una disciplina, ma un'Educazione

trasversale a tutte le discipline.

Ampliamento dell’offerta formativa

Alla realizzazione degli obiettivi del POF concorrono le attività di tipo

integrativo, coerenti con le finalità di Istituto e i bisogni formativi dell’utenza. I

progetti sono destinati a gruppi di alunni che aderiscono liberamente e si

impegnano a partecipare.

Per l’anno scolastico 2013-2014 vengono proposti i seguenti:

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

28

IN ORARIO CURRICOLARE

Fondazione Frammartino

Torneo di lettura

Eureka! Funziona!

Piccole ruote crescono

Frutta nelle scuole

Mercato e Merenda solidale

Giochi Matematici d’Autunno

Incontriamoci

IN ORARIO EXTRACURRICOLARE

Potenziamento Lingua Inglese – Trinity

Learn to speak

Speak to learn

Potenziamento Lingua Francese – Delf

Progetto Orchestra

Corso CAD - Geometrie al computer

Corso di lingua spagnola

Gruppo Sportivo Scolastico: Progetto “Sport e integrazione a scuola:la

Palla Tamburello” in rete con I.C. Pertini per la Primaria e Secondaria

Progetto Cineforum “Venerdì: Cinema a scuola” per la Scuola secondaria

I grado

Progetto Biblioteca per la Primaria

Progetto Biblioteca per la Secondaria di I grado

Progetto “Lingua, cultura e Civiltà Rumena” per la Primaria e Secondaria

Integrazione dell’offerta formativa con il territorio

La nostra scuola realizza percorsi formativi in contesti extrascolastici, in rete

con le scuole del territorio o integrati con le proposte culturali degli Enti locali.

Iniziative promosse dal Comune di Fonte Nuova:

• Torneo di lettura

• Teatro e Musica a scuola

Iniziative promosse dalle Associazioni del territorio:

Progetto “Per crescere, Educare, Giocare con il MiniBasket” per la IV e V

Primaria – Iniziativa promossa da ADS Amatori Basket

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

29

Progetti in rete

• “Sport e integrazione a scuola: La Palla Tamburello” in rete con I.C.

Pertini per la Primaria e Secondaria

• Progetto Fondazione Angelo Frammartino – integrazione e intercultura –

Rete “Insieme per crescere”

Metodologie didattiche e scelte organizzative

Didattica orientata alle competenze

Interdisciplinarietà (unitarietà del sapere)

Progetti per classi parallele, interclasse, intersezione

Progetti in continuità infanzia/elementare/media: Curricolo locale

”Educare al bene comune”, Progetto “Giornalino: La Gazzetta della

Pirandello”

Struttura dell’orario scolastico finalizzata alla realizzazione della

progettualità della scuola

Didattica laboratoriale

Cooperative learning

Percorsi didattici individualizzati

Uso delle nuove tecnologie della comunicazione

Uscite didattiche, campi-scuola, manifestazioni sul territorio

Biblioteca scolastica

La progettazione delle attività didattiche ed educative avviene attraverso:

Selezione dei contenuti nel rispetto dei saperi essenziali

Riconoscimento e valorizzazione delle capacità e delle competenze di

ciascuno, per il successo formativo, attraverso la costruzione di un

modello territoriale integrato

Problematizzazione di ipotesi di lavoro e ricerca di soluzioni

Riproduzione di uno stesso messaggio in differenti situazioni e con diversi

linguaggi

Promozione di dibattiti e discussioni per favorire l’autocritica e per

analizzare i dati positivi e negativi dei comportamenti altrui

Coinvolgimento operativo degli allievi

Attività modulari organizzate per fasce di livello e per attitudini personali

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

30

Attività laboratoriali come supporto per l’attivazione di processi cognitivi

che facilitino l’acquisizione di abilità di base

Le strategie didattiche utilizzate sono le seguenti:

Rispettare i tempi di apprendimento di ciascuno;

Individuare gli apprendimenti indispensabili (nuclei fondanti) e

operare affinché tutti gli allievi li raggiungano;

Agire per innalzare il grado di motivazione all’apprendimento di tutti

gli allievi

Agire per rendere uniforme il grado di motivazione all’apprendimento

di tutti gli allievi;

Fornire l’attrezzatura culturale di base affinché gli allievi possano

esercitare in modo autonomo la loro capacità critica, alla quale

devono concorrere tutte le discipline in forma progettata;

Affiancare al compito dell’insegnare ad apprendere quello di insegnare

ad essere;

Ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in una prospettiva

complessa volta a superare la frammentazione delle discipline e a

integrarle in nuovi quadri d’insieme;

Garantire un adeguato livello di uso e di controllo della lingua

italiana, e delle lingue comunitarie;

Favorire i linguaggi non verbali;

Stimolare l’uso delle nuove tecnologie.

Verifica della programmazione

Il controllo in itinere dell’attuazione della programmazione viene effettuato

mediante:

Verifiche periodiche comuni degli apprendimenti disciplinari

Monitoraggio del grado di soddisfazione degli alunni (risposta ai bisogni)

e dell’efficacia formativa dei progetti

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

31

PROGETTAZIONE DI INTERVENTI DIDATTICI MIRATI A

FACILITARE E SOSTENERE GLI APPRENDIMENTI

Finalità

Promuovere la costruzione di relazioni collaborative tra scuola e famiglia

favorendo la comunicazione.

Progettare e organizzare un avvio scolastico che faciliti nel bambino

l’instaurarsi e il permanere di un atteggiamento di fiducia nei confronti

dell’ambiente che lo accoglie.

Attivare un processo costruttivo di interazione, integrazione e

socializzazione più ampio rispetto a quello che può offrire la famiglia,

comprendendo anche il diverso.

Favorire nel bambino l’interiorizzazione di regole di comportamento

sociale.

Rafforzare la conquista dell’autonomia, dell’identità personale, della

stima di sé, delle competenze.

Accoglienza e integrazione alunni stranieri

Finalità

• Far vivere serenamente il primo momento d’incontro con la nuova realtà;

• Definire un percorso educativo che lo sostenga nella scelta

dell’inserimento più opportuno rispetto al percorso scolastico già

compiuto;

• Accompagnarlo e sostenerlo nel proprio processo di crescita per

mantenere le proprie radici e contemporaneamente acquisire gli

strumenti linguistici e culturali indispensabili nel nuovo ambiente di vita;

• Favorire la conoscenza del territorio per agevolarlo nell’inserimento

sociale e quindi nella sua piena realizzazione personale.

• Accoglienza significa inoltre creare le condizioni sociali perché la nuova

presenza rappresenti per gli “altri” un’importante occasione di

arricchimento.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

32

Attività

Rilevazione informazioni su alunni stranieri sui tre plessi: da quando sono

in Italia, livello di conoscenza dell’italiano, difficoltà generali o particolari

evidenziate dagli insegnanti di classe, contatti con i docenti e i genitori.

Accoglienza, tutoraggio e somministrazione di test d’ingresso di lingua

italiana ad alunni appena arrivati in Italia ed iscritti nel nostro Istituto.

Attivazione e supervisione di progetti relativi ad alunni stranieri e alla

dispersione scolastica; promozione di Corsi con diverse pratiche

interculturali con ricaduta su alunni sia stranieri sia italiani;

organizzazione di Corsi specifici di italiano L2 per alunni stranieri sui tre

plessi.

Promozione e ricerca di iniziative contro la dispersione scolastica.

Contatti con Enti statali e Associazioni per la ricerca di eventuali

finanziamenti alla scuola per progetti indirizzati agli alunni stranieri e alle

loro famiglie e alla lotta alla dispersione scolastica.

GLI - Gruppo di Lavoro per l’Inclusione e

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

Per perseguire l’Inclusione, la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012

individua nel GLI, Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, costituito da

Dirigente Scolastico, Figure Strumentali, Docenti, Educatori, Genitori,

Specialisti ASL o enti accreditati, l’organo istituzionale preposto a tale

funzione. Compiti del GLI sono la rilevazione degli alunni con Bisogni

Educativi Speciali (BES), la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione

del livello di inclusività della Scuola, la raccolta e la documentazione degli

interventi didattico-educativi, il focus/confronto nonché il supporto sulle

strategie/metodologie di gestione degli alunni BES, la raccolta e il

coordinamento delle eventuali proposte formulate dalla Commissione

BES e l’elaborazione di una Proposta di Piano Annuale per

l’Inclusione. Relativamente all’anno scolastico 2013 – 2014 la Scuola si

propone le seguenti finalità:

Finalità

• Costruire, nell’ottica della realizzazione di obiettivi quali l’accoglienza, il

riconoscimento e la valorizzazione delle capacità e delle competenze di

ciascuno, in particolare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, per

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

33

il raggiungimento del pieno successo formativo, di un modello territoriale

integrato, che agisca per una modifica contestuale e una graduale

riduzione delle variabili che generano i fenomeni del disagio e

dell’esclusione

• Valorizzare le potenzialità di ciascuno e far acquisire agli alunni capacità

di riflessione, accettazione di sé e dell’altro, apprezzamento della

diversità, in sintesi la “cultura della collaborazione e della convivenza

civile, del dialogo interculturale e della pace”

• Lavorare in modo che la scuola diventi interlocutore privilegiato degli

Enti Territoriali, in particolare delle Amministrazioni Comunali e della Asl,

per una azione forte, coordinata e strutturata, basata su finalità

socialmente rilevanti, sentite e condivise

• Programmare interventi di prevenzione; programmare corsi di

aggiornamento per insegnanti e genitori; attuare modalità di lavoro fra

gli operatori dei vari ordini di scuola; rinforzare la rete di collaborazione

fra scuola e servizi territoriali; svolgere un’adeguata indagine conoscitiva

dei soggetti in ingresso.

Attività

Monitoraggio degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Stesura del Piano di Inclusione

Stesura della Piano Educativo Individualizzato (PEI) per gli alunni disabili

Stesura del PDP, Piano Didattico Personalizzato, in collaborazione con la

famiglia

Gestione delle relazioni con gli esperti sanitari del servizio materno

infantile di Mentana e di Guidonia

Raccordo tra le diverse figure professionali (docenti curricolari, di

sostegno, AEC ed educatori) che intervengono sugli allievi diversamente

abili

Verifica della funzionalità della distribuzione oraria delle ore di

insegnamento offerte ai suddetti studenti

GLH d’Istituto e GLH operativi per gli alunni diversamente abili

Strutturazione di percorsi specifici di formazione e autoformazione in

ambito di didattica inclusiva

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

34

Uso di una didattica individualizzata, che consiste nelle attività di

recupero individuale che può svolgere l’alunno per potenziare

determinate abilità o per acquisire specifiche competenze

Uso di una didattica personalizzata, calibrata sul livello e sulle modalità di

apprendimento dell’alunno e che tenga conto delle abilità possedute

Introduzione di strumenti compensativi, che sostituiscono o facilitano la

prestazione richiesta nell’abilità deficitaria

Introduzione di strumenti dispensativi, per evitare situazioni di

affaticamento e di disagio

VALUTAZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO

… la valutazione ha prevalentemente finalità formativa e concorre al

miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo di ciascun alunno

...

… Una valutazione adeguatamente formativa e di qualità non rileva solamente

gli esiti, ma pone attenzione soprattutto ai processi formativi dell’alunno …

Legge n. 169/2008

Il nostro sistema di valutazione è basato su:

Valutazione formativa, che non rileva solo gli esiti, ma pone attenzione

soprattutto ai processi formativi dell’alunno

Valutazione intesa come forma di promozione

Valutazione per obiettivi formativi

Individuazione di indicatori e descrittori per ogni disciplina

Corrispondenza voto-raggiungimento degli obiettivi

Valutazione del comportamento, utilizzando gli indicatori: rispetto di se,

degli altri e dell’ambiente, frequenza, partecipazione e impegno, rispetto

delle consegne, rispetto delle regole.

Elaborazione schede e griglie di valutazione degli apprendimenti e del

comportamento

Verifiche comuni degli apprendimenti disciplinari periodiche

Certificazione delle competenze:

-Documento di passaggio Scuola Infanzia-Primaria

-Certificazione Competenze al termine Sc. Primaria

-Certificazione Competenze al termine Sc. Secondaria

(in attesa dei modelli che verranno adottati a livello nazionale)

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

35

Si perseguono i seguenti obiettivi:

1. Utilizzare un metodo di valutazione tale che tenda a raggiungere una

valutazione il più possibile oggettiva dell’alunno utilizzando gli indicatori

formativi disciplinari e trasversali e prove comuni per discipline

2. Individuare una programmazione comune delle Unità di Apprendimento,

tale da assicurare a tutti la stessa offerta formativa, garantendo

conoscenze e abilità minime

3. Garantire la condivisione di un linguaggio comune ai fini della valutazione

4. Garantire la condivisione delle scelte da parte dei docenti sul metodo

valutativo adottato

Secondo quanto stabilito dall’articolo 3 del D.L. n. 137/2008, convertito dalla

legge n. 169/2008, la valutazione degli apprendimenti e del comportamento

sarà effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici in decimi, che

corrispondono al livello di raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati.

Sono stati definiti quindi i criteri di assegnazione del voto per la valutazione

degli apprendimenti e del comportamento.

Confronto con le indagini nazionali e internazionali sugli

apprendimenti

• Confronto dei risultati della scuola con gli standard di riferimento del

Sistema Nazionale di Valutazione e OCSE-PISA.

Valutazione degli alunni stranieri

Per la valutazione degli apprendimenti degli alunni stranieri si fa riferimento

alla legge 53/2003, che garantisce a tutti un idoneo sviluppo delle

potenzialità attraverso la personalizzazione dei percorsi educativi e

didattici, oltre che all'art. 45 del DPR 394/99, che richiede il necessario

adattamento dei programmi in relazione al livello di competenza degli

allievi e alla legge 296/06, art. 622 e 624, relativa all'innalzamento

dell'obbligo scolastico di istruzione e al DM n.139 del 22 agosto 2007, suo

regolamento attuativo. Per la certificazione delle competenze si fa riferimento

alla scala globale dei livelli comuni, definita nel Quadro Comune Europeo per le

Lingue.

Si ricorda quanto stabilito da J. Cummins e ripreso nei suoi studi da G. Favaro:

“l’alunno non italofono impiega fino a due anni per superare le difficoltà

legate alla lingua per la comunicazione interpersonale, mentre l’apprendimento

della lingua accademica dello studio e dei concetti richiederebbe fino a cinque

anni”. (AA.VV., Imparare l’italiano, imparare in italiano, a cura di G. Favaro,

Milano, Edizioni Guerini, 1999)

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

36

L'alfabetizzazione linguistica deve essere lo scopo di tutte le discipline.

Per "adattamento dei programmi", si intende l’individuazione di unità di

apprendimento relative ai nuclei fondanti di ogni disciplina per gli studenti

stranieri, su cui si deve articolare la programmazione personalizzata.

E’ necessario concentrare l’insegnamento/apprendimento sui concetti chiave

delle discipline chiedendosi che cosa devono sapere e che cosa devono saper

fare gli studenti stranieri.

Il passaggio dalla lingua per comunicare alla lingua per studiare (fase

ponte), condizione necessaria per prevenire o limitare l’insuccesso scolastico a

cui vanno incontro molti studenti stranieri, coinvolge tutti i docenti in quanto

esperti dei linguaggi settoriali.

L’alunno straniero verrà quindi valutato sulla base del percorso di

apprendimento compiuto sapendo bene che, durante i primi anni del suo

inserimento scolastico, non potrà raggiungere le stesse prestazioni richieste

agli alunni italiani.

La valutazione degli alunni stranieri dovrà tenere in considerazione:

il recupero dello svantaggio linguistico

il raggiungimento degli obiettivi trasversali

l’acquisizione delle competenze minime

Si possono individuare due tipologie di studenti:

1. Alunni stranieri di recente immigrazione che entrano nel nostro

istituto all’inizio dell’anno scolastico e non hanno nessuna competenza

linguistica in italiano.

2. Alunni stranieri che, benché già scolarizzati in Italia, presentano

ancora alcune difficoltà nell’uso della lingua italiana, in particolare per

quanto riguarda la lingua dello studio.

1. Per quanto riguarda la prima tipologia, si dovrà privilegiare una

valutazione formativa che tenga conto dei seguenti criteri:

a) la situazione di partenza

b) i progressi rispetto ai livelli di partenza

c) considerare maggiormente i contenuti rispetto al linguaggio

utilizzato

d) l’atteggiamento scolastico e la motivazione

e) la frequenza

f) l’integrazione nel gruppo classe

g) la capacità di autocorrezione

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

37

h) le potenzialità emerse

i) i progressi nella conoscenza della lingua italiana

2. Per quanto riguarda la seconda tipologia, si dovrà privilegiare, anche in

questo caso, una valutazione formativa che tenga conto:

a) del livello di conoscenza della lingua italiana

b) dei progressi nell’apprendimento relativamente ai nuclei fondanti

delle diverse discipline

Valutazione alunni con DSA (Legge 170/2010)

• Valutazione coerente con gli interventi pedagogico-didattici attuati

durante tutto l'anno scolastico

• Valutazione dei livelli di apprendimento raggiunti

• Attenzione più alla padronanza dei contenuti disciplinari che alla forma

• Utilizzo di idonei strumenti dispensativi e compensativi

• Strutturazione delle prove e tempi di effettuazione adeguati

• Per le lingue straniere viene privilegiata l'espressione orale

LA DOCUMENTAZIONE

Il nostro Istituto, per conservare memoria del lavoro svolto e delle buone

pratiche in modo ordinato e facilmente reperibile, ha deciso di trasferire tutti i

materiali prodotti in un hard disk portatile, già in uso lo scorso anno.

Il lavoro verrà organizzato in quattro fasi operative:

I Fase. Elaborazione di un archivio virtuale con la predisposizione di spazi

interni per contenere file digitali di piccole proporzioni e di spazi esterni

correlati per rendere facilmente reperibile la documentazione.

II Fase. Elaborazione di un prospetto informativo sulle scelte grafiche e

argomentative per consentire una sostanziale uniformità di forma, una

congruenza nei contenuti ed una copertura totale dei tre ordini di scuola nella

documentazione delle buone pratiche.

III Fase. Raccolta del materiale, già organizzato in formato digitale.

IV Fase. Separazione dei documenti essenziali d’Istituto da quelli aggiuntivi e

relativo inserimento nell’archivio tra quelli direttamente leggibili e quelli

allegati e rintracciabili con codici specifici.

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

38

ORGANIZZAZIONE

Modelli orari

L’Istituto Comprensivo si articola sulla settimana corta da Lunedì a

Venerdì e prevede i seguenti modelli orari per i diversi ordini di scuola:

Scuola dell’Infanzia

Orario ridotto

25 ore settimanali,

con orario 8.15-13.15

Orario ordinario

40 ore settimanali,

con orario 8.15-16.15, con mensa

Scuola Primaria

24 ore settimanali

lun.-ven. con orario 8.30-12.30 +1 rientro pom. con mensa

ore 8.30-16.30

27 ore settimanali

lun.-giovedì con orario 8.30-13.30 + venerdì con orario 8.30-12.30

+ 1 rientro pom. con mensa

ore 8.30-16.30

30 ore settimanali

lun.-giovedì con orario 8.30-13.30

+ venerdì con orario 8.30-12.30

+ 2 rientri pom. con mensa

ore 8.30-16.30

40 ore settimanali - Tempo pieno

5 rientri pomeridiani con mensa dal

lunedì al venerdì

dalle ore 8.30 alle ore 16.30

Scuola Secondaria I grado

Tempo normale

30 ore settimanali

Lun.- Ven. con orario 8.00-14.00

Tempo prolungato

36 ore settimanali

lun.- mart.-giov.

orario 8.00 – 16.00, con mensa merc.– ven, orario 8.00-14.00

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

39

Organizzazione dell’Istituto

Nell’organizzazione dell’Istituto Comprensivo, in applicazione

dell’Autonomia, al lavoro del Dirigente Scolastico si affianca quello di uno

staff di collaboratori: il collaboratore vicario, il secondo collaboratore, il

Segretario Amministrativo, quattro Responsabili di plesso, le Funzioni

strumentali.

Le commissioni di lavoro, i dipartimenti e i nuclei di supporto alle F.S.,

in cui il Collegio è ripartito, affiancando il lavoro delle Funzioni Strumentali,

garantiscono la circolarità della comunicazione, in un’attività di progettazione

nella quale trovano un loro specifico ruolo gli organi collegiali.

Nell’intento di promuovere una proficua interazione fra i tre ordini di scuola

che formano l’Istituto Comprensivo, il Collegio dei Docenti ha promosso la

ripartizione in diverse forme di aggregazione.

Tale configurazione risponde alle seguenti precise esigenze didattico-

organizzative:

- assicurare percorsi di continuità nel passaggio da campi di esperienza più

ampi e generalizzati ad ambiti più ristretti e specifici delle discipline;

- giungere a percorsi comuni di: aggiornamento, insegnamento-

apprendimento, progettazione-programmazione, sperimentazione,

continuità, valutazione, autovalutazione e monitoraggio;

- realizzare modalità di comunicazione efficace;

- strutturare il lavoro del Collegio dei Docenti in funzione dei tempi e dei

risultati;

- armonizzare e finalizzare nell’ambito del processo di autonomia le figure

strumentali previste dal CCNL.

Le commissioni saranno pertanto il luogo della discussione e della

elaborazione di proposte da includere nel piano dell’offerta formativa, dovranno

periodicamente relazionare al Collegio dei Docenti sul lavoro condotto,

predisporre delibere e proposte operative.

Funzioni strumentali

Area 1

Progettazione e sperimentazione del curricolo, con i seguenti compiti:

Coordinamento progettazione curricolare

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

40

Progettazione e coordinamento progetti per l’arricchimento dell’Offerta

Formativa

Progettazione e coordinamento progetto d’Istituto – curricolo locale

Pianificazione di risorse interne ed esterne

Supporto al lavoro dei referenti di progetto

Incontri a livello di microteam (referenti di progetto, consigli di classe …)

per una funzionalità maggiore dei progetti

Monitoraggio delle fasi progettuali mediante strumenti concordati

Pianificazione delle attività del nucleo di supporto alla F.S.

Area 2

Coordinamento progetti educativi, Documentazione , con i seguenti

compiti:

Elaborazione di un archivio cartaceo e digitale

Pubblicità e visibilità delle attività di progetto e di servizio della scuola

dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria

Giornalino della scuola

Raccordo con le altre funzioni strumentali e i gruppi di lavoro

Area 3

Monitoraggio e Autovalutazione d’Istituto, con i seguenti compiti:

Cura, custodia e trasmissione dei dati relativi alla valutazione del sistema

SNV

Monitoraggio esiti alunni

Confronto tra la valutazione degli apprendimenti interna ed esterna

Ricerca e formulazione degli strumenti per l’autovalutazione del POF

Selezione questionari, definizione dei protocolli di somministrazione;

tabulazione e lettura dati

Rilevazione e analisi dei bisogni

Cura, raccolta e classificazione della documentazione didattica

dell’autovalutazione e della valutazione esterna

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

41

Lettura dei dati emersi dal monitoraggio per l’autovalutazione e

comparazione con gli esiti degli anni precedenti

Diffusione dei risultati

Area 4

Accoglienza, disagio, lotta alla dispersione, recupero e integrazione,

sostegno, con i seguenti compiti:

Accoglienza alunni stranieri ed eventuale tutoraggio

Stesura del Piano Annuale di Inclusione

Attivazione e supervisione di progetti relativi ad alunni stranieri e alla

dispersione scolastica

Recupero e attuazione di attività volte alla lotta della dispersione

scolastica

Organizzazione e coordinamento corsi di italiano come L2 nei tre plessi

Analisi dei bisogni in relazione all’aumento della presenza degli alunni

stranieri

Organizzazione e gestione delle procedure previste dal protocollo di

accoglienza sul versante amministrativo e didattico

Organizzazione di iniziative specifiche di prima alfabetizzazione e

potenziamento linguistico

Promozione di esperienze e iniziative di carattere interculturale

Rapporti con gli enti esterni

Coordinamento GLH

Attuazione di progetti relativi all’integrazione

Tutoraggio alunni con bisogni educativi speciali

Area 5

Continuità e Orientamento, con i seguenti compiti:

Raccordo infanzia-primaria

Raccordo primaria-secondaria e Orientamento scolastico per le classi III

Secondaria I grado

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

42

Supporto alla realizzazione di un curricolo verticale

Promozione dell’integrazione progettuale primaria-secondaria nella

prospettiva di valorizzare la dimensione verticale del Comprensivo

Favorire scambi tra docenti dei diversi ordini di scuola, per condividere

percorsi educativi e didattici all'insegna della continuità

Prendere e mantenere i contatti con gli insegnanti referenti dei tre ordini

di scuola

Tenere i contatti con l'insegnante referente progetto disagio, per

prevenire e/o segnalare problematiche da inoltrare agli insegnanti, nel

passaggio delle informazioni da un ordine di scuola all'altro

Organizzare e coordinare incontri tra insegnanti facenti parte delle

commissioni continuità dei tre ordini di scuola

Raccogliere le schede informative compilate dalle insegnanti di scuola

primaria

Curare la trasmissione alle insegnanti di classe prima primaria delle

schede degli alunni uscenti dalla scuola infanzia

Coordinare la Commissione Formazione classi

Area 6

Innovazione tecnologica funzionale alla didattica, con i seguenti compiti:

Gestire, organizzare e aggiornare il sito web della Scuola nel quale

vengono inserite tutte le notizie e/o attività precedentemente

digitalizzate dalla dirigenza;

Coordinare le modalità di utilizzo dei laboratori e delle attrezzature

informatiche multimediali;

Organizzare l’acquisto di beni durevoli (hardware e software) e di beni di

consumo (cartucce e toner) per le tre sedi e tenere i contatti con il

tecnico per gli interventi di riparazione;

Rilevare le esigenze di aggiornamento dei docenti e del personale ATA e,

se è opportuno, organizzare corsi per l’Istituto o in rete con altre scuole;

Area 7

Rapporti con il Territorio, con i seguenti compiti:

Cura della comunicazione con l’esterno

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

43

Coordinamento dei rapporti con gli Enti e le Istituzioni

Gestione dei necessari contatti con i media

Commissioni

Commissione elettorale

Commissione orario delle lezioni

Commissione formazione classi

Commissione uscite didattiche e visite d’istruzione

Comitato di valutazione del servizio

Referente per l’orientamento scolastico

Referenti di progetto

Responsabili per la sicurezza

Responsabili aule speciali

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE

In un’ottica di longlife learning particolare attenzione viene data alla

formazione dei docenti.

L’attività di aggiornamento e formazione in servizio, di supporto al Piano

dell’Offerta Formativa e alla progettualità, mirerà essenzialmente a fornire ai

docenti il giusto sostegno teorico e valide opportunità operative

nell’acquisizione di capacità di analisi dei processi, capacità ed abilità

progettuali, capacità di ricerca ed innovazione didattico-metodologica,

acquisizione di nuove modalità organizzative – partecipative - di gestione e

valutazione dei processi formativi.

Si tenderà, inoltre, a supportare i docenti negli aspetti relazionali e nella

gestione del disagio attraverso una didattica diversificata, predisponendo corsi

di aggiornamento o formazione in servizio.

La scuola si è attivata in rete con le altre istituzioni scolastiche presenti sul

territorio per fornire un adeguata e costante formazione ai docenti

adoperandosi al conseguimento degli obiettivi di Lisbona ed agli standard

europei, con particolare attenzione all’Integrazione.

Aggiornamento e formazione per i docenti :

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

44

o Bisogni Educativi Speciali

o Lim e nuove tecnologie

o Registro elettronico

o Linee guida relative al trattamento del bambino con epilessia, in

collaborazione con la ASL di Monterotondo (per docenti e ATA)

o Valutazione degli apprendimenti

Personale (Docenti, Ata, Collaboratori)

Formazione del personale per migliorare l’efficacia e l’efficienza della

documentazione didattica e amministrativa

AUTOVALUTAZIONE 2012-2013

Punti di forza

Presenza di diversi gradi di scuola

Credibilità dell’istituzione sul territorio

Buon rapporto con il territorio

Professionalità del personale scolastico

Attività “in rete” con altre scuole

Criticità

Strutture inadeguate e spazi insufficienti

Distanza tra i plessi

Problemi di comunicazione interna

Clima interno alla scuola

Riconoscimento e rispetto dei ruoli

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Antonio Sansotta

Piano dell'Offerta Formativa a.s. 2013-2014

45

INDICE

Atto d’ indirizzo del Consiglio d’ Istituto pag. 3

Presupposti teorico-culturali pag. 5

Contesto territoriale pag. 10

Bisogni del territorio pag. 12

L’Istituto Comprensivo L. Pirandello pag. 14

Risorse strutturali pag. 15

Rapporti con il territorio pag. 15

Finalità del POF pag. 15

Finalità educative pag. 17

Identità d’Istituto pag. 19

Curricolo d’Istituto pag. 20

Continuità ed unitarietà del curricolo pag. 21

Curricolo d’Istituto: verticalità e continuità pag. 22

Curricolo locale pag. 24

Programmazione didattica per l’acquisizione di competenze

definite nel profilo dello studente in uscita pag. 27

Progettazione di interventi didattici mirati a facilitare e

sostenere gli apprendimenti pag. 31

Valutazione del processo formativo pag. 34

La documentazione pag. 37

Organizzazione pag. 38

Aggiornamento e formazione pag.43

Autovalutazione 2012-2013 pag. 44