Forma News Giugno 2009

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In questo numero: numero•due•anno•otto•giugno•duemilanove Semestrale - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in a. p. 45% - art. 2 comma 20, lettera b, Legge 662/96, filiale di Savona - contiene I.P. In caso di mancato recapito rinviare all’Ufficio Postale di Savona CPO per la restituzione al mittente che si impegnerà a pagare la relativa tassa. Smagliature: prevenzione e trattamento Trattamento della cellulite con VelaSmooth™ Matrix RF: Skin Resurfacing Frazionato La tecnologia tratta i tipi di pelle più scura

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Forma news Medicina e Chirurgia Estetica Semestrale di informazione tecnica e scientifica

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In questo numero:

n u m e r o • d u e • a n n o • o t t o • g i u g n o • d u e m i l a n o v eSemestrale - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in a. p. 45% - art. 2 comma 20, lettera b, Legge 662/96, filiale di Savona - contiene I.P.In caso di mancato recapito rinviare all’Ufficio Postale di Savona CPO per la restituzione al mittente che si impegnerà a pagare la relativa tassa.

Smagliature:prevenzionee trattamento

Trattamentodella cellulitecon VelaSmooth™

Matrix RF: Skin Resurfacing FrazionatoLa tecnologia tratta i tipi di pelle più scura

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� FORMA news giugno 2009 numero due

Editoriale 3

Servizi 4 Smagliature: prevenzione e trattamento Dott. Fabrizio Borsani

7 Trattamento della cellulite con radiofrequenza bipolare (RF), luce a infrarossi (IR), massaggio meccanico del tessuto e vacuum

Carmen Romero, Natalia Caballero, Montse Herrero, Raquel Ruíz,

Neil S. Sadick, Mario A. Trelles

13 Matrix RF: Skin Resurfacing Frazionato. La tecnologia tratta i tipi di pelle più

scura. Tess Mauricio, M.D. – Dermatologa - USA John Shieh, M.D. – Med. Est. - USA

s o m m a r i o

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Carissimi lettori,

eccoci nuovamente giunti al numero estivo, certi che sapremo offrire nuovamente contenuti di grandissimo interesse.Partiamo, infatti con un articolo in cui si affronta l’annoso problema delle smagliature, andando ad analizzare nello specifico le attività da consigliare come atto preventivo e le tecniche più efficaci per il loro trattamento.E poiché il numero cade proprio nel periodo estivo, abbiamo deciso di affrontare un’altra tematica particolarmente sentita dal pubblico femminile, ovvero la cellulite.Proponiamo, infatti, un interessante contributo relativo a dei test portati avanti da alcuni ricercatori spagnoli e statunitensi sul trattamento della cellulite con tecnologia Elos, che va ad aggiungersi agli innumerevoli studi clinici già presenti, confermando la validità scientifica delle apparecchiature VelaSmooth e VelaShape.

Chiudiamo, infine, questa uscita con l’interessantissima intervista, che ciillustra la straordinaria efficacia della strumentazione Matrix RF per il resurfacing frazionato su pelli scure.Insomma, ancora una volta abbiamo cercato di offrire l’aggiornamento necessario alla vostra professione affrontando problematiche di grandissimo interesse, attraverso studi scientifici e case history di assoluta attualità.Ci ritroveremo con il numero autunnale. Nel frattempo, buona lettura ebuone vacanze.

Gianpiero Nobbio

e d i t o r i a l e

C a l e n d a r i o

I corsi SMEI

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NIZZA – FRANCIA – 10-12 settembre 20095-Continent Congress – Lasers and Aesthetic MedicineLe Palais de la MéditerranéeHôtel Casino - www.laser-nice.com

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SORRENTO 20-22 novembre 2009Sorrento Bellezza XXVI Congresso S.I.D.E.Società Italiana di DermoEstetica e Chirurgia EsteticaHilton Sorrento Palace - www.sideonline.it

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La smagliatura, detta anche “striae distensae” (stria da distensione o stria atrofica), è una lesione cicatriforme, che si manifesta a livello della cute di glutei, cosce, fianchi, polpacci, addome, seno, regione lombo-sacrale. Le smagliature sono alterazioni della superficie della pelle, che presenta lesioni simili a sottili cicatrici ad andamento lineare, lunghe anche parecchi centimetri. Il colore delle lesioni dipende dalla fase evolutiva: appena formate sono di colore rosso-violaceo e in rilievo, per diventare poi, nel giro di qualche mese, bianco-perlacee e più sottili. La smagliatura appare caratterizzata da vari particolari: assottigliamento dell’epidermide, responsabile dell’aspetto depresso della smagliatura; riduzione della vascolarizzazione; alterata distribuzione delle fibre di collagene ed elastiche a livello di derma. Le smagliature che rispondono meglio sono quelle di colore rosso; anche le bianche possono modestamente migliorare con trattamenti specifici. Possono comparire quando si ha una eccessiva trazione cutanea dovuta ad un rapido ingrassamento, ad una variazione repentina di peso, ad una o più gravidanze. Le lesioni possono manifestarsi a qualsiasi età, sebbene si riscontrino soprattutto nelle donne tra i 15 e i 30 anni, che ne sono colpite due volte più degli uomini, e in particolare durante la gravidanza e la pubertà. Trattamenti multipli (dermoabrasione, laser, revitalizzanti, peeling, fotoringiovanimento, mesoterapia) sono

necessari per ottenere buoni risultati. Cominciare il più precocemente possibile i trattamenti del caso rappresenta il provvedimento migliore. Per scongiurare o ritardare la comparsa di smagliature è consigliabile non ingrassare, ma evitare anche dimagrimenti drastici: il recupero del peso che spesso fa seguito al dimagrimento troppo rapido produce un effetto “fisarmonica”, deleterio per la pelle.

Quando e perché compaionoUna delle principali cause di questo inestetismo è la scarsa elasticità del derma. La probabilità di comparsa di smagliature aumenta se, a questa condizione di base, si associa un rapido aumento o diminuzione di peso (che si verifica in poco tempo): la brusca distensione cutanea, dovuta a repentini aumenti e cali di peso, produrrebbe infatti una rottura delle fibre di collagene e una trazione dei capillari del derma con conseguente sofferenza dei tessuti. Viene chiamato in causa anche l’aumento di ormoni glucocorticoidi che, inibendo l’attività dei fibroblasti, produce un danno a livello delle fibre di collagene e di elastina (che assicurano sostegno, elasticità e resistenza alla pelle), danno che si manifesta in superficie con la smagliatura.Non è ancora chiaro se esiste una predisposizione genetica. Le condizioni che facilitano la comparsa di smagliature sono la crescita, la gravidanza (soprattutto intorno al quinto mese) e la pratica più o meno intensiva di sport, per l’aumento di volume della muscolatura. Anche una prolungata terapia sistemica con cortisone ad alte dosi o con anabolizzanti può

provocare la comparsa di smagliature.

Come si formano?La formazione di una smagliatura passa attraverso tre diverse fasi evolutive. Lo stadio iniziale è detto anche “fase ipertrofica o infiammatoria”: generalmente asintomatica, questa fase talvolta è accompagnata da prurito e bruciore. I fibroblasti, componenti essenziali del derma, cessano la loro attività, determinando variazioni importanti della struttura stessa del derma; le fibre collageniche ed elastiche risultano alterate. Nello stadio intermedio, detto anche “fase rigenerativa”, compaiono strie rosso-violacee (striae rubre). L’attività dei fibroblasti ricomincia ma le fibre di collagene rimangono lasse, disunite e a volte spezzate; le fibre elastiche si riducono oppure sono rotte o aggrovigliate.Lo stadio terminale è detto anche “fase di guarigione”. Le strie diventano bianco-perlacee (striae albae): l’attività dei fibroblasti si normalizza e si formano nuove fibre di collagene ed elastiche. Il tessuto danneggiato si rigenera dando tuttavia luogo a una struttura del tutto simile ad una cicatrice.

La prevenzione è la cura miglioreUna dieta povera di grassi e ricca di verdure e cereali integrali può contribuire a evitare il sovrappeso, a tonificare la pelle e, di conseguenza, a ridurre il rischio di smagliature.Avere cura di mantenere sempre ottimale lo stato di idratazione della pelle. Bere molta acqua (almeno 1,5 litri al giorno) aiuta a mantenerla idratata ed elastica. Inoltre l’applicazione di creme

ad azione idratante ed emolliente, se praticata con regolarità, migliora i risultati.Praticare attività sportiva in maniera regolare e costante.Non fumare.

Come si affrontanoPurtroppo a tutt’oggi non esiste nessun metodo o trattamento che consenta di eliminare le smagliature soprattutto se molto marcate e di vecchia data: una volta comparse, infatti, le smagliature rimangono. Se si interviene precocemente, è possibile tuttavia limitare l’evoluzione di questi inestetismi.In caso di smagliature recenti, riconoscibili appunto dalla colorazione rosso-violacea, l’applicazione giornaliera di cosmetici specifici arricchiti in fitoderivati (es. edera, equiseto, centella, ecc.), collagene, idrolisati di elastina, ecc., può contribuire a prevenire la formazione di nuove smagliature, e consente un miglioramento estetico, rendendo quelle presenti meno visibili. Questi cosmetici hanno anche la funzione di idratare e nutrire la pelle, che in questo modo resiste meglio agli stiramenti.Un’alternativa ai tradizionali trattamenti antismagliature è l’applicazione di cosmetici contenenti diidrossiacetone, una sostanza presente anche negli autoabbronzanti, che permette di mascherare il colore sia delle smagliature più vecchie (quelle madreperlacee) che di quelle più recenti (di colore rosa-rosso). L’effetto coprente si protrae per 4 o 5 giorni. In tutti i casi, l’applicazione preventiva di peeling o scrub, che esfoliano lo strato cutaneo superficiale costituito da

Smagliature:prevenzione e

trattamento

Dott. Fabrizio Borsani

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cellule morte, consente di levigare la pelle, rendendola più liscia e compatta e, nel contempo, migliora la capacità di penetrazione del prodotto cosmetico che verrà successivamente applicato. Laser, dermoabrasione e asportazione chirurgica sono trattamenti adottati nella medicina estetica. Anche con questi interventi, tuttavia, le possibilità di una eliminazione completa sono piuttosto ridotte.

Che cos’è la dermoabrasione?La dermoabrasione è un trattamento che consente di migliorare le irregolarità della pelle eliminando lo strato più superficiale della cute e donandole un aspetto più levigato e regolare.Con la dermoabrasione è possibile correggere anche le cicatrici e le rughe più superficiali del viso e intorno alle labbra e migliorare gli esiti da acne, anche se nessun trattamento potrà eliminarle del tutto.

Esistono limiti di età per sottoporsi alla dermoabrasione?No, non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo di trattamento.

Da quali fattori dipende la migliore o minore riuscita della dermoabrasione?Le variabili che influenzano la riuscita del trattamento sono molteplici: in generale i soggetti con carnagione chiara hanno maggiore probabilità di ottenere dei risultati di migliore qualità rispetto ai soggetti con carnagione scura, asiatica o africana. Inoltre in alcune regioni del corpo le cicatrici tendono per costituzione a risultare più evidenti, come ad esempio nella regione toracica,

dietro le orecchie e sulle spalle.

Quali altri interventi possono essere eseguiti insieme alla dermoabrasione?La dermoabrasione può essere eseguita da sola o in associazione ad altre tecniche chirurgiche quali il lifting del volto, i peelings, i fillers o altri trattamenti di medicina e chirurgia estetica.

Quali sono i rischi e le complicanze di questo tipo di trattamento?La dermoabrasione è una procedura chirurgica abbastanza semplice. Quando questo tipo di trattamento viene eseguito da uno specialista in chirurgia plastica i risultati sono generalmente molto buoni. Si tratta comunque di una procedura chirurgica dove le complicanze (sanguinamento, infezione, ipo o iperpigmentazione) sono rare ma possono accadere.Per ridurre i rischi di complicanze è comunque importante seguire attentamente i consigli e le istruzioni che vi darà il chirurgo prima e dopo l’intervento.

Quali indicazioni vanno seguite dopo il trattamento di dermoabrasione?Al fine di ottenere il miglior risultato possibile è fondamentale che dopo l’intervento seguiate scrupolosamente tutte le indicazioni che il chirurgo di volta in volta vi darà.Nel periodo successivo al trattamento si consiglia di applicare di crema solare con elevata protezione ed evitare l’esposizione al sole per alcuni mesi.La ripresa di una normale attività è strettamente dipendente dal tipo di intervento a cui sarete stati sottoposti.

Che tipo di risultato si può conseguire con la dermoabrasione?Il risultato estetico che è possibile ottenere con questo tipo di trattamento varia in base alla risposta del singolo paziente ed è condizionato da diversi fattori (tipo di carnagione, zona del corpo interessata, ecc.).Il risultato è comunque permanente e sarà definitivamente raggiunto a distanza di circa 6 mesi dal trattamento.

Un trattamento combinato efficaceNella mia pratica quotidiana di medicina estetica per il trattamento delle smagliature ho adottato un protocollo di intervento che tiene conto appunto di questa diversità e della complessità delle strie.1) la cute della zona da trattare viene sottoposta a un leggero peeling con AHA 70 1,8 per circa 2 minuti.2) attraverso lo Skyn System E della Oesse eseguo una dermoabrasione della smagliatura passando sopra la stessa 4/5 volte e incrociando le linee orizzontali con quelle verticali di scorrimento del manipolo.3) la pelle così trattata viene sottoposta ad un nuovo leggero peeling con ac. salicilico al 10% in soluzione acquosa.4) a questo punto eseguo un’applicazione intradermica con uno strumento veicolante, che è Antara, sempre della Oesse. Attraverso il manipolo erogatore faccio penetrare nel primo strato della pelle una serie di sostanze quali:ac. jaluronico al 2%, elastina, aminoacidi essenziali.Questi elementi possono essere recuperati separatamente oppure li possiamo trovare già

pronti in apposite formule in polvere pronte per essere miscelate nel gel conduttore.La ditta Oesse mette a disposizione anche queste formulazioni già pronte.

Di regola eseguo dai 6 a i 10 trattamenti combinati per zona a distanza di 15 giorni uno dall’altro. Il trattamento dura circa 20 min + 10 min di dermoabrasione.

I risultati sono confortanti. Le smagliature non si risolvono definitivamente ma i loro bordi si attenuano, le grinze si distendono, il colore da biancastro si trasforma in un roseo - rossastro.

Ancora una volta appare evidente che la sinergia di più tecniche garantisce risultati interessanti, per questo Oesse ha prodotto om®, un’apparecchiatura che unisce la micro dermoabrasione (Skin System E), la dielettroforesi transdermica (Antara) e due manipoli con radiofrequenza bipolare e infrarossi, per stimolare in profondità la produzione di collagene ed elastina.

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Musica per la pelle.

Oesse® s.r.l. - Numero Verde [email protected] - www.oslaser.com

Dalla sillaba sacra simbolo dell'infinito nasce om®,l'innovativo brevetto per il trattamento delle smagliature.om® è la prima apparecchiatura che sposa una lineaimpeccabile con un design assolutamente esclusivo.

Disegnata da Denis Santachiara riunisce 4 tecnologie:Microdermo-Abrasione, Dielettroforesi Transdermica,Radiofrequenza Bipolare e Luce Infrarossi.Un apparecchio divino per dimenticare le smagliature.

om: l’armonia del corpo.

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IntroduzioneLa cellulite si presenta generalmente come un’irregolarità della superficie cutanea, sotto forma di piccole fossette o di buchi più profondi con l’effetto buccia d’arancia, localizzata nella maggior parte dei casi nell’area dei glutei, delle cosce e nella zona interna delle ginocchia. L’eccesso di adiposità nelle donne in età fertile viene trattenuto nelle sezioni dei tessuti fibrosi. La caratteristica del tessuto cellulitico sottocutaneo, di cui i setti fibrosi mantengono le cellule unite, è quella di causare delle protuberanze a livello del derma, conferendo così alla pelle quel caratteristico aspetto irregolare. I setti fibrosi che trattengono il tessuto adiposo sono fissati verticalmente in alto verso la superficie e profondamente nella pelle, estendendosi anche fino ai fasci muscolari.L’eziologia della cellulite è sconosciuta, benché venga spesso fatta risalire a recettori ormonali presenti in alcune regioni specifiche. L’aumento di volume delle cellule adipose è correlato agli effetti derivanti dall’inibizione della lipolisi, che comporta l’aumento della concentrazione di glucosio all’interno delle cellule.La radiofrequenza (RF) provoca uno shock termico nei tessuti biologici. La proprietà di riscaldamento dei tessuti della RF, modulata in maniera unipolare o bipolare, è stata largamente sfruttata per l’elettrochirurgia e nell’omeostasi. In un dispositivo che utilizza la radiofrequenza bipolare, l’energia viene incanalata attraverso una coppia di elettrodi in un singolo manipolo che si appoggia alla pelle. La propagazione di corrente è circoscritta all’area di tessuto compresa tra gli elettrodi e in profondità la penetrazione è approssimativamente pari alla metà della distanza che li separa. L’aumento della temperatura è indotto su una quantità ben definita di tessuto. Se, in aggiunta alla radiofrequenza, viene usata anche la luce a infrarossi intensa (IR), si può ottenere un ulteriore aumento di temperatura nella zona di tessuto biologico che si è deciso di trattare, purché venga selezionata una specifica lunghezza d’onda di cromoforo.Se inoltre vengono abbinati a queste due fonti d’energia il massaggio meccanico ed il vacuum nello stesso trattamento, la combinazione

dei diversi meccanismi potrebbe lavorare sinergicamente e, qualora fosse applicata alla pelle per il trattamento della cellulite, potrebbe portare ad una risposta attiva da parte dei tessuti, con risultati più efficaci rispetto a quelli ottenibili usando singolarmente l’energia RF o laser a diodi.L’energia RF elettricamente condotta è indipendente dai cromofori, non è influenzata da diversi tipi di pelle o ai pigmenti, e gli elettrodi bipolari conducono la corrente RF all’interno dei tessuti attraverso il percorso con minore impedenza. Precedentemente era già stato riportato che un forte innalzamento della temperatura nei tessuti, raggiunto inizialmente combinando le energie RF e IR al quale viene addizionata la stimolazione meccanica, ossia il massaggio coi rulli e il vacuum, causa un miglioramento delle fossette e in generale del tessuto cellulitico.Questa ricerca nasce con lo scopo di accertare l’efficacia di tale sistema che combina quattro funzioni (RF, luce IR, massaggio meccanico e vacuum) per il trattamento della cellulite localizzata sui glutei, trattandone solo uno per mantenere come costante riferimento quello non trattato.

Partecipanti e metodiDieci pazienti, tutte donne, sono state reclutate per lo studio, con età e tipologie di pelle come riportate in tabella 1.L’età media era 40 anni (fascia di studio tra 28 e 52 anni) e fototipi compresi tra tipi di pelle II e IV. Approfondite analisi del sangue sono state condotte su tutte le pazienti, concentrandosi su ogni singola anomalia ormonale. I criteri di ammissione allo studio erano la presenza di una rilevante distribuzione di tessuto cellulitico su entrambi i glutei.

Le pazienti hanno acconsentito a non variare le loro abitudini alimentari e l’attività fisica svolta abitualmente e venivano comunicati loro i risultati ottenuti con l’unico scopo di mantenere sotto controllo l’oscillazione del peso che non doveva subire variazioni oltre 1 Kg (±1 Kg). Criteri d’esclusione erano invece l’essersi sottoposti di recente, o addirittura in contemporanea allo studio, a qualsiasi altro trattamento per la cellulite; stati di gravidanza o allattamento; la presenza di disturbi quali diabete o altre disfunzioni ormonali; la presenza di qualsiasi altra malattia o disturbo della pelle; e la presenza di problemi circolatori localizzati alle estremità. Dopo essere stati informati riguardo lo scopo e i possibili risultati della ricerca, i pazienti hanno firmato un modulo di consenso, approvato dalla Commissione Etica della Fondazione Antoni De Gimbernat, accettando di sottoporsi a fotografie cliniche ai fini della ricerca. Prima di iniziare i trattamenti sono state prese le misure con un centimetro, come punto di riferimento anatomico sono scelti presi i fianchi - considerando la parte più sporgente delle anche. Tali misure venivano registrate, insieme al peso, su una scala graduata (in base ai parametri della KRUPS fit control memo, Germania).Tutte le pazienti sono state trattate con il sistema VelaSmoothTM (Syneron MedicalLtd, Israele). L’apparecchiatura incorpora varie opzioni quali il massaggio meccanico, il vacuum, la luce infrarossa IR e la radiofrequenza RF. Quest’ultima erogata a 20 W mentre la luce IR con una frequenza compresa tra i 700 e 2000 nm – entrambe applicate contemporaneamente ai tessuti. Allo stesso tempo, viene praticato il massaggiomeccanico ed il vacuum

che esercita una pressione negativa pari a 750 mmHg. Tutte queste funzioni vengono espletate attraverso il manipolo, manovrato con entrambe le mani, che viene manualmente applicato al corpo dall’operatore che sta conducendo la seduta. La geometria caratteristica degli elettrodi del manipolo, che si sdoppia in due rulli massaggiatori, consente all’energia RF di penetrare in profondità mentre il manipolo scivola sulla pelle.Il manipolo consente trattamenti a intensità variabili da 0 a 3. I trattamenti condotti all’interno di questa ricerca sono stati erogati ad intensità 3, che comporta un’irradiazione continua di energie RF e IR – che producono una crescente sensazione di calore, mentre vengono applicati il messaggio meccanico ed il vacuum. Nell’eventualità in cui venisse avvertito dolore o una sensazione spiacevole, l’operatore interrompeva il trattamento allontanando semplicemente il manipolo dal corpo della paziente. I parametri registrati durante i trattamenti si sono mantenuti costanti durante tutte le 12 sessioni: due sessioni a settimana, con sedute di trenta minuti in cui si esercitavano dai

Pazienten°

Età (anni) Fototipo Precedenti

TrattamentiPeso

stabileTaglia stabile

Consenso informativo

Cellulite sui glutei Obesità

1 38 II Si Si Si Dato Presente No

2 52 III Si Si Si Dato Presente No

3 47 III No Si Si Dato Presente No

4 51 III Si Si Si Dato Presente No

5 32 II No Si Si Dato Presente No

6 28 IV No Si Si Dato Presente No

7 35 III No Si Si Dato Presente No

8 33 IV Si Si Si Dato Presente No

9 49 II No Si Si Dato Presente No

10 42 III No Si Si Dato Presente No

Tabe

lla 1

Demografia pazienti

Trattamento della cellulite con

radiofrequenza bipolare (RF), luce

a infrarossi (IR), massaggio meccanico del tessuto e vacuum

Carmen Romero1, Natalia Caballero1, Montse Herrero1, Raquel Ruíz1,Neil S. Sadick2, Mario A. Trelles1

1Instituto Médico Vilafortuny/Antoni De Gimbernat Foundation, Cambrils, Spain2Department of Dermatology, Weil Medical College of Cornell University, New York, NY, USA

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sei agli otto passaggi su un solo gluteo, deciso a caso, mentre l’altro serviva da confronto. I trattamenti si tenevano due volte a settimana ed erano sempre condotti dallo stesso operatore, al quale venivano insegnate tecniche di conversazione e affidato un questionario da sottoporre ai pazienti per conoscere i giudizi soggettivi riguardo i miglioramenti nell’aspetto della pelle ottenuti dopo ogni singolo trattamento.Le condizioni generali della pelle venivano controllate, al termine di ogni sessione, dai pazienti in prima persona utilizzando una scala analogica a cinque livelli: 1 = peggioramento; 2 = miglioramento contenuto o inesistente; 3 = discreto miglioramento; 4 = buon miglioramento; 5 = ottimi risultati. Le condizioni generali della pelle della zona trattata erano inoltre controllate oggettivamente attraverso dati profilometrici presi prima dell’inizio del trattamento (baseline), prima dell’ultimo trattamento (sessione 12) e due mesi dopo la fine dei trattamenti, ottenuti con un’apparecchiatura CLINIPRO Antiaging SD (Barcellona, Spagna) dotata di un obiettivo ottico 3D che si appoggia alla superficie della pelle. L’area cellulitica scelta per questo tipo di rilevamento è stata evidenziata affinché il test venisse ripetuto sempre sullo stesso punto.Le mappature dell’area trattata venivano eseguite con punti di riferimento naturali allo scopo di risultare il più accurate possibili nel registrare ogni eventuale cambiamento dei tessuti attraverso la comparazione di immagini prese prima e dopo i trattamenti. La zona selezionata per i test comprendeva campioni di diverse zone dell’intera area dei glutei trattata, le quali venivano comparate allo stadio pre-trattamento e al termine dei trattamenti. I risultati di tali comparazioni mostravano un riferimento medio in merito a quale fosse l’area maggiormente rappresentativa, utilizzandola per studi comparativi “prima e dopo” di analisi della superficie della pelle condotte sul computer in 3D.La tecnica d’analisi ottica della pelle è stata usata per esaminare anisotropie della superficie della pelle così come micro-miglioramenti, allo scopo di identificare qualsiasi cambiamento delle condizioni della pelle attraverso la misurazione della profondità e della asperità delle depressioni del tessuto. La superficie

dell’area con presenza di cellulite è stata esaminata attraverso profilometri 3D incorporati nel software del computer. Profilometrie in 3D sono state eseguite direttamente sulla pelle dei pazienti, in posizione eretta con l’apparecchiatura posizionata verticalmente sull’area selezionata. Fotografie al microscopio fatte direttamente sul paziente attraverso un lettore ottico a triangolazione, grazie ad una tecnica di proiezione video luminosa e ad un processore digitale d’immagini, vengono digitalizzate e trasferite ad un computer per effettuare valutazioni quantitative. Algoritmi matematici presenti nel software ricostruiscono i dati restituendo profili 3D estremamente precisi della superficie della pelle. Calcoli del software consentono di ottenere immagini 5x5mm (25 mm2) dalle quali si può isolare la parte di tessuti cellulitici per compararla con dati ottenuti da un’immagine di tessuti proveniente da un’area in cui non è presente la cellulite. Il test 3D può essere ripetuto con esattezza nello stesso punto del corpo grazie a punti di riferimento anatomici che consentono di tenere sotto controllo le variazioni subite tra le immagini scattate prima e dopo il trattamento. Tali immagini tridimensionali vengono impaginate una affianco all’altra per facilitare il confronto. L’indice di asperità dei tessuti (R) viene calcolato da un programma, e viene rappresentato come la differenza della media dei valori massimi e di quelli minimi (es. picchi e affossamenti della superficie della pelle nell’area cellulitica esaminata). Cinque e quaranta sono rispettivamente i valori minimi e massimi presi come riferimento, il primo si riferisce al tessuto della pelle di un bambino mentre il secondo ad un anziano con un elevato fotodanneggiamento della pelle.Inoltre i pazienti valutavano il loro livello di soddisfazione

riguardo la condizione della loro cellulite in due momenti precisi, appena prima dell’ultimo trattamento (sessione 12) e due mesi dopo la fine dei trattamenti. Da queste auto-valutazioni derivano i seguenti risultati: molto soddisfatta (miglioramento del 61-80 %, VS) in quanto una totale scomparsa della cellulite non è attendibile; soddisfatta (miglioramenti del 41-60%, S); moderatamente soddisfatta (miglioramenti del 21-40%, SS); non soddisfatta (miglioramenti dello 0-20%, NS); e peggiorata qualora lo stadio della cellulite fosse avanzato nel corso del trattamento. I dati sono stati sottoposti ad analisi statistiche utilizzando un t-test in doppia copia standard impiegato per indagini su campioni esigui. La valenza statistica è stata raggiunta a p < 0.05.Fotografie cliniche digitali, effettuate con una macchina fotografica digitale SONY Mavica MPEGMOVIE 2X, sono state scattate prima del primo trattamento, e prima e dopo due mesi dall’ultimo trattamento (sessione 12). Queste immagini servono, assieme a quelle che esaminano le caratteristiche dei tessuti scattate in 3D col profilometro ottico, a valutare oggettivamente i miglioramenti. È stato chiesto ad un esperto d’estetica indipendente e all’oscuro dalla ricerca di valutare i risultati ottenuti per conferire oggettività alla ricerca. Basandosi sulla stessa scala di valori che hanno utilizzato i pazienti per valutare soggettivamente la condizione della loro pelle ha ottenuto risultati analoghi.Sei pazienti del gruppo di dieci volontari si sono sottoposte ad una biopsia di 2 mm2 di tessuto, prelevato prima e due ore dopo la prima sessione ed, in seguito, un’ultima biopsia due mesi dopo la fine del trattamento. I campioni, come di routine, sono stati elaborati e trattati con ematossilina-eosina HE. I campioni di tessuto sono stati presi dal gluteo non

trattato; in seguito l’altro gluteo è stato sottoposto alla prima sessione del trattamento e due ore dopo è stata effettuata la seconda biopsia. Questo lasso di tempo di due ore è l’intervallo ideale, come risulta da un precedente studio pilota, per far si che il tessuto prelevato consenta di ottenere risultati attendibili sulle variazioni che ha subito. Nel corso di questo precedente studio si era notato che campioni estratti subito dopo il trattamento mostravano cambiamenti lievi o inesistenti mentre era evidente un alto livello di infiammazione. Allo stesso modo in campioni estratti a distanza di oltre due ore dal trattamento o addirittura il giorno seguente i tessuti mascheravano gli effetti del trattamento rendendo impossibile qualsiasi analisi.

RisultatiTutte le pazienti hanno dichiarato che il dolore che si percepisce durante il trattamento è tollerabile (nessuno dei pazienti ha valutato il dolore con un valore superiore al 5 in una scala in cui il valore massimo era 11) e l’eritema che si sviluppava in seguito al trattamento durava solo poche ore. In nessuno di questi sintomi è stato visto un ostacolo per il proseguo del trattamento. Non si sono verificate eruzioni cutanee o complicazioni. Le figure 1 e 2 mostrano fotografie cliniche scattate prima del trattamento e due mesi dopo la fine delle sessioni. Tutti i pazienti hanno completato il ciclo di trattamenti sottoponendosi agli accertamenti allo stadio iniziale, prima e due mesi dopo l’ultimo trattamento e soggettivamente hanno valutato un miglioramento nell’aspetto generale della loro pelle (Tab. 2, colonna 6). Nessuna paziente ha dato come valutazione “Peggioramento”. Dal punto di vista dell’aspetto macroscopico delle loro condizioni cutanee, quasi la totalità delle pazienti ha notato che la pelle appare

Figura 2 Paziente n° 6 (donna ventottenne) allo stadio iniziale e due mesi dopo l’ultimo trattamento (12°). Solo il gluteo destro è stato trattato. Evidenti miglioramenti si possono notare dell’effetto “cuscinetto”/”dimpling” della cellulite.

Figura 1 Paziente n°1 (donna trentottenne) allo stadio iniziale e due mesi dopo l’ultimo trattamento (12°). Solo il gluteo destro è stato trattato. La differenza è chiaramente visibile sia nella texture cutanea che nell’aspetto macroscopico del gluteo trattato.

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�FORMA news giugno 2009 numero due

più liscia con una texture più piacevole al tatto e più riempita, dando così l’impressione di un miglioramento nell’aspetto della cellulite. Questi cambiamenti in positivo dell’aspetto generale della pelle si sono mantenuti nel corso di tutto il periodo del trattamento con progressi molto visibili in corrispondenza della 6a e della 7a seduta.Per ottenere l’indice di soddisfazione SI dei pazienti, i punteggi “VS” ed “S”, di cui si parlava sopra, vengono sommati. La figura 3 mostra un grafico dei risultati del SI compilato dai pazienti.In generale, un elevato SI si registra nelle valutazioni precedenti alla 12a sessione, tuttavia emerge una diminuzione nelle valutazioni registrate due mesi dopo la fine del trattamento. Il punteggio

risultante dalla somma delle punteggi VS ed S in occasione delle due valutazioni effettuate (prima della 12a sessione e due mesi dopo quest’ultima), era rispettivamente del 90% e del 70%. Nonostante il calo registrato nel SI durante l’ultima valutazione, i pazienti continuano a volersi sottoporre al trattamento anche sul gluteo non trattato, come avevano affermato nel corso della penultima valutazione dopo il 12° trattamento. Le condizioni della pelle e la texture cutanea, come confermato dalle profilometrie in 3D e dai dati analizzati al computer, mostrano miglioramenti delle caratteristiche della pelle ad ogni valutazione con un

lieve aumento generale tra i controlli effettuati prima e due mesi dopo la 12a seduta, ed un lievissimo calo per quanto riguarda i valori di ruvidità, benché in alcuni pazienti si sia registrato un buon miglioramento su questo fronte (Fig. 4, Tab. 2) due mesi dopo la fine del trattamento.La circonferenza all’altezza del bacino alla penultima valutazione è risultata inferiore di circa 3-5 cm (in media 3,9 cm) in sette pazienti su dieci (circonferenza rimasta invariata in due pazienti e leggermente aumentata in una), ma era ritornata ai valori di partenza in nove pazienti su 10 due mesi dopo, mantenendosi solo leggermente inferiore in uno. (Tab. 2). I cambiamenti più evidenti sono stati notati tra il quinto e il sesto trattamento. Il controllo del peso nel corso dello studio ha rilevato che il peso più o meno è rimasto

invariato, salvo lievi variazioni di ± 1 kg ad ogni controllo (Tab. 2).Dati istologici sui risultati ottenuti dopo il primo trattamento rivelano che rispetto alla situazione precedente al trattamento si è notato un aspetto ondulato dell’epidermide, dovuto ad effetti restringenti causati dalla contrazione del derma papillare, all’interno del quale lo spazio tra le fibre è inferiore. Tale effetto era più evidente due ore, anziché una, dopo il trattamento (Figg. 5-6).È stato inoltre notato che sacche e fibre presenti nei tessuti risultavano meno compatte e frammentate benché le fibre dermiche continuassero ad essere allineate e disposte parallelamente rispetto alla linea di confine tra il derma e l’epidermide.Negli strati sottocutanei, le particelle di adipe appaiono leggermente più compatte tra loro se comparate alla stessa sessione osservata prima del trattamento (Fig. 7). I cambiamenti descritti sono costanti in tutti i campioni esaminati e, in quelli relativi all’ultimo controllo, è stata rilevata una contrazione del collagene dermico e una migliore disposizione cellulare nell’epidermide, sempre se comparata con i valori di base.Infine, la tabella 3 mette a confronto le valutazioni soggettive dei pazienti, effettuate durante i controlli avvenuti prima e due mesi dopo l’ultima seduta del trattamento, con i risultati medici basati su fotografie cliniche relative agli stessi controlli. Come accade generalmente nel corso di studi di ricerca, i risultati clinici sono più alti delle valutazioni soggettive dei pazienti ma è interessante notare che

Figura 5 Campioni rappresentativi di macchie d’ematossilina ed eosina in un paziente prima (pannello di sinistra) e un’ora dopo la prima seduta (pannello di destra). Fare riferimento al testo per ulteriori dettagli. (Skin, HE, original magnification 60x)

Pazienten°

Condizioni pellea

Asperità pellea Circonferenza fianchib

Controllo del peso

Valutazione del paziente

Base 1c 2c Base 1c 2c Base 1 2 Base 1 2 Base 1c 2c

1 0 4 5 0 3 4 BV < NC BV NC NC - 3 3

2 0 4 4 0 4 3 BV < NC BV NC < - 4 4

3 0 4 4 0 4 4 BV < < BV < NC - 5 4

4 0 2 4 0 4 3 BV < NC BV NC NC - 4 4

5 0 3 5 0 3 5 BV < NC BV NC NC - 3 4

6 0 3 4 0 4 2 BV NC NC BV < NC - 3 4

7 0 5 5 0 5 4 BV < NC BV NC NC - 4 3

8 0 4 5 0 4 2 BV NC NC BV NC NC - 4 4

9 0 4 4 0 3 3 BV > NC BV NC < - 3 3

10 0 3 5 0 2 3 BV < NC BV NC NC - 4 5aBase valutazioni inizali equiparate al valore zero; bMisurazioni del bacino; cSi riferisce ai seguenti punteggi: 1=peggio; 2=nessun cambiamento; 3=discreto; 4=meglio; 5=molto meglio. BV=valori base; NC=nessun cambiamento (±1cm, ±1 kg di differenza rispetto al BV); <=diminuzione; >=aumento.

Tabe

lla 2

Valutazioni delle condizioni generali della pelle e delle sue asperità, misure delle circonferenze dei fianchi, controllo del peso e valutazione soggettiva del paziente prima di iniziare i trattamenti (Base), prima (valore 1) e due mesi dopo l’ultima seduta del trattamento (valore 2).

Figura 3 Indice di soddisfazione del paziente (SI) a confronto: le valutazioni riferite all’ultima seduta e a quelle del controllo effettuato due mesi dopo la fine dei trattamenti. Il SI è calcolato sommando i punteggi VS ed S, espressi in percentuale. (VS, molto soddisfatto; S, soddisfatto; SS, discretamente soddisfatto; NS, non soddisfatto.)

Figura 4 Risultati profilometrici rappresentativi che mostrano le condizioni generali della pelle (colonna di sinistra), profilometrie in 3D (colonna centrale) e grafici fatti al computer relativi ai dati raccolti. Le tre righe rappresentano partendo dall’alto la situazione base, prima e due mesi dopo l’ultima seduta del trattamento. I grafici a linee evidenziano chiaramente un miglioramento generico della pelle che si è mantenuto anche all’ultimo controllo.

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all’ultimo controllo le valutazioni dei pazienti sono risultate più alte nonostante non ci fossero rilevanze statistiche (p= 0.1), mentre le valutazioni cliniche mostravano una diminuzione generale allo stesso controllo, nuovamente, però, senza rilevanze statistiche (p=0.07)

DiscussioneMolti trattamenti e tecnologie sono state proposte per ridurre gli inestetismi della cellulite ma nessuno di questi è risultato efficace sul lungo periodo e nella maggior parte dei casi è difficile stabilire l’attendibilità dei risultati ottenuti. Molti trattamenti per la cellulite presenti sul mercato sono pensati per un’applicazione locale. Il contenuto di tali prodotti si basa su osservazioni empiriche con insufficienti supporti scientifici. La riduzione della cellulite ed i cambiamenti delle caratteristiche della pelle promessi sono spesso basati su mere strategie di marketing con immagini discutibili dei risultati prima e dopo il trattamento.Innanzitutto, l’assorbimento delle sostanze da parte della pelle non

è affatto un processo semplice e molte sostanze, a causa della dimensione delle loro particelle molecolari, non sono in grado di attraversare l’epidermide oppure perdono le loro proprietà prima di raggiungere l’area interessata, situata nel derma o al di sotto della cute.A tal proposito, Alster e Tanzi hanno pubblicato una rassegna di tutti i prodotti e le tecniche utilizzate per il trattamento della cellulite. Le erbe sono in grado di stimolare la circolazione sanguigna, tuttavia tale risultato si ottiene dall’effetto arrossante-irritante provocato dallo sfregamento e dall’applicazione di queste sostanze sulla pelle. Non agiscono direttamente sulla cellulite, ma attivano semplicemente la circolazione nell’area del corpo sulla quale vengono applicate.La iontoforesi è una tecnica che dovrebbe aiutare le sostanze e i medicamenti a penetrare nella pelle, e quando questa viene abbinata al massaggio manuale, tale metodo ha ottenuto dei risultati nei trattamenti della cellulite che sono, tuttavia, relativi ed effimeri.Nei trattamenti della cellulite, il massaggio meccanico ed il vacuum a bassa pressione favoriscono l’aumento del drenaggio linfatico ma gli effetti risultano essere inconsistenti e non si mantengono a lungo. Risultati poco incoraggianti derivano anche dall’applicazione di aminofillina, tuttavia altri trattamenti come, per esempio, le procedure chirurgiche producono alcuni miglioramenti mentre, per ciò che riguarda la mesoterapia, le ricerche sono lacunose per quanto riguarda il controllo sui gruppi di ricerca e i controlli sul lungo tempo post trattamento.È già stata riportata l’efficacia della combinazione di varie fonti d’energia applicate alla

pelle allo scopo di stimolare la micro-collagenesi e migliorare l’aspetto dei tessuti colpiti da invecchiamento. La RF combinata all’energia IR, se applicate simultaneamente al massaggio meccanico ed al vacuum, danno vita ad un sistema innovativo, che apre prospettive promettenti di trattamento con potenziale applicazione nella medicina estetica, in quanto può essere somministrato in sicurezza a qualsiasi fototipo di pelle. La RF non è specifica solo per alcuni tipi di pelle o di pigmentazione, e i parametri della IR così come vengono emessi dall’apparecchiatura utilizzata per questa ricerca sono praticamente indolore, e alquanto interessanti dal punto di vista della loro capacità di colpire i tessuti progressivamente e riuscendo così ad accumulare la loro energia invece di disperderla. Una crescente erogazione di IR - mediante la quale viene sprigionato calore – produce una serie di effetti positivi nel paziente tra cui una migliore circolazione del sangue e un maggiore drenaggio linfatico e, allo stesso tempo, facilita l’azione della RF modificando l’impedenza dei tessuti ed il loro coefficiente d’assorbimento.La combinazione del laser con la corrente RF è stata già proposta come trattamento efficace per le vene degli arti inferiori ed è inoltre riportata la sua efficacia nei trattamenti di ringiovanimento. È stato inoltre interessante esaminare la combinazione di RF, IR, massaggio meccanico e vacuum, come proposto da ricerche precedenti, ma in modo comparativo, esaminando i tessuti trattati e non trattati dei pazienti, assegnando valutazioni soggettive ed oggettive e controllando inoltre

gli effetti istologici ottenuti nei tessuti. Ciò ci offre un ulteriore punto di vista sugli effetti del trattamento, sulle condizioni generali della cellulite, sia macroscopicamente che internamente ai tessuti.Infatti, il sistema utilizzato nel corso di tale studio ha effettivamente prodotto risultati interessanti per ciò che riguarda la cellulite, incluso un miglioramento nelle caratteristiche esteriori e generali dei tessuti: risultati sottolineati da valutazioni soggettive, delle pazienti, e oggettive relative a test e analisi indipendenti condotte con tecnologie 3D sulla superficie della pelle delle pazienti trattate. Il dolore e gli eritemi derivanti dal trattamento non hanno costituito una causa di abbandono dei trattamenti da parte delle pazienti e, nel corso delle sedute, tutte hanno dimostrato una buona tolleranza e non sono state segnalate cause di disagi, a eccezione di una paziente, per la quale è stato necessario intervallare i vari passaggi del manipolo sulla pelle con alcuni minuti di sospensione. Tutte le pazienti descrivono differenti sensazioni di calore sulle zone trattate ma la maggior parte di loro ha sopportato senza problemi le sedute. Il fatto che tutte le pazienti abbiano richiesto di sottoporsi ad un secondo ciclo di trattamenti, concentrato questa volta sul gluteo fino a quel momento non trattato, significa che i risultati desiderati sono stati raggiunti.Nelle istologie condotte su sei pazienti delle dieci partecipanti alla ricerca si nota, da campioni estratti all’ultimo controllo, un miglioramento generalizzato dell’epidermide e della morfologia del derma. Nei campioni prelevati due ore dopo il primo trattamento, si sono osservati effetti infiammatori scarsamente rilevanti ma le osservazioni standard riguardavano l’allineamento delle fibre e la compattezza del derma.I cambiamenti istologicamente osservati, riguardanti il riallineamento delle fibre, possono essere una possibile spiegazione del “riempimento” della pelle notato esternamente dalle pazienti subito dopo il primo trattamento, tuttavia questo potrebbe essere solo un cambiamento transitorio in quanto è difficile stimare quanto un solo trattamento sia in grado di modificare la texture della pelle e renderla più liscia al tatto. I cambiamenti osservati potrebbero essere più facilmente imputabili all’eritema prodotto dal trattamento il quale ha

Figura 6 Campione con macchie di ematossilina ed eosina appartenente allo stesso paziente della figura 5, ma 12 ore dopo il primo trattamento. In questo campione gli effetti del trattamento sui tessuti sono molto più evidenti. Fare riferimento al testo per ulteriori chiarificazioni. (Skin, HE, original magnification 60x)

Figura 7 Adipociti di una paziente prima (pannello sinistro) e due ore dopo la prima seduta. Fare riferimento al testo per ulteriori dettagli. (Skin, HE, original magnification x60)

Valutazioni soggettive dei pazienti a confronto con i risultati medici (basati su fotografie cliniche) effettuate durante i controlli avvenuti prima e due mesi dopo l’ultima seduta del trattamento. Valutazioni: 1=peggio, 2=invariato, 3 =discreto, 4=meglio, 5=molto meglio

Valutazione

Paziente Dottore

Paziente n° Prea Posta Prea Posta

12345678910

3 34 45 44 43 43 44 34 43 34 5

5 55 44 44 25 45 55 44 25 45 4

Tabe

lla 3

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11FORMA news giugno 2009 numero due

modificato il coefficiente di riflessione della luce esterna della pelle. In effetti la riflessione comune dello strato d’epidermide cambia in base ai diversi fototipi di pelle trattati nell’ambito della ricerca. L’aumento dell’irrorazione sanguigna a livello del derma, conseguente al trattamento anticellulite, potrebbe modificare l’aspetto della pelle se comparata con le caratteristiche registrate prima del trattamento, e spiegare la differenza notata dal paziente con i cambiamenti del coefficiente di riflessione legati all’eritema. Quando tali modifiche dell’indice di riflessione vengono combinate con lo sfogo post trattamento, è possibile che la superficie dell’area trattata appaia macroscopicamente migliore.Le fibre del derma profondo nel campione prelevato 2 ore dopo il primo trattamento appaiono meno compatte conferendo un aspetto di fragmentazione, la cui possibile causa potrebbe essere il massaggio meccanico ed il vacuum al quale i tessuti sono stati sottoposti. Anche qui l’allineamento delle fibre osservato mostra il loro avvicinamento al confine esistente tra derma ed epidermide (DEJ), un cambiamento che si traduce in una tensione superficiale della pelle. Questa potrebbe essere la spiegazione del perché i pazienti avvertono la loro pelle più liscia al tatto.Cambiamenti legati all’aumento di calore nei tessuti, combinato al massaggio meccanico e al vacuum potrebbero produrre la rottura dei setti fibrosi contribuendo così ai cambiamenti registrati nel derma e sull’epidermide come sottolineano Alster e Tanzi. Risultati istologici sui campioni prelevati all’ultimo controllo mostrano la formazione di nuovo collagene e l’allineamento delle fibre in fasce più ampie, parallele e collegate al DEJ. Tutti questi cambiamenti potrebbero non essere specifici del trattamento, ma la conseguente reazione di riparazione dei tessuti come risposta dell’organismo agli stimoli microinfiammatori prodotti nei tessuti dal trattamento. Ciononostante, studi con un numero maggiore di pazienti e di campioni esaminabili sono indispensabili per conferire un peso maggiore ai risultati derivanti dal presente studio.Il lieve calo registrato nel SI durante il controllo finale, a due mesi dalla fine dei trattamenti, è interessante e potrebbe essere

preso come indice potenziale della data d’inizio di un trattamento di mantenimento che consenta anche di vedere ulteriori miglioramenti nell’aspetto della cellulite, nonostante la valutazione soggettiva generale sulle condizioni della pelle mostri un contenuto miglioramento. I trattamenti di mantenimento pensati su base mensile sono promettenti e dovrebbero aiutare il consolidamento dei risultati ottenuti. Il mantenimento di Alster è iniziato un mese dopo la fine del suo ciclo di trattamenti, ciò sta a sottolineare che sarebbe consigliabile sottoporsi ad un ciclo di mantenimento allo

scopo di accrescere i risultati ottenuti, riflessione sostenuta anche dai dati, clinici e non, ottenuti dal controllo effettuato dalla nostra ricerca due mesi dopo l’ultimo trattamento, nonostante si registri un calo nel SI dei pazienti. In base a tutto ciò risulta ragionevole sottoporre i pazienti a sedute mensili di mantenimento dopo il ciclo di trattamenti. Si è registrata, da parte di tutti i pazienti, una buona risposta al trattamento e non è stata notata nessuna regressione dei buoni risultati ottenuti, come mostrano i rilevamenti ottici in 3D se comparati ai valori del controllo precedente.Prendendo in considerazione

tutti i valori ottenuti, esiste la possibilità che i risultati si possano mantenere invariati più a lungo di un periodo di due mesi, anche se un ciclo di mantenimento, sostenuto dalla collaborazione del paziente nel sottoporsi con regolarità alle sessioni, dovrebbe assicurare, come emerge dallo studio, un SI maggiore da parte del paziente. Ulteriori ricerche verranno svolte sull’efficacia della combinazione della RF con la IR, il massaggio meccanico ed il vacuum.

Su richiesta è disponibile la bibliografia relativa allo studio.

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Masterbiennaledi II livello in Medicina Estetica e del Benessere Anni accademici 2009-10, 2010-11

Università degli Studi di PaviaCattedra e Scuola di Specializzazione

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Dipartimento di Scienze ChirurgicheRianimatorie-Riabilitative

e dei Trapianti d’OrganoVia Aselli, 45 - 27100 Pavia

Segreteria del Master:Tel + 39 0382 592225

+ 39 366 5091688Fax + 39 0382 592220 + 39 0382 423504

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Dopo la presentazione allo scorso Congresso Internazionale AAD di San Francisco, ora i medici sono in grado di offrire a pazienti con tipi di pelle più scura trattamenti di resurfacing della pelle frazionato in tutta sicurezza ed efficacia grazie a Matrix RF di Syneron, Inc. (Irvine, California). Matrix RF usa esclusivamente la tecnologia con radiofrequenza per trattare con successo i tipi di pelle IV, V e VI della scala Fitzpatrick.

“Prima di poter disporre di Matrix RF, dovevo essere estremamente cauta quando eseguivo trattamenti ablativi o addirittura semi-ablativi sui miei pazienti con pelli scure perché c’era il rischio di possibili complicazioni,” afferma Tess Mauricio, M.D., dermatologa e fondatrice dei centri Scripps Ranch Dermatology e Cosmetic Center a San Diego, California.“Matrix RF è un dispositivo che non si basa sull’utilizzo del laser o della luce frazionata. La sua fonte d’energia è la radiofrequenza, che eroga in modo efficace una quantità sicura di energia termica proprio sul punto che si sta trattando.”

Secondo la d.ssa Mauricio, applicare energia ottica, come quella del laser, o di altre apparecchiature che usano fonti di luce, per il trattamento di pelli scure, risulta spesso essere un rischio che non vale la pena correre.“Nei tipi di pelle più scura a causa della maggiore concentrazione di pigmenti si registra un assorbimento superiore di energia ottica.”

Inoltre, trattamenti di resurfacing con laser possono risultare aggressivi

a livello epidermico. Un incremento della distruzione epidermica è direttamente proporzionale al rischio di effetti dannosi. Matrix RF provoca minori danni epidermici in quanto produce lesioni di forma più triangolare. Sulla superficie della pelle la zona che ha subito ablazione è più ristretta, con aree in cui i tessuti circostanti risultano meno colpiti. Quest’area colpita va allargandosi sotto la superficie della pelle cosicché l’area maggiormente interessata risulta più ampia rispetto a quella trattata da altre tecnologie frazionate. Il colpire questa massa più estesa porta alla neocollagenesi a livello del derma (circa 400 micron) dove è preferibile che avvenga per ottenere un’effettiva distensione della pelle.

La d.ssa Mauricio è caporicercatore di uno studio in corso sulla resa di Matrix RF sulle pelli scure – tipi di pelle V e VI della scala Fitzpatrick – che comprendono le carnagioni di pazienti asiatici, ispanici, afroamericani e dell’area dell’India orientale. I pazienti che si sono sottoposti allo studio sono sia uomini che donne in età compresa tra i 25 e 60 anni. Sono stati sottoposti a trattamenti

per la riduzione di rughe, restrizione dei pori e problemi di pigmentazione.

Già a metà febbraio, la maggior parte dei pazienti partecipanti a questa ricerca, portata avanti da un solo centro, avevano completato il loro secondo trattamento, che era stato distanziato di un mese dalla prima sessione. “Fino ad oggi Matrix RF ha dimostrato risultati promettenti per i tipi di pelle più scuri,” ha riferito la d.ssa Mauricio.“Non abbiamo incontrato alcuna complicazione. Non ci sono stati casi di iperpigmentazione post-infiammatoria, che è generalmente l’effetto indesiderato più comune che si presenta su questo tipo di pazienti quando vengono sottoposti ad un qualsiasi trattamento di resurfacing della pelle con laser. Questo risultato è davvero incoraggiante.”

Dei tre programmi di trattamenti offerti da Matrix RF la maggior parte dei pazienti che hanno preso parte allo studio sono stati trattati sia con il Programma A, che effettua una lieve ablazione e resurfacing cutaneo, il cui impatto assomiglia a quello raggiunto con trattamenti con dispositivi erbium glass frazionato, che con il Programma B che

consiste in una ablazione moderata e resurfacing della pelle simile al miglioramento ottenuto con apparecchiature Er:YAG frazionato. “Siamo in grado di controllare la densità di copertura della zona di ricezione grazie al SelectPulse, regolabile” sottolinea la d.ssa Mauricio. “Per quanto riguarda la fluenza il sistema offre la possibilità di erogare fino a 25 Joules di energia.”

Un paziente che riportava cicatrici da acne profonda è stato trattato con il Programma C, che effettua trattamenti di ablazione intensa e resurfacing cutaneo; i risultati ottenuti sono simili a quelli generalmente osservati dopo trattamenti con apparecchiature a CO2 frazionato. “Il Programma C risulta essere inoltre molto indicato per i trattamenti del contorno occhi e contorno labbra dove si presentano rughe profonde,” aggiunge la d.ssa Mauricio. “Il trattamento con testina usa e getta, che offre 125 impulsi, è un metodo semplice ed efficace per mantenere condizioni di sterilità specialmente in queste zone, caratteristica difficilmente raggiungibile dalle apparecchiature che usano tecnologie concorrenziali.”

Diversamente da altre apparecchiature per trattamenti frazionati che richiedono diversi passaggi, “la tecnica di Matrix RF richiede un solo passaggio,” prosegue la d.ssa Mauricio. “Un trattamento completo al viso può essere eseguito in circa 15/20 minuti.”

Figura 1 Prima e dopo un mese di trattamento

Matrix RF: Skin Resurfacing Frazionato.La tecnologia tratta i

tipi di pelle più scura.Tess Mauricio, M.D. – Dermatologa - USAJohn Shieh, M.D. – Med. Est. - USA

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1� FORMA news giugno 2009 numero due

“Con Matrix RF, siamo in grado di evitare che la melanina sia l’obiettivo, in quanto non dipendiamo più da una componente di energia luminosa per riscaldare la pelle.”

I risultati della ricerca rilevano inoltre che il tempo di recupero dopo il trattamento, utilizzando Matrix RF, è molto contenuto. “Nei pazienti l’area trattata si presenta leggermente gonfia e arrossata subito dopo il trattamento, ma tutto ciò svanisce nell’arco di poche ore e il giorno seguente il paziente può già truccarsi”, afferma la D.ssa Mauricio. “Anche i pazienti che non usano trucco potranno uscire tranquilli il giorno seguente perché non ci sarà bisogno di celare o coprire nessun segno. Ho una lunga esperienza di trattamenti frazionati con altre apparecchiature e mi sento di affermare che Matrix RF è completamente diverso rispetto ad ogni altro macchinario per il resurfacing frazionato della pelle che io abbia mai usato.”

Secondo la d.ssa Mauricio i pazienti che hanno preso parte allo studio sono molti entusiasti dei risultati ottenuti dopo soli due trattamenti. “La maggior parte di loro ha effettivamente notato dei

miglioramenti, già una o due settimane dopo il primo trattamento. Anche i loro colleghi e famigliari hanno notato che la loro pelle appare molto migliorata.”

La d.ssa Mauricio consiglia di sottoporsi a cinque sedute, a distanza di un mese l’una dall’altra, con Matrix RF, con la possibilità di sessioni aggiuntive qualora si dovessero trattare cicatrici profonde da acne. “Non credo si possano riscontrare effetti collaterali da “sovraddosaggio” dei trattamenti. Maggiori sedute effettuate significano risultati più evidenti”, afferma. “Si registrano aumenti nella produzione di nuovo collagene, nella distensione della pelle e un ringiovanimento generale.”

John Shieh, medico estetico a Los Angeles, California: “Generalmente, preferiremmo non trattare pazienti di colore (tipi di pelle V e VI) con le apparecchiature che sfruttano tecnologie luminose. Persino ai tipi di pelle IV si sconsiglia di sottoporsi a questo tipo di trattamenti per il rischio insito in questa pratica.”

Il dott. Shieh apprezza la possibilità di poter

regolare la profondità di penetrazione e la quantità d’energia utilizzati da Matrix RF, “che consentono di minimizzare i danni potenziali ai melanociti, che si trovano più in profondità nel derma. I danni da riscaldamento, a tale livello, sono limitati, e tuttavia riusciamo ad ottenere i risultati di resurfacing desiderati in superficie. Con Matrix RF possiamo evitare di colpire la melanina presente nella pelle in quanto la sua tecnologia non dipende più da una componente di energia luminosa per riscaldare la pelle.”

Utilizzando fonti d’energia luminosa il punto che viene maggiormente riscaldato è la superficie della pelle e l’energia che riesce a penetrare in profondità viene immediatamente dispersa e poi diffusa. Diversamente l’energia elettrica di Matrix RF “è più controllabile. Tutti gli ioni presenti nel flusso elettrico vengono conservati e controllati,” spiega il dott. Shieh. I 64 punti di contatto della matrice/griglia presente sulla punta della testina “non trapassano la pelle, ma la sfiorano semplicemente. L’energia elettrica viene modulata attraverso questi 64 punti alternando le terminazioni di polarità, negativa e positiva, presenti

in ciascuno di essi.”

Sedute personalizzate di Matrix RF permettono una maggiore coagulazione o maggiore ablazione. In corrispondenza di ciascun punto di contatto “si crea una minuscola lesione,” prosegue il Dott. Shieh “solo penetrando in profondità nel tessuto gli effetti sull’area colpita si espandono.”

Il dott. Shieh ha trattato con Matrix RF diverse condizioni dei tessuti, rughe sottili e marcate. “Ho inoltre trattato pazienti con cicatrici da acne e con tipi di pelle di varie etnie.” In particolare,” ricorda il dott. Shieh “una signora di origini ispaniche, intorno ai 35 anni con pelle di tipo IV che presentava serie cicatrici da acne. È stata sottoposta a tre trattamenti, con intervalli da 4 a 6 settimane. “Abbiamo osservato un appianamento delle cicatrici da acne, mentre precedentemente, in seguito ad un trattamento con sistema a CO2 frazionato non era stato raggiunto il risultato desiderato. Matrix RF è decisamente un nuovo approccio ai trattamenti ablativi frazionati.”

Figura 2 Prima e dopo un mese di trattamento

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