FONDO PENSIONI DEL GRUPPO BANCO POPOLARE · 34,44 4,62 34,58 2,79 34,60 2,84 38,24 3,71 18,98 7,59...
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FONDO PENSIONI DEL GRUPPO BANCO POPOLARE Fondo Pensione preesistente dotato di personalità giuridica
Sede Legale Piazza Nogara 2 - 37121 Verona (VR) Iscritto all’Albo dei Fondi Pensione con il n. 1365
Documento sulla politica di investimento
(Documento approvato il 19 luglio 2019)
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INDICE
1. Caratteristiche generali del Fondo Pensioni del Gruppo Banco Popolare e Obiettivi da realizzare ........................ 3
2. Verifica dei bisogni previdenziali ..................................................................................................................... 3
3. Risultati ........................................................................................................................................................ 4
4. Valutazioni sull’asset allocation strategica ..................................................................................................... 15
5. Individuazione di figure “tipo” ....................................................................................................................... 22
6. Articolazione dell’offerta gestionale ............................................................................................................... 28
7. Criteri di attuazione della politica d’investimento e stile di gestione .................................................................. 32
8. Caratteristiche dei mandati finanziari ............................................................................................................ 42
9. La struttura della gestione delle risorse ......................................................................................................... 50
10. I soggetti coinvolti nella governance del processo della gestione finanziaria ..................................................... 51
11. I soggetti direttamente coinvolti nel processo della gestione finanziaria ............................................................ 54
12. Sistema dei controlli .................................................................................................................................... 55
Modifiche apportate nell’ultimo triennio ................................................................................................................. 59
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1. Caratteristiche generali del Fondo Pensioni del Gruppo Banco Popolare e Obiettivi da realizzare
Il Fondo Pensioni del Gruppo Banco Popolare (di seguito, per brevità, denominato “Fondo”) è un Fondo pensione
complementare preesistente, costituito in forma di associazione riconosciuta con personalità giuridica e operante in
regime di contribuzione definita (l’entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione
effettuata e dei relativi rendimenti), finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema
previdenziale obbligatorio, ai sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 e successive modificazioni, a favore dei propri
Associati.
A questo fine, il Fondo provvede alla raccolta dei contributi versati dai datori di lavoro, in primis dalle società del Gruppo
Banco BPM S.p.A., comprensivi delle eventuali quote di Trattamento di fine rapporto, destinati, in conformità alle
disposizioni normative, dai dipendenti iscritti ed al loro impiego finanziario attraverso un processo di gestione descritto
nel presente documento.
In particolare, Il Fondo, già denominato “Fondo Pensioni per il personale dell’ex Gruppo Bancario Popolare di Verona –
Bsgsp”, è stato costituito il 2 agosto 1960 con effetto dal 1° gennaio 1960 come Fondo a prestazione definita, modificato
e trasformato in recepimento degli accordi collettivi, tra Aziende e OO.SS., del 16 marzo 1993, del 8 gennaio 1996, del
1° giugno 2002, del 22 dicembre 2015, del 28 settembre 2016 e del 13 dicembre 2016, ed ha assunto, dal gennaio
2017, la nuova denominazione di “Fondo Pensioni del Gruppo Banco Popolare”.
Dal 1° aprile 2017 - a seguito di accordi delle Fonti Istitutive - il Fondo Pensioni del Gruppo Banco Popolare è stato
individuato come fondo unico a contribuzione definita dell’ex “Gruppo BP” e ha ricevuto, mediante trasferimento
collettivo, tutte le posizioni a contribuzione definita presenti negli altri Fondi dell’ex Gruppo Banco Popolare allocate in
apposite Sezioni (Sezione BP, BPL, BPN CB, LuPiLi e FIPAD) indipendenti e non permeabili, replicanti la struttura
allocativa e gestionale di ciascun Fondo originario con i rispettivi comparti di investimento.
Gli organi di Governo hanno proceduto nel mandato di uniformazione e razionalizzazione a loro assegnato dalle Fonti
Istitutive attuando, dal 1° aprile 2019, la concentrazione dei diversi Comparti delle Sezioni interessate (da questa fase è
esclusa la Sezione FIPAD, gestita attraverso una polizza assicurativa e chiusa a nuove adesioni) in nuove linee di
gestione mobiliare comuni.
2. Verifica dei bisogni previdenziali
2.1. La metodologia utilizzata
Il Fondo ha condotto, con il supporto tecnico di Bruni Marino & C, una valutazione della struttura degli impegni del Fondo
sia del collettivo di tutti gli iscritti, sia dei collettivi corrispondenti agli aderenti alle singole Linee/Comparti.
A tale proposito si deve premettere che non sono stati considerati appartenenti al collettivo soggetti quali dimissionari,
famigliari a carico, pensionati e in attesa di rendita.
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Il documento analitico che è stato prodotto dal consulente e che risulta agli atti del Fondo ha costituito la base di studio e
di discussione per le valutazioni contenute nel presente Documento.
In questa sede, l’insieme delle valutazioni condotte viene riassunto ed opportunamente collocato nell’ambito della
descrizione dei processi attraverso cui si perviene all’attuazione della gestione finanziaria finalizzata alla realizzazione
delle finalità istituzionali del Fondo.
Il modello di calcolo è stato sviluppato sulla base della metodologia Magis che si basa sullo sviluppo nel tempo della
posizione del singolo associato. Tale posizione è stata proiettata nel tempo in modo da valutare l’incidenza degli eventi
demografici (morte e invalidità) e di quelli riconducibili alle specifiche norme che determinano una uscita dal collettivo
(riscatto, pensionamento, ecc) ovvero una uscita parziale (anticipazioni, riscatti parziali, ecc).
Sulla base di queste ipotesi il modello ha stimato per ogni singolo individuo le diverse probabilità di "sopravvivenza" nel
collettivo e, di converso, le rispettive probabilità di uscita.
3. Risultati
3.1. Ripartizione delle adesioni nelle singole Linee/Comparti
A questo proposito, si deve premettere che, come sarà meglio evidenziato nel prosieguo del presente Documento, il
Fondo pensione prevede 5 Linee di investimento (Linea Obbligazionaria Pura, Linea Bilanciata Light, Linea Bilanciata
Dinamica, Linea Azionaria e Linea Garantita), che si combinano con i “Comparti di Stabilità”, derivanti dall’accorpamento
all’interno del Fondo pensione di Gruppo delle forme pensionistiche preesistenti (BP, BPL, BPN, CB e LUPILI).
La combinazione tra le Linee e i Comparti Stabilità identifica i Profili di Investimento sottoelencati:
• Profilo Obbligazionario (Linea Obbligazionaria Pura + Comparto Stabilità, in percentuale pari a quella prevista per il
collettivo di appartenenza);
• Profilo Bilanciato Light (Linea Bilanciata light + Comparto Stabilità, come sopra);
• Profilo Bilanciato Dinamico (Linea Bilanciata Dinamica + Comparto Stabilità come sopra);
• Profilo Azionario (Linea Azionaria + Comparto Stabilità come sopra);
• Profilo con Garanzie (Linea Garantita + Comparto Stabilità in via facoltativa e in percentuale come sopra).
L’aderente potrà scegliere di destinare i contributi mensili e il montante accumulato in uno o più Profili di Investimento
secondo le modalità descritte nel “Regolamento per la scelta e per la modifica delle linee di investimento (switch) e dei
flussi contributivi”.
L’unica differenza riguarda quindi la componente percentuale nel Profilo del Comparto Stabilità di pertinenza.
La Linea che presentava il maggior numero di partecipanti è la Linea
Di seguito si riporta invece un riepilogo delle scelte
Profili di investimento.
Per quanto riguarda invece la previdenza
beneficiari del regime “contributivo”, “retributivo misto” (destinatari del regime retributivo fino al 31/12/2011 e contribut
a decorrere dal 1/1/2012) e “misto” (retributivo
che presentava il maggior numero di partecipanti è la Linea Garantita con 9.750 aderenti.
Di seguito si riporta invece un riepilogo delle scelte effettuate dagli aderenti in merito alla possibilità di aderire a più
Per quanto riguarda invece la previdenza obbligatoria, la tavola che segue fornisce una suddivisione degli iscritti fra
beneficiari del regime “contributivo”, “retributivo misto” (destinatari del regime retributivo fino al 31/12/2011 e contribut
a decorrere dal 1/1/2012) e “misto” (retributivo fino al 31/12/1995 e contributivo a partire dal 1/1/1996).
5
Garantita con 9.750 aderenti.
effettuate dagli aderenti in merito alla possibilità di aderire a più
obbligatoria, la tavola che segue fornisce una suddivisione degli iscritti fra
beneficiari del regime “contributivo”, “retributivo misto” (destinatari del regime retributivo fino al 31/12/2011 e contributivo
fino al 31/12/1995 e contributivo a partire dal 1/1/1996).
Fondo
Comparto Stabilità BPL
Comparto Stabilità LUPILI
Comparto Stabilità BP
Comparto Stabilità BPN
Comparto Stabilità CB
Linea Azionaria
Linea Bilanciata Dinamica
Linea Bilanciata Light
Linea Garantita
Linea Obbligazionaria Pura
I dati esposti evidenziano una distribuzione delle adesioni alle diverse
sostanzialmente in linea con la distribuzione delle diverse “tipologie” di iscritti a livello di Fondo; significativa appare
quota di adesioni alla Linea Garantita da parte di soggetti rientranti integralmente nel regime “contributivo”; sommando a
tali individui i destinatari del sistema “misto” si rileva come
generale categoria dei soggetti che risultano maggiormente penalizzati nel contesto previdenziale obbligatorio e che
quindi, in linea teorica dovrebbero posizionarsi in un comparto più aggressivo.
Tale circostanza appare idonea a rappresentare esigenze di protezione delle posizioni previdenziali da parte di soggetti
che, in linea puramente teorica, dovrebbero essere attratti da gestion
tuttavia, si associa un correlato maggiore rischio.
I grafici che seguono forniscono una fotografia della suddivisione della popolazione degli iscritti al Fondo suddivisa per
classi di età e la frequenza cumulata delle età degli appartenenti al collettivo da cui si desume che
stessi risulta avere un’età al più uguale a 50 anni.
Sistema Contributivo Sistema Retributivo Misto
34,44 4,62
34,58 2,79
34,60 2,84
38,24 3,71
18,98 7,59
47,10 4,24
40,76 3,18
34,86 3,16 21,66 7,07 32,66 5,49 38,92 3,87
I dati esposti evidenziano una distribuzione delle adesioni alle diverse nuove Linee di investimento/Comparti
sostanzialmente in linea con la distribuzione delle diverse “tipologie” di iscritti a livello di Fondo; significativa appare
quota di adesioni alla Linea Garantita da parte di soggetti rientranti integralmente nel regime “contributivo”; sommando a
destinatari del sistema “misto” si rileva come oltre il 94% degli iscritti al comparto
generale categoria dei soggetti che risultano maggiormente penalizzati nel contesto previdenziale obbligatorio e che
a teorica dovrebbero posizionarsi in un comparto più aggressivo.
Tale circostanza appare idonea a rappresentare esigenze di protezione delle posizioni previdenziali da parte di soggetti
che, in linea puramente teorica, dovrebbero essere attratti da gestioni ispirate ad un maggiore livello di rendimento cui,
tuttavia, si associa un correlato maggiore rischio.
I grafici che seguono forniscono una fotografia della suddivisione della popolazione degli iscritti al Fondo suddivisa per
cumulata delle età degli appartenenti al collettivo da cui si desume che
stessi risulta avere un’età al più uguale a 50 anni.
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Sistema Misto
60,93
62,63
62,57
58,05
73,44
48,66
56,06
61,98 71,28 61,86 57,21
Linee di investimento/Comparti
sostanzialmente in linea con la distribuzione delle diverse “tipologie” di iscritti a livello di Fondo; significativa appare la
quota di adesioni alla Linea Garantita da parte di soggetti rientranti integralmente nel regime “contributivo”; sommando a
comparto risulti ascrivibile alla
generale categoria dei soggetti che risultano maggiormente penalizzati nel contesto previdenziale obbligatorio e che
Tale circostanza appare idonea a rappresentare esigenze di protezione delle posizioni previdenziali da parte di soggetti
i ispirate ad un maggiore livello di rendimento cui,
I grafici che seguono forniscono una fotografia della suddivisione della popolazione degli iscritti al Fondo suddivisa per
cumulata delle età degli appartenenti al collettivo da cui si desume che circa il 51% degli
La scomposizione del collettivo sembra quindi delineare una sovra rappresentazione all’interno
classi di età più avanzate, che da sole rappresentano quasi la metà del collettivo di riferimento.
Quanto osservato a livello di Fondo nel suo insieme appare ancora più evidente, come meglio evidenziato nei grafici che
seguono, a livello di comparto.
In particolare, i grafici che seguono riportano la ripartizione degli iscritti alle singole Linee in base alle classi di età.
Linea Obbligazionaria Pura
Linea Bilanciata Dinamica
Linea Garantita
La scomposizione del collettivo sembra quindi delineare una sovra rappresentazione all’interno
classi di età più avanzate, che da sole rappresentano quasi la metà del collettivo di riferimento.
Quanto osservato a livello di Fondo nel suo insieme appare ancora più evidente, come meglio evidenziato nei grafici che
In particolare, i grafici che seguono riportano la ripartizione degli iscritti alle singole Linee in base alle classi di età.
Linea Bilanciata Light
Linea Azionaria
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La scomposizione del collettivo sembra quindi delineare una sovra rappresentazione all’interno della popolazione delle
classi di età più avanzate, che da sole rappresentano quasi la metà del collettivo di riferimento.
Quanto osservato a livello di Fondo nel suo insieme appare ancora più evidente, come meglio evidenziato nei grafici che
In particolare, i grafici che seguono riportano la ripartizione degli iscritti alle singole Linee in base alle classi di età.
Come si può osservare, la ripartizione degli iscritti in funzione delle opzioni contributive attive evidenzia una lieve sovra
rappresentazione delle fasce di età più avanzate nelle Linee Garantita e
Linea Azionaria.
La presenza, nell’ambito dei comparti, di una distribuzione tra le diverse classi di età che, fatte salve le eccezioni
riscontrate con riferimento ai comparti caratterizzati dal più contenut
sostanzialmente sovrapponibili, induce a ritenere che non vi sia, o che non sia adeguatamente percepita, una
diversificazione dei profili gestionali cui si ispirano le quattro linee di gestione ovvero che
influenzi la propensione al rischio degli aderenti in modo diverso da quelle che sono le aspettative teoriche.
Analogamente, di seguito si riportano i grafici relativi al
classi di età.
Comparto Stabilità BP
Comparto Stabilità BPN
Come si può osservare, la ripartizione degli iscritti in funzione delle opzioni contributive attive evidenzia una lieve sovra
rappresentazione delle fasce di età più avanzate nelle Linee Garantita e Bilanciata Light e delle fasce più giovani nella
La presenza, nell’ambito dei comparti, di una distribuzione tra le diverse classi di età che, fatte salve le eccezioni
riscontrate con riferimento ai comparti caratterizzati dal più contenuto profilo di rischio, esprimono orizzonti temporali
sostanzialmente sovrapponibili, induce a ritenere che non vi sia, o che non sia adeguatamente percepita, una
diversificazione dei profili gestionali cui si ispirano le quattro linee di gestione ovvero che la presenza di fattori soggettivi
influenzi la propensione al rischio degli aderenti in modo diverso da quelle che sono le aspettative teoriche.
Analogamente, di seguito si riportano i grafici relativi alla ripartizione degli iscritti tra i Comparti Stabi
Comparto Stabilità BPL
Comparto Stabilità CB
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Come si può osservare, la ripartizione degli iscritti in funzione delle opzioni contributive attive evidenzia una lieve sovra
Bilanciata Light e delle fasce più giovani nella
La presenza, nell’ambito dei comparti, di una distribuzione tra le diverse classi di età che, fatte salve le eccezioni
o profilo di rischio, esprimono orizzonti temporali
sostanzialmente sovrapponibili, induce a ritenere che non vi sia, o che non sia adeguatamente percepita, una
la presenza di fattori soggettivi
influenzi la propensione al rischio degli aderenti in modo diverso da quelle che sono le aspettative teoriche.
tra i Comparti Stabilità in base alle
Comparto Stabilità LUPILI
Di seguito si riporta invece l'orizzonte temporale di permanenza, cioè il periodo probabilisticamente stimato durante il
quale l’iscritto mantiene la propria posizione all’interno del comparto di appartenenza, come sopra individuato.
A questo proposito, dal momento che la ripartizione
dalle scelte di allocazione effettuate dal singolo aderente, la scomposizione demografica del collettivo viene svolta
rispetto alle 5 Linee di investimento di base ed ai 5 “Comparti Stabilità”, al fine di verificarne la coerenza tra gli orizzo
temporali dei rispettivi collettivi ed i profili di rischio
L'orizzonte temporale calcolato è quindi direttamente connesso all'insieme delle opzioni che possono determinare
un’uscita, anche parziale, dal collettivo. A tale fine le probabilit
sono state determinate sulla base di frequenze speciali dedotte da collettività generali di iscritti a fondi pensione del
settore del Credito.
Questo parametro rappresenta il valore di base per val
dai comparti in cui si articola la gestione del Fondo, rispetto alla permanenza stimata degli iscritti nel Fondo stesso.
Infatti, i profili di rischio rendimento delle politiche di investimento
sé, ad esempio che un orizzonte temporale ridotto, ad esempio dovuto alla prossimità al pensionamento, risulta essere
incompatibile con un profilo troppo aggressivo, che si traduce nella definizio
lungo, necessario per “ammortizzare” la componente di rischio presente in questo tipo di asset allocation.
L’articolazione del collettivo si riassume in una distribuzione dei potenziali orizzonti temporali che, a
suo insieme si assesta su un valore medio complessivo permanenza di 11,6 anni (11,1 anni per gli uomini e 12,2 per le
donne) e che trova sostanziale conferma in tutte le Linee di investimento/Comparti.
l'orizzonte temporale di permanenza, cioè il periodo probabilisticamente stimato durante il
quale l’iscritto mantiene la propria posizione all’interno del comparto di appartenenza, come sopra individuato.
A questo proposito, dal momento che la ripartizione dei flussi contributivi e i conseguenti montanti accumulati
dalle scelte di allocazione effettuate dal singolo aderente, la scomposizione demografica del collettivo viene svolta
rispetto alle 5 Linee di investimento di base ed ai 5 “Comparti Stabilità”, al fine di verificarne la coerenza tra gli orizzo
temporali dei rispettivi collettivi ed i profili di rischio – rendimento.
L'orizzonte temporale calcolato è quindi direttamente connesso all'insieme delle opzioni che possono determinare
un’uscita, anche parziale, dal collettivo. A tale fine le probabilità di uscita dal collettivo (o di accesso ad anticipazioni)
sono state determinate sulla base di frequenze speciali dedotte da collettività generali di iscritti a fondi pensione del
Questo parametro rappresenta il valore di base per valutare la coerenza delle proposte di investimento rappresentate
dai comparti in cui si articola la gestione del Fondo, rispetto alla permanenza stimata degli iscritti nel Fondo stesso.
Infatti, i profili di rischio rendimento delle politiche di investimento devono risultare coerenti con gli orizzonti stimati. Va da
sé, ad esempio che un orizzonte temporale ridotto, ad esempio dovuto alla prossimità al pensionamento, risulta essere
incompatibile con un profilo troppo aggressivo, che si traduce nella definizione di un orizzonte temporale “ottimale” più
lungo, necessario per “ammortizzare” la componente di rischio presente in questo tipo di asset allocation.
L’articolazione del collettivo si riassume in una distribuzione dei potenziali orizzonti temporali che, a
suo insieme si assesta su un valore medio complessivo permanenza di 11,6 anni (11,1 anni per gli uomini e 12,2 per le
donne) e che trova sostanziale conferma in tutte le Linee di investimento/Comparti.
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l'orizzonte temporale di permanenza, cioè il periodo probabilisticamente stimato durante il
quale l’iscritto mantiene la propria posizione all’interno del comparto di appartenenza, come sopra individuato.
dei flussi contributivi e i conseguenti montanti accumulati derivano
dalle scelte di allocazione effettuate dal singolo aderente, la scomposizione demografica del collettivo viene svolta
rispetto alle 5 Linee di investimento di base ed ai 5 “Comparti Stabilità”, al fine di verificarne la coerenza tra gli orizzonti
L'orizzonte temporale calcolato è quindi direttamente connesso all'insieme delle opzioni che possono determinare
à di uscita dal collettivo (o di accesso ad anticipazioni)
sono state determinate sulla base di frequenze speciali dedotte da collettività generali di iscritti a fondi pensione del
utare la coerenza delle proposte di investimento rappresentate
dai comparti in cui si articola la gestione del Fondo, rispetto alla permanenza stimata degli iscritti nel Fondo stesso.
devono risultare coerenti con gli orizzonti stimati. Va da
sé, ad esempio che un orizzonte temporale ridotto, ad esempio dovuto alla prossimità al pensionamento, risulta essere
ne di un orizzonte temporale “ottimale” più
lungo, necessario per “ammortizzare” la componente di rischio presente in questo tipo di asset allocation.
L’articolazione del collettivo si riassume in una distribuzione dei potenziali orizzonti temporali che, a livello di Fondo nel
suo insieme si assesta su un valore medio complessivo permanenza di 11,6 anni (11,1 anni per gli uomini e 12,2 per le
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ORIZZONTE TEMPORALE DI RIFERIMENTO
LINEA OBBLIGAZIONARIA PURA LINEA BILANCIATA LIGHT LINEA BILANCIATA DINAMICA
CLASSI DI ETA’ MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE Totali 11,6 13,4 12,4 10,3 10,3 10,3 11,6 13,1 12,3 0 .. 25 20,1 20,2 20,2 19,7 20,4 20,1 21,3 21,0 21,2 26 .. 30 19,1 18,8 19,0 20,1 20,2 20,1 20,0 20,2 20,1 31 .. 35 18,0 17,7 17,9 18,2 17,9 18,1 18,2 17,8 18,0 36 .. 40 17,3 17,1 17,2 17,2 17,0 17,1 17,2 17,1 17,1 41 .. 45 15,7 15,8 15,7 15,4 15,2 15,3 15,8 15,7 15,7 46 .. 50 13,2 13,0 13,1 13,1 12,8 13,0 13,2 13,2 13,2 51 .. 55 10,3 9,9 10,2 10,6 9,6 10,3 9,9 9,6 9,8 56 .. 60 6,2 5,5 6,0 6,7 4,7 5,8 6,6 5,8 6,4 61 .. 3,3 3,5 3,3 3,2 3,0 3,2 3,2 2,7 3,1
ORIZZONTE TEMPORALE DI RIFERIMENTO
LINEA AZIONARIA LINEA GARANTITA
CLASSI DI ETA’ MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE Totali 12,1 13,6 12,7 10,8 12,3 11,5 0 .. 25 20,5 18,5 20,1 20,2 19,6 20,0 26 .. 30 19,6 18,9 19,4 19,5 19,0 19,2 31 .. 35 18,1 17,8 17,9 18,1 17,7 17,9 36 .. 40 17,2 17,1 17,2 17,0 17,0 17,0 41 .. 45 15,8 15,8 15,8 15,6 15,7 15,7 46 .. 50 13,2 13,0 13,1 13,0 12,9 12,9 51 .. 55 10,2 10,0 10,2 10,1 9,8 10,0 56 .. 60 6,2 5,4 6,0 6,2 5,3 5,9 61 .. 3,2 3,3 3,2 3,2 3,2 3,2
ORIZZONTE TEMPORALE DI RIFERIMENTO
COMPARTO STABILITA’ BP COMPARTO STABILITA’ BPL COMPARTO STABILITA’ BPN
CLASSI DI ETA’ MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE Totali 11,8 13,3 12,4 11,7 13,4 12,4 10,0 9,9 10,0 0 .. 25 20,5 18,8 19,6 21,1 19,5 20,6 19,4 20,2 19,8 26 .. 30 19,6 18,9 19,3 19,2 20,2 19,6 20,2 20,2 20,2 31 .. 35 18,1 17,7 17,9 18,2 17,8 18,0 18,2 17,9 18,1 36 .. 40 17,1 17,1 17,1 17,3 17,1 17,2 17,1 17,0 17,1 41 .. 45 15,5 15,7 15,6 15,9 15,7 15,8 15,2 15,1 15,1 46 .. 50 13,2 13,0 13,1 13,3 13,3 13,3 13,1 12,8 13,0 51 .. 55 10,3 10,0 10,2 10,1 10,0 10,0 10,6 9,6 10,3 56 .. 60 6,3 5,5 6,0 6,7 6,4 6,6 6,7 4,6 5,8 61 .. 3,3 3,4 3,4 3,4 3,5 3,5 3,3 3,1 3,2
ORIZZONTE TEMPORALE DI RIFERIMENTO
COMPARTO STABILITA’ CB COMPARTO STABILITA’ LUPILI
CLASSI DI ETA’ MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE Totali 11,9 14,0 12,8 12,2 12,0 12,1 0 .. 25 20,0 21,7 20,4 20,4 21,0 20,5 26 .. 30 19,8 19,7 19,7 20,3 20,0 20,2 31 .. 35 18,0 17,7 17,9 18,5 18,0 18,3 36 .. 40 17,3 17,0 17,1 17,0 16,9 16,9 41 .. 45 16,0 15,9 16,0 15,8 15,6 15,7 46 .. 50 12,9 13,1 13,0 13,3 13,0 13,1 51 .. 55 10,1 9,6 9,9 10,1 9,5 9,7 56 .. 60 6,2 5,3 5,9 6,3 5,6 6,0 61 .. 3,1 3,6 3,2 2,6 2,4 2,5
A livello generale questa rappresentazione è molto importante in quanto consente in primo luogo di valutare la coerenza
della struttura e dell'articolazione della gestione nei cinque comparti oggetto dell’analisi. L’articolazione dell’offerta di
gestione su cinque comparti consente in linea teorica di garantire il soddisfacimento delle necessità finanziarie del
collettivo degli aderenti: dalla conservazione del capitale per chi è prossimo all’uscita alla valorizzazione della posizione
per i più giovani.
L’esistenza di una difformità per alcune coorti di età tra la correlazione teorica rischio/orizzonte temporale e quella
registrata manifesta una eterogeneità dei fattori soggettivi.
3.2. Aspetti sociali
Come si è già anticipato, il Fondo rientra nella categoria
previdenziali che operano da una data precedente rispetto all’entrata in vigore della legge istitutiva della previdenza
complementare (15 novembre 1992).
3.3. Bisogni previdenziali
Nella elaborazione si è tenuto conto delle regole di pensionamento introdotte con la “riforma Fornero”. La riforma ha
modificato in modo rilevante il profilo del “sistema previdenziale” che, come è stato rilevato dai recenti calcoli della
Ragioneria dello Stato, si caratterizza in termini di allungamento della vita contributiva e rinvio del momento del
pensionamento con un impatto tendenzialmente positivo sulla prestazione pensionistica obbligatoria e complementare.
In ogni caso è stato valutato quello che sarà il ris
pensioni complementari.
Il grafico che segue fornisce una rappresentazione del risultato medio derivante dalla capitalizzazione della dotazione
individuale e dei flussi di contribuzione
2018) e ripartita fra i distinti gruppi di aderenti alle Linee di investimento e Comparti Stabilità in cui si articola la gestione
del Fondo Pensioni del Gruppo Banco Popol
Linea Obbligazionaria Pura
collettivo degli aderenti: dalla conservazione del capitale per chi è prossimo all’uscita alla valorizzazione della posizione
sistenza di una difformità per alcune coorti di età tra la correlazione teorica rischio/orizzonte temporale e quella
registrata manifesta una eterogeneità dei fattori soggettivi.
l Fondo rientra nella categoria delle cosiddette "forme preesistenti”, cioè tra quel gruppo di enti
previdenziali che operano da una data precedente rispetto all’entrata in vigore della legge istitutiva della previdenza
azione si è tenuto conto delle regole di pensionamento introdotte con la “riforma Fornero”. La riforma ha
modificato in modo rilevante il profilo del “sistema previdenziale” che, come è stato rilevato dai recenti calcoli della
ratterizza in termini di allungamento della vita contributiva e rinvio del momento del
pensionamento con un impatto tendenzialmente positivo sulla prestazione pensionistica obbligatoria e complementare.
In ogni caso è stato valutato quello che sarà il risultato finale, misurato in termini costanti, del montante finale delle
Il grafico che segue fornisce una rappresentazione del risultato medio derivante dalla capitalizzazione della dotazione
futuri suddivisa per classi di età, rilevate alla data di valutazione (
e ripartita fra i distinti gruppi di aderenti alle Linee di investimento e Comparti Stabilità in cui si articola la gestione
del Fondo Pensioni del Gruppo Banco Popolare.
Linea Bilanciata Light
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collettivo degli aderenti: dalla conservazione del capitale per chi è prossimo all’uscita alla valorizzazione della posizione
sistenza di una difformità per alcune coorti di età tra la correlazione teorica rischio/orizzonte temporale e quella
delle cosiddette "forme preesistenti”, cioè tra quel gruppo di enti
previdenziali che operano da una data precedente rispetto all’entrata in vigore della legge istitutiva della previdenza
azione si è tenuto conto delle regole di pensionamento introdotte con la “riforma Fornero”. La riforma ha
modificato in modo rilevante il profilo del “sistema previdenziale” che, come è stato rilevato dai recenti calcoli della
ratterizza in termini di allungamento della vita contributiva e rinvio del momento del
pensionamento con un impatto tendenzialmente positivo sulla prestazione pensionistica obbligatoria e complementare.
ultato finale, misurato in termini costanti, del montante finale delle
Il grafico che segue fornisce una rappresentazione del risultato medio derivante dalla capitalizzazione della dotazione
futuri suddivisa per classi di età, rilevate alla data di valutazione (31 dicembre
e ripartita fra i distinti gruppi di aderenti alle Linee di investimento e Comparti Stabilità in cui si articola la gestione
Linea Bilanciata Dinamica
Linea Garantita
Comparto Stabilità BP
Linea Azionaria
Comparto Stabilità BPL
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Comparto Stabilità BPN
Comparto Stabilità LUPILI
I grafici che seguono forniscono la stessa suddivisione riferita alle rendite pensionistiche teoricamente spettanti per
effetto della conversione dei montanti finali. Come si può
diversificazione dei risultati in base al genere laddove si osserva un livello del risultato finale mediamente inferiore per le
femmine rispetto a quello degli iscritti di sesso maschile.
Linea Obbligazionaria Pura
Comparto Stabilità CB
I grafici che seguono forniscono la stessa suddivisione riferita alle rendite pensionistiche teoricamente spettanti per
effetto della conversione dei montanti finali. Come si può osservare, in tutti i comparti si assiste ad una significativa
ne dei risultati in base al genere laddove si osserva un livello del risultato finale mediamente inferiore per le
femmine rispetto a quello degli iscritti di sesso maschile.
Linea Bilanciata Light
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I grafici che seguono forniscono la stessa suddivisione riferita alle rendite pensionistiche teoricamente spettanti per
in tutti i comparti si assiste ad una significativa
ne dei risultati in base al genere laddove si osserva un livello del risultato finale mediamente inferiore per le
Linea Bilanciata Dinamica
Linea Garantita
Comparto Stabilità BP
Linea Azionaria
Comparto Stabilità BPL
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Comparto Stabilità BPN
Comparto Stabilità LUPILI
Sotto un profilo generale, si osserva come, in media, il risultato atteso, espresso in termini di rendita al pensionamento
appare comunque idoneo a qualificare una copertura significativa.
4. Valutazioni sull’asset allocation strategica
4.1. Declinazione degli obiettivi della gestione
Tenuto conto delle risultanze derivanti dall’analisi del collettivo, è possibile distribuire gli obiettivi della gestione lun
filoni di riferimento.
Soggetti prossimi alla richiesta di una prestazione
valore nominale della posizione maturata; ciò in quanto chi è prossimo alla pensione ha già concluso il proprio
percorso di accumulo e non necessita più di valorizzare la propria posizione ind
maggiore livello di rischio e chi accede ad una prestazione anticipata è presumibilmente vincolato a impegni
finanziari determinati che, pertanto, si pongono nella linea di avversità al rischio.
Soggetti in una posizione intermedia
presenza di un rischio contenuto che consenta di accompagnare la fase di accumulo preservando il più possibile il
Comparto Stabilità CB
Sotto un profilo generale, si osserva come, in media, il risultato atteso, espresso in termini di rendita al pensionamento
appare comunque idoneo a qualificare una copertura significativa.
Valutazioni sull’asset allocation strategica
Declinazione degli obiettivi della gestione
Tenuto conto delle risultanze derivanti dall’analisi del collettivo, è possibile distribuire gli obiettivi della gestione lun
Soggetti prossimi alla richiesta di una prestazione, per i quali l’obiettivo si traduce nella necessità di preservare il
valore nominale della posizione maturata; ciò in quanto chi è prossimo alla pensione ha già concluso il proprio
percorso di accumulo e non necessita più di valorizzare la propria posizione individuale in termini subordinati ad un
maggiore livello di rischio e chi accede ad una prestazione anticipata è presumibilmente vincolato a impegni
finanziari determinati che, pertanto, si pongono nella linea di avversità al rischio.
ne intermedia, caratterizzata dal fatto che l’esigenza di valorizzazione sia contemperata dalla
presenza di un rischio contenuto che consenta di accompagnare la fase di accumulo preservando il più possibile il
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Sotto un profilo generale, si osserva come, in media, il risultato atteso, espresso in termini di rendita al pensionamento
Tenuto conto delle risultanze derivanti dall’analisi del collettivo, è possibile distribuire gli obiettivi della gestione lungo tre
i quali l’obiettivo si traduce nella necessità di preservare il
valore nominale della posizione maturata; ciò in quanto chi è prossimo alla pensione ha già concluso il proprio
ividuale in termini subordinati ad un
maggiore livello di rischio e chi accede ad una prestazione anticipata è presumibilmente vincolato a impegni
caratterizzata dal fatto che l’esigenza di valorizzazione sia contemperata dalla
presenza di un rischio contenuto che consenta di accompagnare la fase di accumulo preservando il più possibile il
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montante progressivo da eccessive oscillazioni di segno negativo. Per questi soggetti assume un ruolo
fondamentale anche la considerazione sul rendimento implicito dovuto alla contribuzione a carico del datore di
lavoro e alla fiscalità agevolata.
Il terzo gruppo è rappresentato da quanti, oltre ai suddetti rendimenti “impliciti”, richiedono una valorizzazione di
mercato delle risorse accumulate.
A tale fine, giova rimarcare come le aspettative, espresse in termini di permanenza residua media nel Fondo fanno
riferimento sia, principalmente, alle regole che disciplinano in linea generale il collocamento in quiescenza, sia l’insieme
delle fattispecie che probabilisticamente afferiscono ad ogni iscritto in ordine ai percorsi soggettivi che conducono
all’accesso in via anticipata a una quota o alla totalità delle risorse previdenziali conferite al Fondo.
In termini generali, queste esigenze si traducono in obiettivi di rendimento tali da garantire, nei rispettivi orizzonti
temporali di riferimento, di conseguire:
una protezione nominale del capitale: in questo caso, stanti le ipotesi adottate, viene di volta in volta evidenziata la
probabilità, alle diverse scadenze temporali, di conseguire una perdita rispetto al capitale tempo per tempo versato;
una protezione reale del capitale: esprime la probabilità che il rendimento conseguito non consenta di pervenire alla
copertura della progressiva perdita del potere d’acquisto conseguente alla dinamica inflattiva, fissata nella misura
dell’1,50%;
un rendimento comparabile con la rivalutazione legale del Trattamento di fine rapporto (TFR): esprime la probabilità
che la gestione non consenta di raggiungere un rendimento equivalente a quello disposto dalla normativa vigente
per il Tfr la cui misura è direttamente correlata al tasso di inflazione.
Questi obiettivi sono assunti in modo coerente con la situazione di particolare difficoltà dei mercati finanziari. Eventuali
situazioni di miglioramento agirebbero sia nel senso di rendere più probabile, in un arco temporale più contenuto, il
raggiungimento dei suddetti obiettivi sia nella possibilità di rivedere gli stessi al rialzo.
4.2. Il ruolo della Linea Garantita nel contesto delle opzioni d’investimento
Nell’ambito del Fondo Pensione opera una Linea di investimento denominata “Linea Garantita”, attuata attraverso un
mandato di gestione finanziaria attivo con la Compagnia UnipoSai Assicurazioni SpA dal 2 maggio 2019.
Tale Linea è finalizzata al consolidamento del capitale maturato da parte dei soggetti che siano più prossimi al
collocamento in quiescenza, oltre a risultare destinataria del TFR conferito secondo il meccanismo del “silenzio –
assenso” e accoglie anche, salvo diversa volontà dell’iscritto, la porzione residua del montante non ancora erogato in
caso di prestazione pensionistica anticipata erogata in forma di rendita temporanea.
A tale fine, giova precisare come la società incaricata dal Fondo ed individuata in base ad una procedura di selezione
pubblica risulti di primario livello e fortemente strutturata nella gestione degli attivi di numerosi fondi pensione.
Per quanto attiene le politiche d’investimento, nel caso di specie esse sono dettagliate nell’apposita convenzione di
gestione finanziaria i cui punti salienti sono descritti sinteticamente nei paragrafi seguenti.
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4.3. L’attuale asset allocation strategica dei Comparti a gestione finanziaria
L’asset allocation strategica delle Linee e Comparti finanziari, così come attualmente stabilita nelle convenzioni vigenti è
riassumibile nelle seguenti composizioni neutrali.
Linea Obbligazionaria Pura (100%) Peso
Obbligazionario Governativo Emu 1 3 anni 40%
Obbligazionario Governativo Emu All Mat 40%
Corporate Emu All Mat 20%
Linea Bilanciata Light (90% - 10%) Peso
Obbligazionario Governativo EMU All Mat 50%
Obbligazionario Governativo Emu I/L 15%
Obbligazionario Corporate Emu 25%
Azionario Mondo con cambio aperto 10%
Linea Azionaria (15% - 85%) Peso
Obbligazionario Governativo EMU All Mat 15%
Azionario Europa 40%
Azionario Mondo DC ex Europa con cambio coperto 40%
Azionario Paesi Emergenti con cambio aperto 5%
Linea Bilanciata Dinamica (70% - 30%) Peso
Obbligazionario Governativo EMU All Mat 35%
Obbligazionario Governativo EMU I/L 15%
Obbligazionario Corporate Euro 20%
Azionario Europa con cambio aperto 15%
Azionario Mondo DC ex Europa con cambio aperto 15%
Linea Garantita (95% - 5%) Peso
Obbligazionario Governativo Italia 1-5 anni 40%
Obbligazionario Governativo EMU All Mat 20%
Obbligazionario Governativo EMU 1-5 anni 25%
Obbligazionario Corporate Euro 1-5 anni 10%
Azionario Mondo 5%
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Comparti Stabilità (gestione diretta)
Collettivo Liquidità Strumenti Finanziari Fondi Immobiliari
BP √ √ √ (Fondo Primo)
BPN √ √ √ (Fondo Alveare)
CB √ √ -
BPL √ √ √ (Fondo Eracle)
LUPILI √ √ -
Per ciascuna delle Linee e Comparti in cui si articola la gestione del Fondo è stata svolta, attraverso un modello media-
varianza sviluppato da Bruni, Marino & C., la stima del rendimento atteso e della volatilità del portafoglio.
Nel caso delle cinque Linee di tipo finanziario, le stime del rendimento atteso sono state svolte utilizzando il modello
tradizionale che ingloba la stima:
dei rendimenti attesi delle singole asset class che compongono il benchmark;
della volatilità delle stesse;
della matrice di correlazione tra le diverse asset class.
Il primo fattore determina il rendimento atteso del portafoglio complessivo. Gli ultimi due fattori sono essenziali per
conoscere il livello di “attendibilità” del risultato indicato. Maggiore è la volatilità del portafoglio più ampio risulta essere il
range entro il quale, verosimilmente, può variare il risultato effettivo. La correlazione è, infine, determinante per
assicurare l’efficace funzionamento dei meccanismi di diversificazione degli investimenti. Maggiore è la correlazione
minore è la possibilità di mitigare l’effetto della volatilità.
I rendimenti attesi dei comparti sono calcolati sulla base dei rendimenti attesi delle singole asset class che compongono
il benchmark. Questi ultimi sono stimati a partire da considerazioni di carattere macroeconomico e dai valori puntuali
delle curve dei tassi di riferimento nel caso degli asset obbligazionari.
Volatilità e correlazioni sono stimati a partire dall’analisi delle serie storiche degli indici rappresentativi.
Le stime di rendimento e volatilità inquadrano le attuali prospettive di ciascuna asset allocation e sono soggette a
periodica revisione.
In estrema sintesi, di seguito vengono rappresentati gli elementi determinanti che influiscono sui singoli fattori.
Rendimenti attesi
Componente obbligazionaria - la componente, sia nella sua parte governativa che corporate, è denominata in Euro.
In questo senso essa risulta determinata dal nuovo contesto che si sta sviluppando a seguito dell’azione della
Banca Centrale Europea che punta a consolidare nel breve medio termine un nuovo profilo della curva dei tassi
che fornisce rendimenti, soprattutto sulla parte a breve, molto contenuti e, tendenzialmente, negativi in termini reali.
Componente corporate - la parte obbligazionaria corporate, oltre a quanto detto prima risente di un fenomeno di
riduzione degli spread che produce un analogo effetto sui rendimenti.
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Componente azionaria - la componente europea presenta un profilo evolutivo più contenuto rispetto a quello nord
americano e dell’area del Pacifico.
Volatilità
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una fase di volatilità estrema che ha raggiunto picchi “storici”. L’attenuarsi
delle tensioni soprattutto all’interno dell’area Euro hanno contribuito a riportare il dato della volatilità dei mercati
entro valori meno accentuati. Ciò nonostante i livelli di instabilità del mercato si mantengono a livelli molto elevati.
La tabella che segue fornisce, con riferimento alla Linea Garantita, i valori delle grandezze risultanti dai calcoli effettuati:
nominale reale
Rendimento atteso 0,99% -0,51% Volatilità portafoglio 2,75%
In considerazione dei tassi attesi di rendimento e di volatilità, e nell’orizzonte temporale medio della Linea, pari a 11,5
anni, si stima una probabilità di non raggiungere il risultato obiettivo (rappresentato dal mantenimento del valore
nominale) pari a 11,70%.
La tabella che segue fornisce, con riferimento alla Linea Obbligazionaria Pura, i valori delle grandezze risultanti dai
calcoli effettuati.
nominale reale
Rendimento atteso 0,72% - 0,78% Volatilità portafoglio 2,32%
In considerazione dei tassi attesi di rendimento e di volatilità, e nell’orizzonte temporale medio della Linea, pari a 12,4
anni, si stima una probabilità di non raggiungere il risultato obiettivo (rappresentato dal mantenimento del valore
nominale) pari a 14,12%.
La tabella che segue fornisce, con riferimento alla Linea Bilanciata Light, i valori delle grandezze risultanti dai calcoli
effettuati.
nominale reale
Rendimento atteso 1,71% 0,21% Volatilità portafoglio 3,59%
In considerazione dei tassi attesi di rendimento e di volatilità, e nell’orizzonte temporale medio della Linea, pari a 10,3
anni, si stima una probabilità di non raggiungere il risultato obiettivo (rappresentato dal mantenimento del valore
nominale) pari a 6,60%, mentre la probabilità di non raggiungere una rivalutazione in linea con l’inflazione assunta nel
modello (1,50%) è pari al 42,66%.
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La tabella che segue fornisce, con riferimento alla Linea Bilanciata Dinamica, i valori delle grandezze risultanti dai calcoli
effettuati.
nominale reale
Rendimento atteso 2,77% 1,27% Volatilità portafoglio 5,26%
In considerazione dei tassi attesi di rendimento e di volatilità, e nell’orizzonte temporale medio della Linea, pari a 12,3
anni, si stima una probabilità di non raggiungere il risultato obiettivo, rappresentato da una rivalutazione in linea con
l’inflazione assunta nel modello (1,50%), pari a 20,15%, mentre la probabilità di non raggiungere una rivalutazione in
linea con il trattamento di fine rapporto (2,63%) è pari al 46,20%.
La tabella che segue fornisce, con riferimento alla Linea Azionaria, i valori delle grandezze risultanti dai calcoli effettuati.
nominale reale
Rendimento atteso 6,04% 4,54% Volatilità portafoglio 11,61%
In considerazione dei tassi attesi di rendimento e di volatilità, e nell’orizzonte temporale medio della Linea, pari a 12,7
anni, si stima una probabilità di non raggiungere il risultato obiettivo, rappresentato da una rivalutazione in linea con il
trattamento di fine rapporto (2,63%), pari a 14,76%.
La medesima analisi viene condotta anche relativamente ai Comparti di Stabilità: in questo caso, i valori relativi alla
volatilità sono stati ricavati sulla base della volatilità stimata degli investimenti sottostanti, rappresentati da fondi
immobiliari (volatilità stimata 3,50%) e da OICVM (volatilità stimata 0,50%) con percentuali differenti per i diversi
Comparti.
L’ipotesi utilizzata per il calcolo della volatilità si basa su una correlazione al 100% tra asset immobiliari e OICVM; tale
valore è stato assunto in mancanza di dati maggiormente significativi ed in un’ottica prudenziale, in modo da considerare
la volatilità massima rispetto a questa variabile.
Per quanto riguarda invece la stima dei rendimenti attesi, i valori di seguito riportati sono stati determinati, a seconda dei
casi, sulla base dei dati storici disponibili e, se disponibili, dai business plan.
In termini strategici, il ruolo dei Comparti in questione si pone in un’ottica di complementarietà rispetto alle Linee di
investimento di tipo finanziario, in quanto, le caratteristiche dei loro investimenti, ed in particolare la presenza dei fondi
immobiliari, mirano ad assicurare rendimenti in misura assoluta più contenuti, ma più stabili nel corso del tempo, e,
pertanto, a “stabilizzare” i risultati complessivi, soprattutto in termini di conservazione dell’investimento.
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La tabella che segue fornisce, con riferimento al Comparto Stabilità BP , i valori delle grandezze risultanti dai calcoli
effettuati.
nominale reale
Rendimento atteso 2,75% 1,25% Volatilità portafoglio 1,85%
In considerazione dei tassi attesi di rendimento e di volatilità, e nell’orizzonte temporale medio del Comparto, pari a 12,4
anni, si stima una probabilità di non raggiungere il risultato obiettivo, rappresentato dalla conservazione del valore
nominale del capitale, pari a zero.
La tabella che segue fornisce, con riferimento al Comparto Stabilità BPL, i valori delle grandezze risultanti dai calcoli
effettuati.
nominale reale
Rendimento atteso 2,60% 1,10% Volatilità portafoglio 1,25%
In considerazione dei tassi attesi di rendimento e di volatilità, e nell’orizzonte temporale medio del Comparto, pari a 12,4
anni, si stima una probabilità di non raggiungere il risultato obiettivo, rappresentato dalla conservazione del valore
nominale del capitale, pari a zero.
La tabella che segue fornisce, con riferimento al Comparto Stabilità BPN, i valori delle grandezze risultanti dai calcoli
effettuati.
nominale reale
Rendimento atteso 2,88% 1,61% Volatilità portafoglio 3,05%
In considerazione dei tassi attesi di rendimento e di volatilità, e nell’orizzonte temporale medio del Comparto, pari a 10
anni, si stima una probabilità di non raggiungere il risultato obiettivo rappresentato dalla conservazione del valore
nominale del capitale, pari a 0,14%.
La tabella che segue fornisce, con riferimento al Comparto Stabilità CB, i valori delle grandezze risultanti dai calcoli
effettuati.
Nominale reale
Rendimento atteso 0,80% - 0,70% Volatilità portafoglio 0,50%
22
In considerazione dei tassi attesi di rendimento e di volatilità, e nell’orizzonte temporale medio del Comparto, pari a 12,8
anni, si stima una probabilità di non raggiungere il risultato obiettivo, rappresentato dalla conservazione del valore
nominale del capitale, pari a zero.
Infine, la tabella che segue fornisce, con riferimento al Comparto Stabilità LuPiLi, i valori delle grandezze risultanti dai
calcoli effettuati.
nominale reale
Rendimento atteso 0,80% - 0,70% Volatilità portafoglio 0,50%
In considerazione dei tassi attesi di rendimento e di volatilità, e nell’orizzonte temporale medio del Comparto, pari a 12,1
anni, si stima una probabilità di non raggiungere il risultato obiettivo, rappresentato dalla conservazione del valore
nominale del capitale, pari a zero.
4.4. Asset & Liability management
Attraverso la comparazione fra gli orizzonti temporali medi di permanenza nelle distinte Linee e Comparti, determinati
sulla base delle differenti ipotesi assunte nelle valutazioni, e i risultati derivanti dall’analisi di shortfall, determinati sulla
base dello scenario macroeconomico esaminato, è possibile pervenire ad una prima valutazione compiuta circa
l’adeguatezza dell’asset allocation attuale rispetto ai bisogni previdenziali degli iscritti al Fondo.
In particolare, attraverso l’esame dei risultati si osserva come l’impostazione gestionale adottata nelle 5 Linee di
investimento gestite su base finanziaria presenti una adeguata probabilità di preservare il valore nominale dei
versamenti ai comparti anche in corrispondenza di orizzonti temporali di permanenza medio bassi.
5. Individuazione di figure “tipo”
A completamento delle analisi svolte a livello aggregato e per rispondere compiutamente alla finalità istituzionale del
Fondo pensione nonché alle direttive Covip in materia, che richiedono di partire dai bisogni previdenziali degli iscritti per
svolgere ogni successiva analisi sull’attività attuale e prospettica del Fondo pensione, si è proceduto, sempre con il
supporto di Bruni, Marino & C., a stimare la copertura previdenziale complessiva nelle sue due componenti del “primo
pilastro” e della previdenza complementare.
Per questa finalità sono stati identificati 15 soggetti che sono rappresentativi del collettivo degli attuali iscritti ai comparti
esistenti e possono quindi essere assunti come iscritti “tipo”. Tale ulteriore fase costituisce, infatti, una focalizzazione
delle risultanze riscontrate a livello generale e tradotte su casi rappresentativi al fine di coglierne al meglio le ricadute
previdenziali. Esse, quindi, assolvono ad una finalità diversa dalle valutazioni ottenute dalla media del collettivo, la cui
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valenza generale è certamente più determinante, e costituiscono una integrazione volta a fornire elementi comparativi
svicolati dal fattore medio.
5.1. Ipotesi del modello
La pensione di base è stata calcolata applicando le regole previdenziali vigenti sia per quanto attiene alle modalità di
accesso alle prestazioni (regole riforma Fornero) sia relativamente alle complesse modalità di calcolo (retributivo, misto,
contributivo) operanti nella normativa che disciplina il primo pilastro previdenziale, in quanto tali regole appaiono, a
tutt’oggi, connotate da un maggior profilo di stabilità rispetto ai più recenti interventi normativi, che sono espressamente
qualificati in termini transitori.1
Tutti i valori rappresentati sono espressi in termini costanti in modo da escludere distorsioni derivanti dalla componente
inflattiva.
Per quanto concerne la pensione complementare, essa è stata calcolata mediante l'accumulo delle risorse capitalizzate
applicando i rendimenti attesi corrispondenti allo scenario esaminato nell’ambito degli studi sull’asset allocation
strategica.
Per mantenere una valutazione espressa in termini costanti (al netto, quindi del tasso di inflazione, posto uguale
all’1,50% annuo) i valori sono stati pertanto riportati in termini reali. Di conseguenza, laddove il rendimento atteso si
attesti ad un tasso inferiore al tasso di inflazione, il rendimento reale utilizzato ai fini della capitalizzazione risulta
negativo.
Per quanto attiene le ulteriori grandezze che operano nel modello di simulazione applicato ai casi tipo, si è ipotizzato che
la dinamica retributiva media degli appartenenti al collettivo degli iscritti si collochi ad un tasso annuo dell’1,00% (sia per
i maschi che per le femmine) che ingloba sia gli effetti di crescita dovuta a passaggi di categoria/livello sia quelli derivanti
dai rinnovi contrattuali.
Inoltre, per finalità prudenziali, si è ipotizzata una dinamica del PIL reale nulla al fine di escludere effetti discorsivi legati
all’accumulo del primo pilastro in regime contributivo. Di conseguenza, il valore atteso della media mobile quinquennale
del PIL nominale è stata posta uguale al tasso di inflazione ipotizzato.
Nell’ambito del collettivo, come anticipato, sono stati identificati 15 soggetti rappresentativi della collettività degli
aderenti.
In primo luogo, è necessario evidenziare la modalità su cui si basa il calcolo del tasso di sostituzione; esso rappresenta
il rapporto fra l’ammontare della rendita percepita (dal regime obbligatorio o da quello complementare) e la media delle
retribuzioni teoricamente spettanti nei cinque anni antecedenti il pensionamento.
1 Il riferimento è principalmente alla c.d. “Quota 100”, introdotta a partire dal corrente anno, che consente il pensionamento anticipato a coloro che
vantano almeno 38 anni di contributi con un’età anagrafica minima di 62 anni, ma che formalmente opera, in via sperimentale, solo fino al 2021.
24
Più rilevante appare essere invece il riferimento utilizzato per la determinazione della “scopertura”. Tale valore
corrisponde alla differenza tra la rendita di primo pilastro spettante in base alle norme vigenti e quella calcolata sulla
base delle regole operanti prima dell’entrata in vigore del DLgs 503/1992.
In pratica, la nuova pensione calcolata sulla base dell’articolazione dei diversi sistemi stratificatisi nel tempo viene posta
a confronto con quella derivante dall’applicazione del solo sistema retributivo che, certamente, costituiva in media un
livello di prestazione considerato socialmente adeguato.
Nella tabella che segue si fornisce una indicazione del tasso di sostituzione di riferimento per i 15 casi esaminati; nello
specifico la tabella riporta il tasso di sostituzione derivante dall’applicazione delle norme vigenti e quello riconducibile
all’ipotesi di invarianza delle regole di calcolo vigenti prima del 1993.
Tenuto conto delle peculiarità dei profili gestionali operanti nell’ambito del Fondo si è optato per una valutazione che
consenta di simulare gli effetti della partecipazione all’offerta di investimento del Fondo associando ad ogni caso tipo
esaminato la possibilità di essere ascritto ad uno dei cinque profili operanti. A tale fine le posizioni di tutti i casi esaminati
sono state capitalizzate assumendo, in termini teorici, l’appartenenza “integrale” ad una delle 10 linee gestionali
operanti. In sostanza, per ogni iscritto, è stata simulata la capitalizzazione della totalità della posizione individuale e dei
contributi futuri in ciascuno dei comparti del Fondo.
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03
DEL
TA R
END
ITA
1 25 M 29.367,65 12.902,68 1,8% 3,3% 100,0% 4 AZIONARIA 64,97% 77,84% 12,9%
2 26 M 26.430,95 6.047,76 2,0% 3,3% 100,0% 2 BILANCIATA LIGHT 64,97% 77,84% 12,9%
3 29 F 30.011,67 11.354,25 1,0% 3,3% 100,0% 4 BILANCIATA DINAMICA 64,97% 77,84% 12,9%
4 30 M 33.407,66 30.856,15 3,0% 3,3% 100,0% 8 GARANTITA 64,97% 77,45% 12,5%
5 32 M 36.607,74 51.887,12 3,0% 3,3% 100,0% 12 GARANTITA 64,97% 76,13% 11,2%
6 39 F 32.587,75 62.795,83 2,5% 3,8% 100,0% 12 AZIONARIA 64,97% 77,84% 12,9%
7 40 F 32.587,75 86.640,59 2,0% 3,8% 100,0% 19 BILANCIATA LIGHT 64,97% 77,84% 12,9%
8 42 M 39.183,82 105.077,59 2,0% 3,8% 100,0% 21 AZIONARIA 64,97% 76,70% 11,7%
9 43 M 47.698,69 94.939,97 0,2% 3,8% 100,0% 20 OBBLIGAZIONARIA PURA 64,97% 73,58% 8,6%
10 44 F 33.231,77 89.557,02 7,0% 3,8% 100,0% 22 GARANTITA 64,97% 77,84% 12,9%
11 49 M 48.342,71 92.245,96 2,0% 3,5% 100,0% 26 BILANCIATA DINAMICA 66,19% 74,30% 8,1%
12 51 M 41.759,90 66.787,96 2,0% 6,0% 50,0% 16 GARANTITA 66,43% 77,37% 10,9%
13 54 F 60.497,71 91.765,76 3,0% 3,8% 50,0% 12 BILANCIATA DINAMICA 67,34% 71,14% 3,8%
14 56 M 43.047,94 129.256,23 2,0% 3,5% 100,0% 37 GARANTITA 69,85% 77,74% 7,9%
15 57 M 60.438,17 113.830,20 2,0% 3,8% 100,0% 29 OBBLIGAZIONARIA PURA 68,99% 71,84% 2,8%
25
Nella tavola seguente sono riportati i montanti derivanti dalla simulazione sopra descritta.
A partire da questi montanti, con l’applicazione dei coefficienti di rendita vigenti nell’ambito del Fondo, sono state
calcolate le rendite vitalizie annuali spettanti ad ogni iscritto.
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1 174.153 262.357 253.716 174.153 270.337 180.800 171.455 209.391 263.537 589.767
2 151.214 222.815 215.886 151.214 229.201 156.687 148.989 180.069 223.761 477.257
3 149.599 217.269 210.784 149.599 223.235 154.828 147.470 177.056 218.153 449.096
4 203.622 300.479 291.140 203.622 309.078 211.052 200.600 242.748 301.753 638.652
5 226.424 335.439 324.951 226.424 345.091 234.803 223.015 270.523 336.869 711.811
6 182.787 258.176 251.168 182.787 264.586 188.808 180.325 214.012 259.128 488.283
7 193.335 276.464 268.733 193.335 283.535 199.968 190.623 227.752 277.514 529.891
8 223.415 312.926 304.707 223.415 320.428 230.659 220.447 260.794 314.041 574.348
9 215.704 296.395 289.050 215.704 303.090 222.299 212.999 249.600 297.391 525.456
10 223.219 300.494 293.524 223.219 306.837 229.600 220.598 255.882 301.438 513.434
11 199.081 254.178 249.366 199.081 258.533 203.792 197.136 222.868 254.827 390.794
12 138.736 170.650 167.921 138.736 173.111 141.527 137.580 152.702 171.018 244.649
13 166.348 197.977 195.327 166.348 200.359 169.174 165.173 180.368 198.333 266.805
14 180.360 211.748 209.150 180.360 214.079 183.200 179.178 194.379 212.097 277.519
15 184.613 211.638 209.422 184.613 213.623 187.083 183.583 196.754 211.935 266.662
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1 7.926 11.941 11.548 7.926 12.304 8.229 7.804 9.530 11.995 26.843
2 6.882 10.141 9.826 6.882 10.432 7.131 6.781 8.196 10.184 21.722
3 5.889 8.553 8.298 5.889 8.788 6.095 5.806 6.970 8.588 17.680
4 9.268 13.676 13.251 9.268 14.067 9.606 9.130 11.048 13.734 29.068
5 10.305 15.267 14.790 10.305 15.707 10.687 10.150 12.313 15.332 32.397
6 7.196 10.164 9.888 7.196 10.416 7.433 7.099 8.425 10.201 19.222
7 7.611 10.884 10.579 7.611 11.162 7.872 7.504 8.966 10.925 20.860
8 10.169 14.243 13.868 10.169 14.584 10.498 10.033 11.870 14.293 26.141
9 9.818 13.490 13.156 9.818 13.795 10.118 9.694 11.360 13.535 23.916
10 8.788 11.830 11.555 8.788 12.079 9.039 8.684 10.073 11.867 20.213
11 9.061 11.569 11.350 9.061 11.767 9.275 8.972 10.144 11.598 17.787
12 6.067 7.463 7.344 6.067 7.571 6.190 6.017 6.678 7.479 10.699
13 6.314 7.515 7.414 6.314 7.605 6.421 6.269 6.846 7.528 10.127
14 7.888 9.261 9.147 7.888 9.362 8.012 7.836 8.501 9.276 12.137
15 8.074 9.256 9.159 8.074 9.342 8.182 8.029 8.605 9.269 11.662
26
Sulla base delle rendite determinate e tenuto conto delle retribuzioni finali degli iscritti sono stati calcolati i corrispondenti
tassi di sostituzione riconducibili al II pilastro.
Come detto, i valori illustrati sono rappresentativi di scenari teorici di “appartenenza integrale” ad uno solo dei comparti
che costituiscono l’offerta gestionale del Fondo.
Tenuto conto delle specificità inerenti all’obbligo di destinazione di una quota della posizione e dei contributi ad uno dei
comparti Stabilità, ai corrispondenti rendimenti di ciascuno di essi e alla possibilità di versare il complemento al comparto
“scelto”, ciascuno dei casi tipo è stato pertanto proiettato tenendo conto della possibilità che lo stesso appartenga ad
uno dei 5 collettivi di riferimento del Fondo.
In pratica, ciascuno dei casi esaminati in precedenza è stato analizzato ipotizzando che faccia parte del collettivo ex CB,
ex BP, ex BPL, ex LuPiLi o ex BPN tenendo pertanto conto della percentuale stabilita in ordine alla destinazione al
corrispondente comparto Stabilità, al relativo rendimento atteso e ipotizzando che la quota “discrezionale” sia attribuita
al comparto finanziario scelto dall’aderente.
Ovviamente, stanti le risultanze delle capitalizzazioni “teoriche” sui singoli comparti, per ogni caso tipo è possibile altresì
calcolare il risultato stimato ipotizzando la partecipazione ad un mix di comparti semplicemente moltiplicando il tasso di
sostituzione teorico per la percentuale scelta di destinazione dei contributi e della posizione individuale al comparto
medesimo. Ad esempio per un iscritto appartenente al collettivo ex CB è possibile determinare il risultato teorico
ipotizzando che il 15% dello stesso derivi dall’appartenenza al comparto Stabilità di riferimento e che il residuo 85% sia
ripartito su più comparti calcolandone proporzionalmente il contributo.
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1 17,77% 26,77% 25,89% 17,77% 27,59% 18,45% 17,50% 21,37% 26,89% 60,18%
2 17,32% 25,52% 24,72% 17,32% 26,25% 17,94% 17,06% 20,62% 25,62% 54,65%
3 13,45% 19,53% 18,94% 13,45% 20,06% 13,92% 13,25% 15,91% 19,61% 40,36%
4 19,20% 28,33% 27,45% 19,20% 29,14% 19,90% 18,91% 22,89% 28,45% 60,21%
5 19,87% 29,44% 28,52% 19,87% 30,29% 20,61% 19,57% 23,74% 29,57% 62,47%
6 16,71% 23,60% 22,96% 16,71% 24,19% 17,26% 16,49% 19,57% 23,69% 44,64%
7 17,85% 25,53% 24,82% 17,85% 26,18% 18,47% 17,60% 21,03% 25,63% 48,93%
8 20,24% 28,34% 27,60% 20,24% 29,02% 20,89% 19,97% 23,62% 28,44% 52,02%
9 16,21% 22,27% 21,72% 16,21% 22,78% 16,71% 16,01% 18,76% 22,35% 39,49%
10 21,03% 28,32% 27,66% 21,03% 28,91% 21,64% 20,79% 24,11% 28,40% 48,38%
11 15,67% 20,01% 19,63% 15,67% 20,35% 16,04% 15,52% 17,54% 20,06% 30,76%
12 12,51% 15,39% 15,15% 12,51% 15,62% 12,77% 12,41% 13,77% 15,43% 22,07%
13 9,26% 11,02% 10,88% 9,26% 11,16% 9,42% 9,20% 10,04% 11,04% 14,86%
14 16,59% 19,47% 19,24% 16,59% 19,69% 16,85% 16,48% 17,88% 19,51% 25,52%
15 12,21% 14,00% 13,86% 12,21% 14,13% 12,38% 12,15% 13,02% 14,02% 17,64%
27
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1 25 M 29.367,65 12.902,68 1,8% 3,3% 100,0% 4 AZIONARIA 64,97% 77,84% 12,87% 55,04% -
2 26 M 26.430,95 6.047,76 2,0% 3,3% 100,0% 2 BILANCIATA LIGHT 64,97% 77,84% 12,87% 21,24% -
3 29 F 30.011,67 11.354,25 1,0% 3,3% 100,0% 4 BILANCIATA DINAMICA 64,97% 77,84% 12,87% 19,51% -
4 30 M 33.407,66 30.856,15 3,0% 3,3% 100,0% 8 GARANTITA 64,97% 77,45% 12,48% 21,03% -
5 32 M 36.607,74 51.887,12 3,0% 3,3% 100,0% 12 GARANTITA 64,97% 76,13% 11,16% 21,79% -
6 39 F 32.587,75 62.795,83 2,5% 3,8% 100,0% 12 AZIONARIA 64,97% 77,84% 12,87% 41,39% -
7 40 F 32.587,75 86.640,59 2,0% 3,8% 100,0% 19 BILANCIATA LIGHT 64,97% 77,84% 12,87% 21,60% -
8 42 M 39.183,82 105.077,59 2,0% 3,8% 100,0% 21 AZIONARIA 64,97% 76,70% 11,73% 48,36% -
9 43 M 47.698,69 94.939,97 0,2% 3,8% 100,0% 20 OBBLIGAZIONARIA PURA 64,97% 73,58% 8,61% 16,86% -
10 44 F 33.231,77 89.557,02 7,0% 3,8% 100,0% 22 GARANTITA 64,97% 77,84% 12,87% 22,54% -
11 49 M 48.342,71 92.245,96 2,0% 3,5% 100,0% 26 BILANCIATA DINAMICA 66,19% 74,30% 8,11% 19,99% -
12 51 M 41.759,90 66.787,96 2,0% 6,0% 50,0% 16 GARANTITA 66,43% 77,37% 10,94% 13,12% -
13 54 F 60.497,71 91.765,76 3,0% 3,8% 50,0% 12 BILANCIATA DINAMICA 67,34% 71,14% 3,80% 11,02% -
14 56 M 43.047,94 129.256,23 2,0% 3,5% 100,0% 37 GARANTITA 69,85% 77,74% 7,89% 17,21% -
15 57 M 60.438,17 113.830,20 2,0% 3,8% 100,0% 29 OBBLIGAZIONARIA PURA 68,99% 71,84% 2,85% 12,40% -
Di seguito il risultato ipotizzando l’appartenenza dei casi tipo al collettivo ex CB.
La tabella successiva riassume il risultato per gli appartenenti al collettivo ex BP.
Di seguito il risultato ipotizzando l’appartenenza dei casi tipo al collettivo ex BPL.
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2 26 M 26.430,95 6.047,76 2,0% 3,3% 100,0% 2 BILANCIATA LIGHT 64,97% 77,84% 12,87% 20,12% -
3 29 F 30.011,67 11.354,25 1,0% 3,3% 100,0% 4 BILANCIATA DINAMICA 64,97% 77,84% 12,87% 18,68% -
4 30 M 33.407,66 30.856,15 3,0% 3,3% 100,0% 8 GARANTITA 64,97% 77,45% 12,48% 19,79% -
5 32 M 36.607,74 51.887,12 3,0% 3,3% 100,0% 12 GARANTITA 64,97% 76,13% 11,16% 20,50% -
6 39 F 32.587,75 62.795,83 2,5% 3,8% 100,0% 12 AZIONARIA 64,97% 77,84% 12,87% 40,45% -
7 40 F 32.587,75 86.640,59 2,0% 3,8% 100,0% 19 BILANCIATA LIGHT 64,97% 77,84% 12,87% 20,55% -
8 42 M 39.183,82 105.077,59 2,0% 3,8% 100,0% 21 AZIONARIA 64,97% 76,70% 11,73% 47,25% -
9 43 M 47.698,69 94.939,97 0,2% 3,8% 100,0% 20 OBBLIGAZIONARIA PURA 64,97% 73,58% 8,61% 16,04% -
10 44 F 33.231,77 89.557,02 7,0% 3,8% 100,0% 22 GARANTITA 64,97% 77,84% 12,87% 21,55% -
11 49 M 48.342,71 92.245,96 2,0% 3,5% 100,0% 26 BILANCIATA DINAMICA 66,19% 74,30% 8,11% 19,40% -
12 51 M 41.759,90 66.787,96 2,0% 6,0% 50,0% 16 GARANTITA 66,43% 77,37% 10,94% 12,73% -
13 54 F 60.497,71 91.765,76 3,0% 3,8% 50,0% 12 BILANCIATA DINAMICA 67,34% 71,14% 3,80% 10,78% -
14 56 M 43.047,94 129.256,23 2,0% 3,5% 100,0% 37 GARANTITA 69,85% 77,74% 7,89% 16,81% -
15 57 M 60.438,17 113.830,20 2,0% 3,8% 100,0% 29 OBBLIGAZIONARIA PURA 68,99% 71,84% 2,85% 12,16% -
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1 25 M 29.367,65 12.902,68 1,8% 3,3% 100,0% 4 AZIONARIA 64,97% 77,84% 12,87% 51,83% -
2 26 M 26.430,95 6.047,76 2,0% 3,3% 100,0% 2 BILANCIATA LIGHT 64,97% 77,84% 12,87% 21,84% -
3 29 F 30.011,67 11.354,25 1,0% 3,3% 100,0% 4 BILANCIATA DINAMICA 64,97% 77,84% 12,87% 19,59% -
4 30 M 33.407,66 30.856,15 3,0% 3,3% 100,0% 8 GARANTITA 64,97% 77,45% 12,48% 22,01% -
5 32 M 36.607,74 51.887,12 3,0% 3,3% 100,0% 12 GARANTITA 64,97% 76,13% 11,16% 22,82% -
6 39 F 32.587,75 62.795,83 2,5% 3,8% 100,0% 12 AZIONARIA 64,97% 77,84% 12,87% 39,38% -
7 40 F 32.587,75 86.640,59 2,0% 3,8% 100,0% 19 BILANCIATA LIGHT 64,97% 77,84% 12,87% 22,16% -
8 42 M 39.183,82 105.077,59 2,0% 3,8% 100,0% 21 AZIONARIA 64,97% 76,70% 11,73% 46,10% -
9 43 M 47.698,69 94.939,97 0,2% 3,8% 100,0% 20 OBBLIGAZIONARIA PURA 64,97% 73,58% 8,61% 17,57% -
10 44 F 33.231,77 89.557,02 7,0% 3,8% 100,0% 22 GARANTITA 64,97% 77,84% 12,87% 23,31% -
11 49 M 48.342,71 92.245,96 2,0% 3,5% 100,0% 26 BILANCIATA DINAMICA 66,19% 74,30% 8,11% 20,04% -
12 51 M 41.759,90 66.787,96 2,0% 6,0% 50,0% 16 GARANTITA 66,43% 77,37% 10,94% 13,42% -
13 54 F 60.497,71 91.765,76 3,0% 3,8% 50,0% 12 BILANCIATA DINAMICA 67,34% 71,14% 3,80% 11,04% -
14 56 M 43.047,94 129.256,23 2,0% 3,5% 100,0% 37 GARANTITA 69,85% 77,74% 7,89% 17,51% -
15 57 M 60.438,17 113.830,20 2,0% 3,8% 100,0% 29 OBBLIGAZIONARIA PURA 68,99% 71,84% 2,85% 12,61% -
28
La tabella successiva riassume il risultato per gli appartenenti al collettivo ex LuPiLi.
Di seguito il risultato ipotizzando l’appartenenza dei casi tipo al collettivo ex BPN.
Come si può osservare dall’esame dei casi riportati, si assiste in media ad un risultato compensativo fornito
dall’accumulo nel Fondo pensione idoneo a consentire ampiamente un recupero del gap previdenziale derivante dalle
riforme susseguitesi nel tempo.
6. Articolazione dell’offerta gestionale
L’offerta è articolata, per le sezioni BP, BPL, BPN, CB e LUPILI in Profili di investimento (“Profili”) composti dalla
combinazione tra Linee di Investimento e Comparti di Stabilità mentre il patrimonio della Sezione FIPAD è gestito
attraverso una polizza assicurativa.
In particolare, la proposta gestionale del Fondo si basa, come osservato, su una ripartizione in Linee e Comparti
caratterizzati da diversi profili di rischio/rendimento.
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1 25 M 29.367,65 12.902,68 1,8% 3,3% 100,0% 4 AZIONARIA 64,97% 77,84% 12,87% 42,25% -
2 26 M 26.430,95 6.047,76 2,0% 3,3% 100,0% 2 BILANCIATA LIGHT 64,97% 77,84% 12,87% 23,71% -
3 29 F 30.011,67 11.354,25 1,0% 3,3% 100,0% 4 BILANCIATA DINAMICA 64,97% 77,84% 12,87% 19,86% -
4 30 M 33.407,66 30.856,15 3,0% 3,3% 100,0% 8 GARANTITA 64,97% 77,45% 12,48% 24,98% -
5 32 M 36.607,74 51.887,12 3,0% 3,3% 100,0% 12 GARANTITA 64,97% 76,13% 11,16% 25,93% -
6 39 F 32.587,75 62.795,83 2,5% 3,8% 100,0% 12 AZIONARIA 64,97% 77,84% 12,87% 33,39% -
7 40 F 32.587,75 86.640,59 2,0% 3,8% 100,0% 19 BILANCIATA LIGHT 64,97% 77,84% 12,87% 23,86% -
8 42 M 39.183,82 105.077,59 2,0% 3,8% 100,0% 21 AZIONARIA 64,97% 76,70% 11,73% 39,37% -
9 43 M 47.698,69 94.939,97 0,2% 3,8% 100,0% 20 OBBLIGAZIONARIA PURA 64,97% 73,58% 8,61% 19,73% -
10 44 F 33.231,77 89.557,02 7,0% 3,8% 100,0% 22 GARANTITA 64,97% 77,84% 12,87% 25,64% -
11 49 M 48.342,71 92.245,96 2,0% 3,5% 100,0% 26 BILANCIATA DINAMICA 66,19% 74,30% 8,11% 20,22% -
12 51 M 41.759,90 66.787,96 2,0% 6,0% 50,0% 16 GARANTITA 66,43% 77,37% 10,94% 14,33% -
13 54 F 60.497,71 91.765,76 3,0% 3,8% 50,0% 12 BILANCIATA DINAMICA 67,34% 71,14% 3,80% 11,11% -
14 56 M 43.047,94 129.256,23 2,0% 3,5% 100,0% 37 GARANTITA 69,85% 77,74% 7,89% 18,41% -
15 57 M 60.438,17 113.830,20 2,0% 3,8% 100,0% 29 OBBLIGAZIONARIA PURA 68,99% 71,84% 2,85% 13,24% -
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1 25 M 29.367,65 12.902,68 1,8% 3,3% 100,0% 4 AZIONARIA 64,97% 77,84% 12,87% 55,94% -
2 26 M 26.430,95 6.047,76 2,0% 3,3% 100,0% 2 BILANCIATA LIGHT 64,97% 77,84% 12,87% 20,29% -
3 29 F 30.011,67 11.354,25 1,0% 3,3% 100,0% 4 BILANCIATA DINAMICA 64,97% 77,84% 12,87% 18,99% -
4 30 M 33.407,66 30.856,15 3,0% 3,3% 100,0% 8 GARANTITA 64,97% 77,45% 12,48% 19,83% -
5 32 M 36.607,74 51.887,12 3,0% 3,3% 100,0% 12 GARANTITA 64,97% 76,13% 11,16% 20,53% -
6 39 F 32.587,75 62.795,83 2,5% 3,8% 100,0% 12 AZIONARIA 64,97% 77,84% 12,87% 41,85% -
7 40 F 32.587,75 86.640,59 2,0% 3,8% 100,0% 19 BILANCIATA LIGHT 64,97% 77,84% 12,87% 20,71% -
8 42 M 39.183,82 105.077,59 2,0% 3,8% 100,0% 21 AZIONARIA 64,97% 76,70% 11,73% 48,84% -
9 43 M 47.698,69 94.939,97 0,2% 3,8% 100,0% 20 OBBLIGAZIONARIA PURA 64,97% 73,58% 8,61% 16,03% -
10 44 F 33.231,77 89.557,02 7,0% 3,8% 100,0% 22 GARANTITA 64,97% 77,84% 12,87% 21,58% -
11 49 M 48.342,71 92.245,96 2,0% 3,5% 100,0% 26 BILANCIATA DINAMICA 66,19% 74,30% 8,11% 19,62% -
12 51 M 41.759,90 66.787,96 2,0% 6,0% 50,0% 16 GARANTITA 66,43% 77,37% 10,94% 12,74% -
13 54 F 60.497,71 91.765,76 3,0% 3,8% 50,0% 12 BILANCIATA DINAMICA 67,34% 71,14% 3,80% 10,86% -
14 56 M 43.047,94 129.256,23 2,0% 3,5% 100,0% 37 GARANTITA 69,85% 77,74% 7,89% 16,82% -
15 57 M 60.438,17 113.830,20 2,0% 3,8% 100,0% 29 OBBLIGAZIONARIA PURA 68,99% 71,84% 2,85% 12,15% -
29
Per un’adeguata rappresentazione e comprensione dell’Offerta, sarà inizialmente descritta la “materia prima” dell’offerta,
ovvero le Linee di Investimento e a seguire i Comparti di Stabilità, per arrivare infine alla illustrazione dei Profili di
Investimento i quali, strutturati mediante la combinazione delle Linee con il Comparto di Stabilità, rappresentano il
“prodotto” che viene offerto alla sottoscrizione.
Linee di investimento (“Linee”)
Linea Composizione target
Linea Obbligazionaria Pura Obbligazioni 100%
Linea Bilanciata Light Obbligazioni 90% - Azioni 10%
Linea Bilanciata Dinamica Obbligazioni 70% - Azioni 30%
Linea Azionaria Obbligazioni 15% - Azioni 85%
Linea Garantita Obbligazioni 95% - Azioni 5%
I Comparti Stabilità si differenziano per strategia di investimento dalle Linee, configurandosi come Comparti orientati a
ridurre la correlazione degli investimenti con gli andamenti dei mercati finanziari.
Tali Comparti costituiscono una componente fissa (in percentuale) dell’investimento dei contributi e del montante;
pertanto le “Linee” sopra descritte non saranno opzionabili in quanto tali, ma attraverso Profili di Investimento (con le
particolarità e modalità esposte nel paragrafo successivo) che determinano - in misura variabile tra i vari collettivi ma
fissa per tutti i profili dei medesimi collettivi - l’allocazione di una quota parte nel Comparto di Stabilità.
A tal fine è costituito un Comparto Stabilità per ciascun collettivo (BP, BPL, BPN, CB e LUPILI), che dunque sarà
esclusivamente riferito agli iscritti del singolo collettivo.
I Comparti Stabilità sono pertanto 5 ed hanno le seguenti principali caratteristiche e peso percentuale rispetto alla Linea
di investimento:
Collettivo percentuale
Stabilità
Liquidità Strumenti
Finanziari
Fondi
Immobiliari
BP 25% √ √ √ (Fondo Primo)
BPN 55% √ √ √ (Fondo Alveare)
CB 15% √ √ -
BPL 15% √ √ √ (Fondo Eracle)
LuPiLi 10% √ √ -
30
I Profili di investimento (“Profili”)
L’associazione tra le Linee e i Comparti Stabilità identifica i Profili di Investimento sotto elencati.
L’unica differenza riguarda la componente percentuale del Comparto Stabilità di pertinenza in precedenza illustrata.
L’aderente può scegliere di destinare i contributi mensili e il montante accumulato in uno o più Profili di Investimento
secondo le modalità descritte nel “Regolamento per la scelta e per la modifica delle linee di investimento (switch) e dei
flussi contributivi”.
Profilo Composizione
Profilo Obbligazionario Linea Obbligazionaria Pura + Comparto Stabilità (in % pari a quella prevista
per il collettivo di appartenenza)
Profilo Bilanciato Light Linea Bilanciata Light + Comparto Stabilità (idem)
Profilo Bilanciato dinamico Linea Bilanciata Dinamica + Comparto Stabilità (idem)
Profilo Azionario Linea Azionaria + Comparto Stabilità (idem)
Profilo con Garanzie Linea Garantita + Comparto Stabilità in opzione (vedasi Nota Bene)
Nota Bene Profilo con Garanzie: l’associazione del Comparto Stabilità nel Profilo con Garanzie - diversamente dagli altri Profili, che
prevedono la combinazione con il Comparto Stabilità sia in fase di scelta di allocazione dei contributi sia in fase di scelta di
riallocazione del montante - è facoltativa in caso di allocazione iniziale o successiva dei contributi, (in sostanza è data possibilità di
versare tutti i contributi nel Profilo con Garanzie “puro”, composto dalla sola Linea Garantita). Nel caso invece di riallocazione in
detto Profilo dei montanti provenienti da altri Profili senza opzione “con Stabilità”, il sistema di calcolo assegnerà comunque – sino a
nuova disposizione e comunque almeno fino a tutto il 2020 - al Comparto Stabilità un montante non inferiore a quello già presente
nel medesimo comparto prima dello switch, nei limiti della percentuale Stabilità prevista per il collettivo di riferimento.
In sintesi i contributi personali ed aziendali, versati in linea generale mensilmente, possono essere allocati in misura
percentuale tra i diversi Profili di Investimento mentre il TFR maturando potrà essere allocato nel/i medesimo/i
Profilo/Profili dei contributi oppure nel Profilo con Garanzie (con o senza Stabilità).
Il profilo delle Linee e dei Comparti e le motivazioni alla base della struttura degli stessi sono descritte nei capitoli
precedenti. Le specifiche delle politiche d’investimento di ogni singola Linea e Comparto, definite in coerenza con le
analisi e valutazioni descritte in relazione all’analisi del collettivo degli iscritti e dei bisogni previdenziali che questo
esprime, sono invece delineate nel prosieguo.
La gestione delle Linee è stata affidata ai seguenti gestori (per due Linee sono previsti due gestori):
Linea Gestore
Linea Obbligazionaria Pura 50% Eurizon Capital SGR Spa | 50% Candriam Luxembourg
Linea Bilanciata Light Azimut Capital Management SGR SpA
Linea Bilanciata Dinamica Eurizon Capital SGR Spa
Linea Azionaria 50% Anima SGR Spa | 50% Candriam Luxembourg
Linea Garantita UnipoSai Assicurazioni SpA
31
6.1. Obiettivi finanziari per ciascuna Linea/ Comparto e Asset allocation Strategica
L’obiettivo della politica di investimento del Fondo è quello di definire proposte di gestione che siano in grado di
consentire agli aderenti di disporre, all’atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema
obbligatorio tendenzialmente adeguate a compensare il deficit che si viene a determinare per effetto della stratificazione
delle riforme che afferiscono al regime obbligatorio. Tale obiettivo, ovviamente, viene calibrato in funzione di
un’aspettativa di permanenza nel regime previdenziale complementare. Ciò nondimeno viene assunto l’orizzonte
temporale effettivo di permanenza, determinato in termini attuariali, al fine di non penalizzare l’esercizio delle facoltà che
la normativa concede ai partecipanti e che risulta quantitativamente determinato, nello specifico del Fondo, proprio dal
suddetto orizzonte temporale medio.
Come già riportato più specificatamente nel precedente paragrafo 4.3 - L’attuale asset allocation strategica dei Comparti
a gestione finanziaria - i rendimenti attesi dei comparti sono calcolati sulla base dei rendimenti attesi delle singole asset
class che compongono il benchmark. Questi ultimi sono stimati a partire da considerazioni di carattere macroeconomico
e dai valori puntuali delle curve dei tassi di riferimento nel caso degli asset obbligazionari.
Volatilità e correlazioni sono stimati a partire dall’analisi delle serie storiche degli indici rappresentativi.
Su queste basi sono state quindi definite combinazioni rischio-rendimento efficienti in un determinato arco temporale
coerente con le caratteristiche del collettivo, che mirano a consentire di massimizzare le risorse destinate alle prestazioni
esponendo gli aderenti a un livello di rischio ritenuto accettabile.
Le stime di rendimento e volatilità inquadrano le attuali prospettive di ciascuna asset allocation e sono soggette a
periodica revisione.
Di seguito vengono riportati i valori del rendimento atteso e della volatilità stimata.
Linee di investimento
Denominazione del Comparto Rendimento atteso Volatilità
Linea Obbligazionaria Pura
Linea Bilanciata Light
Linea Bilanciata Dinamica
Linea Azionaria
Linea Garantita
0,72%
1,71%
2,77%
6,04%
0,99%
2,32%
3,59%
5,26%
11,61%
2,75%
Comparti Stabilità
Denominazione del Comparto Rendimento atteso Volatilità
Comparto Stabilità BP
Comparto Stabilità BPL
Comparto Stabilità BPN
Comparto Stabilità LUPILI
Comparto Stabilità CB
2,75%
2,60%
2,88%
0,80%
0,80%
1,85%
1,25%
3,05%
0,50%
0,50%
32
7. Criteri di attuazione della politica d’investimento e stile di gestione
Il presente paragrafo fornisce una descrizione della struttura della gestione così come risulta attuata a seguito delle
valutazioni tempo per tempo condotte dal Fondo. Essa è la risultante dell’applicazione delle vigenti disposizioni
normative alla gestione delle risorse previdenziali attribuite nel tempo dagli aderenti.
La struttura di gestione dei singoli mandati è definita in stretta relazione alla dimensione patrimoniale delle Linee di
investimento; per le Linee Azionaria ed Obbligazionaria Pura, essa è definita, stante la loro significativa consistenza, in
base ad una struttura competitiva (con ciò si intende l'affidamento all'interno della stessa Linea di mandati conferiti a
gestori differenti sulla base dello stesso benchmark e della stessa struttura dei limiti gestionali). La ragione principale
che giustifica questa strutturazione per le predette due Linee deve essere essenzialmente ricercata nella importanza di
assegnare un peso rilevante alla differenziazione del rischio gestore in presenza di patrimoni elevati. In particolare, il
Fondo intende mitigare il rischio che può nascere dalla sussistenza di visioni specifiche delle case di gestione
sull'andamento dei mercati e sulla relativa traduzione in scelte di posizionamento sul portafoglio.
Il Fondo ritiene che sia compito del gestore assumere scelte tattiche di posizionamento tra le asset class entro i valori
soglia prefissati dal Fondo stesso. La possibilità di assumere posizioni variabili sui singoli titoli può essere esercitata
entro i limiti compatibili con i valori della tracking error volatility (TEV).
La presenza di queste variabili consente di definire la gestione in essere come parzialmente attiva.
Il Fondo ha optato per questa struttura in quanto ritiene che debba esistere una suddivisione strutturale tra chi ha la
competenza di compiere le scelte di asset allocation strategica e chi deve assumere quelle riconducibili alla asset
allocation tattica. Tali scelte devono peraltro competere a soggetti distinti. Questa distinzione, al di là delle previsioni di
legge, risponde a una logica volta ad assegnare le diverse responsabilità in base alla competenza istituzionale e
professionale.
In questa struttura il Fondo mantiene la piena competenza delle scelte strategiche di allocazione del portafoglio in
quanto sono quelle che determinano in massima parte la performance attesa e il grado di rischio assunto.
L'asset allocation tattica viene invece affidata al gestore. La gestione di questa componente richiede infatti un know how
specifico che è proprio ed esclusivo dei soggetti a cui la legge affida il compito di compiere le scelte di investimento. Va
inoltre considerato che l'asset allocation tattica si basa anche su una attenta gestione della individuazione dei tempi
entro i quali devono essere compiuti i movimenti di adattamento del portafoglio e le operazioni di negoziazione.
La gestione parzialmente attiva, a differenza di quella passiva, consente di rispettare questa impostazione e, al tempo
stesso, di sfruttare le capacità e le conoscenze operative del gestore per conseguire risultati che tendano a discostarsi,
in senso positivo, dalla media di mercato.
Di converso, la gestione passiva, stabilendo un’allocazione fissa tra le diverse asset class conferisce al Fondo l’onere di
definire le sovra o sotto esposizioni sulle asset class. Paradossalmente, quindi, tale gestione risulterebbe essere più
complessa e renderebbe necessaria una strutturazione del Fondo idonea a sopperire a tali necessità.
La gestione parzialmente attiva rappresenta una soluzione di equilibrio che tende ad ottimizzare il ruolo del gestore in
chiave di ripartizione ottimale delle diverse asset class, pur in un ambito predefinito dal Fondo, con evidenti vantaggi per
il Fondo stesso che, quindi, ottiene una struttura gestionale semplificata associata ad un livello di costi contenuto.
33
7.1. La gestione diretta
L'attuale formulazione dello Statuto del Fondo prevede la possibilità di attivare una gestione diretta.
L'evoluzione dei mercati finanziari e, soprattutto di taluni strumenti, hanno indotto il Fondo a valutare la possibilità di
considerare nel novero degli investimenti anche titoli che, per loro natura, si prestano all’investimento diretto
coerentemente con quanto previsto dalla norma piuttosto che ad un affidamento secondo la tradizionale struttura per
mandati di gestione.
Tale soluzione è stata adottata, limitatamente ai Comparti Stabilità di ciascuna Sezione, mediante sottoscrizione o
acquisizione di quote di a) OICR mobiliari e b) FIA immobiliari.
a) il Fondo si avvale del supporto dell’advisor finanziario per la ricerca di possibili soluzioni d’investimento finalizzate ad
efficientare il profilo rischio e rendimento dei Comparti Stabilità. Obiettivo di tale articolazione degli investimenti è la
ricerca di decorrelazione con i mercati finanziari e stabilizzazione dei rendimenti.
L’attività dell’advisor si concretizza nella raccomandazione di strumenti finanziari adeguati alle esigenze, gli obiettivi ed il
profilo di rischio del Fondo, che sono al momento individuati in due potenziali soluzioni d’investimento, non
necessariamente alternative tra loro:
I. un portafoglio diversificato di OICR armonizzati (cd “UCITS”) di tipo “cash plus”, altamente liquidi e con orizzonte
temporale breve, caratterizzati da ridotta volatilità e buon livello di diversificazione in termini di mercati e strategie
obbligazionarie;
II. investimenti mirati in FIA con un obiettivo “euribor plus”, con un profilo di liquidità inferiore rispetto agli UCITS ma
con maggiore redditività attesa.
La scelta del Fondo si è inizialmente indirizzata verso la prima soluzione, investendo le somme disponibili in un
portafoglio di 6 UCITS, distribuiti tra le classi (Peer Group) Cash Enhanced, Absolute Return Bond, Corporate Floating
Rate e Corporate EMU HY Short Term, aventi una duration media complessiva pari a 0,32 e valida per la componente
obbligazionaria di ogni comparto di stabilità.
Gli investimenti in FIA (sub. II) non sono al momento contemplati, ma saranno presi in considerazioni a conclusione di
un processo di razionalizzazione degli attuali investimenti in FIA immobiliari, di seguito illustrati.
b) Il patrimonio immobiliare del Fondo è gestito indirettamente per il tramite di 3 Fondi immobiliari, di cui due totalmente
detenuti dal Fondo: Fondo Primo e Fondo Alveare, allocati rispettivamente nel comparto Stabilità BP e Comparto
Stabilità BPN. Il Comparto Stabilità BPL possiede quote di minoranza del Fondo Immobiliare Eracle.
In particolare il Fondo Alveare gestisce, a seguito di conferimento avvenuto a fine 2016, il rilevante patrimonio
immobiliare in precedenza gestito direttamente dal Fondo Pensioni dell’ex Gruppo BPN.
La gestione dei FIA Immobiliari è affidata a primarie SGR che operano nel rispetto di business plan preliminarmente
approvati dal Fondo che partecipa con propri esponenti ai Comitati Consultivi dei Fondi Immobiliari.
L’allocazione strategica di questa asset class prevede un graduale ridimensionamento negli investimenti in FIA
Immobiliari.
34
7.2. La gestione indiretta
7.2.1. La componente del rischio
La componente rischio costituisce l'aspetto di maggior rilievo nella definizione dell'impianto della gestione e del suo
monitoraggio.
In termini generali, gli aderenti al Fondo hanno una percezione asimmetrica di questo fattore: sebbene tecnicamente il
rischio, dal punto di vista finanziario, sia da intendersi come la componente di volatilità della gestione e quindi riguardi
sia la parte negativa che quella positiva, nel risparmio previdenziale il problema della valorizzazione del capitale va di
pari passo con quello della sua conservazione.
A tal fine, nelle ipotesi di shortfall che sono state precedentemente calcolate si è data evidenza dell'obiettivo della
protezione nominale del capitale. Questo obiettivo deve intendersi come l’importanza che il Fondo attribuisce alla
necessità di monitorare non solo l'andamento relativo rispetto al benchmark, ma anche quello assoluto della
performance.
Il Fondo ritiene pertanto che la gestione debba prestare attenzione in modo rilevante a questa variabile e, di
conseguenza, ha innanzitutto definito all'interno delle convenzioni di gestione delle linee finanziarie un indicatore in base
al quale viene assegnato un budget di rischio ad ogni gestore.
Tale indicatore è rappresentato dalla tracking error volatility che, tecnicamente, coincide con la deviazione standard
degli scarti dei rendimenti rispetto al benchmark. Per le modalità di costruzione la TEV si presta a rappresentare in modo
efficiente il livello di rischio che il Fondo intende assegnare al gestore in un'ottica di gestione parzialmente attiva, in
quanto rileva con peso maggiore i movimenti più rilevanti rispetto al benchmark.
In base alla differente caratteristica dei Comparti, i valori soglia della TEV sono stati definiti come segue:
MANDATO VALORE SOGLIA DELL’INDICATORE DI RISCHIO
Linea Obbligazionaria Pura
Linea Bilanciata Light
Linea Bilanciata Dinamica
Linea Azionaria
Linea Garantita
2,5% annuale
3,0% annuale
4,0% annuale
7,0% annuale
3,0% annuale
Il calcolo viene effettuato su base settimanale avendo a riferimento un periodo semestrale o annuale secondo una
metodologia “rolling” che aggiunge una nuova settimana eliminando la prima della serie del semestre o dell’anno. I valori
indicati esprimono il limite che il valore di TEV può assumere nell’anno.
Le modalità di rilevazione e misurazione della variabile è definita in modo univoco nell’ambito dell’allegato tecnico alle
convenzioni di gestione.
I rischi a cui i portafogli sono sottoposti sono molteplici e pertanto non esiste un unico indicatore in grado di sintetizzare
una lettura univoca dei diversi fattori che esprimono il fenomeno sotto osservazione.
35
Per tale motivo, il Fondo monitora il rischio attraverso una pluralità di indicatori atti a cogliere aspetti diversi della stessa
componente il cui dettaglio è riportato nel Manuale delle procedure interne di controllo della gestione finanziaria.
Un aspetto particolare della gestione dei rischi riguarda l'assegnazione dei limiti entro cui si esplica l'ambito di autonomia
esercitabile dai singoli gestori e che viene definita all'interno della convenzione.
Tali limiti sono stati progettati e definiti in coerenza con il profilo di rischio che il Fondo ha assunto per ogni comparto.
Essi non hanno un valore formale ma sostanziale e tale indicazione viene trasferita ai gestori in modo che essi siano
assunti all'interno del loro processo decisionale.
In particolare, il Fondo intende assegnare ai gestori il compito di approcciare le situazioni di prossimità e di
avvicinamento ai valori limite in termini dinamici, in modo tale da evitare che il superamento della soglia di ammissibilità
determini minusvalenze per il Fondo stesso dovute ad esigenze di riallineamento del portafoglio entro i parametri fissati.
Il Fondo segnala ai gestori questa indicazione gestionale affinché siano chiari i profili di responsabilità che derivano da
comportamenti non conformi con questo principio.
7.2.2. Ulteriori elementi caratterizzanti la gestione: criteri, vincoli e limiti
Nei paragrafi che seguono vengono descritti i criteri, i vincoli ed i limiti che contraddistinguono la gestione del Fondo.
Tale elencazione assolve alla duplice finalità:
di fornire un’indicazione analitica dei presidi adottati dal Fondo al fine di delimitare in modo oggettivo
l’operatività dei gestori in un’ottica coerente con le politiche di valutazione dei rischi assunte dal Fondo;
di identificare con chiarezza il soggetto preposto alla verifica affinché risulti chiara la configurazione della
struttura di controllo operante.
7.2.3. Limiti e vincoli gestionali
La definizione delle linee di investimento è completata con un insieme di altre indicazioni deliberate dal Consiglio di
Amministrazione del Fondo. L’insieme di questi principi, regole e limiti costituiscono parte integrante della politica di
investimento. Nello specifico le disposizioni in oggetto sono raggruppabili in quattro insiemi:
a) individuazione di ulteriori specificazioni inerenti le macro asset class;
b) determinazione di limiti e vincoli di investimento;
c) regole comportamentali e operative riferite a specifici strumenti;
d) obblighi informativi aventi una funzione prudenziale.
Disposizioni specifiche riferite alla sola Linea Garantita sono riportate nel successivo paragrafo 7.2.4 - Limiti e vincoli
gestionali – Linea Garantita.
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Per quanto riguarda l’individuazione di ulteriori specificazioni inerenti le macro asset class il Fondo ha previsto:
l’individuazione delle bande di oscillazione della componente azionaria (nelle Linee Bilanciata Light, Bilanciata
Dinamica, Azionaria) che definiscono lo spazio assegnato entro il quale possono compiersi le scelte tattiche dei
gestori.
Il Fondo si riserva la facoltà di valutare la possibilità di modificare l’ampiezza di tali bande - dopo aver assolto i
prescritti obblighi informativi - nel caso in cui l’evoluzione congiunturale del mercato possa compromettere il
rendimento ovvero aumentare il grado di rischio assunto, ovvero che ostacoli le prese di beneficio a parità di rischio.
Un esempio che potrebbe determinare questa revisione è quello nel quale la tensione sui mercati azionari
suggerisca una strategia di maggiore protezione del portafoglio.
Il controllo del rispetto delle bande è affidato istituzionalmente alla Banca depositaria;
la definizione della componente obbligazionaria corporate. Il Fondo ha valutato la possibilità di un utilizzo della
componente obbligazionaria corporate all'interno dell'universo investibile. Tale investimento presenta un profilo di
rischio accentuato tutte le volte che il mercato manifesti un minor spessore degli scambi. Questa fattispecie ha
trovato conferma ripetuta nell’esperienza degli ultimi anni. La presenza di scambi ridotti sul mercato delle
obbligazioni corporate, che in alcuni casi arriva a determinare una temporanea assenza di quotazioni, incide
pesantemente sul valore mark to market del titolo.
In ogni caso le convenzioni fissano un tetto massimo di esposizione.
Il controllo del rispetto di tale limite è affidato istituzionalmente alla Banca depositaria;
la liquidità non è prevista come una asset class a sè stante. Tuttavia, il gestore deve utilizzare la liquidità in chiave
tattica anche ai fini di mitigare il rischio in situazioni di particolare tensione dei mercati;
la definizione di una politica di cambio aperto; il Fondo assegna ai gestori la leva del cambio come ulteriore
elemento per creare valore aggiunto al portafoglio. I gestori devono valutare il grado di eventuale copertura in
funzione dei movimenti del tasso di cambio tra l'Euro e le altre valute presenti in portafoglio. Il Fondo stabilisce in
convenzione un limite massimo di esposizione al tasso di cambio pari al 30% del portafoglio;
la duration del portafoglio obbligazionario viene espressa in funzione del corrispondente valore determinato dal
benchmark.
La determinazione del valore puntuale della duration è stata effettuata tenendo conto della variabilità che il valore
assume in funzione del variare delle grandezze che ineriscono al calcolo della stessa.
Di conseguenza al fine di quantificare un dato di riferimento, valido nel medio periodo, e utile alla verifica del
posizionamento dei gestori, si è proceduto a calcolare la media della duration su un periodo pluriennale dell’indice
utilizzato nel benchmark composito.
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In base a tale calcolo, che ha tenuto conto anche della volatilità molto contenuta dei valori giornalieri, si procede a
fissare il valore di riferimento della duration della componente obbligazionaria dei portafogli dei comparti.
Composizione asset
obbligazionaria
Duration portafoglio
obbligazionario
Linea Garantita 95% 3,76 Linea Obbligazionaria Pura 100% 5,06 Linea Bilanciata Light 90% 6,92 Linea Bilanciata Dinamica 70% 7,30 Linea Azionaria 15% 7,02
(La Duration della componente obbligazionaria dei Comparti Stabilità è pari a 0,32).
Considerando che la componente obbligazionaria ha una diversa incidenza nei singoli comparti è possibile
determinare la duration complessiva per ognuno di essi ponendo uguale a 0 la duration dell’investimento azionario e
della liquidità.
Composizione asset
obbligazionaria
Duration del comparto
Linea Garantita 95% 3,57 Linea Obbligazionaria Pura 100% 5,06 Linea Bilanciata Light 90% 6,23 Linea Bilanciata Dinamica 70% 5,11 Linea Azionaria 15% 2,46
La determinazione dei limiti e vincoli di investimento consente di specificare in modo più analitico la politica di
investimento individuata dal Fondo introducendo al contempo tutti gli elementi atti a salvaguardare il livello di rischio
assunto:
le convenzioni definiscono un limite di ammissibilità dell'investimento in base al rating dell'emittente. Tale limite è
definito in modo identico per tutte le linee (ad esclusione della Linea Garantita, i cui limiti sono illustrati in uno
specifico paragrafo) prevedendo che:
• i titoli di debito emessi da Stati e da organismi sovranazionali debbano avere un rating minimo pari a BBB-
(S&P e Fitch) e Baa3 (Moody’s) per tutta la durata dell’investimento assegnato almeno da una delle agenzie di
rating indicate e per i titoli di debito corporate, agencies, subordinati e ibridi un rating minimo pari a BB- (S&P e
Fitch) e Ba3 (Moody’s) per tutta la durata dell’investimento assegnato almeno da una delle agenzie di rating
indicate. Fatto salvo quanto stabilito nei punti seguenti, il gestore dovrà provvedere alla dismissione dei titoli
obbligazionari governativi il cui rating sia stato abbassato al di sotto del rating previsto sopra da tutte le Agenzie
sopra indicate; tuttavia qualora reputi che l’interesse della gestione lo richieda, può proporre di mantenere i titoli
predetti in portafoglio, valutando a questo fine anche altre informazioni ad esso disponibili che dovranno
formare oggetto di una informativa indirizzata al Fondo: tale informativa dovrà essere il più possibile analitica e
dovrà riportare l’elenco degli indicatori sulla base dei quali il gestore propone di mantenere il titolo in portafoglio;
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dovrà inoltre descrivere la linea di condotta che quest’ultimo intende assumere rispetto ai titoli in questione; in
nessun caso potranno essere prese in considerazione a tale fine valutazioni fondate esclusivamente sulle
prospettive di redditività degli stessi; In caso di riscontro negativo del Fondo questi dovrà comunque procedere
alla dismissione;
• i titoli di debito corporate aventi rating inferiore all’investment grade S&P, Fitch e Moody’s non possono
eccedere complessivamente il 15% del portafoglio obbligazionario corporate, i titoli agencies aventi rating
inferiore all’investment grade S&P, Fitch e Moody’s non possono eccedere complessivamente il 15% del
portafoglio obbligazionario agenzie;
• nel caso di titoli corporate e agencies per i quali è assegnato il rating da parte di un’unica Agenzia (Moody’s,
S&P o Fitch), i livelli di rating previsti dal punto precedente si intendono riferiti al giudizio di tale Agenzia;
• nel caso di titoli di debito privi di rating (ad esempio, BOT e CCT) si fa riferimento al rating dell’emittente;
• gli strumenti finanziari rappresentativi di operazioni di cartolarizzazione potranno essere acquistati
esclusivamente con riferimento alle tranche senior aventi rating almeno pari a AA (S&P, Fitch) e Aa2 (Moody’s).
per alcuni strumenti, in considerazione della loro specificità, sono definite regole comportamentali e operative ad
hoc:
a) il Fondo ha autorizzato l’utilizzo di quote di OICR armonizzati rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva
2009/65/CE, ivi inclusi quelli istituiti da imprese del Gruppo di appartenenza del gestore, purché sussistano
congiuntamente le seguenti condizioni:
• che tali strumenti siano utilizzati al fine di assicurare una efficiente gestione del portafoglio tramite una
adeguata diversificazione del rischio;
• che il loro utilizzo sia strettamente limitato ad asset class a cui siano destinate risorse patrimoniali non
sufficienti a garantire una efficiente gestione;
• che i programmi e i limiti di investimento di ogni OICR siano compatibili con quelli delle linee di indirizzo
della gestione; relativamente ai limiti di rating le soglie sono intese applicate al rating medio di ogni OICR;
la verifica di tale compatibilità dovrà essere preventivamente effettuata dalla Banca depositaria ed il
gestore potrà investire negli OICR espressamente autorizzati da quest'ultima;
• che le risorse investite in tali strumenti non superino il 50% del totale del patrimonio in gestione;
• che il gestore si impegni a trasmettere l'elenco degli strumenti finanziari che compongono ogni OICR ed il
relativo peso, secondo un formato elettronico condiviso tra il Fondo pensione e il gestore.
È condiviso che la regolamentazione prevista in convenzione (limiti di investimento, segnalazioni, ecc.) con
riferimento agli investimenti effettuati direttamente dal gestore, dovrà essere rispettata anche con riguardo ai
singoli titoli componenti il portafoglio dell’OICR oggetto di investimento. Sul Fondo pensione non graveranno
commissioni di gestione, spese e diritti di qualsiasi natura relativi alla sottoscrizione e al rimborso delle parti di
OICR acquisiti, che siano istituiti e/o gestiti da società del Gruppo di appartenenza del gestore, né altre forme di
commissioni aggiuntive rispetto a quanto stabilito dalla convenzione di gestione finanziaria;
b) contratti a termine su valute (forward) esclusivamente per finalità di copertura ed efficiente gestione. Il Gestore
può fare ricorso ad opzioni e contratti futures su indici azionari, divise, titoli di Stato e tassi di interesse, a
condizione che siano utilizzati con il solo obiettivo di assicurare una efficiente gestione del portafoglio e per
finalità di copertura del portafoglio.;
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c) non è ammesso (nella gestione indiretta) l’investimento in titoli di capitale non negoziati nei mercati
regolamentati, in OICR alternativi (FIA) ed in strumenti finanziari connessi a merci.
per quanto riguarda i derivati: opzioni e contratti futures su indici azionari, titoli di Stato e tassi di interesse possono
essere utilizzati unicamente nei limiti previsti per i titoli sottostanti a condizione che siano utilizzati con il solo
obiettivo di assicurare una efficiente gestione del portafoglio e con esclusione dell’effetto leva. Sono inoltre
ammesse le operazioni pronti contro termine, interest rate swap, basis swap e currency swap con controparti
primarie e contratti a termine su valute (forward). Il controllo complessivo sulle operazioni in derivati è affidato
istituzionalmente alla Banca depositaria.
Il Fondo provvede a verificare il contenuto delle convenzioni in essere adeguandole in coerenza con le previsioni
contenute nel presente Documento sulla politica degli investimenti.
Il turnover di portafoglio viene definito con riferimento alla situazione ordinaria dei mercati. Il controllo sul rispetto
dei limiti viene effettuato con cadenza almeno annuale dal Fondo stesso per mezzo del servizio di Funzione
Finanza.
In particolare, il Fondo assume i seguenti livelli soglia in riferimento ai comparti di gestione:
Turnover
Linea Garantita 200% Linea Obbligazionaria Pura 200% Linea Bilanciata Light 200% Linea Bilanciata Dinamica 200% Linea Azionaria 200%
In linea generale, viene stabilito il principio secondo cui Il gestore deve operare con la massima diligenza al fine di
limitare gli oneri di negoziazione gravanti sul Fondo.
Nel caso in cui il tasso di turnover dovesse scostarsi significativamente dai livelli soglia sopra indicati, ovvero si
dovesse rilevare un trend ascendente, la Funzione Finanza richiederà al gestore di indicare le cause di tale
andamento. Dell’esito della verifica, la Funzione Finanza è tenuta a dare adeguata informativa al Consiglio di
Amministrazione per le valutazioni conseguenti.
7.2.4 Linea Garantita
Per quanto riguarda la Linea Garantita, la sua peculiarità di prevedere il rilascio di una garanzia da parte del gestore (del
rimborso di un importo almeno pari alla somma dei valori (contributi) versati dall’avvio della convenzione, al netto di
eventuali anticipazioni e riscatti erogati nel corso della durata della convenzione) ha determinato una modesta
variazione dei principi, regole e limiti che costituiscono parte integrante della politica di investimento sopra riportate.
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In particolare:
limite di ammissibilità dell'investimento in base al rating dell'emittente: è consentito detenere titoli obbligazionari “non
investment grade”, ovvero con rating inferiore a BBB- e Baa3 come valutato dalle Agenzie S&P, Fitch o Moody’s nei
limiti del 5% delle risorse in gestione con un limite massimo per emittente del 1% se corporate e 2% se governativo.
Gli OICR obbligazionari eventualmente presenti nel portafoglio non potranno avere un rating medio inferiore a BBB-
S&P o Baa3 Moody’s; il rating di una emissione obbligazionaria o del relativo emittente si intende investment grade
se almeno una tra le agenzie Standard&Poor’s, Moody’s o Fitch gli attribuisce una valutazione di merito creditizio
rientrante nel rispettivo investment grade. In assenza di rating per il singolo titolo si fa riferimento al rating
dell’emittente. Nel caso in cui solo una Agenzia assegni un rating, questa sarà la valutazione da considerare ai fini
dei controlli. Tuttavia, possono essere detenuti titoli privi di rating per un massimo del 2% del portafoglio
complessivo;
titoli di capitale o OICR azionari (o assimilati): devono essere quotati su mercati regolamentati. Il sottostante degli
OICVM azionari (o assimilati) deve essere in titoli (cosiddetti “cash based”);
rischio di cambio: possono essere effettuati investimenti in attivi denominati in valute diverse dall’euro entro un limite
massimo del 15% del patrimonio gestito se non coperti da rischio di cambio;
quote di OICR, ETF, SICAV e altri fondi comuni rientranti nell’ambito di applicazione della Direttiva 2009/65/CE come
da ultimo modificata dalla Direttiva 2014/91/UE: a condizione che essi siano utilizzati al fine di assicurare una
efficiente gestione del portafoglio tramite un’adeguata diversificazione del rischio; inoltre i programmi e i limiti di
investimento di tali fondi comuni devono essere sostanzialmente compatibili con quelli delle linee di indirizzo della
gestione;
contratti derivati secondo la definizione dell’articolo 1 del D.M. 166/2014: nei limiti degli articoli 4 e 5 del medesimo
D.M. 166/2014 e, in conformità con le linee di indirizzo e i vincoli fissati in convenzione;
operazioni di pronti contro termine, contratti a termine su valute (forward) con controparti di mercato di primaria
importanza: nel caso di utilizzo di operazioni pronti contro termine, il sottostante deve essere sostituito da titoli di
Stato;
non è consentito l’investimento in FIA non quotati;
il limite massimo di rotazione annua del patrimonio investito (turnover) stabilito è pari a 2, da calcolare secondo le
modalità e la formula indicata nella Circolare COVIP n. 648 del 17 febbraio 2012. Nel momento in cui l’indice che
misura il Turn over di portafoglio risulti superiore a 2 il gestore fornirà al Fondo un’adeguata descrizione delle
motivazioni che hanno comportato tale scostamento per le opportune valutazioni.
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La garanzia prestata dal Gestore finanziario opera nei seguenti casi:
alla scadenza della convenzione fissata in 8 anni e quindi al 1° maggio 2027;
nel durante della convenzione, a seguito di determinati eventi:
esercizio del diritto alla prestazione pensionistica;
riscatto totale per decesso ai sensi dell’art.14, comma 3) del D.Lgs. 252/2005;
riscatto totale per invalidità permanente ed inoccupazione superiore a 48 mesi, ai sensi dell’art.14, comma 2,
lettera c) del D.Lgs. 252/2005;
riscatto parziale ai sensi dell’art. 14, comma 2, lettera b) del D.Lgs. 252/2005 (riscatto 50% nel caso, tra gli altri,
di adesione a fondi di solidarietà)
anticipazione per acquisto e ristrutturazione prima casa ai sensi dell’art. 11, comma 7 lettera b) del D.Lgs.
252/2005.
7.2.5 Controparti di negoziazione
Un punto specifico inerente la delimitazione dell’operatività dei gestori riguarda la scelta delle Controparti con riferimento
sia al profilo dei conflitti d’interesse sia alla solvibilità degli stessi.
Per quanto riguarda la gestione dei conflitti d’interessi, la stessa viene assolta in via generale sulla base della previsione
di operare nel rispetto del principio della best execution.
Per quanto attiene il tema della solvibilità, le convenzioni prevedono, in via generale, che i gestori debbano eseguire gli
investimenti e i disinvestimenti operando con controparti di mercato di primaria importanza.
Il controllo del rispetto formale delle previsioni è rimesso alla Banca depositaria. Il Fondo svolge analisi periodiche sui
costi di negoziazione, sulle controparti utilizzate e sui prezzi delle transazioni.
7.2.6 Profilo dei conflitti di interesse
La tematica dei conflitti d’interesse è assolta nell’ambito delle previsioni di legge oltre che nei vincoli descritti in
precedenza. Il Fondo pensione ha deliberato il documento relativo all’individuazione e gestione dei conflitti d’interesse,
ai sensi dell’articolo 7 del DM n. 166/2014.
In aggiunta, in caso di utilizzo di OICR è data possibilità ai gestori di utilizzare fondi istituiti dalla società, ovvero da altre
società del gruppo, in considerazione delle limitazioni che sono state definite per l'utilizzo di tali strumenti e al fine di
garantire l'utilizzo di fondi per i quali i gestori siano in grado di fornire il set informativo richiesto ai fini del controllo.
Le specifiche previsioni sul divieto della doppia commissione, così come la verifica dei limiti di utilizzo consentono di
regolare a monte la sussistenza dei potenziali conflitti di interesse.
Le stesse considerazioni trovano applicazione nel caso di eventuale utilizzo di strumenti alternativi mentre per quanto
concerne i derivati si applicano le previsioni indicate in tema di controparti.
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7.2.7 Aspetti etici, ambientali e sociali presi in considerazione nell'attività di investimento
Il tema sarà oggetto di approfondimenti da parte del Consiglio di Amministrazione, mirati alla valutazione di fattibilità in
merito all’introduzione di profili di responsabilità sociale nell’ambito delle gestioni, valutandone prioritariamente l’impatto
e la relativa adeguatezza nel contesto generale delle strategie di investimento.
7.2.8 Aspetti di governo societario presi in considerazione nell'attività di investimento
La titolarità dei diritti di voto inerenti i valori mobiliari oggetto della gestione spetta, in ogni caso, al Fondo pensione. Il
Fondo pensione richiede alla Banca depositaria la documentazione necessaria per l’esercizio del diritto di voto e ne dà
informazione al gestore. La rappresentanza del Fondo pensione per l’esercizio del diritto di voto può essere conferita al
gestore, con procura da rilasciarsi per iscritto e per singola assemblea. Il voto è esercitato secondo le istruzioni
vincolanti impartite dal Fondo pensione, anche con riguardo a più assemblee.
8. Caratteristiche dei mandati finanziari
Le tabelle che seguono forniscono un dettaglio dei vincoli operativi previsti nei singoli mandati.
8.1. Caratteristiche dei mandati della Linea Obbligazionaria Pura
La tabella che segue riepiloga i parametri di riferimento dell’asset allocation strategica che vengono utilizzati per la verifica dei risultati (benchmark).
Denominazione Thomson Reuters Ticker Bloomberg Ticker Thomson Reuters Peso
JP Morgan GBI Euro 1-3 years Index JNEUI1R3 Index JEAGBEE RI 40%
JP Morgan GBI Euro Investment Grade All Traded Index JPMGEMUI Index JEIGAEE RI 40%
Bloomberg Barclays Euro-Aggregate 500MM Corporate Index
LE5CTREU Index LHAGOVE IN + 100 20%
La tabella che segue sintetizza i principali valori quantitativi dei vincoli sul mandato di gestione finanziaria i cui criteri
identificativi sono stati descritti nei precedenti paragrafi.
fatto 100 MIN MAX Note
Liquidità totale patrimonio in gestione 0% 50% Azioni totale patrimonio in gestione 0% 0% Obbligazioni governativi e sovranazionali
totale patrimonio in gestione 0% 100%
Agencies totale patrimonio in gestione 0% 10% Corporate totale patrimonio in gestione 0% 30%
Rating titoli di stato e sovranazionali
BBB- (S&P, F),
Baa3 (M)
in assenza di rating per il singolo titolo si fa riferimento al rating dello Stato emittente. Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle Agenzie
Rating titoli corporate, agencies, subordinati e ibridi
BB- (S&P, F),
Ba3 (M)
in assenza di rating per il singolo titolo si fa riferimento al rating dell’emitttente. Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle Agenzie
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fatto 100 MIN MAX Note
Titoli corporate investment grade
portafoglio corporate 85% 100%
Titoli agencies IG portafoglio agencies 85% 100% Titoli corporate e agencies sotto IG
rispettivamente portafoglio corporate e portafoglio
agencies
0% 15%
Downgrade sotto la soglia di rating prevista
dismissione titoli entro 30 giorni salvo presentazione di motivazioni dell’opportunità di mantenere le posizioni. Se il Fondo non condivide dimissione in 8 giorni dalla comunicazione.
Corporate subordinati totale patrimonio in gestione 0% 6% Corporate ibridi totale patrimonio in gestione 0% 3% Complessivamente subordinati e ibridi
totale patrimonio in gestione 0% 7,5%
Corporate cartolarizzazione totale patrimonio in gestione 0% 5% tranche senior con AA (S&P, F), Aa2 (M). Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle Agenzie
Posizioni in divise extra Euro senza coperture
0% 30%
Controparti di primaria importanza
OICR 0% 50% armonizzati rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva 2009/65/CE, adeguata diversificazione del rischio, limitato ad asset class a cui siano destinate risorse patrimoniali non sufficienti a garantire una efficiente gestione, compatibile con le linee di gestione, look through, nessuna commissione. I limiti di investimento degli OICR devono essere compatibili con quelli delle linee di indirizzo del mandato. La verifica di tale compatibilità dovrà essere preventivamente effettuata dal Depositario ed il gestore potrà utilizzare solo gli strumenti espressamente autorizzati da quest’ultima.
Forward esclusivamente per finalità di copertura rischio cambio e di una efficiente gestione.
Futures
su indici azionari, divise, titoli di Stato e tassi di interesse, a condizione che siano utilizzati con il solo obiettivo di assicurare una efficiente gestione e per finalità di copertura del portafoglio
Azioni non negoziate nei mercati regolamentati
0% 0%
OICR alternativi (FIA) 0% 0% Strumenti finanziari connessi a merci
0% 0%
Esposizione singolo emittente corporate
totale patrimonio in gestione 0% 2%
Esposizione singolo stato emittente
totale patrimonio in gestione 0%
minimo tra il 30% del totale del
portafoglio e il +10% rispetto alla
posizione neutra del benchmark
Esposizione paesi emergenti titoli di capitale e di debito
totale patrimonio in gestione 0% 5% titoli di debito solo in hard currencies
Indicatore di rischio, TEV 2,5% annuale, campionaria, osservazioni settimanali
Turnover 200%
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8.2. Caratteristiche dei mandati della Linea Bilanciata Light
La tabella che segue riepiloga i parametri di riferimento dell’asset allocation strategica che vengono utilizzati per la
verifica dei risultati (benchmark).
Denominazione Thomson Reuters Ticker Bloomberg Ticker Thomson Reuters Peso
ICE BofA ML Euro Government Index TR EG00 Index MLDGVCU RI 50%
ICE BofA ML Euro Inflation Linked Government Index EG0I Index MLEGILE RI 15%
ICE BofA ML Euro Corporate Index ER00 Index MLEXPTE RI 25%
MSCI World in USD NDDUWI Index MSWRLD$ MSNR 10%
La tabella che segue sintetizza i principali valori quantitativi dei vincoli i cui criteri identificativi sono stati descritti nei
precedenti paragrafi. fatto 100 MIN MAX Note
Liquidità totale patrimonio in gestione 0% 50% Azioni totale patrimonio in gestione 5% 20% Obbligazioni governativi e sovranazionali
totale patrimonio in gestione 0% 95%
Agencies totale patrimonio in gestione 0% 10% Corporate totale patrimonio in gestione 0% 35%
Rating titoli di stato e sovranazionali
BBB- (S&P, F),
Baa3 (M)
in assenza di rating per il singolo titolo si fa riferimento al rating dello Stato emittente. Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle Agenzie
Rating titoli corporate, agencies, subordinati e ibridi
BB- (S&P, F),
Ba3 (M)
in assenza di rating per il singolo titolo si fa riferimento al rating dell’emittente. Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle Agenzie
Titoli corporate investment grade
portafoglio corporate 90% 100%
Titoli agencies IG portafoglio agencies 90% 100%
Titoli corporate e agencies sotto IG
rispettivamente portafoglio corporate e portafoglio
agencies 0% 10%
Downgrade sotto la soglia di rating prevista
dismissione titoli entro 30 giorni salvo presentazione di motivazioni dell’opportunità di mantenere le posizioni. Se il Fondo non condivide dimissione in 8 giorni dalla comunicazione.
Corporate subordinati totale patrimonio in gestione 0% 3,5% Corporate ibridi totale patrimonio in gestione 0% 3,5% Complessivamente subordinati e ibridi
totale patrimonio in gestione 0% 3,5%
Corporate cartolarizzazione totale patrimonio in gestione 0% 5% tranche senior con AA (S&P, F), Aa2 (M). Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle Agenzie
Posizioni in divise extra Euro senza coperture
0% 30%
Controparti di primaria importanza
45
fatto 100 MIN MAX Note
OICR 0% 50%
armonizzati rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva 2009/65/CE, adeguata diversificazione del rischio, limitato ad asset class a cui siano destinate risorse patrimoniali non sufficienti a garantire una efficiente gestione, compatibile con le linee di gestione, look through, nessuna commissione. I limiti di investimento degli OICR devono essere compatibili con quelli delle linee di indirizzo del mandato. La verifica di tale compatibilità dovrà essere preventivamente effettuata dal Depositario ed il gestore potrà utilizzare solo gli strumenti espressamente autorizzati da quest’ultima.
Forward esclusivamente per finalità di copertura rischio cambio e di una efficiente gestione.
Futures
su indici azionari, divise, titoli di Stato e tassi di interesse, a condizione che siano utilizzati con il solo obiettivo di assicurare una efficiente gestione e per finalità di copertura del portafoglio
Azioni non negoziate nei mercati regolamentati
0% 0%
OICR alternativi (FIA) 0% 0% Strumenti finanziari connessi a merci
0% 0%
Esposizione singolo emittente corporate
totale patrimonio in gestione 0% 2%
Esposizione singolo stato emittente
totale patrimonio in gestione 0%
minimo tra il 30% del totale del
portafoglio e il +10% rispetto alla
posizione neutra del benchmark
Esposizione paesi emergenti titoli di capitale e di debito
totale patrimonio in gestione 0% 5% titoli di debito solo in hard currencies
Indicatore di rischio, TEV 3% annuale, campionaria, osservazioni settimanali Turnover 200%
8.3 Caratteristiche dei mandati della Linea Bilanciata Dinamica
La tabella che segue riepiloga i parametri di riferimento dell’asset allocation strategica che vengono utilizzati per la
verifica dei risultati (benchmark).
Denominazione Thomson Reuters Ticker Bloomberg Ticker Thomson Reuters Peso
JP Morgan GBI Euro Investment Grade All Traded Index
JPMGEMUI Index JEIGAEE RI 35%
ICE BofA ML Euro Inflation Linked Government Index EG0I Index MLEGILE RI 15%
Bloomberg Barclays Euro-Aggregate 500MM Corporate Index
LE5CTREU Index LHAGOVE IN + 100 20%
MSCI Europe in EUR MSDEE15N Index MSEROPE MSNR 15%
MSCI World ex Europe in USD NDDUWXEU Index MSWXEU$ MSNR 15%
46
La tabella che segue sintetizza i valori quantitativi dei vincoli i cui criteri identificativi sono stati descritti nei precedenti
paragrafi.
fatto 100 MIN MAX Note
Liquidità totale patrimonio in gestione 0% 50% Azioni totale patrimonio in gestione 15% 50% Obbligazioni governativi e sovranazionali
totale patrimonio in gestione 0% 85%
Agencies totale patrimonio in gestione 0% 10% Corporate totale patrimonio in gestione 0% 30%
Rating titoli di stato e sovranazionali
BBB- (S&P, F),
Baa3 (M)
in assenza di rating per il singolo titolo si fa riferimento al rating dello Stato emittente. Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle agenzie
Rating titoli corporate, agencies, subordinati e ibridi
BB- (S&P, F),
Ba3 (M)
in assenza di rating per il singolo titolo si fa riferimento al rating dell’emittente. Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle agenzie
Titoli corporate investment grade
portafoglio corporate 85% 100%
Titoli agencies IG portafoglio agencies 85% 100%
Titoli corporate e agencies sotto IG
rispettivamente portafoglio corporate e portafoglio
agencies 0% 15%
Downgrade sotto la soglia di rating prevista
dismissione titoli entro 30 giorni salvo presentazione di motivazioni dell’opportunità di mantenere le posizioni. Se il Fondo non condivide dimissione in 8 giorni dalla comunicazione.
Corporate subordinati totale patrimonio in gestione 0% 6% Corporate ibridi totale patrimonio in gestione 0% 3% Complessivamente subordinati e ibridi
totale patrimonio in gestione 0% 7,5%
Corporate cartolarizzazione totale patrimonio in gestione 0% 5% tranche senior con AA (S&P, F), Aa2 (M). Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle Agenzie
Posizioni in divise extra Euro senza coperture
0% 30%
Controparti di primaria importanza
OICR 0% 50%
armonizzati rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva 2009/65/CE, adeguata diversificazione del rischio, limitato ad asset class a cui siano destinate risorse patrimoniali non sufficienti a garantire una efficiente gestione, compatibile con le linee di gestione, look through, nessuna commissione. I limiti di investimento degli OICR devono essere compatibili con quelli delle linee di indirizzo del mandato. La verifica di tale compatibilità dovrà essere preventivamente effettuata dal Depositario ed il gestore potrà utilizzare solo gli strumenti espressamente autorizzati da quest’ultima.
Forward esclusivamente per finalità di copertura rischio cambio e di una efficiente gestione.
Futures
su indici azionari, divise, titoli di Stato e tassi di interesse, a condizione che siano utilizzati con il solo obiettivo di assicurare una efficiente gestione e per finalità di copertura del portafoglio
Azioni non negoziate nei mercati regolamentati
0% 0%
OICR alternativi (FIA) 0% 0% Strumenti finanziari connessi a merci
0% 0%
Esposizione singolo emittente corporate
totale patrimonio in gestione 0% 2%
47
fatto 100 MIN MAX Note
Esposizione singolo stato emittente
totale patrimonio in gestione 0%
minimo tra il 30% del totale del
portafoglio e il +10% rispetto alla
posizione neutra del benchmark
Esposizione paesi emergenti titoli di capitale e di debito
totale patrimonio in gestione 0% 10% titoli di debito solo in hard currencies
Indicatore di rischio, TEV 4% annuale, campionaria, osservazioni settimanali
Duration Turnover 200%
8.4 Caratteristiche dei mandati della Linea Azionaria
La tabella che segue riepiloga i parametri di riferimento dell’asset allocation strategica che vengono utilizzati per la
verifica dei risultati (benchmark).
Denominazione Ticker Bloomberg Ticker Thomson Reuters Peso
JP Morgan GBI Euro Investment Grade All Traded Index
JPMGEMUI Index JEIGAEE RI 15%
MSCI Europe in EUR TR net MSDEE15N Index MSEROPE MSNR 40%
MSCI DC World ex Europe in LC TR net NDDLWXEU Index MSWXEUL MSNR 40%
MSCI EM TR Net in Euro MSDEEEMN Index MSEMKFE MSNR 5%
La tabella che segue sintetizza i valori quantitativi dei vincoli i cui criteri identificativi sono stati descritti nei precedenti
paragrafi.
fatto 100 MIN MAX Note
Liquidità totale patrimonio in gestione 0% 50% Azioni totale patrimonio in gestione 60% 100% Obbligazioni governativi e sovranazionali
totale patrimonio in gestione 0% 40%
Agencies totale patrimonio in gestione 0% 10% Corporate totale patrimonio in gestione 0% 10%
Rating titoli di stato e sovranazionali
BBB- (S&P, F),
Baa3 (M)
in assenza di rating per il singolo titolo si fa riferimento al rating dello Stato emittente. Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle agenzie
Rating titoli corporate, agencies, subordinati e ibridi
BB- (S&P, F),
Ba3 (M)
in assenza di rating per il singolo titolo si fa riferimento al rating dell’emittente. Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle agenzie
Titoli corporate investment grade
portafoglio corporate 85% 100%
Titoli agencies IG portafoglio agencies 85% 100%
Titoli corporate e agencies sotto IG
rispettivamente portafoglio corporate e portafoglio
agencies 0% 15%
Downgrade sotto la soglia di rating prevista
Dismissione titoli entro 30 giorni salvo presentazione di motivazioni dell’opportunità di mantenere le posizioni. Se il Fondo non condivide dimissione in 8 giorni dalla comunicazione.
Corporate subordinati totale patrimonio in gestione 0% 2,5% Corporate ibridi totale patrimonio in gestione 0% 1% Complessivamente subordinati e ibridi
totale patrimonio in gestione 0% 3%
48
fatto 100 MIN MAX Note
Corporate cartolarizzazione totale patrimonio in gestione 0% 5% tranche senior con AA (S&P, F), Aa2 (M). Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle agenzie
Posizioni in divise extra Euro senza coperture
0% 30%
Controparti di primaria importanza
OICR 0% 50%
armonizzati rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva 2009/65/CE, adeguata diversificazione del rischio, limitato ad asset class a cui siano destinate risorse patrimoniali non sufficienti a garantire una efficiente gestione, compatibile con le linee di gestione, look through, nessuna commissione. I limiti di investimento degli OICR devono essere compatibili con quelli delle linee di indirizzo del mandato. La verifica di tale compatibilità dovrà essere preventivamente effettuata dal Depositario ed il gestore potrà utilizzare solo gli strumenti espressamente autorizzati da quest’ultima.
Forward esclusivamente per finalità di copertura rischio cambio e di una efficiente gestione.
Futures
su indici azionari, divise, titoli di Stato e tassi di interesse, a condizione che siano utilizzati con il solo obiettivo di assicurare una efficiente gestione e per finalità di copertura del portafoglio
Azioni non negoziate nei mercati regolamentati
0% 0%
OICR alternativi (FIA) 0% 0% Strumenti finanziari connessi a merci
0% 0%
Esposizione singolo emittente corporate
totale patrimonio in gestione 0% 2%
Esposizione singolo stato emittente
totale patrimonio in gestione 0%
minimo tra il 30% del totale del
portafoglio e il +10% rispetto alla
posizione neutra del benchmark
Esposizione paesi emergenti titoli di capitale e di debito
totale patrimonio in gestione 0% 15% Titoli di debito solo in hard currencies
Indicatore di rischio, TEV 7% annuale, campionaria, osservazioni settimanali
Turnover 200%
8.5 Caratteristiche dei mandati della Linea Garantita
La tabella che segue riepiloga i parametri di riferimento dell’asset allocation strategica che vengono utilizzati per la
verifica dei risultati (benchmark).
Indice BENCHMARK Ticker Bloomberg Ticker Datastream PESO
JP Morgan ITALIA 1-5y N.D. JEITCEE 40%
JP Morgan EMU IG all mat. JPMGEMUI JEIGAEE(RIEUR) 20%
JP Morgan EMU Gov IG 1-5y JNEU1R5 JEIGCEE(RIEUR) 25%
ICE BofAML 1-5 Year Euro Large Cap Corporate Index
ERLV ERLV(ML:RIEUR) 10%
MSCI Daily Net TR World Index MSDEWIN MSWRLDE(NR) 5%
49
La tabella che segue sintetizza i valori quantitativi dei vincoli i cui criteri identificativi sono stati descritti nei precedenti
paragrafi.
fatto 100 MIN MAX Note
Azioni totale risorse in gestione 0% 10% Obbligazioni governativi, sovranazionali e agencies
totale risorse in gestione 0% 100%
Corporate totale risorse in gestione 0% 40% Si intendono tutti i titoli di emissioni diverse dai titoli governativi, sovranazionali e agencies
Rating titoli di debito BBB- (S&P, F),
Baa3 (M)
in assenza di rating per il singolo titolo si fa riferimento al rating dello Stato emittente. Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle agenzie
Titoli di debito sotto IG Totale risorse in gestione 0% 5%
in assenza di rating per il singolo titolo si fa riferimento al rating dell’emittente. Il rating è ritenuto valido finché assegnato da almeno una delle agenzie
Esposizione per singolo emittente titoli di debito sotto IG,
0%
Corporate 1% Governativi,
sovranazionali, agencies 2%
Esposizione per singolo emittente titoli corporate IG
0% 2%
Downgrade sotto la soglia di rating prevista
Dismissione titoli entro 30 giorni salvo presentazione di motivazioni dell’opportunità di mantenere le posizioni. Se il Fondo non condivide dimissione in 8 giorni dalla comunicazione.
Rating OICR BBB- (S&P, F),
Baa3 (M) Da intendersi rating medio dell’OICR
Titoli privi di rating 0% 2% Rating controparti per operazioni in derivati
Investment
Grade
Dismissioni posizioni in caso di rating inferiore
Comunicazione e motivazione al Fondo, confronto e condivisione il Fondo può indicare l’immediata dismissione delle posizioni
Posizioni in divise extra Euro senza coperture
0% 15%
Controparti di primaria importanza, non appartenenti al proprio gruppo, con le migliori condizioni sul mercato
OICR I limiti di investimento degli OICR devono essere sostanzialmente compatibili con quelli delle linee di indirizzo del mandato
OICVM azionari Solo sottostante in titoli (cosiddetti “cash based”)
Operazioni di pronti contro termine, forward, contratti derivati
Consentiti
Sottostante operazioni di pronti contro termine
Solo sottostante in titoli (cosiddetti “cash based”)
OICR alternativi (FIA) non quotati
0% 0%
Indicatore di rischio, TEV 3% Annuale, popolazione, osservazioni settimanali
Turnover 200% Indicato nella convenzione
8.6 Durata dei mandati
Le convenzioni prevedono una durata dei mandati di gestione pari a 3 anni, tranne che per la gestione con garanzia, che
ha una durata di 8 anni.
Il Fondo valuta alla scadenza delle convenzioni i risultati ottenuti dal gestore. Tale valutazione dovrà essere compiuta su
tutti gli elementi qualitativi e quantitativi della gestione in modo da comporre un giudizio esaustivo sulla creazione di
50
valore aggiunto determinata dal singolo gestore. In base a queste valutazioni e con un'esplicita deliberazione, il
Consiglio di Amministrazione potrà rinnovare (nuova sottoscrizione) la convenzione ad uno o più gestori.
8.7 Struttura commissionale
Il Fondo ha optato per la definizione di una struttura commissionale basata su un’aliquota fissa che viene riconosciuta ai
gestori su base trimestrale. Particolarità riguardano il sistema commissionale della Società Candriam Luxembourg per la
gestione finanziaria della Linea Azionaria e della Linea Obbligazionaria Pura che prevede una modulazione dello stesso
sulla base del patrimonio in gestione e della società Azimut per la Linea Bilanciata Light che prevede una commissione
annua di incentivo pari al 10% della differenza positiva tra rendimento ottenuto e il benchmark di riferimento.
Il calcolo viene determinato sulla base del valore mensile del NAV calcolato in occasione della valorizzazione della
quota.
La commissione applicata ai diversi mandati, così come le regole di calcolo sono specificate negli allegati tecnici alle
convenzioni. La verifica del calcolo della commissione è affidata al service amministrativo.
Sul Fondo pensione non vengono fatte gravare commissioni di gestione, spese e diritti di qualsiasi natura relativi alla
sottoscrizione e al rimborso delle parti di Oicr acquisiti, che siano istituiti e/o gestiti da società del Gruppo di
appartenenza del Gestore, né altre forme di commissioni aggiuntive rispetto a quanto stabilito dalla Convenzione.
9. La struttura della gestione delle risorse
La struttura preposta alla gestione delle risorse del Fondo è articolata in modo tale da assicurare la tendenziale
distinzione dei ruoli al fine di massimizzare il grado di utilizzo delle professionalità e delle competenze insite in ogni
soggetto.
I rapporti con le singole entità preposte allo svolgimento delle diverse fasi sono disciplinati da apposite convenzioni
redatte sulla base degli schemi all’uopo predisposti dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (ove esistenti)
opportunamente declinati al fine di compendiare l’insieme delle specificità di volta in volta concordate con i singoli
soggetti per incorporare le specifiche previsioni definite dal Fondo.
Nel prosieguo si procede pertanto alla enucleazione dettagliata del processo di gestione che fa capo alla Funzione
Finanza.
9.1. Articolazione dei soggetti e governance del processo di gestione
I soggetti che rientrano nell’area di governo del processo di gestione e quelli che risultano dedicati all’implementazione
delle politiche di gestione sono:
il Consiglio di Amministrazione;
la Commissione Mobiliare;
la Funzione Finanza;
la Banca Depositaria;
i Gestori Finanziari;
l’Advisor monitoraggio finanziario.
51
Oltre a questi soggetti operano un’attività di supervisione dell’efficacia/efficienza del processo:
il Collegio Sindacale;
la Società di Revisione;
la Funzione di Controllo Interno;
Tali soggetti, pur svolgendo un ruolo essenziale nell’ambito delle diverse competenze del Fondo, sono esterni al
processo che viene delineato nel presente documento proprio in quanto sono istituzionalmente chiamati a valutarne
l’adeguatezza.
10. I soggetti coinvolti nella governance del processo della gestione finanziaria
10.1. Il Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità circa la valutazione di adeguatezza della struttura organizzativa
preposta allo svolgimento del processo di gestione. A tale fine svolge le seguenti funzioni:
individua le linee di indirizzo della gestione, la relativa politica di investimento e dispone la loro eventuale
variazione;
delibera i conferimenti di eventuali mandati gestori a uno o più operatori specializzati;
delibera sulle operazioni mobiliari, societarie e immobiliari relative al patrimonio gestito direttamente;
cura il corretto svolgimento delle competenze di carattere contabile e di rendicontazione, alla definizione dei
prospetti del valore e della composizione del patrimonio;
ha facoltà di costituire commissioni e/o comitati consiliari, a rappresentanza paritetica, per specifiche materie o
attività (nello specifico la Commissione Mobiliare);
delibera l’istituzione e nomina i componenti della Funzione Finanza e di una Funzione di controllo interno;
ha l’obbligo di segnalare alla Covip, in presenza di vicende in grado di incidere sull’equilibrio del Fondo, i
provvedimenti ritenuti necessari per la salvaguardia delle condizioni di equilibrio.
10.2. La Commissione Mobiliare
Con deliberazione del Consiglio di Amministrazione è stata istituita la Commissione Mobiliare, avente funzione
consultiva e costituita da 6 membri permanenti.
La Commissione Mobiliare è un organo di tipo consultivo e propositivo che persegue l’obbiettivo di supportare le attività
del Consiglio in merito alla funzione di guida del processo di investimento del patrimonio mobiliare - con particolare
riferimento alla definizione della politica di investimento, al conferimento dei mandati di gestione e al monitoraggio della
gestione – facilitando l’approfondimento e l’interscambio di informazioni con le strutture e funzioni del Fondo che
partecipano al processo.
52
In particolare, la commissione:
• esamina l’attività istruttoria svolta dalla Funzione Finanza per la selezione dei gestori finanziari, esprimendo il suo
parere da sottoporre al Consiglio unitamente alle proposte di affidamento e revoca dei mandati. A tal fine, partecipa,
se espressamente delegata dal Consiglio, agli incontri con gli Advisor e con i gestori partecipanti al processo di
selezione;
• esamina preventivamente la documentazione predisposta dalla Funzione Finanza sull’attività di verifica della
gestione finanziaria, formulando eventuali raccomandazioni per il Consiglio di Amministrazione;
• esamina le proposte della Funzione Finanza riguardo ad eventuali modifiche della politica di investimento,
formulando eventuali raccomandazioni per il Consiglio di Amministrazione.
10.3. La Funzione Finanza
La Funzione Finanza è affidata ad una figura esperta in materia
Per lo svolgimento dell’insieme delle attività che le sono attribuite, la Funzione Finanza si avvale, del supporto tecnico di
un Advisor esterno a cui sono affidate sia le attività di natura operativa connesse alla determinazione degli indicatori
utilizzati per il monitoraggio della gestione sia una attività di supporto alla verifica periodica dell’adeguatezza dell’asset
allocation strategica delle gestioni.
La Funzione Finanza, nel rispetto delle prerogative statutarie e di legge del Consiglio di Amministrazione, del Direttore
e del Responsabile del Fondo:
contribuisce all’impostazione della politica di investimento;
svolge l’attività istruttoria per la selezione dei Gestori finanziari e sottopone all’organo di amministrazione le
proposte di affidamento e di revoca dei mandati;
verifica la gestione finanziaria esaminando i risultati conseguiti nel corso del tempo. Al riguardo produce una
relazione periodica da indirizzare agli organi di amministrazione e controllo circa la situazione di ogni singolo
comparto, corredata da una valutazione del grado di rischio assunto in rapporto al rendimento realizzato. In
caso di significativi cambiamenti nei livelli di rendimento-rischio derivanti dall'attività di investimento o, in
prospettiva, di possibili superamenti delle soglie di rischiosità, predispone una relazione a carattere
straordinario, da indirizzare agli organi di amministrazione e controllo;
controlla l’attuazione delle strategie e valuta l’operato dei soggetti incaricati della gestione. In tale ambito
produce una documentazione completa dei controlli svolti sull'attività di investimento, di facile lettura,
destinata a essere conservata negli archivi della forma pensionistica per dieci anni, in modo da consentire la
ricostruzione degli eventi che hanno determinato le situazioni reddituali passate. Particolare attenzione è
posta nella verifica e nella valutazione degli investimenti in strumenti alternativi e in derivati;
formula proposte all’organo di amministrazione riguardo ai nuovi sviluppi dei mercati e alle eventuali
modifiche della politica di investimento che si rendessero necessarie;
53
collabora con l’Advisor e con gli altri soggetti coinvolti nel processo di investimento (soggetti incaricati della
gestione, banca depositaria ecc.), al fine di fornire il supporto necessario circa gli aspetti inerenti alla
strategia da attuare e i risultati degli investimenti;
cura la definizione, lo sviluppo e l’aggiornamento delle procedure interne di controllo della gestione
finanziaria, sottoponendole all’approvazione dell’organo di amministrazione.
10.4. Il monitoraggio della gestione finanziaria
Il monitoraggio della gestione è stato affidato oltre che alla già citata Funzione Finanza alla società Prometeia Advisor
SIM, soggetto che risulta in possesso dei requisiti indicati nell’articolo 5 ultimo comma della delibera Covip del 16 marzo
2012, ossia l’indipendenza rispetto ai soggetti incaricati della gestione ed una professionalità adeguata alle mansioni
svolte.
10.4.1. Compiti inerenti il monitoraggio della gestione finanziaria
Le attività svolte da Prometeia consistono nella fornitura di reportistica di monitoraggio dei comparti, come di seguito
dettagliato:
1) con cadenza mensile
a. report analitico, suddiviso per singolo comparto, contenente:
la valorizzazione del portafoglio di ciascun comparto a fine mese;
il monitoraggio degli indicatori di rendimento, di rischio e di efficienza dei portafogli di ciascun comparto e
del rispettivo benchmark, su base mensile e da inizio anno;
l’analisi descrittiva del portafoglio di ciascun comparto (classi di attivo, classi di duration, area geografica,
settore merceologico, merito di credito);
b. report sintetico, contenente un prospetto riassuntivo dei patrimoni, dei rendimenti (mensili e da inizio anno) e
delle principali misure di rischio dei comparti e dei rispettivi benchmark;
c. flusso dati in formato Ms Excel (.xlsx) contenente le informazioni numeriche relativi ai patrimoni, ai rendimenti
(mensili e da inizio anno) e alle principali misure di rischio delle linee d’investimento e dei rispettivi
benchmark;
d. documento di analisi dello scenario macroeconomico e finanziario mensile prodotto a seguito della riunione
mensile di Comitato di Asset Allocation di Prometeia.
54
2) con cadenza trimestrale
a. il report analitico di cui al precedente punto 1) a. verrà integrato come segue:
analisi di disaggregazione della performance da inizio anno di ciascun comparto, finalizzata ad
individuare il contributo, positivo o negativo, apportato dalle scelte d’investimento per ogni asset
class;
analisi delle concentrazioni degli strumenti e dei rischi dei portafogli di ciascun comparto.
b. report contenente la stima trimestrale dei rischi «ex-ante» dei portafogli dei Comparti, finalizzata a valutare i
profili di rischio atteso nel breve termine.
Per la predisposizione della reportistica il Fondo fornisce all’advisor, anche per il tramite del/i gestore/i delle linee e/o
della Banca depositaria, un apposito flusso informativo contenente le risorse lorde di gestione valorizzate giornalmente
ed il dettaglio dei portafogli per singola posizione.
Il servizio comprende incontri trimestrali con il Fondo finalizzati ad illustrare la reportistica prodotta, commentare i risultati
delle linee d’investimento ed a discutere lo scenario macroeconomico e finanziario. Nel corso di tali incontri l’advisor è
disponibile ad incontrare, presso la sede del Fondo, il gestore delegato al fine di supportare la Funzione Finanza e/o il
Consiglio di Amministrazione nell’attività di presidio e valutazione delle gestioni finanziarie poste in essere da
quest’ultimo.
L’advisor è autorizzato alla consulenza istituzionale e, per tale ragione, soggetto alla vigilanza e controllo di CONSOB e
Banca d’Italia. La Società fornisce consulenza ad investitori istituzionali (principalmente fondi pensioni negoziali e
preesistenti, casse di previdenza e fondazioni bancarie) e dispone di risorse, modelli specifici, software e know-how
dedicati alla consulenza per Investitori Previdenziali.
11. I soggetti direttamente coinvolti nel processo della gestione finanziaria
11.1. I gestori finanziari
I gestori finanziari devono provvedere all’impiego delle risorse patrimoniali del Fondo nel rispetto delle previsioni e criteri
fissati dalle vigenti disposizioni normative, nonché nei limiti ed in conformità alle convenzioni di gestione che ciascun
gestore ha stipulato con il Fondo.
I gestori hanno l’obbligo di segnalare le operazioni nelle quali hanno direttamente o indirettamente, anche in relazione a
rapporti di gruppo, un interesse in conflitto, nonché la natura degli interessi in conflitto; dette informazioni devono essere
rese dal gestore al Fondo ed alla Banca depositaria.
L’insieme delle operazioni poste in essere dal gestore sono dettagliate nell’ambito delle convenzioni.
55
I gestori finanziari delle risorse del Fondo Pensioni del Gruppo Banco Popolare dal 1° aprile 2019 sono i seguenti:
Linea Obbligazionaria Pura: 50% Eurizon Capital SGR Spa | 50% Candriam Luxembourg
Linea Bilanciata Light: Azimut Capital Management SGR SpA
Linea Bilanciata Dinamica: Eurizon Capital SGR Spa
Linea Azionaria: 50% Anima SGR Spa | 50% Candriam Luxembourg
Linea Garantita: UnipoSai Assicurazioni SpA (con decorrenza dal 2 maggio 2019)
I gestori incaricati sono stati identificati dal Fondo mediante selezioni svolte in conformità alle disposizioni normative
tempo per tempo vigenti ed in accordo alle indicazioni all’uopo emanate dalla Vigilanza. I criteri sostanziali alla base
della ricerca dei partner sono riassumibili nel requisito di possedere sede statutaria in un Paese dell’Unione Europea (ad
eccezione dei centri off-shore), con almeno una succursale o una stabile rappresentanza operativa in Italia.
11.2. La Banca depositaria
La Banca depositaria incaricata dal Fondo è BNP Paribas Securities Services con sede in Milano, Piazza Lina Bo Bardi
n. 3, che provvede alla custodia delle risorse affidate in gestione, secondo le modalità previste dalla normativa vigente.
Inoltre, esegue le istruzioni impartite dai gestori se le stesse non sono contrarie alla legge, allo Statuto del Fondo, ai
criteri stabiliti nelle vigenti disposizioni normative ed alle convenzioni di gestione. A tale proposito, occorre precisare che
la Banca depositaria esegue le disposizioni del gestore sul mercato, anche laddove le stesse non fossero conformi a
quanto indicato; in tali casi il gestore dovrà disporre operazioni di segno opposto assumendosi gli eventuali oneri
conseguenti.
Infine, la Banca depositaria amministra i movimenti di conto corrente intestati al Fondo rubricati ai gestori ed esegue le
operazioni disposte dal Fondo.
L’insieme delle operazioni poste in essere dalla Banca depositaria sono dettagliate nell’ambito della convenzione.
12. Sistema dei controlli
Le procedure interne di controllo della gestione finanziaria sono formalizzate e dettagliate in un documento separato,
curato dalla Funzione Finanza e denominato “Manuale delle Procedure Interne di Controllo della Gestione Finanziaria”.
La verifica del rispetto di tali procedure è attribuita alla Funzione di Controllo Interno del Fondo.
Il sistema di controllo della gestione finanziaria si articola nei seguenti presidi:
Controllo limiti previsti dalle convenzioni di gestione finanziaria;
Controllo limiti normativi;
Controllo indicatori di gestione finanziaria;
Controllo incidenza costi.
Il sistema di controllo della gestione finanziaria è basato su flussi informativi prodotti dalla Banca depositaria, dai gestori
finanziari, rielaborati dall’advisor e non aventi finalità di rendicontazione contabile.
La modellistica utilizzata ed i risultati che ne derivano hanno come sole finalità di impiego l’analisi finanziaria ed il
monitoraggio interno a supporto del processo degli investimenti.
56
Di seguito è rappresentata l’architettura generale del sistema di controllo della gestione finanziaria.
12.1. Controllo dei limiti previsti dalle convenzioni di gestione finanziaria
Il controllo dei limiti previsti dalle convenzioni di gestione degli attivi conferiti in gestione prevede un’attività di presidio
quotidiana.
Tale attività di presidio e verifica è stata conferita tramite contratto di servizio in outsourcing alla Banca Depositaria.
Il Fondo fornisce alla Banca depositaria, tramite prospetti riassuntivi, i dettagli aggiornati dei limiti di gestione attivi e
condivide con Banca depositaria le modalità del controllo. Il Fondo informa sollecitamente Banca depositaria di eventuali
modifiche dei limiti o della metodologia da applicare nei controlli e mantiene i prospetti riassuntivi dei limiti contrattuali
costantemente aggiornati rispetto alle convenzioni attive.
12.2. Controllo dei limiti normativi
Il controllo del rispetto dei limiti fissati dalla normativa vigente e dallo Statuto del Fondo, su tutti gli attivi del Fondo è
eseguito giornalmente da Banca depositaria. Il controllo è effettuato sulla base dei limiti stabiliti nella normativa vigente e
dei limiti fissati dallo Statuto.
L’eventuale mantenimento delle posizioni di sconfino deve essere portato a conoscenza del Consiglio di
Amministrazione, per le opportune valutazioni e decisioni.
Banca depositaria, in accordo con la normativa vigente, procede alla segnalazione del superamento agli Organi di
vigilanza (Covip).
12.3. Controllo indicatori di gestione finanziaria
Il controllo dell’andamento della gestione finanziaria è monitorato tramite la produzione e l’analisi di specifici indicatori
che sintetizzano il rendimento e il rischio degli attivi finanziari in gestione.
Gli indicatori monitorati per Linea/Comparto sono:
Area di verifica Periodicità Indicatore
Indicatori di rendimento Mensile Rendimento assoluto sui seguenti orizzonti temporali: • da inizio mese • da inizio anno
Rendimento del benchmark sui medesimi orizzonti temporali Rendimento differenziale (delta) sui medesimi orizzonti temporali
Variabilità del rendimento Mensile Volatilità ex-post • da inizio mese • da inizio anno
Volatilità ex-post del benchmark • da inizio mese • da inizio anno
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Area di verifica Periodicità Indicatore
Indicatori di efficienza Mensile Indice di Sharpe: • da inizio mese • da inizio anno
Indice di Sharpe del benchmark: • da inizio mese • da inizio anno
Performance relativa Mensile Tracking Error (TE) • da inizio mese • da inizio anno
Tracking Error Volatility (TEV) • da inizio mese • da inizio anno
Information Ratio • da inizio mese • da inizio anno
Value at Risk (Var) Mensile Var a fine mese
Var del benchmark sui medesimi orizzonti temporali Rendimento differenziale (delta) sui medesimi orizzonti temporali
Performance Attribution Trimestrale Da inizio trimestre
Turnover di portafoglio Annuale Da inizio anno
Il monitoraggio degli indici è effettuato mensilmente (trimestralmente per l’analisi della Performance Attribution,
annualmente per l’indicatore di Turnover di portafoglio). I valori registrati nel mese sono confrontati con i valori medi
degli ultimi 12 mesi e con i massimi valori registrati negli ultimi due anni.
La Funzione Finanza produce mensilmente un report sintetico (Report mensile di Controllo della Funzione Finanza) che
indirizza al Consiglio di Amministrazione del Fondo tramite il Direttore del Fondo che riporta i valori rilevati e un
commento sintetico sul loro andamento.
La rilevazione di un andamento anomalo degli indicatori è tempestivamente segnalata dalla Funzione Finanza al
Direttore del Fondo che procederà con le opportune iniziative, informando della segnalazione il Consiglio di
Amministrazione.
La Funzione Finanza produce inoltre semestralmente una relazione (Relazione Semestrale di Controllo della Funzione
Finanza) che indirizza al Consiglio di Amministrazione del Fondo sulla situazione di ogni singola comparto verificando i
risultati realizzati e i relativi livelli di rischio.
In caso di significativi cambiamenti nei livelli di rischio-rendimento derivanti dall’attività di investimento, predispone una
relazione a carattere straordinario da indirizzare al Consiglio di Amministrazione del Fondo.
12.4. Controllo incidenza costi
L’attività di presidio e verifica è ricompresa nell’attività amministrativa che il Fondo ha conferito tramite contratto di
servizio in outsourcing al Banco Popolare tramite un ufficio incaricato.
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Con riferimento all’incidenza dei costi, la struttura amministrativa, effettua periodicamente le seguenti verifiche:
calcolo del Total Expenses Ratio;
verifica dell’incidenza dei costi di negoziazione;
verifica delle commissioni di gestione degli OICR in portafoglio.
12.5. Controlli sulla gestione diretta
La componente di patrimonio in gestione diretta, in strumenti finanziari mobiliari, è sottoposta all’attività di vigilanza e
monitoraggio da parte di Banca depositaria, Funzione Finanza ed advisor esterno prevista per le attività in gestione
indiretta.
In relazione agli investimenti immobiliari oggi presenti in portafoglio, il Fondo, con il supporto consulenziale di advisor
specializzati, investe in Fondi immobiliari gestiti da società terze rispetto al Gruppo di appartenenza del Fondo.
La rappresentanza del Fondo è garantita dalla presenza di propri rappresentanti all’interno del Comitato di Controllo dei
Fondi immobiliari (Advisory Commettee). I rappresentanti del Fondo all’interno dell’Advisory Committee sono
espressione e portavoce delle decisioni prese in seno al Consiglio di Amministrazione del Fondo stesso.
12.6. Sistema di controllo e valutazione dei risultati – monitoraggio su OICR
Il monitoraggio del rischio relativo a ciascun OICR viene realizzato mediante l’acquisizione di un tracciato trasmesso dal
gestore e contenente il dettaglio del portafoglio, in modo tale da consentire un’analisi complessiva dei profili di rischio
dello stesso, sia per la componente investita in titoli che per quella rappresentata da OICR.
12.7. Conflitti d’interesse
Il Fondo pensione ha adottato il documento relativo all’individuazione e gestione dei conflitti d’interesse, ai sensi
dell’articolo 7 del DM n. 166/2014, che è stato trasmesso alla Commissione di vigilanza e pubblicato sul sito internet del
Fondo unitamente al presente Documento sulla Politica di Investimento.
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Modifiche apportate nell’ultimo triennio
Si descrivono di seguito le modifiche apportate al Documento nell’ultimo triennio.
DATA DESCRIZIONE SINTETICA DELLE MODIFICHE APPORTATE
Maggio 2016 Adeguamento al D.M. 166/14:
Riduzione del limite di esposizione valutaria e correlato adeguamento del benchmark del Comparto Azionario
Luglio 2019
Revisione completa del Documento, sulla base dell’analisi demografica del collettivo.
Avvio nuova offerta di investimento.
Avvio convenzioni di gestione finanziaria con nuovi gestori.