Food tipico e retail: Autogrill e Crai e Selex

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SIMPOSIO DEL GUSTO 2015 I CONVEGNI Estratto da Largo Consumo n. 7-8/2015 Qualità Alto Adige: i primi dieci anni di traguardi raggiunti e le nuove sfide del marchio © Editoriale Largo Consumo srl AGROALIMENTARE E TERRITORIO

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SIMPOSIODEL GUSTO 2015

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Qualità Alto Adige:i primi dieci anni di traguardi raggiunti

e le nuove sfide del marchio

© Editoriale Largo Consumo srl

AGROALIMENTARE E TERRITORIO

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AGROALIMENTARE E TERRITORIO

il Simposio del Gusto di Bol-zano, promosso da EOS,l’organizzazione per l’Exportdella Camera di commerciodi Bolzano, in media partner-ship con Largo Consumo.Vi hanno partecipato rap-presentanti della provinciaautonoma di Bolzano, ricer-catori ed esperti provenien-ti non solo dall’Italia, maanche dalla Germania. Filoconduttore della riflessioneuna domanda: dove por-terà la promessa di qualitàregionale come valore ag-giunto per il commercio e iconsumatori nel mondoglobale del food?

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SIMPOSIODEL GUSTO 2015

Qualità Alto Adige:i primi dieci anni

di traguardi raggiuntie le nuove sfide del marchio

Il marchio Qualità Alto Adi-ge ha compiuto dieci anni.Un compleanno che rappre-senta un traguardo, un mo-dello di successo, ma ancheuna spinta per il futuro. Nelcorso degli anni, grazie auna sapiente attività dimarketing e promozione delterritorio, i prodotti agroali-mentari dell’Alto Adige si so-no dimostrati una compe-tenza specifica del territorio,un motore di sviluppo eco-nomico e un volano impre-scindibile per l’export. Ilmarchio Qualità Alto Adige èparte di un progetto più am-pio che si colloca sotto il

Largo Consumo 7-8/2015

sto progetto sia nato e si siasviluppato e quale ruolo ab-biano i prodotti tipici localinel mercato globale, sono al-cuni dei temi trattati durante

“marchio ombrello” del Süd-tirol collegando produzionealimentare, turismo ed eno-gastronomia con l’economiae l’innovazione. Come que-

Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano ArnoKompatscher ha ricordato i risultati raggiunti in questi diecianni dal marchio Qualità Alto Adige grazie alla sinergia tra glienti coinvolti nel progetto. “Il settore alimentare altoatesino – haaffermato – produce il 6,5% del Pil e rappresenta il 34%dell’Export. Occupa 30.000 persone tra imprese agricole, del-l’industria alimentare e artigianali. L’obiettivo per il futuro èmantenere questi livelli, continuare a fare bene quello che sap-piamo fare meglio di altri e rispon-dere alle richieste di consumatorisempre più attenti e critici sui temidella tipicità e della genuinità deiprodotti”. Concetti ribaditi daHansjörg Prast, direttore di Eosche ha sottolineato le basi su cuisi fonda il modello di successo (edi comunicazione) del marchioattraverso misure promozionali insettori specifici o per più prodotti

per accrescere l’immagine e il grado di notorietà dell’alimenta-re tipico altoatesino (mele, speck, formaggi, vini), sostenendo leimprese sia nei mercati in cui sono già presenti, che versonuove aree geografiche e canali distributivi.Lo studio illustrato da Ralph Ohnemus (K&A BrandResearch)ha evidenziato come la “regionalità” è un tema in voga tra iconsumatori di molti paesi, ed in particolare tra quelli tedeschi,sottolineando il ruolo della comunicazione per suscitare

“immagini interiori” ed evocativecollegate ai prodotti ma anche alluogo da cui provengono. “L’AltoAdige – ha spiegato Ohnemus –ha buone possibilità di distin-guersi tra i territori alpini puntan-do ad esempio sul tema delleAlpi Mediterranee dove il turista,oltre a mangiar bene, può starebene grazie al sole e a una natu-ra accogliente”.

Agroalimentare e turismo volano per l'economia

Laura Cantoni, partner dell’istituto di ricerche di marketingAstarea, ha ripercorso l’evoluzione del marchio Alto Adige, inparticolare sotto il profilo della comunicazione: “In una prima fasela promozione dell’agroalimentare e quella turistica erano slega-te, poi hanno lavorato in sinergia, mentre oggi il progetto è di inte-grazione”, ha spiegato. Nel tempo le campagne di comunicazionehanno iniziato a integrarsi costruendo il concetto e l’immagine diun ambiente da sperimentare sotto diversipunti di vista. “Il territorio come cultura èstato presentato come un luogo da vivere.Oggi prodotti e turismo lavorano insieme perraccontare, anche attraverso le campagne diadvertising, un vero e proprio mondo”. I plusofferti sono i servizi alle imprese e l’innova-zione tecnologica che propongono oggi ilSüdtirol anche come un luogo adatto per lestart up e l’incubazione di impresa. La dimen-sione di “servizio” che si somma alla qualitàdella produzione e dell’offerta turistica confi-

gura oggi la “Qualità Alto Adige” come un vero e proprio brand,unico ed inimitabile. Tutte le persone che lavorano e vivono inquesto “mondo” ne diventano ambasciatori e assumono un ruoloindispensabile nella comunicazione dei valori e nel mantenimen-to della loro credibilità.Sul “valore aggiunto” del marchio Qualità Alto Adige è intervenu-to anche Helmuth Pörnbacher dell’Istituto di ricerca e demo-

scopia bolzanino apollis che ha illustrato idati di una ricerca sulla percezione del mar-chio, evidenziando alcune sfide interessantiper gli addetti ai lavori: “Stando alle rispostericevute - ha sottolineato- il consumatore èdisposto a pagare di più un prodotto perché‘di alta qualità’ piuttosto che ‘tipico’. È neces-sario lavorare per far passare più informazio-ni sui controlli di qualità, anche da parte dienti terzi, a cui sono sottoposti i prodotti amarchio e migliorare la comunicazione sullespecifiche dei No Ogm e sul biologico”.

Un “brand” che rappresenta un mondo di valori

Arno Kompatscher,provincia autonoma

di Bolzano

Hansjörg Prast,EOS

Laura Cantoni,Astarea

Helmuth Pörnbacher,Apollis

Ralph Ohnemus,K&A BrandResearch

SIMPOSIO EOS conv.qxp:Sched Pub Pucci 16-07-2015 9:31 Pagina 8

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Largo Consumo 7-8/2015

I PARTECIPANTI AL SIMPOSIO DEL GUSTO10 anni di marchio “Qualità Alto Adige”

Bolzano, 29 maggio 2015Arno Kompatscher Presidente Giunta provinciale di BolzanoHansjörg Prast Direttore EOSRalph Ohnemus K&A BrandResearch AgLaura Cantoni Partner AstareaDenis Pantini Direttore area agroalimentare NomismaOsitha Valentin Manager eBay DeutschlandHelmuth Pörnbacher Managing partner apollisHansi Felder Dirigente Provincia autonoma di BolzanoLucio Lucchin Primario dietetica e nutrizione clinica

Azienda Sanitaria di BolzanoMichael Oberhuber Direttore LaimburgPaul Zandanel Direttore Marketing EOS

Moderatori: Armando Garosci, giornalista, Largo ConsumoKlaus Mehler caporedattore di Der Handel - LZ Direkt

Il folto pubblico che ha seguito l’edizione 2015 del Simposio del Gusto,che ha richiamato a Bolzano istituzioni, imprenditori e addetti ai lavori.

In 15 anni, nell’Unione Europea, i prodotti Dope Igp sono raddoppiati. È la premessa con cuiDenis Pantini, direttore area Agroalimentaredell’istituto di ricerca Nomisma, ha illustratole caratteristiche dei consumatori più attentialla qualità certificata: “Chi compra prodottiDop e Igp guarda all’origine del prodotto, alvalore delle materie prime ed è meno focaliz-zato sul prezzo. Inoltre presta attenzione allavendita diretta da parte dei produttori”.Un’interessante spunto di riflessione offertoda Pantini riguarda il rapporto tra tipicità egrande distribuzione: “I prodotti dei territori – ha detto – sono unimportante fattore di differenziazione per i retailer e giocano unruolo chiave per l’internazionalizzazione, soprattutto attraverso leprivate label o marche del distributore”. Lo dimostral’attenzione ai prodotti tipici e locali delle grandicatene della Gdo, che stanno sviluppandonumerosi e articolati progetti che coinvolgonoi prodotti tipici. Le nuove sfide sono nei mer-cati globali. “I paesi emergenti – ha aggiuntoPantini – offrono una sfida con cui è neces-sario confrontarsi da qui a dieci anni: i model-li di consumo si stanno occidentalizzando e ilreddito medio pro capite aumenta. Raggiungerequesti mercati, però, non è semplice tanto più per iprodotti alimentari che sono coinvolti anche in numerose que-stioni normative e mai abbastanza tutelati dal rischio di contraf-fazione”. Inoltre è necessario tener conto delle caratteristiche diciascun mercato: mentre gli italiani tendono a far coincidere laqualità con la provenienza di un prodotto, all’estero si è molto piùattenti alle caratteristiche riportate in etichetta.Un’interessante testimonianza del processo di “globalizzazione”

che coinvolge i prodotti locali è stata offertada Ositha Valentin, manager di eBayGermania che ha illustrato alcune esperienzedi e-commerce estere per il settore food e pre-sentato alcuni dati sulle transazioni tramiteeBay riguardo ai prodotti alimentari: “Nel2014 eBay Italia ha venduto più di 60 milabottiglie e 25 mila prodotti della categoriapasta e condimenti. “La sfida è il multichan-nel: una volta individuato il target, tramiteInternet, bisogna scegliere il canale giusto perraggiungerlo”.

Sulle solide basi costruite negli ultimi anni, il marchio Qualità AltoAdige guarda al futuro per consolidare il valore aggiunto della“regionalità”. “A volte ridurre il numero dei produttori può essereuna strategia vincente – ha spiegato Hansi Felder, direttore deldipartimento economico della Provincia autonoma di Bolzano –:il rispetto degli standard stabiliti dai disciplinari è indispensabileperché tutto il sistema goda dei benefici del marchio”. Fare bran-ding di territorio, della cultura del territorio, ma sottolineare anchela salubrità dei prodotti è un opportunità da non perdere secondoPaul Zandanel, che opera nel settore marketing di EOS. Il temadell’innovazione, che potrebbe sembrare antitetico rispetto allacentralità della tradizione nella qualificazione dei prodotti tipici, èstato affrontato da Michael Oberhuber, direttore del Centro di spe-rimentazione agraria e forestale Laimburg: “La ricerca e l’innova-zione possono fornire strumenti ed indicazioni utili non soltanto

per oggettivare gli standard di qualità, ma anche perraggiungere una sostenibilità economica e ambien-

tale sempre più richiesta. Le priorità della ricer-ca nel settore dei prodotti alimentari tipiciriguardano le caratteristiche della qualità, lasalute fitologica della filiera, l’agrobiodiver-sità”. Qualità, salubrità e caratteristiche nutri-zionali dei prodotti sono fattori cardine per

un’alimentazione sana secondo le indicazioniofferte da Lucio Lucchin, primario di dietetica e

nutrizione dell’Asl di Bolzano e impegnato, per Expo,nel coordinamento della stesura di un manifesto che “rimetta iltema della nutrizione, dell’impatto degli alimenti sulla nostra salu-te, al centro del dibattito sul cibo”. Un argomento che non deveessere secondario rispetto ai più attenzionati aspetti culturali, psi-cologici e d’impatto ambientale della produzione alimentare.

I prodotti tipici al banco di prova dell’export Promozione, ricerca e “regole”per la regionalità

www.qualita-altoadige.com

Denis Pantini,Nomisma

Ositha Valentin,eBay Germania

Da sinistra, Michael Oberhuber (Laimburg), Hansi Felder (Provincia autono-ma di Bolzano), Paul Zandanel (Eos) e Armando Garosci (Largo Consumo).

Guarda le video interviste aLuca D’alba (Autogrill), Mario Laviola

(Crai) e Luca Vaccaro (Selex) su:www.youtube.com/largoconsumo

SIMPOSIO EOS conv.qxp:Sched Pub Pucci 16-07-2015 9:31 Pagina 9

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